Marmista2 2013

Supplemento a “Tecnica ed Informazioni dalle Aziende�

Anno 21 N. 5 Maggio 2013 - Copia omaggio (euro 1,80)

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Supplemento a “Tecnica ed Informazioni dalle aziende”

Anno 21 - n. 5 Maggio 2013

DIRETTORE RESPONSABILE Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it COORDINAMENTO EDITORIALE Gabriele Calzolari gcalzolari@tecnicaed.it

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

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Viale della Repubblica, 7/c 42024 Castelnovo di Sotto (RE)

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EDITORIALE S.R.L.

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Chiuso in redazione il 15-4-2013

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Performance brillante per il marmo italiano

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Buoni risultati per l’export di materiali lapidei italiani, che nel 2012 ha registrato una crescita di 9,8 punti percentuali a valore e di 4,17 a volume. Il marmo, sia grezzo sia lavorato, ha registrato la migliore performance.

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Non sembra arrestarsi la richiesta da parte dell’estero dei marmi e delle pietre italiane, che secondo il consuntivo del 2012 ha riportato i valori a quelli registrati nel 2005.

Le statistiche nazionali elaborate dall’Ufficio Studi dell’Internazionale Marmi e Macchine su base Istat mostrano infatti una crescita a valore dell’export del 9,8% rispetto al 2011, per un valore di 1.810.421.274 euro.

Superando abbondantemente i 4,1 milioni di tonnellate, i volumi hanno invece registrato un incremento del 4,17%.

Per quanto riguarda i materiali di pregio, la performance migliore si è confermata quella del marmo: in blocchi e lastre nel 2012 ha infatti raggiunto 1,38 milioni di euro, con una crescita del 7,2%, mentre i lavorati toccano 885.119 tonnellate per 815.221.431 milioni di euro, con incrementi rispettivamente del 6% e del 17% rispetto al 2011.

Situazione differente invece per il granito, in crescita a valore del 3,7%, sfiorando i 41 milioni di euro, e in calo per quanto riguarda

le quantità esportate.

La richiesta del continente americano, in particolar modo di Usa e Canada, ha in parte determinato il buon andamento del prodotto italiano con 225.193 tonnellate di materiali di pregio, soprattutto lavorati sia in marmo sia in granito, per un valore totale di 337,5 milioni di euro e una crescita rispetto al 2011 del 14,6% in quantità e del 27% in valore.

Un terzo dei materiali di pregio esportati nel 2012 ha raggiunto Cina, India e Taiwan, per un totale complessivo che supera 1.024.000 tonnellate. «Solo dopo avere confrontato l’andamento dell’export nazionale con quello dei singoli distretti saremo in grado di definire una valutazione più puntuale delle performances nazionali e territoriali», sostiene Giorgio Bianchini, presidente di IMM. «In ogni caso emerge con chiarezza la ripresa di alcuni mercati come quello Nord Americano e il trend positivo del Far East, mentre il mercato europeo presenta segnali discordanti legati ovviamente alla crisi che

interessa soprattutto alcuni Paesi dell’Euro». Nel 2012 si è registrata una ripresa dell’export di marmi verso alcuni Paesi del Nord Africa come l’Egitto (78mila tonnellate per circa 12 milioni di euro) e la Libia (104mila tonnellate per 12,4 milioni di euro con un incremento rispetto al 2011 del 175% in quantità e del 154% in valore).

Crescite importanti anche quelle registrate in Arabia Saudita, con 112 milioni di euro, in crescita del 61%.

Cala invece l’export verso i Paesi dell’Unione Europea, con il mercato tedesco, fondamentale per i lapidei italiani, che ha segnato una diminuzione in termini di quantità (-1,76%) ma un aumento dei valori del 2,6% relativi alle 243mila tonnellate di materiali di pregio con un valore di 168 milioni di euro. In crescita l’export verso la Francia, soprattutto di lavorati in marmo e altre pietre, e verso la Federazione Russa, con 17mila tonnellate di lavorati di marmo esportate per un valore di oltre 40 milioni di euro, in crescita rispettivamente del M 14,2% e del 9% in valore.

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Caggiati -Matthews apre le porte agli stude

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denti

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Vedere con i propri occhi e toccare con mano il mondo del lavoro. Può essere sintetizzato in questo modo lo scopo dell’iniziativa che ha permesso agli studenti dell’istituto Pietro Giordani di Parma di visitare gli ambienti destinati alla produzione di elementi decorativi e celebrativi a marchio Caggiati.

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Due giornate dedicate alla scuola e alla cultura.

La Caggiati Matthews International ha infatti aperto le proprie porte e invitato gli studenti delle seconde classi (sezioni A, E, F e I) dell’Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore Pietro Giordani di Parma.

Un’importante iniziativa che ha permesso di far conoscere, a quelli che saranno i lavoratori di domani, quali sono le dinamiche e come è organizzata un’azienda.

Dopo una breve presentazione sulla storia e le caratteristiche della Caggiati Matthews International da parte di Nazzareno Sorrentino, President e CEO, gli studenti sono stati accompagnati all’interno e hanno potuto vedere con i propri occhi e toccare con mano il mondo del lavoro. Durante il percorso all’interno della sede di Colorno, in provincia di Parma, hanno infatti seguito con molto interesse e curiosità tutte le varie fasi che portano alla realizzazione di un

aperte le porte ai lavoratori di domani

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lezioni in azienda

prodotto finito. Un’esperienza che ha lasciato indubbiamente molto soddisfatti gli studenti che non solo hanno avuto la possibilità di conoscere un’importante realtà produttiva come la Caggiati Matthews International, ma anche capirne il reale valore e il ruolo che occupa all’interno della società. guarda il filmato

http://youtu.be/aZMSgbM0fK8

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Funermostra, al via la dodicesima edizione

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CONFERMANDOSI UNO DEGLI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE FUNERARIO, LA NUOVA EDIZIONE DI FUNERMOSTRA, LA FIERA INTERNAZIONALE DI PRODOTTI E SERVIZI FUNERARI, SI SVOLGERÀ IN SPAGNA, PRESSO FERIA VALENCIA, DAL 22 AL 24 MAGGIO.

Al fine di attrarre un maggior numero di visitatori e incrementare il numero degli espositori, posizionando meglio la manifestazione nell’ambito del calendario internazionale di fiere del settore, il comitato organizzatore e il consulente che rappresentano Funermostra hanno deciso di spostare le date alla fine del mese di maggio.

La dodicesima edizione della fiera inter-

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nazionale di prodotti e servizi funerari si svolgerà quindi presso Feria Valencia dal 22 al 24 maggio. Da un bilancio della precedente edizione è emerso che gli aspetti più apprezzati si sono rivelati la capacità innovativa delle imprese, un’offerta completa e la qualità dei visitatori.

Commentando i risultati, nel corso dell’ordinaria riunione del comitato, la direttrice della manifestazione, Beatriz Colom, ha sottolineato «il grande sforzo compiuto da tutti, che ha permesso alla fiera di incrementare del 30% i metri quadrati commercializzati, del 18% il numero globale di visitatori e del 46% i visitatori internazionali, una cifra che supera quella delle ultime due edizioni svoltesi nel 2009 e nel 2007».

La manifestazione spagnola è stata pubblicizzata con un’intensa campagna di promozione mirata a Paesi come Francia, Italia e Portogallo, considerati tre dei più importanti per il volume di domanda di prodotto spagnolo.

Sia a livello di espositori sia di visitatori, Funermostra assume una dimensione sempre più internazionale come dimostrano i numeri della scorsa edizione, con il 23% dell’offerta rappresentato da aziende straniere provenienti per la maggior parte dall’Italia ma anche da Olanda, Francia, Portogallo, Stati Uniti e Giappone.

Non mancherà un ricco programma di attività parallele che rafforzano la manifestazione come punto di incontro per la formazione, l’informazione e lo scambio di M esperienza tra i professionisti.

Piccoli marmisti c

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Seduto alla scrivania Vincenzo Dattilo insieme ai ďŹ gli, da sinistra, Ferdinando, Giacomo e Andrea. GiĂ da piccoli, come confermano le immagini, mostravano una predisposizione per il lavoro del padre.

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GIACOMO, FERDINANDO E ANDREA DATTILO NON HANNO SAPUTO SOTTRARSI ALLA PASSIONE PER LA LAVORAZIONE DEL MARMO, UNA PROFESSIONE CHE IL PADRE DATTILO HA INTRAPRESO NEL 1983 APRENDO UNA PROPRIA AZIENDA A PIANOPOLI, IN PROVINCIA DI CATANZARO.

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Da sempre la DV Marmi di Pianopoli si rivolge alla Caggiati.

Francesca, moglie di Giacomo, negli uffici che ospitano l’esposizione di alcuni prodotti Caggiati.

Nel giugno del 1983, in una zona periferica del Comune di Pianopoli, in provincia di Catanzaro, il ventisettenne Vincenzo Dattilo (nativo del vicino Comune di Nicastro, ora Lamezia Terme) intraprende l’attività di marmista.

I primi tempi sono indubbiamente i più duri, non solo perché non è conosciuto dagli abitanti del luogo ma anche perché può contare sull’aiuto di un solo dipendente. Ma lo spirito di sacrificio e la dedizione al lavoro non mancano e ben presto la marmeria Dattilo acquista credibilità e fiducia agli occhi della gente e degli enti locali.

Dopo sette anni, nel giugno del 1990, l’attività viene trasferita in un punto più strategico del paese, dove può disporre di uno spazio molto più ampio e di un immediato collegamento con la strada provinciale, che si traduce anche in una maggiore visibilità.

Da questo momento in poi Vincenzo Dattilo imposta una nuova strategia di mercato: assume altri dipendenti e acquista macchinari e

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strumenti moderni. Ma soprattutto diversifica la tipologia di prodotti e di lavorazioni da offrire alla clientela. Oltre alla realizzazione dei monumenti funebri, dei rivestimenti cimiteriali e dell’edilizia in generale, la ditta Dattilo si orienta sull’arredamento interno, puntando soprattutto sui rivestimenti dei piani di cucina e bagni, sui rivestimenti di caminetti, scale e pavimenti.

Oltre a essere un artigiano del marmo, Vincenzo Dattilo è anche marito e padre di tre figli: Giacomo, Ferdinando e Andrea, i quali già da piccoli mostrano una predisposizione verso il lavoro del padre, curiosando e ammirando i vari lavori. Crescendo maturano la volontà di seguire le orme del padre, e, dopo aver concluso gli studi, Giacomo e Ferdinando nel 2004 creano la società DV Marmi, specializzandosi nella realizzazione di progetti personalizzati dai clienti. Avendo inoltre a disposizione macchinari a controllo numerico riescono a garantire precisione, qualità e puntualità. Da poco è entrato a far parte della società anche l’ultimo dei fratelli, Andrea, il quale non ha saputo sottrarsi al richiamo della passione per questo lavoro.

Oggi l’azienda vanta un vasto piazzale, con un’ampia scelta

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Sopra, lo staff al completo della DV Marmi fondata da Vincenzo Dattilo, al centro, 30 anni fa.

di materiali naturali e non, macchinari innovativi e all’avanguardia e personale dedito all’accoglienza della clientela.

«Proprio nel 2013 la nostra azienda festeggia il 30° anno di attività», fanno sapere dalla DV Marmi.

«Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti, fornitori e clienti che, nel corso di questi anni hanno contribuito a far progredire e M far crescere un sogno. Il nostro».

INFORMAZIONI Caggiati - Matthews International SpA

Tel. 0521 815801 Fax verde 840 022444 www.caggiati.it info@caggiati.it impresa O.F.: DV Marmi Pianopoli (CZ) Tel 0968 32469 dvmarmi@tiscali.it

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COLLEZIONE

FIORE LINE E' un fermo immagine su un flutto di bronzo incandescente.

La forma si avvita su se stessa e da origine ad una configurazione vicina ad un bocciolo di camelia quando i petali sono ancora ordinatamente piegati su se stessi, un attimo prima di sbocciare. www.caggiati.it

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Matthews International S.p.A. - Via Martiri della libertĂ , 71 - 43052 Colorno - Parma - Italia - tel. 0521 5208 - fax. 0521 816777 - email servizio.clienti@matw.it

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Decolla la seconda edizione di Memoria Expo

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SI AVVICINA IL NUOVO APPUNTAMENTO CON LA MOSTRA DEGLI ARTICOLI FUNERARI CHE SI SVOLGERÀ A BRESCIA DAL 12 AL 15 SETTEMBRE. IN OCCASIONE DELL’ASSEMBLEA DEGLI ESPOSITORI, DOVE SI È TRACCIATO IL PERCORSO DELL’EVENTO DI SETTEMBRE, ABBIAMO APPROFONDITO ALCUNE TEMATICHE CON LEONARDO PERICCIUOLI, PROJECT MANAGER DI MEMORIA EXPO 2013.

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Presso Brixia Expo – Fiera di Brescia si è recentemente svolta una partecipata riunione del comitato espositivo di Memoria Expo, la mostra degli articoli funerari che si svolgerà nei giorni 12, 13, 14 e 15 settembre 2013. Già l’80% delle aree dispo nibili è stato confermato e la gamma dei prodotti è stata ampliata.

Sono oltre 100 le aziende del settore che si sono prenotate con spazi superiori rispetto alla prima edizione, a testimo nianza delle attese dei produttori di incontrare in fiera le opportunità di una ripresa economica ancora stagnante.

Una sollecitazione particolare rivolta a Memoria Expo ha riguardato una particolare cura della profilazione dei visitatori, che nella scorsa edizione sono stati oltre 3.000, anche al fine di gestire successivamente in via telematica i rapporti che si creano all’interno della fiera.

L’accesso a Memoria Expo 2013 viene garantito esclusivamente agli impresari funebri ed è stata confermata anche una maggiore attenzione all’ospitalità dei visitatori con un’area riservata che prevede anche la promozione dei prodotti enogastronomici locali.

Particolare attenzione è stata richiesta inoltre nella creazione di momenti di socializzazione al fine di fare di Memoria Expo un’effettiva occasione per una coesione di settore. Al termine della riunione abbiamo incontrato Leonardo Pericciuoli, project manager di Memoria Expo 2013, con il quale abbiamo approfondito alcuni aspetti della prossima edizione.

Qual è il format della manifestazione?

Siamo molto soddisfatti del risultato della prima edizione del 2010, sotto ogni aspetto, dalla partecipazione delle aziende produttrici, realtà italiane che valorizzano il made in Italy, fino all’adesione dei visitatori che hanno confermato di apprezzare questo evento fieristico.

Noi, in qualità di organizzatori della manifestazione, insieme al comitato esecutivo, composto da alcuni rappresentanti del settore, abbiamo valutato le migliorie da apportare e ci siamo focalizzati su tre aspetti fondamentali: garantire la migliore

qualità possibile, selezionare il pubblico con un’attenta operazione di controllo all’ingresso e aumentare ulteriormente l’ospitalità offrendo ai visitatori aree relax, coffee break, degustazioni ecc.

Chi può accedere alla manifestazione?

Memoria Expo 2013 è aperta esclusiva mente agli impresari di onoranze funebri e sarà accessibile esclusivamente ai possessori di un pass nominale.

Si tratta di una vera e propria selezione del visitatore che dovrà iscriversi fornendo tutte le informazioni relative all’impresa per la quale opera o della quale è titolare.

Dati importanti che consentiranno una migliore e più facile comunicazione, sia per i produttori sia per gli impresari, soprattutto nel caso di eventuali e future collaborazioni.

L’iscrizione avviene attraverso tre differenti canali: spedita direttamente alle imprese di onoranze funebri presenti in un nostro ricco e aggiornato database, presso la segreteria di Memoria Expo direttamente nei giorni della manifestazione, solo se in possesso di un valido documento che attesta l’attività lavorativa nel settore funebre, oppure attraverso il sito internet della fiera, alternativa offerta esclusivamente agli operatori stranieri.

Qual è attualmente la situazione delle adesioni?

A febbraio abbiamo già completato gli spazi dell’edizione 2010. Stiamo lavorando per ampliare ulteriormente la partecipazione e prevediamo un incremento della vendita degli spazi di circa il 15%.

Memoria Expo 2013 sarà una manifestazione carica di novità, a partire dalla presentazione in anteprima europea da parte delle carrozzerie del nuovo frontale della Mercedes classe E. Come procedono invece i lavori dal punto di vista della comunicazione?

Dal 2011 siamo presenti nelle principali manifestazioni internazionali di settore e contemporaneamente abbiamo anche puntato su comunicazione mirata sui mercati esteri di Germania, Francia, Svizzera, Belgio M e Olanda.

INFORMAZIONI Fiera di Brescia Tel. 030 3463471 Fax 030 3463468 www.brixiaexpo.it l.pericciuoli@immobiliarefiera.it

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Sancarlone, il Colosso di Arona

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Alta oltre 35 metri, l’imponente statua che rende omaggio a San Carlo Borromeo, con la testa leggermente china e la mano destra alzata, domina dal Sacro Monte di Arona, in provincia di Novara, il Lago Maggiore.

Era il 19 maggio 1698 quando l’arcivescovo di Milano, Federico Caccia, inaugurò il Colosso di Arona, la gigantesca statua di San Carlo Borromeo che dalle pendici del Sacro Monte di Arona, in provincia di Novara, domina il Lago Maggiore con gesto benedicente.

Eccezionale opera d’arte, considerando soprattutto la tecnologia dell’epoca, la statua è realizzata con un’anima in muratura e tralicci di ferro e legno ricoperti da lastre di rame mentre il capo e le mani sono in bronzo.

Posta su una base di granito alta 11,70 metri, la statua misura 23,40 metri, per un’altezza complessiva che supera i 35 metri.

Grazie a una ripida scalinata interna è possibile salire fino alla testa del Santo dalla quale, sia attraverso gli occhi sia tramite alcune finestrelle, si può ammirare l’incantevole panorama del Lago Maggiore. Voluto da Marco Aurelio Grat-

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tarola e da Federico Borromeo – cugino del Santo, suo successore come arcivescovo di Milano e desideroso di celebrarne la memoria – il progetto iniziale del Sacro Monte prevedeva una quindicina di cappelle dedicate alla vita di San Carlo Borromeo, una chiesa e una statua del Santo.

Per la sua realizzazione fu chiamato l’architetto Gian Battista Crespi ma con la morte di Federico Borromeo e dell’architetto e a causa di una serie di vicissitudini storiche, tutte le attività furono sospese e il progetto iniziale della grande opera del Sacro Monte venne solo in parte portato a termine.

Mantenendo il disegno di Giovanni Battista Crespi, gli scultori Siro Zanella e Bernardo Falconi furono chiamati a realizzare la statua di San Carlo Borromeo, conosciuta anche come il Sancarlone oppure il Colosso di Arona, e che dal 1698 domina la città di cui è diventata M simbolo e il Lago Maggiore.

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Tutti i colori DEL MARMO Specializzati nel mettere a nuovo stanze e interi appartamenti, i programmi televisivi come Extreme Makeover Home Edition, Cerco Casa Disperatamente o Paint Your Life sembrano particolarmente apprezzati nel nostro Paese e sono seguiti regolarmente da circa quattro italiani su dieci.

Quasi la stessa percentuale, per l’esattezza il 37,2%, si considera abbastanza esperta da scegliere personalmente o con l’aiuto del partner stili e arredi. La consulenza di un professionista resta invece la soluzione migliore per il 27,8% del campione, soprattutto dirigenti e liberi professionisti. È quanto emerso dalla ricerca Tutti i “colori” del marmo realizzata da Marmomacc in collaborazione con lo Studio Marco Bocconi. Per quanto riguarda i materiali, la pietra naturale è ritenuta in assoluto la soluzione più elegante dal 46% dei giovani sotto i trent’anni.

Sempre il marmo, inoltre, è presente nel 43,5% delle case degli italiani, con una sua collocazione ideale in cucina per quasi il 58%.

Il 27,2%, lo sceglierebbe invece in caso di ristrutturazioni.

marmo & gravità

UNA SCULTURA SOSPESA Sospesa a levitazione magnetica, quindi senza un supporto ma solo sfruttando i campi magnetici. È questa la principale caratteristica dell’innovativa opera realizzata dallo scultore autodidatta Emanuele Rubini.

Realizzata in Marmo di Carrara e con un peso di 230 grammi, la scultura sospesa a levitazione magnetica misura 22x15x15 centimetri ed è stata lavorata fino all’estremo per raggiungere un filo di marmo sottile due millimetri.

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Viaggio del corpo e dell’anima attraverso i cimiteri del mondo

Dormitorio, luogo di riposo. È questo il significato della parola greca Koimetérion che dà il titolo all’opera di Tito Livraghi edita da Athena. Medico noto a livello internazionale per aver proposto un metodo innovativo per la cura dei tumori al fegato, Tito Livraghi è amante della fotografia e dei viaggi, passioni racchiuse in questo volume che si conferma una nuova e arricchita edizione del suo viaggio attraverso i cimiteri del mondo.

Pagina dopo pagina, attraverso le immagini e il testo in due lingue, italiano e inglese, il lettore viene accompagnato nei luoghi dove può avvenire “l’incontro-incantesimo tra quello che gli è rimasto in terra, il finito, rappresentato dalle spoglie mortali della persona cara, e l’infinito della memoria”.

Ogni luogo in ogni parte del mondo è caratterizzato da forme, simbologie e colori differenti ed estranei a chi non appartiene a quell’ambiente.

La funzione primaria del cimitero resta quella di risolvere i problemi di ordine pratico legati alla morte di una persona, ma le 157 immagini a colori di questo volume confermano l’importanza delle tombe e “il loro significato di monumento commemo-

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rativo per i vivi al fine di tenere accesa la memoria del defunto”. Il viaggio di Tito Livraghi ci invita quindi a esplorare i cimiteri di altre nazioni e culture partendo però da un’analisi del nostro, che è quello che noi conosciamo, che abbiamo vissuto da sempre e che ci permette quindi di “stabilire i parametri di confronto da applicare sugli altri cimiteri”.

Si parte quindi dal cimitero situato appena

al di fuori della cittadina dell’autore per poi procedere con la visita ad altri cimiteri, da quelli più vicini come il Maggiore di Milano fino ad altre regioni italiane per poi proseguire in Europa e in molti altri Paesi nel mondo, passando per Islanda e America, Africa e Asia.

Un vero e proprio viaggio del corpo e dell’anima alla scoperta delle diverse tipologie di sepoltura e delle tradizioni legate al culto M dei morti.

Scheda libro Titolo: Koimetérion

Autore: Tito Livraghi Editore: Athena Pagine: 152

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Perché

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Una costante e significativa evoluzione Una costante e significativa evoluzione

La domanda ricorrente che mi viene fatta è perché fotografo cimiteri.

Perché è dentro ognuno di noi l’attrazione-repulsione per questo luogo, e in me ha vinto l’attrazione.

Perché la curiosità di conoscere mi ha fatto andare oltre le mura del cimitero “personale”, oltre l’emotività ad esso associata.

Per capire come altre persone, diverse dalla mia cultura, si confrontano con lo stesso sentito.

Perché, come ogni fotografo, sono sempre stato alla ricerca del tema inedito, o almeno poco battuto, e questo lo era.

Perché più ho approfondito l’argomento e più sono aumentati i motivi di interesse, che non sono ancora soddisfatti.

Perché ho realmente provato forti emozioni nell’entrare in cimiteri lontani e sconosciuti, senza sapere che cosa mi sarei trovato di fronte, e cercare di interpretare, di confrontare, di documentare.

Perché ho ritrovato tra le mie prime fotografie di adolescente quella di un cimitero della campagna emiliana.

Perché sono d’accordo con Ugo Mulas che ha scritto: “Ciò che veramente importa non è tanto l’attimo privilegiato quanto individuare una propria realtà, dopo di che tutti gli attimi si equivalgono. Al fotografo il compito di individuare una sua realtà, alla macchina fotografica quello di registrarla nella sua totalità”.

Perché il pensiero si perde dietro ad una dedica, ad un ritratto, nel tentare di rivivere ed immaginare storie, vite. Hans Christian Andersen scriveva “Poi andremo a zonzo fra le vecchie tombe, ognuna delle quali è come un libro chiuso con la copertina rivolta verso chi guarda, cosicché se ne possa leggere il titolo, che dice quello che c’è dentro e al tempo stesso non svela assolutamente nulla”.

Perché lì siamo anche noi.

Perché da giovane, all’ingresso di un cimiterino di montagna, ho letto: “Quello che noi fummo un dì, voi siete adesso, chi si scorda di noi scorda se stesso!”.

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APPUNTI ine g a m im e e zion i s o p Es di

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Un’offerta esclusiva

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NEL CUORE DELLA PROVINCIA DI CUNEO, L’ISTITUTO IDROTERMALE TERME DI LURISIA SI DISTINGUE PER LA PRESENZA DI DUE FONTI DI ACQUE NOTE PER LA LORO LEGGEREZZA E LE PROPRIETÀ DIURETICHE, DEPURATIVE, ANTINFIAMMATORIE E RILASSANTI. UN LUOGO IDEALE PER UN SOGGIORNO DA DEDICARE COMPLETAMENTE A SE STESSI.

Sono stati i minatori i primi a scoprire nel 1900 le proprietà benefiche delle acque di Lurisia. A pochi minuti da Mondovì, in provincia di Cuneo, durante un’operazione di estrazione dalla grotta di Nivolano, è stata infatti colpita una vena sorgiva.

In poco tempo si è capito che l’acqua non solo era buona ma anche terapeutica. I minatori infatti la utilizzarono per lavare le piaghe che in poco tempo guarirono.

Immerso in un paesaggio incantevole, nel cuore della provincia di Cuneo, oggi l’istituto idrotermale Terme di Lurisia offre percorsi e trattamenti esclusivi per il proprio benessere e il relax.

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37 ai 45 gradi centigradi, la sauna finlandese con temperature che oscillano tra i 70 e gli 85 gradi, una sauna infrarossi, tra i 40 e i 50 gradi, e una vasca idromassaggio in acqua termale.

Della durata di circa due ore, sono ideali per le coppie e possono essere al sale, per esfoliare e purificare in profondità la pelle, al fango termale, ideale anche per gli inestetismi della cellulite, e pelle di seta, così chiamato perché studiato per rinnovare la pelle con un’intensa azione ristrutturante M e donare quindi un effetto seta.

Note per la loro leggerezza, le acque di Lurisia provengono da due differenti fonti: la Fonte Santa Barbara – molto leggera, minimamente mineralizzata e con ottime proprietà diuretiche e depurative – oppure la Fonte Garbarino, considerata un farmaco naturale, dalle proprietà antinfiammatorie e rilassanti.

Ed è proprio grazie alle caratteristiche di queste fonti che le acque, i fanghi e le numerose applicazioni vengono utilizzate per la cura e la prevenzione di diverse malattie: dell’apparato urinario, dell’apparato gastroenterico, dell’orecchio, del naso e della gola, delle vie respiratorie, artroreumatiche, ginecologiche e dermatologiche.

Ma non mancano, naturalmente, i trattamenti benessere e di bellezza per rigenerare corpo e mente, magari durante un weekend o un soggiorno dedicato completamente a se stessi. La Spa offre diverse soluzioni

tra cui, per esempio, i trattamenti Natura, una vera “coccola” della durata di 60-90 minuti che sfrutta le proprietà e i principi attivi della frutta e delle erbe.

Il trattamento è preceduto da un idromassaggio che, grazie alle proprietà decongestionanti dell’acqua termale di Lurisia e al massaggio dei getti che rilassano le tensioni muscolari, prepara la pelle a ricevere in modo ottimale i benefici.

Studiati per eliminare le tossine dall’organismo, i trattamenti Antro delle Acque di Lurisia comprendono la grotta ai vapori termali che ha una temperatura che va dai

ISTITUTO IDROTERMALE DI LURISIA via delle Terme, 60 12088 Lurisia (CN) tel. 0174 683421 fax 0174 583555 www.termedilurisia.it info@termedilurisia.it

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