13ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 30 GIUGNO 2013
«
C
risto ci ha liberati per la libertà!». Gesù è stato un uomo veramente libero. Non ha taciuto davanti alla malvagità dei potenti, né ha temuto l’ipocrisia di chi gestiva il potere religioso di quel tempo. Non è sceso a compromessi: è stato fedele al suo annuncio, alla buona novella del Regno che in lui stesso si andava realizzando con segni, prodigi, guarigioni, esorcismi e atti di estrema misericordia verso gli smarriti di cuore e coloro che erano considerati lontani dalla Legge. Potremmo ritenere per vero, senza sbagliare, che la sua morte di croce è il frutto o la conseguenza di atti estremi e convinti di libertà. In effetti, chi è libero vorrebbe liberare anche le pietre. Chi è libero come Gesù riesce ad amare finanche i propri nemici e a intravedere la luce là dove all’orizzonte s’impongono solo tenebre. Che cos’è, dunque, la libertà? Non la si può ridurre a una sorta di libertinaggio, cioè alla volontà di poter fare tutto quello che si vuole. Gesù è libero pienamente nel senso che si è autodeterminato nel bene assoluto, nella stessa volontà del Padre. Siamo liberi, in questo senso, nella misura in cui anche noi ci autodeterminiamo nel bene e scegliamo il bene più grande. L’Eucaristia che celebriamo è un invito che il Signore ci rivolge per sentirci liberi di amare, liberi per costruire una società più giusta, ove la violenza e il male non trovano più radici.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Popoli tutti, battete le mani, acclamate a Dio con voci di gioia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio dei profeti, che ha parlato per la potenza dello Spirito Santo, in Cristo, suo Figlio, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è il Messia: se vogliamo essere veramente suoi discepoli dobbiamo seguirlo senza paura o esitazioni. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, nostro unico bene, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci hai resi liberi e ci inviti a camminare secondo lo Spirito, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, tu che non hai dove posare il capo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace
in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, che ci chiami a celebrare i tuoi santi misteri, sostieni la nostra libertà con la forza e la dolcezza del tuo amore, perché non venga meno la nostra fedeltà a Cristo nel generoso servizio dei fratelli. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura narra della chiamata che il profeta Elìa fa in nome di Dio. La compie con un gesto simbolico: getta su Elisèo il suo mantello, simbolo della sua personalità e dei suoi diritti, e gli trasmette il suo spirito profetico. Elisèo sa ciò che è avvenuto in lui e, ubbidendo alla voce divina, lascia tutto e segue Elìa. La seconda lettura afferma chiaramente che Cristo ci ha liberati e che siamo chiamati alla libertà. Resta, però, da capire come comportarsi nella libertà? La legge della libertà o dello Spirito è quella inscritta nel cuore: prima di essere norma è principio di azione. La libertà ricevuta da Cristo ci permette di portare a compimento la legge e di metterci al servizio del prossimo. La libertà, dunque, è vivere secondo lo Spirito e consiste nel contrastare i desideri della carne. Il Vangelo riporta il cammino di Gesù verso Gerusalemme: egli si prepara per la sua passione. La sua risolutezza contrasta con l’atteggiamento dei discepoli. Il rifiuto dei samaritani offre a Gesù motivo per un insegnamento sulla pazienza. Chi vuole seguirlo deve disporsi sul suo esempio a subire disagi e a giungere a rotture che possono psicologicamente ferire.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal primo libro dei Re (19,16b.19-21) In quei giorni, il Signore disse ad Elìa: 16b «Ungerai Eliseo, figlio di Safat, di AbelMecolà, come profeta al tuo posto». 19 Partito di lì, Elìa trovò Eliseo, figlio di Safat. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il dodicesimo. Elìa, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. 20Quello lasciò i buoi e corse dietro a Elìa, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elìa disse: «Va’ e torna, perché sai che cosa ho fatto per te». 21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con la legna del giogo dei buoi fece cuocere la carne e la diede al popolo, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elìa, entrando al suo servizio. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 15)
Rit. Sei tu, Signore, l’unico mio bene
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. Ho det-
to al Signore: «Il mio Signore sei tu». Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Rit. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare. Rit. Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. Rit. Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (5,1.13-18) Fratelli, 1Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. 13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri. 14 Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». 15Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! 16Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. 17La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. 18Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la Legge. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta: tu hai parole di vita eterna. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(9,51-62)
Ass. Gloria a te, o Signore 51 Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme 52e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani
per preparargli l’ingresso. 53Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. 54Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 55 Si voltò e li rimproverò. 56E si misero in cammino verso un altro villaggio. 57 Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 58E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 59A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». 61Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». 62Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, siamo stati chiamati alla libertà. Chiediamo al Signore di sostenerci nell’annuncio del Vangelo e nella buona testimonianza di vita. Lettore Diciamo con speranza: Ass. RINNOVACI NEL TUO AMORE, SIGNORE! 1. Perché la Chiesa sia aperta alla missione e al dialogo con i non credenti. Preghiamo. 2. Perché i Vescovi, i Presbìteri e i Diaconi siano testimoni autentici del Vangelo e della vita nuova in Cristo. Preghiamo. 3. Perché i popoli in via di sviluppo sappiano favorire, oltre al progresso scientifico e tecnologico, la crescita morale, spirituale e culturale delle proprie città e comunità. Preghiamo. 4. Perché nessuno disperi del perdono del Signore e, nel tempo della prova e della tentazione, sappia invocare lo Spirito di fortezza e di santità. Preghiamo. 5. Perché celebrando l’Eucaristia impariamo ad attingere dall’amore di Cristo l’entusiasmo e la speranza per annunciare il Regno dei cieli. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte di ogni grazia: donaci lo Spirito di santità, per vivere nella vera libertà di figli e per resistere alle suggestioni del male. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l’opera della redenzione, fa’ che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO COMUNE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, proclamare le tue grandi opere e renderti grazie a nome di tutti gli uomini, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha inaugurato i tempi nuovi; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, Padre, ci ha preparato un posto nel tuo regno. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù ci ha resi uomini liberi: cantiamo con gioia. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Lasciamoci guidare dallo Spirito: scambiatevi un segno di pace.
CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Anima mia, benedici il Signore: tutto il mio essere benedica il suo santo nome. Oppure: Gesù mosse decisamente verso Gerusalemme incontro alla sua passione.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. La divina Eucaristia, che abbiamo offerto e ricevuto, Signore, sia per noi principio di vita nuova, perché, uniti a te nell’amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La Chiesa è una comunità di profeti che annuncia il Vangelo: andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola L’identità del discepolo di Cristo è condizionata dal comportamento verso gli altri. L’Eucaristia costituisce come un continuo modello a cui confrontarsi, un significato da riscoprire, una totalità da fare propria. L’Eucaristia della vita deve trovare riscontro nell’Eucaristia del pane e del vino. L’autenticità della fede e il valore della testimonianza dipendono da questa viva relazione con Cristo risorto, che celebriamo nell’Eucaristia. Ne siamo realmente convinti?
ANNO DELLA FEDE La fede che porta frutto Al n. 14 di Porta fidei, Benedetto XVI afferma che «La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino. Non pochi cristiani, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto. “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40): queste sue parole sono un monito da non dimenticare ed un invito perenne a ridonare quell’amore con cui Egli si prende cura di noi. È la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso amore che spinge a soccorrerlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel cammino della vita. Sostenuti dalla fede, guardiamo con speranza al nostro impegno nel mondo, in attesa di “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (2Pt 3,13; cf. Ap 21,1)». A Gesù, Figlio di Dio O Gesù, Figlio di Dio, tu sei il perdono del Padre. A te appartiene il potere sulla vita e sulla morte. Venuto per noi peccatori, ci chiami ad essere tuoi discepoli. Donaci la grazia, di allontanarci dalle poche sicurezze che albergano nei nostri cuori. Donaci il coraggio non di riconoscere errori e peccati, bensì di accettarci così come siamo: affinché, riconciliati prima con noi stessi e poi con i fratelli e in ultimo con Dio, diveniamo testimoni del tuo amore, autentici discepoli. Amen. Alleluia. AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.