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Supplemento a “Tecnica ed Informazioni dalle Aziende� Anno 20 N. 3 Marzo 2012 - Copia omaggio (euro 1,80)

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NEWS

Stop ai baci sulla tomba di Oscar Wilde! È una vera e propria tradizione quella di omaggiare il monumento funebre di Oscar Wilde – sepolto insieme ad altri personaggi famosi nel cimitero francese di Pére Lachaise – lasciando sul marmo le impronte di centinaia di labbra dai colori passionali. Ma ora le ammiratrici del poeta irlandese dovranno trovare un nuovo modo per manifestare il proprio amore. Lo scorso 30 novembre, infatti, in occasione dell’anniversario della morte dello scrittore, gli eredi hanno deciso di limitare l’accesso al monumento, raffigurante un angelo alato, montando una barriera in vetro. Vista la scarsa considerazione riservata al cartello posto davanti al monumento, che informava della multa di 9mila euro per chi fosse stato trovato a scrivere sulla tomba, l’idea della barriera è se mbrata l’unica soluzione per proteggere il marmo dall’usura dovuta all’utilizzo dei rossetti e dei coloranti.

KRG © Fotolia

Bella e funzionante Si tratta di una vera chitarra elettrica realizzata dall’artista Toni Tabasso di Campobasso in marmo e perfettamente funzionante. «Nella sua realizzazione ho seguito scrupolosamente tutte le regole tecniche della liuteria», ci spiega l’artista, «quali la lunghezza del manico, la distanza fra i vari tasti e l’inclinazione del manico rispetto alla cassa». Unico difetto, se così si può definire, è il suo peso: circa 8 chilogrammi. «Ma è un dato trascurabile», conclude Toni Tabasso, «se consideriamo che una delle prime e più famose chitarre elettriche in legno aveva lo stesso peso».


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Anno 20 - n. 3 Marzo 2012

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

FUNÉREVUE EUROPE FUNÉREVUE ESPAÑA PUNTI D’INCONTRO® POINTS DE RENCONTRE® PUNTI DI SALDATURA SONO MARCHI DI PROPRIETÀ DI TECNICA

EDITORIALE S.R.L.

DIRETTORE RESPONSABILE Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it

UFFICI REDAZIONE Via Bazzini, 24 - 20131 Milano Tel. +39 02 70 63 45 60 • Fax +39 02 26 68 04 08

COORDINAMENTO EDITORIALE Gabriele Calzolari gcalzolari@tecnicaed.it

SEDE LEGALE-AMMINISTRATIVA TECNICA EDITORIALE SRL Viale della Repubblica, 7/c 42024 Castelnovo di Sotto (RE) Tel. +39 05 22 68 25 48 • Fax +39 05 22 48 33 06 admin@pec.tecnicaed.it

REDAZIONE TESTI Claudia Baroncini cbaroncini@tecnicaed.it AMMINISTRAZIONE Marina Bellelli admin@pec.tecnicaed.it PER LA PUBBLICITÀ Fabrizio Vezzani Cell. 335 1337359 • fvezzani@tecnicaed.it

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Periodico edito da Tecnica Editoriale s.r.l. inviato gratuitamente a tutti gli operatori del settore delle estreme onoranze. Registrazione Tribunale di Milano n. 332 del 3/7/1993. Tecnica Editoriale s.r.l. è iscritta al R.O.C., Registro nazionale degli Operatori della Comunicazione al n. 4962. La riproduzione di testi, fotografie, disegni e/o parte combinata di essi, anche parziale, è vietata. Fotografie e testi non verranno restituiti se non dietro richiesta scritta del solo detentore dei diritti d’uso. Gli articoli possono non rispettare le posizioni dell’editore, che peraltro li ritiene un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione. Si rende noto che le pubblicità, così come gli impaginati da noi realizzati non possono essere riutilizzati per scopi personali, né essere riprodotte su altri mezzi di informazione senza preventiva autorizzazione scritta di Tecnica Editoriale s.r.l. Manoscritti e fotografie sono di proprietà dell’editore e/o dei legittimi titolari dei diritti d’uso. Tutti i marchi e i copyright pubblicati su questa rivista appartengono ai legittimi proprietari. Il loro utilizzo da parte della redazione all’interno di articoli, redazionali o informazioni generiche, ha esclusivamente funzione informativa. Chiuso in redazione il 17-2-2012

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Settore lapideo: bene il made in Italy

I DATI DIFFUSI DALL’INTERNAZIONALE MARMI E MACCHINE CARRARA CONFERMANO UN SALDO ATTIVO NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2011 PER IL SETTORE LAPIDEO ITALIANO, PER UN VALORE DI 1,208 MILIARDI DI EURO E UN INCREMENTO DEL 4,1%.


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Mostra segnali positivi l’andamento del‐ l’export del settore lapideo italiano nei primi nove mesi del 2011. Marmi, graniti, pietre e travertini grezzi e lavorati, compresi anche granulati e polveri, hanno infatti superato i 3 milioni di tonnel‐ late per un valore di oltre un miliardo e 208 milioni di euro, in crescita di 4,1 punti per‐ centuali. «I saldi generali si presentano ancora in attivo rispetto ai valori dello stesso periodo del 2010», commenta Giorgio Bian‐ chini, presidente dell’Internazionale Marmi e Macchine, «anche se le quantità esportate continuano ad avere un saldo negativo così come emergeva dalle rilevazioni precedenti.

Bisogna tener conto della fase di forte con‐ trazione dell’economia mondiale che coin‐ volge sia i Paesi di destinazione dei prodotti lavorati sia, per motivi diversi, le aree di sbocco per i grezzi come il Nord Africa, mentre il medio Oriente offre segnali inte‐ ressanti». Per quanto riguarda i mercati di de ‐ stinazione dei prodotti italiani, l’Europa conferma i valori medi con una crescita di 6 punti percentuali grazie soprattutto a Germania e Francia. Ma anche ad altri Paesi come Polonia, Slo‐ vacchia e Austria che importano prodotti di pregio. Per quanto riguarda invece il mer‐

cato dell’Europa non comunitaria, si rileva una crescita costante sia a volume sia a valore con Paesi quali Svizzera, Russia e Croazia che con‐ fermano come “il saper fare italiano renda il set‐ tore lapideo un prodotto ricercato con crescita costante di appeal”. Tra i mercati più im ‐ portanti va ricordato il Nord America, che si man‐ tiene stabile con import soprattutto di marmi lavo‐ rati per un valore che supe‐ ra abbondantemente i 105 milioni di euro su un totale di oltre 191 milioni. Cresce l’export di lavorati di marmo verso Messico, Brasile e Cile, con cifre ancora modeste comun‐ que rispetto alle potenzia‐ lità di mercato. Buon andamento con ascesa costante per il mer‐ cato del Medio Oriente, con quasi 50 milioni di euro di importazioni regi‐ strate dall’Arabia Saudita e un trend positivo anche per Kuwait e Qatar. Incrementa i valori dell’im‐ port anche l’Estremo Oriente, che supera i 200 milioni di euro e vede nella Cina, con oltre 81 milioni di euro, il partner princi‐ pale. Secondo un recente sondaggio effettuato dal‐ l’Internazionale Marmi e Macchine su un campione di imprese italiane dei settori lapideo, macchinari, tecnologie e collaterali, le prospettive di crescita per il 2012 del lapideo italiano sono al ribasso, con diversità però interessanti nelle varie aree dovute alle differenti carat‐ teristiche strutturali. Nonostante la significativa stretta del cre‐ dito che ha indebolito la domanda interna e le aziende, nel corso dell’anno questo fenomeno dovrebbe però attenuarsi grazie alla possibilità per le banche italiane di ricorrere a nuove operazioni di rifinanzia‐ M mento dell’Eurosistema.

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Nel regno delle f È QUESTO IL NOME DEL MUSEO NATURALISTICO ENTOMOLOGICO DI SCHIO, IN PROVINCIA DI VICENZA, DOVE SIAMO STATI IN VISITA PRIMA DI INCONTRARE I FRATELLI GIOVANNI E IVANO RIGONI, TITOLARI DELL’OMONIMA AZIENDA SPECIALIZZATA NELLA LAVORAZIONE DI MARMI E GRANITI.


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e farfalle Si sviluppa su una superficie di oltre 500 metri quadrati il laboratorio dell’azienda Rigoni di Schio, in provincia di Vicenza, specializzata nella lavorazione di marmi, graniti e pietre dure.


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Sono oltre 10mila le farfalle conservate nel museo naturalistico entomologico di Schio, in provincia di Vicenza, aperto al pubblico dal 1 aprile 2006. Nel Regno delle Farfalle, questo il nome del museo, sono presenti tutte le differenti specie di farfalle diurne finora conosciute in Italia, conservate in teche e classificate per specie, sottospecie, sesso e forma. Accanto alle teche vengono riproposti gli scenari e gli ambienti naturali nei quali vivo‐ no le farfalle – Alpi e Appennini ma anche mare e ghiacciai – attraverso numerose gigantografie fotografiche. I cinque percorsi itineranti, che consentono di scoprire questo affascinante e curioso mondo, sono completati da undici intervalli dove abbiamo potuto ammirare anche gli insetti amici e nemici delle farfalle, le farfalle della notte e le farfalle del mondo. Tutti esemplari rigorosamente conservati ed esposti. Dopo questa interessante e insolita visita, siamo pronti per incontrare Giovanni e Ivano Rigoni, titolari dell’azienda Rigoni, che ci hanno appunto invitato a Schio, in provincia di Vicenza, per parlarci della loro azienda di famiglia. Un’azienda storica, che può vantare oltre 100 anni di storia. Gestita dal padre dagli anni Cinquanta, nel 1982 è passata nelle mani dei due fratelli Giovanni e Ivano che portano avanti l’attività di famiglia nel segno della tradizione. Ma sempre con un occhio di riguardo all’innovazione, come

In questa pagina, le varie fasi dello sposta‐ mento della lastra di marmo su uno dei mac‐ chinari per la lavorazione presenti all’interno del laboratorio dell’azienda gestita dai fra‐ telli Giovanni e Ivano Rigoni.

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testimoniano i moderni macchinari per la lavorazione di marmo, graniti e pietre dure che trovano posto nell’ampio laboratorio di circa 500 metri quadrati all’interno della storica sede di Schio. Ampio spazio è riservato anche all’esposizione e all’esterno, per un totale di altri 500 metri quadrati. «Da sempre ci occupiamo della lavo‐ razione di differenti materiali, dai marmi ai graniti alle pietre dure», ci spiega Giovanni Rigoni. «La nostra attività si rivolge a differenti settori, dall’edilizia all’arredo d’interni fino alla funeraria. Le richieste, provenienti soprattutto dalle zone limitrofe a Schio e dall’alto Veneto, ci vengono quindi sottoposte sia da aziende sia da privati che vogliono essere seguiti con appositi progetti in grado di valorizzare al meglio la propria abitazione. La nostra esperienza ci permette di dare consigli non solo sul tipo di materiale ideale ma anche sul tipo di lavorazione più appropriata per portare a termine un preciso progetto, che possiamo quindi seguire in ogni fase, da quella iniziale fino alla messa in posa». L’entusiasmo che accompagna Ivano e Giovanni è indubbiamente uno dei punti di forza dell’azienda di Schio, in provincia di Vicenza. «Il nostro obiettivo è quello di offrire sempre prodotti di qualità», conclude Giovanni, «non solo per quanto riguarda le materie prime utilizzate ma anche per le tipologie di lavorazione che necessitano della massima precisione e attenzione. Oltre naturalmente alla nostra esperienza acquisita e M tramandata di padre in figlio in questi 100 anni di attività».

INFORMAZIONI Rigoni Tel. 0445 575676

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i prodotti di MANGIARUGGINE DESCRIZIONE: Rimuove macchie di ruggine da ogni superficie, anche lucide, senza alterare la finitura.

MODALITÀ D’USO: Preparazione del supporto: la superficie deve essere asciutta e pulita, le macchie di sporco devono essere rimosse. Effettuare una prova preliminare in una zona poco visibile. Applicare il prodotto in maniera uniforme, a contatto con la ruggine il prodotto assumerà una colorazione violacea in pochi istanti, dopo 5-10 minuti sciacquare con acqua. Se la macchia persiste è possibile effettuare più applicazioni.

MANGIA MACCHIA DESCRIZIONE: Prodotto in pasta per la pulizia di macchie particolarmente tenaci quali olio, grasso, caffè, ketchup, ecc.

MODALITÀ D’USO: Applicare uno strato di MANGIA MACCHIA dello spessore di circa 5 mm. Coprire la pasta con un film plastico per creare umidità e rendere più efficace l'assorbimento della macchia. Dopo 2/3 ore rimuovere il film plastico e lasciare asciugare la pasta. Una volta asciutto, il prodotto si polverizzerà assumendo un aspetto biancastro. Procedere all'asportazione della polvere con una spazzola. Nel caso la macchia sia ancora visibile ripetere l'applicazione sino a completa eliminazione.

bellinzoni SINCE 1937

Via Don Internet


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i Bellinzoni

Via Don Gnocchi, 4 - 20016 Pero (MI) - Italy - Tel. 02 33 91 21 33 - Fax 02 33 91 52 24 nternet: http://www.bellinzoni.com - E-mail: info@bellinzoni.com


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Ai piedi del monte S


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e Summano

SI TROVA IL PAESE DI SANTORSO, IN PROVINCIA DI VICENZA, DOVE ABBIAMO INCONTRATO FRANCESCO BUSATO, CORRADO RUARO E ANDREA RUARO, TITOLARI DAL 1994 DELLA RUARO MARMI CHE DAL 2007 SI AVVALE ANCHE DI UNA NUOVA E MODERNA SEDE DI OLTRE 2MILA METRI QUADRATI COMPRENSIVA DI UFFICI, LABORATORIO E SPAZIO ESPOSITIVO.

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In una posizione soleggiata, il paese di San‐ torso, in provincia di Vicenza, si trova ai piedi del Monte Summano, la nota monta‐ gna che lo sovrasta e che in qualche modo sembra proteggerlo. La particolare collocazione di questa mon‐ tagna delle Alpi costituisce un elemento molto importante per l’intero paesaggio vicentino. Fin dall’antichità erano frequenti i pellegrinaggi su questa altura e per tra‐ dizione ogni visitatore portava in omaggio al monte un fiore della propria zona di pro‐ venienza. Per questo ancora oggi è presente una flora molto particolare e variegata. Una curiosità che ci è stata raccontata da Francesco Busato nel corso della nostra recente visita alla Ruaro Marmi. Presente e nota nella zona dell’Alto Vicentino a partire

dagli anni Sessanta, la Ruaro Mar‐ mi è stata rilevata nel 1994 e oggi sono tre i soci titolari che la gesti‐ scono insieme: Francesco Busato, Andrea Ruaro e Corrado Ruaro. Tutti e tre provenienti da prece‐ denti esperienze in questo settore, oggi portano avanti questa attività unendo la tradizione e le proprie conoscenze all’innovazione nel‐ l’utilizzo sia di materiali sia di mac‐ chinari. «Nel 2007 ci siamo trasfe‐ riti in una nuova sede, sempre però qui a Santorso, in provincia di Vicenza», ci racconta Francesco durante la visita all’interno della Ruaro Marmi. «Si tratta di una struttura moderna che conta su circa 2mila metri quadrati com‐ La Ruaro Marmi è specializzata nella lavorazione sia di marmi naturali sia di marmi tecnici.

prensivi di un ampio e attrezzato labora‐ torio, gli uffici amministrativi e un parti‐ colare spazio su due piani adibito all’espo‐ sizione di nostri progetti realizzati per l’arredo d’interni ma anche per l’arte fune‐ raria». Dal punto di vista geografico, l’at‐ tività della Ruaro Marmi si rivolge soprat‐ tutto all’intero territorio del Veneto, in particolare dell’Alto Vicentino, ma non man‐ cano i lavori effettuati per diverse aziende italiane che esportano oppure operano

Lo staff della Ruaro Marmi di Santorso, in provincia di Vicenza, all’interno del laboratorio della nuova struttura inaugurata nel 2007.

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anche al di fuori dell’Italia. Per quanto riguarda invece i differenti mate‐ riali utilizzati per i propri lavori, l’azienda di Santorso si avvale di marmi naturali anche se nel corso degli anni è progressivamente aumentato l’utilizzo di marmi tecnici. «Il 70% dei materiali che utilizziamo per le nostre lavorazioni è marmo tecnico», aggiunge Francesco Busato. «Questo è dovuto al fatto che nel corso degli anni ci siamo specializzati soprattutto nella produzione di prodotti per l’arredo d’interni, collaboran‐ do principalmente con mobi‐ lieri per la realizzazione di piani per le cucine, camini, bagni e tanto altro ancora per le abitazioni». Non mancano, però, le appli‐ cazioni in altri settori come, per esempio, l’edilizia e l’arte M funeraria.

INFORMAZIONI Ruaro Marmi Tel. 0445 575350 www.ruaromarmi.it info@ruaromarmi.it

L’arte funeraria è uno dei settori di occupazione della Ruaro Marmi, insieme all’edilizia e soprattutto all’arredo d’interni.

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Per stupirvi sempre di più!

1a novità 2012

LA T.G. ITALIARREDA PRESENTA IN ANTEPRIMA UNA DELLE NOVITÀ 2012: INNOVATIVE PICTURES OVVERO DIPINTI REALIZZATI CON TECNICHE INNOVATIVE PER PERSONALIZZARE CON ORIGINALITÀ LE PARETI DI UFFICI, ESPOSIZIONI, CASE FUNERARIE, SALE DEL COMMIATO ECC. GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE INTRAPRESA CON IMPORTANTI REALTÀ NAZIONALI, L’AZIENDA PADOVANA CONFERMA LA SUA RICONOSCIUTA CAPACITÀ DI ANTICIPARE LE TENDENZE DEL MERCATO CON PROPOSTE CHE SI CONTRADDISTINGUONO PER LA LORO CREATIVITÀ.

In uno scenario distributivo di forte com‐ petizione, come quello funerario, diventa fondamentale caratterizzare i locali delle imprese (uffici, esposizioni, case fune‐ rarie, sale del commiato ecc.) creando atmosfere emotivamente impattanti per il cliente‐dolente. Infatti è provato che gli arredi, le soluzioni scenografiche e l’ambienta ‐ zione così creata rendono il cliente posi‐ tivamente consapevole della proposta di servizio a lui sot toposta, nonché del valore dei prodotti. L’impegno dimostrato dalla T.G. Ita‐ liarreda in quasi vent’anni di stimata attività la dice lunga sulla coraggiosa

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con l’applicazione di preziosi cristalli. Le realizzazioni Innovative Pictures sono classiche e contempo‐ ranee e in esse si ritrova il gusto della ricerca. Una cura meticolosa viene riservata alla produzione che avviene su supporti esclusivi e con tecniche e materiali innovativi mediante

ricerca condotta per creare nuove proposte d’arredo basate sull’ele‐ ganza delle forme unite al design ricercato ed essenziale. È questo il caso anche di Innova‐ tive Pictures, opere decorative originali dipinte a mano o con tec‐ nica mista, alcune realizzate mediante l’apporto di elementi materici, altre con la tecnologia laser e, in taluni casi, impreziosite

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INNOVATIVE PICTURES Grazie alla collaborazione intrapresa con importanti realtĂ nazionali, la T.G. Italiarreda propone opere uniche, esclusive e inconfondibili realizzate con tecniche innovative per personalizzare con originalitĂ le pareti di uffici, esposizioni, case funerarie, sale del commiato ecc.

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buirsi alla capacità dell’azienda padovana di inter‐ pretare le esigenze di rinnovamento manifestate dagli impresari, traducendole in soluzioni concrete che hanno sempre INFORMAZIONI brillato per origina‐ Per informazioni sugli lità, eleganza e fun‐ arredi e gli accessori zionalità. Siamo rivolgersi a certi che sarà così T.G. Italiarreda: tel. 049 9930099 anche per Innova‐ cell. 336 498616 T tive Pictures.

un sapiente intervento manuale, sia nella pitturazione sia nelle finiture, che impre‐ ziosisce e rende uniche, esclusive e incon‐ fondibili tali opere. Quelle fotografate in questo redazionale sono le prime proposte Innovative Pictures realizzate, altre sono già in fase di studio e di elaborazione e la loro commercializ‐ zazione inizierà nei primi mesi del 2012. Il successo ottenuto fino a oggi dalle pro‐ poste di arredo T.G. Italiarreda è da attri‐

PREZIOSI CRISTALLI Le realizzazioni Innovative Pictures sono opere decorative dipinte a mano o con tecnica mista, alcune realizzate me‐ diante l’apporto di ele‐ menti materici, altre con la tecnologia laser e, in ta‐ luni casi, impreziosita con l’applicazione di preziosi cristalli. Ecco perché tali opere sono uniche, esclusive e inconfondibili.

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Ruggine e macchie? Se le mangiano! STIAMO PARLANDO DEL GEL MANGIARUGGINE, IN GRADO DI RIMUOVERE LE MACCHIE DI RUGGINE, E DEL MANGIAMACCHIA, UNA PASTA CHE CONSENTE DI ELIMINARE DIVERSI TIPI DI MACCHIE. DUE SPECIALITÀ DELLA BELLINZONI, EFFICACI E DI FACILE UTILIZZO SU MARMI, GRANITI E PIETRE DURE. Purtroppo a volte capita di rovesciare qual‐ che prodotto sulle preziose superfici di mar‐ mo e granito oppure di notare delle antie‐ stetiche macchie di ruggine che danno un senso di trascuratezza. Per questo la Bellinzoni ha ideato due pro‐ dotti specifici per l’eliminazione delle mac‐ chie e della ruggine. MangiaMacchia è il nome della pasta a base di sgrassanti e detergenti miscelata con agenti assorbenti. Questa particolare composizione permette al MangiaMacchia di svolgere una doppia azione: mentre gli sgrassanti e i detergenti sciolgono la macchia, gli agenti assorbenti ne facilitano la rimozione “aspirandola” dalla pietra alla superficie tramite forza capillare. Il risultato è che la macchia (di

olio, caffè, vino, grasso, salse e condimenti vari, umidità ecc.) viene “mangiata”. Si tratta di un’operazione molto semplice da effettuare: dopo aver asportato, per quanto possibile, lo sporco in superficie con un panno è sufficiente applicare uno strato di MangiaMacchia sulla macchia e stendere una pellicola plastica sul materiale per ritardare l’asciugatura del prodotto e favorire la penetrazione dello stesso in pro‐ fondità. Dopo 2/3 ore la pellicola può essere rimossa, per permettere al prodotto di asciugare. Una volta asciutto, il Mangia‐ Macchia si presenterà come una polvere biancastra, facilmente rimuovibile con l’uti‐ lizzo di una spazzola. L’applicazione può essere ripetuta più volte fino a completa

Le superfici di applicazione del gel MangiaRuggine sono i marmi, anche quelli lucidi, i graniti e le pietre in genere. È disponibile in vari formati (6 ba‐ rattoli da un litro, 3 secchielli da 5 litri e secchi da 20 litri).

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eliminazione della macchia, senza timore di intaccare la superficie di granito o marmo anche lucido, perché MangiaMacchia non è acido. Il prodotto, inoltre, può essere uti‐ lizzato con successo per rimuovere macchie causate dall’umidità e dalla risalita di sali. Il MangiaRuggine, invece, è un gel che serve a rimuove le macchie di ruggine senza alte‐ rare le finiture. Si applica su marmi, anche quelli lucidi, graniti o pietre dure in genere ed è molto semplice da utilizzare. Una volta preparata la superficie da trattare, pulendola accu‐ ratamente dallo sporco e poi bagnandola preventivamente con acqua pulita, si pro‐ cede con l’applicazione del prodotto uti‐ lizzando una spatola o un pennello. Distri‐


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Per la prova è stata utilizzata una piastrella intrisa di ruggine.

Prima dell’applicazione la superficie deve essere asciugata e pulita, rimuovendo tutte le macchie di sporco.

L’applicazione del prodotto può essere effettuata con una spatola o un pennello, facendo attenzione che il prodotto sia applicato in maniera uniforme.

A contatto con la ruggine, in pochi istanti, il prodotto assume una colorazione violacea e, dopo un tempo che può variare tra i cinque e i dieci minuti, è sufficiente rimuovere il prodotto con dell’acqua.

Nel caso la macchia dovesse persistere è possibile effettuare, senza alcun problema, più applicazioni. A destra, la superficie dopo il trattamento. La ruggine è stata completamente asportata.

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buito in modo uniforme, a contatto con la ruggine il MangiaRuggine passa (in un tempo variabile) da una colorazione arancio chiaro a viola scuro e può essere poi rimosso con dell’acqua. Il MangiaRuggine funziona anche in caso di macchie profonde di ruggine contenuta naturalmente nella pietra. Anche in questo caso è possibile effettuare più applicazioni conse‐ cutive senza intaccare graniti o mar‐ mi anche lucidi, in quanto Mangia‐ M Ruggine non è acido.

INFORMAZIONI La Bellinzoni di Milano ha studiato un apposito prodotto che in molti casi può risolvere il problema delle macchie su marmo e granito. Nella sequenza riportata in questa pagina vediamo in azione su un monu‐ mento il Mangia Macchia, la soluzione a base di sgrassanti e detergenti miscelata con agenti assorbenti.

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Bellinzoni Tel. 02 33912133 Fax 02 33915224 www.bellinzoni.com info@bellinzoni.com


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Il Mangia Macchia è efficace anche nel caso di macchie sui top di cucina e bagno. Applicato uno strato di prodotto sulla macchia, si lascerà seccare. Non appena sarà asciutto si procederà alla rimozione che porterà via lo sporco.

La colatura dei lumini può rovinare la superficie dei monumenti penetrando in profondità e diventando così difficile da asportare. Pulito con un panno lo sporco in superficie e applicato uno strato di Mangia Macchia se ne ritarderà l’asciugatura con una pellicola plastica. Una volta secco il prodotto, si spazzolerà il marmo per rimuovere con lo sporco gli ultimi residui.

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Le tavole di Bellinzoni TAVOLA 1

TAVOLA 2

Perché

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1. PORO SPORCO

È NECESSARIO SCIACQUARE, O MEGLIO ANCORA ASPIRARE IL PAVIMENTO, DOPO AVERLO LAVATO

2. PORO SPORCO DOPO UN LAVAGGIO SENZA ASPIRATURA DELL’ACQUA

4. PORO SPORCO + DETERSIVO SECCO + ACQUA DURANTE UN SUCCESSIVO LAVAGGIO

Perché

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LA CERA LUCIDA A cura del centro ricerche della Bellinzoni.

3. L’ACQUA È EVAPORATA: RIMANGONO LO SPORCO E IL DETERSIVO. SI HA UN’AGGRESSIONE CHIMICA SUL MATERIALE

1. LA SUPERFICIE LISCIA MA NON CERATA NON RIFLETTE LA LUCE A CAUSA DEI PORI

2. SE LA CERA VIENE SOLO SPALMATA SI PEGGIORA LA SITUAZIONE

3. SE LA CERA VIENE SPALMATA E COMPRESSA (LUCIDATA) LA LUCE VIENE RIFLESSA PERFETTAMENTE

4. SE LA CERA È IN ECCESSO (O TROPPO GRASSA O TROPPO MORBIDA) E SI PASSA IL PANNO, ESSA SI SPOSTA ALLE ESTREMITÀ DELLO STESSO, CREANDO UNA BARRIERA CHE NON PERMETTE ALLA LUCE DI RIFLETTERSI

5. QUANDO ARRIVA L’ACQUA PER UN SUCCESSIVO LAVAGGIO, L’INSIEME SPORCO PIÙ DETERSIVO DIVENTA UMIDO, SI GONFIA E SPINGE SUI LATI

MODO CORRETTO DI OPERARE

6. PORO LAVATO E ASPIRATO

7. PORO LAVATO, ASPIRATO E RIEMPITO DI CERA

A cura del centro ricerche della Bellinzoni.

TAVOLE 5 - 6

TAVOLE 3 - 4

Perché

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PER RIPARARE IL GRANITO È MEGLIO USARE IL MASTICE EPOSSIDICO A cura del centro ricerche della Bellinzoni.

Perché

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1. LE MOLECOLE D’ACQUA SI ATTIRANO A CAUSA DELLA LORO ELEVATA TENSIONE SUPERFICIALE. I GRANULI GROSSI DELL’IDROREPELLENTE SONO SUFFICIENTI A BLOCCARE LE MOLECOLE D’ACQUA (MOLTO RAVVICINATE).

1. IL MASTICE POLIESTERE, ASCIUGANDO VELOCEMENTE, HA UNA SCARSA CAPACITÀ DI PENETRAZIONE TRA UN GRANULO E L’ALTRO

2. IL MASTICE EPOSSIDICO, ASCIUGANDO LENTAMENTE, PENETRA MAGGIORMENTE TRA UN GRANULO E L’ALTRO. INOLTRE, DATA LA SUA COMPOSIZIONE, SI SPOSA CON IL GRANITO LEGANDO CON I GRANULI DI MATERIALE CHE LO COMPONGONO

GLI IDRO-OLEO REPELLENTI PROTEGGONO DALL’OLIO A cura del centro ricerche della Bellinzoni

2. LE MOLECOLE D’OLIO SI ATTIRANO DI MENO (HANNO UNA BASSA TENSIONE SUPERFICIALE). I GRANULI GROSSI DELL’IDROREPELLENTE NON SONO SUFFICIENTI A BLOCCARE LE MOLECOLE D’OLIO (POCO RAVVICINATE).

3. I GRANULI PICCOLI DELL’IDRO-OLEO REPELLENTE HANNO LE GIUSTE DIMENSIONI PER BLOCCARE LE MOLECOLE D’OLIO.

MARMO E GRANITO DIVENTANO LUCIDI?

GLI IDROREPELLENTI LASCIANO USCIRE L’UMIDITÀ MA NON FANNO PASSARE L’ACQUA UNO SPECCHIO D’ACQUA RIFLETTE PERFETTAMENTE QUALSIASI IMMAGINE, BASTA UNA LEGGERA BREZZA PER INCRESPARE LA SUPERFICIE. IL VAPORE ESCE

LʼACQUA NON PASSA

1. GLI IDROREPELLENTI SI COMPORTANO COME UN OMBRELLO

UMIDITÀ

IDROREPELLENTI

2. LA GOCCIA D’ACQUA NON PENETRA

LʼACQUA SOTTO FORMA DI VAPORE ESCE DAL PORO

3. L’ACQUA, GIÀ PRESENTE, EVAPORA E FUORIESCE

ECCO COME, ESEMPLIFICANDO, CAMBIA LA RIFLESSIONE DI UN RAGGIO DI LUCE A SECONDA DEL TIPO DI SUPERFICIE CHE INCONTRA.


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TAVOLA 7

Perché

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I NORMALI PROTETTIVI NON FUNZIONANO SUL GRES CERAMICO E COME SI RISOLVE IL PROBLEMA

1. IL MARMO HA DELLE VENATURE CHE CONSENTONO ALL’ARIA DI USCIRE.

TAVOLA 8

Perché

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LA PASTA ABRASIVA LUCIDA

2. NEL GRES IL MATERIALE VIENE COMPRESSO; QUINDI, INTERNAMENTE ED ESTERNAMENTE SI FORMANO DELLE CAVITÀ CONTENENTI BOLLE D’ARIA.

PARTICELLE DI ABRASIVO

CERA PICCOLI RILIEVI RIMASTI DOPO LA LEVIGATURA

4. ECCO COME SI VEDE UNA CAVITÀ IN SEZIONE.

1. LA PASTA ABRASIVA È COMPOSTA DA CERA E ABRASIVO MORBIDO E FINISSIMO CHE INTACCA SOLAMENTE I PICCOLI RILIEVI LASCIATI DALL’ABRASIVO USATO PER LA LEVIGATURA.

2. IL CALORE GENERATO DALLO SFREGAMENTO FA SCIOGLIERE LA CERA CHE, TRASCINANDO CON SE LE PARTICELLE DI ABRASIVO, VA A LIVELLARE LE IMPURITÀ PRESENTI SULLA SUPERFICIE E CHIUDE I PORI DEL MATERIALE.

!

3. QUANDO SI LEVIGA IL GRES SI POSSONO APRIRE LE CAVITÀ.

PORI DEL MARMO

Bolla dʼaria

5. LA BOLLA D’ARIA CHE SI È FORMATA ALL’INTERNO DELLA CAVITÀ, NON CONSENTE AD ELEMENTI LIQUIDI DI ENTRARE.

6. I PRODOTTI LIQUIDI RIMANGONO QUINDI IN SUPERFICIE; QUANDO SONO ASCIUTTI E CI SI CAMMINA SOPRA, SI ASPORTA IL PRODOTTO E SI RIAPRE LA CAVITÀ.

Materiale solido

7. UTILIZZANDO PRODOTTI SOLIDI SI COMPRIME L’ARIA, PERMETTENDO IL RIEMPIMENTO DELLA CAVITÀ.

A cura del centro ricerche della Bellinzoni A cura del centro ricerche della Bellinzoni

3. LA SUPERFICIE DELLA PIETRA, PERFETTAMENTE LISCIA, RIFLETTE AL MASSIMO LA LUCE.

TAVOLA 9

Perché

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marmo e granito devono essere puliti con i detergenti adatti? LA PULIZIA DEVE ESSERE EFFETTUATA CON I PRODOTTI IDEATI SPECIFICATAMENTE PER I MATERIALI AL FINE DI NON PROVOCARE DANNI IRREPARABILI. IL LAVORO SPECIALIZZATO DEI TENSIOATTIVI E DEI SEQUESTRANTI

TAVOLA 10

Perché

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È CONSIGLIABILE NON USARE LE CERE A BASE DI RESINA?

A cura del centro ricerche della Bellinzoni

FOSFATI SEQUESTRANTI

MARMO SPORCATO DA GRASSI ANIMALI

MARMO SPORCATO DALLA TERRA

1. LA CERA NON A BASE DI RESINA HA UNA STRUTTURA GRANULARE CHE PERMETTE AL MATERIALE DI RESPIRARE E PUÒ ESSERE FACILMENTE RILUCIDATA

TENSIOATTIVI

MARMO SPORCATO DA GRASSI VEGETALI

ACIDO

MARMO SPORCATO DA GRASSI ANIMALI-VEGETALI E DALLA TERRA

L’omino sgrida l’ACIDO perché con la sua azione aggressiva corrode il marmo

A cura del centro ricerche della Bellinzoni

2. LA CERA A BASE DI RESINA FILMA SULLA SUPERFICIE, FORMANDO UNA PELLICOLA SPESSA E UNIFORME CHE NON PERMETTE LA TRASPIRAZIONE DEL MATERIALE. INOLTRE, L’AZIONE MECCANICA DEL CALPESTIO E GLI AGENTI ATMOSFERICI FANNO PERDERE IL LUCIDO CHE NON PUÒ ESSERE RIGENERATO SE NON CON MACCHINE PARTICOLARI.


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Il sole e il sale della salute ALLE TERME DI CERVIA SI PUÒ TROVARE, ACCANTO ALLA PIÙ MODERNA SCIENZA TERMALE, LA BELLEZZA DELLA NATURA. PER UNA VACANZA ALL’INSEGNA DEL BENESSERE E DEL DIVERTIMENTO Uno stabilimento all’avanguardia L’attuale stabilimento termale di Cervia è collocato in una zona di collegamento tra le saline, la millenaria pineta e il parco natu‐ rale. La struttura, attraverso continui inter‐ venti di ammodernamento, ha raggiunto livelli di eccellenza sia per quanto riguarda gli aspetti tecnologici, sia professionali, organizzativi e strutturali. In questo modo è in grado di rendere ai propri clienti un servizio di qualità. Come nascono le acque e i fanghi delle Terme di Cervia L’acqua delle Terme di Cervia è l’acqua “madre” delle antiche saline risalenti a epoca etrusca. Come tale, essa ha subito un arricchimento in sali minerali diversi dal cloruro di sodio che viene estratto. Tale particolarità accentua gli effetti benefici dei sali in essa naturalmente con‐ tenuti in origine. L’acqua delle saline evapora lasciando sedimenti cristallini sul fondo. Dopo l’estrazione del sale rimane l’acqua “madre” ricchissima di elementi preziosi. Sotto di essa c’è il “liman”, il carat‐ teristico fango nero, un vero concentrato di principi attivi. Il metodo di cura è naturale, benché appli‐ cato, ovviamente, secondo indirizzi rigo‐ rosamente scientifici, e si fonda sulle ben note proprietà terapeutiche del fango e

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dell’acqua madre salsobromoiodica. La singolarità del fango che si estrae dalla salina di Cervia deriva dall’essere uno dei rarissimi esempi di “liman” o fango di laguna formatosi dalla lenta sedimentazione dei sali minerali e delle sostanze organiche dell’acqua marina nel fondo dei bacini di raccolta: è paragonabile ai famosi fanghi del Mar Morto, la cui efficacia terapeutica è ben nota. Il limo di Cervia, ricco di sostanze come bromo, iodio, magnesio, calcio è un prodotto offerto in natura già pronto per l’uso: dopo l’estrazione viene mescolato con l’acqua di salina, acqua madre, fino a formare un impasto omoge‐ neo, cremoso, grigio scuro lucente e dal‐

l’odore caratteristico. I fanghi e l’acqua madre sono indicati nei casi di artrosi, reu‐ matismi, rieducazione degli arti, sciatica, gotta, e per alcune malattie della pelle, come la psoriasi. Le cure e la piscina termale La grande piscina termale coperta misura m 30 x 15 con una profondità che varia da m 1.30 a 1.70; l’acqua con una concentra‐ zione salina di 6° Baumé (circa 80 g di sale per litro) viene mantenuta a una tempera‐ tura costante di 34°C. Mediante getti laterali, disposti ad altezze variabili, si ottiene un efficace idromas‐


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Il metodo di cura è naturale, e si fonda sulle ben note proprietà terapeutiche del fango e dell’ac‐ qua madre salsobromoiodica.

saggio subacqueo durante il percorso tera‐ peutico, per migliorare la propria articola‐ rità, con beneficio anche nella deambula‐ zione fuori dall’acqua. È dotata inoltre di tre docce a pioggia dal soffitto (di acqua dolce e a temperatura am biente), che favoriscono la vasocostri‐ zione e la vasodilatazione. Il controllo dei tempi e delle metodologie di immersione sono indotte ed esplicate da medici e istruttori. Sempre nell’ambiente della piscina vi è la possibilità di effettuare ginnastica attiva e passiva nella modernis‐ sima palestra, dotata di tutte le macchine più moderne della ditta leader nel settore, cardio‐fitness, esercizi yoga, massaggi shiatsu, acqua‐gym, riabilitazione e percorsi vascolari per riattivare i movimenti e l’armonia del corpo, per favorire il rilas‐ samento e la concentrazione e per com‐ battere gli stati di tensione muscolare. Una gamma completa di macchine com‐ puterizzate è presente nella più ampia varie‐ tà di applicazioni: sono utili per migliorare le capacità cardiorespiratorie e aumentare la resistenza alla fatica. Oltre alla tradizionale offerta terapeutica per le patologie che trovano beneficio dal‐ l’applicazione dei fanghi e dell’acqua madre, un vasto panorama di proposte è rivolto alle esigenze sempre più diffuse di atten‐ zione alla forma fisica, al benessere psichico e alla bellezza. Le cure offerte nel reparto di fisiokinesio‐

terapia si avvalgono di apparecchi per radar‐ terapia, elettroterapia, ultrasuonoterapia, laserterapia, magnetoterapia. Sarà possibile coniugare salute e bellezza affidandosi alle mani esperte del personale che effettuerà

massaggi manuali, massaggi linfodrenanti, ginnastica per la schiena, ginnastica di grup‐ po, reflessologia plantare, acqua‐gym. L’acqua salsobro‐ moiodica a 2 Ba umé di con‐ centrazione salina è effica‐ cemente utilizzata per trat ‐ tamenti inalatori (inalazioni, aerosol, polverizzazioni, irri‐ gazioni nasali). Un reparto moderno, ampio, luminoso, funzionalmente attrezzato, è poi il centro di Otorinolarin‐ goiatria e Fo niatria specializ‐ zato nelle diagnosi e nella cura di flogosi croniche delle vie aeree superiori (riniti e farin‐ giti), dei bronchi, dell’iper ‐ trofia tonsillare, dell’adenoi‐ dismo, della sordità rinogena e dei disturbi della voce. Un’attenzione particolare è rivolta ai bambini che, oltre ad avere riservati alcuni reparti per le cure (reparti pediatrici), possono intrattenersi, nelle pause o in attesa dei familiari, in spazi interni ed esterni appositamente attrezzati M per i loro giochi.

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30Cenerentola_Layout 1 27/02/12 08.58 Pagina 30

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Cenerentola, elogio al made in Italy La scarpetta è indubbiamente l’oggetto simbolo della fiaba di Cenerentola al quale si è ispirato l’artista italiano Emanuele Rubini per una delle proprie produzioni che vuole idealizzare la scarpa, da sempre oggetto del desiderio di tutte le donne e simbolo della moda più ricercata. Posizionata su una base scrigno che la mette in mostra come un oggetto prezioso, Cenerentola è realizzata in marmo nero del Belgio ed è un chiaro esempio di come la durezza del marmo può trasformarsi in fluidità. Dalle dimensioni 50x40x18, l’opera Cenerentola si presenta con un tacco vertiginoso e molto sottile, a lama di coltello, che conferisce alla scarpa uno slancio sensuale. L’elemento metallico, inoltre, spezza le curve e dona alla scarpa un tono più aggressivo e trasgressivo. Dal tallone si innalza inoltre un nastro che richiama l’allacciatura alla caviglia di un’immaginaria principessa. Ideata e realizzata per elogiare il made in Italy e la raffinatezza dei prodotti di lusso italiani che tutti nel mondo ammirano e spesso imitano, Cenerentola è presente nel Museo della Scarpa in Olanda. Scultore autodidatta dal 1997, Emanuele Rubini nasce in Puglia ma vive e lavora a Carrara. Lavora il marmo e partecipa a simposi di scultura italiani e internazionali oltre a importanti mostre personali e collettive in Italia. Le sue opere monumentali si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia mentre quelle di piccole e medie dimensioni sono presenti in collezioni private in Italia, Spagna, Germania, Lichtenstein, Inghilterra e Stati Uniti. www.tecnicanews.com


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