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26ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C (verde) 29 SETTEMBRE 2013 anno Mosè e i Profeti; ascoltino loro». Sono, queste, le parole che Abramo ha rivolto al ricco epulone, così come ci racconta il Vangelo di san Luca. Evidentemente, Gesù voleva dire che le Scritture sono la fonte della nostra vita e non possono essere poste ai margini del nostro pensare e agire. In effetti, non possiamo vivere senza ascoltare la Parola di Dio che ci spinge poi ad agire secondo giustizia, in risposta alla domanda di fede che ci portiamo nel cuore. Non possiamo comprendere, quest’oggi, l’appello incessante del profeta Amos alla giustizia e la critica che egli stesso rivolge ai capi dei popoli senza far riferimento alla Parola che ci interpella continuamente a cambiare, ad agire e a pensare secondo Dio e non secondo gli uomini. L’Eucaristia che celebriamo ci dona la grazia dello Spirito Santo per essere veri credenti.

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ANTIFONA D’INGRESSO in piedi Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti; ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore onnipotente, che ha risuscitato Cristo Gesù, suo Figlio, dal potere della morte, per la forza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ha proclamato beati i poveri in spirito: egli è la nostra vera ricchezza. Chiediamo perdono per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.

Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen


Oppure: Cel. O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri, mentre non ha nome il ricco epulone; stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppressi, poni fine all’orgia degli spensierati, e fa’ che aderiamo in tempo alla tua Parola, per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti e ci accoglierà nel tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura riprende la denuncia del profeta contro l’ingiusta forma d’arricchimento. Non c’è insulto più grande all’indigenza dei poveri del lusso sfrenato e vergognoso dei ricchi. Contro di essi parla Amos in nome di Dio, minacciando il castigo. Andrà in esilio chi si dà a una vita dissoluta. La seconda lettura continua l’esortazione che Paolo rivolge a Timoteo circa la necessità di conservare in modo irreprensibile il comandamento del Signore. In questo capitolo, Paolo oppone all’ideale di vita dei falsi cristiani l’elevatezza morale dei veri discepoli di Cristo. Come campione di quella fede che lo ha distinto, Timoteo deve conservare intatta la sua condotta di vita. Suo è il dovere di vigilare. Il Vangelo è un monito che esige dai discepoli di imparare ad arricchirsi davanti a Dio, considerando cioè le necessità dei poveri. È questo il messaggio della parabola di Lazzaro e il ricco epulone.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Amos (6,1a.4-7) 1a Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri sulla montagna di Samaria! 4Distesi su letti d’avorio e sdraiati sui loro divani mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli cresciuti nella stalla. 5 Canterellano al suono dell’arpa, come Davide improvvisano su strumenti musicali; 6 bevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti più raffinati, ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano. 7Perciò ora andranno in esilio in testa ai deportati e cesserà l’orgia dei dissoluti». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 145)

Rit. Loda il Signore, anima mia

Il Signore rimane fedele per sempre rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. Rit. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. Rit. Il Signore sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (6,11-16) 11 Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. 12 Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni. 13 Davanti a Dio, che dà vita a tutte le cose, e a Gesù Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, 14ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, 15che al tempo stabilito sarà a noi mostrata da Dio, il beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signore dei signori, 16il solo che possiede l’immortalità e abita una luce inaccessibile: nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo. A lui onore e potenza per sempre. Amen. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(16,19-31)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai farisei: 19«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. 20Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, 21bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.


Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. 24Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. 25 Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. 26Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. 27 E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, 28perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. 29Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. 30E lui replicò: No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. 31Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 22

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apo-

stolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, il Signore ci chiama ad agire con pietà e giustizia, ascoltando il grido dei poveri e degli oppressi. Lettore Diciamo con speranza: Ass. SIGNORE, NOSTRO BENE, ASCOLTACI! 1. Perché il Signore sostenga il Santo Padre nell’annuncio del Vangelo e nel dialogo con il mondo. Preghiamo. 2. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente siano unite dallo stesso Vangelo e dal medesimo amore verso i poveri e gli ammalati. Preghiamo. 3. Perché gli organismi internazionali cooperino con i diversi Paesi del mondo al rispetto dei diritti dei bambini, della libertà religiosa, della salute, della vita. Preghiamo. 4. Perché i genitori cristiani sentano la responsabilità e la missione di educare i figli secondo i valori del Vangelo e la dottrina della Chiesa cattolica. Preghiamo. 5. Perché i catechisti e tutti gli operatori pastorali agiscano sempre con umiltà e coerenza di vita. Preghiamo. 6. Perché l’Eucaristia che celebriamo sia pegno di salvezza e sostegno, forza, nella lotta quotidiana contro il male e il peccato. Preghiamo. Cel. O Signore, Dio della giustizia e della pace, dona a noi un cuore aperto alla tua Parola, perché sappiamo convertirci continuamente. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli


ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Illuminati dalla sapienza del Vangelo, cantiamo con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Gesù ha proclamato beati i poveri: con sentimento fraterno, scambiatevi un segno di pace.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ricorda, Signore, la promessa fatta al tuo servo: in essa mi hai dato speranza, nella mia miseria essa mi conforta. (Sal 119,49-50) Oppure: Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: egli ha dato la sua vita per noi, e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. Oppure: «Il povero fu portato dagli angeli nel seno di Abramo, il ricco nell’inferno tra i tormenti».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù è la nostra vera ricchezza: nel suo nome, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Oggi, l’apostolo Paolo ci offre un’immagine militare per esprimere il nostro impegno nella fede. Ci sentiamo pronti a lottare per il Signore, a mettere, cioè, al primo posto il Vangelo e i comandamenti di Dio? Siamo coerenti con la nostra fede? Sentiamo il grido dei poveri? Siamo in grado di denunciare il male e di impegnarci per la giustizia, per un mondo più bello e più giusto? Apostolato della preghiera Ottobre 2013 Generale – Perché quanti si sentono schiacciati dal peso della vita, sino a desiderarne la fine, possano avvertire la vicinanza dell’amore di Dio. Missionaria – Perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale renda tutti i cristiani coscienti di essere non solo destinatari, ma anche annunciatori della Parola di Dio. Dei Vescovi – Perché i cristiani non si sottraggano al dovere di dare il loro contributo all’edificazione della città dell’uomo e siano coscienza evangelica nella società. Mariana – Perché la preghiera a Maria fiorisca ogni giorno nel nostro animo. Mattutino O Signore, fammi riconoscere i tanti Lazzaro che oggi busseranno alla mia porta. Aiutami a curare le loro piaghe, spirituali e materiali. So che sarò ripagato con la stessa misura di amore che avrò dimostrato: voglio uscire dal mio egoismo perché non desidero altro che imitare te, che per me hai versato tutto il tuo sangue.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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