Lungarno n. 109 - settembre 2022

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Settembre 2022 - N. 109

Editore: Tabloid Soc. Coop. • Firenze N. ROC 32478

Stampa: Tipografia Baroni e Gori srl • Prato

Direttore Responsabile: Jacopo Aiazzi

Caporedattore: Riccardo Morandi

Editor: Arianna Giullori

Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Matilde Sereni, Asia Neri, Valentina Messina, Alessia Cersosimo, Pietro Mini, Michele Baldini, Daniele Pasquini, Emanuele Nesti, Salvatoe Cerchi, Elisa Lupi, Tommaso Ciuffoletti, Lafabbricadibraccia, Niccolò Protti, Irene Tempestini, Tommaso Chimento, Carlo Benedetti, Caterina Liverani, Giulia Focardi, Susanna Stigler, Leonardo Cianfenll, Francesca Corpaci, Raffaella Galamini, Comari sull’Uscio, Marta Staulo, Andrea Bertelli, Simone Lisi, Francesca Arfilli e Salvatore Liberti.

Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’editore e degli autori. La direzione non si assume alcuna responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi segnalati.

L’Editoriale La serenata Ripescati dalla piena

La Cracking Art invade Barberino Settembre, le ultime luci d’estate Quando la storia diventa festa La Scuola Club Subbuteo di San Niccolò Simone Innocenti, l’Anno capovolto Un viaggio nella fotografia Il robot che leggeva le bozze Un musicologo inconsapevole? Spazi a margine Fiorentini altrove Lavignetta

L’Agenda di settembre Settembre da non perdere Luoghi ameni e dove trovarli Sipario Brevi cronache librarie Il cinema fra e mura Up & Down Città in musica Minimondo Frastuoni Amorazzi Nuove aperture Lo Zigozago Palati fini Spirito Liquido Caro zodiaco

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Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Firenze n. 5892 del 21/09/2012 N. 109 - Anno XI - Settembre 2022 Rivista Mensile ISSN 2612-2294
www.fabbricaeuropa.net

LA SERENATA

Tra arrivi, partenze, anniversari e ricorrenze non ho il coraggio di proporvi per la seicentesima volta la storia di questa rivista.  Fatto sta che se siamo qui dopo dieci anni, qualcosa vorrà pur significare.

Forse significa banalmente che se le cose sono fatte bene gli sforzi vengono riconosciuti e, anche senza entusiasmi o fanfare, stiamo diventando giorno dopo giorno una realtà solida.

Non ve la ripropongo, ma ricordo molto bene chi e cosa eravamo dieci anni fa. Quattro ragazzi a progettare pagine nel salotto di tizio, a impaginare a casa di caio, a scovare i refusi nel giardino di sempronio (di giardini in verità ne ricordo pochi, ma ci stava bene). Le cene, le presentazioni, le conferenze stampa, gli inviti, le inaugurazioni, i piani editoriali. Un turbinio quotidiano di eventi e di persone che non ci ha mai dato modo di alzare la testa per renderci conto di cosa stavamo facendo e forse questa è stata la più grande fortuna. Lasciarsi guidare dalla voglia di fare (bene, ribadisco che l’ingrediente segreto è questo), finché ce n’è. La professionalità accompagnata dalla leggerezza.  Il 17 e 18 settembre festeggeremo i nostri primi dieci anni a La Limonaia di Villa Strozzi.

Se passate per un saluto ci fate sicuramente felici, perché dieci anni sono tanti ma quando siamo insieme sembrano molti di più.

EDITORIALE

Dieci anni

Riuscire a immaginare come sarà la situazione tra dieci anni, oggi è più difficile che mai. Gli ultimi mesi ci hanno infatti insegnato quanto le vie del disastro siano infinite. Se Firenze del 2032 sarà una città iper-moderna, con parchi che spuntano ovunque persino di fronte a Palazzo Vecchio, dai trasporti immediati e a impatto -2, o se i suoi cittadini saranno costretti a vivere nei sotterranei per l’impossibilità della vita in superficie o qualsiasi altro scenario prevedibile ma imprevisto... non è dato saperlo, ma Lungarno probabilmente sarà qui a raccontarlo. E ancor più probabilmente sarà migliore o quantomeno diverso. Non un refuso, nessuna svista, solo gli articoli più interessanti e scritti nel modo migliore che l’algoritmo può calcolare in base soprattutto all’analisi dei gusti dei propri lettori, alle caratteristiche del momento, magari anche alla temperatura percepita, con una grafica che muta in base agli occhi che l’osservano.

Se il 17 e 18 settembre il giornale festeggerà alla Limonaia i suoi primi dieci anni di vita nel suo solito modo un po’ borderline, facendo esibire sul palco Nessun Artista In Particolare (N.A.I.P.), ospitando dei Ripescati dalla Piena (che tanto ripescati non sono), spezzettando letteralmente il giornale per farne qualcosa di diverso e tanto altro... allora è facile immaginare che il futuro di questa pubblicazione non potrà essere una linea retta. Sonderemo questo possibile scenario durante Lungarno #DA10, dove autori in carne e ossa e curiosi del settore si confronteranno con l’intelligenza artificiale, che si è messa nei circuiti la volontà di diventare scrittrice, poetessa, giornalista... Cercheremo di scoprire tra quanto diventeremo obsoleti o se finiremo come gli abitanti del Qatar, che appena nati hanno già maturato una pensione da 3.000 dollari al mese e una vita in ferie.

IN COPERTINA

Su gli occhi di Salvatore Liberti

Classe ottantatre, ha studiato Lettere all’Università di Napoli. Ha iniziato a disegnare un giorno che non aveva niente di meglio da fare, ora è la migliore delle cose che ha da fare. È appassionato di mappe, viaggia in bicicletta e alla prova dei fornelli se la cava niente male. Dice di essere assai permaloso ma non è così vero. Quando lascia la matita, calza scarpini giapponesi giallo fluo. Mettetelo in un campo da rugby e avrete un inesorabile placcatore.

Vive e lavora a Napoli, la città in cui è nato. Collabora con il Corriere della Sera, ActionAid, Vanity Fair, Napoli MONiTOR, MALORA, Il Foglio. Ha partecipato a diversi festival di illustrazione.

www.instagram.com/salvatoreliberti_illustration www.facebook.com/salvatore.liberti09 www.salvatoreliberti.it

DA 0 A 10

Vinokilo x Lasciati Fiorire Festival

Fiore Sul Vulcano

1-4 settembre

1 10/22 Vinokilo Vintage Market

18:00 Ghiaccioli e Branzini dj set

20:00 Sergio Staino talk @Novaradio

21:30 Bruno Belissimo live

2 10/22 Vinokilo Vintage Market

21:00 Zeronauta live 22:00 Cassandra live 23:00 Loren live

3 10/22 Vinokilo Vintage Market 20:30 Aida live 21:30 Street Clerks live

4 10/20 Vinokilo Vintage Market

15:00 Co.Lo.Re + Lunatica dj set

18:00 Paolo Armelli talk L’arte di essere Raffaella Carrà 19:00 Nicola Mondaini + Violeta Benini talk @Novaradio

6 21:30 Match Teatraled´Improvvisazione Lif

7 21:30 Elettrogruppogeno live Fiore Sul Vulcano

Firenze Jazz Festival 8, 14-18 settembre

8 19:00 Firenze Jazz Festival Yuhan Su 4t 21:30 Roberto Ottaviano eternal love quintet: “Spirit Of Mingus”

Fritto mare Festival Sahara 76 9-11 settembre

Stenterello Film Festival 9-11 settembre

9 19:30 Apericinema con Gianluca Guzzo talk “La sala dopo la pandemia e l’importanza della piattaforma” 21:00 Proiezione “Non si vive di solo pane” “Benvenuti in casa Esposito” ospite Gianluca Ansanelli

10 19:30 Apericinema con Enrica Guidi talk Il mestiere dell’attrice

21:00 Proiezione “Cani di razza” “Con chi Viaggi” ospite Antonio Usbergo

11 21:00 Premiazione Stenterello Film Festival ospite Angela Finocchiaro

22:00 Leggera Electric Folk Band

12 21:30 The Gate

13 19:00 Musica & Limoni

14 19:00 Firenze Jazz Festival Stazioni Sonore | Claudia Tellini e Nicola Vernuccio

21:30 Rosa Brunello “Sounds like Freedom”

15 19:00 Firenze Jazz Festival Nazareno Caputo | Phylum trio

21:30 Hamid Drake & Pasquale Mirra

16 19:00 Firenze Jazz Festival Giulia Galliani MAG Collectiv

21:30 Barbara Casini “Hermanos”

Lungarno #Da10 17-18 settembre

17/18 Collage collettivo Collage Parade

Esposizione Minimondo a cura di Susanna Stigler 17 9:30 Caccia Al Tesoro #Da10 18:00 Talk

Humans Against The Machine

Con Francesco D’Isa, Gregorio Magini. Modera Carlo Benedetti Saluti istituzionali da parte delle Intelligenze Artificiali

18:00 World Café Talkshop Voci del cambiamento Cambiamento di voci a cura di Michele Baldini

19:30 Podcast Spinnit: il podcasting e la fruizione musicale dalla pandemia ad oggi Puntata di Spinnit live

20:00 Live performance - poetry slam Mansarda di parole con i Ripescati dalla Piena

21:15 Live in collaborazione con Fiori sul Vulcano N.A.I.P. in concerto

18 16:00 Workshop creativo per bambini Stamp!

18:00 Workshop critica cinematografica Come “NON” scrivere una recensione cinematografica con Caterina Liverani

19.30 Il libro

Holdenaccio presenta Elliott Smith – Going Nowhere con Holdenaccio/Antonio Rossetti, introduce Gabriele Giustini

20 21:30 Omaggio a BandabardòErriquez Estate Fiorentina

21 21:30 Giorgieness live Fiore Sul Vulcano

22 18:30 Finali Nazionali Poetry Slam 23 19:00 Horizons of the Sahara Festival 24 18:30 Finali Nazionali Poetry Slam

info e prenotazioni prenotazionetavolilalimonaia@gmail.com tel +39 389 038 7299

SABATO 17

9.30 • CACCIA AL TESORO #DA10 dalle 18.00 fino a domenica sera COLLAGE PARADE Collage collettivo dalle 18.00 fino a domenica sera MINIMONDO Esposizione fotografica a cura di Susanna Stigler

18.00 • HUMANS AGAINST THE MACHINE Talk e reading di un testo realizzato da IA con Francesco D’Isa e Gregorio Magini - modera Carlo Benedetti Saluti istituzionali da parte delle Intelligenze Artificiali 18.00 • VOCI DEL CAMBIAMENTO / CAMBIAMENTO DI VOCI World Café Talkshop a cura di Michele Baldini 19.30 • SPINNIT: IL PODCASTING E LA FRUIZIONE MUSICALE DALLA PANDEMIA AD OGGI Puntata del podcast Spinnit live 20.00 • MANSARDA DI PAROLE CON RIPESCATI DALLA PIENA Live performance di poetry slam 21.15 • N.A.I.P. in concerto Live in collaborazione con Fiori sul Vulcano

DOMENICA 18

16.00 • STAMP! Workshop creativo per bambini 18.00 • COME "NON" SCRIVERE UNA RECENSIONE CINEMATOGRAFICA Workshop di critica cinematografica con Caterina Liverani

19.30 • HOLDENACCIO presenta ELLIOTT SMITH – GOING NOWHERE con Antonio Rossetti/Holdenaccio, introduce Gabriele Giustini

INGRESSO GRATUITO Programma in aggiornamento. Dettagli su lungarnofirenze.it

RIPESCATI DALLA PIENA IL COLLETTIVO DELLA SLAM POETRY CHE NON PUOI NON CONOSCERE

di Asia Neri

C’

erano una volta un fiorentino, un mestrino e un anconetano davanti a tre boccali di birra prima di una pandemia mondiale. Non è una fiaba, né una barzelletta, né tantomeno un racconto distopico… insomma, il genere letterario non è importante, ciò che conta è il succo della storia: la nascita dei Ripescati dalla Piena. Gabriele Bonafoni, Marco Dell’Omo e Max di Mario sono i tre fondatori - ai quali si è poi aggregato un quarto elemento, Matteo Mazzoni - di un giovane collettivo che porta avanti da qualche anno la missione della Slam Poetry. Abbiamo incontrato il trio per una chiacchierata, ecco cosa ne è uscito fuori.

Chi sono, come nascono i Ripescati dalla Piena? Ma soprattutto, perché?

Gabriele: “I Ripescati nascono con l’intento di tenere viva e rinnovare la tradizione della poesia performativa, che in realtà è quella più antica, perché inizialmente la trasmissione dei componimenti era solo orale. Poesia performativa è quindi poesia a tutti gli effetti, ma con nuovi linguaggi, espressioni e modalità”.

Max: “La prima volta che abbiamo iniziato a parlare del progetto era marzo 2020, pochi giorni prima del lockdown. Ognuno di noi aveva già dei progetti attivi: io, Marco e Luca Bernardini quello di Tekken Poetry, Gabriele faceva parte di Fumofonico e Matteo di Komorebi, oltre ad aver fondato il gruppo di Scrittura Creativa Firenze. Abbiamo iniziato a proporre degli appunta-

menti online e a scrivere uno spettacolo teatrale. Il titolo è quello del nome dell’attuale gruppo Whatsapp… ”.

Marco: “Ma questo non ve lo diremo mai!”. Max: “Quando debutteremo lo saprete, il pezzo è già scritto e proprio quando ci siamo ritrovati per provarlo sono nati i Ripescati.

Ma quindi il nome dei Ripescati da dove viene?

Marco: “Il nome l’hanno scelto i due non fiorentini del gruppo che si sono fatti suggestionare dal dialetto toscano. Un campanilismo al contrario insomma. Pensa che c’erano altre proposte in ballo: Arno Schwarzenegger e Slampredotto! Devo ammettere che avevano il loro fascino, ma erano davvero troppo stupidi. “Ripescati” invece ci è piaciuto subito. In fin dei conti, un po’ lo siamo”.

Come funziona una serata di Poetry Slam?

Max: “Sei slammer, testi propri, massimo 3 minuti ciascuno. Ci sono tre round e ognuno viene vinto da un partecipante, il più votato dal pubblico. La giuria è rigorosamente popolare perché questa competizione si struttura come un gioco cooperativo, siamo tutti sullo stesso livello. È assurdo vedere come le persone riescano a rimanere incollate per due ore ad ascoltare poesia di sabato sera. Si crea un patto con loro che permette di mantenere l’attenzione alta per tutto il tempo”.

Gabriele: “Un’altra caratteristica è l’ampio ventaglio di temi, una particolarità tutta italiana. La Slam cambia velocemente, specialmente sul piano intergenerazionale. Or-

mai i sonetti non funzionano più, sono nati nuovi registri. Per questo motivo, noi dei Ripescati abbiamo accolto una definizione più ampia della Slam Poetry: possiamo dire cosa è poesia, ma non possiamo giudicare cosa non lo sia!”.

I Ripescati dalla Piena ci annunciano un grande evento previsto per il 22, 23 e 24 settembre: la finalissima nazionale di Poetry Slam. Il quartetto di slammers è infatti parte di una più grande famiglia, quella della LIPS - Lega Italiana di Poetry Slam, fondata nel 2013, che metterà il cappello su questo atteso appuntamento. I 21 campioni regionali si sfideranno dunque nel capoluogo fiorentino e chi ne uscirà vittorioso si aggiudicherà il titolo italiano. Sono attesi anche ospiti esterni, non solo della scena della poesia performativa ma anche musicale. L’evento vede la partecipazione di importanti partner, tra cui Unicoop Firenze e Treedom. La serata di apertura sarà dedicata alla presentazione dei 21 finalisti e all’estrazione dei gironi dei giorni successivi. Gabriele, Max, Matteo e Marco ci lasciano quindi con un ultimo avvertimento: vietato mancare!

Ancora prima li aspettiamo il 17 settembre a Lungarno #DA10, la festa per i nostri dieci anni alla Limonaia di Villa Strozzi!

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LA CRACKING ART INVADE BARBERINO

Cosa ci fanno pinguini, elefanti, rondini e delfini sulle colline del Mugello – patria di tortelli, circuiti automobilistici e outlet? Se strizzate bene gli occhi, vedrete arrivare degli animaletti direttamente dalle colline circostanti e uscire all’improvviso dal fiume Sieve. È la coloratissima fauna del movimento Cracking Art, che fino al 25 settembre troverà la sua dimora estiva presso il conosciuto outlet di Barberino, nel cuore del Mugello. Con oltre duecento maxi sculture dalle dimensioni più svariate, saranno il tramite per parlare di arte e di sostenibilità, temi cari sia al gruppo McArthurGlen che al collettivo Cracking Art, che dal 1993, anno della sua nascita, ha l’obiettivo di diffondere la propria arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale. L’invasione colorata sarà un modo originale e affascinante per raccontare a grandi e piccini i temi della sostenibilità, cultura etica e innovazione tecnologica “Cracking”, dall’inglese “to crack” descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, romapersi, cedere ma è anche la reazione chimica che serve a trasformare il petrolio grezzo in plastica. Per gli artisti del collettivo cracking è quel processo che trasforma il naturale in artificiale, l’organico in sintetico. Un processo drammatico, se non controllato. Le opere sono infatti realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto umano sull’ambiente tramite azioni performative coinvolgenti, in cui installazioni fuori scala – come i celebri animali colorati – invadono i luoghi più vari, dagli spazi propriamente deputati all’arte a quelli della vita quotidiana. Sono tante le storie che questi animali sa-

pranno raccontare: il coccodrillo gigante parlerà della connessione tra estinzioni dovute a fenomeni naturali a quelle che oggi rischiamo a causa delle azioni umane, la pioggia di rane sarà la metafora di eventi climatici inattesi; il branco di lupi racconterà l’importanza dell’azione di gruppo destinata al bene collettivo, le rondini - simbolo per eccellenza della rinascita della natura dopo l’apparente stasi dell’inverno - condivideranno l’auspicio a una rinascita culturale nell’ottica della sostenibilità. E i delfini? Ci rammenteranno che per mantenere vivo il loro incredibile spettacolo dobbiamo avere massimo rispetto della salute dei nostri mari.

La mostra sarà occasione di formazione e di conoscenza per i visitatori dell’outlet, con diverse attività pensate per i più piccoli, come una caccia al tesoro.

“Le nostre installazioni da sempre vogliono creare un dialogo sul rapporto tra naturale e artificiale – ci riferisce Kicco del collettivo - tra leggi della natura e dinamiche culturali create dall’essere umano. Il Designer Outlet di Barberino rappresenta pienamente questa realtà: un luogo realizzato dall’uomo e animato dalla sua creatività che si pone in relazione con la natura che lo circonda e lo attraversa. L’auspicio è che questa relazione sia sempre positiva e rigenerante e permetta la sostenibilità ambientale, economica e sociale, permettendo alla natura di espandersi e alle persone di realizzare le proprie aspirazioni”

Se andrete a Barberino Designer Outlet potrete sia fare shopping compulsivo che godere di una mostra open-air, tenendo sempre a mente che rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita. E farne delle opere d’arte significa tenere alla natura.

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SETTEMBRE, LE ULTIME LUCI D’ESTATE

Settembre. È ancora voglia di estate, di serate all’aperto con il maglioncino sulle spalle, di notti lunghissime per le vie del centro. Ma settembre porta con sé anche gli ultimi imperdibili eventi dell’Estate Fiorentina, previsti dal Comune di Firenze. Si parte con Firenze dall’alto, festival organizzato da LAMA Società Cooperativa, in collaborazione con La Scena Muta e Cooperativa Archeologia. Ogni giovedì, al tramonto, da diversi luoghi sospesi, pubblici e privati, vivremo il racconto della città di oggi e di ieri, nel tentativo di cambiare punto di vista sulla cultura. Il 1° settembre, dalla Torre della Zecca e il 22 dal terrazzo del View on Art, visite guidate di Cooperativa Archeologia Viva; l’8 a Villa Bardini un appuntamento con Umberto Galimberti e il suo dialogo su Platone e l’amore; il 15 si cambia registro e si balla al Forte Belvedere con il concerto de La Nuova Pippolese e i successi della canzone popolare fiorentina. Il Firenze Jazz Festival, invece, torna con delle anteprime dall’8 al 10, per poi entrare nel cuore della rassegna dal 14 al 18. Otto giorni di eventi dal vivo in nove diverse location della città, con un calendario di oltre cento artisti jazz, tra cui Daddy G, Antonello Salis, Hamid Drake Pasquale Mirra Duo, Barbara Casini, Francesco

Per un viaggio all’altro capo del mondo, dal 21 al 23 c’è il Festival au Désert, progetto multiculturale di Fondazione Fabbrica Europa, in bilico tra Africa, Mediterraneo ed Europa, in cui il deserto è un viaggio/percorso/passaggio di incontri rivolti al “nomadismo artistico”. Il 23 è la serata dell’attesissima artista malese Oumou Sangaré al Teatro Puccini, con un sound che crea connessioni tra gli strumenti tradizionali dell’Africa occidentale e quelli della storia del blues.

Allo spazio Lumen, dal 16 al 18, per Copula Mundi, il festival gratuito organizzato dall’associazione “Icché Ci Vah Ci Vole”, spicca un programma che valorizza sonorità contemporanee. Il 15 è la serata preview, con Archivio Futuro, tra elettronica e rock. Il 16 è la volta di TBC e il 17 suonano i Dumbo Gets Mad. Il 18 Queer City con Azzurra Montenigro di Milan Gender Atlas e poi lo spettacolo “Ho fatto il classico”, di Pierluca Mariti, in arte @piuttosto_che, presentato da WeReading. Durante tutta la rassegna, per i più piccini, laboratori pratici di carta e falegnameria Ludolab, in collaborazione con l’Ingegneria del Buon Sollazzo. Per tutti, laboratori di yoga e arte, laboratorio Germogli per la creazione di unguenti, corsi

di avvicinamento a musica e danza e laboratorio di artigianato “Impara a fare le ceste”.

Tra gli eventi comunali spicca anche Cirk Fantastik!, dall’1 al 2 al centro Instabile al Ponte di Varlungo a Firenze, dall’8 al 18 al Parco delle Cascine e dal 3 al 4 a Scandicci al Pomario del Parco dell’Acciaiolo. Arriva in città l’avanguardia del circo contemporaneo, con compagnie di artisti, spettacoli, proiezioni sulla storia del circo, concerti e laboratori.

Dal 22 al 24, poi, torna Genius Loci, il festival che ci fa scoprire lo straordinario complesso di Santa Croce, all’interno di scenari come il Cenacolo e il Chiostro Grande, con produzioni di musica, teatro, cinema, letteratura, fotografia, poesia e ospiti di fama internazionale.

Infine, per la rassegna Anni Ottanta Remix, al Museo Marino Marini, fino al 19, c’è ancora tempo per visitare la mostra fotografica di Dino Ignani “Dark Portraits. Florence – Rome 1982-1985”, ritratti di ragazzi nei locali e alle feste private fiorentine e romane. Quei giovani di quarant’anni fa ci accompagneranno in questa fine estate sgangherata in cui, forse, anche noi, sempre proiettati verso il futuro, avremmo qualcosa da imparare dal passato. E con entusiasmo e nostalgia, settembre porterà via le ultime lucine estive, con quel sapore particolare dell’inizio e della fine.

di Alessia Cersosimo Maccianti Cocco Cantini 4t, Federico Sacchi, Ghost Horse, Joan Thiele, Mop Mop, Roberto Ottaviano Eternal Love, Rosa Brunello.
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QUANDO LA STORIA DIVENTA FESTA

La Toscana è una regione ricca di popoli e storie molto diverse tra loro: ogni paese nato sul suolo toscano ha infatti origini e tradizioni uniche. Ancora oggi i comuni organizzano feste, pali e rievocazioni storiche, per celebrare e far riscoprire il proprio passato a chi questi luoghi li vive ogni giorno. A settembre è il turno di Scarperia, borgo situato nel Mugello, in cui ogni anno si organizza il Palio del Diotto, una rievocazione storica in cui al calar della sera dell’8 settembre i rioni del paese (identificati con un colore come i quartieri storici di Firenze) sfilano in corteo per le strade in abiti rinascimentali e si sfidano in cinque discipline molto par-

ticolari per conquistare l’ambito palio. Le discipline hanno tutte origine rurale e rinascimentale e sono sia individuali, come il lancio dei coltelli e il palio della cuccagna, sia a squadre. come la corsa sui mattoni, il tiro alla fune e la corsa nelle bigonce. Le origini della festa risalgono alla nascita di Scarperia, che fu fondata dalla Repubblica di Firenze il 7 settembre 1306, e ai festeggiamenti che regolarmente si compivano in onore del vicario che si insediava. Il nome del palio deriva dal volgare Die octo, si svolge infatti l’8 settembre di ogni anno per unire il ricordo delle origini del borgo alla cele-

brazione della festa della Natività della Madonna. Dal 1953 il palio si svolge come rievocazione storica ed è preceduto dalle Giornate Rinascimentali, sabato 3 e domenica 4 settembre, due giorni in cui tutto il borgo torna improvvisamente indietro nel tempo grazie a centinaia di figuranti che si travestono in abiti rinascimentali in un grande mercato in cui l’unica moneta accettata è il fiorino. Le celebrazioni di Scarperia riescono così ad attirare anche molti esterni e curiosi, che possono assistere a un evento tradizionale storicamente accurato e vivere nel Rinascimento per un giorno.

LA SCUOLA CLUB SUBBUTEO DI SAN NICCOLÒ

Apochi verrebbe in mente di associare a uno dei quartieri più caratteristici di Firenze (e un po’ radical chic, diciamocelo) uno dei giochi da tavola più cult di sempre. E invece proprio dirimpetto la Porta di San Miniato c’è una palestra dove il Subbuteo è (stato) una scuola, mettendo a disposizione degli allievi 8 campi, tante squadre e il tempo e la passione dei soci, purtroppo solamente da ottobre 2019 a marzo 2020. Un comunicato datato 4 febbraio 2022 sulla pagina Facebook del club lascia pochi dubbi: «Cari Subbuteisti ed aficionados... Il Club resterà chiuso per tutto il 2022, stante una situazione generale che non permette di vivere e soprattutto gestire questo passatempo con la dovuta serenità. Mettiamo in cassaforte i bei ricordi e le idee, copriamo i campi, smontiamo le reti e spediamo soprattutto in riabilitazione le tante miniature infortunate. Spero che arrivi presto quel giorno in cui potrà comunicare la notizia della riapertura».

Abbiamo chiesto di più a Filippo Pieroni, il fondatore: “La voglia e l’impegno di riaprire ci sono, nonostante tutte le difficoltà, la vicinanza di ex allievi e appassionati non è mai mancata. Nei soli tre mesi in cui la scuola è potuta rimanere aperta, gli iscritti erano già oltre quaranta e se non sarà settembre magari ottobre... Il subbuteo è un gioco che richiede un allenamento costante, sia dal punto di vista fisico che tattico: è molto cambiato dagli anni ‘70, basta guardare qualche tutorial su YouTube. Oggi ci sono regole rigorose, è molto più veloce e più tattico, proprio come il calcio vero”. E il fascino per i giovani? “La capacità di aggregazione e la gestione della propria squadra del cuore, stando per almeno un paio d’ore lontani da smartphone e tablet”.

Da che età si può cominciare? “Circa 10 anni, dato che il campo è alto da terra 80 cm. L’attuale campione mondiale però ha solo 18 anni”. Quindi non resta che augurarci davvero la riapertura, magari con un bell’evento di lancio: “Lo faremo con passione e con il solo obiettivo di divertirci”.

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Lungarno se ne era occupato pochi mesi fa, attraverso il ritratto di Tommaso Ciuffoletti. Ma del Simone Innocenti “scrittore” si era detto poco, ed è bene rimediare. Perché il giornalista toscano originario di Montelupo è da poco tornato in libreria con “L’anno capovolto” (Blu Atlantide - €16,50), ed è autore di un’opera che rimescola la penna nella terra, con una voce letteraria che dai grovigli delle radici si alza in alto. E ci consegna una storia – tante storie, anzi – da leggere e meditare. È la notte di Capodanno e una compagnia di vecchi amici si trova a festeggiare in una villa ai Ronchi, vicino a Massa. Diciotto capitoli, uno per ogni personaggio, con i racconti di uomini e donne che si intrecciano e si inseguono attorno al tavolo, attraverso le stanze e i terrazzi, fino al bagno, dove la clessidra segna il passare del

tempo. Ci sono il poliziotto e la modella, l’imprenditore e l’enigmista, il maestro di tennis e l’assicuratrice. Ma non è un catalogo umano, né una raccolta di racconti sciolti. Ogni storia, anche laddove potrebbe cedere al gusto per l’esagerazione macchiettistica, rivela infine un surplus di sensibilità. “L’anno capovolto” è un romanzo sul tempo, che scorre per tutti ma a volte si guasta, certe volte accelera, e infine si inceppa in un breviario di dubbi. Il romanzo è generoso di colpi di scena e ha il raro dono di sorprendere con dettagli cesellati, mai manichei, e lo stupore – così come il dolore – è guidato da una scrittura tanto densa quanto leggera. C’è spazio per l’amore, per la fede, per la rabbia, per il sesso, per la solitudine e per la perversione, per l’angoscia e per il dominio, e mai che una sfumatura, appena accennata, non vada a segno. Tra i molti personaggi notevoli il mio favore va nettamente a Enrico, lo sfottuto, il reietto in

cerca di riscatto: inadatto alla compagnia, bersaglio di sfottò e crudeltà, è presente ma escluso, e nella sua solitudine rancorosa può sognare il riscatto e far crescere un livore libero da intralci. Nel teatrino delle pose sorridenti le solitudini sono tante: la festa può apparire davvero una recita temporanea, giusto qualche giro di clessidra, poi ognuno potrà tornare a vivere lontano dagli occhi degli altri. Ma bisogna fare in fretta: perché alla mezzanotte, nel “tempo precipitato”, tutto si può ribaltare, la villa può rivelarsi fragile, perché in fondo tutto quanto è sabbia che scorre, anche la finzione.

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE Mariam Batsashvili • Andrea Battistoni • Alessio Bax Mario Brunello • Alessandro Carbonare • Diego Ceretta Daniel Cohen • James Conlon • Francesca Dego Alexander Gadjiev • Giuseppe Gibboni • Thomas Guggeis Julia Hagen • Alevtina Ioffe • Andrew Litton • Tianyi Lu Dmitry Matvienko • Vincenzo Milletarì • Gemma New Martin Owen • Daniele Rustioni • Yutaka Sado Michele Spotti • Kian Soltani • Alessandro Taverna Anna Tifu • Robin Tritschler • Stefano Zanobini 2 22 2 23 direttore artistico DANIELE RUSTIONI BIGLIETTI e ABBONAMENTI in vendita INFO tel. 055 0681726 / teatro@orchestradellatoscana.it Acquisto online su Ticketone.it Biglietteria del Teatro Verdi tel. 055 212320 orchestradellatoscana.it SIMONE INNOCENTI, “L’ANNO CAPOVOLTO”

UN VIAGGIO NELLA FOTOGRAFIA TRA PASSATO E PRESENTE

Fino al 2 ottobre nel fiorentino si terrà un ricco palinsesto di eventi per gli amanti della fotografia, la più avanguardistica invenzione per conservare la memoria.

Iniziamo la presentazione con “Fotografe!” mostra diffusa tra Villa Bardini e Forte Belvedere, a cura di Emanuela Sesti, Walter Guadagnini e la Fondazione Alinari per la Fotografia. La mostra espone una pregiata collezione di istantanee che attraversano due secoli, dalle vetuste dagherrotipie, tecnica proto-fotografica della metà dell’Ottocento, agli esperimenti artistici-fotografici del Futurismo Italiano, che si confrontano con le opere delle fotografe contemporanee. Un percorso che non si sviluppa cronologicamente, ma si costruisce attraverso una conversazione platonica tra le artiste. Il dialogo si arricchisce grazie all’aiuto dell’ente no profit Calliope Arts, che ha dato l’accesso agli archivi Arnaldi e delle sorelle Wulz, delle quali spiccano le sovraimpressioni (come “Io+Gatto”, di cui sono esposti i negativi) adoperate da Wanda Wulz, elogiata dal teorizzatore del Futurismo Filippo Marinetti. Il circuito artistico prosegue a Forte Belvedere (il biglietto per entrambe le mostre, escluse agevolazioni, viene 10€), dove, accompagnati dallo struggente panora-

ma fiorentino, siamo invitati ad attraversare una sequenza di sale che stuzzicano lo spettatore a un confronto sempre più intenso tra fotografe del passato e del presente.

Gli scatti dedicati al folklore italiano di Roselena Ramistella e i fotoreportage in Europa e in Africa della futurista Edith Arnaldi (in arte Rosa Rosà), sono solo alcune delle artiste promosse dalla Fondazione Alinari, come ci racconta la direttrice Claudia Baroncini: “Nato come collezione privata, l’intero patrimonio dell’Archivio Alinari è stato acquistato dalla Regione Toscana nel 2020, permettendo così per la prima volta la fruizione al pubblico di tutte le opere originali. L’Archivio ha un immenso valore storico-artistico dato dal suo essere il più antico catalogo fotografico del mondo e la nostra Fondazione si pone come imperativo assoluto la valorizzazione di questo inestimabile bene italiano”.

Al piano terra e al secondo piano di Forte Belvedere si trovano invece gli allestimenti di Rä di Martino intitolati “Play It Again” a cura del Museo Novecento di Firenze. Nelle due sale Di Martino ha voluto giocare con il pubblico dando vita a un vero e proprio tradimento delle immagini di derivazione magrittiana. La

personale si apre al piano basso del bastione con “The Laughing Dice”, una stanza monocroma dove vengono gettati dei dadi sulle cui facciate compare il volto dell’attore Lino Musella, ognuna assegnata a un sentimento diverso, in cui il pubblico è invitato a rispecchiarsi. All’ultimo piano si manifesta invece la quintessenza dell’arte ludica di Rä con la videoproiezione di un carro armato, posto nella piazza centrale di Bolzano nello sconcerto cittadino, una performance carnevalesca che si sposa organicamente con le opere delle altre sale. Chiude la nostra presentazione la mostra fotografica “L’infanzia rubata” di Pino Bertelli, che si tiene nel Palazzo Comunale di Pontassieve fino al 15 ottobre Ispirato dal maestro e amico Pier Paolo Pasolini, strenuo difensore degli ultimi, Bertelli racconta attraverso gli occhi dei bambini il dolore di chi è stato privato della sua spensieratezza a causa delle atrocità belliche; gli occhi di chi, riprendendo i concetti di Rä di Martino, soffre e muore per un inutile, quanto maledetto, gioco della guerra.

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L’arte delle donne, l’ironia dei carri armati, l’innocenza negli occhi

IL ROBOT CHE LEGGEVA LE BOZZE

Il futuro dell’intelligenza artificiale è oggetto di grande dibattito. Tutti abbiamo sentito o letto previsioni catastrofiche a proposito: l’IA un giorno sostituirà gli esseri umani, diventerà autocosciente. Ma sono solo ipotesi, benché accettate come verità. Tuttavia, con il progredire delle conoscenze e delle tecnologie in campo computazionale, sta crescendo anche la nostra capacità di creare macchine in grado di agire da sole e di essere creative. Oggi usiamo l’intelligenza artificiale per semplificarci la vita: trovare informazioni, prendere decisioni e persino intrattenerci. Ma un’area in cui l’IA non è stata in grado di avere un grande impatto, finora, è quella dei lavori creativi. La situazione sta però cambiando. Secondo gli esperti, entro il 2032 i computer saranno in grado di scrivere romanzi, dipingere quadri e comporre musica. Le implicazioni di questo fenomeno sono vaste. L’IA del futuro non sarà solo il navigatore satellitare che ti suggerisce la strada più breve per arrivare a destinazione, o l’app musicale che ti suggerisce nuovi brani da ascoltare in base ai tuoi gusti. L’IA del futuro potrà essere il tuo artista preferito. Non si tratta solo di una nuova tecnologia, ma di un nuovo modo

di pensare. L’intelligenza artificiale potrà essere considerata una forma di creatività? Nel 2032, l’umanità e l’intelligenza artificiale potrebbero fondersi, dando vita a una rete neurale artificiale in grado di autoapprendere e autoevolversi. Che impatto avrà sulle nostre vite? Come garantire che questa abbia un impatto positivo sulla società, e non si trasformi in Skynet? La verità è che non lo sappiamo.

“Il mondo è sempre / un luogo di bellezza / ma la verità è che non tutto è come sembra / Il futuro sta arrivando / e cosa ne sarà di noi? Spero che sopravviveremo. / Un amico mi ha detto: /†«Ce la caveremo finché manterremo la nostra umanità»”.

Nota dell’autore: l’articolo che hai letto è stato scritto da un software di scrittura basato sull’algoritmo GPT-3, un’intelligenza artificiale capace di scrivere testi come un essere umano. Io mi sono limitato a fornire gli input tematici e a revisionare il testo, come un editor farebbe con l’autore. I contenuti, poesia compresa, sono opera dell’IA. Anche l’illustrazione che accompagna l’articolo (Totem, elaborazione digitale, Midjourney. Francesco D’Isa, 2022), a cura di Francesco D’Isa, è stata realizzata da un’IA.

Un musicologo inconsapevole?

Sessant’anni fa, per contrastare il vacuo intrattenimento borghese, autori come Pasolini, Moravia e Calvino, furono “chiamati” a nobilitare la canzone leggera italiana, mettendo la loro poetica al servizio delle strofe. Ma nella sterminata bibliografia che analizza questi autori, quella musicale è una corrente minoritaria. Lo stesso Calvino la definiva inconsapevole, perché meno incisiva rispetto all’attività di scrittore. Eppure, in “Un musicologo inconsapeavole” (Le Lettere, 2022), Carlo Benedetti “smentisce” lo stesso autore sanremese, e dimostra come la sua vena musicale non sia stata occasionale, una passione e un impegno giovanili, bensì un campo di interesse dove si rintracciano ed esplorano temi, suggestioni e poetiche che, in forme estese e articolate, ricorrono nei racconti e romanzi. E anche aun terreno di collaborazione, amicizia e incomprensioni, con due compositori del calibro di Luciano Berio e Sergio Liberovici. Insomma, a contraddire Calvino ci vuole coraggio e consapevolezza, due qualità che Carlo Benedetti, in questo saggio dal respiro accademico e “consapevole”, dimostra d’avere fino in fondo. S.C.

di Salvatore Cherchi illustrazione di Francesco D’Isa
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Bright-Night is back in the city!

Si riparte! Torna a Firenze la Notte europea dedicata alle ricercatrici e ai ricercatori: in due parole, la Bright-Night. Bright-Night non si traduce semplicemente in una “notte brillante”, dedicata all’impegno che tutti i ricercatori e le ricercatrici mettono nel proprio lavoro e per i risultati che questi comportano, ma è anche l’acronimo di “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in Research”

Sì, perché coloro che operano in questo campo hanno un talento e un impatto sulla crescita, la salute e la ducia nella ricerca. La manifestazione vuole essere quindi un modo per la scienza di comunicare; intende sensibilizzare la cittadinanza e l’imprenditoria sul valore che la ricerca ha all’interno della nostra quotidianità, avvicinare i più giovani a queste attività sperimentali e invogliarli a intraprendere un percorso come questo, oltre a voler mettere in risalto i novelli ricercatori di ateneo che muovono i loro primi passi in questo settore. Un progetto, quindi, di grandissima importanza che vede il sostegno non solo della Commissione Europea, ma anche della della Regione Toscana, oltre a Unicoop Firenze e Labsitters (per le iniziative orentine).

La kermesse, organizzata a Firenze dall’Ateneo cittadino, avrà un programma ricchissimo che si spalmerà nella settimana dal 25 settembre al 1 ottobre con una serie di iniziative legate a cinema, arte, innovazione digitale e tanto altro, il tutto sempre legato alla vera protagonista della manifestazione: la divulgazione scienti ca

Bright-Night al Cinema vedrà una serie di appuntamenti con l’obiettivo di analizzare diversi temi di attualità. Il cambiamento giovanile contemporaneo legato alle questioni di genere e d’identità culturale, donne che cercano di a ermare i propri diritti nella società, dialoghi inediti tra botanica e antropologia: sono solo alcune delle tematiche che verranno affrontate attraverso la proiezione di lm a tema durante questi giorni, il tutto in collaborazione con il Cinema La Compagnia, l’Istituto degli Innocenti e il Sistema Museale di Ateneo.

Ma Bright-Night vuol dire anche itinerari per le strade dello splendido capoluogo toscano, con le sue Passeggiate matematiche, in cui sarà possibile scoprire il collegamento tra arte, geometria e storia dei monumenti orentini, raccontati in un modo molto semplice e divertente per arrivare anche a chi non ha conoscenze in questo campo. Visite supportate anche da disegni degli elementi architettonici e da foto storiche, oltre che da numerosi aneddoti. Si parte il 27 settembre con piazza San Giovanni e il Duomo per commentare principalmente la matematica presente nella Cupola del Brunelleschi, per poi passare ai Lungarni e a come le geometrie del Ponte Vecchio, Santa Trinita e Ponte alla Carraia si sono modi cate con il passare degli anni, per poi concludere con un percorso incentrato sulla zona di Santa Croce, la Cappella de’ Pazzi e dell’an teatro romano e su come queste costruzioni hanno segnato lo sviluppo e la trasformazione del quartiere nel corso dei secoli.

Ma la vera “Notte brillante”, è il 30 settembre, data in cui l’evento si svolgerà in contemporanea anche in tutto il resto d’Europa, come accade ormai da dieci anni. Dalle 17 no alle 24 in piazza SS. Annunziata, i ricercatori e le ricercatrici dell’Università di Firenze e dei centri di ricerca partner esporranno i propri progetti e si racconteranno attraverso esposizioni di dispositivi, laboratori, esperimenti, incontri ed una avventurosa caccia al tesoro; attività che si rivolgono quindi ad un pubblico di ogni età. In occasione di questa iniziativa, il Museo degli Innocenti sarà aperto gratuitamente per tutto il giorno, dando la possibilità di esplorare alcuni capolavori della sua collezione. In piazza ci saranno diversi stand: uno interamente dedicato ai ragazzi, in cui ci saranno diversi momenti relativi alle scoperte della scienza e, nel pomeriggio, si susseguiranno anche brevissimi talk dal titolo “Mostra e Dimostra”. La sera vedrà protagonisti, invece, tanti ospiti che parleranno di temi di grande attualità, tra cui Larissa Iapichino, Luca Bindi, Piero Pelù, Paola Romagnani e tanti altri; il tutto con la moderazione di Massimo Cirri, giornalista e noto conduttore di RaiRadio2. Quella stessa giornata, la Bright-Night sarà anche nella vicina Prato, con un evento dal titolo “Innovazione a portata di… Prato!”. Dalle 15 alle 19 presso il Polo Universitario della città si svolgerà la notte dei ricercatori, in occasione anche del 30° anniversario del PIN. Un’occasione per portare i cittadini in contatto con progetti orientati alla soluzione di problemi concreti che caratterizzano i Laboratori attivi proprio presso il PIN di Prato. Una

serie di workshop che si alterneranno durante tutto il pomeriggio, tra visite guidate della sede e della galleria del vento, oltre che la possibilità di sperimentare la realtà virtuale.

A concludere la manifestazione saranno, poi, gli eventi di Bright-Night al Museo, che vede un programma tto di incontri, che si svolgeranno tutti il 1 ottobre in diverse location di Firenze: a partire dall’Orto Botanico in cui si terrà un laboratorio su come imparare a produrre ortaggi in modo sostenibile e ad alto valore nutraceutico, oppure alla scoperta dei tesori di biodiversità nel passato, presente e futuro, con i curatori di diverse sezioni del Museo di Storia Naturale di Firenze.

Una caccia al tesoro in inglese per i bambini che aiuteranno l’Elettrice a ritrovare i suoi animali dispersi all’interno degli a reschi che decorano le sale, per passare poi a un a ascinante percorso nell’Osservatorio Ximeniano dove la meteorologia, la sismologia e l’astronomia si intrecciano alla storia di Firenze e della Toscana; tanti eventi si svolgeranno anche all’interno del Museo Galileo.

È possibile consultare il programma dettagliato su www.bright-night.it STAY TUNED, ma soprattutto STAY BRIGHT!

Vi aspettiamo a Firenze!

informazione a pagamento

SPAZI A MARGINE

«Questo giardino ci racconta dei “Giusti”, tutte quelle persone che hanno lottato per salvare vite umane da atti di violenza, cercando di far valere i propri diritti e quelli altrui, così come oggi alziamo le braccia al cielo per distruggere le barriere che ci dividono.»

Maria Grazia ha la sua panchina prediletta nel Giardino del Dragone, la prima a destra, proprio di fianco alle scale degli Orti del Parnaso, dove il Dragone sorveglia Firenze con tanta premura.

Un giorno Maria Grazia mi disse che quello, il momento in cui raggiunge la “sua” panchina, è il suo appuntamento preferito.

FIORENTINI DA ALTROVE

Giovanni Ferraro

Cambiamo un poco lo spazio di questa rubrica dedicata ai personaggi fiorentini, per parlare di fiorentini che sono andati a vivere altrove e di fiorentini che lo sono diventati venendo da altrove.

E lo facciamo con un personaggio che ha fatto entrambe le cose: è venuto da altrove ed altrove se n›è poi andato.

Giovanni Ferraro è venuto a Firenze da Locri per studiare e quindi per prima cosa si è messo a lavorare. Fra le tante cose è stato uno di quelli che vendeva La Nazione ai semafori o davanti ai bar. A

coordinare Giovanni e altri ragazzi come lui c›era un giovane Matteo Renzi, che su sto fatto ci rivendette per anni la storia che lui era un imprenditore. «Comunque alla fine, se ci prendevi la mano, non era male come lavoro».

Io di Giovanni mi fido sempre perché è uno che va per la sua strada, ma se incrocia la tua lo fa col sorriso. Lo stesso sorriso con cui a Firenze - negli anni in cui Renzi smetteva i panni dell›imprenditore e si dedicava alla propria carriera politica (peraltro con piglio, lì sì davvero, imprenditoriale) -

Giovanni fondò la Polis Multietnic, una società sportiva che metteva insieme ragazzi dai posti più disparati: Iran, Germania, Brasile, Marocco, Svezia e ancora e ancora. Integrazione, diversità e grandi feste erano i cardini di quella società e poi alla fine Giovanni se n›è ripartito, ma non per tornare a Locri. «No guarda Tommi, mi dispiace, ma oggi farei davvero fatica a

tornarci».

Se n›è andato in Danimarca e ha aperto un caffé, poi un altro, poi ha iniziato anche a importare vino e non ha mai smesso di sorridere e andare per la sua strada. Se andate in Danimarca, ad Aarhus per la precisione, cercate il Caffé Ispirazione e chiedete di Giovanni. È quello che vedete in foto con la maglia dell›Inter. Purtroppo.

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l'Agenda di settembre

GIOVEDÌ 1

3 DINO IGNANI - DARK PORTRAITS

FLORENCE - ROME 1982 - 1985 (finoa l 19/09)

Museo Marino Marini (FI) ing. €10

VENERDÌ 2

3 BRESH

Ultravox (FI) ing. da € 28,75

3 THEODOR GUSCHLBAUER

Teatro del Maggio Musicale (FI) ing. libero

3 FLOREMUS - ENSEMBLE CINQUECENTO

Museo di San Marco (FI) ing. €15

3 SANDRO LOMBARDI LEGGE PIER VITTORIO TONDELLI

Museo Marino Marini (FI) ing. gratuito su prenotazione

3 INSTABILE SUMMER CIRCUS - SALE

InStabile (FI) ing. libero

3 FABRICA EUROPA - HEINE AVDAL - YUKIKO SHINOZAKI / FIELDWORKS

Teatro Studio Scandicci (FI) ing. €13

SABATO 3

3 LAZZA

Ultravox (FI) ing. da € 32,20

3 FLOREMUS - ENSEMBLE LA DOUCE ET PIQUANTE

MAD - Murate Art District (FI) ing. €5

3 SABRINA MAZZUOLI - FROM INTERSTELLAR TO CALORE

Parco Mediceo di Villa Demidoff a Pratolino (FI) ing. gratuito

DOMENICA 4

3 HERBERT BLOMSTEDT GUSTAV MAHLER JUGENDORCHESTER

Teatro del Maggio Musicale (FI) ing. da €25

3 FLOREMUS - ALTA BELLEZZA

Chiostro delle Leopoldine (FI) ing. €15

3 PIMP MY VINTAGE

Molo Firenze (FI) ing. gratuito

3 FABRICA EUROPA - CRISTINA KRISTAL RIZZO

PARC (FI) ing. €7

LUNEDÌ 5

3 FLOREMUS - MUSICA ALLA CORTE DI

URBINO Museo di San Salvi (FI) ing. €5

3 FABRICA EUROPA - GIUSEPPE MUSCARELLO - IL FURIOSO

PARC (FI) ing. €7

3 FABRICA EUROPA - SOA RATSIFANDRIHANA - GROOVE

Teatro Studio Mila Pieralli Scandicci (FI) ing. €13

MARTEDÌ 6

3 FLOREMUS - CAPPELLA PRATENSIS Cenacolo di Sant’Apollonia (FI) ing. €15

3 FABRICA EUROPA - CAMILLE BERTAULTDAVID HELBOCK Giardino Istituto Agrario di Firenze (FI) ing. €13

3 FABRICA EUROPA - IGOR X MORENO IDIOT - SINCRASY Teatro Cantiere Florida (FI) ing. €13

MERCOLEDÌ 7

3 FLOREMUS - TUSCAE VOCES Auditorium Ottone Rosai (FI) ing. €5

3 FABRICA EUROPA - ATTIVARE LO SGUARDO PARC (FI) ing. NP

3 FABRICA EUROPA - NICOLE MITCHELL E BALLAKÉ SISSOKO Giardino Istituto Agrario di Firenze (FI) ing. €13

GIOVEDÌ 8

3 JACOPO BABONI SCHILINGI - IL RESPIRO DEI SOGNI Murate Art District (FI) ing. gratuito

3 FIRENZE DALL’ALTO - IN DIALOGO CON PLATONE SU LE COSE DELL’AMORE Villa Bardini (FI) ing. libero con prenotazione

3 FABBRICA EUROPA - NUOVO BDT / MICHELE DI STEFANO - BAYADÉRE Teatro La Compagnia (FI) ing €15

3 FLOREMUS - LA FONTE MUSICA Biblioteca del Museo di San Marco (FI) ing. €15

3 FIRENZE JAZZ FESTIVAL - ROBERTO OTTAVIANO, ETERNAL LOVE QUINTET Anfiteatro Villa Strozzi (FI) ing. €12

3 JOHN SURMAN Giardino Istituto Agrario di Firenze (FI) ing. €13

3 FESTIVAL DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI (fino al 30 / 09)

Varie location (FI)

3 FAST ANIMALS AND SLOW KIDS Ultravox (FI) ing. da € 28,75

3 IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. da €30

3 MULAN - INTREPIDA MAGNOLIA

IL MUSICAL Tuscany Hall (FI) ing. da €23

VENERDÌ 9

3 KRAFTWERK

Ultravox (FI) ing. da € 74,75

3 FLOREMUS - ENSEMBLE BAROQUE LUMINA MAD - Murate Art District (FI) ing. €5

3 FIRENZE JAZZ FESTIVAL - ANTONIO SALIS Villa Bardini (FI) ing. €12

3 ZUBIN MEHTA - CICLO BEETHOVEN Teatro del Maggio Musicale (FI) ing. da €25

3 FIRENZE JAZZ FESTIVAL - FRANCESCO MACCIANTI / STEFANO “COCCO” CANTINI QUARTET

Villa Bardini (FI) ing. €12

3 FABBRICA EUROPA - PAOLA STELLA MINNI E KONSTANTINOS RIZOS Parco delle Cascine (FI) ing. gratuito

SABATO 10

3 IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. da €30

3 LUCY WOODWARD QUARTET Villa Bardini (FI) ing. €12

3 FABBRICA EUROPA - FENNESZ Giardino Istituto Agrario di Firenze (FI) ing.

DOMENICA 11

3 FLOREMUS - ENSEMBLE L’HOMME ARMÉ Auditorium di Sant’Apollonia (FI) ing. €15

3 FABBRICA EUROPA - CHASSOL Teatro Cantiere Florida (FI) ing. €13

LUNEDÌ 12

3

IL BARBIERE DI SIVIGLIA Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. da €30

MARTEDÌ 13

3

FABBRICA EUROPA - GIOVANFRANCESCO GIANNINI - CLOUD - EXTENDED PARC (FI) ing. €13

MERCOLEDÌ 14

3 FABBRICA EUROPA - TIMOTEO CARBONE PARC (FI) ing. €7

3 IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. da €30

MUSICA \ TEATRO \ CINEMA \ ARTE \ EVENTI

GIOVEDÌ 15

3 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. da €30

3 FIRENZE JAZZ FESTIVAL - HAMID DRAKE & PASQUALE MIRRA Villa Strozzi (FI) ing. €12

3 FABBRICA EUROPA - CRISTINA DONÀ, DANIELE NINARELLO, SAVERIO LANZA Teatro Cantiere Florida (FI) ing. €13

VENERDÌ 16

3 CALIBRO 35 Ultravox (FI) ing. da € 23

3 ARTIGIANATO E PALAZZO (fino al 18 / 09) Giardino Corsini (FI) ing. libero

3 FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALVIRTUOSITY DUO Institut français Firenze (FI) ing.

3 FIRENZE JAZZ FESTIVAL - FRANCESCA GAZA “LILAC FOR PEOPLE” Sala Vanni (FI) ing. NP

SABATO 17

3 LUNGARNO DA #10

Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. gratuito

3 FABBRICA EUROPA - FRANCESCA FOSCARINI - COSIMO LOPALCO Teatro Cantiere Florida (FI) ing. €13

DOMENICA 18

3 LUNGARNO DA #10

Limonaia di Villa Strozzi (FI) ing. gratuito

3 COPULA MUNDI - @PIUTTOSTOCHE IN “HO FATTO IL CLASSICO” Lumen (FI) ing. gratuito

3 FABBRICA EUROPA - GASTON CORE THE VERY LAST NORTHERN WHITE RHINO Teatro Studio Mila Pieralli (FI) ing. €13

LUNEDÌ 19

MARTEDÌ 20

3 GENIUS LOCI - ANGELO BRANDUARDI

Complesso Monumentale di Santa Croce (FI) ing. libero su prenotazione

3 FABBRICA EUROPAMENHIR / GIULIO DE LEO Teatro Cantiere Florida (FI) ing. €13

3 FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALJOSEF MOSSALI

Auditorium Fondazione CR Firenze (FI) ing. €5

3 FABBRICA EUROPA - PIETRO PIREDDU PARC (FI) ing. €7

MERCOLEDÌ 21

3 MIKA - THE MAGIC PIANO Teatro Verdi (FI) ing. da €39

3 FABBRICA EUROPA - ALESSANDRA PAOLETTI - DAMIANO OTTAVIO BIGI Teatro Studio Mila Pieralli (FI) ing. €13

GIOVEDÌ 22

3 MIKA Mandela Forum (FI) ing. da €39

3 GENIUS LOCI - MARKUS STOCKHAUSEN Complesso Monumentale di Santa Croce (FI) ing. libero su prenotazione

3 NEL TUO TEMPO - OLAFUR ELIASSON Palazzo Strozzi (FI) ing. NP

3 FABBRICA EUROPA - BAB L’BLUZ Lumen (FI) ing. €5

3 GENIUS LOCI - PETRA MAGONI E ILARIA FANTIN

Complesso Monumentale di Santa Croce (FI) ing. libero su prenotazione

3 FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALTRIO AD LIBITUM Auditorium Fondazione CR Firenze (FI) ing. €5

VENERDÌ 23

3 FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALDAVIDE RANALDI Auditorium Fondazione CR Firenze (FI) ing. €5

3 FABBRICA EUROPA - OUMOU SANGARÈ Teatro Puccini (FI) ing. €15

SABATO 24

3 BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO DI FIRENZE Palazzo Corsini (FI) ing. €15

3 GENIUS LOCI - SANTA CROCE PROJECTPIANO SOLO

Complesso Monumentale di Santa Croce (FI) ing. libero su prenotazione

3 PASSIONE NOVECENTO - DA PAUL KLEE A DAMIEN HIRST Palazzo Medici Riccardi (FI) ing. NP

3 FABBRICA EUROPA - FRANCESCO GIOMIWANNA PLAY?

PARC (FI) ing. €7

DOMENICA 25

LUNEDÌ 26

3 ANASTACIA

Teatro Verdi (FI) ing. da € 59,80

3 FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALENSEMBLE CONCERTO REGIO

Conservatorio Cherubini (FI) ing. €5

MARTEDÌ 27

3

FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALEMMA ARIZZA, STEFANO MARZANNI Lyceum Club(FI) ing. €5

MERCOLEDÌ 28

GIOVEDÌ 29

3 FESTIVAL D’AUTUNNO DEL MAGGIO IL TROVATORE

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (FI) ing. da € 40

3 FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALKEVIN SPAGNOLO E SIMONE RUGANI Institut Français Firenze (FI) ing. €5

VENERDÌ 30

3 LETIZIA BATTAGLIA - CORPO DI DONNA EDIZIONE 2022

Crumb Gallery (FI) ing. gratuito

3 FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVALAMAI QUARTET

Conservatorio Cherubini (FI) ing. €5

3 CAVEMAN

Teatro Politema Pratese (PO) ing. NP

BRIGHT-NIGHT AL CINEMA

Cinema La Compagnia Incontri tra documentari e ricerca per parlare di botanica, antropologia, questioni di genere, diritti umani, adolescenti e identità culturale.

HIGGS10: IL NUOVO MONDO

DIETRO

LA SCOPERTA

Cinema La Compagnia

A 10 anni dalla scoperta del Bosone, un incontro con alcuni dei protagonisti di una delle più importanti scoperte scientifiche del ventunesimo secolo.

PASSEGGIATE MATEMATICHE

Vari luoghi del centro Itinerari tra geometria, arte e storia alla scoperta delle architetture e della storia dei quartieri del centro storico.

BRIGHT-NIGHT IN PIAZZA

Piazza Ss. Annunziata

35 stand con laboratori, presentazioni, esperimenti, caccia al tesoro, incontri e ospiti per scoprire l’avventura della ricerca e conoscere chi la fa.

BRIGHT-NIGHT AL MUSEO

Musei universitari e partner Attività, visite guidate, giochi, laboratori e incontri.

INGRESSO LIBERO

Tutti i dettagli di queste e altre iniziative nel programma completo su: www.bright-night.it

@brightnightIT #brightnightunifi2022 #Bright_Night
con il sostegno di:
Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori 25 settembre -1 ottobre

SETTEMBRE DA NON PERDERE

LUNGARNO #DA10

17 E 18 SETTEMBRE • LIMONAIA DI VILLA STROZZI

Lungarno festeggia in grande stile i suoi dieci anni di attività presso i bellissimi spazi della Limonaia di Villa Strozzi, nel weekend del 17 e 18 settembre. Una miriade di attività divise tra talk, workshop e mostre, con la ciliegina sulla torta del live di N.A.I.P. che farà tappa unica a Firenze del suo DOVREI ESSERE IN TOUR. N.A.I.P. è l’acronimo di “Nessun artista in particolare”, il progetto musicale di cantautorato elettronico alternativo di Michelangelo Mercuri: un’operazione delicata, rischiosa, audace; una grande capacità performativa al servizio di una scrittura innovativa, fortemente identitaria e scevra di etichette musicali. Il suo nome è un manifesto di intenti, una proposta provocatoria e disturbante, ma fortemente radicata con la narrazione del cantautorato italiano dell’età dell’oro. Octapad, synth, chitarra e voce sono gli strumenti che entrano in un vortice di ripetizioni generate da una loop station, così i mantra di “Bravi nel Breve”, di “Oh Oh Oh”, di “Partecipo” prendono vita, diventando brani ipnotici che dopo ogni ascolto si fissano in testa: su tutti il singolo “Attenti al Loop”. Finalista a X Factor 2020, il suo percorso – all’interno del format televisivo – è stato all’insegna della sperimentazione sonora, di un’innata capacità creativa, che gli ha permesso di sviluppare un viaggio musicale profondamente contemporaneo e multiforme.

FESTIVAL FABBRICA EUROPA

2

- 25 SETTEMBRE • VARIE LOCATION

Una delle linee portanti di questa XXIX edizione del Festival è legata all’intreccio di culture e di linguaggi, di paesi di origine e di elezione, di radici e di slanci, di universi espressivi e di attraversamenti, di tradizioni e di sperimentazioni, segno sensibile e vitale di un meticciato umano e artistico che rappresenta il nostro oggi. Un diffuso e articolato laboratorio di saperi e pratiche che intesse codici compositivi ed emergenze dialogiche con l’intento di indagare i processi creativi che, nella danza, nella musica, nelle arti performative, e nel loro intersecarsi, sviluppano dispositivi e formati scenici di una comunità dinamica di artisti provenienti da Europa, Americhe, Africa, Asia. Progetti, spettacoli, concerti, performance, incontri, workshop e molto altro ancora.

FIRENZE JAZZ FESTIVAL

VARIE LOCATION

Inserito nella top 10 tra i festival jazz per le riviste di settore, anche quest’anno il Firenze Jazz Festival coinvolgerà oltre 100 artisti per otto giorni di grande musica in nove diverse location, per decine e decine di eventi dal vivo. Attraverso un processo volto a incentivare sempre più realtà a divenire promotrici di eventi artistici, la rassegna è ospitata in ville storiche, chiostri rinascimentali, agriturismi, circoli, locali e sale da concerto, rivolgendosi sia a un pubblico colto che a uno più generalista. Il Firenze Jazz Festival, torna dal 14 al 18 settembre, e dell’8 al 10 settembre con 3 giorni di anteprime. Tra gli ospiti: Daddy G, Antonello Salis, Hamid Drake Pasquale Mirra Duo, Barbara Casini, Francesco Maccianti Cocco Cantini 4t, Federico Sacchi e tanti altri.

JACOPO BABONI SCHILINGI

8 SETTEMBRE - 15 OTTOBRE • MAD MURATE ART DISTRICT

Sogni elaborati durante la notte, sogni nel cassetto o utopie personali e collettive, auspici per il pianeta o per il futuro. Jacopo Baboni Schilingi ha raccolto ognuna di queste suggestioni per trasformarle nelle voci di un’unica grande installazione. Si intitola il Respiro dei sogni la mostra che dall’8 settembre (e fino al 15 ottobre) inaugura MAD Murate Art District, centro di arte contemporanea e residenze d’artista del Comune di Firenze gestito da MUS.E. Nell’installazione – che per un unico giorno, l’8 settembre, sarà fruibile al Terzo Giardino e per il resto del tempo al primo piano di MAD – sono infatti raccolti i sogni delle persone che hanno partecipato alla open call dello scorso maggio e che l’artista ha ascoltato e suddiviso in tre tracce audio interpretate dalle voci di Cristina Abati e Riccardo Rombi.

FORTISSIMISSIMO FIRENZE FESTIVAL

16 SETTEMBRE - 9 OTTOBRE • VARIE LOCATION

Dal 16 settembre torna, per la sua sesta edizione, Fortissimissimo Firenze Festival, un progetto artistico curato dal maestro Andrea Lucchesini e parte dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze, che raccoglie in un unico cartellone alcuni dei più interessanti giovani rappresentanti della scena classica nazionale e internazionale. Diciassette saranno gli appuntamenti fino al 9 ottobre, di cui 11 a Firenze e 6 nei comuni di Figline e Incisa Valdarno ed Empoli, parte di Fortissimissimo Metropolitano. Una carrellata di musicisti giovani e giovanissimi che si presentano al pubblico con la forza del loro talento, il bagaglio di una preparazione accurata e la carica del loro entusiasmo. L’inaugurazione è venerdì 16 settembre, ore 21.00, presso l’Institut français Firenze, con l’esibizione del duo di fisarmoniche Virtuosity Duo

8 - 10 E 14 - 18 SETTEMBRE •
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LUOGHI AMENI E DOVE TROVARLI

Il Mulinaccio

Questo “mulino” è un luogo ameno –lo dico ora e non lo dirò mai più – di quelli veri, di quelli a cui il termine si attacca come una maglia termica al runner d’inverno, di quelli perfetti per questa rubrica di cui tu – sì, dico a te – forse, non sai il significato. Spazio rubato alle mie battute.

Sopra Scandicci, tra San Vincenzo a Torri e Cerbaia, tra le ginestre e le pendenzea inaspettate, ecco cosa vede il mio cervello: una lingua appiccicata a una ****** enorme, una suola di scarponcino da uomo, col tacco basso e potente, di quelli che schioccano nei corridoi deserti. Ma questo è chiaramente un delirio.

Nello stesso luogo, invece, ecco quello che c’è veramente: luci e umido e ancora luci morbide e fresche, ragnatele con le foglie appiccicate, salamini di insetti e mosche.

Tutto questo c’è e io te lo giuro, c’è, ma non si vede, rimpiattato tra le spesse foglie e le verzure d’estate.

Questo posto mi domanda impegno cerebrale, mi  dice ehi, forza, trovami, sono un ponte ma non puoi attraversarmi, sono uno ponte e te ne accorgi solo quando ci sei sotto, non sopra.

Che poi sei sfigato – lo sai – hai avuto vita breve e lontana, sei servito a poco. Sei solo strano e diroccato, hai il fascino del rudere rimpiattato, del vecchio imbellettato decadente che ci prova ancora. E però forse, lo sai che ti dico: che hanno ragione tutti. Ce l’hai lo charme, ce l’hai quel tocco difficile.

Mi hai chiesto dolore e fatica e ora nel furore di endorfine vedo uno spacco bianco candido, una spruzzata di serenità, qualche lentiggine. Ho bisogno di un ponte, da attraversare però, per tornare indietro a quei giorni lì.

Ma non sei tu.

di Niccolò Protti • foto di Irene Tempestini
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Brevi Cronache Librarie

«Arabo lo dici a tuo nonno»

In nīz bogzarad scritto in caratteri arabi, certo, ma con quei puntini in più, così raffinati, diversi dall’arabo classico dei pastori. Fārsī, piuttosto, ricco come un melograno cresciuto sulle rive dell’Eufrate. Chiudeva un lungo capitolo del romanzo che era riuscito a recuperare in una libreria di un amico di famiglia. Avevano “amici di famiglia” per ogni cosa: bar, libri, parrucchieri, architetti, avvocati. “Amici di famiglia” voleva dire esuli, come loro, in fuga da un paese troppo serio e triste per viverci. Dove sorridere è sospetto. Ma erano cose da genitori: lui, nato qui, cresciuto fra Biblioteca Canova e stradoni dell’Isolotto, non ci pensava mai. «Chiamami ancora arabo, dai. Vediamo che succede»

Il fārsī era sempre stato il suo Paese, molto più di quel posto dove l’avevano portato un paio di volte, sempre inquieti, aggrappati al loro passaporto italiano come a un amuleto. Gli bastava sentire quella cantilena gutturale, così diversa dai gorgheggi dell’italiano, ed era a casa. Eppure, appena atterrava a Peretola, gli si rilassavano parti dello stomaco che non sapeva di avere. «Dai, terrone del cazzo» Chiuse il libro e pagò il suo Alù Esfenaj (vitello, spinaci e susine secche) lasciato a metà, scusandosi con il cameriere che sorrise e gli fece uno sconto plateale. Su via dei Cerchi l’insegna Teheran gettava una luce incerta, annegata fra i neon di una pelletteria e un ristorante cinese. «Poz-e āli, jib-e xali» disse, accendendosi l’ultima sigaretta della giornata.

«Suona meglio di “ottima cuoca, tasca vuota” in effetti» gli risposi, prima di abbracciarmelo tutto.

IL SETTEMBRE DI UTOPIA E DI ANDREA KAEMMERLE

Se a Firenze ancora molto, se non tutto, langue sul fronte teatrale, c’è chi, a pochi chilometri di distanza, non si è fermato un attimo. Non si è stoppato in questa estate, da metà giugno, e non si è bloccato nemmeno negli ultimi venticinque anni: Andrea Kaemmerle. Fiorentino ma bientinese di adozione, ha creato un quarto di secolo fa, un format che ancora viaggia a gonfie vele, della durata di quattro mesi ogni anno con una sessantina di repliche sparse in tutte le province toscane. Il nome abbina le due passioni del direttore artistico, ovvero il teatro e la cucina, declinate in “Utopia del Buongusto” che ha in sé la poesia, la leggerezza, la patafisica, il tragicomico della vita, il non prendersi troppo sul serio, l’aver voglia di sorridere alla vita, al futuro, al domani pur in mezzo alle intemperie. E quindi, se Firenze tace, ecco che “Utopia” ci porterà tra i borghi e le piccole cittadine di quella provincia tutta da scoprire.

Si comincia a Pontassieve con “Urge” (il 1 settembre), tra canzone e parole a pescare dall’infinito poetico note e versi sparsi e portarli a galla, tutto quello che è urgente dire o pensare o ricordare.

A Colle Salvetti invece (il 3) ritornano i funambolici “Ragazzacci”, con Kaemmerle e Riccardo Goretti, comicità e teatro d’avanguardia, canovaccio e molta improvvisazione ad autoalimentarsi a vicenda. Coppia ormai consoli-

data e salda, si trovano con uno sguardo. Il loro motto: “Ragazzacci si nasce, rimanerlo a vita poi tutto un lavoro fatto di disciplina e panini.

E si prosegue con Lorenzana, in provincia di Pisa, con “Five years ago” (il 4) per sentirsi a Broadway guardando le colline livornesi. Lo spettacolo racconta la storia d’amore di Jamie e Cathy, una storia breve ma intensa, durata cinque anni nei quali i due si conoscono, vanno a convivere, si sposano e si lasciano. Una storia d’amore raccontata in un modo particolare: mentre Jamie procede cronologicamente dal primo appuntamento in poi, Cathy, invece, va a ritroso, partendo dal momento in cui viene lasciata per tornare indietro nel tempo.

Novità di questa edizione sarà “Garibaldi su una gamba” (il 9) a Santa Maria a Monte, scritto da Kaemmerle insieme a Manfredi Rutelli, un omaggio sia all’eroe dei Due Mondi che a Bianciardi. Un Garibaldi ritratto come rivoluzionario e disubbidiente. Qui verrà raccontato in versione quasi clownesca, sempre rispettosa, e confesser amori e sabotaggi, scorribande, viaggi per mare e fughe a cavallo, battute di pesca. Ogni cosa che verrete a sapere di lui in questi 79 minuti assolutamente vera. Ed infine (il 17) ormai il cult e classico imperdibile “L’Uomo Tigre”, a Peccioli, un must da rivedere se si è già visto e riassaporare quel gusto di nostalgia e autogrill, da vedere se non si è mai avuto la fortuna di essercisi imbattuti. Chi non ha utopia dentro di sé non può sognare.

Allah
Utopia, 2021 – 20€
Hassan Blasim
99
di
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Pleasure

Un film un po’ furbetto dove non si vede nulla di nuovo o di particolarmente scabroso, ma si scade inevitabilmente nella morale che il porno non è ambiente per brave ragazze europee che non conoscono le insidie di Los Angeles. Forse all’estero può anche funzionare, dopotutto è l’opera prima di una regista totalmente incentrata su una protagonista femminile. In Italia però il mondo del porno è stato fortemente normalizzato e reso inoffensivo dagli anni ‘80/’90 dalla eterea presenza televisiva di Moana Pozzi, passando per la simpatica spacconeria di Rocco Siffredi, fino alla sfrontatezza di Valentia Nappi.

IL CINEMA FRA LE MURA

The Staircase  - Una morte sospetta

Una storia vera e perciò ancor più terribile. Una donna, madre, matrigna e moglie molto apprezzata nella sua comunità viene trovata morta in casa sua in fondo alle scale. Il corpo però è talmente martoriato che è difficile pensare a una semplice caduta. Tutti i sospetti si riversano sul marito Michael, personaggio ambiguo che si professa ostinatamente innocente. The Staircase è, oltre a un ottimo legal-thriller, una riflessione sulle famiglie, le coppie, i genitori, i figli e i loro delicatissimi equilibri. Protagonisti tre giganti del cinema come Colin Firth, Toni Collette e Juliette Binoche.

Non potrebbe ripartire meglio la stagione dei festival cinematografici autunnali in Toscana se non con il ritorno del  Lucca Film Festival  che dal 23 settembre al 2 ottobre si svolgerà nei suoi luoghi consueti, come i cinema Astra e Centrale, ma coinvolgendo di fatto tutta la città. «Gli ultimi due anni non sono stati facili, ma hanno costituito l’opportunità di allargare collaborazioni che già avevamo, come con il network internazionale di festival Film for our Future e Film School Network,  che conta scuole di cinema da tutto il mondo dando spazio ai lavori prodotti dagli studenti. Questo ci ha permesso di crescere molto nell’ambito della realtà on-line che, con l’esperienza della pandemia, si è rivelata preziosa per manifestazioni come la nostra. Ripartiamo ripristinando la centralità della sala, ma rendendo disponibili on line tutti gli incontri e le masterclass». Così il presidente Nicola Borrelli racconta la nuova edizione del LFFEC.

Il Festival continua a puntare sulla sua dualità che propone il grande cinema affiancato dal glamour portato dalla presenza dei grandi ospiti «Crediamo che i festival, specie in questo periodo, siano di importanza estrema proprio per incentivare la frequentazione delle sale cinematografiche. Non si tratta più di vedere solo un film, ma anche di imparare, creare la memoria di un incontro conservarla». Super ospite di questa edizione Gaspar Noé: al controverso e geniale autore di Irréversible  (2002), Love (2015) e Climax (2018), che incontrerà il pubblico durante una masterclass, sarà dedicata la retrospettiva completa

delle sue opere e un premio alla carriera. Vortex (2021), il suo ultimo film presentato a Cannes, che vede protagonista Dario Argento, ha conosciuto una distribuzione frammentata e in molti sono ansiosi di vederlo.

Sulla sua cinematografia sarà presentata anche una monografia curata da Uicc (Unione Italiana Circoli del  Cinema) «Ci piacerebbe rinnovare anche oltre questa edizione la collaborazione con Gaspar, coinvolgendolo, come collezionista e cinefilo, nella realizzazione di una esposizione da lui curata. Si crea un rapporto davvero speciale con gli artisti che sono nostri ospiti. Ricordo l’emozione di avere con noi David Lynch e George Romero ma anche William Defoe, di una umiltà e una disponibilità sconcertanti. Oppure Rutger Hauer che girava per il centro in carrozza con sua moglie, salutando il pubblico con calore». Per ciò che riguarda il cinema italiano è confermata la prestigiosa presenza di Paolo Taviani a cui sarà dedicata una mostra. Uno degli eventi più attesi è inoltre l’omaggio a Vittorio Gassman con Il sorpasso (1962) di Dino Risi nell’anno in cui sono purtroppo scomparsi a distanza di pochi mesi gli altri due protagonisti Jean-Louis Trintignant  e Catherine Spaak. Uccellacci e uccellini (1966) ricorderà la figura di Pier Paolo Pasolini nel centenario dalla sua nascita. Il festival non mancherà nemmeno di tributare un omaggio a Monica Vitti

Tra gli eventi d’arte, esposizioni, installazioni e performance di teatro danza che animeranno il centro storico della città, sarà realizzata anche una mostra del pittore livornese Marcello Scarselli e inoltre la serata Effetto Cinema Notte con i suoi happening dal vivo in angoli diversi del centro storico a ingresso libero.

L’ORIZZONTE DI GLORIA
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SETTEMBRE MESE DI PASSAGGIO PER LA MUSICA DAL VIVO

L’estate sta finendo e si porta dietro un carico di concerti e musica dal vivo quasi mai visto in questi ultimi anni; siamo passati dal Teatro Romano di Fiesole all’Anfiteatro delle Cascine, Firenze Rocks dall’enorme successo, piazza Santissima Annunziata con il programma di Musart, la costa Tirrenica e la Maremma per il sempre atteso Grey Cat Festival, passando per decine di eventi tra musica e letteratura tra il centro di Firenze e le Ville Medicee. E partiamo proprio dal rapporto tra musica e letteratura con la rassegna “1922-2022” per parlare del nostro mese di settembre, in particolare segnalando i tre eventi che chiudono l’iniziativa, all’Arena Manifattura Tabacchi (ore 21:30): “Filastrocche, canzonette, spropositi rimati: il ‘corpo fonico’ in Meneghello”, il 1 settembre, un dialogo a tre voci tra Ernestina Pellegrini, Patrizia Laquidara e Luciano Zam-

pese, per raccontare, recitare, cantare la scrittura di Luigi Meneghello; “Feriti a morte: omaggio a Raffaele La Capria”, il 5 settembre, con Beppe Voltarelli e Fulvio Cauteruccio che presenteranno una nuova performance tra lettura e musica; il 6 settembre, la chiusura con Ginevra Di Marco in trio, insieme a Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, e lo scrittore Giorgio Van Straten, per celebrare il centenario di Beppe Fenoglio

In attesa che le stagioni di club e concerti in teatro ricomincino a pieno regime, ci affidiamo agli ultimi eventi nel colpo di coda estivo: come “Alla scoperta di Morricone”, il 13 settembre, nell’ambito dell’Estate Fiesolana, uno spettacolo dedicato alle musiche del grande compositore che si muove tra i temi pi famosi e nuove pagine in gran parte meno conosciute ma di grande bellezza nello sconfinato repertorio di Morricone. Sempre al Teatro Romano di

Fiesole, il 16 settembre, sar in scena Marco Masini con il tour “T’innamorerai di noiOltre 30 anni insieme”: un nuovo incontro dal vivo e nell’abbraccio dei suoi fan, per celebrare i 30 anni di carriera del cantautore fiorentino, accompagnato sul palco da Massimiliano Agati (percussioni e chitarra), Alessandro Magnalasche (chitarre), Cesare Chiodo (chitarra, basso, dir.), Lapo Consortini (chitarra e ideazioni sonore), Stefano Cerisoli (chitarre) e Antonio Iammarino (tastiere, pianoforte).

CITTÀ IN MUSICA
minimondo testo e collage fotografico di Susanna Stigler È proprio prima dell’alba che la notte è più buia (Il cavaliere oscuro) 43°47'8.243"N 11°13'28.257"E
di Giulia Focardi
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FRASTUONI

OF MONTREAL FREEWAVE LUCIFER F<CK F^CK F>CK (POLYVINYL)

In quasi vent’anni di carriera l’istrionico Kevin Barnes e i suoi Of Montreal ci hanno abituato a miriadi di modi per interpretare la musica pop, dai più barocchi e pomposi a quelli più acustici e minimali, fino ad arrivare a derive sintetiche ed elettroniche. Consensi e ospitate ormai ovunque, anche grazie all’indubbio fascino dei loro live incontenibili. L’incessante sperimentazione e creatività degli Of Montreal continua anche nel nuovo lavoro dal titolo impronunciabile “Freewave Lucifer f<ck f^ck f>ck”, dove episodi danzerecci cedono il passo a sfumature psichedeliche vintage come nella traccia di apertura “Marijuana’s a Working Woman”, dichiarato omaggio di Barnes all’amore per la nota pianta nato durante i viaggioni nel suo lungo isolamento pandemico, e ai Beatles più stralunati.

WORKING MEN’S CLUB FEAR FEAR (HEAVENLY RECORDING)

Ammirati in tutto il loro splendore sul palco dell’ultimo Primavera Sound, gli inglesi Working Men’s Club arrivano al nuovo disco “Fear Fear”, atteso lavoro dopo il chiacchierato esordio omonimo uscito un paio di anni fa. Guidato dall’adorabile sfrontatezza del giovanissimo frontman Syd Minsky-Sargeant, il collettivo inglese mescola drum machine filo industrial e synth ipnotici con schitarrate e un’attitudine dichiaratamente post-punk, dove si inserisce perfettamente il vocione di Syd che ricorda molto quello di Mark E. Smith dei Fall. Rimandi alle meraviglie immortali dell’electro anni ‘80 fanno da cornice a una presunta leggerezza che nasconde però testi cupi e decadenti sul concept della paura generale a 360 gradi, non solo del periodo pandemico in cui è stato concepito l’album.

BUILT TO SPILL WHEN THE WIND FORGETS YOUR NAME (SUB POP)

Band longeva del nostro cuoricino attiva dal 1992, i Built To Spill di Doug Martsch mescolano ancora una volta le carte rinnovando la formazione con nuovi (e incredibili) musicisti e per l’ultimo album scelgono di lasciare la major Warner e approdare sulla SUB POP di Seattle. Anticipato da una manciata di singoli, “When the Wind Forgets Your Name” continua a espandere i confini della band pur mantenendone i tratti somatici e quei suoni di chitarra ormai iconici che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Nato da una fortunata sinergia tra Martsch e i musicisti brasiliani Le Almeida e João Casaes, entrambi nell’amata band sperimentale Oruã, il nuovo lavoro convince per il coraggio e il solito gusto di Martsch nel muoversi tra rumori e melodie senza tempo, anche grazie alla sua bellissima voce.

FRASTUONI SU SPOTIFY

La playlist di Frastuoni è su Spotify. Aggiornata settimanalmente, contiene una selezione dei migliori brani sia italiani che internazionali, in linea con i gusti della rubrica. Scansiona il QR code per accedere direttamente e segui la pagina Facebook di Lungarno per rimanere aggiornato. Per reclami, segnalazioni e pacche sulle spalle, scrivi a frastuoni@lungarnofirenze.it

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AMORAZZI

~ QUASI UNA POSTA DEL CUORE ~ a cura di Francesca Corpaci • illustrazione di Costanza Ciattini

Pensiero stupendo

Amorazza, ho finalmente in corpo la necessaria dose di malinconia e alcol per scriverti. Non è splendido che io sia sempre felice? Non scherzo, lo sono davvero quasi sempre (prometto che ti scriverò anche in uno degli innumerevoli giorni felici). La vita è stata così generosa con me che mi sembra di offenderla a essere triste, mi pare di perder tempo. Stasera però lo sono e voglio crogiolarmici in questa tristesse, ed essere patetica e vittimista e ascoltare tristi canzoni dell’ante guerra mentre procrastino tutti i miei lavori non pagati. Per qualche ragione devo far sentire agli altri che sono indistruttibile, una forza della natura, però sono anche fragile come il bicchiere che prima ho rotto per sbaglio e vorrei che qualcuno mi facesse tante carezze, stasera, dovrei chiedere al rider di pizza taxi che sta probabilmente per suonare? E se si imbarazza? ABBRACCIAMI RIDER! L’amore è stupido ma io sono ancora più stupida! Potrebbe nascere una splendida amicizia tra me e rider. Scoppierei in lacrime tra le sue braccia, e pioverebbe. Forse dovrei smetterla di credere nell’amore gassoso, nelle affinità elettive, nel “se lo penso mi pensa” e trovarmi un accarezzatore stabile? Aspetta, non rispondermi a questa ultima domanda, adoro il “se lo penso mi pensa” ed è così banale che l’unica cosa che mi venga (che mi viene? Non riesco nemmeno a parlare stasera) in mente dopo due bicchieri di bianco a stomaco vuoto sia un accarezzatore stabile. Niente contro gli accarezzatori stabili ma ci vuole quello giusto. Scriverti mi ha fatto rinsavire. L’unica cosa che darò al rider è la mancia, niente abbracci o lacrime o richieste di carezzine. Amorazza. È appena arrivato il rider. Era un simpatico signore molto dolce, così tanto che stavo per ripensarci e abbracciarlo. Ci siamo scambiati qualche frase gentile. Lo vedi come sono? Mi è bastato così poco per farmi tornare la speranza. Nell’amore gassoso e nei miei lavori non pagati. La pizza è pessima ma la vita è dolce e tu sei dolce, Grazie di avermi letta.

Amorina volatile, voglio essere il rider sottopagato e privo di diritti che bussa alla tua porta. È adorabile il modo in cui fai le domande e ti rispondi da sola, non soltanto perché ti qualifica senza dubbio alcuno come persona sana di mente, ma anche perché, in questo modo, io non devo fare proprio un bel niente se non aspettare l’assegno milionario con cui mensilmente Lungarno mi ricopre d’oro. Grazie amica. Comunque, tralasciando per un attimo il pensiero paradisiaco dei costosissimi ansiolitici che a breve potrò gustare a bordo piscina, vorrei encomiare un po’la tua saggezza così, tanto per il gusto di farlo. Hai proprio ragione sorella, gli accarezzatori stabili solo carini se scelti a modo, ma vuoi mettere andare in giro quando inizia a tirare un po’ di arietta in queste serate infernali, sapendo che esiste la possibilità di portarti a casa un “vorrei non vorrei ma se vuoi”? Il pensiero stupendo è una delle poche cose per cui valga la pena stare

al mondo in questi tristi tempi di materialismo spinto, dunque preferirlo a ogni certezza non è solo una scelta estetica, ma un dovere morale. Non direi lo stesso dei lavori non pagati, che sono ufficialmente una roba da denuncia. Ricorda sempre cuoricina mia: per quanto possa essere cool e foriera di profondi insegnamenti sulla vita, quella mansione non solo non retribuita, ma con certezza nemmeno dotata di copertura assicurativa, non ti lascerà né visibilità né esperienza, ma solo l’amara certezza che lavorare fa schifo e che i padroni buoni non esistono. Perdonami se ho subito appesantito i toni, sarà che sono una persona del Toro e che non ho neanche un segno d’aria nel tema natale, sarà che l’estate sta finendo. Ah, un’altra cosa: occhio con i bicchieri che poi ti tagli; per sbronzarti da sola in casa suggerisco tazzina di metallo da campeggio, che col bianco a stomaco vuoto va alla grande

Affidate dubbi, dilemmi e inconfessabili segreti in forma 100% anonima a: tellonym.me/amorazzi. Ogni mese il vostro amichevole amorazzo di quartiere risponderà in questo spazio.

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LO ZIGOZAGO

storie e tradizioni

La Rificolona

“Ona ona ona ma che bella Rificolona, la mia l’è co’ fiocchi, la tua la c’ha i pidocchi! Ma l’è più bella la mia, di quella della zia!”

A Firenze ci sono due tipi di persone: quelle che il 7 settembre portavano in giro la rificolona, e quelle che imbracciavano la cerbottana. Non esiste fiorentino che non abbia partecipato, almeno una volta, alla grande Festa della Rificolona (e se esiste, questo è l’anno buono per rimediare!). Per l’occasione, una volta calato il sole, i rioni si riempiono di tanti lampioncini di carta colorata che i più piccoli appendono alle finestre o fanno sfilare per strada mentre altri, armati dia cerbottana e palline di argilla, tentano di renderle inutilizzabili, spengendo la candela che fa luce dall’interno. Con ogni probabilità, l’usanza trae origine dal mercato che viene tutt’oggi allestito l’8 settembre in piazza Santissima Annunziata per festeggiare la natività della Madonna. In passato i contadini delle campagne vicine arrivavano a piedi la sera prima della fiera e, per farsi luce durante il cammino notturno, utilizzavano delle lanterne che reggevano con un bastone. L’arrivo di questa schiera di pellegrini luminosi rappresentava per i cittadini un evento curioso. Erano soprattutto le contadine, abbigliate in modo buffo e dai fisici corpulenti, a suscitare l’ilarità dei giovani fiorentini, abituati a tutt’altra moda e portamento. Così, per divertirsi, questi iniziarono ad accogliere i coltivatori con lampioncini di carta dalla forma di donna con il lume sotto la sottana, e a portarli in giro fra schiamazzi e grida. Ecco quindi l’aspetto delle prime rificolone! Il termine sembra derivare proprio da “fierucolone” o, meno velatamente, da “fieraculone”, il soprannome con cui gli abitanti del capoluogo toscano, sfacciati come sempre, usavano chiamare le formose campagnole. Al di là degli etimi, la sera del 7 settembre la città da secoli si accende e si spenge al ritmo delle coloratissime e multiformi rificolone, in quella che ogni volta sembra essere l’ultima notte d’estate

FINE DINING, PIZZA E ALTA MODA PER LA RIPARTENZA DI FIRENZE

Un nuovo ristorante fine dining nella casa che una volta ospitò la musa di Dante, Beatrice. Firenze riparte anche così dopo la pandemia. Completato il restauro di Palazzo Portinari, residenza di charme a due passi dal Duomo, ha debuttato per San Giovanni “Chic Nonna”. Lo chef Vito Mollica, per oltre 10 anni alla guida della brigata de “Il Palagio” al Four Seasons, è il nuovo ambasciatore dell’alta cucina, sia del ristorante che del “Salotto Portinari Bar & Bistrot” nella Corte degli Imperatori.

C’è “Fermento”, è il caso di dirlo nel mondo della pizza. Grandi novità in Oltrarno. Lo chef dell’impasto Gianluca Vella ha presentato il rinnovato “Fermento 1889” lungo Borgo San Frediano dove va in scena, come a teatro, la pizza gourmet, pronta a sorprendere con abbinamenti sempre nuovi nei topping. Novità anche per il gruppo Belmond: nuovo “Pool Grill” a Villa San Michele a Fiesole con vista su Firenze e sul bosco di Monte Ceceri

e ristorante gourmet “La Loggia”, nella parte medievale dell’albergo, già monastero.

Per un brand di alta moda che cambia sede, un altro che è subito pronto a prenderne il posto. Brunello Cucinelli ha presentato durante Pitti uomo 102 la nuova mega boutique di Firenze. Lo store si affaccia su piazza degli Antinori e si estende per quasi 400 metri quadri su tre piani. Divani ricoperti di nabuk, elementi di decoro frutto di un sapiente recupero, dettagli in legno e in ferro per un ambiente elegante e rilassato. Così il tavolo al primo piano altro non è che il bancone di una vecchia ferramenta e lo spazio destinato alla cassa all’ingresso è ricoperto di marmo e legno decorato. Da segnalare l’area bar per ritagliarsi uno spazio durante lo shopping.

“Marciano by Guess” ha inaugurato il nuovo spazio fiorentino in via Calimala 19/21. Estetica minimal per l’interior design con pareti laccate di bianco e finiture in mogano lucido. Qui è esposta l’intera collezione Marciano by Guess, insieme a una selezione di accessori e gioielli moda.

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PALATI FINI

testo e illustrazione di Marta Staulo

OVERNIGHT OATS

Capire settembre. C’era un tempo in cui le tue vacanze duravano tre mesi, tanta noia, tanto cocomero, tanta sabbia ovunque. Arrivava quel momento che il cocomero smetteva dall’oggi al domani di farti voglia e iniziavano le pubblicità delle Kinder Brioss lanciate in agilità nello zaino di bambini scorazzanti e delle collezioni “primo numero a solo un euro, Cairo Editore”. Tutto ciò sanciva che settembre era dietro l’angolo e il tutto tornava ad essere sensato, programmato, ritmato, rapido e indolore, con il mantra materno del “presto, muoviti, che è tardi”. “Se ne parla a settembre” e “ci vediamo a settembre” trasformano agosto in un mese letargico, dove il caldo ti congela, le strade vuote ti tolgono il respiro, dove tutto è immobile e silenzioso come sa essere solo l’attesa. Tutti aspettano una sveglia che li catapulterà in una dimensione dove tutto si è risolto miracolosamente con il solo effetto del tempo che passa e i capelli che crescono. Settembre è quella cosa che pensi di svegliarti e trovare che tutto il casino ti sei lasciato dietro si sia sistemato da sé, come fosse un overnight oats, il pasto mattutino più likato dell’internet.

Una sbobba effortless che affidi alla notte, che il buio culli e prepari, che, mentre tu dormi, ti auguri abbandoni le sembianze caratteristiche del pastone degli animali da cortile - aka la tua vita - e che al tuo risveglio si trasformi in quel cibo stratificato che basta un cucchiaio per incarnarti in un filtro beauty lentiggini sun kissed come una sirena di Instagram. E invece una mattina di settembre di sirena ti troverai solo l’eco. Quello del tuo frigo.

SPIRITO LIQUIDO

Mi dimentico di tutto, anche delle vacanze

Settembre, le vacanze estive, per chi se l’è potute permettere, sono o stanno per andare, volate come un soffio di vento tra i capelli. Li hanno scompigliati per poco, lasciandoci a un’effimera sensazione di piacere, tirandoci sul viso un sorriso sfiorito in fretta. Quelle sensazioni però rimangono li, ricordi di quella felicità passeggera a cui ci aggrappiamo tutto l’anno, come un tarlo nella testa. Così rimaniamo in attesa delle prossime vacanze. Le scruteremo col binocolo tutto l’inverno, come marinai con l’occhio fisso sulla linea dell’orizzonte in cerca della terra, mentre ci scapicolliamo sgomitando tra le tempeste e gli imprevisti del quotidiano.

Per dimenticare tutto questo riempite di ghiaccio lo shaker, versateci dentro 4 cl di gin e 2 cl di Bitter e agitate bene. Immaginatevi su una spiaggia, lo shaker è la vostra conchiglia, la avvicinate all’orecchio e sentite il rumore delle onde. Successivamente versate il contenuto in un bicchiere high ball colmo di ghiaccio, qui già avvertite la sabbia sotto ai piedi, chiudete gli occhi e intravedete il baretto sulla spiaggia. Sul bancone hanno ancora la forma dei vostri gomiti, i gestori ancora recitano a memoria il numero della vostra carta di credito. Finite il tutto rabboccando con acqua tonica assieme a una spruzzatina di succo fresco d’arancia. Guarnite con un twist della scorza di quest’ultima. Date un bel sorso e scordatevi che domani è un altro giorno e dovete tornare al lavoro. Se non ha funzionato ripetete l’operazione da capo.

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CARO ZODIACO

L’oroscopo che ti giudica, ma che alla fine ti vuole bene

ARIETE (21 marzo-19 aprile)

Caro Ariete, come dicevano in un vecchio film tu sei “primitivo come guglia gotica”. Detto questo, non te ne approfittare. Ho come l’impressione che certi “problemini” perdurino da un po’ troppo tempo. Che sia il caso d’iniziare un bel percorso psicoanalitico? Pensaci. Se vuoi posso suggerirti il nome di uno bravo, lacaniano. Ci vado anche io.

TORO (20 aprile-20 maggio)

Caro Toro, ci sono giorni in cui credo la relazione tra noi sia perfetta. Sembra che ci capiamo al volo su qualsiasi argomento, c’è anche una brezza leggera e tutto è bello. Solo che, dopo dieci minuti che ti sto parlando, tu mi fai notare che ho un’enorme arsella che pende della mia narice sinistra. E allora mi ricordo di come il mondo che vedo io sia completamente diverso dal tuo.

GEMELLI (21 maggio-20 giugno)

Caro Gemelli, persone più pazze di voi, io non ne ho conosciute mai. Vi riconosco un fascino, è vero, ma c’è un problema, anzi di problemi ne avete parecchi, sebbene io non abbia capito esattamente quali siano. Forse un po’ di sport vi farà bene. Anzi, parecchio sport. Vi consiglio uno di quegli abbonamenti semestrali, o forse annuali, anzi facciamo decennali.

CANCRO (21 giugno-22 luglio)

Caro Cancro, tu sei la rovina dello zodiaco. I tuoi abbracci sono come le spire di un boa constrictor che ci stritolano e ci lasciano senza respiro, salvo poi ingoiarci e digerirci. Cancro. Non pensare di uscirtene fuori con quella storiella del “Piccolo Principe” e del serpente che mangia l’elefante, guarda com’è carino. No. Non è carino per nulla.

LEONE (23 luglio-23 agosto)

Caro Leone, da quando la monarchia è passata di moda il tuo fascino si è incrinato, ma io credo che tornerà il tuo momento. Un cronorifugio farebbe al caso tuo, tornare indietro nel tempo, scegliere un anno a caso e poi andare avanti così, ripensando anche a certe scelte a livello estetico. Questo per dire che i fantasmini con le birkenstock non si possono affrontare.

VERGINE (24 agosto-22 settembre)

Caro Vergine, ti fideresti di una persona che ha sempre i capelli in ordine? Sempre fatti di fresco, sempre il collino pulito? Cosa avrà mai da nascondere quella persona? Bene, e se ti dicessi che quella persona sei tu? Per il prossimo mese ti sogno con i capelli in disordine, spettinati dal vento. Fatti questo favore. Fallo a tutti noi e alle nostre ritrose.

BILANCIA (23 settembre-22 ottobre)

Caro Bilancia, mi manchi. Non ci vediamo spesso, sei molto occupato, lo so. Però non puoi pretendere che sia sempre io a chiamarti. Scrivimi, davvero, vediamoci anche per un caffè veloce alle macchinette, anche solo per dirci ciao, per vederti scuotere il tuo ciuffo, strizzare gli occhi e ripetermi per la millesima volta che va tutto bene.

SCORPIONE (23 ottobre-21 novembre)

Caro Scorpione, se c’è un segno di cui subisco il fascino quello sei tu. Ti ho visto l’altra sera in piazza Sant’Ambrogio, come non vederti? Indossavi un kimono giapponese lungo fino ai piedi, rosso, sotto probabilmente eri nudo, io ho anche provato a salutarti, ma eri impegnato a osservare una cartaccia per terra, mossa dal vento, e non c’è stato nulla da fare.

SAGITTARIO (22 novembre-21 dicembre)

Caro Sagittario, tu dello zodiaco sei quello che raccoglie da terra gli escrementi dei cani e ci fa una statuina (è una metafora, amico). Questo è molto bello. Il problema è che non puoi sempre stare ad aspettare che i cani defechino; non è una cosa decente. Ma tu sei il segno più bello, tu hai capito qualcosa e ti prego insegnaci come fare a vivere, ma lascia perdere i cani.

CAPRICORNO (22 dicembre-19 gennaio)

Caro Capricorno, sei un segnuccio, ma la cosa che ti fa onore è che ne sei consapevole. Nelle lunghe sere di settembre, quando tutti ti hanno abbandonato, io vorrei venire da te e darti una carezza e dirti: sei una cosa tremenda, ma che importa? Non siamo forse tutti soli e tutti tremendi? Tu allora mi guarderesti negli occhi e mi pugnaleresti ancora una volta al cuore.

ACQUARIO (20 gennaio-19 febbraio)

Caro Acquario, ti espongo la nostra relazione classica. Tu mi chiedi un consiglio di lettura, io te lo fornisco. Poi mi fai sapere che il libro ti ha fatto schifo. Secondo esempio: mi chiedi, come va? Io ti rispondo che tutto sommato va bene, non mi lamento, e tu mi dici: Non direi, stai malissimo si vede lontano un miglio. Ora, esattamente Acquario, tu cosa vorresti da me?

PESCI (20 febbraio-20 marzo)

Cari Pesci, io con te ci farei una famiglia. Ma sarebbe una famiglia tipo quelle dei film americani che vivono nella spazzatura, in una roulotte con bambini sempre col moccio al naso, con cartoni della pizza a rimpiazzare le finestre. Insomma non credo sia una buona idea. Lasciamo perdere con queste idee, pensiamo a qualcosa di più semplice, prendiamoci una birra una di queste sere o cose così.

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