Report Annuale 2017 - IOR Istituto Oncologico Romagnolo

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Care Amiche e cari Amici, lo IOR ha da poco compiuto 39 anni: si può dire che oramai il nostro Istituto abbia raggiunto l’età adulta, e con l’età adulta è normale e doveroso che le responsabilità aumentino. Nel documento che ho il piacere di presentarvi troverete cifre importanti, che attestano quanto questa crescita non rappresenti un discorso esclusivamente cronologico. L’Istituto Oncologico Romagnolo, ad esempio, è entrato tra le prime quaranta organizzazioni non-profit in Italia come numero di preferenze e risorse raccolte dalle sottoscrizioni del 5x1000, su circa 14.000 enti aventi diritto: un dato che, visto il bacino di utenza, non ha eguali nella nostra nazione, e che attesta il legame oramai inscindibile con il nostro territorio. I soldi investiti nella lotta contro il cancro hanno sfiorato i 3 milioni di euro. Particolarmente importante, in questo senso, è il contributo dello IOR a favore dei promettenti progetti di ricerca scientifica condotti presso l’IRST IRCCS, che ha superato il milione di euro. Abbiamo partecipato in maniera decisiva alla realizzazione di un percorso di radioterapia oncologica pediatrica romagnolo: un’opportunità terapeutica che prima non esisteva, resa possibile per merito del coinvolgimento della nostra organizzazione nel progetto Mediafriends, grazie al quale abbiamo contribuito all’acquisto ed installazione di una tomoterapia presso l’Istituto Tumori di Meldola. Abbiamo ripristinato un servizio alla persona fondamentale come l’assistenza domiciliare: una neoplasia può anche non essere guaribile, ma non dobbiamo mai dimenticarci di curare le persone e la loro dignità, affiancandole nella lotta che portano avanti quotidianamente. Come vedrete in questo sintetico Annual Report abbiamo fatto tante cose, che documentano come lo IOR sia una realtà matura, adulta, responsabile e consapevole. Consapevole soprattutto del fatto che, per quanto siano notevoli e degni di nota i risultati conseguiti, non è possibile sedersi sugli allori. La strada della sconfitta definitiva del cancro presenta ancora molte asperità. Le persone che vengono colpite da questa malattia, e i loro famigliari, non possono essere lasciati soli. I messaggi di prevenzione, fondamentale affinché il cancro faccia sempre meno paura anche nelle generazioni più giovani, vanno sostenuti e veicolati da professionisti preparati. Noi siamo pronti ad accettare le nuove sfide che questa lotta impone: siamo sicuri che vi avremo al nostro fianco e dei nostri pazienti. prof. Dino Amadori, Presidente IOR


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LA MISSION In un mondo dove il cancro colpisce quasi una persona in ogni famiglia, l’Istituto Oncologico Romagnolo è a fianco dei pazienti romagnoli e dei loro famigliari, perché nessuno debba affrontare il cancro da solo, per garantire ad ognuno di loro la migliore qualità di cura e, infine, per sconfiggere il cancro grazie alla ricerca scientifica e alla prevenzione. Le principali aree di intervento Ricerca scientifica Prevenzione Assistenza, servizi e cure palliative


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L’ORGANIZZAZIONE Il sistema IOR è composto da: Istituto Oncologico Romagnolo, cooperativa sociale onlus fondata il 18 luglio 1979, al 31/12/2017 conta 2.612 Soci. Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo, fondata nel 1993, al 31/12/2017 conta 368 Soci. La capillarità nel territorio è garantita da: 11 Sedi cittadine 106 Punti IOR 550 Volontari operativi 650 simpatizzanti con impegno saltuario 22 professionisti tra medici, biologi, psicologhe e ricercatori 23 collaboratori, di cui 4 impegnati nei progetti di Servizio Civile


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I NUMERI Dal territorio 15.587 sostenitori 37.616 sottoscrittori attraverso il 5x1000 (dati 2016) Per il territorio 2.990.901 euro investiti 1.982.999 euro in ricerca 822.291 euro in assistenza, servizi e cure palliative 185.611 euro in prevenzione e informazione

Dal 1979 ad oggi 48.000 pazienti aiutati e assistiti gratuitamente 148.861 bambini e ragazzi coinvolti nei progetti di educazione alla salute 235 professionisti formati con stage e corsi in Italia e all’estero 200 convegni scientifici organizzati o sostenuti (19 dei quali internazionali) 18 strutture sanitarie, 7 reparti oncologici, 3 day hospital e 8 hospice sostenuti economicamente 69.532.021 euro totali investiti Nel 2007 fonda insieme a soci pubblici e del privato non-profit l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) di Meldola, divenuto poi Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) nel 2009.


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I PROFESSIONISTI I professionisti sostenuti dallo IOR per un totale di 613.257 euro investiti Prevenzione (141.997 euro) BARBARA VENTURINI Biologa presso l’Unità Operativa di Oncologia di Rimini. Svolge attività di ricerca per lo studio del tumore al seno GIAMPAOLO GAVELLI Responsabile Scientifico Unità Operativa di Radiologia presso l’IRST IRCCS Assistenza (471.260 euro) ALMA BONOPANE Musicoterapista presso l’Hospice di Savignano, Faenza e Lugo JENNY CAPUCCINI Medico palliativista presso l’Hospice di Faenza ALESSIA GIACHI Fisioterapista presso l’Hospice di Ravenna LAURA MATTEUCCI Medico oncologo presso il Day Hospital dell’Ospedale di Faenza

SARA ORI Direttore Sanitario e Medico Responsabile presso l’Hospice Villa Adalgisa di Ravenna MARIA PARIGI Dottoressa del Progetto Izsler, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna LINDA PENAZZI Medico nell’ambito della rete di Cure Palliative del territorio dell’Ausl di Ravenna ALESSIA FABBRI Fisioterapista presso l’Hospice di Lugo e Faenza PAOLA DOGHIERI Biologa presso l’Hospice di Savignano GIORGIA BELLINI Psicologa presso l’Hospice di Faenza e Ravenna PATRIZIA BUDA Psicologa presso l’Hospice di Savignano, servizio di supporto al lutto LAURA CAVANA Psicologa di riferimento per il territorio di Riccione e Rimini

MAURA MUCCINI Psicologa presso l’Hospice di Rimini ELISA RUGGERI Psicologa presso le sedi IOR di Rimini e Santarcangelo ELENA SAMORÌ Psicologa presso l’Ospedale di Faenza e Ravenna ILARIA STRADA Psicologa presso l’Hospice di Lugo e Ravenna SARA BELLINI Fisioterapista presso l’Hospice di Lugo e Faenza MARIA SILVIA DI MARCO Educatrice sanitaria nella provincia di Rimini SAMANTA NUCCI Psicologa presso l’Oncoematologia pediatrica di Rimini LORENA ROSSI Specializzanda dell’Università di Ferrara presso l’Irst


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LA RICERCA Nel 2017, l’Istituto Oncologico Romagnolo ha investito 1.023.646 euro in progetti di ricerca condotti presso l’IRST IRCCS di Meldola, suddividendoli su diciassette importanti sperimentazioni*: Progetto MODA (Matrice Omologa Dermica Acellularizzata) Biomarcatori predittivi nei pazienti con tumore alla prostata avanzato trattati con abiraterone Biomarcatori predittivi nei pazienti con tumore alla prostata avanzato trattati con enzalutamide Approccio globale all’epatocarcinoma attraverso studi clinici e preclinici Approccio globale all’oncotossicità cutanea da terapie innovative in oncologia Sviluppo preclinico e clinico di nuove terapie cellulari in oncologia

Partecipazione del mir-155 e del gene tp53 in un feedback loop regolatorio coinvolto nella resistenza alla terapia nei carcinomi e nelle leucemie Ruolo funzionale delle Regioni Ultraconservate nel tumore al polmone e al colon Approcci di terapia radiante ipofrazionata nel trattamento radioterapico dei tumori solidi CTC elimination device: next generation liquid biopsy/ surgery Vaccinazione con cellule dendritiche autologhe caricate con lisato/ omogenato del tumore autologo combinata con radioterapia e/o interferone alfa a basse dosi prelucaferesi in pazienti con melanoma metastatico CORE-VAX: Vaccinazione complementare con cellule dendritiche autologhe caricate con omogenato tumorale autologo dopo chirurgia radicale per carcinoma del colon o retto metastatico

Met-heremyta: studio clinico e traslazionale di fase II con doxorubicina liposomiale (myocet) più docetaxel, trastuzumab e metformina come terapia sistemica primaria per il cancro della mammella operabile e localmente avanzato her-2 positivo Implementazione ed attivazione di una Zebrafish Facility in IRST e realizzazione di attività di ricerca su colture primarie di tumori rari Second line in neuroendocrine carcinomas RENAL-VAX: Vaccinazione con cellule dendritiche pulsate con omogenato tumorale autologo in combinazione con IL2 alte 131/dosi e radioterapia immunomodulante nel carcinoma renale metastatico Ricerca di potenziali target terapeutici nel carcinoma mammario triplo negativo *

per ulteriori informazioni a riguardo è possibile scaricare la relazione scientifica dei vari studi direttamente dalla nostra pagina www.ior-romagna.it


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Mediafriends Da dicembre 2017 la Romagna possiede un’arma in più per la cura dei tumori che colpiscono bambini e adolescenti. È stata infatti installata presso l’IRST IRCCS di Meldola la nuova tomoterapia, apparecchiatura all’avanguardia che permette una maggiore precisione nella somministrazione della radioterapia. Quando si tratta un paziente pediatrico va infatti debitamente considerata la sua peculiarità, essendo il suo organismo ancora in crescita. Proprio per questo vanno tenuti sotto controllo tutti quegli agenti esterni che possono interferire negativamente con il suo corretto sviluppo.

In particolare, quando si utilizza la radioterapia per un paziente pediatrico si manifesta il problema di erogare una dose curativa senza che, nello stesso tempo, sia dannosa per l’organismo in crescita. In questo senso la tomoterapia risulta fondamentale, in quanto permette agli specialisti di limitare in maniera più precisa l’area a cui somministrare le radiazioni, circoscrivendola alla zona dove si annida la neoplasia e risparmiando gli organi circostanti. Inoltre, le tecniche di radioterapia standard hanno un raggio d’azione più ristretto: questo significa che, laddove il target terapeutico sia di grandi dimensioni, essa non rappresenta la metodica ottimale in quanto occorre prestare estrema attenzione alle aree di giunzione. Spiegato in parole più semplici, lo specialista è costretto a dividere il trattamento ‘a blocchi’: in questo caso vi è

una criticità a carico delle zone che si trovano tra un blocco e l’altro, che possono essere soggette a sovraesposizione o sottoesposizione. Se nel primo caso aumenta la probabilità di effetti collaterali, nel secondo caso il rischio è quello di non eradicare in maniera definitiva la neoplasia presente. La tomoterapia risponde anche a questa criticità, in quanto il suo target terapeutico è più esteso: questo permette allo specialista una somministrazione di radiazioni maggiormente controllata e costante. L’Istituto Oncologico Romagnolo ha collaborato all’acquisto di questo dispositivo partecipando alla campagna ‘La Fabbrica del Sorriso’, evento di raccolta fondi promosso da Mediafriends Onlus. L’investimento, pari a 717.000 euro, ha contribuito alla realizzazione di un percorso di radioterapia pediatrica in Romagna: un’opportunità terapeutica che prima non esisteva.


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LA RICERCA

Progetto MODA La diagnosi di tumore al seno genera paura, ansia, confusione e modifica la qualità della vita della donna. Le pazienti affrontano l’intervento chirurgico non solo nella consapevolezza della malattia, ma anche nel timore di vedere irrimediabilmente modificata la loro immagine. È importante considerare il fatto che diagnosi precoce e terapie sempre più efficaci comportano la gestione di pazienti sempre più giovani: e grazie alla recente introduzione dei test genetici si è riscontrato anche un aumento del numero d’interventi profilattici per la riduzione del rischio. Attualmente la maggior parte delle pazienti è costretta a sottoporsi a due distinti interventi di ricostruzione, di solito a distanza di 6-12 mesi l’uno dall’altro, con l’inserimento di espansori tissutali che gradualmente permettono l’inserimento della protesi definitiva. Il Progetto MODA potrà in futuro permettere alle pazienti di vedere

ricostruito sin da subito ed in un solo tempo chirurgico il proprio seno, con una minore possibilità di complicanze rispetto all’utilizzo di tecniche convenzionali. Lo studio, portato avanti dall’equipe di Senologia dell’Ospedale PierantoniMorgagni di Forlì e coordinato dall’IRST IRCCS, coinvolgerà 40 donne ed andrà a valutare i miglioramenti funzionali ed estetici offerti dell’utilizzo in ricostruzione di una ‘Matrice Omologa Dermica Acellularizata’: tessuto umano, derma, trattato in laboratorio, in grado di rigenerarsi, crescere, invecchiare e comportarsi proprio come la pelle delle pazienti. Questo comporta non solo evitare alla donna lo stress di un doppio intervento chirurgico, ma anche un migliore risultato estetico e minori probabilità di effetti collaterali. L’Istituto Oncologico Romagnolo ha finanziato l’attivazione di un ambulatorio dedicato alle pazienti coinvolte dal protocollo e l’acquisto di due monitor monocromatici ad altissima risoluzione, specifici per l’analisi di immagini mediche, per un totale di 34.741 euro.


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Consensus Conference Il tumore al retto nei paesi occidentali, sia per le donne sia per gli uomini, rappresenta una tra le patologie oncologiche con maggiore incidenza e mortalità. Solo in Italia si stima che tale neoplasia colpisca oltre 40mila donne e 70mila uomini, con una tendenza in crescita costante. Il tumore al retto si caratterizza per essere una patologia che colpisce persone anziane e per essere, in termini di qualità di vita persa, per pazienti già in stato di fragilità, estremamente pesante. La Consensus Conference, promossa dal prof. Giampaolo Ugolini (Direttore Chirurgia generale, Ospedale degli Infermi, Faenza) e dal dott. Isacco Montroni (Chirurgia generale, Ospedale degli Infermi, Faenza), organizzata sabato 2 dicembre presso l’IRST IRCCS grazie all’impegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo, si è posta proprio l’obiettivo di creare una stretta collaborazione tra le società scientifiche leader nello studio e nella cura del cancro del retto al fine di

identificare le migliori opzioni per il trattamento personalizzato di pazienti anziani. Durante la giornata di lavori si sono alternate relazioni e momenti di confronto multidisciplinare tra alcuni dei massimi esperti sul tema a livello mondiale, quali i chirurghi David Winchester (Chicago, USA), Riccardo Audisio (Liverpool University), Steven Wexner (Weston, Florida, USA), Antonino Spinelli (Humanitas, Milano), l’oncologoradioterapista Jean-Pierre Gerard (Nizza, Francia), gli oncologi Avni Desai (New York, USA) e Stefano Cascinu (AOU Modena). La Consensus Conference è stata patrocinata da The European Society of Surgical Oncology (ESSO), International Society of Geriatric Oncology (SIOG), European Society of Coloproctology (ESCP) e Commission on Cancer USA. L’investimento dello IOR per finanziare l’evento e altre 13 conferenze oncologiche si è attestato sui 45.987 euro, cui si aggiungono 3.928 euro per la partecipazione a convegni riguardanti la tematica delle cure palliative.


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LA PREVENZIONE La prevenzione a scuola Nel 2017 i professionisti dello IOR, in collaborazione con il centro regionale ‘Luoghi di Prevenzione’ di Reggio Emilia, la Regione Emilia Romagna e i dipartimenti dell’Azienda USL Romagna, hanno portato avanti un progetto di sensibilizzazione rivolto a circa 13.000 studenti, le loro famiglie e i loro insegnanti in tutta la Romagna. I progetti in campo, promossi dallo IOR, sono stati: ‘Infanzia a colori’, per le scuole dell’infanzia e le scuole primarie, nel quale attraverso il gioco, la favole e i laboratori di animazione si propone di aiutare i bambini a sviluppare atteggiamenti di salute e di scelta di stili di vita sani. ‘Liberi di scegliere, ‘Alcol… piacere di conoscerti’ e ‘In-Dipendenze’ sono i progetti per le scuole secondarie di primo grado con l’obiettivo di aiutare i ragazzi e le ragazze a sviluppare le capacità di resistere alle pressioni e di prendere decisioni autonome. ‘Scuole libere dal fumo’ per le scuole secondarie di secondo grado. ‘Paesaggi di prevenzione’ per le scuole secondarie di primo e secondo grado. I temi trattati sono quelli della prevenzione delle dipendenze: inoltre alle classi che hanno aderito è stata offerta la possibilità di realizzare laboratori di approfondimento scientifico. ‘Tra rischio e piacere’ potenzia le competenze dei ragazzi di Scuola Secondaria di II grado per contrastare le pressioni sociali che condizionano i comportamenti a rischio nell’adolescenza. ‘Scegli con gusto’ e ‘Gusta la Salute’, rivolti agli studenti degli Istituti Alberghieri, mirano a sensibilizzare i futuri professionisti della ristorazione verso i temi della corretta alimentazione, dei rischi della sedentarietà e dell’abuso di alcol.


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La prevenzione in corsia Nel 2017, l’Istituto Oncologico Romagnolo ha donato al reparto di Prevenzione Oncologica dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì due NEC MD211G5-LEDmonitor - 5MP- grayscale - 21.3’, sistema di display monocromatico per diagnosi primaria di immagini mediche. Si tratta di dispositivi che, offrendo una qualità e una stabilità delle immagini superiori, consentono di effettuare diagnosi di massima accuratezza ed affidabilità, andando ad individuare anche quelle microcalcificazioni che, ad esempio, in una mammografia sarebbero visibili solo come macchie bianche estremamente sottili, ma che in realtà sono potenziali indicatori di uno stadio iniziale di malattia. Per identificare l’ecografo corrispondente alle esigenze dell’Unità Operativa Prevenzione Oncologica, di cui il dott. Fabio Falcini è Direttore Responsabile, è stata eseguita una audizione presso la nostra sede: dopo aver visionato diversi modelli ad alta tecnologia equiparabili, i monitor NEC MD211G5 sono stati considerati lo strumento migliore ai fini della prevenzione.


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LA PREVENZIONE

Liberi di scegliere Anche nel 2017 le nostre biologhe hanno chiesto ai ragazzi delle scuole secondarie della Romagna di realizzare il manifesto del 31 maggio, Giornata Mondiale senza Tabacco. Questa è solo una delle varie iniziative di prevenzione dell’Istituto Oncologico Romagnolo rivolte agli studenti: iniziative che hanno portato alla sensibilizzazione di 12.947 bambini e adolescenti riguardanti stili di vita corretti. Alternanza scuola-lavoro Lunedì 11 dicembre si è tenuto presso il Ristorante Eataly, in Piazza Saffi, il primo Charity Dinner IOR di Forlì, a favore del Progetto MODA. L’evento è stato un successo: ben 131 ospiti hanno risposto all’appello, per un ricavato che ha superato i 6.000 euro. Caratteristica della serata: la partecipazione entusiastica dei ragazzi della classe 5A Rim dell’ITC Matteucci, che nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro hanno gestito una serie di attività, quali coordinamento ed interazione con i responsabili fundraising dello IOR; ricerca di sponsor e finanziatori tramite database e social; coinvolgimento ed invito degli stessi partners. Una splendida occasione formativa e una valida occasione di crescita umana e professionale.


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I Menù della Salute a Tavola Oltre a vari appuntamenti su tutto il territorio della Romagna, quest’anno l’iniziativa ‘I Menù della Salute a Tavola’ si è concentrata sulla corretta alimentazione dei ragazzi con problemi oncologici. A questo scopo sono stati coinvolti i pazienti dell’Oncoematologia Pediatrica di Rimini e i loro genitori per spiegare loro, con una serie di incontri teorici e pratici, come la dieta possa essere uno strumento non solo di prevenzione ma anche un’arma per aumentare l’efficacia dei trattamenti e per diminuirne gli effetti collaterali più gravosi. Protagonisti di questi incontri la dietista e nutrizionista Annamaria Acquaviva e lo chef consulting Luca Zannoni, che ha portato i ragazzi presso il Ristorante Amorimini per cucinare dei gustosi dolcetti natalizi.

La Salute in Movimento Per promuovere un’attività sportiva costante e regolare come arma non solo di prevenzione, ma anche di cura dei tumori, lo IOR si è legato alle principali realtà sportive della Romagna: la Rimini Marathon, la Granfondo Internazionale Nove Colli e la Maratona di Ravenna, impattando su un bacino d’utenza di circa 30.000 persone. Apprezzati anche gli eventi Walk&Run for Health, tenutosi a Faenza, e la Settimana del Buon Vivere della città di Forlì.


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LA PREVENZIONE

Good Sun Good Skin Nel corso dell’estate 2017 si è svolta la prima edizione di Good Sun Good Skin, l’iniziativa che ha visto l’Istituto Oncologico Romagnolo e la Skin Cancer Uniti dell’IRST IRCCS di Meldola uniti per la sensibilizzazione della popolazione sui tumori della pelle. Il progetto si è sviluppato in due parti distinte. La prima ha visto le biologhe dello IOR, le dottoresse Claudia Monti e Franca Gentilini, impegnate nelle scuole secondarie della Romagna assieme alla squadra del prof. Ignazio Stanganelli, dermatologo, tra i massimi esperti internazionali di tumore alla pelle. L’obiettivo era quello di informare i nostri giovani su una corretta esposizione solare in vista dell’estate. Sono stati coinvolti gli insegnanti e gli studenti di quattro scuole della Romagna, per un totale di 650 persone sensibilizzate. La seconda parte dell’iniziativa ha visto invece i professionisti della prevenzione dello IOR e dell’IRST IRCCS impegnati in un tour sulle spiagge della Riviera Romagnola. Da nord a sud del litorale, da Marina di Ravenna a Cattolica, sono

stati otto gli appuntamenti svolti in altrettanti stabilimenti delle nostre principali località balneari. Nel corso di questi incontri sono stati forniti ai bagnanti indicazioni pratiche su come valutare e riconoscere i rischi derivanti da un’esposizione errata al sole e su come adottare tutte le precauzioni possibili. A tale scopo sono stati distribuiti strumenti informativi per guidare le persone durante tutta la giornata, dai depliant realizzati ad hoc fino alla donazione ai bambini presenti di braccialetti fotosensibili per riconoscere le ore della giornata in cui è meglio restare sotto l’ombrellone. I più piccoli sono stati anche coinvolti attraverso un percorso ludico, animato dai nostri volontari e denominato ACCA2IOR: un gioco pensato appositamente per sensibilizzarli anche sull’importanza di una corretta alimentazione per uno stile di vita che minimizzi il rischio di sviluppare neoplasie. Al termine dell’iniziativa sono state circa 200 le persone accorse alle conferenze; 1.500 i depliant informativi distribuiti nelle varie strutture; 400 i braccialetti fotosensibili donati.


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L’ASSISTENZA I Progetti dei Volontari IOR La Forza e il Sorriso, attivo nelle Sedi IOR di Ravenna, Rimini e Cesena, in collaborazione con L’Associazione La Forza e il Sorriso Onlus, prevede laboratori di make-up gratuiti per riscoprire il sorriso davanti allo specchio e la forza dentro di sé. Sono 94 le donne che sono state coinvolte in questo progetto nel 2017. Progetto Margherita, con cui lo IOR fornisce gratuitamente parrucche di pregevole fattura alle signore che, a seguito di terapie, devono affrontare il delicato momento della caduta dei capelli ma che non vogliono rinunciare alla propria femminilità. Attivo presso le sedi di Forlì, Ravenna, Rimini e dal 2017 anche Imola e Cesena. Sono 353 le donne assistite nel corso dell’anno passato. Servizio gratuito di accompagnamento, rivolto ai pazienti che hanno difficoltà a raggiungere le strutture sanitarie, gestito presso le Sedi IOR di Faenza, Cervia, Rimini, Riccione, Forlì e, dal 2017, anche Ravenna. Nel corso dell’anno passato, con tanto impegno e sensibilità i nostri 64 volontari hanno accompagnato 654 pazienti romagnoli in 4.528 visite, percorrendo oltre 177.484 km con 9 autoveicoli IOR. Accoglienza, compagnia e ascolto, la costante presenza di numerosi e preziosi Volontari IOR nelle corsie degli ospedali romagnoli e dell’IRST IRCCS che accolgono famigliari e pazienti che si recano all’ospedale per le cure e forniscono supporto emotivo e informazioni pratiche. Assistenza Domiciliare, servizio gratuito che ha contraddistinto i primi anni di attività dello IOR e reintrodotto nel 2017, con caratteristiche adattate alle nuove esigenze del paziente oncologico, per le famiglie della zona di Lugo, Faenza, Rimini e Riccione. L’obiettivo è quello di alleggerire il carico fisico ed emotivo delle fasi più avanzate della malattia attraverso la presenza di una operatrice socio-sanitaria debitamente formata, che aiuti il paziente nelle piccole, grandi faccende quotidiane.


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L’ASSISTENZA

Pet Therapy Nel 2017 l’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione con SGR – Società Gas Rimini e con il Dog Galaxy Centro Cinofilo, ha portato avanti un progetto di pet therapy presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini. L’attività, sposata dal Presidio AUSL di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria, è stata divisa in 20 incontri da 50 minuti l’uno da svolgersi su 10 giornate in una stanza appositamente dedicata, di modo da garantire la migliore interazione tra cuccioli, operatori e i pazienti dai 3 ai 16 anni che hanno partecipato all’iniziativa. Le sessioni prevedevano momenti referenziali, in cui si prende l’animale come soggetto dell’attenzione senza effettivamente coinvolgerlo fisicamente; momenti osservativi nei quali l’animale era presente ma non si ha ancora un’interazione diretta con esso; e momenti di relazione diretta tra bambino e cane. Attraverso il contatto con il cucciolo i piccoli pazienti hanno potuto rilassarsi e distogliere l’attenzione dalle terapie, affrontando meglio i suoi aspetti più dolorosi: scopo ulteriore della pet therapy è quello di aiutare a sviluppare un approccio più partecipativo e collaborativo nei confronti dei trattamenti, che in questo modo risultano più efficaci. L’investimento dell’Istituto Oncologico Romagnolo in questo progetto è stato di circa 3.000 euro.


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Assistenza domiciliare Il 2017 segna un ritorno alle origini, con il rilancio di un progetto pilota di assistenza domiciliare specialistica di cure palliative su Lugo, Faenza, Rimini e Riccione: un percorso che contraddistingueva l’attività dell’Istituto soprattutto nella prima fase dei suoi 39 anni di vita, e che per vari motivi è stato interrotto quasi ovunque. Anche laddove il tumore non sia più guaribile rimane comunque sempre curabile: alleviare i sintomi delle fasi terminali della lotta significa anche aumentare l’aspettativa di vita, per poter donare una quantità e una qualità di tempo il più alta possibile da trascorrere coi propri cari. Offrire sostegno in una fase così delicata della vita delle persone, laddove la guarigione dalla malattia non è più possibile, rende necessario strutturare un servizio che si avvalga di volontari adeguatamente formati. Nel setting domiciliare, oltre al supporto emotivo e alla compagnia ai malati, questo progetto può diventare una risorsa importante anche per i famigliari e i caregiver, alleggerendo loro il carico emotivo di una situazione tanto delicata.

Oltre alla figura di compagnia e ascolto del volontario è stata affiancata la competenza e la professionalità di un’operatrice socio-sanitaria, che potesse garantire una continuità per quello che riguarda gli aspetti di accudimento del paziente, nel mantenimento delle autonomie residue e nella salvaguardia della dignità della persona anche e soprattutto nelle situazioni di solitudine. Fondamentale anche l’apporto di una psicologa dedicata: poche malattie, infatti, sono in grado di sconvolgere l’individuo e coloro che gli stanno vicino come un tumore. La presenza di una psicologa è la miglior garanzia del benessere emotivo del paziente, al fine di perseguire una buona qualità di vita, promuovendo una presa in carico globale che non si limiti ai soli bisogni medici e fisici, ma che rivolga una necessaria attenzione anche alle componenti psicologiche, sociali ed emotive che determinano l’intero vissuto della malattia. A tutto il 2017 sono state 107 le visite effettuate presso il domicilio delle famiglie romagnole che hanno usufruito del servizio.


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L’ASSISTENZA

Nuova Sede di Forlì Non una semplice sede centrale, ma un vero e proprio nuovo quartier generale della Romagna che lotta contro il cancro. È così che si presentano gli uffici dell’Istituto Oncologico Romagnolo, trasferiti dalla vecchia location di corso Mazzini 65 a via Andrea Costa 28. Un trasloco che ha una data ufficiosa, venerdì 1 settembre, e una ufficiale: nella giornata di giovedì 19 ottobre, infatti, è avvenuto il taglio del nastro alla presenza delle massime autorità cittadine e di un centinaio di persone, che hanno potuto così visitare i locali completamente rinnovati della Sede Centrale. “Si tratta di un passaggio storico – ha affermato il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – che consolida in modo definitivo e permanente le nostre radici nella città della Romagna da cui tutto è cominciato 39 anni fa grazie ad una lungimirante intuizione del prof. Amadori. Sarà un luogo aperto di attività e incontro a disposizione dei cittadini

che desiderano partecipare al percorso di speranza e sostegno all’oncologia del territorio: un luogo con spazi di servizi gratuiti per i pazienti e le loro famiglie più adeguati alle loro esigenze di riservatezza e conforto”. Il momento ufficiale del taglio del nastro è toccato proprio al Presidente dell’Istituto Oncologico Romagnolo, il prof. Amadori, accompagnato dal Sindaco di Forlì e Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Davide Drei, e dal Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Roberto Pinza. Immancabile, infine, la benedizione della nuova struttura da parte del vescovo di Forlì, monsignor Lino Pizzi. L’investimento dello IOR per la ristrutturazione della sede nel 2017 è stato di 287.198 euro, che si sono aggiunti ai 320.000 spesi nel 2016 per il suo acquisto.


IOR Report Annuale 2017 / 21

Paxman Scalp Cooler L’Istituto Oncologico Romagnolo, nell’ambito dei progetti di raccolta fondi natalizia, ha deciso di donare alle donne del territorio di Lugo il Paxman Scalp Cooler, casco refrigerante che scongiura la caduta dei capelli nelle donne in chemioterapia. Il dispositivo, mantenuto sulla testa del paziente da mezz’ora prima del trattamento a un tempo che oscilla tra l’ora e le tre ore dopo, abbassa la probabilità di soffrire di calvizie di una percentuale intorno al 60%. Come? Mantenendo la temperatura sui -4°, i capillari che arrivano al bulbo pilifero si restringono: in questo modo la percentuale di farmaco chemioterapico che raggiunge il capello tramite il flusso sanguigno diminuisce in maniera drastica. Si tratta di un dispositivo sicuro: durante il trattamento la donna può leggere, rilassarsi, persino dormire o mangiare. Non è ingombrante, e nel caso in cui la paziente avesse bisogno di recarsi in bagno può farlo tranquillamente: il casco ha un’autonomia tale che gli permette di mantenere la temperatura per dieci minuti anche al di fuori della carica. Il Paxman Scalp Cooler è stato testato con successo in vari istituti italiani e mondiali ed è ora a disposizione del Reparto di Oncologia dell’Ospedale Umberto I di Lugo, grazie ad un investimento da parte dell’Istituto Oncologico Romagnolo di 35.000 euro.


IOR Report Annuale 2017 / 22

La mia mamma è bellissima ‘Nessuno deve affrontare il cancro da solo, a maggior ragione una mamma’. Con questa frase si apriva il testo della campagna di crowdfunding promossa dall’Istituto Oncologico Romagnolo sulla piattaforma www.ideaginger.it, dal titolo ‘La mia mamma è bellissima’, pensata per tutte le pazienti che affrontano la caduta dei capelli in seguito alle terapie. Uno dei momenti maggiormente delicati di tutto il processo di guarigione da un tumore soprattutto per le donne, la calvizie, lungi dall’essere una mera questione estetica, rappresenta forse lo stigma sociale più riconoscibile della malattia. La campagna, nata per raggiungere l’obiettivo di 10.000 euro, corrispondenti a circa 120 donne sottoposte a chemioterapia in più da aiutare, è andata oltre ogni più rosea aspettativa, chiudendo a 25.945 euro di ricavato.

La somma permetterà l’acquisto di circa 330 parrucche: 330 pazienti, quindi, potranno usufruire gratuitamente del Progetto Margherita, utile ad affrontare il cancro a testa alta. La cifra è stata resa possibile grazie ad un’autentica mobilitazione popolare, che ha portato 692 persone e organizzazioni della Romagna a partecipare a vario titolo donando direttamente sulla piattaforma online. Fondamentale anche l’iniziativa dei 48 parrucchieri che si sono fatti portavoce di questa missione: chi semplicemente esponendo il barattolo in cui accumulare le offerte dei clienti, chi addirittura impegnandosi in prima persona nell’organizzazione di giornate o serate di raccolta fondi.


IOR Report Annuale 2017 / 23

I VOLONTARI Cuore, professionalità e passione a servizio degli altri A fianco dei pazienti, del personale medico e dei cittadini ci sono da sempre i volontari dello IOR. Ogni giorno prestano il loro servizio assistenziale presso i reparti ospedalieri, garantiscono servizi indispensabili ai pazienti e ai loro famigliari. Gestiscono attività di raccolta fondi come eventi e mercatini nelle sedi dello IOR e nelle piazze romagnole e sono ambasciatori nella loro vita quotidiana degli obiettivi raggiunti dall’Istituto. La dedizione agli altri e lo spirito di solidarietà li rende preziosi agli occhi di chi, ogni giorno, lotta contro il cancro. Ciascuno di loro, con la propria unicità e storia, si impegna nell’offrire parole di conforto a chi, offuscato dalla paura della malattia, rischia di perdere il senso della propria vita, alleviando la sofferenza dei pazienti e dei loro cari, oppure realizzando le tantissime attività di raccolta fondi essenziali per sostenere la ricerca oncologica. Cinquecentocinquanta persone speciali e attive che dal 1979 sono vicino a chi soffre e insieme a chi cura.


IOR Report Annuale 2017 / 24

La Giornata Volontari Sabato 10 giugno i volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo si sono dati appuntamento al Palacongressi di Bellaria per la Giornata che li vede protagonisti: oramai una tradizione, visto che ricorre il trentesimo compleanno della manifestazione. Come di consueto grande spazio è stato dato alla situazione della ricerca scientifica. La dott.ssa Jenny Capuccini, dell’Hospice di Faenza e Lugo, ha fatto una panoramica sulle cure palliative somministrate a quei pazienti che oramai non rispondono più alle cure: una branca della medicina fondamentale, di cui si sente forte bisogno. Interessante anche l’intervento del dott. Massimo Guidoboni, Responsabile Immunoterapia IRST IRCCS, che ha appunto presentato le novità dell’oncologia intervenendo anche sulla questione vaccini, che già da qualche anno tiene banco nell’opinione pubblica. Terminata la parte scientifica, quella che per così dire rappresenta la seconda metà del motto dello IOR, ‘vicino a chi cura’, è stato dato ampio

spazio alle emozioni: prima con Monia Fabbri, ex paziente oncologica che ha parlato della sua esperienza assieme alla dott.ssa Elena Samorì, la psiconcologa IOR che l’ha seguita nel suo percorso. Monia ha parlato del potere terapeutico della condivisione, cosa che l’ha portata a diventare una ‘donatrice di storie’ per lo IOR una volta sconfitta la malattia. Grandi emozioni anche dalla seconda storia di vita vissuta, quella di Michele Piancastelli, velista di Marina di Ravenna che, dopo aver combattuto la leucemia, è partito in barca per un giro del mondo in solitaria durato ben sette anni. Infine, anche quest’anno, è stato consegnato lo IOR Award: riconoscimento concepito per premiare una persona che si è particolarmente distinta per la propria generosità. L’edizione 2017 è andata a Micaela Dionigi, Presidente del Gruppo Società Gas Rimini Spa che, da circa vent’anni, ogni anno sostiene i progetti dello IOR: attività fondamentali dedicate ai pazienti, come il servizio di psiconcologia o di pet therapy presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini.


IOR Report Annuale 2017 / 25

Servizio Civile Al fianco dei 550 volontari operativi, dei 650 simpatizzanti con impegno saltuario, dei 22 professionisti della ricerca e dell’assistenza e dei 23 collaboratori, dal 2017 lo IOR ha dei nuovi alleati nella sua missione a favore della lotta contro il cancro in Romagna: forze giovani e fresche, che si sono messe a disposizione con grande entusiasmo. Sono Andrea Bassetti, Celeste Ferrini, Giulia Corroppoli e Francesca Amaducci, che hanno aderito al progetto di Servizio Civile dell’Istituto Oncologico Romagnolo, dal titolo ‘Prevenzione e assistenza quale stile di vita’. Il loro compito è quello di collaborare nella gestione e attuazione di percorsi focalizzati su programmi di prevenzione primaria e secondaria e che

ottimizzino i servizi di prossimità gratuiti dedicati alle persone affette da neoplasie e ai loro famigliari. Dislocati nelle sedi di Forlì, Riccione e Rimini, i ragazzi hanno dato una mano fondamentale nell’approfondire un dialogo di cultura oncologica e di prevenzione in una fetta di popolazione, quello dei giovani, solitamente poco attenta a questo tipo di tematiche. Contestualmente si sono rivelati preziosi nell’espletare lavori di gestione e di segreteria presso le sedi di appartenenza, distinguendosi per sensibilità e discrezione nei momenti in cui si sono interfacciati con i pazienti nell’ambito dei servizi d’assistenza offerti.


IOR Report Annuale 2017 / 26

SOSTIENI LO IOR Ogni contributo è importante. Puoi sostenere le attività dello IOR in molti modi: 1. con una donazione presso una delle nostre sedi, in posta c/c postale n. 10839470 oppure in banca IBAN IT76Z0538713202000000011090 2. diventando volontario IOR 3. devolvendo i proventi di un tuo evento 4. scegliendo i nostri prodotti solidali (bomboniere, strenne natalizie, ecc.) 5. destinando il tuo 5x1000 allo IOR codice fiscale 00893140400 6. con un lascito o un legato, per info lasciti@ior-romagna.it

Grazie di cuore ai cittadini, alle istituzioni e alle aziende che ci hanno sostenuto nel 2017 Per maggiori informazioni consulta il nostro sito www.ior-romagna.it, scrivici a info@ior-romagna.it o telefona al 0543 35929

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IOR Report Annuale 2017 / 27


IOR Report Annuale 2017 / 28


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