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30ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 25 OTTOBRE 2015 esù, abbi pietà di me». La fede è decidere di stare con il Signore. Chi crede veramente in Gesù si affida a lui e intrattiene una relazione d’amore fortissima, senza precedenti. È quanto ha vissuto Bartimèo che, nonostante la sua cecità, nessuno l’ha potuto zittire. Ha gridato forte la sua preghiera. Si è fatto sentire da Gesù e ha manifestato davanti alla folla la sua fede. Facciamo nostra la supplica di Bartimèo affinché la fede nel Signore possa crescere in tutti noi e diventare una relazione vera d’amore con il Figlio di Dio. L’Eucaristia che celebriamo è farmaco d’immortalità, medicina che ci libera da tutte le nostre malattie.

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G

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della luce, che ci ha liberati dalle tenebre del peccato in Cristo Gesù, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

ATTO PENITENZIALE

COLLETTA

Cel. Fratelli e sorelle, il Signore è la luce del mondo che vince l’oscurità del peccato: confessiamo le nostre colpe. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che salvi il tuo popolo, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che fai grandi cose per noi, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, luce delle genti e gloria del tuo popolo Israele, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti

Cel. Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, luce ai ciechi e gioia ai tribolati, che nel tuo Figlio unigenito ci hai dato il sacerdote giusto e compassionevole verso coloro che gemono nell’oppressione e nel pianto, ascolta il grido della nostra preghiera: fa’ che tutti gli uomini riconoscano in lui la tenerezza del tuo amore di Padre e si mettano in cammino verso di te. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

La prima lettura descrive il ritorno degli esuli come opera esclusiva e gratuita di Dio. Egli si


prende cura del suo popolo, personalmente e con tenerezza paterna, fasciando le sue ferite con la misericordia. È una folla raccolta dalla disperazione, nella quale non si fatica a riconoscere la presenza di situazioni di povertà e infermità, ma che procede verso la sua terra, quasi trasfigurata dalla gioia del ritorno e della salvezza. La vicenda d’Israele è profezia del progetto salvifico del Padre in Gesù Cristo. La seconda lettura continua il tema di Gesù sommo sacerdote. Egli è l’unico e perfetto mediatore tra Dio e gli uomini, capace di comprendere, di compatire ogni umana debolezza e infermità. Il Vangelo riprende il miracolo operato da Gesù mentre cammina sulla strada che lo condurrà alla Croce. I discepoli sono chiamati ad aprirsi alla sua rivelazione, al grande mistero della sua vita. Non basta essere chiamati, occorre fare il passo dell’incontro personale con lui, per accogliere il dono di Dio.

PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Geremìa (31,7-9) Così 7 dice il Signore: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: “Il Signore ha salvato il suo popolo, il resto d’Israele”». 8 Ecco, li riconduco dalla terra del settentrione e li raduno dalle estremità della terra; fra loro sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e la partoriente: ritorneranno qui in gran folla. 9 Erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li ricondurrò a fiumi ricchi d’acqua per una strada dritta in cui non inciamperanno, perché io sono un padre per Israele, Èfraim è il mio primogenito. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 125)

Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua Rit. di gioia. Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. Rit. Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come

i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. Rit. Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (5,1-6) 1 Ogni sommo sacerdote è scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. 2 Egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. 3 A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo. 4 Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. 5Nello stesso modo Cristo non attribuì a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato», 6 gliela conferì come è detto in un altro passo: «Tu sei sacerdote per sempre, secondo l’ordine di Melchìsedek». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (10,46-52)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 46mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47 Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 48 Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49 Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». 50Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51 Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!».


E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

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PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carisismi, è la fede che ci salva. Gesù si presenta a noi oggi come la luce del mondo. Lettore Acclamiamo con fiducia: Ass. GESÙ, FIGLIO DI DAVIDE, ABBI PIETÀ DI NOI! 1. Per la Chiesa. Perché annunciando Cristo, luce delle genti, sia un segno forte dell’amore di Dio tra gli uomini e le donne del nostro tempo. Preghiamo. 2. Per la pace nel mondo. Perché il Signore riconduca tutti i popoli della terra all’alleanza con lui e alla concordia fraterna. Preghiamo. 3. Per gli immigrati. Perché sentano la mano paterna di Dio attraverso il sostegno economico e fraterno delle nostre comunità e famiglie. Preghiamo. 4. Per i ciechi e gli ipovedenti. Perché sperimentino nella vita di ogni giorno la luce del Signore risorto e il sostegno della comunità civile. Preghiamo.

5. Per i giovani. Perché il Cristo, luce delle genti, li illumini nella conoscenza della loro vocazione. Preghiamo. 6. Per noi qui riuniti. Perché al termine del Sinodo sulla famiglia sappiamo riscoprire la vocazione dei coniugi nella vita matrimoniale e la presenza del Signore nelle nostre famiglie, in quelle divise e in quelle che affrontano difficoltà economiche, sociali e spirituali. Preghiamo. Cel. O Padre, che hai progetti di pace per tutti i popoli della terra: fa’ che ogni persona di buona volontà costruisca il tuo Regno di luce infinita nell’oggi della propria storia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest’offerta, espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO Il cieco nato e Cristo luce del mondo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Nel mistero della sua incarnazione egli si è fatto guida dell’uomo che camminava nelle tenebre, per condurlo alla grande luce della fede. Con il sacramento della rinascita ha liberato gli schiavi dell’antico peccato per elevarli alla dignità di figli. Per questo mistero il cielo e la terra intonano un canto nuovo, e noi, uniti agli angeli, proclamiamo con voce incessante la tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Illuminati dalla sapienza del Vangelo e dal dono dello Spirito, diciamo con gioia. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Riconciliati nella Croce di Cristo, scambiatevi un gesto di amore fraterno.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non


vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Signore, fa’ che io veda!». «Va’ la tua fede ti ha salvato».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Signore, questo sacramento della nostra fede compia in noi ciò che esprime e ci ottenga il possesso delle realtà eterne, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore è la luce che illumina il mondo, nel suo nome andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio A Gesù O Gesù, tu che sei luce del mondo, Luce da Luce, Luce su Luce, vieni a liberarci dalle tenebre del peccato e della morte. Fa’ che, come Bartimèo, abbiamo il coraggio di alzare la voce e di gridare: per uscire dalle nostre solitudini e vincere la paura del giudizio, per superare la barriera della superficialità e azzittire la folla che ci confonde e si pone su altre strade. Tu, figlio di Davide, re e Messia, sei nostro Signore. Amen. Alleluia (Edoardo Scognamiglio). Testimonianza «Il Signore Gesù metta le mani anche sui nostri occhi affinché cominciamo anche noi a scorgere non le cose che si vedono, ma quelle che non si vedono, ci apra gli occhi che non scorgono il presente ma il futuro, e tolga il velo allo sguardo del nostro cuore, con il quale si vede Dio in spirito, per mezzo del Signore stesso Gesù Cristo, al quale è la gloria e la potenza per i secoli dei secoli» (Origene).

Attualizzare la Parola È rarissimo che i Vangeli segnalino il nome del malato guarito da Gesù: nel brano di oggi c’è, invece, un’eccezione con Bartimeo, che in aramaico significa “figlio di Timeo”. La vita nuova ricevuta da Bartimeo indica un’esistenza illuminata dalla fede. Cristo è la nostra luce. Gesù dichiara la presenza della fede in questo povero abbandonato ai bordi della strada ed emarginato dalla fallo che lo sgridava per farlo tacere. L’incontro con Gesù fa iniziare un cammino nuovo. Chi resta, invece, ai bordi della strada è perché non vuole cambiare la sua vita e non ha saputo invocare Gesù. Bisogna saperlo attendere con disponibilità, fiducia e pazienza. La vera natura di Dio «Nelle parabole dedicate alla misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e la misericordia. Conosciamo queste parabole, tre in particolare: quelle della pecora smarrita e della moneta perduta, e quella del padre e i due figli (cf. Lc 15,1-32). In queste parabole, Dio viene sempre presentato come colmo di gioia, soprattutto quando perdona. In esse troviamo il nucleo del Vangelo e della nostra fede, perché la misericordia è presentata come la forza che tutto vince, che riempie il cuore di amore e che consola con il perdono» (Papa Francesco, Bolla Misericordiae vultus, n. 9). La luce della Chiesa è Cristo La Chiesa «riceve la luce da là, dal Signore» e «tutti i servizi che noi facciamo» in essa servono a «ricevere quella luce». Quando un servizio manca di questa luce «non va bene», perché «fa che la Chiesa diventi o ricca, o potente, o che cerchi il potere, o che sbagli strada, come è accaduto tante volte, nella storia, e come accade nelle nostre vite quando noi vogliamo avere un’altra luce, che non è proprio quella del Signore: una luce propria». Quando la Chiesa è «umile» e «povera», e anche quando «confessa le sue miserie – poi tutti ne abbiamo – la Chiesa è fedele». È come se essa dicesse: «Io sono oscura, ma la luce mi viene da lì!». E questo «ci fa tanto bene». (Papa Francesco, Omelia del 24-11-2014).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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