18ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 4 AGOSTO 2013 a vostra vita è nascosta con Cristo in Dio!». Un vero discepolo di Gesù deve vivere fino in fondo il realismo dell’incarnazione e lo stesso scandalo della passione e morte di croce. Tuttavia, il nostro stare nel mondo e l’impegno che mettiamo nel fare la storia e trasformare i nostri rapporti sociali e umani, devono sempre tener conto di un principio fondamentale: la vita spirituale è la nostra esistenza concreta davanti a Dio. A volte corriamo il rischio di trovarci agli estremi e di imbatterci in due grandi pericoli. Da una parte, infatti, siamo tentati di identificarci pienamente con le cose del mondo; dall’altra, invece, ci rifugiamo in un mondo falsamente spirituale, intraprendendo una sorta di fuga, che rende inefficace l’agire della fede nella storia stessa. L’apostolo Paolo si lascia guidare, a tal proposto, da un principio mistico: l’essere uniti a Cristo sempre in ogni circostanza della vita e del tempo. La Pasqua di Gesù Cristo ci ha già raggiunti e cambiati. Infatti, è nella partecipazione alla morte e alla risurrezione di Gesù Cristo che noi siamo diventati creature nuove e siamo nascosti con Cristo in Dio. La Pasqua, dunque, o la stessa vita nella fede, diviene il principio della vita nuova, cioè la nostra unica e vera ricchezza.
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INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. Sei tu il mio soccorso, la mia salvezza: Signore, non tardare. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiede di pensare alle cose di lassù e di liberare i nostri cuori da ogni affanno e preoccupazione del mondo. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che ci chiedi di arricchirci davanti al Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, assiso alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che ci chiedi di spogliarci dell’uomo vecchio, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, principio e fine di tutte le cose, che in Cristo tuo Figlio ci hai chiamati a possedere il regno, fa’ che operando con le nostre forze a sottomettere la terra non ci lasciamo dominare dalla cupidigia e dall’egoismo, ma cerchiamo sempre ciò che vale
davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura pone la domanda sul senso dell’esistenza e sull’affannarsi dell’uomo. L’autore apre, attraverso una lunga riflessione sulla vanità delle cose, della vita, di quello che succede, alla riflessione alla speranza. Se tutto è una bolla di sapone, quale è dunque il valore della vita? Evidentemente, si sta formando il pensiero sull’immortalità, sulla vita eterna, sul futuro. La seconda lettura è un’applicazione del sacramento del battesimo nella vita quotidiana: se siamo rivestiti di Cristo dobbiamo cercare le cose di Dio. Così, occorre spogliarsi dell’uomo vecchio, cioè resistere alla legge della carne. Nella parusìa, giorno della manifestazione gloriosa del Cristo, comprenderemo il mistero della salvezza e la vacuità di questo nostro tempo. Il Vangelo contiene l’invito pressante a liberarci dalle preoccupazioni dei beni terreni. La ricchezza più grande, per il discepolo, è Cristo, è l’annuncio del Vangelo. Il discepolo deve cercare ciò che vale di più, evitando la cupidigia e l’inutile accumulo di beni della terra, assicurandosi così la vita davanti a Dio.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del Qoèlet (1,2; 2,21-23) 2 Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. 21 Chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare la sua parte a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e un grande male. 23 Infatti, quale profitto viene all’uomo da tutta la sua fatica e dalle preoccupazioni del suo cuore, con cui si affanna sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e fastidi penosi; neppure di notte suo cuore riposa. Anche questo è vanità! Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 94)
Rit. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione
Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di
ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. Rit. Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia; al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca. Rit. Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritrona, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! Rit. Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,1-5.9-11) Fratelli, 1se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! 4Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. 5 Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria. 9 Non dite menzogne gli uni agli altri: vi siete svestiti dell’uomo vecchio con le sue azioni 10 e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato. 11Qui non vi è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Luca
(12,13-21)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 13uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». 15E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. 17Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? 18Farò così - disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. 20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?” 21Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 16
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, apriamo i nostri cuori alla speranza, al dono della vita eterna. Lettore Diciamo con fede: Ass. CRISTO, NOSTRA SALVEZZA, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa vinca le suggestioni del male (il potere, la ricchezza, i privilegi), ponendosi sempre al servizio degli ultimi e dei poveri. Preghiamo.
2. Perché i nostri governanti promulghino leggi a favore degli emarginati. Preghiamo. 3. Perché le famiglie in difficoltà economiche e finanziarie siano sostenute con il nostro impegno e con l’ausilio di nuovi sussidi sociali. Preghiamo. 4. Perché i giovani sentano forte la domanda sul senso della vita e sul futuro che Cristo ci garantisce come comunione di vita eterna. Preghiamo. 5. Perché i nostri cuori siano aperti al Signore e disponibili a leggere con la fede ogni avvenimento della vita quotidiana. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. Signore, tu sei il Dio della vita: liberaci dagli affanni terreni e fa’ che cerchiamo innanzitutto il tuo regno di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita in unione alla vittima spirituale, il tuo servo Gesù, unico sacrificio a te gradito. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen
PREFAZIO COMUNE I Il rinnovamento universale in Cristo È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. In lui hai voluto rinnovare l’universo, perché noi tutti fossimo partecipi della sua pienezza. Egli che era Dio annientò se stesso, e col sangue versato sulla croce pacificò il cielo e la terra. Perciò fu innalzato sopra ogni creatura ed è causa di salvezza eterna per coloro che ascoltano la sua parola. E noi, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è il dono prezioso del Padre: diciamo con amore. Tutti: Padre nostro, ...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Gesù è la nostra salvezza, redenti dal suo sangue, scambiatevi un segno di pace.
CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi do’ la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi do’ la mia pace: abbiate fede in me.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ci hai mandato, Signore, un pane dal cielo, un pane che porta in sé ogni dolcezza e soddisfa ogni desiderio. Oppure: «Fatevi un tesoro inesauribile nei cieli», dice il Signore.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Accompagna con la tua continua protezione, Signore, il popolo che hai nutrito con il pane del cielo, e rendilo degno dell’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù ci chiama a condividere con i poveri i nostri beni: nel suo nome, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Aiutaci, Signore Aiutaci, Signore, a comprendere realmente quello che siamo: a non avere una visione troppo alta di noi stessi; a saper stare con gli ultimi; a riconoscere la vanità delle cose, dei beni, delle ricchezze, degli affetti; a provare gioia per la venuta del tuo Regno; a fondare in te le nostre sicurezze; a trovare fiducia nelle tue parole di perdono. Aiutaci, Signore, bene infinito, a non sottovalutare il nostro impegno per l’annuncio del Vangelo; a condividere le stesse speranze e attese della gente di strada, a sentire prossima la nostra fine, a preparare sempre l’incontro con te.
ANNO DELLA FEDE La ragionevolezza della fede La fede permette un sapere autentico su Dio che coinvolge tutta la persona umana: è un “sàpere”, cioè un conoscere che dona sapore alla vita, un gusto nuovo d’esistere, un modo gioioso di stare al mondo. La fede si esprime nel dono di sé per gli altri, nella fraternità che rende solidali, capaci di amare, vincendo la solitudine che rende tristi. Questa conoscenza di Dio attraverso la fede non è perciò solo intellettuale, ma vitale. È la conoscenza di Dio-Amore, grazie al suo stesso amore. L’amore di Dio poi fa vedere, apre gli occhi, permette di conoscere tutta la realtà, oltre le prospettive anguste dell’individualismo e del soggettivismo che disorientano le coscienze. La conoscenza di Dio è perciò esperienza di fede e implica, nel contempo, un cammino intellettuale e morale: toccati nel profondo dalla presenza dello Spirito di Gesù in noi, superiamo gli orizzonti dei nostri egoismi e ci apriamo ai veri valori dell’esistenza. Sant’Agostino, insieme a tanti altri autori cristiani, è testimone di una fede che si esercita con la ragione, che pensa e invita a pensare. Attualizzare la Parola Ha ancora senso, per noi oggi, parlare di Provvidenza? Crediamo realmente che Gesù è il bene più importante per noi, per le nostre famiglie e comunità? Riusciamo a cogliere la provvisorietà di quello che facciamo e siamo? Quali sono gli idoli e le vanità che dovremmo abbandonare? Che cosa ci affascina della vita nuova in Cristo? A quali beni non sapremmo rinunciare? Trasfigurazione del Signore 6 Agosto Festa della Trasfigurazione del Signore, nella quale Gesù Cristo, il Figlio Unigenito, l’amato dell’Eterno Padre, davanti ai santi Apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, avendo come testimoni la legge ed i profeti, manifestò la sua gloria, per rivelare che la nostra umile condizione di servi da lui stesso assunta era stata per opera della grazia gloriosamente redenta e per proclamare fino ai confini della terra che l’immagine di Dio, secondo la quale l’uomo fu creato, sebbene corrotta in Adamo, era stata ricreata in Cristo.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.