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22ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 30 AGOSTO 2015 oi osservate la tradizione degli uomini». La Liturgia della Parola di questa Domenica d’estate si presenta come il felice tentativo di coniugare, secondo una giusta scala di valori, la legge e il cuore, il culto e l’esistenza, i riti e la vera fede. È, infatti, facile opporre la legge alla libertà, l’osservanza alla fede, le opere alla grazia. È nota anche la polemica di Paolo – anche dell’apostolo Giacomo – contro il legalismo che illude l’uomo di salvarsi da solo. Ed è netto anche da parte di Gesù il rifiuto di una religiosità rigida che rende irrespirabile la vita spirituale trasformando l’adesione a Dio in una cappa di piombo di norme. La Legge non è un castello di aride prescrizioni ma l’incontro tra la volontà del Dio vicino e l’adesione gioiosa della libera volontà dell’uomo. La Legge è veramente vita, luce, sul cammino del credente. Lo stesso apostolo Giacomo pone in evidenza l’intreccio tra culto e vita, religiosità e opere. Così Gesù: le vere intenzioni dell’uomo sono racchiuse nel suo cuore che è sede della volontà, della conoscenza, della libertà. L’Eucaristia è celebrata, anche oggi, in pienezza non solo quando il rito è accurato e solenne, ma quando anima e trasforma gli altri sei giorni feriali che stanno davanti a noi.

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Padre della luce, che ci ha generati con una parola di verità in Cristo Gesù suo Figlio per mezzo dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, accogliamo con dociltà la Parola che è stata seminata in noi e che può salvare le nostre vite: chiediamo sinceramente perdono al Signore per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che ci chiami a mettere in pratica la verità del Vangelo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che inviti i tuoi discepoli a soccorrere gli orfani e le vedove, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, carità del Padre che non ha fine, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Guarda, o Padre, il popolo cristiano ra-


dunato nel giorno memoriale della Pasqua, e fa’ che la lode delle nostre labbra risuoni nella profondità del cuore: la tua parola seminata in noi santifichi e rinnovi tutta la nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura sottolinea il senso fondamentale delle leggi e l’atteggiamento con cui Israele deve disporsi di fronte a esse: rispettarle nella loro integrità, senza aggiungere e togliere nulla perché Dio è l’unico legislatore. La Legge, che costituisce la più grande ricchezza del popolo eletto, è un dono coinvolgente ed esistenziale; essa emana da Dio stesso per incarnarsi in Israele, che diventa così la rivelazione vivente del Dio vero davanti ai popoli. La seconda lettura sottolinea il valore della salvezza come dono di Dio da accogliere con libertà e gratitudine. Il Vangelo presenta una duplice opposizione: purezza rituale e purezza vera, quella del cuore; comandamento di Dio e tradizioni umane. Si tratta della discussione su una prescrizione giudaica dei pasti. Gesù supera le proibizioni abolendo la differenza tra puro e impuro. Ciò che conta davanti a Dio è il cuore dell’uomo, non i gesti esterni rituali e legalistici. Se il cuore è vicino a Dio non possono uscire intenzioni cattive.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del Deuteronòmio (4,1-2.6-8) Mosè parlò al popolo dicendo: 1«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. 2 Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. Le osserverete dunque, 6e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. 7Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? 8E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 14) Rit. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda

Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua. Rit. Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. Rit. Non presta il suo denaro a usura, e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Giacomo apostolo (1,17-18.21b-22.27) Fratelli miei carissimi, 17ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. 18Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. 21b Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e che può portarvi alla salvezza. 22Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi. 27Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (7,1-8.14-15.21-23)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - 3i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal merca-


to, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». 6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. 7 Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. 8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». 14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e compendete bene! 15Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: 21«Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22 adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il per-

dono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore la purificazione dei nostri cuori. Lettore Diciamo con speranza: Ass. RINNOVA, SIGNORE, LA FEDE DEL TUO POPOLO! 1. Perché la Chiesa sia fedele al mandato di Gesù Cristo e annunzi il Vangelo con umiltà e gioia. Preghiamo. 2. Perché i Vescovi siano vicini al gregge loro affidato e lo sostengano con la preghiera, la catechesi, una guida stabile. Preghiamo. 3. Perché riconosciamo la bellezza di Dio in tutto il creato. Preghiamo. 4. Perché le nostre famiglie agiscano nella carità e vivano secondo giustizia. Preghiamo. 5. Perché gli ammalati e gli anziani siano accolti con amore e fiducia nelle nostre comunità. Preghiamo. 6. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci renda operosi verso i più bisognosi e uniti tra di noi. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita: fa’ che la nostra fede operi per tua grazia in modo da portare molto frutto. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREGHIERA EUCARISTICA V/C Gesù modello d’amore È veramente giusto renderti grazie, Padre misericordioso: tu ci hai donato il tuo Figlio, Gesù Cristo, nostro fratello e redentore. In lui ci hai manifestato il tuo amore per i piccoli e i poveri, per gli ammalati e gli esclusi. Mai egli si chiuse alle necessità e alle sofferenze dei fratelli. Con la vita e la parola annunziò al mondo che tu sei Padre e hai cura di tutti i tuoi figli. Per questi segni della tua benevolenza noi ti lodiamo e ti benediciamo, e uniti agli angeli e ai santi cantiamo l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.


PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Con cuore sincero e appassionato, cantiamo con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come discepoli del Signore che vivono i suoi comandamenti, scambiatevi un segno di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Il male che esce dal cuore, contamina l’uomo», dice il Signore.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Cristo ci ha liberati da ogni forma di schiavitù e d’ipocrisia: nel suo nome andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio L’Eucaristia è nutrimento «La santa Comunione è il nutrimento. Una sola santa Comunione è sufficiente per farsi santi. Tutto dipende dalle disposizioni interiori, dalla preparazione. Metà della giornata dedicata alla preparazione, l’altra metà al ringraziamento. Talvolta, una Comunione spirituale porta con sé le medesime grazie di quella sacramentale. Nelle difficoltà ripeti spesso: “Mio Dio e mio tutto”» (san Massimiliano Kolbe). Attualizzare la Parola La nostra fede in Gesù diventa azione di carità verso i poveri? Ci illudiamo, forse di essere buoni cristiani e, quindi, di non avere niente da rimproverarci? Proviamo quella sollecitudine interiore che ci spinge a cercare Cristo negli ultimi? Viviamo la fede come una tradizione fatta di riti, di celebrazioni, di norme da soddisfare? Se il cuore è la sede della volontà e dei nostri sentimenti, quanto spazio in esso, cioè in noi, c’è veramente per Gesù Cristo?

Il pericolo delle formalità Anche oggi, nella Chiesa cattolica, come in qualsiasi altra comunità religiosa, si corre il rischio di vivere una fede vuota, ipocrita, esteriore, fatta semplicemente di riti e di celebrazioni sontuose. Oggi Gesù denuncia i limiti e gli errori del ritualismo fine a se stesso, enuncia in una specie di decalogo i veri peccati di cui l’uomo si macchia e che sono cosa ben più grave che la mancata osservanza di alcuni precetti cultuali. Gesù delinea un’etica tracciando di netto la linea che distingue il ben fare dal mal fare. Papa Francesco invita, nella lettera enciclica Evangelii gaudium, al n. 34, a ripartire dal cuore del Vangelo, da una spiritualità missionaria che ci permette di vedere Cristo tra la gente e di seguirlo con verità e amore. La Legge come dono per la vita La Legge di Dio è la sua Parola che guida l’uomo nel cammino della vita, lo fa uscire dalla schiavitù dell’egoismo e lo introduce nella «terra» della vera libertà e della vita. Per questo nella Bibbia la Legge non è vista come un peso, una limitazione opprimente, ma come il dono più prezioso del Signore, la testimonianza del suo amore paterno, della sua volontà di stare vicino al suo popolo, di essere il suo Alleato e scrivere con esso una storia di amore. Così prega il pio israelita: «Nei tuoi decreti è la mia delizia, / non dimenticherò la tua parola… Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, / perché in essi è la mia felicità» (Sal 119,16.35). Nell’Antico Testamento, colui che a nome di Dio trasmette la Legge al popolo è Mosè. Quando il popolo si stabilisce nella terra, ed è depositario della Legge, è tentato di riporre la sua sicurezza e la sua gioia in qualcosa che non è più la Parola del Signore: nei beni, nel potere, in altre “divinità” che in realtà sono vane, sono idoli. Certo, la Legge di Dio rimane, ma non è più la cosa più importante, la regola della vita; diventa piuttosto un rivestimento, una copertura, mentre la vita segue altre strade, altre regole, interessi spesso egoistici individuali e di gruppo. E così la religione smarrisce il suo senso autentico che è vivere in ascolto di Dio per fare la sua volontà. 1 settembre 2015 X Giornata per la custodia del creato

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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