Tutte je munne 02

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Sismicità e Pericolosità Sismica Modulo 2

Tutte je munne trèma... Je nò! Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Regione Lazio

Federazione Psicologi per i Popoli

Dipartimento di Protezione Civile


DOVE avvengono i terremoti?


DOVE sono avvenuti nel mondo i terremoti negli ultimi 20 anni?

Sismicità dal 1988 al 2008, Mw≼5.5

I terremoti sono localizzati principalmente lungo delle linee particolari


Queste linee sono i margini delle placche

Le placche in cui è suddivisa la crosta terrestre, la parte piÚ superficiale del nostro pianeta


DOVE sono avvenuti in Europa i terremoti negli ultimi 20 anni?

Sismicità dal 1988 al 2008, Mw≼4.0


Lungo i margini di placca europei

Placca eurasiatica

Placca africana


Cosa muove le placche? crosta

Le rocce semifuse del mantello si muovono come l’acqua in una pentola sul fuoco. Anche se molto più lentamente le correnti calde salgono verso la crosta, si raffreddano e poi scendono verso il nucleo.

mantello no r te s e te n i

o n r

nucleo

I movimenti del mantello trascinano le placche facendole muovere l’una rispetto all’altra e provocando i terremoti prevalentemente lungo i margini.


Che cosa è un terremoto e come si verifica?


Come si genera un terremoto?

Le rocce della crosta terrestre sono sottoposte a degli sforzi causati dai movimenti delle placche ‌


Come si genera un terremoto? …. le rocce della crosta terrestre si deformano …

… così come questa bacchetta può essere sottoposta a degli sforzi “prodotti” da noi ...


Come si genera un terremoto? …. le rocce della crosta terrestre non riescono più a sopportare gli sforzi e si rompono provocando un TERREMOTO

… così come questa bacchetta può essere spezzata quando la deformiamo troppo ...


foto: Th. Braun


Il terremoto è causato da un improvviso scorrimento lungo una faglia


Il terremoto è causato da un improvviso scorrimento lungo una faglia

km 5 1

Magnitudo Mw=6.3 10 km

50 cm


Come si “registrano� i terremoti?


Lo studio dei terremoti attraverso dati strumentali

dati storici


dati strumentali che otteniamo grazie alla

Rete Sismica Nazionale costituita da circa 250 stazioni, garantisce il monitoraggio in tempo reale del territorio nazionale, per scopi di protezione civile e di ricerca.


AttivitĂ di sorveglianza sismica del territorio italiano I segnali acquisiti

vengono trasmessi in tempo reale alla Sala di monitoraggio sismico di Roma presidiata h24, dove personale specializzato li elabora per ottenere i parametri del terremoto: 1) orario esatto di inizio 2) coordinate ipocentrali 3) magnitudo

2 minuti entro

5 minuti 30 minuti

Provincia, Magnitudo dall’evento l’INGV fornisce Coordinate e Magnitudo alla ProCiv Coordinate e Magnitudo definitive


dati strumentali

Magnitudo Richter

… sulla base della differenza dei tempi di arrivo dell’onda P e dell’onda S registrati da più sismografi, possiamo calcolare l‘ipocentro del terremoto.

onda S

Il sismogramma è la traccia disegnata dal sismografo durante il terremoto …

onda P

S-P

Ampiezza massima L’ ampiezza massima del sismogramma ci indica invece qual è stata l'energia del terremoto, chiamata magnitudo Richter. Richter


Magnitudo misura la grandezza del terremoto M=6.0 M=5.0 M=4.0

L’energia di un terremoto di magnitudo 6 è 30 volte piĂš grande della magnitudo 5 e 900 volte piĂš grande della magnitudo 4!


dati storici

Intensità MCS

Gli storici studiano i terremoti del passato in base a testimonianze scritte come documenti, cronache, lettere, contratti […] ma anche in base a testimonianze visive come quadri, affreschi, ecc. Gli effetti descritti vengono confrontati con quelli previsti nelle scale macrosismiche per i vari gradi di intensità. Si stima così l’intensità del terremoto nelle varie località. La scala macrosismica più semplice tra quelle utilizzate in Europa, è la Mercalli Cancani Sieberg (MCS).


dati storici che raccogliamo nei

Cataloghi parametrici e Banche Dati

La sistematizzazione delle informazioni raccolte dalla sismologia storica consente di compilare cataloghi di terremoti, che sono l’ingrediente principale per le stime di pericolosità sismica.


L’Intensità MCS classifica gli effetti del terremoto Nei gradi bassi è determinante come viene percepito il terremoto dalle persone.

Nei gradi medio-alti diventa determinante il danno.

In entrambi i casi per una stima attendibile é necessaria la valutazione di un esperto che si basi su un numero consistente e rappresentativo di osservazioni in una data località.


Differenza tra magnitudo ed intensità MAGNITUDO

INTENSITA’

Stima la grandezza o l’energia del terremoto

Stima l’effetto del terremoto su cose e persone

E’ una misura fisica e necessita di strumenti per misurare il movimento del suolo (sismometri)

Non necessita di strumenti e può essere determinata solo in zone abitate dopo un sopralluogo

Si può determinare ovunque sia stato il terremoto, calcolandola dal sismogramma

Difficile determinarla in zone disabitate (ad es. in mare o nel deserto)

Si esprime con un NUMERO reale (es. M=5.4)

Si esprime in GRADI della SCALA Mercalli da I a XII


Qual è la sismicità dell’Italia?


La sismicitĂ recente dal 1981 al 2008

Terremoti con Ml>1.6 CSI e www.iside.ingv.it


I forti terremoti del passato dall’anno 1000 al 2004 circa 2500 terremoti La grandezza del simbolo è proporzionale alla magnitudo stimata Mw, ed è una approssimativa rappresentazione in pianta del volume di roccia coinvolto dalla rottura.

Terremoti sopra la soglia del danno [CPTI04]


I forti terremoti del secolo scorso dal 1900 al 1999 I terremoti in rosso hanno Mw>6.5

1976 Friuli

1919 Mugello 1920 Garfagnana 1997 Umbria-Marche 1915 Avezzano 1962 e 1930 Irpinia 1980 IrpiniaBasilicata

1905 Calabria Meridionale 1978 Golfo di Patti 1968 Belice

Terremoti sopra la soglia del danno [CPTI04]

1908 Stretto di Messina


I forti terremoti di questo secolo dal 2000 al 2009 I terremoti in rosso hanno Mw>6.5

2009 Abruzzo 2002 Molise

2002 Palermo

Terremoti sopra la soglia del danno [CPTI04]


La sismicitĂ recente del Lazio


La sismicitĂ dal 1981 al 2008 [CSI e ISIDE]

1984


La sismicitĂ dal 1981 al 2009 [CSI e ISIDE]

2009

1984


La sismicità recente dell’area


La sismicitĂ dal 1981 al 2008 [CSI e ISIDE]

1984


La sismicitĂ del 2009 [ISIDE]


La sismicitĂ del 2009 [ISIDE]


La sismicitĂ storica del Lazio


1703

1762 1349

1915

1984 1654 1349

Terremoti dal CPTI04


9 settembre 1349 E’ uno dei terremoti più importanti e complessi della storia sismica italiana: una serie di forti scosse diverse i cui effetti cumulativi interessarono una vastissima area dell’Appennino centro-meridionale. I danni più gravi e le vittime si ebbero in 4 aree distinte, sovrapposte: una al confine tra l’Aquilano e la valle del Salto (alto Reatino), un’altra tra il Sannio, la zona di Isernia, Cassino e il Sorano; una terza nell’Abruzzo meridionale tra Sulmona, Scanno e Pescocostanzo; infine, una quarta a cavallo tra il Viterbese e l’Umbria. Le scosse causarono distruzioni estese alle città dell’Aquila, Isernia, Viterbo, Sulmona. Tra i centri danneggiati figurano anche Perugia, Spoleto, Ascoli Piceno, Sora, Aversa, Napoli e Roma. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


5 dicembre 1456 E' il terremoto piÚ forte dell'ltalia centro-meridionale. L'evento principale si ebbe nella notte del 5 dicembre, e fu seguito da numerose repliche. L'area gravemente danneggiata, compresa tra l'Abruzzo, il Molise, la Basilicata e la Campania, è vasta tanto da far pensare all'attivazione contemporanea di piÚ strutture sismogenetiche. Le vittime furono almeno 12.000.

Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


23 luglio 1654 Il terremoto produsse gravi danni in numerose localitĂ della parte orientale della provincia di Frosinone e in qualche localitĂ della parte meridionale della provincia de L'Aquila. Danni gravissimi e numerose vittime si ebbero nel piccoli centri di Casalattico e Opi., e in numerose localitĂ , fra le quali Alvito, Belmonte Castello, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo e Sora, gli effetti furono gravissimi. Le vittime furono alcune centinaia. Il terremoto fu avvertito a Roma e a Napoli Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


13 gennaio 1915 Terremoto della Marsica; circa 30.000 morti. Distruzioni e vittime interessarono tutti i paesi della zona del Fucino; L'evento fu avvertito dalla Basilicata al Veneto. Anche in provincia di Frosinone gli effetti furono gravi, quasi distruttivi.


7 maggio 1984 Due forti scosse di terremoto causaro gravi danni in una vasta area comprendente la Marsica, i Monti della Meta e le alte valli dei fiumi Sangro e Volturno, a cavallo tra le provincie di Isernia e dell'Aquila (Marsica). I danni maggiori si verficarono ad Alfedena, Villetta Barrea, Roccasicura, Colli a Volturno e altre localitĂ vicine. Danni moderati e leggeri in numerose localitĂ delle provincie de l'Aquila, Chieti, Pescara, Isernia, Campobasso e Frosinone. Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/



Qual è la pericolosità sismica dell’area?


Le stime di pericolositĂ riflettono principalmente le conoscenze sulla sismicitĂ , qui rappresentate dal catalogo storico [CPTI04, terremoti in un raggio di 20 km da SORA]


La storia sismica osservata di FROSINONE è documentata, solo per gli ultimi 150 anni. La città ha subito danni in diverse occasioni, ma sempre in misura contenuta. Gli effetti piÚ importanti, con danni leggeri diffusi, sono stati prodotti dal grande terremoto del 1915.

Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


Le osservazioni della storia sismica di ISOLA del LIRI partono dal XVII secolo. La città è stata colpita da una ventina di terremoti con epicentri nel Lazio Meridionale e nell’Abruzzo. Gli effetti più importanti, con danni gravi diffusi e diversi crolli, si sono osservati in occasione dei terremoti del 1654 e del 1915. Da ricordare anche il terremoto della Valle del Liri del 1916.

1654

1915 1916

soglia del danno

Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


La storia sismica osservata di S. DONATO VAL di COMINO è ben documentata per gli ultimi 150 anni. La città ha subito danni in diverse occasioni, ma sembre in misura contenuta. Gli effetti più importanti, con danni diffusi e qualche crollo, sono stati prodotti dal grande terremoto del 1456.

Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


La storia sismica osservata di SORA è ben documentata, relativamente agli effetti maggiori, a partire dal XIV secolo. La città è stata danneggiata da terremoti in molte occasioni. Gli effetti più importanti, con danni gravi diffusi e diversi crolli, si sono osservati in occasione dei terremoti del 1349, 1654 e del 1915.

1349

1654 1688

1915

soglia del danno

Dati e mappe interrogabili: http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/


La Carta di Pericolosità Sismica Ci dice DOVE e COME potranno essere i futuri terremoti. Il QUANDO è espresso in termini di probabilità di occorrenza in un determinato intervallo di tempo. Ultimo aggiornamento: 2005 Mappa consultabile: http://zonesismiche.mi.ingv.it


http://zonesismiche.mi.ingv.it/



Provincia di Frosinone: 23 comuni nella zona 1

63


Se sappiamo DOVE possono verificarsi terremoti, COME [quanto forti] potranno essere e QUANDO, con un certo livello di probabilità, potranno verificarsi, è forse necessario ricorrere a “previsioni” nel senso comune del termine? Non abbiamo forse TUTTE le informazioni che ci servono per fare scelte, fin da oggi, che ci proteggano dai futuri terremoti? Se sappiamo di vivere in una zona a RISCHIO, perché non agire fin da oggi per ridurre questo rischio, senza confidare in improbabili previsioni?


Cos’è il RISCHIO sismico? è il prodotto tra le 3 componenti:

Pericolosità sismica

probabilità di osservare un certo valore di scuotimento in un fissato periodo di tempo

X Valore esposto

quantificazione (economica, sociale, ecc.) dell’oggetto esposto a rischio

X Vulnerabilità

propensione di un oggetto a subire danni o alterazioni


Le regole d’oro per ridurre il rischio sismico 1. INFORMARSI! 2. RISPETTARE LE REGOLE 3. RISPETTARE L’ABC 4. SAPERE COMPORTARSI 5. PREPARARSI


1. INFORMARSI!

www.ingv.it

www.protezionecivile.it


2. RISPETTARE LE REGOLE

Classificazione sismica 1984 (fino al maggio 2003)

Classificazione sismica proposta nel 1998


3. RISPETTARE L’ABC

S. Giuliano di Puglia, 31 Ottobre 2002


Le tecnologie costruttive antisismiche sono molto avanzate (vedi ad es. le tecniche di “isolamento sismico”). Ma l’essenziale, sia per le costruzioni in c.a. che in muratura, è rispettare sempre l’ABC (l’Arte del Ben Costruire).

S. Giuliano di Puglia, 31 Ottobre 2002


4. SAPERE COMPORTARSI


5. PREPARARSI


5. PREPARARSI


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