Dirigente - Aprile 2012

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N. 4 APRILE 2012

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA PENSIONI 2012 LE NOVITÀ DELLA NORMATIVA AZIENDE & CRISI I SUSSIDI SONO EFFICACI?

GLI ITALIANI E IL TELEFONO

DIGITO

SUM

ERGO

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)


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Sommario

Editoriale 4 Italia: servono nuove rappresentanze

Pensioni 38 Novità 2012 post-carriera

Copertina 6 Quando il digital diventa smart 12 L’opinione dei nostri associati attivi nel settore

Formazione 47 Collaborare genera valore

Manageritalia 59 Calendario assemblee territoriali

Diritto 50 Separazione e figli: l’affido condiviso

60 Indennità di disoccupazione 70 Soloperte

RUBRICHE

Azienda 14 Incentivi sì, incentivi no

21 Osservatorio legislativo Cultura 18 Idee e buoi dei paesi tuoi

32 Catturati dalla rete 54 Lifestyle

Fondo Mario Negri: bilancio 2011 22 Una strategia vincente: cautela e scelte mirate

Fasdac 62 Quando si applica la “quota 85” Cure dentarie in convenzione diretta Associazione Antonio Pastore 63 Il rendimento della polizza capitale differito per il 2011: 3,77%

55 Fuori ufficio 56 Libri 57 Lettere

Assidir 28 Finalmente e-commerce: assicurati ovunque

InfoMANAGER

58 …al fin della licenza, io tocco! N. 4 APRILE 2012

Intervista 34 Francesca Pasinelli Di corsa contro le malattie genetiche

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA PENSIONI 2012 LE NOVITÀ DELLA NORMATIVA AZIENDE & CRISI I SUSSIDI SONO EFFICACI?

GLI ITALIANI E IL TELEFONO

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali

Fondo di previdenza Mario Negri

CFMT Centro di formazione management del terziario

Associazione Antonio Pastore

DIGITOERGOSUM MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)

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Editoriale a cura del presidente Manageritalia

ITALIA: SERVONO NUO

C

i risiamo. Ritorniamo alla cattiva politica. Rullano i tamburi: “tra 12 mesi se vinciamo noi faremo la nostra riforma del lavo-

ro, se vincono gli altri faranno la loro riforma”. Ci sono tutte le premesse per continuare ad alimentare il modello perverso del sistema bipolare italiano per il quale chi governa azzera il pregresso e legifera ex novo, quando sarebbe necessario dare continuità o aggiungere valore alla normativa esistente salvo eliminare eventuali iniquità sociali. Come se non bastasse, a ulteriore conferma del pensiero diffuso che la politica si è autoesautorata, i partiti sono ritornati miopi e litigiosi in prossimità delle prossime elezioni amministrative. Credo, e non sembri qualunquismo, che se gli italiani avessero uno strumento istituzionale per sfiduciare i loro rappresentanti politici nelle due camere e non solo, visto che questi si appellano alla volontà sovrana del popolo espressa attraverso il voto, la gran parte di loro sarebbe in cerca di occupazione o già ritornata a occuparsi del lavoro svolto in precedenza. Il rischio insomma è che la politica, per meschini tornaconti o intrighi di palazzo, butti alle ortiche l’opportunità storica di concentrarsi fino alle prossime elezioni su un pacchetto di riforme costituzionali e non, per ridurre e ottimizzare i costi della macchina dello stato, a partire da quelli della politica stessa e sul varo di una legge elettorale che ridia la possibilità ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti e preveda lo snellimento dei processi legislativi. I tempi sono strettissimi e richiedono una grande condivisione degli obiettivi. La riforma del mercato del lavoro, quella fiscale e le altre già deliberate, sono dei prerequisiti fondamentali per sostenere la ripresa e per mettere in condizione il sistema produttivo di intercettare i momenti di opportunità per tornare a crescere. La ripresa è una corsa a ostacoli che non si può af-


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UOVE RAPPRESENTANZE frontare correndo nel sacco, saltellando con una gam-

ciali, già duramente provate (nel momento in cui scri-

ba o con le mani legate dietro la schiena mentre gli

viamo sembra si sia arrivati a un punto di equilibrio

altri concorrenti saltano liberamente gli ostacoli. Il

che ci auguriamo sarà condiviso da tutti).

governo tecnico deve eliminare questi vincoli e por-

Credo piuttosto sia necessario combattere una batta-

re le condizioni per aumentare la produttività delle

glia per ripensare a nuovi modelli della rappresentan-

aziende, senza la quale non si può ipotizzare un au-

za, da quella politica a quella sindacale, a quella istitu-

mento dei livelli occupazionali.

zionale, a quella dei movimenti di opinione, a quella

Occorre riconquistare la fiducia degli investitori in-

degli ordini professionali, senza dover subire l’umilia-

terni ed esteri, richiamare le aziende al loro ruolo so-

zione della sconfitta che rende ancora più improbo il

ciale e al dovere di produrre e reinvestire la ricchez-

lavoro di riposizionamento e il recupero di credibilità.

za accumulata in precedenza, ripristinare le condi-

È un percorso ineludibile poiché si sono modificati

zioni di legalità con una lotta senza quartiere alla cri-

tutti i paradigmi sui quali si fondano gli attuali mo-

minalità, semplificare le regole per fare impresa, sbu-

delli della rappresentanza, ma soprattutto è cambia-

rocratizzare i rapporti con le istituzioni locali e gli en-

to il contesto che ha generato gli attuali modelli do-

ti preposti, accorciare i tempi della giustizia civile,

po il Sessantotto a partire dai primi anni Settanta.

dare certezze di regole e diritti, dare trasparenza agli

I modelli della rappresentanza sono infatti quelli di

appalti senza i condizionamenti della criminalità or-

un’Italia incrostata di corporativismo, rigidità, guaren-

ganizzata, delle lobby affaristiche di qualsiasi tipo o

tigie: una zavorra che non possiamo più permetterci.

della pervasività dell’oligarchia statale, inserire nei

È necessario un cambio di passo, cui tutti dobbiamo

piani dei costi aziendali la flessibilità e la mobilità

concorrere anche a costo di rinunciare a qualche pri-

quali leve strategiche, diminuire il carico fiscale sul-

vilegio o rendita di posizione, se non vogliamo ritro-

le attività produttive e sul lavoro dipendente, agevo-

varci a essere un paese vecchio e marginale.

lare la patrimonializzazione delle imprese e l’acces-

Noi dirigenti, per quanto ci riguarda, abbiamo già co-

so al credito, premiare gli investimenti in ricerca e

minciato a fare la nostra parte.

sviluppo, fare rispettare i tempi dei pagamenti, in-

Come ricordavo su queste pagine il mese scorso, stia-

centivare e premiare la cultura del merito, incentiva-

mo procedendo verso l’aggregazione in un nuovo

re un moderno modello di bilateralità per struttura-

soggetto di tutta la dirigenza italiana, pubblica e pri-

re un sistema di servizi per gestire le politiche attive

vata, e delle alte professionalità.

per il lavoro, i sistemi di welfare privati e regolare gli

Un soggetto che nasce con l’ambizione di contare, di

interventi dello stato (leggasi flexsecurity).

portare idee nuove e fresche perché – come dicevo –

Danzare tutti quanti intorno al vecchio totem dell’art.

in un’epoca di totale trasformazione, servono un’iden-

18 sfidandosi con inni di guerra vuol dire caricare un

tità, una cultura manageriale in grado di sostenere e

tema di significati ideologici che nulla hanno a che

favorire il cambiamento e quella forza innovativa sen-

fare con i problemi reali. Sarebbe stato disastroso in-

za la quale saremmo destinati a soccombere.

fatti creare intorno all’art. 18 una sorta di duello muscolare, senza cercare una forma di compromesso che

Guido Carella

tenesse conto anche del malessere di alcune fasce so-

(guido.carella@manageritalia.it) APRILE 2012

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QUANDO IL DIGITAL DIVENTA Copertina

Le nuove tecnologie offrono strumenti sempre più potenti e diffusi nel nostro paese. Una ricerca fa luce sui nuovi trend del mobile e sulle opportunità per il marketing

P

ER FAVORE, NON CHIAMATELO PIÙ “TELEFONINO”: l’utilizzo che gli italiani fanno del cellulare è sempre meno legato alle chiamate (anche se cresce il numero di nostri concittadini che rinunciano al fisso a favore del solo mobile) e a dire il vero abbiamo superato l’era dell’sms. Gli italiani, come emerge dall’indagine svolta da AstraRi-

cerche per A-Tono, pensano al cellulare sempre meno come strumento per parlare e sempre più come device, ossia dispositivo che permette di inviare e ricevere informazioni, principalmente passando per la “linea dati”. Il cambiamento nelle abitudini è rapidissimo, intenso e inarrestabile: alla fine del 2010 il 66,2% degli intervistati affermava che la prima modalità per contattare un’altra persona (familiare, amico, conoscente, collega di lavoro ecc.) era la telefonata; in meno di un anno e mezzo (febbraio 2012) si è scesi al 51,9%. Come a dire che quasi la metà degli italiani contatta altre persone via cellulare digitando e non parlando. Questo fenomeno presenta differenze rilevantissime in base all’età del rispondente:

Cosimo ed Enrico Finzi

se è vero che i due terzi dei 45-65enni contattano persone innanzitutto chiamandole, salta all’occhio come questa percentuale scenda al 48,5% tra i 25-44enni, crollando fino al 15,3% fra i giovanissimi (14-18enni). L’alternativa alla chiamata è l’sms: il numero di “messaggini” inviati dagli italiani è altissimo se confrontato a quello di altri paesi ed è in continua crescita; tuttavia, di anno in anno diminuisce (seppure di poco) il numero di utilizzatori di sms, visto che sono adottate forme alternative più moderne, più interattive, anche multidestinatario e, conti alla mano, più economiche: l’invio di messaggi istantanei (come quelli via Viber, iMessage ecc.), post sui social network (Facebook, Twitter, Linkedin e molti altri), email. Italiani pluricellulari Ma cosa sta succedendo agli italiani nel rapporto con i cellulari? Innanzitutto il numero di device utilizzati è molto elevato: poco più del 40% utilizza più di un cellulare (ad esempio, uno per lavoro e uno per motivi personali, a volte anche per poter usufruire di tariffe ottimizzate in base al-

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SMART l’operatore delle persone con cui si hanno più contatti, a volte per poter avere a disposizione funzionalità evolute non presenti nel dispositivo che si è soliti adoperare). Tuttavia questo dato è in diminuzione ri-

spesa complessiva per la telefonia e l’accesso ai dati in mobilità.

Tra il 2008 e il 2009 gli italiani hanno preso coscienza dei molteplici utilizzi che possono fare del loro cellulare

spetto alla fine del 2010, quando

Cosa intendiamo per dispositivi

più della metà dei nostri concitta-

sempre più potenti? Nel 2010 Niel-

dini era “pluricellulare”: i disposi-

sen media research rilevava che il

tivi sono sempre più potenti e

37% degli utenti di cellulare dispo-

calcolo; nel 2011 il dato saliva fino

quindi viene meno l’utilità per al-

neva di uno smartphone, cioè di un

al 50% per toccare il 58% all’inizio

cuni user di avere più device; inol-

dispositivo evoluto, plurifunzio-

del 2012. In effetti, secondo Astra-

tre, la crisi economica ha spinto al-

nale, con accesso a internet, possi-

Ricerche si assiste a una crescita

cuni consumatori a rinunciare al

bilità di aggiunta di nuove applica-

continua e notevole delle funzio-

secondo cellulare per limitare la

zioni e buona o ottima potenza di

nalità note (anche se eventualmenAPRILE 2012

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Copertina

Le applicazioni sono un concetto ben noto al 56,6% degli utenti di cellulare (con una fortissima crescita rispetto al dicembre 2010: +18,4%) e sono già state installate personalmente dal 23,5%

utilizzato per inviare sms (92,5%),

il 38,8% di chi navigava in internet

per scattare fotografie (70,8%), per

in mobilità riteneva il proprio im-

ascoltare musica (49,4%), per geo-

porto mensile eccessivo, mentre

localizzarsi (26,7%), per navigare

nel 2012 questa percentuale è qua-

in internet (dichiara di farlo rego-

si dimezzata (19,7%), e ha supera-

larmente il 25,9% e saltuariamen-

to il 50% la parte di user che ritie-

te il 18,4%). In un paese come l’Ita-

ne la spesa mensile giusta (33,9%)

lia in cui l’informatizzazione via

o persino conveniente (22,8%).

computer e l’accesso a internet da casa o dal lavoro sono in continua

Internet? No, App

crescita – ma comunque su livelli

La modalità di utilizzo di internet

sensibilmente inferiori ai princi-

da cellulare è differente (e lo è

pali paesi del mondo occidentale

sempre di più) dalla modalità tipi-

te non utilizzate) del proprio di-

– la crescita dell’utilizzo in mobi-

ca dei computer: quando utilizzia-

spositivo; in particolare tra il 2008

lità di internet ci rende primi o co-

mo un desktop o un laptop apria-

e il 2009 gli italiani hanno preso co-

munque nelle primissime posizio-

mo un browser internet (Internet

scienza dei molteplici utilizzi che

ni nel ranking internazionale.

Explorer, Chrome, Firefox, Safari

possono fare del loro cellulare.

Certo, potrebbe sorgere il dubbio

ecc.) e carichiamo le pagine che ci

Le percentuali in maggior crescita

che internet mobile sia un servizio

interessano digitandone l’indiriz-

nelle ultime due rilevazioni sono

costoso per gli utenti, mentre le in-

zo, cliccando su un link, facendo

quelle relative a tutto ciò che è

dagini svolte mostrano una conti-

una ricerca tramite un motore.

“scambio di dati”: gli italiani sono

nua crescita del ricorso a contratti

Ma, come la rivista Wired ha scrit-

sempre più consapevoli di potersi

di tipo flat (che consentono al-

to due anni fa, “Il web, per come

collegare a internet tramite il loro

l’utente di navigare “a cuor legge-

lo conosciamo, è morto”. Il nuovo

cellulare (78,3%), di poter inviare e

ro”), con una concentrazione nel-

paradigma (e per nuovo non in-

ricevere email (63,3%), di poter ac-

la fascia di prezzo mensile tra i 5 e

tendiamo quello del futuro, ma

cedere ai social network (55,3%: un

i 20 euro (in effetti gli operatori

quello già co-presente e sicura-

raddoppio in poco più di due an-

stanno offrendo tariffe tra i 9 e i 12

mente perdurante) è quello delle

ni), di avere funzionalità di localiz-

euro); ma soprattutto è la valuta-

App che si possono installare su-

zazione geografica (Gps: 42,9%).

zione della propria spesa telefoni-

gli smartphone o sui tablet (e abi-

Naturalmente la crescita delle

ca per internet in mobilità che con-

tuiamoci a pensare che sarà il

funzioni disponibili e della loro

sente di affermare che le tariffe so-

“modello” anche da computer) e

effettiva conoscenza ha “trainato”

no sempre più adeguate alle ex-

che consentono di avere un’espe-

l’effettivo utilizzo: il cellulare è

pectation della domanda: nel 2009

rienza utente superiore a quella della tradizionale navigazione.

L’INDAGINE

Ebbene, le applicazioni sono un concetto ben noto al 56,6% degli La ricerca quantitativa, svolta da AstraRicerche per A-Tono (l’azienda/

utenti di cellulare (con una fortis-

agenzia punto di riferimento nel mondo del mobile marketing e delle digital

sima crescita rispetto al dicembre

communication solution, con una competenza fortemente orientata alla

2010: +18,4%) e sono già state in-

comunicazione digitale interattiva), ha visto coinvolti più di 1.200 14-65enni.

stallate personalmente dal 23,5%. Il rapporto degli italiani con le ap-

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plicazioni è in parte simile a quello presente in altri paesi occidentali, ma mostra anche delle sue peculiarità: come altrove, per trovare un’applicazione da installare gli utenti cercano nelle directory dei principali produttori di hardware e software per cellulari (l’App Store di Apple, l’Android Market ora Google Play, il Nokia Ovi Store), visualizzando le hit del momento o cercando in base al tipo di funzionalità richiesta (intrattenimento, istruzione, edicola, sport, produttività ecc.); ma il nostro spirito “lati-

L’utilizzo principale degli smart-

zatori comprese tra il 21% e il 35%

no” si fa sentire anche in questo ca-

phone completi di sistema Gps è

a cui si sommano consumatori che

so, visto che per quasi un utente su

tuttora quello di navigatore per po-

ancora non le utilizzano, ma che

due il consiglio diretto – di perso-

ter ricevere indicazioni stradali

manifestano interesse per l’instal-

na, di amici o conoscenti – è molto

(per spostarsi da una posizione a

lazione futura (con percentuali at-

rilevante come modalità di cono-

un’altra in automobile, con i mezzi

torno al 20%, solo in rari casi poco

scenza delle nuove applicazioni.

pubblici, a piedi), ma ci sono molti

superiori al 10%). Si tratta del repe-

Cercando di intercettare un trend

altri tipi di applicazioni di questa

rire informazioni circa attività eco-

di mercato parzialmente visibile

tecnologia con percentuali di utiliz-

nomiche nelle vicinanze o, ancor

già nella precedente edizione, A-Tono e AstraRicerche hanno deciso di focalizzare l’attenzione sull’utilizzo delle applicazioni che “sfruttano” il Gps per rendere l’esperienza dell’utente ancora migliore e per fornirgli servizi a valore aggiunto. Più del 40% degli user di cellulare ritiene di avere un dispositivo di localizzazione nel proprio device mobile; di questi quasi la metà lo utilizza lasciando il sistema di geolocalizzazione sempre attivo o gestito in modo “intelligente” dallo smartphone, che ne attiva l’antenna solo quando un’applicazione lo richiede (avendo rilevanti vantaggi per la durata della batteria). APRILE 2012

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Copertina sponibile online, ma soprattutto lo sono sempre più quando sono fuori casa, non connessi alla loro “linea fissa”. Tutto ciò è già il presente (e per una volta il consumatore pare essere più avanti di alcuni responsabili aziendali che non hanno ancora colto le potenzialità del mobile marketing). Il futuro E se guardiamo un po’ più in là rispetto ad adesso? AstraRicerche ha testato cinque semplici concetti di utilizzo innovativo (ma tecnicamente già possibile) degli smartphone: i risultati, in sintesi, dimostrano la grandissima apertura più specificamente, nel trovare

e – con un boom che AstraRicerche

dei consumatori a soluzioni che

punti-vendita che offrono un pro-

prevede travolgente nei prossimi

possano dar loro un valore ag-

dotto che il consumatore sta cercan-

due anni – applicazioni di social

giunto, un vero miglioramento di

do; ma anche di applicazioni che

networking sia per restare in con-

alcuni aspetti della loro vita.

consentono di avere informazioni

tatto con le persone già nella nostra

Risulta particolarmente attraente

(giornali online, servizi di meteoro-

cerchia di amici sia per conoscere

l’ipotesi di gestire la propria casa a

logia ecc.) geolocalizzate.

nuove persone che hanno caratteri-

distanza dal cellulare, ma anche –

E non solo: sono in forte crescita le

stiche o interessi simili ai nostri e

tema attualissimo e già in parte in-

App che consentono di trovare

che si trovano a pochi passi da noi.

cluso in alcuni decreti che il Parlamento dovrà discutere – di comu-

spettacoli cinematografici, teatrali o eventi mondani vicini al luogo in

Social network e nuovi trend

nicare al medico i risultati di alcu-

cui ci si trova quando le si utilizza

È il social networking l’altro gran-

ne rilevazioni autonomamente ef-

de cambiamento a cui stiamo assi-

fettuate a casa, inviando i dati via

stendo nell’utilizzo di internet in

cellulare. Anche i micro-pagamen-

mobilità: una singola fetta sempre

ti (fino a 25 euro) effettuati avvici-

più consistente di utenti di Face-

nando il cellulare dotato di chip

book, di Google+, di Twitter e di

Nfc a un lettore ottengono un ele-

numerosi altri social network vi

vato consenso: il 29,7% lo ritiene

accedono anche con il cellulare (o

“molto” interessante (e questa po-

solo con un dispositivo mobile). È

trebbe essere una svolta per un

questa la vera svolta degli User

paese come l’Italia in cui la diffu-

generated contents (Ugc): non so-

sione delle carte di credito non su-

lo gli utenti sono sempre più atti-

pera il 35%). Superano il 28% di fa-

vi nella creazione di ciò che è di-

vore anche l’idea di inglobare le

Risulta particolarmente attraente l’ipotesi di gestire la propria casa a distanza dal cellulare, ma anche di comunicare al medico i risultati di rilevazioni autonomamente effettuate

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funzioni di telecomando nel proprio smartphone (con cui si potrebbero anche acquistare programmi pay-per-view) e le soluzioni di pagamento ancor più sicuro via internet, grazie a un piccolo lettore di carte di credito agganciabile all’occorrenza al proprio device. Immaginate ora di essere a un concerto, a un evento culturale, a un matrimonio o – ancora meglio – a una convention aziendale, a un congresso, all’evento di lancio di un prodotto o di un servizio. Le persone attorno a voi potrebbero non conoscersi, ma condividere lo stesso interesse nello stesso momento e nello stesso luogo: una sorta di network sociale temporaneo, ben localizzato, fortemente caratterizzato da uno scopo comune. Non sarebbe interessante poter condividere pensieri, immagini, filmati, documenti informatici, hyperlink con queste persone? Non vorreste vedere anche voi come gli altri vivono l’esperienza che voi stessi state vivendo in quel momento? E se questa esperienza fosse il vostro evento, la vostra attività di comunicazione? Non sarebbe fantastico poter condividere informazioni “qui e ora” e raccogliere i contenuti generati dagli altri? Tutto ciò non è il futuro, ma il presente: se avete un iPhone o un dispositivo Android recente potete cercare nell’AppStore Swarmbit, applicazione sviluppata da A-Tono prendendo ispirazione dagli studi del sociologo Zygmunt Bauman sullo “sciame”.

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Copertina

L’OPINIONE DEI NOSTRI ASSOCIATI ATTIVI NEL SETTORE PIETRO SCOTT JOVANE amministratore delegato Microsoft Italia In che modo gli smartphone impattano sulle abitudini di consumo degli utenti? «Oggi gli smartphone sono diventati strumenti dai quali difficilmente ci separiamo, come confermato da alcune recenti ricerche, e quindi sono convinto che nei prossimi anni assisteremo a nuovi scenari di utilizzo. Un’area in forte fermento, per esempio, riguarda il mondo dei pagamenti mobile, dove le stime di mercato rilevano che a livello mondiale le transazioni via cellulare passeranno dai 2,1 miliardi del 2012 ai 22,6 miliardi nel 2015. Altri fenomeni riguardano la geolocalizzazione e lo sviluppo di applicazioni con servizi business». Cresce il numero di utenti con smartphone, nessun problema con la rete? «Sicuramente le reti dovranno adeguarsi alle crescenti richieste degli utenti che vorranno sempre più utilizzare il loro smartphone per restare in contatto con i propri interessi ovunque si trovino. Mi aspetto che gli operatori mobili sapranno cogliere tali esigenze per offrire agli utenti reti sempre più performanti. Per quanto ci riguarda, stiamo lavorando per integrare nei nostri smartphone Windows phone le ultime tecnologie e recentemente abbiamo presentato un modello per il mercato americano che supporta le connessioni Lte (Long term evolution, o anche 4G, ndr)». 12

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Internet sarà utilizzato sempre più in mobilità o resteranno alcune funzioni legate al computer fisso? «Non intravedo un modello prevalente sull’altro. Oggi, gli utenti hanno a disposizione una molteplicità di dispositivi per lavorare e divertirsi dovunque si trovino e a seconda delle loro specifiche esigenze. Da sempre, lavoriamo proprio in questa direzione, ovvero quella di offrire la più ampia gamma di dispositivi, siano essi pc, tablet, smartphone e console di gioco per rispondere alle diverse richieste degli utenti. Parallelamente stiamo lavorando per offrire un’interfaccia e contenuti unici e replicabili sulle diverse piattaforme per garantire esperienze integrate di utilizzo delle nostre tecnologie su diversi device. Oggi, infatti, posso per esempio giocare a casa con la mia console Xbox e proseguire il gioco sul mio smartphone anche quando mi trovo in attesa all’aeroporto. Oppure posso lavorare a una presentazione dal pc dell’ufficio e rivederla con i miei colleghi sul mio Windows phone prima di entrare in un meeting con i clienti». Un app che consiglia? «Trovo particolarmente utile Lync perché mi consente di comunicare in tempo reale con i miei colleghi ovunque mi trovi senza dover ricorrere alle telefonate». Il social network che usa di più? «Trovo molto interessante e utile Twitter».


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VINCENZO AURUCCI care account manager di Nokia per Telecom Italia e H3G Quali saranno le funzionalità degli smartphone del futuro? «Credo che gli smartphone continueranno a evolversi integrando una varietà sempre più ampia di funzioni, capacità e tecnologie in grado di soddisfare pienamente le più diverse esigenze delle persone. Per quanto riguarda Nokia, il nostro obiettivo sarà sempre quello di facilitare la comunicazione tra le persone, ponendole al centro dei nostri interessi, con i loro contatti, le loro abitudini, la loro vita». Internet sarà utilizzato sempre più in mobilità o resteranno alcune funzioni legate al computer fisso? «Aver portato internet in mobilità rispecchia la natura stessa di ciò che è questo strumento. In quest’ottica credo che il mondo del web sarà completamente inglobato negli smartphone abbattendo così i limiti imposti dai computer fissi». Quali sono i maggiori vantaggi e funzionalità di uno smartphone per un manager? «Credo che lo smartphone ideale di un manager sia in grado di

garantire le stesse funzionalità del pc del proprio ufficio, come la gestione dei documenti, la connessione a internet, la posta, ma con il grande vantaggio di potersi staccare dalla propria postazione portando così il lavoro a una dimensione mobile che prescinde dal luogo o dal momento della giornata in cui viene svolto». Un’App che consiglia? «Ormai per me è imprescindibile l’applicazione Nokia Maps, l’app gratuita di navigazione veicolare e pedonale. Dovendo recarmi spesso da clienti e fornitori in posti lontani da raggiungere, avere un navigatore sempre con me mi permette di non sbagliare mai strada». Il social network che usa di più? «Uso spesso Facebook, un ottimo strumento per restare in contatto con gli amici, per condividere foto, interessi e opinioni su temi d’attualità. Preferisco invece Linkedin per le relazioni professionali con i colleghi e le persone conosciute durante l’esperienza lavorativa».

ALBERTO ACITO managing director di Rim Italia - Research in motion (BlackBerry) Quali saranno le funzionalità degli smartphone in futuro? «Tra le diverse tecnologie, business e consumer, sulle quali Rim sta puntando per il futuro, una è l’Nfc (Near field communication) che apre diversi scenari interessanti oltre i “semplici” pagamenti in mobilità. Abbiamo diverse sperimentazioni in corso in tutto il mondo. In Italia mi fa piacere citare il caso di Ticket restaurant mobile. Si tratta di un progetto che ha visto il coinvolgimento di diverse realtà e in partnership con Edenred, inventore del Ticket restaurant. Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano, è previsto che a 100 beneficiari per sei mesi venga consegnato uno smartphone BlackBerry dotato dell’apposita applicazione Ticket restaurant mobile che funziona attraverso tecnologia Nfc. Il servizio è spendibile in una rete di 60 punti vendita (bar, ristoranti, market) nel raggio di alcuni chilometri dal Politecnico». Internet sarà utilizzato sempre più in mobilità o resteranno alcune funzioni legate al computer fisso? «I trend sono inevitabilmente cambiati e nel futuro di internet le connessioni mobile saranno le protagoniste, a partire dal nuovo standard Lte appena sbarcato in Asia e America e prossimo all’arrivo anche in Europa. Il nostro obiettivo è collaborare con i principali attori, dalle istituzioni agli operatori di telecomunicazioni, per lo sviluppo della banda larga mobile».

Quali sono i maggiori vantaggi e funzionalità di uno smartphone per un manager? «Innanzitutto essere connessi al web in ogni luogo e in ogni momento. Gli smartphone ci permettono di restare in contatto con colleghi attraverso alcuni strumenti che replicano le funzioni desktop come push email, calendario e agenda, oppure di accedere ad applicazioni aziendali quali Customer relationship management, Sales e Field force automation». Un’App che consiglia? «Tra le diverse applicazioni proposte dalla piattaforma, cito Documents to go con la quale, direttamente sul mio smartphone, posso visualizzare e modificare documenti in modo rapido ed efficiente in qualsiasi luogo io mi trovi. E su BlackBerry è anche gratuita». Il social network che usa di più? «Sicuramente Linkedin. Ho molti collegamenti, apprezzo la continua possibilità di conoscere un numero sempre maggiore di professionisti e di poter rimanere aggiornato sulle principali evoluzioni del mercato del lavoro, soprattutto nel nostro settore che è in continua evoluzione». APRILE 2012

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Azienda

INCENTIVI SÌ, INCENTIVI

S

TANDO AI DATI FORNITI dal ministero dello Sviluppo economico nella “Relazione sugli interventi di so-

Cosa fare per rimettere in moto l’economia? Con il perdurare della crisi si moltiplicano le richieste di sostegni alle imprese per il rilancio delle attività produttive. Ma bastano gli incentivi? E in che modalità? Ivan Centomani

14

APRILE 2012

stegno alle attività economiche e produttive”, l’intero sistema delle imprese italiane, nel solo 2008, avrebbe beneficiato complessivamente di circa dieci miliardi di euro di agevolazioni (e finanziamenti) attraverso 91 in-

terventi nazionali e 1.216 locali. Nello stesso anno, sarebbero stati oltre sei i miliardi di euro ottenuti direttamente dallo stato e 1,85 dalle regioni (entrambi al netto delle agevolazioni) a fronte di circa 133.500 domande presentate. Nel 2009, invece, la somma complessiva di cui avrebbero beneficiato le imprese è di poco superiore agli 11 miliardi di euro e, per quanto i dati relativi agli anni 2010-2011 non siano ancora stati resi noti, da un calcolo approssimativo si ritiene che comunque abbiano sfiorato i 13,5 miliardi di euro. Nel calcolo di queste somme, però, non tutti prendono in considerazione anche quelle di origine comunitaria che, per il periodo che va dal 2007 al 2013, sono pari a circa 125 miliardi di euro, considerando congiun-


••04CENTOMANI

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Pagina 15

I NO

la “Competitività dei sistemi pro-

li relativi alle nascite di nuove im-

duttivi e dell’occupazione”, cui so-

prese che, stando ai numeri elabo-

no assegnate complessivamente

rati dal ministero dello Sviluppo

circa 19,2 miliardi di euro (ma è ov-

economico, nel periodo 2008-2011

vio che anche le quote assegnate al-

sono state pari a 1.598.224 a fron-

le altre otto priorità vadano co-

te di 1.421.676 cessazioni (di varia

munque a interessare, seppur in

tipologia), con un saldo positivo

via mediata, le stesse pmi).

pari a 176.548.

Quello che possiamo chiederci a

tamente le risorse dei Fondi strut-

questo punto è se tutti questi finan-

turali comunitari (28,7 miliardi),

ziamenti servano realmente alle

quelle relative al cofinanziamento

imprese oppure no. Di certo, se si

nazionale (statale e regionale, pari

volesse rispondere guardando so-

a 31,6 miliardi) e, infine, le risorse

lo al numero di imprese fallite in

aggiuntive nazionali specifica-

Italia negli stessi anni, la risposta

mente dirette allo sviluppo territo-

non potrebbe che essere negativa.

riale delle aree sottoutilizzate (64,7

Stando infatti alle analisi effettuate

miliardi).

dall’Osservatorio crisi d’impresa

Tutte queste (enormi) somme ri-

di Cerved Group, sarebbero state

sultano articolate su dieci priorità

oltre 7.000 le imprese fallite nel

Nel solo 2011, il flusso di iscrizioni

del Quadro strategico nazionale.

2008, 9.000 nel 2009, 11.000 nel 2010

di nuove imprese è stato pari a

Di queste, due vanno direttamente

e addirittura più di 12.000 nel 2011.

391.310, contro un flusso di cessa-

alle imprese e sono quelle riferite

Oltre 7.000 le imprese fallite nel 2008, 9.000 nel 2009, 11.000 nel 2010 e addirittura più di 12.000 nel 2011

zioni al netto delle cancellazioni di

alla “Promozione, valorizzazione e

Chi entra, chi esce

ufficio di 341.081 con un saldo de-

diffusione della ricerca e dell’inno-

Per onestà intellettuale a questi

mografico positivo, quindi, pari a

vazione per la competitività” e al-

dati occorre anche affiancare quel-

50.229, su uno stock complessivo di imprese registrate che si attesta su poco più di sei milioni e centomila in tutto il territorio. Come al solito, però, il problema non può essere affrontato solo con i numeri (quanto meno non in Italia). Tanto per cominciare, infatti, operare un parallelismo tra incentivi da un lato e fallimenti dall’altro rischierebbe di essere non solo fuorviante ma addirittura errato sotto molteplici punti di vista. Intanto perché i primi non sempre sono riconducibili ai secondi, nel senso che non sempre chi ha preso contributi è poi lo stesso che ha dichiaAPRILE 2012

15


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11:00

Pagina 16

Azienda

«I sussidi alle imprese sono generalmente inefficaci, si incentivano spesso investimenti che sarebbero stati effettuati comunque, si introducono distorsioni di varia natura, penalizzando frequentemente imprenditori più capaci» Mario Draghi

16

Al punto che, qualora pure si po-

lazione delle attività produttive” e

tessero (e volessero) confrontare

a quelli previsti dalla legge 46/82

esattamente le aziende destinata-

“Interventi per i settori dell’econo-

rie di contributi pubblici con quel-

mia di rilevanza nazionale”.

le fallite, si rischierebbe ugual-

Dalla prima relazione emerge che

mente di non dare risposta alla do-

le “nuove imprese del Mezzogior-

manda precedente (e d’altronde

no, beneficiarie delle agevolazioni

quando il problema di un’azienda

derivanti dalla legge 488/92, vi-

non è, o non è solo, di tipo econo-

vono più a lungo delle imprese

mico, difficilmente un incentivo

che, dotate di profili simili, non

può bastare a risolverlo).

hanno goduto degli stessi incentivi” e che “su un periodo di osser-

Agevolazioni inefficaci

vazione lungo poco meno di 15

In un convegno tenuto nel 2009,

anni, le nuove imprese agevolate

l’allora governatore della Banca

giungono a 14 anni di vita 55 vol-

d’Italia Mario Draghi disse che «i

te su 100, con una probabilità su-

sussidi alle imprese sono general-

periore alle analoghe imprese non

mente inefficaci, si incentivano

agevolate del 30%”. Sempre con

spesso investimenti che sarebbero

riguardo alle possibilità di falli-

stati effettuati comunque, si intro-

mento, nello stesso rapporto si af-

ducono distorsioni di varia natura,

ferma che le imprese beneficiarie

penalizzando frequentemente im-

di contributi pubblici “denuncia-

prenditori più capaci. Non è per-

no a ogni età una probabilità di

tanto dai sussidi che può venire

presentare un evento di default

uno sviluppo durevole delle attivi-

nel corso dell’anno successivo co-

tà produttive». Pochi giorni dopo

stantemente inferiore alle omolo-

aggiunse che «è più proficuo inve-

ghe imprese non beneficiarie”.

stire le risorse pubbliche nell’effet-

Nella seconda relazione, le con-

tiva applicazione delle leggi piutto-

clusioni sono sostanzialmente

rato fallimento. Poi perché le origi-

sto che nell’erogazione di sussidi».

analoghe e addirittura si afferma

ni delle crisi d’azienda sono spes-

Anche in questo caso, però, posso-

che i finanziamenti concessi ai

so varie e pure complesse, oltre

no essere di aiuto alcune stime ef-

sensi della legge 46/82 generano,

che generate da fattori tanto inter-

fettuate dal citato ministero dello

nelle aziende agevolate, un mi-

ni (inefficienza, rigidità, decadi-

Sviluppo economico che ha pro-

glioramento delle prospettive fu-

mento dei prodotti, errori strategi-

dotto ben due distinte relazioni su-

ture e la possibilità non solo di re-

ci, inerzie organizzative ecc.)

gli effetti prodotti dai finanzia-

stare sul mercato ma anche di ac-

quanto esterni (cambiamento dei

menti pubblici nel sistema delle

crescerne gli sbocchi”.

prezzi, della disponibilità dei fat-

imprese, con particolare riferi-

tori produttivi, degli atteggiamen-

mento agli incentivi previsti dalla

Come sbrogliare il bandolo del-

ti dei consumatori, dell’andamen-

legge 488/92 “Disciplina organica

la matassa?

to della domanda, dell’ambiente

dell’intervento straordinario nel

Negli ultimi anni le politiche di

politico, sociale, tecnologico ecc.).

Mezzogiorno e norme per l’agevo-

promozione diretta dello svilup-

APRILE 2012


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Pagina 17

po attraverso l’uso di incentivi so-

della logistica, dalla qualità della

che di agevolazione tenessero real-

no state rivolte, oltre che a finalità

distribuzione dell’energia e delle

mente conto dei loro effetti sul

compensative, a obiettivi di natu-

telecomunicazioni, dalla presenza

mercato del credito, a tal fine innal-

ra territoriale, con particolare rife-

di risorse umane di eccellenza,

zando la qualità delle valutazioni

rimento all’attrazione di investi-

dalla qualità dei servizi pubblici

effettuate ex ante e, soprattutto, ex

menti e alla creazione o rafforza-

locali e, in ambito rurale, dalla

post, al fine di orientare su dati

mento di agglomerazioni territo-

presenza di servizi essenziali per

quantitativi il confronto con le par-

riali di imprese.

la popolazione e di un adeguato

ti economiche e sociali e di conse-

Molti strumenti di agevolazione

funzionamento del credito (che

guenza modificando le successive

sono stati attuati in maniera con-

oggi proprio non va). Le stesse po-

assegnazioni di risorse.

centrata sul territorio integran-

litiche di incentivazione finanzia-

doli con altre misure di tipo tra-

ria alle imprese hanno assorbito

sversale o infrastrutturale (come

quasi la metà dell’intera spesa in

la legge 488, appunto, o i contrat-

conto capitale aggiuntiva e d’al-

ti di programma, l’Apq “Svilup-

tronde la necessità di tale impe-

po locale”, e la progettazione in-

gno finanziario è stata indotta an-

tegrata) finalizzate alla produzio-

che dal persistere di svariate inef-

ne di beni collettivi per favorire

ficienze nel mercato dei capitali

l’efficienza delle produzioni loca-

del Mezzogiorno.

li e l’affermarsi di modelli locali

Le politiche di incentivazione finanziaria alle imprese hanno assorbito quasi la metà dell’intera spesa in conto capitale aggiuntiva

basati su relazioni fiduciarie ed

Verso maggiore sinergia

esternalità positive.

In tal senso, l’efficacia delle politi-

Se è vero, però, che le politiche di

che di agevolazione diretta alle

A tal proposito, però, non dobbia-

sostegno possono favorire e asse-

imprese può dipendere solo dal-

mo neanche dimenticarci che gli

condare processi spontanei è al-

l’esistenza di una strategia unita-

stessi strumenti di incentivazione

trettanto vero che difficilmente gli

ria fra regioni e stato, visibile e

rivolti alle imprese vengono spes-

strumenti di incentivazione riesco-

coerente, con un orizzonte tempo-

so anche spiazzati da altre forme

no a introdurre elementi di discon-

rale lungo e un flusso certo di do-

di incentivazione più facili e van-

tinuità nelle storie locali e nei com-

tazioni finanziarie (in funzione

taggiose dal punto di vista della

portamenti degli attori, a meno che

della domanda e subordinato a in-

singola impresa, cosa che genera

essi non riescano a far emergere dal

dispensabili verifiche di efficacia).

continue e nefaste forme di intera-

basso una diversa intenzionalità

Per non essere costretti a dar ra-

zione e concorrenza a livello terri-

nei confronti del proprio territorio

gione a Mario Draghi, quindi, e af-

toriale tra incentivi stessi. Sarebbe

e, contemporaneamente, una forte

finché il meccanismo degli incen-

ora, quindi, che anche su questo

apertura all’esterno.

tivi alle imprese possa realmente

aspetto si riuscisse a intervenire

Occorrerebbe poi dare più peso al-

funzionare, occorrerebbe evitare

anche, e soprattutto, attraverso un

la qualità complessiva dei sistemi

interventi di tipo generalista, of-

maggiore coordinamento di stra-

locali per accrescere l’attrattività

ferti magari con modalità automa-

tegia del centro con le regioni e

del territorio, e la decisione di av-

tiche e con ammontari che di fatto

delle regioni stesse tra loro.

viarsi su un percorso di crescita è

non consentono agli imprenditori

Ci riusciremo o forse le conclusio-

condizionata dal grado di ordine

di risolvere i loro problemi.

ni che ha già tratto qualcuno sono

pubblico e legalità, dall’efficienza

Occorrerebbe, inoltre, che le politi-

quelle giuste?

䡵 APRILE 2012

17


••05NUTRITO.3

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Pagina 18

Cultura

IDEE E B

DEI PAESI TUOI La tecnologia si diffonde in modo rapido e capillare, ma le innovazioni che nascono dalle idee, perfino quelle più semplici, all’inizio si scontrano con pregiudizi e diffidenza Claudio Nutrito

18

APRILE 2012

Q

uando più sportelli

paese in virtù di certe peculiarità

erogano il medesi-

dell’utente italiano.

mo servizio (è il ca-

Francamente non ho mai capito

so, per esempio, di

quali fossero queste peculiarità

uffici postali, banche, biglietterie

ma, evidentemente, di tali pecu-

ferroviarie) può succedere che in

liarità neppure i clienti erano al

uno di questi la fila sia smaltita

corrente dal momento che, quan-

più velocemente, con disappunto

do il sistema della fila unica è sta-

degli utenti in coda agli altri spor-

to messo in atto anche in Italia, ha

telli, che vedono servire persone

funzionato come altrove. Per inci-

arrivate dopo di loro. Questa si-

so: alla “fila unica” è poi seguita

tuazione può produrre nell’uten-

un’ulteriore innovazione col siste-

te il complesso “di aver scelto la fi-

ma “prendi un numero”, dove ai

la sbagliata”.

clienti, che ritirano un biglietto col

Un rimedio, in questo caso, è il si-

numero progressivo, non è richie-

stema della fila unica: i clienti si di-

sto di stare fermi in fila.

spongono in un’unica coda e quando una persona si trova a occupa-

La sindrome che rallenta la

re il primo posto della fila si reca al

diffusione di un’inno-

primo sportello libero. Il cliente co-

vazione

sì non deve cercare di indovinare

Le resistenze alla fila

quale sarà la fila più veloce, e si ri-

unica, registrate a suo tempo, rap-

duce il rischio di rimanere bloccati

presentano un tipico esempio del-

se qualche utente richiede un’ope-

la sindrome “Nih”, Not invented

razione particolarmente laboriosa.

here (non inventato qui). L’approc-

Anni fa, questo sistema sembrava

cio “Nih” si basa su un preconcet-

semplice e logico, applicabile

to che porta al rifiuto automatico

ovunque… fuorché in Italia. Quan-

di tutto ciò che “non è stato inven-

do, durante alcuni corsi di forma-

tato qui” (qui in Italia, nel caso

zione, ne parlavo con funzionari e

specifico). Ma possiamo trovare

dirigenti di aziende di servizi, mi

molti altri esempi di sindrome

sentivo spesso rispondere che non

“Nih”: anche il fast food e la for-

sarebbe stato accettato nel nostro

mula Ikea per l’acquisto di mobili


••05NUTRITO.3

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BUOI

legame con una nuova tecnologia o con un nuovo processo tecnologico. Si diffonde rapidamente ovunque. I transistor hanno velocemente rimpiazzato le valvole, i cd hanno immediatamente preso il posto dei dischi a 33 giri (che a loro volta avevano reso obsoleti, da un giorno all’altro, i vecchi 78 giri). Personal computer, telefoni cellulari, fotocamera digitale sono altri esempi, fra i tanti, di innovazioni tecnologiche rapidamente diffuse in tutto il mondo.

L’approccio “Nih” si basa su un preconcetto che porta al rifiuto automatico di tutto ciò che “non è stato inventato qui”

L’innovazione non tecnologica invece è del tutto svincolata dalla disponibilità o dallo sviluppo di una nuova tecnologia. Nasce semplicemente da un’idea. Può nascere furono, a suo tempo, visti come

Chiediamoci ora: quali tipologie

oggi, poteva nascere trent’anni fa,

idee inadatte all’Italia.

d’innovazione suscitano più facil-

oppure fra dieci anni. Dipende so-

Premesso che questa sindrome

mente la reazione “Nih”?

lo dal momento in cui a qualcuno viene l’idea. Al contrario delle in-

non è una prerogativa italiana, ma investe, più o meno, tutti i paesi

C’è innovazione e innovazione

novazioni legate alla tecnologia,

(in Francia è molto usata l’espres-

Per cercare una risposta è bene di-

le innovazioni non tecnologiche

sione “exception culturelle française”

stinguere, schematicamente, due

hanno una diffusione molto più

per sottolineare le peculiarità dei

tipologie d’innovazione: quella

lenta. Il sistema della fila unica è

francesi), è chiaro che quest’ap-

tecnologica e quella non tecnologi-

un tipico esempio in tal senso:

proccio rallenta inevitabilmente la

ca. L’innovazione tecnologica, lo

ideato molti anni fa si è diffuso – e

diffusione di un’innovazione.

dice la parola stessa, ha uno stretto

ancora si sta diffondendo – con APRILE 2012

19


••05NUTRITO.3

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Pagina 20

Cultura una diffusione più lenta. Ma per-

lide risultano, a posteriori, ovvie.

ché? Azzardiamo una spiegazio-

Questa ovvietà può creare disagio

ne. In presenza di un’innovazione

se si riconosce la validità dell’idea

tecnologica si ha più facilmente la

(«ma perché non ci abbiamo pen-

percezione di trovarsi di fronte a

sato prima?»). Oppure, può inne-

qualcosa di nuovo, a qualcosa che

scare dei meccanismi difensivi, di

può tradursi in un vantaggio di

resistenza («se fosse un’idea che

cui non si poteva usufruire prima,

funziona anche da noi, qualcuno

per mancanza di strumenti ade-

l’avrebbe già adottata da un pez-

guati. Al contrario, le innovazio-

zo»). Ma, spesso, ciò che più ci in-

ni non tecnologiche appaiono, al-

fastidisce delle innovazioni nate

l’inizio, più difficili da percepire

da una semplice idea è il fatto che

come innovazioni utili. Perché na-

l’idea… non è nostra. Ed ecco en-

scono semplicemente da un’idea,

trare in azione l’approccio Not in-

Il paradosso dell’ovvio

magari banale. Perché sono…

vented here con l’individuazione,

Ricapitoliamo: le innovazioni tec-

troppo semplici per essere efficaci

puntuale, delle peculiarità del

nologiche si diffondono rapida-

(semplicità ed efficacia sono spes-

mercato in cui operiamo. Del resto

mente (quasi in tempo reale) e

so vissuti come due concetti con-

le peculiarità esistono sempre e

ovunque, mentre quelle non tec-

trastanti). Perché l’idea appare

ovunque. Soprattutto laddove le

nologiche sono caratterizzate da

quanto mai ovvia: molte idee va-

vogliamo trovare.

Le innovazioni tecnologiche si diffondono rapidamente e ovunque, mentre quelle non tecnologiche sono caratterizzate da una diffusione più lenta

una certa lentezza.


••06OSSERVATORIO.bis

10-04-2012

10:15

Pagina 21

OSSERVATORIO LEGISLATIVO

osservatorio

a cura di Manageritalia

Incontro con il viceministro del lavoro Michel Martone

Deroga alla normativa previdenziale per i lavoratori “esodati”

e organizzazioni dei manager hanno incontrato il 24 febbraio scorso il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Michel Martone offrendo la propria collaborazione e competenza per la definizione delle politiche di riforma che il governo tecnico sta varando in questi giorni. Manageritalia e Federmanager hanno illustrato in particolare tutte le iniziative sulle politiche attive a favore dei manager disoccupati avviate a livello non solo contrattuale, ma anche, con il ministero del Lavoro – riguardo alla legge 266 e a Italia Lavoro – sul rifinanziamento degli incentivi statali. Martone ha convenuto che il governo debba cogliere l’opportunità di ascoltare la classe dirigente del paese e ha accolto l’idea di un tavolo dedicato alle proposte dei manager da condividere con Confindustria e Confcommercio, da avviarsi subito dopo la chiusura dei tavoli sociali attualmente in corso, per decidere come trasferire alle aziende i contenuti delle riforme via via approvate.

n occasione dell’iter del decreto Milleproroghe, Manageritalia e altre organizzazioni dei manager si sono adoperate per escludere dagli effetti della riforma previdenziale del governo Monti i lavoratori “esodati”, ovvero coloro che avevano sottoscritto un accordo di risoluzione del rapporto di lavoro in un periodo antecedente alla riforma. Grazie a tali interventi, il risultato raggiunto è che saranno esentati dall’applicazione della riforma pensionistica quei lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto entro il 31 dicembre 2011. Rientrano invece nella nuova normativa di riforma quelle persone che nell’accordo di risoluzione abbiano previsto la cessazione effettiva del rapporto di lavoro successivamente a tale data. Si è parlato del problema degli esodati non rientranti nell’esclusione del decreto Milleproroghe nell’incontro con il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Michel Martone per trovare una soluzione normativa, considerando che tali lavoratori sono rimasti senza retribuzione e senza pensione. La volontà del governo è quella di soddisfare queste esigenze attraverso forme di sostegno al reddito. Il problema resta sempre quello di reperire adeguate risorse finanziarie.

L

I

Rifinanziamento della legge 266/97 sul reimpiego dei dirigenti: UN’IPOTESI DI SOLUZIONE

l 23 febbraio Manageritalia, insieme a Federmanager e Cida, ha incontrato Grazia Strano, direttrice generale per le politiche dei servizi per il lavoro del ministero del Lavoro, per avere chiarimenti sul rifinanziamento dell’art. 20 della legge 266/97 per il 2012. Per quest’anno infatti non compare alcuno stanziamento nel relativo capitolo di bilancio nonostante che la legge di bilancio dell’anno precedente prevedesse la conferma dell’entità dello stanziamento del 2011, pari a 1.034.000 euro. La Strano ha spiegato che la dotazione del capitolo è stata azzerata a opera del ministero dell’Economia che, a causa della grave crisi economica, ha preleva-

I

to importi da molti capitoli di spesa. Di fronte alle rimostranze delle nostre organizzazioni, la direttrice ha proposto di trasferire lo strumento della legge 266/97 al Fondo extra bilancio istituito lo scorso anno e rifinanziato per i prossimi tre anni, pari a 10 milioni, che prevede l’erogazione di incentivi alle aziende che assumono dirigenti over 50 disoccupati. Italia Lavoro è stata incaricata, quindi, di studiare l’emanazione di un nuovo bando con il quale erogare un duplice incentivo alle aziende, che sommi la decontribuzione ex lege 266 e il bonus assunzionale di Italia Lavoro già erogato lo scorso anno.

APRILE 2012

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••07BALDI_FONDONEGRI

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11:07

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Fondo Mario Negri / Bilancio 2011

UNA STRATEGIA VINCENTE:

CAUTEL E SCELTE MIRA

L

I risultati di bilancio del Fondo sono migliori dell’andamento dei mercati del 2011. Vediamo nel dettaglio come ci si è mossi sul piano degli investimenti e le novità più importanti per gli associati

e nebbie che avvolgono gli orizzonti dell’economia e della finanza in tutto il mondo generano un diffuso senso di smarrimento e pessimismo. I punti di riferimento tradizionali sono messi in discussione da diversi fattori concomitanti: i rischi di sistema che coinvolgono paesi con debiti pubblici enormi; la recessione che, è ormai

accertato, ha colpito l’Italia e altri stati vicini; la sottovalutazione dei titoli istituzionali; la drastica riduzione della propensione al rischio da parte degli investitori. Ci si muove in questo scenario difficile cercando di trovare gli strumenti più idonei, ovvero i “luoghi” più sicuri e vantaggiosi dove allocare il patrimonio che siamo chiamati a gestire. Constatiamo con realismo che le prospettive per trovarli sono sempre più ridotte. Molte “destinazioni”, considerate fino a poco tempo fa totalmente sicure, si sono in pochi mesi dimostrate fragili. Paesi che avevano situazioni apparentemente solide sono stati improvvisamente considerati a rischio. È il caso dell’Italia, per esempio. Solo di recente ci si è allontanati da una condizione di pericolosa vicinanza con il baratro. Il cammino per mettersi al sicuro è appena iniziato ed è ancora lungo e difficile. Inoltre, l’evoluzione dello scenario politico a partire dalla scorsa estate e il susseguir-

Alessandro Baldi

si di manovre volte a tenere in equilibrio i conti pubblici, hanno ripetutamente interessato – tra gli altri settori – quello della previdenza pubblica. E di conseguenza reso ancora più strategica la funzione della previdenza complementare: quello di cui il Fondo Mario Negri si occupa. Risultati chiave I risultati del Fondo sono migliori dei mercati del 2011 e nel complesso rispecchiano le aspettative previste dalle linee di indirizzo fissate per ciascun gestore.

22

APRILE 2012


••07BALDI_FONDONEGRI

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11:07

Pagina 23

ELA RATE tezze dovute alle difficoltà economiche di molti paesi, specialmente in Europa. La crisi del debito sovrano della Grecia e i dubbi sulla capacità di intervento dei membri dell’area euro hanno ridotto ulteI mercati finanziari nel 2011

riormente la credibilità di molti

Le dinamiche principali che han-

emittenti sovrani, facendo lievita-

no caratterizzato i mercati finan-

re i rendimenti dei titoli di Stato di

ziari nel 2011 sono riconducibili

tutti i paesi più indebitati del-

Il comparto garantito dedicato al

a quattro distinte fasi temporali.

l’Unione, e in particolare dell’Ita-

tfr ha avuto un rendimento an-

Nella prima parte dell’anno i

lia. In agosto i mercati finanziari

nuo lordo del 3,63% (2,92% al

mercati hanno continuato a bene-

mondiali hanno subito “un’onda-

netto di spese e imposta).

ficiare dell’impatto del secondo

ta di panico” che ha fatto crollare

I due settori in cui è suddiviso il

intervento di quantitative easing

le borse di quasi il 30% nell’arco di

comparto bilanciato del tfr, quel-

avviato dalla Federal Reserve (la

15 giorni, determinando un forte

lo a medio termine e quello a lun-

banca centrale degli Stati Uniti)

aumento della volatilità.

go termine, hanno avuto un risul-

nell’autunno 2010.

Dalla fine di settembre l’anda-

tato d’esercizio pari allo 0,24%

All’inizio della primavera, gli atti-

mento dei mercati è stato condi-

(0,22% al netto dell’imposta) il

vi rischiosi hanno subito uno choc

zionato in modo diretto e quoti-

primo e del -2,36% (-2,10% al net-

di natura congiunturale dovuto

diano dalle mosse dei principali

to dell’imposta) il secondo.

sia agli effetti del rialzo del prez-

attori economici internazionali,

La ripartizione del residuo risul-

zo del petrolio sia alle profonde

dalla pubblicazione di dati sullo

tato d’esercizio, di competenza

interruzioni nella catena manifat-

stato dei loro conti e, in particola-

dei conti individuali, ha consen-

turiera, provocate soprattutto dal

re, dal dibattito sulle soluzioni

tito l’attribuzione di un incre-

sisma e dal disastro nucleare che

adottate in Europa. Nonostante

mento netto di spese dello 0,84%

ha colpito il Giappone in marzo.

alcuni importanti indicatori eco-

(0,75% al netto dell’imposta).

In estate sono aumentate le incer-

nomici positivi, il generale clima APRILE 2012

23


••07BALDI_FONDONEGRI

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11:07

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Fondo Mario Negri / Bilancio 2011

COMPOSIZIONE DELL’ATTIVO 2011 1 gennaio Azioni

31 marzo

30 giugno

30 settembre

31 dicembre

9%

10%

11%

10%

10%

Obbligazioni

63%

54%

55%

56%

53%

Polizze di capitalizzazione

12%

14%

14%

14%

14%

Liquidità*

9%

15%

13%

13%

15%

Immobili

7%

7%

7%

7%

8%

100%

100%

100%

100%

100%

* Inclusi derivati a copertuta titoli azionari.

di sfiducia non è cambiato. Nel

tive (-5,4% Regno Unito, -8,8%

investimenti azionari ben al di

complesso, il 2011 sarà ricordato

Svizzera, -16,5% area euro, -20,5%

sotto dei limiti massimi previsti.

come un anno deludente.

Giappone). Le tensioni sui gover-

Nel rapporto con i gestori, si è ri-

A eccezione del mercato aziona-

nativi dei paesi periferici europei

tenuto fondamentale rafforzare

rio Usa, che ha chiuso pratica-

completano il quadro sostanzial-

il monitoraggio, anche sensibi-

mente in pareggio, tutte le piazze

mente negativo.

lizzando i mandatari – sia in occasione di incontri diretti perio-

finanziarie (indici Msci) hanno registrato performance molto nega-

Tra le decisioni più significative prese nel 2011 ci sono stati: il ridimensionamento dell’entità dei titoli di debito governativi, la riduzione dei tempi di duration, la diversificazione della ripartizione, il contenimento degli investimenti azionari ben al di sotto dei limiti massimi previsti

24

APRILE 2012

Portafoglio 2011:

dici sia tramite il costante contat-

assetto e gestioni prudenziali

to dei consulenti finanziari – a

Vista la complessità e la contrad-

perseguire prioritariamente il

dittorietà degli scenari, l’assetto

controllo del rischio.

prudenziale dato al portafoglio si è dimostrato corretto, anche se l’evo-

Aspettative dei mercati e asset

luzione dei mercati ha mostrato un

allocation per il 2012

appesantimento e una tendenza al-

Il 2012, fin dal suo inizio, è condi-

la negatività superiore alle attese.

zionato dall’estrema incertezza. Il

Tra le decisioni più significative

rischio di un crollo imminente del

prese nel 2011 ci sono stati: il ri-

sistema bancario europeo si è tut-

dimensionamento dell’entità dei

tavia allontanato. Ciò riduce, alla

titoli di debito governativi, in

radice, buona parte del peso che

particolare di quelli italiani; la ri-

preme sui mercati finanziari.

duzione dei tempi di duration,

Tra le tendenze di fondo che carat-

peraltro già piuttosto brevi; la di-

terizzano il 2012 ci sono, in partico-

versificazione della ripartizione,

lare: le scarse prospettive di cresci-

derivante dall’inserimento di

ta in Europa, il perdurare dei rischi

nuovi gestori deciso l’anno pre-

insiti nell’obbligazionario gover-

cedente; il contenimento degli

nativo; lo scarso appeal dei rendi-


••07BALDI_FONDONEGRI

6-04-2012

11:07

Pagina 25

menti tradizionalmente considera-

me e selezione di investimenti con

ti “rifugi sicuri”; la persistente no-

caratteristiche economico-tecniche

tevole volatilità dell’azionario.

interessanti. Nel corso dell’eserci-

L’impostazione delle scelte del

zio è proseguita l’attività di dismis-

Fondo, dunque, è fortemente im-

sione di alcune selezionate unità

prontata alla cautela e si orienta

immobiliari. Si è proceduto al-

verso un portafoglio difensivo co-

l’adeguamento dei canoni di loca-

struito prevalentemente da impie-

zione seguendo i criteri di ottimiz-

ghi di qualità.

zazione della redditività e sono sta-

Vediamo, in breve, le scelte di

ti realizzati consistenti interventi

massima relative alle principali

manutentivi per conservare e in-

classi di investimento.

crementare il valore dei fabbricati.

dio termine e 65 nella linea bilan-

Obbligazionario: è al vaglio una

Nel corso dell’anno è stato attivato

ciata a lungo termine. In diminu-

possibile crescita degli impieghi

il “Fondo immobiliare Negri”: un

zione la quota dei dirigenti non

nei mercati emergenti, determi-

fondo comune d’investimento im-

versanti, scesa dal 33,80% del 2010

nata dalla solidità dei loro bilan-

mobiliare di tipo chiuso – per le cui

al 32,05% del 2011.

ci pubblici e delle loro società,

attività non è previsto il ricorso al-

Sono 8.588 le aziende iscritte al

dalla crescita dei mercati di rife-

l’indebitamento – che è stato affi-

Fondo lo scorso anno, 46 in più

rimento, dalla ricchezza di mate-

dato alla Sgr Paribas Real Estate.

che nell’esercizio precedente, con

rie prime, dalla loro scarsa corre-

Il business plan del Fondo immo-

una media di circa 2,6 dirigenti

lazione con l’obbligazionario dei

biliare Negri prevede un investi-

ciascuna. La grande maggioranza

paesi sviluppati.

mento complessivo di circa 210 mi-

delle aziende, il 94,12%, è attiva

Azionario: si consolida l’affidamen-

lioni di euro che, dopo una prima

nel terziario; il 2,80% nel settore

to sulla capacità dei gestori di sce-

sottoscrizione di 20 milioni di eu-

spedizioni e trasporti.

gliere società con stati patrimonia-

ro, sarà completato entro il 2013.

li solidi, flussi di cassa sostenibili,

L’ammontare delle prestazioni erogate nel 2011 ammonta a circa 141 milioni di euro. Quasi 13 milioni in più rispetto all’esercizio precedente

Prestazioni

prospettive di crescita positive.

Iscrizioni

L’ammontare delle prestazioni

Liquidità: la gestione della liquidi-

Il numero totale degli iscritti regi-

erogate nel 2011 ammonta a circa

tà viene finalizzata a conseguire

stra un aumento di 447 unità

rendimenti reali positivi utili sia al

(+2,06%): un dato positivo, visto il

raggiungimento del risultato

contesto generale e visto il decre-

complessivo sia al contrasto del-

mento dell’1,38% registrato l’an-

l’incremento della volatilità del

no precedente. Al Fondo Mario

portafoglio.

Negri si sono iscritti nell’anno 3.661 nuovi dirigenti (+16,91% sul

ASSET ALLOCATION MOBILIARE 2011 (confermato anche per il 2012) minimo massimo Obbligazioni* con rating AAA/A

25%

Il comparto immobiliare

2010). Hanno invece cessato l’atti-

Obbligazioni* con rating BBB-/A-

55,0%

Il comparto immobiliare continua

vità di servizio 3.214. I dirigenti in

High Yeld (sotto investment grade)

7,5%

a fornire un contributo irrinuncia-

attività che hanno conferito il tfr al

Convertibili

10,0%

bile alla stabilità e all’accrescimen-

Fondo, a fine 2011, sono stati

Azioni

25,0%

to del patrimonio del Fondo. La

8.003. Di loro, 4.248 hanno scelto

Valuta

17,5%

Commissione Immobili è sempre

l’impiego nella linea garantita,

*prevalentemente Ocse

più coinvolta nelle attività di esa-

3.690 nella linea bilanciata a meAPRILE 2012

25


••07BALDI_FONDONEGRI

6-04-2012

11:07

Pagina 26

Fondo Mario Negri / Bilancio 2011 Adempimenti, controllo, servizi,

le linee guida in materia di organiz-

organizzazione

zazione interna stabilite dalla Co-

Nella relazione attuariale sul bi-

vip, è stata avviata la revisione del-

lancio tecnico del 2011 è attestata,

le procedure di tutti i processi del

come per gli anni passati, la con-

Fondo, tenendo in debita conside-

gruità del sistema previdenziale

razione i rilievi emersi nel corso

del Fondo ad assolvere gli impe-

della precedente sessione di audit,

gni previsti dalle proprie norme

l’aggiornamento delle prassi ope-

regolamentari in favore dei propri

rative, l’implementazione dei pro-

iscritti e pensionati. Il monitorag-

grammi informatici e le modifiche

gio del piano quarantennale di

che derivano anche dall’introdu-

riallineamento – presentato al

zione presso il Fondo del “modello

ministero del Lavoro nel 2008 co-

231”. Una nuova policy per la ge-

me prevede la legge – conferma

stione dei reclami è entrata in vigo-

l’idoneità del percorso avviato.

re nell’aprile dello scorso anno.

141 milioni di euro. Quasi 13 mi-

Nella seconda parte del 2011 il Fon-

Anche la nuova procedura di rile-

lioni in più rispetto all’esercizio

do è stato interessato da un’attivi-

vazione dei costi è andata a regi-

precedente, a causa del maggior

tà ispettiva della Covip nell’ambi-

me: nel tempo permetterà di con-

esborso sia per le prestazioni in

to del piano di vigilanza sulla pre-

trollare nei dettagli i costi di fun-

rendita (5.584) sia per le altre tipo-

videnza complementare, dal quale

zionamento del Fondo e porterà a

logie in forma di capitale (2.143).

non sono emerse irregolarità.

costanti processi di innovazione

Come già negli anni passati, an-

Nel corso del 2011 è diventato ope-

organizzativa.

che nel 2011 il Fondo ha ricevuto

rativo lo Sportello unico per l’iscri-

L’attività formativa dei dipenden-

numerose richieste da parte di ex

zione dei dirigenti, che consente di

ti prosegue a pieno regime e ha già

iscritti e fornito idonea assisten-

ottimizzare la gestione dei servizi

iniziato a portare effetti tangibili,

za in relazione ad accertamenti a

tra tutti gli enti contrattuali del si-

migliorando la competenza dei

loro pervenuti dall’Agenzia del-

stema Manageritalia. Dopo un pe-

collaboratori e il livello delle pre-

le entrate sulle liquidazioni ese-

riodo di test si prevede l’estensione

stazioni rese agli iscritti.

guite in anni precedenti.

delle attività dello Sportello, con in-

Il Fondo ha iniziato la pubblicazio-

La circostanza è determinata da

dubbi vantaggi sia sul lato dei costi

ne di una newsletter online per for-

un mutato indirizzo dell’Ammi-

che dei benefici per gli iscritti.

nire periodicamente informazioni

nistrazione finanziaria sull’ap-

A seguito dell’attivazione da par-

utili in materia previdenziale.

plicazione del regime fiscale per

te dell’Inps del “Fondo di garan-

Per consentire agli iscritti di effet-

le prestazioni della previdenza

zia della posizione previdenziale

tuare con maggior consapevolezza

complementare.

complementare”, sono state pre-

le scelte sulla destinazione del tfr, e

Le erogazioni assistenziali am-

disposte specifiche procedure per

nel presupposto che vi siano le

montano a poco più di un milione

informare e agevolare i dirigenti

condizioni per incrementare il nu-

di euro. I sussidi per i figli disabi-

interessati nella presentazione

mero dei dirigenti che conferisco-

li erogati nel 2011 sono stati 82 per

delle domande di attivazione del-

no il tfr al Fondo, è stata lanciata

527mila euro complessivi; i premi

la suddetta garanzia presso la

una campagna diretta ai dirigenti

di studio sono stati 975, per un to-

competente sede Inps.

che, stando alle prime indagini,

tale di 502mila euro.

Nell’adeguarsi volontariamente al-

inizia a portare i frutti sperati.

FONDO DI PREVIDENZA PER I DIRIGENTI DI AZIENDE COMMERCIALI E DI SPEDIZIONE E TRASPORTO “MARIO NEGRI” ISCRIZIONE ALBO N. 1460/99

BILANCIO

2 0 11 Relazione sulla gestione Nota al bilancio Stato patrimoniale Conto economico Rendiconto finanziario Relazione del Collegio sindacale Relazione della società di revisione

26

APRILE 2012


••07BALDI_FONDONEGRI

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••08ASSIDIR

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11:12

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Assidir

FINALMENTE... E-


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E-COMMERCE: ASSICURATI OVUNQUE È online il nuovo servizio per gli associati Manageritalia che permette, in modo semplice e sicuro, la stipula di prodotti assicurativi su misura, con assistenza 24 ore al giorno da parte di consulenti virtuali a cura di Assidir

L

E TECNOLOGIE CI POSSONO SEMPLIFICARE LA VITA, facendoci risparmiare tempo e permettendoci di non fare code semplicemente utilizzando il nostro pc o il nostro smartphone per effettuare operazioni che, in passato, richiedevano la nostra presenza in orari e in luoghi fissati da altri anziché da noi.

Che questa sia la strada maestra del domani non c’è dubbio: basta ricordarci che il nostro nuovo governo ha varato tutta un serie di misure, definite come “semplificazioni”, che vanno in questa direzione e che prevedono la disponibilità, presso di noi, degli strumenti in grado di consentirci transazioni telematiche e scambio di informazioni o documenti a distanza (almeno con un pc e un collegamento a internet). In campo assicurativo esistono numerose compagnie che hanno creato, all’interno del proprio gruppo, una società dedicata alle polizze online; in molti casi il successo è stato addirittura superiore alle previsioni. E così, per venire incontro alle esigenze di “risparmiare tempo”, è nato “e-commerce Assidir”: il nuovo servizio che porta il nostro consulente assicurativo virtuale presso gli associati Manageritalia, a qualsiasi ora del giorno e della notte, indipendentemente da dove si trovino. La prima polizza online: click.family Il progetto di e-commerce prevede di mettere a disposizione una serie di polizze da preventivare e stipulare online. La prima di queste, denominata click.family, è gia a disposizione degli associati sul sito di Assidir. Si tratta della polizza di responsabilità civile del capofamiglia che interviene in caso di richieste di risarcimento dei danni causati a terzi (vedi box a pag. 31). Le modalità di utilizzo sono semplicissime e non è necessario né un corso di formazione né un libretto di istruzioni: è sufficiente entrare nell’area riservata di Assidir attraverso il proprio pc e scegliere nel menu di sinistra “preventivi online”. Il sistema, da qui in avanti, guiderà l’associato a ogni passo per l’elaborazione di un nuovo preventivo. APRILE 2012

29


••08ASSIDIR

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11:12

Pagina 30

Assidir

Fascicoli informativi Una volta presa visione della descrizione del prodotto si può confermare o variare i dati anagrafici precompilati dal sistema (i dati degli associati sono noti al sistema per la gestione delle coperture assicurative contrattuali). I dati del preventivo (massimale, premio, estensione) A questo punto, dopo aver visionato i documenti precontrattuali previsti dalla normativa e finalizzati a garantire all’utente la massima informazione e trasparenza sul prodotto e sulla procedura di vendita online, si entra nel vivo del preventivo: scelta del massimale ed eventuali estensioni della copertura standard. Questionario di adeguatezza Il sistema e-commerce di Assidir presenta un documento importantissimo da completare, il questionario di adeguatezza: si forniscono qui informazioni necessarie per valutare la corrispondenza della polizza che stiamo elaborando rispetto alle nostre specifiche esigenze assicurative. Elaborazione del preventivo Infatti, qualora ci si volesse assicurare per qualcosa che non è previsto dalla polizza (ad esempio l’attivi30

APRILE 2012


••08ASSIDIR

6-04-2012

11:12

Pagina 31

tà venatoria , rischio incendio e così via), oppure non si voglia fornire una o più delle informazioni richieste, il sistema segnala immediatamente la criticità di quanto è stato inserito e la possibilità che ciò influisca sulla bontà del prodotto assicurativo. Va da sé che un sistema così, nato per fornire un servizio agli associati privo di errori, non consente di proseguire oltre la fase di preventivo. In altri termini, non è possibile arrivare a ordinare la polizza che ci siamo fatti calcolare. L’acquisto della polizza Se invece le informazioni fornite sono sufficienti e congruenti, il preventivo, numerato e riconoscibile, verrà conservato in memoria per un massimo di sessanta giorni entro i quali si può rivedere il preventi-

La responsabilità civile della famiglia Click.family è una polizza che copre il contraente e il suo nucleo familiare convivente dalle richieste di risarcimento di danni causati, involontariamente, ad altre persone. Vale per la sfera della vita privata in generale e non riguarda quindi la sfera professionale, né le responsabilità obbligatorie per legge (ad esempio rc autoveicoli) né, infine, richieste di risarcimento in campo penale. La casistica degli eventi coperti è innumerevole ed è impossibile delimitarla. Facciamo solo alcuni esempi: la proprietà e la conduzione dell’abitazione principale, la responsabilità per gli atti dei figli minori, per danni causati dal proprio animale o causati nel tempo libero (sci, bicicletta e così via). È la polizza più semplice e che costa meno, ma è la più necessaria: tutela una famiglia da impreviste e imprevedibili perdite economiche, il cui valore può arrivare in alcuni casi a cifre altissime (immaginate se sulla pista da sci urto e procuro una frattura a un noto personaggio dello spettacolo…!).

vo online o chiamare Assidir per un intervento per-

PERCHÉ SCEGLIERE ASSIDIR?

sonale degli esperti. Quindi, dopo aver esaminato il

Perché offre agli associati Manageritalia un costo di assoluta convenienza ma soprattutto le migliori estensioni di garanzia, non sempre tutte presenti nelle coperture offerte sul mercato, come: 䡵 responsabilità civile per la proprietà e/o conduzione di abitazioni secondarie, compresi i danni al fabbricato causati involontariamente dall’affittuario; 䡵 danni causati a terzi da scoppio ed esplosione dovute a fughe di gas a uso domestico; 䡵 responsabilità come committente di lavori domestici di straordinaria manutenzione; 䡵 responsabilità per la proprietà, oltre che di animali domestici, di animali da sella; 䡵 responsabilità della terza persona cui l’assicurato ha dato in affido il proprio cane; 䡵 responsabilità dei figli studenti dell’assicurato che prendono in affitto un appartamento in Italia e/o in Europa; 䡵 danni derivanti dagli infortuni degli addetti ai servizi domestici, compresi baby sitter, anche se prestatori di lavoro occasionali.

riepilogo del preventivo, si può passare all’ordine e all’acquisto della copertura. Per il pagamento del premio, il sistema accetta solamente strumenti sicuri e di grande diffusione; per questo motivo sono state scelte due carte di credito con un’utenza estremamente ampia nel mercato italiano: Visa e MasterCard. Un’ultima informazione importante è la decorrenza della copertura assicurativa: in caso di acquisto online si è coperti a partire dalle ore 24 del giorno in cui è andato a buon fine il pagamento del premio. Entro pochi giorni dall’acquisto giungerà a casa il contratto assicurativo da sottoscrivere, con la relativa copia da tenere per sé e quella da restituire ad Assidir. 䡵

Prova a fare un preventivo click.family: in pochi minuti potrai dare tranquillità a tutta la tua famiglia! Click.family è un prodotto UBI Assicurazioni

Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo disponibile sul sito www.assidir.it

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••09CATTURATI_RETE

6-04-2012

11:15

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CATTURATI DALLA RETE Cristina Papini

catturati

S LA PUBBLICITÀ NEL 2011

È un’azienda globale con posizione di leadership nelle misurazioni e informazioni di marketing relative a consumer, retail, advertising, televisione, internet, mobile e altri media. È presente in oltre 100 paesi con sede a New York e Diemen in Olanda. Cristina Papini è research & analytics sales director online. Per maggiori informazioni: www.nielsen.com/it.

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APRILE 2012

Secondo i dati appena diffusi dall’Istat, l’Italia ha chiuso il 2011 con una variazione del pil in volume molto contenuta, attestandosi sullo 0,4%: un dato tra i più bassi tra i grandi paesi dell’eurozona e che vede il Regno Unito allo 0,9%, la Francia all’1,7% e la Germania al 3%. La crisi si fa sentire anche a livello di inflazione (+3,3%) e di disoccupazione (8,9%). Rimangono positive le esportazioni (+11,4%), principalmente quelle a favore dei paesi extraeuropei, e le importazioni (+8,9%), mentre l’indice di fiducia è in calo in 24 dei 27 paesi europei (fonte: Nielsen global online consumer confidence survey). In questo contesto, il mercato pubblicitario italiano congeda il 2011 con una spesa complessiva di circa 8,7 miliardi di euro e un risultato negativo rispetto all’anno precedente (-3,8%). Analizzando il contesto internazionale, nei primi tre trimestri dello scorso anno, la pubblicità aumenta del +8,1% a livello globale, con internet che registra incrementi a doppia cifra (+28%). La crescita è guidata dai paesi emergenti come America Latina (+16,9%), Asia Pacific (+12,9%) e Africa/Middle East (+15,7%), mentre Nord America ed Europa contribuiscono in maniera solo marginale con un +2,1% e un +0,3%. I paesi più dinamici risultano il Sud Africa, l’Argentina, il Brasile e la Cina, rispettivamente +34,9%, +29,2%, +19,2% e +19,2%, trainati dai settori abbigliamento/accessori e largo consumo (fonte: Nielsen global adview pulse Q3 2011).

Italia: un calo generalizzato Ritornando all’Italia, il calo risulta generalizzato su tutti i mezzi e settori. La televisione, pur rimanendo il primo medium con una quota superiore al 50%, vede una contrazione del -3,1% rispetto al 2010. Il piccolo schermo continua comunque a registrare attrattività: non calano infatti le imprese che a essa si affidano, +1,1% in 12 mesi, tuttavia scende l’importo medio dell’investimento per azienda (-6,5%). In sofferenza la stampa nelle sue diverse forme: la free press con un -42,9% è quella in maggior difficoltà, anche per inserzionisti (-23,5%); seppur in flessione più contenuta, scendono quotidiani e periodici (5,8% e -3,7%), rimanendo stabile per questi ultimi il numero di aziende che su di essi investono. Advertising online: crescita a due cifre Nello scenario negativo che caratterizza i mezzi tradizionali in Italia, internet – che in quest’analisi non comprende le tipologie keywords e search – è in controtendenza e, come a livello globale, registra una crescita degli investimenti a doppia cifra (+12,3%) determinata sia da un maggiore investimento per azienda (+7,4%), sia da quel 4,5% di imprese in più che hanno dato fiducia al canale. Internet è cresciuto dal 2010 in termini di audience (+8,7%) e in maniera più che proporzionale come mezzo pubblicitario. Le minori barriere all’entrata, la personalizzazione, le possibilità di targettizzazione offerte dall’advertising online, solo per citare alcune caratteristiche, fanno sì che oltre quattro


10-04-2012

10:16

aziende su dieci che investono sul web lo facciano esclusivamente su di esso; al contrario di quanto avviene tra quelle che investono in televisione e privilegiano una pianificazione multimedia (otto su dieci). Settori in crisi e settori in crescita Passando ai macrosettori merceologici, attività/servizi e largo consumo sono quelli che hanno risentito più pesantemente della crisi del mercato pubblicitario. Sulla contrazione del largo consumo incide il calo del 9,1% dell’alimentare (primo settore per livello d’investimento del mercato), assieme a quello di bevande/alcolici (-11,5%). All’interno di beni durevoli il settore automobili (al secondo posto per investimenti) segna un +5,1% rispetto al 2010. Il macrosettore persona cresce del +3,1%, grazie ai comparti cura persona (+6,1%) e farmaceutici/sanitari (+4,9%); cala solo abbigliamento, anche se in misura minore rispetto alla media del mercato. Secondo quanto dichiarato recentemente dal presidente Upa, Lorenzo Sassoli de Bianchi, le stime 2012 prevedono un’ulteriore contrazione, con un primo semestre cauto da parte delle aziende. La seconda parte dell’anno sarà più dinamica grazie ai due importanti eventi sportivi dell’estate, ovvero gli Europei di calcio e le Olimpiadi.

Pagina 33

media presentato dal Politecnico di Milano mostra le opportunità rappresentate dalla comunicazione digitale nelle sue forme più evolute: raddoppia la pubblicità sui social network, +130% i ricavi sulle applicazioni, +70% e +110% la raccolta su smartphone e tablet. Il valore complessivo di questi investimenti è molto più basso rispetto a quello sugli altri mezzi, ma è importante sottolineare l’approccio integrato da parte di alcune imprese, quelle maggiormente sperimentatrici. Questo trend positivo tuttavia si scontra ancora oggi con la considerazione del digitale come comunicazione di rango inferiore rispetto alle altre, tanto da essere utilizzata più spesso in ottica di cost saving che di diversificazione dei momenti di contatto anche con target difficilmente raggiungibili attraverso altre pianificazioni (come dimostrano ad

Video online? Piace ad azienda e consumatore Nell’ultimo anno si registra anche una crescita di interesse per la pubblicità sui video online (+80%), che piace sia alle aziende sia ai consumatori. Del resto, se si sta assistendo a un calo di interesse da parte del pubblico più giovane verso la televisione tradizionale, dai dati emerge come internet sia in grado di ridefinire l’audience: i contenuti televisivi possono essere fruiti attraverso altre piattaforme, quali pc, tablet o cellulare, dove e quando si è più comodi. Questo contribuisce a spostare l’età del pubblico verso il basso, offrendo modalità di fruizione e interazione, maggiormente consone alle abitudini dei più giovani.

INVESTIMENTI PUBBLICITARI PER MEZZO

Variazione % 2011vs 2010

TOTALE PUBBLICITÀ

-3,8

Televisione

-3,1

Quotidiani

-5,8

Free press

-42,9

Periodici

-3,7

Radio

-7,8

Internet Direct Mail

Più spazio alle nuove tecnologie Come prima evidenziato, in questo momento di stallo dei media tradizionali, un impulso interessante viene offerto dalle novità tecnologiche. Il recente Osservatorio New

esempio le ricerche cross media Nielsen sull’incremental reach di internet rispetto alla televisione).

+12,3 -6,9

Cinema

nd

Outdoor

-12,0

Transit

-9,7

Out of home tv

-2,1

Fonte: Nielsen

••09CATTURATI_RETE

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11:16

Intervista

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DIDI CORSA CORS

CONTRO LE MALA GENETICHE Manageritalia allaccia le scarpe da ginnastica per Telethon. La nostra squadra scende in pista nelle maggiori città italiane dove è organizzata la Walk of Life, la camminata a scopo benefi-

FRANCESCA PASINELLI

co. Dopo la maratona tv, Telethon importa dagli Usa anche il

Francesca Pasinelli, direttore generale Telethon dal 2011, entra in Fondazione nel 1997 come direttore scientifico. Considerata tra le prime 50 top manager italiane ha ottenuto nel 2005 il Premio Marisa Bellisario e ha il merito di aver introdotto in Italia il metodo anglosassone per la gestione dei fondi basato esclusivamente su principi di merito.

Eliana Sambrotta

34

APRILE 2012

modello delle marce per raccogliere fondi e fare sport all’aria aperta divertendosi. E per farsi strada passa anche dalle collaborazioni con aziende e organizzazioni come noi, che creando i propri team, oltre a incrementare le donazioni, hanno molto successo in termini di soddisfazione dei gruppi che si consolidano intorno a una buona causa promuovendo il proprio marchio o la propria categoria. Francesca Pasinelli è direttore generale della Fondazione Telethon, attiva da più di 20 anni nella raccolta fondi per la ricerca sulle malattie genetiche. Lei nasce ricercatrice, ma oggi è

co-scientifiche e solo poi un’infor-

una manager a tutto tondo. Rim-

mazione medica. Ma ho avuto an-

piange il passato o apprezza il pre-

che la fortuna di essere molto for-

sente?

mata perché allora l’industria in-

«Appena laureata sono entrata

vestiva parecchio in formazione

nell’industria farmaceutica e ho

anche se si era giovani».

fatto ricerca sul campo per 5 o 6 anni. Sono stata uno dei primissi-

Non come oggi…

mi casi (era la fine degli anni ’80)

«Gli anni Ottanta erano anni in cui

a passare dal laboratorio alla ricer-

non solo si trovava lavoro subito,

ca clinica del farmaco perché allo-

ma si veniva immessi in program-

ra nel marketing farmaceutico

mi di formazione e questo dava

non arrivavano persone dalla ri-

un’accelerazione notevole al pro-

cerca, ma con competenze tecni-

cesso di crescita. L’esperienza in


••10TELETHON.ELIANA

6-04-2012

11:16

Pagina 35

A RSA

commissione

LATTIE

scientifica indipendente di esperti che non possono ricevere fondi da noi e che

aziende multinaziona-

si confrontano col-

li anglosassoni dove

lettivamente espo-

ho vissuto le due di-

nendosi alla critica

mensioni, quella più

dei colleghi. Attra-

tecnica e quella più

verso questo sistema

manageriale, è sta-

certificato abbiamo

ta una bellissima

introdotto un modello

palestra formati-

di finanziamento della

va per me fonda-

ricerca atipico per l’Ita-

mentale da ap-

lia e che ci permette di

plicare poi a Te-

competere ai massimi li-

lethon».

velli internazionali. Pernon profit ha

ché uno dei migliori siste-

caricato di maggiore significato

mi per tenere sotto control-

«Sono entrata nel ’97 come diret-

quel che faccio ma non credo che

lo una ricerca è valutarla al mo-

tore scientifico perché lavorando

uno sia meglio o peggio dell’altro,

mento in cui si erogano i fondi:

nell’industria ero stata avvicinata

credo che il non profit corrispon-

scegliere i progetti migliori dimi-

da Telethon che chiedeva finan-

da di più a me».

nuisce il rischio di errore».

Come è arrivata a Telethon?

ziamenti. Ho conosciuto questa realtà che mi ha molto colpita e io

Tra i suoi meriti in Telethon c’è il

La ricerca, di pari passo con la va-

stavo già meditando di intrapren-

rinnovo dei sistemi di valutazione

lorizzazione dei giovani talenti, so-

dere un percorso diverso».

della ricerca in Italia per l’asse-

no fondamentali nella vostra atti-

gnazione dei fondi che ora è rico-

vità, eppure restano punti di debo-

È stata una scelta anche passare da

nosciuto a livello internazionale

lezza tra i più vistosi dell’Italia.

un’azienda profit a una non profit…

per qualità ed efficienza.

«Io credo che il punto di debolezza

«Sì, è stata una scelta forse emoti-

«Appena arrivata dovevo occu-

più vistoso nella ricerca non sia so-

va, al momento non ho razionaliz-

parmi dei programmi di ricerca e

lo nella mancata valorizzazione

zato. Mi attirava molto e mi sem-

il primo modello che ho dettato

dei giovani, ma proprio nell’assen-

brava che avrei potuto contribui-

era quello del confronto che il pro-

za di sistemi di valutazione di pro-

re, sentivo di essermi costruita

fit mi aveva insegnato. Trovai il

grammi di ricerca, perché se una

una certa competenza gestionale-

modello governativo americano

selezione viene fatta su base forte-

manageriale che poteva essere

per l’assegnazione dei fondi il più

mente competitiva i giovani per

utile. I fatti mi hanno dato ragione

evoluto e lo adottai in Telethon:

definizione si trovano a essere pre-

perché non ho mai amato tanto un

passa attraverso la messa in gara

miati. Fra i 32 e i 45 anni la produt-

lavoro come quello che faccio in

delle proposte dei ricercatori e lo

tività e la capacità di ideare di un

Telethon. Il passaggio da profit a

studio di queste da parte di una

individuo è massima. Con il nostro APRILE 2012

35


••10TELETHON.ELIANA

6-04-2012

11:16

Pagina 36

Intervista metodo premiamo i giovani per-

mento concorsuali. Dovrei poter

ché guardiamo al progetto del ri-

cercare un ricercatore nel mondo

cercatore indipendentemente dal-

accademico con le regole del libe-

la sua età e dal suo cv, che deve so-

ro mercato: un’azienda non aspet-

lo dimostrare che la persona sia

ta i tempi di un concorso per assu-

preparata abbastanza per poter fa-

mere un direttore vendite!».

re il progetto che ci propone». Parliamo ora di management: Quindi manca un sistema merito-

qual è il suo ruolo in una realtà co-

cratico…

me la vostra?

«Sì, e anche il fatto di assegnare

«Una delle cose che stiamo cer-

delle responsabilità e quindi del

cando di affermare nel non pro-

denaro a giovani ricercatori che

fit è che dal punto di vista gestio-

possano farne l’uso previsto ma

nale dobbiamo considerarci una

in modo autonomo. Certo che

profit, nel senso che abbiamo co-

deve esserci un capo dipartimen-

munque un utile, che è la quanti-

to, ma i giovani ricercatori devo-

tà di denaro che ogni anno desti-

no avere i loro spazi in autono-

niamo ai programmi di ricerca

mia permettendo alla loro creati-

più i risultati che con questo de-

vità di esplodere».

naro portiamo a casa. Il nostro azionista è il cittadino che ha do-

Per questi motivi se ne vanno al-

nato e il paziente che ci appoggia

l’estero…

perché crede che lo aiuteremo.

«Il problema non è tanto il fatto

Quindi Telethon è una struttura

che i giovani se ne vadano, perché

che può essere tranquillamente

la circolazione di cervelli è un fat-

riportata a una profit con le sue

to auspicabile: in un laboratorio

figure manageriali equivalenti.

belga trovi francesi, tedeschi,

Se lavoriamo pensando che il no-

olandesi… in uno italiano trovi

stro lavoro va verso una genera-

solo italiani. Se la quota straniera

zione di profitto i comportamen-

non profit è un po’ più facile per-

è inesistente, perché ci lamentia-

ti diventano gli stessi, tenuto

ché non ti chiedi mai “perché sto

mo che i nostri vanno via? È chia-

conto che la missione è diversa:

lavorando a questa cosa?”. In

ro che l’Italia è un posto poco at-

raccogliere denaro».

azienda alla fine di una giornata faticosa dovevo richiamare le mo-

trattivo per fare ricerca. Allora la vera domanda è: perché la nostra

Quali differenze trova a livello ma-

tivazioni. Adesso invece mi sono

università e il nostro sistema di ri-

nageriale tra un’azienda profit e

sempre chiare e urgenti davanti

cerca sono così poco propositivi

una non?

agli occhi, basta avvicinarsi a una

«Ormai il non profit si è molto

famiglia con un bambino colpito

professionalizzato. I modelli ri-

da una malattia genetica. Nel non

mangono veramente gli stessi, ci

profit le opportunità di crescita

«A causa di meccanismi ingessati,

sono solo delle regolamentazioni

sono un po’ meno, perché le azien-

per esempio i sistemi di recluta-

diverse da conoscere. Forse nel

de sono più piccole e ci sono me-

nel panorama internazionale?». Secondo lei?

36

APRILE 2012


••10TELETHON.ELIANA

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Pagina 37

sovrapporre il non profit col vo-

sa ispirare gli altri e su quanto sa

lontariato ma in realtà sono due

indicargli una strada».

cose diverse, il volontariato nel non profit serve molto, ma la ge-

E come donna manager?

stione di 40, 50 milioni di euro al-

«Credo che una donna ancor più di

l’anno non può essere fatta su ba-

un uomo debba riuscire a indivi-

se volontaria, serve molta profes-

duare il proprio punto di equili-

sionalità se vogliamo raggiungere

brio. Soprattutto nel momento in

degli obiettivi».

cui ha dei figli si trova costantemente combattuta e cerca delle ri-

Consiglierebbe a un manager di

cette o delle soluzioni che non esi-

un’azienda profit di fare un’espe-

stono. E non dite aspetto il momen-

rienza nel non profit?

to giusto perché non c’è mai! Cre-

«Sì, sarebbe molto bello che fra le

do si debbano avere figli da giova-

due realtà ci fosse uno scambio co-

ni perché si ha più energia e si è al-

stante, soprattutto per certe figure

l’inizio della carriera, ma non mi

come direttore del personale, del-

sentirei mai di darla come ricetta

la comunicazione; forse in alcuni

assoluta. Quel che invece posso di-

casi è ancora più sfidante perché è

re è di interrogarsi veramente su

più difficile vendere un sogno che

quale sia il nostro punto di equili-

un prodotto».

brio e avere abbastanza serenità da non farci prendere dai sensi di col-

Quali sono secondo lei le doti più

pa e dalle pressioni delle amiche o

importanti per un leader?

della famiglia che ci condizionano

«La capacità di ispirare e di for-

tantissimo».

mare. Che non è fatta solo attraverso corsi di formazione ma tra-

Per esempio?

sferendo le proprie conoscenze.

«Se sto bene con una baby-sitter che

Io sono stata molto fortunata, ho

mi tiene il bambino tutto il giorno

no posizioni aperte o possibilità

avuto dei grandi maestri e avere

perché ritengo che stare con lui la

sul piano salariale, ma qui com-

dei capi così è una grande ric-

sera è sufficiente mi devo concen-

pensa con una motivazione diver-

chezza. Recentemente è mancato

trare su questo, perché se mi lacero

sa. E comunque i nostri salari non

il nostro advisor Renato Dulbec-

pensando che non è vero faccio ma-

sono poi così inferiori agli equiva-

co e quel che mi è rimasto di lui

le a casa e al lavoro. Questo equili-

lenti del profit nei livelli impiega-

è stato questo: “La cosa di cui va-

brio tra vita personale e professio-

tizi, quadri e bassi livelli dirigen-

do più orgoglioso non è aver pre-

nale è diverso da donna a donna,

ziali. La differenza si apre molto

so il Premio Nobel, ma il fatto che

non mi devo sentire meno brava di

nel top management».

cinque miei allievi ne hanno pre-

una che fa diversamente da me. Ma

so uno: su questo dovremmo es-

se non ce la faccio allora devo fare

Sfatiamo il mito “non profit=volon-

sere valutati!”. Nel momento in

una scelta, come cambiare lavoro o

tariato”?

cui uno guida qualcuno dovreb-

avere il coraggio di abbandonarlo

be sempre interrogarsi su quanto

per qualche anno».

«Certo, si tende erroneamente a

䡵 APRILE 2012

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Pensioni

OVITÀ 2012NPOST-CARR NOVITÀ Un vademecum completo per essere informati, con un focus sugli aspetti più interessanti per i manager

A

NALIZZIAMO LA NORMATIVA PREVIDENZIALE INPS: vediamo cosa cambia e quali sono le rilevanti novità introdotte dall’art. 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito in legge 22 dicembre 2011, n. 214.

Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto di retribuzione pensionabile nel 2012 sale da 43.042 a 44.204 euro. Perequazione automatica delle pensioni È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2012 il de-

Daniela Fiorino

creto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 18 gennaio scorso che fissa il valore definitivo per il 2011 e previsionale per il 2012 per l’adeguamento delle pensioni sulla base dei dati Istat. Per il 2011, il decreto ha fissato nella misura dell’1,6% l’aumento definitivo di perequazione automatica per il 2011. Trattandosi di un valore superiore rispetto a quello determinato in via provvisoria (1,4%, previsto dall’art. 2 del decreto ministeriale 19 novembre 2010), ne deriva che l’applicazione della percentuale definitiva di perequazione automatica per il medesimo anno comporta un conguaglio a favore dei pensionati pari allo 0,2%. Per il 2012, invece, la percentuale di aumento è stata fissata in via previsionale al 2,6%. Tuttavia, in considerazione della contingente situazione finanziaria, il comma 25 dell’art. 24 della legge 214/2011 ha stabilito che per il 2012 e 2013 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici verrà effettuata esclusivamente sui trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps che saranno rivalutati al 100% dell’inflazione.

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APRILE 2012


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RRIERA

Per le pensioni di importo supe-

pensionistici di importo superiore

riore a tre volte il minimo e infe-

non avrà alcun adeguamento.

riore a tale limite incrementato del 2,6%, l’aumento di rivaluta-

Le nuove regole a partire

zione è comunque attribuito fino

dal 1° gennaio 2012

a concorrenza del predetto limi-

L’art. 24 della legge 22 dicembre

te maggiorato.

2011 n. 214 ha profondamente

Pertanto, la rivalutazione provvi-

modificato i requisiti di età e an-

soria del 2,6% verrà applicata per

zianità anagrafica necessari per

intero sui trattamenti pensionisti-

poter ottenere la liquidazione di

ci fino a 1.405,05 euro mensili

trattamenti pensionistici di vec-

(468,35 x 3), con un aumento mas-

chiaia e anticipati per anzianità.

simo mensile di 36,54 euro, mentre

Ecco le principali novità.

Per il 2012 e 2013 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici verrà effettuata esclusivamente sui trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps

gli assegni pensionistici superiori a 1.405,05 e inferiori a 1.441,59 eu-

Abolizione delle “finestre”

ottenere la liquidazione della pen-

ro (1.405,05 + 36,54) verranno in-

Sono state abolite le “finestre di

sione decorsi 12 mesi dalla data di

crementati fino a raggiungere

decorrenza mobili” introdotte dal

maturazione dei requisiti, mentre

l’importo di 1.441,59 euro.

1° gennaio 2011, secondo le quali i

per i lavoratori autonomi e per chi

Chi invece percepisce trattamenti

lavoratori dipendenti potevano

faceva ricorso allo strumento delAPRILE 2012

39


••11PENSIONI

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Pagina 40

Pensioni la totalizzazione era prevista

ne più favorevoli per il calcolo del-

in possesso del requisito anagrafi-

un’attesa di 18 mesi.

l’assegno pensionistico.

co di 70 anni di età.

Alla soppressione delle finestre

Inoltre, il comma 4 dell’art. 24 del-

consegue un aumento di pari enti-

la legge 214/2011 chiarisce che

Abolizione

tà del requisito anagrafico per il

l’efficacia dell’art. 18 dello Statuto

delle pensioni di anzianità

pensionamento di vecchiaia, che

dei lavoratori opera fino al conse-

Dal 2012, la possibilità di antici-

per i lavoratori dipendenti e auto-

guimento del predetto limite mas-

pare il pensionamento in base al-

nomi uomini passa da 65 a 66 anni.

simo di flessibilità.

l’anzianità contributiva è mante-

Nulla è modificato in materia di

nuta solo per coloro che raggiun-

Età pensionabile

età anagrafica e di disciplina del-

gono l’età contributiva massima

per le lavoratrici private

le decorrenze per l’accesso alla

indipendentemente dall’età ana-

L’età pensionabile per le lavoratri-

pensione di vecchiaia per i non

grafica.

ci verrà gradualmente elevata fino

vedenti e gli invalidi in misura

Il comma 10 dell’art. 24 della leg-

a raggiungere l’equiparazione

non inferiore all’80%.

ge 214/2011 conferma dal 2012 l’anzianità contributiva massima

con i lavoratori, come avvenuto nel pubblico impiego. Sarà pari a

Requisito contributivo minimo per

in 41 anni e un mese per le donne

62 anni già dal 2012 (63 anni e 6

la pensione di vecchiaia

(precedenti 40 anni + finestra di un

mesi per le lavoratrici autonome)

Il requisito contributivo minimo

anno e un mese), mentre la eleva a

e si incrementerà gradualmente fi-

per poter accedere al pensiona-

42 anni e un mese per gli uomini

no ad arrivare nel 2018 alla con-

mento di vecchiaia è confermato

(la differenza di trattamento è giu-

vergenza con l’età pensionabile

per tutti i lavoratori in 20 anni. Tut-

stificata dal fatto che le lavoratrici

degli uomini (vedi tabella).

tavia, per i lavoratori con primo

subiranno un incremento repenti-

accredito contributivo dal 1° gen-

no dell’età pensionabile). È confer-

Sempre sull’età pensionabile

naio 1996 in avanti è posta la con-

mato inoltre l’incremento del re-

Il proseguimento dell’attività la-

dizione che l’importo della pen-

quisito di un mese nel 2013 (più 3

vorativa fino a 70 anni di età è in-

sione risulti non inferiore a 1,5 vol-

mesi per adeguamento Istat) e un

centivato per tutti i lavoratori tra-

te l’importo dell’assegno sociale,

ulteriore mese nel 2014.

mite coefficienti di trasformazio-

salvo il caso in cui il lavoratore sia

Tuttavia, chi utilizzerà lo strumento del pensionamento anticipato per anzianità prima dei 62

PENSIONI AL FEMMINILE

Fino al 2011 Dal 2012 Dal 2013 Dal 2014 Dal 2016 Dal 2018

Lavoratrici dipendenti 60 anni 62 anni 62 anni e 3 mesi* 63 anni e 9 mesi 65 anni e 3 mesi** 66 anni e 3 mesi**

anni di età avrà una penalizzazioAutonome o iscritte alla gestione separata 60 anni 63 anni e 6 mesi 63 anni e 9 mesi* 64 anni e 9 mesi 65 anni e 9 mesi** 66 anni e 3 mesi**

* comprensivo dell’adeguamento Istat 2013 (più 3 mesi). ** da adeguare, a decorrere dal 1° gennaio 2016, sulla base dei dati Istat relativi alla speranza di vita.

ne sulla quota di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate al 31 dicembre 2011, pari all’1% per gli ultimi due anni di anticipo nell’accesso al pensionamento prima dei 62 anni di età e al 2% per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni. La riduzione si applica sulla quota di trattamento pensionistico calcolata secondo il sistema retributivo.

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APRILE 2012


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REGIME TRANSITORIO: applicazione delle regole in vigore fino al 31 dicembre 2011 Le vecchie regole sono fatte salve con riferimento al

stro dell’Economia e delle finanze, saranno stabiliti il

diritto al pensionamento e alla misura del trattamen-

limite massimo dei beneficiari e il limite delle risorse

to per chi ha raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre

destinate a tale fine.

2011. È inoltre prevista una norma di salvaguardia per

Eventuali ulteriori richieste potranno essere prese in

i seguenti casi:

esame solo a condizione che, con decreto del mini-

lavoratori collocati in mobilità sulla base di accor-

stro del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto

di sindacali stipulati anteriormente al 4 dicembre

con il ministro dell’Economia e delle Finanze, sia sta-

2011 e che maturano i requisiti per il pensiona-

bilito, in misura sufficiente alla copertura finanziaria

mento entro il periodo di fruizione dell’indennità

dei relativi oneri, un incremento delle aliquote con-

di mobilità;

tributive non pensionistiche a carico di tutti i datori

lavoratori titolari di prestazione straordinaria a ca-

di lavoro del settore privato, considerando priorita-

rico dei fondi di solidarietà di settore alla data del

riamente i contributi per disoccupazione e in ogni ca-

4 dicembre 2011;

so escludendo il contributo al Fondo di garanzia per

chi è stato autorizzato alla prosecuzione volontaria della contribuzione prima del 4 dicembre 2011; lavoratori che al 4 dicembre 2011 hanno in corso l’istituto dell’esonero dal servizio;

il trattamento di fine rapporto e il contributo pari allo 0,30% destinato ai Fondi interprofessionali per la formazione continua. Infine, in via eccezionale, per i lavoratori dipendenti del

lavoratori il cui rapporto di lavoro si sia risolto en-

settore privato, viene data la possibilità di accedere al

tro il 31 dicembre 2011, in ragione di accordi indi-

pensionamento al compimento dei 64 anni di età (più

viduali sottoscritti anche ai sensi degli artt. 410,

relativo adeguamento Istat), nel caso siano in possesso

411 e 412-ter del codice di procedura civile, o in

entro il 31 dicembre 2012 dei seguenti requisiti:

applicazione di accordi collettivi di incentivo all’eso-

a. almeno 35 anni di anzianità contributiva e quota

do stipulati dalle organizzazioni comparativamen-

“96” con almeno 60 anni di età anagrafica (ad

te più rappresentative a livello nazionale, a condi-

esempio, 60 anni di età e 36 anni di contribuzione,

zione che: la data di cessazione del rapporto di la-

oppure 61 anni di età e 35 di contribuzione);

voro risulti da elementi certi e oggettivi, quali le comunicazioni obbligatorie agli ispettorati del lavoro

b. per le lavoratrici, almeno 20 anni di anzianità contributiva e 60 anni di età.

o ad altri soggetti equipollenti, indicati nel medesimo decreto ministeriale; il lavoratore risulti in pos-

Le predette disposizioni si applicano ai lavoratori e

sesso dei requisiti anagrafici e contributivi che, in

alle lavoratrici che alla data di entrata in vigore del-

base alla previgente disciplina pensionistica, avreb-

la legge di conversione (28 dicembre 2011) risulta-

bero comportato la decorrenza del trattamento

vano svolgere attività di lavoro dipendente nel set-

medesimo entro la fine del 2013;

tore privato.

lavoratori che al 31 ottobre 2011 risultano esse-

È sempre in vigore la norma che salvaguarda gli assi-

re in congedo per assistere figli con disabilità gra-

curati che hanno maturato il diritto a pensione entro

ve, che maturino, entro ventiquattro mesi dalla

il 31 dicembre 2007, a prescindere dal momento di

data di inizio del predetto congedo, il requisito

decorrenza della pensione stessa.

contributivo per l’accesso al pensionamento indi-

I requisiti di anzianità contributiva ed età anagrafica in

pendentemente dall’età anagrafica.

vigore al 31 dicembre 2007 (anzianità contributiva pari almeno a 35 anni e età anagrafica pari a 57 anni) si

Entro il 30 giugno 2012, con decreto del ministro del

applicano anche ai lavoratori autorizzati alla prosecu-

Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con il mini-

zione volontaria prima del 20 luglio 2007.

APRILE 2012

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Pensioni La suddetta riduzione percentuale non trova applicazione limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017, nel caso in cui il requisito di anzianità contributiva derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l’assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria. La riduzione percentuale non opera per coloro che rientrano nel sistema contributivo pieno (primo accredito contributivo succes-

La manovra Monti ha anticipato

tà del sistema, secondo la quale

sivo al 31 dicembre 1995) per i

la decorrenza del primo adegua-

dal 2021 l’età minima pensionabi-

1

quali, inoltre, sarà possibile acce-

mento che sarà pari a tre mesi e

le non potrà essere inferiore a 67

dere al pensionamento anticipato

decorrerà dal 1° gennaio 2013. I

anni, anche nel caso in cui non si

avendo compiuto 63 anni di età e

successivi due avranno cadenza

arrivasse a tale valore con gli ade-

con almeno 20 anni di anzianità

triennale (verranno quindi rive-

guamenti Istat.

contributiva effettiva (obbligato-

duti i requisiti a decorrere dal 1°

Anche l’adeguamento dei coeffi-

ria, volontaria, da riscatto, con

gennaio 2016 e dal 2019). Si è poi

cienti di trasformazione per il cal-

esclusione di quella accreditata fi-

stabilito di accelerare la procedu-

colo della pensione con il sistema

gurativamente a qualsiasi titolo),

ra introducendo la cadenza bien-

contributivo passerà dalla caden-

se la pensione mensile non risulta

nale per gli adeguamenti succes-

za triennale a quella biennale, do-

inferiore a 2,8 volte l’importo

sivi al 2019.

po il 2019.

mensile dell’assegno sociale.

Inoltre, il comma 9 dell’art. 24 del-

Verranno invece adeguate annual-

la legge 214/2011 contiene una

mente le soglie riferite a multipli

norma per garantire la sostenibili-

dell’assegno sociale, come condi-

Adeguamento dei requisiti

zione per la liquidazione degli as-

anagrafici Tutti i requisiti anagrafici previsti dalla legge 214/2011 e il requisito contributivo per accedere al pensionamento di anzianità saranno soggetti a un adeguamento periodico sulla base delle statistiche elaborate dall’Istat relative alla speranza di vita della popolazione. 42

APRILE 2012

1

Il ministero dell’Economia, con decreto del 6 dicembre 2011, ha comunicato che, poiché l’aumento della speranza di vita notificato dall’Istat con riferimento agli anni dal 2007 al 2010 è stato pari a 5 mesi, a decorrere dal 1° gennaio 2013 verrà applicata la maggiorazione massima di tre mesi dei requisiti anagrafici fissata dal legislatore. Tale limite massimo è stato previsto esclusivamente con riferimento al primo adeguamento.

segni pensionistici per i soggetti con primo accredito contributivo dal 1° gennaio 1996. Totalizzazione Sono state apportate modifiche anche alle regole per usufruire della totalizzazione dei periodi assicurativi, la normativa che


••11PENSIONI

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Pagina 43

sono stati modificati dalla rifor-

retributivo con quelli da lavoro di-

ma e quindi sono soggetti solo al-

pendente e autonomo.

l’adeguamento periodico sulla

In proposito riteniamo utile riba-

base del meccanismo della spe-

dire che uno dei requisiti per otte-

ranza di vita. Pertanto, alle pen-

nere il pensionamento per i lavo-

sioni totalizzate continua ad ap-

ratori dipendenti è quello della

plicarsi la vecchia finestra di de-

cessazione dell’attività lavorativa.

correnza di 18 mesi.

Solo successivamente sarà possi-

A decorrere dal 1° gennaio 2012 è

bile reimpiegarsi come lavoratore

stato eliminato il requisito contri-

dipendente o autonomo e perce-

butivo minimo di tre anni versa-

pire sia il trattamento pensionisti-

ti in ogni gestione assicurativa,

co sia lo stipendio.

pertanto tutti i periodi contribu-

L’Inps, con circolare n. 89/2009,

tivi potranno essere totalizzati,

ha precisato che è possibile liqui-

sempre che non siano temporal-

dare la pensione anche se la rioc-

mente coincidenti.

cupazione avviene con lo stesso

Infatti, per il perfezionamento

datore di lavoro. Per accertare

consente ai lavoratori che nel

dell’anzianità contributiva utile

l’avvenuta interruzione del rap-

corso della propria vita hanno

per il diritto alle prestazioni pen-

porto di lavoro è necessario veri-

svolto attività diverse e sono sta-

sionistiche conseguibili attraverso

ficare che siano state rispettate le

ti iscritti a più gestioni pensioni-

la totalizzazione, la contribuzione

formalità conseguenti alla cessa-

stiche, di ottenere un’unica pen-

accreditata per periodi coinciden-

zione: dimissioni del lavoratore,

sione sommando i diversi perio-

ti deve essere conteggiata una vol-

comunicazioni e scritture di legge,

di contributivi, purché non coin-

ta sola (rif. punto 8 della circolare

liquidazione di tutte le competen-

cidenti.

Inps n. 69 del 9 maggio 2006).

ze economiche.

La totalizzazione può essere chie-

Le gestioni pensionistiche calco-

sta da tutti i lavoratori dipenden-

lano la quota di pensione di pro-

Pensioni liquidate

ti, autonomi, collaboratori coordi-

pria competenza in proporzione

con il sistema contributivo

nati e continuativi, lavoratori a

all’anzianità contribuiva matu-

Sono totalmente cumulabili con i

progetto e liberi professionisti, ed

rata dal lavoratore in ciascuna di

redditi da lavoro dipendente e au-

è completamente gratuita.

esse. Il pagamento della pensio-

tonomo anche le pensioni liquida-

Il lavoratore, che non deve esse-

ne è effettuato dall’Inps, ma

te con il sistema di calcolo contribu-

re già titolare di pensione in nes-

l’onere rimane a carico delle sin-

tivo, a condizione che il soggetto

suna delle gestioni a cui è stato

gole gestioni in relazione alle ri-

abbia maturato i medesimi requisi-

iscritto, può richiedere la totaliz-

spettive quote.

ti anagrafici e contributivi previsti per la liquidazione del trattamento

zazione se possiede i suddetti requisiti: almeno 20 anni di contri-

Cumulo

pensionistico di vecchiaia e anzia-

buzione complessiva e 65 anni di

pensione/redditi da lavoro

nità nel sistema retributivo.

età; oppure 40 anni di contributi

Come è noto, dal 1° gennaio 2009

Pertanto, se ci riferiamo alle re-

a prescindere dall’età.

non sono più previsti limiti alla

gole introdotte dal 1° gennaio

L’Inps, con circolare 35/2012,

possibilità di cumulare i redditi da

2012, potrebbero cumulare la

spiega che i suddetti requisiti non

pensione liquidata con il sistema

pensione “contributiva” con altri APRILE 2012

43


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Pensioni redditi da lavoro solo coloro che

si svolge attività di lavoro autono-

pensionati sarebbe pari al 27,72% e

andranno in quiescenza con l’an-

mo, trattenuta del 50% della quo-

al 18% per gli iscritti all’Ago (Asso-

zianità contributiva massima (at-

ta eccedente il minimo.

ciazione generale obbligatoria) e i titolari di pensione diretta.

tualmente 41 anni per le donne e 42 per gli uomini) o con l’età ana-

Contributi alla gestione separata

grafica prevista per il pensiona-

per i lavoratori parasubordinati

Criteri di calcolo della pensione

mento di vecchiaia (attualmente

L’art. 22 della legge 12 novembre

Dal 1° gennaio 2012, con riferimen-

pari a 66 anni, 62 anni per le la-

2011, n. 183 (Disposizioni per la

to alle anzianità contributive ma-

voratrici private).

formazione del bilancio annuale e

turate a decorrere da questa data,

In caso diverso, si dovrebbero ap-

pluriennale dello Stato - Legge di

la quota di pensione corrisponden-

plicare le penalizzazioni previste

stabilità 2012), ha stabilito che dal

te a tali anzianità è calcolata secon-

dalla legge 335 del 1995 per i lavo-

1° gennaio 2012 l’aliquota contri-

do il sistema contributivo.

ratori a cui si applicherà integral-

butiva pensionistica per gli iscritti

Per il calcolo della pensione relati-

mente il sistema contributivo: se si

alla gestione separata e la relativa

vamente alle anzianità maturate

svolge attività di lavoro dipen-

aliquota contributiva per il compu-

prima del 1° gennaio 2012 conti-

dente, trattenuta dell’intera pen-

to delle prestazioni pensionistiche

nuano ad applicarsi le precedenti

sione fino a 63 anni di età; oltre i

sono aumentate di un punto per-

regole, ovvero: interamente con il

63 anni, trattenuta del 50% della

centuale. Pertanto, l’aliquota per i

sistema retributivo per coloro che

quota eccedente il minimo Inps

soggetti non iscritti a una forma

al 31 dicembre 1995 avevano matu-

(per il 2012 pari a 480,53 euro). Se

pensionistica obbligatoria e non

rato un’anzianità contributiva almeno pari a 18 anni; con il sistema

Massimale contributivo per gli iscritti all’Ago dal 1° gennaio 1996 in avanti

misto per chi al 31 dicembre 1995 risultava essere già lavoratore dipendente ma aveva un’anzianità contributiva inferiore ai 18 anni (si-

La tabella illustra un riepilogo dei massimali annui (dal 1996 al 2012), base con-

stema retributivo in ragione degli

tributiva e pensionabile, per i nuovi iscritti a forme pensionistiche obbligatorie

anni di contribuzione antecedenti

dal 1° gennaio 1996 in avanti e per coloro che optano per il calcolo della pen-

il 1996 e sistema contributivo per il

sione con il sistema contributivo.

restante periodo); interamente con il sistema contributivo per chi ha Massimale

iniziato a contribuire dal 1° genna-

Anno

Massimale

Anno

1996

L. 132.000.000

2005

84.049

io 1996 in avanti.

1997

L. 137.148.000

2006

85.478

L’introduzione del sistema con-

1998

L. 139.480.000

2007

87.188

tributivo potrebbe rivelarsi me-

1999

L. 141.991.000

2008

88.670

no penalizzante per coloro che

2000

L. 144.263.000

2009

91.507

continuano l’attività lavorativa

2001

L. 148.014.000

2010

92.147

dopo aver raggiunto i 40 anni di

2002

78.507

2011

93.622

contributi, perché con il sistema

2003

80.391

2012

96.149

retributivo la contribuzione ver-

2004

82.401

sata in eccesso veniva utilizzata solo parzialmente ai fini del calcolo della pensione, mentre con il

44

APRILE 2012


••11PENSIONI

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nuovo sistema si terrà conto di tutti i contributi versati. Opzione per il calcolo contributivo Lavoratricim La norma prevista dall’art. 1, comma 9, della legge 243/2004, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2015, è stata mantenuta in vigore dalla recente manovra Monti. Le lavoratrici possono quindi, ancora oggi, ottenere la pensione con almeno 35 anni di anzianità contributiva e un’età di almeno 57 anni, se lavoratrici dipendenti, e 58, se lavoratrici autonome, a condizione che optino per il calcolo della pensione secondo le regole del sistema contributivo. In questo caso continua ad applicarsi la finestra mobile di 12/18 mesi anche a

decidere in merito a un’eventua-

che se si esercita tale opzione non

coloro che matureranno i predetti

le proroga della norma, è possibi-

è applicabile la normativa di mi-

requisiti dopo il 31 dicembre 2011.

le che in futuro vengano adottati

glior favore prevista per i lavora-

L’Inps ha confermato che anche

criteri applicativi diversi.

tori che hanno iniziato a contri-

il requisito anagrafico di 57/58

buire dal 1° gennaio 1996 in avan-

anni subirà nel 2013 l’incremen-

Lavoratori in generem

ti, relativamente ai requisiti di ac-

to di tre mesi relativo all’adegua-

È rimasta in vigore la norma (art.

cesso alla pensione di vecchiaia e

mento Istat.

1, comma 23, legge 335/95) rela-

alla pensione anticipata.

La data del 31 dicembre 2015, se-

tiva alla possibilità di opzione

Ricordiamo infine che l’opzione

condo l’interpretazione fornita

per il calcolo della pensione con

per il calcolo con il sistema con-

dalla circolare Inps n. 35 del 14

il sistema contributivo, che può

tributivo non è revocabile, quin-

marzo 2012, dovrebbe intendersi

essere esercitata dai lavoratori in

di conviene esercitarla al mo-

come termine ultimo per la liqui-

possesso di un’anzianità contri-

mento del pensionamento, quan-

dazione del trattamento pensio-

butiva inferiore a 18 anni al 31 di-

do si è sicuri di voler operare ta-

nistico e non come termine entro

cembre 1995, potendo far valere

le scelta dopo aver fatto le neces-

il quale debbano essere raggiunti

almeno 15 anni di contribuzione

sarie valutazioni.

i requisiti anagrafici/contributi-

di cui almeno 5 versati nel siste-

vi, a prescindere dall’apertura

ma contributivo (cioè dal 1996 in

della finestra di decorrenza. Tut-

avanti), tale possibilità è stata

tavia, poiché entro tale data il go-

confermata dalla circolare Inps n.

verno dovrà verificare i risultati

35 del 14 marzo 20122.

della sperimentazione e quindi

Tuttavia, l’Inps ha chiarito che an-

2

Gli assicurati con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 possono ottenere la liquidazione della pensione di vecchiaia con il sistema di calcolo contributivo a condizione che abbiano esercitato la facoltà di opzione entro il 1° ottobre 2001 e che possano far valere almeno 5 anni di contributi successivi al 31 dicembre 1995 (Circolare Inps n. 181/2001, punto 1).

APRILE 2012

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••12CFMT_PREVI

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11:20

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••12CFMT_PREVI

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11:20

Pagina 47

Formazione

COLLABORARE GENERA VALORE Networking come via per assicurare l’interesse collettivo. Le nuove opportunità in un progetto del Cfmt Leonardo Previ

M

ezzo secolo fa la

alla ridefinizione continua di

cultura manageria-

obiettivi mutevoli. Ma ci sono

le si è innamorata

modi molto diversi di collabora-

degli obiettivi. La

re. Si può pensare la collabora-

scintilla originaria dell’innamora-

zione come una scorciatoia verso

mento si trova nel libro di Peter

il rafforzamento dei propri inte-

Drucker The practice of manage-

ressi particolari; oppure si può

ment, pubblicato negli Usa nel

considerare la collaborazione co-

1954. Da allora il Management by

me l’opportunità di integrare

objectives (Mbo) è diventato il cri-

istanze differenti o addirittura

terio ispiratore di ogni manager

conflittuali, al fine di generare un

avveduto, il cuore stesso dell’or-

interesse collettivo.

ganizzazione aziendale. Oggi questo cuore appare molto

Collaborare e innovare

affaticato e l’amore tra il manager

Let’s Co Lab, l’esperimento col-

e l’Mbo è in profonda crisi.

laborativo che viene messo in

L’irruzione della complessità

scena nel Garage dell’Innovazio-

nelle pratiche manageriali ha

ne del Cfmt (vedi pagina a fian-

mutato radicalmente lo scenario:

co) dal 18 al 20 aprile 2012, sug-

quando gli obiettivi cambiano, si

gerisce al management e alle

sovrappongono, si contraddico-

aziende del terziario di muover-

no, diventa molto difficile gesti-

si in questa seconda direzione.

re per obiettivi.

La collocazione di Let’s Co Lab

Nello scenario attuale si impone

all’interno del calendario degli

una nuova concezione dell’azio-

eventi collaterali del Salone del

ne manageriale: non più concen-

Mobile 2012 va interpretata co-

trata individualmente su target

me un’esplicita indicazione me-

fissi e raggiungibili bensì aperta

todologica. La cultura del design

alla collaborazione e disponibile

sa valorizzare la collaborazione APRILE 2012

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••12CFMT_PREVI

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Formazione perché è consapevole che dalla

nere risultati che sarebbero inaf-

za) non è solo incontro di singole

diversità provengono innovazio-

ferrabili al di fuori delle pratiche

persone, è soprattutto incrocio di

ne, risultati, business.

collaborative.

reti relazionali. Ciascuna persona

I sei protagonisti di Let’s Co Lab

Come cercheremo di mostrare in

attiva nel Garage dell’Innovazio-

(tre manager di esperienza e tre

occasione di questo esperimento

ne del Cfmt porta con sé una rete,

giovani di belle speranze attivi

pubblico, l’ottenimento di questi

vera e propria identità multiforme

nel campo dell’arte e della cultu-

risultati è subordinato alla rigo-

che non si vede ma che agisce at-

ra) avranno l’opportunità di spe-

rosa applicazione di un metodo

tivamente nel processo collabora-

rimentare i vantaggi della “colla-

che si fonda su un semplice insie-

tivo. L’incrocio tra diverse reti re-

borazione tra diversi” e di otte-

me di procedure e strumenti ispi-

lazionali consente di comprende-

rati ai principi del design-driven

re le ragioni degli altri e di ricono-

management. Tra i principi più

scere obiettivi comuni per genera-

saldi di questo metodo figura il

re valore condiviso.

La collaborazione è anche opportunità di integrare istanze differenti o addirittura conflittuali al fine di generare un interesse collettivo

networking, un principio che oggi viene riscoperto grazie al grande sviluppo di internet. Integrare le differenze per un interesse collettivo La collaborazione tra diversi (per genere, competenza, esperienza, provenienza, passione, professionalità, interesse, appartenen-

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••13COZZI.DIRITTO.3

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Diritto

SEPARAZIONE E FIGLI

C

L’AFFIDO ONDIVISO

Quando due coniugi o due conviventi con figli si separano la legge tutela i minori garantendo un rapporto equilibrato con entrambi i genitori

N

EL NOSTRO PAESE C’È STATO PER MOLTO TEMPO un rilevante ritardo culturale incapace di cogliere il cambiamento in corso delle nuove famiglie, in cui le relazioni sono via via divenute paritarie, soprattutto sotto il profilo dell’accudimento e dell’educazione dei figli. Quando due coniugi o due conviventi si separano, in-

fatti, pur cessando di essere una coppia, rimangono entrambi genitori. Nel 2006 il legislatore, con la legge 54, ha finalmente recepito questo cambiamento culturale e ha introdotto l’affido condiviso dei figli a entrambi i genitori in caso di separazione, riconoscendo così il principio della bigenitorialità e dell’esercizio della responsabilità in capo a entrambi. Lo spirito della legge è quello di garantire ai figli il diritto di continuare ad avere due genitori, inteso come diritto alla conservazione di “un rapporto equilibrato e continuativo” con entrambi, diritto di ricevere da

Camilla Cozzi

loro cura, educazione e istruzione (art. 155, comma 1, del codice civile), seppure in una cornice un po’ modificata e con un’organizzazione legata al fatto che i genitori non vivranno più sotto lo stesso tetto. L’istituto dell’affido condiviso si applica anche in caso di interruzione di convivenza di una coppia di fatto, anche se gli organi giudicanti sono differenti: il tribunale ordinario decide l’affido condiviso dei figli nell’ambito dei processi di separazione e divorzio, il tribunale per i minorenni dispone l’affido condiviso dei figli in caso di separazione di conviventi. Il legislatore mira di fatto a evitare che uno dei genitori diventi il “genitore del tempo libero” e che i figli passino come delle “trottole” da una casa all’altra: i genitori condivideranno su un piano di parità formale e reale la responsabilità genitoriale nell’esclusivo interesse dei figli. Affido e abitazione Rimangono isolate le pronunce dei giudici che abbiano chiesto ai genitori di fare la spola tra due case prevedendo l’assegnazione della casa familiare ai figli con l’alternanza dei genitori. Per lo più, i giudici dispon-

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gono il collocamento dei figli pres-

ma anche con tutti i familiari dei

mamma o di un papà di non di-

so un genitore per mantenerli nel

due rami. L’art. 155 del codice civi-

sporre l’affido condiviso del figlio

luogo domestico in cui sono cre-

le prevede infatti il diritto del mino-

a entrambi i genitori, a meno che

sciuti fino a quel momento e non

re di “conservare rapporti signifi-

il genitore che fa questa richiesta

sottoporli a traumatiche modifica-

cativi con gli ascendenti e con i pa-

non dimostri che vi siano gravi

zioni delle loro abitudini di vita in

renti di ciascun ramo genitoriale”.

motivi che impediscano questo ti-

un momento delicato quale la se-

Secondo il dettato legislativo, l’af-

po di affidamento.

parazione dei genitori; si attribui-

fidamento a un solo genitore è

Anche quando vi sia un’accesa

sce un assegno periodico preferen-

pertanto un’ipotesi residuale.

conflittualità tra i genitori, i giudici dispongono comunque il regi-

dolo al mantenimento diretto o si attuano forme miste delle due mo-

Bigenitorialità:

me di affido condiviso per i figli.

dalità di contribuzione.

sempre e comunque?

Nei fatti però risulta poi assai

Anche nell’ipotesi di affido condi-

L’art. 155 bis del codice civile pre-

viso, pertanto, i figli verranno col-

vede che “il giudice può disporre

locati prevalentemente presso un

l’affidamento dei figli a uno solo

genitore nella casa in cui avranno

dei genitori qualora ritenga, con

anche la residenza anagrafica.

provvedimento motivato, che l’af-

L’obiettivo del legislatore è quello

fidamento all’altro sia contrario

di garantire per quanto possibile

all’interesse del minore…”.

una famiglia ai figli. Di qui la neces-

Il giudice poi, sempre secondo

sità di tutelare le relazioni dei mi-

questo articolo, può valutare ne-

nori non solo con mamma e papà,

gativamente la richiesta di una

I genitori condivideranno su un piano di parità formale e reale la responsabilità genitoriale nell’esclusivo interesse dei figli

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Diritto Mai più “visite”

minore coinvolto: “Il giudice di-

Per valorizzare la responsabilità

spone, inoltre, l’audizione del fi-

genitoriale, il legislatore ha previ-

glio minore che abbia compiuto i

sto che il genitore che non convive

12 anni e anche di età inferiore ove

quotidianamente con il figlio abbia

capace di discernimento”.

ampi tempi di permanenza da tra-

L’audizione del minore fornisce al

scorrere insieme a lui. Con l’affido

giudice ulteriori informazioni per-

condiviso, non si parla più quindi

mettendo che i provvedimenti ven-

di diritto di visita ma di tempo di

gano presi rispettando la qualità

permanenza. La diversa espressio-

della vita dei figli coinvolti. Questo

ne utilizzata sottolinea l’importan-

ascolto deve essere per il minore

za della parità tra i genitori e la non

un’effettiva opportunità per espri-

superiorità di quello convivente

mere propri bisogni e desideri, sen-

difficile esercitare positivamente

con il figlio a scapito dell’altro.

za gravarlo di pesi e responsabilità

la bigenitorialità quando ogni ca-

La nuova legge 54 sull’affidamen-

insostenibili per la sua età. Il mino-

nale di comunicazione tra i geni-

to condiviso, nell’ottica di pro-

re non deve mai essere messo nella

tori si è di fatto interrotto e ogni

muovere la bigenitorialità e di tu-

condizione di dover scegliere tra

questione inerente i figli rappre-

telare l’interesse primario dei figli,

mamma e papà, né deve interveni-

senti un’occasione di scontro e ri-

introduce inoltre all’art. 155-sexies

re nelle questioni di carattere esclu-

vendicazione.

del codice civile l’audizione del

sivamente economico.

Per valorizzare la responsabilità, il legislatore ha previsto che il genitore che non convive quotidianamente con il figlio abbia ampi tempi di permanenza da trascorrere insieme a lui


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INIZIATIVE MANAGERITALIA

VACANZA A TUTTO TENNIS 23-30 GIUGNO 2012 iGV Club Baia Samuele, Sicilia X X V TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA

ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI ENTRO IL 14 MAGGIO Potete scaricare la scheda di iscrizione dal sito www.manageritalia.it (Eventi e iniziative >> Sport e tempo libero >> Torneo di tennis).

Per maggiori informazioni w w w . m a n a g e r i t a l i a . i t o p p u re c h i a m a l o 0 2 2 9 5 16 0 2 8


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LIFESTYLE Eliana Sambrotta

Che si dice al Salone? (del Mobile!) Luminist Così si chiama il nuovo materiale di Toto che illumina dall’interno creando piacevoli atmosfere. Grazie alla traslucenza del vetro, unita a un’eccezionale resistenza agli urti e al calore, è applicabile a vasche e lavabi. www.toto.com

Fratino

lifestyle

Ego reinterpreta il classico tavolo in legno massiccio con sottili lastre di vetro blu Klein stratificato e bordi in foglia d’argento. Forme stilizzate e spessori alleggeriti per un design contemporaneo. www.egozeroventiquattro.it

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APRILE 2012

Picabo Creative Space Serbia propone Picabo, un sistema modulare per la composizione di librerie, contenitori e altri oggetti, dalle infinite possibilità di assemblamento grazie ai moduli base a L. Unico limite lo spazio disponibile intorno a noi! www.creativespaceserbia.com

56 h Benseduto a Miami! La poltroncina di Swan si chiama Miami e crea una grafica accattivante grazie al ritmo geometrico della trama a fasce e all’unione di pieni e di vuoti. www.swanitaly.com

Una forma incredibile quella disegnata da Fabio Novembre per la poltrona a dondolo di Driade. La struttura è in alluminio rivestita con intreccio in plastica. Disponibile in diverse versioni cromatiche. www.driade.com


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FUORI UFFICIO Davide Mura

fuori ufficio

In mostra

Green Kermesse Gli amanti di piante, fiori e composizioni vegetali in tutte le sue declinazioni sono avvertiti: conto alla rovescia per l’appuntamento internazionale organizzato dalla Royal Horticultural Society. Rhs Chelsea Flower Show, dal 22 al 26 maggio, Chelsea - Londra www.rhs.org/uk

La città del Duca Una mostra a Mantova celebra la fastosa corte di Vincenzo Gonzaga. Oltre al Museo Diocesano, porte aperte per Palazzo Ducale e gli ambienti dell’appartamento Gonzaga: quadri, oggetti e documenti rivelano la vita a Mantova sotto la dinastia. Vincenzo Gonzaga. Il fasto del potere Mantova, Museo Diocesano - fino al 10 giugno www.vincenzogonzaga.it

Fil rouge tra i motori Aperto a Modena il nuovo Museo casa Enzo Ferrari, il complesso espositivo che celebra Enzo Ferrari e il mondo dei motori in uno spazio avveniristico. www.museocasaenzoferrari.it

Sapori

Una zuppa e via A Milano ha aperto i battenti Radicetonda, in zona Porta Venezia: un locale dall’arredamento ecosostenibile dove si possono ordinare piatti 100% biologici e che rispettano i principi della dieta vegana. Ricco menu di zuppe di stagione per una pausa pranzo veloce e light. Via Lazzaro Spallanzani, 16 - Milano www.radicetonda.com

Spa & relax

Come un faraone Una volta era riservato ai sovrani dell’antico Egitto, oggi invece viene proposto ai gentlemen: balsami con menta e camomilla e olii caldi in un massaggio completo che decontrae i muscoli e nutre la pelle allontanando lo stress. Presso la spa del Four Seasons Hotel di Sharm El-Sheikh. www.fourseasons.com/sharmelsheikh APRILE 2012

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LIBRI Davide Mura

I successi di Inzaghi a fin di bene La carriera calcistica di Pippo Inzaghi è ripercorsa in un simpatico volume promosso dal Gruppo Volontariato di Manageritalia Milano e nato da un’idea dello scomparso presidente Manageritalia Lorenzo Guerriero. Il libro può essere richiesto all’Associazione italiana sclerosi multipla, sezione milanese (www.aism.it/milano). Ogni acquisto andrà a favore della onlus. Superpippo, re del gol, Carlo Pellegatti, Aism, pagg. 100, € 15.

Biglietti fatali Una macchina inquietante: attraverso un semplice esame del sangue sa predire il modo in cui lasceremo questo mondo. Nessuna data né dettaglio. Solo un foglietto di carta con poche parole, insieme precise e vaghe. Sul tema della dead machine si misurano 34 autori internazionali. L’idea è nata sul web e solo in apparenza è un gioco macabro: in fondo è una riflessione sulla nostra ossessione di voler sapere tutto. La macchina della morte, AA.VV., Guanda, pagg. 560, € 19.

libri

Emergenza crisi

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Dopo una serie di eclatanti disastri, da Fukushima all’incidente che ha coinvolto Costa Concordia, il saggio sulla gestione della crisi scritto dai due autorevoli esperti di relazioni pubbliche – Luca Poma (giornalista, consulente in responsabilità sociale d’impresa e comunicazione di crisi) e Giampietro Vecchiato (direttore di Pr Consulting e consigliere nazionale della Federazione relazioni pubbliche italiana) – appare quanto mai attuale. Un saggio esaustivo che non lascia nulla al caso, con schede-vademecum dal taglio pratico e molto utili, come quella dedicata ai consigli per affrontare al meglio le interviste, oppure su come rispon-

Il marketing si fa rosa Un inquadramento socio-demografico e un’analisi delle specificità dei comportamenti d’acquisto delle donne nel nostro paese: dopo lo studio dedicato ai teenager, Marzia Istria, product manager per Gut Edizioni, ritorna in libreria con un nuovo saggio, che questa volta approfondisce i principali trend dei consumi al femminile, come la slow fashion, il recupero della tradizione, la contaminazione e il neo lusso. Pink marketing, Lupetti, Marzia Istria, pagg. 166, € 16.

dere a un sabotaggio del prodotto. Cruciale il ruolo dei manager, che in questa fase delicata devono dimostrare leadership e un solido bagaglio di competenze per traghettare fuori dalla crisi l’azienda o l’organizzazione per cui lavorano. Interessante la sezione dedicata alla percezione del rischio nel settore alimentare, con il caso di MichelÉdouard Leclerc, vero e proprio esempio da manuale per l’approccio contraddistinto da trasparenza ed efficacia. Tra le altre case history sviscerate spiccano quella di The Coca-Cola Company in Belgio e quella di ThyssenKrupp a Torino. Il volume si rivolge a manager di grandi, piccole e medie aziende, ma anche a consulenti professionisti del crisis management e della comunicazione, uffici stampa, accademici, amministratori pubblici e istituzioni pubbliche. Prefazione di Elio Borgonovi. La Guida del Sole 24 Ore al crisis management, Luca Poma e Giampietro Vecchiato, Gruppo 24 Ore, pagg. 382, € 59.


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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)

La monetizzazione delle ferie e dei permessi per ex festività non godute

lettere

Sul mio cedolino è indicato un residuo di 42 giorni di ferie arretrate. Alla richiesta di farmi rimborsare un certo numero di giorni con la prima retribuzione utile, l’azienda ha obiettato che non è lecito retribuire le ferie non godute. Potete farmi avere un vostro parere? L. V. - (To) I lavoratori con la qualifica di dirigente che rientrano nell’ambito di applicazione del ccnl 23 gennaio 2008 e successive modifiche per i dirigenti delle aziende del terziario, della distribuzione e dei servizi, hanno diritto annualmente a 4 giorni di permesso per ex festività religiose soppresse (art. 12, comma 3) e a 5 settimane di ferie che corrispondono a 30 giorni se l’azienda adotta la settimana lavorativa dal lunedì al sabato, oppure a 25 giorni se invece si lavora dal lunedì al venerdì (art. 13). Per quanto riguarda la remunerazione delle ferie e dei permessi per ex festività non goduti, occorre premettere che nell’ordinamento italiano vige il principio della fruizione reale del diritto alle ferie, al fine di garantire al lavoratore un periodo di riposo a tutela della sua persona, della sua salute e della sua vita di relazione. Da tale principio deriva il divieto di monetizzare le ferie in relazione a un periodo minimo, individuato dal legislatore in 4 settimane l’anno (rif. art. 10 del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66, come modificato dal decreto legislativo 19 luglio 2004, n. 213 e circolare del ministero del Lavoro 8/2005). Come conseguenza di ciò, il nostro ccnl prevede la possibilità di monetizzare esclusivamente i 4 giorni di permesso per ex festività, ai sensi dell’art. 12, comma 3, e la quinta settimana di ferie (equivalente a 5 o a 6 giorni l’anno a seconda che si adotti o meno la settimana lavorativa corta, dal lunedì al venerdì), ai sensi dell’art. 13, comma 6. Per quanto riguarda la tempistica, il ccnl non

dispone in merito alla retribuzione dei permessi per ex festività che, quindi, a nostro parere, se non fruiti nel corso dell’anno possono essere retribuiti già nel mese di gennaio dell’anno successivo. Mentre il comma 6 dell’art.13 prevede che l’indennità per ferie non godute debba essere erogata entro il mese di luglio dell’anno successivo a quello di maturazione. A eccezione della quinta settimana, la retribuzione di ulteriori giorni di ferie maturati dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo 66/2003 e non goduti potrà avvenire solo in occasione della cessazione del rapporto di lavoro, assicurandosi che risulti tramite documentazione scritta che l’accumulo di ferie arretrate non sia stato causato da una libera scelta del dirigente ma dalla ricorrenza di eccezionali e obiettive necessità aziendali che hanno ostacolato la loro effettiva fruizione. Ciò in quanto esiste un consolidato orientamento giurisprudenziale secondo il quale il dirigente, che ha il potere di decidere autonomamente il periodo nel quale godere le ferie senza alcuna ingerenza del datore di lavoro, non può poi al momento della cessazione del rapporto di lavoro pretendere l’erogazione dell’indennità sostitutiva delle ferie non godute. È quindi opportuno anche per i dirigenti programmare le giornate di ferie effettuando, per tempo e per iscritto, la richiesta di godimento del periodo feriale, come forma di tutela preventiva onde evitare una futura vertenza con l’azienda al momento della cessazione del rapporto di lavoro. APRILE 2012

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... AL FIN DELLA LICENZA,

io tocco! Guido Gay

Orologi che spaccano il secondo

io tocco!

Non riusciamo ad averli neppure con gli orologi atomici. La rivista Phisical review letters propone un nuovo sistema per contare il tempo collegato all’orbita di un neurone intorno al suo nucleo atomico: sgarra solo di un ventesimo di secondo in 14 miliardi di anni, l’età dell’universo. Ma è possibile che non si possa avere un orologio preciso?

Onoranze funebri in politica e nello sport Ha cominciato Grillo che da tempo chiama il premier “rigor montis”. Ma il leader del movimento 5 stelle ha fatto di più. Ha pubblicato sul suo blog un fotomontaggio con Monti all’interno di una bara a forma di auto con scritto “Articolo 18”. Violenza morale o satira? Cattivo gusto o ironia spinta? Dovremmo chiederlo all’on. prof. Oliviero Diliberto fotografato davanti a Palazzo Chigi mentre si intrattiene a lungo e amabilmente con una signora indossante una vistosa maglietta nera con la scritta bianca (a caratteri cubitali) “la Fornero al cimitero”.

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Bravo l’ex ministro della Giustizia! In un primo momento ha sostenuto di non essersi accorto della scritta. Poi si è rifugiato in una non richiesta difesa della signora (che ora si strappa i capelli, piange, chiede scusa) dicendo che era una persona per bene, pacifica, come se fosse caduta dentro la maglietta per caso! Lui, l’onorevole, non si è scusato come avrebbe fatto qualunque gentiluomo. Non si era neppure scusato quando, nel 2006, partecipò a un corteo che bruciava bandiere israeliane e, dove, senza rispetto per i nostri militari morti, si urlava “dieci, cento, mille Nassirya”. Il professore ha fatto subito scuola. Un militante del Pdci emiliano, Donato Vena, vigile urbano di Modena, ha progettato un fotomontaggio in cui appaiono quattro lapidi di immaginarie “vittime” della riforma pensionistica e un titolo “Cimitero Fornero” (Corsera del 25 marzo 2012). Politica cimiteriale alla grande! E che dire delle “curve” di Juve e Inter che, nel loro ennesimo incontro di domenica 25 marzo, si sono reciprocamente scambiate auguri (urlati) di morte per i presidenti della squadra avversaria? Quanta pubblicità, anche nello sport, per le onoranze funebri!

Famiglia unita Cellula, unità organizzativa del protoplasma sociale. Importante soprattutto se unita. La famiglia partecipa con le altre famiglie alla formazione di strutture più complesse. Si sottrae a questo naturale destino solo se disunita e, quindi, sfaldata. Al Policlinico Umberto I di Roma, l’unità all’interno delle famiglie è ben salvaguardata. L’esempio viene dal rettore magnifico (prima preside di Medicina a La Sapienza) Luigi Frati, che ha accolto con favore l’arrivo in facoltà della moglie laureata in Lettere con cattedra su misura di storia della medicina (si sa che nella facoltà di Lettere la storia della medicina è una delle materie più importanti!). Ma anche la figlia Paola, laureata in Legge, è accasata in medicina legale. Mancava il figlio Giacomo, finalmente promosso in Cardiochirurgia da una commissione composta da tre igienisti e due dentisti (il podologo era malauguratamente assente?!). Purtroppo la recente legge contro parentopoli rischierà di rendere difficile se non impossibile l’unione dei membri di una famiglia sotto lo stesso tetto lavorativo con conseguenze negative inimmaginabili sulla tenuta del tessuto sociale (Sette di Corsera del 22 marzo 2012).


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ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE

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CALENDARIO ASSEMBLEE TERRITORIALI In attesa dell’Assemblea nazionale di Manageritalia, che si terrà venerdì 8 e sabato 9 giugno presso il B4 Boscolo Hotel di Milano (via Stephenson 55), ecco le date e le sedi delle assemblee territoriali: Associazione

data

ora

luogo

Manageritalia Verona Manageritalia Venezia Manageritalia Padova

sabato 14 aprile

9,30

Sheraton Padova Hotel & Conference center Corso Argentina, 5 - Padova

Manageritalia Trentino-Alto Adige

sabato 21 aprile

9,30

Cciaa Bolzano Via Alto Adige, 60 - Bolzano

Manageritalia Firenze

sabato 5 maggio

9,30

Villa Viviani Via G. D’Annunzio, 230 - Firenze

Manageritalia Milano

sabato 12 maggio

9,30

Hotel Michelangelo Via Scarlatti, 33 - Milano

Manageritalia Ancona

sabato 12 maggio

9

Manageritalia Genova

lunedì 14 maggio

21

Nh Marina Hotel Molo Ponte Calvi, 5 - Genova

Manageritalia Trieste

lunedì 14 maggio

17

Star Hotel Savoia Excelsior Riava del Mandracchio, 4 Trieste

Manageritalia Napoli

venerdì 18 maggio

18

Hotel delle Terme di Agnano Via Agnano Astroni, 24 - Napoli

Manageritalia Torino

sabato 19 maggio

Hotel San Francesco Via San Francesco, 15 Loreto (An)

9,15

Museo Nazionale dell’Automobile Corso Unità d’Italia, 40 - Torino

Manageritalia Palermo sabato 19 maggio 10,30

Sede associazione Via Isidoro La Lumia 7 - Palermo

Manageritalia Bologna sabato 19 maggio

9,30

Villa Gandolfi Pallavicini Via Martelli, 22/24 - Bologna

Manageritalia Bari

sabato 19 maggio

9,30

Sheraton Nicolaus Hotel Via Cardinale A. Ciasca, 27 - Bari

Manageritalia Roma

sabato 19 maggio

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La casa del cinema Largo M. Mastroianni, 1 - Roma

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AMMORTIZZATORI SOCIALI

MANAGERITALIA

INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE Breve guida per dirigenti e quadri sulla normativa 2012

L’

INPS HA AGGIORNATO gli importi massimi mensili da corrispondere ai titolari del trattamento di disoccupazione ordinaria, non agricola, con requisiti normali o ridotti (con circolare n. 20 dell’8 febbraio 2012). Può essere allora utile riepilogare la normativa sull’indennità di disoccupazione che, come è noto, è l’unica forma di prestazione pubblica a sostegno del reddito a cui i dirigenti possono fare ricorso in caso di perdita dell’occupazione.

Requisiti I requisiti che determinano il diritto a percepire l’indennità di disoccupazione sono i seguenti:

䡵 Stato di disoccupazione Non è possibile percepire redditi di lavoro, a qualsiasi titolo (né autonomo, né subordinato, né parasubordinato), durante il periodo a cui si riferisce la corresponsione del trattamento di disoccupazione. In caso di rioccupazione anche di breve durata (anche un solo giorno), il lavoratore deve darne comunicazione immediata all’Inps. L’Istituto sospende il pagamento dell’indennità in caso di rioccupazione di durata fino a cinque giorni consecutivi (escluse le festività), con possibilità di riottenere il pagamento una volta cessata tale causa di sospensione, mentre considera occupazione stabile quella superiore a cinque giorni e

MISURE E DURATA DELL’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE LIQUIDATA A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2012 Età del disoccupato*

Durata del trattamento

meno di 50 anni

8 mesi

pari o superiore a 50

12 mesi

Ammontare con riferimento alla retribuzione media degli ultimi 3 mesi**

Contribuzione figurativa

60% per i primi 6 mesi 50% per il 7° e l’8° mese 40% per i successivi mesi

per tutto il periodo indennizzato

* Per quanto riguarda l’età da prendere in considerazione al fine dell’elevazione della durata della prestazione, l’Inps ha precisato che il possesso del requisito richiesto – età inferiore, pari o superiore a 50 anni – deve essere accertato con riferimento alla data di inizio della disoccupazione indennizzabile. ** Nei limiti di un importo massimo mensile lordo stabilito per legge e aggiornato annualmente (pari, per l’anno 2012, a € 931,28 mensili, elevate a € 1.119,32 per i lavoratori che possono fare valere una retribuzione mensile lorda superiore a € 2.014,77). Per quanto riguarda l’indennità ordinaria di disoccupazione non agricola con requisiti ridotti e quella agricola con requisiti normali e ridotti, da liquidare con riferimento all’attività svolta nel corso del 2011, trovano invece applicazione gli importi stabiliti per tale anno: € 906,80 mensili, elevate a €1.089,89 per i lavoratori che possono fare valere una retribuzione mensile lorda superiore a € 1.961,80.

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quindi cessa definitivamente la corresponsione dell’indennità. 䡵 Anzianità contributiva Occorre risultare assicurati presso l’Inps da almeno due anni e avere versato almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro e un contributo settimanale antecedente il biennio stesso. 䡵 Centro per l’impiego Prima della presentazione della domanda è necessario aver rilasciato al Centro per l’impiego competente per territorio la dichiarazione di immediata disponibilità sia a svolgere un’attività lavorativa sia a seguire il percorso proposto per la ricerca di una nuova occupazione. 䡵 Cessazione non volontaria L’indennità è concessa a quei lavoratori che vengono a trovarsi senza lavoro, e quindi senza retribuzione, a causa di licenziamento, sospensione per mancanza di lavoro, scadenza del contratto a termine, dimissioni per giusta causa (per saperne di più sull’ultimo punto vedi box nella pagina a fianco). L’indennità non spetta, quindi, ai lavoratori che si dimettono volontariamente, a eccezione delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri che si dimettono durante il periodo in cui è previsto il divieto di licenziamento (dall’inizio del periodo di gravidanza fino al compimento del primo anno di età del bambino).


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DIMISSIONI PER GIUSTA CAUSA PER SAPERNE DI PIÙ L’art. 2119 del codice civile definisce “giusta causa” di dimissioni quella che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro, demandando alla giurisprudenza il compito di enucleare le varie fattispecie di giusta causa. Partendo da questo presupposto, l’Inps riconosce l’indennità di disoccupazione solo se sussiste una delle seguenti cause finora indicate dalla giurisprudenza: a. mancato pagamento della retribuzione; b. molestie sessuali nei luoghi di lavoro; c. modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative; d. mobbing, ovvero comportamenti vessatori da parte dei superiori gerarchici o dei colleghi che determinano il crollo dell’equilibrio psico-fisico del lavoratore (comportamenti che possono coincidere con molestie sessuali o demansionamento, già indicati come giusta causa); e. notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di trasferimento di proprietà dell’azienda; f. spostamento del lavoratore da una sede a un’altra, senza che sussistano le “comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive” previste dall’art. 2103 del codice civile; g. comportamento ingiurioso del superiore gerarchico nei confronti del dipendente.

Trasferimento della sede di lavoro Per quanto riguarda i casi di trasferimento di proprietà dell’azienda e di trasferimento della sede di lavoro, l’Inps, con circolare n. 108 del 10 ottobre 2006, si è espresso anche in merito all’eventualità in cui la cessazione dell’attività lavorativa av-

Presentazione della domanda Dopo essersi iscritti nelle liste dei disoccupati presso il Centro per l’impiego, occorre presentare il modulo di richiesta al più presto e comunque entro 68 giorni dall’inizio dello stato di disoccupazione (indicando anche l’eventuale periodo di preavviso riconosciuto dall’azienda), pena la decadenza dal diritto. Per la presentazione della domanda, il periodo per il quale il lavoratore percepisce l’indennità di mancato preavviso si considera lavorato. Pertanto, se il lavoratore licenziato viene esonerato dal prestare in servizio il preavviso e il datore di lavoro gli corrisponde la relativa indennità, il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 68° giorno a par-

venga tramite risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Secondo l’Inps in tali situazioni possono ricorrere i presupposti per riconoscere l’indennità di disoccupazione ordinaria, poiché la volontà del lavoratore può essere stata indotta dalle notevoli variazioni delle condizioni di lavoro. Nel caso di risoluzione consensuale a seguito di trasferimento della sede lavorativa, viene anche indicato come parametro di valutazione la distanza della sede di destinazione: si riscontra una “notevole variazione delle condizioni di lavoro” se tale distanza è superiore a 50 km dalla residenza del lavoratore e/o se la nuova sede si trova in un luogo mediamente raggiungibile in 80 minuti con i mezzi pubblici. Se la cessazione avviene per dimissioni per giusta causa, il lavoratore dovrà corredare la domanda con una documentazione da cui risulti la sua volontà di difendersi in giudizio nei confronti del comportamento illecito del datore di lavoro (allegando diffide, esposti, denunce, citazioni, ricorsi d’urgenza ex art. 700 del codice di procedura civile, sentenze ecc. contro il datore di lavoro, nonché ogni altro documento idoneo), impegnandosi a comunicare l’esito della controversia giudiziale o extragiudiziale. Nel caso in cui l’esito della lite dovesse escludere la ricorrenza della giusta causa di dimissioni, l’Inps procederà al recupero di quanto pagato a titolo di indennità di disoccupazione, così come avviene nel caso di reintegra del lavoratore nel posto di lavoro, successiva a un licenziamento illegittimo che ha dato luogo al pagamento dell’indennità di disoccupazione. Conseguentemente, l’Istituto ha dato istruzioni agli operatori che ricevono le domande di avvisare il lavoratore che il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione sarà provvisorio, fino alla comunicazione dell’esito della controversia con il datore di lavoro.

tire dall’ultimo giorno di preavviso indennizzato. La domanda può essere inoltrata online (servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite Pin attraverso il portale dell’Istituto); tramite contact center integrato telefonando al numero 803164; tramite Patronati/Intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Pagamento Si ha diritto all’indennità a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione (o di scadenza del periodo di mancato preavviso) se la domanda è stata presentata entro il settimo giorno, oppure dal quinto giorno successivo alla data della do-

manda se presentata successivamente ed entro i termini previsti (68 giorni dall’inizio dello stato di disoccupazione). L’indennità non può decorrere prima della data in cui è stata resa al Centro dell’impiego la dichiarazione di disponibilità al lavoro. Per poter ottenere una seconda indennità, dopo un altro periodo di lavoro, è necessario che sia trascorso il cosiddetto “anno mobile”, cioè un periodo di 365 giorni a partire dalla data di inizio della prima prestazione. L’indennità può essere riscossa con bonifico bancario o postale o allo sportello di un ufficio postale rientrante nel cap di residenza o domicilio del richiedente.

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QUANDO SI APPLICA LA “QUOTA 85” Prosecuzione volontaria dei versamenti e iscrizione in qualità di pensionato l rinnovo dei ccnl di riferimento del settembre scorso ha previsto, come è noto, un ulteriore nuovo requisito per l’iscrizione al Fasdac in qualità di pensionato diretto: la cosiddetta “quota 85”. La quota, somma dell’età anagrafica e degli anni di regolare contribuzione al Fondo tra dirigenza in servizio e prosecuzione volontaria dei versamenti, è calcolata al momento dell’iscrizione al Fasdac in qualità di pensionato.

FASDAC

I

I requisiti per l’iscrizione Dal 1° gennaio 2012, dunque, l’art. 2 del Regolamento del Fondo prevede i seguenti requisiti: essere titolare di trattamento pensionistico Inps, ovvero di forme di previdenza sostitutive, esclusive o esonerative dell’Ago (Assicurazione generale obbligatoria); poter far valere una contribuzione al Fondo di almeno 15 anni, di cui gli ultimi tre senza soluzione di continuità nel periodo immediatamente precedente la domanda di iscrizione in qualità di pensionato; aver raggiunto la “quota 85” (l’introduzione di quest’ultimo requisito avverrà gradualmente: uno scatto ogni anno partendo da quota 78 per il 2012). Per quanto riguarda quest’ultimo requisito, è

stata prevista una specifica norma transitoria a salvaguardia dei diritti acquisiti e delle legittime aspettative degli iscritti.

Prosecutori volontari in essere al 16 novembre 2011: deroga al requisito della quota In particolare, per i prosecutori volontari (molti dei quali avevano aderito a tale forma di contribuzione con l’aspettativa di poter richiedere l’iscrizione in qualità di pensionato diretto in base alla normativa all’epoca vigente) è stata prevista una deroga che precisamente recita: “... il requisito della quota non si applica ai prosecutori volontari in essere alla data del 16 novembre 2011 i quali rimangano iscritti in tale veste sino alla maturazione degli altri requisiti di cui al comma 1…” (art. 2 del Regolamento). In buona sostanza, tutti i prosecutori volontari con decorrenza iscrizione antecedente al 17 novembre 2011 mantenuta fino al pensionamento, potranno richiedere l’iscrizione in qualità di pensionato potendo far valere i soli requisiti di titolarità di trattamento pensionistico e anzianità contributiva.

CURE DENTARIE IN CONVENZIONE DIRETTA DAL 1° APRILE NON È DOVUTA LA QUOTA FISSA DI 51,65 EURO

A

partire dal 1° aprile non è più dovuta la quota fissa di 51,65 euro a carico dell’iscritto per le cure odontoiatriche fruite in convenzione diretta. La disposizione si applica con riferimento alle prestazioni fatturate a partire dal 1° aprile 2012. Il Fasdac intende promuovere il ricorso degli assistiti alle prestazioni erogate in regime diretto, dove il rimborso è pari al 70% degli importi convenzionati (con la sola eccezione dei trattamenti ortodontici mobili o fissi per i quali è previsto il contributo di 800 euro l’anno per un massimo di 3 anni).

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Nuove convenzioni odontoiatriche Il Fondo sta raccogliendo le adesioni dei dentisti segnalati dagli iscritti che hanno manifestato l’interesse al convenzionamento con il Fondo. Sui siti www.manageritalia.it e www.fasdac.it è consultabile l’elenco – in costante aggiornamento – degli studi odontoiatrici convenzionati. Al fine di migliorare il servizio attraverso l’ampliamento della rete degli studi odontoiatrici convenzionati, gli iscritti al Fondo sono invitati a far inviare dal proprio dentista un’email di richiesta a convenzioni@fasdac.it. Sarà cura del Fondo mettersi subito in contatto con lo studio odontoiatrico per verificare la possibilità del convenzionamento.


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ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE

CONVENZIONE ANTONIO PASTORE

IL RENDIMENTO DELLA POLIZZA CAPITALE DIFFERITO PER IL 2011: 3,77%

Anche quest’anno dedichiamo spazio alla guida per la lettura dell’estratto conto, aggiornato al 31 dicembre 2011, destinato ai dirigenti in servizio e ai prosecutori volontari della Convenzione 3140. È importante sottolineare che, per l’anno 2011, la gestione speciale “Previr”, nella quale sono investiti i contributi della polizza “Capitale differito”, ha retrocesso un rendimento del 3,77% a tutti i capitali confluiti, sia che siano provenienti dalle posizioni assicurative dei dirigenti o dei prosecutori volontari, sia che derivino da polizze “Capitello”, individualmente sottoscritte dagli associati.

Identifica la tua situazione utilizzando questo schema: nella colonna di sinistra individua la tua posizione contributiva mentre nella colonna di destra individua la tipologia del tuo estratto conto. Utilizza questi riferimenti nelle istruzioni delle pagine seguenti.

SITUAZIONE DEL DIRIGENTE

TIPOLOGIA DI ESTRATTO CONTO

䡵 Posizione contributiva aperta e chiusa prima del 30/9/1997

A Estratto conto riassuntivo solo posizione

䡵 Posizione contributiva aperta prima del 30/9/1997 e chiusa dopo il 30/9/1997 䡵 Posizione contributiva aperta prima del 30/9/1997 e non ancora chiusa

B Estratto conto unificato riassuntivo posizioni

䡵 Posizione contributiva aperta dopo il 30/9/1997

C Estratto conto riassuntivo solo posizione

Previr

L’estratto conto, oltre che recapitato in formato cartaceo, è consultabile anche nell’area riservata del sito www.assidir.it, al quale puoi accedere con i tuoi codici personali (username e password).

Previr e Antonio Pastore

Antonio Pastore

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A Estratto conto della convenzione Previr ’95

SEZIONE 1 Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodo contributivo (contributi versati dall’azienda durante l’attività di dirigente più eventuali contributi volontari). I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 contributi versati fino al 31 dicembre 2010; 䡵 contributi versati nell’anno 2011; 䡵 totale contributi versati. Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanzia assicurativa.

SEZIONE 2 Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativamente alla sola annualità 2011 e alla sola garanzia Capitale differito. Per quanto concerne questa tipologia di estratto conto, la sezione è priva di

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dati in quanto la Convenzione Previr è cessata il 31 dicembre 1997 e con essa anche la contribuzione relativa.

SEZIONE 3 Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale differito. I premi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 totale al 31 dicembre 2010; 䡵 totale al 31 dicembre 2011. L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazione minima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2011. La prestazione minima a scadenza è costituita da quanto già maturato alle date sopra indicate (al netto di eventuali riscatti parziali già concessi) aumentato della rivalutazione minima (minimo garantito) prevista dalle Convenzioni Previr per il periodo necessario al raggiungimento


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della scadenza “naturale” della polizza (raggiungimento della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici devono – come minimo – garantire all’assicurato al termine del periodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzione dell’età dell’assicurato al momento dell’accensione della posizione assicurativa.

SEZIONE 4 Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmente erogati nel corso dell’anno 2011 dall’impresa delegataria all’assicurato sulla posizione di “Capitale differito”. Sono specificati la data di erogazione e l’importo erogato (al lordo delle imposte applicate).

SEZIONE 5 Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato per rivalutare le

prestazioni della polizza di Capitale differito. Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Gestione speciale sia inferiore al “minimo garantito”, alle polizze in differimento sarà riconosciuto il tasso minimo garantito previsto dalla Convenzione.

SEZIONE 6 Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorienza al 31 dicembre 2011 relativo alla polizza di Capitale differito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni attribuite fino al 31 dicembre 2011 al lordo delle imposte previste per legge.

SEZIONE 7 Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concorrono a garantire le prestazioni della polizza di Capitale differito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assitalia spa, la gestione speciale Euro Forte.

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B Estratto conto unificato delle convenzioni Previr e Antonio Pastore n. 3049/3108/3140

SEZIONE 1

SEZIONE 3

Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodo contributivo (contributi versati dall’azienda durante l’attività di dirigente più eventuali contributi volontari). I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 contributi versati fino al 31 dicembre 2010; 䡵 contributi versati nell’anno 2011; 䡵 totale contributi versati.

Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale differito. I premi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 totale al 31 dicembre 2010; 䡵 totale al 31 dicembre 2011.

Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanzia assicurativa.

SEZIONE 2 Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativamente alla sola annualità 2011 e alla sola garanzia Capitale differito.

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L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazione minima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2011. La prestazione minima a scadenza è costituita da quanto già maturato alle date sopra indicate (al netto di eventuali riscatti parziali già concessi) aumentato della rivalutazione minima (minimo garantito) prevista dalle Convenzioni Previr e Antonio Pastore per il periodo necessario al raggiungimento della scadenza naturale della polizza (raggiungimento della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicu-


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ratrici devono – come minimo – garantire all’assicurato al termine del periodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzione dell’età dell’assicurato al momento dell’accensione della posizione assicurativa.

SEZIONE 4 Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmente erogati all’assicurato sulla posizione di Capitale differito. Sono specificati: l’impresa delegataria che ha effettuato il riscatto; la data di erogazione; l’importo erogato (al lordo delle imposte applicate).

SEZIONE 5 Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato per rivalutare le prestazioni della polizza di Capitale differito. Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Gestione speciale sia inferiore al “minimo ga-

rantito”, alle polizze in differimento sarà riconosciuto il tasso minimo garantito previsto dalla Convenzione.

SEZIONE 6 Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorienza al 31 dicembre 2011 relativo alla polizza di Capitale differito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni attribuite fino al 31 dicembre 2011 al lordo delle imposte previste per legge.

SEZIONE 7 Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concorrono a garantire le prestazioni della polizza di Capitale differito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assitalia spa, la gestione speciale Euro Forte.

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C Estratto conto della convenzione Antonio Pastore n. 3049/3108/3140

SEZIONE 1

SEZIONE 3

Contiene i dati relativi ai premi versati durante il periodo contributivo (contributi versati dall’azienda durante l’attività di dirigente più eventuali contributi volontari). I contributi lordi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 contributi versati fino al 31 dicembre 2010; 䡵 contributi versati nell’anno 2011; 䡵 totale contributi versati.

Contiene un ulteriore dettaglio sulla polizza di Capitale differito. I premi sono suddivisi per anni di versamento: 䡵 totale al 31 dicembre 2010; 䡵 totale al 31 dicembre 2011.

Tutti e tre scorporati per il reale utilizzo su ogni garanzia assicurativa.

SEZIONE 2 Contiene un dettaglio dei singoli premi versati relativamente alla sola annualità 2011 e alla sola garanzia Capitale differito. Questa sezione può risultare priva di dati per le posizioni di assicurati assunti o nominati in qualità di “dirigenti di prima nomina”.

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L’ultima colonna della tabella indica il dato di “prestazione minima a scadenza” rivalutata al 31 dicembre 2010 e al 31 dicembre 2011. La prestazione minima a scadenza è costituita da quanto già maturato alle date sopra indicate (al netto di eventuali riscatti parziali già concessi) aumentato della rivalutazione minima (minimo garantito) prevista dalla Convenzione Antonio Pastore per il periodo necessario al raggiungimento della scadenza naturale della polizza (raggiungimento della scadenza del differimento). In sintesi, è quanto le imprese assicuratrici


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devono – come minimo – garantire all’assicurato al termine del periodo di differimento. La scadenza del periodo di differimento varia in funzione dell’età dell’assicurato al momento dell’accensione della posizione assicurativa. Anche questa sezione può risultare priva di dati per le posizioni di assicurati assunti o nominati in qualità di “dirigenti di prima nomina”.

SEZIONE 4 Contiene il dettaglio dei riscatti parziali eventualmente erogati all’assicurato sulla posizione di Capitale differito. Sono specificati: l’impresa delegataria che ha effettuato il riscatto, la data di erogazione e l’importo erogato (al lordo delle imposte applicate).

SEZIONE 5 Contiene l’indicazione del tasso di rendimento utilizzato per rivalutare le

prestazioni della polizza di Capitale differito. Nel caso in cui il rendimento ottenuto e retrocesso dalla Gestione speciale sia inferiore al “minimo garantito”, alle polizze in differimento sarà riconosciuto il tasso minimo garantito previsto dalla Convenzione.

SEZIONE 6 Contiene il valore riscattabile in caso di vita e premorienza al 31 dicembre 2011 relativo alla polizza di Capitale differito. Tale valore comprende tutte le rivalutazioni attribuite fino al 31 dicembre 2011 al lordo delle imposte previste per legge.

SEZIONE 7 Contiene la specifica delle imprese assicuratrici che concorrono a garantire le prestazioni della polizza di Capitale differito attraverso le gestioni speciali Previr e, per Ina Assitalia spa, la gestione speciale Euro Forte.

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Soloperte è il network di offerte commerciali creato per tutti gli associati Manageritalia e per i loro familiari. Numerosi vantaggi e proposte esclusive, fruibili direttamente online all’interno dell’area riservata My Manageritalia, a cui si accede dall’home page del sito federale (www.manageritalia.it) inserendo user id e password ricevute con la card associativa. 70

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Nella sezione Soloperte è contenuta l’intera offerta commerciale suddivisa in specifiche categorie: alberghi e turismo

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fitness e tempo libero

gioielleria e orologeria

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Prezzo Soloperte € 285

Prezzo Soloperte € 79

Soloperte Business Una delle ultime novità di Soloperte è la nuova sezione Soloperte business. Un’area dedicata al BtoB, dove proporre offerte dedicate alle aziende per regali aziendali, forniture, arredi per ufficio e molto altro ancora. Al momento sono presenti offerte di:

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MANAGERITALIA

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ALBERGHI E TURISMO

AUTOMOTIVE

ELETTRONICA

OTTICA

FITNESS E TEMPO LIBERO

OTTICI ASSOCIATI regione lombardia

PER LA CASA

IDEE REGALO

SERVIZI TURISTICI

VACANZE STUDIO

R

Soloperte è un’iniziativa di realizzata in collaborazione con www.manageritalia.it - convenzioni@manageritalia.it

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INTRATTENIMENTO E CULTURA

GIOIELLERIA

SALUTE & BENESSERE

WELLNESSMITCLUB

Per ogni partner potete trovare una pagina descrittiva con il dettaglio dell’offerta e le modalità per accedervi.

Come accedere alle convenzioni Soloperte Vai sul sito www.manageritalia.it, entra nell’area riservata My Manageritalia con la username e la password ricevute con la card associativa e scopri tutti i dettagli dell’offerta.

Vuoi diventare partner di Soloperte? Scopri come nell’area riservata My Manageritalia >> Soloperte >> Diventa partner


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Hanno collaborato a questo numero

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA

Alessandro Baldi

ha un’esperienza professionale maturata in un’importante società di revisione internazionale. Commercialista e docente a contratto dell’Università di Ancona, è presidente del Fondo Mario Negri, oltre che vicepresidente di Manageritalia. (pag. 22)

Ivan Centomani è ufficiale della Guardia di finanza.

(pag. 14)

Camilla Cozzi è avvocato, esperta di diritto della famiglia e delle persone, esercita presso lo studio legale associato Ciriello-Cozzi.

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

(pag. 50)

Cosimo

ed Enrico Finzi sono rispettivamente amministratore delegato e presidente di AstraRicerche, società leader nelle indagini sociali e negli scenari di mercato. (pag. 6)

FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI

Claudio Nutrito, dopo essere stato manager in varie aziende, svol-

FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI

ge attualmente attività di consulenza aziendale e formazione. (pag. 18)

Cristina Papini è research & analytics sales director online di (pag. 32)

Nielsen.

Leonardo Previ è presidente di Trivioquadrivio, docente di Gestione delle risorse umane all’Università Cattolica e biker-trainer di Bello giusto efficace per Cfmt. (pag. 47)

CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO

ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE

Editore: Manageritalia Servizi srl Direttore responsabile: Guido Gay Coordinamento: Roberta Roncelli Redazione: Davide Mura, Luca Padovani, Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta

da Manageritalia Daniela Fiorino

Direzione, redazione, amministrazione: 20129 Milano - via Antonio Stoppani 6 tel. 0229516028 - fax 0229516093 giornale@manageritalia.it www.manageritalia.it

Le opinioni espresse dagli autori impegnano esclusivamente la loro responsabilità Concessionario pubblicità PUBLIMASTER 20146 Milano - via Winckelmann 2 tel. 02424191 - fax 0247710278 Grafica THE GRAPHIC FORGE snc 20129 Milano - via Antonio Stoppani 4 tel. 0229404920 - www.graphicforge.it Stampa ALL GRAPH SYSTEM srl 28100 Novara - via Verbano 138 tel. 0321477625 - infoags@tiscali.it

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