Il Carbonchio Azzurro
La Banda Maculata
SHERLOCK HOLMES
Pubblicazione edita da: Malavasi editore S.r.l.
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Direttore responsabile: Nicola Malavasi Testi: Nicola Malavasi Gianluca Salvatori, CHS, BS Enrico Solito, CHS (D), BSI. Past President di Uno Studio in Holmes Fotografie: Granada International Progetto Grafico: Cristina Ghelfi - Modena Periodico quattordicinale corredato da DVD. Il DVD allegato non è vendibile separatamente. Esce il Sabato. Registrazione presso il Tribunale di Modena. Distribuzione: Sodip spa (MI) Stampa: Ecofina S.r.l. (MI) Malavasi Editore s.r.l. è iscritta al ROC al n° 7721. IVA assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, 1° comma, lettera C; D.P.R. 633/72. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Filiale di Modena - Tassa Riscossa L’Editore si riserva la facoltà di modificare i prezzi nel corso della pubblicazione in relazione a variate condizioni di mercato. © 2005 Malavasi Editore s.r.l. - Modena Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o memorizzata in sistemi di archivio o trasmessa in forma o mezzo elettronico, meccanico, attraverso registrazioni o altri sistemi noti e futuri, senza esplicita autorizzazione scritta da parte dell’Editore ad eccezione di brevi passaggi e recensioni.
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Il Carbonchio Azzurro
l periodo che va dalle festività natalizie sino al principio del nuovo anno è senz’altro il più propizio per godersi questa avventura del Grande Detective nata proprio nell’intenzione di Sir Arthur Conan Doyle come una delle classiche Christmas stories della tipica tradizione anglosassone. In questa versione cinematografica tuttavia l’attenzione dei produttori si è concentrata più sul testo infatti non vi è traccia del ricco e luccicante mondo del Natale vittoriano (quest’ultimo sarà ben visibile, in seguito, nella riduzione de L’Avventura della Scatola di Cartone). Nella scena iniziale lo spettatore non è affascinato dalle luci delle vetrine addobbate di una Londra in festa bensì dai bagliori del magnifico Carbonchio Azzurro, attraverso i cui riflessi viene narrata la tragica storia legata ai suoi proprietari. Sciagure e disgrazie di ogni genere hanno funestato la vita di chi ha posseduto il gioiello e la sua ultima proprietaria – la Contessa di Morcar – non sfugge alla malasorte. Sherlock Holmes viene coinvolto nella storia in modo assai curioso: il commissario Peterson assiste per caso ad una colluttazione per le vie del centro e mentre si prodiga per salvare l’aggredito questi fugge lasciando a terra il proprio cappello ed una grassa oca da fare arrosto. Niente degno dell’attenzione di Holmes… se non fosse che nello stomaco dell’animale viene ritrovato nientemeno che il famoso Carbonchio Azzurro, da pochi giorni rubato alla sua legittima proprietaria e per il cui furto è stato prontamente arrestato da Scotland Yard John Horner, un povero diavolo il cui unico torto è stato quello di trovarsi per un attimo da solo negli appartamenti privati della Contessa. Gli indizi per dipanare il bandolo della matassa sono davvero inconsueti: un vecchio cappello consunto al cui interno compaiono le iniziali H.B. e l’oca dal cui collo pende un cartoncino con scritto “Per la signora Henry Baker”. Già… ma a quale tra i più di cento Henry Peterson (Frank Mills), Baker di Londra fare riferimento? Sherlock Holmes (Jeremy Brett), Tre sono i punti chiave che rendono Dr Watson (Edward Hardwicke) 3
questo racconto uno tra i più amati dagli holmesiani. Nel primo Holmes ci dà ancora una volta una straordinaria prova del proprio acume; il modo con cui legge il cappello dimenticato e fornisce all’attonito Watson una serie impensabile di informazioni sul suo proprietario resta un classico dell’intera saga holmesiana. Henry Baker? Chi era costui? Nessuno l’ha mai nemmeno sentito nominare, eppure Holmes ne traccia un identikit fedelissimo: intelligente, in recenti difficoltà finanziarie, incline all’alcoolismo, per questo in disaccordo con la moglie, sedentario, di mezza età, con i capelli brizzolati ed abitante in una casa priva di illuminazione a gas. Può bastare? Nel secondo rimaniamo affascinati dalla maestria usata da Holmes nel seguire la pista e nell’estrarre informazioni ad un reticente pollivendolo: esempio mirabile della finissima ironia di cui è capace Sir Arthur Conan Doyle. Nel terzo Holmes sceglierà di non consegnare il vero responsabile del crimine nelle mani della giustizia: non solo in quanto egli afferma esplicitamente di non esser tenuto a supplire alle manchevolezze di Scotland Yard, ma anche perché – in linea con lo Spirito del Natale – è più incline al perdono e ritiene che la lezione impartita al ladro sia sufficiente a ricondurlo sulla retta via oltrechè a permettergli di celebrare le festività. Ed un lieto Natale trascorreranno tutti i personaggi di questa avventura: Henry Baker con una nuova oca da fare arrosto, John Horner nuovamente in libertà e scagionato da ogni accusa, ed i nostri amici Holmes e Watson nel loro salotto di Baker Street davanti ad una robusta cena scozzese preparata dalla signora Hudson. Come più volte detto il merito di questa versione per la TV sta proprio nell’aver rispettato fedelmente il Sacro Canone, tanto che i dialoghi seguono quasi parola per parola quelli originali e ci propongono un geniale Holmes ed un Dottor Watson dotato di squisita e genuina affabilità. A proposito di fedele rispetto del testo originale, ci viene in mente una curiosità sulla produzione: nei titoli compare come sceneggiatore un certo Paul Finney, ma chi volesse maggiori informazioni su di lui rimarrebbe fortemente deluso. Paul Finney non esiste: si tratta dello pseudonimo dietro al quale ha scelto di celarsi il vero sceneggiatore che, per disaccordi su alcuni scollamenti rispetto al Sacro Canone decisi dal produttore, ha preferito togliere dalle cronache il proprio imprimatur. I sudditi della Regina, quanto a rigore, hanno ben poco da insegnarci. 4
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La Banda Maculata
’Avventura della Banda Maculata, uscita sulle pagine dello Strand Magazine nel febbraio del 1892, è forse la più nota tra le short stories di tutto il Sacro Canone, forse perché in essa compare uno tra i più temibili mascalzoni coi quali Holmes abbia mai avuto a che fare. Si tratta del Dr. Grimesby Roylott, un farabutto senza precedenti che non esita a servirsi di un velenosissimo serpente per toglier di mezzo le sue figliastre allo scopo di sottrar loro l’eredità lasciata dalla defunta moglie. La notorietà del racconto è tale che esso vanta persino una traduzione in lingua ladina dal titolo “El câs des gimulis Stoner”, ossia “Il caso delle gemelle Stoner”. Ed è proprio attorno alla figura delle due gemelle che si dipana questa straordinaria avventura. Helen Stoner si rivolge infatti al Grande Detective esponendo con estrema chiarezza il proprio problema: la sua defunta madre ha lasciato in eredità a lei ed alla gemella Julia, una cospicua somma di denaro incaricando il patrigno di gestirne la rendita sino a che le due figlie non avessero trovato marito. Ma è proprio questo il nocciolo della questione: poco dopo l’annuncio del proprio fidanzamento, Julia Stoner lamenta di sentire nottetempo un misterioso sibilo ed ancor prima di approfondire la questione trova la morte nel proprio letto riuscendo a malapena a mormorare alla sorella, in articulo mortis, una frase apparentemente insignificante: “la banda maculata!”. Helen sul momento non attribuisce la scomparsa della sorella ad un disegno criminale del patrigno, ma quando annuncia il proprio fidanzamento e si vede irragionevolmente spostata nella vecchia camera della defunta, dove a sua volta avverte il misterioso sibilo, inizia a temere seriamente per la propria incolumità. Per questo si rivolge ad Holmes e Watson, nella speranza che possano far luce su una vicenda così intricata. L’uscita di Helen Dr Grimesby roylott Stoner dal salotto di Baker Street viene immediatamente seguita dalla furibonda (Jeremy Kemp) 5
entrata del patrigno che non usa certo mezzi termini per convincere Holmes a rimaner fuori dai propri affari di famiglia: in preda alla furia più accesa giunge a prendere l’attizzatoio dal caminetto ed a piegarlo a forma di “U” con le proprie mani. Ed è in questo frangente che il Grande Detective ci dà un mirabile esempio della proverbiale flemma britannica rispondendo alle minacce del Dr. Roylott con amabili osservazioni sul tempo atmosferico ed attendendo la sua uscita per raddrizzare, anch’egli con le proprie nude mani, l’attizzatoio. Un breve scambio di battute che ancora una volta ci fa apprezzare la sottile ironia di cui è capace la penna di Sir Arthur Conan Doyle. Come di consueto non esporremo qui la soluzione del mistero ma ci soffermeremo su alcune note riguardanti la produzione Granada. Una delle più famose illustrazioni originali con cui Sidney Paget decorò, per lo Strand Magazine, l’avventura di Silver Blaze, ci mostra Holmes e Watson seduti in una carrozza ferroviaria diretti verso la brughiera di Dartmoor, e dato che, anche in questa avventura il copione richiede un viaggio in treno, si è imposta la necessità di risolvere una volta per tutte il problema. Nell’impossibilità di utilizzare una carrozza vittoriana originale lo scenografo ha escogitato un geniale trucco che però si è rivelato di difficilissima realizzazione. L’idea prevedeva di ricostruire uno scompartimento ferroviario sopra un camion con le cineprese, gli attori e tutti gli attrezzi necessari e di scorrazzare su una strada di campagna per dar l’impressione di un treno in viaggio. Ma purtroppo in tutto il nord ovest dell’Inghilterra non è stata trovata una sola strada pianeggiante che rispondesse al bisogno e così, alla fine, è stato deciso di abbandonare definitivamente il progetto. Ore ed ore di tentativi sull’unico tratto di strada in pianura, tuttavia, hanno permesso di inserire nel filmato la breve scena richiesta dalla sceneggiatura. Infine una nota di colore, una freddura, sulla “vipera di palude” , il serpente che, in questa versione, viene interpretato da un innocuo rettile il cui nome di battesimo è Kevin. La troupe si aspettava un nome più esotico per quello che ci viene descritto da Conan Doyle come “il più velenoso serpente di tutta l’India”, ma l’addestratore di animali, interrogato al proposito rispose candidamente: “Niente affatto… gli ho dato quel nome perché mi ricorda da vicino un tipo col quale una volta ho lavorato...”. Ah! Les Anglais! 6
I Personaggi Sherlock Holmes (ii) Già nel 1889 (HoUN) aveva investigato su circa 500 casi “di capitale importanza” che divennero 1000 nel 1891 (FiNa). In quell’anno fu creduto morto nella lotta contro il temibile Prof. Moriarty e invece girovagò sotto falso nome, forse per motivi politici o per sfuggire ai seguaci del Professore. Nel 1894 riprese il suo posto a Londra (eMPT) e la collaborazione con Watson, affrontando centinaia di nuovi casi e fondando una piccola ma efficiente agenzia. Holmes non era un detective privato, come altri, ma l’unico Consulting Detective: la corte d’appello dei casi disperati (STUD). A lui ricorrevano, non solo la polizia, ma anche gli altri detectives quando si trovavano di fronte ad un problema irrisolvibile. Si ritirò nel 1904 (Cree) in un cottage nel Sussex, vicino al mare (LaST, LioN, SeCo), ma, di nuovo, la storia del suo completo ritiro è probabilmente un falso, visto che almeno dal 1912 si impegnò in una campagna, iniziata negli Stati Uniti e durata due anni, contro il servizio segreto di Berlino ( LaST). Non si sa dove si trovi ora il Grande Detective e nemmeno cosa faccia. Se scriverete al 221b di Baker Street riceverete una lettera, molto cortese, a firma della segretaria della Sherlock Holmes Society di Londra, che vi avvertirà che Mr. Sherlock Holmes è dolente, ma si è ritirato e non può occuparsi del vostro caso, gode però ottima salute e vi manda i suoi più cordiali saluti. continua...
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Il Carbonchio Azzurro
La Banda Maculata
Titolo originale The Blue Carbuncle
Titolo originale The Speckled Band
Tratto dal romanzo The Blue Carbuncle (1892)
Tratto dal romanzo The Speckled Band (1892)
Produttore June Wyndham-Davies
Produttore June Wyndham-Davies
Regia David Carson
Regia John Bruce
Cast Sherlock Holmes - JEREMY BRETT Dr John Watson - DAVID BURKE Mrs Hudson - ROSALIE WILLIAMS Ispettore Bradstreet - BRIAN MILLER Contessa di Morcar - ROSALIND KNIGHT John Horner - DESMOND MCNAMARA James Ryder - KEN CAMPBELL Catherine Cusack - ROS SIMMONS Peterson - FRANK MILLS
Cast Sherlock Holmes - JEREMY BRETT Dr John Watson - DAVID BURKE Mrs Hudson - ROSALIE WILLIAMS Dr Grimesby Roylott - JEREMY KEMP Helen Stoner - ROSALYN LANDOR Julia Stoner - DENISE ARMON Autista - JOHN GILL Thorne - TIMOTHY CONDREN Percy Armitage - STEPHAN MALLATRATT
Durata 50 minuti ca.
Durata 50 minuti ca.
© 1984, Granada Television Limited © 2005, Malavasi Editore s.r.l.
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