Rivista Festa dell'Uva 2014 - Vò Euganeo - PD

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PA D O VA

STRADA DEL VINO DEI COLLI EUGANEI

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VENERDÌ 19/09 dalle ore 20.00

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I Cavalieri Cabernet e Merlot riscaldano la vostra notte in piazza a Vo', deliziati da intriganti Stuzzichini. dalle ore 22.00

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DOMENICA 21/09 ore 10.00 Esposizione Mostra Concorso Uve ore 14.00 Degustazione Guidata e Vendita dei Vini ore 15.00 Premiazione Mostra Concorso Uve ore 16.00 SFILATA CARRI ALLEGORICI ore 19.00 Premiazione Carri Allegorici ore 19.30 Cabaret con Fabrizio Casalino

Vo' Padova Colli Euganei dal 19 al 21 Settembre 2014

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Lupin e l'oro dei Colli

Gruppo

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Saluto del Sindaco

Torna anche quest’anno l’appuntamento con la Festa dell’ Uva che celebra la Sua 64a edizione. Desidero, in qualità di nuovo Sindaco di Vo’, innanzitutto ringraziare di cuore, in ordine sparso ma non d’importanza, a nome mio, dell’intera Amministrazione Comunale e di tutta la Cittadinanza, l’Associazione Da Vadum a Curtis, il Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, la Pro Loco e i suoi preziosi volontari, tutte le Associazioni di volontariato presenti, la Regione Veneto, la Camera di Commercio, le Associazioni di Categoria, il Consorzio Tutela Grana Padano, i numerosi sponsors, i produttori di uva e di vino presenti, l’innovativa e brillante direzione artistica, l’evoluta assistenza informatica, gli instancabili nonché fantasiosi gruppi di carristi, e come direbbero gli inglesi, “last but not least” molti altri cittadini che strada facendo sono stati coinvolti. Tutti Loro sono stati vicini al progetto: chi regalando tempo ed energie, chi con aiuti economici, chi con le proprie competenze e chi ancora con le idee: il tutto è stato ben amalgamato e coordinato dagli organizzatori ed è ciò che sarà la 64a festa dell’Uva. La Festa dell’Uva di Vo’ affonda le sue origini negli anni ‘50, a quel tempo, appena usciti dalla guerra, facendo leva sul sacrificio dei nostri contadini, sul momento ludico della festa e dei carri si guardava al futuro con speranza e ottimismo. Proprio come allora, oggi speriamo di uscire da un altro tipo di guerra che ha devastato le nostre prospettive di sviluppo e che ha segnato la vita di tutti noi negli ultimi anni di crisi economica. È mia speranza che questa festa rappresenti il simbolo dell’unione della nostra comunità per un futuro di prosperità accompagnata da un sentimento di collaborazione e solidarietà. Forse... anche per questo la comunità ha scelto per la prima volta di portare delle donne ai vertici dell’Amministrazione Comunale, per contribuire al futuro del Nostro

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Paese, in questo particolare momento storico in cui c’è più bisogno di quell’energia, di quella forza e al tempo stesso di quella sensibilità tipiche del mondo femminile. Questi giorni saranno comunque una parentesi gioiosa di grande festa per tutte le nostre famiglie e per tutti coloro che, uomini e donne, hanno quotidianamente curato con fatica e dedizione i nostri campi nonostante un’annata meteorologicamente contrastata e in parte anomala nei riscontri sia qualitativi che quantitativi della produzione. Certo molte cose sono cambiate, ma la memoria di una civiltà contadina, intrisa di sani valori e di buoni principi, che guardava alla natura con rispetto e con riconoscenza, può costituire ancora oggi un modello civico a cui ispirarci per ritrovare e rilanciare l’essenza delle nostre origini. Se dovessi formulare un invito a tutti in questa grande festa, richiamerei il calore di un buon bicchiere di vino in compagnia e l’incrocio dei nostri sguardi nell’allegria del momento come antidoto, per esempio, ai pur utili, social-network o ad altre effimere attrazioni del nostro tempo. Vi inviterei a gustare i profumi e sapori semplici che tutto l’anno sanno offrire i nostri ristoratori dei Colli di Vo’, un’isola felice dell’enogastronomia dove chiunque può ritrovare un invitante, accogliente e piacevole angolino dove fermarsi e volersi un po’ di bene. Da bambina ho vissuto questa grande festa con gioia e spensieratezza, da adolescente con curiosità e sentimento, poi con rassicurante senso di continuità e ora da Sindaco spero di riscoprire, con tutti Voi, queste piacevoli emozioni con rinnovato spirito di servizio e di attenzione verso tutta la comunità. Porgo il tradizionale saluto di benvenuto a quanti parteciperanno alla 64a Festa dell’Uva rinnovando i ringraziamenti a tutti, e ripeto TUTTI, coloro i quali sono stati coinvolti e hanno reso possibile questa 64a festa dell’Uva.

Guarda il calor del sole che si fa vino, giunto a l’omor che de la vite cola. D. Alighieri Purgatorio XXV

Buona Festa dell’Uva a tutti !!! Vanessa Trevisan Sindaco di Vo’



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Assessore Agricoltura Regione Veneto La vita è troppo breve, per bere del vino cattivo. Gotthold Ephraim Lessing

Lessing era un teorico illuminista appartenente alla schiera dei cosiddetti “filosofi popolari”; sostenitore della ricerca continua, egli pensava che l’illusione del possesso rende pigri e presuntuosi, e che solo la ricerca tiene desti ed insonni. Per questo non credo di esagerare affiancando la figura di Lessing a noi veneti, cittadini di una regione la cui cultura e la cui storia si fonda proprio sui valori di intraprendenza e valorizzazione continua dei nostri prodotti. Forse non è un caso che il Veneto sia il più straordinario distretto produttivo mondiale del vino: un giacimento di varietà, tipicità, sapori e qualità in ampia gamma, i cui custodi sono circa 50 mila imprenditori agricoli. È un territorio che per il vino ha una vocazione storica e particolare, dove è stata pure rinvenuta la più antica testimonianza mondiale della vite: una impronta fossile di ampelidea risalente a 50 milioni di anni fa, custodita nel Museo di Storia Naturale di Verona. Questo patrimonio regionale ha prodotto la scorsa vendemmia oltre 8 milioni di ettolitri di vino, dei quali più di 3 milioni 353 mila ettolitri a Denominazione d’Origine

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Controllata o DOCG, che confermano il primato assoluto del Veneto nella produzione nazionale di vini di qualità. In termini economici, gli operatori veneti esportano all’estero una quantità di vini e mosti pari a circa il 60 per cento della produzione regionale, corrispondenti a quasi il 32 per cento del totale dell’export enologico nazionale. La scelta della qualità legata al territorio e del prodotto tipico può e deve crescere sempre più per soddisfare il consumatore che vuole il meglio e per sostenere un’economia mondiale che sta cercando di uscire dalla crisi. La nostra è una sfida francamene di altissimo livello, per cogliere gli spazi di mercato che potenzialmente possono essere coperti dal vino e dagli altri prodotti che derivano dalla vite, in primo luogo la Grappa della quale pure siamo il maggiore distretto produttivo mondiale. In questo panorama si inserisce una delle più belle e partecipate feste di territorio dedicate alla vendemmia, la Festa dell’Uva di Vò. Una zona, quella dei Colli Euganei, storicamente vocata alla coltivazione e produzione del vino come testimoniano i reperti che ci hanno lasciato i paleoveneti. È l’espressione della gioia dopo un anno di fatiche e nell’aspettativa di poter condividere eccellenti produzioni enologiche in famiglia, con gli amici e con i tanti ospiti che ogni anno vengono da queste parti perché sedotti dalla bellezza del luogo e dalla bontà dei vini.

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Franco Manzato Assessore Agricoltura Regione Veneto

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Carro 2o Classificato 2013 Come dice Grande Puffo: bevete il vino Doc dei Colli Euganei... Che è meglio

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Irriducibili




Saluto del Consiglio Regionale Veneto

È un’annata difficile, quella che si sta chiudendo nelle nostre campagne. Alla recessione economica e alla conseguente contrazione dei consumi, si sono sommati negli ultimi mesi un andamento climatico avverso e una complessa crisi politica e diplomatica che, in un incrocio di sanzioni economiche, ha portato tra l’altro alla chiusura del mercato russo. Di fronte ad uno scenario così difficile, appuntamenti di grande tradizione e fascino popolare, qual è certamente la Festa dell’Uva di Vo’ Euganeo, assumono un ruolo e un’importanza

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particolare. Rafforzano, innanzitutto, quella vicinanza solidale tra produttori e consumatori, indispensabile per dare respiro e futuro al settore. L’uva è uno dei prodotti d’eccellenza del nostro Veneto, e i Colli Euganei ci regalano vigneti di assoluta originalità e qualità. Offrono, poi, una grande visibilità al territorio, aggiungendo valore ad una proposta turistica completa e competitiva. Ripropongono, infine, valori, cultura, tradizioni che rappresentano la forza identitaria della nostra terra. Anche per questo, unitamente al Consiglio Regionale del Veneto, ringrazio gli organizzatori per il loro impegno e auguro a tutti, espositori e visitatori, una buona festa: che l’edizione numero 64 di questa splendida manifestazione rappresenti per tutti un momento di serenità e di divertimento.

Clodovaldo Ruffato Presidente del Consiglio Regionale del Veneto


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Consorzio Tutela Vini Colli Euganei

La 64a Festa dell’Uva rappresenta per me un’edizione davvero speciale, da poco più di un mese sono infatti alla guida del Consorzio Vini Colli Euganei in quanto a giugno è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione. Un ringraziamento sentito va ad Antonio Dal Santo che ha retto per molti anni, con caparbietà e passione, le sorti del Consorzio e ai Consiglieri uscenti che hanno contribuito a portare la nostra struttura ai livelli che conosciamo. Molte sono le sfide che stiamo affrontando a partire dall’incarico erga omnes che ci è stato assegnato nel 2014. Tale attività consente una migliore e più efficace promozione e tutela delle Denominazioni Colli Euganei Fior d’Arancio DOCG e Colli Euganei. Alle iniziative da noi proposte possono partecipare tutte le aziende che utilizzano la denominazione e questo contribuisce a divulgare in maniera ancora più incisiva la qualità dei nostri vini. Si realizza anche una maggiore equità tra le varie aziende in quanto i costi dell’attività vengono ripartiti tra tutti gli utilizzatori delle Denominazioni. Quest’annata, sicuramente anomala dal punto di vista meteorologico, ci ha visto impegnati in

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prima linea al fine di contribuire a raggiungere un’adeguata qualità delle uve necessarie per ottenere i vini Colli Euganei. Tale impegno continua anche in vendemmia attraverso il nostro laboratorio che consente di fornire, in tempo reale, le risposte analitiche ai nostri clienti. Il laboratorio è accreditato e quindi in grado di rilasciare certificati ufficiali. Ormai da molti anni è il nostro fiore all’occhiello e un punto di riferimento per la zona, invito chi non lo avesse ancora fatto a visitarlo. L’impegno consortile non si limita solo agli aspetti tecnici ma un grosso sforzo da sempre è profuso per realizzare al meglio la promozione dei vini e questo avviene sia all’estero, sia in Italia e anche ovviamente in ambito locale. In tale contesto si inserisce la Festa dell’Uva che è di gran lunga una tra le poche manifestazioni che possono rivendicare una lunghissima tradizione. Per questo va dato merito all’Amministrazione Comunale e a tutti i Volontari che in questi anni hanno supportato, ognuno per la parte di propria competenza gli organizzatori. Se riusciamo a fare fronte comune, valorizzando tutti assieme le peculiarità del nostro territorio e le enormi potenzialità che esso esprime, potremo, senza ombra di dubbio, contribuire in maniera sostanziale al rilancio dell’economia locale. Buona Festa dell’Uva.

Emanuele Calaon Il Presidente Consorzio Tutela Vini Colli Euganei


Carro 4o Classificato 2013

Col Vin Bon anche il gatto balla coi topi

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Amici di Sossano




Presidente Camera di Commercio

Una Festa in cui il richiamo della tradizione abbraccia le novità dell’innovazione in chiave enologica. La Festa dell’Uva di Vo’ è espressione di una delle più tipiche e condivise tradizioni popolari del territorio dei Colli Euganei. Anche quest’anno infatti gli importanti valori della tradizione e della ricerca, legati alla storia dell’agricoltura e dell’economia del territorio, si incontrano alla Festa dell’Uva di Vò. È un appuntamento da non perdere, che da oltre 60 anni si pone un doppio obiettivo: far conoscere ai padovani e ai turisti i vini euganei, e nello stesso tempo i luoghi dove nascono i nostri vini e i prodotti tipici dei Colli. La Camera di Commercio di Padova riconosce in questa manifestazione settembrina il principale appuntamento per la valorizzazione in particolare dei vini bianchi e rossi dei Colli Euganei come il Serprino e il Fior d’Arancio, che proprio in questi ultimi anni hanno ricevuto importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Non dimentichiamo che il vino, oltre ad essere un prodotto commerciale, è innanzitutto il frutto di un ambiente e di una cultura consolidata che

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il visitatore può conoscere visitando Vo’ e i suoi angoli paesaggistici più suggestivi. Fra i traguardi che si prefigge la Camera di Commercio di Padova, in primis c’è quello di garantire trasparenza e sicurezza alimentare, oltre all’impegno delle aziende dei Colli Euganei nel voler migliorare qualità del prodotto e gestione aziendale. Soprattutto in questi anni di crisi economica, per rilanciare e rafforzare i prodotti tipici locali e creare un connubio di richiamo turistico fra città d’arte e mondo enogastronomico, è fondamentale consolidare la filiera ponendo più attenzione alle attività di trasformazione e commercializzazione, sviluppare e promuovere le produzioni made in Padova, aggregare le piccole e medie imprese e favorire il ricambio generazionale. Da più di dieci anni, la Camera di Commercio di Padova traccia la via del sostegno al miglioramento delle produzioni, con l’auspicio che anche una manifestazione di grande impatto provinciale come quella che coinvolge Vo’, sia di impulso per stimolare ulteriormente le Associazioni di categoria e gli operatori economici padovani a proseguire sulla via dell’innovazione.

Fernando Zilio Presidente Camera di Commercio di Padova

Enoteca Ca’ manin


Carro 5o Classificato 2013

Con il Moscato e il Molleggiato il divertimento è assicurato

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I Tarantati



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Lettera di un Carrista Anonimo

“Tosi o femo el carro st’anno?” Tutto comincia così da una domanda fatta tanto per dire a delle mani ricoperte di silicone, e mille idee per la testa. Si inizia tutti un po’ artisti che schizzano su fogli di carta volanti quell’idea del carro sognata e risognata più volte durante l’inverno. La testa del carrista non va mai in ferie finita la festa dell’uva, sogna già come fare per stupire il pubblico il prossimo anno. Quindi che inizino le danze, inizia la corsa contro il tempo, da un ammasso di ferraglia saldando un po’ qua un po’ la, il carro comincia a prendere forma, le sere scorrono veloci e dal ferro si passa al legno, poi alla carta, dalla stoffa ai vestiti, a volte si litiga per un ferro saldato così o saldato cosà ma questo fa tutto parte del gioco quindi in questi casi si deve solo fare una cosa “tosi, fermi tutti semo dirò fare casin, ze mejo fermarse tutti e bere un goto de serprin così dopo se ragiona mejo”. Infatti è così, dopo un buon “goto” si ragiona sempre meglio. Tra “goti” e duro lavoro “ze rivá l’uva”, giorno e notte dove tra uva e silicone c’è sempre di mezzo il tempo, infatti ormai non si contano più i giorni ma le ore, migliaia di acini d’uva tagliati uno a uno con cura vengono incollati in un letto di silicone, dando vita a un lavoro di maestria unico nel suo genere. Tutto è pronto “ze ora de ndare in piazza”, ci siamo, è il giorno della sfilata, il cuore va in gola, il pubblico e appena al di la di quel cancello e

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acclama, quella domenica tanto attesa è arrivata, è arrivato il momento di mostrare a tutti il capolavoro, il carrista però sa che ci sarà una classifica di gradimento qualcuno sarà secondo, qualcuno sarà primo, qualcuno sarà ultimo, ma tutto sommato sono tutti vincitori perché il carro è stato finito e ammirato da migliaia di persone. La sfilata tanto attesa, in un attimo finisce e se messa a paragone a tutto il lavoro fatto qualcuno pensa “Tutta sta fadiga par do ore de sfilata!” Questa è la magia della festa dell’uva, il carrista che lavora mesi per stupire il pubblico per soli pochi minuti. Arriva la sera, con il “magon in gola” ci si saluta tutti e si cerca di risolvere un dilemma, “tosi deso aea sera cosa femo ???” Un carrista Anonimo L’Animo del Carrista Anonimo Ciò che ingegna il carrista è la stessa forza che smuoveva uomini come Leonardo Da Vinci, la forza dell’inventare, l’immaginazione che diviene reale nella pratica. La sopportazione della tensione durante gli ultimi giorni di preparazione porta ad incarnare nell’animo del carrista gli odori del silicone e degli elettrodi, le notti in bianco, il sudore che cola dalla fronte come emozioni indelebili. Felice e stanco dopo la festa dell’uva il carrista ricomincia subito a sognare la sua futura opera d’arte per ritrovare e riprovare la stessa felicità che la Festa Dell’Uva gli sa dare.


Carro 6o Classificato 2013

Con l'uva e la natura, la vincita è sicura

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Carissimo Giuliano, Per anni ci hai fatto da consigliere, da maestro, da padre, per la costruzione dei carri. Ci hai fatto da esempio di vita. Nei momenti difficili eri il nostro faro, appena avevamo una difficoltà tu subito arrivavi anche nelle ore più disperate della notte, e con la tua grandissima generosità e il tuo sorriso sotto i baffi, ci aiutavi e riuscivi a farci sparire qualsiasi problema, qualsiasi preoccupazione, senza mai chiedere nulla in cambio. A te bastava vederci felici e uniti. Questo è quello che ci hai insegnato. Grazie alpino Giuliano da lassù siamo sicuri che ci darai ancora una mano.

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