12ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 23 GIUGNO 2013 a voi, chi dite che io sia?». Se è vero che nella vita non è importante rispondere a tutte le domande, bensì porsi quelle giuste, allora oggi ci troviamo innanzi a uno degli interrogativi più inquietanti per un cristiano. Tuttavia, è possibile rispondere a questo interrogativo solamente dopo aver perso la vita per Gesù. Infatti, la risposta non ha tanto un significato dottrinale quanto, invece, un valore testimoniale, cioè di credibilità. Se Gesù è il Figlio di Dio, il Messia, significa che noi siamo disposti a morire per lui perché lo abbiamo riconosciuto come il Signore della nostra vita. Il rispondere a tale quesito equivale a mettersi in cammino, a intraprendere un vero e autentico percorso di discepolato, uscendo finalmente dall’anonimato della folla. Siamo pronti per fare questo passo in avanti? L’Eucaristia che celebriamo è sacramento dell’amore di Dio che ci nutre lungo il cammino e ci offre la grazia per rispondere con fede convinta e convincente alla chiamata del Signore Gesù.
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INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Il Signore è la forza del suo popolo e rifugio di salvezza per il suo Cristo. Salva il tuo popolo, Signore, benedici la tua eredità, e sii la sua guida per sempre. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio dei nostri Padri, che si è rivelato nella morte e risurrezione di Cristo, suo Figlio, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è il Figlio di Dio, il Messia: in lui siamo diventati eredi, figli dell’unico Padre. Confessiamo ogni nostro peccato. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. Fa’ di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che ha il suo maestro e la sua cattedra nel Cristo innalzato sulla croce, perché impariamo a vincere le tentazioni e le paure che sorgono da noi e dal mondo, per
camminare sulla via del calvario verso la vera vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura contiene un oracolo che la Liturgia ha sempre riletto in chiave cristologica. Il profeta annuncia la rigenerazione spirituale e messianica del popolo d’Israele. Prima di questo brano, però, si dice che Dio farà ciò per le nazioni nemiche. Successivamente, il profeta afferma che Dio opererà in favore del popolo eletto infondendo uno spirito di grazia e di consolazione (di pietà e d’implorazione). Farà sì che gli abitanti di Gerusalemme si pentano guardando a colui che hanno trafitto e ne facciano un grande lutto. L’era della salvezza dipende, quindi, da una sofferenza e morte misteriosa, paragonabile a quella del Servo di Isaia. La seconda lettura afferma che la salvezza è solo in Cristo Gesù che, mediante il battesimo, ci unisce al suo mistero di morte e di vita. L’essere rivestiti di Cristo ci rende nuove creature e figli di Dio, cioè tutti fratelli, annullando ogni diversità e discriminazione. Il Vangelo si sofferma sull’identità di Gesù e sull’annuncio della sua passione. Gesù provoca la confessione dei discepoli dopo aver pregato.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Zaccarìa
(12,10-11;13,1)
Così dice il Signore: «Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a me, colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. 11 In quel giorno grande sarà il lamento a Gerusalemme, simile al lamento di AdadRimmon nella pianura di Meghiddo. In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 10
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 62)
Rit. Ha sete di te, Signore, l’anima mia
O Dio, tu sei il mio Dio, dall’aurora io ti cerco, ha sete di te l’anima mia, desidera te
la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua. Rit. Così nel santuario ti ho contemplato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il tuo amore vale più della vita, le mie labbra canteranno la tua lode. Rit. Così ti benedirò per tutta la vita: nel tuo nome alzerò le mie mani. Come saziato dai cibi migliori, con labbra gioiose ti loderà la mia bocca. Rit. Quando penso a te che sei stato il mio aiuto, esulto di gioia all’ombra delle tue ali. A te si stringe l’anima mia: la tua destra mi sostiene. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (3,26-29) Fratelli, 26tutti voi siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, 27poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. 29Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca
(9,18-24)
Ass. Gloria a te, o Signore 18 Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». 19Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». 20 Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». 21 Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. 22«Il Figlio dell’uomo - disse deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». 23 Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. 24Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma
chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, invochiamo la misericordia di Dio che si è rivelato a noi come amore in Cristo, crocifisso e risorto. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. SIGNORE, NOSTRA PACE, SALVACI! 1. Per la Chiesa. Perché mai dimentichi di essere il corpo del Signore e sempre annunci la buona novella della risurrezione. Preghiamo. 2. Per la pace in Medio Oriente. Perché il sangue versato da Cristo sulla croce diventi sacramento di unità e di fratellanza per tutti i popoli della Terra Santa. Preghiamo. 3. Per ogni battezzato. Perché riscopra la bellezza del sacramento del Battesimo e la gioia di essere rivestito di Cristo. Preghiamo. 4. Per chi si sente solo. Perché nella preghiera e nell’ascolto della Parola sperimenti la dolce presenza di Gesù e l’amore dello Spirito Santo. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti. Perché sappiamo guardare alle sofferenze degli ultimi, dei poveri, di chi è smarrito. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa comunità e donaci ancora il tuo Santo Spirito, per agire con giustizia e carità. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, Signore, la nostra offerta: questo sacrificio di espiazione e di lode ci purifichi e ci rinnovi, perché tutta la nostra vita sia bene accetta alla tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREGHIERA DELLE DOMENICHE VI Il pegno della Pasqua eterna È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, dal quale tutto l’universo riceve esistenza, energia e vita. Ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi, e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie del tuo Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morti, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo a una sola voce l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è il Messia: diciamo con speranza. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Gesù è nostro fratello: nel suo amore, scambiatevi un segno di pace.
CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Gli occhi di tutti, Signore, si volgono a te fiduciosi, e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Oppure: Dice il Signore: «Io sono il buon pastore, e dò la mia vita per le mie pecore». Oppure: «Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; chi perderà la propria vita per me, la salverà».
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, che ci hai rinnovati con il corpo e sangue del tuo Figlio, fa’ che la partecipazione ai santi misteri ci ottenga la pienezza della redenzione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Ass. Amen Figlio ✠ e Spirito Santo. Cel. Abbiamo riconosciuto Gesù come il Messia: annunziatelo a tutti gli uomini, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Oggi, in particolar modo, la Liturgia della Parola ci pone totalmente in un atteggiamento di revisione della nostra vita, quasi di crisi. Da una parte, infatti, il profeta Zaccarìa lascia intendere che la salvezza passa, necessariamente, per l’esperienza della sofferenza. L’apostolo Paolo, poi, sembra confermare questa tesi quando riflette sul battesimo e sulla pasqua di Gesù. Nel Vangelo, ancora, è presentato come vero discepolo solamente colui che mette in gioco la propria esistenza. Ci sentiamo pronti per seguire veramente Gesù? Fino a che punto possiamo dirci suoi discepoli? A Gesù, il Cristo O Gesù, Figlio dell’uomo, che molto hai sofferto; tu che sei il Cristo, riprovato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, ucciso e risorto dopo tre giorni, facci uscire dall’anonimato della folla e continua a inter-
ANNO DELLA FEDE La professione di fede Ci ricorda Benedetto XVI al n. 9 di Porta fidei che la professione di fede «è un atto personale e insieme comunitario. È la Chiesa, infatti, il primo soggetto della fede. Nella fede della Comunità cristiana ognuno riceve il Battesimo, segno efficace dell’ingresso nel popolo dei credenti per ottenere la salvezza. Come attesta il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Io credo”; è la fede della Chiesa professata personalmente da ogni credente, soprattutto al momento del Battesimo. “Noi crediamo” è la fede della Chiesa confessata dai Vescovi riuniti in Concilio, o più generalmente, dall’assemblea liturgica dei fedeli. “Io credo”: è anche la Chiesa nostra Madre, che risponde a Dio con la sua fede e che ci insegna a dire “Io credo”, “Noi crediamo”. Come si può osservare, la conoscenza dei contenuti di fede è essenziale per dare il proprio assenso, cioè per aderire pienamente con l’intelligenza e la volontà a quanto viene proposto dalla Chiesa. La conoscenza della fede introduce alla totalità del mistero salvifico rivelato da Dio. L’assenso che viene prestato implica quindi che, quando si crede, si accetta liberamente tutto il mistero della fede, perché garante della sua verità è Dio stesso che si rivela e permette di conoscere il suo mistero di amore». rogarci, per non restare fermi nello stupore iniziale o immobili nella paura della sequela. Perché superando lo scandalo della croce, impariamo a donare la nostra vita per causa tua e della lieta novella. Non vogliamo guadagnare il mondo intero, ma perdere la vita: fa’ che mai ci vergogniamo del Vangelo, affinché tu, Figlio dell’uomo, quando verrai nella gloria del Padre tuo, insieme ai santi, ci accoglierai nel tuo Regno di pace e di luce infinita. Amen. Alleluia. AIUTIAMO LA BUONA STAMPA ✠ CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.