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5ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A (verde) 9 FEBBRAIO 2014 ale della terra… luce del mondo». Con due immagini molto semplici, tratte dalla vita quotidiana, Gesù ci presenta quest’oggi la vera identità del discepolo che è chiamato a testimoniare il Vangelo nel proprio agire. Il sale che dà sapore al cibo e serve a conservare gli alimenti fa gustare la bellezza del Vangelo che non perisce. La luce che illumina, invece, serve per orientare ogni uomo e donna di buona volontà all’incontro con Cristo. Queste due funzioni del discepolo vengono meno se la preghiera, l’intimità con Gesù e l’agire nell’amore non sono delle costanti del suo essere e agire. L’Eucaristia che celebriamo è un invito che Gesù ci rivolge affinché compiamo le opere buone, quelle che il Padre desidera: giustizia, carità, perdono, compassione…

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Venite, adoriamo il Signore, prostràti davanti a lui che ci ha fatti; egli è il Signore nostro Dio. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, noi siamo il sale della terra e la luce del mondo. Chiediamo perdono al Signore per tutte le volte che non abbiamo messo al servizio degli altri e della Chiesa i nostri doni. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, Luce da Luce, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che ci chiami a condividere i nostri beni con i poveri, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, tu che sei la sapienza del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del

cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, che nella follia della croce manifesti quanto è distante la tua sapienza dalla logica del mondo, donaci il vero spirito del Vangelo, perché ardenti nella fede e instancabili nella carità diventiamo luce e sale della terra. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura propone un annuncio di salvezza: Israele sarà liberato a opera del servo sofferente, a condizione però, che il popolo condivida la sorte dei poveri e degli affamati. La seconda lettura annuncia la sapienza della Croce e la testimonianza dello Spirito come fondamento della missione di Paolo. Il Vangelo illustra la missione dei discepoli attraverso il simbolismo della luce e del sale.


PRIMA LETTURA

Seduti

Dal libro del profeta Isaìa (58,7-10) Così dice il Signore: 7«Non consiste forse [il digiuno che voglio] nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? 8Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. 9 Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”. Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, 10allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 111)

Rit. Il giusto risplende come luce

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti: misericordioso, pietoso e giusto. Felice l’uomo pietoso che dà in prestito, amminiRit. stra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: eterno sarà il ricordo del giusto. Cattive notizie non avrà da temere, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Rit. Sicuro è il suo cuore, non teme, egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua fronte s’innalza nella gloria. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (2,1-5) Io, fratelli, 1quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. 2Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. 3 Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. 4 La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, 5perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me, avrà la luce della vita. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo

(5,13-16)

Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 13 «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. 14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15 né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, chiediamo al Signore di rendere forte la nostra fede perché possiamo


risplendere davanti agli uomini con le opere di carità e di pace. Lettore Preghiamo con gioia: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Per la Chiesa. Perché annunci con coraggio e fedeltà il Vangelo delle beatitudini a tutti gli uomini di buona volontà, preghiamo. 2. Per tutti i cristiani. Perché sappiano testimoniare la verità del Vangelo in tutti i settori della vita e della famiglia, della cultura e dell’economia, delle arti e del lavoro, promuovendo lo sviluppo della vita, preghiamo. 3. Per gli ammalati. Perché trovino conforto nell’Eucaristia e aiuto concreto dai loro fratelli nella fede, preghiamo. 4. Per i Religiosi. Perché siano contemplatori del mistero di Cristo in ogni situazione della loro vita. Preghiamo. 5. Per noi qui riuniti. Perché diveniamo annunziatori e portatori del regno di Dio che Gesù Cristo ha proclamato come regno di giustizia, di amore e di pace, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, che ci hai insegnato a rivolgerci a te in ogni necessità, ascolta la nostra preghiera, perché sia ardente in noi il fuoco dell’amore che il tuo Figlio è venuto a portare sulla terra. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Il pane e il vino che hai creato, Signore, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DELLE DOMENICHE V La creazione loda il Signore È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno. Tu hai creato il mondo nella varietà dei suoi elementi, e hai disposto l’avvicendarsi dei tempi e delle stagioni. All’uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell’universo, perché, fedele interprete dei tuoi disegni, eserciti il dominio su ogni creatura, e nelle tue opere glorifichi te, Creatore e Padre, per Cristo nostro Signore. E noi, con tutti gli angeli del cielo, innalzia-

mo a te il nostro canto, e proclamiamo insieme la tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire: Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Rigeneràti dal perdono del Padre, scambiatevi un segno di pace.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi do’ la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi do’ la mia pace: abbiate fede in me.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore ci ha resi suoi discepoli: nel suo nome, andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Revisione di vita Gesù ha dato la vita perché io potessi compiere il «pellegrinaggio» verso la casa del Padre: vivo nella gratitudine per questo suo amore personale per me? So creare spazi di silenzio nelle mie giornate per «ricentrare» l’obiettivo dei miei passi? Chi è guida al mio cammino?


Preghiera del mattino Dio Padre buono! Fammi cominciare questa giornata nella fiducia che ripongo in te. Oggi, posso riposarmi un po’ dai miei compiti e dalla mia vita quotidiana. Grazie. Permettimi di riprendere fiato. La tua parola, che presto ascolterò, mi dia fiducia. Io ti ringrazio di non essere solo. Ti ringrazio di essere con me. Ti ringrazio anche per la comunità della tua Chiesa, per la comunità di tutti gli uomini che credono in te in tutto il mondo, che ascoltano oggi la parola di tuo Figlio. Fa’ che noi siamo il sale della terra, la luce del mondo, malgrado tutti i nostri limiti e le nostre debolezze umane. Amen. Sequela, comunione e condivisione Sequela, comunione e condivisione: sono queste le tre dimensioni in cui vivere la celebrazione dell’Eucaristia. Lo ha affermato papa Francesco nell’Omelia di giovedì 30 maggio 2013, in occasione della solennità del Corpus Domini, prendendo spunto dalle parole di Gesù: «Voi stessi date loro da mangiare» (Lc 9,13). «Gesù sta in mezzo alla gente, l’accoglie, le parla, la cura, le mostra la misericordia di Dio; in mezzo ad essa sceglie i Dodici Apostoli per stare con Lui e immergersi come Lui nelle situazioni concrete del mondo. E la gente lo segue, lo ascolta, perché Gesù parla e agisce in un modo nuovo, con l’autorità di chi è autentico e coerente, di chi parla e agisce con verità, di chi dona la speranza che viene da Dio, di chi è rivelazione del Volto di un Dio che è amore. E la gente, con gioia, benedice Dio». L’Eucaristia non è il sacramento dell’indifferenza, bensì – al contrario – della compassione. Se non ci facciamo carico delle necessità degli altri la nostra fede è vana! La comunione nasce nel momento in cui la folla è nutrita dal pane di Cristo: tutti ne furono saziati (cf. Lc 9,17). Non è forse vero che noi cristiani restiamo, molte volte, impassibili davanti alle sofferenze e alle necessità dei poveri?

Il simbolo del Sale La Bibbia include il sale nell’elenco delle cose di prima necessità (cf. Sir 39,26). Il sale doveva essere sparso anche sulle carni vittime del sacrificio per il Signore (cf. Lv 2,13). Per la sua incorruttibilità, il sale era considerato simbolo e richiamo a un amore incorruttibile verso Dio. Per le sue qualità medicinali fu pure usato per risanare le acque (cf. 2Re 2,1922). Si facevano inoltre frizioni di sale sul corpo di un neonato, come mezzo tonificante (cf. Ez 16,4). Tuttavia, il sale era conosciuto anche come segno e strumento di distruzione e di maledizione (cf. Gd 9,45). Il richiamo di Gesù al sale è per far capire ai discepoli che l’uomo è corrotto dai peccati. Beata Ombelina 12 febbraio La beata Ombelina, sorella di san Bernardo di Chiaravalle (Clairvaux), è conosciuta in particolare per i rapporti che intrattenne con il celebre fratello, immancabilmente narrati in tutte le “Vite” di Bernardo. Il legame tra loro, stretto e affettuoso, è testimoniato dal dolore di Bernardo per la morte del fratello Beato Gerardo e della stessa Ombelina. Di un anno più giovane del fratello, pare gli assomigliasse quanto a bellezza fisica, ma probabilmente anche per il suo ruvido carattere. Convolò a nozze con Guido de Marcy, nobile della casa di Lorena. Passato qualche tempo, ebbe occasione di far visita a Bernardo presso Clairvaux, ostentando con il suo abbigliamento e con la scorta il rango sociale a cui apparteneva. Bernardo si rifiutò di riceverla se ella non gli avesse promesso di seguire le sue raccomandazioni, cioè di fare ammenda per la propria vita, spogliandosi di ogni lusso. Scoppiata allora in lacrime, ella ebbe però la forza di rispondergli: “Io posso essere una peccatrice, ma è per quelli come me che Cristo è morto, ed è perché sono una peccatrice che ho bisogno dell’aiuto di uomini pii”. Trascorso qualche anno, Ombelina chiese e ottenne dal marito il permesso di ritirarsi nel monastero di Jully-les-Nonnais, nei pressi di Troyes, del quale divenne infine badessa. Con innumerevoli mortificazioni decise di cancellare gli anni di vanità e di lusso. Morì verso il 1136 alla presenza di tre suoi fratelli: Bernardo, che la strinse fra le braccia, Andrea e Nivardo.

11 Febbraio: 22a Giornata del malato: Fede e carità: «... anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1Gv 3, 16) La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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