Spending rewiew report generale

Page 1

Revisione della spesa pubblica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Per revisione della spesa pubblica (in inglese spending review), si intende un processo volto a migliorare l'efficienza e l'efficacia della spesa pubblica attraverso la sistematica analisi e valutazione della pubblica amministrazione nelle sue strutture organizzative statali (es. ministeri, tribunali, istruzione pubblica, sanità pubblica ecc.), e territoriali (Regioni, Province, Comuni, ecc.), delle procedure decisionali e attuative, dei singoli atti all’interno dei programmi e dei risultati finali.

Indice •

1 Caratteristiche generali

2 Nel mondo 2.1 Italia

o

o

2.1.1 Il taglia spese

2.1.2 Il commissario Enrico Bondi

2.1.3 Il commissario Mario Canzio

2.1.4 Il commissario Carlo Cottarelli 2.2 Altri paesi

Caratteristiche generali Con questo procedimento si analizza "più il come che il quanto": ovvero i capitoli di spesa di uno o più Enti vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere acquistato diversamente, oppure tagliato, per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza. Principio dell'operazione in linea teorica è quello di identificare spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati alle diverse amministrazioni o che li raggiungono solo in maniera inefficiente, a fronte di spese molto più alte del necessario.[2] L'insieme delle norme di finanza pubblica e quelle di gestione della spesa pubblica vengono inoltre analizzate per individuare eventuali modalità o strumenti di migliore gestione e controllo della stessa. La revisione della spesa pubblica si basa dunque sull'analisi della qualità della spesa pubblica e sui meccanismi della sua definizione e gestione.

Italia Dal secondo dopoguerra, si sono succeduti molti studi ed analisi, condotti principalmente dalla disciolta Commissione Tecnica per la spesa Pubblica, operante presso il Ministero del Tesoro dal 1986 al 2005, a cui succedette nel 2006 la Commissione Tecnica per la Finanza Pubblica operante presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze istituita da Tommaso Padoa Schioppa, ministro dell'economia e delle finanze del secondo governo Prodi. L'analisi sistematica dei capitoli di spesa, avviata in via sperimentale dalla legge finanziaria per il 2007, fu trasformata successivamente in programma permanente ad opera della legge finanziaria per il 2008. «Il passaggio a un bilancio classificato per missioni e programmi – disse Schioppa - pose le premesse sia per una consapevole discussione politica degli obiettivi e delle priorità da realizzare attraverso la


spesa sia per una gestione responsabile delle risorse da parte delle amministrazioni». In quell'anno, rivendicò l'allora ministro, queste analisi permisero un risparmio di 700 milioni di euro. La spending review dettata da esigenze impellenti di mantenere i saldi di finanza pubblica, laddove non è stato possibile procedere con revisioni analitiche, ha finito anche per comportare tagli lineari agli stanziamenti di Ministeri ed ai trasferimenti agli Enti territoriali. Queste riduzioni, anziché riflettersi sui tagli di sprechi, sono spesso state trasformate in riduzioni della quantità e/o qualità dei servizi ai cittadini. In taluni vasi sono state previste misure di contenimento della dinamica dei salari dei dipendenti pubblici. Questo si è verificato ad esempio nel caso di leggi finanziarie varate nel giro di pochi giorni come quelle del governo Monti, ma non fu questo l'unico caso. In questi casi, invece di una maggiore efficienza, si è ottenuto talvolta il risultato di rendere difficile per certi comparti statali e territoriali un adeguato svolgimento del proprio compito, a causa della mancanza di fondi. Un nuovo programma di revisione della spesa è stato approvato dal Governo Italiano il 19 novembre 2013. Dal 2011 sono stati incaricati dei Commissari di Governo alla Revisione della spesa, i quali hanno fatto grande affidamento, per l'analisi, la revisione e la progettazione di interventi per l'efficienza della spesa per beni e servizi, sulla Consip SpA, la centrale acquisti nazionale.

LE VARIE SPENDING REWIEW Il tagliaspese A settembre 2002, insediato da un mese Vittorio Grilli come nuovo Ragioniere generale dello Stato, viene varato il DL 194/2002 definito decreto taglia spese che modifica strutturalmente, nelle norme di contabilità pubblica, il metodo di previsione delle spese, ponendo dei tetti di salvaguardia. Prevede inoltre che il Governo applichi misure urgenti di blocco della spesa quando si superino i tetti deliberati dal Parlamento con la Legge di bilancio. Questo provvedimento ha messo fine alla proliferazione della spesa oltre i limiti deliberati dal Parlamento che si producevano con norme che sottostimavano le spese future, oppure in seguito all'applicazione di sentenze con effetti sulla retribuzione del pubblico impiego. Il commissario Enrico Bondi[ Durante il Governo Monti fu nominato Enrico Bondi Commissario alla Spending Review, ma i risultati della sua azione furono molto mitigati non solo dalla storica resistenza delle Pubbliche Amministrazioni alla revisione dei programmi di spesa, ma anche dalla contemporanea presenza e simile responsabilità del ministro per i Rapporti con il Parlamento e l'Attuazione del programma di Governo Dino Piero Giarda. Enrico Bondi si dimette dall'incarico a dicembre 2012, assumendo il ruolo di supervisore delle liste di Scelta Civica, il nuovo Partito fondato da Mario Monti. Il commissario Mario Canzio Dimessosi Enrico Bondi, il Governo nomina a gennaio 2013 Mario Canzio commissario alla Spending Review. A maggio 2013 Canzio cessa dall'incarico di Commissario alla spending review contemporaneamente al suo avvicendamento al vertice della Ragioneria Generale dello Stato.


Il commissario Carlo Cottarelli Il 4 ottobre 2013 il Consiglio dei ministri nomina commissario per la revisione della spesa Carlo Cottarelli attribuendogli poteri molto ampi ed un incarico di tre anni COTTARELLI presenta un nuovo programma per la Revisione della spesa nel marzo 2014 Presenta proposte al Governo Renzi ed istituisce Il blog del Commissario dove pubblica numerose considerazioni e documenti . Il più critico contro il Governo Renzi è il più recente, datato 30 luglio 2014, intitolato La revisione della spesa come strumento per il finanziamento di… nuove spese. « È una situazione paradossale in cui la revisione della spesa (futura) viene utilizzata per facilitare l’introduzione di nuove spese. Naturalmente possono sussistere mille buoni motivi per alcune nuove spese (anche se, con riferimento all’ultima applicazione di questo nuovo approccio, la spesa per pensioni in Italia mi sembra già abbastanza elevata e la riforma delle pensioni era volta a contenerne la crescita). Se il Parlamento legittimamente decide di introdurre nuove spese dovrebbe contestualmente coprirle con tagli di spesa non lineare di pari entità, individuandoli per esempio tra le proposte di revisione della spesa già presentate dal Commissario in passato. Mi sembra che usare presunti tagli lineari – in apparenza molto diluiti sull’intera amministrazione – per la copertura di nuove spese riduce il costo politico inevitabilmente legato all’individuazione di coperture vere, concrete, selettive. Inoltre con questo atteggiamento si finge di dimenticare che mentre una revisione selettiva della spesa ha l’obiettivo di aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione a parità di prestazioni, i tagli lineari possono produrre per alcuni servizi una inevitabile riduzione delle prestazioni. In fondo a tutte queste considerazioni di metodo, a mio avviso ne resta una cruciale, nel merito: se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa, il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro. Condizione, a mio giudizio, essenziale per una ripresa dell’occupazione in Italia. »

L'incarico di Carlo Cottarelli termina il 31 ottobre 2014, con due anni di anticipo rispetto al previsto, poiché Cottarelli viene designato dal Governo Renzi per un incarico al Fondo Monetario Internazionale.

Note 1.

^ Tommaso Canetta, Scheda - Cos'è la Spending Review?, www.linkiesta.it, 18-07-2012.

2.

^ lavoce.info http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002918.html

3.

^ [Cfr. intervento del 3 giugno 2014 http://revisionedellaspesa.gov.it/blog.html].

4.

^ http://www.ilpost.it/2012/07/24/lemail-di-giarda-sulla-spending-review/

5.

^ http://www1.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Governo-Bondi-lascia-lincarico-Canzio-nuovo-

commissario-alla-spending-review_314059370392.html


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.