Pasqua giorno b 15

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DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (bianco) 5 APRILE 2015 MESSA DEL GIORNO ono risorto, e sono sempre con te». È questa la nostra speranza: Gesù è sempre con noi, accompagna il nostro cammino. Egli ha vinto la morte e il male, ogni sorta di peccato. Oggi, giorno di grandissima festa, Gesù si presenta a noi come il Vivente. Egli è anche il Veniente: si rende presente allo spezzare del pane. La forza di Gesù è l’Amore che lo lega al Padre, quel dono immenso e infinito dello Spirito Santo che ha effuso su di lui e sul mondo intero i semi di vita e di bene. Non c’è risurrezione senza la potente azione dello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita. Non c’è Pasqua senza la conoscenza nella fede che permette di riconoscere i segni della presenza del Risorto in mezzo a noi. La Pasqua è l’inizio di un mondo nuovo, trasformato dall’amore del Padre che in Cristo si è rivelato per sempre. Il Risorto rivela una grande verità: l’umanità non è in cammino verso il vuoto, il niente, bensì verso quel Regno di pace infinita che nella carne di Gesù trova già pienezza e compimento. Buona Pasqua a tutti: alle nostre famiglie e comunità, a chi è in viaggio, a chi soffre, a chi attende un mondo migliore, a chi lotta per la giustizia, a chi si sente solo, a chi vuole dare un senso nuovo alla propria vita, a chi ha smarrito la propria fede, a chi si è ritrovato, a chi è innamorato, a chi ha bisogno di sostegno e di aiuto.

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ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

Sono risorto, e sono sempre con te; tu hai posto su di me la tua mano, è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia. Oppure: Il Signore è davvero risorto. Alleluia. A lui gloria e potenza nei secoli eterni. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace del Signore risorto sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, l’acqua con la quale saremo aspersi ravvivi in tutti noi i doni scaturiti dalla Pasqua del Signore, doni che abbiamo ricevuto con il Battesimo, e ricordi alla Chiesa che nulla è più come prima. Il sacerdote prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo, passando, se lo ritiene opportuno, attraverso la navata della chiesa. Intanto si segue un canto adatto o un ritornello; per esempio:

Rit. Ecco l’acqua, che sgorga dal tempio santo di Dio, alleluia; e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza, ed essi canteranno: alleluia, alleluia.

La destra del Signore si è alzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie. Rit. Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore. Rit. Il sacerdote, tornato alla sede, al termine del canto, rivolto al popolo, dice a mani giunte:

Cel. Dio onnipotente ci purifichi dai peccati e per la celebrazione di questa Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno. Ass. Amen

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e


ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito, per rinascere nella luce del Signore risorto. Egli è Dio e vive e regna con te... Ass. Amen

La prima lettura presenta il discorso di Pietro che delinea le tappe fondamentali della vita di Cristo dal battesimo nel Giordano alla risurrezione. La testimonianza di Pietro è una proclamazione vigorosa della signoria di Cristo, che si esprime mediante un giudizio di salvezza nella remissione dei peccati. La seconda lettura riprende l’esortazione di Paolo a vivere con coerenza la propria realtà di «risorti» ricorrendo a un parallelismo con gli elementi tipici della pasqua ebraica. Seguendo il rituale ebraico, l’Apostolo ordina di gettare via ogni fermento vecchio: tutto ciò che rappresenta il peccato ed è rovina della comunità. Il sacrificio di Cristo, Agnello pasquale, ha liberato l’uomo da ogni schiavitù. Il credente deve vivere per quello che è, da persona libera. Il Vangelo narra della tomba vuota, mostrando la difficoltà incontrata dai discepoli nei confronti della morte e risurrezione di Gesù. Maria di Màgdala, Pietro e Giovanni mostrano le diverse reazioni suscitate dall’evento.

PRIMA LETTURA

Seduti Dagli Atti degli Apostoli (10,34a.37-43)

In quei giorni, 34aPietro prese la parola e disse: 37«Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38 cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 39E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, 40ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, 41non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. 42 E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. 43 A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 117)

Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo

Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Rit. La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. Rit. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,1-4) 1 Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3 Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

SEQUENZA Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea». Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: facciamo festa nel Signore. Alleluia.


PREGHIERA DEI FEDELI

VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni

(20,1-9)

Ass. Gloria a te, o Signore Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3 Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e 7il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 1

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Cel. Cristo, nostra speranza, è risorto: in lui trova compimento ogni nostro desiderio di vita piena, ogni attesa di pace, di giustizia e di verità. Lettore Acclamiamo con gioia: Ass. DONACI, SIGNORE, LA TUA PACE! 1. Per la Chiesa. Gesù, il Risorto, la confermi nella fede e nell’amore. Preghiamo. 2. Per i governanti. Gesù, il Vivente, li illumini con la luce dello Spirito. Preghiamo. 3. Per gli uomini di buona volontà. Gesù, il Nazareno, che passò beneficando e risanando molti, doni loro la grazia dell’annuncio. Preghiamo. 4. Per i catecumeni. Perché agiscano secondo i comandamenti del Signore. Preghiamo. 5. Per noi qui riuniti. Perché possiamo testimoniare con gioia e fede operosa la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Preghiamo. Cel. Signore della vita, accogli la preghiera di questa comunità: rendici degni annunciatori del tuo Vangelo e fedeli testimoni della tua risurrezione. Tu che vivi e regni per i secoli dei secoli. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

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Cel. Esultanti per la gioia pasquale ti offriamo, Signore, questo sacrificio, nel quale mirabilmente nasce e si edifica sempre la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO Cristo agnello pasquale È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo giorno nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria. Nel Canone Romano si dicono il Communicantes, l’Hanc igitur e il Qui pridie propri. Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.


MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Risorti con Cristo a vita nuova, invochiamo il Padre dicendo. Tutti: Padre nostro....

SCAMBIO DELLA PACE Cel. Rigeneràti dal perdono del Padre, scambiatevi un segno di pace.

CANONE CANTATO Vi lascio la pace, vi do la mia pace: non vi turbate. Vi lascio la pace, vi do la mia pace: abbiate fede in me.

FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Gesù, il crocifisso è risorto, come aveva detto. Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente, con l’inesauribile forza del tuo amore, perché, rinnovata dai sacramenti pasquali, giunga alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. In questo giorno di Pasqua, Dio onnipotente vi benedica e vi custodisca nella sua pace. Ass. Amen Cel. Dio, che nella Pasqua del suo Figlio, ha rinnovato l’umanità intera, vi renda partecipi della sua vita immortale. Ass. Amen Cel. Voi, che dopo i giorni della Passione, celebrate con gioia la risurrezione del Signore, possiate giungere alla grande festa della Pasqua eterna. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimnaga sempre. Ass. Amen Cel. Cristo, l’agnello immolato, è risuscita-

to dai morti! Andate in pace, alleluia, alleluia. Ass. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia Benedizione della Famiglia a Pasqua In molte comunità, per antica tradizione, si è soliti consegnare l’acqua benedetta ai fedeli, al termine della celebrazione pasquale, per la benedizione della mensa durante il pranzo. Può presiedere il rito della benedizione il capofamiglia. Preghiamo tutti insieme: Benedetto sei tu, Signore del cielo e della terra, che nella grande luce della Pasqua manifesti la tua gloria e doni al mondo la speranza della vita nuova; guarda a noi, tuoi figli, radunati intorno alla mensa di famiglia: fa’ che accogliamo da te la vera pace, la salute del corpo e dello spirito e la sapienza del cuore, per amarci gli uni gli altri come Cristo ci ha amati. Egli ha vinto la morte, e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen Uno dei genitori, eventualmente con un ramoscello d’olivo, porge l’acqua benedetta e ciascuno si fa il segno della croce. La risurrezione di Gesù La risurrezione di Gesù è il mistero decisivo della nostra fede. Infatti, come scrive san Paolo ai Corinzi, «se Cristo non è risorto, vuota è allora la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede» (1Cor 15,14). Perciò in questi giorni è importante rileggere le narrazioni della risurrezione di Cristo che troviamo nei quattro Vangeli e leggerle con il nostro cuore. Si tratta di racconti che, in modi diversi, presentano gli incontri dei discepoli con Gesù risorto, e ci permettono così di meditare su questo evento stupendo che ha trasformato la storia e dà senso all’esistenza di ogni uomo, di ognuno di noi. L’avvenimento della risurrezione rimane misterioso, non nel senso di meno reale, ma di nascosto, al di là della portata della nostra conoscenza: come una luce così abbagliante che non si può osservare con gli occhi, altrimenti li accecherebbe.

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a nostra Redazione augura a tutti i lettori una buona Pasqua. ALLELUIA, ALLELUIA, CRISTO È RISORTO!

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica e testi musicali di Boutros Naaman.


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