Giffoni Daily - 18 luglio 2012

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18 Luglio 2012

Anno 3 - Numero 5

SEMPRE FELICI DI TORNARE A GIFFONI

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hiunque sia stato una sola volta al Giffoni Film Festival non può fare a meno di ritornare. «È l’esperienza più eccitante che possa capitare». «Confrontarsi con così tanti ragazzi è un’opportunità di crescita straordinaria anche per chi, come me, cresciuto all’anagrafe già lo è». «È meraviglioso incontrare importanti artisti dalle più diverse esperienze lavorative quanto poter vedere una selezione così bella di film». Sono solo alcuni dei commenti che si registrano sempre in questi giorni nelle vie della Città del Cinema. E all’entusiasmo dei ragazzi, ormai scontato motore portante

della kermesse, si unisce e consolida sempre più, di anno in anno, quello degli ospiti che hanno già calcato il palco del Festival e, senza esitare, accorrono nuovamente a Giffoni. Così ieri Roberto Farnesi e Martina Colombari, protagonisti della giornata insieme a Daniele Vicari,Anna Safroncik, Giorgia Wurth e Marco Giallini. Mentre oggi tutto è pronto per accogliere Francesca Inaudi, Ivan Cotroneo e la seconda star internazionale del 2012, il premio Oscar Nicolas Cage.

Servizi all’interno


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3.300 EMOZIONI AL GIORNO

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VICARI, DIAZ E LE VERITÀ NASCOSTE «Sapere è l'unico modo per costruire il futuro. All'epoca io dovevo essere a Genova. Stavo facendo i provini del mio primo film e così non sono andato, ma la verità è che sapevo che viviamo in un Paese molto particolare dove è impensabile organizzare cortei senza un servizio d'ordine». In queste parole la sintesi della lezione che DanieleVicari ha voluto trasmettere ai ragazzi della Masterclass del Giffoni Experience ripercorrendo, per loro e con loro, la genesi del suo ''Diaz - Non pulire questo sangue'', il film che ripercorre gli eventi tragici del G8 di Genova del 21 luglio 2001 tra cui il pestaggio disumano consumatosi nella scuola Diaz su cui, proprio pochi giorni fa, si è arrivati ad una sentenza definitiva. «La conclusione della vicenda della scuola Diaz mi lascia perplesso. E' il risultato di undici anni di mala gestione - ha rimarcato il regista - la verità storica non è stata ancora scritta. La classe dirigente non si è assunta la responsabilità di chiarire quali siano i nodi profondi che hanno portato a quel disastro.Accolgo come

cittadino italiano questa sentenza con grande perplessità e un pizzico di tristezza. Leggendo gli atti non mi e' passata la rabbia e l'enormità dell'ingiustizia che c'è dietro. Per quanto riguarda, invece, i ragazzi condannati per devastazione e

saccheggio, penso che non si possono dare 14 anni di galera per aver sfasciato delle vetrine. Queste condanne hanno solo il sapore amaro della vendetta. 14 anni di galera si danno per omicidio; significa che le istituzioni sono deboli e non in grado di affrontare le proteste anche le più

estreme e le schiacciano con la prepotenza e la forza». Riprendendo il pensiero di Patti Smith (attesissima a Giffoni il 19 luglio) "Ingiustizia è fatta", Vicari ha aggiunto: «Le sentenze senza una chiara presa di posizione delle istituzioni cadano nel vuoto».

Incalzato dal grande interesse dei giurati scelti del Giffoni,Vicari si è poi addentrato nel merito del suo lavoro. «Il film è stato molto complesso, con 130 attori provenienti da tutta Europa che sono stati scelti in base al coinvolgimento emotivo più che dalla bravura. Prima di Diaz, avevo in mente un altro film, ben più piccolo che però non sono riuscito a portare avanti, che raccontava la storia degli ultimi sei mesi di vita di Edoardo Parodi, morto dopo Carlo Giuliani».Sul futuro della sua pellicola invece ha detto: «Dovrebbe essere distribuito nelle scuole. Faremo di tutto affinché ciò avvenga, ma dipende anche dalle richieste che ne faranno insegnanti e presidi. La cosa che ci potrebbe facilitare è che la pellicola non è stata vietata ai minori di quattordici anni. Credo che la Commissione di censura ha optato per questa decisione perché ci siamo ispirati essenzialmente agli atti del processo». Infine , sull'eventualità di far vedere la pellicola ai più piccoli, il regista ha spiegato: «Mia figlia Margherita, all'epoca di appena dieci anni, voleva vedere il film ma ero perplesso. Attraverso un meraviglioso graphic novel di Christian Mirra si è avvicinata al mio lavoro. Mirra, infatti, è stato uno dei 93 ragazzi presenti nella scuola ed ha raccontato i fatti attraverso un'opera splendida».


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“ANCHE LA TELEVISIONE ITALIANA E’ IN CRISI” È toccato anche a tre protagonisti della Tv italiana, Roberto Farnesi,Anna Safroncik e Giorgia Wurth, calcare ieri il Red Carpet del GFF reduci dal successo della prima serie della fiction Mediaset “Le tre rose di Eva” le cui nuove puntate, interpretate dagli stessi attori, verranno girate il prossimo autunno. Nonostante i tre ospiti siano stati apprezzati principalmente sul piccolo schermo, il loro giudizio sullo stato di salute della tv italiana non è stato dei migliori. «Non ci sono più gli attori, e soprattutto gli autori, di una volta”, questa l'opinione di Farnesi. Ancora più dura la Wurth che ha definito la tv generalista «morta dal punto di vista contenutistico». «Meglio le piccole realtà dei canali satellitari ha aggiunto la bellissima attrice genovese dove le idee vengono premiate e non si lavora con l'incubo dello share. E dove soprattutto non c'è l'ingerenza della

sarà di nuovo sul grande schermo con il film “Oggetti smarriti”, film presentato lo scorso anno al Gff diretto da Giorgio Molteni che vede la partecipazione anche di Giorgia

politica come avviene in Rai». Anna Safroncik ha invece sostenuto che il motivo del calo di qualità nella tv è da attribuire «ai tempi che cambiano anche a causa anche della crisi. Noi non abbiamo più gli stessi valori e gli stessi obiettivi». Per quanto riguarda i progetti futuri, Farnesi ha annunciato che in autunno

Wurth. L'attrice in inverno potrà essere vista anche nel film “Trendy Movie Una notte agli studios” di Claudio Insegno, pellicola che la Wurth spera possa trovare ospitalità al prossimo Giffoni Film Festival perché ha ammesso, scherzando «Io ormai faccio film solo per venire a Giffoni, perché è un

festival che amo profondamente». A n n a S a f ro n c i k s a r à i n v e c e protagonista della nuova fiction Rai “Il commissario Nardone” in onda a settembre.


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COLOMBARI, FINALMENTE CINEMA «Ho la felicità facile. Mi emoziono per le piccole cose e la mia terra, la Romagna, mi ha insegnato a tirarmi su le maniche, a darmi da fare e ad andare sempre avanti, nonostante le difficoltà». Martina Colombari, ieri ospite a Giffoni, è sembrata la testimonial perfetta per l'edizione all'insegna della felicità. L'attrice ha raccontato di essere appena tornata dalla sua visita alle popolazioni terremotate dell'Emilia a cui ha cercato di portare, insieme a suo marito Billy Costacurta, un po' di conforto organizzando una manifestazione ludico-sportiva, supportata dalla fondazione “Francesca Rava” con cui l'attrice

collabora, che ha coinvolto i bambini del luogo. Di fronte ai baby giurati del Festival, dove è tornata dopo dieci

anni, l'attrice ha r i c o rd a t o com'era lei da bambina: «Ero già un peperino, avevo, e ho ancora, un cuore guerriero, ma non ho mai detto bugie ai miei genitori e ora che sono mamma spero che quello che sto facendo di buono con mio figlio Achille possa dare i suoi frutti, perché i bambini sono la nostra speranza». L'attrice, reduce dal successo ottenuto con la fiction Rai “Il Restauratore” al fianco di Lando Buzzanca, ai giornalisti che l ' h a n n o intervistata sui suoi prossimi progetti, ha rilevato di sperare che, nel prossimo futuro, possa esserci un seguito della miniserie ma ha anche anticipato che in autunno tornerà sul grande schermo con due film. Il primo è “Barbara ed io”, una commedia sentimentale dai r i s v o l t i malinconici in cui la Colombari interpreta il ruolo di una donna divisa tra tanti amori, quello per il marito, per i figli e per un amante. «Un ruolo difficile ha raccontato l'attrice

che non mi somiglia per niente ma che ho cercato di capire e apprezzare». Il secondo è “Bologna 2 agosto I giorni della rabbia” in cui si ripercorrono i giorni della strage alla stazione di Bologna avvenuta nel 1980. Martina Colombari interpreta, nel film, una giornalista che nell'attentato dinamitardo perde una cara amica ed è intenzionata a scoprire la verità sulle cause dell'esplosione. Viene, così, a conoscenza di alcune informazioni molto scottanti che le costeranno care.


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FOTOCRONACA

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ELEMENTS +6 e +10, OGGI IN CONCORSO WATCH INDIAN CIRCUS India, 2011, 101’ regia Mangesh Hadawale Kajro e Jethu sono sposati e hanno due figli, Ghumroo e Panni. Kajro cerca di trasmettere ai figli i valori in cui crede, mentre Jethu lavora in un cantiere , subendo in s i l e n z i o c o n t i n u e umiliazioni. G h u m ro o rifiuta l’idea di essere educato e scappa via dalla madre quando lei lo trascina a scuola. Panni, sorella minore di Ghumroo, dopo avere raccolto un volantino che reclamizza l’arrivo di un circo in città, trova lo scopo della sua vita: andare a vedere “l’uomo bambù”.

Il problema è che nella sua famiglia i soldi messi da parte possono essere usati solo per l’educazione, non certo per andare al circo. Di recente, però, il padre ha partecipato a un comizio elettorale, e ha ricevuto del denaro in cambio del suo voto. Ma il denaro gli

viene rubato, e Jethu, pur mortificato, non può mantenere la promessa di portare i figli al circo. Sarà la moglie, con la sua intraprendenza, a trovare una soluzione, ma dovrà farlo senza che il marito se ne accorga.

loro nascondiglio: i due fuggono, raggiungono il padre di Lieke, scoprono che è appena uscito di prigione e che non è la persona giusta cui chiedere aiuto. Quando Milad viene a sapere che la sua famiglia sta per essere estradata, i due amici tornano in Olanda. Sull’onda dell’interesse acceso nei media dalla

storia di Milad e Lieke, tutti si domandano se l’Iran sia un posto sicuro per Milad e la sua famiglia.

STAY! Paesi Bassi, 2011, 77’ regia Lourens Blok Olanda. Lieke e Milad, undicenni, sono grandi amici. Milad vive con i genitori e due sorelle: sono fuggiti dall’Iran quando Milad era piccolo. Lieke vive con la madre: il padre è francese e vive in Belgio. Poi accade qualcosa di orribile: Milad e la sua famiglia devono tornare in Iran perché il loro permesso di soggiorno è stato rifiutato. Lieke va a L’Aia, invia a un giornalista il dossier sulla famiglia di Milad: tutto invano. La famiglia di Milad è portata in un centro di detenzione, e Milad scompare. Lieke lo trova nel


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GENERATOR +13 e +16, OGGI IN CONCORSO NOW IS GOOD Gran Bretagna, 2011, 99’ regia Ol Parker Tessa è una ragazza di diciassette anni e ama appassionatamente la vita. Le è stata diagnosticata una malattia terminale, ma lei non si abbatte e decide di usare ogni momento che le resta per stilare un elenco di tutte le cose che, secondo il suo parere, una n o r m a l e adolescente dovrebbe fare, e che invece lei non ha ancora fatto, come ad esempio perdere la verginità o provare a drogarsi. Con l’aiuto della sua amica del cuore Zoey, Tessa comincia a realizzare i desideri

elencati nella lista. Mentre i membri della sua famiglia affrontano, ognuno a suo modo, la paura e il dolore, Tessa esplora e vive il più intensamente possibile un mondo per lei tutto nuovo. Così finisce per fare una cosa che non è compresa nell’elenco, e che però si rivela essere l’esperienza più

entusiasmante e inebriante di tutte: innamorarsi di Adam, il suo nuovo vicino di casa.

inizia a imitare dal genitore i sintomi della malattia, affliggendo la propria vita e quella delle persone che lo circondano. Emily, una incantevole ragazza, cade nell’inganno ed è costretta a fronteggiare i sentimenti che la “morte imminente” di Norman le suscita. Norman dovrà misurarsi

con una tempesta di emozioni contrastanti, e combattere per definire il rapporto con il padre, l’amore per Emily, e la propria identità.

NORMAN USA, 2010, 99’ regia Jonathan Segal Norman Long è uno studente solitario, un adolescente dotato di humour nero. Dopo la morte improvvisa della madre, deve affrontare anche il fatto che il padre stia perdendo la sua lotta contro un tumore allo stomaco. Avvilito e arrabbiato, Norman si ritrova senza volerlo a fingere di essere lui ad avere un tumore allo stomaco. Presto finisce per deformare la realtà al punto tale da perdere il controllo della situazione. Per sentirsi più vicino al padre, e per preparare gli altri al proprio eventuale suicidio, Norman


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GENERATOR +18, OGGI IN CONCORSO HORSES OF GOD Marocco-Francia-Belgio, 2012, 115’ regia Nabil Ayouch Yachine ha 10 anni e vive con la sua famiglia nella baraccopoli di Sidi M o u m e n , a Casablanca. La madre, Yemma, si occupa come può della famiglia. Il padre soffre di depressione, uno dei fratelli è arruolato nell’esercito, un altro è quasi autistico, e il terzo, il tredicenne Hamid, è un piccolo boss di quartiere,

e protegge Yachine. Quando Hamid finisce in carcere, Yachine si arrangia con lavoretti saltuari nella speranza di uscire da un marasma di violenza, miseria e droga. Tornato in libertà, Hamid, che in prigione ha imboccato la strada del fondamentalismo islamico, convince Yachine e i suoi amici a unirsi al proprio gruppo di integralisti, di “fratelli” musulmani. L’Imam Abou Zobeir, la loro guida spirituale, li conduce attraverso una lunga preparazione fisica e mentale. Un giorno, annuncia loro che sono stati

scelti per diventare martiri. Il film è ispirato agli attacchi terroristici del 16 maggio 2003 a Casablanca.


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I MILLE VOLTI DELLA FELICITA’


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ANTEPRIME, STEP UP E NOI SIAMO INFINITO È un doppio assaggio quello offerto oggi dalla M2 Pictures al Giffoni Experience. I giurati + 13 e +16 potranno visionare in anteprima i teaser di due film prossimi all'uscita: THE PERKS OF BEING A WALLFLOWER - NOI SIAMO INFINITO e STEP UP 4 REVOLUTION. La prima pellicola, diretta da Stephen Chbosky e tratta dal libro “Ragazzo da parete” (“The Perks of Being a Wallflower”) scritto dallo steso regista, segue le prime esperienze adolescenziali di Charlie (Logan Lerman) alle prese con l'inizio del liceo dopo che Michael, il suo migliore amico, si è suicidato, lasciandolo solo ad affrontare la scuola superiore. Timido e goffo, ma dotato di un'innata gentilezza che lo rende il confidente ideale per tutti, Charlie viene preso sotto l'ala protettiva di un gruppo di studenti dell'ultimo anno con cui vivrà la prima festa, la prima rissa, il primo amore. Nel cast oltre a Lerman Emma Watson (Sam), Ezra Miller (Patrick), Mae Whitman (Mary Elizabeth),

Johnny Simmons (Brad), Nina Dobrev (Candace). Prima di questo film, Stephen Chbosky ha diretto nel 1995 il suo primo lungometraggio,The Four Corners Of Nowhere, presentato in concorso al Sundance. Nel 2005 ha

scritto la sceneggiatura di Rent, musical diretto da Chris Columbus. È stato inoltre uno degli autori della serie tv Jericho. Subito dopo, sugli schermi della Sala Truffaut irromperanno i protagonisti del nuovo capitolo della serie STEP UP basato sui personaggi creati da Duane Adler. In STEP UP: di svariate

REVOLUTION Emily (Kathryn McCormick), figlia di un ricco uomo d'affari, arriva a Miami con il sogno di diventare una ballerina professionista, e si innamora di Sean (Ryan Guzman), un giovane ballerino capo di un gruppo di flash mob dallo stile innovativo, i Mob, che si stanno allenando per partecipare a una gara e vincere una grossa sponsorizzazione. Quando il padre di Emily minaccia di trasformare il quartiere del gruppo e di sfrattare centinaia di persone, la ragazza si unisce a Sean e ai Mob: insieme trasformano le loro esibizioni in una protesta con cui mettono a rischio i loro sogni per una causa più grande. Scritto da Jenny Mayer e diretto da Scott Speer, il film si avvale della musica di Aaron Zigman, compositore, musicista, cantautore e produttore discografico statunitense che ha già lavorato ai primi due capitoli della serie, oltre che autore di svariate colonne sonore. Alla preview parteciperà la coppia della danza italiana formata da Rossella Brescia e Luciano Cannito. A seguire show di Street Dance in Piazza della Cittadella.


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SACILE E GIFFONI NEL SEGNO DEL CINEMA Si conferma il partenariato tra il Giffoni Film Festival e Sacile Film Festival, complice la collaborazione con Arrex le cucine, sponsor del GFF per il secondo anno consecutivo. Il sodalizio tra i due eventi ha già dato come risultato il progetto dal titolo “La mia vittoria più grande”; i l c o r t o m e t r a g g i o, presentato ieri mattina, affronta il delicato e sempre più crescente problema dell’abuso di droga e alcool da parte degli adolescenti. La sceneggiatura del corto è stata realizzata dai ragazzi del Liceo Marchesini e gli interpreti sono alcuni studenti dei licei Pujati e dello stesso Marchesini. Il corto è stato scelto dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia per far parte di un progetto ministeriale contro la droga e l’alcool.

All’incontro di presentazione, nella sala conferenze della Cittadella, sono i n t e r ve n u t i F l av i o Po l e s e l l o, amministratore delegato di Arrex,

Roberto Ceraulo, Sindaco di Sacile, Ariana Sabato, rappresentante dell'Assessorato al Turismo e al Commercio del Comune di Sacile e il gruppo di giovani giurati della cittadina

friulana. A prendere per primo la parola il Primo cittadino Ceraulo: « Io e i miei colleghi sindaci ci poniamo il problema su cosa fare per i giovani. La popolazione italiana non aumenta e un paese non può non investire sui giovani. Questo è il senso del Festival di Giffoni. Qui si respira un’aria di grande apertura e i giovani dimostrano di avere una grande capacità critica paragonabile a quella degli adulti». Un importante omaggio al di rettore ar ti sti co Claudio Gubitosi e al suo Festival è arrivato anche dal giornalista Fabrizio Nonis: «Giffoni è inequivocabilmente Claudio Gubitosi, che è un amico di qualità e non di quantità. Per capire questo evento bisogna venire qui: c’è una familiarità straordinaria e rappresenta quella italianità che deve essere esportata in tutto il mondo». Anche le parole dell’Assessore al Turismo, Ariana Sabato, hanno rivelato lo stesso entusiasmo: «È stato un piacere tornare qui. Come per Giffoni, anche per Sacile la priorità sono i giovani.Tra l’altro Sacile è stata per molto tempo la sede del cinema muto e ora si sta impegnando per la promozione enogastronomia locale e del sud Italia. Sacile ha ospitato anche i ragazzi di Giffoni e sono felice che siano nati rapporti di amicizia profonda tra loro». A credere fermamente nel Festival anche Roberto Polesello di Arrex che ha incoraggiato in prima persona una manifestazione parallela nella sua regione, dopo la sua visita a Giffoni lo scorso anno: «Ringrazio il Gff e la Campania. Sono fiero che molte agenzie di rappresentanza da tutta Italia si stiano attivando per sostenere i progetti di Arrex e del Festival».


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CON IL TELEFONO AZZURRO NE “LE CASE FATTE DI TENDA” «Le case fatte di tenda. Una giornata con i ragazzi del campo di Finale Emilia» è il titolo del minidocumentario che Telefono Azzurro presenterà oggi alle ore 15 nell'ambito delle iniziative della 42esima edizione del GFF. La notte del 20 maggio una forte scossa di terremoto ha fatto tremare l'Emilia Romagna, sconvolgendo la vita di migliaia di persone. Tra queste, centinaia di ragazzi e bambini, rimasti senza più una casa, si sono trovati a vivere la gestione del trauma del terremoto e di una nuova quotidianità. Telefono Azzurro, col suo Team d'emergenza composto da operatori e volontari, è intervenuto immediatamente per por tare suppor to all'infanzia e all'adolescenza in difficoltà, con l'intento di essere vicino ai testimoni e ai protagonisti più deboli di questa esperienza traumatica. Un impegno che si protrae nel tempo e che vedrà l'Associazione presente per i prossimi mesi, fino al ritorno alla normalità. Per aiutare i più piccoli a esprimere le

loro emozioni, a riconquistare un equilibrio minato dal sisma, Telefono Azzurro ha ideato il progetto del «Giornalino di campo», dando a ragazzi tra i dieci e i sedici anni la possibilità, con penna e taccuino, di raccontare la vita all'interno dei campi,

diventando “reporter” di Telefono Azzurro. Un modo per raccontare il terremoto e la fase di ricostruzione, anche interiore. Un mezzo per rendere i più piccoli soggetti attivi e protagonisti consapevoli nella costruzione della società. Il sisma, quindi, visto non solo come distruzione ma anche come

rinascita. Da quest'esperienza è nato «Le case fatte di tenda» un mini-documentario che, attraverso il punto di vista dei ragazzi, racconta la vita nei campi con la sua quotidianità, le sue difficoltà e i suoi momenti di aggregazione. Ad aiutare i piccoli reporter a sviluppare il video, la giovane filmaker Lyda Patitucci, i volontari e i collaboratori dell'Associazione. Si rinnova dunque anche quest'anno la stretta collaborazione che, da oltre quindici anni, lega Telefono Azzurro e il Giffoni Film Festival al mondo e ai diritti d e l l ' I n f a n z i a e dell'Adolescenza. Dopo la proiezione del video, seguirà un dibattito che coinvolgerà i ragazzi presenti. L'Associazione parteciperà inoltre alle attività del GFF con una postazione itinerante di volontari che, dotati di telecamera, intervisteranno i ragazzi presenti per raccogliere impressioni e stimoli sia sul tema del video sia sulla felicità, tema centrale di questa edizione del Festival.


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AL FILANGOLO LA FELICITÀ È DI CASA

TufanoforYoung

Felicità per FILA è crescere, esprimersi, comunicare attraverso la fantasia ed il colore. Questo dunque lo spirito che anima le attività del FILANGOLO nel corso di tutte le giornate del Festival. All'interno della Cittadella del Cinema, il FILANGOLO è lo spazio permanente dove i ragazzi potranno esprimere il proprio modo di essere felici attraverso la creatività e la fantasia. Per tutta la durata del Festival, due illustratori professionisti, Matteo Gubellini e Giovanni Manna, condurranno dei laboratori tematici ispirati al tema Happiness, utilizzando prodotti FILA, e guidando i ragazzi alla scoperta della parte migliore di sé. Un'occasione per imparare e c r e s c e r e divertendosi, dando libero sfogo alla propria espressività. Felicità è anche condividere i momenti più belli. Ecco perché il FILANGOLO 'by night' dalle 20.00 alle 22.00 circa sarà uno spazio aperto anche per i genitori che potranno divertirsi in attività libere con i propri figli e, se lo vorranno, scattare una foto ricordo, una vera e propria 'cartolina da Giffoni' che andrà ad alimentare una photogallery dedicata sul sito di FILA e che potrà poi essere condivisa sui social network. «Continua, per il terzo anno consecutivo, il percorso di FILA al Festival del Cinema di Giffoni afferma Orietta Casazza, Marketing Manager Italia, FILA Group Da sempre i nostri prodotti aiutano a crescere attraverso la libera espressione della creatività:

Il Gruppo Tufano, big partner di Euronics Italia e leader nel retail dell'elettronica di consumo e degli elettrodomestici, è technical sponsor della 42esima edizione. E' la prima volta che la company presieduta da Vincenzo Cafarelli è tra i sostenitori dell'importante rassegna. «La sinergia con il GFF - afferma il direttore generale di Tufano, Raffaele Lioniello si incardina nel più ampio progetto TufanoforYoung, che contempla varie iniziative dedicate ai giovani della Campania, in particolare agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e a quelli dell'università». TufanoforYoung ha preso il via nel maggio scorso con la gara di creatività "Scatta la felicità Tufano regala Giffoni da VIP" e il premio di laurea "Gruppo Tufano - Le strategie di differenziazione nel retail dell'elettronica di consumo e degli elettrodomestici". I bandi delle due iniziative sono pubblicati su

ecco perché essere a Giffoni e sostenere la settima arte dedicata ai più piccoli è un po' come essere a casa. Siamo orgogliosi del successo riscosso dal Premio Speciale Giotto Super be-bè: chiaro richiamo al nostro marchio 'svezzamente', come amiamo chiamarlo, dedicato allo sviluppo della creatività dei bimbi dai due anni in su, attraverso prodotti certificati e di ottima qualità. Ma il nostro mondo si rivolge a bimbi e ragazzi di tutte le età. Per questo, anche quest'anno abbiamo pianificato tante attività per coinvolgere t u t t i i protagonisti di G i f f o n i , offrendo loro un'esperienza divertente e allo stesso t e m p o formativa ed arricchente». Giunto alla sua terza edizione, il Premio Speciale Giotto Super be-bè promosso da FILA si avvale della Giuria cinematografic a più giovane del mondo composta da bambini dai 3 ai 5 anni. Ai giovanissimi giurati sono affidate le votazioni dei corti proposti loro dalla Direzione Artistica del Giffoni Film Festival, per premiare il loro film preferito. Il Premio, che quest'anno sarà consegnato il 24 luglio, rappresenta un maxi matitone Giotto be-bè, personalizzato con il nome del regista vincitore, poggiato su un supporto che raffigura la pellicola dei film. Un pezzo unico che consolida il legame tra FILA, Giffoni e il mondo dei più piccini, veri protagonisti del Festival.

www.tufanoforyoung.it, dal quale è possibile scaricare anche le domande di partecipazione. Il Gruppo Tufano è leader in Campania e tra i primi in Italia nel retail degli elettrodomestici e dell'elettronica di consumo. Dal 1998 è tra i principali soci di Euronics Italia S.p.A. Ha sede principale a Casoria (NA), conta 500 dipendenti (la cui età media è di circa 30 anni) e serve oltre 2.000.000 di clienti all'anno (dato 2010). E' presente con 19 megastore in tre regioni: Campania, Lazio e Calabria. La superficie espositiva complessiva è di circa 34.000 metri quadrati. Oltre 20.000 gli articoli commercializzati. E' sponsor istituzionale del Calcio Napoli (dal 2004), main sponsor del Salerno Calcio, sponsor del Basket Juve Caserta (serie A1) e tra i sostenitori della onlus “Sostenitori Ospedale Santobono”, che realizza importanti iniziative a favore dell'ospedale pediatrico napoletano.


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AL NEAPOLIS LA PRIMA LUNGA MARATONA IL TEATRO DEGLI ORRORI

Il programma giornaliero, le news, le foto, i video, gli aggiornamenti

www.giffoniff.it

... e ancora

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42 Edizione 14.24.LUGLIO.2012

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