Stagione 2020-2021

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© LAC Foto LAC

Stagione 2020 2021


Š Adriano Heitmann

NovitĂ : Contenuti multimediali Contenuto multimediale: LuganoMusica

Per informarvi ancora piĂš approfonditamente sugli artisti che si esibiscono a LuganoMusica durante questa stagione abbiamo inserito, nella presentazione dei singoli concerti, dei QR-code che vi permettono di accedere facilmente a contenuti multimediali come interviste, documentari o filmati.

Seguiteci su 2

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Calendario 2020 2021 Settembre 2020

Ve 29, Sa 30, Do 31.01.21 10.15 e 15.30 Masterclass

20.30 Concerto

pag 31 pag 31

Fabio Di Càsola clarinetto Benjamin Engeli pianoforte 20.30 Concerto

Quartetto Artemis

Dicembre 2020

Ma 10.11.20

20.30 Concerto

Ma 08.12.20

19.30 Presentazione concerto 20.30 Concerto

pag 26

Ve 23.10.20

17.00 Concerto

pag 27

Sa 24.10.20

20.30 Concerto

pag 28

Me 28.10.20 Leonard Bernstein: Gustav Mahler The little drummer boy

20.30 Concerto

18.30 Musica in immagini

Do 20.12.20 Sir András Schiff pianoforte pag 44

Gennaio 2021

Novembre 2020 Me 04.11.20

Ve 15.01.21

18.30 Concerto

pag 38

Sergiu Celibidache Le jardin de Celibidache

20.30 Concerto pag 30

pag 45

pag 40

Gio 26.11.20 I Barocchisti

pag 64

20.30 Concerto

pag 56

Ma 06.04.21 Orchestra Mozart Daniele Gatti direttore

Ve 27.11.20

11.00 Un quadro una musica pag 40

pag 48

20.30 Concerto

pag 72

Sa 15.05.21 10.00 Workshop

pag 75

14.30 Workshop

pag 75

18.00 Concerto

pag 75

19.00 Early night modern

pag 65

20.00 Concerto

pag 75

20.30 Concerto

pag 65

21.00 Concerto

pag 75

Do 16.05.21

Ma 13.04.21

ElectroNight e MMC 21

Noa Wildschut violino Elisabeth Brauss pianoforte pag 57

20.30 Concerto

pag 66

10.30 Workshop

pag 75

14.30 Workshop

pag 75

18.00 Workshop

pag 75

Me 14.04.21 Enrico Dindo violoncello Monica Cattarossi pianoforte

Marzo 2021

Franco Ambrosetti

EAR - Microcosmo

Lu 10.05.21 King’s Singers

pag 46

pag 40

pag 71

ElectroNight e MMC 21

Danzatrici e danzatori, coro e orchestra di Superar Suisse Royston Maldoom e Tamara McLorg coerografi Marco Castellini direttore

19.30 Presentazione concerto

Lu 01.03.21

20.30 Concerto

pag 67

EAR - La forme de l’âme 18.30 Concerto extra muros

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20.30 Concerto

Orchestra Mozart Daniele Gatti direttore Raphael Christ violino Gabriele Geminiani violoncello Andrea Lucchesini pianoforte 17.00 Concerto

Do 28.02.21

17.00 Concerto

Do 24.01.21

18.30 Concerto

19.30 Presentazione concerto

Denis Matsuev pianoforte

LuganoMusica Ensemble 19.30 Presentazione concerto

pag 56

19.30 Presentazione concerto

18.30 Musica in immagini

Aprile 2021 Do 04.04.21

Ve 26.02.21

pag 45

Maggio 2021 Rinnat Moriah soprano Michael Wendeberg pianoforte

EAR - Old school

Ve 22.01.21

20.30 Concerto

pag 56

Me 10.02.21

18.30 Musica in immagini

Julian Rachlin violino e viola Denis Kožukhin pianoforte

Jacqueline du Pré: A gift beyond words

pag 62

pag 71

Me 05.05.21

David Oistrakh David Oistrakh, Artist of the People?

Ma 17.11.20

Ma 24.11.20

20.30 Concerto

11.00 Un quadro una musica

19.00 Early night modern

18.30 Musica in immagini

pag 54

Lorenzo Sganzini

Me 20.01.21 pag 29

Me 03.02.21

Do 07.02.21

pag 34

17.00 Concerto

Febbraio 2021

20.30 Concerto

20.30 Concerto

pag 70

Timothy Ridout viola Tom Poster pianoforte

pag 42

20.30 Concerto

Do 22.11.20

18.30 Concerto pag 61

Ma 16.03.21

19.30 Presentazione concerto

pag 44

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Riccardo Muti direttore Maurizio Pollini pianoforte

pag 70

EAR - Diffusioni

EAR - Computer music

Europa Galante Fabio Biondi violino e direzione

17.00 Concerto

pag 36

pag 53

Kammerorchester Basel Giovanni Antonini direttore Bertrand Chamayou pianoforte

pag 35

18.00 Ascoltare due volte

Tonhalle-Orchester Zürich Paavo Järvi direttore Maria João Pires pianoforte

20.30 Concerto pag 60

Me 28.04.21 pag 41

19.00 Early night modern

Alfonso Alberti

pag 68

Ve 23.04.21

18.30 Concerto

EAR - Wunderkammer 18.30 Concerto

pag 69

Me 21.04.21

19.30 Presentazione concerto

Deutsches Symphonie-Orchester Berlin Robin Ticciati direttore Isabelle Faust violino

20.30 Concerto

19.00 Early night modern 20.30 Concerto

Dmitrij Smirnov violino Marco Scilironi pianoforte

Ve 12.03.21

Jack Quartet

pag 32

Ensemble Claudiana Wiener Sängerknaben Luca Pianca direttore Joanne Lunn soprano Marie-Claude Chappuis contralto Bernhard Berchtold tenore Fulvio Bettini basso

pag 52

La Cetra Basel Andrea Marcon direttore Andreas Scholl controtenore

Do 31.01.21

Una Voce dalla Russia Igor Horvat lettore Anahì Traversi lettrice Quartetto Energie Nove 18.00 Evento

Ve 13.11.20

Kit Armstrong pianoforte

pag 58

Orchestra reale del Concertgebouw Philippe Jordan direttore Janine Jansen violino 20.30 Concerto

Lu 14.12.20

Ma 20.10.20

pag 51

Sa 30.01.21

19.00 Ascoltare due volte

Ottobre 2020

19.30 Presentazione concerto

Lu 08.03.21

Quartetto Van Kuijk

LuganoMusica Ensemble

pag 24

pag 50

20.30 Concerto

Lu 21.09.20 20.30 Concerto

20.30 Concerto

Daniil Trifonov pianoforte

Ve 29.01.21

Ve 06.11.20

Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo Valerij Gergiev direttore Abisal Gergiev pianoforte

Lu 19.04.21

Lu 01.03.21

Alfred Brendel

pag 59

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Tradizioni Tradizionieevalori valoristorici, storici, competenze competenzeeesoluzioni soluzioni d’avanguardia. d’avanguardia.

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Marco Borradori Sindaco di Lugano Presidente Fondazione LuganoMusica

Le chiusure e le limitazioni imposte a seguito dell’emergenza sanitaria hanno colpito duramente anche il mondo della musica e della cultura in generale, privandoci per diverso tempo del piacere di assistere ai concerti dal vivo. L’avvio della nuova stagione di LuganoMusica conforta e infonde speranza per una ripartenza fondata sulla solidarietà e la condivisione. Per Lugano è una piacevole consuetudine accogliere grandi concerti e interpreti della musica classica. L’interesse per le rassegne concertistiche ha origini lontane, se pensiamo all’attività del vecchio Teatro di Lugano nel IXX secolo, ai concerti che resero celebre il Castello di Trevano - conosciuto anche come Château de la musique - e a quelli del Teatro Apollo. Oggi la città dispone di una delle migliori sale concerto d’Europa, dove le più importanti orchestre sinfoniche del mondo possono esibirsi in repertori di ampia varietà espressiva; l’ottima acustica della sala ci consente di godere anche dell’arte del récital. La musica ha

trovato nel centro culturale del LAC uno spazio ideale in cui è stato possibile riprendere e ampliare una tradizione che negli ultimi anni si era dispersa in più sedi. La stagione concertistica di LuganoMusica, che riunisce artisti apprezzati a livello nazionale e internazionale, mantiene vivo il fil rouge che lega la nostra città alle grandi rassegne concertistiche. La Città di Lugano sostiene e valorizza da tempo il patrimonio artistico e culturale con nuove proposte di fruizione dell’arte e progetti interdisciplinari grazie alla presenza di musica, teatro, danza e arti visive. Ringrazio il direttore Etienne Reymond, i collaboratori e i sostenitori per l’impegno profuso nella realizzazione della nuova stagione concertistica che, ne sono certo, esaudirà pienamente le aspettative del nostro numeroso e affezionato pubblico. Marco Borradori

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www.luganomusica.ch

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2019/2020

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© Ti Press

Roberto Badaracco

Presidente LAC e membro Fondazione LuganoMusica Capo Dicastero Cultura Sport ed Eventi di Lugano

Chi mi ascolta davvero? Noi Prima di agire, ascoltiamo. Le parole, ma anche i silenzi. In questo modo possiamo migliorare i risultati, raggiungere una vera armonia. E adattare le soluzioni di investimento alle vostre specifiche esigenze.

Di fronte ad alcune domande che la vita pone, non siete soli. Insieme possiamo trovare una risposta.

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La pandemia globale di Coronavirus ha reso impossibile lo svolgimento della seconda parte del cartellone 2019-2020 di LuganoMusica, con grande dispiacere da parte di tutti noi amanti della musica. I concerti e gli eventi programmati da marzo 2020 sono stati purtroppo annullati. Una grande perdita culturale e musicale per la città di Lugano perché il programma era ricchissimo e le proposte, come al solito, di altissimo livello e in grado di stuzzicare i palati anche più esigenti. L’attuale fase di riavvio delle attività culturali non sarà facile e la cultura e la musica sono stati i settori più colpiti. Ma proprio per risvegliare in noi la voglia di riascoltare bellissimi concerti dal vivo LuganoMusica non si ferma e in questa brochure propone spettacoli stuzzicanti ed imponenti per la prossima stagione. Il messaggio che desideriamo trasmettere è chiarissimo: non vogliamo arrenderci di fronte a questo virus e vogliamo ripartire attraverso uno strumento, quello della musica, che è capace di farci rinascere e creare in noi emozioni sempre nuove. Il programma prevede orchestre di fama nazionale ed internazionale,

récital con i più conosciuti e rinomati artisti al mondo, Weekend di quartetti, Un quadro una musica, la Nuova generazione, il Salotto musicale, le Early night modern, ma anche momenti particolari e di approfondimento come Ascoltare due volte, gli incontri pre-concerto, le EAR Electric Acustic Room e la Musica in immagini. Insomma una offerta ricchissima per tutti i gusti! Ringrazio di cuore il Direttore artistico di LuganoMusica Etienne Reymond, assieme a tutto il suo competente team, per il grande lavoro svolto con tanta passione ed entusiasmo, in questi mesi difficili e malgrado le difficoltà causate dalla crisi, nell’unico obiettivo di offrire a Lugano e alla sua regione momenti musicali eccezionali e di elevata qualità, da godere fino in fondo. Auguro infine una splendida stagione a tutti gli appassionati e anche agli ascoltatori occasionali, con l’augurio che questi momenti possano essere una iniezione di fiducia e di benessere, all’insegna della musica di qualità e con l’auspicio di rivivere sensazioni uniche ed irripetibili. Roberto Badaracco

© UBS 2020. Tutti i diritti riservati.

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Etienne Reymond Direttore artistico LuganoMusica

Cari amici di LuganoMusica, Il programma della nuova stagione è una combinazione (che speriamo riuscita) di opere del grande repertorio e di brani inaspettati, affidati ad alcuni dei migliori interpreti dell’ambito internazionale. Iniziamo con il grande repertorio: la Sinfonia italiana di Mendelssohn con Paavo Järvi; l’ultimo concerto per pianoforte di Mozart sotto le dita di Maurizio Pollini, il secondo concerto di Chopin con Maria João Pires, la Quinta di Beethoven diretta da Giovanni Antonini, Till Eulenspiegel sotto la bacchetta di Philippe Jordan, le Sonate per violoncello di Beethoven con Enrico Dindo e molti ancora.

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T +41 (0)91 923 84 22 www.ceresioinvestors.com

Le sorprese possono invece essere: Riccardo Muti che dirige Mercadante, Martucci e altri esponenti della musica strumentale italiana, ma anche i King’s Singers (lo storico gruppo vocale che spazia attraverso un millennio di musica) e un nuovo ciclo di Lied creato da due dei più celebri artisti ticinesi contemporanei: Nadir Vassena e Fabio Pusterla. Proprio questa composizione chiuderà il focus tematico pensato per la stagione 2020/2021, un fil rouge che attraversa tutte le proposte del cartellone LuganoMusica: concerti sinfonici, récital, quartetti, musica da camera, giovani emergenti, musiche del presente. Il focus si chiama «Panorama dal Novecento a noi» e – almeno idealmente – si sostituisce alla consuetudine di avere un Artista in residenza: per la stagione 2020/2021 in residenza sarà infatti il XX secolo, con un’estensione fino al presente. E non è forse un caso se quest’idea sia stata indirettamente suggerita da colui che è sta-

© Adriano Heitmann

Il Vostro family office, banca dal 1958, gestore attivo, da sempre coinvestitore con i propri clienti.

to il primissimo Artista in residenza di LuganoMusica (Daniil Trifonov, nel 2015) e dal suo programma di récital che propone un brano per ogni decennio del Novecento. All’interno del focus potremo così scoprire e seguire l’incredibile varietà estetica dei secoli Ventesimo e Ventunesimo: da Rachmaninov a Martin, da Strauss a Stravinskij, da Bartók a Messiaen a Penderecki – percorrendo poetiche diversissime come il tardo-romanticismo, il neoclassicismo, la dodecafonia, il neo-romanticismo e il minimalismo. Queste opere novecentesche verranno messe a confronto – all’interno dei vari concerti – con i brani più amati del grande repertorio classico, in un parallelismo che ci immaginiamo ricco e stimolante. La musica scritta da inizio Novecento fino a oggi è a volte percepita come difficile o addirittura impenetrabile. «Panorama dal Novecento a noi» presenterà un ampio raggio di poetiche che invece suggeriscono il contrario, aprendo alla possibilità di un amore spontaneo e genuino per le musiche dell’ultimo secolo. Per quanto riguarda gli interpreti, daremo il “ben tornato” a Valerij Gergiev – che aveva tenuto a battesimo proprio LuganoMusica, nell’ottobre del 2015 – a

Kit Armstrong (brillante sostituito di Murray Perahia nel 2018), a Denis Matsuev (anche lui già protagonista in una validissima sostituzione di Maurizio Pollini), al giovane pianista francese Bertrand Chamayou (con Giovanni Antonini) che ci aveva incantati con Saint-Saëns, per giungere infine al nostro illustre connazionale Philippe Jordan. Daremo invece un cordiale benvenuto a Daniele Gatti e accoglieremo Alfred Brendel come insegnante di quartetto, durante il nostro amatissimo weekend tematico. Siamo particolarmente orgogliosi di presentare un concerto eccezionale, con le due massime figure dell’interpretazione italiana: Riccardo Muti e Maurizio Pollini. Significativo è anche il debutto al LAC di realtà svizzere come l’Orchestra della Tonhalle di Zurigo, la Kammerorchester Basel, La Cetra di Basilea e il nostro Fabio Di Càsola. Tornano inoltre Luca Pianca, Marie-Claude Chappuis, I Barocchisti (in formazione da camera), il Quartetto Energie Nove e il nostro duttilissimo Ensemble LuganoMusica. Vi auguriamo che la stagione 2020/2021 segni con gioia il ritorno al LAC, al concerto e alla musica ascoltata insieme. 11


Ringraziamo

Partner istituzionali

Sponsor

Se anche lei condivide la stessa passione e il “crescendo” a cui LuganoMusica aspira, la invitiamo cordialmente ad unirsi ai membri del ClubPentagramma: un gruppo di persone che sostengono LuganoMusica nei suoi progetti più ambiziosi.

Fondazioni

Fondazione ing. Pasquale Lucchini Fondazione Lugano per il Polo Culturale Fondazione Vontobel The Laurence Modiano Charitable Trust Fondazione Landis & Gyr Fondazione Ernst Göhner

Club Pentagramma

Si ringraziano sentitamente i membri per il prezioso sostegno.

Media Partner

Corriere del Ticino

Alcuni vantaggi per i membri del club: - - - -

precedenza sull’acquisto degli abbonamenti sei biglietti gratuiti per invitare gli amici a dei concerti a scelta della stagione possibilità di conoscere di persona alcuni artisti partecipando alla cena dei membri, che si terrà annualmente dopo un concerto, in compagnia degli artisti della serata un parcheggio gratuito nell’autosilo del LAC la sera del concerto

Diventi anche lei membro del ClubPentagramma sostenendo LuganoMusica. Per maggiori informazioni e per iscriversi al ClubPentagramma ci contatti via e-mail all’indirizzo club-pentagramma@luganomusica. ch, o telefonicamente al numero +41 (0)58 866 42 89, saremo lieti di rispondere alle sue domande. 12

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Focus

Panorama dal Novecento a noi

Bartók 1881 - 1945

Copland 1900 - 1990

Pärt 1935

Ligeti 1923 - 2006

ll Novecento è stato per la musica un secolo di febbrile creatività nel quale si sono succeduti molteplici stili, tendenze e sensibilità. Figure come Debussy e Stravinskij, Schönberg e Webern, Cage e Stockhausen, Nono e Boulez, Bartók, Xenakis e Ligeti, Šostakovič e Pärt, Ives e Adams e i compositori nostri contemporanei ne hanno continuamente ridisegnato i confini. Seguire il percorso di ascolto che LuganoMusica presenta in questa stagione permette di avere uno sguardo complessivo su questa tavolozza di esperienze musicali, in cui forme, melodie, timbri, ritmi si sono costantemente trasformati: una selezione di opere che dialogano con la tradizione ma anche con le diversissime musiche del presente, utile per avvicinare una musica che troppo spesso viene considerata difficile ma che invece colpisce per la sua immediatezza e per la sua potenza.

Penderecki 1933 - 2020

Rachmaninov 1873 - 1943

Šostakovič 1906 - 1975

Corigliano 1938

Milhaud 1892 - 1974

Prokof’ev 1891 - 1953

Vassena 1970

Sibelius 1865 - 1957

Schönberg 1874 - 1951 Verunelli 1979

Wolfe 1958

Britten 1913 - 1976

Stockhausen 1928 - 2007 Adams 1947

Holliger 1939

Berg 1885 - 1935 Rihm 1952 Stravinskij 1882 - 1971

Strauss 1864 - 1949

Szymanowski 1882 - 1937

Berio 1925 - 2003 Ravel 1875 - 1937

Adès 1971

Debussy 1862 - 1918

Bowen 1884 - 1961 Poulenc 1899 - 1963

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Messiaen 1908 - 1992

Martin 1890 - 1974

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Gli appuntamenti

Venerdì 15.01.2021 ore 20.30 Pagina 45

Fabio Di Càsola clarinetto Benjamin Engeli pianoforte Gade / Schumann / Debussy / Sarasate / Poulenc

Martedì 06.04.2021 ore 20.30 Pagina 65

Julian Rachlin violino e viola Denis Kožukhin pianoforte Šostakovič / Schumann / Brahms

Martedì 13.04.2021 ore 20.30 Pagina 66

Orchestra Mozart Daniele Gatti direttore Beethoven / Prokof’ev © Silvia Lelli

Domenica 04.04.2021 ore 17.00 Pagina 64

© Julia Wesely

LuganoMusica Ensemble 04.11.2020: Schönberg / Penderecki / Szymanowski / Bartók 06.11.2020: Adès / Stockhausen / Berio / Martin

Orchestra reale del Concertgebouw Philippe Jordan direttore Janine Jansen violino Brahms / Strauss

Orchestra Mozart Daniele Gatti direttore Mozart / Stravinskij

Noa Wildschut violino Elisabeth Brauss pianoforte Beethoven / Sibelius / Fauré / Milhaud

Quartetto Van Kuijk Mozart / Bartók / Mendelssohn

Mercoledì 21.04.2021 ore 20.30 Pagina 70

Dmitrij Smirnov violino Marco Scilironi pianoforte Schubert / Bartók / Schumann / Stravinskij

Quartetto Artemis Bach / Šostakovič / Dvořák

Mercoledì 28.04.2021 ore 20.30 Pagina 71

Domenica 31.01.2021 ore 17.00 Pagina 53

Jack Quartet Wolfe / Rihm / Verunelli / Holliger

Mercoledì 05.05.2021 ore 20.30 Pagina 71

Lunedì 01.03.2021 ore 20.30 Pagina 58

Daniil Trifonov pianoforte “Decades” Berg / Prokof’ev / Bartók / Copland / Messiaen / Ligeti / Stockhausen / Adams / Corigliano

Lunedì 10.05.2021 ore 20.30 Pagina 72

© Anna Kolata-Bühnen Halle

© Kaupo Kikkas

Timothy Ridout viola Tom Poster pianoforte Penderecki / Britten / Brahms / Bowen Rinnat Moriah soprano Michael Wendeberg pianoforte Vassena / Ravel / Strauss / Purcell

© Rebecca Reid

© Chris Gonz

© Nikolaj Lund © Felix Broede

Sabato 30.01.2021 ore 20.30 Pagina 52

© Dario Acosta / DG

Venerdì 29.01.2021 ore 20.30 Pagina 51

Denis Matsuev Čajkovskij / Liszt / Rachmaninov

© Daniil Rabovsky

Enrico Dindo violoncello Monica Cattarossi pianoforte Beethoven / Prokof’ev / Rachmaninov

© Matthias Creutziger

Mercoledì 14.04.2021 ore 20.30 Pagina 67

Venerdì 22.01.2021 ore 20.30 Pagina 46

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© Paul Marc Mitchell

Martedì 10.11.2020 ore 20.30 Pagina 32

© Marco Borggreve

ore 20.30 Pagina 30, 31

Lunedì 08.03.2021 ore 20.30 Pagina 60

© Anne Dokter

Me 04.11.2020 Ve 06.11.2020

Tonhalle-Orchester Zürich Paavo Järvi direttore Maria João Pires pianoforte Arvo Pärt / Chopin / Mozart

© Marco Borggreve

Sabato 24.10.2020 ore 20.30 Pagina 28

King’s Singers Un millennio di polifonia vocale, da Pérotin al premio oscar Michel Legrand

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Gli appuntamenti

Focus

La musica del Seicento, Monteverdi, Scarlatti, Vivaldi e l’età di Bach e di Händel, la nascita dell’opera e lo stile concertante italiano, il contrappunto tedesco e lo stile strumentale francese, arie, cantate e nuove forme vocali: l’epoca barocca è un trionfo di inventiva e creatività musicale che si irradia dall’Italia conquistando tutte le corti Europee. Nuove sono le forme, gli strumenti della musica e le armonie, proprio come avviene nell’architettura, nella letteratura, nell’arte figurativa. La prospettiva centrale lascia il posto a una molteplicità di punti di vista e i musicisti di questo periodo forgiano un nuovo stile, bizzarro e eccentrico, che ancora oggi conquista per originalità e ingegno. Linee curve e superfici mosse, contrasti di luce e ombra, ricerca di effetti drammatici. «È del poeta il fin la meraviglia...», scriveva circa quattrocento anni fa Giambattista Marino, tra i massimi esponenti della poesia barocca. Correvano gli anni dei Caravaggio, Carracci, Reni, Domenichino, Guercino, e quel verso sarebbe stato valido anche sostituendo la parola “poeta” con il binomio “ogni artista”. LuganoMusica ripercorre oltre un secolo di musica barocca ospitando alcuni degli ensemble più importanti della scena internazionale.

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© Lukas Beck

Venerdì 13.11.2020 ore 20.30 Pagina 34

Ensemble Claudiana Wiener Sängerknaben Luca Pianca direttore Joanne Lunn soprano Marie-Claude Chappuis contralto Bernhard Berchtold tenore Fulvio Bettini basso Bach

I Barocchisti

Giovedì 26.11.2020 ore 20.30 Pagina 40

Il programma verrà comunicato successivamente su www.luganomusica.ch

© M. Giger

Barocco Barock Baroque

Mercoledì 03.02.2021 ore 20.30 Pagina 54

Europa Galante Fabio Biondi violino e direzione

Lunedì 19.04.2021 ore 20.30 Pagina 68

La Cetra Basel Andrea Marcon direttore Andreas Scholl controtenore

Händel / Corelli / Nardini / Vivaldi / Telemann

Vivaldi / Händel

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Incontri Pre-concerto

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Prenotazione obbligatoria

Kit Armstrong pianoforte Mozart / Bach / Byrd © Gesine Born

Martedì 20.10.2020 ore 19.30 Pagina 26

Mercoledì 04.11.2020 ore 19.30 Pagina 30

LuganoMusica Ensemble

Lunedì 14.12.2020 ore 19.30 Pagina 42

Kammerorchester Basel Giovanni Antonini direttore Bertrand Chamayou pianoforte © Marco Borggreve

Schönberg / Penderecki / Szymanowski / Bartók

Kraus / Beethoven

Venerdì 15.01.2021 ore 19.30 Pagina 45

Julian Rachlin violino e viola Denis Kožukhin pianoforte

Lunedì 01.03.2021 ore 19.30 Pagina 58

Daniil Trifonov pianoforte

Lunedì 08.03.2021 ore 19.30 Pagina 60

Orchestra reale del Concertgebouw Philippe Jordan direttore Janine Jansen violino

Šostakovič / Schumann / Brahms

“Decades” Berg / Prokof’ev / Bartók / Copland / Messiaen / Ligeti / Stockhausen / Adams / Corigliano

Brahms / Strauss Mercoledì 14.04.2021 ore 19.30 Pagina 67

Enrico Dindo violoncello Monica Cattarossi pianoforte

Mercoledì 05.05.2021 ore 19.30 Pagina 71

Rinnat Moriah soprano Michael Wendeberg pianoforte

Beethoven / Prokof’ev / Rachmaninov

© Isabelle Meister

© Daniel Vass

Otto incontri per scoprire più da vicino il mondo della musica, apprezzare la sua bellezza e conoscere i suoi personaggi. Per otto concerti – scelti tra sinfonici e récital – si terrà una presentazione introduttiva, sotto forma di dialogo tra il giornalista Enrico Parola, il direttore artistico Etienne Reymond, il pubblico e, quando possibile, un artista protagonista della serata. Gli spettatori hanno così l’occasione di conoscere la storia e le idee degli artisti, di approfondire alcuni argomenti musicali e di ricevere un’introduzione al concerto della serata, per cogliere l’essenza della musica e capire a fondo i brani ascoltati. Gli incontri si tengono alle ore 19.30 nella Sala Refettorio prima degli appuntamenti elencati qui a lato.

Gli appuntamenti

Vassena / Ravel / Strauss / Purcell

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22 23 Š Adriano Heitmann

I Concerti


Lunedì

21.09.2020

© Daniel Vass

Il grande ritorno di Valerij Gergiev a LuganoMusica

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Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A

Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo Valerij Gergiev direttore Abisal Gergiev pianoforte Felix Mendelssohn Sinfonia n. 4 in la maggiore, op. 90 Italiana Maurice Ravel Pavane pour une infante défunte Aleksandr Skrjabin Concerto per pianoforte e orchestra in fa diesis minore, op. 20

Contenuto multimediale: Shostakovich: Symphony No 7 ‘Leningrad’ in C major op 60-Dir. Valery Gergiev-Orq. Mariinsky theatre

Per il suo ritorno a Lugano l’orchestra guarda allo scrigno musicale europeo e accosta i colori mediterranei della celebre Sinfonia n. 4 di Mendelssohn, nata sotto il sole di un viaggio in Italia del compositore tedesco che la definì «il brano più gaio che ho scritto», alle sonorità armoniose e seducenti della Pavane pour une infante défunte, eco di una danza lenta cinquecentesca, scritta nel 1899 per pia-

noforte e poi orchestrata dallo stesso Maurice Ravel, che la immagina ballata da una principessa alla corte di Spagna. È Aleksandr Skrjabin a ricondurre il programma alla tradizione musicale russa ed è il giovane figlio di Gergiev, l’appena ventenne Abisal, a debuttare al LAC con l’elegante Concerto in fa diesis minore per pianoforte e orchestra.

© Valentin Baranovsky

La sua natura è permeata dell’anima russa. «Le orchestre occidentali sono davvero eccezionali» dice il suo direttore Valerij Gergiev «ma la questione, con la musica Russa, è trovare l’anima. Spesso usiamo la parola “anima”, l’anima della musica, e cerchiamo di fare in modo che quando suoniamo essa parli. La qualità strumentale e lo splendore dell’anima sono in qualche modo l’“arma” per esprimere l’essenza stessa del brano». In Gergiev si dice che bruci il fuoco sacro di un mistico russo, e per lo sguardo magnetico, il portamento

© Alexander Shapunov

L’Orchestra Mariinskij è uno degli ensemble musicali più antichi della Russia. L’ha diretta Berlioz, Wagner, von Bülow, Čajkovskij, Mahler, Nikisch e Rachmaninoff, ed è stata la prima ad eseguire numerose delle opere di Čajkovskij, Glinka, Mussorgskij, Rimsky-Korsakov, Šostakovič e Chačaturjan.

solenne, la voce profonda, è stato spesso indicato come il successore ideale di Herbert von Karajan e Leonard Bernstein. Quando dirige, Gergiev è alla ricerca di un legame intenso tra la musica e il pubblico. Secondo Gareth Davies, il flautista dell’orchestra, «Gergiev ha questo incredibile senso della propria terra e della sofferenza». «Con la mia orchestra, gran parte di ciò che suoniamo appartiene alla nostra mentalità musicale» dice il Maestro, e non sono gli strumentisti, è la tradizione a rimanere nel tempo. Viene tramandata da insegnante ad allievo «come qualcosa che si prende da uno e si passa all’altro, e così va avanti ancora, ancora e ancora».

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Martedì

Venerdì

20.10.2020

23.10.2020

Kit Armstrong

EAR – Electro Acoustic Room ore 18.30 / Teatrostudio / Tariffa F

Wunderkammer

Matematica, scienze, giochi per computer, origami... oh sì, e musica.

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© JF Mousseau

La ricchezza melodica e ritmica e l’energia rimbalzante e giovanile della musica annunciano un pianista chiaramente consapevole delle proprie capacità, ma soprattutto in grado di comunicare il suo piacere agli ascoltatori.

Contenuto multimediale: Set the PianoStool on Fire Alfred Brendel & Kit Armstrong

Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa B

Kit Armstrong pianoforte Wolfgang Amadeus Mozart Suite per pianoforte in do maggiore, K 399/385i Johann Sebastian Bach Preludio sul corale Schmücke dich, o liebe Seele, BWV 654 Preludio sul corale Der Tag, der ist so freudenreich, BWV 605 Preludio sul corale Erbarm dich mein, o Herre Gott, BWV 721 Preludio sul corale Allein Gott in der Höh sei Ehr, BWV 715 Preludio sul corale Jesus Christus, unser Heiland, BWV 666 Wolfgang Amadeus Mozart Sonata per pianoforte n. 12 in fa maggiore, KV 332 William Byrd Sellinger’s Rownde, BK 84 Prelude, 10th Pavan and Galliard Sir William Petre, BK 1, 3 The bells, BK 38 Wolfgang Amadeus Mozart Sonata per pianoforte n. 8 in la minore, K 310

© Adriano Heitmann

Sono tanti i talenti di un prodigio del pianoforte come Kit Armstrong che LuganoMusica è felice di presentare nuovamente, dopo la sua prima apparizione nel 2018. Classe 1992, Armstrong ha raggiunto la piena maturità anche come compositore. Nel frattempo la sua ricerca in geometria algebrica lo ha portato ben oltre il livello di dottorato. In una vena più leggera egli è in grado di creare origami elaborati e complessi come i migliori maestri giapponesi di quell’arte. Quando Alfred Brendel lo sentì suonare per la prima volta a tredici anni disse che era nato per suonare Bach. Non fu molto diverso il commento dell’insegnante di Kit alla Royal Academy, quando lo vide undicenne imparare a memoria un formidabile pezzo di otto pagine di Debussy in quarantacinque minuti senza mai toccare il pianoforte. «Non mi piace abusare della parola genio» disse «ma questo è molto più di un semplice talento». Armstrong si presenta con un programma che mostra una ricca gamma di colori e mette al centro William Byrd, uno dei migliori compositori del periodo Tudor. Lo spettro di influenze da cui il compositore elisabettiano ha tratto ispirazione suggerisce un genio versatile come i grandi maestri barocchi e classici. Così a tre dei sui componimenti più celebri, Armstrong accosta una selezione di Corali di Bach, eseguiti al pianoforte, e incastonati tra tre Sonate di Mozart.

Con Wunderkammer (camera delle meraviglie, o gabinetto delle curiosità) si indicano particolari ambienti in cui, soprattutto dal XVI secolo, i collezionisti erano soliti conservare le loro raccolte di oggetti straordinari e sorprendenti. Pur non avendo la sistematicità delle raccolte museali, che da queste prime esperienze presero però spesso l’avvio, queste collezioni (divise in naturalia e artificialia) erano legate dall’idea di mirabilia, ovvero cose che suscitavano meraviglia. Così molto spesso i compositori (come Alistair MacDonald con il suo brano Wunderkammer) sono anche semplici collezionisti di suoni, suoni meravigliosi.

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Sabato

Tonhalle-Orchester Zürich a Lugano

Quando Paavo Järvi ha iniziato la sua nuova collaborazione con l’orchestra di Zurigo, il critico Peter Hagmann ha scritto «per la Tonhalle-Orchester sta emergendo un nuovo percorso dagli sviluppi emozionanti».

Paavo Järvi ha portato le sue radici nordiche, Estonia, Russia, Finlandia, Lettonia, Svezia, insieme ad un repertorio ampio che orchestra e pubblico sembrano già avere nel cuore. Delle figure che hanno influenzato la sua formazione il maestro dice: «Senza dubbio mio padre, il direttore d’orchestra Neeme Järvi. È stata l’esperienza di crescere nella famiglia di un direttore d’orchestra - uno che ama la musica dal profondo e vi si dedica con tanto abbandono - che ha fatto di me un musicista». Järvi ha iniziato a studiare percussioni e direzione d’orchestra quando era ancora nella sua città natale, Tallinn, prima di andare negli Stati Uniti nel 1980 per studiare con maestri come Leonard Bernstein. «Mio padre fece vari tour in Occidente con le orchestre sovietiche, come secondo direttore accanto a maestri come Evgenij Mravinskij, Evgenij Svetlanov e Gennadij Roždestvenskij. La maggior parte dei musicisti tornava da quelle tournée con oggetti rari come jeans oppure ombrelli a pressione, per noi assolute novità. Mio padre si portava invece dischi e spartiti in miniatu-

è un brano strumentale costruito seguendo la sillabazione e l’accentazione della lingua slava, usata per la liturgia ortodossa. Seguono il bellissimo Concerto per pianoforte n. 2 di Chopin eseguito da Maria João Pires e la Sinfonia in mi bemolle maggiore Canto del cigno, spesso definita «l’Eroica di Mozart» per tanti elementi che la legano alla Terza di Beethoven, primo tra tutti la comune tonalità.

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ra. Probabilmente avevamo la più grande collezione privata di dischi e spartiti dell’Unione Sovietica!». Profondamente legato al suo paese d’origine, Paavo Järvi ama dirigere la musica dei suoi connazionali e, in particolare, quella di Arvo Pärt: a Lugano è in programma il suo brano per orchestra d’archi Trisagion. Scritto in occasione del cinquecentesimo anniversario della Chiesa di Ilomantsi, in Finlandia,

© Kaupo Kikkas

© Zdeněk Chrapek

24.10.2020

Maria João Pires «Non si riesce a pensare a un pianista con una padronanza più ideale dello stile di Chopin. Pires viaggia tra le volatine con destrezza filigranata, ma il suo suono è così riflessivo, serio e massiccio che arriva con immensa profondità emotiva». Così il Times di Londra ha descritto l’approccio di Maria João Pires a Chopin. «È musica molto interiore e molto profonda» osserva invece la pianista «Chopin è il profondo poeta della musica. Ma ha anche inventato questa cosa terribile chiamata récital per pianoforte, che mi ha fatto soffrire per tutta la vita». Schiva e riservata, Maria João Pires si offre con parsimonia al concerto o al récital. Quando lo fa, il suo Chopin incanta tutti, tanto che la rivista Gramophone ha incoronato la sua registrazione dei Notturni come la «migliore versione disponibile».

Musa ispiratrice del Concerto n. 2 di Chopin fu Konstancja Gladkowska, studentessa di canto al conservatorio di Varsavia; di lei Chopin scriveva a un amico: «Forse, per mia sfortuna, ho trovato il mio ideale, a cui sono rimasto fedele, pur senza dirle una parola, per sei mesi; quella che sogno, a cui ho dedicato l’Adagio del mio Concerto...». Contenuto multimediale: Paavo Järvi nach der ersten Probe

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A Mercoledì

Tonhalle-Orchester Zürich Paavo Järvi direttore Maria João Pires pianoforte Arvo Pärt Trisagion per orchestra d’archi Fryderyk Chopin Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore, op. 21 Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore, K 543

28.10.2020

Musica in immagini ore 18.30 / Sala 4 / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria

Leonard Bernstein: Gustav Mahler - The little drummer boy In questo splendido documentario, Leonard Bernstein rivive le sue esperienze da direttore delle opere di Mahler. Alla ricerca delle radici musicali e delle verità nascoste che guidano il compositore, Leonard Bernstein scopre la chiave della musica di Mahler nelle radici ebraiche del compositore. Partendo dal lied Der Tambourg’sell (da Des Knaben Wunderhorn, scritta nel 1899), Leonard Bernstein attraversa tutte le sinfonie fino al Canto della terra, il Lied von der Erde. 29


Mercoledì

Venerdì

04.11.2020

06.11.2020

Le avanguardie del Novecento Il LuganoMusica Ensemble è uno straordinario laboratorio musicale che coinvolge alcuni dei più significativi strumentisti legati alla nostra città. Riuniti in un gruppo coeso, versatile e modulare, in grado di affrontare un repertorio ampio che includa autori e brani poco frequentati e grandi pagine cameristiche, questi musicisti si misurano con programmi sempre originali e innovativi, con grande padronanza tecnica e stilistica. Al centro dei due concerti di questa stagione c’è la volontà di esplorare le innovazioni artistiche che hanno caratterizzato le avanguardie del primo e secondo Novecento fino al loro superamento nel nuovo millennio.

Schönberg 1874 - 1951

Szymanowski 1882 - 1937

Penderecki 1933 - 2020

Bartók 1881 - 1945

Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Concerto ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa D

Nel primo dei due concerti, Arnold Schönberg guarda oltre le regole dodecafoniche per tornare alla consonanza nell’Ode to Napoleon Buonaparte, scritta nel 1933 durante l’esilio americano dalla dittatura hitleriana. Nello stesso anno nasceva Krzysztof Penderecki, nome di riferimento dell’avanguardia polacca, celebre anche per la presenza di sue musiche in colonne sonore fondamentali come quella di The Shining di Stanley Kubrick. Myths, è invece la composizione più popolare di un altro pilastro musicale polacco, Karol Szymanowski, protagonista di un’originale evoluzione dell’impressionismo. Fu anche fautore di un nuovo stile violinistico che venne studiato a fondo da Béla Bartók, altro grande innovatore del Novecento, di cui ascoltiamo Kontrasztok per clarinetto, violino e pianoforte. 30

LuganoMusica Ensemble Andrea Oliva flauto Paolo Beltramini clarinetto Corrado Giuffredi clarinetto Serena Basandella tromba Leonardo Bartelloni pianoforte Gabriele Carcano pianoforte Robert Kowalski violino Danilo Rossi viola Asier Polo violoncello Quartetto Energie Nove Brent Michael Smith recitante Arnold Schönberg Ode to Napoleon Buonaparte per voce recitante e strumenti, op. 41 Krzysztof Penderecki Quartetto per clarinetto e archi Karol Szymanowski Mythes per violino e pianoforte, op. 30 Béla Bartók Kontrasztok per clarinetto, violino e pianoforte, Sz. 111

In apertura del secondo appuntamento con il LuganoMusica Ensemble c’è un brano di Thomas Adès, tra i più innovativi e apprezzati autori della più recente generazione: una suite di squisiti bozzetti per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte che distilla – in forma puramente strumentale – l’essenza della sua sorprendente opera The Tempest. Accanto c’è Tierkreis, una composizione unica nell’universo di Karlheinz Stockhausen che nella semplicità dell’approccio permane visionaria e radicale. Il Trio su melodie popolari irlandesi di Martin – compositore svizzero tra i più illustri del secolo scorso – riflette aspetti centrali della sua poetica, che ha attraversato il tardo-romanticismo tedesco, l’impressionismo francese, il neoclassicismo di Igor’ Stravinskij o Paul Hindemith e la dodecafonia schönberghiana.

Adès 1971

Stockhausen 1928 - 2007

Berio 1925 - 2003

Martin 1890 - 1974

Concerto ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa D

LuganoMusica Ensemble Thomas Adès Court Studies from “The Tempest” per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte Karlheinz Stockhausen Tierkreis Luciano Berio Sequenza I per flauto solo Frank Martin Trio su melodie popolari irlandesi

Ascoltare due volte ore 19.00 / Sala Refettorio / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria

Stockhausen: Tierkreis Inizia nel 1974, con il brano Musik im Bauch, la fascinazione di Karlheinz Stockhausen per i segni zodiacali. Racconta il compositore: «Fino ad allora ne avevo un’idea vaga. Nell’inventare una melodia per ciascuno ho pensato al carattere di bambini, amici e conoscenti nati sotto i diversi segni, ho studiato a fondo questi diversi “tipi umani”». Nello stesso anno comincerà a scrivere Tierkreis, tra le composizioni più rappresentative del suo universo sonoro. Stockhausen lavorerà alle “dodici melodie” per i segni zodiacali per due anni, realizzandone poi versioni per voce e strumento, orchestra da camera e trio. 31


Martedì

10.11.2020

Il virtuosismo di Di Càsola È estremamente duttile e fortemente evocativo il suono del clarinetto di Fabio Di Càsola, musicista luganese tra i migliori sulla scena internazionale che, dopo la vittoria al Concorso di Ginevra nel 1990, ha conquistato il “Prix Suisse” per la musica contemporanea e i palcoscenici delle più prestigiose istituzioni musicali internazionali. Dai Fantasiestücke del compositore danese Niels Wilhelm Gade alla trascrizione della celebre Fantasia su Carmen di Pablo de Sarasate, Fabio Di Càsola propone a LuganoMusica un programma che esalta le sue qualità di virtuoso ma che pure lascia apprezzare la soavità e il lirismo nelle pagine di Schumann, Debussy e Poulenc.

Concerto ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa D

Al suo fianco c’è il pianista Benjamin Engeli, anch’egli versatile artista svizzero, formatosi con maestri quali Maurizio Pollini e András Schiff e tra i membri del Gershwin Piano Quartet.

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Niels Wilhelm Gade Fantasiestücke per clarinetto e pianoforte, op.43 Robert Schumann Sonata per clarinetto e pianoforte in re minore, op.121 Claude Debussy Première rhapsodie per clarinetto e pianoforte Pablo de Sarasate Fantasia su Carmen, op. 25 Francis Poulenc Sonata per clarinetto e pianoforte, FP184

© Adriano Heitmann

© Marco Borggreve

Fabio Di Càsola clarinetto Benjamin Engeli pianoforte

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Le Cantate bachiane costituiscono un corpo di musiche di eccezionale valore. «Dove c’è della musica devota, Dio è sempre presente con

la sua Grazia» scriveva Bach, e ciò che sorprende nei tre cicli giunti fino a noi, dei cinque che avrebbe scritto l’autore, è proprio la

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A

Ensemble Claudiana Wiener Sängerknaben Luca Pianca direttore Joanne Lunn soprano Marie-Claude Chappuis contralto Bernhard Berchtold tenore Fulvio Bettini basso Johann Sebastian Bach Cantata Himmelskönig, sei willkommen, BWV 182 Cantata Jauchzet Gott in allen Landen, BWV 51 Cantata Herz und Mund und Tat und Leben, BWV 147

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ricchezza dell’ispirazione, la complessità della scrittura, la bellezza della strumentazione al servizio della parola sacra. A proporre una selezione dal corpus di Cantate per questo primo appuntamento del ciclo dedicato alla musica barocca è uno specialista luganese, liutista dalla straordinaria carriera internazionale: Luca Pianca, alla guida del suo Ensemble Claudiana, dei Wiener Sängerknaben (il coro dei piccoli cantori di Vienna) con la presenza di quattro solisti di grande fama: Joanne Lunn - soprano, Marie-Claude Chappuis - contralto, Bernhard Berchtold - tenore e Fulvio Bettini - basso. Dal 2008, con la stessa formazione, Luca Pianca ha intrapreso il monumentale progetto di eseguire l’integrale delle Cantate di Bach nell’ambito del ciclo bachiano della Konzerthaus di Vienna. Sinora il gruppo ha eseguito con grande successo oltre novanta Cantate, tra cui l’Oratorio di Natale e la Passione secondo Giovanni.

L’uniforme che indossano ricorda che i Wiener Sängerknaben, nati per volontà dell’imperatore Massimiliano I, sono una delle più antiche istituzioni della capitale danubiana. Con cinque secoli di storia, il gruppo maschile di età compresa tra i 10 e i 14 anni abita il barocco palazzo Augarten, al centro di uno dei più bei parchi della città, e si esibisce ogni domenica alla Hofmusikkapelle, la cappella del palazzo imperiale di Vienna. Le esibizioni nelle maggiori sale da concerto di ogni continente li hanno resi uno dei cori più noti a livello internazionale.

I Wiener Sängerknaben

Contenuto multimediale: Video Wiener Sängerknaben

© Lukas Beck

Le Cantate di Bach con le voci dei Wiener Sängerknaben

© Daniel Vass

13.11.2020

Luca Pianca

© Daniel Vass

Venerdì

Luca Pianca, Premio svizzero della musica nel 2018, ha studiato a Milano e a Salisburgo con Nikolaus Harnoncourt. Ha iniziato la sua collaborazione con il Concentus Musicus Wien nel 1982. È co-fondatore del Giardino Armonico e ha lavorato con cantanti come Christoph Prégardien, Eva Mei, Georg Nigl. Ha registrato oltre 70 CD, tra cui le in-

tegrali per liuto di Bach e Vivaldi. Per la musica da camera collabora spesso con Vittorio Ghielmi e Dimitri Sinkovsky. Ha suonato nelle più importanti sedi concertistiche internazionali: Philharmonie di Berlino, Konzerthaus e Musikverein a Vienna, Carnegie Hall a New York e Cité de la Musique a Parigi.

Prima del concerto: Early night modern ore 19.00 / Teatrostudio / Tariffa G

Im Rausch der Farben zwischen West und Ost Kolja Lessing e Holger Koch, violini Due violinisti di fama internazionale accompagnano il pubblico in un viaggio sonoro alla scoperta dell’Europa, del Medio Oriente e della Corea. Le impressioni orientali piene di magia del compositore israeliano Tzvi Avni e lo spirito danzante del greco Dimitri Terzakis si alternano all’intensa poesia di Ursula Mamlok; i rimandi bachiani degli svizzeri Walther Geiser e Carl Rütti e quelli raveliani di Kolja Lessing, lasceranno spazio nel finale alla calma contemplativa, non priva di evoluzioni e coreografie mozzafiato, del coreano Isang Yun.

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Martedì

17.11.2020

Ascoltare due volte ore 18.00 / Hall del LAC / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria

Parlare di Beethoven e celebrare il suo anniversario, ma per una volta farlo suonando il meno possibile la sua musica, bensì altre musiche: quelle che lui studiava, leggeva o ascoltava, e che di certo l’hanno influenzato – dal “grande” Bach a Mozart, dal “giovane” Bach (Carl Philipp Emanuel) a Haydn – e poi le musiche il cui stile mostra non piccole affinità – quelle di nomi oggi poco frequentati come Pleyel, Méhul, Gossec. E ancora, le Variazioni Diabelli, le musiche della Rivoluzione, quelle della Germania, quelle della cultura popolare, in breve: quel mondo di suoni nel quale si forma e definisce quello di Beethoven. Una galassia come questa, proposta in alcuni casi in forma compiuta, in altri per frammenti – dal vivo, al pianoforte, con brevi estratti di registrazioni sinfoniche – è al centro dell’incontro con Alfonso Alberti, che tra musica e parole ci fa meglio conoscere il compositore e il suo mondo musicale.

© Adriano Heitmann

© Marco Carloni

Per il 250° dalla nascita: Il mondo di Beethoven concerto lezione con Alfonso Alberti

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Domenica

22.11.2020

Muti e Pollini, la storia va in scena Non c’è dubbio: leggere i nomi di Riccardo Muti e Maurizio Pollini nella locandina dello stesso concerto evoca un solo sentimento: sarà una serata memorabile!

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Concerto ore 17.00 / Sala Teatro / Tariffa A

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Riccardo Muti direttore Maurizio Pollini pianoforte Saverio Mercadante Ouverture dall’opera I due Figaro Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in si bemolle maggiore, K 595 Alfredo Catalani Contemplazione Pietro Mascagni Intermezzo dall’opera Cavalleria rusticana Ruggero Leoncavallo Intermezzo dall’opera Pagliacci Giacomo Puccini Intermezzo dall’opera Manon Lescaut Giuseppe Martucci Notturno, op. 70 n. 1 Umberto Giordano Intermezzo dall’opera Fedora

© Silvia Lelli

LuganoMusica mette insieme il decano dei pianisti e quello dei direttori italiani – musicisti fra i massimi della scena mondiale nell’ultimo mezzo secolo – con le nuove leve dell’Orchestra Cherubini, l’orchestra giovanile fondata da Muti nel 2004, sempre più interessante, sempre più perfetta. È un concerto che sembra fermare in un fotogramma un pezzo di storia musicale: Pollini e Muti si sono conosciuti a Milano, esibendosi insieme non ancora trentenni, poi l’invito di Herbert von Karajan a esibirsi con i Berliner Philarmoniker, era il 1971, e ancora a Philadelphia, alla Scala. Da allora i due musicisti hanno raggiunto le vette più alte della loro carriera. Le occasioni per continuare a fare musica insieme però sono state meno di quanto si potesse auspicare, al punto che il loro nuovo incontro appare come un atteso ritorno.

«Una dimostrazione delle capacità sinfoniche di autori italiani che si sono dedicati principalmente all’opera e le cui qualità strumentali e sinfoniche spesso sono state messe in secondo piano. Queste pagine, estrapolate dall’opera, mostrano le qualità di compositori che in genere sono ricordati per “Vincerò, vincerò, vincerò”» dice Riccardo Muti che ha scelto l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per dipingere tutti i colori sinfonici della musica della cosiddetta “Giovane scuola”: Alfredo Catalani, Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Giacomo Puccini e Umberto

Giordano. Un virtuoso percorso di riscoperta del repertorio italiano che vede in Riccardo Muti uno dei principali protagonisti, come già era accaduto per la valorizzazione di quella Scuola napoletana in cui l’Ouverture da I due Figaro di Saverio Mercadante perfettamente si inscrive. Senza dimenticare la cantabilità crepuscolare e sensuale di Giuseppe Martucci, compositore amato da Arturo Toscanini e nella cui musica Gian Francesco Malipiero riconobbe l’inizio del rinnovamento della musica non operistica italiana.

Contenuto multimediale: Video di Riccardo Muti

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Martedì

Martedì

08.12.2020

Musica in immagini ore 18.30 / Sala 4 / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria

Jacqueline du Pré: A gift beyond words Un film di Christopher Nupen Jacqueline du Pré smise di suonare il violoncello a 28 anni a causa della sclerosi multipla. Morì a 42 anni, dopo 14 anni di malattia incessante. La sua storia è così insolita, il suo dono così inspiegabile e la sua fine improvvisa e tragica. Ciononostante la sua figura ha tanto catturato l’immaginazione del pubblico e ha significato tanto per molte persone. Questo film racconta chi era davvero Jacqueline du Pré.

Una Voce dalla Russia Letture da romanzi di Dostoevskij a cura di Igor Horvat e Anahì Traversi In collaborazione con il LAC

Evento ore 18.00 / Hall del LAC / Tariffa D

Giovedì

26.11.2020

Concerto ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa D

I Barocchisti

© M. Giger

I Barocchisti, ensemble nato a Lugano, si è affermato tra gli interpreti di riferimento per il repertorio antico su strumenti storici. Dopo la partecipazione alla produzione operistica del Barbiere di Siviglia di Rossini nel 2018 e la memorabile esecuzione dell’Oratorio di Natale del 2019, entrambe sotto la guida di Diego Fasolis, I Barocchisti tornano a Lugano per un concerto da camera.

© Jan Vilímek

24.11.2020

Igor Horvat lettore Anahì Traversi lettrice Quartetto Energie Nove Pëtr Il’ič Čajkovskij Quartetto per archi n.3 in mi bemolle minore, op. 30

Il programma verrà comunicato successivamente su www.luganomusica.ch

Venerdì

27.11.2020

EAR – Electro Acoustic Room ore 18.30 / Teatrostudio / Tariffa F

Microcosmo Il microfono come microscopio, ma per osservare con le orecchie e non con gli occhi. Molti brani acusmatici partono dall’indagine dettagliata di eventi sonori minimi (il suono di un bicchiere percosso, il rumore di una pallina che rotola, ecc.) per costruire poi un macrocosmo sonoro. Il programma di questo secondo appuntamento prevede alcuni brani della compositrice Ana Dall’Ara-Majek che fanno parte di Nano-Cosmos, un ciclo acusmatico dedicato a insetti, piccoli artropodi e microrganismi.

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L’anima russa è profondamente musicale, fatta di emozioni forti che emergono con lentezza, di tensione altissima che non si esaurisce in un attimo. È l’arte a sublimare tutte le sensazioni di una terra da sempre ricca di voci, pervasa da una malinconia che raccoglie il canto degli oppressi ma anche i riflessi di un paesaggio unico, delle steppe senza fine, delle pianure nevose, di sguardi, di volti, di storie e amo-

ri di personaggi iconici. Immagini che abbiamo imparato a conoscere nei libri, nei dipinti, nel teatro, all’opera e nel balletto, grazie ad autori il cui lascito è incommensurabile, e che rivivono in una serata

che LuganoMusica e il LAC dedicano alla grande Madre Russia, con musica e parole tratte da due dei sui figli più amati: Dostoevskij e Čajkovskij.

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Lunedì

14.12.2020

Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A

Kammerorchester Basel Giovanni Antonini direttore Bertrand Chamayou pianoforte Joseph Martin Kraus Ouverture Olympie Ludwig van Beethoven Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do minore, op. 37 Sinfonia n. 5 in do minore, op. 67

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Tutti i grandi direttori d’orchestra tendono a infondere le loro idee interpretative nei capolavori della musica. Delle Sinfonie di Beethoven, sicuramente la lettura di Giovanni Antonini con la Kammerorchester Basel è stata pionieristica nell’approccio storico filologico e nella scelta dei tempi e dei metronomi. La loro incisione integrale – insieme alle esperienze di Herreweghe con La Chapelle Royale, così come quelle della connazionale Tonhalle-Orchester Zürich con Zinman o di Harnoncourt con la Chamber Orchestra of Europe – ha sicuramente dato una spinta verso l’obbedienza al tempo e al fluire del suono in tutte le sezioni dell’orchestra, che cattura per la bellezza delle linee

musicali. Quello di Antonini è un Beethoven riscoperto, pieno di sole, canzoni e drammi lirici. I Crescendo possono ricordare Rossini. L’attenzione alla polifonia suggerisce Vivaldi. La miscela di colori è spesso mozzafiato. Felice ritorno a Lugano è quello del brillante pianista francese di Tolosa, Bertrand Chamayou, già apprezzato nel 2016 con Charles Dutoit e la Royal Philharmonic Orchestra. Noto per la sua tecnica e la sua notevole abilità musicale, Chamayou è interprete del Concerto per pianoforte più ricco di inventiva di Beethoven, il primo per strumento solista e orchestra che rechi inconfondibili le tracce del genio beethoveniano combinando l’intimità con l’energia, la serenità con l’arguzia.

© MaxPPP

© Brescia e Amisano

© Lukasz-Rajchert

Con Antonini un Beethoven pieno di sole

Contenuto multimediale: Video di Bertrand Chamayou

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Domenica

Venerdì

Contenuto multimediale: Sir András Schiff explains Bach

20.12.2020

15.01.2021

Il suono di Rachlin «Il violino è stato un incidente, ho sempre voluto fare il violoncellista».

Sir András Schiff è conosciuto in tutto il mondo come pianista, direttore d’orchestra e pedagogo. Sia i critici musicali sia il pubblico continuano a essere ispirati dall’approccio magistrale e intellettuale che egli porta a ogni sua nuova interpretazione. Schiff si conferma sempre di più come l’erede di una tradizione espressiva di area mitteleuropea che fa capo ai nomi mitici di Backhaus, Kempff, Serkin, soprattutto quando si presenta con un impaginato come quello scelto per questo concerto. Imperniato sui capisaldi della storia della musica germanica, il programma è anche un percorso che tocca i nomi fondamentali della sua carriera di pianista, brani che Schiff sceglie sempre con grande cura, e non sfugge in

questo caso la scelta delle tonalità che li lega tra loro. Del Bach di András Schiff si è detto tutto il possibile e non è un caso che il pianista parta proprio dal suo nome. Delle sonate beethoveniane ha detto «Per me queste sonate sono il viaggio più stupendo. Danno un qua-

dro completo di come Beethoven si è sviluppato attraverso la sua vita creativa». Infine Haydn e Schubert, gli estremi capolavori di autori che fecero grande la scuola viennese di fine Settecento e inizio Ottocento, nelle mani di uno dei suoi più grandi studiosi e interpreti.

Concerto ore 17.00 / Sala Teatro / Tariffa B

Sir András Schiff pianoforte Johann Sebastian Bach Ouverture francese in si minore, BWV 831 Ludwig van Beethoven Sonata per pianoforte n. 7 in re maggiore, op. 10 n. 3 Joseph Haydn Sonata per pianoforte n. 47 in si minore, Hob XVI:32 Franz Schubert Sonata per pianoforte n. 17 in re maggiore, D 850

Dopo il concerto: Early night modern ore 19.00 / Teatrostudio / Tariffa G

Pulse (world première) Simon Grab, live electronics Una performance cruda, anarchica e altamente imprevedibile, Pulse si concentra sul feedback audio e sui sistemi auto-oscillanti. In essa l’artista svizzero Simon Grab crea in tempo reale paesaggi sonori e rumori di un immaginario ambiente postumo, sfruttando la tecnica del “no-inputmixing”, in cui l’unico strumento è una tavola di mixaggio. Nella première al LAC, Simon Grab espande la sua pratica in un ambiente immersivo multicanale, collocando diversi altoparlanti intorno, dentro e sopra il pubblico e creando così uno spazio acustico dinamico - un’esperienza sonora inedita e coinvolgente. 44

© Daniel Vass

Magistrale Sir András

Julian Rachlin è uno dei violinisti più entusiasti e apprezzati del nostro tempo. In questi anni ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con un suono straordinariamente ricco e una superba musicalità. Rachlin è anche lodato come violista e, più recentemente, come direttore d’orchestra. «Mio padre è violoncellista, e ancora oggi il violoncello è il mio strumento preferito. Credo sia per Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa B

Julian Rachlin violino e viola Denis Kožukhin pianoforte Dmitrij Šostakovič Sonata per violino e pianoforte in sol maggiore, op. 134 Robert Schumann Märchenbilder per viola e pianoforte, op. 113 Johannes Brahms Sonata per violino e pianoforte n. 3 in re minore, op. 108

questo che suono la viola: così mi sento più vicino al violoncello» dice Rachlin, che in récital è solito esibirsi con entrambi gli strumenti. Come accade in questo appuntamento di LuganoMusica dove, accompagnato dal pianista russo Denis Kožukhin, accosta tre brani intensi e molto diversi tra loro: due splendide pagine violinistiche come la Sonata di Šostakovič, la terza Sonata di Brahms e i quattro pezzi op. 113 per viola e pianoforte Märchenbilder di Schumann. Se la Sonata di Šostakovič sa sfruttare al massimo tutte le possibilità dinamiche dello strumento, e costituisce uno dei vertici del mondo spirituale dell’autore, quella di Brahms è improntata alla pienezza di suono, complice il grande virtuosismo del pianoforte. Quanto a Märchenbilder, quattro momenti musicali ispirati alle leggende popolari tedesche, vanno apprezzati per la loro purezza e delicatezza inventiva, cogliendo l’attimo fissato nell’invenzione melodica. Contenuto multimediale: Julian Rachlin & Friends Festival Documentary

Mercoledì

20.01.2021

Musica in immagini ore 18.30 / Sala 4 / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria

Sergiu Celibidache Le jardin de Celibidache Nessun appassionato ignora il nome Sergiu Celibidache, la sua raffinata ricerca espressiva. Ha sempre concesso poco ai media e alle registrazioni, mantenendo vivo il mistero intorno a un uomo dalla personalità forte. Suo figlio, desideroso di svelare il personaggio al pubblico, lo ha seguito ininterrottamente per due anni, compresi i brevi periodi di riposo, realizzando un documentario originale nella forma, lontano da tutte le mode, che ha reso il film e il suo protagonista esemplari per molto tempo. 45


Venerdì

22.01.2021

Il pianista dall’anima russa

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa B

Denis Matsuev pianoforte Pëtr Il’ič Čajkovskij Le stagioni dodici pezzi caratteristici per pianoforte, op. 37a Franz Liszt Mephisto Walzer n. 1, S. 514 Sergej Rachmaninov Sonata per pianoforte n. 2 in si bemolle minore, op. 36

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Atteso ritorno è quello di Denis Matsuev, dopo aver impressionato il pubblico di LuganoMusica in sostituzione di Maurizio Pollini nel 2019. Nonostante la sua agenda di appuntamenti internazionali sia sempre più fitta, il pianista non si allontana mai, almeno nello spirito, dalla Russia: sin da quando, nel 1998, ha vinto il Concorso Čaikovskij, si è imposto per l’intensità che contraddistingue i suoi concerti, straordinaria soprattutto nell’interpretazione della musica di Rachmaninov, Čaikovskij e Prokof’ev. Tra gli eventi che lo hanno consacrato nel pantheon dei musicisti più amati in Russia c’è anche l’esecuzione di Rachmaninov per la cerimonia di chiusura dei Giochi olimpici invernali a Soči. Dice Matsuev: «Ci sono sempre idee musicali dentro di me. Se imparo un nuovo brano musicale, suona dentro di me anche quando dormo. Adoro ascoltare qualsiasi musica di qualità. Non solo musica classica, ma anche jazz, rock, sovietica, colonne sonore di vecchi film. Quel che conta è la presenza della melodia».

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© Adriano Heitmann

«Trovo ispirazione dal mio paese natale di Irkutsk e dal lago Bajkal, che dà il nome al festival che ogni settembre organizzo. Consiglio spesso ai miei amici di farci una nuotata. È freddo, di solito la temperatura è attorno ai nove gradi, ma dà un sacco di energia, senza la quale è quasi impossibile suonare il Secondo o il Terzo concerto di Prokof’ev».


Un quadro una musica Quali sonorità può evocare dentro di noi la visione di un quadro? Alcune personalità, artistiche e non, rispondono a questa intrigante domanda nell’ambito degli incontri “Un quadro una musica”. I quadri, scelti tra le mostre temporanee oppure nelle collezioni del Museo d’Arte della Svizzera italiana Lugano, fanno così da pendant visivo all’esecuzione musicale scelta in loro onore: l’eco sonoro della materia pittorica.

Domenica

24.01.2021

Un quadro una musica ore 11.00 / Teatrostudio / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria In collaborazione con il MASI.

© Daniel Vass

Franco Ambrosetti

Gli artisti hanno sicuramente un rapporto privilegiato con le arti e con tutte le espressioni estetiche, scovando rapporti e sottigliezze che rimangono sconosciute ai più. Cosa passa nella testa di Franco Ambrosetti quando suona la tromba nei più importanti festival al mondo? Vede colori, quadri, paesaggi? La pittura può essere una fonte di ispirazione quando improvvisa? La chiacchierata tra il musicista Franco Ambrosetti e il direttore di LuganoMusica Etienne Reymond si prospetta molto interessante!

Antonio Ciseri, L’Esule

Prossimo appuntamento Domenica

ore 11.00, Pagina 56

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© Adriano Heitmann

07.02.2021


Venerdì / Sabato / Domenica

Venerdì

29/30/31.01.2021

29.01.2021

Le Masterclass di Brendel per i quartetti del weekend

Quartetto Van Kuijk

Masterclass Ve, Sa, Do, ore 10.15 e 15.30 / Teatrostudio / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria Fiona Maddocks: «Quindi lei ha smesso di suonare?» Alfred Brendel: «Non del tutto! Suono per le mie lezioni, e mi assicuro che le dita funzionino ancora come si deve. Ogni tanto suono l’Adagio della Sonata op. 106 di Beethoven.» Fiona Maddocks: «Perché proprio quel movimento?» Alfred Brendel: «Perché non ha fine». (Intervista di Fiona Maddocks ad Alfred Brendel per The Guardian, 2010).

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Dal 2009 il leggendario pianista Alfred Brendel, per oltre sessant’anni interprete di riferimento per il repertorio del suo strumento, si è ritirato dalle scene dedicandosi all’insegnamento. L’unicità

dell’approccio di Brendel nasce da uno sguardo capace di abbracciare l’intero mondo sonoro di un compositore, includendo i lavori per pianoforte, voce, formazioni cameristiche e sinfoniche. Per questo, Alfred Brendel ama lavorare con i quartetti d’archi, organico che, per gli autori prediletti dal maestro austriaco – Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert – ha rappresentato un fertile terreno per sperimentare nuove soluzioni formali, timbriche e stilistiche. Come fiore all’occhiello del weekend dedicato al quartetto d’archi, LuganoMusica è onorata di ospitare Alfred Brendel per una Masterclass in sei eccezionali lezioni, con protagonisti altrettanti giovani quartetti europei.

«Stile, energia e senso del rischio: questi quattro giovani francesi sanno far sorridere la musica» (The Guardian, 2016).

BBC New Generation Artist dal 2015 al 2017, primo premio e menzioni speciali per l’esecuzione di quartetti di Beethoven e Haydn alla Wigmore Hall International

Concerto ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa D

Quartetto Van Kuijk Nicolas Van Kuijk violino Sylvain Favre-Bulle violino Emmanuel François viola François Robin violoncello Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto per archi n. 13 in re minore, K 173 Béla Bartók Quartetto per archi n. 4 in do maggiore, Sz. 91 Felix Mendelssohn Quartetto per archi n. 2 in la minore, op. 13

© Nikolaj Lund

Contenuto multimediale: Backstage - Entretien avec le Quatuor Van Kuijk

String Quartet Competition del 2015, Echo Rising Star della stagione 2017/18 alla Philharmonie di Parigi: dalla sua fondazione nel 2012, una serie di riconoscimenti internazionali ha acceso in pochissimo tempo i riflettori sul Quartetto Van Kuijk. Ai premi si è aggiunta la possibilità di confrontarsi con grandi interpreti della generazione precedente – i quartetti Alban Berg, Hagen e Artemis – grazie alla residenza della Associazione Proquartet di Parigi. Da subito si sono cimentati con i grandi classici del quartetto: «il nostro primo disco era dedicato a Mozart, il secondo alla musica impressionista francese: se non credi di avere un tuo modo molto personale e intimo di suonare anche il repertorio più noto, avrai difficoltà a trovare la tua identità come interprete» dice Nicolas van Kuijk. 51


Sabato

Domenica

Quartetto Artemis

Jack Quartet

Quando nel 1989 i quattro giovani musicisti dell’Artemis – allora studenti della Musikhochschule di Lubecca – si unirono in quartetto, ancora non sapevano che il loro sarebbe diventato un ensemble dai tratti artistici così incisivi da superare la singolarità delle loro persone. Oggi tutti i membri originari sono infatti stati sostituiti, ma Vineta Sareika e Suyoen Kim (primo e secondo violino alternati), Gregor Sigl alla viola e Harriet Krijgh al violoncello studiano seguendo le orme di chi li ha preceduti: grazie a un accurato archivio digitale di tutte le prove, quando i musicisti tornano a eseguire un brano del loro repertorio possono ripartire dalle intuizioni artistiche che già appartengono all’esperienza condivisa del quartetto, aggiungendo ogni volta qualcosa in più. Nel 2008, Anthony Tommasini scriveva sul New York Times: «è sempre così, un quartetto non può mai sostituire due membri senza che il suo carattere ne risenta. Ma sono rimasto colpito dalle somiglianze tra il prima e il dopo. Il Quartetto Artemis ha sempre suonato con vigore, virtuosismo e sensibilità, con chiarezza di idee e spontanea franchezza».

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31.01.2021

© Felix Broede

30.01.2021

Concerto ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa D

Concerto ore 17.00 / Teatrostudio / Tariffa D

Quartetto Artemis Vineta Sareika violino Suyoen Kim violino Gregor Sigl viola Harriet Krijgh violoncello

Jack Quartet Christopher Otto violino Austin Wulliman violino John Pickford Richards viola Jay Campbell violoncello

Johann Sebastian Bach Preludio Dmitrij Šostakovič Quartetto per archi n. 15 in mi bemolle minore, op. 144 Johann Sebastian Bach Postludio Antonín Dvořák Quartetto per archi n. 13 in sol maggiore, op. 106

Julia Wolfe Dig Deep Wolfgang Rihm Quartetto per archi n. 3 Im Innersten Francesca Verunelli Flowers #3 (Dripping) Heinz Holliger Quartetto per archi n. 2

L’ensemble americano Jack Quartet si è conquistato un posto di primissimo piano nel panorama musicale internazionale per la capacità di confrontarsi con esperienze poetiche innovative, difficoltà tecniche considerevoli, mondi sonori mai esplorati. Christopher Otto, Austin Wulliman, John Pickford Richards e Jay Campbell sono i «supereroi del nuovo mondo musicale» (Boston Globe): prendendo a modello alcuni dei grandi quartetti della generazione precedente – soprattutto il Kronos e l’Arditti – prediligono la musica contemporanea, ricercando la massima varietà possibile. Dice Austin Wulliman: «il primo passo per noi è cercare di metterci in gioco sotto ogni aspetto, indipendentemente da quanto ci è richiesto in termini di stile musicale o di tecnica. Vogliamo avere la mente aperta, poterci trasfigurare a beneficio di ogni idea compositiva o interpretativa. Cerchiamo di sviluppare strategie, metodi di studio e modi di essere che ci permettono di incarnare quanto ci è richiesto». Contenuto multimediale: Jack Quartet Galleria video

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Mercoledì

03.02.2021

Una scossa al mondo della musica barocca

© Hiroyuki Ito / Hulton Archive / Getty Images

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A

Contenuto multimediale: Il barocco di Fabio Biondi

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Europa Galante Fabio Biondi violino e direzione Georg Friedrich Händel Concerto grosso in fa maggiore, op. 6 n. 9 Arcangelo Corelli Concerto grosso in si bemolle maggiore, op. 6 n. 11 Pietro Nardini Concerto per violino in la maggiore, op. 1 n. 1 Antonio Vivaldi Concerto in la maggiore con violino principale con altro per eco in lontano, RV 552 Georg Philipp Telemann Burlesque de Quixotte, suite in sol maggiore TWV 55

L’Europa Galante di Fabio Biondi è l’orchestra che ha aperto la via a un’intera generazione di barocchisti.

Con l’incisione delle Quattro stagioni di Vivaldi del 1991, il famoso ensemble palermitano diede una scossa al mondo della musica barocca e oggi, più raffinato che mai, non sembra affatto cambiato nello spirito, per quella ricerca di vivacità musicale che contraddistingue i suoi programmi. La riscoperta fa parte del DNA di Europa Galante: «manteniamo lo stesso approccio vergine e pieno di stupore sia che suoniamo musiche famose o meno celebri» dice il fondatore, «le persone vogliono essere invitate a una conoscenza più ampia della storia

della musica anche scoprendo quanto sia bravo un Nardini o un Pugnani, che non conosceva prima». Bellissimo il programma che il gruppo ha impaginato per il ciclo di concerti dedicati al repertorio barocco. Alla musica di Händel fa eco quella di Corelli, a Telemann, con la Suite ispirata al capolavoro di Cervantes, si affiancano Vivaldi e Pietro Nardini, italiani che dominavano l’Europa settecentesca con quello stile ricco di teatralità, mediato dalle scuole viennese e da quella tedesca.

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Domenica

Domenica

07.02.2021

28.02.2021

Un quadro una musica ore 11.00 / Teatrostudio / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria

Lorenzo Sganzini

In collaborazione con il MASI.

Lorenzo Sganzini è stato una personalità decisiva durante la progettazione del centro culturale LAC, in quanto direttore della Divisione Cultura della Città di Lugano. Ha quindi vissuto in prima persona i rapporti tra le istituzioni che curano le arti visive, la musica e il teatro. Smessi ormai i panni di direttore, sarà ospite di LuganoMusica, in occasione di Un quadro una musica. L’incontro con Lorenzo Sganzini permetterà al pubblico di scoprire alcuni dei suoi tratti più personali e il suo punto di visita nei confronti delle arti.

Superar Suisse la musica che avvicina Dal 2012 Superar Suisse lavora con la musica per promuovere concerti e attività con bambini e giovani, organizzando cori e orchestre in diverse località della Svizzera. Fare musica d’insieme rafforza la personalità, unisce e ispira.

Mercoledì

10.02.2021

Musica in immagini ore 18.30 / Sala 4 / Evento gratuito / Prenotazione obbligatoria

Venerdì

26.02.2021

EAR – Electro Acoustic Room ore 18.30 / Teatrostudio / Tariffa F

Old School Terzo appuntamento della serie dedicata alla musica elettroacustica, con un programma che si potrebbe definire Old School. Anche se la musica elettronica è un ambito relativamente giovane, già conta alcuni grandi nomi storici: Bernard Parmegiani, Francis Dhomont, Luc Ferrari, Karlheinz Stockhasuen, James Tenney e Curtis Roads, tra i vari. Artisti che hanno aperto vie nuove e dato impulsi ancora oggi fonte d’ispirazione per le nuove generazioni.

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© Dominik Schenker

David Oistrakh è stato uno di quei leggendari musicisti la cui arte continua ad influenzare i violinisti di oggi. Tra i grandi del secolo scorso, è stato dedicatario di numerose composizioni, tra cui due concerti per violino di Dmitrij Šostakovič e quello popolare di Aram Khachaturian. In questo film Bruno Monsaingeon lo ritrae come musicista e come uomo, con ampie interviste ad amici e colleghi di lunga data: da Yehudi Menuhin a Mstislav Rostropovitch, da Gidon Kremer a Gennady Rozhdestvensky.

© Samuel Schalch

David Oistrakh David Oistrakh, Artist of the People?

Quest’anno Superar Suisse presenta il famoso e celebrato coreografo e insegnante di danza britannico Royston Maldoom. Maldoom si è fatto conoscere presso il vasto pubblico attraverso il successo cinematografico di Rhythm is it! Al LAC realizzerà una coreografia di musica barocca inglese insieme a giovani danzatori, seguendo i principi di quella community dance di cui è co-fondatore e con cui ha realizzato innumerevoli progetti in tutto il mondo con persone di tutte le fasce d’età. Così come la musica, anche la danza ha un enorme potenziale d’impatto sull’individuo e sulla società: «You can change your life in a dance class!» afferma Royston Maldoom – «Con un corso di danza puoi cambiare la tua vita!»

Concerto ore 17.00 / Sala Teatro / Fuori abbonamento*

Danzatrici e danzatori, coro e orchestra di Superar Suisse Royston Maldoom e Tamara McLorg coreografi Marco Castellini direttore DANCING BOYCE - Coreografia con musica barocca inglese di William Boyce e altri brani per coro e orchestra

*Adulti Fr. 25.- / Studenti Fr. 15.- / Bambini fino a 16 anni Fr. 10.-

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Lunedì

01.03.2021

Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa B

© Dario Acosta

Le “Decades” di Daniil Trifonov

“l’evoluzione della scrittura pianistica sia stata rapida nel XX secolo”. Quello che Trifonov cerca di creare è un incantesimo, un flusso continuo di esperimenti musicali mutevoli, che richiede una grande concentrazione mentale e una grande resistenza fisica, al punto da chiedere al pubblico di non applaudire tra un brano e l’altro. Post e neoromanticismo, serialismo e minimalismo sono solo alcuni degli stili musicali che fiorirono nel XX secolo e aprirono la strada ai suoni di oggi. Daniil Trifonov sceglie le armonie inquiete della Sonata di Berg, che fonde le ultime braci del tardo stile wagneriano con le esplosioni dell’angoscia espressionista dei primi anni del XX secolo, l’energia sferzante dei Sarcasmi di Prokof’ev i colori ca-

Daniil Trifonov pianoforte “Decades” Alban Berg Sonata per pianoforte, op. 1 Sergej Prokof’ev Sarcasmi, op. 17 Béla Bartók All’aria aperta, Sz. 81 Aaron Copland Piano Variations Olivier Messiaen Le baiser de l’Enfant-Jésus György Ligeti Musica Ricercata, numeri 1-4 Karlheinz Stockhausen Klavierstück IX John Adams China Gates John Carigliano Fantasia on an Ostinato

leidoscopici di Messiaen, con con un estratto da Vingt regards Sur l’Enfant Jésus, l’umorismo sfacciato di Musica Ricercata di Ligeti, e l’ossessività di Klavierstück IX di Stockhausen, il minimalismo colo-

rato e pulsante di China Gates di John Adams e quello invece dalle reminiscenze beethoveniane di Fantasia on an Ostinato di John Carigliano.

Lunedì

© Dario Acosta

01.03.2021

EAR – Electro Acoustic Room ore 18.30 / Extra muros – Accademia di Architettura di Mendrisio / Gratuito

La forme de l’âme Il pubblico di LuganoMusica ha avuto l’opportunità di apprezzare con grande anticipo le potenzialità e il talento di Daniil Trifonov: nel 2016 si presentava come Artista in residenza, giovanissimo in una sala appena nata. Oggi Trifonov è uno dei pianisti più acclamati a livello internazionale per la profondità delle sue interpretazioni: ricerca 58

e stile, freschezza e trasparenza sono i tratti del suo pianismo; mistero, trascendenza e intaccabile riserbo quelli della sua persona. In questi anni ci ha abituato ad ascoltare Rachmaninov e Liszt, Chopin e Skrjabin custodendo una spontaneità che non perde mai la forma, il contenuto e il messaggio intrinseco dell’opera.

Per quello che promette di essere uno dei récital più eclettici ed emozionanti della stagione, Trifonov sceglie un programma ambizioso dal titolo “Decades”. L’idea è quella di indagare il XX secolo suonando un brano per ogni decennio: non semplici pezzi di tappa, ma opere ardue e seminali per dimostrare, dice, quanto

Elena Boillat performer e coreografia Fabrizio Rosso regia e video Nadir Vassena musica elettronica e diffusione audio Quando tutto è perduto, quel che resta è il corpo. Corpo che sente, corpo che si muove e che danza, corpo che trema. Una produzione ispirata dai testi e dalla voce del filosofo Jean-Luc Nancy. Una performer dal vivo, un corpo nudo, musica elettronica e proiezioni a ricordarci che ognuno di noi è un corpo in cui si susseguono le stagioni della vita, dalla nascita alla morte. 59


08.03.2021

L’Orchestra del Concertgebouw con Brahms e Strauss

Il Concerto per violino di Brahms è entrato nell’olimpo delle grandi creazioni violinistiche. Qui lo esegue Janine Jansen, interprete che quando affronta un brano celebre

© Priska Ketterer

C’è più di una ragione per rallegrarsi dell’arrivo a Lugano dell’orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, in una felice combinazione di repertorio e interpreti. e amato dal pubblico riesce a far sembrare che lo si ascolti per la prima volta. Sfida notevole se si pensa che fu proprio l’Orchestra del Concertgebouw a eseguir-

lo per prima, con il dedicatario Joseph Joachim solista e lo stesso Brahms alla direzione.

«Ho terminato in partitura un nuovo poema sinfonico Till Eulenspiegel - molto allegro e spavaldo». Il personaggio Till è una di quelle figure formatesi prima nell’immaginario popolare e poi adottate dalla letteratura: figura dell’eterno briccone affascinò Strauss trentenne, che dapprima progettò di renderlo protagonista di un’opera e poi lo trasfigurò, rendendolo davvero eterno in pura musica. Dopo Madama Butterfly è Il cavaliere della rosa l’opera del Novecento più rappresentata, e questo spiega le varie suites e antologie da concerto che ne sono state tratte, da Strauss stesso e da altri con il suo consenso. Da giovane, Strauss immaginò musica con sensualità e spirito di avventura, da uomo adulto lo fece con sapienza, eleganza e ironia. Un ottimo motivo è senz’altro veder dirigere Philippe Jordan – il maggior direttore svizzero contemporaneo – che debutta sul podio del Concertgebouw dopo essere diventato, poco più che trentenne, direttore musicale dell’Opéra de Paris dal 2009, direttore dei Wiener Symphoniker dal 2014 e appena nominato direttore musicale della Wiener Staatsoper.

© Felix Broede

Lunedì

Janine Jansen La carismatica violinista olandese Janine Jansen impressiona per l’impeccabile padronanza tecnica, il suono magistrale e la sensibilità musicale di altissimo livello. Il direttore Paavo Järvi ha detto di lei: «Suona così com’è. È una persona di genuino calore, di genuino sentimento, di genuina espressione. Non c’è niente di falso, niente di fabbricato o preparato». Figlia di musicisti, la Jansen ha iniziato a studiare il violino all’età di sei anni, senza mai perdere l’«amore per la musica da camera», dice, che l’ha Contenuto multimediale: Janine Jansen galleria video

aiutata a «essere consapevole dell’essenza del fare musica insieme, che ci si ascolta a vicenda, che si reagisce l’uno all’altro, che di tutte le diverse voci tu sei solo una parte». Oggi è una delle artiste più apprezzate a livello internazionale e a Lugano porta il brano che le ha aperto la carriera internazionale, dopo averlo eseguito, per la sua prima apparizione da solista nel 2001, con l’Orchestra Nazionale dei Giovani di Scozia.

Contenuto multimediale: JANINE (documentario 2010)

Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Venerdì

© Simon Van Boxtel

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A

Contenuto multimediale: Concertgebouworkest Galleria Video

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Orchestra reale del Concertgebouw Philippe Jordan direttore Janine Jansen violino Johannes Brahms Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 77 Richard Strauss Till Eulenspiegels lustige Streiche, poema sinfonico op. 28 Der Rosenkavalier, suite per orchestra

12.03.2021

EAR – Electro Acoustic Room ore 18.30 / MASI / Tariffa F

Computer music Il Ticino, con lo Studio sperimentale di elettroacustica fondato da Hermann Scherchen nel 1954 a Gravesano, è il luogo di nascita della musica elettronica in Svizzera. Un altro fra i poli di attrazione nazionale è stato il Centro svizzero di musica informatica (SZCM), nato nel 1985 per opera di Bruno Spoerri, Gerald Bennett e Rainer Boesch, tre pionieri della musica elettronica elvetica. Negli ultimi anni, con la progressiva integrazione all’interno delle Scuole universitarie di musica, le attività della Fondazione si sono ridotte tanto da portare allo scioglimento della stessa. La città di Lugano è stata scelta come luogo simbolico per celebrare questo passaggio. 61


Martedì

Ticciati è stato il direttore più giovane a dirigere la Filarmonica della Scala nel 2005, chiamato a sostituire Riccardo Muti. Da allora la sua carriera è cresciuta e oggi dirige una delle compagini più attive a Berlino. Il ritorno a Lugano è con la Symphonie Fantastique di Berlioz, autore a cui Ticciati è particolarmente legato e per il quale è in grado di raggiungere una tale trasparenza e leggerezza di tocco da rappresentare un vero e proprio bonus. In apertura di serata c’è il Concerto per violino di Beethoven eseguito da Isabelle Faust. Il debito di Berlioz nei confronti del maestro di Bonn permette di condividere quel senso di freschezza e di scoperta che caratterizza due composizioni monumentali. 62

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A

Deutsches Symphonie-Orchester Berlin Robin Ticciati direttore Isabelle Faust violino Ludwig van Beethoven Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 61 Hector Berlioz Symphonie fantastique, op. 14

Isabelle Faust Il suo suono possiede passione, slancio ed elettricità, ma anche disarmanti calore e dolcezza che svelano improvvisamente gli aspetti più intimi del lirismo. (The New York Times) Con il suo magnifico Stradivari “Bella Addormentata” del 1704 il curioso appellativo deriva dalle

vicende di questo strumento, rimasto inutilizzato per un secolo e mezzo - Isabelle Faust è una delle soliste più apprezzate per il suo sguardo storicamente consapevole sulla tradizione interpretativa romantica ma anche per la sua straordinaria gamma espressiva e intensità emotiva. La capacità di Isabelle Faust, che al concerto di Beethoven ha anche dedicato una incisione con Claudio Abbado, è

quella di restituire in questo brano l’espressione autenticamente beethoveniana in modo convincente. Vincitrice di numerosissimi premi, suona un repertorio che spazia dalle opere di Bach a compositori contemporanei quali Ligeti, Lachenmann e Widmann esplorando sempre nuovi orizzonti musicali, sia come musicista da camera che da solista con importanti orchestre o ensemble d’epoca.

Contenuto multimediale: Robin Ticciati: A Portrait

Contenuto multimediale: Robin Ticciati leitet sein Antrittskonzert als Chefdirigent

© Frank Eidel

L’avevamo già apprezzata nel 2018, la Deutsches SymphonieOrchester Berlin diretta da Robin Ticciati, il trentacinquenne direttore britannico di origini italiane che ha studiato con Colin Davis e Simon Rattle.

© Marco Borggreve

Due composizioni monumentali per la Deutsches SymphonieOrchester Berlin

© Raphael Faux

16.03.2021

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Domenica

Martedì

04.04.2021

Concerto ore 17.00 / Sala Teatro / Tariffa A / Fuori abbonamento Il primo imperdibile appuntamento sinfonico presenta il Triplo concerto di Beethoven: capolavoro di rarissimo ascolto che richiede tre solisti di livello eccezionale, quali sono Raphael Christ al violino, Gabriele Geminiani al violoncello e Andrea Lucchesini al pianoforte. Daniele Gatti lo accosta a due splendide ouverture: Coriolano e Leonore n. 3, quest’ultima tra le più avvincenti in campo sinfonico, scritta originariamente da Beethoven per l’opera Fidelio. In mezzo c’è la Sinfonia n. 1 di Prokof’ev: musica limpida, di una semplicità trasparente ma di eccezionale modernità.

Orchestra Mozart Daniele Gatti direttore Raphael Christ violino Gabriele Geminiani violoncello Andrea Lucchesini pianoforte Ludwig van Beethoven Ouverture da Coriolano, op. 62 Concerto per pianoforte, violino e violoncello in do maggiore, op. 56 Triplo concerto Sergej Prokof’ev Sinfonia n. 1 in re maggiore, op. 25 Classica Ludwig van Beethoven Ouverture n. 3 da Leonore, op. 72b

Per dettagli sui concerti da camera e sugli incontri del Caffè degli Artisti vi invitiamo a consultare il sito www.luganomusica.ch 64

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa A

Orchestra Mozart Daniele Gatti direttore Wolfgang Amadeus Mozart Ouverture da Don Giovanni, K 527 Sinfonia n. 38 in re maggiore, K 504 Praga Igor’ Stravinskij Sinfonia in do

Musica da camera e Caffè degli Artisti Lo scopo della residenza artistica è quello di mettere in contatto il pubblico con l’orchestra e i suoi musicisti, tra i più richiesti d’Europa, creando molteplici stimoli artistici. Ai due concerti sinfonici si accompagna musica da camera che mostra il talento dei solisti dell’orchestra. Al Caffè degli Artisti, allestito per l’occasione nella Hall del LAC, si tengono incontri, conversazioni, proiezioni di film, conferenze e ascolti di grandi pa-

© Anne Dokter

nuovo direttore musicale Daniele Gatti, bacchetta prestigiosa sul podio delle migliori compagini internazionali, l’orchestra torna in residenza a LuganoMusica con il programma dei Concerti di Pasqua. Una vera e propria rassegna musicale che celebra quest’anno la musica di Beethoven, Prokof’ev, Mozart e Stravinskij all’interno di un chiaro percorso tematico: la relazione classicismo e neoclassicismo in musica.

Anche il secondo concerto si muove sul confine tra classicismo e neoclassicismo: da una parte l’Ouverture da Don Giovanni e la Sinfonia di Praga di Mozart, creazioni tra le più conosciute del genio di Salisburgo, dall’altra la Sinfonia in do di Stravinskij; l’autore di pagine epiche come La Sagra della Primavera, l’Uccello di fuoco, qui abbandona le tendenze avanguardiste e mostra la sua passione per le forme classiche e barocche.

© Marco Borggreve

L’Orchestra Mozart, la compagine fondata da Abbado con i migliori giovani musicisti internazionali, non manca all’atteso appuntamento pasquale con il pubblico di LuganoMusica. Guidata dal suo

06.04.2021

gine della musica e della letteratura che trasformano il LAC in un

centro vivo di cultura per l’intera settimana pasquale.

Prima del concerto: Early night modern ore 19.00 / Teatrostudio / Tariffa G

La viola da Hindemith a Vassena Ruth Killius, viola Anche se la letteratura solistica per viola non può competere con quella per violino o violoncello, il fascino dello strumento ad arco dal suono morbido e caldo ha attraversato i secoli indenne, fino ad affermarsi e ad acquisire una propria individualità nel secolo scorso. Il programma di Ruth Killius lo dimostra presentando alcuni dei capisaldi della rinascita violistica novecentesca, come le Sonate di Hindemith e di Zimmermann o la sequenza di Berio. In prima esecuzione un nuovo lavoro di Nadir Vassena dedicato alla memoria di Erik Oña, compositore argentino recentemente scomparso. 65


Nuova generazione

14.04.2021

Enrico Dindo: la voce italiana del violoncello

calcano il palcoscenico di LuganoMusica schiudendo così le porte di una carriera nelle sale più prestigiose.

© Daniel Vass

Nuova generazione è la serie di concerti dedicati alle nuove stelle della musica internazionale. Si tratta di giovani artisti emergenti che si sono già distinti per le loro capacità tecniche e musicali e che

Mercoledì

Martedì

13.04.2021

© Monika Lawrenz

© Simon Van Boxtel

Nuova generazione ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa E

«La maggior gioia del suonare è poter condividere l’esperienza con altri musicisti». A soli diciannove anni, la violinista olandese Noa Wildschut si è distinta per la spontaneità delle sue interpretazioni. Già al fianco di artisti affermati come Janine Jansen, Anne-Sophie Mutter, Igor Levit ed Enrico Pace, suona spesso in duo con Elisabeth Brauss, giovane pianista tedesca nominata BBC New Generation Artist e definita da Gramophone Magazine « già matura e sofisticata».

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Noa Wildschut violino Elisabeth Brauss pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata per violino e pianoforte n. 5 in fa maggiore, op. 24 La primavera Jean Sibelius Humoresques per violino e pianoforte, op. 87 e op. 89 Gabriel Fauré Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la maggiore, op. 13 Darius Milhaud Cinéma-fantaisie per violino e pianoforte, op. 58b

«Un violoncellista dalle qualità eccezionali... con un suono straordinario che scorre come una splendida voce italiana». Mstislav Rostropovič Dalla vittoria – nel 1997 a Parigi – del Concorso intitolato proprio a Rostropovič, Enrico Dindo ha avuto una carriera straordinaria, che lo ha portato ad esibirsi con le più importanti orchestre e a dedicarsi al repertorio da camera con grande successo. A Lugano, dove insegna al Conservatorio della Svizzera italiana, Dindo è di casa e si presenta in duo con la pianista Monica Cattarossi per un programma di grande fascino. La Sonata per pianoforte e violoncello alla fine del Settecento ancora non esisteva, come genere specifico e affermato. Il rapporto tra il pianoforte e uno strumento di tessitura grave come il violoncello poneva infatti problemi compositivi particolari e di difficile soluzione. Beethoven poté quindi muoversi con maggior libertà: avrebbe

Prossimi appuntamenti con i giovani della Nuova generazione: Mercoledì

Mercoledì

Mercoledì

ore 20.30, Pagina 70

ore 20.30, Pagina 71

ore 20.30, Pagina 71

21.04.2021

28.04.2021

05.05.2021

Contenuto multimediale: Enrico Dindo Galleria video

dovuto misurarsi, più che con i contemporanei, con i compositori del passato, e la definitiva consacrazione del valore di un artista sarebbe spettata, più che ai contemporanei, ai posteri. Beethoven è così il punto di partenza, e a due dei suoi lavori più significativi (l’op. 102) gli interpreti affiancano la Sonata op. 119 di Prokof’ev (scrit-

ta ed eseguita a Mosca dall’autore con il dedicatario: proprio quel Rostropovič che negli anni cinquanta incominciava a far parlare di sé nel mondo musicale russo) e la Sonata op. 19 di Rachmaninov, tra le partiture monumentali per questo tipo di formazione, sia per le proporzioni, sia per le abilità tecnicomusicali richieste agli esecutori.

Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa B

Enrico Dindo violoncello Monica Cattarossi pianoforte Ludwig van Beethoven Sonata per violoncello e pianoforte n. 4 in do maggiore, op. 102 n. 1 Sergej Prokof’ev Sonata per violoncello e pianoforte in do maggiore, op. 119 Ludwig van Beethoven Sonata per violoncello e pianoforte n. 5 in re maggiore, op. 102 n. 2 Sergej Rachmaninov Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore, op. 19 67


Lunedì

19.04.2021

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Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa B

La Cetra Andrea Marcon direttore Andreas Scholl controtenore

La spettacolarità delle sue rappresentazioni, la bellezza della sua musica, la meraviglia suscitata dai cantanti, il mito dei castrati e lo sfarzo scenografico spinse la musica del Sei-Settecento a un grado di popolarità come nessun altro tipo di rappresentazione seppe fare, catturando il pubblico di tutta Europa. Se il rapimento e l’estasi sono l’effetto che ancora oggi la musica vocale provoca ad ogni ascolto è perché l’udito si perde nei meandri del meraviglioso e del magico. L’aria è il perno dell’opera, “il fin? La meraviglia”. Il ruolo dei castrati ha trovato nelle esecuzioni odierne la sostituzione con il ruolo dei falsettisti, come quello dell’importante controtenore Andreas Scholl, sempre più impegnati anche con partiture teatrali. La sua voce non è né bianca, né femminile, né maschile: lo studio dal punto di vista timbrico e tecnico (agilità, estensione, messa di voce) permette di interpretare pagine vocali bellissime come quelle dal Giulio Cesare di Händel o dalla Cantata Cessate, omai cessate di Vivaldi e infondere il pathos a perle vivaldiani come Filiae maestae Jerusalem, che scolpisce in musica la Pietà di Michelangelo, o alla mirabile perfezione dello Stabat Mater.

© Marco Borggreve

La Cetra Barockorchester Basel récital

Antonio Vivaldi

Antonio Vivaldi Filiae maestae Jerusalem (introduzione al Miserere), RV 638 Stabat mater in fa minore, RV 621 Georg Friedrich Händel Dall’ondoso periglio – Aure deh per pietà, recitativo e aria dall’opera Giulio Cesare in Egitto, HWV 17 Bel contento, aria dall’opera Flavio, re de’ Longobardi, HWV 16 Antonio Vivaldi Cantata Cessate, omai cessate, RV 684

Georg Friedrich Händel

Prima del concerto: Early night modern ore 19.00 / Teatrostudio / Tariffa G

Non poteva avere interpreti migliori questo programma affidato all’ensemble La Cetra di Basilea (che prende il nome proprio da un componimento di Vivaldi) guidato dal suo direttore musicale, l’organista e clavicembalista veneziano Andrea Marcon, tra i più rinomati specialisti di musica barocca e antica. Il repertorio del gruppo si estende dal tardo Rinascimento fino ai primi periodi classici, la loro grande versatilità permette

a La Cetra di variare la dimensione dell’ensemble strumentale e di quello vocale da un piccolo Consort a una vera e propria orchestra, con coro e solisti. L’approccio alla musica de La Cetra è fresco e dinamico, sempre nel contesto di una prassi esecutiva storicamente informata, che si tratti di concerto oppure di teatro musicale. Sicuramente uno dei migliori gruppi di musica antica e barocca in circolazione.

Alpha-Beth, per ensemble, live electronics e visuals Matteo Manzitti e Alberto Barberis composizione ed elettronica Con l’Eutopia Ensemble e Rajan Craveri visuals Alfred Kallir, universalmente noto come il maggiore studioso dei segni alfabetici, ha mostrato la natura molteplice delle lettere: “immagini decadute” prima ancora di diventare ingredienti significanti del messaggio verbale. Alfa-Beth intende indagare la forza e le proprietà delle lettere con una drammaturgia sonora e visiva dell’alfabeto. Quel “tenere insieme”, che è la proprietà principale delle lettere, diventa così il fulcro dell’opera, non solo perché nasce “a quattro mani” dalle menti di Manzitti e Barberis, ma anche perché vede la presenza dell’acustico e dell’elettronico, del vocalico e dello strumentale. 69


Mercoledì

Mercoledì

© Rabovsky Daniil

21.04.2021

Il giovane violinista russo Dmitrij Smirnov (premiato alla International David Oistrakh Violin Competition di Mosca nel 2006) e il pianista padovano, ma basilese d’adozione, Marco Scilironi (molto apprezzato in ambito cameristico e già ospite del Lucerne Festival nel 2015) sono gli interpreti del secondo récital dedicato alle nuove generazioni. Il violino e il pianoforte tratteggiano il mondo interiore di Schubert, battibeccano nella Sonata di Bartók, si lasciano trascinare dagli slanci ardenti e dalle armonie sognanti di Schumann e si confrontano con il linguaggio novecentesco di Stravinskij.

28.04.2021

Nuova generazione ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa E

Nuova generazione ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa E

Dmitrij Smirnov violino Marco Scilironi pianoforte

Timothy Ridout viola Tom Poster pianoforte

Franz Schubert Sonata per violino e pianoforte n. 2 in la minore, op. 137 n. 2 D 385 Béla Bartók Sonata per violino e pianoforte n. 2, Sz. 76 Robert Schumann Sonata per violino e pianoforte n. 1 in la minore, op. 105 Igor’ Stravinskij Divertimento per violino e pianoforte, trascrizione del balletto Il bacio della fata

Krzysztof Penderecki Cadenza per viola sola Benjamin Britten Elegia per viola sola Johannes Brahms Sonata per viola e pianoforte n. 1 in fa minore, op. 120 n. 1 York Bowen Rapsodia per viola e pianoforte Johannes Brahms Sonata per viola e pianoforte n. 2 in mi bemolle maggiore, op. 120 n. 2

Contenuto multimediale: Dmitry Smirnov Mendelssohn-Bartholdy: Violin Concerto in E Minor

Timothy Ridout ama ascoltare Bach e Glenn Gould, suonare la musica di York Bowen, tenendo sempre a mente l’importanza di «lavorare duro senza arrivare al punto di non divertirsi più». Giovane violista di spicco della sua generazione, è BBC New Generation Artist dal 2019 e parteciperà al Bowers Program della Chamber Music Society al Lincoln Center nel 2021. Si esibisce al LAC a fianco del poliedrico pianista britannico Tom

Poster, «un prodigio che può suonare qualsiasi cosa in qualsiasi stile», ha scritto “The Herald”.

Contenuto multimediale: Mozart Sinfonia Concertante KV364 Sitkovetsky - Ridout

Mercoledì

05.05.2021 Presentazione concerto ore 19.30 / Sala Refettorio / Evento gratuito Nuova generazione ore 20.30 / Teatrostudio / Tariffa E

23.04.2021

EAR – Electro Acoustic Room ore 18.30 / Teatrostudio / Tariffa F

Diffusioni Electro Acoustic Room: una sala dedicata all’ascolto immersivo e alla pratica della diffusione multicanale. Una pratica che risale agli albori della musica elettronica. Un’arte dell’interpretazione e dell’ascolto: una tecnica di diffusione che si avvale degli altoparlanti come strumenti, ma non solo. Ed è qui che entra in gioco l’interprete acusmatico e la tecnica della spazializzazione: una disciplina che viene studiata nelle scuole di musica elettronica di tutto il mondo. La classe di composizione del Conservatorio della Svizzera italiana eseguirà alcuni brani del repertorio elettronico e acusmatico mettendo in luce quelle peculiarità sensibili che ogni interprete, come essere umano, può aggiungere a un’opera d’arte, sebbene “fissata su supporto elettronico”. 70

© Isabelle Meister

Venerdì

La giovane soprano israeliana Rinnat Moriah ha già debuttato al Teatro alla Scala, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Elbphilharmonie di Amburgo e ai BBC Proms di Londra. Oltre ai ruoli operistici, ama interpretare la musica Barocca e contemporanea. Al LAC interpreta in prima esecuzione assoluta il nuovo lavoro di due autori svizzeri: il ciclo per voce e pianoforte del compositore luganese Nadir Vassena, su testi del poeta ticinese Fabio Pusterla.

Rinnat Moriah soprano Michael Wendeberg pianoforte Nadir Vassena acque perse, 12 Lieder inattuali per voce e pianoforte di Fabio Pusterla (prima esecuzione assoluta) Maurice Ravel Shéhérazade per voce e pianoforte, op. 41 Richard Strauss Tre Lieder di Ophelia da Amleto, op. 67 Henry Purcell Sweeter than roses, Z 585

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Lunedì

10.05.2021

King’s Singers «Il sestetto vocale superlativo», come lo definisce il Times di Londra, mescola virtuosismo, gioia di vivere e irresistibile fascino.

Contenuto multimediale: Life as a King’s Singer

Contenuto multimediale: How to be a King’s Singer Gareth Malone auditions for the King’s Singers © Rebecca Reid

The King’s Singers sono richiesti in tutto il mondo perché rappresentano il meglio dell’esecuzione a cappella. Formatisi al King’s College di Cambridge nel 1968, The King’s Singers mantengono da sempre la formazione in sestetto a cappella con due controtenori, un tenore, due baritoni e un basso. Anche se negli anni si sono succeduti 28 solisti, il loro stile distintivo è rimasto con una miscela vocale impeccabile, nota come la loro “piramide del suono”. Fedeli da sempre al repertorio classico, il gruppo ha dichiarato di voler utilizzare la musica per «trovare l’unità in un

mondo più diviso di quanto non sia stato per lungo tempo», puntando all’armonia musicale e culturale. Così mescolano canzoni popolari della Georgia, della Scozia, dell’Estonia e del Messico con il repertorio tradizionale di Bach e Byrd, i Nonsense Madrigals di Gyorgy Ligeti con una versatilità stilistica impressionante. Il nuovo concerto di Lugano è un meraviglioso carosello di brani che ripercorre mille anni di musica e cultura attraverso il più antico e naturale degli strumenti musicali.

Concerto ore 20.30 / Sala Teatro / Tariffa B

King’s Singers Evolution Lo sviluppo della musica sacra da Pérotin e la prima polifonia nel corso del Tredicesimo secolo, fino a Francis Poulenc, con ramificazioni nel jazz di Michel Legrand e nelle dissonanze di Gesualdo.

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Early night modern

Sabato

15.05.2021

Nebulae Cristiana Palandri, composizione, visuals, live electronics Elena Gigliucci e Lorenza Sganzetta, performer

Da quando esiste il LAC, la musica offre innumerevoli stimoli, declinati di volta in volta in modi diversi. LuganoMusica ha attraversato da protagonista queste evoluzioni, regalando sempre nuovi approcci. Uno di questi è il rapporto con il contemporaneo, e la sinergia con l’associazione Oggimusica è il motore di un ciclo che ha raccolto il consenso di un pubblico etero-

geneo e trasversale. Early Night Modern è una serie di concerti che restituisce alcune delle più fresche e urgenti istanze della creazione musicale contemporanea. Senza etichetta raccoglie il fascino della creazione, l’indefinibile sensazione generativa, la meraviglia che lascia senza parole. Accanto ai quattro appuntamenti pre-serali quest’anno c’è spazio per la grande no-

vità di MMC (Meet Music Code): una doppia giornata dedicata alla computer music. Un invito alla scoperta, semplice ma profondo, serio eppure leggero. «Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità» scriveva Italo Calvino, «ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore».

Gli altri appuntamenti con gli Early night modern Venerdì

Domenica

Martedì

Lunedì

ore 19.00, Pagina 35

ore 19.00, Pagina 44

ore 19.00, Pagina 65

ore 19.00, Pagina 69

13.11.2020

20.12.2020

06.04.2021

19.04.2021

BREMAN Musikanten B, composizione, live electronics, sintetizzatore Ema MAgNi, chitarra, sintetizzatori, nastro magnetico

Elusive Balance Riccardo Giovinetto, sassofono, live electronics e visuals Simone Bosco, percussioni, live electronics

Workshop ore 10.00 – 13.00 / 14.30 – 17.00 / Sala 4 / Gratuiti*

Concerto ore 18.00 / Teatrostudio / Tariffa G “Nebulae” é un’installazione audio-visiva in cui le gestualità di due performer innescano un’astrazione che rappresenta una nebulosa. “Nebulae” aspira ad essere un varco spaziale e una metafora della sua origine: un lavoro sulla sinestesia in cui tre linguaggi, quello gestuale, quello visivo e quello sonoro, concorrono alla formazione

di un sistema semantico paritario. I danzatori, figure archetipiche, si contendono uno scettro, una scultura che può innescare il funzionamento dell’installazione. Sia l’audio, che il video sono auto-generativi ed i performer, danzando con la scultura, ne diventano gli esecutori.

Concerto ore 20.00 / Teatrostudio / Tariffa G Spossati da un’esistenza sempre al limite del frenetico, quasi come i vecchi animali della favola dei musicanti, B e Ema MAgNi decidono di mettersi virtualmente in viaggio per trovare ristoro nel sonoro. “BREMAN Musikanten” è un live

tra sound design e musica drone ambient. L’attesa è parte integrante dello spettacolo: un flusso sonoro in costante, lenta e progressiva evoluzione che si spinge ai limiti della percezione. Nell’attesa, balleremo con la nostra stessa ombra.

Concerto ore 21.00 / Teatrostudio / Tariffa G “Elusive Balance” è il terzo album del duo di musicisti e artisti multidisciplinari OZMOTIC, pubblicato per la prestigiosa label londinese Touch. “Elusive Balance”, nella forma di una performance audio-video in real-time, esplora l’equilibrio instabile ed elusivo esistente nel rapporto tra uomo e natura,

alla continua ricerca di nuovi, armonici approdi. In “Elusive Balance” abbiamo esplorato nuovi accostamenti musicali, indagando l’essenza più profonda della nostra sonorità per espandere le potenzialità emotive e compositive del nostro linguaggio artistico.

Sabato e domenica

15 e 16.05.2021 Domenica

Due giorni dedicati alla computer music ElectroNight e MMC 21 (Meet Music Code) Per la prima volta dalla sua apertura, il LAC ospita una doppia giornata dedicata alla computer music e alle relazioni convergenti tra musica elettronica, coding e digital art: la prima edizione dell’MMC (Meet Music Code). Ideato dal

compositore Alberto Barberis e dal programmatore Andrea Minetti, e organizzato da Oggimusica, prevede concerti, installazioni, performance, seminari, workshop e talk per una due giorni di incontri tra artisti digitali, ricercatori, pro-

16.05.2021

Workshop ore 10.30–13.00/14.30–17.30/18.00–19.30/ Sala 4 / Gratuiti*

grammatori e appassionati di musica-informatica. Uno scorcio – sia artistico sia tecnico – sulle possibilità offerte ad artisti e creativi dagli strumenti digital, dalla programmazione informatica, e dalle loro infinite sinergie. * Prenotazione obbligatoria

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EAR

Musica in immagini

EAR è un progetto di Spazio21 del Conservatorio della Svizzera italiana in coproduzione con LuganoMusica e realizzato con il sostegno della Fondazione Artephila.

Un ciclo di proiezioni per ripercorrere la vita dei grandi protagonisti della musica attraverso film e documentari storici realizzati da importanti registi. Una opportunità per scoprire l’universo musicale degli artisti che hanno scritto le pagine più belle della storia della musica, ripercorrere i successi, le folgoranti carriere, ma anche per conoscere gli aspetti più intimi e profondi, le debolezze, il lato umano e affettivo di personalità straordinarie. Quattro gli appuntamenti di questa stagione dedicati ai direttori Leonard Bernstein e Sergiu Celibidache, alla violoncellista Jacqueline du Pré, al violinista David Oistrakh.

© Daniel Vass

Electro Acoustic Room

Gli appuntamenti con EAR

Gli appuntamenti con Musica in immagini

Venerdì

Venerdì

Venerdì

Lunedì

Mercoledì

Mercoledì

Mercoledì

Mercoledì

ore 18.30, Pagina 27

ore 18.30, Pagina 40

ore 18.30, Pagina 56

ore 18.30, Pagina 59

ore 18.30, Pagina 29

ore 18.30, Pagina 40

ore 18.30, Pagina 45

ore 18.30, Pagina 56

23.10.2020

27.11.2020

Venerdì

Venerdì

ore 18.30, Pagina 61

ore 18.30, Pagina 70

12.03.2021

23.04.2021

26.02.2021

01.03.2021

28.10.2020

20.01.2021

10.02.2021

Extra-muros Accademia di Architettura Mendrisio

Leonard Bernstein: Gustav Mahler The little drummer boy

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24.11.2020

Jacqueline du Pré: A gift beyond words

Sergiu Celibidache Le jardin de Celibidache

David Oistrakh David Oistrakh, Artist of the People?

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Abbonamenti

Abbonatevi serenamente a LuganoMusica e scegliete il vostro posto preferito in sala! Se, nel corso della stagione un concerto dovesse essere annullato, vi ridaremo in contanti l’im-

porto del concerto. Inoltre, fin quando resteranno in vigore le disposizioni speciali da parte delle autorità per lo svolgimento degli eventi pubblici, gli abbonati avranno la possibilità, se non se la sentono di assistere ad un concerto, di essere rimborsati se ci ritorneranno il biglietto almeno 24 ore prima dello svolgimento del concerto.

9 concerti

8 concerti

5 concerti

prezzo 1a Categoria 2a Categoria 3a Categoria 4a Categoria

intero Fr. 715.00 Fr. 520.00 Fr. 370.00 Fr. 270.00

ridotto* Fr. 645.00 Fr. 455.00 Fr. 305.00 Fr. 205.00

Sabato 24 ottobre 2020 – ore 20.30 1 Tonhalle-Orchester Zürich Paavo Järvi, direttore Maria João Pires, pianoforte

prezzo 1a Categoria 2a Categoria 3a Categoria 4a Categoria

intero Fr. 610.00 Fr. 445.00 Fr. 320.00 Fr. 235.00

ridotto* Fr. 550.00 Fr. 390.00 Fr. 265.00 Fr. 180.00

Lunedì 21 settembre 2020 – ore 20.30 Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo Valerij Gergiev, direttore

1

prezzo 1a Categoria 2a Categoria 3a Categoria 4a Categoria

17 concerti intero Fr. 425.00 Fr. 325.00 Fr. 230.00 Fr. 165.00

ridotto* Fr. 385.00 Fr. 285.00 Fr. 195.00 Fr. 130.00

Domenica 22 novembre 2020 – ore 17.00 Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Riccardo Muti, direttore Maurizio Pollini, pianoforte

1

Domenica 20 dicembre 2020 – ore 17.00 Sir András Schiff, pianoforte

2

Mercoledì 3 febbraio 2021 – ore 20.30 Europa Galante Fabio Biondi, violino e direzione

3

Martedì 6 aprile 2021 – ore 20.30 Orchestra Mozart Daniele Gatti, direttore

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Mercoledì 14 aprile 2021 – ore 20.30 Enrico Dindo, violoncello Monica Cattarossi, pianoforte

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Abisal Gergiev, pianoforte

Domenica 22 novembre 2020 – ore 17.00 Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Riccardo Muti, direttore Maurizio Pollini, pianoforte

2

Domenica 20 dicembre 2020 – ore 17.00 Sir András Schiff, pianoforte

3

Mercoledì 3 febbraio 2021 – ore 20.30 Europa Galante Fabio Biondi, violino e direzione

4

Lunedì 1° marzo 2021 – ore 20.30 Daniil Trifonov, pianoforte

5

Martedì 16 marzo 2021 – ore 20.30 Deutsches Symphonie-Orchester Berlin Robin Ticciati, direttore Isabelle Faust, violino

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Martedì 6 aprile 2021 – ore 20.30 Orchestra Mozart Daniele Gatti, direttore

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Lunedì 19 aprile 2021 – ore 20.30 La Cetra Andrea Marcon, direttore Andreas Scholl, controtenore

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Lunedì 10 maggio 2021 – ore 20.30 King’s Singers

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Martedì 20 ottobre 2020 – ore 20.30 Kit Armstrong, pianoforte

2

Venerdì 13 novembre 2020 – ore 20.30 Ensemble Claudiana Wiener Sängerknaben Luca Pianca, direttore Joanne Lunn, soprano Marie-Claude Chappuis, contralto Bernhard Berchtold, tenore Fulvio Bettini, basso

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Lunedì 14 dicembre 2020 – ore 20.30 Kammerorchester Basel Giovanni Antonini, direttore Bertrand Chamayou, pianoforte

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Venerdì 15 gennaio 2021 – ore 20.30 Julian Rachlin, violino e viola Denis Kožukhin, pianoforte

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Venerdì 22 gennaio 2021 – ore 20.30 Denis Matsuev, pianoforte

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Lunedì 8 marzo 2021 – ore 20.30 Orchestra reale del Concertgebouw Philippe Jordan, direttore Janine Jansen, violino

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Mercoledì 14 aprile 2021 – ore 20.30 Enrico Dindo, violoncello Monica Cattarossi, pianoforte

8

prezzo 1a Categoria 2a Categoria 3a Categoria 4a Categoria

intero Fr. 1’185.00 Fr. 910.00 Fr. 645.00 Fr. 470.00

ridotto* Fr. 1’065.00 Fr. 790.00 Fr. 535.00 Fr. 360.00

Lunedì 21 settembre 2020 – ore 20.30

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Martedì 20 ottobre 2020 – ore 20.30

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Sabato 24 ottobre 2020 – ore 20.30

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Venerdì 13 novembre 2020 – ore 20.30

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Domenica 22 novembre 2020 – ore 17.00

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Lunedì 14 dicembre 2020 – ore 20.30

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Domenica 20 dicembre 2020 – ore 17.00

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Venerdì 15 gennaio 2021 – ore 20.30

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Venerdì 22 gennaio 2021 – ore 20.30

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Mercoledì 3 febbraio 2021 – ore 20.30

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Lunedì 1 marzo 2021 – ore 20.30

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Lunedì 8 marzo 2021 – ore 20.30

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Martedì 16 marzo 2021 – ore 20.30

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Martedì 6 aprile 2021 – ore 20.30

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Mercoledì 14 aprile 2021 – ore 20.30

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Lunedì 19 aprile 2021 – ore 20.30

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Lunedì 10 maggio 2021 – ore 20.30

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*Il prezzo ridotto è riservato a beneficiari AVS/AI, studenti e apprendisti. In caso di necessità, LuganoMusica si riserva la facoltà di apportare modifiche di programma o di artisti. Ciò nonostante né i biglietti né gli abbonamenti verranno sostituiti o rimborsati. 79


Sala Teatro

Prezzi biglietteria LAC

1a Categoria 2a Categoria 3a Categoria 4 Categoria a

5a Categoria Posti riservati a persone con disabilità Balconata

Platea

Per i concerti elencati sotto le prime 4 file dal palco non saranno di 2a categoria, come per gli altri concerti, bensì di 3a categoria: 13.11.2020 Ensemble Claudiana Wiener Sängerknaben Luca Pianca, direttore 14.12.2020 Kammerorchester Basel Giovanni Antonini, direttore Bertrand Chamayou, pianoforte 03.02.2021Categorie LuganoMusica Europa Galante 1ª Categoria Fabio Biondi, 2ª Categoria violino e direzione 3ª Categoria 4ª Categoria 04 e 06.04.2021 Orchestra Mozart5ª Categoria Riservati portatori di Handicap Daniele Gatti, direttore

80

Logge

Tariffa A prezzo 1a Categoria 2a Categoria 3a Categoria 4a Categoria 5a Categoria

intero AVS/AI studenti Fr. 132.00 Fr. 121.00 Fr. 66.00 Fr. 99.00 Fr. 88.00 Fr. 49.00 Fr. 71.50 Fr. 60.50 Fr. 35.00 Fr. 49.50 Fr. 38.50 Fr. 19.80 Fr. 27.50 Fr. 22.00 Fr. 13.20

Tariffa B prezzo 1a Categoria 2a Categoria 3a Categoria 4a Categoria 5a Categoria

intero AVS/AI studenti Fr. 77.00 Fr. 66.00 Fr. 38.00 Fr. 60.50 Fr. 49.50 Fr. 30.00 Fr. 49.50 Fr. 38.50 Fr. 24.00 Fr. 38.50 Fr. 27.50 Fr. 19.80 Fr. 27.50 Fr. 22.00 Fr. 13.20

Tariffa D

Non numerato, categoria unica Fr. 33.00 Studenti e apprendisti Fr. 13.20

Tariffa E

Non numerato, categoria unica Fr. 22.00 Studenti e apprendisti Fr. 13.20

Tariffa F

Non numerato, categoria unica Fr. 11.00

Tariffa G

Non numerato, categoria unica Fr. 15.00 Entrata gratuita per gli abbonati a LuganoMusica, per i soci OGGIMUSICA e per i detentori dei biglietti del concerto della serata.

Liceali e studenti del Conservatorio della Svizzera italiana hanno l’ingresso gratuito la sera del concerto, a seconda della disponibilità. I prezzi dei biglietti acquistati nei punti vendita esterni al LAC possono subire leggere variazioni a dipendenza delle commissioni di vendita.

Prevendita biglietti dei concerti della stagione 2020/2021: www.luganomusica.ch presso la biglietteria del LAC dal martedì alla domenica dalle 14.00 alle 18.00, oppure telefonicamente al +41 (0)58 866 42 22 dal martedì alla domenica dalle 14.00 alle 18.00. (Nel caso di concerti serali, orario biglietteria prolungato sino all’inizio dello spettacolo. Nel caso di concerti serali il lunedì, apertura della biglietteria 90 minuti prima dell’inizio dello spettacolo). Per gli spettatori con disabilità o mobilità ridotta si consiglia la prenotazione dei biglietti almeno 24 ore prima dell’inizio dello spettacolo. In caso di necessità, LuganoMusica si riserva la facoltà di apportare modifiche di programma o di artisti. I biglietti verranno rimborsati esclusivamente in caso di cancellazione. Informazioni LuganoMusica Tel. +41 (0)58 866 42 85 lunedì – venerdì: 09.00 – 16.00 info@luganomusica.ch www.luganomusica.ch

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Membri del Consiglio di Fondazione Marco Borradori, presidente Roberto Badaracco Tiziano Brianza Luigi Maria Di Corato Giorgio Giudici Giovanna Masoni Brenni Francesco Micheli Franco MĂźller Marco Netzer, vice presidente Luca Pedrotti Simona Zappa

IL PIACERE DELLA CULTURA

Organigramma Etienne Reymond, direttore Daniela Alberti Roth, responsabile eventi Diana Ivanisevic, amministratrice, responsabile marketing Valentina Pusterla, assistente artistica Marco Ferullo, redattore Zeno Gabaglio, redattore programmi di sala Adriano Heitmann, fotografo Giovanni Laghi, grafico

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La musica è forse l’esempio unico di ciò che avrebbe potuto essere la comunicazione delle anime, se non ci fossero state l’invenzione del linguaggio, la formazione delle parole, l’analisi delle idee. Marcel Proust

Biglietti online www.luganomusica.ch LuganoMusica Piazza Bernardino Luini 2 CH-6900 Lugano Tel. +41 (0)58 866 42 85 (lunedì-venerdì 09.00-16.00) info@luganomusica.ch www.luganomusica.ch 84

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