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30ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C - (verde) 27 OTTOBRE 2013

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O

Dio, abbi pietà di me peccatore». È, quest’invocazione, la preghiera dell’umile, di chi si riconosce piccolo innanzi alla grandezza di Dio o all’onnipotenza dell’Eterno. Non c’è fede senza il santo timore di Dio che non è il sentimento di paura, bensì un sano senso d’inadeguatezza che sopraggiunge nel momento in cui ci troviamo al cospetto di Colui che è il Sublime, il tre volte Santo. Restiamo sempre come creature innanzi al Creatore! L’Eucaristia che celebriamo ci educa alla preghiera del cuore, al culto sincero, a una fede autentica, all’amore genuino verso Dio e il prossimo.

INNO DI LODE ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della vita, che ci ha salvati in Cristo Gesù suo Figlio, donandoci lo Spirito Santo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore accoglie la preghiera dell’umile e di chi riconosce il suo peccato. Confessiamo, dunque, senza paura, le nostre colpe. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, giudice giusto, che non fai preferenze di persone, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci liberi da ogni male, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, che non trascuri gli orfani e le vedove, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, tu non fai preferenze di persone e ci dai la certezza che la preghiera dell’umile penetra le nubi; guarda anche a noi come al pubblicano pentito, e fa’ che ci apriamo alla confidenza nella tua misericordia per essere giustificati nel tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen


SECONDA LETTURA La prima lettura è una riflessione sulla preghiera dell’umile che è gradita a Dio. Poiché tutto è dono, al Signore non possiamo che offrire le nostre povertà. Da qui la lode del povero. La seconda lettura presenta il testamento di Paolo che sta per morire a Roma. La sua offerta in libagione è il segno della sua totale donazione al Signore. Paolo è stato abbandonato da tutti, ma il Signore gli è stato vicino. Il Vangelo riprende la parabola del pubblicano e del fariseo che salgono al tempio a pregare: Dio giustifica gli umili, coloro che riconoscono il proprio peccato.

PRIMA LETTURA

Seduti Dal libro del Siràcide (35,15b-17.20-22a)

Il Signore è giudice e per lui non c’è preferenza di persone. 16Non è parziale a danno del povero e ascolta la preghiera dell’oppresso. 17Non trascura la supplica dell’orfano, né la vedova, quando si sfoga nel lamento. 20 Chi la socorre è accolto con benevolenza, la sua preghiera arriva fino alle nubi. 21 La preghiera del povero attraversa le nubi né si quieta finché non sia arrivata; non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto 22ae abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito l’equità. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 15b

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 33)

Rit. Il povero grida e il Signore lo ascolta

lo

Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. Rit. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo. Gridano e il Signore li ascolta, ti libera da tutte le loro angosce. Rit. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. Rit.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (4,6-8.16-18) 6 Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. 7Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. 8Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione. 16 Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Nei loro confronti, non se ne tenga conto. 17Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone. 18Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca

(18,9-14)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 9Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12 Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. 13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. 14Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo


PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, affidiamo con semplicità di cuore e sincerità di fede le nostre intenzioni al Padre buono e misericordioso. Lettore Diciamo con gioia: Ass. SIGNORE, INSEGNACI A PREGARE! 1. Perché le Chiese d’Oriente e d’Occidente siano un segno concreto dell’amore di Dio per gli uomini e le donne di buona volontà. Preghiamo. 2. Perché l’Europa scopra le sue radici cristiane e garantisca il diritto alla vita, allo studio, al lavoro, alla libertà religiosa e di stampa. Preghiamo. 3. Perché nelle nostre famiglie ci sia attenzione ai bisogni degli orfani, delle vedove, dei disoccupati, degli ammalati. Preghiamo. 4. Perché i giovani si rendano docili alla Parola del Signore e scoprano la preghiera come incontro intimo e fiducioso con il Signore. Preghiamo. 5. Perché celebrando l’Eucaristia riceviamo la forza di guardare con amore e fiducia i

fratelli e le sorelle che condividono con noi la stessa fede. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, che gradisci la preghiera dell’umile: fa’ che riconosciamo il nostro peccato e lodiamo il tuo nome per sempre. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest’offerta, espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI L’unità del corpo di Cristo che è la Chiesa È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre Santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. In lui hai portato gli uomini alla conoscenza della tua verità e hai formato la Chiesa, suo mistico corpo, nell’unità di una sola fede e di un solo Battesimo. A tutti i popoli hai donato il tuo Spirito Santo, operatore mirabile della ricchezza e varietà dei carismi e artefice di unità nell’amore, lo Spirito che dimora nei tuoi figli di adozione e con la sua presenza ineffabile riempie e guida tutta la Chiesa. E noi, uniti all’assemblea degli angeli e dei santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Invochiamo con umiltà il Signore, acclamando insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. La missione della Chiesa inizia con la riconciliazione fraterna: scambiatevi un sincero gesto di pace.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi dò la mia pace: abbiate fede in me.


FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Esulteremo per la tua salvezza e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio. Oppure: Cristo ci ha amati: per noi ha sacrificato se stesso, offrendosi a Dio in sacrificio di soave profumo. Oppure: Il pubblicano diceva: «O Dio, abbi pietà di me peccatore». E tornò a casa sua giustificato.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Signore, questo sacramento della nostra fede compia in noi ciò che esprime e ci ottenga il possesso delle realtà eterne, che ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La buona novella è il Cristo risorto che rivela agli uomini l’amore del Padre: annunciatelo a tutti e andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Il Signore esalta gli umili e abbassa i superbi: presumiamo di essere giusti e di poterci salvare con le nostre buone opere? Siamo capaci, come il pubblicano, di confessare tutte le nostre colpe? Chi conosce se stesso non può non chiedere perdono al Padre per i suoi peccati. Riconoscere la propria condizione di peccato è segno di maturità e di crescita nella fede. AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli

Il giovane Timoteo Timoteo fu posto dall’apostolo Paolo al governo della comunità cristiana in Efeso. In questa città si diffuse tantissimo il culto di Artemide e il cristianesimo rimase sempre ai margini della vita sociale, politica, economica e culturale di quel territorio. Timoteo si trova in una condizione di marginalità che gli provoca forte scoraggiamento e grande esitazione. La presenza di falsi profeti e di finti maestri non fa altro che aggravare le cose e rendere più difficile l’annuncio del Vangelo. Nelle due lettere pastorali, l’apostolo Paolo non fa altro che esortare il giovane vescovo a rafforzare la sua fede e a custodire la sana dottrina – il Vangelo vivo di Gesù Cristo – che ha ricevuto direttamente dalle mani dell’Apostolo. ANNO DELLA FEDE Affidarsi a un “Tu” «La fede […] è un fiducioso affidarsi a un “Tu”, che è Dio, il quale mi dà una certezza diversa, ma non meno solida di quella che mi viene dal calcolo esatto o dalla scienza. La fede non è un semplice assenso intellettuale dell’uomo a delle verità particolari su Dio; è un atto con cui mi affido liberamente a un Dio che è Padre e mi ama; è adesione a un “Tu” che mi dona speranza e fiducia. Certo questa adesione a Dio non è priva di contenuti […]. La fede è credere a questo amore di Dio che non viene meno di fronte alla malvagità dell’uomo, di fronte al male e alla morte, ma è capace di trasformare ogni forma di schiavitù, donando la possibilità della salvezza. Avere fede, allora, è incontrare questo “Tu”, Dio, che mi sostiene e mi accorda la promessa di un amore indistruttibile che non solo aspira all’eternità, ma la dona; è affidarmi a Dio con l’atteggiamento del bambino, il quale sa bene che tutte le sue difficoltà, tutti i suoi problemi sono al sicuro nel “tu” della madre. E questa possibilità di salvezza attraverso la fede è un dono che Dio offre a tutti gli uomini» (Benedetto XVI).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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