LussinO Foglio della Comunità di Lussinpiccolo
Storia, Cultura, Costumi, Ambiente, Attualità dell’Isola di Lussino Quadrimestre 38 - Aprile 2012 - Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c legge 622/96 - Filiale di Trieste C.P.O. - Via Brigata Casale Tariffa Associazioni senza fini di lucro: art. 1, comma 2, D.L. 353/2003 convertito in Legge 27/2/2004 n° 46, DCB Trieste In caso di mancato recapito inviare all’Ufficio Trieste C.P.O. per la restituzione al mittente che s’impegna a corrispondere il diritto fisso dovuto
I Comandanti Lussignani di Licia Giadrossi-Gloria Tamaro
Il naufragio della nave Costa Concordia e altri inci denti in mare sono stati uno choc e un amaro risveglio per chi considerava nulla la possibilità di simili accadi menti, soprattutto per il fatto che gli strumenti di bordo sembrano capaci di risolvere qualsiasi problema, mentre i gravi errori umani e la complessità dell’ambiente nave unitamente a qualche dose di sfortuna hanno creato il disastro. Questi fatti hanno rimesso in luce e riacceso l’orgo glio dei comandanti lussignani, di coloro che ancora ri
cordano gli anni di scuola all’Istituto Nautico di Lus sinpiccolo, la guerra, le fughe sfidando l’Adriatico sotto bora scura invernale, i difficili anni del dopoguerra, gli imbarchi precari, la rinascita economica lontano dall’i sola natia. Il comandante Antonio Bonaldo, con la sua tonan te e profonda voce da basso che si udiva in ogni angolo della nave, ha esclamato: “Mai la compagnia armatrice ha osato darmi ordini, ho sempre condotto di persona la mia nave, valutando rischi, pericoli, rotte!”
Lussinpiccolo, 28 ottobre 1973. L’“Italia”, Comandante Giuseppe de Luyk, rende omaggio alla Madonna di Cigale foto Archivio Sergio de Luyk