Analisi Urbana - Citysprawl

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CITYSPRAWL

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Autori: Azzalin Riccardo Bisinella Lorenzo Da Maren Marco IUAV ClamARCH Architettura e città , lavoro sviluppato durante il corso di Analisi urbana seguito dal prof. Matteo D’ambros 2


SCENARI

URBANI

MILANO E L’AREA CENTRALE VENETA

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Bibliografia - Xaveer De Geyter architects, After sprawl : research for the contemporary city Rotterdam, Nai, 2002. - Ingersoll Richard, Sprawltown : cercando la città in periferia Roma, Meltemi, 2004. - Torres Marco, Nuovi modelli di città : agglomerazioni, infrastrutture, luoghi centrali e pianificazione urbanistica Milano, F. Angeli, 2004. - Lorenzo Fabian, Emanuel Giannotti, Paola Viganò, Recycling city : lifecycles, ebodied energy Pordenone, Giavedoni, 2012.

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Citysprawl L’infrastruttura e la città

Pag 7 L’INFRASTRUTTURA NEL TERRITORIO

9 13

PADOVA-VENEZIA-TREVISO

5

MILANO

29 39

CONCLUSIONI

LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA CENTRALE VENETA

15 21

LE CITTA’ UTOPICHE

CONCETTI DI TERRITORIO

57

SCENARI URBANI


6


CONCETTI DI TERRITORIO INTRODUZIONE Le grandi trasformazioni fisico-ambientali, sociali ed economiche che caricano il territorio al trascorrere del tempo, rendono indispensabili grandi interventi di controllo e governo del territorio. La stessa espressione del termine territorio attualmente assume un significato multiplo più o meno astratto a seconda della materia al quale termine viene associato. L’articolo di Casabella scritto da A. Corboz del 1985 “Il territorio come palinsesto” descrive propriamente nel titolo la caratteristica del territorio del comporsi di strati su strati, letture su letture. “Il territorio non è un dato, ma il risultato di diversi processi…I determinismi che lo trasformano seguono una loro logica…un loro carattere. Gli abitanti di un luogo cancellano e riscrivono incessantemente il vecchio incunabolo del suolo.” Casabella 516_1985 L’analisi e la sovrapposizione di alcuni strati possono dar luogo a scenari urbanistici di modificazione e governo del territorio che, nel corso del tempo, attuano pianificazioni e politiche urbane. Il territorio del XX° secolo si può identificare nell’agglomerazione urbana, nella espansione delle metropoli e nella massificazione delle città. Il secolo in corso invece si confronta spesso, in campo urbanistico, con nuovi tipi di pianificazione urbana come nel caso della città diffusa, le conurbazioni urbane e le città metropolitane. Relativamente alla condizione italiana, il territorio identificabile geograficamente nella pianura padana offre spunti di riflessione importanti sul tema dell’espansione delle città storico-industriali padane che caratterizzano il tessuto urbano. Le recenti discussioni sulle trasformazioni politiche e amministrative di accorpamento di alcune città sono il naturale sviluppo di una condizione fisica da tempo presente sul territorio. Lo sprawl della conurbazione lombardo-veneta è fortemente dominata dallo sviluppo delle attività industriali e dal sistema delle reti infrastrutturali. L’analisi proposta pone l’obiettivo sulle relazioni tra lo sprawl e l’infrastruttura. Le porzioni di territorio prese in esame sono: -

La città metropolitana di Padova-Venezia-Treviso

- 7

La città metropolitana di Milano


8


L’INFRASTRUTTURA NEL TERRITORIO Rete autostradale Rete ferroviaria Aeroporti

9

LA REALTA’ DELL’AREA PADANA La pianura padana offre una serie continua di città su cui poter indirizzare un’analisi urbana. La continuità tra queste città è dettata da una serie di infrastrutture che insistono nel territorio determinando lo sviluppo insediativo ed economico delle città. Le infrastrutture in questione, ovvero la rete ferroviaria e l’autostrada, generano “un’asse ovest-est” che collega gli estremi della pianura padana. Questi tipi di collegamenti costituiscono fattori indispensabili per l’espansione delle città. L’esigenza di doversi spostare costantemente ogni giorno pone l’accento sulle infrastrutture veloci identificando come elementi risolutori del bisogno le autostrade, le ferrovie e gli aeroporti. Lo sviluppo demografico ed economico intervongono dunque in modo prepotente sul territorio veneto cercando determinando la ricerca di un’espansione urbana il più possibile vicina alle infrastrutture veloci. La situazione della pianura padana invita a far fronte a queste esigenze, consci del fatto che il territorio veneto si presenta come una costituzione puntiforme di città collegate tra di loro dalle infrastrutture.


ABACO DELLE UTOPIE

Trieste

Milano

Padova

Torino

Bologna Genova

10

Venezia


L’INFRASTRUTTURA NEL TERRITORIO L’INFRASTRUTTURA NEL TERRITORIO ANALISI DELLE INFRASTRUTTURE Infrastruttura

AUTOSTRADA

FERROVIA

AEROPORTI

Mappa

Città coinvolte

Tratte (Km)

Torino Milano Bergamo Brescia Verona Vicenza Padova Venezia

1180

Torino Milano Bergamo Brescia Verona Vicenza Padova Venezia

4762

Torino Milano Bergamo Verona Venezia Treviso

Caselli Stazioni Terminal

Flussi passegeri (milioni)

113 0

1500

3000mln

3448

350

748 0

/

1500

3000mln

43,5

16 0

1500

3000mln

www.rfi.it www.istat.it www.automap.it www.federturismo.it 11


12


LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA CENTRALE VENETA PADOVA-VENEZIA-TREVISO

13


0

14

2

5

10 km


LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA CENTRALE VENETA PADOVA-VENEZIA-TREVISO

CARTA DELLE INFRASTRUTTURE Relazioni urbane tra le città di Treviso-Padova-Venezia

L’esigenza di espansione di Treviso, Padova e Venezia nasce dalla loro morfologia urbana di città radiocentriche e diffuse. Le infrastrutture che collegano questi centri urbani si propongono come linee di nuova espansione di questi centri urbani determinando così un’espansione controllata e proficua delle città.

Analisi del tessuto urbano tra le città

Lo spazio inglobato tra la rete infrastrutturale e le città di Treviso, Padova e Venezia viene meno alla sua compagine di elemento secondario, ma acquisice un ruolo determinante per lo sviluppo delle città. Questo spazio risulta essere fortemente caratterizzato da una maglia geometrica di origine romana che ha permesso ai piccoli sobborghi veneti di espandersi in modo regolarmente diffuso all’interno della pianura padana. 15


0

16

2

5

10 km


LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA CENTRALE VENETA PADOVA-VENEZIA-TREVISO

CARTA DEL SISTEMA IDROGRAFICO

rete

sistema

idrovia

ITALIA

2400 Km

50.7%

1217

VENETO

957 Km

62.1%

594

Po

454 Km

64.7%

294

Litoranea veneta

140 Km

95.7%

134

Fissero-Tantaro-C. Bianco- Po di levante

135 Km

86.6%

117

28 Km

100%

28

800 Km

18.7%

150

C. Padova- Venezia Laguna veneta

28

17 www.idroviepadane.com

Km Commerciali


0

18

2

5

10 km


LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA CENTRALE VENETA PADOVA-VENEZIA-TREVISO

CARTA DELLA PERMEABILITA’

Territorio

Tessuto urbano

Infrastrutture

= 19

Permeabilità

L’espansione urbana nel territorio necessita di una sostenibilità architettonica e urbanistica che permetta l’ottimizzazione delle risorse e del loro sfruttamento. Il tessuto urbano caratteristico della pianura centrale veneta ripropone il modello della città diffusa. La struttura socio-urbana del territorio veneto, palese nella sua evidente permeabilità frammentaria, esige politiche urbanistiche capaci di assorbire i carichi e le problematiche che la sviluppa. Assume un ruolo fondamentale dare forma allo sprawl attraverso un’analisi delle aree permeabili al suolo sulle quali è possibile ipotizzare scenari urbani temporalmente non troppo lontani. La struttura infrastrutturale caratteristica dell’area del graticolato romano e la distribuzione urbana lungo la griglia la rende un luogo di analisi e studio del processo di espansione che coinvolge i nuclei urbani di Padova e Venezia-Mestre. La carta rappresenta gli spazi liberi del territorio ad esclusione delle aree urbanizzate e delle attività umane che hanno trasformato irreversibilmente il suolo.


20


LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA LOMBARDA MILANO

21


22


LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA LOMBARDA MILANO

CARTA DELLE INFRASTRUTTURE La carta delle infrastrutture dell’area milanese rende evidente la natura radiocentrica dell’agglomerato urbano con una netta separazione tra il tessuto urbano denso a nord della rete infrastrutturale che attraversa la città e la realtà sporadica degli insediamenti urbani a sud di Milano. La distribuzione frammentaria del costruito è emblematica della realtà economico-industriale tipica della periferia settentrionale milanese. In netta opposizione la porzione di territorio volta alla pianura padana ha acquisito un struttura legata alle attività produttive agricole. Il sistema infrastrutturale si tramuta in un diaframma che determina un eterogeneità del territorio e una proliferazione discontinua della città.

23


24


LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA LOMBARDA MILANO

CARTA DEL SISTEMA IDROGRAFICO

rete

sistema

idrovia

ITALIA

2400 Km

50.7%

1217

LOMBARDIA

485 Km

79.1%

384

Po

454 Km

64.7%

294

Adda ( tratto Lecco-Trezzo d’Adda)

34 Km

95.7%

27

Ticino (tratto Lago Maggiore- Porto della Torre)

58 Km

86.6%

12

75 Km

100%

75

142 Km

18.7%

140

Mincio (Lago di Garda- Po) Navigli lombardi

(Naviglio Grande, Naviglio di Bereguardo, Naviglio Pavese, Naviglio Martesana, Naviglio Paderno)

28

25 www.idroviepadane.com

Km Commerciali


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LE REALTA’ METROPOLITANE DELL’AREA LOMBARDA MILANO

CARTA DELLA PERMEABILITA’

Territorio

Tessuto urbano

Infrastrutture

= 27

Permeabilità

La permeabilità del suolo milanese considerato pone l’esigenza di interrogarsi sugli interventi urbanistici di trasformazione del territorio e del carattere socio economico che lo interessa. Si determina quindi vantaggioso l’espansione lungo il sistema dell’infrastruttura ferroviaria che collega Milano alla città di Bergamo ad est e a Torino verso ovest. La carta esclude le aree urbanizzate le aree produttive irreversibilmente trasformate dall’attività umana.


L’espansione delle città ha da sempre rappresentato uno stimolo per artisti e urbanisti all’applicazione di utopie all’urbanistica. La Città Ideale, le città futuristiche di Sant’Elia, le rappresentazioni di Ferris, i piani urbanistici di Le Corbusier e le città sospese degli Archigram.

Tokyo Plan_K. Tange

Ciudad Lineal_A. Soria y Mata

1959

1882 1860

1880

1900

1920

1940

1960

1980

1969

2000

No Stop City_A. Branzi

1934

Broadacre city_ F. L. Wright

28

2020

2040

2060


LE CITTA’ UTOPICHE ABACO DI PROGETTI

anno

1882-83

progetto

autore

A. Soria y Mata

1933-34

F. L. Wright

1958-59

K. Tange

schema

Ciudad Lineal Area del modulo

200m x 100m

Broadacre City Area del modulo

63m x 63m

Baia di Tokyo Area del modulo

1km x 1km

A. Branzi

No Stop City

Area del modulo

8

1970-71

29


30


LE CITTA’ UTOPICHE LA CIUDAD LINEAL

ISOLATI 80X100m LOTTO MINIMO

20x20m

SUP.COPERTA

1/5

DENSITA’

25 abitazioni/ha

100 abitanti/ha

31


Broadecre City_ F. L. Wright 1934

“A square mile section of what was proposed to be a continous fabric of inhabited landscape across the American continent�

www.growingupinamerica.wordpress.com F. L. Wright, When Democracy Builds, Chicago Press, 1945

32


LE CITTA’ UTOPICHE BROADACRE CITY

POPOLAZIONE 2.500-3.000 Abitanti UNITA’ ABITATIVE

761

SUPERFICIE

1 Acre (63x63m)

TIPOLOGIA Case Unifamiliari Torri INFRASTRUTTURA Griglia Ortogonale

33


34


LE CITTA’ UTOPICHE PROGETTO PER LA BAIA DI TOKYO

AREA 1x1Km

35

POPOLAZIONE

2.500.000 abitanti

INFRASTRUTTURE

4% Superficie

AREA COSTRUITA

43% Superficie


36


LE CITTA’ UTOPICHE NO STOP CITY

37

DIMENSIONI

Infinite

ASCENSORE

ogni 100mq

GABINETTO

ogni 50mq


38


SCENARI URBANI MILANO

LA CIUDAD LINEAL _Soria y Mata

Sezione trasversale del progetto

39 Sezione longitudinale del progetto


40


41


INFRASTRUTTURA

_VIABILITA’ PRINCIPALE SU ROTAIA _STRADE CARRABILI SECONDARIE _OMOGENEITA‘ DELLE INFRASTRUTTURE _GEOMETRIA DELLE INFRASTRUTTURE

NODI D’INTERSCAMBIO

_LINEARITA’ DELLA FERROVIA _STAZIONI MINORI OGNI 1000 METRI _DOPPIO BINARIO DI PERCORRENZA

CITTA’ PRIVATA

_ISOLATI 70X200m _LOTTO MINIMO QUARTIERE 60x25m _SUP.COPERTA 2/5 _DENSITA’ 16 abitazioni/ha

42

_64 abitanti/ha


L’infrastruttura è parte fondamentale del progetto di espansione delle città. La linea ferroviaria necessità di un potenziamento a doppio binario per consentire il doppio senso di marcia garantendo così uno spostamento veloce, costante e funzionale. Rif: - Tramvia Strasburgo

I nodi d’interscambio vengono proposti a distanza di 1 Km tra di loro garantendo con efficienza uno spostamento veloce verso le proprie abitazioni che al più raggiunge i 700 metri di distanza dalla stazione di riferimento.

Gli isolati della nuova città privata sono composti da una tipologia di quartiere ben precisa ed organizzata che garantisce quell’ordine urbano tra costruito, verde pubblico ed espansione della città, con una crescita controllata ed indirizzata delle stesse città.

43

Rif: - quartiere LaFayette Park, Mies Van der Rohe


44


SCENARI URBANI PADOVA-VENEZIA

BROADECRE CITY_F.L. WRIGHT

Sezione trasversale del progetto

45 Sezione longitudinale del progetto


46


Località:

Broadacre city

Superficie: considerata

8.352.719 mq (1 acro= 4046 mq)

Rapporto di copertura:

18%

Caratteristiche:

Ampie aree agricole e residenziali tra la città p pubblica e l’area produttiva

Densità abitativa: Aree verdi:

(bassa) 319 ab/Kmq 13%

Infrastrutture: Strade a scorrimento veloce Strade carrabili interne a scorrimento lento Ferrovia Se Servizi: Scuole, stadio, centro civico, hotel, ambulatori, centri commerciali. 47

Località:

Santa Maria di Sala (VE)

Superficie: considerata

8.000.000 mq

Rapporto di copertura

28%

Caratteristiche: Aree residenziali discontitinue lungo le strade. Aree p produttive concentrate lungo la strada principale Densità abitativa: Aree verdi:

(media) 412 ab/Kmq 8%

Infrastrutture: Strade a scorrimento veloce Strade a scorrimento lento Se Servizi:

Scuole, Impianti sportivi, hotel, municipio, Centri commerciali, ambulatori, aree produttive industriali e artigianali


INFRASTRUTTURA

_ VIABILITA’ PRINCIPALE SU GOMMA _STRADE CARRABILI A RASO _RETE INFRASTRUTTURALE OMOGENEA _INTERSEZIONI SU PIU’ LIVELLI

TORRI

_TORRI RESIDENZIALI DI 15-20 PIANI _99 UNITA’ ABITATIVE

CITTA’ PUBBLICA

_ATTREZZATURE SPORTIVE _CENTRO CIVICO _ AMBULATORIO MEDICO _ ATTIVITA’ COMMERCIALI _FORZE DELL’ORDINE

48

_SCUOLE E ASILI


struttura dell’infrastruttura dell’infrastruttura LaLastruttura viariagià giàpresente presente sul sul teritorio viaria teritorio veneto non non comporta comporta grandi veneto grandi interventi di di trasformazione trasformazione interventi dellarete retestradale stradale se della se non non volti volti alalmiglioramento delle interintermiglioramento delle sezioni principali. sezionidegli degliassi assi principali.

riferimento al al progetto progetto di InInriferimento di Wright ipotizziamo ipotizziamo di dare Wright dare misuraalla allacittà città in in esapansioesapansiomisura ponendo torri torri residenziali residenziali neneponendo altenon non più più di di 60 60 m m come come alte punti di di riferimento punti riferimentoprospettici. prospettici. Rif. Rif.: -Mytower_Luca tower, Luca Mulino -My Mulino -Linkoping, Plantagon -Linkoping_Plantagon

scenario propone un LoLoscenario propone un magmaggiore sviluppo giore sviluppo della della città città pubpubblica con l’inserimento di blica con l’inserimento di ediedifici i servizi della colletfici per iper servizi della collettiva bassoimpatto impatto ambienambienitàtività a basso talee evisivo visivo al al fine fine di di una una più tale più efficace simbiosi tra efficace simbiosi tra l’architettura e eil paesaggio. il paesaggio. l’architettura Rif. rif.: -GiantsCauseway Causeway Visitor -Giants Visitor Centre, Henegan Pen Centre_Henegan Penarch. arch. - Kindergarden, Tezuka arch - Kindergarden_Tezuka arch.

49


50


SCENARI URBANI VENEZIA

PROGETTO PER LA BAIA DI TOKYO_K.TANGE

Sezione trasversale del progetto

51 Sezione longitudinale del progetto


52


Località: Superficie: considerata

Tokyo (Prefettura)

(Progetto)

2.188 Kmq

18.000 Kmq

Venezia

Superfici: considerata

(Venezia) 7.97 Kmq (Mestre-Marghera) 59.32 Kmq

Rapporto di copertura: Infrastrutture 4%, costruito 20%

Rapporto di copertura

Caratteristiche: Rete viaria sullo specchio della baia

Caratteristiche: Agglomerati urbani densamente abitati scarsamente connessi

Densità abitativa: Aree verdi:

(alta) 5941 ab/Kmq 3%

Infrastrutture: Strade a scorrimento veloce Strade carrabili interne a scorrimento lento Metropolitana Se Servizi: Scuole, centro civico, hotel, ambulatori, centri commerciali, aree produttive industriali, 53

Località:

Densità abitativa: Aree verdi:

34%

(alta) 657 ab/Kmq 1.8%

Infrastrutture: Strade a scorrimento lento e Ferrovia (P. della Libertà) Servizi:

Scuole, Impianti sportivi, hotel, municipio, Centri commerciali, ambula ambulatori, aree produttive industriali e artigianali


INFRASTRUTTURA

_INFRASTRUTTURE 4% Superficie _INFRASTRUTTURE MISTE SU ROTAIA E SU GOMMA _INFRASTRUTTURE SU PIU’ LIVELLI CON LA FERROVIA SOTTOSTANTE S

CITTA’ PRIVATA

_POPOLAZIONE 100.000 abitanti _AREA COSTRUITA 45% Superficie _CITTA’ RAMIFICATA _CITTA’ OMOGENEA

CITTA’ PUBBLICA

_CITTA’ PUBBLICA CENTRALE _DIMENSIONE PUBBLICA 4 CHILOMETRI _EDIFICI DI DIVERSA ARCHITETTURA

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L’infrastruttura del progetto di Tange a Venezia subisce un ridimensionamento della viabilità su gomma che viene sopraelevata rispetto al ponte della libertà che mantiene il suo ruolo di infrastruttura su rotaia.

La città privata cerca di rapportarsi con il tessuto compatto ma regolare che possiamo trovare anche nel lido di Venezia. Gli edifici sono ridimensionati secondo le architetture veneziane moderne che oggi possiamo trovare a Venezia. Rif: - Tessuto Lido di Venezia - abitazioni in Giudecca, Cino Zucchi

La città pubblica viene anch’essa ridimensionata accogliendo architetture che possano dare un ruolo centrale e fondamentale della cosa pubblica, in maniera diversa ma riconoscibile. Rif: - kunsthal, Rem Koolhaas - Torre moderna, Pierre Cardin 55


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CONCLUSIONI CITYSPRAWL L’analisi condotta e gli scenari proposti cercano di dar risposta al crescente rischio di urbanizzazione incontrollata e di sfruttamento non sostenibile delle risorse che compongono il territorio. L’attivazione di politiche urbanistiche volte alla pianificazione della città potranno indicare, attraverso interventi di ottimizzazione delle reti infrastrutturali e di controllo dell’attività edilizia, la direzione ideale per l’espansione dello sprawl. Lo sprawl non risentirà più della netta distinzione di fattori socio-urbanistici che negli ultimi decenni hanno dato alla parola periferia un significato quasi dispregiativo, ma si rafforzeranno in modo simbiotico i tessuti, le reti e le relazioni con la città. La provocazione di applicare i principi di alcune utopie urbane del XX° secolo alle realtà odierne tenta di estrapolarne idee progettuali capaci di sfruttare il territorio come un insieme di risorse e non di una tabula rasa. Così facendo si potranno ideare città sostenibili indissolubilmente legate alle particolari caratteristiche di ogni luogo.

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