DIRIGENTE Novembre 2011

Page 1

••01.COPERTINA.OK

21-11-2011

11:37

Pagina 1

N. 11 NOVEMBRE 2011

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA ATTUALITÀ I PILASTRI DELLA SOSTENIBILITÀ INDAGINE QUANTO È CREDIBILE L’ITALIA ALL’ESTERO?

RIFORMA DEL FASDAC

EQUITÀ E SOLIDARIETÀ SOSTENIBILE MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/2/04, n. 46) art. 1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (a bb. annuo € 16,50) • In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio P.T. di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa


••02.SOMMARIO

21-11-2011

11:39

Pagina 2


••02.SOMMARIO

21-11-2011

11:39

Pagina 3

Editoriale a cura del presidente Manageritalia

PER GUARDARE oltre

U

na tappa fondamentale che apporta nuove energie all’organizzazione e ci permette di contribuire con consapevolezza e generosità alla costruzione di un futuro migliore, sia per la categoria che rappresentiamo, i manager, sia per il paese in cui viviamo, l’Italia. Sono queste a caldo le prime impressioni emerse dal terzo Congresso di Manageritalia, svoltosi l’11 e 12 novembre a Milano. In due giorni circa cinquecento associati, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno seguito con impegno e passione un programma di lavori molto intenso, confrontandosi su argomenti importanti. Importanti innanzitutto per i dirigenti, i quadri e i professional, certo. Ma non solo per loro. Da questo Congresso, infatti, è emerso con chiarezza che la nostra Organizzazione ha maturato una nuova capacità di guardare oltre. Oltre agli interessi particolari. Oltre alle emergenze del contingente. Oltre agli orizzonti di riferimento tradizionali. Verso un’economia sostenibile. Verso i giovani. Verso un welfare più efficiente. Verso un sistema socio-economico più inclusivo e meritocratico. La capacità di guardare oltre, al centro del bagaglio professionale che ogni manager porta con sé, è il filo conduttore che lega le tante indicazioni contenute nelle mozioni approvate dai delegati e che troverete pubblicate sul prossimo numero della rivista. Tali indicazioni, nei prossimi mesi, saranno declinate negli obiettivi e nelle strategie che orienteranno il lavoro di Manageritalia fino al 2016. Il Congresso rappresenta dunque una dimostrazione tangibile della vitalità, della qualità e della democraticità della nostra vita associativa. In questi due giorni, infatti, abbiamo raggiunto il culmine di un processo di condivisione avviato da tempo e cresciuto in un clima di trasparenza e di partecipazione, anche grazie all’uso di metodologie e di strumenti innovativi: penso all’aggregazione delle Associazioni territoriali in cinque macro aree; all’uso dei blog e della diretta streaming per raccogliere e valorizzare le proposte della base associativa. Riuscendo concretamente a dare voce a ciascuno dei nostri 36mila iscritti, si conferma la certezza di poter contare su una massa critica di eccellenze. Per valorizzarne le potenzialità, come sogniamo, abbiamo bisogno di un contesto politico, economico e sociale diverso da quello con cui ci siamo confrontati nell’ultimo periodo. Guardiamo con speranza al nuovo esecutivo, che sappiamo deve prendere con urgenza decisioni difficili. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità: come parte sociale metteremo a fattor comune le intelligenze e le competenze che ognuno dei nostri manager diffonde quotidianamente nel proprio lavoro. C’è bisogno di noi, delle nostre energie e delle nostre visioni. Guido Carella (guido.carella@manageritalia.it) NOVEMBRE 2011

3


••02.SOMMARIO

21-11-2011

11:39

Pagina 4


••02.SOMMARIO

22-11-2011

11:30

Pagina 5

Sommario Copertina 6 Fasdac, i perché di una riforma

Management 30 L’unboss: il capo che non comanda

Indagine 14 Quanto è credibile l’Italia all’estero?

Comunicazione 36 Pr, obiettivo reputazione Cultura 46 Tempi fluidi

50 Retribuzioni, focus sul top management

InfoMANAGER Assidir 61 10 candeline per le prestazioni di assistenza Fasdac

Intervista 17 Walter Passerini Pensioni, un futuro a rischio di povertà

64 Campagna di vaccinazione 2011

RUBRICHE 29 Osservatorio legislativo 40 Assicuratese per tutti 49 A tu per tu con…

Attualità 20 I pilastri della sostenibilità

SPECIALE 150° UNITÀ D’ITALIA 34 Storia del management dalle origini ai giorni nostri Assicuratori e banchieri di ferro

55 Fuori ufficio 56 Test

Economia 26 Esperienze a noleggio

57 Libri strenne 58 Lettere 60 …al fin della licenza, io tocco!

Iniziative Manageritalia 42 Super sky in Alta Badia

N. 11 NOVEMBRE 2011

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA

XXXII Coppa di sci Manageritalia con settimana bianca dal 12 al 19 febbraio a Corvara (Bz)

ATTUALITÀ I PILASTRI DELLA SOSTENIBILITÀ INDAGINE QUANTO È CREDIBILE L’ITALIA ALL’ESTERO?

RIFORMA DEL FASDAC

EQUITÀ

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali

Fondo di previdenza Mario Negri

CFMT Centro di formazione management del terziario

Associazione Antonio Pastore

E SOLIDARIETÀ

SOSTENIBILE

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/2/04, n. 46) art. 1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (a bb. annuo € 16,50) • In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio P.T. di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa

NOVEMBRE 2011

5


••03TRUCATO

21-11-2011

11:40

Pagina 6

Copertina

FASDAC

IDIPERCHÉ UNA RIFORMA Una decisione difficile ma necessaria per un Fondo che vuole mantenere fede alla sua natura solidaristica e di sostenibilità nel tempo, senza toccare le prestazioni, al top dell’assistenza sanitaria in Italia

L

A RIFORMA DEL FASDAC, come stabilita dal contratto del commercio appena siglato, ha generato in alcuni – e non vi era alcun dubbio che ciò sarebbe successo – proteste, dubbi e sconcerto che vorremmo contribuire a dissipare illustrandone i perché ed evidenziandone gli obiettivi. Qui lo scopo non è quello di “convincere”

ma di “informare”. Partiamo quindi dal Rendiconto 2010 del Fasdac e vediamone le voci principali:

Contributi sanitari, proventi e sopravvenienze attive Erogazioni Spese di gestione Altri costi e accantonamenti Totale costi e oneri Disavanzo di gestione

€ 87.432.640

(pari al 97% delle entrate) € 84.881.157 (pari al 6,56% delle entrate) € 5.732.810 € 2.229.761 € 92.843.728 - € 5.411.088

Fondo di riserva (1/1/2010)

€ 17.754.678

Fondo di riserva (1/1/2011)

€ 12.343.590

Come si può vedere, all’inizio dell’anno in corso le riserve del Fondo si erano attestate a poco più di 12 milioni di euro. Un valore in assoluto molto importante, ma che in realtà rappresenta poco meno di due mesi di

Claudio Trucato

rimborsi sanitari e soprattutto, secondo il bilancio di previsione del 2011, sarebbe stato destinato a ridursi a poco più di 5 milioni di euro a fine di quest’anno. In effetti, se andiamo ad analizzare quanto successo in precedenza, questa altalena di avanzi, con conseguente salita della riserva, e disavanzi, con analoga riduzione della riserva, è stata una costante sin dal lontano 1991, quando un notevole aumento dei contributi portò negli anni seguenti una riserva massima di circa 25 milioni di euro nel 1996-1997, per poi scendere nuovamente a 5 milioni nel 2004 (grafico 1). Anche in quell’occasione fu necessario intervenire e la manovra fu incentrata sul controllo delle prestazioni e quindi, sul fronte della spesa, con l’introduzione di un tariffario per i ricoveri indiretti e altre misure di razionalizzazione che diedero sì i risultati previsti ma solo nel breve pe-

6

NOVEMBRE 2011


••03TRUCATO

21-11-2011

11:40

Pagina 7

riodo. Nel 2007, infatti, nell’ambi-

nageritalia ha pertanto deciso di

na cognizione la magnitudo del

to del rinnovo contrattuale fu indi-

cambiare strategia giungendo al-

problema e verificarne, se possi-

spensabile negoziare, e ottenere,

la decisione di analizzare i futuri

bile, la soluzione.

dalle aziende un primo contributo

bilanci del Fondo secondo una

La società, sulla base dei dati rea-

di solidarietà alla gestione pensio-

logica di lungo periodo e non più

li del Fasdac (nella sua analisi so-

nati di circa 500 euro. Anche que-

di medio-corto respiro. Per fare

no state analizzate le gestioni dal

sta misura tuttavia ha esaurito la

questo è stato richiesto a Iama,

2006 al 2009) ha prodotto un pri-

sua valenza nell’arco di quattro

società attuariale esperta nel-

mo documento che rappresenta-

anni portandoci alla situazione

l’analisi di fondi sanitari, di rea-

va la situazione e le prospettive

che abbiamo indicato prima e ri-

lizzare un bilancio tecnico-attua-

del Fondo a regole e contribuzio-

chiedendo un nuovo intervento.

riale del Fasdac con orizzonte al

ni invariate.

Dall’analisi dei dati indicati, Ma-

2030 per poter valutare con pie-

Come si può notare dal grafico 2,

milioni di €

Grafico 1 - Risultato d’esercizio e fondo di riserva (1991-2010) 30 25 20 15 FONDO DI RISERVA 10 RISULTATO D’ESERCIZIO 5 0 -5 1991

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

-10

NOVEMBRE 2011

7


••03TRUCATO

21-11-2011

11:40

Pagina 8

Copertina

Grafico 2 - Andamento tecnico prospettico del Fondo

milioni di €

Mantenendo per ciascuna variabile i valori attuali, la proiezione al 2020 evidenzia un disavanzo crescente che inizia fin dal 2011 e che raggiunge alla fine del periodo un valore cumulato di 213 milioni di euro. 20 0

-20 -40

Risultato d’esercizio

-60 -80 -100 -120 -140 -160

Riserva iniziale

-180 -200

Avanzo/Disavanzo accumulato 2020

2019

2018

2017

2016

2015

2014

2013

2012

2011

-220

senza alcun tipo di intervento le

avrebbe presentato un disavanzo

I principali fattori

risorse disponibili sarebbero ter-

“virtuale” superiore ai 200 milio-

di peggioramento del Fondo

minate nel primo semestre del

ni di euro. Disavanzo “virtuale”,

Visti i risultati complessivi, vedia-

2012 e non sarebbe più stato pos-

evidentemente, poiché non aven-

mo secondo Iama quali sono state

sibile mantenere in vigore i criteri

do altre fonti di entrata non sareb-

le cause che hanno portato a que-

di rimborso attuali. Esaminando

be stato possibile sopravvivere si-

sta situazione. Innanzitutto una so-

poi i dati al 2020 la nostra riserva

no a tale data.

stanziale stabilità della popolazione assistita con aumento del numero complessivo delle prestazioni e

Grafico 3 - Rapporto tra contributi e prestazioni dirigenti in servizio

del loro costo totale a causa dell’inflazione sanitaria. Poi il progressivo e rapido deterioramento del

milioni di €

rapporto attivi/pensionati. 70

Da una parte, quindi, il positivo

60

andamento della gestione dei di-

50

rigenti in attività, che al netto dei contributi di solidarietà risulta in

40

attivo e si prevede continui a re-

30

starlo e, dall’altra, la gestione dei

20

pensionati che, senza interventi

10

sostanziali, non può fare altro che peggiorare nel tempo.

0 2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

In particolare, se esaminiamo le diverse gestioni separandole in diri-

8

NOVEMBRE 2011


••03TRUCATO

21-11-2011

11:40

Pagina 9

genti in attività, volontari e pensionati, diventa evidente che la gestio-

Grafico 4 - Rapporto tra contributi e prestazioni dirigenti pensionati

ne degli attivi è e resterà in positivo utilizzando solo in parte la pronecessità, pagando i costi di gestione e lasciando ancora alla solidarietà ulteriori contributi (grafico 3). Stessa cosa per i volontari che, pur utilizzando lo 0,92% dei propri

milioni di €

pria contribuzione per le proprie 40 35 30 25

contributi, contribuisce comunque

20

alla gestione complessiva.

15

Il grafico 4 evidenzia infine in mo-

10

do chiaro dove esistono i problemi.

5

La gestione dei pensionati infatti è decisamente squilibrata, presen-

0 2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

tando un utilizzo superiore a quattro volte la propria contribuzione. È pur vero che per il Fasdac la so-

Un’ulteriore considerazione che

della conseguente analisi, Mana-

lidarietà è uno dei valori irrinun-

contribuisce ad aggravare la situa-

geritalia ha deciso di intervenire

ciabili, e che i pensionati di oggi so-

zione nasce dal fatto che il rappor-

con una riforma strutturale che

no stati gli attivi di ieri, ma lo è al-

to fra attivi e pensionati nel tempo

operasse sul lungo periodo, met-

trettanto il fatto che per essere una

è passato da più di 5 a 1 del 1991

tendo al sicuro nel tempo le diver-

vera solidarietà questa deve essere

a 2,5 a 1 del 2010 e che la perma-

se gestioni attraverso un interven-

sostenibile nel tempo, parafrasan-

nenza nel Fondo da attivi è in me-

to che incidesse in maniera so-

do quanto identificato dalla Com-

dia di 15,3 anni, mentre la perma-

stanziale realizzando l’indipen-

missione europea che definisce

nenza media da pensionati è di 16

denza tendenziale delle varie ge-

“sviluppo sostenibile” quello che

anni, a cui ne vanno aggiunti ulte-

stioni e rendendo così la gestione

permette di soddisfare i bisogni di

riori 14 dei superstiti. In altre pa-

pensionati meno dipendente dal

chi vive l’oggi mantenendo le ri-

role, l’avanzo di contribuzione cu-

rapporto con i dirigenti in attività.

sorse per soddisfare quelli che ver-

mulato nel periodo in attività vie-

ranno domani, cambiandola in

ne consumato nel periodo di quie-

Un piano sostenibile nel tempo

“solidarietà sostenibile”.

scenza in circa quattro anni.

Iama ha quindi analizzato l’an-

Guardando nel dettaglio sempre

Ultimo ma non meno importante

damento del Fondo con un taglio

il grafico 4, ci si rende conto che

il fatto che il Servizio sanitario na-

delle prestazioni del 10%. Il risul-

se è logico che con l’avanzare del-

zionale si sta progressivamente ri-

tato è stato che avremmo avuto

l’età si abbia maggiormente biso-

tirando da alcune prestazioni ren-

ulteriori tre anni di attivo ma che

gno di cure e di conseguenza la

dendone l’utilizzo da parte della

già nel 2014 avremmo dovuto

curva della spesa aumenti, non è

nostra categoria molto complicato

nuovamente intervenire e che il

più accettabile che la curva dei

e scaricando questi ulteriori costi

passivo virtuale di oltre 200 mi-

contributi dal 2002 al 2010 resti

sul bilancio del Fasdac.

lioni di euro si sarebbe ridotto,

praticamente piatta.

Sulla base dei dati evidenziati e

ma sarebbe stato comunque di NOVEMBRE 2011

9


••03TRUCATO

21-11-2011

11:40

Pagina 10

Copertina zione piena, di cui gli ultimi 3

Grafico 5 - Rapporto tra contributi e prestazioni dirigenti pensionati (gettito proprio)

precedenti alla richiesta di pensionamento Fasdac;

milioni di €

• quota 85 fra la somma dell’età e 40

il numero di anni di contribu-

35

zione (ad esempio: età 70 + 15 di contributi; età 65 + 20 di contri-

30

buti), più pensionamento Inps;

25

• l’incremento graduale per rag-

20

giungere la futura quota 85 (partendo da quota 78) sarà di

15

uno scatto ogni anno come da 10

tabella: 2012mmm78

5

2013mmm79

0 2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2014mmm80 2015mmm81 2016mmm82

circa 100 milioni e di conseguen-

nati; rimanere al top dell’assisten-

2017mmm83

za insostenibile.

za sanitaria in Italia; avere una ge-

2018mmm84

A questo punto siamo partiti con lo

stione equilibrata del Fondo nel

2019mmm85

studio di un piano, su più livelli di

tempo, che pur mantenendo la

intervento, che risolvesse il proble-

massima solidarietà possibile ga-

La contribuzione

ma in modo definitivo. Una volta

rantisca la sua sostenibilità attua-

A decorrere dal 1° ottobre 2011 si è

identificato e verificato con l’attua-

riale nel lungo periodo.

aumentato di 601,81 euro il contri-

rio la bontà delle scelte, Manageri-

Vediamo quindi le aree di inter-

buto di solidarietà a carico del-

talia si è attivata prospettandolo al-

vento che sono state previste nel

l’azienda per la gestione pensiona-

la controparte Confcommercio.

contratto e precisamente: le rego-

ti, portandolo a 1.107,15 euro annui.

Ottenuto il consenso della contro-

le, le contribuzioni, la spesa e l’ac-

Si è intervenuti di conseguenza va-

parte sulla nuova filosofia e il ri-

quisto delle prestazioni.

riando la norma contrattuale per la

conoscimento della validità delle

10

determinazione del contributo a

nostre proposte, gli interventi pre-

Le regole

carico dei pensionati, che prevede-

visti sono entrati nel contratto ga-

È stato aggiunto un ulteriore re-

va una quota annua di 877,98 euro

rantendo nel tempo la sostenibili-

quisito a quelli già in essere, una

simile a quella a carico dei dirigen-

tà del Fasdac e la sua capacità di

quota fra età e periodo di contri-

ti in attività. Oggi a questa quota

assicurare un importante contri-

buzione piena, per accedere alla

viene aggiunto un importo pari al

buto alla salute di tutti i suoi iscrit-

contribuzione ridotta prevista per

contributo di solidarietà alla gestio-

ti. Tutto questo senza rinunciare

i pensionati Fasdac. Questa modi-

ne pensionati dovuto dalle aziende

ad alcuni punti per noi fondamen-

fica ha lo scopo di riequilibrare tra

per ciascun dirigente in servizio pa-

tali: mantenere fede alla natura so-

loro i due periodi. La situazione a

ri a 1.107,15 euro, portando a

lidaristica e alla solidarietà inter-

regime sarà la seguente:

1.985,13 euro il contributo dei pen-

generazionale tra attivi e pensio-

• minimo di 15 anni di contribu-

sionati diretti. Contestualmente è

NOVEMBRE 2011


••03TRUCATO

21-11-2011

11:40

Pagina 11

stato confermato per i superstiti il contributo pari al 60% di quanto versato dai pensionati. Queste le logiche che hanno guidato gli aumenti contributivi

PROSECUTORI VOLONTARI E PENSIONATI Nuove misure contributive Fasdac dal 1° ottobre 2011

suddetti che riguardano dirigenti in servizio e dirigenti volonta-

A seguito degli intervenuti rinnovi dei ccnl di riferimento, le misure contribu-

ri da un lato, pensionati e super-

tive al Fasdac sono le seguenti:

stiti dall’altro. È chiaro che un aumento del 126% della contribuzione dei pensionati è molto forte, ma non è stato possibile frazionarlo nel tempo in

Categoria

Contributo annuale

Contributo trimestrale

Prosecutori volontari

4.492,93

1.123,23

Pensionati diretti

1.985,13

496,28

Pensionati indiretti

1.191,08

297,77

quanto solo con questa ipotesi di intervento, fatta propria anche da

PER CHI HA VERSATO IN FORMA ANTICIPATA - Conguagli

Confcommercio e inserita nel con-

Poiché le nuove misure contributive hanno decorrenza 1° ottobre 2011, il Fon-

tratto, è stato possibile ottenere

do provvederà a richiedere il conguaglio dovuto nei casi in cui il versamento

contestualmente un aumento del

dei contributi 2011 sia avvenuto da parte degli iscritti in forma anticipata. Ve-

contributo di solidarietà pagato

diamo le diverse categorie.

dalle aziende. È stato quindi indi-

䡵 Prosecutori volontari: è in corso di emissione il conguaglio relativo al IV

spensabile utilizzare questa op-

trimestre 2011, pari a 150,45 euro con scadenza di pagamento 20 dicem-

portunità – e le opportunità vanno

bre 2011.

prese quando si presentano – per

䡵 Pensionati diretti: per chi ha provveduto al versamento del contributo an-

evitare il rischio che questa condi-

nuale 2011 è in corso di emissione il conguaglio, pari a 276,78 euro con

zione non si ripresentasse in tem-

scadenza 10 gennaio 2012.

po utile per garantire la realizza-

䡵 Pensionati indiretti: per chi ha provveduto al versamento del contributo

zione di un Fondo più sicuro del

annuale 2011 è in corso di emissione un conguaglio di 166,07 euro con

proprio futuro.

scadenza 10 gennaio 2012.

Ancora una considerazione, l’aumento è stato forte, ma non tale da

PER CHI HA VERSATO IN FORMA POSTICIPATA

pregiudicare la solidarietà inter-

Ai pensionati che per il 2011 hanno invece optato per il versamento trimestra-

generazionale.

le, i contributi relativi al IV trimestre 2011 saranno emessi secondo le nuove

Come si può vedere nel grafico 5,

misure con la consueta scadenza di pagamento 10 gennaio 2012.

il rapporto fra prestazioni e contributi da parte della gestione

PENSIONATI DIRETTI “OVER 85”

pensionati è vantaggioso anche

A favore dei pensionati diretti ottantacinquenni, percettori di un reddito annuo

dopo i recenti interventi, dive-

lordo ai fini Irpef non superiore a 30.000 euro, è stato deliberato, con decor-

nendo pari a due.

renza 1° gennaio 2012, un contributo agevolato pari a 1.191,08 euro annui.

IMPORTANTE: le modalità per accedere a questa contribuzione agevolata La spesa

saranno comunicate nei prossimi giorni direttamente dal Fasdac a ciascun in-

Ai fini di un più efficace controllo

teressato.

è prevista l’introduzione di un NOVEMBRE 2011

11


••03TRUCATO

21-11-2011

11:40

Pagina 12

Copertina Nomenclatore tariffario anche per

Acquisto prestazioni

situazioni passate e di interventi fu-

le prestazioni odontoiatriche (ve-

Il consiglio del Fasdac dovrà esple-

turi, cosa ci dobbiamo aspettare per

di box sotto), come del resto indi-

tare tutte le ricerche atte a miglio-

il nostro Fondo nel lungo periodo?

cato dalla maggioranza delle As-

rare l’acquisto delle prestazioni sa-

Per prima cosa che fra 20 anni sa-

sociazioni territoriali, pur mante-

nitarie sia ipotizzando alleanze

rà ancora lì a prendersi cura di tut-

nendo il massimale di spesa per

con altri fondi sanitari simili, sia

ti noi, pensionati, volontari e atti-

nucleo e per anno di 30.000 euro,

valutando l’eventuale entrata in

vi non in base allo status ma in ba-

valore non comune su questo tipo

un network assicurativo o quan-

se ai nostri bisogni, e questo anche

di prestazione. Il Fondo dovrà

t’altro possa essere identificato.

solo qualche mese fa non era affatto scontato. Non dimentichiamo

continuare a lavorare al meglio per razionalizzare la spesa evitan-

Il nuovo Fasdac

che per i pensionati non ci sono al-

do l’uso distorto delle risorse.

Alla fine di questo lungo elenco di

ternative al Fasdac se si vuole un sistema che sia sussidiario a quanto offerto dal Ssn; non esistono po-

CURE ODONTOIATRICHE RIMBORSO IN FORMA “INDIRETTA” Da gennaio 2012 il nuovo Nomenclatore tariffario

lizze assicurative o altro che, a prescindere dal costo (che sarebbe in ogni caso molto ma molto più alto di quello del Fasdac), ci garantiscano la permanenza per tutto il periodo di vita che abbiamo davanti.

Dal 2012 il Fasdac adotterà un nuovo Nomenclatore tariffario per il rimborso delle cure odontoiatriche presentate in forma indiretta in luogo dell’attuale criterio basato sulla percentuale. Il Nomenclatore sarà prossimamente pubblicato con la specifica delle singole prestazioni e i relativi importi di rimborso. Conseguentemente varierà anche la modulistica necessaria per la presentazione della pratica all’Associazione Manageritalia di appartenenza (Mod. P01/D).

Le aspettative che questa riforma ci dà al 2020 non sono più una perdita, ma un significativo avanzo che si manterrà anche per molti anni successivi al 2020. Sono state messe delle solide basi al-

Il nuovo Nomenclatore si applicherà con riferimento ai documenti di spesa datati a partire dal 1° gennaio 2012.

la realizzazione del piano di stabilizzazione del Fondo nel lungo periodo. A questo consiglio di ammi-

IMPORTANTE

nistrazione e a quelli che lo seguiranno il compito di monitorare

Cure in corso

sempre gli andamenti e intervenire

I documenti di spesa con data entro il 31 dicembre 2011 saranno liquidati secon-

in anticipo sulle prospettive future

do il previgente criterio di rimborso a percentuale. Con lo stesso criterio verran-

utilizzando come master plan il bi-

no liquidate eventuali fatture emesse a titolo di “acconto” soltanto se riferite a

lancio tecnico attuariale rivisto an-

cure terminate e fatturate a “saldo” entro il 31 dicembre 2011.

no dopo anno, anche alla luce del-

Se il tuo dentista si vuole convenzionare con il Fasdac...

le evoluzioni di legge che certamen-

Al fine di migliorare il servizio verso gli iscritti attraverso l’ampliamento della rete

te ci saranno e dell’evoluzione del-

degli studi odontoiatrici convenzionati, invita il tuo dentista a inviarci un’email a

la nostra categoria, che speriamo

convenzioni@fasdac.it. Sarà cura degli uffici del Fondo mettersi in contatto con lui

possa invertire la rotta e ricomincia-

per verificare la possibilità del convenzionamento.

re al più presto a salire, così come l’economia del nostro paese.

12

NOVEMBRE 2011


••03TRUCATO

21-11-2011

14:12

Pagina 13


••04DAVIDE.INDAGINE

21-11-2011

11:41

Pagina 14

Indagine

QUANTO È

CREDIBILE L’ITALIA ALL’ESTERO? Manageritalia lo ha chiesto a un campione di oltre mille manager. I risultati dimostrano un atteggiamento critico circa la reputazione del Belpaese. L’immagine è peggiorata negli ultimi mesi Enrico Pedretti

14

NOVEMBRE 2011

S

I PARLA TANTO IN QUESTI ULTIMI TEMPI DI CREDIBILITÀ DELL’ITALIA ALL’ESTERO: sarebbe venuta meno per le ben note vicende che, nel bel mezzo di una crisi economica e finanziaria globale, hanno contraddistinto la posizione e il comportamento del nostro paese a livello istituzionale e politico. Per

questo Manageritalia nei giorni scorsi (dal 2 al 5 novembre), con la collaborazione di Astra Ricerche, ha effettuato un’indagine via web


••04DAVIDE.INDAGINE

21-11-2011

13:58

Pagina 15

INDAGINE MANAGERITALIA CON LA COLLABORAZIONE DI ASTRA RICERCHE SU UN CAMPIONE RAPPRESENTATIVO (1.228 RISPONDENTI VIA WEB) DI DIRIGENTI E QUADRI ITALIANI DEL SETTORE PRIVATO Totale rispondenti %

su dirigenti e quadri del settore privato. Gli oltre mille rispondenti (1.228), campione ampiamente rappresentativo di tutta la dirigenza pri-

Ritieni che negli ultimi 4/5 mesi la credibilità dell’Italia presso gli operatori esteri sia

vata, sono per professione e frequenti rapporti con l’estero (il 75% ha rapporti e/o frequentazioni professionali con l’estero)

per niente peggiorata poco peggiorata abbastanza peggiorata molto peggiorata molto + abbastanza

4,4 13,7 39,9 42,0 81,9

Lavorano all’estero o con l’estero SÌ NO % % 2,0 14,6 46,4 37,1 83,5

5,3 13,3 37,7 43,7 81,4

In particolare questa minore credibilità all’atto pratico cosa comporta? Rinuncia a investire in Italia da parte di aziende estere

per niente poco abbastanza molto molto + abbastanza

4,6 13,1 42,3 39,9 82,2

0,7 10,6 47,0 41,7 88,7

6,0 14,0 40,7 39,3 80,0

rata: molto (42%), abbastanza

Disinvestimento o congelamento degli investimenti in Italia per le aziende estere già presenti

per niente poco abbastanza molto molto + abbastanza

5,1 20,6 48,0 26,3 74,3

2,0 19,2 57,6 21,2 78,8

6,2 21,1 44,6 28,0 72,6

Il nuovo governo dovrà lavorare anche per risollevare l’immagine del paese

Perdita di occasioni da parte di aziende italiane come fornitori di aziende estere

per niente poco abbastanza molto molto + abbastanza

6,1 29,5 40,6 23,7 64,3

2,6 39,1 35,8 22,5 58,3

7,4 26,2 42,3 24,1 66,4

Maggiori difficoltà a penetrare nei mercati esteri con nostri prodotti

per niente poco abbastanza molto molto + abbastanza

10,1 35,2 38,1 16,7 54,8

8,6 35,8 38,4 17,2 55,6

10,6 34,9 37,9 16,6 54,5

Maggiori difficoltà a trovare fornitori e partner nei mercati esteri

per niente poco abbastanza molto molto + abbastanza

7,8 31,1 42,8 18,3 61,1

4,6 31,1 43,7 20,5 64,2

9,0 31,0 42,5 17,5 60,0

Maggiori difficoltà a fare investimenti all’estero da parte di aziende italiane

per niente poco abbastanza molto molto + abbastanza

15,0 40,1 34,1 10,8 44,9

11,3 40,4 37,1 11,3 48,4

16,3 40,0 33,1 10,6 43,7

Disagio e maggiore necessità di provare la propria credibilità quando si interloquisce con un operatore estero

per niente poco abbastanza molto molto + abbastanza

7,5 16,4 39,8 36,3 76,1

3,3 18,5 49,7 28,5 78,2

9,0 15, 36,3 39,1 75,4

un ottimo banco di prova per misurare questo aspetto. Per la stragrande maggioranza dei manager (95,6%) la credibilità dell’Italia negli ultimi 4-5 mesi è peggio-

NOVEMBRE 2011

15


••04DAVIDE.INDAGINE

21-11-2011

11:41

Pagina 16

Indagine di provare la propria credibilità

tigiosità e ricerca dello scandalo a

quando si interloquisce con un

tutti i costi (68,9%).

operatore estero (76,1%, 75,4%); un disinvestimento o comunque

Fiducia in picchiata

congelamento degli investimenti

Gli ultimi avvenimenti hanno so-

in Italia per le aziende estere già

lo peggiorato una situazione già

presenti (74,3%, 72,6%); la perdi-

compromessa (53,6% poco o per

ta di occasioni da parte di azien-

niente d’accordo). Secondo i ma-

de italiane come fornitori di

nager la colpa è degli italiani che

aziende estere (64,3%, 66,4%);

gioiscono nel farsi del male stres-

maggiori difficoltà ad andare sui

sando comportamenti di questo

mercati esteri a trovare fornitori e

o quel politico o parte politica

partner (61,1%, 60%); maggiori

che nulla hanno a che fare con la

difficoltà a penetrare nei mercati

credibilità del paese (58%).

esteri con nostri prodotti (54,8%,

«Da tempo, ma soprattutto da

54,5%); maggiori difficoltà ad an-

quest’estate in poi, siamo stati

dare a fare investimenti all’estero

sommersi» afferma il presidente

da parte di aziende italiane

Manageritalia Guido Carella «da

(44,9%, 43,7%).

mail, lettere e telefonate dei no-

(39,9%) o poco (13,7%). Solo per il

Per chiudere, abbiamo cercato di

stri associati che manifestavano

4,4% non c’è stato alcun peggio-

capire il perché di questo forte e

una profonda insoddisfazione

ramento. Insomma, anche consi-

repentino peggioramento di cre-

per la situazione del paese, per le

derando solo chi afferma che la

dibilità valutando l’accordo o il

svariate, inique e insufficienti

credibilità sia molto o abbastanza

disaccordo dei manager intervi-

manovre finanziarie proposte

peggiorata arriviamo all’81,9%.

stati con alcune affermazioni.

dal governo e per la mancanza di

Un giudizio che accomuna chi ha

In particolare si è molto d’accor-

un progetto serio per riprendere

rapporti di lavoro con l’estero

do sul fatto che il danno è stato

a crescere. Una forte protesta

(81,4%) e chi non ne ha (83,5%),

fatto in questi ultimi mesi. In tre

contro la politica, incapace di as-

seppure siano proprio questi ul-

mesi l’incapacità della politica

sumersi le responsabilità e di de-

timi i più negativi.

italiana di gestire con rapidità e

cidere in fretta e bene come supe-

responsabilità la crisi in atto e le

rare la crisi e la mancanza di cre-

Conseguenze tangibili

sue possibili ricadute su altri sta-

dibilità e sfiducia che ci vede

Una perdita di credibilità che ha

ti europei e sul mondo intero

purtroppo, solo in questo caso, in

conseguenze economiche pur-

hanno rovinato un’immagine

prima fila nello scenario globale.

troppo molto tangibili e pesanti,

che era dignitosa (72% molto +

Un aspetto, quest’ultimo, che i

visto che a detta dei manager in-

abbastanza).

manager ci hanno ben testimo-

tervistati ha comportato (molto o

Gli scandali come quelli a sfondo

niato e che frena e rende ancora

abbastanza) una rinuncia a inve-

sessuale sono stati la goccia che ha

più difficile competere sui mer-

stire in Italia da parte di aziende

fatto traboccare il vaso (68,4%). La

cati globali. E quindi di conse-

estere (82,2% del totale, 80% di

nostra credibilità è seriamente

guenza incide sui nostri fattura-

chi ha a che fare con l’estero);

compromessa dalla perenne e or-

ti, sui profitti e poi su occupazio-

un disagio e maggiore necessità

mai esponenziale ed endemica li-

ne e Pil».

L’immagine del nostro paese è seriamente compromessa dalla perenne e ormai esponenziale ed endemica litigiosità

16

NOVEMBRE 2011


••04DAVIDE.INDAGINE

21-11-2011

11:41

Pagina 17

Intervista

PENSIONI

UN FUTURO WALTER PASSERINI

A RISCHIODI POVERTÀ

Giornalista specializzato in economia, ha ideato e diretto Corriere Lavoro, settimanale del Corriere della sera. Attualmente cura Tuttolavoro, inserto de La Stampa dedicato all’economia e al lavoro.

Roberta Roncelli

“Motivi ve ne sono tanti, ma indignarsi non basta...”. Così inizia Senza pensioni, il nuovo libro dei giornalisti Walter Passerini e Ignazio Marino (Chiarelettere editore). Bisogna agire, informarsi, correre ai ripari, costruirsi una pensione integrativa, perché il crac pensionistico è ormai alle porte e nessuno fa niente per evitarlo. Siamo un popolo indignato dalle pensioni di oltre 90mila euro mensili, dagli ex parlamentari che ne prendono 3mila anche se hanno prestato servizio solo per pochi giorni. Senza parlare di quelli che in pensione ci sono andati non ancora 40enni. Andiamo sempre più verso una società della disuguaglianza, perché a queste cifre si contrappongono quelle della maggior parte delle persone che prendono pensioni inferiori a 1.000 o addirittura a 500 euro. Ma anche a una società dei paradossi, che vede giovani precari e immigrati sostenere le casse previdenziali e pagare le pensioni di chi ha avuto un impiego sicuro e ben remunerato. Tv, libri, quotidiani sono ricchi di queste notizie, date talvolta con taglio scandalistico e talvolta ironico, come se bastasse strappare un sorriso per far sentire meglio un pensionato e soprattutto chi, forse, la pensione non la vedrà mai. Abbiamo rivolto alcune domande a Walter Passerini il cui libro non si limita a rappresentare un punto di riferimento sul tema pensionistico, ma denuncia precise responsabilità e indica possibili soluzioni. Quale futuro pensionistico per le

rino acceso, che ha portato alla si-

nuove generazioni e per tutti quel-

tuazione attuale che, con buona

li che alla pensione sono più o me-

pace del presidente Inps, Antonio

no prossimi, alla luce di quello che

Mastrapasqua, è sempre meno so-

sta succedendo in questi giorni?

stenibile. Dal gennaio 1996 il mon-

«Le pensioni sono da tempo nel-

do pensionistico è cambiato. L’av-

l’occhio del ciclone, ma bisogna

vento del sistema contributivo

non farsi prendere la mano. L’ulti-

porterà al dimezzamento delle fu-

ma vera riforma risale al 1995, a cui

ture pensioni, ma per i più giova-

sono seguiti alcuni aggiustamenti.

ni, e in particolare i meno garanti-

C’è stato una specie di gioco del ce-

ti, la riduzione del reddito sarà anNOVEMBRE 2011

17


••04DAVIDE.INDAGINE

21-11-2011

14:02

Pagina 18

Intervista cora più drammatica, con tassi di

re una strada da incentivare. Se poi

di inattività. La loro carriera con-

sostituzione vicini a un terzo del-

una persona avrà la possibilità di

tributiva e retributiva è piena di

l’ultimo reddito. Le nuove genera-

godere di ulteriori risparmi, si

ostacoli. La capacità di risparmio

zioni rischiano di avere un futuro

aprono le strade della previdenza

sarà una sfida. Io, per esempio,

di povertà. La tragedia, e ilpara-

integrativa individuale».

consiglio in questo momento, per

dosso, è che oggi a pagare le pen-

i laureati anche inattivi, di ricorre-

sioni sono i precari e gli stranieri,

Proprio recentemente è uscito uno

re al riscatto della laurea, per fare

che versano 15-20 miliardi l’anno e

studio di Stefano Patriarca del-

contributi, grazie a una legge che

non godono di pensioni».

l’Inps che dice che per l’innalza-

è favorevole. Ma il rischio dei gio-

mento dell’età pensionabile i futu-

vani anche laureati resta quello di

ri pensionati, rifacendo i calcoli,

non riuscire ad avere una vita con-

andranno in pensione con circa il

tributiva adeguata».

Solo un quarto dei lavoratori ha aderito a forme di previdenza complementare con i fondi categoriali chiusi, ma questa dovrà essere una strada da incentivare

70% del reddito. Cosa ne pensa? «Circolano da qualche settimana

Aumentare l’età pensionabile del-

fantasiose simulazioni sull’entità

le dipendenti pubbliche a 65 anni

futura delle pensioni, che tendono

dovrebbe far risparmiare 4 miliar-

a frenare quelli che il presidente

di da qui ai prossimi 10 anni. A co-

dell’Inps chiama confusioni e al-

sa serviranno questi soldi?

larmismi. Nel caso specifico, lo

«È uno scandalo. Con le pensioni

Perché oggi è ancora più impor-

studio citato non rappresenta la

non si può e non si deve fare cassa.

tante di ieri costruirsi una pensio-

posizione ufficiale dell’Inps. Quel

Le risorse risparmiate dai diversi

ne integrativa?

che sorprende però è il silenzio sui

target devono servire a far entrare

«Se i dati che ho illustrato sono ve-

tassi di sostituzione tranquilliz-

nel mercato del lavoro i target stes-

ri, e lo sono, nonostante i tentativi

zanti (circa il 67%), che lo studio at-

si. Nel caso delle donne, i risparmi

di rimuovere irresponsabilmente il

tribuisce alle future pensioni. Più

devono servire a creare asili, strut-

problema, se è vero che la pensio-

che di fanta-previdenza o di previ-

ture e servizi a

ne obbligatoria arriverà in media

denza creativa, abbiamo bisogno

favore del

tra il 40 e il 50% del reddito, allora

di un’informazione più seria e

lavoro delle

si apre lo scenario della previden-

tempestiva, perché le persone pos-

donne, per

za complementare e integrativa. Il

sano attrezzarsi a gestire la bomba

aumentar-

secondo e il terzo pilastro dovran-

previdenziale in arrivo».

ne gli in-

no però fare i conti con i magri sti-

18

pendi e gli scarsi riconoscimenti

Secondo lei, però, i giovani come

economici che il lavoro ha raggiun-

possono trovare contributi extra da

to nel nostro paese. Se come credo

versare, se difficilmente riescono a

e affermo da tempo il lavoro in Ita-

trovare un lavoro?

lia è sottopagato, la capacità di ri-

«I giovani sono dei lavoratori

sparmio degli italiani si è molto ri-

intermittenti. Cercano di en-

dotta. Solo un quarto dei lavorato-

trare nel mercato del lavo-

ri ha aderito a forme di previdenza

ro, svolgono piccoli la-

complementare con i fondi catego-

vori temporanei, a cui

riali chiusi, ma questa dovrà esse-

aggiungono periodi

NOVEMBRE 2011


••04DAVIDE.INDAGINE

21-11-2011

14:02

Pagina 19

alla sostenibilità economico-finan-

me previdenziali complementari

ziaria si dovrebbe porre maggiore

di tipo categoriale, meglio se frut-

attenzione alla sostenibilità sociale

to della bilateralità, alle quali è uti-

e al rischio povertà incombente,

le aderire nella fase di ingresso nel

che riguarda anche fasce di lavora-

mondo del lavoro. Dopo una certa

tori a elevata professionalità».

età sarebbe troppo tardi».

Dopo la riforma Dini del 1995 sono

Comunque il problema di tutti, an-

gressi nel mondo del lavoro. Inve-

due le vie pensionistiche: quella di

che a fronte di un sistema contri-

ce verranno utilizzati per altre voci

vecchiaia “retributiva” e quella

butivo, è che quanto versato si ri-

contabili e andranno a tappare i bu-

“contributiva”. Cosa comporta re-

valuta con l’incremento annuo del

chi del debito pubblico, anziché fa-

almente il cambio di metodo di

pil. Alla luce di quanto avvenuto

vorire le categorie alle quali si chie-

calcolo?

negli ultimi vent’anni una vera mi-

dono sacrifici».

«Dal sistema retributivo e a riparti-

seria. Cosa ne pensa?

zione siamo passati al contributivo.

«Tra i fattori da tenere sott’oc-

Che cosa bisogna fare per andare

Ogni singolo individuo farà i conti

chio, e nel libro cerchiamo di far-

verso un sistema pensionistico

con il proprio tesoretto di contribu-

lo con le tabelle di una sorta di

più sostenibile?

ti. Il metodo retributivo è diventa-

“pensionometro”, oltre alla dura-

«Anziché cercare solo di prolunga-

to insostenibile, perché il rapporto

ta della vita ci sono da tenere in

re il mantenimento delle persone

lavoratori-pensionati è arrivato

considerazione la crescita del pil,

sui luoghi di lavoro, spostando in

quasi uno a uno. Questo a causa

l’inflazione e la progressione di

avanti l’età pensionabile, si do-

dell’allungamento della vita. Il con-

carriera, su cui si calcolano i con-

vrebbe anche agire dal lato degli

tributivo per tutti sarà il comune

tributi. Quello che ancora manca

ingressi. Se la vasca della previden-

destino, ma se non si interviene per

al nostro paese è un sistema di in-

za ha troppa acqua che esce e po-

aumentare le risorse in entrata,

formazioni trasparenti che esiste

che risorse che entrano, la situazio-

molte categorie di lavoratori do-

in altri paesi. C’è un silenzio as-

ne diventerà presto insoste-

vranno fare i conti con la povertà».

sordante sul futuro delle pensio-

nibile. È questa la

ni, una leggerezza colpevole,

bomba previ-

Dal 2007 la legge consente di sce-

un’irresponsabilità di chi non ha

denziale che

gliere se destinare il proprio tfr al-

il coraggio di dire le cose come

raccontiamo

le forme pensionistiche comple-

stanno. E questo è grave, soprat-

nel libro. E oltre

mentari oppure se lasciarlo in ge-

tutto per quelle che si vogliono

stione al proprio datore di lavoro.

definire classi dirigenti».

Che cosa consiglierebbe lei? «Personalmente sono del tutto favorevole a for-

Se non si interviene per aumentare le risorse in entrata, molte categorie di lavoratori dovranno fare i conti con la povertà

NOVEMBRE 2011

19


••05ROSSI

21-11-2011

11:42

Pagina 20

Attualità

I PILASTRI

DELLA SOSTENIBILI Le linee guida di un tema ricorrente, con implicazioni urgenti per economia e aziende

S

OSTENIBILITÀ: FENOMENO ECONOMICO E/O SOCIALE talmente recente che molti di noi si trovano a usare questo termine riferendolo a contesti sostanzialmente diversi (il termine non era neanche riportato nei dizionari fino a solo dieci anni fa) . Infatti, si parla di “sostenibilità” di un sistema economi-

co, del modello di consumi energetici e di emissioni inquinanti, del debito di un paese, della situazione finanziaria di un’azienda, dell’uso delle risorse naturali, dello sviluppo... e la lista completa sarebbe troppo lunga per essere riportata. Non male per una parola così

Emilio Rossi

giovane. La prima definizione onnicomprensiva di sostenibilità – e tuttora considerata di riferimento – è quella riportata nel rapporto Brundtland, elaborato nel 1987 dalla “Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo” e che prende il nome dalla premier norvegese di allora Gro Harlem Brundtland che presiedeva tale commissione. In questo documento si parla per la prima volta di “sviluppo sostenibile”, definito come “quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. In seguito, il dibattito sul tema ha portato a riconoscere tre aspetti dello sviluppo sostenibile, veri e propri pilastri necessari per rispettare questo concetto e su cui basare la valutazione di comportamenti e politiche. Sviluppo sostenibile a 360 gradi Pilastro economico: un sistema economicamente sostenibile deve essere in grado di produrre beni e servizi, evitando squilibri settoriali tali da danneggiare, oggi o in futuro, la produzione agricola e industriale. Deve essere anche in grado di mantenere livelli di indebitamento gestibili e che non pesino sulle generazioni future. È inutile sottolineare quanto la situazione economica attuale, caratterizzata nel mondo cosiddetto avanzato da alti livelli di indebitamento, bassi livelli produt-

20

NOVEMBRE 2011


••05ROSSI

21-11-2011

11:42

Pagina 21

Anche su questo fronte l’attuale situazione (nazionale e globale) è chiaramente lontana dalla definizione di “sostenibilità”, benché molto si stia cercando di fare

LITÀ

nel campo delle risorse energetiche rinnovabili.

Sviluppo sostenibile è quello che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere a quelle future la possibilità di soddisfare i propri

Pilastro sociale: un sistema socialmente sostenibile deve mantenere un buon livello di equità distributiva del reddito, fornire servizi sociali adeguati, parità di opportunità e partecipazione alla politica. Questo terzo pilastro include anche la sostenibilità istituzionale (da alcuni considerata un quarto pilastro), tesa ad assicurare condizioni di democrazia, partecipazione e giustizia. Quantificare e valutare la sostenibilità sociale è difficile, anche in relazione ai diversi paesi e tivi e scarsa attenzione alle pro-

sua base di risorse naturali, sfrut-

aree geografiche.

blematiche delle generazioni fu-

tando risorse non rinnovabili so-

In altri termini, qualsiasi politica,

ture, non sia in linea con i criteri

lo nella misura in cui sia possibi-

società, azione, evento, compor-

di sostenibilità economica.

le fare investimenti in adeguate

tamento è da considerarsi soste-

Pilastro ambientale: un sistema

risorse sostitutive, includendo in

nibile solo se rispetta simultanea-

ambientalisticamente sostenibile

tale definizione anche la biodi-

mente i tre criteri indicati. È di

è quello che mantiene stabile la

versità e la stabilità atmosferica.

tutta evidenza che il modello ecoNOVEMBRE 2011

21


••05ROSSI

21-11-2011

11:42

Pagina 22

Attualità nomico, sociale e imprenditoria-

demandato alle generazioni fu-

sati dall’iniziale enfasi sulla ridu-

le sviluppatosi negli ultimi seco-

ture. Facciamo alcuni esempi.

zione degli sprechi (e quindi dei

li non abbia tenuto in considera-

Oggi il costo dello sfruttamento

costi diretti) alla valutazione del-

zione il concetto di sostenibilità.

delle risorse non rinnovabili (sia-

le opportunità di business legate

Tuttavia, negli ultimi due decen-

no esse energetiche o di altro ti-

a innovazioni di processo e a

ni ha iniziato a farsi progressiva-

po) include il costo della produ-

nuove tecnologie. In questa fase,

mente (e faticosamente) strada la

zione ma non il “valore” del ca-

l’aspetto di comunicazione ester-

coscienza della necessità di sal-

pitale del pianeta che si sta intac-

na ha fatto premio sull’effettivo

vaguardare le generazioni future

cando. Il costo del debito di un

miglioramento della sostenibili-

a fronte di nuovi e più accurati

paese include gli interessi sul de-

tà, ma allo stesso tempo ha con-

dati sul progressivo impoveri-

bito ma non riflette l’impatto del-

tribuito a creare una coscienza

mento delle risorse naturali, sul

la sottrazione di risorse finanzia-

sempre più attenta.

cambiamento climatico antropico

rie alle generazioni future. Le

Internalizzare i costi è spesso dif-

e dei crescenti livelli di debito

emissioni inquinanti legate alla

ficile perché questi non sempre

(pubblico e privato) presenti nei

produzione industriale vengono

possono essere misurati con faci-

paesi cosiddetti avanzati. Oggi

oggi fatte pagare in Europa tra-

lità e attribuibili a imprese, consu-

sono pochi a negare l’esigenza di

mite l’Ets (Emission trading

matori o governi.

adottare politiche economico-so-

scheme), ma sono ancora pochi i

ciali e pratiche di business sosteni-

paesi del mondo che hanno adot-

Il contributo della ricerca

bili. Eppure, a livello collettivo, no-

tato tale sistema. In realtà questo

Molti sono gli sforzi di ricerca che

nostante indubbi progressi, l’atti-

schema è un primo passo (seppu-

vengono oggi fatti per risolvere la

vità economica continua ad avere

re importante) verso la riduzione

questione della misura dei costi

un bilancio complessivo decisa-

di emissioni, ma non può (e non

“esterni”. Onu, Banca Mondiale,

mente non sostenibile.

pretende di) raggiungere l’obiet-

Conservation international, Price-

tivo di “internalizzare” comple-

WaterhouseCooper, The nature

tamente i costi futuri del cambia-

conservacy (finanziato da Dow

mento climatico.

Chemical) sono alcuni degli attori

Ovviamente, il problema non è di

principali di questa ricerca. Nel

facile e/o immediata soluzione. Il

rapporto “The changing wealth of

modello di sviluppo della società

nations”, la Banca Mondiale ha

odierna riflette secoli di storia e i

stimato in circa 44 trilioni di dol-

suoi “difetti” non possono reali-

lari il valore di tutte le risorse na-

sticamente essere cambiati in po-

turali del pianeta.

chi anni. L’internalizzazione im-

E molti sono anche i ricercatori uni-

Internalizzazione dei costi,

mediata dei costi relativi alla so-

versitari che si sono sforzati di da-

ma con cautela

stenibilità comporterebbe una ta-

re un contributo per definire come

Il problema fondamentale è di

le quantità di squilibri da mettere

le aziende possano utilizzare una

semplice individuazione. Finora

a repentaglio l’intero sistema eco-

contabilità aziendale e una strate-

i costi relativi alla sostenibilità

nomico globale e il suo futuro

gia di gestione indirizzate alla so-

dell’attività economica sono sta-

(quindi, ironicamente, sarebbe es-

stenibilità. Tra questi vanno ricor-

ti “esternalizzati”, ossia il paga-

sa stessa non sostenibile).

dati Kaplan e Norton, autori già

mento di tali costi è stato di fatto

Negli ultimi due decenni si è pas-

nel 1992 di un articolo pubblicato

Oggi sono pochi a negare l’esigenza di adottare politiche economico-sociali a pratiche business sostenibili

22

NOVEMBRE 2011


••05ROSSI

21-11-2011

11:42

Pagina 23

sulla Harvard Business Review in cui

Modelli virtuosi

proponevano una Balanced score-

Ad esempio, una società chimica

card, nella seconda metà degli an-

all’avanguardia in questo campo

ni 90 ulteriormente elaborata e di-

come la 3M ha costruito i suoi

venuta nel tempo uno strumento

nuovi uffici a Milano con l’obiet-

di gestione aziendale condiviso da

tivo di minimizzare il suo impat-

buona parte delle società presenti

to ambientale, immediato e futu-

nella classifica Fortune. In Italia,

ro. Lavorando con un team di

purtroppo, lo strumento è stato

fornitori appropriato (architetti,

spesso interpretato nella sua acce-

esperti energetici, fornitori di

L’adozione di criteri sostenibili

zione originale di strumento di mi-

materiali) è stata in grado di edi-

nella strategia aziendale si riflette

surazione, il che ha contribuito a

ficare un ufficio di rilevanti di-

poi positivamente anche nel rap-

sminuirne la portata e a rallentar-

mensioni che risponde alle carat-

porto con il territorio. Per molte

ne la diffusione.

teristiche di eco-architettura e

imprese, ad esempio, l’ottenimen-

Negli ultimi anni, le aziende (an-

alimentato per il 40% da fonti

to di autorizzazioni a costruire un

che italiane) stanno prendendo

rinnovabili: geotermico (in pri-

impianto può essere un processo

sempre più coscienza del fatto

mis) e fotovoltaico. È da notare

oneroso. Ma un’azienda che abbia

che sostenibilità uguale maggio-

che non solo l’investimento ver-

ri costi non è necessariamente

rà recuperato in pochi anni per i

vero, laddove si operi lungo tut-

costi energetici minori, ma che il

ta la catena del valore della pro-

ricorso a fonti rinnovabili riduce

duzione (ossia coinvolgendo for-

l’impatto dello sfruttamento di

nitori e clienti).

risorse terrestri limitate.

La Banca Mondiale ha stimato in circa 44 trilioni di dollari il valore di tutte le risorse naturali del pianeta

Un esempio: la 3M ha costruito i suoi nuovi uffici a Milano con l’obiettivo di minimizzare il suo impatto ambientale, immediato e futuro

NOVEMBRE 2011

23


••05ROSSI

21-11-2011

11:42

Pagina 24

Attualità

La sfida della sostenibilità è grande e improrogabile e non può essere elusa né minimizzata

scelto procedure sostenibili in maniera sistematica e che decida di coinvolgere tutti gli stakeholder interessati o toccati dal nuovo impianto (inclusi i cittadini), troverà le amministrazioni locali più pronte e meno riluttanti. Un esempio di questo processo è avvenuto con la costruzione del termovalorizzatore di Ferrara e dell’impianto di cogenerazione a Imola da parte di Hera, società che ha adottato un “Bilancio di sostenibilità “

24

(la Balanced scorecard di Kaplan e

riata) passassimo in blocco al-

durre l’impatto ambientale delle

Norton) integrato con gli altri

l’utilizzo di auto elettriche fini-

attività e promuovere la diffusione

strumenti gestionali.

remmo per aumentare le emissio-

di tecnologie rispettose dell’am-

ni e per intaccare ancora più rapi-

biente. In particolare, la Commis-

L’utilizzo delle fonti energetiche

damente lo stock di fonti fossili.

sione europea ha proposto che gli

Ovviamente le imprese energeti-

Come spesso avviene i governi so-

stati membri raggiungano una

che e i consumatori di energia

no i più lenti ad adottare procedu-

quota di diffusione del Gpp di al-

(cittadini compresi) hanno un

re e tecnologie già in essere presso

meno il 50%, tramite l’adozione di

ruolo fondamentale nell’avvici-

le imprese e i consumatori. Ad ogni

criteri ambientali comuni nelle

namento a un mondo sostenibile.

modo, anche i governi hanno ini-

procedure d’acquisto per beni e

In questo campo è opportuno fa-

ziato a muoversi. La Commissione

servizi prioritari.

re molta attenzione all’impatto

europea ha in più occasioni sotto-

In sintesi, la sfida della sostenibi-

complessivo dei metodi di utiliz-

lineato il ruolo che, in funzione di

lità è grande e improrogabile. Sta

zo delle fonti energetiche. Ad

strategie per il consumo e la produ-

portando un processo di trasfor-

esempio, l’auto elettrica consen-

zione sostenibili, è ricoperto dal co-

mazione non solo del sistema

tirà di ridurre le emissioni inqui-

siddetto Gpp, Green public procu-

produttivo, ma del modo stesso

nanti solo quando l’energia elet-

rement: quando si parla di Gpp si

di intendere le relazioni tra im-

trica sarà prodotta prevalente-

fa riferimento all’adozione di crite-

prese, cittadini e governi. La sfi-

mente da fonti rinnovabili. Se og-

ri ambientali nelle procedure d’ac-

da non può essere elusa né mini-

gi (a tecnologia disponibile inva-

quisto delle Pa con l’obiettivo di ri-

mizzata da alcuno.

NOVEMBRE 2011


••05ROSSI

21-11-2011

11:42

Pagina 25


••06NUTRITO

21-11-2011

11:44

Pagina 26

Economia

AZIENDA EA INNOLEGGIO AGGIUNGI UN SPERIENZE I consumatori oggi cominciano a capire che per usare un prodotto non bisogna necessariamente possederlo

È

UNA DOMENICA MATTINA DI LUGLIO. Franco Rossi, in casa, pedala su una nuova cyclette. Poi, sdraiato a

pancia in giù sulla moquette del pavimento, esegue alcune flessioni (il signor Rossi è molto sportivo: ieri, sabato, ha fatto una lunga passeggiata a cavallo e la settimana

scorsa ha navigato per alcune ore in barca a vela). Termi-

nata la ginnastica, il signor Rossi legge il giornale godendosi il fresco proveniente dal condizionatore. Dopo aver controllato la posta elettroni-

ca sul personal computer, Franco Rossi esce da casa, in auto… e il racconto della mattinata del signor Rossi potrebbe continuare. Le parole in corsivo corrispondono ai beni che Franco Rossi ha utilizzato e dei quali potrebbe non essere proprietario.

Claudio Nutrito

Andare a cavallo e in barca non significa necessariamente possedere un cavallo e una barca. Forse neppure la cyclette e il personal computer sono di proprietà di Franco Rossi: può darsi che per entrambi abbia stipulato un contratto di locazione che gli consenta di disporre sempre delle tecnologie più avanzate. Vedremo più avanti che anche per moquette e condizionatore d’aria è plausibile un utilizzo senza proprietà. Può essere, infine, che il signor Rossi non sia proprietario neppure dell’auto: è una situazione che in futuro potrebbe verificarsi sempre più di frequente con la diffusione dei servizi di noleggio dove, tramite un abbonamento, è possibile avere a disposizione un’auto in qualunque momento, magari ogni volta di diversa marca e cilindrata, pagando un noleggio su base oraria. L’utente deve solo preoccuparsi della benzina: nessun pensiero per bollo, assicurazione, revisioni, riparazioni ecc. Accumulare esperienze Il racconto della mattinata del signor Rossi rientra nel quadro di una tendenza ben nota: il passaggio dall’economia dei prodotti all’economia dei servizi. L’economia dei prodotti è caratterizzata dalla transazione, cioè da un trasferimento di proprietà, mentre nell’economia dei servizi di solito non avviene alcun passaggio di proprietà. Il servizio è, infatti, una prestazione, un accesso a un certo beneficio.

26

NOVEMBRE 2011


••06NUTRITO

21-11-2011

11:44

Pagina 27

Accedere a un beneficio sta diven-

do Rifkin, vede il passaggio «dal-

tando più importante di “diventa-

l’accumulazione di cose all’accu-

re proprietario di qualcosa”.

mulazione di esperienze». Oggi i

Carrier, un grande produttore di

clienti, imprese o privati cittadini,

impianti per aria condizionata, in-

«hanno appena il tempo di prova-

vece di «vendere il condizionato-

re una nuova tecnologia, un nuo-

re, propone ai clienti un servizio

vo prodotto, prima che una ver-

completo. Carrier installa il condi-

sione migliorata venga immessa

zionatore nella sede del cliente e,

sul mercato. In un ambiente iper-

periodicamente, fattura un cano-

commerciale di questo genere,

la Monsanto, ha dichiarato: «Nes-

ne per il mantenimento di un li-

l’idea stessa di proprietà comincia

suno vuole veramente possedere

vello di comfort concordato. Que-

ad apparire anacronistica. Perché

una moquette; più semplicemente

sta società offre anche servizi col-

farsi carico di una tecnologia o di

la gente vuole il piacere di cammi-

laterali, come l’adattamento degli

un prodotto che, probabilmente,

narci sopra... Cosa cambierebbe se

infissi interni ed esterni, per per-

sarà diventato obsoleto prima an-

Monsanto rimanesse proprietario

mettere al cliente di consumare

cora di essere del tutto pagato?».

della moquette impegnandosi a

meno energia a fronte del mante-

Ed ecco allora che l’accesso tem-

sostituirla quando necessario?».

nimento di un comfort inaltera-

poraneo a un prodotto «in forma

to». Il caso Carrier è citato da Jere-

di noleggio, affitto o simili, diven-

Possesso e accesso nel b2b

my Rifkin in un libro dal titolo

ta un’alternativa più allettante ri-

Il passaggio dalla proprietà all’ac-

quanto mai eloquente: L’era del-

spetto all’acquisto e al possesso a

cesso è un trend che interessa non

l’accesso (Mondadori).

lungo termine».

solo l’utilizzatore finale, ma anche

Questa “era dell’accesso”, secon-

Robert B. Shapiro, presidente del-

il business to business. Sempre

Andare a cavallo e in barca non significa necessariamente possedere un cavallo e una barca

NOVEMBRE 2011

27


••06NUTRITO

21-11-2011

11:44

Pagina 28

Economia più spesso per le aziende possede-

tra cui quelli – sempre più impor-

miamolo logico desiderio di mi-

re i beni di produzione non paga

tanti nell’attuale economia globa-

gliorare o “non essere mai conten-

affermano Stan Davis e Christo-

lizzata – di flessibilità, leggerezza

ti”, chiamiamolo come ci pare, re-

pher Meyer nel libro Blur. Le zone

e velocità. L’impresa che fa uso si-

sta il fatto che si tratta di una real-

indistinte dell’economia interconnes-

stematico del noleggio, in altre

tà inconfutabile. E non è certo una

sa (Edizioni Olivares): «Il posses-

parole, oltre a rendersi più flessi-

novità: ora però, sempre più spes-

so di beni d’investimento si rivela

bile e leggera (e quindi più attrez-

so, la domanda di partenza di

una palla al piede, il cui peso im-

zata a reggere le variabilità con-

questa “avidità” non è “cosa vor-

pedisce all’azienda di passare ve-

giunturali e cicliche), può reagire

rei avere che ancora non ho?”,

locemente da una linea di busi-

con molta più rapidità agli impe-

bensì “cosa vorrei provare che an-

ness all’altra».

rativi di un mercato in continua

cora non ho provato?”.

turbolenza. Ne conseguono gua-

Parallelamente le aziende, più che

dagni di efficienza e competitivi-

porsi la domanda “come far sì che

tà che oggi non sono più opziona-

il maggior numero possibile di per-

li ma condizione di sopravviven-

sone compri il nostro prodotto?”,

za». Per le imprese, il noleggio

dovrebbero chiedersi “come far sì

rappresenta attualmente “la for-

che il maggior numero possibile di

ma più benigna di outsourcing”

persone acceda all’utilizzo del no-

(Joseph Sassoon, L’evoluzione del

stro prodotto/servizio?”.

ruolo dei servizi).

L’ era dell’accesso è una tendenza

«C’è più ricchezza nell’uso che non nel possesso» Aristotele

Sempre a proposito del business

dei nostri tempi, ma l’individua-

to business, il sociologo Joseph

28

Sassoon rileva che il noleggio «in-

Il pensiero di Aristotele

zione dei suoi vantaggi risale a

teso come rapporto economico

Non appena riusciamo a soddisfa-

molto tempo fa.

corrisponde sicuramente a una

re un desiderio, ci viene subito vo-

Basta rileggere queste parole di

forma evolutiva, che consente di

glia d’altre cose: chiamiamolo

Aristotele: «C’è più ricchezza nel-

diffondere una serie di benefici

consumismo o cupidigia, chia-

l’uso che non nel possesso».

NOVEMBRE 2011


••07OSSERVATORIO

21-11-2011

11:46

Pagina 29

OSSERVATORIO LEGISLATIVO a cura di Manageritalia

osservatorio

Indagine internazionale sulle competenze degli adulti

I

l ministero del Lavoro ha avviato anche in Italia l’Indagine internazionale pilotata dall’Ocse che si pone l’obiettivo di conoscere e analizzare le competenze possedute dalla popolazione adulta di 25 paesi in tutto il mondo. In Italia sarà l’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) a progettare e realizzare l’indagine campionaria. Le interviste, in forma anonima, saranno rivolte a un campione di adulti tra i 16 e i 65 anni, individuati all’interno dei membri di famiglie estratte dalle liste anagrafiche dei Comuni italiani; riguarderanno la formazione e la storia professionale dell’intervistato con una serie di domande mirate a conoscere le abilità e le competenze utilizzate sul lavoro e nella vita quotidiana. Tale fonte di informazioni consentirà di migliorare la conoscenza del mercato del lavoro e dei risultati ottenuti attraverso i sistemi di istru-

zione e formazione e permetterà ai governi di conoscerne meglio l’efficacia nei singoli paesi. Inoltre, essendo uno studio internazionale,

mettendo in relazione le competenze della popolazione con le condizioni economiche e sociali, i governi nazionali potranno identificare i punti di forza e di debolezza nei loro sistemi di istruzione e formazione.

Legge di stabilità 2012

I

l 12 novembre, la Camera dei deputati ha definitivamente approvato, la legge di bilancio e la legge di stabilità 2012, ultimi provvedimenti finanziari del Governo Berlusconi relativi al triennio 2012-14, che completano la manovra economica avviata con i decreti legge 98 e 138 approvati a luglio e agosto 2011. La legge di stabilità prevede forti tagli ai ministeri, la riduzione delle spese di funzionamento degli enti previdenziali, ma purtroppo anche la riduzione della dotazione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica a favore di un Fondo per interventi urgenti e indifferibili, che diventa un mega contenitore per misure tampone a discapito di

interventi più radicali e strutturali. Il provvedimento finanziario di stabilità estende anche al 2012 il regime fiscale agevolato dei premi di produttività e il connesso regime di sgravi contributivi sui medesimi premi. Inoltre vengono prorogate, per il 2012, alcune disposizioni già previste in materia di lavoro per gli anni precedenti, tra le quali l’estensione dell’istituto dei contratti di solidarietà e la possibilità, per i fondi interprofessionali per la formazione continua, di destinare risorse per interventi di sostegno al reddito. Infine sono state inserite alcune norme che incentivano l’apprendistato, il ricorso al lavoro a tempo parziale, l’occupazione femminile e il telelavoro.

Incontro con Germontani e Molinari del gruppo Api-Fli

del 2010). Avevamo concordato con loro di

rima dell’approvazione della legge di stabi-

P

re la norma sulla perequazione. Si è poi conve-

lità, il 25 ottobre Manageritalia aveva in-

nuto di presentare al medesimo provvedimen-

contrato i senatori Maria Ida Germontani e

to un emendamento che inserisca le norme sul

Claudio Molinari del gruppo Api-Fli con la fina-

telelavoro contenute nel disegno di legge pre-

lità di sollecitare un intervento di soppressione

sentato dalla Germontani (AS 2775), il cui testo

o modifica del blocco dell’indicizzazione delle

è stato concertato con Manageritalia. Segna-

pensioni che ha colpito i titolari di pensioni ol-

liamo che una norma sul telelavoro è stata in-

tre 5 volte il minimo con la manovra del luglio

serita all’ultimo momento nel maxi-emenda-

scorso (analogamente ai pubblici dipendenti

mento presentato da Governo e Senato e ap-

che furono colpiti con la manovra economica

provato definitivamente.

presentare un emendamento o un ordine del giorno che impegnasse il governo a modifica-

NOVEMBRE 2011

29


••08BIALAS_CFMT

22-11-2011

11:33

Pagina 30

Management

L’UNBOSS

IL CAPO CHE

NON COMANDA In un mondo dominato da leadership movimentate e destrutturate, il manager deve cambiare abito e approccio aziendale e ripartire con nuovi paradigmi

L’

UNBOSS STA AL BOSS COME LA WECONOMY STA ALLA ECONOMY (vedi Dirigente n. 10/2011 oppure weconomy.it). Dissoluzione delle gerarchie e delle tirannie. Ovvero: se la nuova impresa deve essere collaborativa allora anche il manager deve essere altrettanto collaborativo. O per dirla con le parole

di Don Tapscott, autore di Wikinomics e Macrowikinomics, «sono in campo cinque nuovi principi organizzativi: collaborazione, condivisione, apertura, interdipendenza e integrità». Facile a dirsi, meno facile a farsi, anche perché alcuni manager sono legati a un modus operandi (dirigono allo stesso modo dei loro predecessori che a loro volta dirigevano...) che non solo è datato (e obsoleto) ma anche controproducente. Il management convenzionale sopravvive di fronte all’evidenza dei fatti (tutto sta cambiando completamente) perché è profondamente radicato nella testa di ogni persona, istituzione e organizzazione. In meno di un secolo ha creato un suo proprio linguaggio con parole come profitto, gerarchia, matrice, superiori, subordinati, capo, dipendenti, sindacato, tempo di lavoro, ufficio, fabbrica, bonus, comitato, ceo e altro an-

Thomas Bialas

cora. Ha migliaia di istituzioni, business school, università, società di consulenza e presunti guru che vivono per insegnare e sviluppare ulteriormente questo credo figlio del fordismo, della società industriale di massa che però non c’è più. Ma tant’è. Leadership anno zero. Si riparte con nuovi paradigmi e nuove pratiche. Come dice bene Josephine Green, ex director of trends & strategy di Philips Design, oggi leadership coacher, «aziende e manager si sono sempre trovati a loro agio nella piramide, con le loro gerarchie chiare, organigrammi lineari, competizioni dure, comando razionale ecc. Ma l’era dell’elitarismo, della gestione top-down e degli ideali deterministici è finita. Adesso stiamo vivendo in un’era di innovazione che apre il futuro alla moltitudine, non solo a una minoranza. Il consumo di massa ha lasciato la strada alla creatività di massa, che sta trasformando il nostro modo di pensare e come interagiamo col mondo che ci circonda.

30

NOVEMBRE 2011


••08BIALAS_CFMT

21-11-2011

11:47

Pagina 31

Le aziende dovranno allenarsi per

l’enciclopedia Wikipedia e che

vivere nel pancake (cerchio, ndr).

permette ai dipendenti di cambia-

Bisogna passare dalle predizioni e

re liberamente i loro ruoli in azien-

previsioni, generate dall’alto, alle

da. Una “curiosa” impresa che ge-

azioni con visioni condivise. Il ma-

stisce tutte le riunioni – comprese

nager deve imparare a distribuire

quelle strategiche – in modalità

il potere coinvolgendo dipenden-

open meeting, con un lancio inter-

ti, collaboratori, fornitori e consu-

no su Yammer (il social network

matori, meglio i cittadini, in tutti i

per colleghi di lavoro) con un wi-

processi decisionali e gestionali.

ki che permette a tutti di parteci-

Nella piramide si cercava di stan-

pare o postare commenti.

dardizzare la complessità, nel

«Nel 2006 eravamo in crisi» rac-

paga sotto il profilo del business

pancake, invece, si cerca di distri-

conta Frank Roebers, ceo di Syna-

perché oggi pure i clienti scelgono

buire la complessità. E noi oggi vi-

xon e ammiratore del fondatore di

l’approccio “sinceramente” colla-

viamo già nel “cerchio”».

Wikipedia Jimmy Wales «allora ci

borativo e aperto.

siamo detti: cambiamo tutto e

Oppure come la brasiliana Semco

Aziende unboss

puntiamo a diventare un’impresa

(che ormai tutti i manager dovreb-

E come si vive in questo cerchio

wiki, aperta, trasparente e coin-

bero conoscere e studiare). Nomi-

fatto di “unboss”? Come la tede-

volgente, il resto è storia di una ri-

nato “Global leader of tomorrow”

sca Synaxon (2.800 collaboratori e

trovata leadership sul mercato».

dal World economic forum, l’im-

3 miliardi di fatturato come net-

Sì, perché l’unboss style non solo

prenditore Ricardo Semler ha

work), che ha abolito le gerarchie

mette di buon umore dipendenti e

creato con Semco un piccolo gio-

e trasformato l’intera organizza-

collaboratori, ma attira anche ta-

iello di impresa partecipativa.

zione e gestione aziendale in un

lenti, che notoriamente amano le

L’azienda non ha una struttura

sistema aperto sul modello del-

strutture destrutturate, e infine

formale, nessun organigramma,

Il nuovo leader governa senza comandare. E non ha più a che fare con dipendenti ma con follower che lo seguono come un “twitter guru”

NOVEMBRE 2011

31


••08BIALAS_CFMT

22-11-2011

11:33

Pagina 32

Management né business plan, strategie for-

che trasformano dipendenti (ma

venta unboss leader? Regola nu-

malizzate, piani strategici a due

anche clienti) in veri e propri fol-

mero uno: unlearn management. I

o cinque anni, obiettivi ufficiali,

lower (o discepoli) grazie alla

manager devono disimparare i

missioni formalizzate o budget

forza delle visioni condivise.

vecchi modelli di gestione e prati-

di lungo termine. E i dipendenti,

Martin Spilker, head of Corporate

che acquisite. Vediamo alcune sfi-

inclusi gli operai di linea, autoge-

culture/leadership del colosso

de dell’unboss manager.

stiscono il proprio orario e pos-

editoriale tedesco Bertelsmann, la

sono far sentire la loro voce: met-

vede e la spiega così: «La leader-

Unbossare se stessi

tere in discussione, chiedere,

ship autoritaria o patriarcale ha

Dobbiamo ridefinire il nostro con-

condividere apertamente ogni

fatto il suo tempo, da tempo. L’av-

cetto di manager. Non c’è più spa-

decisione. Sembra una follia (o

vento del web 2.0 significa che di-

zio per la gestione convenzionale

eresia) ma funziona.

pendenti e collaboratori sono ora

in una società basata sulla cono-

Come dice Semler «il manage-

molto più strettamente coinvolti

scenza. I manager convenzionali

ment partecipativo non rende so-

nei processi ed è anche più facile

saranno sostituiti da leader capa-

lo più felici i lavoratori, bensì rap-

oggi delegare la responsabilità e

ci di creare visioni, consenso e tra-

presenta una formidabile arma

generare tassi di partecipazione».

sformazione in un contesto di co-

per far diventare l’azienda più

Una buona domanda per tutti è

working. Allo stesso modo non c’è

flessibile e competitiva, in am-

“cosa farebbe Google al mio po-

spazio per i dipendenti che aspet-

bienti e mercati a elevata concor-

sto?” (che poi è anche il titolo di

tano di sentirsi dire esattamente

renza e complessità».

un fortunato libro). Ma al di là di

cosa fare, come dei robot. I dipen-

Poi ci sono le solite note come

buone domande e buone risposte

denti devono diventare soci che

Best Buy, che negli ultimi anni si

una cosa è ormai chiara: clienti, di-

condividono le scelte prese.

è reinventato da retailer di elet-

pendenti e collaboratori premiano

tronica di consumo in relation-

e seguono le organizzazioni che

Unbossare l’organizzazione

ship coach al servizio dei clienti

sono più sostenibili, più aperte,

Dobbiamo rimuovere i limiti con-

(notare che nel frattempo alcuni

più innovative, più adattabili, più

venzionali dell’organizzazione.

suoi concorrenti sono falliti) e

coinvolgenti, più informali e più

Fornitori, clienti e altri collabora-

naturalmente Amazon e Google,

umane. D’accordo: ma come si di-

tori devono diventare partner in

Wikiboss: se un team ristretto e un milione di volontari sono in grado di creare la più grande e completa enciclopedia in quasi tutte le lingue del mondo allora dobbiamo essere in grado, attraverso uno sforzo di collaborazione, di cambiare radicalmente la forma mentis del management

32

NOVEMBRE 2011


••08BIALAS_CFMT

21-11-2011

11:47

Pagina 33

RISERVATO AI MANAGER

LA LEADERSHIP DEL FUTURO: in scena il 1° dicembre a Milano Da leadership a followership. Il futuro leader non gestisce e dirige “subalterni” ma follower che lo seguono come faro autorevole. Il nuovo capo rompe le vecchie regole gerarchiche e gestisce ogni impresa in modo fluido e collaborativo puntando su condivisione e reputazione. Il management si trasforma. Dipendenti e collaboratori diventano follower, fan e friend. E l’impresa è pronta per nuove sfide. La giornata è dedicata all’arte di governare senza

L'evento, riservato ai dirigenti associati, è il quarto

comandare. In scena un team aperto e informale, fra cui,

fmt.day dell’anno, nuovo format del Future Management

in veste di unboss coacher, Josephine Green, una delle

Tools – piattaforma promossa dal Cfmt per distillare e an-

menti più brillanti del social foresight e della nuova lea-

ticipare il futuro che ci attende – che esplora tematiche di

dership a livello mondiale.

frontiera in un contesto informale e collaborativo.

www.cfmt.it - Valentina Mussi: vmussi@cfmt.it - 025406311 tutti i processi aziendali. Le orga-

non sono in opposizione tra loro,

Unbossare

nizzazioni del futuro attireranno

ma piuttosto partner complemen-

la comunicazione interna

le persone in sintonia con la vision

tari. Di conseguenza, il quadro

Dobbiamo ridefinire la comunica-

trasformandole in ambasciatori

sindacati vs datori di lavoro va ri-

zione interna. Oggi l’organizza-

collaborativi.

disegnato con nuovi pennelli e co-

zione passa ai dipendenti le infor-

lori per dare forma a un paesaggio

mazioni di cui hanno bisogno. Do-

di collettiva partecipazione.

mani i dipendenti troveranno da

Unbossare il business

soli le informazioni di cui hanno

Dobbiamo stringere i denti e renderci conto che il fine ultimo del

Unbossare il modo di lavorare

bisogno limitando l’information

business non potrà più essere fare

Dobbiamo ripensare il posto di

overload.

soldi per gli azionisti ma creare va-

lavoro per accogliere la collabo-

lore sociale e ambientale. Facendo-

razione senza limiti geografici e

Unbossare gli incentivi

lo con successo insieme ad altri,

temporali. I futuri team virtuali

Dobbiamo rivedere le politiche di

l’organizzazione sarà in grado di

e fisici devono poter operare au-

incentivazione del personale. Il

sostenere e fornire un rendimento

togestendo il proprio spazio e

mondo è troppo complesso, trop-

interessante per gli azionisti.

tempo senza vincoli di orari o

po dinamico e troppo rapido nei

“location”, lavorando quando e

cambiamenti per obsolete prati-

Unbossare il concetto di datore

dove preferiscono. E interna-

che di negoziazione. I cosiddetti

di lavoro e lavoratori

mente l’azienda deve essere de-

nuovi lavoratori della conoscenza

Dobbiamo abbandonare la pola-

strutturata in ambienti di co-

non ragionano in termini di bonus

rizzazione convenzionale tra da-

working che facilitano lo scam-

o royalty ma in termini di condi-

tore di lavoro e dipendente. I due

bio di idee e conoscenza.

visione di obiettivi e progetti. 䡵 NOVEMBRE 2011

33


••08centocinquanta.6

21-11-2011

11:48

Pagina 34

Speciale 150° Unità d’Italia - Storia del man

ASSICURATORI E BANC

D

Questa volta esploriamo le carriere dell’assicuratore che ha detto no a Cuccia e del banchiere che ha trascinato l’Italia dalle rovine della guerra al “miracolo economico”.

Alfonso Desiata nasce a Bojano in provin-

cia di Campobasso nel 1933 da una famiglia di piccoli imprenditori impegnati nel commercio del legname. Dopo la laurea in Scienze economiche e commerciali alla Normale di Pisa, approda nel mondo Assicurazioni Generali grazie a una borsa di studio nel 1960. Dopo essersi guadagnato il ruolo di direttore generale, nel 1978 a soli 44 anni diventa amministratore delegato. Come non ricordare Desiata per i suoi rapporti di amore-odio con la Mediobanca di Cuccia, tra l’altro principale azionista delle Generali? Il primo contrasto risale al 1990, quando Desiata si oppone al progetto di Mediobanca di conquistare il Nuovo Banco Ambrosiano rilevando il pacchetto di azioni messo in vendita dalla Popolare di Milano: questo gli costa l’allontanamento dalla sede cen-

M

“Il mastino più ringhioso che il pubblico denaro abbia mai avuto”, così veniva rinominato Donato Menichella. Nato a Biccari in provincia di Foggia nel 1896, si diploma ragioniere ma deve interrompere gli studi di Scienze sociali allo scoppio della Prima guerra mondiale per prendere servizio come ufficiale in Albania. Riuscirà comunque a laurearsi nel 1920 per poi iniziare a lavorare all’Istituto nazionale per i cambi con l’estero e farsi strada brevemente tra la Banca d’Italia, la Banca nazionale di Credito, la Società finanziaria italiana, finché Beneduce, quando crea l’Iri nel 1933, gli affida prima la direzione della sezione smobilizzi e poi di quella finanziamenti. Direttore generale dell’Iri dal 1934 al 1944, collabora all’elaborazione della legge bancaria del 1936. Al termine della guerra convince gli Alleati a non smantellare l’istituto e a rimetterne a capo le autorità italiane data la sua importanza per la futura struttura economica, finanziaria e politica del paese. È il 1945 quando passa alla Banca d’Italia: il governatore Einaudi gli offre il ruolo di direttore generale. In questa veste punta molto sullo sviluppo del Meridione e

34

NOVEMBRE 2011

trale di Trieste. Desiata viene spedito a guidare la controllata Alleanza e ci resterà fino al 1999. Lui obbedisce senza polemiche. E non solo: in dieci anni rilancia la compagnia moltiplicando gli utili e specializzandosi nell’interessante settore del ramo vita. Manager determinato e pragmatico, inventa le polizze vita a gestione separata e apre le porte della Cina alle Generali. Nel 1999 viene richiamato a Trieste e nominato presidente della compagnia del Leone. Il suo piano strategico punta a insistere sull’attività assicurativa rispetto a quella finanziaria, optare più per operazioni di lungo e medio termine e prestare maggior attenzione alla vita culturale, finanziaria ed economica di Trieste. Ma nel 2001 si accende il secondo contrasto con Mediobanca quando, alla vigilia dell’assemblea dei soci, viene indicato Gianfranco Gutty alla presidenza. Desiata lascia ma


••08centocinquanta.6

21-11-2011

11:48

Pagina 35

anagement dalle origini ai giorni nostri

NCHIERI DI FERRO questa volta non nasconde il suo profondo disaccordo sul rinnovo cariche tenuto conto dell’ampio gruppo degli azionisti. Infatti un anno dopo torna alla presidenza Antoine Bernheim, in carica prima di Desiata, posto nel tentativo di ingraziarsi gli alleati francesi, ma la manovra fallisce. Desiata intanto passa all’Ania – Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici – mantenendo gli incarichi di vicepresidente di Alleanza e di Banca popolare Friuladria e di consigliere di Banca Intesa, finché un male incurabile lo stronca nel 2006. Appassionato di matematica e amante della natura, personaggio ammirevole nel mondo delle assicurazioni e punto di riferimento morale, etico e civile, Desiata lavorava guardando sempre all’innovazione e alla concretezza, dando un vero apporto al paese in varie occasioni, come per esempio nell’ideare la legge sulla patente a punti.

nel 1946 contribuisce a fondare l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno (Svimez). Dal ’47 poi, con la nomina di Einaudi a vicepresidente del Consiglio e ministro del Bilancio nel governo De Gasperi, prende a poco a poco gli incarichi del suo predecessore, diventando effettivo governatore nel 1948. Il suo operato consolida l’attività della Banca d’Italia, in particolare attraverso la sua attiva partecipazione alla difficile trattativa alla Conferenza di pace di Parigi nel 1946 (in cui l’Italia riesce a strappare considerevoli aiuti e la restituzione di parte dell’oro sottratto dai tedeschi nel 1944) e la manovra deflazionistica del 1947, che assicura la stabilità monetaria in un momento molto delicato. La situazione è più che positiva: il reddito cresce a ritmi annuali mai visti, il costo della vita aumenta a livelli bassissimi (3,5% annuo), il debito pubblico non supera mai il 30% del pil, il cambio della lira resta fisso e la nostra moneta ottiene l’oscar del Financial times per la valuta più stabile del mondo e Menichella quello come miglior governatore centrale. Vengono inoltre incrementate le riserve in oro e valuta. Me-

nichella è protagonista economico della ricostruzione attraverso la gestione dei fondi del Piano Marshall e dell’espansione dell’apparato produttivo italiano, diventando traghettatore del paese dalle rovine della guerra al “miracolo economico”. Lascia la carica di governatore nel 1960 ma resta amministratore italiano presso la Banca dei regolamenti internazionali di Basilea fino al 1974 e consigliere della Svimez fino al 1980. Tutto questo meritandosi l’appellativo di “governatore-ombra”, per la sua capacità di non apparire, sempre coniugata a grande autorità morale e straordinaria capacità di persuasione. Un carattere riservato e schivo, silenzioso e impenetrabile, che lo indusse a rifiutare la candidatura a presidente della Repubblica. Lasciato l’incarico richiese che gli venisse dimezzata la pensione di governatore, così come si era già autoridotto lo stipendio quando era direttore generale dell’Iri. Sempre in quel ruolo non aveva ritirato il salario di quasi tre anni, perché dal ‘43 al ‘46, anni di guerra, sosteneva di non aver lavorato. Muore a Roma il 23 luglio 1984. NOVEMBRE 2011

35


••09VECCHIATO

21-11-2011

11:49

Pagina 36

Comunicazione

PR

OBIETTIVO REPUTAZIONE

Governare i rapporti con l’esterno, ascoltare gli interlocutori e influenzare in maniera propositiva stampa e stakeholder: i compiti delle attività di Pr oggi sono sempre più complessi e articolati. E in tempi di crisi…

L

A CENTRALITÀ DELLA COMUNICAZIONE, soprattutto nella sua dimensione relazionale, oggi è diventata un fattore critico di successo, un elemento che contribuisce a rafforzare la catena del valore per le imprese e le organizzazioni. Dal punto di vista comunicativo ripensare quindi agli agenti che determinano i buoni ri-

sultati di un’organizzazione significa concentrarsi sulla reputazione piuttosto che sull’immagine aziendale, e le relazioni pubbliche sono dotate di tutti gli strumenti utili per occuparsene. Con il duplice obiettivo di acquisire e trasferire informazioni, alle relazioni pubbliche spetta infatti il compito di governare e gestire tutti i soggetti che possono aiutare oppure ostacolare l’organizzazione nel raggiungere i propri obiettivi. Nell’identificazione degli attori con i quali l’organizzazione si relaziona è necessario distinguere gli stakeholder (soggetti consapevoli di avere un titolo, un diritto, a interloquire) dai pubblici influenti (opinion leader, soggetti non consapevoli e comunque non interessati a interagire). Ne consegue che lo scopo primario della comunicazione con gli stakeholder sarà quello di invitarli a passare nella rete per avviare un dialogo diretto, simmetrico e interattivo,

Giampietro Vecchiato

mentre rispetto ai pubblici influenti il fine sarà invece di provare a convincerli a “diventare” stakeholder con tutti i vantaggi relazionali, comunicativi ed economici immaginabili. Rafforzare il brand La creazione della reputazione aziendale spinge, dunque, ad adottare sempre più comportamenti di natura collaborativa per costruire il capitale relazionale dell’impresa-organizzazione, per rafforzare la comunicazione istituzionale e il valore del brand, per creare una media reputation trasparente, per migliorare i rapporti con il processo decisionale pubblico (lobby e public affair), per rafforzare la propria responsabilità sociale (Corporate social responsibility). A livello operativo, la funzione di relazioni pubbliche – che ha l’obiettivo di facilitare il raggiungimento degli obiettivi definiti da parte delle aziende e delle organizzazioni – consiste in un’insieme di azioni che, partendo dall’audit (inteso

36

NOVEMBRE 2011


••09VECCHIATO

21-11-2011

11:49

Pagina 37

come ascolto delle necessità, degli

della comunicazione d’impresa,

zioni, spesso considerate un setto-

obiettivi e delle aspettative), una

classicamente riconosciute come

re autonomo rispetto agli altri.

volta definiti gli obiettivi e identi-

la pubblicità, le promozio-

L’ambito d’azione in cui opera il

ni e il direct marketing,

manager di questo settore attra-

costruzione di una mappa

a cui vanno ag-

versa diverse dimensioni del si-

del potere), proseguono con

giunte anche

stema relazionale in cui è immer-

le sponso-

sa un’organizzazione. Il profes-

rizza-

sionista può curare la comunica-

ficati i pubblici (mediante la

la costruzione dei messaggi-chiave e infine con il trasferimento dei mes-

zione interna e i rapporti con la

saggi mediante la

stampa e con i mass media più in

realizzazione prati-

generale; stabilire e mantenere le

ca di specifiche ini-

relazioni con il processo deci-

ziative relazionali e

sionale pubblico (la lobby e

comunicative, per mez-

il pubblic affair); orga-

zo della scelta degli strumenti di comunicazione più idonei. L’intero processo non solo si

nizzare eventi speciali e gestire la comunica-

conclude con una fase di valutazione, ma viene monitorato passo dopo passo, affinché sia possibile affinare in itinere le azioni intraprese. Le relazioni pubbliche si collocano tra le discipline

Scopo delle Pr è governare e gestire i soggetti utili per l’organizzazione


••09VECCHIATO

21-11-2011

11:49

Pagina 38

Comunicazione zione di crisi. Ciascuna con parti-

ottenere la sua condivisione e

colari caratteristiche e peculiarità,

l’ascolto. Al professionista delle

queste aree hanno in realtà obietti-

relazioni pubbliche spetta quindi

vi diversi ma tra loro compatibili e

il compito di sviluppare una rela-

coerenti, tali da poter essere svi-

zione stabile e duratura con la

luppati congiuntamente affinché

stampa per trasferire informazio-

la comunicazione abbia successo

ni che, sebbene “di parte”, siano

(comunicazione integrata).

credibili (qualità dei contenuti) e

I continui e rapidi mutamenti a cui

basate sulla fiducia (qualità della

è soggetta un’organizzazione ri-

fonte). Il target primario, infatti,

chiedono una cultura d’impresa

per l’addetto all’ufficio stampa è il

che sia espressione di una crescente

giornalista, mentre il target di

flessibilità. Per far fronte a quest’esi-

quest’ultimo è il lettore, il quale ri-

genza, la comunicazione interna

chiede autorevolezza, oggettività,

tradizionale necessita di una nuova

sintesi, comprensione e sviluppo

mission che permetta alla diversità

della notizia. Tanto la relazione con i mass media richiede qualità e continuità, quanto l’attività di lobbying (defi-

Al professionista delle Pr spetta il compito di sviluppare una relazione stabile e duratura con la stampa per trasferire informazioni che siano credibili e basate sulla fiducia

nita anche relazioni istituzionali o rapporti con il processo decisionale pubblico) possiede caratteristiche proprie, degne di altrettanta attenzione e consapevolezza. Definita come la trasmissione di messaggi da “gruppi di pressione” ai decision maker, la lobby richiede quattro competenze chia-

di prendere il posto sull’omologa-

de dai comportamenti concreti, in-

ve: la conoscenza della legislatura

zione delle persone, e che sia in gra-

terpersonali e operativi, di tutti

e del processo politico-decisiona-

do di individuare le persone di ta-

quelli che operano al suo interno, e

le, della legge e delle normative,

lento. Significa, insomma, introdur-

che a loro volta diventano centrali

del gruppo d’interesse e la padro-

re un approccio umanistico che

anche nella strategia comunicativa

nanza di tutte le tecniche delle re-

ponga al centro dell’impresa l’uo-

volta all’esterno.

lazioni pubbliche. Altri due settori di specializza-

mo e non solo la produzione, l’eco-

38

nomia, il profitto, garantendo la

L’ufficio stampa,

zione per il professionista sono

coerenza e il governo dei processi

una relazione di fiducia

l’organizzazione di eventi spe-

relazionali e comunicativi con tutti

Un attore fondamentale esterno a

ciali e le sponsorizzazioni. Se

gli stakeholder, dipendenti inclusi.

cui è importante dedicare una

l’evento si identifica in un’inizia-

Da qui scaturisce il ruolo chiave del-

particolare attenzione è il giorna-

tiva di comunicazione comples-

la comunicazione interna: la credi-

lista: l’obiettivo principale dell’at-

sa, circoscritta nel tempo, pro-

bilità di un’organizzazione dipen-

tività di ufficio stampa è quello di

mossa da un’azienda-organizza-

NOVEMBRE 2011


••09VECCHIATO

21-11-2011

11:49

Pagina 39

zione per suscitare l’interesse e

dia, stakeholder e pubblici in-

richiamare l’attenzione dei suoi

fluenti) dell’organizzazione. So-

pubblici influenti, mediante la

no quindi due gli aspetti su cui il

presenza e la partecipazione di-

professionista di relazioni pub-

retta di un pubblico interessato ai

bliche deve indirizzare il suo la-

contenuti esposti, la sponsoriz-

voro: la prevenzione delle situa-

zazione consiste nell’associazio-

zioni di crisi (risk management o

ne dell’immagine di un’azienda

gestione del rischio) e la prepara-

o di un prodotto, che diventano

zione al controllo dell’avveni-

così sponsor, a quella di un even-

mento problematico qualora si

to. Essa è regolamentata da un

verificasse (crisis management o

contratto ed è sostenuta da una

gestione della crisi).

Quello che fa la differenza tra un’azienda gestita efficacemente e una che si affida all’improvvisazione è il modo di comunicarsi

cisioni o i comportamenti. L’attività valutativa, insomma, si de-

comunicazione specifica, al fine di far acquisire allo sponsor un

Ma i risultati si possono valutare?

clina su due livelli differenti: da

plus emozionale, beneficiando

La valutazione dell’attività del

un parte va considerato il piano

dei valori, delle capacità e delle

relatore pubblico è un lavoro dif-

di comunicazione adottato, dal-

potenzialità

ficile, ma al tempo stesso rilevan-

l’altra gli effetti del piano di co-

te per determinare la validità di

municazione stesso.

un progetto e delle azioni di rela-

Un’ultima attenzione dovrà essere

Il crisis management

zioni pubbliche intraprese. Le

posta sul cosa valutare e in questo

Nella vita di ogni organizzazione

difficoltà principali risiedono nel

caso i modelli sono quattro: l’output

è molto probabile che prima o poi

sostanziale carattere intangibile

(i risultati immediati dell’attività di

si verifichi una situazione di cri-

che caratterizza le relazioni. Ciò

comunicazione: per esempio quan-

si, soprattutto in questi tempi.

richiede che l’immaterialità del

ti inviti abbiamo spedito per la ce-

Quello che fa la differenza tra

capitale relazionale costituito da

rimonia di inaugurazione della

un’azienda gestita efficacemente

un’organizzazione sia ancorato a

nuova sede), l’out-take (quanti han-

e una che si affida all’improvvisa-

valori quantificabili, o per lo me-

no ricevuto il nostro messaggio e

zione è il modo di affrontarla e,

no osservabili. La valutazione,

quanti lo ricordano), l’outcome (le

soprattutto, di comunicarla. Per-

quindi, può essere effettuata sul

persone che hanno ricevuto l’invi-

ché, in fondo, la crisi è un proble-

piano qualitativo, analizzando i

to vi parteciperanno? L’outcome

ma di comunicazione, ed è solo

cambiamenti intercorsi nelle opi-

misura i cambiamenti nelle opinio-

con una certa consapevolezza

nioni, nelle decisioni, nei com-

ni e negli atteggiamenti dei pubbli-

strategica che si può gestirla con

portamenti dei pubblici destina-

ci) e l’outgrowth (misura l’impatto

successo. La comunicazione non

tari dello stesso; oppure sul pia-

globale sugli obiettivi dell’organiz-

interviene solo nella fase acuta, la

no quantitativo (spazio conqui-

zazione e in particolare sulla sua

sua azione deve continuare anche

stato da un comunicato stampa,

credibilità e sulla sua reputazione).

nei passaggi successivi, accom-

numero di partecipanti a un

Quest’ultimo criterio consente di

pagnando le modalità utilizzate

evento ecc.), monitorando l’espo-

valutare se il progetto ha contribui-

dal management per superare la

sizione dei pubblici-target ai

to a migliorare la qualità delle rela-

crisi stessa e rivolgendosi sia al-

messaggi inviati dall’organizza-

zioni con i diversi pubblici e quin-

l’interno (dipendenti, manager e

zione, a prescindere dalla capaci-

di ad accrescere il valore dell’orga-

quadri) sia all’esterno (mass me-

tà di modificare le opinioni, le de-

nizzazione.

comunicazionali

dell’evento stesso.

䡵 NOVEMBRE 2011

39


••10ASSICURATESE

21-11-2011

11:50

Pagina 40

ASSICURATESE PER TUTTI

1. LA STORIA

2. IL RISCHIO E LA COPERTURA

3. LE GARANZIE

IN VIAGGIO CON ASSIDIR NEL MONDO DELLE ASSICURAZIONI

N

per tutti

Nell’Europa di oggi, all’interno della quale non esistono praticamente più confini per le attività economiche, rimangono però molto forti alcune differenze come quelle linguistiche, religiose, alimentari, legate al mondo del lavoro e alle leggi locali. Ma ne esistono altre che, seppure meno note, hanno riflessi importanti sull’economia delle nazioni. Proprio nel settore assicurativo sono presenti alcune significative differenze di comportamento da parte dei cittadini dei diversi paesi.

IL RAPPORTO TRA CITTADINI E ASSICURAZIONI analisi accurata a livello europeo sul tasso di assicurazione e sui gap da colmare

40

NOVEMBRE 2011

Le differenze assicurative Queste differenze nascono dall’esigenza di rispondere a obblighi di legge, a precisi vincoli posti dalle imprese del credito o, molto più semplicemente, al rapporto che i cittadini hanno con il mondo delle assicurazioni. Il Cea “Comité européen des assurances”, riunisce in forma federale le associazioni delle imprese di assicurazione e riassicurazione di 32 nazioni europee, elabora periodicamente una mole immensa di dati ed è in grado di dare il quadro d’insieme del settore assicurativo partendo dalle informazioni su oltre 1.100 miliardi di euro di premi, che corrispondono a circa il 95% dei premi raccolti ogni anno in Europa. Ed è proprio partendo da questi elaborati che si ottengono indicazioni abbastanza precise sulle differenze tra il comportamento degli italiani e quello dei cittadini degli altri paesi. A titolo di esempio è bene sottolineare come nel settore dell’assicurazione auto, che nel nostro paese è obbligatoria per legge, gli italiani sono leader in Europa e, indipendentemente dal numero di vetture circo-

lanti, ci posizioniamo in vetta rappresentando il 16,6% del totale dei premi versati nel continente. Ben diversamente ci collochiamo quando mettiamo sotto la lente di ingrandimento altre forme di polizze assicurative: vita, infortuni, sanità, beni, responsabilità ecc. Un confronto tra paesi Esaminiamo dapprima la situazione relativa alle assicurazioni sulla vita: se prendiamo in considerazione il totale dei premi versati abbiamo la Gran Bretagna e la Francia che rappresentano, da sole, quasi il 45% dei premi versati in tutto il continente, mentre l’Italia rappresenta il 12,5% dietro la Germania con il 13,1%. Dobbiamo però considerare il numero di abitanti di ogni nazione per cui, se andiamo ad analizzare i premi pro capite, abbiamo ben sette paesi con un valore superiore ai 2.000 euro, e vediamo l’Italia scendere al dodicesimo posto con un valore di 1.350 euro. Tra i paesi con una più alta propensione a sottoscrivere assicurazioni sulla vita sono infatti presenti anche Danimarca, Svizzera, Finlandia, Lussemburgo, Irlanda, Svezia, Norvegia, Belgio e Olanda; sostanzialmente sono paesi del centro e del nord Europa. Emerge nel panorama italiano un ricorso limitato allo strumento assicurativo quale fonte di risparmio previdenziale individuale, poco giustificato in rapporto al mutato scenario pensionistico. Infatti negli ultimi 15 anni la pensione Inps è stata (e lo sarà ancora di più in futuro, come da vicende di questi ultimi mesi) notevolmente ridotta negli importi e posticipata nell’erogazione, rendendo oggettivamente urgente e necessaria una “pensione fai da te”.


••10ASSICURATESE

IE

21-11-2011

4. GLI ATTORI

11:50

Pagina 41

5. RAPPORTO CITTADINO/ASSICURAZIONE

Per quanto riguarda il settore delle assicurazioni sanitarie, come è facile intuire le situazioni dei vari paesi risentono della normativa vigente in materia e salta subito all’occhio come Olanda e Germania, rispettivamente con il 36,2% e il 31,2% dei premi raccolti, si pongano a una distanza abissale dagli altri paesi, pur diversamente popolati, come la Francia (9%), la Spagna (5,9%), la Svizzera (5,6%), la Gran Bretagna (4,5%) e l’Italia con il 2,2%, dove evidentemente la maggior parte dei cittadini si affida solo al sistema sanitario nazionale. Nel settore delle assicurazioni contro gli infortuni la nostra nazione risale la china quanto a somma totale di premi raccolti, rappresentando il 10,4% del totale europeo, ma si attesta a un valore piuttosto contenuto per quanto riguarda il premio procapite: 53 euro contro i 253 della Svizzera e i 240 dell’Olanda, prime classificate. Per quanto riguarda infine le assicurazioni sui beni, i premi totali versati dagli italiani rappresentano il 6,3% del totale europeo contro il 18% circa di ognuno dei tre seguenti paesi: Germania, Gran Bretagna, Francia. La percentuale è già di per sé indicativa della poca diffusione di questa copertura, che è ancor più marcata se consideriamo che gli italiani sono proprietari di casa più di tutti gli altri europei (oltre 3/4 delle case sono di proprietà) ma quasi 4 famiglie su 5 non hanno copertura su rischi da incendio e altri danni ai beni. Inoltre, quasi 5 famiglie su 6 non si tutelano contro il furto e addirittura quasi 9 su 10 non hanno in corso polizze di responsabilità civile, fondamentali per tutelare i nuclei familiari su quasi tutti i tipi di danni causati a terzi, nella proprietà o conduzione della casa e nelle attività della vita privata in ge-

6. LA LEGGE E LA CONTRATTUALISTICA

nerale (incidenti mentre si pratica sport come lo sci, la bicicletta ecc.). Innalzare il tasso di sostituzione Nel complesso l’analisi di numeri e percentuali porta a dire che siamo un paese con un basso tasso di assicurati e un ventaglio di polizze assicurative abbastanza limitato. Uno degli elementi che sicuramente pesa di più è l’errata convinzione che le assicurazioni non siano necessarie perché, personalmente, riteniamo di essere esenti dagli eventi contro i quali dovremmo assicurarci; questo costringe gli “angeli custodi” degli italiani a fare gli straordinari, ma ci dimentichiamo che loro… non possono arrivare sempre a tutto. Un altro elemento che gioca a sfavore dell’innalzamento del tasso di assicurazione è la scarsità di risorse economiche a disposizione di buona parte dei nostri connazionali: se devo soddisfare un’esigenza primaria, o comunque di importanza prioritaria, potrò dedicare alle assicurazioni solo le risorse in eccesso tenendo per me il rischio. Per correttezza è necessario non dimenticare come è composta la scala dei bisogni di ognuno di noi e potremmo scoprire che talvolta, anche tra gli appartenenti alle classi meno abbienti, tra i più importanti non ci sono solo mangiare, vestirsi e curarsi, ma anche gli smartphone di ultima generazione, le vacanze in luoghi esotici e così via. Il comportamento degli italiani Le assicurazioni non vengono quindi viste dagli italiani come uno strumento di prevenzione, ma come una spesa accessoria da fare solo se ci sono i soldi o, peggio, se si è già stati scottati almeno una volta. Nel nostro comportamento, infine,

7. IL SINISTRO

8. IL RUOLO DI ASSIDIR

c’è anche una buona dose di irrazionalità per cui non ci poniamo assolutamente il problema di essere esposti ad alcuni rischi. Un caso per tutti è quello dei cosiddetti “infortuni casalinghi”, quelli che avvengono tra le pareti domestiche, che sono di gran lunga i più numerosi tra tutti quelli che si verificano ogni anno. Eppure, pur limitandoci al nostro microuniverso di dirigenti del terziario, tutti noi possiamo considerarci “assicurativamente evoluti” perché abbiamo, oltre alle altre, anche una valida assicurazione che ci copre dagli infortuni lavorativi ed extra lavorativi in base al nostro contratto nazionale, sempre che l’azienda abbia regolarmente assicurato i propri dirigenti (a noi stessi la verifica). Ma se a livello personale siamo coperti, qual è la situazione dei nostri familiari? Mogli, mariti e figli, ad esempio, hanno un’assicurazione personale contro gli infortuni, sono stati assicurati da noi o, come si dice in gergo, sono scoperti? Forse anche qualcuno tra di noi, più che sottovalutare il problema, non ha avuto nemmeno tempo e modo di riflettere sul fatto che ci potessero essere dei potenziali rischi per i nostri cari. Da ultimo, ricordiamo la problematica della cosiddetta “Long term care”, la copertura assicurativa che garantisce i mezzi finanziari per affrontare gli elevati costi in caso di non autosufficienza. In Europa, per questo tipo di polizze, si passa da una realtà come quella tedesca, in cui la copertura Ltc ha per legge carattere di obbligatorietà, a quella italiana, nella quale non solo il significato, ma la stessa denominazione “Ltc” è praticamente sconosciuta ai più.

Le assicurazioni non vengono viste dagli italiani come uno strumento di prevenzione, ma come una spesa accessoria da fare solo se ci sono i soldi o, peggio, sono già “stato scottato” almeno una volta.

NOVEMBRE 2011

41


••12SCI.2012

21-11-2011

11:51

Pagina 42

INIZIATIVE MANAGERITALIA

SUPER SKI IN ALTA BADIA DAL 12 AL 19 FEBBRAIO A CORVARA (BOLZANO) XXXII COPPA DI SCI MANAGERITALIA CON SETTIMANA BIANCA

L

La coppa di sci approda quest’anno a Corvara, una delle più belle località dell’Alta Badia, nel cuore delle Dolomiti altoatesine. Costruito in stile alpino, l’hotel Greif che ci ospiterà si trova ai piedi del monte Sassongher e gode di uno splendido panorama su Corvara e sulle vette dolomitiche che la circondano. Nota per la sua stra-

Per maggiori informazioni www.manageritalia.it oppure 0229516028

42

NOVEMBRE 2011

ordinaria posizione, è circondata da imponenti montagne di maestosa bellezza: il gruppo del Sella, il Sasso Croce, il Conturines. Il paese mantiene intatte le tradizioni della cultura ladina e offre ai suoi ospiti un’atmosfera autentica e vacanziera e un comprensorio sciistico unico, con piste tra le più esaltanti dell’area Carosello Dolomiti Superski. SPORT E DIVERTIMENTO Per non deludere la voglia di stare insieme e divertirsi l’équipe dell’albergo vi farà compagnia sulle piste da sci, ma sarà a disposizione anche per organizzare giochi,

tornei, passeggiate sulla neve e shopping. Non dimenticatevi il costume, per non perdere la possibilità di usufruire della zona benessere, che comprende lussuose piscine, idromassaggi, idromassaggi cervicali e docce a pioggia. La zona wellness con sauna e con terapiste professionali propone invece massaggi rigeneranti, orientali e trattamenti estetici all’avanguardia. Le serate si concludono con musica dal vivo, cabaret e ancora tanti giochi. Per i più sportivi in paese è possibile praticare tennis al coperto, pattinaggio sul ghiaccio, squash, gite su slitte a cavallo e parapendio.


21-11-2011

11:51

Pagina 43

BAMBINI E ADOLESCENTI Per i più piccoli (4-12 anni) è attivo il Birba Club che organizza giochi e attività sportive e assistenza garantita anche durante il pranzo, fino al pomeriggio. COMPRENSORIO SCIISTICO Corvara è la porta per accedere alla prestigiosa area Dolomiti-Superski. Per campioni e principianti 130 km di piste, 55 dei quali con innevamento artificiale. Cinque le scuole di sci, con un asilo-sci (dai 3 anni) animato da istruttori esperti. Per i fondisti, 40 km di pura emozione tracciati attraverso boschi e radure di conifere e abeti.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE

••12SCI.2012

SOLO SOGGIORNO COMFORT ADULTI non sciatori in doppia 750 in doppia uso singola 900 3° e 4° letto* 675 BAMBINI** da 4 mesi a 2 anni nc da 2 a 4 anni nc da 4 a 11 anni nc

free 250 650

SUPERIOR

sciatori

non sciatori

sciatori

1.050 1.200 945

850 1.050 765

1.200 1.400 1.080

free 350 900

free 300 750

free 400 1.000

* Le camere quadruple sono solo SUPERIOR ** Le tariffe dei bambini si intendono se in camera con due adulti Le camere saranno consegnate alle ore 17 (primo pasto in entrata: cena) e dovranno essere rilasciate entro le 10 del giorno di partenza (ultimo pasto in uscita: pranzo).

LA QUOTA NON SCIATORI COMPRENDE Cocktail di benvenuto; sistemazione in camere a due letti con servizi; cena di arrivederci; pensione completa con vino della casa e acqua minerale ai pasti; animazione diurna e serale; Birba club (4-12 anni) a orari prestabiliti; piscina; accesso alla sauna; servizio pubblico skibus; parcheggio esterno incustodito. LA QUOTA SCIATORI COMPRENDE Tutto quanto indicato nella quota NON sciatori più skipass Dolomiti Superski per 6 giorni (munirsi di fototessera) valido dal giorno dopo l’arrivo fino al giorno precedente la partenza; disponibilità di 7/8 maestri per 5 giorni. Penali per annullamenti 50% della quota, dal 30° al 15° giorno dalla partenza; 100% della quota, a meno di 14 giorni dalla partenza. Chi volesse iscriversi esclusivamente alla gara di sci può telefonare a Manageritalia Servizi allo 0229516028. La quota di iscrizione alla sola gara è di € 25, da pagarsi in loco.

NOVEMBRE 2011

43


••12SCI.2012

21-11-2011

11:51

Pagina 44

HOTEL GREIF ****

Informazioni utili

Str. Parus, 15 Altabadia - 39033 Corvara (BZ) Tel. +39 0471836101 - Fax +39 0471836840 Carte di credito accettate: Circuito Carta Sì e Visa COME ARRIVARCI In auto: autostrada del Brennero A22 uscita Chiusa, statale della Val Gardena, si prosegue verso Val Badia, Corvara. Da Belluno A23, Agordo, Passo Campolongo, Val Badia. In treno: stazione ferroviaria di Brunico a 38 km.

Modalità di prenotazione e versamento della quota di partecipazione Inviare la sola scheda di prenotazione, pubblicata nella pagina a fianco, senza effettuare il pagamento. Manageritalia Servizi, ricevuta la scheda, provvederà al più presto a confermarvi la prenotazione o, nel caso fossero già esaurite le camere, ad avvertirvi dell’inserimento del vostro nominativo nella lista d’attesa. Una volta avvenuta la conferma da parte di Manageritalia Servizi, spetterà a voi provvedere, entro massimo 5 giorni, al pagamento con bonifico bancario (in un’unica soluzione) intestato a Hotelturist Spa presso Sparkasse, agenzia di Corvara in Badia, Iban IT 02 H060 3400 0000 5000 342 (indicare nome e causale: gruppo Manageritalia – Corvara, 12-19 febbraio 2012). Copia del bonifico timbrato dalla banca dovrà poi essere inviata a Manageritalia Servizi, via Stoppani 6, 20129 Milano, oppure al numero di fax 0229516093. Chi necessita di fattura dovrà richiederla al momento della prenotazione.

LE PRENOTAZIONI SONO APERTE FINO AL 27 GENNAIO 2012

NON VENGONO ACCETTATE PRENOTAZIONI TELEFONICHE.

REGOLAMENTO Gara in programma: slalom gigante in due manche (sabato18 febbraio). Partecipanti: possono gareggiare gli iscritti a Manageritalia, i loro familiari e ospiti, tesserati Fisi e non (questi ultimi dovranno provvedere personalmente alla propria assicurazione). Eventuali tesserati Fisi dovranno comunicare all’atto dell’iscrizione il punteggio e la categoria di appartenenza. Responsabilità. Nessuna responsabilità verrà assunta per quanto possa accadere a concorrenti o a terzi durante allenamenti o gare.

44

NOVEMBRE 2011


21-11-2011

scheda di prenotazione

••12SCI.2012

11:51

Pagina 45

SCHEDA DI PRENOTAZIONE 32a COPPA DI SCI MANAGERITALIA 12-19 FEBBRAIO 2012 HOTEL GREIF • CORVARA (BZ) Da ritagliare e inviare a:

MANAGERITALIA SERVIZI VIA STOPPANI 6 • 20129 MILANO • TEL. 0229516028 • FAX 0229516093

Cognome...................................................................... Nome .......................................................................... Associazione Via .......................................................................................................................................................................... Città Tel. .................................................................. Cell. ................................................................ Email

....................................

....................................................

..............................................................................

PRENOTO PER ME STESSO 1. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*

䡺 partecipo alla gara

tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria..................

E/O PER LE SEGUENTI PERSONE 2. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*

䡺 familiare

䡺 ospite

䡺 partecipa alla gara

䡺 Associato/Associazione ........................................ tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria.........................

3. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*

䡺 familiare

䡺 ospite

䡺 partecipa alla gara

䡺 Associato/Associazione ........................................ tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria.........................

4. ........................................................................................................................................ data di nascita .......................... codice fiscale 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺*

䡺 familiare PRENOTO:

䡺 ospite

䡺 partecipa alla gara

CAMERA COMFORT CAMERA SUPERIOR

䡺 Associato/Associazione ........................................ tesserato Fisi punteggio 䡺䡺䡺䡺 categoria.........................

䡺 doppia uso singola 䡺

doppia uso singola

䡺 doppia 䡺 doppia

䡺 tripla 䡺 tripla

PARCHEGGIO COPERTO (€ 8 al giorno da pagarsi in loco fino a esaurimento posti)

䡺 n. 䡺

quadrupla

Mi impegno a pagare la quota di € .................................... con bonifico bancario appena avuta conferma della mia prenotazione da parte di Manageritalia Servizi

Firma * Dato obbligatorio richiesto ai fini assicurativi

.....................................................................................................................


••13TRABUCCHI

21-11-2011

13:31

Pagina 46

Cultura

TEMPI

FLUIDI L

Società, economia e sostenibilità: qualche riflessione sulla “nuova” Modernità liquida di Zygmunt Bauman

A METAFORA DELLA SOCIETÀ LIQUIDA creata e

utilizzata dal grande sociologo polacco Zygmunt Bauman nasce per comprendere i molteplici fenomeni della società contemporanea e i loro continui cam-

biamenti (i liquidi, diversamente dai corpi solidi, non

mantengono una forma duratura, ma la cambiano

continuamente per adeguarsi ai nuovi contenitori). Vale la pena segnalare l’interessante prefazione che il nostro autore ha fatto per la nuo-

va edizione – la prima è del 2000 – del suo Modernità liquida, ormai un testo classico della sociologia. La nuova prefazione è come un breve saggio con un’analisi acuta dei nuovi problemi che, nell’ultimo decennio, si sono affacciati sul pano-

Romano Trabucchi

rama del mondo e sulle cui implicazioni l’autore, com’è nel suo stile, ci richiama a riflettere. Diversamente dal passato, oggi non abbiamo più i valori e le certezze della “prima” modernità, quella denominata, appunto, solida (in contrapposizione a quella liquida), caratterizzata dalla fiducia diffusa nel progresso scientifico e tecnologico, nella crescita illimitata della produzione e dei consumi, nelle istituzioni dello Stato-nazione e, soprattutto, nella capacità di controllo del futuro. Oggi i problemi che abbiamo davanti sono estesi, complessi, profondamente interconnessi e riguardano l’intero pianeta (anche le manifestazioni di protesta per le strade e nelle piazze sono diventate globali!), mentre noi non possediamo un modello globale del divenire sociale. Quello che sappiamo è che l’unica costante è il cambiamento e l’unica certezza è l’incertezza. Vivere in un “campo minato” Per usare un’immagine efficace dello stesso Bauman, vivere nelle con-

46

NOVEMBRE 2011


••13TRABUCCHI

21-11-2011

11:52

Pagina 47

dizioni liquido-moderne è come

paesi, creando una serie di incon-

camminare su un campo minato:

venienti e costi sociali e umani.

tutti sanno che uno scoppio può

Bauman ne ha parlato spesso nei

verificarsi ovunque e in qualsiasi

suoi saggi, sottolineando quale

momento, ma nessuno sa dove e

profondo mutamento esso intro-

quando.

duca nella condizione umana, se-

Però la conseguenza più impor-

colarmente abituata a comunità

tante è che oggi, su un pianeta

relativamente stabili, anche per-

globalizzato, le esplosioni pro-

ché territorialmente delimitate.

Le conseguenze

vocate da cause locali si riper-

Alla base del grande fenomeno

delle deregulation

cuotono in tutto il mondo e inve-

dell’immigrazione c’è, fra l’altro,

Un’altra ragione di allarme (col-

stono, più o meno direttamente,

l’ingiusta distribuzione delle ric-

legata alla precedente) che ci ri-

ognuno di noi, come sperimen-

chezze a livello planetario.

corda Bauman nel suo breve sag-

tiamo ogni giorno. Nel villaggio

Basta pensare, come ci invita

gio è quella relativa alla crescita

globale non solo tutti sappiamo

Bauman, all’abisso sempre più

economica, elemento che aveva

tutto di tutti, ma “subiamo” an-

profondo che divide la parte

costituito un caposaldo della con-

che tutto da tutti!

opulenta degli abitanti del piane-

cezione della prima modernità e

Perciò è importante fare attenzio-

ta da quella povera: un quinto

il cui corollario è stato quello di

ne a ciò che accade e a ciò che po-

della popolazione mondiale go-

promuovere stili di vita ipercon-

trà accadere. Secondo Bauman fra

de del 74% del reddito annuale di

sumistici con un utilizzo sempre

i nuovi problemi emersi nell’ulti-

tutto il pianeta, mentre il quinto

maggiore di materiale ed energia

mo decennio che stanno divenen-

più povero deve accontentarsi

naturali. Questo fatto ha avuto

do preoccupazioni assillanti c’è,

del 2%: un divario sempre più in-

una serie di ripercussioni sia sul

ad esempio, quello del numero

sostenibile. Non si tratta solo di

piano umano sia, soprattutto, su

sempre maggiore di persone sen-

un problema astratto di giustizia;

quello della sostenibilità ecologi-

za fissa dimora che si spostano

c’è, soprattutto, un pericolo per

ca. Per Bauman, sul piano econo-

nel mondo (migranti, profughi,

la democrazia e per la sostenibi-

mico «la liquidità della nostra

esuli) e che arrivano nei nostri

lità del pianeta.

condizione è riconducibile so-

Nel villaggio globale non solo tutti sappiamo tutto di tutti, ma “subiamo” anche tutto da tutti

NOVEMBRE 2011

47


••13TRABUCCHI

21-11-2011

11:52

Pagina 48

Cultura del futuro e voglia evitare una prospettiva distruttiva o suicida, dovrà risolvere questi problemi, cercando di riunificare potere e politica. Assillati come siamo dalla nostra vita liquido-moderna, tendiamo a rimuovere questi problemi più generali e ci dimentichiamo che crescenti livelli di opulenza (per la parte fortunata del pianeta) si traducono in crescenti livelli di consumo, per cui la crescita economica diventa uno dei problemi più urgenti da affrontare (come ci ricordano anche i milioni di manifestanti nelle città di tutto il monZygmunt Bauman

do). È probabile che la crescita economica e la sostenibilità am-

La profonda crisi economico-finanziaria potrebbe essere l’occasione per cambiare strada

prattutto a ciò che è compendia-

bientale diventino i temi di una

to nel termine deregolamentazio-

nuova prospettiva che richiederà

ne: alla separazione del potere

a ciascuno di noi stili diversi di vi-

(capacità di fare) dalla politica

ta. Forse la modernità liquida, ri-

(capacità di decidere cosa fare), e

visitata, finirà per suggerirci una

di conseguenza a un’assenza o

visione diversa della storia e del

debolezza delle agenzie (cioè a

progresso umani, in cui la rincor-

un’inadeguatezza degli strumen-

sa alla crescita economica non do-

ti rispetto agli obiettivi) e al poli-

vrà più costituire una tendenza ir-

centrismo dell’azione in un pia-

reversibile e irrevocabile.

neta integrato da una fitta ragna-

Dovremo, forse, cambiare strada!

tela di interdipendenze» (p. XIII).

E l’occasione ci potrebbe essere data proprio dalla profonda crisi eco-

48

NOVEMBRE 2011

Problemi urgenti

nomico-finanziaria che sta inve-

Ciò significa che con le ricette ul-

stendo l’intero pianeta e, in parti-

traliberistiche che hanno determi-

colare, le nazioni opulente dell’Oc-

nato la deregolamentazione, le

cidente. Saremo in grado di ripen-

possibilità di agire nel mondo eco-

sare e ricostruire l’economia, ridu-

nomico si sono moltiplicate e le

cendo in modo sistematico la no-

condizioni di “liquidità” sono au-

stra dipendenza dal consumo del-

mentate in modo sproporzionato

le risorse naturali? Forse saremo

così come è aumentato il prelievo

un po’ meno liquidi, ma più solida-

delle risorse naturali.

mente orientati sui grandi proble-

Ma una società che si preoccupi

mi del futuro dell’umanità.


••14ATUPERTU

21-11-2011

11:53

Pagina 49

A TU PER TU CON... CON... a cura della redazione

a tu per tu...

Claudio Lamperti Nato il 15 giugno 1965 a Milano Azienda: Panasonic Italia Qualifica: managing director Associato: Manageritalia Milano Sport preferito: calcio Film preferito: Animal House Libro preferito: La talpa di John Le Carré Luogo di villeggiatura preferito: Scozia Motto: Guida con l’esempio Lei vanta un significativo background professionale nel settore dell’elettronica di consumo, cosa ci può dire in generale dell’andamento del mercato? «Il mercato dell’elettronica di consumo rappresenta circa 15 miliardi di euro, valore sostanzialmente immutato nel corso di questi ultimi anni, nonostante le ben note crisi finanziarie che hanno messo in difficoltà ben maggiori altri settori. Questo testimonia la buona salute di un comparto che è sempre stato in grado, tramite l’innovazione, di presentare prodotti nuovi per soddisfare meglio bisogni esistenti, ad esempio gli elettrodomestici dai consumi ridotti, o per intercettare nuove esigenze, ad esempio gli smartphone per una vita sempre connessa. Nel 2011 il mercato sta invece affrontando un momento di crisi che porterà a una diminuzione stimata di circa il 10% a causa di una minore incidenza di novità per contrastare la generale diminuzione dei consumi».

Quanto è importante la meritocrazia in azienda? Come viene perseguita in Panasonic? «Panasonic ha una politica di gestione del personale basata sul performance management e sul variable pay. Manager, forza vendita, marketing e pre sales (quasi il 70% della totalità aziendale) hanno una percentuale importante della loro retribuzione legata al raggiungimento di obiettivi individuali, di divisione e aziendali. Le performance eccellenti vengono riconosciute con una scala di progressione estremamente premiante, mentre le performance che non raggiungono almeno il 95% dei risultati attesi non accedono ad alcun premio. Inoltre abbiamo un sistema strutturato di gestione delle performance (PPP) che ha l’obiettivo di valutare e premiare il più possibile oggettivamente le performance dei collaboratori, tenuto conto dei risultati raggiunti e delle competenze sviluppate. La gestione dei talenti è un’altra area critica di particolare attenzione: esistono processi strutturati

che prevedono la nomina e la selezione degli high potential in maniera oggettiva (ad esempio, attraverso assessment centre) e secondo standard comuni a livello europeo». Quale sarà il futuro della televisione? «La televisione si è reinventata più volte in questi ultimi anni, passando dalle ingombranti tv a tubo catodico agli ultra sottili schermi piatti, dai semplici “televisori a colori con telecomando e televideo” a schermi ad alta definizione con immagini tridimensionali, ma soprattutto da schermi utili solo per la ricezione di programmi predefiniti all’essere una finestra sul mondo e sugli interessi di ciascuno di noi. Oggi la televisione è uno schermo che grazie alle molteplici possibilità di collegamento con ogni sorgente di suoni o immagini presente in casa e con il collegamento diretto a internet ci permette di essere sempre connessi per vedere le nostre foto o video, creare i nostri palinsesti e per darci la possibilità di effettuare comodamente dalla nostra poltrona preferita qualunque operazione che prima era fattibile solo su un piccolo e defilato schermo di computer. Anche le evoluzioni future del nostro modo di vivere e interagire saranno accompagnate da una parallela evoluzione del mezzo televisivo, magari più sottile (arrotolabile?), più grande (espandibile?), più connesso (in modo più intuitivo?) o più coinvolgente (al di là dello schermo?)». NOVEMBRE 2011

49


••15VAVASSORI.od&m

21-11-2011

11:54

Pagina 50

Indagine

RETRIBUZIONI AGGIUNGI UN

FOCUS SUL TOP IN AZIENDA MANAGEMENT Il rapporto di Od&M sui compensi dei vertici aziendali. Per amministratori delegati, direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche, più trasparenza e variabile legato alle performance aziendali

I

L TEMA DELLE REMUNERAZIONI DEI VERTICI AZIENDALI continua a essere di grande attualità. È inoltre oggetto di particolare attenzione da parte degli organi di controllo e vigilanza (Fsb-Financial stability board, Parlamento europeo, Banca d’Italia, Isvap, Consob), del governo e dei media. Le istituzioni si stanno occupando del fenomeno in maniera decisamente signi-

ficativa da alcuni anni, attraverso proposte, normative e provvedimenti volti a indirizzare le modalità di definizione dei compensi degli amministratori e dei top manager, la loro trasparenza e, seppur indirettamente, tentare di “tenerle sotto controllo”. Il contesto normativo e sociale richiede alle aziende di operare sulla base di informazioni ad hoc e su benchmark professionali di mercato. Queste considerazioni hanno portato la società specializzata in indagini retributive, Od&M, a svolgere già dal 2009 un’analisi approfondita dei bilanci, delle relazioni sulla corporate governance e dei documenti sulle politiche retributive delle società quotate denominata “Executive compensation”. Nell’ultimo rapporto, uscito a fine settembre 2011, sono stati analizzati 1.928 profili remunerativi relativi ai membri del consiglio di amministrazione, direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche, fornendo tutte le informazioni sull’entità delle remunerazioni, sulla composizione dei pacchetti retributivi dei ruoli di vertice e sulla diffusione dei piani di medio-lungo termine e delle clausole accessorie.

Mario Vavassori Settori e dimensioni aziendali Il primo aspetto che emerge dal lavoro svolto riguarda l’importanza della segmentazione dei dati raccolti, per poter restituire un’analisi approfondita e significativa delle diversità di trattamento remunerativo esistenti tra settori di business e dimensioni aziendali diversi (in termini di classi di ricavo e capitalizzazione) e tra imprese quotate in listini borsistici differenti. 50

NOVEMBRE 2011


••15VAVASSORI.od&m

22-11-2011

9:18

Pagina 51

Tabella 1 - Caratteristiche delle aziende del campione (dati al 31 dicembre 2010)

L’universo delle società quotate

Emerge chiaramente come esista

presenta, infatti, caratteristiche

innanzitutto una stretta correla-

molto eterogenee al suo interno

zione tra dimensione aziendale ed

(tabella 1). Per evitare una lettura

entità della remunerazione. Gli

“scandalistica” di dati remunera-

importi più elevati, infatti, si tro-

tivi non contestualizzati è stata

vano nel segmento Fste Mib del

realizzata un’accurata analisi del

nostro campione (capitalizzazio-

Un’altra osservazione interes-

mercato di riferimento per identi-

ne superiore a 11 miliardi di euro)

sante riguarda la componente

ficare il segmento appropriato con

e sono pari a 1.820.138 euro, men-

fissa della remunerazione, che ri-

cui confrontarsi. Un esempio di

tre gli amministratori delegati ap-

sulta preponderante nella com-

lettura delle remunerazioni se-

partenenti a imprese con ricavi in-

posizione del pacchetto retribu-

condo questo approccio sulla po-

feriori a 100 milioni di euro perce-

tivo dei vertici, confermando

sizione di amministratore dele-

piscono mediamente 292.117 eu-

una caratteristica tipica delle

gato è illustrato nel grafico 1.

ro, cioè più di sei volte in meno.

aziende italiane.

La componente fissa risulta preponderante

NOVEMBRE 2011

51


••15VAVASSORI.od&m

21-11-2011

11:54

Pagina 52

Indagine Grafico 1 - Composizione del pacchetto retributivo dell’ad suddiviso per segmentazioni

Parte variabile

totale della remunerazione degli

un livello di correlazione non an-

e performance aziendali

executive. Per il direttore genera-

cora significativo ma in aumento

Quest’anno, tuttavia, l’indagine

le, in particolare, l’incremento del-

rispetto all’anno precedente: nella

ha rilevato che la parte variabile

la retribuzione totale è stato gene-

maggior parte dei casi (il 60% cir-

ha contribuito alla crescita com-

rato da un aumento della quota di

ca), a fronte di un miglioramento

plessiva dei compensi, incidendo

variabile del 130% rispetto alla ri-

della performance aziendale è cre-

mediamente per circa il 30% sul

levazione precedente.

sciuta contestualmente la quota

Il rapporto ha inoltre analizzato il

variabile percepita (o viceversa,

valore del bonus percepito e delle

quando è peggiorata la prima è di-

performance aziendali, con lo sco-

minuita anche la seconda).

A fronte di un miglioramento della performance aziendale è cresciuta contestualmente la quota variabile percepita

52

NOVEMBRE 2011

po di indagare se esista una correlazione tra parte variabile della re-

Le performance sostenibili

munerazione e performance eco-

Per quanto riguarda la diffusio-

nomiche realizzate dalle società.

ne dei piani di incentivazione di

A tal fine sono stati considerati al-

medio-lungo periodo che hanno

cuni indicatori di performance

come obiettivo principale la so-

reddituali, in particolare Roe, uti-

stenibilità delle performance nel

le netto ed Ebit, e si è riscontrato

tempo, e che rivestono un ruolo


••15VAVASSORI.od&m

21-11-2011

11:54

rilevante nei pacchetti del verti-

Pagina 53

zate ha piani di medio-lungo pe-

LA REMUNERAZIONE AL VERTICE AZIENDALE

riodo per il proprio vertice azien-

I consigli per orientarsi correttamente

ce, la metà delle aziende analiz-

dale, soprattutto piani basati su strumenti finanziari. Il 15% delle aziende utilizza sistemi di incentivazione monetari (long term incentive cash), in prevalenza associati a piani “equity based”; l’utilizzo di piani long term incentive cash, pur contenuto, è in aumento rispetto all’anno precedente. Tale incremento è in contrapposizione all’utilizzo di piani “equity based” che, invece, sono in leggera diminuzione, soprattutto in

• Importanza della segmentazione per un corretto posizionamento retributivo.

• Approcciare il tema della remunerazione del vertice in modo strutturato, prendendo in considerazione il contesto normativo.

• Verificare la correlazione tra bonus e performance aziendale. • Rafforzare la consapevolezza che il tema della trasparenza per le figure di vertice rimarrà sempre un fattore con elevato impatto reputazionale.

• Importanza dell’equità esterna, interna e del “giusto compenso” per ogni organizzazione, aspetti che devono essere allineati a strategia, cultura e valori dell’azienda.

relazione ai piani di stock option. Questi piani di medio-lungo periodo sono maggiormente diffusi nel settore industria e nelle

guarda l’utilizzo da parte delle

Questo tema, infatti, è tra i punti

grandi aziende.

aziende delle clausole accessorie

trattati dalle recenti disposizioni

L’analisi, inoltre, ha evidenziato

(quasi il doppio di quanto rileva-

normative, in particolar modo

una maggiore informativa nei bi-

to nel 2009), confermando un

dalla Consob (24 febbraio 2011),

lanci e nelle relazioni sulla corpo-

sempre maggiore allineamento a

che garantisce al pubblico e alla

rate governance per quanto ri-

quanto richiesto dalla normativa.

comunità finanziaria maggiore

Grafico 2 - Esempio di multiplo retributivo – confronto 2009 vs 2010

NOVEMBRE 2011

53


••15VAVASSORI.od&m

21-11-2011

11:54

Pagina 54

Indagine te è sicuramente il confronto con

Cosa fornisce il rapporto di Od&M Consulting:

il mercato di riferimento in termini di posizionamento, ma sono altrettanto importanti il tema

informazioni detta-

dell’equità interna e del “giusto

gliate e segmentate

compenso”. Una lettura è quella

sulle remunerazioni

del differenziale retributivo, cioè

dei vertici aziendali;

se il rapporto tra le remunerazio-

entità e composizio-

ni del top management e quelle

ne dei pacchetti retri-

degli altri livelli sia percepito fair

butivi;

all’interno dell’organizzazione.

diffusione dei piani

Nel grafico 2 un esempio di mul-

retributivi di medio-

tiplo confrontando quanto emer-

lungo termine e delle clausole accessorie;

analisi approfondita delle figure di amministratore delegato, vi-

La remunerazione dei vertici delle società italiane quotate in borsa EDIZIONE 2011

so nel 2009 con ciò che è stato rilevato nel 2010. Dall’elaborazione emerge come servano circa 45 retribuzioni annue di un neolaureato, circa 20

cepresidente cda; am-

retribuzioni di un quadro e circa

ministratore esecutivo, presidente cda e amministratore de-

10 di un dirigente per ottenere

legato, amministratore non esecutivo, altri dirigenti con re-

quella di un amministratore de-

sponsabilità strategiche, direttore generale, consigliere di

legato di un’azienda operante

gestione, presidente cda e consigliere di sorveglianza.

nel settore finanziario. Dal confronto tra l’esercizio 2009

Od&M è una società di consulenza appartenente a Gi Group

e 2010 emerge una sostanziale sta-

e specializzata nella realizzazione di indagini retributive e ben-

bilità nelle retribuzioni sia di neo-

chmark di metodologie e di pratiche, in particolare nell’ambi-

laureati che di quadri e dirigenti

to di sistemi incentivanti e delle politiche retributive.

appartenenti al settore finanza, che mantiene immutato il multi-

Per maggiori informazioni:

plo retributivo tra queste figure,

www.odmconsulting.com/executive-compensation/ tel. 0244411090

mentre diminuisce lievemente la retribuzione totale annua media dell’amministratore delegato. Rispetto agli Usa (150 volte in media, con punte di 450 volte) il mul-

Stabili le retribuzioni di neolaureati, quadri e dirigenti della finanza

54

NOVEMBRE 2011

trasparenza e visibilità sui diver-

tiplo retributivo è minore. Un mo-

si aspetti della remunerazione.

do per ridurre questo differenziale è lavorare sempre più sulla

Equità interna

componente variabile della remu-

e differenziali retributivi

nerazione, non solo in termini

Quando si tratta di remunerazio-

quantitativi, ma anche sui mecca-

ne del vertice un aspetto rilevan-

nismi che la determinano.


••20RUBRICHE

21-11-2011

11:56

Pagina 55

FUORI UFFICIO Davide Mura

Destinazioni

Una rassegna dedicata a uno dei generi che ha trovato maggiori sviluppi nell’arte italiana dell’Ottocento, in particolare nell’area settentrionale, anche grazie all’influenza del gusto Biedermeier della scuola pittorica di Lione. Tra le opere esposte, i dipinti di Hayez, Induno, Inganni. La meraviglia della natura morta 1830-1910 Spazi espositivi della Fondazione Cassa di risparmio di Tortona. Fino al 19 febbraio

La rassegna “Magico paese di Natale” anima con una serie di eventi Govone, sulle colline del Roero, in Piemonte. Mercatini biologici, spettacoli pirotecnici, concerti, addobbi, presepi e corsi di cucina. Weekend per singoli e famiglie con tour enogastronomici. www.ilpaesedinatale.com; www.piemontevic.com

fuori ufficio

In mostra Frutta e fiori in still life

Sotto il vischio nelle Langhe

Al cinema Superman a Napoli Le vicende della famiglia Sansone all’inizio degli anni ’70, a Napoli, nello sguardo miope e onirico del figlio Peppino. Affresco anticonvenzionale con un cast strepitoso. La kryptonite nella borsa, di Ivan Cotroneo, con Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, Libero de Rienzo, Luigi Catani.

Spa & Relax

Rigenerarsi alle Canarie Una fuga a Gran Canaria per combattere raffreddore e acciacchi. La Lopesan Villa del Conde è un tempio del benessere affacciato sull’oceano, a due passi dalle dune. Per i cultori della forma fisica, area fitness attrezzata, trattamenti di talassoterapia, massaggi e percorsi capaci di rinvigorire mente e corpo nel centro wellness Corallium. www.lopesan.com

Sapori

Caccia ai tavoli per la pasta madre Il punto di forza si intuisce fin dal nome: il lievito naturale che garantisce al cibo una maggiore digeribilità e conservabilità. In zona Porta Romana a Milano, ambiente piccolo ma accogliente, arredato con materiali e prodotti riciclati. È praticamente impossibile trovare un tavolo senza prenotazione: se può infastidire chi decide all’ultimo minuto, è garanzia di cucina impeccabile. Da non perdere i primi. Cena sui 20 euro. Pasta Madre, Via Bernardino Corio 8, Milano, tel. 0255190020. NOVEMBRE 2011

55


••20RUBRICHE

21-11-2011

11:56

Pagina 56

TEST Ida Bona

L

“La parola data è un impegno verso gli altri, ma lo è soprattutto verso se stessi”: questo è il motto di coloro che – perseguendo gli obiettivi che si sono dati – vanno per la propria strada senza mai deviare per percorsi laterali. La loro aspirazione massima è di realizzare e trasmettere un’immagine di sé di persone sempre affidabili, che sicuramente non si rimangeranno mai quanto hanno detto. Ogni impegno preso è un traguardo da raggiungere a ogni costo, senza stare a valutare se sia ancora opportuno, cioè senza fermarsi a riflettere sulla convenienza o meno di continuare un tragit-

Quanto sei rigido?

t est

Da 61 a 80 Sei una persona decisamente “tutta d’un pezzo”. Non ti fermi di fronte a niente quando ti impegni a fare qualcosa: sei estremamente affidabile, non badi a fatica e sacrifici personali pur di rispettare la parola data. Questo fa di te una salda roccia sulla quale un capo o una struttura organizzativa può contare in ogni momento. Il problema è però rappresentato dal fatto che tendi a chiedere altrettanto a chi ti sta intorno e non sempre ti rendi conto che non tutti sono “masochisti”, come finisci per essere tu. Da 41 a 60 Sai dosare il rispetto per la parola data e la capacità di valutare le circostanze: a volte è più utile saper ricominciare da capo seguendo una strada diversa che continuare con ostinazione a cercare di portare a termine le cose iniziate nel modo previsto. Sai concederti la possibilità di considerare ciò che non sei riuscito a completare come una scelta inopportuna più che come un errore personale di cui sentirsi colpevole. Da 20 a 40 Forse sarebbe utile cominciare a pensare che a volte ci si deve sforzare di mantenere gli impegni presi senza lasciarsi trasportare dagli eventi o inseguire tutte le occasioni che si presentano senza mai concludere niente.

56

NOVEMBRE 2011

to che potrebbe essere stato mal calcolato in partenza o essersi modificato cammin facendo. Ciò vale sia per gli impegni presi con altri che con se stessi. La coerenza e la lealtà sono elementi costitutivi della dirittura morale, ma vanno temperate con la capacità di rivedere criticamente – momento per momento – ciò che si sta facendo alla luce degli eventi. Il che non vuol dire essere delle banderuole, ma significa essere capaci di ripensare alle proprie posizioni, ammettendo anche di avere sbagliato, sempre consapevoli che ciò che più conta è evitare che la tenacia e la costanza diventino testardaggine e rigidità.

Con voto da 1 a 4, dove 1 significa “poco” e 4 “molto”

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.

Quando inizio qualcosa non mi faccio distrarre da niente Se non riesco al primo colpo, continuo a ritentare finché non ce la faccio Non amo i cambiamenti Mantengo sempre e a ogni costo gli impegni che prendo Quando decido qualcosa ci penso prima e poi non cambio parere Ogni rinuncia a completare quello che ho iniziato è per me una sconfitta Evito di fare troppi programmi contemporaneamente Non mi piacciono le persone che parlano troppo Non ho una buona opinione di coloro che hanno smesso tante volte di fumare senza riuscirci I miei principi hanno sempre guidato la mia esistenza Le difficoltà non mi scoraggiano, anzi, sono per me uno stimolo Mi piace fare programmi a lungo termine Cerco sempre di raggiungere gli obiettivi rispettando il piano preventivo che mi faccio Preferisco evitare di fare promesse se non sono più che certo di poterle rispettare Sono considerato una persona molto affidabile Il mantenere gli impegni che mi sono dato a volte mi è costato grandi sacrifici Non faccio capire quanto mi pesi a volte non deflettere da quanto mi sono proposto Non arrivo mai in ritardo agli appuntamenti, anzi, spesso sono ampiamente in anticipo Sono tra i pochi che sono riusciti a sfruttare completamente gli abbonamenti fatti (teatro, palestra ecc.) Sono sempre attento a tenere separate le fantasie e i sogni dai progetti per il futuro

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4

1

2

3

4


••20RUBRICHE

21-11-2011

11:56

Pagina 57

LIBRI strenne Davide Mura

La bibbia del giardinaggio Prima regola: non demordere. Per chi vuole dedicarsi alla coltivazione di fiori, alberi da frutto e ortaggi una guida chiara e completa, ricca di consigli pratici e informazioni. Talee, innesti, cura dei cespugli e molto altro con più di 2.000 immagini. Enciclopedia del giardinaggio, Royal Horticultural Society, De Agostini, pagg. 480, € 40.

Un Natale di ebook

libri

Su www.bookrepublic.it ebook in italiano da inviare come dono via email. Tra le novità i quattro romanzi egizi di Wilbur Smith, Il dio del fiume, Il settimo papiro, I figli del Nilo e Alle fonti del Nilo, Longanesi, 2.300 pagine in un unico ebook, € 23,99.

L’arte come un gioco La sfida di Alain Korkos è avvicinare i bambini all’interpretazione di 62 opere d’arte celebri

Quadreria delle meraviglie Attorno al 1690, nel palazzo della famiglia Borromeo sull’Isola Bella del Lago Maggiore, viene inaugurata una collezione di dipinti dall’immenso valore artistico e che rivela un gusto raro e raffinato. Il volume, a cura di Alessandro Morandotti e Mauro Natale, presenta questa raccolta preziosa attraverso una panoramica completa delle 103 opere esposte nella cosiddetta ala del generale Berthier. Ogni opera è accompagnata da una scheda descrittiva sulle vicende che l’hanno portata nella collezione e che permette di approfondire la storia dell’arte lombarda e italiana. Il numero dei dipinti esposti rimase costante nel tempo, ma l’originaria predominanza della pittura barocca dell’Italia settentrionale e lombarda venne col tempo modificata soprattutto in seguito al cambiamento di gusto in età neoclassica. Tra i nomi di artisti illustri rappresentati dalla quadreria, l’unica pervenuta integra in ambito lombardo, Raffaello, Correggio e Guido Reni. Collezione Borromeo - La Galleria dei Quadri dell’Isola Bella, Silvana Editoriale, pagg. 416, € 140.

solleticando la loro curiosità. Un libro per apprezzare i dettagli e scoprire i grandi maestri divertendosi. Anche per gli adulti. Entrate nel quadro!, Alain Korkos, L’Ippocampo, pagg. 160, € 18.

Il giallo è servito «Questo libro è come un pranzo di Natale preparato da un vero chef. E lo chef sono io!».

Regina indiscussa del giallo, la Christie presenta lei stessa questa raccolta di racconti. Gli ingredienti ci sono tutti e tra gli invitati al banchetto non mancano naturalmente l’investigatore Poirot e un’anziana ma infallibile osservatrice chiamata Miss Marple. Un’ottima compagnia per fuggire dalle conversazioni di circostanza e non sprofondare addormentati sul divano. Il caso del dolce di Natale e altre storie, A. Christie, Oscar Mondadori, pagg. 264, € 9,50. NOVEMBRE 2011

57


••20RUBRICHE

21-11-2011

14:11

Pagina 58


••20RUBRICHE

21-11-2011

11:56

Pagina 59

LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)

Gli aumenti retributivi per i quadri dei trasporti e delle agenzie marittime

lettere

Sono un quadro vostro associato. Vorrei gentilmente avere informazioni circa un eventuale aumento contrattuale (o rinnovo del contratto) riguardante le case di spedizioni e agenzie marittime che dovrebbe essere stato applicato dal mese di gennaio 2011. P.G. - Verona Dal quesito del nostro lettore non è chiaro se si debba fare riferimento al contratto collettivo nazionale di lavoro delle imprese di trasporto e spedizione merci o quello delle agenzie marittime, considerando inoltre che entrambi prevedono aumenti retributivi a decorrere dal mese di gennaio 2011. L’indicazione del ccnl che disciplina il rapporto di lavoro è di norma contenuta nella lettera di assunzione, in mancanza bisognerà chiedere tale informazione all’ufficio che gestisce il personale per la sua azienda. Vediamo cosa prevedono i due contratti. Agenzie marittime: l’accordo economico è stato sottoscritto il 12 febbraio 2009, ma solo a seguito del successivo accordo del 16 marzo dello stesso anno è stata sciolta la riserva e sono stati confermati gli aumenti retributivi, che per il livello più elevato (il settimo) erano pari a 56,99 euro mensili a decorrere dal 1° gennaio 2010, e a ulteriori 56,99 euro mensili a decorrere dal 1° gennaio 2011. Ai lavoratori in forza alla data di stipula dell’accordo del 12 febbraio 2009 è stata inoltre riconosciuta la somma una tantum di 300 euro lorde non assorbibili, a copertura del periodo di vacanza

contrattuale, da corrispondere in eguale misura per tutti i livelli di appartenenza e da pagarsi con la mensilità di marzo 2009. Trasporto e spedizioni merci: l’accordo di rinnovo del 26 gennaio 2011 ha previsto per i quadri un aumento di 45,12 euro mensili a decorrere dal 1° gennaio 2011, un aumento di 32,23 euro a decorrere dal 1° settembre 2011, un aumento di 38,68 euro a decorrere dal 1° febbraio 2012 e, infine, un aumento di 41,26 euro a decorrere dal 1° dicembre 2012. Inoltre, è stato stabilito che, sino alla scadenza del ccnl (31 dicembre 2012), gli aumenti economici previsti dal rinnovo non dovranno essere considerati ai fini della determinazione della 14ª mensilità, della retribuzione del lavoro straordinario (che non riguarda il personale con la qualifica di quadro) e delle festività. Le parti si sono impegnate a verificare la sostenibilità delle intese economiche raggiunte con il rinnovo contrattuale, con l’obiettivo di verificare la competitività aziendale e il mantenimento del livello occupazionale. La verifica inizierà entro gennaio 2012. NOVEMBRE 2011

59


••20RUBRICHE

21-11-2011

11:56

Pagina 60

... AL FIN DELLA LICENZA,

io tocco! Guido Gay

La difesa va difesa

io tocco!

Le Maserati sono auto italiane. Dunque ha fatto bene il ministero della Difesa ad acquistarne 19 destinate ai suoi dirigenti e a blindarle (i costi della blindatura di queste ammiraglie sono enormi e si aggiungono al già pesante prezzo base di ognuna). Ammiraglie per quali dirigenti? Si tratta dei generali e degli ammiragli dirigenti del ministero che (lo scrivente non lo sapeva, disinformato com’è) per i gravi rischi che corrono (!?) hanno bisogno e diritto a particolari tutele e a specifiche difese. Non sono auto di dignitari politici qualunque, come le più o meno 721.000 auto blu che hanno fatto dire al ministro Brunetta “ad abolirle si potrebbe risparmiare un miliardo di euro in tre anni” (Gian Antonio Stella, Corriere della sera del 29 ottobre scorso). Anche solo quattro di queste ammiraglie valgono quanto la dotazione annuale della Dante Alighieri, che tenta di valorizzare l’immagine dell’Italia nel mondo tenendo in vita 423 comitati sparsi per il pianeta e frequentati da 220.000 studenti che seguono ogni giorno 3.300 corsi di italiano. Ma torniamo al problema più importante, quello della difesa. Se per i suoi generali e ammiragli (simpatica l’idea che gli ammiragli abbiano un’ammiraglia e questa – come Maserati – abbia come stemma un tridente come quello del dio del mare) sono così abbastanza tutelati nei loro trasferimenti, quale potrebbe essere l’auto ufficiale del ministro? Secondo

60

NOVEMBRE 2011

me una limousine a vetri oltre che blindati anche oscurati, con a bordo 6-8 agenti armati fino ai denti e, sulla capotte, una mitragliatrice antiaerea e un cannoncino. La difendiamo o no, la Difesa?

I nostri bambini conoscono gli animali? Si direbbe di no, dal momento che è difficile vederne in giro e, quando accade, gli stupori dei bambini fanno scaturire domande talvolta inquietanti o comunque singolari (Fulco Pratesi su “Settegreen” di Corsera n. 4 del 20 ottobre scorso). Percorrendo in treno la Milano-Bologna, in quelle meravigliose campagne (che pur hanno più di un milione di capi di bovini) non si vede una mucca, un cavallo, un’oca, una gallina. Non stupisce che a un bambino in visita a un’oasi Wwf, cui fu messo in mano una tartaruga viva, a notarne i movimenti e dopo averla girata da ogni parte scappasse una domanda del tipo: “Ma dove si mettono le pile?”. Un’altra testimonianza: una madre telefona indignata a un’animatrice che aveva condotto la classe a visitare una fattoria didattica perché la piccola si rifiutava di mangiare le uova dopo aver visto da dove uscissero. Sì, occorre fare di più per far conoscere ai bambini il regno animale. Ma con molta attenzione, per evitare argomenti da riservare a età più adulte. Infatti, come glielo diremmo ai bambini quanto ci mettono i pesci pesca-

ti a morire e in quale modo, come si uccide un maiale nell’aia di una cascina in festa, come si comportano – e noi con loro – i vitelli in un mattatoio e come si svolge l’itinerario di un’aragosta (che piace tanto a mamma e papà) dal mare al piatto attraverso un’immersione da viva in una pentola di acqua bollente? Il rischio è che, da grandi, diventino vegetariani. Come lo scrivente? No, non lo è, ma, confessa, a ogni grigliata di pesce, a ogni bistecca alla fiorentina, a ogni salsicciotto un pensierino ce lo fa e propende piuttosto per le verdure e la frutta. E anche per le uova, pur sapendo del loro singolare e sofferto ingresso all’aria aperta.

Affitti di avi In Svizzera nonnini e nonnine ancora energici e disponibili (sono già più di 500) si sono iscritti al sito www.rentarentner.ch (“affitta un personaggio”) e svolgono con gioia e con discreto guadagno (dai 10 agli 80 franchi all’ora) le incombenze più varie: innaffiare i giardini, leggere favole ai bambini, dare ripetizioni agli scolari, accudire i gatti, disegnare cartoni animati e così via. Lo scrivente, pensionato, è rimasto molto incuriosito da tale opportunità che il suo inventore (Peter Hiltebrand di Zurigo) esporterà presto in altri paesi d’Europa. In effetti – svolgendo qualcuna delle attività sopra descritte – potrei curare meglio la mia salute e aumentare una pensione che non viene mai aggiornata. O no?


21-11-2011

11:35

Pagina 61

ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE

•••21infoMANAGER.OK

ASSIDIR

10 CANDELINE PER LE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA A dieci anni dall’avvio, una panoramica sui servizi di assistenza gratuita unici e all’avanguardia per i dirigenti in momentanea difficoltà

L

A FINE DI OTTOBRE E L’INIZIO DI NOVEMBRE non sono certamente tra i periodi da ricordare per le belle notizie: l’economia, la politica e madre natura non si sono date molto da fare per far sì che nel futuro ci venga voglia di rimpiangere questi momenti. Eppure, a voler cercare, tra le tante notizie negative se ne può trovare anche una che per i 36.000 associati Manageritalia ha un valore positivo e tranquillizzante: sono ormai trascorsi dieci anni da quando la nostra Associazione ha attivato alcune importanti prestazioni di assistenza, riconoscibili e utilizzabili attraverso la card Manageritalia. In occasione della ricorrenza, vale la pena ripercorrere rapidamente la storia e le caratteristiche delle prestazioni fornite che, non senza una punta di orgoglio, rappresentano un “unicum” che ancora oggi non è ancora appannaggio dei colleghi dirigenti appartenenti ad altre categorie. La nostra storia inizia alla fine del 2000, quando venne lanciato il programma “La Volta di Zaffiro”, che offrì a partire dal 2001 a tutti gli associati in modo gratuito una serie di prestazioni nelle aree sanitaria, in Italia e all’estero, viaggi, informazioni e consulenze. Un programma certamente ambizioso, che i meno giovani ricorderanno essere stato collegato, a partire dal 2003, a una card multifunzione che fu descritta su queste pagine così: «La nuova card Fendac (il nome che all’epoca aveva Manageritalia, ndr) raccoglie e unifica in sé le seguenti funzionalità: attesta appartenenza e identità dell’iscritto Fendac, permette di fruire delle convenzioni commerciali e alberghiere Fendac (riservate all’associato e ai familiari), dà diritto alle prestazioni di assistenza “La Volta di Zaffiro” (riservate al solo associato, ma non ai familiari), che sono rivolte alla persona in vari campi, ma soprattutto nei casi di emergenza inerenti la salute». A riprova dell’attenzione che la nostra Associazione ha sempre posto nel cercare di soddisfare le esigenze di tutela più allargate dei propri iscritti, intendendoli prima di tutto come “persone”, le prestazioni di assistenza della “Volta di Zaffiro” vennero in seguito estese a tutta la famiglia del dirigente, ovvero anche ai familiari conviventi, indi-

NOVEMBRE 2011

61


21-11-2011

11:35

Pagina 62

ASSIDIR

•••21infoMANAGER.OK

pendentemente dalla loro età anagrafica. Un pacchetto di prestazioni molto vasto che si pone al servizio dell’associato e a sua difesa intervenendo anche nei casi, meno auspicabili come di vera e propria emergenza.

Europ Assistance Per raggiungere questi obiettivi, dieci anni fa fu scelto un partner che si è rivelato sino a oggi all’altezza del compito: Europ Assistance, compagnia leader in Italia nel settore dell’assistenza privata. A riprova di quanto abbiamo appena affermato, vale la pena ricordare che, dall’entrata in funzione del pacchetto a oggi, la centrale operativa di Europ Assistance ha ricevuto mediamente oltre 1.500 chiamate all’anno, erogando circa 500 interventi di assistenza che hanno riguardato soprattutto la consulenza telefonica con medici specialistici, l’invio di medici a domicilio, l’assistenza in viaggio in Italia e all’estero, l’organizzazione del rientro sanitario, gli anticipi di spese di prima necessità all’estero. Facendo un bilancio possiamo affermare che i servizi di assistenza gratuita offerti utilizzando la nostra card sono tuttora unici e all’avanguardia perché avevamo “visto lontano” riuscendo a individuare, insieme al partner operativo Europ Assistance, le casistiche principali nelle quali poteva essere utile un intervento di assistenza ai colleghi in momentanea difficoltà.

62

NOVEMBRE 2011

Le caratteristiche della polizza di assistenza Qual è la caratteristica della polizza di assistenza, rispetto alle più conosciute coperture assicurative (incendio, furto, responsabilità civile ecc.)? Due aspetti fondamentali. Il primo è che si tratta di un servizio che si attiva a seguito di un’emergenza: la prestazione cioè non consiste nel rimborso di una spesa sostenuta, ma nell’aiutare, con tempestività, l’assicurato a risolvere un problema di una certa importanza imprevisto e imprevedibile (per intenderci, i servizi di intervento sanitario non riguardano le malattie in corso e già note). Da qui discende il secondo aspetto: la prestazione deve essere richiesta tramite una telefonata a una centrale operativa sempre attiva (la struttura organizzativa di Europ Assistance), utilizzando i riferimenti riportati sul retro della card Manageritalia. Non viene quindi fornito un rimborso delle spese nel caso l’associato non si sia rivolto preventivamente alla struttura organizzativa.

Le prestazioni previste Come spesso capita con le prestazioni che non si pagano, alcuni di noi potrebbero aver dimenticato in quali e quanti casi è possibile richiedere l’intervento di Europ Assistance. Ecco quindi una sintetica descrizione delle prestazioni incluse nella copertura gratuita a favore degli associati Manageritalia.


•••21infoMANAGER.OK

21-11-2011

11:35

Pagina 63

I perché di alcuni no

Assistenza sanitaria in Italia • consulto tra specialisti; • informazioni su centri specialistici; • invio di un medico a domicilio; • rientro in ambulanza o taxi a seguito di dimissioni da istituto ospedaliero; • invio di un infermiere a domicilio; • assistenza per cure fisioterapiche riabilitative a domicilio; • invio di una collaboratrice domestica in caso di infortunio; • trasferimento in un altro centro ospedaliero; • rientro dal centro ospedaliero; • prelievo sangue a domicilio e consegna esiti; • consegna medicinali urgenti a domicilio; • traduzione della cartella clinica per consulto con specialista estero; • segnalazione e invio di una baby sitter; • spesa a domicilio. Assistenza sanitaria all’estero • segnalazione di un medico specialista; • informazioni sulla degenza; • prolungamento del soggiorno; • informazioni e segnalazioni di medicinali corrispondenti all’estero; • anticipo spese di prima necessità. Assistenza sanitaria in Italia e all’estero • consulenza medica; • consulenza cardiologica, ginecologica, geriatrica e pediatrica; • rientro sanitario;

Nell’utilizzo di qualsiasi copertura assicurativa, e in particolare in quelle di assistenza alla persona, esistono delle limitazioni ed esclusioni che non sono sempre di facile comprensione da parte dell’assicurato. Se è abbastanza chiaro che il rimborso per un determinato danno ha un importo massimo e che non possiamo chiedere di più, meno facile è comprendere perché alcune prestazioni non vengono offerte o vengono effettuate con modalità diverse da quelle che ci aspetteremmo. Per questo motivo sarebbe meglio informarsi di quanto ci spetta e dobbiamo fare preventivamente, ossia nel momento stesso in cui veniamo a conoscenza di disporre della copertura, e non al verificarsi dell’evento. Oltre al consiglio di informarsi, citiamo due casi particolari che, negli anni, hanno suscitato alcune domande da parte di colleghi. Il primo è quello dell’invio di un’autoambulanza in Italia in caso di emergenza. Secondo le vigenti disposizioni di legge (dpr 27 marzo 1992) la competenza esclusiva dell’intervento appartiene al servizio 118. Il non invio del mezzo dietro una semplice telefonata dell’associato non è quindi un limite della prestazione ma l’impossibilità di operare al di fuori delle regole. Per le emergenze all’estero è invece prioritario contattare Europ Assistance. Il secondo caso è quello del recupero e traino dell’autovettura. Stavolta la prestazione non è compresa nel pacchetto per una precisa scelta: ormai in quasi tutte le polizze di Rca è presente una garanzia per interventi di emergenza sui mezzi in panne o incidentati. Inoltre moltissimi dirigenti usufruiscono già di questa prestazione (auto in leasing o noleggio, offerta inclusa dalla casa automobilistica tra le garanzie, servizio fornito da altre associazioni come Aci o Tci ecc.). Insomma, la copertura di questi eventi tramite la card Manageritalia sarebbe stata molto semplicemente un “doppione”. Si è preferito perciò dedicarla in modo più specifico ad altre aree che, invece, non trovano riscontro tra quelle di cui è facile avere già disponibilità attraverso altri canali.

• rientro con un compagno di viaggio assicurato; • rientro dei compagni di viaggio; • rientro dell’assicurato convalescente; • viaggio di un familiare; • spese d’albergo per il familiare durante il ricovero; • accompagnamento dei minori; • ricerca di familiari in viaggio. Assistenza in viaggio • interprete a disposizione all’estero; • invio messaggi urgenti; • rientro anticipato;

• autista a disposizione per impossibilità alla guida; • anticipo spese di prima necessità; • anticipo spese legali all’estero.

Per approfondire le caratteristiche specifiche delle singole prestazioni e le limitazioni ed esclusioni previste, rimandiamo alla lettura delle Condizioni di assicurazione inviate agli associati e ricordiamo che sono integralmente riportate sul sito www.assidir.it alla pagina “Assistenza Manageritalia”.

NOVEMBRE 2011

63


•••21infoMANAGER.OK

21-11-2011

11:35

Pagina 64

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE 2011

FASDAC

Una nuova iniziativa totalmente gratuita a favore di tutti gli iscritti pensionati, diretti e superstiti

I

L PROGRAMMA METTE A DISPOSIZIONE due coupon personalizzati per l’accesso gratuito a due vaccinazioni: l’antinfluenzale e l’antipneumococcica, due aree di intervento in cui la popolazione anziana risulta maggiormente a rischio.

Vaccino antinfluenzale Ha lo scopo di prevenire una malattia contagiosa come l’influenza ed è fortemente consigliato a soggetti anziani o portatori di patologie croniche in quanto l’influenza può dare delle complicanze come polmoniti, sinusiti e aggravamento di malattie preesistenti. Il vaccino proposto dal Fondo viene somministrato in un’unica dose attraverso un’iniezione con microago intradermica che attiva maggiormente i meccanismi immunitari. La protezione indotta dal vaccino inizia dopo 2 settimane dalla somministrazione e perdura per 6-8 mesi per poi declinare. È opportuno quindi vaccinarsi per tempo.

Vaccino antipneumococcico Non è legato a fattori stagionali come quello antinfluenzale visto che il batterio pneumococco, molto diffuso in natura, può provocare gravi malattie durante tutto l’anno (oltre la polmonite, sepsi e meningiti). Durante un’influenza, con la diminuzione delle difese immunitarie si ha un maggior rischio di contrarre una patologia grave come la polmonite batterica pneumococcica. Per questo moti-

64

NOVEMBRE 2011

vo è raccomandata la somministrazione simultanea dei due vaccini. Il vaccino antipneumococcico è indicato in tutti i soggetti che non abbiano specifiche controindicazioni. Protegge per almeno cinque anni per cui, al contrario di quello antinfluenzale, non deve essere ripetuto ogni anno.

Quando usufruire dei coupon Possono essere utilizzati dalla loro ricezione fino al 31 dicembre 2011. In questo arco temporale è possibile effettuare l’una o l’altra vaccinazione o, come è consigliabile sotto il profilo sanitario, entrambe nella stessa seduta.

Cosa fare

IMPORTANTE

È necessario prenotarsi, anche telefonicamente, presso i centri convenzionati con il Fasdac aderenti all’iniziativa (vedi box). È sufficiente consegnare alla struttura il/i coupon ricevuti debitamente sottoscritti e presentare un proprio documento di identità. Non occorre altro.

Per avere chiarimenti sulle vaccinazioni o consigli circa l’opportunità di effettuarle insieme o disgiuntamente in rapporto allo stato di salute individuale, è bene contattare il proprio medico curante.


•••21infoMANAGER.OK

21-11-2011

11:35

Pagina 65

STRUTTURE ADERENTI ALLA

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE Agrigento Medical Center Viale L. Sciascia 180 - 92100 AGRIGENTO - tel. 0922607901 Casa di cura Anthea Via C. Rosalba 35 - 70124 BARI - tel. 0805644111 Casa di cura Gavazzeni Via Gavazzeni 21 - 24125 BERGAMO - tel. 0354204334 Clinica privata Villalba Via di Roncrio 25 - 40136 BOLOGNA - tel. 0516443401 Laboratorio Mariani Via R. Vantini 8 - 25126 BRESCIA - tel. 0303757904 Cdc New Viale Varese 79 - 22100 COMO - tel. 031262136 Cdc Figlie di San Camillo Via F. Filzi 56 - 26100 CREMONA - tel. 0372421111 Primus Forlì Via Punta di Ferro 2C - 47100 FORLÌ - tel. 0543774595 Casa di cura Villa Donatello Piazzale Donatello 14 - 50132 FIRENZE - tel. 05550975 Istituto Salus Piazza Dante 9/11 - 16121 GENOVA - tel. 010586642 Cam Via 4 Novembre 28 - 23891 BARZANÒ (LC) - tel. 0399211072 Casa di cura Mangioni Via L. Da Vinci 49 - 23900 LECCO - tel. 0341478258

Cdc Maria Cecilia Hospital Via Corriera 1 - 48010 COTIGNOLA (RA) - tel. 0545217111 Ravenna Medical Center Via Le Corbusier 41/43 - 48100 RAVENNA - tel. 0544407077 Salus Hospital Via U. Levi 7 - 42100 REGGIO EMILIA - tel. 0522499111 Usi Via V. Orsini 18 - 00192 ROMA - tel. 06328681 Axalab (Gruppo Usi) Via Eschilo 191 - 00125 ROMA - tel. 063286841 Prodilab (Gruppo Usi) Via Casilina 1838 - 00132 ROMA - tel. 0620764141 Biomedical (Gruppo Usi) Via Paolo di Dono 9 - 00142 ROMA - tel. 065193605 Rocomar (Gruppo Usi) Via V. Cerulli 2B - 00143 ROMA - tel. 065191692 Santa Bonora (Gruppo Usi) Viale G. Marconi 139 - 00146 ROMA - tel. 065560274 Casa di cura Marco Polo (Gruppo Usi) Viale M. Polo 41 (Ostiense) - 00154 ROMA - tel. 065742601 Analisi cliniche Pietralata (Gruppo Usi) Via dei Durantini 44 - 00157 ROMA - tel. 064182081 Biodiagnostica (Gruppo Usi) Via Squarcialupo 36 - 00162 ROMA - tel. 0644290399 Machiavelli Medical House (Gruppo Usi) Via Machiavelli 22 - 00185 ROMA - tel. 0670453544 Casa di cura D’Amore Hospital Viale Magna Grecia 62 - 74121 TARANTO - tel. 0997704111 Casa di cura Solatrix Via Bellini 11 - 30068 ROVERETO (TN) - tel. 0464491111

Casa di cura Città di Lecce Via Prov. per Arnesano km 4 - 73100 LECCE - tel. 0832229617

Clinica Santa Caterina da Siena Via Villa della Regina 19 - 10131 TORINO - tel. 0118199211

Cam Viale Brianza 21 - 20900 MONZA - tel. 03923971

Gruppo Larc Corso Venezia 10 - 10155 TORINO - tel. 0112486216

Cdi Via Saint Bon 20 - 20147 MILANO - tel. 0248317345

Casa di cura Salus Viale Buonaparte 4 - 34123 TRIESTE - tel. 0403171111

Test srl Viale G. Verdi 63 - 41100 MODENA - tel. 059222996

Salute e cultura Via Borin 48B - 31100 TREVISO - tel. 0422460055

Sdn Via F. Crispi 8 - 80100 NAPOLI - tel. 0812408111

Centro diagnostico San Carlo Via C. Correnti 2 - 21100 VARESE - tel. 033227601

Cdc Maria Eleonora Hospital Viale Reg. Siciliana 1571 - 90135 PALERMO - tel. 0916981111

Policlinico San Marco Via Zanotto 40 - 30173 MESTRE (VE) - tel. 0415071611

NOVEMBRE 2011

65


•••21infoMANAGER.OK

22-11-2011

9:17

Pagina 66

Hanno collaborato a questo numero Thomas Bialas, futurologo, è responsabile del progetto Future Management Tools di Cfmt.

(pag. 30)

Ida Bona è psicologa e consulente aziendale.

(pag. 56)

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

Claudio Nutrito, dopo essere stato manager in varie aziende, svolge attualmente attività di consulenza aziendale e formazione. (pag. 26) Emilo Rossi è ceo di EconPartners srl.

(pag. 20)

Romano Trabucchi è stato dirigente in grandi imprese italiane. È autore di pubblicazioni di management. Collabora a periodici e riviste ed è membro del comitato scientifico del Cfmt. (pag. 46)

Claudio Trucato è presidente del Fasdac (Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali).

FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI

(pag. 6)

Mario Vavassori è docente al Politecnico di Milano e amministratore delegato Od&M Consulting.

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI

(pag. 50)

Giampietro Vecchiato è direttore clienti di Pr Consulting, agenzia di relazioni pubbliche di Padova, e consigliere nazionale Ferpi, Federazione relazioni pubbliche italiana, con delega alla formazione. È autore di numerosi saggi sulla comunicazione. (pag. 36)

CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO

ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE

Editore: Manageritalia Servizi srl

da Manageritalia

Direttore responsabile: Guido Gay Coordinamento: Roberta Roncelli Redazione: Davide Mura, Luca Padovani, Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta

Daniela Fiorino

Direzione, redazione, amministrazione: 20129 Milano - via Antonio Stoppani 6 tel. 0229516028 - fax 0229516093 giornale@manageritalia.it www.manageritalia.it

Le opinioni espresse dagli autori impegnano esclusivamente la loro responsabilità Concessionario pubblicità PUBLIMASTER 20146 Milano - via Winckelmann 2 tel. 02424191 - fax 0247710278 Grafica THE GRAPHIC FORGE snc 20129 Milano - via Antonio Stoppani 4 tel. 0229404920 - www.graphicforge.it Stampa ALL GRAPH SYSTEM 28100 Novara - via Verbano 138 tel. 0321477625 - infoags@tiscali.it

I NOSTRI

BLOG

Registrazione Tribunale di Milano n. 142, del 24 aprile 1974

crisiesviluppo.manageritalia.it

Associato all’USPI Unione stampa periodica italiana Accertamenti diffusione stampa La diffusione di novembre è di 35.878 copie

pensioni.manageritalia.it

donne.manageritalia.it


•••21infoMANAGER.OK

21-11-2011

11:35

Pagina 67


•••21infoMANAGER.OK

21-11-2011

11:35

Pagina 68


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.