5ª DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B (verde) 8 FEBBRAIO 2015 utti ti cercano». Il Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che guarisce i malati: dapprima la suocera di Simone Pietro, che era a letto con la febbre ed egli, prendendola per mano, la risanò e la fece alzare; poi tutti i malati di Cafarnao, provati nel corpo, nella mente e nello spirito. I quattro evangelisti sono concordi nell’attestare che la liberazione da malattie e infermità di ogni genere costituì, insieme con la predicazione, la principale attività di Gesù nella sua vita pubblica. In effetti, le malattie sono un segno dell’azione del Male nel mondo e nell’uomo, mentre le guarigioni dimostrano che il Regno di Dio, Dio stesso è vicino. Gesù Cristo è venuto a sconfiggere il Male alla radice, e le guarigioni sono un anticipo della sua vittoria, ottenuta con la sua morte e risurrezione. L’Eucaristia che celebriamo è farmaco d’immortalità, nutrimento per il nostro corpo e per il nostro spirito.
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ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Venite, adoriamo il Signore, prostràti davanti a lui che ci ha fatti; egli è il Signore nostro Dio. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Dio della vita, che ha il potere di confermarci nel Vangelo di Gesù Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, il Signore risana i cuori affranti e fascia tutte le nostre ferite: confessiamo ogni nostro peccato. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, che sostieni i poveri, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, che hai guarito molti ammalati, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, Figlio del Dio vivente, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la
tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a condividere con i fratelli il mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura riprende la lamentazione di Giobbe, il giusto che soffre senza aver commesso alcuna colpa: la malattia è sempre uno scan-
dalo e un male per il quale si attende l’aiuto di Dio. La seconda lettura parla delle sofferenze che Paolo ha vissuto per annunciare il Vangelo di Gesù Cristo. L’apostolo ha rinunciato a ogni privilegio e ha sempre predicato gratuitamente il Vangelo. Il Vangelo, attraverso il racconto della guarigione della suocera di Pietro, ci presenta Gesù come il liberatore dal male e dalla morte. Questo miracolo provoca una domanda sull’identità di Gesù e sulla sua stessa missione. Gesù, infatti, è stato mandato dal Padre per la salvezza di tutti.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro di Giobbe (7,1-4.6-7) 1 Giobbe parlò e disse: «L’uomo non compie forse un duro servizio sulla terra e i suoi giorni non sono come quelli d’un mercenario? 2Come lo schiavo sospira l’ombra e come il mercenario aspetta il suo salario, 3 così a me sono toccati mesi d’illusione e notti di affanno mi sono state assegnate. 4 Se mi corico dico: “Quando mi alzerò?” La notte si fa lunga e sono stanco di rigirarmi fino all’alba. 6I miei giorni scorrono veloci d’una spola, svaniscono senza un filo di speranza. 7Ricòrdati che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 146)
Rit. Risanaci, Signore, Dio della vita
È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode. Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d’Israele. Rit. Risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome. Rit. Grande è il Signore nostro, grande nella sua potenza; la sua sapienza non si può calcolare. Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino a terra i malvagi. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (9,16-19.22-23) Fratelli, 16annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi
si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! 17Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. 18Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo. 19Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. 22Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. 23Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Cristo ha preso le nostre infermità e si è caricato delle nostre malattie. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Marco
(1,29-39)
Ass. Gloria a te, o Signore 29 In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. 31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. 32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. 35 Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Lu-
ce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Gesù è il Figlio di Dio che è venuto a liberarci dal male e dal peccato: egli è l’inizio della vita nuova. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. GESÙ, FIGLIO DI DIO, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa sia davanti a tutti i popoli della terra il segno dell’amore e della misericordia di Gesù, vincitore del male e della morte. Preghiamo. 2. Perché coloro che soffrono nel corpo e nello spirito uniscano le loro sofferenze a quelle di Cristo in croce, e abbiano fiducia nella potente azione del Risorto. Preghiamo. 3. Perché gli uomini della scienza e della tecnica adoperino le loro risorse ed energie per la costruzione di un mondo nuovo, più giusto e più bello. Preghiamo. 4. Perché coloro che prestano la loro opera negli ospedali e nelle case di cura siano, come Gesù, compassionevoli e pieni di misericordia. Preghiamo. 5. Perché ogni cristiano agisca sempre a favore della vita che è dono prezioso di Dio. Preghiamo. 6. Perché l’Eucaristia che celebriamo ci aiuti ad abbandonarci completamente alla volontà di Dio e ad avere fiducia nella sua potente azione di grazia. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale
Cel. O Padre, fonte della vita: liberaci da ogni male e sostienici nelle prove della vita; affinché annunciamo il Vangelo di Gesù Cristo pieni di fiducia e di speranza. Te lo chiediamo per lo stesso Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Il pane e il vino che hai creato, Signore, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DELLE DOMENICHE VI Il pegno della Pasqua eterna È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno, dal quale tutto l’universo riceve esistenza, energia e vita. Ogni giorno del nostro pellegrinaggio sulla terra è un dono sempre nuovo del tuo amore per noi, e un pegno della vita immortale, poiché possediamo fin da ora le primizie del tuo Spirito, nel quale hai risuscitato Gesù Cristo dai morte, e viviamo nell’attesa che si compia la beata speranza nella Pasqua eterna del tuo regno. Per questo mistero di salvezza, insieme agli angeli e ai santi, cantiamo a una sola voce l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Gesù è il Figlio di Dio: alla sua presenza, cantiamo con gioia. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Alla presenza di Gesù, pane di vita, scambiatevi un segno di pace.
CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi do la mia pace: abbiate fede in me.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Gli portavano i malati e Gesù li guariva. Oppure: Beati coloro che piangono, perché saranno consolati. Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. O Dio, che ci hai resi partecipi di un solo pane e di un solo calice, fa’ che uniti al Cristo in un solo corpo portiamo con gioia frutti di vita eterna per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Gesù è il Salvatore del mondo: nel suo nome, andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Attualizzare la Parola Come Gesù ha affrontato il Maligno con la forza dell’amore che gli veniva dal Padre, così anche noi possiamo affrontare e vincere la prova della malattia tenendo il nostro cuore immerso nell’amore di Dio. Nella malattia, abbiamo tutti bisogno di calore umano: per confortare una persona malata, più che le parole, conta la vicinanza serena e sincera I miracoli di Gesù I «miracoli e segni» che Gesù faceva per confermare la sua missione messianica e la venuta del regno di Dio, sono ordinati e legati strettamente alla chiamata alla fede. Questa chiamata in relazione al miracolo ha due forme: la fede precede il miracolo, anzi è condizione perché esso si realizzi; la fede costituisce un effetto del miracolo, perché provocata da esso nell’anima di coloro che lo hanno ricevuto, oppure ne sono stati i testimoni. È noto che la fede è una risposta dell’uomo alla parola della rivelazione divina. Il miracolo avviene in legame organico con questa parola di Dio rivelante. È un «segno» della sua presenza e del suo operare, un segno, si può dire, particolarmente intenso.
Dio opera nella nostra fragilità Un giorno Gesù disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati» (Mc 2,17). In quella circostanza si riferiva ai peccatori, che egli è venuto a chiamare e a salvare. Rimane vero però che la malattia è una condizione tipicamente umana, in cui sperimentiamo fortemente che non siamo autosufficienti, ma abbiamo bisogno degli altri. In questo senso potremmo dire, con un paradosso, che la malattia può essere un momento salutare in cui si può sperimentare l’attenzione degli altri e donare attenzione agli altri! Tuttavia, essa è pur sempre una prova, che può diventare anche lunga e difficile. Quando la guarigione non arriva e le sofferenze si prolungano, possiamo rimanere come schiacciati, isolati, e allora la nostra esistenza si deprime e si disumanizza. Come dobbiamo reagire a questo attacco del Male? Certamente con le cure appropriate - la medicina in questi decenni ha fatto passi da gigante, e ne siamo grati ma la Parola di Dio ci insegna che c’è un atteggiamento decisivo e di fondo con cui affrontare la malattia ed è quello della fede in Dio, nella sua bontà. Lo ripete sempre Gesù alle persone che guarisce: la tua fede ti ha salvato (cf. Mc 5,34.36). Persino di fronte alla morte, la fede può rendere possibile ciò che umanamente è impossibile. Ma fede in che cosa? Nell’amore di Dio. Ecco la vera risposta, che sconfigge radicalmente il Male. Tutto ciò spiega in modo sufficiente il particolare legame che esiste tra i «miracoli-segni» di Cristo e la fede: legame delineato così chiaramente nei Vangeli. Vi è, infatti, nei Vangeli una lunga serie di testi, nei quali la chiamata alla fede appare come un coefficiente indispensabile e sistematico dei miracoli di Cristo. All’inizio di questa serie bisogna nominare le pagine concernenti la madre di Cristo nel suo comportamento a Cana di Galilea, e prima ancora – e soprattutto – nel momento dell’annunciazione. I miracoli e gli esorcismi compiuti da Gesù vanno compresi alla luce del Regno che viene, ossia del dominio di Dio che in Cristo trova compimento e la massima manifestazione.
11 Febbraio – Giornata mondiale di preghiera per gli ammalati
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.