DIRIGENTE nov 2012

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••01.COPERTINA

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N. 11 NOVEMBRE 2012

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA INDAGINE GLI ITALIANI E L’INFORMAZIONE LAVORO ALL’ESTERO LA FLESSIBILITÀ PAGA, DA NOI SI PAGA

ECONOMIA GLOBALE

OTTIMISMO

COL CONTAGOCCE

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)


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Sommario Editoriale 4 Dove sono finiti i manager? Copertina 6 Ottimismo col contagocce Indagine 12 Gli italiani e l’informazione: veloce ma accurata

Fondo Mario Negri 50 Statuto e regolamento, al via le modifiche Our point of view 55 Our initiative: “Un fiocco in azienda”

20 A tu per tu con... 34 Osservatorio legislativo

Risorse umane 30 Il direttore del personale e l’incompiuta di Schubert

40 Territori

68 Il contributo di solidarietà a carico degli iscritti ai fondi speciali

70 Quadri Tutela in caso di malattia Fasdac 66 Pratiche indirette, novità in arrivo

48 Catturati dalla rete 57 Di buon grado

#Prioritalia 36 Assumersi le proprie responsabilità

Manageritalia 65 In arrivo la card 2013

69 Associazioni territoriali Bologna, un sostegno ai terremotati

RUBRICHE Lavoro 22 All’estero la flessibilità paga, da noi si paga

InfoMANAGER

58 Lifestyle Cfmt 72 Occupy the future

59 Fuori ufficio 60 Libri

Obiettivo lavoro 42 Manager e imprese, insieme per ripartire

61 Lettere 62 ...al fin della licenza, io tocco!

Al centro della rivista

N. 11 NOVEMBRE 2012

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA

VADEMECUM & GARANZIE 2012

INDAGINE GLI ITALIANI E L’INFORMAZIONE

il secondo inserto

LAVORO ALL’ESTERO LA FLESSIBILITÀ PAGA, DA NOI SI PAGA

INABILITÀ TEMPORANEA E INVALIDITÀ PERMANENTE

ECONOMIA GLOBALE

OTTIMISMO

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali

Fondo di previdenza Mario Negri

CFMT Centro di formazione management del terziario

Associazione Antonio Pastore

COL CONTAGOCCE

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)

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Editoriale a cura del presidente Manageritalia

DOVE SONO FINITI I M

D

al 2008 ad oggi sono 40.000 i dirigenti (iscritti alle principali organizzazioni sindacali della dirigenza privata) che la

grande crisi ha espulso dalle aziende, nel silenzio più assoluto. Se ne parla poco, infatti, a dimostrazione della scarsa sensibilità e attenzione da parte non solo del mondo della politica, ma anche da quello delle imprese. Chiunque abbia intrapreso la carriera dirigenziale sa che nel nostro settore la mobilità è fisiologica e che possiamo essere a termine. Ma fino a poco tempo fa, anche grazie al nostro contratto collettivo, i saldi occupazionali della categoria si sono mantenuti più o meno stabili, con anzi una crescita importante nel terziario a compensare il decremento del settore industriale. Ora però questi difficili cinque anni di crisi hanno colpito anche noi. Inoltre si è consolidato l’erroneo concetto che il dirigente, soprattutto in periodi di crisi, è più un costo che una risorsa. Tutti questi fattori stanno portando a una preoccupante contrazione occupazionale nella fascia del management e delle alte professionalità. Peraltro, un recente rapporto dell’ente di ricerca Isfol, l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, profila nel sistema produttivo italiano un ulteriore allontanamento dal trend europeo della presenza manageriale e prevede una sostanziale stagnazione fino al 2015. In altre parole, se il numero dei manager in Italia era già basso rispetto ai principali paesi europei, questo gap nei prossimi anni sarà destinato a crescere ulteriormente. Eppure quello di disperdere e impoverire un patrimonio di conoscenza e competenza più che mai indispensabili per avviare un deciso e coraggioso progetto di recupero di competitività e crescita è un lusso che non possiamo permetterci. Recenti analisi più volte citate dalla nostra rivista dimostrano che nelle imprese il modello di governan-


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I MANAGER? ce basato sulla performance manageriale, rispetto a

mento e il lancio di servizi e strumenti per supporta-

quello “fedeltà”, che caratterizza le pmi a gestione fa-

re gli associati in difficoltà. Purtroppo i segnali che ci

miliare, produce effetti positivi su tutti gli indicatori

arrivano non sono buoni: la dirigenza continua a es-

economici d’impresa. In Italia ci sono esempi illumi-

sere bersaglio delle politiche di stabilità e principale

nanti di imprenditori che hanno compreso questo

bersaglio, fino ormai ai limiti della soglia di sosteni-

concetto e colto l’opportunità di coniugare alle qua-

bilità, di tutti gli interventi di solidarietà collettiva.

lità e capacità imprenditoriali le competenze e le co-

Per trovare le risorse si colpisce sempre e solo chi nel-

noscenze manageriali. Aziende che sono diventate

l’immaginario comune viene fatto passare per “pri-

campioni del proprio settore, riuscendo a ottenere

vilegiato” e invece, dipendente o pensionato che sia,

successo e redditività non solo in Italia ma anche al-

ha la sola colpa di percepire retribuzioni e pensioni

l’estero: Autogrill, Diesel, Brunello Cucinelli, Eataly,

commisurate a responsabilità e rischi, nel primo ca-

solo per citare qualche esempio virtuoso.

so, e versamenti effettivamente fatti, nel secondo. E

Fra le tante criticità che stiamo vivendo, il mondo del-

il tutto senza aver mai evaso una lira, prima, e un eu-

le imprese dovrebbe generare una nuova attenzione

ro, poi, di tasse. Perfino con i nostri pensionati si ipo-

per tutto ciò che va oltre i confini della cultura domi-

tizza di continuare a bloccare l’indicizzazione delle

nante e che esca dai modelli di riferimento consoli-

pensioni oltre sei volte il minimo quale clausola di

dati. A partire da come fare impresa in Italia, ma an-

salvaguardia per risolvere il problema degli esodati.

che da come recuperare il rapporto tra impresa e la-

Stiamo parlando di poco più di 2.000 euro netti al me-

voratori, ambedue in deficit di motivazione: le im-

se, nonostante un’operazione analoga già fatta nel

prese non amano più sperimentare, sono prive di in-

2009 sia stata definita dalla Corte costituzionale nel

ventiva, i lavoratori hanno perso la passione per la

2011 non reiterabile, pena tensioni con gli invalicabi-

propria attività professionale e il senso di apparte-

li principi di ragionevolezza e proporzionalità. Que-

nenza verso le aziende, poiché il problema prevalen-

sto perché le pensioni, seppure di maggior consisten-

te è quello del “posto di lavoro” e non la qualità e la

za rispetto alla media, potrebbero non essere suffi-

gratificazione del lavoro stesso. È importante anche

cientemente difese in relazione ai mutamenti del po-

che le organizzazioni recuperino il rapporto con la

tere d’acquisto della moneta.

società e le istituzioni, per dare visibilità al valore so-

Certo, risolvere il problema esodati è prioritario e

ciale di fare impresa e di essere motore principale del-

abbiamo più volte detto che vogliamo fare la nostra

lo sviluppo economico e del benessere.

parte, come del resto facciamo sempre, ma non aval-

Penso che una buona linea d’azione possa essere

lando scelte sbagliate e ingiuste e accettando che an-

quella che abbiamo avviato con le nostre contropar-

cora una volta sia la demagogia a farla da padrone.

ti: innovare il nostro modello di bilateralità per com-

Ben venga il rigore necessario. Ricordiamoci però

petere con il miglior utilizzo delle risorse a partire

che questo governo aveva fatto anche dell’equità e

da quello umano. La volontà di costruire nuovi stru-

della crescita le proprie bandiere: ci pare che se ne

menti di politiche attive va proprio nella direzione

sia dimenticato.

di salvaguardare il patrimonio di competenze e conoscenze manageriali.

Guido Carella

Da tempo Manageritalia ha reagito con il potenzia-

(guido.carella@manageritalia.it) NOVEMBRE 2012

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Copertina

OTTIMISMO COL CONTAG Dopo la crisi del 2008 il mondo sta attraversando una fase di riequilibrio economico globale: oggi le economie mature e quelle emergenti a che punto sono di questo processo?

L’

ECONOMIA GLOBALE continua a dibattersi nelle spire della crisi iniziata nel 2008 con l’esplosione della bolla immobiliare e della crisi dei mutui sub-prime negli Stati Uniti. Fu subito evidente a tutti gli osservatori che l’implicazione principale della crisi sarebbe stata un fondamentale

cambiamento di alcuni parametri strutturali su cui erano fondati crescita e ordine economico mondiale. Due i fattori più rilevanti che avrebbero trasformato il mondo negli anni successivi: il primo sarebbe stato lo spostamento del motore della crescita globale dal Nord America ai paesi emergenti, e in particolare, a quelli che vennero definiti Bric (Brasile, Russia, India, Cina); il secondo la necessità di operare un forte de-leveraging (riduzione del debito) delle economie e dei sistemi bancari dei paesi cosiddetti avanzati. I due fattori erano e sono correlati, dato che il de-leveraging comporta un rallentamento della crescita nei paesi avanzati, lasciando la

Emilio Rossi

crescita agli emergenti. Dopo l’annus horribilis 2009, abbiamo assistito dal 2010 ad alti e bassi nelle economie mature, combattute tra le politiche focalizzate sulla riduzione dei debiti pubblici e delle banche adottate nell’area Euro e quelle più attente all’occupazione effettuate negli Usa, ancorché accorte ai bilanci del sistema bancario. Questi differenti approcci hanno comportato una maggiore crescita economica di circa mezzo punto percentuale all’anno negli Usa rispetto all’Europa (e ancora maggiore se non si considerasse la Germania). Simmetricamente, mentre il rapporto deficit/pil negli Usa si è mantenuto intorno al 10% sia nel 2010 che nel 2011, nell’area Euro si è attestato, rispettivamente, al 6% e al 4%, circa la metà nella media dei due anni. Il quadro per i paesi emergenti è stato completamente diverso. A fron-

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MO AGOCCE te di deficit pubblici sostanzial-

Oggi

mente sotto controllo (con l’im-

Dove ci troviamo ora in questo pro-

portante eccezione dell’India), i

cesso di riequilibrio dell’economia

tassi di crescita del pil 2010 e 2011

mondiale? Quello che sembra esse-

sono stati impressionanti per il

re il fattore più difficile da riporta-

complesso dei mercati emergenti

re sotto controllo è probabilmente il

e in particolare per Cina e India

sistema bancario e finanziario. No-

(vedi tabella 1). Molti hanno ini-

nostante le molte dichiarazioni di

ziato persino a chiedersi quanto

buone intenzioni da parte dei poli-

sia sostenibile nel medio-lungo

cy maker e i molti studi e le propo-

termine il mantenimento di tassi

ste avanzate, la regolamentazione

di sviluppo così frenetici, con i

del settore è sostanzialmente rima-

conseguenti problemi ambientali

sta inalterata. I grandi gruppi fi-

e di distribuzione del reddito.

nanziari possono ancora oggi svol-

Dopo l’annus horribilis 2009, abbiamo assistito dal 2010 ad alti e bassi nelle economie mature, combattute tra le politiche focalizzate sulla riduzione dei debiti pubblici e delle banche

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Tabella 1 - DEFICIT PUBBLICO/PIL

Copertina

2010

2011

2012

2013

-6,0

-4,6

-4,2

-3,5

Stati Uniti

-11,2

-10,1

-8,7

-7,3

Area Euro

-6,2

-4,1

-3,3

-2,6

Francia

-7,1

-5,2

-4,7

-3,5

Germania

-4,1

-0,8

-0,4

-0,4

Italia

-4,5

-3,8

-2,7

-1,8

Spagna

-9,4

-8,9

-7,0

-5,7

Regno Unito

-9,9

-8,5

-8,2

-7,3

Giappone

-9,4

-9,8

-10,0

-9,1

Mercati emergenti

-3,2

-1,8

-1,9

-1,8

Cina

-1,5

-1,2

-1,3

-1,0

India

-9,4

-9,0

-9,5

-9,1

Brasile

-2,7

-2,6

-2,1

-1,6

Russia

-3,5

1,6

0,5

0,2

Mondo

Pur continuando a crescere a tassi per noi impensabili, negli ultimi trimestri i mercati emergenti hanno iniziato a mostrare qualche segnale di debolezza

gere contemporaneamente attività di investimento e di raccolta, con i

Fonte: IMF

conseguenti conflitti di interesse che sono stati tra i fattori scatenan-

8

ti della crisi del 2008.

modo a rallentare una ripresa che

Dopo oltre quattro anni dall’inizio

Ma al di là della delicata questio-

non sembra arrivare mai. Tuttavia,

della crisi, il rischio sistemico del

ne della regolamentazione, il set-

le banche si trovano effettivamen-

settore bancario è certamente di-

tore bancario dei paesi avanzati è

te tra due fuochi: da un lato la ne-

minuito, grazie anche, e forse so-

ancora in mezzo al guado per ciò

cessità di migliorare la loro situa-

prattutto, agli interventi delle ban-

che riguarda de-leveraging (ridu-

zione finanziaria per rientrare nei

che centrali (sia la Fed americana

zione del debito) e adeguamento

parametri di adeguatezza del ca-

che la Bce europea) e alle politiche

del capitale. In quasi tutti i paesi si

pitale che vengono loro richiesti

di salvataggio diretto adottate da

registrano condanne, anche aspre,

dalle autorità di vigilanza, dall’al-

molti governi. Tuttavia, l’uscita

a proposito della riluttanza delle

tro la deteriorata situazione econo-

dal tunnel di questo settore – che

banche a concedere prestiti alle

mica rende le imprese più fragili e

rappresenta uno snodo insostitui-

imprese, contribuendo in questo

quindi a più alto rischio di credito.

bile tra impresa e risparmio – ri-

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Tabella 2 - PIL 2010

2011

2012

2013

Mondo

5,1

3,8

3,3

3,6

Stati Uniti

2,4

1,8

2,2

2,1

Area Euro

2,0

1,4

-0,4

0,2

Francia

1,7

1,7

0,1

0,4

Germania

4,0

3,1

0,9

0,9

l’andamento dei due anni prece-

Italia

1,8

0,4

-2,3

-0,7

denti: crescita alta nei paesi emer-

Spagna

-0,3

0,4

-1,5

-1,3

chiederà ancora alcuni anni. Anche sul fronte dell’economia cosiddetta reale, si continua a registrare nel 2012 una continuità con

genti (con importanti differenze

Regno Unito

1,8

0,8

-0,4

1,1

tra l’uno e l’altro), Usa focalizzati a

Giappone

4,5

-0,8

2,2

1,2

rafforzare l’espansione economica

Mercati emergenti

7,4

6,2

5,3

5,6

ed Europa a riportare sotto control-

Cina

10,4

9,2

7,8

8,2

lo le finanze pubbliche dei paesi

India

10,1

6,8

4,9

6,0

meno virtuosi. Tuttavia, pur conti-

Brasile

7,5

2,7

1,5

4,0

Russia

4,3

4,3

3,7

3,8

nuando a crescere a tassi per noi impensabili, negli ultimi trimestri i

Fonte: IMF

mercati emergenti hanno iniziato a mostrare qualche segnale di debolezza. Non è pensabile del resto che

tano da quei valori che erano sta-

queste economie, pur avendo

ti segnalati come pericolosi per il

enormi risorse in capitale umano e

mantenimento dell’ordine socia-

risorse naturali, continuino a cre-

le. In quasi totale assenza di defi-

scere indefinitamente in maniera

cit pubblico e con l’inflazione di

esplosiva.

nuovo sotto controllo, il governo cinese ha già potuto avviare nuo-

I paesi emergenti

vi investimenti e tagliato i tassi di

In Cina si sta registrando un ral-

interesse. Ma a peggiorare il qua-

lentamento della crescita, dai tas-

dro cinese contribuisce il rischio

si intorno al 10% riportati negli

insito nella bolla immobiliare

anni scorsi a circa il 7%, non lon-

creatasi parallelamente alla migrazione dalle regioni interne po-

Negli Stati Uniti e nell’Eurozona le banche centrali hanno recentemente adottato politiche monetarie fortemente espansive, negli Usa a sostegno della crescita, nell’Eurozona a difesa del sistema bancario

vere a quelle costiere ricche. In sintesi, la sfida è ora quella di ottenere un modello di sviluppo più sostenibile, meno focalizzato sul-

me strutturali, che tuttavia ri-

l’export e più guidato dalla do-

chiedono tempo prima di dare i

manda interna.

loro frutti. La crescita del pil è

L’India non ha gli stessi margini

quindi in forte decelerazione (cir-

di manovra della Cina per avvia-

ca 5% nel 2012) e impiegherà va-

re politiche espansive, presentan-

ri trimestri prima di tornare a cre-

do sia un’alta inflazione (oltre il

scere in linea con il suo output

9%) che un elevato deficit pubbli-

potenziale (intorno al 7%).

co. Di conseguenza, il governo in-

In Brasile, il rallentamento della

diano si sta focalizzando su rifor-

crescita è stato vistoso, passando NOVEMBRE 2012

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Copertina

L’economia Usa non è entrata in recessione mentre quella dell’Eurozona presenta segno negativo dall’inizio dell’anno e probabilmente continuerà di questo passo ancora per uno o due trimestri almeno

Anche in Russia si nota una ridu-

mica è stata in rallentamento dal-

zione della crescita nel 2012, an-

l’inizio del 2012. Ma le similitudi-

che se più lieve che negli altri

ni finiscono qui.

grandi emergenti. In seguito a

Seppur in rallentamento, l’econo-

un’impennata dell’inflazione tra

mia Usa non è entrata in recessio-

il 2010 e il 2011, la Russia si è tro-

ne mentre quella dell’Eurozona

vata a dover effettuare una restri-

presenta segno negativo dall’inizio

zione delle condizioni monetarie

dell’anno e probabilmente conti-

che ha colpito negativamente im-

nuerà di questo passo (del gambe-

prese e consumatori. L’economia

ro...) ancora per uno o due trime-

del paese resta fortemente correla-

stri almeno. Viceversa, sul fronte

ta all’andamento del prezzo del

delle finanze pubbliche gli Usa

petrolio, che è rimasto mediamen-

presentano una situazione decisa-

te stabile negli ultimi anni.

mente deteriorata con un rapporto deficit/pil atteso attestarsi intorno

dal 7,5% del 2010 a meno dell’1% nei primi trimestri del 2012. L’al-

E le economie mature?

all’8,5%, più di due volte e mezza

lentamento monetario senza pre-

Vediamo la situazione negli Stati

di quello dell’Eurozona.

cedenti effettuato negli ultimi 12

Uniti e nell’Eurozona. In entram-

Ed è proprio sulle finanze pubbli-

mesi (un taglio di oltre 400 pb nel

bi i paesi le banche centrali hanno

che che si concentra uno dei rischi

tasso Selic) sta però iniziando a

recentemente adottato politiche

più pesanti per l’economia statu-

produrre i suoi effetti. A fronte di

monetarie fortemente espansive,

nitense (il cosiddetto fiscal cliff) e,

un’inflazione stabilmente intorno

negli Usa a sostegno della crescita

di riflesso, per l’economia mon-

al 5%, la crescita nella parte fina-

e della fiducia dei consumatori,

diale. Alla data del 31 dicembre

le del 2012 e nel 2013 sembra po-

nell’Eurozona a difesa del sistema

2012, infatti, scadono una serie di

tersi stabilizzare intorno al 4,5%,

bancario e in soccorso degli stati

misure di sostegno all’economia

comunque lontana dai livelli de-

membri più indebitati. In entram-

implementate negli anni scorsi,

gli anni passati.

bi i paesi, inoltre, la crescita econo-

del valore di circa 4 punti percentuali del pil. Finora il Congresso non è riuscito a trovare un accordo su quali misure rinnovare, quali eliminare e quali sostituire, con il risultato che dove tali misure fossero lasciate cadere l’impatto negativo sul pil sarebbe immediato e con effetto moltiplicativo di difficile valutazione (Oxford economics stima una riduzione del pil di circa il 5% come somma di effetti diretti e indiretti). Nonostante la difficile situazione delle finanze pubbliche, gli Usa hanno fatto molto negli ultimi anni

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per uscire dalla crisi e ricreare una solida base occupazionale. La politica energetica è stata orientata in maniera decisa verso il raggiungimento dell’autosufficienza con lo sviluppo dello shale gas e investimenti nel rinnovabile, mentre politiche economiche mirate hanno consentito il recupero del settore automobilistico e più recentemente

competitività di una serie di paesi

anche del settore costruzioni.

in difficoltà. Da qui è derivata la

La situazione nell’Eurozona è in-

performance a due velocità all’in-

vece certamente più complessa.

terno dell’area Euro, con le econo-

Nessuna meraviglia, si tratta di

mie degli stati del Nord che hanno

un “paese” molto giovane, che da

continuato a crescere (la Germania

neanche 15 anni ha una moneta

dell’8% negli ultimi tre anni) men-

comune, senza peraltro avere an-

tre quelle di Spagna, Italia, Grecia,

cora una solida governance del

Irlanda e Portogallo avvitate in spi-

settore finanziario e del settore

rali recessive. La summenzionata

pubblico. Le decisioni relative al-

manovra della Bce ha sicuramente

l’Efsf e all’Esm, nonché alle misu-

alleviato i problemi di questi paesi

re fortemente espansive prese

nel breve termine e i mercati azio-

Gli Stati Uniti devono nel breve ter-

dalla Bce, sono state molto trava-

nari e obbligazionari ne hanno im-

mine risolvere il problema del fiscal

gliate. Tuttavia, i mercati negli ul-

mediatamente beneficiato. Ma re-

cliff, ma appaiono ben posizionati

timi mesi sembrano aver inter-

stano le difficoltà per il lungo ter-

per il futuro. L’Eurozona ha il com-

pretato l’insieme delle decisioni e

mine, difficoltà che potrebbero es-

pito più improbo, quello di risolve-

degli strumenti adottati come la

sere acuite dal malcontento conse-

re i suoi problemi immediati pro-

dimostrazione della volontà pro-

guente alle misure necessarie per il

prio mentre deve ridisegnare l’ar-

fonda dei policy maker europei di

risanamento.

chitettura del suo sistema moneta-

Il made in Italy, o il “conceived in Italy” come lo definiscono alcuni imprenditori nostrani illuminati, ha un fortissimo appeal in tutto il mondo: da questo occorre ripartire

rio, in un momento di crescita glo-

andare avanti nella costruzione della “casa Europa”, pur se tra

In sintesi

bale contenuta.

egoismi nazionali e regionali.

Il processo di riequilibrio dell’eco-

Per l’Italia e gli imprenditori ita-

Troppo grande sarebbe l’impatto

nomia globale sta vivendo un ma-

liani c’è poca scelta: restare anco-

negativo sulle economie di ognu-

lessere probabilmente passeggero.

rati all’euro, migliorare la compe-

no dei paesi ove si arrivasse inve-

I maggiori paesi emergenti (e lo

titività e continuare a cercare op-

ce alla disgregazione dell’euro.

stesso si può dire per gli emergen-

portunità nei paesi a maggior cre-

A questi elementi strutturali di dif-

ti nel loro complesso) stanno attra-

scita. Il made in Italy, o il “concei-

ficoltà, si aggiunge la necessità im-

versando un periodo di rallenta-

ved in Italy” come lo definiscono

mediata (a meno di accettare l’ipo-

mento della formidabile crescita

alcuni imprenditori nostrani illu-

tesi della bancarotta) di riportare

che avevano riportato negli ultimi

minati, ha un fortissimo appeal in

sotto controllo le finanze pubbli-

anni, ma rimarranno comunque

tutto il mondo... e da questo occor-

che e di migliorare rapidamente la

propulsori dell’economia globale.

re ripartire.

䡵 NOVEMBRE 2012

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Indagine

GLI ITALIANI E L’INFORMAZIONE:

VELOCE MA ACCURATA I risultati dello studio di AstraRicerche mostrano le principali aspettative nei confronti dei media in un mondo dove le news hanno vita breve, ma in cui l’esigenza di capire la realtà è sempre più forte

C

OME CAMBIA IL RAPPORTO con l’informazione giornalistica degli italiani internauti? Ce lo dice una nuova indagine, confrontabile con quella analoga del 2009, realizzata tramite 816 interviste online somministrate con il metodo Cawi (Computer aided web interviewing) a un campione della po-

polazione italiana 15-55enne accedente a internet, pari a un universo di circa 20,3 milioni di persone. La prima notizia chiave è l’incremento di oltre il 25% degli italiani internauti nei tre anni trascorsi tra le due ricerche: da 16,2 milioni nel luglio 2009 a 20,3 milioni nel luglio 2012. L’esposizione ai diversi media, sia nuovi sia tradizionali, da parte degli internauti per ricavare informazioni/notizie di attualità, politica, economia, ambiente, società, cultura, spettacolo, sport ecc. (non sui prodotti e sulle marche) vede il predominio di internet (84% di user tre o più volte alla settimana) sulle tv nazionali (73%), la radio (55%), le tv locali

Enrico Finzi

(44%), i cellulari/smartphone (quasi 44%), i quotidiani nazionali (32%), quelli locali/regionali (28%), i periodici monotematici specializzati (27%), quelli non specializzati (22%), i quotidiani specializzati (in economia, sport ecc. 19%) e infine i tablet (10%). Rispetto a tre anni prima i tablet hanno cominciato ad affermarsi, mentre tutti gli altri media hanno perso peso percentuale, con l’eccezione dei periodici non specializzati (in lievissima crescita). Se però consideriamo i valori assoluti si registrano incrementi anche assai significativi, tenendo conto dell’aumento di più di un quarto della base di riferimento (appun-

12

NOVEMBRE 2012


••04INDAGINE_FINZI+costacrociere

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13:30

Pagina 13

to gli accedenti a internet): con le

sciute tre domande: quelle delle

sole eccezioni dei quotidiani loca-

notizie vere/verificate (+16% del

li/regionali (in lieve calo) e degli

campione), facili da trovare, utili e

altri tipi di quotidiani (sostanzial-

concrete (+11%). In generale si re-

mente stabili). Dunque, anche a se-

gistra un lieve calo per quasi tutte

guito della crisi economico-sociale

le altre connotazioni. Un calo però

e dell’offerta – per molti esorbitan-

in alcuni casi rilevante quando si

te – di fonti d’informazione, si os-

parla di precisione e documenta-

serva una certa diminuzione del

zione (-16%), indipendenza da

numero delle fonti utilizzate dagli

qualunque potere (-15%), assenza

internauti, anche se (essendo que-

di censure o manipolazioni, com-

sti ultimi cresciuti da 16,2 a 20,3 mi-

petenza e professionalità e con-

lioni) si estende molto la sovrappo-

fronto di più voci e tesi (-12%), se-

sizione parziale o totale tra internet

rietà e affidabilità (-11%), rispetto

e gli altri media.

della dignità delle persone (-8%).

A seguito della crisi economico-sociale e dell’offerta di fonti d’informazione, si osserva una certa diminuzione del numero delle fonti utilizzate dagli internauti, anche se si estende molto la sovrapposizione parziale o totale tra internet e gli altri media

Qui sono stati costruiti alcuni indiLa ricerca di notizie vere,

ci sintetici, la cui classifica (tenen-

semplici da trovare e utili

do conto dell’importanza media e

renza con i propri valori ed espe-

Nel grafico 1 si può vedere l’elen-

alta) è la seguente: al primo posto

rienze di vita.

co delle caratteristiche considerate

l’utilità, al secondo l’eticità, al ter-

Le caratteristiche prese in consi-

molto importanti nei mezzi di co-

zo la veridicità, al quarto la chia-

derazione sono state poi attribui-

municazione di massa, a cui gli ita-

rezza/comprensibilità, al quinto

te dagli intervistati ai tre macro-

liani internauti ricorrono per avere

l’approfondimento, al sesto la co-

media (stampa quotidiana e pe-

informazioni/news. È interessante

modità di accesso/fruizione, al

riodica, radio e televisione, inter-

notare che rispetto al 2009 sono cre-

settimo lo stile e all’ottavo la coe-

net comunque veicolato). Ebbene, NOVEMBRE 2012

13


••04INDAGINE_FINZI+costacrociere

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Pagina 14

Indagine

Notizie liquide L’indagine di AstraRicerche è sta-

Grafico 1 - IL PROFILO D’IMMAGINE IDEALE DELLE INFORMAZIONI/NOTIZIE

ta presentata a Milano lo scorso otvere, verificate

75,7

tobre nell’ambito del convegno an-

chiare, comprensibili

56,1

nuale sul futuro dell’informazione,

utili, concrete

52,0

organizzato dall’Ordine dei giorna-

sempre aggiornate

52,0

listi della Lombardia. Il dibattito ha

serie, affidabili

49,5

facili da trovare

42,6

coinvolto un panel costituito da no-

precise, documentate

37,0

ben scritte

36,3

senza censure o manipolazioni

35,3

Barbara Stefanelli (vicedirettrice

competenti, professionali

34,2

Corriere della Sera) si è soffermata

indipendenti da qualunque potere

33,8

sulla nuova natura delle news, dilui-

rispettose della dignità delle persone

29,7

te e modificabili all’infinito dal web:

comode da leggere

27,5

«Con internet sembra chiusa la pa-

reperibili in ogni momento

25,6

veloci da trovare

24,6

ampie, approfondite

24,1

senza esagerazioni

21,1

nati alla fase della conversazione,

brevi, sintetiche

17,5

partecipata, mutevole e senza una

originali, non banali

17,2

vera conclusione. Oggi poi non c’è

con più voci e tesi a confronto

17,2

più la presunzione di superiorità da

con immagini belle, efficaci

14,3

parte della carta stampata, un tem-

presentate in modo sereno, pacato

13,6

po si consideravano le versioni on-

selezionate per la loro importanza

13,5

divertenti, simpatiche

13,1

coerenti con i miei valori

12,5

mi di punta del mondo dei media.

rentesi di Gutenberg, con un inizio e una fine della notizia, siamo tor-

line delle testate come delle costole. Nel nostro caso, gli investimenti

non ristrette, non provinciali

8,5

più importanti degli ultimi anni han-

vivaci, aggressive

6,6

no coinvolto proprio Corriere.it».

facili da archiviare

6,2

Anche per Claudio Giua (direttore

coerenti con le mie convinzioni

5,6

sviluppo e innovazione Gruppo

espressione della mia comunità locale

4,8 0%

L’Espresso/Repubblica): «La separa20%

40%

60%

80%

zione tra carta e web è oggi superata. Internet è anzi oggi un super-

La stampa guadagna molti punti se si fa riferimento alla chiarezza e alla comprensibilità e specialmente alla possibilità di trovare testate coerenti con le proprie convinzioni

la stampa risulta largamente vin-

media, dove i video stanno crescen-

cente per la veridicità verificata

do. Basti pensare che su Repubbli-

delle notizie, per la qualità della

ca.it una redazione ad hoc formata

scrittura, per la competenza/pro-

da giornalisti e non ne produce 150

fessionalità, per l’autorevolezza

al giorno».

qualificata dei commenti, per la

Giulio Anselmi (presidente Fieg e

serietà/affidabilità, per la preci-

Ansa) si sofferma su una questione

sione documentata, per l’ampiez-

spinosa: «L’informazione nella logi-

za e l’approfondimento, per il ri-

ca degli editori va pagata, anche

spetto della dignità delle persone, per la capacità di esprimere/rac-

14

NOVEMBRE 2012


••04INDAGINE_FINZI+costacrociere

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13:30

Pagina 15

e quella in rete, a questo proposito

contare la propria comunità loca-

primo posto per l’utilità e la con-

abbiamo già stipulato degli accordi

le. All’opposto, quotidiani e perio-

cretezza, la pluralità di voci e tesi

con i principali motori di ricerca co-

dici risultano massimamente per-

a confronto, il non provinciali-

me Google. L’informazione tradi-

denti per la chiarezza e la com-

smo, la coerenza con i propri va-

zionale ha ancora passi in avanti da

prensibilità, la brevità sintetica, la

lori e condizioni, la possibilità di

fare sul fronte della qualità, spesso

facilità di reperimento, l’aggior-

trovare informazioni non esagera-

arriva alle notizie riversate da poli-

namento continuo, l’assenza di

te, l’assenza di censure o manipo-

zia e magistratura».

censure o manipolazioni, la pre-

lazioni, le immagini belle ed effi-

Conferma Eric Sylvers (corrispon-

senza di immagini belle ed effica-

caci, l’originalità non banale, l’in-

dente da Milano di Financial Times):

ci, l’originalità non banale, la viva-

dipendenza da qualunque potere,

«Esistono già testate con importan-

cità e l’aggressività; prevalgono,

la vivacità e l’aggressività, per

ti ricavi per l’informazione online

invece, per la veridicità verificata,

non parlare di tutti i suoi plus de-

pagata, come il New York Times,

la qualità della scrittura, la com-

rivanti dalla tecnologia (sintetici-

con 500mila lettori paganti».

petenza e la professionalità, i com-

tà, comodità di fruizione, facilità e

Il web non ha certo messo in crisi i

menti autorevoli e qualificati, la

velocità di reperimento e archivia-

periodici specializzati, come ha fat-

serietà e l’affidabilità, la precisio-

zione, continuo aggiornamento,

to presente Danda Santini (diret-

ne e la documentazione, l’ampiez-

usability sempre e ovunque).

trice Elle): «Ci sono casi come Vo-

za e l’approfondimento, il rispet-

gue America che ha messo a paga-

to della dignità delle persone,

Un problema di credibilità

mento l’archivio storico con le foto

l’espressione della propria comu-

In generale, esaminando i trend

e i servizi di moda degli ultimi cen-

nità locale. La televisione, con la

2009-2012 dei profili d’immagine

to anni. Elle ha creato un sito che è

radio, non risulta mai vincente ed

dei tre macro-media, si nota che es-

anche una community, dove la ri-

è addirittura all’ultimo posto per

si sono peggiorati nell’ultimo trien-

cerca giornalistica viene garantita e

la qualità dei testi, l’utilità/con-

nio: quasi sempre per la televisio-

le foto sono originali. Perfino un

cretezza, la serietà/affidabilità, la

ne e per internet (l’unica eccezione

“mostro” come YouTube ha chie-

precisione e la documentazione,

in quest’ultimo caso riguarda la

sto alla nostra redazione di produr-

l’ampiezza e l’approfondimento,

sua lievemente maggiore capacità

re contenuti brandizzati».

la pluralità di voci e tesi a confron-

di esprimere e raccontare le realtà

E tra tv e internet? Mario Giordano

to, la comodità di fruizione, la coe-

locali), con veri e propri tracolli –

(direttore TgCom24) spiega che «la

renza con i propri valori e convin-

per il solo comparto radio-televisi-

tv saccheggia da diverso tempo i

zioni, l’assenza di esagerazioni,

vo – per quel che attiene all’indi-

contenuti prodotti da non giornali-

l’archiviabilità, la reperibilità in

pendenza, all’assenza di esagera-

sti in rete, dallo Tsunami del 2006

ogni momento. Internet perde si-

zione, alla serietà affidabile, alla

fino al recente incidente nella me-

gnificativamente per quel che at-

competenza/professionalità, al-

tropolitana milanese. Noi mandia-

tiene alle notizie veritiere e verifi-

l’autorevolezza dei commenti qua-

mo sempre comunque una troupe.

cate, ai commenti autorevoli e di

lificati, alla pluralità di voci e tesi a

Se la tv tradizionale perde centrali-

spessore, alla competenza e alla

confronto, alla vivacità e all’ag-

tà, la platea televisiva è comunque

professionalità, al rispetto della

gressività, alla qualità e all’efficacia

in crescita con la moltiplicazione dei

dignità delle persone, alla capaci-

delle immagini. La stampa presen-

canali digitali».

tà di esprimere e rappresentare la

ta trend contraddittori: forti peg-

propria comunità locale, alla di-

gioramenti si registrano per le

vertente simpatia; ma si colloca al

news divertenti e simpatiche, viva-

D.M.

NOVEMBRE 2012

15


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Pagina 16

Indagine Grafico 2 - LA FREQUENZA DI UTILIZZO DELLE FONTI DI INFORMAZIONE ONLINE siti diversi di volta in volta, raggiunti tramite un motore di ricerca

54,2

edizioni online di quotidiani

51,1

siti/portali generalisti, che offrono informazioni su molti temi diversi

49,6

siti che trasmettono principalmente video o brani audio

44,4

informazioni di attualità scritte da amici e conoscenti nei social network

43,0

agenzie di stampa online

39,7

community, newsgroup, forum di discussione aperti a tutti...

38,2

prensibilità e specialmente alla quotidiani online che non si acquistano in edicola

possibilità di trovare testate coe-

33,1

renti con le proprie convinzioni. edizioni online di telegiornali

Agli intervistati è stato chiesto di

30,3

concentrarsi solo su internet (via blog di amici/conoscenti

computer, cellulare/smartphone,

27,3

tablet) quale fonte d’informazione siti che riportano notizie o veri e propri “servizi” fatti da cittadini 24,4

per quel che attiene alle news (e non alle informazioni connesse ai

blog di esperti, opinionisti, politici, personaggi noti

22,4

blog di giornalisti

20,1

prodotti e alle marche). Il grafico 2 riporta la classifica degli utilizzatori frequenti di 13 fonti/modalità. Sempre parlando di internet, si è

0%

20%

40%

60%

80%

verificato che ben il 59% degli internauti 15-55enni dichiara di

E voi come vi informate? Cosa vi aspettate dai singoli media? DITECI LA VOSTRA SUL BLOG

“Il futuro dell’informazione: ping-pong tra carta e rete”

16

NOVEMBRE 2012

ci e aggressive, senza esagerazioni,

usarlo più che un anno fa per ave-

reperibili in ogni momento, senza

re informazioni/notizie (il che è

censure o manipolazioni, precise e

avvenuto soprammedia tra le don-

documentate, ben scritte, facili da

ne e nel Triveneto, tra i lavoratori

archiviare, con belle immagini effi-

autonomi, gli studenti e i non oc-

caci, ampie e approfondite, indi-

cupati). È stato quindi domandato

pendenti da qualunque potere, fa-

agli intervistati in che misura tale

cili da trovare, competenti e profes-

incremento dell’utilizzo di internet

sionali. Ma è vero anche che essa

per avere informazioni/notizie ab-

guadagna molti punti se si fa rife-

bia ridotto l’utilizzo di altri mezzi

rimento alla chiarezza e alla com-

di comunicazione: il 42% (e dun-


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L’HUFFINGTON POST sbarca in Italia Un segnale che anche in Italia l’informazione trova sempre più spazio sul web è rappresentato dal debutto dell’Huffington Post.it, lo scorso settembre. Il network di blog fondato da Arianna Huffington, uno dei più seguiti al mondo, ha rivoluzionato il mondo dell’informazione sviluppando all’ennesima potenza la comunicazione one-to-one, diretta e senza censure (i contributi sono comunque selezionati e i commenti vengono moderati) e ha una sola parola d’ordine: “engagement”. L’Huffington Post.it, diretto da Lucia Annunziata, ha per il momento cinque canali e vuole scompaginare le regole dell’informazione politica italiana, pubblicando i contributi di giovani giornalisti e blogger accanto a quelli di big del mondo politico, delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo. Un’agorà virtuale dove l’unico protagonista è il dibattito sui temi caldi dell’attualità.

que più di due terzi degli incre-

dell’informazione, come dimostra

mentanti il web using) afferma di

la torta riportata in basso, che se-

aver ridotto il ricorso ad altri mass

gnala che non più del 42% è convin-

media (si tratta di 8,5 milioni ver-

to della sua qualità, mentre il 23%

sus i 5,9 milioni della rilevazione

ne dà un giudizio pessimo (in ter-

del luglio 2009). La classifica dei

mini di non serietà, non affidabili-

mezzi più penalizzati vede in testa

tà, completo caos con impossibilità

i quotidiani (nazionali 61%, loca-

conseguente di capire quali siano le

li/regionali 48% e specializzati in

notizie vere e importanti, con l’ag-

in realtà da aziende, partiti ecc. in-

economia, sport ecc. 42%); seguo-

giunta che moltissime notizie che

teressati solo a difendere i loro inte-

no le tv (nazionali 50% e regiona-

sul web sembrano fornite da comu-

ressi anche tramite il mendacio),

li/locali 33%); quindi i periodici

ni cittadini non sono affatto credi-

con il restante 36% che appare am-

(monotematici specializzati 36% e

bili dal momento che provengono

bivalente.

non specializzati 30%); con in coda la radio (22%). Il futuro nelle mani del web? Secondo il 51% del campione “in

INDICE PRO-NEWS VIA INTERNET positivo (8.500.000) 41,9% nullo/ambivalente (7.200.0009) 35,5%

pochi anni internet diverrà il primo canale attraverso cui gli italiani cer-

negativo (4.600.00) 22,5

cheranno informazioni/notizie” (una convinzione più diffusa tra i giovani, nel Triveneto, tra gli studenti e gli inoccupati). Ciò non significa, però, che internet sia privo di limiti – anche gravi – sul terreno NOVEMBRE 2012

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A TU PER TU CON... CON... a cura della redazione

Valerio Neri

a tu per tu...

Nato il 22 novembre 1951 a Roma Azienda: Save the children Italia Qualifica: direttore generale Associato: Manageritalia Roma Sport preferito: ciclismo Libro preferito: Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust Film preferito: Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck Luogo preferito: Pescasseroli (Parco Nazionale d’Abruzzo) Massima: Ducunt volentem fata, nolentem trahunt (Il fato guida chi

vuole lasciarsi guidare e trascina chi non vuole)

20

Che differenza c’è nel guidare un’azienda profit e una non profit? «La non profit deve corrispondere a una missione di solito sociale e dunque occorre che questa venga sentita profondamente da chi dirige l’organizzazione. Si può gestire bene un’azienda anche non identificandosi completamente con ciò che realizza, mentre nel non profit questo è assai più essenziale. Secondo aspetto, ma connesso con il primo, la motivazione del gruppo: nel non profit la missione deve fare da collante tra tutti i dipendenti e i volontari, solo così si fa squadra e si ottengono i migliori risultati. Per il resto c’è grande similitudine: una non profit deve funzionare bene, garantire efficacia e trasparenza, dunque molte tecniche aziendali sono essenziali, come le competenze sul marketing, la comunicazione, il controllo di gestione e, soprattutto, la qualità del “prodotto”, sia questo un progetto sociale o altro obiettivo connesso alla missione».

NOVEMBRE 2012

Consiglierebbe a un manager di fare un’esperienza nel non profit? «Assolutamente sì. A parte la grande esperienza umana, se ne avvantaggerebbe anche professionalmente. Le non profit devono finanziarsi senza vendere alcun prodotto o servizio; devono comunicare la propria missione così efficacemente da creare un pubblico di donatori fedeli e partecipi e tutto ciò lo devono fare tenendo le spese generali bassissime. Vi assicuro non è facile, è una vera sfida manageriale». Cosa ama di più del suo lavoro? «La squadra. L’ideare insieme le campagne, i progetti e gioire insieme dei risultati, che nel mio caso poi sono particolarmente toccanti riguardando il futuro di migliaia di bambini e adolescenti in Italia e milioni nel mondo». Qual è l’iniziativa di maggior successo che avete sviluppato? «Dovevamo organizzare una campagna di comunicazione e

raccolta fondi per contrastare la mortalità infantile nel mondo in via di sviluppo, dove ancora un bambino muore ogni 5 secondi per cause facilmente evitabili, come la diarrea, la malnutrizione, la mancanza d’igiene. Ma come riuscire a parlare di una cosa così tragica, trasmettendo però anche fiducia nella possibilità di riuscire e attraendo l’attenzione della gente senza mostrare le immagini più crude? Ebbene, abbiamo usato un simbolo: il palloncino rosso, perché legato a un filo lo possiamo trattenere, mentre se lo lasciamo andare vola via, in cielo. Dunque il nostro slogan è “Non lasciamoli andare”. Mostriamo dei palloncini ma facciamo pensare ai bambini che questo mondo lascia “andare”, lascia morire. È stato un grande successo. Abbiamo raccolto milioni di euro e raggiunto 500.000 bambini nei paesi più poveri del mondo».


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ALL’ESTER LA FLESSIBILITÀ P Lavoro

DA NOI SI PAGA In Italia i lavoratori flessibili sono penalizzati in termini di carriera e retribuzione, eppure i modelli organizzativi orientati a una diversa gestione del tempo del lavoro e alla valutazione dei risultati favoriscono non solo il work-life balance ma la produttività di tutti. Lo dimostra una ricerca dell’Università Bocconi

I

N ITALIA PARLARE DI FLESSIBILITÀ oggi significa essenzialmente sconfinare nel tema della precarietà e nella conseguente insicurezza generata nel lavoratore. Una recente ricerca dell’osservatorio Diversity management della Sda Bocconi, pubblicata nel libro La flessibilità paga. Perché misurare i risultati e non il tempo, dimostra invece che è possibile affrontare il te-

ma della flessibilità come traino in grado di generare valore per l’individuo e per l’impresa, a patto che vengano superate alcune idee radicate e poco “flessibili” che relegano lo stesso concetto a uno strumento di taglio dei costi. Flessibilità dunque come strumento per migliorare le performance economiche e, a livello sociale, come strumento per incidere positivamente sulla qualità della vita, sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. La proposta di forme di flessibilità temporali e spaziali che possano garantire al lavoratore della società della conoscenza una capacità di organizzarsi e di gestire autonomamente il proprio ritmo di vita e di recuperare degli spazi di autonomia e di cesura tra tempo di lavoro e tempo privato può costituire un percorso di riflessione organizzativo importante e necessario per rispon-

Simona Cuomo e Adele Mapelli

22

NOVEMBRE 2012

dere ai nuovi


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ERO PAGA

13:33

Pagina 23

sibilità (tipicamente relegate al

di questo macrogruppo di inter-

part time verticale) è meno produt-

venti organizzativi. Il range degli

tivo e performante e viene conse-

interventi va infatti da forme di

guentemente svalutato nel ricono-

flessibilità più blanda (rappre-

scimento organizzativo informale

sentata da schemi lavorativi che

e formale del sistema premiante,

prevedono la possibilità di varia-

abita le culture organizzative e

re il momento di inizio e di fine

blocca la possibilità di reinterpreta-

della giornata lavorativa, senza

re l’organizzazione del tempo e

però incidere sul numero stan-

bisogni della popolazione che

dello spazio in un’ottica di costru-

dard di ore giornaliere previste e

sempre più reclama la possibilità

zione di un vantaggio sia per l’im-

senza la possibilità di accumula-

di gestire il proprio tempo basan-

presa che per gli individui.

re crediti di ore), a schemi più

do il rapporto di lavoro non sulla

avanzati, in cui è inclusa la possi-

presenza ma sul risultato. Tutto

Alcuni risultati della ricerca

bilità di accumulare ore e quindi

questo contrasta con uno stile ma-

Le più recenti pubblicazioni di

di variare in base a esse la lun-

nageriale diffuso poco incline alla

Eurofound (la fondazione del-

ghezza della giornata o della set-

delega, molto orientato al control-

l’Unione europea per il migliora-

timana lavorativa.

lo e alla possibilità di avere “a por-

mento delle condizioni di vita e

tata di mano” i propri collaborato-

lavoro) sottolineano come nel-

ri per qualsiasi evenienza.

l’arco degli ultimi cinque anni

Lo stereotipo che

(dall’indagine precedente risa-

chi adotta for-

lente al 2004) il numero di impre-

me di fles-

se in Europa che hanno implementato modalità di lavoro flessibile è cresciuto di dieci punti percentuali. Tra le varie pratiche connesse all’incremento di flessi-

Flessibilità come strumento per migliorare le performance economiche e come strumento per incidere positivamente sulla qualità della vita

bilità organizzativa, quelle più diffuse tra le imprese dei paesi membri dell’Unione euro-

La figura 1 evidenzia questo pa-

pea sono quelle collegate ai

norama variegato all’interno del-

tempi di lavoro. C’è tuttavia

l’Europa: i vari paesi infatti si dif-

un’estrema varietà all’interno

ferenziano sia come percentuale di aziende in assoluto che adottano pratiche di lavoro flessibile sia nelle modalità di flessibilità più diffuse: ad esempio la Finlandia si caratterizza come il paese in cui gli schemi più avanzati di flessibilità (con la possibilità per il lavoratore di creare banche ore e di poter usufruire di intere giornate NOVEMBRE 2012

23


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13:33

Pagina 24

Lavoro

In Italia pochissime sono le esperienze di banca delle ore, poche quelle di telelavoro, ancor meno quelle di job sharing

di permesso) sono più presenti.

tualistica del lavoro e quelli che le

In Italia, invece, la flessibilità pre-

aziende propongono e che a ca-

valente è ancora quella che pre-

scata i lavoratori utilizzano. In

vede una forbice oraria per l’en-

Italia sono ancora pochissime le

trata/uscita quotidiana dal luogo

esperienze di banca delle ore

di lavoro: esiste infatti un gap tra

(possibilità di accumulare le ore e

gli strumenti effettivamente mes-

di recuperarle), poche quelle di

si a disposizione dalla contrat-

telelavoro, ancor meno quelle di

Figura 1 - FORME DI FLESSIBILITÀ NEI PAESI EUROPEI Finlandia Regno Unito Danimarca Svezia Irlanda Paesi Bassi Germania Lussemburgo Repubblica Ceca EU 27 Spagna ALL 30 Belgio Lettonia Austria Lituania Polonia Romania Francia Slovenia Slovacchia Ungheria ITALIA Portogallo Estonia Malta Cipro Turchia Bulgaria Grecia Croazia Macedonia 0 0

10 10

20 20

30 30

40 40

50 50

60 60

Possibilità di utilizzare la banca delle ore per usufruire di intere giornate di permesso

Possibilità didi utilizzare la banca delle per usufruire di intere giornate di permesso Possibilità accumulare ore, ma nonore di usufruire di intere giornate di permesso Possibilità di variare l’orario giornaliero di entrata e uscita dal lavoro, ma non di accumulare ore

24

NOVEMBRE 2012

70 70

80 80

90 90


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Pagina 25

IL LIBRO E LA RICERCA job sharing (stessa posizione la-

La flessibilità paga. Perché

vorativa ripartita tra due lavora-

misurare i risultati e non il

tori) e di utilizzo di pacchetti di

tempo, a cura di Simona Cuo-

flessibilità personalizzati rispetto

mo e Adele Mapelli (Egea,

alle esigenze dei lavoratori.

2012) presenta lo studio delle

Non solo: chi decide di adottarle

due autrici compiuto per con-

per motivi legati alla conciliazio-

to dell’osservatorio Diversity

ne di aspetti della propria identi-

management della Sda Boc-

tà viene stigmatizzato come poco

coni. Se anche in Italia il tem-

produttivo e quindi immediata-

po del lavoro sconfina nella vi-

mente escluso dai percorsi di svi-

ta privata, le nostre aziende

luppo dell’impresa. Lo studio pi-

sono tuttavia ancora legate a

lota dell’osservatorio Diversity

modelli che hanno fatto il lo-

management della Sda Bocconi,

ro tempo e che si rivelano inef-

condotto in una grande azienda

ficaci per garantire una migliore performance del singolo lavorato-

che ha analizzato più di 55.000

re e dell’impresa. È fondamentale superare uno stile manageriale

posizioni lavorative, ha messo in

poco incline alla delega e orientato al controllo e vincere lo stereo-

luce che i lavoratori con un con-

tipo secondo cui il lavoratore flessibile è meno produttivo, cittadi-

tratto part time – unica forma di

no di serie B nel riconoscimento del sistema premiante, con tutti i

flessibilità prevista in azienda –

limiti che ciò comporta nello sviluppo della carriera.

sono il 13,2%, in larga parte don-

Attraverso l’analisi di alcune best practice in atto nel nostro paese

ne. I congedi personali retribuiti

(all’interno di pmi e multinazionali), il libro individua soluzioni or-

(un indicatore di flessibilità

ganizzative fondate sulla responsabilità e sul risultato, capaci di in-

aziendale in senso lato) sono uti-

trodurre sistemi di valutazione meritocratici della performance in-

lizzati più frequentemente dalle

dividuale. Il tempo del lavoro non può più essere misurato e valu-

donne (23,5% contro il 18,7% de-

tato sulla base della presenza nel luogo fisico dell’ufficio, ma deve

gli uomini) e da chi già lavora in

poter essere gestito in maniera autonoma con una verifica costan-

modo flessibile (26,7% di chi ha

te degli obiettivi raggiunti. E, sulla base di questi, tarare il sistema

un contratto part time contro il

di compensation e gli avanzamenti di carriera.

20,2% dei full time). Donne, lavoratori part time e lavoratori con inquadramento più basso (9,1% degli impiegati, 6,7% dei quadri e

scala da 1 a 5), ridurre di sette vol-

lutazione di fine anno dei lavora-

1,7% dei dirigenti) utilizzano più

te la possibilità di fare una carrie-

tori part time è inferiore a quella

spesso, infine, anche i congedi

ra davvero brillante (con due o più

dei full time in modo statistica-

concessi per disabilità propria o

passaggi di livello in quattro anni)

mente significativo. Se la differen-

(soprattutto) altrui.

e guadagnare meno denaro, con

za media, in una scala che va da 1

Oltre a questo, dalle analisi stati-

gli incentivi economici e i bonus

(parzialmente inadeguato) a 5 (ec-

stiche emerge che scegliere il part

non automatici. Dalla rilevazione

cellente) può sembrare piccola

time significa dimezzare la possi-

(figura 2) che confronta i lavorato-

(3,62 contro 3,84), essa si traduce

bilità di ricevere, a fine anno, le

ri con inquadramento full time e

comunque in una possibilità di-

più alte valutazioni (4 e 5 in una

quelli part time, risulta che la va-

mezzata di ricevere una delle due NOVEMBRE 2012

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Lavoro

Una cultura che valorizza il presenzialismo, come simbolo di fedeltà all’organizzazione indipendentemente dalle performance, genera la consuetudine di intendere il lavoro come presenza in ufficio

cerca, contro il 72,7% dei full time.

zo di forme di flessibilità spaziali

I fortunati che hanno fatto due o

o temporali. L’elemento interes-

più salti di livello sono il 5,7% dei

sante è la relazione inversa che

full time e lo 0,9% di quelli part ti-

sembra collegare fortemente le ore

me (la possibilità si riduce, in altri

lavorate al livello di performance

termini, di sette volte). Infine, la ri-

economica (rappresentata dalla

cerca evidenzia che anche gli in-

produttività per ora lavorata):

crementi salariali non legati ai

l’abbassamento delle ore lavorate

passaggi di livello (ovvero incen-

non incide negativamente sulla

tivi economici e bonus non auto-

produttività, ma anzi sono proprio

matici) sono attribuiti di preferen-

i lavoratori che operano per meno

za ai lavoratori full time.

ore all’anno a essere più produttivi. Olanda, Germania, Norvegia e

Presenzialismo o risultati?

Francia sono infatti i paesi che mo-

valutazioni più alte, ottenute dal

Perché dunque in Italia le pratiche

strano la quantità minore di ore di

21,5% dei lavoratori full time e dal

di flessibilità sono poco diffuse?

lavoro annuo, ma tuttavia, allo

10,5% dei part time.

Quali sono le motivazioni di que-

stesso tempo, si collocano, insieme

La penalizzazione è ancora più

sto rigido schematismo dell’orga-

con Belgio e Lussemburgo, tra

evidente in termini di passaggi di

nizzazione del lavoro delle impre-

quelli più produttivi. L’Italia ha un

livello contrattuale (figura 3):

se italiane? Partiamo subito col di-

numero di ore lavorate all’anno

l’88,3% dei lavoratori part time

re che la causa non è rintracciabile

superiore alle medie europee, la

non ne ha registrato nessuno nei

nel possibile impatto negativo sul-

produttività però è inferiore alle

quattro anni considerati dalla ri-

la produttività indotto dall’utiliz-

medie Eu 15 ed Eu 25. La causa non è rintracciabile neppure nei costi organizzativi legati

Figura 2 - VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE 100%

2,7%

90%

18,5%

all’utilizzo di politiche di flessibilità: i costi diretti per l’impresa de-

1,1% 9,4%

rivanti dall’adozione di strumenti di flessibilità spazio-temporale

80%

sono pressoché inesistenti e, lad-

70% 60%

44,8% 43,4%

Elevato

50% 40% 30% 20%

31,8%

40,7%

3,4% Full time

3,8% Part time

dove presenti come nel caso del telelavoro, possono essere assorbiti dagli sgravi fiscali e dagli in-

Più che adeguato

centivi monetari dei quali l’impre-

Adeguato

sa può usufruire. Restano invece i

Parzialmente inadeguato

costi indiretti, non monetari, rias-

Inadeguato

10% 0%

Eccellente

sumibili nel maggior affaticamento che l’organizzazione deve subire, ma che possono sicuramente essere assorbiti soprattutto se rap-

Ricerca effettuata su 55mila lavoratori di una grande azienda italiana.

portati ai possibili benefici derivanti dalla job satisfaction dei la-

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voratori che usufruiscono di que-

PRODUTTIVITÀ & BENESSERE

ste forme contrattuali.

IL PROGETTO DI MANAGERITALIA

La causa dunque è legata alle regole e ai valori che caratterizzano

Manageritalia è attenta

la cultura italiana: l’implementa-

da sempre ai temi della

zione delle politiche di flessibilità

flessibilità e del lavoro

spazio-temporale si scontra di fat-

per obiettivi, convinta

to con una cultura organizzativa e

che questo approccio

sociale che premia più il presen-

possa non solo permettere ai lavoratori una migliore concilia-

zialismo del raggiungimento ef-

zione tra vita personale e professionale favorendo il benesse-

fettivo dei risultati lavorativi.

re generale, ma allo stesso tempo far crescere la produttività

Una cultura che valorizza il pre-

in azienda. Del resto, essere flessibili conviene a tutti, come ha

senzialismo, come simbolo di fe-

dimostrato in modo inequivocabile il Gruppo Donne Manager

deltà all’organizzazione indipen-

col progetto Produttività & Benessere, di cui potete leggere tut-

dentemente dalle performance, ge-

ti i dettagli sul blog donne.manageritalia.it

nera la consuetudine di intendere il lavoro come presenza in ufficio, un carico di ore lavoro non commisurato ai risultati da raggiungere

dalla cultura di riferimento. Il suc-

dal contratto: non necessariamen-

(over time) e un sistema di valuta-

cesso professionale è legato alla di-

te si tratta di ore di lavoro effetti-

zione della qualità fortemente an-

sponibilità di tempo che si dedica

vo, ma piuttosto della visibilità in

corato alle ore spese alla postazio-

al lavoro, soprattutto se essa è su-

azienda per tempi più lunghi di

ne fisica del luogo di lavoro.

periore alla disponibilità richiesta

quelli formalmente richiesti.

In questo sistema le tipologie di flessibilità adottate sono considerate misure non funzionali al bu-

Figura 3 - CAMBIAMENTI DI LIVELLO

siness perché non predittive di una buona performance e quindi vengono proposte a cittadini su cui l’organizzazione ha smesso di

100%

80%

Numerose ricerche sottolineano

70%

come in molte organizzazioni vige

60%

facciata in cui ciò che conta non è

50%

tanto esserci, ma mostrare di esser-

40%

ci. Si è quindi in presenza di un

30%

vincolo simbolico: il face work è

20%

quell’insieme di azioni che contribuiscono a costruire l’immagine di un soggetto in termini di attributi sociali desiderabili e approvabili

0,9% 10,9%

90%

investire in termini di sviluppo.

la regola del face time, del tempo di

5,6%

21,6%

72,7%

88,3%

2 o più cambiamenti 1 cambiamento nessun cambiamento

10% 0%

Full time

Part time

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Lavoro La perdita

vari casi aziendali abbiano dimo-

ne presentato come neutro si celi

di talento e produttività

strato che l’elevato ricorso a ore

una qualche forma di dominio.

Un face time model che influenza

di lavoro straordinario non equi-

Dalla fotografia della situazione

anche le modalità di valutazione

valga necessariamente a una

appare chiaro che gli strumenti

delle competenze ai fini degli

maggiore produttività e talvolta

di flessibilità spazio-temporale

avanzamenti di carriera: il totale

sia ricollegabile invece a modali-

fin qui adottati dalle imprese fa-

di ore spese al lavoro, la visibili-

tà di organizzazione di lavoro

voriscono forme di segregazione

tà e la disponibilità in azienda di-

più inefficienti. In quest’ottica, la

occupazionale. Il rischio di que-

ventano sinonimo di “competen-

fruizione di misure conciliative che

sta cultura diffusa è che le orga-

za” e “commitment”, nonostante

limitano l’investimento temporale

nizzazioni si confrontino con

in azienda (quali ad esempio il part

una possibile perdita di talenti e

time o il telelavoro) rischia di pro-

di produttività, perché modalità

durre esiti di ulteriore segmenta-

di lavoro alternative, che potreb-

zione nel mercato del lavoro, una

bero essere più efficienti, non

via senza ritorno, che intrappola

vengono considerate. La nostra

chi ne usufruisce (più frequente-

ricerca sottolinea che una cultu-

mente le donne) e li confina all’in-

ra del tempo fluida accompagna-

terno delle organizzazioni in un

ta da misure di flexitime persona-

numero limitato di mansioni, carat-

lizzato e un sistema di valutazio-

terizzate dal fatto di essere sex ty-

ne della performance non impli-

ped. Tale fenomeno viene definito

citamente ancorato alla presen-

“trappola del neutro” cioè la con-

za, sono le strategie che l’impre-

statazione che dietro a ciò che vie-

sa moderna dovrà affrontare. 䡵

NE PARLIAMO SUL BLOG

L’organizzazione del vostro lavoro è flessibile? E se lo fosse sareste più produttivi? Quale forma di flessibilità preferite? Qual è l’approccio della vostra azienda verso questi temi? Partecipa alla discussione sul blog donne.manageritalia.it - post “All’estero la flessibilità paga. Da noi si paga”.


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Risorse umane

IL DIRETTORE DEL PERSONALE E L’INCOMPIUTA DI SCHUBERT È sempre più raro trovare qualcuno che parli con soddisfazione della sua attività professionale o dell’azienda in cui lavora. Ognuno di noi si sente un po’ in terra straniera e legge la realtà che lo circonda con occhiali distorti. Ecco come vederci chiaro Paolo Iacci

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••07RISORSEUMANE_IACCI

I

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Pagina 31

l direttore generale di un’azienda riceve un invito per un

le medesime note, quindi l’orga-

grande concerto, dove sarà eseguita l’Incompiuta di Schu-

nico dei violinisti dovrebbe esse-

bert. Purtroppo, per un precedente impegno, gli sarà impos-

re drasticamente ridotto. Terzo:

sibile accettare l’invito. Essendo però un amante della musi-

non serve a nulla che gli ottoni

ca classica, non vuole che l’invito vada perduto. Così lo rega-

ripetano i suoni che sono già sta-

la al suo direttore dell’organizzazione e delle risorse umane,

ti eseguiti dagli altri».

il quale accetta con entusiasmo, pur essendo

E conclude: «Se tali passaggi, ri-

poco abituato a quel genere di musica.

dondanti, fossero eliminati, il

Il giorno dopo al direttore generale vie-

concerto potrebbe essere ridotto di

ne spontaneo chiedere come fosse an-

un quarto, con evidente risparmio

dato il concerto. Grande la sorpre-

di tempo e risorse. Se Schubert

sa nel sentire freddezza da parte del

avesse potuto tener conto di tali

collaboratore: «Le invierò una mia re-

indicazioni avrebbe terminato la

lazione appena possibile».

sinfonia prima di morire».

Questa, puntuale, arriva il giorno dopo. Il contenuto è, più o meno, questo. «Primo: durante considerevoli periodi di tempo i quattro oboe non fanno nulla, quindi si potrebbe ridurne il numero e distribuire il lavoro sul resto dell’orchestra. Secondo: i dodici violini suonano

...i dodici violini suonano le medesime note, quindi l’organico dovrebbe essere drasticamente ridotto... Questa è una delle ventuno storie raccolte e commentate nel volume “Breviario semiserio per manager pensanti” (vedi box a pagina 33). Molte volte, anche sul lavoro, o lo stupore ti conduce alla bellezza, o l’analisi te ne allontana. Ogni giorno siamo immersi nella quotidianità del nostro lavoro. Mediamente tutti lavoriamo molto, ma è sempre più raro trovare qualcuno che parla con soddisfazione del suo lavoro o dell’organizzazione in cui lavora. Ognuno di noi si sente un po’ in terra straniera, come il nostro direttore al concerto. E allora leggiamo la realtà che ci circonda con occhiali distorti. NOVEMBRE 2012

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Pagina 32

Risorse umane mancare “il progetto”, un valore

mai da anni il mondo del lavoro.

alto cui ispirare il proprio agire

Caduta di professionalità, man-

organizzativo, un elemento valo-

canza di motivazioni, disaffezio-

riale comune che faccia muovere

ne dal lavoro, bassa produttività

le emozioni verso il “bel lavoro,

sono soltanto alcuni sintomi di

il lavoro ben fatto”.

questo malessere, al quale si può

Si è persa la dimensione della bel-

certo cercare di porre rimedio con

lezza nel lavoro e, con essa, il suo

nuove forme di organizzazione

significato intrinseco. La perce-

del lavoro, nuovi incentivi pro-

zione collettiva è che la vera vita

fessionali, economici e cose di

cominci soltanto dopo l’orario di

questo genere. In molti casi si ri-

lavoro, malgrado il lavoro, quan-

sponde alla crisi progettando una

do questa quotidiana prigionia

ristrutturazione dietro l’altra. Il

termina. In questo modo, però,

rischio è quello in cui è incorso il

Quando manca un progetto

senza rendersene conto, si abban-

nostro direttore Hr davanti all’In-

Con sempre maggiore difficoltà

dona all’insensatezza la maggior

compiuta di Schubert.

ci si sveglia al mattino per anda-

parte del tempo di vita. È questa

Al contrario, nelle imprese c’è bi-

re a lavorare. Sui luoghi di lavo-

insensatezza la causa principale

sogno soprattutto di una svolta

ro tira una brutta aria. Sembra

del “malessere” che affligge or-

culturale, che sappia valorizzare

Competenza, inventiva, senso del proprio dovere, capacità comunicative, organizzative e relazionali sono soltanto alcune espressioni attraverso cui conferire nuovamente il giusto valore al lavoro


••07RISORSEUMANE_IACCI

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il grande capitale “personale” e

13:34

Pagina 33

“sociale”, oltre che economico,

IL LIBRO

che si esprime nel lavoro.

In questi giorni è nelle librerie Bre-

Competenza, inventiva, senso

viario semiserio per manager pen-

del proprio dovere, capacità co-

santi, con prefazione di Pier Luigi

municative, organizzative e rela-

Celli. La vita manageriale scandita in

zionali sono soltanto alcune

21 voci, dalla A di autorità alla Z di

espressioni di questo capitale, at-

zelo. In questo breviario una storia

traverso le quali conferire nuova-

ironica, una barzelletta yiddish o un

mente il giusto valore al lavoro.

aneddoto dissacrante introducono le voci che si concludono con rifles-

La crisi dei modelli organizzativi

sioni brevi, sferzanti e dense di si-

Il problema è che in questi ultimi

gnificato. L’ambizioso obiettivo è

trent’anni nelle imprese sono an-

quello di poter recuperare la digni-

dati in crisi i tradizionali model-

tà del proprio lavoro, magari riu-

li organizzativi, centrati sulla

scendo anche a divertirsi. Un libro

specializzazione funzionale, la

per manager che non propone un metodo, nemmeno un grafico

stabilità del posto di lavoro, la

e neppure una slide. Humor e ironia per capire che la vita conta

precisa definizione delle posizio-

oltre la professione. In questo ordine alfabetico la vita appare pos-

ni, la pianificazione di lungo pe-

sibile. Anche per un manager.

riodo e la centralizzazione del

Breviario semiserio per manager pensanti, Paolo Iacci, Guerini

controllo. È in altre parole anda-

e Associati, pagg. 111, € 12,50.

to in crisi tutto ciò che tradizionalmente era conosciuto come lo “scientific management” di har-

dando al ritorno immediato sul

le volte impossibile. Occorre al-

vardiana memoria.

capitale, ma contemporanea-

lora molto buon senso, esperien-

Si sta perdendo la certezza del-

mente si chiede anche di pensare

za e pazienza.

l’infallibilità del modello vincen-

sul lungo termine, ad esempio,

Una caratteristica propria di quel-

te, delle cosiddette best practice

rafforzandosi sul versante patri-

la popolazione senior che la For-

e, a esse, si sta sostituendo la ne-

moniale, si vuole agire in modo

nero vorrebbe in azienda a vita, e

cessità di trovare, volta per volta,

deciso sui costi e contempora-

che le aziende vorrebbero per la

la via del miglior posizionamen-

neamente pensare alla qualità, si

strada appena possibile. Sicura-

to possibile e, conseguentemente,

vogliono conciliare standardiz-

mente far quadrare il bilancio a

anche l’assetto organizzativo più

zazione e customizzazione, ri-

fine mese diventa per tutti sem-

confacente alle specifiche neces-

strutturazioni e sviluppo, satura-

pre più difficile, singolo o impre-

sità del mercato.

zione degli impianti e flessibilità

sa che dir si voglia.

Le imprese sempre più stanno

e così via. Fare di più con meno è

Ma affrontare la crisi solo sul ver-

chiedendo al proprio manage-

lo slogan che unisce imprese e fa-

sante dei costi porta inevitabil-

ment di adottare un modello di

miglie. Riuscire a conseguire tut-

mente al comportamento del di-

gestione che vive strutturalmen-

ti gli obiettivi che si pongono, an-

rettore del personale della sto-

te nel paradosso. Si chiedono ri-

che quando sono in aperta con-

riella iniziale. Ma davvero vo-

sultati di breve termine, guar-

traddizione tra loro, è il più del-

gliamo fare questa fine?

䡵 NOVEMBRE 2012

33


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13:36

Pagina 34

OSSERVATORIO LEGISLATIVO

osservatorio

a cura di Manageritalia

LEGGE DI STABILITÀ 2013: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ENTRATE a legge di stabilità per il 2013-2015, nel realizzare gli obiettivi di pareggio del bilancio pubblico e razionalizzazione della spesa, ha introdotto, in un primo momento, degli strumenti finanziari in merito ai quali la Federazione si è espressa in maniera molto critica. Abbiamo incontrato, insieme con Cida e Federmanager, uno dei due relatori di maggioranza, l’onorevole Pier Paolo Baretta e fatto presente le nostre forti perplessità sull’impostazione della manovra. Abbiamo dimostrato, calcoli alla mano, che il risparmio derivante dalla riduzione delle aliquote Irpef sarebbe stato azzerato, se non addirittura aggravato, per effetto del parziale aumento dell’Iva. Le organizzazioni dei manager hanno invece auspicato un ribilanciamento del carico fiscale che riduca la

L

pressione sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Al momento in cui scriviamo è stata abolita la norma che riduceva le due aliquote Irpef del 23% e del 27% e l’aumento dell’Iva sembra limitato solo all’aliquota del 21%, che sale di un punto percentuale. Il mancato taglio dell’Irpef ha reso disponibili 1,1 miliardi con i quali si intende ridurre, come da noi auspicato, il cuneo fiscale e saranno rivisti i tetti alle detrazioni e le franchigie inizialmente posti alle detrazioni e alle deduzioni. Non è stata ancora formulata una nuova proposta di manovra per cui Manageritalia non si è ancora pronunciata. In particolare l’attenzione della Federazione è ora volta a verificare che la riduzione del cuneo fiscale non sia rapportata al reddito.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ PER I PENSIONATI

lla luce della recente sentenza n. 223 dell’11 ottobre 2012 (che ha dichiarato l’illegittimità del cosiddetto taglia stipendi dei manager pubblici, che riduceva del 5% la quota di retribuzione superiore ai 90mila euro e del 10% quella oltre i 150mila euro), alcuni associati hanno suggerito l’ipotesi che Manageritalia sottoponesse alla magistratura la questione di legittimità del contributo di solidarietà imposto ai pensionati dall’art. 18, comma 22 bis, del decreto legge 98/2011 (5% da applicarsi sugli importi pensionistici superiori ai 90mila euro lordi annui e del 10% per la parte eccedente i 150mila euro). La Corte, nella sentenza citata, ha concluso ritenendo violato il principio della parità di prelievo a parità di presupposto

A

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NOVEMBRE 2012

d’imposta, poiché “il prelievo è ingiustificatamente limitato ai soli dipendenti pubblici”, determinando un irragionevole effetto discriminatorio rispetto ai dipendenti privati. Tuttavia, le posizioni della Federazione in merito all’insussistenza di elementi che rendono possibile incardinare e sostenere con un margine di successo eventuali giudizi per l’incostituzionalità del contributo di solidarietà (di cui al citato comma 22 dell’art. 18) restano immutate. Al momento, pertanto, non possiamo che ribadire quanto più volte affermato in merito alla rassicurazione che Manageritalia continuerà a difendere con ogni mezzo i propri associati, sempre che azioni e iniziative siano non solo realizzabili ma abbiano un ragionevole margine di successo.


••08OSSERVATORIO

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14:40

Pagina 35

ESODATI erma restando la necessità di favorire una maggiore permanenza dei lavoratori in servizio, al fine di garantire la sostenibilità del sistema previdenziale pubblico, occorre al tempo stesso trovare una soluzione per i lavoratori che, superata una certa età da individuare (58-59 anni) e in possesso di una determinata anzianità contributiva (ad esempio, 35 anni), perdono il lavoro e, una volta terminato il periodo di erogazione degli ammortizzatori sociali, continuano ad avere difficoltà a ricollocarsi. Per questi soggetti Manageritalia ha proposto al relatore del disegno di legge di stabilità per il 2013, onorevole Pier Paolo Baretta, due soluzioni alternative. Primo l’adozione della cosiddetta “forchetta” (ad esempio 62-70 anni), che prevede di anticipare il pensionamento di vecchiaia accettando penalizzazioni sul calcolo della pensione, stabilite in maniera graduale per ogni anno di anticipo rispetto al compimento dell’età pensionabile. Secondo l’applicazione del sistema di calcolo contributivo sull’intera anzianità maturata, come avviene in forma sperimentale fino al 31 dicembre 2015 per le lavoratrici che hanno raggiunto i 57 anni di età e un’anzianità contributiva di 35 anni (opzione ai sensi dall’art. 1, comma 9, della legge 243/2004).

F

MANAGERITALIA AL SUMMIT SULLA SOCIETÀ CIVILE... anageritalia è stata coinvolta dal senatore Mario Baldassarri (presidente della Commissione finanze del Senato ed economista) a partecipare, il 10 novembre scorso a Roma, insieme con Federmanager e con circa altre 25 sigle (tra le quali Rete imprese Italia, la Triplice, Confindustria, Colap, Libera e Onlus), a un summit finalizzato a indicare le proposte ritenute prioritarie dalla società civile per sbloccare l’economia del paese. Guido Carella ha illustrato il progetto di #Prioritalia, ha spiegato la nostra volontà di contaminare la politica con le idee e le competenze messe a disposizione dai manager e ha invitato la platea a formare una rete di associazioni per esercitare una pressione più consistente sulle istituzioni. Insieme con il vicepresidente di Federmanager ha illustrato le proposte dei manager a favore del paese. A fine giornata è stato illustrato un manifesto che ha riassunto le proposte condivise, da consegnare a tutti coloro che vorranno impegnarsi a governare il paese.

M

... E A HRC ACADEMY l 29 ottobre scorso il presidente Guido Carella ha partecipato al convegno organizzato da Hrc “Il welfare tra passato, presente e futuro” a Roma. L’intervento di Manageritalia, tenutosi davanti agli ex ministri del lavoro Sacconi, Treu, Damiano e al viceministro Michel Martone, era incentrato sul modello di welfare della dirigenza del terziario, che affonda le sue radici nella centralità del ccnl. Un modello che, grazie alla lungimiranza delle parti, ha sopperito alle carenze del welfare pubblico che non ha mai rivolto una particolare attenzione alla nostra categoria, nonostante essa si faccia carico verso la collettività di un notevole contributo solidaristico.

I

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#PRIORITALIA

ASSUMERSI Continuano le nostre interviste agli ospiti del primo appuntamento di #Prioritalia. Con Laura Pennacchi e Nicola Zingaretti affrontiamo il tema della responsabilità di tutti i cittadini nei confronti della collettività e della missione di chi, senza compromessi, vuole fare vera politica

LAURA PENNACCHI

LE PROPRIE RESPONSABILITÀ

Economista, dirige la scuola della buona politica Fondazione Basso.

i possono tracciare le caratte-

S

ristiche del buon politico?

«Io sono una seguace di Platone e di Socrate, che consideravano la politica l’arte più nobile a cui gli esseri umani possono dedicarsi, espressione dell’amore per la polis, per la cittadinanza, per la comunità in cui si vive. Quindi non

a cura della redazione

dovrebbe esserci una distinzione tra politico e buon politico, perché per definizione politico è colui che ama la polis, che vive per

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••09#PRIORITALIA+roma copia

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la polis e concepisce la sua attivi-

nanziarie dedicate, ad esempio

quale sia fondamentale la mobili-

tà come servizio per la collettività

quelle pubbliche, devono essere

tazione di tutte le forze della so-

in cui vive. Questa ondata di an-

minori rispetto a quelle che ci so-

cietà, della polis, per riaprire quel

tipolitica è veramente nefasta, ma

no state fino a oggi. Ci deve esse-

sentiero di speranza. Siamo in una

le responsabilità sono di chi non

re più volontariato, più esercizio

fase in cui le carenze della classe

ha vissuto la politica nel suo sen-

di associazionismo, di protagoni-

dirigente sono notevoli e genera-

so più nobile, ovvero con un’idea

smo sociale. Allo stesso tempo

lizzate. Interpreto questa iniziati-

di ricostruzione della sfera pub-

vanno assolutamente controllate

va dei manager italiani come un

blica, in cui si possa vivere l’etica

le risorse private che vanno alla

segno di riscossa e di accensione

del discorso con un’etica della re-

politica, per evitare che la politica

di una passione per i valori più

sponsabilità e dialogo in comuni-

diventi un’attività disponibile so-

nobili della politica e questa etica

cazione con gli altri».

lo per i ricchi, per chi può mobili-

della responsabilità che oggi pos-

Qual è oggi il rapporto tra cittadini

tare molte risorse nelle campagne

sono tornare a esercitare a me pa-

e politica?

elettorali in cui ci deve essere una

re molto rilevante».

«C’è profonda sfiducia e anche il

grande disciplina, e il potere delle

risentimento in molti casi è enor-

lobby contenuto. La cosa più im-

me. Per riaprire un sentiero di spe-

portante di tutte è mobilitarsi at-

ranza per il futuro occorre ideare

traverso valori e contenuti, una

un nuovo modello di sviluppo e

battaglia culturale e soprattutto

che tutti lavorino per realizzarlo».

rilanciando l’idea che è in gioco

Ma in concreto come si può fare?

l’etica pubblica, che la democrazia

«Innanzitutto non screditare la

è per definizione una forma di eti-

politica di professione, perché c’è

ca pubblica molto importante e

bisogno anche di un esercizio di

pregna di contenuti».

politica come professionalità, de-

Cosa pensa del progetto #Priori-

dicandosi a tempo pieno. È tutta-

talia?

via fondamentale creare dei cana-

«Lo approvo totalmente perché

li con la società civile. Le risorse fi-

credo che siamo in una fase nella

«Non dovrebbe esserci una distinzione tra politico e buon politico, perché politico è colui che ama la polis, che vive per la polis e concepisce la sua attività come servizio per la collettività in cui vive»

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NICOLA ZINGARETTI

#PRIORITALIA perché crede in qualcosa e attra-

to e di coinvolgimento all’onere

verso la politica vuole realizzarla.

della decisione, questo è un aspet-

In questo siamo in piena degenera-

to che purtroppo si è perso. O si

zione. Quindi forse il “nuovo” po-

decide e basta senza ascoltare nes-

litico dovrebbe recuperare un’etica

suno, facendo fuori i migliori e le

come quella di chi andava negli

competenze, oppure si continuerà

Stati Uniti per prendere contatti

a chiacchierare senza decidere

con il presidente e si faceva presta-

mai. Stiamo attraversando una fa-

re il cappotto da un compagno di

se nella quale questi due grandi

partito perché non l’aveva (il pre-

presupposti dell’azione pubblica

sidente del Consiglio Alcide De

ritornano a essere il motore del

Gasperi, ndr)».

buon governo».

Quali competenze occorrono per

Presidente della provincia di Roma.

candidarsi a guidare una città?

«Non siamo in una fase storica nel-

«La qualità più importante oggi

la quale c’è la ricetta per voltare pa-

possibile immaginare un

per chi si appresta a dirigere e gui-

gina, in questo paese, ma mi per-

nuovo politico?

dare una metropoli è la capacità di

metto di dire che in Europa siamo

«Sì, qualcuno che viva la politica

ascoltare. Abbiamo un grande bi-

un po’ tutti alla ricerca e se questa

come missione, non per se stesso,

sogno di innovazione, intesa come

ricerca non viene capita, percepita,

ma per le idee in cui crede e per la

la capacità di fare le stesse cose che

se non coinvolge, poi la speranza di

comunità di cui fa parte. C’è stato

si facevano prima in forma nuova

farcela muore, quindi non posso

in questo una grave degenerazione

e fare cose nuove per migliorare la

che appoggiare questo vostro pro-

e anche un grande equivoco, ovve-

qualità della vita delle persone e in

getto: noto un desiderio di coinvol-

ro l’affermazione dell’idea della

questo caso rendere le aree urbane

gere. C’è un grande bisogno di ve-

politica come mestiere, della car-

più competitive. Quindi grande

dere sul palcoscenico nuovi prota-

riera politica, rispetto a quello che

capacità non solo di ascolto ma, di-

gonisti che si fanno carico del pro-

dovrebbe essere la missione della

rei, di coinvolgimento, di capire

blema portando il proprio contribu-

politica, è un controsenso. Uno non

che la ricetta non c’è. Anche molte

to. Io penso che questa sia una gran-

deve fare politica per se stesso ma

città del mondo si stanno impe-

de nuova distinzione da fare nel

gnando affinché si restringano i ri-

giudizio sulle persone. Esistono i

schi e si amplifichino le opportu-

migliori ed esistono i peggiori, i me-

nità, quindi la prima prerogativa è

diocri sono quelli che di fronte a un

quella di ricoinvolgere, riaprire ca-

problema lo leggono, lo sfruttano,

nali di partecipazione che invece

lo cavalcano e anzi lo utilizzano a fi-

sono chiusi, perché si è troppo at-

ni spesso personali. I migliori chi

tenti alla gestione del presente. In-

sono? Quelli che leggono il proble-

vece bisogna alzare lo sguardo

ma, certo, ma poi si mettono a di-

dalle punte dei piedi e guardare

sposizione e si riorganizzano per-

lontano. Occorre poi decidere:

ché pensano che far parte della so-

questa è la grande forza della de-

cietà civile voglia dire anche cari-

mocrazia e della responsabilità

carsi delle responsabilità e si metto-

politica: unire la capacità di ascol-

no a disposizione per superarlo». 䡵

È

«Il “nuovo” politico dovrebbe recuperare un’etica come quella di chi andava negli Stati Uniti per prendere contatti con il presidente e si faceva prestare il cappotto perché non l’aveva»

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Un commento su #Prioritalia?

NOVEMBRE 2012


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A TU PER TU CON... TERRITORI a cura della redazione

territori

L

La Liguria

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La particolare conformazione territoriale della Liguria, una striscia costiera che diventa immediatamente montuosa, ha da sempre condizionato le sue attività economiche e produttive. Limitata è quindi l’agricoltura, nonostante il clima favorevole, concentrata su colture specializzate, di qualità e redditizie come i fiori, gli ortaggi e la frutta. La pesca non può avere un grande peso nonostante l’ampio sviluppo costiero, perché caratterizzato da fondali che sprofondano subito, quindi non molto pescosi. La concentrazione degli stabilimenti industriali (siderurgici, petrolchimici, chimici e metalmeccanici) si ha tra Genova e Savona e a La Spezia, dove vengono lavorate le materie prime sbarcate nei porti contribuendo alle attività di commercio marittimo e cantieristica navale. Grande importanza nell’economia regionale la rivestono i servizi con il turismo balneare innanzitutto. Questo sistema ha fatto registrare un pil pro capite di 21.052 euro nel 2009 (dati Istat) che è un poco inferiore alla media del Nord Italia, ma resta superiore alla media nazionale (20.043). Pare comunque che nonostante le recenti difficoltà finanziarie si sopravviva: secondo il rapporto 2012 di Bankitalia sull’economia delle regioni in riferimento al 2011 l’attività produttiva è stata sostenuta dai

DIRIGENTI, QUADRI E DIPENDENTI LIGURI DEL SETTORE PRIVATO (2010) Genova Imperia La Spezia Savona TOTALE

Dirigenti 2.597 55 241 282 3.175

Fonte: elaborazioni Manageritalia su dati Inps 2010

NOVEMBRE 2012

Quadri 8.356 520 932 1.049 10.857

Dipendenti 225.318 41.686 51.341 63.998 382.343

% dir/dip 1,15 0,13 0,47 0,44 0,83

comparti della metalmeccanica, dell’elettronica e delle telecomunicazioni, mentre la cantieristica navale e i materiali da costruzione hanno continuato a incontrare difficoltà. Il movimento mercantile è leggermente diminuito, ma è cresciuto il traffico di container, grazie all’espansione della domanda internazionale di trasporto di prodotti manifatturieri. Il settore commerciale ha registrato un calo nelle vendite, risentendo dell’ulteriore contrazione del reddito delle famiglie, colpite anche dalle alluvioni autunnali. Bene invece le strutture ricettive che hanno beneficiato di un incremento delle giornate di soggiorno dei turisti, in particolare degli stranieri. Infine, bene anche l’occupazione che è leggermente cresciuta, anche se le cose non sembrano proseguire così nel 2012. Tantomeno per i manager purtroppo, che per numerosità sono agli ultimi posti della classifica nazionale: 3.175 i dirigenti liguri su 124mila italiani (2,6% del totale). Scarsissimo poi il rapporto dirigenti/dipendenti che, sebbene sia in media nazionale (0,83% in regione e 0,85% in Italia), è lontano dalle cifre di regioni vicine come la Lombardia (1,6%). A livello provinciale grandi differenze: se a Genova si contano 2.597 dirigenti (e 1,15% il rapporto dirigenti/dipendenti), nelle altre province si precipita fino a toccare i 55 dirigenti e 0,13% il rapporto dirigenti/dipendenti di Imperia. Contando anche i quadri, il management arriva a un 2,84% contro il 2,94% a livello nazionale. Infine anche per la presenza femminile è Genova a distinguersi con 10,6% di manager donne (comunque inferiore alla media nazionale di 13,3%), seguita da Imperia (9,1%), La Spezia (8,7%) e Savona (8,2%).


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Obiettivo lavoro

MANAGER E

INSIEME PER RIPAR Manageritalia e Confcommercio attraverso il Cfmt aiutano i manager temporaneamente fuori dal mercato a riposizionarsi Roberta Roncelli

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NOVEMBRE 2012

È

INUTILE NASCONDERLO, LA CRISI ECONOMICA C’È e ha segnato tutti, nessuno escluso. Molti di noi, purtroppo, sono stati colpiti in modo drammatico, con la perdita improvvisa del posto di lavoro. Le prime vittime che si ritrovano a casa da un giorno all’altro sono soprattutto i giovanissimi, ma anche gli over 45-50 sono colpi-

ti, soprattutto se manager. Con la differenza che questi ultimi sono forse più penalizzati, in quanto considerati dagli stereotipi imperanti o troppo “vecchi” o troppo “costosi”. Senza contare tutti i risvolti economici e psicologici che solo chi ci è passato può davvero capire. Sembra un paradosso: più sei qualificato, più ti porti dietro un bagaglio espe-


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E IMPRESE,

ARTIRE rienziale di tutto rispetto e più vie-

a crescere nel prossimo futuro. Se-

ni accantonato dalla società come

condo quanto si legge nella nota di

merce obsoleta. Questo nonostan-

aggiornamento del Def-Documen-

te tantissime piccole e medie im-

to di economia e finanza 2012, que-

prese, se non tutte, per stare sul

st’anno il tasso di disoccupati do-

mercato e competere abbiano as-

vrebbe arrivare al 10,8%, per poi

soluto bisogno di gestione e pre-

aumentare nel 2013 all’11,4%.

senza manageriale. La dimensione del problema “di-

Managerattivo

soccupazione” non è da sottovalu-

In attesa della ripresa, cosa fare?

tare se si considera che è destinata

Quale consiglio dare a chi si trova

Sembra un paradosso: più sei qualificato, più ti porti dietro un bagaglio esperienziale di tutto rispetto e più vieni accantonato dalla società come merce obsoleta

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Obiettivo lavoro

L’opinione di alcuni partecipanti di Comincio... da tre! (ora ricollocati) Competenze e strumenti per la ricerca del lavoro

partire da un’idea di business che consiste nella creazione di

«Partecipare a questo corso è stato importante per le competenze ottenute, ad esempio una differente modalità per trovare lavoro o preparare un curriculum, e per l’aiuto psicologico: troverete nel gruppo persone più in gamba di voi, altre meno in gamba, ma tutti nella stessa “ingiusta” situazione. Fortunatamente se ne esce, grazie anche all’aiuto del gruppo. Per noi è stato fondamentale e continuiamo a sostenerci e ad aiutarci. Quindi, fate gruppo, ascoltate chi vi sta davanti, perché ha visto molte persone che prima di voi hanno fatto questo percorso».

il suo gruppo di lavoro è primo classificato al premio Me+We

PAOLA CHERUBINI, ex dirigente che ha scelto di riposizionarsi come consulente/professional nel settore It, dal quale proviene, mettendo a frutto il suo know-how e il proprio network, intraprendendo nel frattempo un’attività di insegnamento in un campo completamente diverso.

un prodotto innovativo di mobile internet. Vittorio Costa con 2012, tenutosi in occasione dell’evento Managerattivo - Occupy the Future del 30 ottobre (vedi a pagina 72).

Esplorare nuovi punti di vista «Io non volevo farlo. Pensavo: “tempo perso, riuniscono i manager a spasso, vado solo a raccogliere depressioni da aggiungere alla mia”. Ex post posso dire di essere molto soddisfatto: mi è stato utile, ho trovato amici e professionisti che ci hanno dato delle dritte anche inaspettate. Il grosso valore aggiunto di “Comincio... da tre!” è che ti tiene legato al mercato, perché comunque incontri manager che ancora lavorano e che ti possono dare il polso di quello che al bar con gli amici non riesci a cogliere. Quindi è un percorso utile, sia dal punto di vista professionale che umano». ANDREA SCIANNA, riposizionato come manager/diri-

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Consapevolezza, networking, suggerimenti

gente in un’azienda multinazionale canadese con sede a Sa-

«È stato molto importante il contributo di “Comincio... da tre!” e degli altri corsi del Cfmt che ho frequentato. Mi sono sentito incoraggiato molte volte nella scelta di avviare una società. È vero che ero già abbastanza convinto, ma la motivazione non è mai abbastanza e quindi ci sono stati tutta una serie di ausili psicologici che mi hanno incoraggiato ad andare avanti su questa strada. Le persone che ho conosciuto all’interno di Cfmt sono stati elementi fondamentali dell’avvio promettente della mia società. Durante il corso orientato all’imprenditoria mi sono stati dati dei suggerimenti che mi hanno indirizzato verso il percorso più opportuno per avviare la mia idea di impresa».

vona che si occupa di materiale rotabile (treni, metropolitane, people mover, treni ad alta velocità e treni merci).

Affrontare la ricerca e il posizionamento «Dal punto di vista personale e professionale ho trovato questo percorso molto utile. Mi sento di consigliarlo perché aiuta a “elaborare il lutto”, una frase forse scontata, ma sicuramente ti dà una mano a relazionarti con colleghi nella tua stessa condizione, iniziare a vedere quello che c’è fuori, parlare con esperti che ti portano a riflettere su quelle che sono le condizioni del mercato, le potenzialità e quelli che sono i modi di affrontare la ricerca e il posizionamento». DARIO MOLINAROLI, ex dirigente ricollocato come qua-

VITTORIO COSTA, fondatore e titolare di VividaWeb, The

dro. È responsabile amministrativo e finanziario di una so-

OverBrowser Company, insieme a Vincenzo Capuano. Sono

cietà del padovano che fa parte di una multinazionale sve-

due ex dirigenti che hanno deciso di fondare un’impresa a

dese operante nel settore della refrigerazione industriale.

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DUE OPPORTUNITÀ in difficoltà? Prima di tutto, reagi-

Comincio... da tre! è un’iniziativa nata nel 2010 per supportare i mana-

re ed essere consapevoli delle pro-

ger che hanno perso il posto di lavoro attraverso un percorso concreto,

prie capacità. Manageritalia e

non formativo nel senso tradizionale del termine, che supporta il manager

Confcommercio, dal canto loro,

nella costruzione di un piano d’azione per il proprio futuro professionale.

sin dal novembre 2009 hanno fir-

Il percorso fornisce un’occasione per ripensare e ridefinire le proprie capa-

mato un accordo quadro che per

cità e competenze con l’obiettivo di generare nuovi punti di vista su se stes-

la prima volta dava il via a inizia-

si e sul contesto professionale in cambiamento; individuare prospettive pro-

tive per il sostegno dei dirigenti in

fessionali percorribili, costruire buone decisioni sulle future scelte profes-

mobilità. Successivamente nel set-

sionali, creare un piano d’azione e agire per realizzarlo. A questo percor-

tembre 2010 si sono mossi concor-

so segue il progetto Me+We: costruiamo il futuro, che vuole mettere

dando di affidare al Cfmt (Centro

insieme le passioni e il coraggio dei manager per generare nuove oppor-

di formazione management del

tunità utilizzando e integrando armonicamente le forze dell’individuo

terziario) la promozione di politi-

(“me”) con quelle del gruppo (“we”). Questo percorso è stato costruito

che in grado di favorire la ricollo-

ascoltando suggerimenti e idee degli stessi manager interessati alla ricer-

cazione dei dirigenti.

ca di nuove opportunità professionali.

Così, dopo “Comincio… da tre!”,

Per maggiori informazioni e iscrizioni www.cfmt.it

nato nel 2010 per supportare il ma-

Milano: Roberta Corradini, tel. 02 5406311, rcorradini@cfmt.it

nager che ha perso il posto di lavo-

Roma: Claudia Genola, tel. 06 5043053, cd3.roma@cfmt.it

ro, e forte di questa consolidata esperienza formativa, oggi il Cfmt propone un progetto più articolato e completo dal nome Managerattivo, totalmente gratuito per i dirigenti Manageritalia disoccupati: l’importante è che al momento dell’iscrizione non sia trascorso più di un anno dal licenziamento. Un progetto che si snoda in più percorsi per valorizzare e sostenere il riposizionamento professionale dei dirigenti e favorire sinergie con le imprese, soprattutto pmi, che hanno la necessità di migliorare le opportunità di sviluppo e di crescita. Come è strutturato Nei primi tre mesi Managerattivo prevede il percorso formativo di 11 giornate con l’affiancamento di una “guida” che seguirà ogni partecipante e lo aiuterà a migliorare la propria attrattività sul mercato NOVEMBRE 2012

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Obiettivo lavoro del lavoro, a capire meglio le esi-

progetti aziendali”, volti a far in-

loro necessità e aiutarle a ideare

genze e le aspettative per poi tra-

contrare, attraverso le organizza-

un progetto per lo sviluppo del-

durle in un piano d’azione finaliz-

zioni territoriali di Manageritalia

l’azienda attraverso la creazione

zato a sostenere lo sviluppo per-

e Confcommercio, aziende desi-

di nuovi prodotti, l’apertura di

sonale e professionale.

derose di crescere o affrontare al

nuovi mercati, il miglioramento

Una volta terminato il percorso,

meglio momenti di impasse con

dell’efficienza aziendale. Tutto

se il manager non si è ricollocato

manager di elevata esperienza

questo con l’affiancamento di

può accedere al secondo step

professionale certificati attraverso

manager con skill elevate che

orientato esclusivamente alla via

i percorsi formativi del Cfmt.

Cfmt certifica tra i partecipanti ai

imprenditoriale – “Me+We: co-

A tal proposito, a metà ottobre è

percorsi “Comincio... da tre” e

struiamo il futuro” – per svilup-

partito il test pilota a Padova, do-

“Me+We”.

pare iniziative sperimentali e di

ve Ascom Confcommercio Vene-

Per uscire dalla crisi in cui versa

incubazione che possono favorire

to, Cfmt e Manageritalia hanno

il nostro paese noi puntiamo su-

la nascita di start-up.

incontrato delle aziende operan-

gli imprenditori, sui manager e

A seguito dei percorsi formativi,

ti nel territorio. Scopo dell’incon-

sulla valorizzazione del loro po-

Managerattivo continua con “I

tro è stato quello di raccogliere le

tenziale.

QUALCHE NUMERO

La dimensione aziendale Il 58% dei manager si è ricollocato in piccole imprese, contro il 19% assorbito dalle grandi e il 23% dalle medie.

Nel periodo marzo 2010/luglio 2012 sono stati realizzati 28 percorsi del progetto “Comincio… da tre!”, che hanno registrato

Il livello economico Il 42% ha visto diminuire sensibilmente

complessivamente la partecipazione di 598 dirigenti. Di questi,

il proprio reddito di lavoro con un decremento superiore al 30%

quelli che hanno ritrovato un incarico sono stati 465, pari al

rispetto al precedente stipendio, mentre il 30% ha subito una

78%: più alta la percentuale in Lazio e Lombardia, più bassa in

riduzione dal 5 al 30%. Coloro invece che hanno visto rimane-

Emilia Romagna e Piemonte.

re invariato il proprio reddito sono pari al 20%. Un 8% ha visto un aumento del reddito personale entro il 30%, mentre solo

Il tempo medio Pur essendo cresciuto significativamente il tem-

l’1% ha avuto un incremento superiore al 30%.

po medio di riposizionamento professionale dei manager rispetto al passato, i dirigenti del percorso “Comincio… da tre!” tendono ad

Il network utilizzato Dato che per trovare un nuovo incarico

accorciarlo, rientrando nel circuito lavorativo in meno di 12 mesi e

bisogna utilizzare al meglio tutte le strade utili, il network pro-

abbattendo del 50% il costo sociale della disoccupazione media.

fessionale, inteso come la rete di contatti creati nella propria esperienza lavorativa, è stato quello decisivo per il 45% dei ma-

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Il ruolo professionale I manager ricollocati come dirigenti so-

nager rientrati nel mondo del lavoro, mentre il passaparola, so-

no il 29%. Subito dopo troviamo i manager con contratti atipi-

prattutto nelle reti socio-amicali, per il 27%. Inoltre, il network

ci: rapporti di lavoro non inferiori a sei mesi e con una sola azien-

focalizzato, inteso come appartenenza a organizzazioni, club e

da con contratto di consulenza, collaborazione a progetto e tem-

reti professionali, come società specializzate nel recruiting ed he-

porary manager (24%) e gli imprenditori (22%), seguono le pro-

ad hunter, è stato determinante per il 18% dei dirigenti, men-

fessioni liberali (15%) e i quadri (10%).

tre il network online e i social network per il 10%.

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CATTURATI DALLA RETE Cristina Papini

catturati

L MAMME CONNESSE

Nielsen è un’azienda globale con posizione di leadership nelle misurazioni e informazioni di marketing relative a consumer, retail, advertising, televisione, internet, mobile e altri media. È presente in oltre 100 paesi con sedi a New York, Usa e Diemen, Olanda. Cristina Papini è research & analytics director. Per maggiori informazioni: www.nielsen.com/it.

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NOVEMBRE 2012

Le mamme costituiscono da sempre il fulcro della vita della famiglia. Oggi non solo offline. Da un recente studio Nielsen negli Usa, emerge che le mamme sono un target particolarmente attivo e influente anche online: acquistano vestiti e giocattoli in rete, utilizzano social network da dispositivi mobili, usano l’internet tv più della media della popolazione, un blogger su tre è mamma, solo per fare alcuni esempi. Se questo è lo scenario in un paese nel quale le donne sono da anni oltre la metà degli internauti, in Italia la maternità si propone come motore alla digitalizzazione. Secondo una ricerca condotta da Nielsen per Nostrofiglio.it e recentemente diffusa, le mamme italiane con bambini tra 0 e 5 anni sono più tecnologiche delle donne in generale. Questo risultato non è riconducibile esclusivamente al fattore età, quanto piuttosto a un diverso approccio alle tecnologie e ai media da parte di questo particolare segmento. La dotazione tecnologica delle intervistate, infatti, dimostra una penetrazione dei diversi strumenti di gran lunga superiore rispetto alle donne nella stessa fascia d’età e quindi una propensione alla rapida adozione delle innovazioni: il 61% possiede uno smartphone (la percentuale è di circa il 50% tra le donne), il 64% un lettore mp3 (contro il 45%), il 25% un tablet e il 12% un e-reader (rispettivamente 17% e l’8% tra le donne in generale). Oltre una mamma su due dichiara di non poter più fare a meno del pc e oltre una su cinque dello smart-

phone. Solo il 20% delle intervistate ammette di non poter rinunciare alla tv generalista e il 14% alla satellitare. Le mamme adottano gli strumenti digitali per necessità, non come una moda o un lusso, ma per supportare (e sopravvivere) nel proprio viaggio attraverso la maternità. Mamme sempre più connesse, che trascorrono online più di tre ore e mezza al giorno da pc e/o mobile. L’84% delle intervistate dichiara di collegarsi da casa. Oltre una su tre naviga attraverso il telefono cellulare. A queste due modalità di connessione corrispondono due differenti “esperienze di tempo”. Da un lato quello al computer, che si configura come un tempo dedicato, in cui le mamme – nella comodità della propria abitazione o sul posto di lavoro – hanno la possibilità di approfondire i temi di interesse. Dall’altro quello tramite telefono cellulare, che si delinea come tempo ritagliato all’interno di momenti di “transizione” (tipicamente gli spostamenti) e quindi risparmiato per poter essere reimpiegato. Detto altrimenti, il luogo di connessione e il tempo in cui questo avviene esprimono di volta in volta un utilizzo strategico o tattico del canale digitale finalizzato a supportare i propri impegni e la propria vita relazionale. Internet costituisce per le digital moms italiane lo strumento per tenersi in contatto con il mondo e informarsi: inviare e ricevere email, leggere siti di news, consultare quelli specializzati sull’infanzia, cercare e condividere esperienze sui social media. Quest’ultima è anche


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la prima attività online da smartphone e tablet. Smartphone e tablet I telefoni di ultima generazione e i tablet costituiscono importanti risorse per la vita familiare e domestica sia dal punto di vista affettivo che pratico, una sorta di telecomandi per la nuova vita: dall’accesso ai contenuti per la famiglia a quelli dedicati ai bambini, coordinamento delle attività familiari, ricerca delle offerte per gli acquisti di casa. Il 40% delle mamme condivide immagini e video legati alla famiglia tramite il cellulare. Il 14% integra l’utilizzo delle tecnologie mobili nel processo di acquisto di generi alimentari, dichiarando di consultare ricette quando si trova su un punto vendita. Gli impegni della maternità ridisegnano l’ecosistema mediale della donna e impongono un cambiamento nei consumi dei mezzi successivi alla nascita dei figli. Mentre oltre la metà delle intervistate dichiara di aver ridotto il tempo dedicato alla fruizione dei media tradizionali (tv e stampa), circa un terzo rivela di avere aumentato quello legato a specifiche attività online. Cresce naturalmente la consultazione dei siti dedicati a questo particolare periodo della vita, che costituiscono il canale privilegiato per la conoscenza di nuovi prodotti dedicati al target (48% vs 42% della tv), tuttavia il ricorso al commercio elettronico, la consultazione dei siti di couponing e l’utilizzo dei servizi di online banking si configurano come parte di una più ampia strategia tesa a ottimizzare i tempi della gior-

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nata e le risorse economiche della famiglia. Si tratta di una mamma “tuttofare”, le cui attività risultano variegate e incrementate con la maternità: si occupa in prima persona degli acquisti alimentari (82%) e di abbigliamento (80%) dei propri piccoli, delle utenze domestiche come luce, gas, telefonia e internet (42%), delle vacanze (32%), della tecnologia (28%) o di auto e moto (16%). Cosicché, da un lato le mamme di oggi mostrano di avere una spiccata anima tecnologica, dall’altro la stessa esperienza della maternità spinge all’utilizzo di servizi evoluti al fine di gestire al meglio i moltiplicati impegni. Nel rapporto mamma-figlio entra a pieno titolo il digitale. Oltre una su due afferma di utilizzare internet con il proprio piccolo. Chi possiede un tablet, lo lascia utilizzare, anche in autonomia, al proprio bambino (53%). Otto mamme su dieci considerano smartphone e tablet una buona soluzione per l’intrettenimento dei figli, un passatempo, un gioco sempre disponibile e poco ingombrante. Ben il 70% ritiene che questi strumenti abbiano un ruolo formativo nella crescita, anche se una larga maggioranza teme che l’utilizzo massivo e precoce non sia positivo per la salute. I bambini sembrano avere le idee più chiare: il 54% preferisce smartphone e tablet ai giochi tradizionali, secondo quanto affermano le stesse mamme.

tà online che denotano un utilizzo “evoluto” del mezzo come l’acquisto online o la condivisione in rete. In merito a questo secondo aspetto, il 27% delle mamme dichiara di commentare post su blog specializzati su infanzia e maternità, mentre il 64% utilizza i social network per intrattenere rapporti interpersonali e pubblicare aggiornamenti sul proprio bambino. In pochi anni sembra essere radicalmente cambiata l’attenzione verso la diffusione dei contenuti sensibili: solo un quinto delle mamme è molto d’accordo nel considerare i social network una rinuncia alla privacy.

Privacy dai confini meno definiti Meno resistenza quindi a concedere la tecnologia ai figli, ma anche meno resistenza verso quelle attiviNOVEMBRE 2012

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Fondo Mario Negri

STATUTO E REGOLAMENTO,

AL VIA LE MODIFICHE Dopo il via libera della Covip, sono in vigore da ottobre le modifiche allo statuto e al regolamento del Fondo sottoscritte dalle parti costituenti

A

nche se a prima vista il risultato può sembrare il semplice adempimento di una formalità, le modifiche approvate dal consiglio di amministrazione del Fondo sono frutto di una lunga e complessa attività. Prima di giungere alle decisioni finali, infatti, la

commissione incaricata di elaborare le modifiche si è cimentata in un impegnativo lavoro di esame e di valutazione di varie proposte. I lavori sono stati supervisionati dal professor Pasquale Sandulli, esperto della materia giuridica-previdenziale, profondo conoscitore dell’evoluzione normativa della previdenza complementare avvenuta negli ultimi decenni. Le modifiche introdotte tengono nella dovuta considerazione le segnalazioni tecniche formulate dall’Autorità di vigilanza che, in qualità di

Mario Alaimo

ente verificatore della conformità al quadro normativo generale di riferimento, è stata opportunamente contattata per acquisire conferme e osservazioni durante l’elaborazione delle modifiche. Di particolare importanza sono stati, inoltre, l’indirizzo e il sostegno delle parti costituenti (Confcommercio, Confetra e Manageritalia) sul disegno complessivo di riordino. Per una più approfondita comprensione del processo di aggiornamento affrontato va considerata la particolarità della posizione del Fondo: esistente dal 1957, al subentro della disciplina della previdenza complementare (basata sul sistema tecnico della capitalizzazione), si è trovato a dover avviare radicali riforme per superare l’allora vigente regime di ripartizione.

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NOVEMBRE 2012


••13FONDO.NEGRI.ALAIMO

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STATUTO L’adeguamento funzionale e nor-

SINTESI DELLE PRINCIPALI MODIFICHE

mativo alle prescrizioni della legge istitutiva del sistema della previdenza complementare è iniziato

DURATA ILLIMITATA DEL FONDO E ASSENZA DI SCOPO DI LUCRO

sin dal 1994 ed è proseguito con

Introduzione delle previsioni relative alla durata illimitata del Fondo, fatte salve le

successive modifiche delle norme

ipotesi di scioglimento, al possesso della personalità giuridica e all’iscrizione all’al-

statutarie e regolamentari.

bo dei fondi pensione, nonché all’assenza di scopo di lucro (art. 1, commi 5 e 6).

L’evoluzione è ancora in divenire e sarà completata al termine del

OBBLIGHI DERIVANTI DALL’ISCRIZIONE

piano di riallineamento in fase di

Indicazione degli obblighi derivanti dall’iscrizione al Fondo, precisando che l’iscri-

attuazione in conformità ai detta-

zione comporta in ogni caso l’obbligo di versamento della quota associativa previ-

mi dell’art. 20 del decreto legisla-

sta dalla contrattazione collettiva (art. 2, comma 5).

tivo 252/2005.

VERSAMENTO TFR PREGRESSO CRITERI E LINEE GUIDA

Introduzione della previsione relativa alla possibilità di destinare al Fondo anche il tfr

Di seguito un riepilogo sintetico

pregresso, effettuata attraverso un rinvio al regolamento per l’individuazione delle

dei criteri che hanno determinato

condizioni e modalità di conferimento dello stesso al Fondo (art. 3, comma 7).

gli aggiornamenti dei vari punti. Per un approfondimento più com-

GOVERNANCE

pleto rimandiamo ai box pubbli-

L’assetto di governance, che è stato rivisto, in particolare, integrando e specifican-

cati in queste pagine e alla consul-

do le attribuzioni proprie degli organi collegiali e richiamando espressamente il pos-

tazione diretta di “Statuto e rego-

sesso dei requisiti di professionalità, onorabilità nonché l’assenza delle cause di in-

lamento” sul sito www.fondone-

compatibilità e ineleggibilità (artt. 6-12).

gri.it.

STANZIAMENTI PER LA CONCESSIONE DI MUTUI IPOTECARI AGLI ISCRITTI Permanenza della distinzione tra

In materia di investimento delle disponibilità, viene inserita la previsione di uno

statuto e regolamento

stanziamento complessivo per concessione di mutui ipotecari (art. 14, comma 1,

Pur avendo ben presenti la pro-

lett. c).

spettiva e l’opportunità di concentrare in un unico documento,

REDAZIONE BILANCIO TECNICO

di rango statutario, il complesso

Periodicità con la quale viene redatto il bilancio tecnico-attuariale, che passa da

delle disposizioni che presiedo-

triennale ad annuale (art. 17, comma 3).

no alla disciplina dei rapporti con gli iscritti, la natura origina-

REQUISITI PER LE PRESTAZIONI

ria e la configurazione giuridica

Sono state trasferite dal regolamento allo statuto (att. 19-25) le norme definitorie

del Fondo richiedono di dover

dei requisiti per le varie tipologie di prestazione.

mantenere la distinzione tra statuto e regolamento.

AGGIORNAMENTI STATUTARI

È ancora forte, infatti, l’esigenza di

Attribuzione al consiglio di amministrazione della facoltà di apportare allo statuto

conservare la separazione tra le

le modifiche che si rendessero necessarie a seguito della sopravvenienza di dispo-

norme destinate alla caducazione

sizioni normative o delle parti istitutive (art. 26, comma 2).

nella fase di diritto transitorio, da NOVEMBRE 2012

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Fondo Mario Negri collocare nel regolamento, da quel-

REGOLAMENTO PREVISIONI NORMATIVE CONSERVATE NEL REGOL A

le frutto dell’adeguamento, da inserire all’interno dello statuto. Le opportunità sopra accennate, comunque, hanno trovato significativa realizzazione con la tra-

ISCRIZIONI: SPORTELLO UNICO PER DIRIGENTI Le denunce di iscrizione (art. 3) vengono disposte tramite uno sportello unico con validità per tutti i fondi e istituti contrattuali della categoria.

slazione dal regolamento alla se-

VERSAMENTO CONTRIBUZIONE E TFR PREGRESSO

de statutaria delle disposizioni

Le modalità di versamento della contribuzione, con particolare riguardo alla destinazione al Fondo del tfr pregresso, laddove previsto dalla contrattazione collettiva o individuale (art. 4).

definitorie, specialmente in ambito prestazionale; come pure le disposizioni sulla contribuzione e la relativa obbligazione; non-

SPESE LEGALI PER RECUPERO CONTRIBUTI

ché quella di una partecipazione

Viene stabilito (art. 8) che, effettuato il recupero dei contributi, le spese legali non rimborsate riducono l’importo dei contributi da accreditare nella posizione dell’iscritto.

alle spese di gestione da parte degli iscritti cessati dal servizio che mantengono la propria iscrizione al Fondo. Iscrizione obbligatoria Il profilo dell’obbligatorietà costi-

DETERMINAZIONE MISURA PENSIONE I criteri per determinare la misura della pensione di vecchiaia e di invalidità, della pensione ai superstiti e di quella di reversibilità (artt. da 10 a 25).

tuisce ancora la deroga più rile-

CASI DI REVOCA DELLA PENSIONE DI INVALIDITÀ

vante e l’elemento essenziale del-

Vengono disciplinati (art. 18) i casi di revoca della pensione di invalidità e il rimborso dell’eventuale indebito.

la normativa sulla quale si articola il Fondo, venendo a incidere in tema di finanziamento per effetto

BENEFICIARI DELLA PRESTAZIONE IN CASO DI DECESSO

delle iscrizioni.

Viene specificato l’ordine di attribuzione delle prestazioni in caso di decesso tra i diversi possibili beneficiari (art. 19 e 27): quelli designati dall’iscritto o, in mancanza, quelli indicati dalle norme del Fondo e, in mancanza di questi, gli eredi.

Sul punto, per quella che senz’altro è una caratteristica particolare del Fondo Mario Negri, occorre mettere in luce che, nel recente dibattito sulla riforma del sistema previdenziale, sono emerse proposte fina-

ciali sempre più ampie hanno

costituisce la parte più consisten-

lizzate a consentire ai lavoratori un

sempre meno risorse per soddi-

te delle disposizioni di aggiorna-

adeguato tasso di sostituzione tra

sfare anche i bisogni primari; la di-

mento dello statuto.

la pensione complessiva e il reddi-

scontinuità nei rapporti occupa-

Si tratta di interventi attuati, sep-

to alla cessazione del rapporto di

zionali e la diffusione dei rappor-

pure nel rispetto della connotazio-

lavoro, rendendo obbligatoria la

ti precari sono in aumento.

ne prevalentemente fondativa del

previdenza complementare.

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Fondo Mario Negri, avendo a rife-

Il previsto perdurare della crisi

Le attenzioni per la governance

rimento il modello statutario pre-

economica nei prossimi anni, tut-

Il riassetto delle disposizioni sugli

disposto a suo tempo dalla Covip.

tavia, appare rendere difficilmen-

organi amministrativi del Fondo,

A questo modello si è attinto per

te attuabile tali proposte. Fasce so-

dal punto di vista quantitativo,

integrare e specificare le attribu-

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L AMENTO, ANCHE CON MODIFICHE

per la determinazione della pensione in rendita, le decisioni sui ricorsi, l’esercizio del diritto di voto

LIQUIDAZIONE IN CAPITALE I casi in cui può essere richiesta la liquidazione in capitale, ovvero esercitato il diritto al riscatto, introducendo la possibilità di riscatto parziale (artt. 26 e 27).

per i valori mobiliari, le valutazioni sui risultati delle gestioni assicurative e mobiliari. Per il collegio sindacale è stata me-

PRESCRIZIONE

glio definita l’attività di competen-

La prescrizione del diritto al riscatto, stabilita in dieci anni, nonché la prescrizione in cinque anni del diritto ai ratei di pensione già liquidati e non riscossi (art. 28).

za e richiamati gli obblighi per le eventuali segnalazioni alla Covip. In materia di amministrazione è stato poi inserito un elenco di atti-

COPERTURE RISCHIO INVALIDITÀ E DECESSO Il mantenimento delle coperture assicurative per invalidità e decesso (art. 29) resta operante per tutti gli iscritti cessati dal servizio con il requisito di almeno cinque anni di anzianità contributiva, per la durata di 12 mesi dalla cessazione, salvo conservazione nel caso di prosecuzione volontaria dei versamenti.

CONVERSIONE IN CAPITALE DI RENDITE Riapertura dei termini, fino al 30/6/2013, con possibilità per i pensionati del Fondo entro il 31/12/2006 di richiedere la liquidazione in capitale delle rendite in godimento inferiori ai 5mila euro annui (art. 42, comma 2).

vità di competenza del Fondo. CONCLUSIONI Il testo dello statuto aggiornato, nel suo insieme, appare oggi organicamente più completo che in passato: l’ampliata e approfondita articolazione delle attribuzioni per i vari organi sociali, i riferimenti essenziali in materia previdenziale. I temi finora non presenti nello

REVISIONE COEFFICIENTI DI PENSIONAMENTO

statuto lo rendono un più idoneo

Introduzione della disposizione di cui all’accordo tra le parti istitutive sui coefficienti da applicare per la determinazione delle prestazioni in rendita liquidate dall’1/1/2010, con previsione di revisione almeno ogni tre anni (art. 46).

documento di riferimento per i diversi soggetti utilizzatori: parti costituenti, componenti gli organi amministrativi, struttura del Fondo, iscritti, terzi. Il regolamento, come già segnala-

zioni dei diversi organi statutari

ne, tra l’altro, è stata prevista la de-

to, è stato snellito per l’effetto

secondo le competenze che gli

libera di approvazione del Bilan-

combinato di semplificazioni e

sono proprie con la previsione,

cio tecnico periodico, l’adozione

trasferimenti di norme essenziali

per la nomina dei componenti,

dei provvedimenti per favorire

nello statuto, anche se arricchito,

del possesso dei requisiti di ono-

l’equilibrio finanziario del Fondo

per contro, da alcune previsioni.

rabilità e professionalità delinea-

e attuare l’allineamento alle nor-

Tra queste si evidenziano i mecca-

ti da uno specifico decreto mini-

me del decreto legislativo 252/05.

nismi unificati di contatto dei di-

steriale, peraltro già applicato

Per il comitato esecutivo è stata in-

rigenti e delle relative aziende con

dal Fondo in ogni occasione di

serita una serie di attività quali le

i vari enti del welfare della catego-

rinnovo delle cariche.

informative nei confronti degli

ria (sportello unico per l’iscrizio-

Per il consiglio di amministrazio-

iscritti, la definizione dei criteri

ne dei dirigenti).

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INIZIATIVE MANAGERITALIA

NEL CUORE DELLE

DOLOMITI 33 a COPPA DI SCI MANAGERITALIA e settimana bianca dal 3 al 10 febbraio a Corvara, Bolzano

ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI ENTRO IL 10 GENNAIO Potete scaricare la scheda di iscrizione dal sito www.manageritalia.it (eventi e iniziative >> sport e tempo libero >> coppa di sci).

P e r m a g g i o r i i n f o r m a z i o n i w w w. m a n a g e r i t a l i a . i t o p p u r e 0 2 2 9 5 16 0 2 8


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OUR POINT OF VIEW OUR INITIATIVE: “UN FIOCCO IN AZIENDA” The arrival of a baby in the workplace still represents a delicate time in the relationship between a company and a working woman. In Italy one third of working women abandon their work after giving birth and approximately fifty percent of working women experience some difficulties during their maternity due to the relationship with their employer, with the result that Italian companies loose professionalism, skills and expertise. In Italy only 45% of active women are employed compared to 60% in the 27 member countries of the European Union and 70% in the more advanced countries. Manageritalia has launched a project to defend maternity in the company: “Un fiocco in azienda”. The initiative foresees information concerning the bureaucratic procedures, a training course that enables the mother to stay in contact with the company’s activities, if she wishes, also during her maternity and a guidance interview on returning to the company to ensure the best professional reintegration. The advantages for the company are represented by an improvement of the internal atmosphere, greater productivity of the mothers to be and the new mothers, a reduced dropout rate from work, positive visibility from outside the company. The programme begins when the working woman announces her maternity to the company and ends when the new working mother returns to work. No particular costs to be borne by the company are foreseen. The company can anticipate the 30% Inps (National social security Institute) contribution using at least 20% of the wage/salary during the optional period, at the working woman’s request. The amount paid in advance will be deducted gradually from the wage/salary when the new working mother returns to work. “Un fiocco in azienda” is an initiative that was developed in the Lombardy Region, but that Manageritalia wants to extend throughout Italy.

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DI BUON GRADO Primo piano Piero Valdiserra

L

grado

L’IRISH COFFEE

La nascita del cocktail è rivendicata dal villaggio irlandese di Foynes, nella contea di Limerick, nel cui bar pare che venisse servito un curioso mix locale per ristorare i passeggeri delle traversate transatlantiche. Secondo un’altra versione, più consolidata, l’elaborazione della bevanda si deve all’inventiva di Joe Sheridan, capo barman presso l’aeroporto irlandese di Shannon. Qui, in un giorno imprecisato del 1942, giunsero in piena notte alcuni passeggeri, stanchi e infastiditi per la cancellazione del loro volo a causa delle avverse condizioni atmosferiche. Sheridan pensò di servire loro un drink robusto e corroborante, in modo da rinfrancarli immediatamente. Preparò così un caffè molto forte, aggiunse zucchero e whiskey e guarnì con panna. Quando i passeggeri gli domandarono se si trattasse di caffè brasiliano, Sheridan replicò con le parole che l’avrebbero poi reso famoso: «No, è caffè irlandese (Irish coffee)». A Shannon capitò poi l’americano Stanton Delaplane, giornalista e scrittore di viaggi, che ebbe modo di assaggiare l’Irish coffee e ne portò la ricetta a casa, al “Buena vista hotel” di San Francisco, dove convinse il barman a ricrearne la formula. La cosa ebbe successo, al punto che il Buena vista ho-

tel rintracciò Joe Sheridan e lo indusse a trasferirsi in California, dove continuò a preparare la sua ricetta divenuta ormai celebre – oggi nel bar di questo albergo vengono serviti più di duemila Irish coffee al giorno. L’invenzione di Sheridan fu in realtà un adattamento ben riuscito. Da secoli infatti gli irlandesi aggiungevano whiskey al tè, e l’intuizione del barman di Shannon fu quella di introdurre invece il caffè, più gradito ai viaggiatori aeroportuali, completando poi con gli altri ingredienti. L’Irish coffee è un cocktail vellutato, molto caldo e forte, particolarmente indicato dopo cena, soprattutto nelle stagioni autunnale e invernale. A volte, anche se non troppo di frequente, vengono aggiunte spezie quali la noce moscata e la cannella, oppure scaglie di cioccolato. Molti paesi hanno utilizzato un prodotto del luogo per creare la loro versione nazionale dell’Irish coffee. Troviamo così lo Scotch coffee (con whisky scozzese), il French coffee (con brandy o cognac), lo Spanish coffee (con sherry), il Russian coffee (con Vodka), il Jamaican coffee (con rum o Tia Maria). Esiste anche una variante più estiva, nella quale al posto del caffè caldo si usa quello shakerato freddo.

LA RICETTA DEL CLASSICO IRISH COFFEE Direttamente in un bicchiere termico con stelo si versano 9 cl di caffè bollente e 4 cl di whiskey irlandese. Si aggiunge un cucchiaino di zucchero di canna. Si mescola e si scalda il tutto, con la lancia di vapore, senza raggiungere l’ebollizione. Si stratifica poi la crema di latte semimontata, nella quantità di 3 cl, facendola scorrere lungo il dorso di un cucchiaino lungo da bar. In questo modo, lo strato scuro caldo e quello freddo bianco soprastante rimangono ben separati e differiscono sia per il colore sia per la temperatura.

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LIFESTYLE Eliana Sambrotta

Pompon Il tappeto proposto da Nodus nasce da un’idea di Matali Crasset. Realizzato in pura lana 100% a pelo lungo, è disponibile in varie dimensioni. Prezzo in base alla dimensione. www.nodusrug.it

Caldi auguri

lifestyle

Morbido e in versione natalizia, lo scaldino di Ardes+Medicura è un modo rapido ed efficace per riscaldare il letto. Basta collegarlo alla rete elettrica per qualche minuto per ottenere 3 ore di caldo tepore. € 12,90. www.ardes.it

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Bio sphera

Palline firmate Tutti i personaggi del presepe decorati su queste palline in vetro soffiato di Alessi. € 15 cadauna. www.alessi.com

Feste pepate! La collezione Xmas Double di Villa D’Este home si compone di simpatici elementi decorativi per la casa, come questi sale e pepe in ceramica. € 4,25 a coppia. www.villadestehometivoli.it

Questa sfera in vetro soffiato decorato a mano in foglia oro rigato è l’elegante lampada da tavolo proposta da IVV Lighting. Disponibile in vari colori anche a sospensione. € 334,80

Alla moda

www.ivvlighting.it

Edizione limitata per Geneva XS, la radio hi-fi da indossare come una borsa. Radio, musica da tutti i dispositivi wireless, sveglia e orologio digitale in soli 10 centimetri. € 249. www.genevalab.com


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FUORI UFFICIO Roberta Roncelli

Christmas time La casa di Babbo Natale

fuori ufficio

Se andare in Lapponia diventa troppo impegnativo, vicino a Milano esiste una casa dove si può respirare l’atmosfera del paese natio di Babbo Natale. Il proprietario regala ogni anno un fantastico spettacolo che lascia incantati grandi e piccini. Dopo il tramonto, come per magia, cominciano a prendere forma stelle, angeli, abeti e renne trapuntati di mille luci di ogni dimensione e colore. Visitabile solo dall’esterno dal 7 dicembre al 6 gennaio - via dei Platani 31 - Melegnano (Mi) www.lacasadibabbonatale.com

Il presepe vivente A Petrignano d’Assisi, nello storico castello medievale ogni anno si ricostruisce l’ambiente ebraico dove 2000 anni fa avvenne il miracolo della natività.Tra giochi di luci e ombre, al calar del sole prende forma il presepe vivente in un ambiente storico ricostruito fin nei minimi dettagli dagli operosi abitanti del luogo. Una vera e propria magia che non mancherà di colmare l’animo e il cuore di adulti e bambini di incantevole meraviglia. www.presepepetrignano.it

Mercatini tradizionali

Il paese degli igloo Vuoi trascorrere una notte d’incanto in un igloo, come un vero eschimese? In Svizzera questa esperienza è diventata ormai un classico da vivere in ben sette villaggi, su tutti quello di Zermatt, il più noto per la sua magnifica vista sul Cervino. Ogni villaggio ha il suo fascino caratteristico ed è studiato sia per coppiette romantiche che famiglie numerose. Suggestive casette ghiacciate artisticamente decorate, ma niente paura: di notte il tepore è assicurato da caratteristiche pelli di agnello e dai sacchi a pelo termici. www.iglu-dorf.com; tel. 0041416122728

Molto presto in ogni regione d’Italia spunteranno i tanto amati mercatini di Natale. Ma se vuoi visitare i più caratteristici, devi spostarti in Alto Adige: Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico e Vipiteno. E con la Mobilcard potrai muoverti sui mezzi pubblici, di mercatino in mercatino, per tutto il tempo che ti occorre, a un prezzo decisamente modico. www.suedtirolerland.it NOVEMBRE 2012

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LIBRI strenne Davide Mura

Stemmi in azienda

liani oggi sono imprenditori e manager e ricoprono posizioni chiave non solo nelle aziende ma anche nella società civile, in Italia e all’estero. Quattro volumi illustrati rilegati in tela rossa e fregi a secco e color oro in cofanetto (per informazioni sull’opera e richiederne una copia info@annobit.it). Annuario della nobiltà italiana, S.A.G.I., pagg. 8.400, € 920.

libri

Per gli appassionati di storia, araldica e genealogia, un repertorio messo a punto dalla Società araldica genealogica internazionale, con migliaia di informazioni e aneddoti sulle famiglie nobili e notabili d’Italia. La metodologia applicata nella ricerca ha presupposto una verifica rigorosa delle fonti disponibili (archivi, biblioteche, atti e documenti d’epoca). Attraverso le pagine di questi volumi si scopre che molti nobili ita-

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Secoli di parole

tavole riprodotte dalla versione originale. Il volume, in carta corolla avorio, oltre a essere un “feticcio per bibliofili” è allo stesso tempo uno strumento di consultazione dotto. Le copie possono essere ordinate contattando la casa editrice Era Edizioni (www.ediera.com). Cofanetto con fascicolo di presentazione e cd rom. Vocabolario della Crusca (edizione anastatica), pagg. 1.000, da € 470 a € 590 a seconda della rilegatura (tela, mezza pelle naturale, pelle).

Sono trascorsi esattamente 400 anni (era il 1612) dalla pubblicazione del primo vocabolario della lingua italiana per conto dell’Accademia della Crusca. Per celebrare questo anniversario è stata pubblicata l’edizione anastatica, con le

Pittura di enigmi

grandi maestri della pittura olandese del Seicento, La mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma ha pre- per ben due secoli dopo la sua morte cadde nelsentato al pubblico italiano un periodo fecondo per l’oblio. Silvana Editoriale ha pubblicato un volume le belle arti, il XVII secolo nei Paesi Bassi, con un ex- dedicato a tutti i dipinti dell’artista (oltre 30, non solo quelli più noti come La ragazza con cursus sui protagonisti di quell’epoca, tra cui Carel l’orecchino di perla) che esplora la produFabritius, Pieter de Hooch, Emanuel de Witte, Gerard ter Borch, Gerrit zione di questo enigmatico genio dell’arDou, Nicolaes Maes, Gabriel te, seguendo la sua vicenda umana e ofleta comp a r e Metsu, Frans van Mieris e Jafrendo uno sguardo completo sull’interL’op cob Ochtervelt. Su tutti spicca pretazione dei quadri, che vedono spesperò Johannes Vermeer (1632so protagonisti uomini e donne della 1675), artista misterioso (la sua classe media intenti alle loro faccenfama è affidata a poche opere di de. Il volume è curato dallo storico e sicura attribuzione e a notizie biosaggista Renzo Villa. grafiche scarse) che benché oggi sia Vermeer, l’opera completa, Silvaconsiderato a pieno diritto uno dei na Editoriale, pagg. 160, € 28.

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Villa Renzo

ER E M VER

le itoria a Ed Silvan


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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)

La retribuzione contrattuale per i dirigenti dei trasporti

lettere

Sono un dirigente e opero nel settore autotrasporti e spedizioni. Ho dei dubbi sulla correttezza dei dati retributivi indicati in busta paga dal consulente del lavoro e vorrei una vostra consulenza in merito. Sono stato assunto come dirigente presso l’attuale azienda dal 1° luglio del 2000 e la mia retribuzione è rimasta invariata dal 2010. E.S. - Torino In base alla sua data di nomina/assunzione, la sua retribuzione mensile contrattuale è composta da un minimo base di 2.214 euro e da un’ulteriore voce, che noi denominiamo “superminimo contrattuale”, dove devono confluire tutti gli aumenti contrattuali intervenuti dal gennaio 2001 al gennaio 2011. Per gli anni successivi al 2011 dovremo attendere il rinnovo del ccnl, scaduto il 31 dicembre 2011. Il ccnl per i dirigenti operanti presso le aziende di autotrasporto e spedizione merci, nel periodo sopra indicato (anni dal 2001 al 2011) non prevede aumenti retributivi in cifra fissa, uguali per tutti, ma aumenti determinati applicando una percentuale, stabilita di volta in volta, sulla retribuzione mensile di fatto, in modo da garantire l’effettivo recupero del potere d’acquisto della retribuzione complessivamente percepita dal dirigente. Sono esclusi dalla rivalutazione operata dal ccnl le provvigioni, i premi di produzione, le partecipazioni agli utili e le erogazioni economiche a carattere occasionale. Gli aumenti retributivi contrattuali possono essere assorbiti da eventuali superminimi individuali sulla base dei criteri fissati dai singoli accordi di rinnovo. Ad esempio, l’ultimo accordo sottoscritto (quello del 31 marzo 2010) prevede che gli eventuali assorbimenti potranno essere operati unicamente sugli importi erogati dalle aziende dal 1° gennaio 2010 alla data di stipula dell’accordo di rinnovo, con esclusione

di eventuali importi erogati una tantum a titolo di liberalità. Infine, occorre fare attenzione a non confondere il “minimo contrattuale mensile”, di cui all’art. 6 del Testo Unico 6 aprile 2005*, con la “retribuzione minima mensile di fatto”, introdotto dall’accordo del 31 luglio 2007 e confermato dal successivo del 31 marzo 2010. La retribuzione minima mensile costituisce, infatti, una sorta di salvaguardia nel caso in cui il dirigente di recente assunzione/nomina non percepisca importi individuali in aggiunta alla retribuzione contrattuale. In questa ipotesi, infatti, le aziende devono eventualmente integrare la retribuzione contrattuale della somma necessaria a raggiungere il valore stabilito di anno in anno dal ccnl. Sulla base di tale meccanismo la retribuzione mensile di fatto del dirigente non poteva essere inferiore a 2.320 euro nel 2007, a 2.450 euro nel 2008/09, a 2.700 euro nel 2010 e a 3.000 euro dal 1° gennaio 2011. Le segnaliamo che, tra i servizi garantiti agli associati Manageritalia, è inclusa la possibilità di richiedere una verifica dei fogli paga, rivolgendosi agli uffici della propria Associazione territoriale. *Pari a 2.214 euro mensili per i dirigenti nominati dal 1° settembre 1997 e a 2.780 euro mensili per i dirigenti nominati precedentemente a tale data.

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... AL FIN DELLA LICENZA,

io tocco! Guido Gay

Consigli per il trasferimento di bambini

io tocco!

Dov’è finito il piccolo Leonardo di Cittadella di Padova? Il caso è stato protagonista di giornali e telegiornali intorno alla metà di ottobre. Si arriva al giorno del “trasferimento”, di cui parleremo brevemente. Poi più nulla. Che ne è di Leonardo, strappato alla madre e ospite – non si sa quanto felice – del padre? Siamo ormai abituati agli strani ritmi dei media. Addensamento sproporzionato di notizie sullo stesso fatto per alcuni giorni, poi più nulla, spesso per mesi. Ma torniamo al “trasferimento” di Leonardo da madre a padre, con tappa intermedia alla scuola del piccolo. La scelta della scuola per la “cattura” deriva da tre insuccessi precedenti configuratisi presso l’abitazione della madre (separata dal marito). In quelle occasioni il piccolo, terrorizzato dall’idea di essere strappato dalla casa della madre, si rifugiava urlando di paura sotto il letto impedendo a carabinieri e poliziotti di afferrarlo. Si arriva al 10 ottobre quando il blitz delle forze dell’Ordine si svolge nella scuola di Leonardo, nella sua classe sgombrata platealmente da tutti i compagni. Il blitz ha successo, ma la cattura – filmata, mostrata in tv e descritta minuziosamen-

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te dai giornali – non è bella a vedersi. La scena di un bambino urlante strattonato per le braccia e le gambe da opposte squadre (quella del padre “prelevante” e quella della madre “resistente”) è orripilante. Non è certo che ci sia anche l’assistenza di psicologi, sembra che la loro presenza non guasti mai. Tuttavia da una serie di errori gravi si è probabilmente imparato qualcosa. La prossima volta si userà una gabbia su ruote imbottita e piena di giocattoli e ci metteremo dentro – per il primo tratto del trasferimento – anche la madre e una psicologa. Non si erano forse raccomandati i giudici che avevano ordinato la consegna di Leonardo dalla madre al padre di “operare nelle forme più discrete e adeguate al caso”? Allora aggiungeremo attorno alla gabbia una squadra di agenti di pubblica sicurezza vestiti da clown con relativa trombetta.

La cura dei dettagli Nella periferia rurale di Changsha (Cina centrale) si sta costruendo il grattacelo più alto del mondo (220 piani e due sotterranei per un’altezza di 838 metri). La compagnia di costruzione cinese Bro-

ad Group che si occuperà della realizzazione di questo straordinario progetto si è impegnata a terminare i lavori entro 90 giorni. Sembra incredibile ma, d’altra parte, la costruzione del Burj Khalifa di Dubai (828 metri) fu portata a termine in 72 mesi (attuale record). Viene in mente: come e quanto saranno curati i particolari? I costruttori cinesi perché non prendono esempio dalla nostra Salerno/Reggio Calabria che i dettagli li cura da anni? Senza una quasi maniacale cura dei particolari questa nostra autostrada i cinesi la farebbero in una settimana. Ma non verrebbero da lontano ad ammirarla!

Compensi modesti Leggo su un vecchio numero di un nostro mensile che il presidente del Consiglio regionale del Lazio Mario Abruzzese all’epoca di Renata Polverini, fruiva di un compenso lordo mensile di 20.958 euro cioè di 251.000 euro all’anno. Il presidente degli Stati Uniti guadagna 275.000 euro all’anno, 24.000 in più. Eppure è presidente come Abruzzese, soltanto di un’area più vasta, ma certo non inclusiva di uno stato estero come il Vaticano.


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ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE

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IN ARRIVO LA CARD 2013 La tessera associativa Manageritalia è molto più di una semplice card. È il tuo segno di appartenenza alla Federazione, nonché lo strumento ufficiale che ti consente di accedere ai numerosi servizi estesi a tutta la famiglia.

I

l kit che riceverai a casa contiene la card che ti dà accesso a numerosi servizi fruibili direttamente sul territorio attraverso la tua Associazione territoriale oppure online utilizzando codice Id e password all’interno delle aree riservate: My Manageritalia (www.manageritalia.it); Assidir (www.assidir.it), l’intermediario assicurativo che offre soluzioni per gli associati; Fondo Mario Negri (www.fondonegri.it), Fondo di previdenza integrativa; Youmanager (www.youmanager.it), programma per la valutazione e la certificazione del proprio profilo manageriale.

Prestazioni di assistenza

Inoltre, insieme alla card riceverai anche il cd con le condizioni di assicurazione del programma di prestazioni di assistenza Manageritalia. IMPORTANTE: tutti gli associati che hanno già ricevuto il cd insieme alla card 2012 non ne riceveranno uno nuovo in quanto le condizioni già inviate non hanno subito modifiche o integrazioni.

Il QR code Grazie al QR code (quick response code) puoi collegarti in qualsiasi momento con il tuo smartphone o tablet abilitato a un mini sito mobile completo di informazioni legate all’utilizzo di tutti i servizi, sia quelli presenti online sia quelli erogati direttamente dalla tua Associazione territoriale, con cui puoi metterti subito in contatto telefonicamente o via email. Per la lettura del QR code è necessario scaricare l’apposita applicazione disponibile per il tuo device.

Card Manageritalia. Il tuo segno di appartenenza, una chiave di accesso cardmanageritalia@manageritalia.it NOVEMBRE 2012

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PRATICHE INDIRETTE, NOVITÀ IN ARRIVO

FASDAC

Dal primo gennaio 2013 il termine di presentazione delle richieste di rimborso sarà di sei mesi e non più di due anni

A

PARTIRE dal 1° gennaio 2013 il termine di presentazione delle richieste di rimborso in forma indiretta, oggi di due anni dalla data del primo documento di spesa, viene portato a sei mesi. Finalità della delibera, dal punto di vista tecnico, è quella di avvicinare per quanto possibile il momento della liquidazione delle richieste di rimborso da parte del Fondo al momento in cui gli iscritti sostengono le spese per le prestazioni sanitarie.

Figura 1 - OGGI (E FINO AL 31 DICEMBRE 2012) data primo documento di spesa 1° luglio 2010 eventuali altri documenti di sp

Lug Ago Set

Ott Nov

Dic

Gen Feb Mar Apr Mag Giu

2010

Lug Ago Se

2011 2 anni

detrazione fissa € 51,65

CURE DENTARIE IN CONVENZIONE DIRETTA Dal 1° aprile non è più dovuta la quota fissa di € 51,65 a carico dell’iscritto per le cure odontoiatriche fruite in convenzione diretta. La disposizione si applica con riferimento alle prestazioni fatturate a partire dal 1° aprile 2012. La determinazione adottata dal consiglio di gestione del Fasdac intende promuovere il ricorso degli assistiti alle prestazioni erogate in regime diretto, dove il rimborso del Fondo è pari al 70% degli importi convenzionati (con la sola eccezione dei trattamenti ortodontici mobili o fissi per i quali è previsto il contributo di € 800 l’anno per un massimo di 3 anni).

NUOVE CONVENZIONI ODONTOIATRICHE Il Fondo sta raccogliendo le adesioni dei dentisti segnalati dagli iscritti che hanno manifestato l’interesse al convenzionamento con il Fondo. Sui siti www.manageritalia.it e www.fasdac.it è consultabile l’elenco – in costante aggiornamento – degli studi odontoiatrici convenzionati. Al fine di migliorare il servizio attraverso l’ampliamento della rete degli studi odontoiatrici convenzionati, gli iscritti al Fondo dovrebbero far inviare dal proprio dentista un’email di richiesta a convenzioni@fasdac.it. Sarà cura degli uffici del Fondo mettersi subito in contatto con lo studio per verificare la possibilità del convenzionamento.

detrazione fissa € 51,65

LA “PRATICA INDIRETTA” Come funziona oggi (e fino al 31 dicembre 2012)... Nella forma indiretta la richiesta di rimborso (“pratica”) deve riferirsi, come è noto, a un solo evento di malattia per ogni singolo assistito e può contenere più documenti di spesa. Oggi la “pratica” deve essere chiusa e presentata all’Associazione territoriale Manageritalia entro il termine di due anni dalla data riportata sul primo documento di spesa accluso. Se, ad esempio, il 30 giugno 2012 si presenta una pratica all’Associazione, questa potrà contenere documenti di spesa relativi ai due anni precedenti, il più vecchio con data 1° luglio 2010. E così sarà fino al 31 dicembre 2012 (vedi figura 1).

... e come funzionerà domani (dal 1° gennaio 2013) Dal 1° gennaio 2013 il termine di due anni è ridotto a sei mesi. Quan-

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detraz ion


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PRATICHE DI SOLI MEDICINALI A partire dal 1° gennaio 2013 le richieste di rimborso per soli medicinali, anche se riferiti a più eventi di malattia, saranno sottoposte a un’unica franchigia di € 51,65, a prescindere dall’importo ammissibile della pratica (delibera del consiglio di gestione dell’11 luglio 2012). Per il Fondo si tratta di semplificare i criteri per la raccolta e la presentazione dei documenti di spesa alla luce della recente fissazione a sei mesi in vigore dal 1° gennaio 2013. Si ricorda che per questa tipologia di pratiche il meccanismo della franchigia è attualmente legato al criterio della spesa (la detrazione della quota fissa è applicata per ogni € 250 o frazione di € 250 della spesa ammissibile). Con la modifica apportata il rimborso delle pratiche di soli medicinali viene ricondotto al criterio temporale in essere per la generalità delle pratiche (la quota fissa è applicata per ogni periodo di sei mesi o frazione di esso a prescindere dall’importo ammissibile della pratica).

Figura 2 - DOMANI (DAL 1° GENNAIO 2013) data presentazione 30 giugno 2012

data primo documento di spesa 1° agosto 2012 data presentazione 31 gennaio 2013 eventuali altri documenti di spesa

di spesa

o Set

Ott Nov

Dic

Gen Feb Mar Apr Mag Giu

Lug Ago Set

Ott Nov

Dic

2012 az ione fissa € 51,65

detrazione fissa € 51,65

do si presenterà una pratica all’Associazione questa potrà contenere quindi documenti di spesa con data antecedente al massimo di sei mesi quella di presentazione. Ad esempio, una pratica presentata il 31 gennaio 2013 potrà contenere documenti datati al massimo 1° agosto 2012 (vedi figura 2). Attenzione quindi al momento di passaggio! Per pratiche presentate all’Associazione fino al 31 dicembre 2012 il termine per la raccolta dei documenti “retroagisce” fino a due anni; per quelle che saranno presentate a partire dal 1° gennaio 2013 il termine “retroagisce” a sei mesi. Detrazione fissa di € 51,65. Nulla cambia per la detrazione fissa di 51,65 euro, che continua quindi a essere applicata secondo il vigente criterio (detrazione di € 51,65 per ogni periodo di sei mesi o frazione di esso decorrente dalla data del primo do-

Gen 2013

6 mesi detrazione fissa € 51,65

Pratiche per gravidanza, parto e puerperio... A partire dal 1° gennaio 2013 le richieste di rimborso relative a spese sostenute per la gravidanza, il parto e il puerperio, sebbene relative a tre distinti eventi, possono continuare a essere presentate al rimborso in un’unica pratica, ma sono ora limitate a un periodo di sei mesi anziché di 12 mesi. Così come per le richieste di rimborso per soli medicinali si è operato nel senso della semplificazione riconducendo questa particolare tipologia di pratica alla disciplina generale di raccolta e presentazione della documentazione di spesa nel nuovo termine di sei mesi. Rimane invariato il regime di applicazione della quota fissa per ogni periodo di sei mesi o frazione di esso.

cumento di spesa fino alla data di presentazione all’Associazione territoriale Manageritalia). Pratiche di soli ticket. Nulla cambia anche per le richieste di rimborso re-

lative ai soli ticket: due sole pratiche all’anno da presentare entro il mese di settembre (ticket pagati nel primo semestre dell’anno) ed entro il mese di febbraio (ticket pagati nel secondo semestre dell’anno).

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IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ A CARICO DEGLI ISCRITTI AI FONDI SPECIALI Le istruzioni dell’Inps per i datori di lavoro

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ono state di recente definite dall’Inps (con circolare 99 del 18 luglio 2012 e con il messaggio 16058 del 4 ottobre 2012) le procedure per il versamento, da parte dei datori di lavoro, del contributo di solidarietà introdotto dall’ultima riforma del sistema previdenziale pubblico. Si tratta di un contributo dovuto a decorrere dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2017 a carico dei lavoratori e dei pensionati che hanno maturato periodi contributivi presso i fondi speciali successivamente confluiti nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti Inps. Pertanto, tale contributo di solidarietà potrebbe essere dovuto, in presenza di determinate condizioni, anche dagli associati Manageritalia che sono stati iscritti in passato all’Inpdai o agli altri fondi interessati (ex fondi trasporti, elettrici, telefonici e volo). Il contributo è dovuto per tutti coloro che al 31 dicembre1995 avevano maturato un’anzianità presso i suddetti fondi pari o superiore a 5 anni (comprensivi delle anzianità trasferite da altri fondi e degli eventuali contributi da riscatto e da accredito figurativo), nelle misure riepilogate nella seguente tabella:

Anzianità contributive maturate fino al 31 dicembre1995

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Per i lavoratori dipendenti la percentuale dello 0,5% si applica sulla retribuzione imponibile previdenziale, mentre per i pensionati sul trattamento previdenziale lordo. Sono escluse dall’assoggettamento al contributo le pensioni di importo pari o inferiore a 5 volte il trattamento minimo Inps (circa 31.200 euro lordi annui), nonché le pensioni e gli assegni di invalidità e le pensioni di inabilità. Si tratta di un contributo che è deducibile dal reddito. L’obbligo di versamento del contributo, per gli iscritti ancora in attività in qualità di lavoratori dipendenti, compete ai datori di lavoro, che possono accedere, previa autenticazione, all’elenco dei nominativi individuati dall’Inps tramite un’applicazione presente nel sito www.inps.it al menu “Servizi per aziende e consulenti”, dove già da luglio è stato aggiunto il nuovo servizio “Lavoratori con contrib. stra-

da 5 fino a 15 anni

oltre 15 fino a 25 anni

oltre 25 anni

Pensionati

0,3%

0,6%

1%

Lavoratori

0,5%

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ord. (decreto legge 201/2011)”. Poiché, come abbiamo già accennato, l’obbligo contributivo decorre dal 1° gennaio 2012, i datori di lavoro dovranno provvedere a effettuare il versamento dei contributi arretrati, senza aggravio di oneri accessori, entro il 16 gennaio 2013. Nel messaggio n. 16058 del 4 ottobre 2012 è inoltre indicata la procedura da seguire in caso in cui i lavoratori ravvisassero un errore da parte dell’Inps. Al momento, l’Inps non ha ancora fornito le indicazioni relative al versamento del contributo da parte dei pensionati ex Inpdai (o ex altri fondi speciali). In ogni caso, l’Istituto ha assunto l’impegno di far precedere l’applicazione del contributo da una comunicazione che sarà indirizzata a ciascun interessato, ferma restando la decorrenza del contributo a partire dal 1° gennaio 2012. La nostra Federazione sta monitorando la questione in collaborazione con Federmanager, che ha avviato un’analisi tecnico-giuridica per verificare se ci siano degli spazi di percorribilità per intraprendere azioni in giudizio a tutela dei colleghi interessati all’applicazione di questo ulteriore balzello (vedi news a pagina 34).


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ASSOCIAZIONI TERRITORIALI

BOLOGNA, UN SOSTEGNO AI TERREMOTATI La sottoscrizione tra i nostri associati lanciata dall’Associazione emiliana a favore delle popolazioni colpite dal terremoto ha raccolto 59mila euro finalizzati in quattro progetti Consiglio direttivo Manageritalia Bologna

L

e risorse raccolte per interventi di solidarietà da parte del mondo dei manager del commercio su iniziativa del Gruppo di lavoro Pro Terremotati dell’Emilia ammontano a 59mila euro. Una somma considerevole, per la quale si è scelto di individuare alcuni progetti in diverse province, dividendo così “le forze” a disposizione in modo più o meno equivalente per ogni intervento. Alcuni consiglieri dell’Associazione hanno contattato quattro comuni terremotati e incontrato sindaci, assessori e funzionari comunali per trovare insieme il modo migliore per aiutarli nel loro processo di normalizzazione. Il dialogo con il territorio è stato fondamentale per capire come essere efficaci nel portare aiuto a queste zone, in cui l’amministrazione straordinaria è diventata l’attività quotidiana.

I progetti A causa del terremoto, l’ospedale di Bondeno, nel ferrarese, è diventato inagibile ed è anche inserito fra le strutture da chiudere a seguito della spending review. Il comune ci ha chiesto un aiuto per dare un servizio ai dializzati e agli altri malati cronici che richiedono cure ospedaliere frequenti e che non troveranno probabilmente mai più supporto a Bondeno. Grazie al contributo di altri tre donatori siamo riusciti a offrire al comune un furgone Ducato porta persone reperito a prezzi di costo tramite il nostro network associati.

Gli altri donatori sono la società di consulenza Hspi di Bologna, contattata da noi, il Rotary club di Bondeno e, infine, la società sportiva Pescatori Mirabello, che ci sono stati proposti dal comune stesso. A Sant’Agostino, sempre nel ferrarese, il comune aveva bisogno di un servizio di trasporto per i ragazzi delle scuole elementari e medie per i mesi di settembre e ottobre. In questo comune le scuole stanno per essere rimesse in agibilità, ma nel frattempo usano strutture diverse lontane dal centro abitato. A Finale Emilia il sindaco aveva appena ricevuto la notizia della rottura di una Fiat Panda per i servizi sociali e siamo intervenuti sostituendo-

la con una nuova a metano, sempre avvalendoci del collaudato network interno. A Crevalcore, invece, i contatti sono stati indirizzati alla scuola, che ha richiesto sei lavagne multimediali uguali a quelle in uso in altre classi delle scuole medie. Con la delibera del consiglio di Manageritalia del 22 ottobre i progetti sono entrati in una fase operativa e la loro concretizzazione avverrà entro fine anno. Rispetto alle previsioni, gli investimenti effettuati si sono rivelati più economici, quindi abbiamo ancora una disponibilità di circa 13mila euro, che saranno allocati a un altro comune da individuare a breve.

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QUADRI

TUTELA IN CASO DI MALATTIA Il periodo di conservazione del posto di lavoro cambia in base al tipo di contratto collettivo al quale si appartiene.Vediamo i diversi casi contrattuali e il trattamento economico previsto Mariella Colavito

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a malattia del lavoratore, secondo quanto disposto dall’art. 2110 del codice civile, è uno degli eventi sospensivi della prestazione, così come l’infortunio, la gravidanza e il puerperio. In questi casi, infatti, la prestazione diviene impossibile e si rende necessaria la sospensione dell’attività, senza che da ciò derivi la risoluzione del rapporto. Non ogni evento morboso, però, legittima la sospensione della prestazione, ma è necessaria una concreta ed effettiva incapacità lavorativa e la prova dello stato di malattia attraverso certificazione sanitaria rilasciata dal medico curante, da trasmettere al datore di lavoro e all’Inps. La legge, o più frequentemente i contratti collettivi, individuano un periodo di conservazione del posto di lavoro (cosiddetto periodo di comporto), durante il quale è vietato il licenziamento, eccetto che per giusta causa.

Per i quadri del terziario Per i quadri delle aziende del terziario tale periodo è di 180 giorni per anno solare1, con possibilità, prima della scadenza dei sei mesi, di chiedere un’aspettativa non retribuita non superiore a 120 giorni, previa presentazione di regolari certificati medici. Per i lavoratori affetti da gravi patologie, i primi 60 giorni dell’aspettativa saranno retribuiti. A fronte del protrarsi dell’assenza a causa di una malattia grave e continuativa, che comporti terapie sal-

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vavita documentate da specialisti del Ssn, il lavoratore potrà fruire, previa richiesta scritta, di un ulteriore periodo di aspettativa fino a guarigione clinica e comunque di durata non superiore a 12 mesi.

Trattamento economico Durante il comporto al lavoratore è dovuto il 75% della retribuzione dal 4° al 20° giorno e il 100% dal 21° giorno di malattia in avanti. Ha poco più di un anno la disciplina relativa al trattamento economico durante i primi tre giorni di malattia (cosiddetto periodo di carenza) nel settore del commercio. L’accordo di rinnovo del ccnl2 dei dipendenti del terziario siglato il 26 febbraio 2011 ha infatti introdotto una disposizione piuttosto restrittiva, con l’intento di prevenire abusi nel ricorso alla malattia. Il nuovo ccnl, infatti, stabilisce che il datore di lavoro debba corrispondere durante il periodo di carenza il 100% della retribuzione solo per i primi due eventi morbosi nell’anno. Per il terzo evento il 66% della retribuzione e per il quarto il 55%. Dal quinto evento morboso in poi l’intero periodo di carenza rimane a totale carico del lavoratore, che quindi non percepirà alcun compenso. La progressiva riduzione della retribuzione non si applica agli eventi morbosi con prognosi iniziale di almeno 12 giorni, nei casi di ricoveri ospedalieri, day hospital, emodialisi, patologie gravi (sclerosi multipla o progressiva e patologie gravi che comportino

terapie salvavita certificate da specialisti del Ssn) ed eventi morbosi delle lavoratrici verificatisi durante il periodo di gravidanza.

Ccnl trasporti e spedizioni I dipendenti delle aziende del settore trasporti e spedizioni3 hanno un periodo di comporto di 245 giorni di calendario se in possesso di un’anzianità aziendale fino a cinque anni, 365 giorni in caso di un’anzianità superiore. Nel primo caso, la retribuzione sarà corrisposta interamente per tre mesi e al 50% per quelli successivi; nel secondo spetterà l’intero stipendio per cinque mesi e la metà per i residui sette. Anche in questo caso, entro il 2° giorno successivo alla scadenza del comporto è possibile richiedere un’aspettativa non retribuita di sei mesi.


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Settore alberghiero

Settore magazzini generali

I quadri del settore alberghiero 4 hanno diritto alla conservazione del posto per 180 giorni, con facoltà di richiedere prima della scadenza altri 120 giorni di aspettativa non retribuita, a condizione che non si tratti di malattie psichiche o croniche e che vengano esibiti certificati medici. Durante il periodo di comporto è garantito il 75% della retribuzione dal 4° al 20° giorno e il 100% dal 21° in avanti. Per il periodo di carenza, è a carico del lavoratore il primo giorno e a carico del datore di lavoro i successivi due. Nel caso in cui la malattia sia riconosciuta per un periodo superiore ai tre giorni, l’intero periodo di carenza sarà a carico del datore di lavoro.

Il contratto dei magazzini generali5 prevede un periodo di comporto di 15 mesi; in ogni caso l’obbligo di conservazione del posto cesserà qualora nell’arco di 30 mesi si raggiungano i limiti predetti con più malattie. Il quadro ha diritto all’intera retribuzione per i primi sei mesi e al 50% per i sei successivi. Resta salva la possibilità, per i quadri con almeno tre anni di anzianità, di chiedere l’aspettativa non retribuita per sei mesi, prorogabili per altri sei a fronte di documentate esigenze di convalescenza.

Licenziamento al termine del periodo di comporto? Al termine del periodo di comporto, e dell’eventuale aspettativa se ri-

chiesta, il datore di lavoro potrà procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro. La scadenza di tale periodo, infatti, non porta allo scioglimento automatico del contratto: è comunque necessario seguire le procedure previste per il licenziamento individuale, con un formale atto di recesso e il pagamento dell’indennità sostitutiva del preavviso. Secondo la giurisprudenza prevalente6, l’atto di intimazione del licenziamento dovrebbe precisare le assenze in base alle quali è stato dichiarato superato il periodo di comporto. Con un generico cenno a numerose e discontinue assenze del lavoratore, eccedenti il periodo di comporto, non risulterebbe assolto l’obbligo di specificazione dei motivi posto dalla legge 604/66 (novellata dalla legge 108/90), con la conseguente legittimazione del lavoratore a chiederne la comunicazione. Il quadro, pertanto, ricevuto il dettaglio delle assenze prese in considerazione dal datore di lavoro, potrà valutare consapevolmente se impugnare il licenziamento e intraprendere o meno un’azione giudiziaria.

1 Artt. 175, 176, 181 e 181 bis, ccnl 26/2/2011 per i dipendenti del terziario; 2 l’accordo non è stato sottoscritto dalla Cgil, che non ne ha condiviso i contenuti; 3 art. 7, parte speciale prima, ccnl unico della logistica, trasporto merci e spedizione del 26/1/2011; 4 artt.150, 151, 211, ccnl 22/1/1999 per i dipendenti del settore turismo (Federalberghi) e successivi rinnovi; 5 artt. 10 e 11, Parte speciale seconda, ccnl unico della logistica, trasporto merci e spedizione del 26/1/2011; 6 da ultimo, Corte di cassazione 13/7/2010, n. 16421.

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CFMT

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Durante l’evento di Cfmt Managerattivo sono state premiate le migliori start up del progetto Me+We 2012

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a crisi strutturale e il ridimensionamento di molte aziende impone un ripensamento di obiettivi, ruoli e processi, che mette l’esperienza del manager di fronte a nuove sfide professionali. Il 30 ottobre scorso, a Milano, manager, imprenditori ed esperti si sono incontrati a Occupy the Future per esplorare la dimensione del manager “start up oriented”, capace di indirizzare il suo vasto bagaglio di competen-

ze verso nuovi obiettivi. L’iniziativa, che rientra nel progetto Managerattivo di Cfmt (vedi articolo a pagina 42), è stata l’occasione per premiare le migliori idee di impresa nate durante il percorso Me+We: costruiamo il futuro, che coinvolge i manager in progetti collegati ai temi chiave della rioccupabilità professionale. Sette i finalisti, tre i minuti a disposizione di ogni team di lavoro per presentare l’idea e le prospettive di

business della propria “start up”. Tre i vincitori scelti dalla giuria di qualità, composta da specialisti del settore: il presidente Tomaso Marzotto Caotorta, segreterio generale Iban, Italian business angel network, e gli altri giurati, Tony Gherardelli, innovation communication manager Intesa Sanpaolo, Franco Gonella, partner Dpixel e Giovanni Petrini, principal Avanzi, mentor e partnership manager Make a Cube3.

1° classificato

2° classificato

3° classificato

OverBrowser Nuovi spazi di comunicazione

Colkasko bike tour

Slowcurves

Settore Cicloturismo Gruppo Stefano Benericetti Ignazio Sebastiano Grandis Luigi Sebastiani

Settore Mototurismo Gruppo Alberto Isoardo Roberto Micco Walter Monti Cinzia Ottaiano Massimo Vesentini Vincenzo Zucchi

I VINCITORI

Settore Soluzioni tecnologiche Gruppo Marco Buzzi Vincenzo Capuano Vittorio Costa Nicoletta Loiudicei OverBrowser® è un nuovissimo spazio di comunicazione: un server in cloud computing che inserisce un’icona (per esempio il logo di aziende, enti, eventi) “sopra” tutte le pagine web visitate da smartphone e tablet.

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Tour operator web che valorizza il territorio nazionale con un’offerta cicloturistica mirata prevalentemente al pubblico italiano con l’integrazione di operatori locali.

Offerta di turismo esperienziale che propone un contatto profondo col territorio attraverso itinerari disegnati per essere percorsi in Vespa, capitalizzando cultura, arte, enogastronomia.


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Vittorio Costa, capo gruppo progetto OverBrowser, 1° classificato.

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Tomaso Marzotto Caotorta, segretario generale Iban, Italian business angel network, con Ignazio Sebastiano Grandis, capo gruppo progetto Colkasko, 2° classificato.

I FINALISTI Innovandia Instant social marketplace Settore Soluzioni tecnologiche Gruppo Mario Barbas Stefano Di Lecce Andrea Pietrini Andrea Vincenzon Innovandia propone servizi e consulenza di innovazione tecnologica e di marketing digitale e un framework applicativo per la realizzazione di applicazioni mobili basate su tecnologie abilitanti (tra cui OverBrowser®).

La fucina del futuro Settore Servizi alle persone Gruppo Walter Carallo Francesco di Loreto Luca Giranzani Maurizio Matrone Luisella Pizzali Aldo Squillari Adele Trettel La fucina del futuro è un servizio formativo di tipo esperienziale che, stimolando la narrazione dei sogni, aiuta a riconoscerli, valorizzarli e realizzarli concretamente.

Da sinistra: Giuseppe Truglia, consigliere delegato alle politiche attive per il lavoro di Cfmt, Tomaso Marzotto Caotorta, Massimo Vesentini, capo gruppo progetto Slowcurves, 3° classificato, e Sergio Nava, giornalista e conduttore.

Post manager. Da manager a professionisti liberi

Ucooky The food system revolution

Settore Editoria Gruppo Lorenzo Castelli Bernardo Pandimiglio Savino Paolella Laura Tramezzani

Settore Soluzioni tecnologiche Gruppo Massimo Ippoliti Andrea Vincenzoni Lucio Cerreti, Nunzio Proia

È un manuale pratico per manager usciti dall’azienda e pronti a ricreare il proprio lavoro. Scritto per dare una mano concreta alle migliaia di dirigenti nella stessa situazione, è edito da Franco Angeli.

Obiettivo di Ucooky è lo sviluppo di marketing service digitali, veicolato primariamente su tecnologie mobile internet, per il food system facilitando la partecipazione e la collaborazione tra chi produce e chi consuma.

Per saperne di più: www.cfmt.it

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Hanno collaborato a questo numero Mario Alaimo è vicedirettore Fondo Mario Negri.

(pag. 50)

Simona Cuomo è docente di leadership alla Sda Bocconi school of management, coordinatrice dell’Osservatorio sul diversity management, psicologa e counselor professionale, socia fondatrice di BeYou group, network internazionale per il career ed executive coaching. (pag. 22) Enrico Finzi, sociologo, è presidente di AstraRicerche.

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

(pag. 12)

Paolo Iacci, professore a contratto all’Università Liuc di Castellanza, è presidente Bcc Credito consumo e vicepresidente Aidp.

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

(pag. 30)

Adele Mapelli è docente alla Sda Bocconi, esperta di leadership e di comportamento organizzativo e coordinatrice dell’Osservatorio sul diversity management. È autrice di articoli e libri sui temi legati alla gestione e valorizzazione della diversity nelle organizzazioni. (pag. 22)

Cristina Papini è research & analytics director di Nielsen. (pag. 48) Emilio Rossi è presidente di EconPartners, strategie di internazionalizzazione, dimensionamento dei mercati, analisi e previsioni economiche (www.econpartners.it) e senior advisor di Oxford economics. (pag. 6)

Piero Valdiserra è direttore marketing e relazioni esterne di uno dei maggiori gruppi italiani operanti nel beverage alcolico. È anche sommelier, nonché fondatore e presidente del club enogastronomico bolognese Gaudio (marketing@rinaldi.biz). (pag. 57)

FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI

FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO

ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE

Editore: Manageritalia Servizi srl Direttore responsabile: Guido Gay Coordinamento: Roberta Roncelli Redazione: Davide Mura, Luca Padovani, Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta

da Manageritalia Mariella Colavito Daniela Fiorino

Direzione, redazione, amministrazione: 20129 Milano - via Antonio Stoppani 6 tel. 0229516028 - fax 0229516093 giornale@manageritalia.it www.manageritalia.it

Le opinioni espresse dagli autori impegnano esclusivamente la loro responsabilità Concessionario pubblicità PUBLIMASTER 20146 Milano - via Winckelmann 2 tel. 02424191 - fax 0247710278 Grafica THE GRAPHIC FORGE snc 20129 Milano - via Antonio Stoppani 4 tel. 0229404920 - www.graphicforge.it Stampa ALL GRAPH SYSTEM srl 28100 Novara - via Verbano 138 tel. 0321477625 - infoags@tiscali.it

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