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27ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 4 OTTOBRE 2015 aschio e femmina». Oggi Gesù ci dice chiaramente che il matrimonio è il segno vivo dell’amore divino. In un certo senso, potremmo dire che, fin dalla creazione del mondo, il matrimonio è il primo e vero “sacramento”: perché è il simbolo reale dell’unione tra Dio e l’uomo. La fedeltà dei coniugi rivela, se pur in maniera semplice e umile, quell’alleanza che Dio ha voluto stipulare con il suo popolo e, prima ancora, nell’atto stesso della creazione, con tutta l’umanità. Gesù, nella discussione con i farisei sul divorzio, abbandonato il terreno negativo della crisi, conduce i suoi interlocutori verso l’orizzonte positivo dell’amore matrimoniale perfetto. Dal passo del Deuteronomio (24,1-4), egli risale al testo luminoso della Genesi in cui l’amore s’iscrive nella carne viva, cioè nell’esistenza stessa dell’uomo e della donna che stanno l’uno difronte all’altro per aiutarsi e per sostenersi. Ogni divisione procura solitudine alla stessa coppia. L’Eucaristia che celebriamo è sacramento di unità anche per le nostre famiglie, per i coniugi in crisi, per i separati, per chi vive delle difficoltà nella propria vita matrimoniale.

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INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Tutte le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l’universo. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della vita, che ci ha salvati nella morte di Gesù Cristo e ci ha donato lo Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, ci benedica il Signore, fonte della vita. Liberiamoci dal peccato che conduce alla morte spirituale. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che proclami beato chi cammina nelle tue vie, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che benedici l’uomo che ti teme, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che fai scendere la pace su Israele, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. Dio, che hai creato l’uomo e la donna, perché i due siano una vita sola, principio dell’armonia libera e necessaria che si realizza nell’amore; per opera del tuo Spirito riporta i figli di Adamo alla santità delle


prime origini, e dona loro un cuore fedele, perché nessun potere umano osi dividere ciò che tu stesso hai unito. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura mostra il senso originario della vocazione matrimoniale a cui l’uomo è chiamato: una relazione d’amore indissolubile, di parità e di unità con un suo simile. La donna è colei che sta di fronte all’uomo in modo complementare, permettendogli di superare quella radicale solitudine che da solo non può superare. La seconda lettura ci dice che la gloria di Cristo non ostacola il suo essere fratello dell’uomo, totalmente solidale con lui. Il suo sacerdozio non consiste nell’espletamento di riti esteriori, sebbene sacri, ma si fonda sul mistero della sua morte e risurrezione. Il Vangelo ci proietta nel bel mezzo di una disputa sul matrimonio. Gesù, però, non vuole cimentarsi in nessuna discussione e va al cuore del problema: ricorda la triste realtà dell’uomo peccatore dal cuore indurito che ha dimenticato la sua condizione e vocazione originaria. Ripren-dendo il passo della Gènesi, ribadisce l’unità dei coniugi nella volontà creatrice di Dio, segno di quell’alleanza che il Signore stesso ha stretto con Israele. Questo è un dono che l’uomo è chiamato ad accogliere con la disponibilità dei bambini. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro della Gènesi (2,18-24)

Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». 19Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. 21Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. 23Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». 24Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 18

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 127)

Rit. Ci benedica il Signore, tutti i giorni della nostra vita

Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. Della fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. Rit. La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa. Rit. Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Rit. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita! Possa tu vedere i figli dei tuoi figli! Pace su Israele! Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (2,9-11) Fratelli, 9quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. 10 Conveniva infatti che Dio - per il quale e mediante il quale esistono tutte le cose, lui che conduce molti figli alla gloria - rendesse perfetto per mezzo delle sofferenze il capo che guida alla salvezza. 11 Infatti, colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. Alleluia.

VANGELO

[Forma breve 10,2-12](10,2-16)

Dal Vangelo secondo Marco Ass. Gloria a te, o Signore [In quel tempo, 2 alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. 3Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». 4 Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». 5Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma dall’inizio della


creazione [Dio] li fece maschio e femmina; 7 per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. 8Così non sono più due, ma una sola carne. 9Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». 10 A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: 11«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; 12 e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».] 13 Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14 Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15 In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». 16 E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore ha progetti di pace e di misericordia per ciascuno di noi.

Apriamo con fiducia i nostri cuori alla preghiera. Lettore Diciamo con gioia: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Per il Santo Padre. Perché annunci la misericordia del Vangelo a tutti gli uomini e a tutte le donne del nostro tempo che si sentono lontani dal Signore e dalla Chiesa. Preghiamo. 2. Per l’Italia. Perché la festa di san Francesco d’Assisi, nostro Patrono, ispiri sempre di più il Governo italiano a promuovere leggi giuste a favore degli ultimi e delle famiglie più deboli e povere. Preghiamo. 3. Per la pace nel mondo. Perché le nazioni ancora in guerra possano trovare nuove vie al dialogo e alla costruzione della giustizia per il bene di tutti. Preghiamo. 4. Per i missionari. Perché lo Spirito del Signore risorto li sostenga nel momento della prova e di solitudine e faccia loro sperimentare la carità del nostro cuore. Preghiamo. 5. Per le famiglie. Perché il Sinodo ordinario sulla famiglia, che si svolgerà in questo mese a Roma, offra delle risposte concrete ai bisogni dei coniugi e dei figli, considerando le sfide pastorali più urgenti: la condizione dei separati risposati, le coppie di fatto, la dignità degli anziani, il ruolo dei genitori. Preghiamo. 6. Per noi qui riuniti. Perché in questo mese missionario e mariano possiamo dedicare più tempo alla preghiera e alla cura degli ammalati e dei poveri. Preghiamo. Cel. O Padre, buono e misericordioso verso tutti: ti affidiamo le nostre famiglie, il destino dell’umanità. Fa’ che sempre cerchiamo la via della pace e pratichiamo il sentiero della giustizia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Signore, il sacrificio che tu stesso ci hai comandato d’offrirti e, mentre esercitiamo il nostro ufficio sacerdotale, compi in noi la tua opera di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE I Il mistero pasquale e il popolo di Dio È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione


e di lode, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Mirabile è l’opera da lui compiuta nel mistero pasquale: egli ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla gloria di proclamarci stirpe eletta, regale sacerdozio, gente santa, popolo di sua conquista, per annunziare al mondo la tua potenza, o Padre, che dalle tenebre ci hai chiamati allo splendore della tua luce. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lo-de.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha chiamati alla comunione con lui. Cantiamo con fede. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Restiamo uniti nell’amore di Cristo: scambiatevi un segno di pace.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE

SINODO SULLA FAMIGLIA 4-25 OTTOBRE 2015 Preghiera Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell’amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen.

«Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino non vi entrerà», dice il Signore. Appuntamento: Oggi si celebra la supplica DOPO LA COMUNIONE in piedi alla Beata Vergine del Rosario di Pompei Cel. La comunione a questo sacramento sazi la nostra fame e sete di te, o Padre, e ci O Rosario benedetto di Maria trasformi nel Cristo tuo Figlio. Egli vive e O Rosario benedetto di Maregna nei secoli dei secoli. Ass. Amen ria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza, negli assalti Cel. Il Signore sia con voi. dell’inferno, porto sicuro nel Ass. E con il tuo spirito comune naufragio, noi non Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e ti lasceremo mai più. Tu ci Ass. Amen sarai conforto nell’ora di Figlio ✠ e Spirito Santo. Cel. Il Signore ci chiede di accogliere il suo agonia, a te l’ultimo bacio della vita che si regno come i bambini: nel suo nome andate spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. AIUTIAMO LA BUONA STAMPA Sii ovunque, benedetta, oggi e sempre, in terCCP n.11298809 E. Scognamiglio ra e in cielo. Amen. Salva Regina. Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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