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21ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 25 AGOSTO 2013 ono pochi quelli che si salvano?». Quella sulla salvezza è una domanda fondamentale che va a toccare il senso della nostra vita, di tutto quello che siamo, facciamo e vogliamo. In gioco c’è il nostro futuro, la nostra identità, noi stessi come persone. Che cos’è la salvezza? Cristo si presenta a noi oggi come la porta, ossia l’accesso alla salvezza: in lui vediamo e tocchiamo il Padre e possiamo veramente fare l’esperienza dei figli di Dio. Tuttavia, la domanda iniziale che qui ci siamo posti potrebbe apparire oziosa. Infatti, il vero interrogativo è un altro: “Cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Ossia: “Qual è il mio impegno per stare sempre in comunione con il Signore?”. Ci si può illudere di stare già tra il coro degli eletti, ma potrebbe non essere così. Anzitutto perché la salvezza (la vita eterna) è dono del Padre che ci è stato manifestato in Cristo Gesù morto e risorto per la potenza dello Spirito Santo. Poi perché la chiamata è universale: infatti, la grazia di Dio opera ovunque e in ogni uomo e donna di buona volontà. Ancora, il Vangelo chiede di essere annunciato sino agli estremi confini della terra e può trovare persone generose che, pur non avendo sentito parlare di Gesù, restano colpite dalla bellezza del Vangelo e si dispongono a cambiare vita… L’Eucaristia che celebriamo è un invito a seguire Gesù più da vicino, come veri discepoli che non hanno paura della croce e delle prove che la vita ci riserva.

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Tendi l’orecchio, Signore, rispondimi: mio Dio, salva il tuo servo che confida in te: abbi pietà di me, Signore; tutto il giorno a te io levo il mio grido. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore Gesù che ha vinto la morte e i peccato, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, oggi Gesù ci chiede di entrare per la porta stretta: è un invito alla conversione. Per questo, riconosciamo i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Signore, pietà. Cel. Cristo, pietà. Cel. Signore, pietà.

Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen


Oppure: Cel. O Padre, che chiami tutti gli uomini per la porta stretta della croce al banchetto pasquale della vita nuova, concedi a noi la forza del tuo Spirito, perché unendoci al sacrificio del tuo Figlio, gustiamo il frutto della vera libertà e la gioia del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura afferma un principio molto caro alle Sacre Scritture: la salvezza è per tutti i popoli. Nell’elezione d’Israele Dio accoglie ogni nazione. Gli ebrei hanno preceduto, ma poi sono tutti chiamati al culto dell’unico Signore, senza esclusione di nessuno. La salvezza non è merito, ma una grazia che viene da Dio. La seconda lettura afferma che la sofferenza da noi vissuta ha un senso. A volte diventa una correzione, un segno d’amore da parte del Padre che possiamo comprendere solo con gli occhi della fede. Il Vangelo ci chiede di passare per la porta stretta che è la stessa croce: si è discepoli nella misura in cui siamo pronti a soffrire con Cristo e a vivere ogni nostra prova con lui. Non basta sentirsi chiamati o eletti: occorre camminare dietro di lui senza scandalizzarci della croce.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Isaìa (66,18b-21) Così dice il Signore: 18b«Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti. 20 Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme dice il Signore -, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. 21Anche tra loro mi prenderò sacerdoti e levìti, dice il Signore». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE Rit. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore

(Sal 116)

Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode. Rit. Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (12,5-7.11-13) Fratelli, 5avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui; 6 perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio». 7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? 11Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati. 12 Perciò rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche 13e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(13,22-30)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 22Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25 Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. 26Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. 27Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete”. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di


ingiustizia!”. 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, tutti i popoli vedranno la gloria del Signore: apriamo i nostri cuori alla preghiera fiduciosa. Lettore Diciamo insieme: Ass. PADRE, FONTE DELLA VITA, SALVACI! 1. Perché la Chiesa annunci il Vangelo della salvezza ai popoli lontani dialogando con ogni persona di buona volontà. Preghiamo. 2. Perché i Paesi dell’Occidente aiutino i popoli dell’Africa e dell’Asia martoriati dalla guerra, dalla fame e dalla carestia. Preghiamo. 3. Perché nelle nostre famiglie si ritorni a parlare di Gesù, a confrontarsi con il

Vangelo, a pregare assieme il Dio della vita. Preghiamo. 4. Perché ciascuno di noi, in questo tempo di vacanza, riscopra la preghiera del cuore e la meditazione della Parola di Dio. Preghiamo. 5. Perché nelle nostre comunità impariamo ad accogliere i poveri, gli emarginati, gli stranieri e a non sentirci mai perfetti, bensì sempre in cammino. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, accogli la preghiera di questa comunità che ti cerca con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi Cel. O Padre, che ti sei acquistato una moltitudine di figli con l’unico e perfetto sacrificio del Cristo, concedi sempre alla tua Chiesa il dono dell’unità e della pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE IV La storia della salvezza È veramente cosa buona e giusta, proclamare le tue grandi opere e renderti grazie a nome di tutti gli uomini, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Egli, nascendo da Maria Vergine, ha inaugurato i tempi nuovi; soffrendo la passione, ha distrutto i nostri peccati; risorgendo dai morti, ci ha aperto il passaggio alla vita eterna; salendo a te, Padre, ci ha preparato un posto nel tuo regno. Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Alla presenza di Gesù, il pane della vita, diciamo insieme con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Nel nome di Gesù, che ha dato la sua vita per noi, scambiatevi un segno di pace.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.


ANTIFONA ALLA COMUNIONE Con il frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore, e trai dai campi il pane e il vino che allietano il cuore dell’uomo.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Porta a compimento, Signore, l’opera redentrice della tua misericordia e perché possiamo conformarci in tutto alla tua volontà, rendici forti e generosi nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù è la nostra salvezza: nel suo nome, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Evangelizzare ci tira su e ci dà gioia Papa Francesco, nel Discorso pronunciato il 22 maggio, in Piazza S. Pietro, ha parlato della nuova evangelizzazione. Ha detto che evangelizzare ci dà gioia, ci tira su. Credo che sia un modo molto concreto per dire che spesso noi, come singoli credenti e come comunità, ci chiudiamo in noi stessi e ci piangiamo addosso, perdendo tempo in questioni interne e mettendo da parte il proprio della nostra fede che è quello di annunciare Cristo e di testimoniarlo con la vita, infondendo coraggio e fiducia negli altri, donando speranza a chi vive accanto a noi. Parlare di Gesù umanizza il mondo e crea fiducia tra la gente. Riportiamo parte del Discorso del Papa: «Evangelizzare, annunciare Gesù, ci dà gioia; invece, l’egoismo ci dà amarezza, tristezza, ci porta giù; evangelizzare ci porta su […]. Una Chiesa che evangelizza deve partire sempre dalla preghiera, dal chiedere, come gli Apostoli nel Cenacolo, il fuoco dello Spirito Santo. Solo il rapporto fedele e intenso con Dio permette di uscire dalle proprie chiusure e annunciare con parresia il Vangelo. Senza la preghiera il nostro agire diventa vuoto e il nostro annunciare non ha anima, e non è animato dallo Spirito».

Attualizzare la Parola Che cosa significa, concretamente, nella mia vita, passare per la porta stretta? Non vuol dire, forse, prendere sul serio i comandamenti del Signore? Come viviamo la nostra fede nel quotidiano? Siamo pronti a soffrire per Gesù Cristo e per la causa del Vangelo? Ci sentiamo forse dei privilegiati perché frequentiamo la comunità, la parrocchia, il nostro gruppo? Chi sono realmente i vicini e chi sono i lontani? Chi sono i primi e chi sono gli ultimi? ANNO DELLA FEDE Il simbolo della porta Nella Bibbia, la porta è un simbolo polivalente che, nel Secondo Testamento, assume una forte connotazione cristologica. Infatti, se nell’AT la porta che si apre è simbolo di accoglienza e di salvezza (cf. Gb 31,32), ma pure di protezione (cf. Es 20,10) e di giustizia (cf. Is 28,6), nel NT Gesù è la porta delle pecore (cf. Gv 10,9), cioè l’unico mediatore tra Dio e gli uomini. È molto importante il significato escatologico della porta. La città santa, la nuova Gerusalemme (o celeste), ha dodici porte: esse sono sempre aperte e, tuttavia, il male non vi entra più. Sono il simbolo della giustizia e della pace in pienezza, cioè lo scambio perfetto tra Dio e l’umanità (cf. Ap 21,12-27; 22,14-15). Gesù utilizza l’immagine della porta stretta per invitare alla conversione (cf. Mt 7,13; Lc 13,24). La porta è ancora simbolo di attesa fiduciosa e vigilante (cf. Mc 13,29) Mt 25,10; Lc 13,25). La porta assume un significato tutto speciale nell’architettura cristiana: il Cristo glorioso è raffigurato nel timpano dei portali delle cattedrali poiché egli stesso, per mistero della redenzione, è la porta attraverso la quale si accede al regno dei cieli. Cristo è la vera porta (Christus ianua vera) dei pellegrini e dei redenti. Bella e suggestiva l’immagine escatologica del Cristo che è alla porta e chiede di entrare (cf. Ap 3,20) parafrasando il testo di Ct 5,2.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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