2ª DOMENICA DOPO IL NATALE - ANNO A (bianco) 5 GENNAIO 2014
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n lui era la vita». Ritorna quest’oggi l’intensa pagina del prologo di Giovanni con la quale siamo chiamati ancora una volta a riflettere sul grande prodigio dell’incarnazione del Figlio di Dio. Cristo è l’esegesi del Padre, colui che rivela il mistero del Dio nascosto. Ci troviamo innanzi a una profonda meditazione teologica sul mistero di Cristo: la sua identità e missione, il suo destino di morte e di gloria. Egli è il Verbo della vita, il volto bello del Padre, la luce di Dio, la rivelazione definitiva del Mistero trinitario! L’apostolo Giovanni, fissando lo sguardo su Cristo, ne mette in rilievo la sua origine divina e il paradosso stesso dell’incarnazione. Il quarto Vangelo è attraversato da un paradosso che non possiamo trascurare, in quanto ci offre la chiave di lettura di tutta la vicenda umana di Gesù: quanto più Dio decide di avvicinarsi all’uomo in una forma più adeguata alle creature – appunto, attraverso l’incarnazione – tanto più l’uomo ne resta scandalizzato e trova enorme difficoltà per riconoscere questa presenza di Dio nella storia. In fin dei conti, la storia dell’incarnazione di Dio e quella dei rifiuti e delle resistenze da parte degli uomini di ogni tempo, luogo e cultura, non fa altro che avvalorare la tesi di Giovanni: vogliamo un Dio a nostra immagine, che si riveli a noi nella gloria, con potenza, con effetti speciali, quasi fosse un superDio venuto nel mondo per risolvere i nostri problemi e soddisfare le nostre attese e illusioni. Non è così! Dio ci viene incontro in un bimbo che è luce e vita, pieno di grazia e verità.
INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa, mentre la notte giungeva a metà del suo corso, il tuo Verbo onnipotente, o Signore, è sceso dal cielo, dal trono regale. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della vita, che in Cristo Gesù ha rinnovato l’alleanza con tutti i popoli, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo». Chiediamo perdono al Signore per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, Verbo del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, Luce da Luce, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, Dio vero da Dio vero, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, luce dei credenti, riempi della tua gloria il mondo intero, e rivélati a tutti i popoli nello splendore della tua verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Padre di eterna gloria, che nel tuo unico Figlio ci hai scelti e amati prima della creazione del mondo e in lui, sapienza incarnata, sei venuto a piantare in mezzo a noi la tua tenda, illuminaci con il tuo Spirito, perché accogliendo il mistero del tuo amore, pregu-
stiamo la gioia che ci attende, come figli ed eredi del regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura afferma che la Sapienza, attributo-forza-parola di Dio, è venuta ad abitare in Israele, il popolo eletto. Essa è, esclusivamente, un dono gratuito di Jhwh che riposa sui giusti. È presente al momento della creazione, nel giorno stesso della liberazione del popolo santo. La seconda lettura è un inno di benedizione: l’apostolo Paolo rilegge la nostra predestinazione di figli adottivi a partire dalla morte e dalla risurrezione di Cristo. Questi è il mistero del Padre. Il Vangelo è una profonda meditazione teologica sul mistero di Cristo: la sua identità, la sua missione, il suo destino di gloria. Egli è il Verbo della vita, il volto nascosto del Padre, la luce di Dio, la rivelazione definitiva del Mistero!
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del Siràcide (24,1-2.8-12) 1 La sapienza fa il proprio elogio, in Dio trova il proprio vanto, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. 2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria, in mezzo al suo popolo viene esaltata, nella santa assemblea viene ammirata, nella moltitudine degli eletti trova la sua lode e tra i benedetti è benedetta, mentre dice: 8«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele, affonda le tue radici tra i miei eletti”. 9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creata, per tutta l’eternità non verrò meno. 10Nella tenda santa davanti a lui ho officiato e così mi sono stabilita in Sion. 11Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. 12Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità, nell’assemblea dei santi ho preso dimora». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio SALMO RESPONSORIALE (Sal 147) Rit. Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi
Celebra il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion, perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. Rit. Egli mette pace nei tuoi confini e ti sazia con fiore di frumento. Manda sulla terra il suo messaggio: la sua parola corre veloce. Rit. Annuncia a Giacobbe la sua parola, i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele. Così non ha fatto con nessun’altra nazione, non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (1,3-6.15-18) 3 Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. 4In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, 5predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, 6 secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. 15 Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, 16 continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, 17affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; 18illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Gloria a te, o Cristo, annunciato a tutte le genti; gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18)[forma breve:1,1-5.9-14]
Ass. Gloria a te, o Signore 1 [ In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2Egli era, in principio, presso Dio: 3tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. 4In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; 5la luce splende
nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.] 9 Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. [Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 10Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. 11Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. 12A quanti però lo hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, 13i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. 14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.] 15 Giovanni gli dà testimonianza e proclama «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». 16Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. 17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. 18Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e
dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato. Innalziamo al Signore, con gioia, la nostra preghiera. Lettore Diciamo insieme: Ass. GESÙ, NOSTRA SPERANZA, ASCOLTACI! 1. Per le Chiese d’Oriente e d’Occidente. Perché annunciando Cristo, volto bello del Padre, siano un segno di speranza e di pace per tutti i popoli della terra. Preghiamo. 2. Per tutti i cristiani. Perché con gioia e speranza annuncino agli uomini e alle donne del nostro tempo la grazia del perdono e il mistero dell’amore di Dio in Cristo. Preghiamo. 3. Per i giovani. Perché la gioia del Natale susciti e risvegli in loro il desiderio di incontrare Cristo e di lasciarsi guidare dalla sua Parola di vita. Preghiamo. 4. Per chi non crede. Perché, sulla terra, la ricerca di Dio e la sete di verità conducano ogni persona all’incontro con il Signore Gesù. Preghiamo. 5. Per noi che celebriamo l’Eucaristia. Perché sappiamo accogliere i poveri e gli ultimi nelle nostre famiglie e comunità, sostenendo chi è solo e ammalato. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte di vita e di amore: accogli la preghiera di questa comunità che ti invoca per il bene di tutti i popoli; effondi il tuo Santo Spirito su ogni uomo e donna di buona volontà. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Pregate, fratelli e sorelle, perché il sacrificio della Chiesa, in questa sosta che la rinfranca nel suo cammino verso la patria, sia gradito a Dio Padre onnipotente. Ass. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Santifica, o Padre, questi doni con la grazia del Natale del tuo unico Figlio, che a tutti i credenti indica la via della verità e promette la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DI NATALE II Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, lodarti e ringraziarti sempre per i tuoi benefici, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nel mistero adorabile del Natale, egli, Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, per assumere in sé tutto il creato e sollevarlo dalla sua caduta. Generato prima dei secoli, cominciò ad esistere nel tempo, per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre, e ricondurre a te l’umanità dispersa. Per questo dono della tua benevolenza, uniti a tutti gli angeli, cantiamo esultanti la tua lode.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Abbiamo ricevuto lo stesso battesimo, diciamo con speranza. Tutti: Padre nostro…
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Il Padre della gloria vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui: scambiatevi un segno di amore fraterno.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE A tutti quelli che lo hanno accolto il Verbo incarnato ha dato il potere di diventare figli di Dio.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Questo sacramento agisca in noi, Signore Dio nostro, ci purifichi dal male e compia le nostre aspirazioni di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Ass. Amen Figlio ✠ e Spirito Santo. Cel. Il Padre ci ha benedetti nel suo figlio prediletto, Cristo Gesù: annunciatelo a tutti i popoli e andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Attualizzare la Parola Solamente lo Spirito del Padre può introdurci nella contemplazione del mistero del Verbo incarnato. Il Figlio di Dio si è fatto uomo perché l’uomo potesse diventare figlio di Dio. Il mistero di questa discesa divina che è ascesa umana è il centro della meditazione della Chiesa. Sono orientato a Cristo? Contemplo il dono immenso della grazia dell’incarnazione? Testimonianze «La presenza carne di Cristo sulla terra è come una comunione fatta dall’umanità stessa. È stato un sacramento indegno, perché il Cristo è stato assassinato» (S. Weil). A Gesù O Gesù, figlio prediletto del Padre, tu sei la nostra vera Sapienza: fa’ che accogliamo il dono dello Spirito per sentirci sempre più tuoi fratelli. Donaci lo Spirito Santo perché, come l’apostolo Paolo, possiamo comprendere veramente a quale speranza siamo chiamati. Amen. Alleluia. L’elogio della Sapienza Nella letteratura biblica, la Sapienza è paragonata a una donna che invita le persone a mangiare gratuitamente i suoi frutti e a bere la sua acqua. È altresì paragonata a un architetto con il quale Dio gioca all’inizio della creazione del mondo. Svolge, poi, una funzione di rivelazione del mistero di Dio e di liberazione dal male e dai nemici. Pur non essendo vista come una divinità accanto a Jhwh, la Sapienza è un attributo-forza attraverso il quale Dio opera nella storia del suo popolo e agisce nell’universo. Questa concezione biblica della Sapienza è applicata, nell’odierna liturgia, alla persona di Gesù Cristo, Sapienza incarnata. Il testo del Siracide che qui consideriamo (24,1-4.8-12) raccoglie una sorta di autopresentazione della Sapienza a cui seguono i diversi insegnamenti morali e religiosi.
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.