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5ª DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (bianco) 3 MAGGIO 2015 Giornata di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica imanete in me e io in voi». Il Vangelo di oggi s’apre con l’immagine della vigna. Spesso, nella Bibbia, il popolo d’Israele è paragonato alla vigna feconda quando è fedele a Dio; ma, se si allontana da lui, diventa sterile, incapace di produrre quel «vino che allieta il cuore dell’uomo», come canta il Salmo 104 (v. 15). La vera vigna di Dio, la vite vera, è Gesù, che con il suo sacrificio d’amore ci dona la salvezza e apre il cammino per essere parte di questa vigna. E come Cristo rimane nell’amore di Dio Padre, così i discepoli, sapientemente potati dalla parola del Maestro (cf. Gv 15,2-4), se sono uniti in modo profondo a lui, diventano tralci fecondi, che producono abbondante raccolto. L’Eucaristia che celebriamo ci rende uniti al Signore, ci purifica dai nostri peccati e permette di superare ogni divisione.

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto prodigi; a tutti i popoli ha rivelato la salvezza. Alleluia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità». L’Eucaristia è dono di Dio che è più grande del nostro cuore: confessiamo ogni peccato. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, vera vite, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, dono del Padre, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, nostra pace, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti

glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure: Cel. O Dio, che ci hai inseriti in Cristo come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché, amandoci gli uni gli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di santità e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen La prima lettura presenta un luminoso profilo della comunità delle origini che era in pace e cresceva nella grazia di Dio. Tuttavia, non mancano difficoltà: Paolo, isolato ed emarginato nel-


la stessa comunità cristiana, cercava di unirsi con i discepoli che avevano paura di lui. La seconda lettura contiene l’invito ad amare concretamente: coi fatti e nella verità. Sono i due criteri di autenticità dell’amore. Il Vangelo pone l’attenzione sul discorso di Gesù: rimanere nel suo amore. Il tralcio unito al ceppo, l’adesione vitale del credente al Cristo, sono essenziali per la fecondità dei frutti. La fede, come l’amore, non è un dono immobile, bensì una realtà viva che cresce ed esige una continua purificazione e liberazione. PRIMA LETTURA Seduti Dagli Atti degli Apostoli (9,26-31)

In quei giorni, Saulo, 26venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. 27 Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. 28 Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. 29Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. 30Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso. La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 21)

Rit. A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli. I poveri mangeranno e saranno saziati, loderanno il Signore quanti lo cercano; il vosto cuore viva per sempre. Rit. Ricorderanno e torneranno al Signore tutti i confini della terra; davanti a te si prostreranno tutte le famiglie dei popoli. Rit. A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra, davanti a lui si curveranno quanti discendono nella polvere. Rit. Ma io vivrò per lui, lo servirà la mia discen-

denza. Si parlerà del Signore alla generazione che viene; annunceranno la sua giustizia; al popolo che nascerà diranno: «Ecco l’opera del Signore!». Rit.

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (3,18-24) 18 Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. 19In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, 20 qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. 21 Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, 22e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. 23Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. 24Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Rimanete in me e io in voi, dice il Signore, chi rimane in me porta molto frutto. Alleluia.

VANGELO

(15,1-8)

Dal Vangelo secondo Giovanni Ass. Gloria a te, o Signore 1 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà


fatto. 8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, Cristo è la vera vite, il Padre è il vignaiolo, e noi siamo i suoi tralci. Lettore Acclamiamo con gioia: Ass. SIGNORE, RENDICI TUOI DISCEPOLI! 1. Per il Santo Padre. Il Signore lo sostenga e lo benedica nell’annuncio del Vangelo e nel dialogo con il mondo. Preghiamo. 2. Per l’Italia. Perché faccia dei valori del Vangelo un punto di riferimento essenziale nelle scelte politiche, etiche ed economiche. Preghiamo. 3. Per i gruppi biblici e parrocchiali. Perché si sentano uniti attorno alla Parola e al Pane spezzato. Preghiamo. 4. Per i genitori. Perché portino molto frutto attraverso l’amore fedele e l’educazione cristiana dei figli. Preghiamo. 5. Per chi è nel peccato. Perché senta la

mano misericordiosa del Padre e il bisogno della riconciliazione. Preghiamo. 6. Per noi qui riuniti. Perché vinciamo le diffidenze e le gelosie, glorificando il Padre con la pratica dell’umiltà e della carità. Preghiamo. Cel. O Padre, fonte della vita: accogli la preghiera di questa comunità, parte della tua vigna. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Pregate, fratelli e sorelle, perché il sacrificio della Chiesa, in questa sosta che la rinfranca nel suo cammino verso la patria, sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Ass. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. O Dio, che in questo scambio di doni ci fai partecipare alla comunione con te, unico e sommo bene, concedi che la luce della tua verità sia testimoniata dalla nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO PASQUALE III Cristo sempre vive e intercede per noi È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Egli continua a offrirsi per noi e intercede come nostro avvocato: sacrificato sulla croce più non muore, e con i segni della passione vive immortale. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria.

MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Rimaniamo nell’amore del Signore dicendo insieme. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Nella gioia di ricevere l’Eucaristia, sacramento d’amore, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.


ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Io sono la vera vite e voi i tralci», dice il Signore; «chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto». Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Assisti, Signore il tuo popolo, che hai colmato della grazia di questi santi misteri, e fa’ che passiamo dalla decadenza del peccato alla pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore ci invita a rimanere fedeli al suo amore sino al dono della vita: andate in pace! Ass. Rendiamo grazie a Dio Sostenere la Chiesa cattolica per aiutare i poveri

Nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo si legge: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Le parole di Gesù non lasciano dubbi: la strada che porta a lui passa attraverso gli altri, il nostro prossimo, soprattutto quando è in condizioni di bisogno. E papa Francesco, che nel Vangelo affonda le radici del suo pontificato, ne è il testimone più concreto. Non passa giorno che il Santo Padre non ricordi l’importanza dell’elemosina. Lo ha fatto anche in uno dei suoi consueti messaggio al mondo attraverso Twitter:

«Impariamo a dare con generosità». Elemosina è una parola forse un po’ desueta, e per alcuni persino negativa, ma in realtà – come ricordava san Giovanni Paolo II – significa misericordia e «ha nella nostra conversione a Dio un significato definitivo, decisivo. Se manca l’elemosina, la nostra vita non converge ancora pienamente verso Dio». Non è un caso, allora, che in tutti i suoi viaggi pastorali, brevi o lunghi che siano, Francesco non manchi mai di pranzare con i poveri, il più delle volte nelle mense della Caritas, la struttura della Conferenza Episcopale per promuovere la carità nella Chiesa. Così come non dimentica di incontrare gli ammalati e visitare i carcerati, trasformando in gesti concreti le parole di Gesù. Francesco ci insegna che la solidarietà, la beneficenza, l’elemosina non devono andare in vacanza, così come non ci va lui e come non ci vanno la povertà e il bisogno. «La misura della grandezza di una società è data dal modo in cui essa tratta chi è più bisognoso, chi non ha altro che la sua povertà», ha detto qualche tempo fa il Santo Padre, che non a caso ha scelto per sé il nome del Poverello di Assisi. In un’omelia della messa mattutina celebrata a Santa Marta, il Papa ha detto che «l’elemosina è la cura per guarire contro la vanità. Se tu sei vanitoso, se tu sei un carrierista, se tu sei un ambizioso, se tu sei una persona che sempre si vanta di se stesso o a cui piace vantarsi perché ti credi perfetto, fai un po’ di elemosina e quello guarirà la tua ipocrisia». Attualizzare la Parola Ognuno di noi è come un tralcio, che vive solo se fa crescere ogni giorno nella preghiera, nella partecipazione ai sacramenti, nella carità, la sua unione con il Signore. E chi ama Gesù, vera vite, produce frutti di fede per un abbondante raccolto spirituale. Supplichiamo la Madre di Dio perché rimaniamo saldamente innestati in Gesù e ogni nostra azione abbia in lui il suo inizio e in lui il suo compimento. AIUTIAMO LA BUONA STAMPA CCP n.11298809 E. Scognamiglio Convento S. Lorenzo Maggiore - Napoli

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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