Legge di Stabilità 2015: i finanziamenti per le imprese Fondo di Garanzia PMI anche per medie aziende, incentivi aggregazioni d'impresa per tutte le reti innovative, stimoli agricoltura: tutti i finanziamenti alle imprese della Legge di Stabilità 2015. Barbara Weisz - 7 gennaio 2015
Sono numerosi i finanziamenti alle imprese, PMI in primis, previsti dalla Legge di Stabilità 2015. Si va dal Fondo di Garanzia per le PMI esteso alle imprese fino a 500 dipendenti, agli incentivi aggregazioni di impresa a tutte le reti finalizzate ad attività innovative, ai finanziamenti per particolari settori economici, agli incentivi per l’agricoltura. A queste misure si aggiungono gli sconti IRAP sul costo del lavoro, le detrazioni per le imprese senza dipendenti, il bonus assunzioni e le misure per le PMI che devono anticipare il TFR.
Fondo di Garanzia PMI Quella relativa al Fondo di Garanzia per le PMI è una misura controversa, criticata ad esempio da alcune associazioni di PMI (Rete Imprese Italia): il Fondo istituito dal Salva Italia di fine 2011 (Dl 201/2011) verrà esteso anche alle medie aziende con un numero di dipendenti non superiore a 499. Si tratta della garanzia fino all’80% di qualsiasi operazione finanziaria finalizzata all’attività di impresa, fino a un massimo di 2,5 milioni per singola azienda. Ricordiamo che la garanzia è estesa anche ai professionisti. Prima dell’intervento di estensione previsto dalla Legge di Stabilità 2015, il Fondo di Garanzia era accessibile solo alle PMI fino a 250 dipendenti con fatturato fino a 50 milioni o un totale di bilancio fino a 43 milioni. Ora cambia il requisito dimensionale, ma rimarrà inalterato il tetto di bilancio.
=> Fondo di Garanzia PMI, identikit imprese e domande (vedi sotto)
Incentivi aggregazioni di impresa Ampliati gli incentivi previsti dalla Legge di Stabilità dello scorso anno (legge 147/2013, articolo 1, comma 56) per le reti di impresa. In pratica, la dotazione del Fondo per il 2015 viene portata a 10 milioni, dai 5 milioni dello scorso anno, e i soldi sono destinati oltre che alle ATI (associazioni temporanee di imprese) e RTI (raggruppamenti temporanei di imprese), a tutte le reti che hanno nel programma comune lo sviluppo di attività innovative. I progetti devono avere durata di almeno due anni, e sviluppare almeno uno dei seguenti contenuti: creazione di centri di sviluppo di software e hardware a codice sorgente aperto per la crescita e il trasferimento di conoscenze a scuole, cittadinanza, artigiani e microimprese; • creazione di centri per l’incubazione di realtà innovative nel mondo dell’artigianato digitale; • creazione di centri per servizi di fabbricazione digitale rivolti ad artigiani e a microimprese; • messa a disposizione di tecnologie digitali; • creazione di nuove realtà artigianali o reti manifatturiere incentrate sulle tecnologie di fabbricazione digitale. •
Altre misure 108 milioni di euro nel triennio 2015-2017 per gli investimenti nel settore lattiero caseario, attraverso un apposito Fondo Latte di Qualità. Lo stanziamento 2015 è pari a 8 milioni. Tipologie di investimenti e criteri di ammissione saranno stabiliti da apposito decreto attuativo; • possibilità per l’ISMEA di finanziari gli agricoltori in cambio della cessione di crediti PAC (Politica agricola comune) e di fornire garanzia per i mini bond delle imprese agricole; • finanziamenti per imprenditoria giovanile nel settore agricolo, 30 milioni nel triennio 2015-2017 (10 ogni anno). (Fonte: Legge di Stabilità 2015) •
Il motivo fondamentale per cui le PMI chiedono il finanziamento al Fondo di Garanzia è un’esigenza di liquidità: 85% delle richieste (significa circa 18mila operazioni), importo garantito di 1,3 miliardi di euro e finanziamenti per 2,3 miliardi. Molto meno numerose, circa 3mila (il 14%), le operazioni di investimento: importo garantito pari a 360 milioni, totale finanziamenti 550 milioni. Circa la metà delle operazioni (oltre 11mila), il 53%, sono a breve termine, per un importo garantito di poco più di 660 milioni di euro (39%) e un totale di finanziamenti di 1,2 miliari di euro (43%). Le operazioni a medio-lungo termine sono circa 10mila, il 47,1%, ma è più alto il volume dei finanziamenti, 1,6 miliari di euro (56,9% del totale) con un importo garantito superiore a 1 miliardo di euro (61%). Il 60% circa delle operazioni sono di controgaranzia, il 40% è rappresentato invece da domande di garanzia diretta.
=> Fondo di Garanzia PMI, identikit imprese e domande
Imprese beneficiarie Più della metà delle aziende beneficiarie sono microimprese (oltre 12mila), seguite dalle piccole (31,4%), mentre le medie imprese sono il 9,6%. Considerando le dimensioni dei finanziamenti erogati, in testa troviamo le piccole imprese con 1,2 miliardi di euro, seguite dalle medie a quota 900 milioni, mentre le micro si fermano a 700 milioni. La distribuzione geografica delle domande al Fondo di Garanzia vede in testa le imprese del Nord Italia con il 51% delle operazioni, seguite dal Sud con il 28,7%, mentre sono più rare le richieste di finanziamento dal Centro Italia, che si ferma al 20%.
Domande ammesse La maggioranza delle domande ammesse viene dal settore Industria 45%, poi dal Commercio 38%, mentre il segmento Servizi si ferma al 16%. In termini relativi, l’incremento maggiore rispetto al 2013 riguarda il Commercio con un balzo superiore al 96%, seguito dai Servizi al +94%, mentre in questo caso l’Industria è “fanalino di coda” a +87%. Ci sono anche dati precisi sulle imprese artigiane, con il 21,7% delle domande di finanziamento accolte (+119,6% sul 2013) per un ammmontare intorno ai 270 milioni di euro.
Accesso al Fondo Ricordiamo che fra le novità 2014 del Fondo di Garanzia, ci sono l’estensione ai professionisti stabilita dal comma 5-bis dell’articolo 1 del Decreto Fare, Dl 69/2013, e ulteriormente regolamentata dall‘articolo 7 del decreto applicativo ministeriale del 27 dicembre 2013 (pubblicato in Gazzetta ufficiale l’8 marzo 2014), e i nuovi criteri di valutazione, previsti sempre dal Dl del Fare.
Operative le modifiche alle regole del Fondo di Garanzia per le PMI – istituito con l’articolo 2, comma 100 lettera a) della Legge 662/1996 – a seguito della loro pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. D’ora in poi, quindi la presentazione dovrà avvenire secondo le nuove regole e più in particolare attraverso l’utilizzo di una nuova piattaforma telematica, anch’essa opportunamente modificata in base alle recenti disposizioni introdotte con il Decreto del 27 dicembre 2013 a firma congiunta del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Economia.
FGD anche per i professionisti Questo all’articolo 7 prevede “l’estensione dell’intervento del fondo in favore dei professionisti” L’estensione ha l’obiettivo di consentire un’azione più efficace dello strumento e di dare la possibilità ad una platea più numerosa di poter beneficiare della garanzia del Fondo grazie a criteri di valutazione economico-finanziaria delle imprese stesse per l’ammissione più soft, estese anche ai professionisti.
Portale FDG Sempre a partire dal 10 marzo l’ente Gestore, il Medio Credito Centrale Spa (MCC), mette a disposizione di imprese e professionisti una piattaforma online per la presentazione delle domande in via telematica. La nuova modalità di gestione delle operazioni consentirà la dematerializzazione dei documenti necessari per la richiesta di ammissione al Fondo ed un monitoraggio in tempo reale sia lo stato delle richieste che quello delle garanzie e controgaranzie che devono essere presentate.
=> Online le Disposizioni operative del Fondo di Garanzia per le PMI Doveroso precisare che le richieste di ammissione inserite e ancora non congelate, ovvero quelle presenti nella sezione “domande in corso” della vecchia piattaforma web, non saranno trasferite sul nuovo Portale. A dichiararlo è stato lo stesso ente Gestore sottolineando che tutti gli utenti già abilitati sulla vecchia piattaforma riceveranno a breve le credenziali per entrare nel nuovo Portale FDG all’indirizzo di posta elettronica precedentemente fornito.
=> Fondo Garanzia PMI: i nuovi criteri di accesso
Approfondimenti Per approfondimenti consultare la circolare n. 665 del 5 marzo 2014 del Gestore e le istruzioni operative sul nuovo portale FDG contenenti informazioni riguardo: le credenziali per soggetti richiedenti e per soggetti finanziatori; • la compilazione della richiesta di accesso; • le nuove funzioni della scrivania elettronica: “l’elenco pratiche” e l’“agenda”; • alcune indicazioni sull’“Elenco pratiche”; • alcune indicazioni sull’“Agenda”; • l’inserimento nel Portale della documentazione acquisita dal soggetto richiedente in fase di presentazione della richiesta di ammissione alla garanzia; • le funzioni attive per le operazione congelate prima del 10 marzo; • i requisiti minimi per l’utilizzo del Portale FDG. •
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