Milleproroghe, scaduto il blocco degli sfratti Oltre 4mila le ordinanze in Sicilia MARTA GENOVA 8 GENNAIO 2015 PHTTP://PALERMO.MERIDIONEWS.IT/ARTICOLO/30716/SCADUTO-I-BLOCCODEGLI-SFRATTI-EMERGENZA-IN-SICILIA-OLTRE-4MILA-ORDINANZE-E-30MILAFAMIGLIE-A-RISCHIO/POLITICA – La proroga dell'esecutività è scaduta il 31 dicembre, e non sarà rinnovata. Nel solo 2013 gli sfratti eseguiti sono stati più di 2mila, e più del doppio le ordinanze emesse. «Si rischia un'emergenza sociale gravissima», lancia l'allarme Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. «I fondi per l'emergenza casa non sono stati spesi», avverte il sindacato degli inquilini Sunia. La proroga del blocco sfratti è scaduta lo scorso 31 dicembre e non sarà rinnovata. A subirne gli effetti saranno circa 30 mila famiglie nel nostro paese che rientrano in quella fasce considerate deboli: anziani a basso reddito (reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro), presenza nel nucleo familiare, di persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66 per cento, famiglie con minori a carico. Gli ultimi dati disponibili sulla situazione in Sicilia sono aggiornati alla fine del 2013: sono complessivamente 4219 gli sfratti emessi, 6992 le richieste di esecuzione e 2028 gli sfatti eseguiti. Il problema di fondo è che non si è mai trovata una soluzione da quando è stata emanata la legge numero 9 del 2007, che prevedeva la prima proroga per queste categorie. La norma stanziava delle somme per rispondere al problema della casa. «Quei fondi sono ancora in larga misura non spesi - dice il Sunia (sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari, ndr) – o destinati a rispondere alla domanda di acquisto anziché all'affitto a canoni sostenibili da queste famiglie. Nel frattempo la situazione si è ulteriormente aggravata, si è aggiunta l'esplosione degli sfratti per morosità accentuata sicuramente dalla crisi ma frutto dell'assenza totale di una strategia per affrontare il disagio abitativo».
Secondo il sindacato, solo nell'ultimo anno il Ministero ha perso oltre 8 mesi di tempo per trovare i fondi stanziati dalla decreto legge numero 47 del 2014 inserendoli nella Legge di stabilità con una rateizzazione fino al 2024. «In una situazione come questa prorogare ulteriormente gli sfratti è una questione di decenza. Non si può far cadere sulle spalle di questi cittadini l'incapacità di affrontare una situazione così grave e sicuramente prevedibile». Il decreto Milleproroghe avrebbe potuto limitare i danni ma invece, ecco che con un colpo di spugna la proroga blocca sfratti non c'è più, non è stata inserita per il 2015. La motivazione addotta dal ministero delle Infrastrutture è che nel decreto casa sono stati incrementi i fondi affitti e morosità incolpevole e dunque non si è reso necessario. Ma per la Sicilia le cose non stanno così, infatti i fondi per le morosità incolpevoli non sono ancora stati ripartiti. Il 15 luglio del 2014 è stato pubblicato il decreto Ministero infrastrutture e Trasporti del 14 maggio del 2014, in cui sono indicati i criteri per l’accesso ai contributi da parte degli inquilini, e il riparto dei fondi fra le Regioni; alla regione siciliana sono stati destinati fondi pari a 835 mila 688 euro. La Regione a quel punto era tenuta ad individuare le risorse del Fondo disponibili unitamente ad eventuali stanziamenti regionali e a comunicare alle Prefetture a l ministero delle infrastrutture, le linee guida per gli organismi ministeriali appositi, incaricati dell’attività di ripartizione, ma ad oggi non ha provveduto in alcun modo.
«La mancata proroga del blocco degli sfratti - dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, l'associazione dei Comuni - in aggiunta alla mancata ripartizione del fondo per le morosità incolpevoli, rischia di determinare in Sicilia, soprattutto nelle grandi aree urbane, un’emergenza sociale di proporzioni gravissime, con migliaia di famiglie che vedono messa a rischio la propria serenità e la propria condizione abitativa. Occorre invece che da parte del Governo nazionale e di quello Regionale si dia avvio ad una seria politica dell’abitare, volta alla valorizzazione del già esistente patrimonio pubblico e che tuteli le fasce più deboli della popolazione. Infine - conclude - la mancata proroga del blocco degli sfratti ha effetti particolarmente negativi anche in relazione alla situazione economico-sociale complessiva, aggravata anche dalla condizione occupazionale». Idv, con una lettera aperta, ha chiesto a Leoluca Orlando, di intercedere presso il governo nazionale per bloccare gli sfratti. «Considerato che l’ultima Legge di Stabilità non ha previsto la proroga degli sfratti, che avrebbe consentito a tantissime famiglie, anche con bambini piccoli, anziani e portatori di handicap, di non finire in mezzo alla strada - si legge nella lettera firmata dai consiglieri comunali di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti, a cui si è aggiunto anche il consigliere comunale del Misto Gaspare Lo Nigro - si chiede al sindaco e all’assessore Agnese Ciulla di intercedere presso il governo nazionale per il rinnovo della proroga degli sfratti e l’emanazione delle circolari esplicative per l’utilizzo del fondo per morosità incolpevole. La mancanza della proroga degli sfratti - continuano i consiglieri - determinerà un’emergenza sociale, nonché abitativa, che avrà effetti particolarmente nefasti per città come la nostra, in cui la crisi è ancora più sentita. La proroga degli sfratti, invece, consentirebbe non solo la migliore risposta a famiglie in forte difficoltà, ma permetterebbe anche di avere più tempo per cercare soluzioni possibili e più consone al problema, come l’attivazione del fondo per morosità incolpevole. Stiamo predisponendo una mozione per coinvolgere e sensibilizzare, alla prima seduta utile, anche tutto l’intero consiglio comunale sulla vicenda».