2 dom dopo nat b 15

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2ª DOMENICA DOPO NATALE - ANNO B (bianco) 4 GENNAIO 2015 l Verbo si fece carne». La liturgia ripropone oggi alla nostra meditazione lo stesso Vangelo proclamato nel giorno di Natale, cioè il Prologo di san Giovanni. Dopo il frastuono dei giorni scorsi con la corsa all’acquisto dei regali, la Chiesa ci invita nuovamente a contemplare il mistero del Natale di Cristo, per coglierne ancor più il significato profondo e l’importanza per la nostra vita. Si tratta di un testo mirabile, che offre una sintesi vertiginosa di tutta la fede cristiana. Il Bambino di Betlemme ci rivela e ci comunica il vero volto di Dio buono e fedele, che ci ama e non ci abbandona nemmeno nella morte. «Dio, nessuno lo ha mai visto – conclude il Prologo di Giovanni –: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (Gv 1,18). La prima ad aprire il cuore e a contemplare il Verbo che si fece carne è stata Maria, la Madre di Gesù. Un’umile ragazza di Galilea è diventata così la sede della Sapienza! Come l’apostolo Giovanni, ognuno di noi è invitato ad accoglierla con sé (Gv 19,27), per conoscere profondamente Gesù e sperimentarne l’amore fedele e inesauribile.

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I

noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Nel quieto silenzio che avvolgeva ogni cosa, mentre la notte giungeva a metà del suo corso, il tuo Verbo onnipotente, o Signore, è sceso dal cielo, dal trono regale. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Cristo, luce del mondo e Parola fatta carne, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo Spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo». Colmi dell’amore di Dio, confessiamo senza paura il nostro peccato. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, Verbo del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, luce vera del mondo, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, Figlio unigenito, pieno di grazia e di verità, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, luce dei credenti, riempi della tua gloria il mondo intero, e rivelati a tutti i popoli nello splendore della tua verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Padre di eterna gloria, che nel tuo unico Figlio ci hai scelti e amati prima della creazione del mondo e in lui, sapienza incarnata, sei venuto a piantare in mezzo a noi la tua tenda, illuminaci con il tuo Spirito, perché


accogliendo il mistero del tuo amore, pregustiamo la gioia che ci attende, come figli ed eredi del regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

La prima lettura presenta uno dei brani più importanti sulla Sapienza divina che assume i tratti di una persona. La Sapienza ha il suo motivo di essere in Dio. Svolge una funzione di illuminazione, di rivelazione, di guida. È punto di riferimento per il popolo eletto, motivo di benedizione. È una creatura di Dio che pone ordine nell’universo ed è mandata al popolo santo per il retto governo e la santità. La seconda lettura riprende un inno di lode e di benedizione. Paolo prova ad esprimere con entusiasmo e fervore grande il progetto di Dio che si è rivelato e compiuto in Cristo Gesù. Questi è il motivo della nostra benedizione ed elezione, nonché il bisogno di santità che deve distinguere ogni battezzato. In Cristo siamo stati adottati dal Padre come suoi figli. Il Vangelo ci permette di meditare ancora il grande prologo che si sofferma sull’incarnazione del Verbo o della Parola di Dio. Questo VerboParola è Cristo. Egli è Luce delle genti, ma anche motivo di elezione (per quanti accolgono la sua rivelazione) e di condanna (per coloro che rifiutano il suo annuncio).

PRIMA LETTURA

Seduti (24,1-2.8-12)

Dal libro del Siràcide 1 La sapienza fa il proprio elogio, in Dio trova il proprio vanto, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. 2Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria, in mezzo al suo popolo viene esaltata, nella santa assemblea viene ammirata, nella moltitudine degli eletti trova la sua lode e tra i benedetti è benedetta, mentre dice: 8«Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele, affonda le tue radici tra i miei eletti”. 9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creata, per tutta l’eternità non verrò meno. 10Nella tenda santa davanti a lui ho officiato e così mi sono stabilita in Sion. 11Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. 12Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità, nell’assemblea dei santi ho preso dimora». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 147)

Rit. Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi

Celebra il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion, perchè ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. Rit. Egli mette pace nei tuoi confini e ti sazia con fiore di frumento. Manda sulla terra il suo messaggio: la sua parola corre veloce. Rit. Annuncia a Giacobbe la sua parola, i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele. Così non ha fatto con nessun’altra nazione, non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (1,3-6.15-18) 3 Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. 4 In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, 5predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, 6secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. 15 Perciò anch’io [Paolo], avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, 16 continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, 17affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; 18illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Gloria a te, o Cristo, annunciato a tutte le genti; gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo. Alleluia.


VANGELO

PREGHIERA DEI FEDELI

Dal Vangelo secondo Giovanni (forma breve:1,1-5.9-14) Ass. Gloria a te, o Signore 1 In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2Egli era, in principio, presso Dio: 3tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. 4In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; 5la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno vinta. 9 Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. 10Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. 11Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. 12A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, 13i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. 14E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è il Figlio di Dio venuto nel mondo per rivelare l’amore del Padre. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. SIGNORE, PAROLA DI VITA, ASCOLTACI! 1. Per la Chiesa. Perché ascolti con gioiosa speranza e fedeltà la Parola del Signore e la diffonda in ogni angolo della Terra. Preghiamo. 2. Per i Vescovi. Sono servi della Parola: perché annuncino il Vangelo della morte e risurrezione di Cristo nelle loro Chiese, facendo scelte ispirate e coraggiose per le singole comunità e i fedeli. Preghiamo. 3. Per l’Italia. Il Signore susciti nel cuore dei nostri governanti propositi giusti e azioni concrete a vantaggio degli ultimi e dei più bisognosi. Preghiamo. 4. Per gli anziani. Perché in questo tempo di festa sappiamo prenderci cura di quelli che si sentono soli e fare tesoro della loro esperienza di vita. Preghiamo. 5. Per i giovani. Il Signore conceda loro di ascoltare il Vangelo e di servirlo con gioia e fedeltà. Preghiamo. 6. Per noi qui riuniti. Perché sappiamo fare della nostra famiglia e delle nostre comunità una tenda dell’accoglienza, per riconoscere Gesù Bambino negli emarginati e nei piccoli indifesi. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita: donaci il tuo Santo Spirito, per illuminare il mondo e compiere gesti di pace e di perdono. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si genuflette) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Cel. Pregate, fratelli e sorelle, perché il sacrificio della Chiesa, in questa sosta che la rinfranca nel suo cammino verso la patria, sia gradito a Dio Padre onnipotente. Ass. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Santifica, o Padre, questi doni con la grazia del Natale del tuo unico Figlio, che a tutti i credenti indica la via della verità e promette la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen


PREFAZIO DI NATALE III Il misterioso scambio che ci ha redenti È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. In lui oggi risplende in piena luce il misterioso scambio che ci ha redenti: la nostra debolezza è assunta dal Verbo, l’uomo mortale è innalzato a dignità perenne e noi, uniti a te in comunione mirabile, condividiamo la tua vita immortale. Per questo mistero di salvezza, uniti a tutti gli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è presente in mezzo a noi e ci dona il suo Spirito. Diciamo con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. L’Eucaristia che celebriamo ci rende un solo corpo: scambiatevi un segno di amore fraterno.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi do la mia pace: abbiate fede in me.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE A tutti quelli che lo hanno accolto, il Verbo incarnato ha dato il potere di diventare figli di Dio.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Questo sacramento agisca in noi, Signore Dio nostro, ci purifichi dal male e compia le nostre aspirazioni di giustizia e di pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito

Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Cristo è la Parola del Padre, la luce delle genti: nel suo nome, andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Il Natale è il Verbo che si fa carne e viene ad abitare per sempre in mezzo a noi. Dio è molto concreto e ci dimostra nella venuta di suo Figlio Gesù il suo amore per noi. Sappiamo amare donando tutto di noi stessi? Siamo in grado di prenderci cura delle persone che vivono con noi. Siamo generosi nel servizio verso gli ultimi? Si tratta di assumere nella nostra vita, ogni giorno, il dinamismo dell’incarnazione: se Dio cammina con noi, si fa uomo allora noi tutti dobbiamo camminare gli uni accanto agli altri, aiutando chi è in difficoltà. Chiediamoci con onestà: come abbiamo celebrato il Natale quest’anno? Abbiamo avuto attenzione per i poveri, gli ammalati, gli anziani, per tutte quelle persone che vivono in solitudine? Ci siamo lasciati prendere dalle luci dei negozi, dalla frenesia per i regali, per i doni da scambiarci? Non è forse vero che Gesù vuole discepoli autentici, ossia comunità più concrete e significative delle nostre? L’esperienza di Giovanni «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14a). Non è una figura retorica, ma un’esperienza vissuta! A riferirla è Giovanni, testimone oculare: «Noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità» (Gv 1,14b). Non è la parola dotta di un rabbino o di un dottore della legge, ma la testimonianza appassionata di un umile pescatore che, attratto giovane da Gesù di Nazareth, nei tre anni di vita comune con lui e con gli altri apostoli ne sperimentò l’amore – tanto da autodefinirsi “il discepolo che Gesù amava” –, lo vide morire in croce e apparire risorto, e ricevette poi con gli altri il suo Spirito. Da tutta questa esperienza, meditata nel suo cuore, Giovanni trasse un’intima certezza: Gesù è la Sapienza di Dio incarnata, è la sua Parola eterna fattasi uomo mortale.

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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