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Supplemento a “Tecnica ed Informazioni dalle Aziende�

Anno 21 N. 8 Agosto 2013 - Copia omaggio (euro 1,80)

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Supplemento a “Tecnica ed Informazioni dalle aziende”

Anno 21 - n. 8 Agosto 2013

DIRETTORE RESPONSABILE Tiziano Bertin tbertin@tecnicaed.it COORDINAMENTO EDITORIALE Gabriele Calzolari gcalzolari@tecnicaed.it

TECNICA ED INFORMAZIONI DALLE AZIENDE

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Chiuso in redazione il 5-7-2013

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Dalla Versilia alla Sardegna…

La passione per il marmo e la scultura ha seguito Alfio Musetti da Pietrasanta a Oristano, dove si è trasferito e negli anni Settanta ha dato vita alla Marmeria Musetti, oggi gestita dai tre figli Stefano, Andrea e Alessandro.

Tutto ebbe inizio a Pietrasanta, in provincia di Lucca, il Comune situato nel cuore della Versilia noto soprattutto per la lavorazione del marmo e la presenza di scultori provenienti da tutto il mondo. Ed è qui che Alfio Musetti si avvicina al mondo del marmo e dei graniti, che inizia a studiare all’Accademia di Belle Arti e a lavorare con grande passione.

Una grande passione che, con il trasferimento in Sardegna, si concretizza con l’inaugurazione della Marmeria Musetti negli anni Settanta a Oristano. Oggi sono i tre figli Stefano, Andrea e Alessandro a mandare avanti l’attività di famiglia.

«La nostra azienda è specializzata sia nella lavorazione di prodotti finiti per privati e per il settore edile sia nell’arte funeraria, che si conferma uno dei fiori all’occhiello della nostra produzione», ci spiega Alessandro Musetti.

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Una soluzione Caggiati Design presente nell’esposizione della Marmeria Musetti nel centro di Oristano.

Sotto, il laboratorio situato nella zona industriale.

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«Grazie anche all’esperienza del nostro personale e all’impiego di macchinari tecnologicamente avanzati, a controllo numerico, riusciamo a eseguire qualsiasi tipologia di taglio e finitura su marmi, pietre e graniti».

Piani cucina e bagno, pavimenti e rivestimenti, scale e colonne, caminetti, davanzali e soglie, complementi d’arredo, tombe e monumenti: ogni singolo prodotto può essere eseguito su misura e studiato insieme alla Musetti Marmi che, operativa non solo a Oristano ma anche in tutta la Sardegna Alfio Musetti, il secondo da destra, insieme ai figli Stefano, Andrea e Alessandro che oggi gestiscono insieme la Marmeria Musetti.

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La Marmeria Musetti è attiva in diversi ambiti, dal privato all’edilizia, dall’arredo d’interni alla funeraria.

e ovunque venga richiesto, mette al servizio della clientela l’abilità e l’esperienza di oltre 40 anni di attività.

Prima di andare a scoprire la sede operativa della Musetti Marmi, Alessandro ci ospita nel negozio situato nel centro di Oristano, una vera e propria sala espositiva dove trovano posto anche numerosi articoli a marchio Caggiati, tra cui le ultime novità firmate Caggiati Design.

Il laboratorio si trova invece nella zona industriale di Oristano e può contare su oltre 5mila metri quadrati di superficie tra interno ed esterno. Mentre Alessandro si occupa prevalentemente del negozio, Stefano e Andrea gestiscono il laboratorio dove operano anche due dipendenti.

Alessandro Musetti all’interno del negozio di Oristano dove trovano posto anche diversi accessori a marchio Caggiati.

INFORMAZIONI

Caggiati - Matthews International SpA - Tel. 0521 815801 - Fax verde 840 022444 - www.caggiati.it - info@caggiati.it Musetti - Oristano - Tel. 0783 351001 - www.musettimarmi.com - alemuse@tiscali.it

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Grandi classici rivestiti di modernità Camicia in jeans o a quadretti, pantaloni corti o lunghi con il risvolto, scarpe, occhiali e molti altri accessori di tendenza hanno “vestito” alcune delle più famose sculture classiche.

Si tratta della serie Hipster in Stone ideata e realizzata dal fotografo francese Léo Caillard. Nato a Parigi nel 1985 e diplomato alla Gobelins School of Visual Communication, Caillard ha trascorso un anno a New York dove non solo ha fotografato ma ha anche “assorbito” la realtà di questa grande e moderna metropoli. Hipster in Stone, tra i più recenti lavori, conferma la sua totale padronanza delle immagini in 3D e della manipolazione fotografica.

Cos’è reale e cosa potrebbe essere reale è la domanda che si pone chi osserva il risultato di questo particolare progetto.

Dopo aver fotografato al Louvre statue antiche e conosciute in tutto il mondo, Léo Caillard ha successivamente pensato agli accessori e agli abiti con i quali vestire digital mente di moder nità questi fisici perfettamente scolpiti.

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vita & movimento

ITALIA E COREA, SCULTORI A CONFRONTO Grandi e imponenti – che superano i due metri di altezza e pesano oltre la tonnellata – oppure di dimensioni più piccole, sono circa 40 le sculture esposte a Padova in occasione della mostra Novello Finotti e Kim Young-Won. Scultori a confronto nella città di Padova. Un incontro non solo tra due artisti di prestigio del mondo della scultura ma anche fra l’arte e la sensibilità italiane e coreane.

«Tra le azioni messe in atto dal Comune di Padova per valorizzare l’arte contemporanea, una particolare attenzione è sempre stata rivolta alla scultura», afferma Flavio Zanonato, sindaco di Padova. «La mostra che presentiamo, dedicata a due maestri quali Novello Finotti Gravity Nongravity dello e il coreano Kim Young-Won. Young-Won, si inserisce in questo filone di valorizzazione». Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova – Musei Civici, con il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Corea, della Regione Veneto e dell’Istituto Coreano a Venezia, fino al 20 agosto la mostra accompagnerà il visitatore alla scoperta delle bellezze cittadine e delle installazioni dei due maestri noti a livello internazionale. È Anubi di Novello Finotti. infatti percorrendo le vie cittadine, ed entrando anche a Palazzo Zuckermann e in alcuni spazi dei musei civici, che si incontrano le opere esposte dell’italiano Novello Finotti e del coreano Kim Young-Won scolpite nel bronzo oppure nel marmo.

Si tratta di sculture che indagano sulla vita e sul movimento, due concetti sui quali si concentrano i due artisti, e che raccontano l’uomo e l’equilibrio tra esistenza e aldilà.

Da Gravity Nongravity oppure Shadow e shadow di Kim Young-Won fino all’opera in bronzo Anatomico che cammina e Compenetrazioni di Novello Finotti.

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Anatomico che cammina, opera in bronzo di Novello Finotti.

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Artigiani e tecnologia, un incontro proficuo

Il team della Artigiana Marmi di Occhiobello, in provincia di Rovigo, attiva dal 1984 e da sempre cliente della Caggiati Matthews.

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È questa unione, tra gli artigiani della lavorazione del marmo e le moderne tecnologie, che permette alla Artigiana Marmi di Santa Maria Maddalena, una frazione di Occhiobello, in provincia di Rovigo, di offrire alla propria clientela un’ampia gamma di prodotti di elevata qualità che spaziano in vari ambiti, dall’edilizia alla funeraria.

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ritorio dal 1984 e operativa soprattutto tra il Veneto e l’Emilia Romagna.

Oggi è gestita dai cugini Massimo e Nicola Tosi, figli di due dei fondatori dai quali hanno potuto apprendere la maestria artigianale e la professionalità che permettono ancora oggi di confermare la propria azienda come una realtà di assoluto prestigio.

La sede storica si trova a Santa Maria Maddalena, una frazione di Occhiobello, in provincia di Rovigo, e comprende un’ampia area esterna dove trovano posto blocchi e lastre di varie tipologie di marmi e graniti, gli uffici amministrativi e un grande e attrezzato laboratorio per la lavorazione dei prodotti in tutte le differenti fasi.

«Da sempre garantiamo una lavorazione dei prodotti particolarmente curata», ci racconta Massimo Tosi, «grazie al rispetto del metodo artigianale tramandato di generazione in generazione, all’aiuto dei preziosi collaboratori e ai macchinari all’avanguardia».

La maestria artigianale della Artigiana Marmi si unisce infatti al continuo aggiornamento, con investimenti per essere sempre al passo con i tempi e potersi avvalere di macchinari di ultima generazione che consentono le più moderne tecniche di lavorazione. Diversi i settori nei quali è impegnata la Artigiana Marmi: dall’edilizia pubblica

Roberta, moglie di Massimo Tosi, all’interno degli uffici amministrativi. Simona, moglie di Nicola, si occupa invece della sede espositiva di Ferrara.

Artigiani che lavorano il marmo e le pietre con passione e impegno, assicurando a tutta la clientela elevati standard di produzione grazie anche ai macchinari di ultima generazione utilizzati. È così che possiamo presentare il team della Artigiani Marmi, presente sul ter-

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Da sinistra, Nicola e Massimo Tosi, figli dei fondatori e oggi titolari della Artigiana Marmi.

e residenziale alla funeraria che rappresenta ormai oltre il 60% del totale attività.

Si passa quindi da pavimentazioni, scale, davanzali, piani per cucina e bagni fino a creazioni di arte funeraria con lapidi singole, monumenti in marmo tridimensionali, sculture in bassorilievo, capitelli e colonne disponibili in tanti stili diversi, oltre a interventi di pulizia o di restauro di lapidi antiche.

«Il nostro obiettivo è quello di soddisfare al 100% chi si rivolge a noi e rispondere a ogni esigenza con creazioni, per quanto riguarda la funeraria, in grado di valorizzare al meglio il ricordo dei propri cari», conclude Massimo, «e con una perfetta rifinitura attraverso strumenti di smussatura, bocciardatura, spazzolatura e sabbiatura per anticato per quanto concerne invece l’edilizia».

Oltre alla sede operativa di Santa Maria Maddalena – dove accanto a Massimo e Nicola operano anche Roberta, moglie di Massimo, e i due collaboratori Dario e Roberto – negli anni la Artigiana Marmi ha aperto una seconda sede destinata all’esposizione a Ferrara e gestita da Simona, moglie di Nicola.

Ampia la scelta di marmi a disposizione, anche se i più richiesti sembrano per ora confermarsi il Bianco di Carrara per la funeraria e il Botticino o il Biancone per l’edilizia, senza dimenticare però i graniti.

INFORMAZIONI

guarda il filmato

http://youtu.be/86cfmF9olv8

Caggiati - Matthews International SpA - Tel. 0521 815801 - Fax verde 840 022444 - www.caggiati.it - info@caggiati.it Artigiana Marmi - Occhiobello (RO) - Tel. 0425 750688 - www.artigianamarmi.org - artigianamarmisnc@libero.it

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Un riflessivo Ken Follett in bronzo Un omaggio allo scrittore che ha dato fama internazionale alla bella città di Vitoria, ma anche un’attrazione per la città spagnola. Si tratta della statua in bronzo a grandezza naturale di Ken Follett, voluta dalla Fundación Catedral Santa Maria, guidata da Gonzalo Arroita, e realizzata dallo scultore Casto Solano.

La statua è stata presentata davanti allo stesso Ken Follett, che ha tolto il velo, alcuni anni fa in occasione della presentazione in Spagna del best seller Mondo senza fine, considerato il seguito di un altro suo famoso libro, I Pilastri della Terra.

La Cattedrale di Santa Maria a Vitoria – nel territorio di Álava, nella parte settentrionale della Spagna – è un gioiello dell’architettura gotica che ha profondamente colpito l’autore britannico e che ha ispirato Mondo senza Fine.

Dal momento in cui la fondazione ha deciso di rendere omaggio allo scrittore, nulla è stato lasciato al caso: studio del progetto, visita di città e opere di vario genere e stile, contatti con diversi artisti tra cui appunto Casto Solano, a cui è stata affidata la realizzazione dell’intera opera.

Tre gli incontri che l’artista basco ha avuto con Ken Follett, uno dei quali proprio a Londra dove è rimasto particolarmente colpito dalla spontaneità dello scrittore.

Durante questo primo incontro sono state anche scattate

diverse immagini soprattutto al volto – di profilo, centrale e da varie angolazioni – in modo da iniziare ad avere le giuste proporzioni della testa.

Alla ricerca della perfezione per i dettagli, l’artista spagnolo si è inoltre servito di un book fotografico con quasi tutte le misure antropomorfiche, dalla dimensione della mano alla circonferenza della testa o alla misura del tronco.

Man mano che la scultura prendeva vita, l’artista perfezionava continuamente la sua opera scambiando anche informazioni e confrontandosi con la fondazione.

Il risultato, come ha dichiarato lo stesso Casto Solano, è una scultura con una propria identità, un ritratto psicologico di Ken Follett che premia più l’intelletto che il fisico.

Con un atteggiamento riflessivo, in piedi, con il braccio destro appoggiato su quello sinistro e la mano destra sotto il mento, il Ken Follett in bronzo realizzato da Casto Solano è alto circa 1,80 metri e, posizionato davanti alla cattedrale di Vitoria, sembra proprio osservare con attenzione la basilica che è stata fonte di ispirazione per il suo romanzo. «È una posa che Ken Follett utilizza spesso», ha sottolineato Casto Solano, «e che mi piace soprattutto perché trasmette eleganza e intelligenza».

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Un sorridente Ken Follett accanto a Casto Solano, lo scultore che ha realizzato la statua in bronzo a grandezza naturale dello scrittore di fama internazionale.

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Funermostra: si pensa gia alla prossima Chiude con successo la XII edizione di Funermostra che, forte dei risultati sia a livello di visitatori sia di espositori spagnoli e stranieri, pensa giĂ con ottimismo al prossimo appuntamento a Valencia.

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ma edizione

Si è appena chiusa la dodicesima edizione di Funermostra e già la manifestazione è pronta a rimettersi all’opera per organizzare con grande ottimismo il prossimo appuntamento e, come si legge nel comunicato stampa di chiu sura, confermarsi il punto di riferimento del settore funerario in Spagna.

Nonostante al momento della pubblicazione non siano ancora stati resi noti i dati ufficiali, Funermostra conferma che il numero dei visitatori ha uguagliato, se non superato, quello della scorsa

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edizione e sottolinea la qualità dei professionisti intervenuti.

«Oltre ai numeri, che sono buoni, la cosa più importante è che sono intervenuti professionisti con molto potenziale, sia provenienti da tutto il territorio spagnolo sia dall’estero», assicura Miguel Escorihuela, presidente di Funermostra.

Tra i professionisti stranieri, si sono messi in evidenza i visitatori provenienti da Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Ucraina, Repubblica Ceca, Slovacchia e Russia.

«Gli espositori hanno confermato i buoni risultati della manifestazione», afferma la direttrice della manifestazione, Beatriz Colom, «e sono stati molti quelli che hanno preso importanti contatti e chiuso ordini».

Sui 2.500 metri quadrati a disposizione, i visitatori spagnoli e internazionali hanno potuto ammirare le novità presentate dai 120 marchi espositori, un quarto dei quali rappresentato da imprese straniere provenienti da Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Giappone, Taiwan e Stati Uniti. La dodicesima edizione della fiera internazionale di prodotti e servizi funerari, che si è svolta presso Feria Valencia dal 22 al 24 maggio, ha proposto anche un ricco programma di attività parallele organizzate con l’obiettivo di fare della manifestazione anche un punto di incontro per la formazione, l’informazione e lo scambio di esperienza tra professionisti.

Non sono quindi mancati anche eventi importanti per l’intero settore, come la riunione per il rinnovo del consiglio di amministrazione della Panasef, l’associazione nazionale dei servizi funebri.

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ospiti illustri a Funer mostra

Nazzareno Sorrentino, President and CEO (A.D.) Caggiati Matthews International insieme a Fernando Galeano, ufficio acquisti Grupo Mémora.

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CORSI DI FORMAZIONE GIOVANI ARCHITETTI ARABI IN ITALIA PER STUDIARE LA PIETRA NATURALE Un intenso programma di lezioni in aula, supportate da visite e stage nei luoghi di lavoro, ha permesso a un gruppo di studenti di neoarchitetti della King Saud University di Riyad di affrontare le tematiche di maggiore interesse e prendere confidenza con la pietra naturale e con il sistema produttivo italiano.

Organizzato dall’Internazionale Marmi e Macchine Carrara, il corso Learning stone in Carrara, giunto alla sua ottava edizione, ha coinvolto gli studenti selezionati nell'ambito del College of Architecture & Planning e accompagnati dal professor Imad Otabachi, docente universitario in patria ma laureato in architettura a Firenze.

Gli studenti insieme al professor Imad Otabachi e ai tutor italiani.

Durante il corso sono state studiate le caratteristiche dei vari materiali lapidei, dalle tecniche di escavazione e lavorazione ai criteri di selezione della pietra, dai sistemi di posa in opera alla fase della manutenzione, senza tralasciare le innovazioni tecnologiche e di prodotto.

Il corso si è concluso con un esame finale brillantemente superato dai corsisti ai quali è stato consegnato un diploma che attesta sia la frequenza sia la qualità del lavoro svolto.

ESPOSTE LE OPERE DEI GIOVANI SCULTORI DELL’ACCADEMIA DI CARRARA Docenti e studenti dei corsi dell’Accademia di Belle Arti di Carrara hanno allestito due mostre: una per l’area della pittura e una per quella della scultura, nella quale sono state presentate opere in marmo ma anche in altri materiali realizzate dagli allievi iscritti a vari corsi.

Questa iniziativa ha coinvolto tre cattedre di scultura e ha portato a un’importante presenza dei giovani scultori dell’Accademia a Carrara Marble Weeks 2013. «La possibilità di disporre degli spazi delle ex scuderie nella villa della Padula», afferma Pier Giorgio Balocchi, docente di scultura all’Accademia, «ci permette di realizzare, finalmente, opere di grandi dimensioni all’interno delle strutture dell’Accademia, opere che testimoniano l’eccellente livello raggiunto dai nostri giovani ed esposte in uno spazio d’eccezione, l’antico laboratorio Corsi, uno dei punti più prestigiosi del percorso espositivo di Marble Weeks. È il risultato di un lavoro importante svolto durante l’anno accademico che ha coinvolto i giovani del mio corso e gli studenti dei corsi di Aron Demetz e Franco Franchi che hanno lavorato in collaborazione con Francesco Cremoni, professore di tecnica del marmo».

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Lampada di genio

Illuminazione con il marmo… pieghevole Un insieme di centri concentrici di diverse misure che si srotolano su se stessi e formano un perfetto paralume a campana. Ma quello che rende ancora più geniale e unica questa creazione è indubbiamente il materiale con il quale è stata realizzata: il marmo.

La lampada Spiralitosa – dal design di Raffaello Galiotto e appartenente alla collezione dell’azienda Serafini Marmo Luce di Chiampo, in provincia di Vicenza – è infatti realizzata in marmo Travertino e pietra lavica, ha un diametro 28,5 centimetri e un’altezza di 15 centimetri.

Anche se realizzata in marmo, Spiralitosa presenta un’inaspettata flessibilità funzionale.

Grazie all’apertura e alla chiusura a cannocchiale è infatti possibile avvolgerla completamente o parzialmente su un lato in modo da direzionare la luce a piacere. Un progetto di illuminazione che può essere letto anche in chiave green in quanto la cavità del paralume è realizzata senza l’asportazione di materia prima minimizzando lo scarto di marmo.

Ma la lampada Spiralitosa è solo una delle più recenti creazioni entrate a far parte della collezione di oggetti di arredo luminoso per interno ed esterno della Serafini Marmo Luce.

«Avevo un sogno, unire la mia passione per la materia millenaria all’emozione della luce, cambiare i canoni tradizionali e rendere leggero il marmo, appenderlo e illuminarlo invece di usarlo per sorreggere.

Chi sceglie una lampada in marmo, sceglie di portare a casa un pezzo unico dato da un materiale che è un racconto di colori, di storia, di territorio, di vita pulsante».

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CON LO SGUARDO AL FUTURO «Come un artista sa trasmettere al pubblico con le sue opere un’emozione autentica, così il viticoltore con la sua arte, il suo ingegno e la sua sensibilità nel creare un vino è in grado di trasmettere al consumatore emozioni, senza necessità di spiegare», afferma Carlo Alberto Recchia, presidente di Cantina Valpolicella Negrar in occasione dell’apertura della mostra Con lo sguardo al futuro. Per celebrare gli 80 anni di storia, la Cantina ha e ter ra infatti organizzato all’interno della sede la madr l e d o dà”. sinonim di Negrar, in provincia di Verona, a e po i b o “Pietra… l g in , elli riceve un’esposizione permanente e visitabile su a Robu st che tutto Raffaell prenotazione fino al 31 dicembre di alcune significative opere dell’artista Raffaella Robustelli.

«Ancora una volta abbiamo voluto affidare all’arte il compito di raccontare e valorizzare il nostro nome», aggiunge Daniele Accordini, direttore ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar.

Fondata nel 1933 nel cuore della Valpolicella Classica, la cooperativa oggi può contare su 230 soci e vanta una storia di imprenditori lungimiranti che hanno saputo valorizzare e tutelare la cultura vitivinicola e tradizionale locale. Collocata in giardino, la maestosa opera in bronzo Lo sguardo di Ulisse – simbolo antico e moderno del viaggio verso l’ignoto, della conoscenza e della ricerca oltre i propri limiti – invita a percorrere i luoghi chiave della Cantina per conoscerne la storia, ricca di tradizione e innovazione.

E a osservare, fra passato e presente, oltre Lo sguardo di Ulisse, gli 80 anni di storia della Cantina, con lo opera in bronzo del 2002 sguardo rivolto al futuro.

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La signora, in travertino del Caucaso.

La vela, in marmo rosa Portogallo.

l’artista Nata a Ravenna nel 1939, Raffaella Robustelli all’inizio della carriera si dedica alla pittura e alla grafica, anche se le arti plastiche costituiranno l’interesse principale della sua vita. Per lavoro si trasferisce a Verona, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti Giambettino Cignaroli. La scultrice, scomparsa a Verona nel 2008, ha lavorato in diversi atelier di Verona, Carrara e Pietrasanta dove ha avuto modo di consolidare la propria esperienza con il marmo, materiale preferito e fondamentale per la sua evoluzione artistica.

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scolpire il futuro

I giovani e la valorizzazione del territorio Ha visto il coinvolgimento di 25 giovani il progetto Scolpire il futuro, promosso dal Comune di Sovicille con la collaborazione organizzativa dell’Arci provinciale di Siena, il sostegno della Provincia e il finanziamento della Regione Toscana nell’ambito dell’accordo di programma quadro 2011 sulle politiche giovanili.

«L’obiettivo principale è stato quello di offrire un’opportunità di formazione professionale attraverso laboratori tesi a far conoscere, valorizzare, rendere accessibile e promuovere, fra i giovani, il know-how e le tradizioni del nostro territorio», afferma Serenella Pallecchi, presidente dell’Arci provinciale di Siena, «in questo caso attraverso il marmo di Sovicille, che è uno dei prodotti senesi più pregiati».

Il corso di scultura del marmo della Montagnola senese si è concluso con la realizzazione di un’opera collettiva dedicata ai quattro elementi naturali – acqua, aria, fuoco e terra – e donata al Comune di Sovicille come tributo all’eccellenza locale.

«Si è trattato di una significativa esperienza che è stata capace di tradurre un percorso formativo per i giovani in un momento originale di animazione culturale ed economica, perché il corso e le opere prodotte e messe a disposizione della cittadinanza confermano la tradizione dell’attività estrattiva dei marmi pregiati della Montagnola», commenta Alessandro Masi, sindaco di Sovicille, «e la ricchezza di un’infrastrutturazione sociale costruita nel tempo sul nostro territorio e che, nella crisi di oggi, consente con le reti delle associazioni e la collaborazione delle imprese importanti sintesi progettuali per il nuovo futuro dei lavori».

Alla presentazione dell’opera collettiva i corsisti hanno potuto esporre anche i lavori personali creati nei laboratori ospitati all’interno della ditta Fratelli Galardi di Sovicille, che ha messo a disposizione sia gli spazi sia il materiale.

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Virtuale fusione tra marmo e vetro soffiato Delicata come il vetro soffiato e dura come il marmo scolpito.

Due nature differenti che si sono virtualmente fuse per dare vita a innovativi oggetti e complementi d’arredo. Si tratta del progetto Osmosi, una collezione di edizioni limitate disegnata da Emmanuel Babled e presentata a Palazzo Franchetti a Venezia dal 31 maggio al 28 luglio.

Da sempre affascinato dalla bellezza del vetro, dalla sua trasparenza, dai colori e dalla sua fluidità formale, Emmanuel Babled è riuscito a combinare due elementi così diversi con una precisione assoluta. Merito anche dell’accuratezza della tecnologia digitale. Il processo inizia con la produzione del vetro soffiato, dopo di che ne viene catturata la sua forma unica attraverso l’uso di scanner 3D. A questo punto, grazie alla digitalizzazione della forma, l’artista è in grado di fresare il marmo con macchine a controllo numerico e creare due pezzi unici che combaciano perfettamente e che trovano, grazie alla forza di gravità, la loro esistenza solo nella loro unione.

Sembra quasi che il vetro abbia scavato con una soffiata il marmo. La collezione Osmosi unisce anche due luoghi dell’eccellenza italiana: l’isola di Murano, dove la storica fornace Venini produce il vetro, e Carrara, da dove proviene invece il marmo prodotto dall’azienda veronese Testi.

Oltre a essere composta da complementi d’arredo dall’elevata qualità estetica, la collezione Osmosi di Emmanuel Babled si posiziona in una sottile linea tra prodotto e pezzo unico, che non può essere riprodotto in modo industriale, ma per il quale viene sempre rispettata la funzionalità.

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Arte, cultura e b A due passi da Urbino, le Terme di Raffaello si confermano uno scenario ideale per una vacanza oppure un weekend all’insegna del benessere e della bellezza, im mersi nel verde e in un ambiente ricco di arte, storia e cultura.

Tra le verdi colline del Montefeltro, alle pendici dell’Appennino e a due passi da Urbino, il Comune di Petriano, borgo di origini medioevali della provincia di Pesaro Urbino, ospita le Terme di Raffaello.

L’efficacia delle proprietà curative delle acque minerali di Valzangona, la valle in cui si trova la struttura termale, è nota da secoli, come testimonia anche una lettera del grande pittore Raffaello Sanzio indirizzata a un suo tutore. Dopo un lungo percorso nella profondità delle rocce, le acque delle Terme di Raffaello si arricchiscono di preziosi elementi naturali quali zolfo, calcio, magnesio, solfato e bicarbonato in grado di agire nei confronti di numerose malattie.

I sali minerali sotto forma di solfati e bicarbonati risultano infatti indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo e sono quindi efficaci per la prevenzione, la cura e la rieducazione dell’apparato respiratorio, delle affezioni catarrali dell’orecchio, delle patologie croniche e degenerative dell’apparato locomotore e vascolare.

Numerose quindi le tipologie di cure termali che si possono trovare alle Terme di Raffaello, dalle cure inalatorie, (come per esempio irrigazioni nasali, inalazioni, humage o aerosol) al ciclo integrato della ventilazione polmonare, che favorisce il miglioramento della funzionalità respiratoria nelle patologie croniche bronco-polmonari.

Non manca naturalmente la fangobalneoterapia che utilizza fango ricco di preziosi oligoelementi, applicato a 44–45 gradi centigradi sulle articolazioni per uno spessore che va dai 3 ai 5 centimetri.

Al termine della seduta il paziente si stende su un lettino per la reazione, con l’accensione di apposite lampade a raggi infrarossi (brevetto Riccione Terme) con un effetto miorilassante e decontratturante. Ma le Terme di Raffaello sono dotate anche del centro benessere Oasi, l’ideale per ritrovare l’equilibrio psico-fisico indispensabile per affrontare con rinnovata energia la vita quotidiana.

Nella piscina termale principale – 100 metri quadrati con una

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e benessere temperatura costante dell’acqua a 32 gradi – è possibile effettuare un percorso wellness comprensivo di idromassaggi, cascatelle e soffianti, percorsi vascolari a temperature differenziate, nuoto controcorrente e fitness in acqua.

Tanti anche i trattamenti di bellezza, dal peeling ai massaggi fino all’idromassaggio e alla pressoterapia.

Tutto il necessario, quindi, per dedicare una giornata a se stessi, per allontanare lo stress e ritrovare il benessere di corpo e mente.

TERME DI RAFFAELLO via San Gianno 7 61020 Petriano (PU) tel. 0722 355111 fax 0722 355867 www.termediraffaello.it info@termediraffaello.it

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