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19 Luglio 2012
Anno 3 - Numero 6
NICOLAS CAGE, GIFFONI MEGLIO DELL’OSCAR
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trappa applausi scroscianti tanto in Sala Stampa quanto al cinema Truffaut, oltre a scatenare l’inevitabile delirio del Red Carpet, Nicolas Cage guest star ieri alla 42esima edizione del Giffoni. Ringrazia la madre per il suo successo e sottolinea: «venire qui per me è stato più importante di andare a ritirare qualsiasi premio, anche l’Oscar. La filosofia di questo Festival è grandiosa: i ragazzi possono decidere insieme di cambiare le cose». Felice di incontrare la platea dei giurati li esorta a coltivare la passione per il cinema «un sogno che va portato avanti a prescindere dalle critiche: nella vita troverete
sempre qualcuno che vi dirà che non ne vale la pena e, anche quando diventerete famosi, ci sarà sempre qualcuno che cercherà di buttarvi giù. Ma il cinema, come l’arte in generale, è fondamentale per combattere il crimine: se le persone arrabbiate riescono ad incanalare il proprio dolore nell’arte, certamente trasformeranno un sentimento negativo in qualcosa di positivo». Mentre confessa che il suo sogno personale è «tornare a fare un film drammatico indipendente».
Servizio a pag. 2
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|19 luglio 2012|
“IL CINEMA COMBATTE IL CRIMINE” Folla in delirio ieri pomeriggio d av a n t i a l l a Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana per l’arrivo del premio Oscar Nicolas Cage, s t a r hollywoodiana giunta nella cittadina picentina per incontrare i giovani giurati della 42esima edizione del festival. «I premi, al confronto di esperienze come quella offerta da Giffoni, sono poca cosa – ha esordito, nell’incontro organizzato con la stampa, l’attore protagonista di “Via da Las Vegas”, “Face/Off”, “The Family Man” - non do loro tanta importanza, non li prendo sul serio. Mentre occasioni come quelle regalate dal festival di Giffoni sono d’importanza primaria. Qui arrivano ragazzi da tutto il mondo e, stando insieme capiscono che, nonostante le differenze, siamo tutti uguali, siamo tutti essere umani». E poi ha aggiunto: «I bambini che partecipano al Giffoni imparano ad amarsi l’un l’altro prima che gli adulti insegnino loro ad odiarsi per via delle culture diverse». Sollecitato dalle diverse e curiose domande dei giurati di tutto il mondo
Alaska, in cui vestirà i panni di un poliziotto sulle tracce di un pericoloso serial killer interpretato da John Cusack. Alla domanda su quando Nicola Cage è davvero felice risponde: «Quando vedo le persone che amo stare bene – ha concluso l’attore – ma per me felicità è anche l’oceano, una pietra, un albero. Le piccole cose».
presenti a Giffoni, tra i lavori a cui è più legato (confessando che «non c’è un personaggio che preferisco, perché ho imparato tanto dai ruoli più importanti come da quelli riusciti meno bene») e i registi con cui vorrebbe tornare a lavorare («Stimo molto John Woo»), Cage ha anche parlato dei suoi progetti futuri ma ha tassativamente escluso che vestirà ancora i panni del supereroe, nonostante il grande successo ottenuto dalla sua recente interpretazione in “Ghost Rider”. Banditi per ora anche impegni legati alla produzione cinematografica e alla regia: «Voglio concentrarmi sul mio mestiere di attore», ha tagliato corto r i c o rd a n d o c h e l o ve d re m o prossimamente sul grande schermo in “Frozen Ground”, film ambientato in
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FOTOCRONACA
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LA PAROLA VISIONARIA DI IVAN COTRONEO Un appassionato e appassionate Ivan Cotroneo ha ipnotizzato ieri i ragazzi della sezione Masterclass con i suoi racconti di scrittore, sceneggiatore e regista. «Concordo pienamente – ha spiegato - con il pensiero di Kafka che dice "La parola è più visionaria dell'immagine". Il modo di raccontare è diverso, tra chi fa cinema e chi scrive romanzi. La parola – ha rimarcato l’autore del pluripremiato “Mine Vaganti” - è più evocativa, mentre l'immagine è più precisa e ti costringe ad un immaginario fisso. In ogni caso è altrettanto magico dal momento che l'immagine permette allo spettatore di impersonificarsi. Sono due avventure altrettanto affascinanti, ma completamente diverse. Scrivere è un'esperienza solitaria, mentre realizzare un film è un momento corale, ha il carattere di opera collettiva». Anche quando prepara la sceneggiatura, ha continuato, non può non pensare «a come immagino la scena che poi valuterà con il regista». Infine, Cotroneo si è soffermato sul suo rapporto con il direttore della fotografia, Luca Bigazzi: «è una persona per me molto importante, non solo dal punto di vista professionale. Lui non mi ha mai fatto sentire il peso della sua esperienza ma la sua forza».
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FRANCESCA INAUDI: “CHE SCOSSA IL GFF!” «È una bella scossa di adrenalina»: così Francesca Inaudi ha definito il GFF, e, scherzando sul tema di questa 42esima edizione, ha aggiunto: «Mi piacerebbe essere Albano e Romina per dire cos'è la felicità ma non ho la formula. Comunque essere felici credo sia apprezzare le piccole cose. Anche accettare la noia fa parte dell'essere felici. Cucinare, insieme al portare a spasso i miei cani, è tra le cose che mi fanno stare bene. Me la cavo con tutto, tranne che con l'arrosto, ma solo perché non mi ci sono mai applicata veramente. Adoro anche andare a mare che per me rappresenta un momento di assoluto riposo». Una canzone, invece, che le fa pensare a questo stato d'animo è ObLa-Dì, Ob-La-Dà ma di farla cantare non c'è stato verso. «Chiedetemi tutto, tranne cantare». Lei che da ragazzina sognava di fare la giornalista, ha interpretato una giornalista (Maya) proprio in "Tutti pazzi per amore", serie tv che l'ha resa ancora più famosa al grande pubblico. L'attrice non si è sbilanciata sul suo futuro lavorativo. «Ci sono ha dichiarato dei progetti ma prima di parlarne ci vogliono le conferme. Frattanto sarà in tournée teatrale con Colazione da Tiffany».
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|19 luglio 2012|
BRESCIA E CANNITO, FELICITÀ IN DANZA
Al Giffoni Film Festival protagonista anche la danza grazie all'arrivo di Rossella Brescia e Luciano Cannito che hanno accompagnato l'anteprima del teaser del film “Step Up 4 Revolution” proiettato ieri in sala Truffaut. La ballerina e il coreografo, coppia nella vita e sul lavoro, durante il loro incontro con la stampa, hanno voluto lanciare un messaggio a quei giovanissimi che intendono fare della loro passione per il ballo un vero e proprio mestiere. «Per fare carriera non bisogna avere fretta questo il primo consiglio offerto da Cannito ci vuole tanta umiltà e soprattutto non bisogna mai scoraggiarsi se i primi provini non vanno bene» che, rivolgendosi direttamente ai ragazzi, ha aggiunto: «Essere scelti dipende soltanto dalla vostra voglia di essere scelti». Rossella Brescia gli ha fatto eco sottolineando che «l'umiltà è la prima dote che un ballerino deve avere per fare del talento un lavoro». Ad accompagnare i due anche un giovanissimo ballerino secondo Cannito “la nuova star della danza italiana” Niccolò Noto che nello spettacolo“Amarcord”, tratto dal celebre film di Fellini, che Brescia e Cannito stanno portando in tour nei teatri italiani. Al termine della conferenza, Rossella Brescia ci ha t e n u t o a p u n t u a l i z z a re c h e , nonostante le insistenti voci sul suo
possibile arrivo alla conduzione de "Le Iene", non intende sostituire la sua amica Ilary Blasi: «Vorrei sapere chi sono questi geni che diffondono notizie che non ho neanche io», ha concluso la ballerina.
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I MILLE VOLTI DELLA FELICITA’
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GENERATOR +3, OGGI IN CONCORSO ERNEST & CELESTINE Francia-Belgio-Lussemburgo, 2012, 79’ regia Benjamin Renner Vincent Patar Stéphane Aubier Nella comunità degli orsi, stringere amicizia con un topo non è una cosa vista di buon occhio. Ciononostante Ernest, un orso c l o w n e musicista che vive ai margini della società della
sua specie, decide di accogliere nella sua casa la piccola topolina Célestine. Lei è orfana e ha abbandonato il mondo sotterraneo dei topi. Questi due
personaggi appartati e solitari trovano sostegno e conforto l'uno nell'altra, andando contro qualsiasi convenzione, sconvolgendo ogni ordine prestabilito.
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ELEMENTS +6 e +10, OGGI IN CONCORSO TAKING CHANCES Paesi Bassi-Belgio, 2011, 87’ Regia Nicole van Kilsdonk Kiek, 9 anni, è piena di vita e adora suo padre, che fa il medico, ma comincia a preoccuparsi quando lui parte per una missione umanitaria in una zona di g u e rr a . K i e k teme che, in quel posto così violento, possa a c c a d e re qualcosa di terribile anche a chi, come suo padre, non è un militare e non usa le armi: il papà potrebbe essere colpito da un proiettile vagante, o avere un incidente, o ammalarsi. La madre tenta di rassicurarla spiegandole che tutte queste eventualità sono molto
improbabili, ma Kiek non si fa convincere e, per ridurre le possibilità che al padre succeda qualcosa di brutto, inizia ad avere strane idee, dettate dalla sua bizzarra logica infantile. Quando poi le telefonate del padre si interrompono e anche la madre inizia a sembrare preoccupata, Kiek decide che è venuto il momento di agire.
THE BIRD CHASE Danimarca, 2012, 90’ regia Christian Dyekjær Victor, dodici anni, ha una grande passione: il birdwatching, l’osservazione degli uccelli. Il suo sogno è vincere l’annuale raduno organizzato dalla Società Ornitologica Danese, dove i ragazzi gareggiano nel “twitching”, attività che c o n s i s t e nell’individuare e n e l fotografare il volatile più raro. La vittoria sarebbe anche un’occasione per rendere felice suo padre, caduto in depressione dopo essere stato abbandonato dalla madre
di Victor per un altro uomo, Steen, anche lui amante degli uccelli. Quando il principale rivale di Victor, il figlio di Steen, mostra la foto di un’aquila dorata che si è stabilita nel bosco vicino, per Victor le possibilità di
vittoria sembrano sfumare.
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GENERATOR +13 e +16, OGGI IN CONCORSO LUCKY Sudafrica-Gran Bretagna, 2011, 100’ regia Avie Luthra Lucky, 10 anni, è un bambino zulu sudafricano da poco orfano della madre, il cui ultimo desiderio era che il figlio lasciasse il loro villaggio per andare a vivere con lo zio materno a Durban, nella grande città. Lucky vorrebbe studiare e realizzarsi, ma le sue aspirazioni sono vanificate dall’egoismo dello zio. Disperato, il bambino si rivolge a un’anziana donna indiana, Padma, diffidente verso i neri. Nonostante le
tensioni tra indiani e neri in Sudafrica, tra i due nasce un legame profondo. Tuttavia, le intenzioni di Padma non sono del tutto sincere: adottare Lucky le serve per ottenere un contributo statale. Quando lo zio lo scopre, strappa Lucky alla scuola, ruba il denaro della sovvenzione e aggredisce
HUNKY DORY Gran Bretagna, 2011, 110’ regia Marc Evans Estate del 1976:Viv abbandona Londra e i suoi sogni d’attrice per insegnare recitazione nel liceo della sua città natale, nel Galles, e decide di mettere in scena come spettacolo di fine anno un m u s i c a l ispirato a La Te m p e s t a d i S h a k e s p e a r e . Scontrandosi con le distrazioni estive dei suoi allievi, Viv cerca di tenere il gruppo unito per consentire ai ragazzi di esprimersi attraverso la musica e il teatro. Davy, timido e sensibile, ha il ruolo di Ferdinando ed è cotto della bella e volubile Stella, che interpreta
Miranda, il che aggiunge tensione al dietro le quinte. Respinto da Stella, che si avvicina ai ragazzi più grandi, Davy sposta le sue attenzioni su Viv, mentre Evan è sessualmente confuso e per lo skinhead Danny partecipare allo spettacolo è motivo di imbarazzo. L’unico entusiasta sembra il preside, che ha la parte di Prospero, ma quando l’auditorium della scuola va a fuoco, lo spettacolo rischia di saltare.
Padma, che riesce a salvare Lucky e a riportarlo al villaggio, dove però il bambino non è più benaccetto. Lucky e Padma intraprendono allora un viaggio illuminato da una nuova speranza.
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GENERATOR +18, OGGI IN CONCORSO FREEWAY Francia, 2011, 90’ regia Christophe Sahr Alex, vent’anni, è un giovane uomo con una sfrenata passione per le automobili.Trascorre giorno e notte a bordo della sua fuoriserie, una Honda gialla truccata, frequentando r a d u n i d i automobilisti e guidando in autostrada a tutta v e l o c i t à . Tu t t e queste occupazioni gli impediscono di dedicare tempo alla sua bambina e a Rachel, la sua fidanzata. Una notte, in autostrada, Alex investe
inavvertitamente un ragazzo e scappa senza soccorrerlo. Tormentato dal senso di colpa per l’incidente, Alex si vede costretto ad affrontare la madre del ragazzo.
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|19 luglio 2012|
“LA SCHIAPPA” TORNA AL CINEMA DIARIO DI UNA SCHIAPPA 3 VITA DA CANI USA-Canada, 2012, 94' Regia David Bowers Non c'è pace neanche in vacanza per la “schiappa” più seguita (e letta) dai ragazzi pronti ad assaporare oggi a Giffoni la trasposizione cinematografica del terzo diario più esilarante che sia mai stato scritto. Certamente tanti tra i giurati + 10 (cui è riservata la proiezione) già conoscono la storia che li attende, uscita come sempre dalla penna di Jeff Kinney e adattata al cinema dagli sceneggiatori Maya Forbes e Wallace Wolodarsky. La scuola è finita e l'estate è arrivata. Greg (sempre interpretato Zachary Gordon) decide di passare le vacanze nel country club del padre del suo migliore amico Rowley (Robert Capron), ma dopo un paio di giorni e qualche protesta, viene cacciato via, senza alcuna possibilità di rimettervi
piede. Dal momento che la sua famiglia è a corto di denaro, Greg deve rinunciare anche alla prevista vacanza al mare. Perciò la madre lo porta in una grande piscina in città, ma lui non ama molto quel posto così affollato, così studia un piano alternativo per rimediare un po' di soldi e godersi la vacanza che sognava. I guai però non sono finiti: verrà mandato in
campeggio, e niente andrà per il verso giusto. A dirigere il tutto ancora una volta David Bowers, già regista del “Diario di una Schiappa 2”, terzo lungometraggio della sua carriera da regista iniziata nel 2006 con Sam Fell per “Giù per Il Tubo”, seguito da “Astro Boy” (2009). Distribuito dalla 20th Century Fox, la data di uscita annunciata del film è il 3 agosto.
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LA CAMPANIA PUNTA SULLA DIETA MEDITERRANEA «Gnam Fest è una iniziativa consolidata del Festival di Giffoni che verrà riproposta anche per l'edizione
l'Agricoltura del Governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha così rilanciato ieri a Giffoni la partnership
corretta alimentazione, la valorizzazione della dieta mediterranea e la promozione dei prodotti agroalimentari campani
certificati. Le azioni didattiche e interattive attuate nel corso del Festival vengono poi replicate e implementate durante il successivo
2013 e vedrà impegnati migliaia di ragazzi nel corso dell'anno su corretta alimentazione e dieta mediterranea». Vito Amendolara, Consigliere per
tra Regione Campania e Festival: «Una collaborazione che si rafforza grazie all'impegno di “Gnam Fest” ha sottolineato Amendolara - un vasto programma di sensibilizzazione sulla
anno scolastico. Parliamo di numeri importanti ha concluso il Consigliere con oltre 30mila persone tra adolescenti, genitori e insegnanti c o i nvo l t i i n a t t i v i t à l u d i c h e , laboratoriali e concorsi, sempre in tema di alimentazione di qualità».
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|19 luglio 2012|
IN UN DOCUFILM “LE ORIGINI DI GOMORRA” L'attenzione e la denuncia attenta e critica di tutte le problematiche sociali che caratterizzano il nostro tempo è un impegno costante del Giffoni Experience, anche attraverso lo
sguardo fisso sulle nuove e più interessanti produzioni in questa direzione, come il progetto “Le Origini di Gomorra”. Il documentario presentato ieri al Festival dove è stato proiettato in anteprima anche il trailer - ripercorre in quattro puntate, quarant'anni di camorra attraverso la lente della criminalità organizzata. Partendo dalla NCO di Raffaele Cutolo, passando per la Nuova
Famiglia di Luigi Giuliano, i Casalesi con Francesco Schiavone, fino ad arrivare all'Alleanza di Secondigliano di Di Lauro, gli autori Riccardo Brun e Mario Gelardi si propongono di raccontar e g l i intrecci t r a malavita e Paese, ma a n c h e storie tragiche c o m e quelle d e l l e vittime innocenti d i camorra e u n “nuovo inizio”, quello dei beni confiscati, luoghi del male sottratti alla malavita e riconsegnati alla società. Un a m b i z i o s o p ro g e t t o documentaristico: 4 ore di film divise in quattro puntate di un'ora ciascuna per raccontare 40 anni di storia d'Italia attraverso la lente della criminalità organizzata. Prodotto da Paolo Rossetti e Francesco Siciliano per
Panamafilm con la regia di Luigi Pingitore, uscirà in autunno e sarà, almeno in una fase iniziale, distribuito nelle scuole. «E' un lavoro complesso, ambizioso ha spiegato Paolo Rossetti perché si pone l'obiettivo di mettere a sistema un materiale infinito di immagini, documenti, testimonianze di quarant'anni di camorra. Questa serie di documentari si propone di tracciare un filo rosso tra le parabole criminali, discendenti, dei quattro protagonisti di primo piano della criminalità organizzata e nel contempo di raccontare le storie di vittime innocenti attraverso il racconto, emozionante, dei familiari. La camorra ha ucciso più di ogni altra organizzazione criminale al mondo e ha un rapporto di crudeltà col territorio che non paragoni nemmeno con la mafia e la ndrangheta». «Una produzione culturale che aiuta il Paese per Paolo Miggiano della Fondazione Po l i s , p a r t n e r d e l l ' i n i z i a t i v a purtroppo si ricordano sempre i nomi dei boss ma non delle vittime e un progetto come questo contribuisce ad arginare al fenomeno della solitudine dei familiari che sta assumendo i connotati di una vera e propria emergenza sociale».
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PATTI SMITH, LA REGINA DEL NEAPOLIS E giunse l’ora della sacerdotessa del rock. Questa sera sarà Patti Smith con la sua voce, rabbiosa e dolente, a incorniciare la notte musicale del Neapolis@Giffoni. Autrice di culto,
compositrice inquieta di intense ballate, compagna devota di Fred "Sonic" Smith, performer che magnetizza il pubblico, o semplicemente Patricia Lee Smith, la ragazza madre originaria di Chicago ma cresciuta a Pitman (New Jersey) che scriveva poesie ed è diventata una rockstar, sarà l’ospite clou di una giornata imperdibile allo Stadio Troisi. Poetessa, intellettuale , ar tista contemporanea, attivista, scrittrice,
esponente di spicco della cultura femminile, in grado di giocare con i suoni e con le parole con incredibile sapienza, profondità e senso estetico, dall’albore del primo album “Horses” che le valse subito un'enorme fama nel circuito underground americano, gettando le basi per la nascente new wave, la sua figura è una delle più dirompenti e carismatiche del rock al femminile (e non solo) fautrice di un nuovo linguaggio musicale nella storia del genere. Accanto ai brani celebri c h e l’hanno portata nell’Oli mpo del rock – come non citare “Because the night”, "Ask The Angels", “People Have The Power”, "Pumping My Heart”, ma la lista è molto più lunga - l’artista americana proporrà i testi poetici del suo ultimo lavoro discografico “Banga”, ispirati a singolari visioni e osservazioni e incentrati su una riflessione attorno alla
complessità e bellezza del mondo nel quale viviamo. I riferimenti all’Italia, a riprova dell’amore che lega l’artista al nostro paese, sono numerosi: un’ouver ture melodica per immaginare il viaggio di Amerigo Ve s p u c c i n e l N u o vo M o n d o (“Amerigo”), un brano dedicato a San Francesco e un altro ancora al “Sogno di Costantino” di Piero della Francesca. Nell’album anche una canzone rock per il popolo giapponese dopo i terremoti degli ultimi anni (“Fuji-san”), una ballata classica in memoria di Amy Winhehouse (“This Is The Girl”), un’altra scritta per il compleanno dell’amico Johnny Depp (“Nine”).
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