IL NUOVO TESTAMENTO
Il Nuovo Testamento
Nuova Traduzione Vivente con note esplicative
© 2023 Società Biblica di Ginevra
Ch. de Praz-Roussy 4bis, 1032 Romanel-sur-Lausanne, Svizzera
Tutti i diritti riser vati.
Prima edizione, 2023
ISBN 978-2-608-32701-7
La Nuova Traduzione Vivente utilizza la metodologia di traduzione dei testi nelle lingue originali (ebraico, aramaico, greco) della New Living Translation, copyright © 1996, 2004, 2015 Tyndale House Foundation.
Autorizzazione concessa da Tyndale House Publishers, Carol Stream, Illinois 60188, USA.
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Copyright delle note esplicative
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Copyright delle introduzioni ai libri della Bibbia
© 2008, 2023 Società Biblica di Ginevra
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Stampato in Germania presso Druckerei C.H.Beck.
Seconda
Lettera
Lettera
Lettera agli Ebrei
Lettera di Giacomo
Prima lettera di Pietro
Seconda lettera di Pietro
Prima lettera di Giovanni
Seconda lettera di Giovanni
Terza lettera di Giovanni
Lettera di Giuda
Apocalisse
Perché una nuova versione della Bibbia ? Non sono sufficienti le numerose tradu zioni già esistenti ? Quale beneficio si può trarre dalla lettura di questa nuova versione ?
Prima di rispondere a questa domanda è importante ricordare che la Bibbia, di cui il Nuovo Testamento rappresenta la seconda parte, è molto più di un libro. Grazie alla Bibbia milioni di uomini e donne, giovani e an ziani di ogni ceto e cultura hanno conosciuto la persona di Gesù Cristo e riconosciuto in lui il proprio Signore e Salvatore.
Il Nuovo Testamento è il documento su cui si fonda il cristianesimo. Con un linguaggio vivace e appassionato ci trasmette il messaggio di Gesù Cristo, la buona notizia della salvezza, offerta gratuitamente a chiunque crede in lui.
Perché leg gere la Nuova Traduzione Vivente ? La sua originalità e il suo pregio risiedono nel metodo scelto per la traduzione, non eseguita “parola per parola” (equivalenza formale) ma “pensiero per pensiero”, con un sistema “a equivalenze dinamiche”. Questo metodo rende il testo più comprensibile perché abbatte alcune barriere storico-culturali e linguistiche che hanno reso difficoltosa la lettura e la comprensione della Parola di Dio finora ; esso trasmette con accuratezza il significato e il contenuto dei testi biblici originali. Chi non ha familiarità con la Bibbia apprezzerà il lessico chiaro e di immediata comprensione, così come coloro che leg gono abitualmente le Scritture beneficeranno di una traduzione con un linguaggio nuovo e scorrevole.
Siamo convinti che la Nuova Traduzione Vivente comunicherà la Parola di Dio in modo efficace a tutti coloro che la leggeranno. L’introduzione che segue e il sito internet dedicato (www.ntvi.it) forniranno al let tore ogni in forma zione utile per apprezzare l’opera e divulgarne il contenuto. Ci auguriamo e speriamo che questo libro vi accompagni e vi conduca a una personale conoscenza di Gesù Cristo, fonte di nuova speranza per il futuro e cer tezza di vita eterna. Ci auguriamo altresì che vi guidi nel vostro percorso di vita e vi aiuti ad affrontare i problemi che incontrerete strada facendo.
Gli editori
La Società Biblica di Ginevra
La Nuova Traduzione Vivente è una traduzione della Bibbia moderna e affidabile che trasmette la Parola di Dio in modo espressivo e preciso. Essa comunica con accuratezza il significato e il contenuto dei testi biblici originali con un linguaggio attuale e di facile comprensione.
In quest’edizione vi presentiamo il Nuovo Testamento, seconda parte della Bibbia. Oltre 90 eminenti studiosi hanno lavorato alla traduzione degli antichi testi dalle lingue originali all’inglese, l’italiano, lo spagnolo, il portoghese e il tedesco.
Origine di questa traduzione
La Nuova Traduzione Vivente nasce dal desiderio di Kenneth N. Taylor, fondatore della casa editrice Tyndale House, di rispondere alla difficoltà che avevano giovani e bambini nel leggere la Bibbia del Re Giacomo (King James Version), la quale trova, in Italia, una traduzione analoga nella versione di Giovanni Diodati. Pubblicate per la prima volta all’inizio del XVII secolo, queste due traduzioni, sebbene eccel lenti, presentano un linguag gio desueto, nonostante siano state sottoposte a varie revisioni linguistiche nel corso dei secoli. Inoltre, esse non tengono conto dei più antichi manoscritti, che ai tempi della King James Version e di Giovanni Diodati non erano ancora stati scoperti1 .
Nel 1989 l’editore Tyndale House diede inizio al progetto di una traduzione ex novo a partire dai testi originali della Bibbia in ebraico e greco. L’obiettivo di questo lavoro era realizzare una Bibbia che fosse di facile comprensione e, allo stesso tempo, fosse caratterizzata da grande precisione ermeneutica. Il testo doveva parlare al lettore moderno con la stessa chiarezza con cui i testi
1 Le tra du zioni della Bib bia del XVII sec. pro dotte dai pro te stanti (Luther, King James, Diodati ) erano ba sate, nella mag gior parte dei casi, sul Textus Receptus (per il Nuovo Testamento). I tra dut tori cat to lici invece si ba savano sulla Vulgata, tra duzione latina cu rata da Gi ro lamo. Solo dopo la sco perta di testi più anti chi come il Codice Sinaitico, molti stu diosi cat to lici e prote stanti hanno tentato di ri co struire il testo greco ori gi nale. Il Codice Sinaitico (oggi con ser vato al British Mu seum di Londra) e il Codice Vaticano (ospitato dalla Bi blioteca Vati cana a Roma) ri sultano infatti es sere i più an ti chi (IV sec.) e so stan zial mente con cordi. Que sti testi, in sieme ad altri co dici ri sa lenti al II e III sec., hanno per messo a stu diosi come Westcott e Hort, verso la fine del XIX sec., e Nestle e Aland, nel XX sec., di con se gnare ai tra dut tori del Testo Sacro una ri co struzione più fe dele ai testi ori gi nali. Ed è su que sti testi che si basa la Nuova Traduzione Vivente.
originali parlavano ai lettori e agli uditori dell’antico mondo biblico ; doveva, inoltre, soddisfare molteplici esigenze : di studio, di meditazione e di lettura ad alta voce (in occasione d’incontri giovanili, di studi biblici, durante una predicazione ecc.). La traduzione venne pubblicata in inglese nel 1996 e successivamente fu sottoposta a revisione nel 2004 e nel 2015. Seguirono poi le edizioni in tedesco, spagnolo, portoghese e ita liano.
Di fatto, tradurre significa “trasportare nella lingua di arrivo il signi ficato equiva lente alla lingua d’origine, rispet tando i concetti e il senso che l’autore voleva trasmettere”. I traduttori sanno, tuttavia, che non è sempre possibile mantenere una perfetta equivalenza traduttiva, sia a livello formale sia nel significato, se non si ricorre a una traduzione dinamica (o funzionale). Infatti una traduzione “parola per parola” (o a equivalenza formale 2), che preservi il lessico, la sintassi e la struttura della frase del testo originale è, sì, letterale, ma spesso difficile da capire.
La Nuova Tradu zione Vivente segue il metodo di tradu zione a equivalenza dinamica (o funzionale) creato dal linguista Eugene Nida 3. Egli riteneva che le traduzioni della Bibbia disponibili fossero di difficile comprensione perché troppo aderenti al linguag gio originale e quindi poco intelligibili per il lettore moderno. Infatti, le lingue originali hanno il loro impianto in una cultura molto distante nel tempo rispetto a quella del lettore contemporaneo. Una traduzione a equiva lenza dinamica, o “pensiero per pensiero”, si assicura che il significato del testo biblico sia subito evidente al let tore moderno. Così facendo il messag gio giunge a destina zione con immediatezza, senza costringere il lettore a interpretare espressioni idiomatiche sconosciute e a districarsi in una sintassi complicata.
Nel loro lavoro, i tradut tori della NTVi hanno uti lizzato sia il metodo di tradu zione a equiva lenza formale sia quello a
2 Equivalenza formale, metodo di traduzione diretta a produrre un testo che sia il più pos sibile fedele alle strut ture grammaticali e ai det tagli le ssicali del testo originale.
3 Eugene Nida (1914–2011), ideatore della teoria della traduzione funzionale o dinamica. Nel 1939 con seguì la laurea specialistica nello studio del Nuovo Testamento in greco antico e nel 1943 un dot torato in linguistica. Era membro della Chiesa Bat tista. Negli anni ‘60 pubblicò Toward a Science of Tran slating (1964), testo in cui pre sentò la sua teoria sull’equivalenza dinamica, che verrà poi per fezionata in The Theory and Prac tice of Tran slation (1969). I vantaggi di una traduzione funzionale sono:
1) rispet tare il senso del testo ;
2) tra smet tere lo spirito nel quale il testo è stato scritto ;
3) usare una forma di espres sione semplice e naturale ; 4) pro durre una risposta simile a quella del let tore dei testi originali.
equiva lenza dina mica. Hanno quindi tradotto nel modo più letterale possibile là dove un approccio “parola per parola” portava a un testo naturale, chiaro e accurato, ma hanno reso il messag gio in modo dinamico, “pensiero per pensiero”, là dove una traduzione letterale avrebbe generato un testo difficile da comprendere, se non addirittura fuor viante, o avrebbe comportato il ricorso a una terminologia desueta o distante.
La Nuova Tradu zione Vivente è arricchita da un appa rato di note a piè di pagina che riportano il testo dei manoscritti originali, le possibili traduzioni alternative o le varianti testuali. Alcune note forniscono anche informazioni culturali sui luoghi, gli av venimenti e i personaggi biblici probabilmente sconosciuti al lettore moderno.
Sul sito www.ntvi.it troverete in forma zioni approfondite e un’intera sezione dedicata alle domande più frequenti che sono state rivolte agli editori.
Naturalmente, siamo consapevoli che ogni traduzione delle Sacre Scritture è soggetta a limiti e imperfezioni. Chiunque cerchi di comunicare la ricchezza della Parola di Dio in una lingua diversa da quelle originali si renderà conto che è impossibile rea lizzare una tradu zione perfetta. Consci di tali limiti, abbiamo cercato la guida e la sapienza di Dio nel corso dell’intero progetto. La nostra preghiera è che la Nuova Traduzione Vivente abbatta alcune delle barriere comunicative che hanno reso difficoltosa la lettura e la comprensione della Parola di Dio fino ad oggi. La nostra speranza è che il messaggio delle Scritture possa rag giungere più facilmente coloro che non hanno fami lia rità con il testo biblico, e che i lettori che già lo conoscono scoprano una traduzione profonda e vivente.
Il comitato di traduzione
Il Nuovo Testamento
Dalla Genesi all’Apocalisse, la Bibbia è la Parola di Dio.
Dall’Antichità ai giorni nostri la Bibbia ha modellato la nostra cultura, ispirato artisti, in fluen zato l’uma nità, trasformato la vita di milioni di persone nel mondo. Ancora oggi, per mezzo di questo libro, possiamo sondare le profondità dell’animo umano, scoprire l’origine dell’uma nità, le ragioni della sua esistenza, il suo futuro.
La Bibbia comprende due collezioni di libri: l’Antico Te stamento e il Nuovo Testamento.
Il Nuovo Testamento si compone di 27 libri scritti nel corso del primo secolo della nostra era da diversi autori e testimoni della vita di Gesù Cristo, il Messia promesso nell’Antico Testamento. Esso ha come tema centrale la persona di Gesù Cristo ; la salvezza eterna che egli offre all’uomo ne è il filo conduttore.
Il Nuovo Testamento racconta la sua vita straordinaria e il suo messaggio universale, che sarà portato in seguito dai suoi discepoli fino alle estremità del mondo.
Quattro testimoni raccontano, ognuno a proprio modo, la vita di Gesù, i suoi insegnamenti, i suoi miracoli, la sua morte su una croce e la sua risurrezione : sono i Vangeli.
I libri successivi raccontano come i discepoli di Gesù hanno vissuto la morte del loro Maestro, la sua risurrezione, la sua ele va zione in cielo (ascen sione), gli albori della chiesa, le problematiche vissute dai primi cristiani e le persecuzioni a cui sono stati sottoposti, ma soprattutto il modo in cui la “buona notizia” di Gesù si è propagata rapidamente nell’impero romano.
L’originalità di questi scritti sta nel fatto che buona parte di essi sono lettere inviate da discepoli di Gesù Cristo per incoraggiarsi o ammonirsi gli uni gli altri, e per istruire i cristiani della chiesa nascente.
La narra zione del Nuovo Testamento si conclude con l’Apocalisse, ultimo capitolo della storia dell’umanità, che anticipa gli av venimenti della fine e si schiude sull’eternità.
Dal Nuovo Te stamento i cristiani traggono la comprensione della salvezza e dell’accesso alla vita eterna.
L’espressione Nuovo Testamento trae origine da un brano del Vangelo di Mat teo (26 :28) : “…questo è il mio sangue, che conferma il patto fra Dio e il suo popolo. Esso è versato come sacrificio per perdonare i peccati di molti”. Il patto a cui si fa riferimento è il nuovo patto, che Dio ha fatto con l’uomo mediante il sangue di Gesù Cristo sparso in favore di quanti si rivolgono a lui per ot tenere la purifica zione dai peccati. Ora, il termine greco del brano sopra citato può essere tradotto, oltre che con il termine “patto”, anche con “testa mento”. Da que sto deriva l’espressione Nuovo Te stamento, per indicare che in esso sono contenute le promesse e le benedi zioni che Dio lascia in eredità agli uomini come conseguenza della morte di Gesù Cristo, il Salvatore, “l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo” (Gv 1 :29).
Libri del Nuovo Testamento
Altre abbreviazioni
AT Antico Testamento
aram. aramaico
ca circa cap./capp. capitolo/i
cfr. confrontare
ebr. ebraico
gr. greco
lett. letteralmente
mss. manoscritti
NT Nuovo Testamento
p./pp. pagina/e
p. es. per esempio
sec. secolo
ss. seguenti
vd. si veda
v./vv. versetto/i
+ riferimenti paralleli delle citazioni letterali
dell’AT nel NT
Il Vangelo secondo Matteo è stato attribuito a Matteo, un esattore delle tasse che divenne uno dei dodici discepoli di Gesù. La data di redazione risale agli anni 50-60 d.C. Esso contiene cinque cicli di discorsi e numerose cita zioni del l’Antico Testa mento: l’autore si rivolge agli Ebrei con la chiara intenzione di sottolineare che Gesù era veramente il Messia, il liberatore promesso. Con Marco e Luca, Matteo forma il gruppo dei Vangeli cosiddetti “sinot tici”, in quanto essi presentano la vita di Gesù in una prospettiva simile tra loro.
Gli antenati di Gesù il Messia
1 Questo è un elenco degli antenati di Gesù il Messia, discendente di Davide* e di Abraamo.
2 Abraamo fu il padre di Isacco. Isacco fu il padre di Giacobbe. Giacobbe fu il padre di Giuda e dei suoi fratelli.
3 Giuda fu il padre di Perez e Zerac (la cui madre fu Tamara). Perez fu il padre di Chesron. Chesron fu il padre di Ram*.
4 Ram fu il padre di Amminadab. Amminadab fu il padre di Nason. Nason fu il padre di Salmon.
5 Salmon fu il padre di Boaz (la cui madre fu Raab). Boaz fu il padre di Obed (la cui madre fu Rut). Obed fu il padre di Iesse.
6 Iesse fu il padre del re Davide.
Davide fu il padre di Salomone (la cui madre fu Bat-Sceba, vedova di Uria).
7 Salomone fu il padre di Roboamo.
Roboamo fu il padre di Abiia.
Abiia fu il padre di Asa*.
8 Asa fu il padre di Giosafat. Giosafat fu il padre di Ieoram*.
Ieoram fu il padre* di Uzzia.
9 Uzzia fu il padre di Iotam. Iotam fu il padre di Acaz. Acaz fu il padre di Ezechia.
10 Ezechia fu il padre di Manasse. Manasse fu il padre di Amon*.
Amon fu il padre di Giosia.
11 Giosia fu il padre di Ieconia* e dei suoi fratelli (nati all’epoca della deportazione in Babilonia).
12 Dopo la deportazione babilonese : Ieconia fu il padre di Sealtiel ; Sealtiel fu il padre di Zorobabele ;
13 Zorobabele fu il padre di Abiud ; Abiud fu il padre di Eliachim ; Eliachim fu il padre di Azor ;
14 Azor fu il padre di Sadoc ; Sadoc fu il padre di Achim ; Achim fu il padre di Eliud ;
15 Eliud fu il padre di Eleazar ; Eleazar fu il padre di Mattan ; Mattan fu il padre di Giacobbe ;
16 Giacobbe fu il padre di Giuseppe, il marito di Maria. Maria diede alla luce Gesù, che è chiamato il Messia.
17 Tutti i nomi elencati comprendono quattordici generazioni da Abraamo fino a Davide, quattordici da Davide fino all’esilio a Babilonia e quattordici dall’esilio a Babilonia fino al Messia.
La nascita di Gesù il Messia
18 Ecco come nacque Gesù il Messia. Sua madre, Maria, era promessa sposa a Giuseppe. Ma prima che il matrimonio avesse luogo* , mentre lei era ancora vergine* , rimase incinta per la
1:8a Ieoram, gr. Ioram; vd. 1R 22:51. 1:8b Padre, ovvero antenato ; anche in 1:11. 1:10 Amon, gr. Amos, variante di Amon ; anche in 1:10b ; vd. 1Cr 3:14. 1:11 Ieconia, in gr. variante di Ioachim ; anche in 1:12. Vd. 2R 24:6. 1:18a Prima che… luogo, lett. prima che andassero a vivere assieme. Nel giu dai smo, l’es sere “pro messi/e a qualcuno/a”, dunque fidanzati/e, costituisce già una relazione permanente (Ml 2:14), che può es sere infranta solo at traverso un pro cesso le gale ; così, Maria e Giu seppe erano, fin dal tempo del fidanzamento, già con siderati marito e moglie, anche se non vivevano an cora as sieme (cfr. De 22:23 24). Nel caso di so spetto adulte rio, l’uomo aveva il diritto di ripudiare la donna at traverso un pro cesso pubblico. 1:18b Mentre
potenza dello Spirito Santo. 19 Giuseppe, suo promesso sposo, era un uomo giusto e non voleva esporla al pubblico disprezzo ; perciò decise di rompere il fidanzamento* in segreto.
20 Mentre rifletteva sul da farsi, un angelo del Signore gli apparve in sogno. «Giuseppe, figlio di Davide», gli disse l’angelo, «non avere paura di prendere Maria come tua sposa, perché il bambino che è in lei è stato concepito dallo Spirito Santo. 21 Lei partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù*, perché lui salverà il suo popolo dai suoi peccati».
22 Tutto ciò av venne perché si compisse ciò che il Signore aveva detto per mezzo del suo profeta: 23 «Ecco ! La vergine concepirà un bambino ! Partorirà un figlio e lo chiameranno Emmanuele* , che significa “Dio è con noi”».
24 Quando Giuseppe si svegliò, egli fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese Maria come sua sposa ; 25 ed egli non ebbe con lei rapporti sessuali fino alla nascita di suo figlio. E Giuseppe lo chiamò Gesù.
Visitatori da Oriente
2 Gesù nacque a Betlemme di Giudea durante il regno del re Erode. Pressappoco a quel tempo, alcuni saggi* vennero dall’Oriente a Gerusa lemme e domandarono : 2 «Dov’è il re dei Giudei che è appena nato ? Abbiamo visto spuntare la sua stella* e siamo venuti ad adorarlo».
3 Quando il re Erode lo venne a sapere, rimase profondamente turbato, e così tutta Gerusa lemme con lui. 4 Convocò i capi sacerdoti e i maestri della legge religiosa* e chiese : «In quale luogo dovrebbe nascere il Messia ?»
5 «A Betlemme di Giudea», dis sero, «perché così ha scritto il profeta: 6 “E tu, Betlemme del paese di Giuda, non sei af fatto la meno impor tante fra le città principali di Giuda*, poiché
lei era ancora vergine, manca nel testo greco ; la verginità di Maria è però un chiaro re qui sito del fi dan za mento qui nar rato. Inoltre, essa è riba dita più avanti al v. 23.
1:19 Rom pere il fidanza mento, lett. ripudiarla 1:21 Gesù, significa Il Signore salva
1:23 + Is 7:14 ; 8:8, 10 (versione greca). 2:1 Saggi, lett. magi, da intendere come maghi o astrologireali ; così anche in 2:7, 16. 2:2 La sua stella, o la sua stella in Oriente. 2:4 Maestri della legge religiosa, lett. scribi ; il termine, utiliz zato inizialmente per de signare copisti o can cellieri, fu poi esteso agli uomini di let tere e, presso gli Ebrei, a coloro che studiavano e in segnavano la legge di Mosè, gli specialisti della sua interpretazione e applicazione. 2:6a Le città principali di Giuda, lett. icapi(o iprìncipi)diGiuda ; + Mi 5:1. Sebbene Betlemme sia un piccolo villaggio, la sua grandezza è legata al fatto che da qui provengono il re Davide e il Mes sia promesso a Israele.
da te na scerà un capo che sarà il pa store del mio popolo Israele”* ».
7 Allora Erode convocò in segreto i saggi e seppe da loro quando precisa mente la stella era apparsa la prima volta. 8 Poi disse loro : «Andate a Betlemme, cercate attentamente* il bambino e, quando lo avrete trovato, tornate a riferirmelo così che anch’io possa andare ad adorarlo !»
9 Dopo que sto incontro i saggi se ne anda rono per la loro strada e la stella che ave vano visto a Oriente li guidò fino a Betlemme. Que sta andava davanti a loro e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10 Quando videro la stella, essi prova rono grande gioia ! 11 Entra rono nella casa e videro il bambino con sua madre, Maria, si inchi na rono e lo adorarono. Poi apri rono i loro scrigni e gli pre senta rono dei doni: oro, incenso e mirra.
12 Quando venne il momento di partire, essi tornarono al loro paese per un’altra strada, perché Dio li aveva av vertiti in sogno di non ritornare da Erode.
La fuga in Egitto
13 Dopo che i saggi furono par titi, un angelo del Signore apparve a Giuseppe in sogno. «Àlzati ! Fuggi in Egitto con il bambino e sua madre», disse l’angelo, «e rimani là fino a quando non ti dirò di tornare, perché Erode ha intenzione di cercare il bambino per ucciderlo».
14 Quella notte Giuseppe si alzò e se ne andò in Egitto con il bambino e sua madre Maria, 15 e vi rimasero fino alla morte di Erode. Così si rea lizzò ciò che il Signore aveva detto per mezzo del profeta: «Ho chiamato mio figlio a uscire dall’Egitto»* .
16 Quando Erode si rese conto che i saggi si erano presi gioco di lui, s’infuriò. Allora mandò dei soldati a uccidere tutti i maschi di Betlemme e dintorni dall’età di due anni in giù, basandosi sulla data zione che i saggi gli avevano fornito sulla prima appa ri zione della stella. 17 L’a zione brutale di Erode adempì ciò che Dio aveva annunciato per mezzo del profeta Geremia:
18 «Un grido si è udito in Rama, un pianto e un grande la mento. Rachele piange i suoi figli, e rifiuta di essere consolata, perché essi sono morti»* .
2:6b + Mi 5:1 ; 2S 5:2. 2:8 Cercate at tenta mente, lett. andate a informarvi accuratamente a proposito del bambino. 2:15 + Os 11:1. 2:18 Perché… morti, lett. perché essi non sono ; + Gr 31:15.