Ermetismo (filosofia) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Con ermetismo si indica generalmente un complesso di dottrine misticoreligiose nel quale confluirono durante l'ellenismo teorie astrologiche di origine semita, elementi della filosofia di ispirazione platonica e pitagorica, credenze gnostiche e procedure magiche egizie. Il termine trae origine da Ermete Trismegisto (Hermes il tre volte grande), nato dal connubio sincretico del dio greco Ermete con il dio della mitologia egizia Thot, entrambe divinità della scrittura e della magia nelle rispettive culture.
A partire dal I secolo AC circa e fino al III secolo si formò un corpus di scritti ermetici, composto da materiale frammentario raccolto in età tolemaica ed integrato da filosofi pagani, che ne attribuirono la paternità al dio. Questi testi si distinguono solitamente in due categorie: "filosofici" e "tecnici": al primo gruppo appartengono i trattati di contenuto prevalentemente filosofico e teologico, mentre nel secondo si trovano scritti astrologici, alchemici ed in generale riguardanti le scienze occulte. Fra i tanti scritti attribuiti ad Ermete Trismegisto il gruppo più interessante è costituito da 17 opere filosofiche che formano il cosiddetto Corpus Hermeticum. Considerati autentici dai Padri apostolici, questi scritti, tradotti in latino da Marsilio Ficino alla fine del XV secolo, ebbero grande credito per tutto il Rinascimento e furono molto popolari tra gli alchimisti. L'importanza che ricoprì la letteratura ermetica nel pensiero rinascimentale è dovuta al fatto che questi scritti erano visti come un'eredità dell'antica sapienza egizia trasmessa ai sistemi filosofici greci. A partire dal XVII secolo, quando lo studioso classico Isaac Casaubon nel De Rebus sacris et ecclesiaticis exercitiones XVI (1614) mostrò che i testi che la tradizione attribuiva all'alba dei tempi risalivano in realtà al III secolo, il loro influsso sulla filosofia europea iniziò a declinare. L'ermetismo non si presenta come un sistema dottrinale unitario, ma nel complesso può considerarsi una filosofia soteriologica. Uno dei principi cardine della dottrina ermetica è il processo di iniziazione che l'uomo deve compiere per liberare dai vincoli terreni la parte divina (l'intelletto) insita in lui. I mezzi per raggiungere la salvezza sarebbero indicati dalla conoscenza o gnosi, che sola può permettere la purificazione interiore e quindi il ricongiungimento con l'intelletto divino. Collegata alla visione antropologica è la teoria metafisicocosmologica del pensiero ermetico, la quale ebbe notevole rilevanza sulla filosofia rinascimentale. La concezione ermetica dell'universo è basata sulla interconnessione tra le sue parti, il microcosmo ed il macrocosmo. L'interdipendenza tra l’uomo e le stelle si fonda sulle leggi astrologicomagiche di simpatia ed antipatia, che solamente la rivelazione ermetica può aiutare a scoprire per consentire il raggiungimento della catarsi intellettuale.
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