GLI EBREI A MARTELLAGO NEGLI ANNI TRENTA

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RETE DELLE GEOSTORIE A SCALA LOCALE

Istituto Comprensivo “C. Goldoni” di Martellago (VE) Anno Scolastico 2010-‘11 Classe 3 A Scuola Secondaria di primo grado

GLI EBREI A MARTELLAGO ANNI 1933 – 1938

(Coordinamento didattico Marialina Bellato) (Ins.te Lorella Lazzari)


ANALISI DEI DOCUMENTI D’ARCHIVIO Consultando il glossario analizza il documento n° 1

1-Il documento è stato trovato nel……………… di………………………………………….. -Si riferisce all’anno…………. o anno……… del …………………………………………….. 2- Il fascicolo denominato CATEGORIA XII contiene documenti che riguardano a-………………………………………. b-……………………………………..… c-………………………………………. 3-Le informazioni sullo Stato Civile comprendono molte altre ……………………., per cui è stata necessaria una ulteriore sottoclassificazione: ………………………………………. 4- La cartella da cui è stato ricavato questo documento raccoglieva tutte le informazioni su ……………………………………………….. 5- Spiega il significato di R.D.L 17 novembre 1938 …………………………………………………………………………………… ……………………………..


1- Consultando il glossario, analizza il documento n° 2 e indica con : - 1 chi ha emesso la circolare - 2 quando è stata emessa - 3 a chi era indirizzata perché venisse applicata - 4 a chi era inviata per conoscenza - 5 l’argomento della circolare

……………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………….. ……………………………………………………….

2- Segnala con: - il giallo il contenuto del materiale didattico - l’arancione a chi era diretto il materiale didattico - con il verde la funzione del materiale didattico per i bambini - con il blu la funzione del materiale didattico per le insegnanti 3- Rileggi l’ultima frase della circolare. Secondo te la segnalazione del materiale didattico vincolava l’acquisto:

si

no


Motiva la scelta…………………………………………………………………………………………….. 4- Secondo te il Provveditorato agli studi di Venezia ha inviato la circolare che riguarda la scuola ai Podestà, cioè ai “sindaci “ e non direttamente agli Ispettori didattici e ai Direttori didattici perché: l’organizzazione della scuola dipendeva dal comune il Podestà aveva il compito di far attuare nel suo comune le leggi fasciste e le indicazioni dategli dal Prefetto anche in materia scolastica e spettava a lui trasmetterle ai dirigenti scolastici perché le attuassero la scuola, anche se aveva una organizzazione autonoma, ubbidiva al podestà. 5- Segna con una crocetta le frasi che ti fanno capire com’era la scuola nel periodo del fascismo strumento per far conoscere e propagandare le idee del fascismo dipendente e sottoposta al controllo statale

esecutrice di ordini e di indicazioni metodologiche che venivano dal Ministero libera nelle iniziative scolastiche e nell’acquisto di materiali Analisi del documento n° 3 1-Indica con : - 1 chi ha emesso la corrispondenza ……………………………………………… - 2 quando è stata emessa …………………………………………… - 3 come è stata protocollata …………………………………………… - 4 a chi era indirizzata ………………………………………….. - 5 scopo della corrispondenza ………………………………………….. - 6 l’argomento della lettera ………………………………………


Analisi del documento n°4 1-Indica con : - 1 chi ha emesso la corrispondenza …………………………………………… - 2 quando è stata emessa ………………………………………….. - 3 come è stata protocollata ………………………………………… - 4 a chi era indirizzata …………………………………… - 5 scopo della corrispondenza …………………………………… -5 l’argomento della lettera ………………………………………

I documenti 3 e 4 in quale fascicolo dell’Archivio storico di Martellago si trovano ? …………………………………………………………………


Analisi del documento 5 1-Indica con : - 1 chi ha emesso la corrispondenza ……………………………………………………. - 2 quando è stata emessa ……………………………………………………… - 3 come è stata protocollata ……………………………………………………… - 4 a chi era indirizzata ……………………………………………………… - 5 scopo della corrispondenza …………………………………………………….. - 6 l’argomento della lettera …………………………………………………….. Dalla lettura dei documenti 3 , 4 e 5 si può dedurre che a Martellago : …………………………………………………………………. …………………………………………………………………. …………………………………………………………………. …………………………………………………………………. ………………………………………………………………….


Analisi del documento n° 1 a - Leggi attentamente e poi indica con: - 1 chi ha emesso il manifesto

………………………………

- 2 quando e dove è stato emesso …………………………

- 3 a chi era indirizzato …………………………………………………….…

- 4 scopo del manifesto ……………………………………………………………………

Alalà : modo di salutare


3- Sottolinea tutti i termini che ti fanno pensare al Fascismo e circonda quelli che ti richiamano la civiltà Romana. Completa poi la tabella Termini associati all’Impero Romano

Termini associati al periodo fascista

……………………………………………….. ……………………………………………….. ……………………………………………….. ……………………………………………….. ……………………………………………….. ……………………………………………….. ………………………………………………. ……………………………………………….. ……………………………………………….. ………………………………………………..

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GLOSSARIO DEI TERMINI ARCHIVISTICI Archivio

1. Complesso dei documenti prodotti o acquisiti da un ente ( magistrature, comuni, enti pubblici territoriali e non territoriali; istituzioni private, famiglie e persone) durante lo svolgimento della propria attività. 2. Locale in cui un ente conserva il proprio archivio. 3. Istituto nel quale vengono concentrati archivi di varia provenienza che ha per fine istituzionale la conservazione permanente dei documenti destinati alla pubblica consultazione. Es. Archivio di Stato di Venezia

Classe

Sottoclassificazione, sottoinsieme di….

Busta (b.)

Contenitore nel quale vengono conservati i documenti sciolti oppure i fascicoli costituenti una determinata pratica.

Titolario

Sistema di classificazione progettato per ordinare con una logica o con dei criteri il flusso dei documenti che vanno a costituire l'archivio.

Categoria archivistica

Partizione del titolario, caratterizzata da un simbolo numerico o alfanumerico, corrispondente ad argomenti contraddistinti da aspetti comuni.

Fascicolo (fasc.)

Documenti relativi ad un determinato argomento, raccolti all'interno di una camicia o copertina. A volte il fascicolo comprende documenti relativi ad affari diversi, o a questioni di carattere generale. Può essere articolato in sottofascicoli e inserti.

Sottofascicolo

…………………………………………………………………………………………..

Protocollo

Registro su cui vengono annotati quotidianamente i documenti spediti e ricevuti da una scuola, comune, ente. L’operazione di registrare il documento con i dati essenziali è una prova dell’autenticità del documento stesso. Con la registrazione al protocollo un documento entra a far parte integrante di un archivio.

N° di Protocollo

I documenti vengono catalogati con un numero progressivo di registrazione detto n° di protocollo

…………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………… Dopo aver osservato un documento riporta il n° di protocollo, la data di registrazione e la categoria sotto il quale è stato registrato.


GLOSSARIO DEI TERMINI FASCISTI Prefetto

Uniformi prefettizie italiane in epoca fascista

1927

Podestà 1926

PNF 1921

In epoca fascista il Prefetto era la più alta autorità dello Stato nella provincia, veniva nominato con decreto reale e dipendeva dal Ministro dell'Interno. Mussolini si servì dei prefetti per : - rafforzare il potere esecutivo e vigilare sull’applicazione delle leggi. - controllare l'andamento di tutte le Pubbliche Amministrazioni, - sopraintendere la pubblica sicurezza e disporre delle forze armate in caso di necessità. Una circolare di Mussolini ribadiva che il prefetto doveva considerasi la prima autorità locale. "Ogni Prefetto è un Ministro nella provincia che governa". In Italia il regime fascista con la legge 4 febbraio 1926, n. 237. introdusse la figura del podestà che doveva far applicare le leggi e di ciò doveva rispondere al Prefetto. Tutte le funzioni svolte in precedenza dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale furono trasferite ad una sola persona, il podestà, nominato con Regio decreto per cinque anni dal Ministero dell'Interno. Il podestà era assistito da una consulta municipale, con funzioni solo consultive, nominata dal prefetto Partito Nazionale Fascista Fu il primo partito politico italiano espressione del movimento fascista. Nato nel 1921 guidò la cosiddetta rivoluzione delle camicie nere che portò, nell'autunno del 1922, Benito Mussolini a divenire presidente del Consiglio dei ministri. Tra la metà e la fine degli anni venti, diventò il partito unico del Regno d'Italia fino alla caduta del regime fascista nel luglio del 1943.


PNF aveva raccolto in questo testo i principi della dottrina e della ideologia fascista

12 marzo 1925

Fascio littorio

Provveditorato agli Studi Consiglio delle Corporazioni

Istituita la sezione di PNF di Martellago e Maerne ( Archivio storico Martellago) Era, nell'Antica Roma, un simbolo del potere e dell'autorità. Si trattava di un fascio cilindrico di verghe di betulla bianca, simboleggianti il potere di punire, legate assieme da nastri rossi di cuoio (latino: fasces), simboli di sovranità e unione, al quale era infissa un'ascia di bronzo, a rappresentare il potere di vita e di morte sui condannati romani. Nel marzo del 1919 nacquero ad opera di Benito Mussolini i "Fasci italiani di combattimento" per raccogliere quanti volevano Fiume e la Dalmazia italiane.

Il Provveditorato agli Studi si occupava della attuazione dei programmi ministeriali scolastici, dei libri da adottare, degli insegnanti e dell' organizzazione didattica. Organismi statali che raggruppavano categorie di lavoratori con lo scopo di risolvere i conflitti tra lavoratori e imprenditori, di pianificare l’economia e di avere un controllo della società imprenditoriale.

CURIOSITA’ - Il fascio è un simbolo largamente utilizzato nel resto del mondo in stemmi, bandiere e sigilli per rappresentare l'autorità.

St Ste

Stemma del Canton San Gallo (Svizzera)

Po Stemma della Polizia norvegese

Stemma della Francia


L'art. 3 del Regio Decreto 1 del 1927 soppresse le sottoprefetture e ne trasferì le attribuzioni alle prefetture. In epoca fascista i prefetti furono uno degli strumenti di cui si avvalse Mussolini per la politica di centralizzazione e rafforzamento del potere esecutivo A livello provinciale non furono infrequenti le tensioni tra i prefetti e i massimi dirigenti locali del PNF, i segretari federali (più noti come federali), sebbene una circolare di Mussolini del 1927 avesse ribadito che il prefetto doveva considerasi la prima autorità locale. In Italia il regime fascista introdusse la figura del podestà con la legge 4 febbraio 1926, n. 237, una delle cosiddette leggi fascistissime. Dal 21 aprile 1927 al 1945 gli organi democratici dei comuni furono soppressi e tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale furono trasferite al podestà, nominato con Regio decreto per cinque anni . nominati dal Ministero dell'Interno. Il podestà era inoltre assistito da una consulta municipale, con funzioni consultive, composta da almeno 6 consultori, nominati dal prefetto o, nelle grandi città, dal Ministro

dell'Interno.


IMMAGINI DI MARTELLAGO AL TEMPO DEL FASCISMO dagli anni 10 agli anni 40

1956 Entrando a Martellago da Ovest Via Castellana Recinto a sx di villa Grimani casette a dx chiesa e campanile

1925 Via Castellana da Est casette ingresso villa Grimani illuminazione strada


1925 veduta da Villa Grimani Galoppatoio canonica Via Roma e Via Castellana

1942 veduta dalla chiesa Castellana con paracarri Vespasiano Monumento brolo a sx di Villa Grimani oratorio 1956 Castellana casette

1916 La castellana verso Mestre

Platani


GLI EBREI NELL’EUROPA DELLA PRIMA METÀ DEL NOVECENTO

1-Analizza il planisfero del 1939 e calcola il numero complessivo di ebrei presenti nel mondo. ……………………………………………………………………………………………… 2- Individua e colora il continente nel quale c’era la maggior concentrazione di popolazione ebraica


1- Analizza il planisfero del 1948 e calcola il numero complessivo di ebrei presenti nel mondo……………… 2- Individua e colora il continente nel quale si concentra la maggioranza della popolazione ebraica 3- Quale stato nuovo è presente nel planisfero?.................................................... Osservando e confrontando i due planisferi quali domande ti puoi fare?

IL CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E POLITICO NELLA GERMANIA NEGLI ANNI 20-30 La bruciante sconfitta militare della Germania della prima guerra mondiale provocò un’ umiliazione e una crisi economica e sociale devastante che accelerò la fine dell’impero prussiano e il passaggio ad un regime parlamentare, la Repubblica di Weimar. I tedeschi cercarono un capro espiatorio e l’ebreo lo era per tradizione. La nuova repubblica federale dovette far fronte fin dall’inizio a una difficile situazione politica ( partiti deboli e divisi sui programmi) ed economica e sociale ( spese e debiti di guerra, spese per la ricostruzione aumento dell’inflazione , disoccupazione di massa). Scarsa era la fiducia dei cittadini nella possibilità di ripresa Nel 1912 Hitler entrò nel partito dei lavoratori, il DAP, che era allo sbando e lo organizzò. Nel 1920 presentò le 25 tesi programmatiche della DAP


La tesi n° 4 affermava “Cittadino può essere soltanto chi è Volksgenosse (connazionale, fratello di razza) lo può essere solo chi è di sangue tedesco. Nessun ebreo può quindi essere Volksgenosse “ e la n° 7 affermava ” Noi chiediamo che lo stato si impegni ad assicurare a tutti i cittadini i mezzi per vivere. Se non può garantire il sostentamento a tutta la popolazione, chi non è cittadino dovrà essere espulso dal Reich” Il partito divenne proprietario di un organo di stampa, portavoce della campagna antibolscevica,1 antisemitica2 e pangermanica3. Aveva scelto un simbolo: la croce uncinata. Nel 1929 si aggravò in tutto il mondo occidentale, USA compresi, una crisi economica senza precedenti che favorì la rapida ascesa al potere del partito nazionalsocialista di Hitler che venne nominato cancelliere il 30 gennaio1933. Il 28 febbraio 1933 venne emanato un decreto che intaccava i diritti civili e politici (soppressione della libertà di stampa, di associazione, di opinione..) e seguì una serie di provvedimenti che smantellavano il sistema parlamentare. Di fatto il governo nazista si attribuiva un potere assoluto di legiferare, di indebolire le garanzie costituzionali e di smantellare il sistema politico. Aveva l’appoggio dell’esercito, della borghesia e degli industriali. Tra il 24 marzo 1933 e il 2 agosto 1934 e con le Leggi di Norimberga del 1935 Hitler e i nazisti trasformarono completamente la vita politica tedesca. Vennero sciolti i sindacati e i partiti politici e veniva sancito il regime del partito unico: il partito nazionalsocialista dei lavoratori. L’obiettivo era chiaro: sopprimere qualsiasi voce di opposizione. Fu perfezionata una serie di strumenti giuridici, organizzativi per legittimare le repressioni contro ogni forma di opposizione. Il totalitarismo si basava sulla centralità del partito e del capo e sul legame fortissimo tra questo e le masse tanto che queste si devono riconoscere e immedesimare nel Fuhrer. Contemporaneamente veniva diffusa una massiccia quanto capillare propaganda ideologica attraverso giornali e cinema e capillari sezioni di partito con lo scopo di creare consensi. Con il monopolio dei mezzi di comunicazione si voleva diffondere la cultura della pura razza ariana, che sarebbe stata l’unica e di conseguenza si giustificava il disprezzo per gli ebrei, gruppo estraneo e in quanto tale pericoloso, le popolazione slave, comunisti , e la violenza contro i diversi per religione, idee , etnia, …….. Furono aperti campi per prigionieri politici Con una legge si abolirono le autonomie locali dei Lander ( regioni) e si garantì l’assoluto controllo dello Stato centrale Il primo risultato della politica nazista fu l’espulsione di migliaia di intellettuali, scienziati, artisti costretti ad abbandonare la Germania per motivi politici o religiosi. Venne riordinata la struttura poliziesca. Le SS sorta come guardia personale di Hitler, a poco a poco agì in tutti i settori della vita pubblica e privata. Il nazismo emanò dei decreti antisemiti conosciuti come Leggi di Norimberga 1935. Il primo, sulla cittadinanza del Reich, privava gli Ebrei della cittadinanza tedesca. Il secondo, sulla protezione del sangue e dell’onore tedesco, proibiva tra l’altro il matrimonio tra ebrei e non ebrei. Con le leggi di Norimberga il nazismo legittimò la persecuzione antisemita che condusse progressivamente dall’esclusione degli ebrei dalla vita politica, sociale, economica fino ad arrivare alla persecuzione e all’annientamento e allo stermino di massa con l’industrializzazione della morte (camere a gas)


Riassumi in una tabella i principali provvedimenti del periodo dal 1933 al 1935 Iniziative del regime sul piano politico

1

2

3

Iniziative del regime sul piano giuridico

Iniziative del regime sul piano culturale

Presso l’opinione pubblica conservatrice dell’intera Europa, la rivoluzione bolscevica del 1917 , che garantì gli stessi diritti a tutti i cittadini , compresi agli ebrei, fu associata alla presenza degli ebrei e alla loro considerazione. Lo stereotipo del giudeo-bolscevismo era uno slogan di facile effetto per rinnovare la vecchia paura della rivoluzione comunista. Il termine indica l’avversione per gli ebrei, considerati un gruppo estraneo, ostile, indesiderato. Le prime manifestazioni antisemite in Germania apparvero dopo la guerra del 1870 alimentate dalla crisi economica Dando una interpretazione distorta dell’origine della specie per selezione naturale di Darwin che teorizzava la “selezione naturale” e la sopravvivenza dei più forti, i nazisti sostenevano che in nome della purezza della razza lo Stato doveva liquidare i soggetti “biologicamente inferiori”, i cittadini ebrei, gli asociali. Maturò così il disegno di unificazione di tutti i paesi di stirpe e lingua tedesca e l’esaltazione della razza tedesca.. Questa ideologia venne chiamata pangermanesimo. Essa giustificò l’occupazione dell’Austria e l’antisemitismo.

Pogrom. In russo vuol dire “ distruzione, devastazione”. Con questo termine si indicano le rivolte contro gli ebrei, accompagnati da saccheggi, torture, uccisione, nei quali le autorità pubbliche spesso non intervenivano


GENERALIZZAZIONI Totalitarismo Italia, Germania Portogallo, Austria, Polonia, Romania, Ungheria Spagna, Russia Sistema rappresentativo della sovranità del popolo rappresentato politicamente dai partiti in Parlamento Inghilterra, Francia, Paesi Scandinavi.

Alla fine della 1^ guerra mondiale la popolazione ebraica europea si concentrava in tre grandi zone geografiche:  500.000 in Europa occidentale, in genere erano integrati culturalmente e socialmente. Erano agiati banchieri, uomini d’affari, commercianti, medici, giuristi. Diffusi i matrimoni misti  3.000.000 in Unione Sovietica, al tempo degli zar erano discriminati. Dopo il 1917 vennero abrogate le leggi antisemite e avevano cittadinanza russa ma soffrivano di una povertà estrema.  4.500.000 in Europa centro-orientale


GRIGLIA CRONOLOGICA DELLO SVILUPPO DEL FASCISMO E DEL NAZIONALSOCIALISMO E DELLA SHOAH ( 1922-1948) Martellago Governo 1922 1923

Ebre i

Sez.P.N.F. 1925 1926

Governo

Guerre Occupazioni

1918

Crisi politica, partiti deboli e divisi, economica e sociale spese di guerra, disoccupazione e crisi capitalistica mondiale 1929 favorì la rapida ascesa del Part. nazionalsocialismo di Hitler

Stato Nazionalsocialismo totalitario pieni poteri a Hitler Scioglimento sindacati e partiti Scopo: repressione opposizione e dissidenti e intellettuali

Corporazioni Protezionismo economico e autarchia: produrre tutti i beni necessari Guerra d’Etiopia

Aurelio Cavalieri

GERMANIA Leggi razziali dagli anni 20 al 45 Da discriminazione a sterminio

Repubblica di Weimar dal

Podestà

Discriminazione sociale Emarginazione Ebrei Limitazione ad accesso a scuole e università e libere professione

Leggi razziali Norimberga: leggi sulla cittadinanza del Reich e tutela razza german per cui un Ebreo non è cittadino del Reich e non ha diritti. Sospensione dei diritti 1935 Dachau : 5000 prigion. politici

Etiopia, Eritrea, Somalia: Impero dell’Africa

1936

1937 1938

dal 38 al 44

Guerre Occupazioni

Crisi economica mondiale

1934

1935

Leggi razz.

Marcia su Roma: Mussolini Presid. del Consiglio Fine sistema parlamentare. Gran Consiglio Fascisti vincono le elezioni Mateottti Leggi fascistissime: abolizione sindacati e sciopero Totalitarismo fascista: ogni potere in mano al duce

Sindaco Aurelio Cavalieri

1924

1927 1928 1929 1930 1931 1932

ITALIA Governo

Non prese nti

Leggi razziali

Notte dei cristalli Scopo: Riunificazione al Grande Reich di popoli lingua tedesca

Occupazione e annessione dell’Austria Occup. Cecoslovacchia

101 sinagoghe bruciate 7500 negozi


distrutti, ebrei feriti, uccisi, arrestati e deportati Espulsione da scuole,ospedali, uffici. Consegna oro Persecuzione Invasione Polonia Ghettizzazione Violenze massacri deportazione ebrei Paesi Bassi, Belgio, Francia Attacco contro URSS Più territori occupati più ebrei *3 milioni e mezzo di ebrei

1939

Entrata in guerra: Africa N-E Grecia

1940 1941

2 Obiettivi *germanizzare territori a Est *soluzione questione ebraica con la politica dello sterminio

1942

Soluzione finale: campi di sterminio Alleati USA in Sicilia GranConsiglio sfiducia M. Caduta di Muss Governo Badoglio Cln: partigiani

1943

1944

1945

43-44 Commiss. Prefettiz.

Sindaco

Forze angloamericane risalgono al Nord fermate alla linea gotica e partigiani liberano città del Nord 25 aprile il Comitato di liberazione nazionale prende i poteri civili e militari. In Europa finisce la guerra.

1946

Referendum : Monarchia o repubblica

1948 1948

Costituzione Italiana

Deportazioni e genocidio ebrei

Sbarco alleato in Sicilia

5000 E. uccisi al giorno in 6 camere a gas 4 C di sterminio in Polonia Più ebrei e luoghi disabitati Altre vittime: zingari, omosessuali, politici, asociali

Eventi internazionali Costituzione Stato di Israele decolonizzazione Affermazione di stati costituzionali Italia, Germania……. Solo in Spagna rimase la dittatura di Franco Dichiarazione universale dei diritti umani Parigi 10 dicembre 1948


“ TUTTI GLI ESSERI UMANI NASCONO LIBERI ED EGUALI IN DIGNITÀ E DIRITTI”

IL RICONOSCIMENTO DI QUESTO PRINCIPIO “COSTITUISCE IL FONDAMENTO DELLA LIBERTÀ, DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE NEL MONDO”

Dichiarazione universale dei diritti umani Art. 1 e Preambolo, Parigi 10 dicembre 1948

*numero 5 volte superiore a quello di 7 anni prima quando Hitler aveva assunto il potere


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