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Preoccupazione condivisa Il pericolo stagflazione

TUTTI I MESTIERI: IL COMPARTO EDILE TEME SVILUPPI NEGATIVI IN TEMA DI INTEGRAZIONE SALARIALE. EDILIZIA: NEL 2022 LE CONCESSIONI APPROVATE SONO IN NETTA DIMINUZIONE RISPETTO AL PASSATO.

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La problematica esiste ormai da tempo. Di recente l’INPS ha nuovamente respinto le richieste di compensazione salariale da parte delle aziende altoatesine, nonostante la documentazione dettagliata presentata da quest’ultime. Quella dell’indennità salariale è una misura di sostegno importante per le aziende: esse possono infatti richiedere un reddito sostitutivo per coprire i salari dei lavoratori, anche qualora questi ultimi non possano svolgere il proprio lavoro, ad esempio a causa delle condizioni invernali e delle temperature. I rappresentanti del settore edile altoatesino hanno accolto negativamente questa situazione. “Purtroppo qui in Alto Adige a volte non è possibile lavorare in molte valli o nelle zone con maggiore altitudine, soprattutto in inverno – ha affermato il presidente dei Maestri Costruttori e Muratori lvh.apa Martin Gebhard -. Le nostre aziende non possono accettare l'argomentazione secondo cui le domande non sono ammissibili quando si parla di eventi meteorologici prevedibili.” L’associazione teme che in futuro le richieste di indennità per periodi più lunghi non saranno più accettate dall'INPS. Per l'azienda interessata, il rifiuto della richiesta di compensazione salariale significa invece non poter pagare i propri dipendenti. Anche il presidente del Gruppo Edilizia di lvh.apa Markus Bernard ha espresso le proprie perplessità: “Le aziende versano tutto l’anno all'INPS. Per questo dovremmo poter chiedere che questi fondi vengano utilizzati in modo sensato e laddove serva."

Un settore in pericolo

©Hannes Niederkofler Stagflazione ©D.Demidovich/Shutterstock.

Il timore di una stagflazione nel corso dei prossimi mesi costituisce un dato di fatto in diversi comparti dell’edilizia, tra cui quello dei costruttori e muratori. Non a caso nell’ultimo anno è stato evidenziata una significativa riduzione delle concessioni approvate, che ad ottobre 2022 superano appena le 500 unità, contro le 633 dello scorso anno e le 564 del 2020. Come spiegato dal presidente della sezione di mestiere Martin Gebhard, oltre alla situazione generale a livello macroeconomico, il settore sta attualmente pagando un’incertezza di base per quanto concerne l’attuazione dei programmi legati alla pianificazione territoriale. A tal proposito, solo un calendario chiaro potrà garantire un’evoluzione in controtendenza rispetto a quella in diminuzione registrata negli ultimi anni. Al contempo i decisori politici sono chiamati a rendere possibile uno sviluppo urbanistico adeguato, con un’espansione qualitativa tanto degli alberghi quanto delle aree verdi agricole. In generale infine rimane prioritario mantenere accessibile il comparto delle costruzioni: una soluzione in tal senso potrebbe essere garantita mettendo ad esempio a disposizione dei sussidi adeguati per quanto concerne gli alloggi.

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