MOSTRA N° 4 – UMBERTO MARIANI GENNAIO – FEBBRAIO 2016
La mostra è dedicata a Umberto Mariani, artista milanese che ha fatto del panneggio il soggetto principale di tutta la sua produzione artistica. In esposizione opere storiche dal 1969 a oggi, con particolare attenzione al ciclo di lavori realizzati negli anni '80. Prima del Piombo. La mostra di opere storiche “Prima del Piombo” è scandita attraverso alcuni importanti cicli. Queste serie permettono di seguire il dipanarsi dell’affascinante cammino di Mariani, di cogliere le evoluzioni progressive, le strade intraprese e abbandonate dall’artista, i motivi che persistono e quelli che ritornano. A partire dagli anni novanta la lamina di piombo, già utilizzata nelle messe in scena del decennio precedente, ora modellata su una tavola, s’imporrà del tutto nel lavoro di Mariani. Le opere esposte appartengono ai seguenti cicli: “Oggetti allarmanti” (1967-1974); “Teorema” (1977-1980); “Relitti di scena” (1980-1994); “Ferri” (1986-1992); “Specchi” (1985-1993). Umberto Mariani è un artista nato nel 1936 a Milano città dove vive e lavora. Dopo essere stato allievo prediletto di Achille Funi, che lo vuole con sé per realizzare la cappella di San Carlo nella Basilica di Sant’Angelo a Milano e la pala di San Giuseppe nella Basilica di San Pietro a Roma, e dopo aver attraversato una fase espressionista, ispirata ai modi di Permeke, Mariani passa presto a confrontarsi con il linguaggio più in voga negli anni sessanta, la Pop Art, anche se nei suoi quadri, in cui compaiono le immagini nitide di oggetti che sfiorano l’allusione erotica, come lunghi guanti o stivali lucenti, sembrano alludere piuttosto ad una atmosfera surrealista. Alla fine Mariani si interessa solo alle
pieghe dei tessuti; Mariani confessa di aver avuto una sorta di illuminazione quando ha scoperto che il panneggio, di solito usato per nascondere qualcosa, è in realtà il soggetto principale della storia dell’arte dai greci ad oggi. Inoltre i suoi panneggi sono realizzati in piombo, e il piombo, nell’alchimia, ha un significato ben preciso: è il metallo di Saturno, della notte, l’opposto dell’oro. Il piombo contiene un pensiero non espresso, che l’artista, diventato una sorta di sacerdote, cerca di evocare: la verità delle cose, sembra dirci, non si fa conoscere attraverso il linguaggio, ma solo attraverso l’esperienza; e Umberto Mariani predilige l’esperienza artistica. Marco Bertazzoli
Umberto Mariani è un artista nato nel 1936 a Milano città dove vive e lavora. Dopo essere stato allievo prediletto di Achille Funi, che lo vuole con sé per realizzare la cappella di San Carlo nella Basilica di Sant’Angelo a Milano e la pala di San Giuseppe nella Basilica di San Pietro a Roma, e dopo aver attraversato una fase espressionista, ispirata ai modi di Permeke, Mariani passa presto a confrontarsi con il linguaggio più in voga negli anni sessanta, la Pop Art, anche se nei suoi quadri, in cui compaiono le immagini nitide di oggetti che sfiorano l’allusione erotica, come lunghi guanti o stivali lucenti, sembrano alludere piuttosto ad una atmosfera surrealista. Alla fine Mariani si interessa solo alle pieghe dei tessuti; Mariani confessa di aver avuto una sorta di illuminazione quando ha scoperto che il panneggio, di solito usato per nascondere qualcosa, è in realtà il soggetto principale della storia dell’arte dai greci ad oggi. Inoltre i suoi panneggi sono realizzati in piombo, e il piombo, nell’alchimia, ha un significato ben preciso: è il metallo di Saturno, della notte, l’opposto dell’oro. Il piombo contiene un pensiero non espresso, che l’artista, diventato una sorta di sacerdote, cerca di evocare: la verità delle cose, sembra dirci, non si fa conoscere attraverso il linguaggio, ma solo attraverso l’esperienza; e Umberto Mariani predilige l’esperienza artistica.
Il M.A.C.I.S.T. “Museo d’Arte Contemporanea Internazionale Senza Tendenze” nasce da un’idea del Maesto Omar Ronda, dalla sensibilità di alcuni collezionisti e molti artisti di fama internazionale che hanno deciso di donare e di mettere a disposizione le proprie opere con il fine di sostenere le attività di prevenzione, cura e ricerca della Fondazione Edo ed Elvo Tempia, da oltre 34 anni impegnata nella lotta contro i tumori. La direzione artistica e la Presidenza sono affidate al Maestro Omar Ronda, insieme al Prof. Philippe Daverio, Presidente del Comitato d'Onore. Lo spazio museale sarà accessibile a tutti, liberamente e gratuitamente nei giorni di sabato e domenica dalle ore 15 alle 19,30 esclusi luglio e agosto. I visitatori potranno ammirare in esposizioni permanenti e temporanee l'Arte contemporanea nelle sue migliori espressioni senza particolari tendenze e appartenenze se non la qualità e il piacere di condividere eticamente la sfida del M.A.C.I.S.T. Museum: ammirare l'Arte, sostenendo la lotta contro il cancro.
ARTISTI IN PERMANENZA