Dirigente Marzo 2014

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N. 3 MARZO 2014

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA

TROVARE LAVORO HAI LA

CHIAVE GIUSTA?

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)


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Sommario

Editoriale 6 La speranza del rilancio: cosa possono fare i manager?

RUBRICHE

Copertina 8 Il lavoro di trovare lavoro

42 Di buon grado

14 Osservatorio legislativo

InfoMANAGER Manageritalia 57 Indennità di disoccupazione

28 Non solo consumi 43 Arte 44 Libri

Economia 16 New made in Italy anti-crisi

45 Letture per manager

62 Assistenza fiscale 50&più Caaf torna in Associazione

46 Lettere

Fisco 21 Polizze assicurative Cosa si può detrarre?

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24 ...E gli altri Fondi? Iniziative Manageritalia 30 XXVII Torneo di tennis Manageritalia Tennis&relax in Sardegna 40 34a Coppa di sci Manageritalia Made in Switzerland

N. 3 MARZO 2014

LA RIVISTA DI MANAGERITALIA

Welfare sanitario 34 Sane sinergie TROVARE LAVORO HAI LA

CHIAVE GIUSTA?

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R

FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali

Fondo di previdenza Mario Negri

CFMT Centro di formazione management del terziario

Associazione Antonio Pastore

MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Decreto Legge 353/03 (convertito in Legge 27/2/04, n.46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abbonamento annuo € 16,50)

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Editoriale a cura del presidente Manageritalia

LA SPERANZA DEL RIL COSA POSSONO FARE L’

ITALIA STA VIVENDO UNA CRISI PROFONDA, perché si sono saldate insieme crisi economica, sociale, della politica e delle istituzioni. Conosciamo bene i nostri mali ma, finora, non abbiamo trovato la composizione della ricetta per sanarli, anche se ne conosciamo il nome: “riforme strutturali”. Eppure il nostro non è un Paese senza futuro! Adesso è il turno di Matteo Renzi. I sindacati e le parti sociali hanno cominciato a storcere il naso di fronte al suo dichiarato decisionismo, che sembra ignorare una certa tradizionale prassi di concertazione. Noi manager ci siamo già interrogati su cosa potevamo fare con #Prioritalia e, da allora, abbiamo ampliato il nostro modo di esercitare la rappresentanza: chiedere secondo diritto ma anche offrire secondo le nostre possibilità. Un fatto nuovo per un Paese come il nostro, abituato a lobbismo e sfascismo. In questo editoriale vorrei citare tre azioni concrete sulle quali, tra le altre attività, stiamo lavorando. Riguardano tre grandi temi: mafia, mercato del lavoro e giovani. Anche noi siamo consapevoli del fatto che vada aggredita la “Mafia SpA”, presente in ogni comparto economico e finanziario del Paese, dal Sud al Nord. Come ha scritto Matteo Renzi a Roberto Saviano, a tal fine aiuterebbe l’individuazione e la scelta di commissari preposti alla gestione di enti o consigli comunali sciolti per infiltrazione mafiosa fra soggetti anche esperti di management e di gestione aziendale, per rilanciare l’attività di governo degli enti e soprattutto bonificare, dove necessario, le strutture burocratiche inquinate. Abbiamo subito raccolto la sollecitazione e di recente, a Roma, come era già accaduto a Milano, sono stati firmati due protocolli d’intesa con i rispettivi Tribunali con cui si stabilisce l’istituzione di un tavolo tecnico destinato alla realizzazione di politiche e indirizzi di azione per la migliore gestione dei beni sequestrati e confiscati alle attività criminali. Con questi protocolli, Manageritalia e Confcommercio mettono a disposizione la professionalità di manager formati sul campo, in affiancamento agli amministratori giudiziari, per effettuare appositi check-up sui fabbisogni manageriali e organizzativi delle imprese, finalizzati a delineare le linee guida progettuali, strategiche e operative con cui far proseguire le attività delle imprese sequestrate. Venendo al tema del mercato del lavoro, dobbiamo segnalare che la Cor-


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ILANCIO: E I MANAGER? te di giustizia europea ha dichiarato l’illegittimità della normativa italiana sui licenziamenti collettivi. L’Italia rischia così un’ennesima infrazione, comminata perché ha escluso i dirigenti tra i lavoratori protetti dalla legge sulla mobilità. Intendiamoci subito, non pretendiamo le indennità che la legge 223/91 eroga a chi viene licenziato. Contestiamo le politiche passive, gli ammortizzatori sociali a pioggia. Le soluzioni vanno ricercate nelle politiche attive, con gli investimenti per creare i presupposti per tornare a lavorare e non disincentivare il lavoro, come spesso fanno gli ammortizzatori all’italiana. Ma la legge in questione prevede anche una procedura obbligatoria di consultazione per tentare di risolvere i conflitti. Siamo convinti che quando in gioco ci sono i licenziamenti tutte le strade vanno cercate e, infatti, là dove siamo stati volontariamente coinvolti nella gestione delle crisi aziendali, abbiamo dimostrato di saper trovare, con competenza e disponibilità, delle alternative gradite alle diverse parti. Ben venga, dunque, l’Europa, se serve a convincere Stato e aziende che prima di arrivare al licenziamento collettivo anche dei dirigenti Manageritalia debba essere coinvolta per cercare soluzioni a quello che sembra l’ineluttabile. Tuttavia, quando il licenziamento accade, dobbiamo concentrare i nostri sforzi per dare servizi ai nostri colleghi per ritrovare un impiego che riconosca le competenze acquisite, e alle aziende, che sono alla ricerca di queste competenze. Per questo vogliamo cambiare il mercato del lavoro, il suo funzionamento e le sue regole e fare in modo che sia soprattutto concentrato sul merito. Ma il principio del merito non si radicalizza con una riforma del mercato del lavoro, bisogna cambiare cultura. È necessario lavorare con i giovani dalla formazione al primo momento di inserimento al lavoro. Per questo stiamo avviando una serie di incontri con le regioni per verificare la possibilità di accreditarci nell’offrire servizi di orientamento e consulenza ai giovani in cerca di lavoro. Il progetto è tanto interessante quanto comples-

so, perché ci si deve scontrare con 20 realtà regionali diverse in termini di strutture, tempi, capacità di reazione ecc. Ma l’Italia deve dare attuazione, come gli altri paesi europei, alla Raccomandazione del consiglio dell’Unione europea dell’aprile 2013 sull’istituzione della “Garanzia giovani”. Si tratta di un progetto molto importante che ha dato al precedente governo la possibilità di avviare, finalmente, una riforma strutturale dei servizi per l’impiego. Poiché ben difficilmente lo Stato italiano potrà organizzare in tempi brevi, per carenza di strutture, risorse e della cultura necessaria, questo tipo di servizio, si dovrà inevitabilmente rivolgere a quelle parti sociali in grado di offrire competenze, esperienze e consulenze qualificate per l’orientamento ai giovani. Manageritalia si è quindi resa disponibile a dare il suo contributo di guida e tutoraggio ai giovani. Siamo certi che la collaborazione con Manageritalia e le altre organizzazioni dei manager potrà essere molto utile al progetto. L’Italia deve cercare di valorizzare gli asset dei quali dispone che sono unici e irripetibili. Noi manager lo siamo! Mentre stavamo per chiudere questo numero della rivista, il presidente del Consiglio ha presentato in una conferenza stampa il pacchetto di provvedimenti in materia di fisco e lavoro. Provvedimenti ambiziosi che, almeno nelle intenzioni, trovano il nostro consenso. Quello che, invece e purtroppo, dobbiamo rilevare è che – ancora una volta – le coperture prevedono il solito taglio delle pensioni. Ribadiamo, a tal proposito, il nostro assoluto dissenso. Le pensioni non sono una spesa da tagliare ma un debito che lo Stato deve onorare. Soprattutto nei confronti di chi, per anni, ha versato fior di contributi. Avremo modo di parlarne in maniera più argomentata sul prossimo numero. Guido Carella (guido.carella@manageritalia.it)

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IL LAVOR

DI TROVARE LAVORO I tempi sono difficili, ma ricollocarsi o cambiare lavoro è possibile. Il dirigente deve occuparsi di sé come se si trattasse di un’impresa. A questo proposito sul blog di Manageritalia crisiesviluppo esordisce la rubrica #trovarelavoro con consigli pratici e informazioni utili Giovanni Pedone Lauriel

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L’

IMPIEGO PER TUTTA LA VITA non esiste più. Qualcosa è cambiato in profondità nei rapporti tra imprese e lavoratori. La vita media lavorativa si allunga, la vita delle imprese si accorcia: il loro rapporto si è invertito e questo genera precarietà. Il mercato del lavoro tiene in grande conto il fattore tempo, nella ricerca del manager giusto, nel giusto momento, dell’assetto organizzativo di un’azienda in un determinato momento. Oggi viene richiesto quotidianamente di “fare di più con meno” e a un dirigente in particolare questo suona molto familiare: ne sono esempio temi come il taglio del budget, la riorganizzazione aziendale, M&A, cost saving, project management, time management ecc. Oltre al fattore tempo, un altro elemento che sembra caratterizzare oggi il mondo del lavoro è la fragilità della capacità previsionale, il mercato per i dirigenti è estremamente “liquido”, cambia forma e muta al mutare dello scenario economico. Le imprese di oggi, per sopravvivere e prosperare, sono del resto sottoposte a un perenne pro-


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ORO

cesso di cambiamento. Innovazione tecnologica, fusioni, concentrazioni, acquisizioni, ristrutturazioni e riorganizzazioni, continuo lancio di nuovi prodotti e servizi, necessità di possedere conoscenze e competenze in grado di misurarsi con gli standard globali, la spinta alla terziarizzazione delle attività non direttamente produttive, pressione di mercati e investitori per ottenere risultati sia di breve sia di lungo periodo: sono tutti elementi che spingono le aziende a rimettere di continuo in discussione la pro-

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pria organizzazione, la propria struttura, quando non la propria stessa esistenza. Il progetto professionale Il dirigente dovrebbe gestire se stesso come quotidianamente fa con le differenti aree, l’amministrazione, il marketing, le vendite, la comunicazione, la produzione. Occupandosi di sé come se si trattasse di un’impresa, deve tenere conto del mercato del lavoro, delle opportunità dei competitor, del prezzo, del posizionamento e della qualità dei servizi offerti.

Uno degli elementi che sembra caratterizzare oggi il mercato è la fragilità della capacità previsionale, il mercato del lavoro per i dirigenti è estremamente “liquido”, cambia forma e muta al mutare dello scenario economico

Poiché tutto ciò risulta complesso, il dirigente ha bisogno di qualcuno che lo aiuti nel gestire il proprio percorso professionale. Dovrebbe farsi assistere da un buon consulente, che dia qualche aiuto di orientamento e di metodo. Ma

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Copertina ciascuno deve occuparsi di se stesso e incominciare ad attrezzarsi per scegliere. Trovare un lavoro è a tutti gli effetti un lavoro e come tale richiede metodo, azione, innovazione, competenza, costanza ed efficacia. Il curriculum rappresenta il nostro biglietto da visita professionale che in una prima fase di approccio, in particolare a chi non ci conosce oppure ci conosce molto poco, può essere decisivo per un eventuale incontro con il board oppure con gli stakeholder. Occorre dare vita a un piano marketing un po’ speciale, il nostro piano marketing personale. Come tutti i piani, abbiamo bisogno di una metodologia riassumibile in tre fasi: progetto professionale (cosa posso fare, cosa voglio fare, cosa serve che venga fatto); comunicazione (comunicare ai potenziali stakeholder, ceo, mercato) e produzione (pro attivitàbusiness networking). Gestito in questo modo, il lavoro di ricerca di

Le autocandidature non vanno confuse con il networking, sono azioni mirate al raggiungimento di uno o più obiettivi, attraverso una metodologia presa a prestito dal direct-marketing

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un nuovo lavoro non è diverso dal piano di marketing che si fa per lanciare un’impresa o un nuovo prodotto sul mercato. In questo caso l’impresa, o il prodotto, siamo noi stessi e il mercato è il mercato del lavoro. Questa fase è cruciale e il dirigente tende a sottovalutarla, la ritiene superflua, perché vorrebbe arrivare velocemente alla fase finale definendo il mercato di riferimento e negoziando un nuovo importante

incarico come ceo, cfo oppure cio in qualche importante azienda. Se consideriamo che si è completamente invertito il rapporto tra la vita media lavorativa degli individui e la vita media delle aziende, il dirigente deve ripensare se stesso come un professionista dinamico che nel corso della propria vita lavorativa dovrà più volte ideare, realizzare e implementare il proprio “piano marketing personale”.


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UNA NUOVA RUBRICA SUL BLOG

UN ASSO NELLA MANICA PER CHI CERCA LAVORO Si chiama #trovarelavoro la rubrica a cura di Giovanni Pedone

delocalizzazioni, i viaggi sono all’ordine del giorno. Domandate-

Lauriel (consulente di direzione e outplacement) che ha debuttato a feb-

vi se siete pronti a trasferirvi, a viaggiare, a rinunciare alla como-

braio sul blog http://crisiesviluppo.manageritalia.it. Si forniscono con-

dità di una scrivania fissa vicino a casa.

sigli, informazioni pratiche, si sfatano i pregiudizi e i luoghi comuni più radicati. Una vera e propria bussola per chi cerca un’occupazione. Ogni

2 Flessibilità contrattuale. È la risposta soggettiva a un mercato

venerdì è possibile leggere questi contributi, che offrono stimoli effica-

che non dà garanzie di durata. Misurate la vostra disponibilità a

ci per ripensare al proprio progetto professionale, per non perdere tem-

valutare più formule di ingaggio, sia sul piano della durata che

po e affrontare con la giusta consapevolezza tutte le fasi della ricerca

delle condizioni, comprese le forme di lavoro autonomo. Tenete

di un nuovo lavoro. Tra i post pubblicati, vi proponiamo il seguente.

presente, per esempio, che più del 10% di coloro che riescono a ricollocarsi lo fa aprendo una propria attività.

4 requisiti per trovare lavoro oggi Oggi occorre soddisfare quattro “criteri di impiegabilità” (o di ricol-

3 Internazionalità. Valutate quanto vi sentite a vostro agio a la-

locabilità). Sono il frutto di esperienza e osservazione. Non si tratta

vorare nel mondo. Padroneggiate le lingue, imparate a gestire i

di regole generali valide indefinitivamente. Ma è un fatto che nelle

codici culturali. Informatevi sugli standard richiesti per la vostra

condizioni attuali del mercato le cose funzionano così. In poche pa-

professione negli altri paesi. Domandatevi in che misura sapete

role, sono le cose che oggi un decisore aziendale ricerca in un can-

vivere da cittadini del mondo.

didato. Per aumentare le vostre chance di trovare un nuovo lavoro, indipendentemente dall’attività che avete scelto o dal settore cui vi

4 Possesso di competenze verticali. Nelle aziende non comanda

rivolgete, oggi dovreste possibilmente cercare di soddisfare queste

più il budget, ma comanda la cassa. L’imprenditore cerca collabo-

quattro condizioni:

ratori capaci di incidere subito sul conto economico. Le compe-

1 Flessibilità geografica. In un mercato caratterizzato dalla velocità del cambiamento, gli spostamenti, i cambiamenti di sede, le

I canali giusti Secondo una statistica Lee Hech Harrison Dbm del 2012 su base nazionale, un dirigente trova nuove opportunità professionali attraverso l’attività di networking nel 70% dei casi, le società di executive search incidono per il 15% e le autocandidature con un ulteriore 15%. Il business networking è la capacità professionale di creare con continuità nuovi contatti e di in-

tenze verticali che portano risultati immediati in una specifica funzione contano più delle competenze trasversali. Riflettete sulle vostre competenze chiave tenendo conto di queste condizioni.

crementare il proprio portafoglio relazionale. Naturalmente questa è un’azione e non una reazione, pertanto, a differenza di ciò che avviene con i rapporti consolidati, il networking prevede una forte pro-attività da parte del dirigente. Le autocandidature non vanno confuse con il networking, sono azioni mirate al raggiungimento di uno o più obiettivi, attraverso una metodologia presa a prestito

dal direct-marketing. Il dirigente prende contatto direttamente con l’azienda attraverso una comunicazione scritta, normalmente realizzando una lettera di presentazione ad hoc. Infine, le società di executive search sono specializzate nella ricerca di dirigenti e manager per conto di committenti che sono le aziende tipicamente di medie e grandi dimensioni. Con gli head hunter e le società di executive se-

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Copertina arch varrebbe la pena cercare di instaurare un contatto diretto attraverso un incontro conoscitivo, avendo avuto cura preventivamente di avere identificato il partner che abbia affinità per mercati, ruoli e profili trattati. Accreditarsi presso un head hunter significa avere buone chance quando sarà il momento di affrontare un cambiamento di lavoro. Numeri Se il tempo medio di ricollocazione di un dirigente è di circa 6 mesi, i settori sono metalmeccanico

18%, automotive 17%, It-Tlc 16%, chimico-farmaceutico 15%, elettronica 12%, medicale 8%, impiantistica ed edilizia 5%, ristorazione e turismo 4%, alimentare 3%, energia e utility 2%. Oltre il 50% dei lavoratori italiani è disposto a trasferirsi all’estero per un’opportunità professionale. Le figure più richieste sono dirigenti, esperti in lean manufacturing, general manager, branch manager e area manager. Dal 2010 gli spostamenti sono aumentati del 30% anche a causa delle difficoltà a trovare un lavo-

ro nel nostro paese. 25% in Nord America, 20% in Sud America, 20% in Europa (70% tra Germania e Svizzera), 20% in Medio Oriente e Sud Africa, 15% nel resto del mondo. Quali sono i principali fattori che favoriscono il ricollocamento? L’internazionalità e la mobilità geografica, il non mantenere uno status quo, l’avere un progetto professionale, l’aggiornamento continuo su mercati e trend, l’attività di networking, lo sviluppo di competenze trasversali e la flessibilità contrattuale. 䡵


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OSSERVATORIO LEGISLATIVO a cura di Manageritalia

osservatorio

Il lavoro durante il governo Letta ex ministro del Lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini, poco prima di terminare il suo mandato, ha illustrato tutte le misure prese dal governo in risposta alle raccomandazioni formulate all’Italia dall’Unione europea in materia di lavoro, le tematiche relative alla revisione della strategia Europa 2020, il piano italiano di attuazione della Garanzia giovani e più in generale l’azione europea di contrasto alla disoccupazione giovanile e alla povertà, nonché l’organizzazione dei temi e degli eventi del semestre di presidenza italiana su occupazione e politiche sociali. Giovannini ha sottolineato che il governo ha adottato in

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questi mesi numerosi provvedimenti normativi e amministrativi in tema di lavoro, istruzione e lotta alla povertà in linea con tutte le raccomandazioni di giugno 2013. Inoltre, sono stati concordati i principali temi che verranno trattati nelle riunioni del consiglio per l’occupazione e le politiche sociali che si terranno nel semestre di presidenza italiana, compresa la riunione congiunta con i ministri dell’ambiente sul tema dei “green jobs” e della promozione della sostenibilità sociale e ambientale delle politiche. Testo della relazione: http://bit.ly/1hpGiol

“DESTINAZIONE ITALIA” È LEGGE l pacchetto “Destinazione Italia” è stato approvato definitivamente al Senato il 19 febbraio scorso ed è ora diventato legge. Tra i contenuti molte norme che cercano di andare incontro soprattutto alle pmi e alle famiglie. La novità principale è rappresentata da un taglio di € 850 milioni delle bollette elettriche, che dovrebbe andare soprattutto a vantaggio delle imprese. Il governo mette a disposizione un fondo di € 50 milioni dal 2014 al 2016 per l’acquisto di libri. Cambia la formulazione originaria: adesso le scuole superiori distribuiranno agli studenti i voucher per l’acquisto di libri non di testo con uno sconto del 19% e le librerie recupereranno lo sconto agli studenti in sede di dichiarazione d’imposta. Si prevede poi, per quest’anno, la sospensione delle cartelle esattoriali a favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi anche professionali maturati nei confronti della Pubblica amministrazione e certificati, qualora la somma

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iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato. Tornando alle misure dirette alle imprese, il decreto offre un credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo: il tetto è di € 200 milioni e ciascun beneficiario (purché abbia un fatturato annuo sotto i 500 milioni) può goderne fino a un massimo annuale di € 2,5 milioni. Vengono poi introdotti voucher da € 10mila per la digitalizzazione delle imprese. Una serie di norme è dedicata alla riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale e per le bonifiche dei siti di interesse nazionale. Tra le altre misure approvate ricordiamo l’aumento delle sanzioni previste per il lavoro irregolare e sommerso, le misure per la bonifica dei siti contaminati, il risarcimento per le imprese danneggiate dagli attacchi No-Tav, i mutui a tasso zero per l’imprenditoria giovanile e femminile. Per quanto riguarda l’Expo 2015 sono diverse le norme messe in campo. Viene istituito un commissario unico delegato del governo, che sarà dotato di specifici poteri

di governo. I fondi in scadenza nel 2013, destinati all’Expo, vengono revocati e riassegnati. Capitolo a parte, quello relativo all’internazionalizzazione delle imprese, con il Fondo per la promozione degli scambi che cresce di 22,5 milioni nel 2014, e alle facilitazioni per le startup innovative che vogliano sbarcare da noi, con l’apertura delle dogane 24 ore su 24 e agevolazioni per i visti. Spariscono invece le misure in tema di rc auto, le quali non hanno trovato spazio nel nuovo testo. Per l’entrata in vigore delle nuove misure occorrerà attendere il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta di un provvedimento importante per agganciare e irrobustire le capacità di ripresa economica dell’Italia. Dobbiamo dire però che le più rilevanti misure, tuttavia, sono legate all’approvazione di appositi decreti attuativi per i quali, quindi, la speranza è che si proceda a ritmi serrati. Testo della legge: http://bit.ly/1geJVeW


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Corte Ue: no all’esclusione dei dirigenti dalle procedure di mobilità e cassa integrazione esclusione dei dirigenti di azienda dalle procedure di mobilità e dalla cassa integrazione da parte dell’Italia è in violazione con il diritto comunitario. Lo ha stabilito il 13 febbraio scorso la Corte di giustizia dell’Unione europea, con sentenza C-596/12, dopo i chiarimenti richiesti dalla Commissione europea. È stato criticato il fatto che in Italia siano soggetti a queste procedure soltanto operai, impiegati e quadri, mentre le regole Ue non prevedono alcuna distinzione tra i lavoratori. Nella sentenza i giudici europei ricordano inoltre che la nozione di “lavoratore” non può essere definita mediante un rinvio alle legislazioni degli stati membri, ma deve essere definita in base a criteri oggettivi.

L’

La Corte sottolinea che in Italia la cassa integrazione si applica solo alle aziende con più di 15 dipendenti. I dirigenti sono considerati nel computo dei dipendenti al fine di stabilire se la cassa integrazione è applicabile, tuttavia sono esclusi dal computo nel momento in cui si attua la cig e le eventuali successive procedure di licenziamento collettivo, che invece sono applicate solo a operai, quadri e impiegati. A partire dal 2008, la Commissione europea ha rimproverato all’Italia questo trattamento diseguale e non in linea con le norme Ue. Ora la sentenza della Corte conferma la posizione di Bruxelles e condanna la disciplina italiana come non conforme con l’ordina-

mento europeo. “Avendo escluso, mediante la legge 223/1991, recante norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, la categoria dei dirigenti dall’ambito di applicazione della procedura prevista dall’art. 2 della direttiva 98/59/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri in materia di licenziamenti collettivi, l’Italia è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti”, si legge nella nota della Corte Ue. Ora l’Italia dovrà provvedere a conformarsi alla sentenza. Manageritalia seguirà da vicino la questione. Testo della sentenza: http://bit.ly/1bFHCFI

PROGRAMMA ITALIANO SULLA GARANZIA PER I GIOVANI 2014-2020 o scorso 15 febbraio è stato pubblicato sul sito del ministero del Lavoro e delle politiche sociali il “Programma italiano sulla garanzia per i giovani 2014-2020”. II rapporto fotografa lo stato di avanzamento del piano, confermando la possibilità che, subordinatamente agli accordi da siglare al più presto con le regioni, responsabili dell’attuazione delle varie misure, la garanzia giovani possa partire nel corso del primo trimestre di quest’anno. Particolarmente rilevante a tal fine è la nuova piattaforma tecnologica che, per la prima volta, collegherà tutti i centri per l’impiego e le altre strutture pubbliche e private per costruire un portale virtuale nazionale in grado di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il Programma italiano sulla garanzia per i giovani 2014-2020 illustra in modo più ampio il piano italiano garanzia giovani presentato nel dicembre 2013 alla Commissione europea, che ha dato a gennaio il via libera. In particolare, esamina gli aspetti operativi e si sofferma sullo stato di attuazione di molte misure che configurano questo programma come un’ampia riforma strutturale del funzionamento del mercato del lavoro italiano, alla quale sono chiamate a partecipare le istituzioni responsabili dell’attuazione (stato, regioni, province) e tutte le componen-

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ti della società italiana (imprese e organizzazioni sindacali, associazioni giovanili e del non profit ecc.). La struttura di missione istituita a giugno 2013 dal decreto legge 76/2013 presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha coinvolto fin dall’inizio della progettazione del piano tutti gli attori interessati: Regioni, Province, Miur, Mise, Mef, Dipartimento della gioventù, Unioncamere, Isfol, Italia Lavoro, Inps. D’altra parte, l’ex ministro Enrico Giovannini ha avviato un dialogo e un confronto attivo con la società civile, incontrando quasi 60 associazioni, tra cui anche Manageritalia in rappresentanza di Cida, le cui proposte sono state recepite nel piano, così da creare un’ampia mobilitazione per rispondere pienamente allo spirito della raccomandazione del Consiglio europeo sulla Garanzia giovani. Testo del Programma italiano sulla garanzia per i giovani 2014/2020: http://bit.ly/1mrMHTo

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NEW MADE IN ITALY Economia

ANTI-CRISI

Riscoprire il nostro dna e investire, subito, sui valori che rendono il nostro paese desiderato in tutto il mondo

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FFRONTARE UN TEMA estremamente complesso e vasto come l’attuale crisi italiana (che è anche mondiale) è arduo e sterile senza una qualche visione, o anche un semplice principio ispiratore. Cogliendo lo spirito di un aforisma di Pasteur, è possibile parafrasarlo con Il caos favorisce le menti preparate. AgNicola Antonucci giungo, Non tutti i mali vengono per nuocere come chiave di lettura e di senso dell’epocale fase che dobbiamo affrontare. Quali sono allora i possibili benefici di una crisi che, per essere colti, vanno contestualizzati nel corretto scenario verso il quale questa sta evolvendo? La crisi non ha ancora compiuto il suo corso per ragioni “fisiche” determinate dalla dimensione, estensione e tipologia delle “tosTRE VIE PER USCIRE sine” che hanno inquiDALLA CRISI COL NEW MADE IN ITALY nato il mondo economico, sociale e politico mondiale, ma soprattutto di paesi strutturalne parliamo anche sul blog mente più deboli e/o ricrisiesviluppo.manageritalia.it. gidi quali l’Italia. “Tossine” Partecipa alla discussione dai nomi tecnici quali cdo, cds e al-

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tri creativi strumenti finanziari “derivati”, ossia carta che non rappresenta direttamente un bene fisico o economico bensì solo indirettamente, derivando il proprio valore da azioni, mutui e certificati che li rappresentano direttamente. Ebbene, questa carta valeva nel 1995 circa il 70% del pil mondiale, ossia tutti gli strumenti finanziari mondiali rappresentavano un “piccolo pianeta” rispetto al reale pianeta produttivo di beni e servizi. Nel 2008 il “pianeta produttivo”, quello reale, si è trovato soffocato da ben 15 “pianeti di carta” e da allora la situazione non è migliorata. Ecco ciò che va affrontato per cogliere le opportunità dal caos. Cosa fare di 15 “pianeti di carta”? I demiurghi economico-finanziari mondiali ancora si di-


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battono in questo caos per cercare di uscirne, ma pur di risvegliare il corpo economico malato hanno iniettato quantità impressionanti di liquidità nei sistemi bancari di tutti i paesi. Pur di non creare turbolenze che non saprebbero come gestire, hanno salvato decine e decine di banche importanti nonché la colossale compagnia assicurativa Aig. Pur di non smontare il “giocattolo” creato che garantisce enormi utili al sistema bancario, hanno perpetuato un modello che potenzialmente ci espone al rischio, prospettato a tutti, di un’elevata inflazione, a causa della massiccia liquidità versata nei mercati. In realtà, siamo esposti a un rischio più grave, quello di un’epocale deflazione, a causa del congelamento della stessa liquidità nelle casseforti bancarie. Un modello deflattivo persino negato e schernito rispetto alla propaganda mainstream a favore dell’unico scenario inflattivo. Cos’è una deflazione e perché dovrebbe imporsi rispetto all’inflazione tanto sostenuta dai boss della finanza? La deflazione è ai più ignota essendo un fenomeno di ristrutturazione radicale dell’economia con

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cicli molto lunghi (l’ultima vera deflazione internazionale risale al 1929). La deflazione, al contrario dell’inflazione, comporta una svalutazione dei beni e una rivalutazione quindi della moneta che potrà acquistare più beni o servizi. Ciò favorisce chi ha saputo salvaguardare una “liquidità liquidabile” e punisce chi ha investito tutto in beni (immobili, auto, quadri ecc.), risultando, sempre al contrario dell’inflazione, persino più punitiva verso chi ha ingenti ricchezze immobilizzate in beni. La deflazione, grafici alla mano sull’evoluzione del mercato Usa nel secolo precedente, si dimostra quindi molto più “democratica” di un’elevata inflazione che stermina i lavoratori con redditi fissi privilegiando commercianti e industriali.

Ecco quindi che uno scenario di deflazione viene sempre più preso in considerazione dopo anni di rifiuto, poiché i valori di molti beni (immobili in primis), che sono stati gonfiati da tanta, troppa, finanza creativa, dovranno sgonfiarsi contestualmente alla cancellazione di tanta, troppa, carta ormai senza sostanza fisica, ben lontana da quell’unico pianeta reale di beni e servizi prodotti.

La deflazione si dimostra quindi molto più “democratica” di un’elevata inflazione che stermina i lavoratori con redditi fissi privilegiando commercianti e industriali

Allora, cosa c’è di new? Di nuovo, rispetto alle precedenti crisi e cercando le opportunità e i benefici in Italia, c’è la natura mondiale di questa crisi, la sua plausibile evoluzione deflattiva nei paesi strutturalmente più deboli e/o rigidi (l’Italia è tra questi), le sue incredibili opportunità per chi saprà immaginare e affrontare lo scenario deflattivo, rispetto ai moltissimi che si attendono ciò che opinion leader ed economisti hanno esclusivamente prospettato da anni: l’inflazione. La vera opportunità per l’Italia sa-

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New Made in Italy. Come usciremo dalla crisi, Paolo Gila, Nicola Antonucci, Casaleggio Associati. Ebook su Amazon

Economia rebbe quella di elaborare un nuovo concetto di new made in Italy, ossia di smetterla di scimmiottare altre culture e modelli sociali che non abbiamo né avremo mai, bensì di coniugare una profonda consapevolezza del dna italiano, i cui connotati sono individualismo, cultura, creatività, lifestyle, con una consapevolezza scientifica valorizzata sulle modalità più efficaci ed efficienti di sviluppo di tale dna anziché lasciarla a una provinciale e tradizionalista gestione del “come si è sempre fatto va bene”. Il new made in Italy deve essere

veramente new proprio in questo innesto di arte e scienza, di unicità e replicabilità, di individualismo e team, di estetica ed etica (sociale, lavorativa, economica), di sogni e bisogni (spesso indotti…) in tanti ambiti:

non è facile, ma perché rinunciarvi per un ossessivo attaccamento al passato? Il new allora investirà anche la sfera culturale ed esistenziale con nuovi modelli di vita meno consumistici e appariscenti e più relazionali e solidali, meno dediti all’accumulo di beni e, coerentemente al paradosso di Easterlin, più desiderosi di felicità sostenibile, anche attraverso una rivalutazione dei sogni spesso atrofizzati proprio nei più giovani da un sovrappiù e da un’immediata disponibilità di beni. 䡵


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POLIZZE ASSICURATIVE

COSA SI PUÒ DETRARRE? Una guida per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi con un occhio di riguardo alle coperture assicurative previste per gli associati a cura di Assidir

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OME OGNI ANNO, nel mese di marzo si inizia a raccogliere la documentazione per preparare la dichiarazione dei redditi e, di conseguenza, aumenta il nostro interesse per le norme fiscali in vigore al fine di non commettere errori durante la compilazione della modulistica prevista. Chi si avvale di un commercialista non avrà particolari problemi ma non bisogna dimenticare che una minima conoscenza delle leggi in materia di fiscalità è utile in ogni caso, almeno per sapere a cosa si va incontro… visto che l’apportare modifiche a questo tipo di normative sembra essere uno degli sport più praticati dai legislatori del nostro paese. Non sta certamente a noi esprimere pareri in merito alle cause e ai possibili vantaggi o svantaggi delle nuove norme per il contribuente; non possiamo però esimerci dal mettere al corrente tutti gli associati Manageritalia delle sensibili


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Fisco

Attenzione alla compilazione della dichiarazione dei redditi: la nuova legge ha ridotto drasticamente il plafond di detraibilità dei premi delle polizze assicurative!

modifiche relative alla detrazione fiscale ammessa per i premi assicurativi di alcune tipologie di polizze, all’interno delle quali ricadono anche quelle previste dal ccnl se dirigenti del terziario, o come prosecutori, quadri, professional ecc. Il riferimento normativo è il decreto legge 102 del 31 agosto 2013, convertito poi nella legge 124 del 28 ottobre 2013. Anticipiamo, in sintesi, che le variazioni delle regole sono per i valori massimi che possono essere detratti a fronte dei premi per assicurazioni sulla vita caso morte, contro gli infortuni di entità pari o superiore al 5% e per il caso di non autosufficienza. Inoltre, per complicarci la vita, riguardano con modalità diverse sia la dichiarazione del 2014, relativa ai redditi 2013, sia quella che faremo l’anno prossimo per i redditi che conseguiremo quest’anno. Detrazione e deducibilità Prima di addentrarci nelle novità è utile, per poter comprendere

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correttamente il contenuto delle norme, chiarire le differenze tra detrazione e deducibilità fiscale dei premi delle polizze di assicurazione: nell’economia della tassazione, la deduzione fiscale sottrae un importo dalla base imponibile ai fini Irpef (quindi ho un importo inferiore su cui calcolare le mie tasse); mentre la detrazione sottrae una somma dall’imposta lorda dovuta, diminuendo l’imposta complessiva. Oggi risultano deducibili i premi versati a un fondo pensione sino a un massimo annuo di 5.164,57 euro. Per quanto riguarda le quote di premio rca, definite “contributo al Ssn”, quelle pagate nel 2013 potranno essere ancora inserite nella dichiarazione dei redditi di quest’anno – solo però per la quota eccedente 40 euro – ma sarà l’ultima volta: infatti per i premi rca pagati a partire dal 2014 la deducibilità è stata soppressa. Per quanto riguarda invece i premi detraibili, rimandiamo alla tabella qui a fianco per un’esposizione più articolata, sia per la variegata tipologia sia per le distinzioni del “quantum”. Aquesto proposito non bisogna dimenticare di porre attenzione sul fatto che le imprese di assicurazione rilasciano per ogni polizza che ne ha diritto un apposito attestato con le informazioni sugli importi che il contraente può detrarre, o dedurre, in sede di preparazione della dichiarazione dei redditi. La detrazione inoltre è applicabile

anche se il contraente stipula la polizza a favore di familiari fiscalmente a carico e che può essere vincolata ad altri fattori, quali la data di sottoscrizione del contratto, o al ricorrere di altre condizioni. Informazioni per i dirigenti Manageritalia Esaminiamo ora, rapidamente, quali sono le possibili detrazioni e deduzioni legate alle coperture as-

DETRAZIONE PREMI AS Tipo polizza

Polizze vita caso morte Polizze caso vita, miste, rivalutabili

Capitalizzazioni, index e unit linked

Polizze infortuni e invalidità permanente da malattia

Polizze che coprono il rischio della non autosufficienza (long term care)


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sicurative che sono nostro appannaggio in quanto dirigenti del terziario associati a Manageritalia. Chi è in servizio e opera con il ccnl Manageritalia ha diritto alla detrazione per i premi relativi alle garanzie “Temporanea caso morte”, “Invalidità permanente da malattia”, “Esonero pagamento premi” e “Rendita collegata a problemi di non autosufficienza” (long term care) che fan-

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no parte della convenzione Antonio Pastore. In questo caso bisogna porre attenzione al fatto che il totale di questi premi non è fisso ma variabile in relazione all’età e al sesso del dirigente. Anche la polizza infortuni prevista dall’art. 18 del ccnl dà diritto alla detrazione fiscale per la parte di premio relativa alla quota di rischio extraprofessionale.

Prosecutori volontari della Convenzione Antonio Pastore I volontari ricevono ogni anno dall’impresa di assicurazioni, tramite Assidir, una specifica attestazione relativa ai premi pagati per le polizze prima citate che prevedono il beneficio fiscale: questa dovrà essere allegata alla documentazione della dichiarazione dei redditi quale giustificativo dell’importo richiesto in detrazione.

ASSICURATIVI: DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2014 E 2015 Condizioni detraibilità dei premi assicurativi

Per premi pagati nel 2013

Per premi pagati nel 2014

Nella dichiarazione di quest’anno

Nella dichiarazione del 2015

PLAFOND

PLAFOND

UNICO

COMPLESSIVO

COMPLESSIVO

PARI A

PARI A

€ 530

Sempre detraibili. Detraibili solo per la parte di premio relativa alla copertura del rischio morte e invalidità permanente non inferiore al 5%. Per le polizze di queste tipologie stipulate entro il 31 dicembre 2000 è concessa la detraibilità per l’intero premio, a condizione che la durata non sia inferiore a 5 anni e non sia concessa la possibilità di ottenere prestiti. Detraibili solo per la parte di premio relativa ai casi di morte e invalidità permanente qualificata, cioè non inferiore al 5% (come risulta dall’attestazione rilasciata dalla compagnia di assicurazione). NB: non è detraibile il premio per polizze di rimborso spese mediche. Detraibili solo con garanzia della copertura per l’intera vita dell’assicurato senza possibilità di recesso da parte dell’impresa o nel caso di coperture di tipo temporaneo a carattere rigorosamente collettivo (tipicamente: polizza prevista dal ccnl).

€ 630

Plafond specifico pari a € 1.291,14 al netto dei predetti premi aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente

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...E GLI ALTRI FONDI? FONDO MARIO NEGRI

a cura di Manageritalia

FONDO MARIO NEGRI I contributi versati al Fondo Mario Negri sia dal dirigente che dall’azienda vengono portati integralmente in deduzione dal datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta (la trattenuta effettuata al dirigente diminuisce l’imponibile fiscale e il contributo dell’azienda non lo incrementa). Infatti, per il Fondo Mario Negri non si applica il regime di deduzione parziale dei contributi previsto per la generalità dei fondi di previdenza complementare, per i quali è stabilito un limite massimo di deducibilità pari a 5.164,57 euro annui 1. Se ci si accorge che per errore è stato applicato il massimale di deducibilità di 5.164,57 euro, assoggettando a tassazione la parte di contribuzione eccedente tale limite, si può segnalare la svista al datore di lavoro che può correggere in sede di conguaglio definitivo, entro il 28 febbraio

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Previdenza integrativa complementare

dell’anno successivo a quello a cui la contribuzione si riferisce. Dopo questa data è comunque possibile recuperare la differenza a credito nella dichiarazione dei redditi con la presentazione del modello Unico, oppure comunicando al Fondo Mario Negri, entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello a cui la contribuzione si riferisce, la quota di contributo eventualmente non dedotta, in modo che se ne possa tenere conto in sede di tassazione della prestazione pensionistica2. Gli iscritti al Fondo Mario Negri, che godono già di una deducibilità più ampia rispetto alla generalità degli iscritti ai fondi di previdenza complementare, non possono inoltre dedurre, entro il limite di 5.164,57 euro, eventuali contributi versati ad altre forme pensionistiche, collettive e individuali a cui siano iscritti loro stessi o le persone a loro carico.

CONTRIBUTI CFMT PER LA FORMAZIONE Anche se vengono versati al Fondo Mario Negri, che funge da ente esattore, i contributi dovuti al Cfmt, non avendo natura previdenziale o assistenziale, non sono soggetti al medesimo trattamento fiscale dei contributi versati alla previdenza complementare. Pertanto, la trattenuta a carico del dirigente non è deducibile dal reddito, mentre il contributo a carico dell’azienda non aumenta il reddito imponibile fiscale e previdenziale3.

FASDAC Il trattamento fiscale dei contributi versati al Fasdac varia a seconda della tipologia di iscritto al Fondo (dirigente in attività, prosecutore volontario o pensionato): 䡵 Dirigenti in servizio Il limite di non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro


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CFMT

FASDAC

Centro di formazione management del terziario

Assistenza sanitaria integrativa

dipendente dei contributi versati ai fondi contrattuali di assistenza sanitaria integrativa è pari a 3.615,20 euro annui. Per quanto riguarda i dirigenti in servizio, le aziende provvedono direttamente a dedurre i contributi versati al Fasdac, avendo cura di non considerare, ai fini del superamento del massimale di deducibilità annuo, il contributo aziendale destinato alla gestione dirigenti pensionati, introdotto dal 1° gennaio 2007 ed elevato a 1.107,15 euro annui a decorrere dal 1° ottobre 2011 e a 1.130,12 euro annui dal 1° gennaio 20144. Come conseguenza della piena deducibilità fiscale dei contributi versati al Fasdac, per i dirigenti in servizio le spese mediche possono essere portate in detrazione solo con riferimento al “quantum” non rimborsato dal Fondo, nel limite del 19% della quota eccedente i 129,11 euro annui.

䡵 Prosecutori volontari La formulazione del Tuir in vigore fino al 2007 non rendeva possibile la deducibilità dei contributi versati ai fondi di assistenza sanitaria da parte di chi vi aderiva volontariamente e non in applicazione di un contratto collettivo nazionale di lavoro. Dal 2008 in avanti i pareri sulla possibilità di dedurre o meno il contributo per i volontari sono stati discordi, perché la normativa non ha chiaramente equiparato i contributi versati ai fondi di assistenza sanitaria previsti dai ccnl di categoria (come è appunto il Fasdac)

dai dirigenti in servizio (che rientrano quindi nella previsione dell’art. 51, comma 2, lett. a del Tuir) ai contributi versati volontariamente da chi non ha più un rapporto di lavoro dipendente come dirigente del terziario. Stando così le cose, alcuni prosecutori volontari, facendo riferimento alla nuova formulazione dell’art. 10, comma 1, lett. e-ter del Tuir e su suggerimento del proprio commercialista di fiducia, hanno portato in deduzione il contributo versato al Fasdac e taluni tra questi, sulla base di alcune segnalazioni pervenuteci, hanno ricevuto contestazioni dall’Agenzia delle entrate con riferimento alle dichiarazioni presentate nel 2009 relative ai redditi del 2008. La motivazione addotta dall’Agenzia delle entrate è che il Fasdac nel 2008 non risultava essere tra i fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale istituiti o adeguati ai sensi dell’art. 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche, che erogano prestazioni negli ambiti di inter-

1

La deroga di cui fruiscono gli iscritti al Fondo Mario Negri, compresi i prosecutori volontari, trova riferimento nell’art. 18, commi 8-bis e seguenti, del decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, e dall’art. 15, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ed è stata confermata dall’art. 3, commi 119 e 120, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Finanziaria per il 2004) e dall’art. 20, comma 7, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 (Riforma della previdenza complementare).

2

Art. 8, comma 4, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.

3

Rif. lettera Inps n. 27/8/9008 pervenuta a Confcommercio il 5 gennaio 1996, in risposta a un quesito formulato in merito.

4

Rif. Agenzia delle entrate, nella circolare 4 marzo 1999, n. 55/E.

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SITUAZIONE NORMATIVA

FASDAC L’art. 51, comma 2, lett. a, del Tuir attribuisce la “non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente” ai contributi versati a enti e casse aventi esclusivamente fine assistenziale entro il limite annuo di 3.615,20 euro, purché rispettino la destinazione del 20% delle risorse negli ambiti previsti dal decreto del ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali del 27 ottobre 2009. In conformità a quanto previsto dal citato decreto, il Fasdac “Mario Besusso” ha provveduto nei termini all’iscrizione all’Anagrafe dei Fondi e ha ricevuto, per l’anno 2013, l’attestato di rinnovo da parte del dipartimento di qualità – direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute.

vento stabiliti con decreto del ministro della Salute. Tutto ciò senza tenere conto del fatto che nel 2008 (come del resto avviene ancora oggi) tali fondi non risultavano neppure istituiti e che le procedure che i fondi di assistenza sanitaria già esistenti dovevano seguire per poter essere dichiarati “adeguati” non sono state ancora definitivamente stabilite dagli organi a ciò delegati (sulla situazione normativa del Fasdac, vedi box sopra). Sarebbe quindi auspicabile un intervento chiarificatore al riguardo. Nel frattempo, riteniamo preferibile consigliare di seguire un comportamento più prudente e quindi non dedurre il contributo ma portare in detrazione il 100% della spesa medica, anche per la

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parte rimborsata dal Fasdac, fermo restando il fatto che ogni associato può liberamente decidere di agire diversamente, seguendo il consiglio di un professionista di fiducia. 䡵 Pensionati L’Agenzia delle entrate, con risoluzione dell’11 luglio 2008, n. 293, ha chiarito che, anche con la nuova formulazione dell’art. 10, comma 1, lett. e-ter del Tuir, nulla cambierà rispetto al passato per gli iscritti al Fasdac in qualità di pensionati che, quindi, continueranno a non dedurre il contributo versato al Fondo. A fronte di tale mancata deduzione, in sede di dichiarazione dei redditi è permesso portare in de-

trazione l’intero ammontare delle spese mediche sostenute, compresa la parte rimborsata dal Fasdac, nel limite del 19% della quota eccedente i 129,11 euro annui. La risoluzione citata prende in esame il caso degli iscritti al Fasi in qualità di pensionati, in quanto iscritti a un Fondo per il quale il contributo aziendale alla gestione pensionati risulta essere cumulativo e indifferenziato, e non riferito a ogni singolo dirigente andato in quiescenza. Secondo l’Agenzia delle entrate, non potendo risalire al contributo complessivamente versato a favore di tali iscritti (quota a carico del pensionato + quota a carico dell’azienda) non è possibile verificare il raggiungimento del massimale di deducibilità e quindi applicare la deduzione di un importo effettivo dal reddito. Pertanto, poiché anche i ccnl per i dirigenti del terziario, della distribuzione e dei servizi e quelli degli altri settori rappresentati da Manageritalia prevedono il versamento a carico delle aziende di un contributo per finanziare la gestione pensionati Fasdac, con riferimento a ciascun dirigente in servizio e non al singolo ex dirigente ora pensionato, gli iscritti al Fondo in qualità di dirigenti pensionati rientrano nella stessa fattispecie presa in esame dall’Agenzia delle entrate. 䡵


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NON SOLO CONSUMI Cosimo Finzi

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consumi

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE Informazioni distorte su un dramma reale

AstraRicerche è stata fondata nel 1983 dal professor Enrico Finzi. Si occupa di ricerche di marketing e sociali per clienti appartenenti a molti settori merceologici, utilizzando molteplici metodologie d’indagine. Si caratterizza per una struttura snella e flessibile, improntata alla qualità e all’innovazione, e affianca al servizio di ricerca la consulenza di marketing e di comunicazione a clienti – imprese nazionali e multinazionali – di tutte le dimensioni. Collabora con Manageritalia con indagini e analisi di dati che spesso mirano a sintetizzare fenomeni complessi o a far emergere informazioni latenti.

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“Più di 4 giovani su 10 non hanno lavoro”: quante volte avete letto in questi mesi questa affermazione? Credo molte, come è capitato a me. Bene: avete letto un’informazione in parte ambigua e in parte falsa. Facciamo chiarezza. Si tratta di un’affermazione ambigua perché “giovani” è una parola decisamente imprecisa: si parla, infatti, solo dei 15-24enni (il range di età non si estende ai 29enni e tanto meno ai 34enni). Ma soprattutto si tratta di un’affermazione errata: se davvero 4 giovani su 10 fossero disoccupati si avrebbero milioni di 15-24enni in una situazione di difficoltà estrema e il Paese sarebbe semplicemente decotto. La realtà è comunque drammatica, ma ben differente. Quel 40% (abbondante) è il tasso di disoccupazione che – qualunque sia la fascia di età considerata, o l’area geografica o il genere sessuale presi in considerazione – è un semplice rapporto, una divisione. “Sopra”, a numeratore, abbiamo il numero di soggetti disoccupati. “Sotto”, a denominatore, abbiamo il numero totale di soggetti che costituiscono la forza lavoro, ovvero la semplice somma di occupati e disoccupati.

Disoccupato: cos’è, cosa non è Facciamo un ulteriore passo avanti verso la comprensione di questo indicatore. Per disoccupati non si intendono tutti coloro che non hanno un lavoro: sono ovviamente degli individui non occupati che hanno davvero cercato attivamente lavoro nelle ultime quattro settimane e sono disponibili a lavorare entro le due successive (ma anche coloro che sanno già che inizieranno un lavoro entro tre mesi e che, se richiesti, sono disponibili a iniziare il lavoro entro due settimane,

cioè in anticipo). Attenzione, quindi, non sono affatto coloro che non lavorano, visto che tra i disoccupati non rientrano alcuni gruppi rilevantissimi come pensionati, casalinghe, studenti (ripeto, studenti!) e persone non attive che non cercano lavoro (perché non hanno interesse o – soprattutto – che hanno perso la speranza di trovarlo: i Neet, Not in education, employment or training, in Italia più di due milioni di 15-29enni secondo gli ultimi dati).

Paradossi della definizione di tasso di disoccupazione Se concentriamo la nostra attenzione sui giovani (15-24enni) risulta chiaro come il tasso di disoccupazione abbia un significato diverso da quello genericamente, frettolosamente, attribuitogli: si tratta della percentuale di giovani che non trova lavoro sul totale di coloro che lavorano o vogliono lavorare (forza lavoro). Alcuni esempi della distorsione: in un (immaginario?) Paese che investe moltissimo sulla formazione dei giovani, che riduce al minimo possibile l’abbandono scolastico, che favorisce l’estensione del periodo degli studi fino all’università o a studi post-diploma equivalenti, che – insomma – cerca di avere forza lavoro ottimamente formata e qualificata per affrontare le sfide globali, la forza lavoro giovanile sarebbe numericamente scarsa (ripetiamo: non ne fanno parte gli studenti) e magari il tasso di disoccupazione piuttosto elevato; se un ragazzo smette di studiare ma non cerca lavoro “non” varia il tasso di disoccupazione; certo che se non cerca lavoro perché non crede di riuscire a trovarlo non è un buon segno, eppure l’indicatore non si muove di una virgola. Non rientrava nelle forze di lavoro quando studia-


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Disoccupati 15-24enni: 617.178 Tasso di disoccupazione: 34,8% Disoccupati su popolazione 15-24enni: 10,4%

va e continua a non rientrarci oggi (non è né disoccupato né occupato); se prima un ragazzo non cercava lavoro perché “disilluso”, ma comincia a farlo oggi perché avverte un clima di maggior fiducia nelle sorti del paese e nella sua possibilità di trovare occupazione, fa invece peggiorare (aumentare) il tasso di disoccupazione. È quello che potrebbe succedere oggi, se veramente si ingenerasse una maggiore speranza collettiva e personale di trovare un lavoro, portando quindi a un aumento del tasso di disoccupazione.

Un Paese che deve (ri)trovare la propria strada Perché è rilevante capire tutto ciò? Perché questo numerino è spesso preso come motivo fondamentale per definire le politiche future: “priorità al lavoro dei giovani”. Forse potrebbe giovare dare uno sguardo ai valori dell’intero 2012 (tra poco i dati definitivi del 2013, oggi disponibili solo parzialmente) per capire meglio qual è la situazione. 15-24enni: tasso di disoccupazione 34,8%; numero di disoccupati 617.178. 25-34enni: tasso di disoccupazione 14,7%; numero di disoccupati 821.185. Ci accorgiamo che il numero di disoccupati è decisamente superiore tra i 2534enni (il 33% in più). Infatti, se calcoliamo il rapporto tra il numero di disoccupati e la popolazione in quella fascia di età otteniamo: 15-24enni: 10,4%; 25-34enni: 11,6%. Di più: abbiamo detto che tra i disoccupati non vengono calcolati i “disperati”; ma la disperazione tende a crescere con

Provincia autonoma Bolzano

5,3

Provincia autonoma Trento

6,7

Veneto

7,9

Friuli-Venezia Giulia

8,1

Lombardia

8,7

Emilia Romagna

8,8

Marche

8,8

Toscana

8,9

Valle d’Aosta

9,0

Liguria

9,2

Molise

10,0

Abruzzo

10,2

Puglia

11,0

Piemonte

11,1

Lazio

11,1

Campania

11,3

Basilicata

11,3

Umbria

12,2

Calabria

12,4

Sicilia

12,7

Sardegna

14,4 Elaborazione AstraRicerche su dati Istat 2012.

l’aumentare dell’età; il problema, quindi, è ancor più grave tra i 25-34enni se teniamo conto di questa dinamica. E c’è poi un’ulteriore considerazione da fare: a 30 anni il periodo formativo “tradizionale” (non on the job, non inteso come formazione continua ecc.) è concluso.

E ora? Per concludere (anzi, per iniziare – spero – un confronto con voi) non vogliamo certo negare che esista la questione della disoccupazione giovanile e nemmeno sminuirla, ma almeno cerchiamo di vederla distintamente avendo ben presenti tutti i termini che la riguardano. Chiediamoci: è la disoccupazione dei

15-24enni prioritaria rispetto alla disoccupazione dei 25-34enni e delle altre fasce di età? Quale Paese vogliamo? Un Paese con giovani istruiti, con una buona cultura di base e ottime conoscenze da spendere nel mercato del lavoro (per trovare lavoro ma anche per creare lavoro) è una priorità più o meno rilevante di un Paese che rende semplicemente possibile la diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile? Possiamo accettare a lungo una società in cui il problema della disoccupazione ha maggiore rilevanza di quello della disperazione (non speranza) nel poter trovare un lavoro?

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INIZIATIVE MANAGERITALIA

XXVII TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA

TENNIS&RELAX

IN SARDEGNA Punta Santa Giusta, Cagliari, 28 giugno-

L Per maggiori informazioni www.manageritalia.it oppure 0229516028

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La settimana di vacanza abbinata al torneo di tennis, quest’anno alla sua XXVII edizione, torna sulle spiaggie della Sardegna. Ad ospitarci ancora una volta il villaggio iGV Club Santagiusta, elegante struttura affacciata sul mare limpido e turchese. L’iGV Club di Santagiusta si trova sulla costa sud orientale della Sardegna, a 60 chilometri da Cagliari e 10 da Castiadas.

L’architettura del club presenta forme e colori che ben si sposano con l’ambiente che lo circonda. Le strutture e i servizi sono di prim’ordine (un ristorante, tre bar, piano bar, discoteca, anfiteatro, cinema all’aperto full HD, piscina d’acqua dolce, bazar/boutique, fotografo, parrucchiere, ufficio escursioni, nursery, mini e junior club, servizio medico e pediatrico ambulatoriale, parcheggio interno


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QUOTE DI PARTECIPAZIONE

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SETTIMANA SOGGIORNO ADULTI

BAMBINI

.820 € in camera doppia e tripla 1.120 € in camera doppia uso singola 700 € 4° letto 150 € da 0 a 2 anni non compiuti 450 € da 2 a 6 anni non compiuti 590 € da 6 a 12 anni non compiuti 720 € da 12 a 17 anni non compiuti

La quota, moltiplicata per due, rimane invariata anche per eventuali prenotazioni per la settimana aggiuntiva: precedente o successiva a quella in programma (disponibilità limitata).

QUOTA VOLO A/R CAGLIARI per coloro che intendono usufruire del pacchetto completo soggiorno+volo

MILANO MALPENSA/LINATE, TORINO, VERONA, NAPOLI, BOLOGNA 355 € adulti 285 € bambini da 2 a 12 anni non compiuti alla data del rientro 40 € bambini da 0 a 2 anni non compiuti alla data del rientro ROMA FIUMICINO 345 € adulti 275 € bambini da 2 a 12 anni non compiuti alla data del rientro 40 € bambini da 0 a 2 anni non compiuti alla data del rientro Le quote dei voli potrebbero essere soggette a modifiche qualora le compagnie aeree subissero un aumento del costo del carburante.

LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE INCLUDONO 䡲 trasferimenti da/per villaggio collettivi solo per chi prenota il pacchetto completo soggiorno+volo 䡲 trattamento di pensione completa incluso acqua e vino ai pasti 䡲 cena tipica sarda 䡲 cena di arrivederci 䡲 animazione diurna e serale e assistenza del personale iGrandi Viaggi 䡲 attività di vil-

o-5 luglio non custodito ecc.). I cottage sono a 2/3/4 letti con servizi privati, asciugacapelli, telefono, televisore, frigorifero, cassaforte, aria condizionata, patio o balcone. Da non dimenticare il moderno centro benessere che offre momenti di relax per il corpo con trattamenti estetici e massaggi. Una sistemazione di alto livello e di assoluta comodità per una settimana davvero speciale.

laggio sportive e di animazione e campi da tennis a disposizione per lo svolgimento del torneo 䡲 spese d’apertura pratica (assicurazione base Europ Assistance passeggeri e bagaglio).

CHI PRENOTASSE IL VOLO INDIVIDUALMENTE PUÒ USUFRUIRE DEL SOLO TRASFERIMENTO DA/PER L’AEROPORTO DI CAGLIARI: 50 € a tratta a persona se in coincidenza con gli orari dei nostri voli; 170 € a tratta per auto privata da massimo 3 persone; 250 € a tratta per minibus privato da 4 a 8 persone.

RINUNCE/PENALITÀ Soggiorno. Per annullamenti comunicati: 䡲

da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 20%; da 14 a 10 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 35%; 䡲 da 9 a 3 giorni lavorativi prima della partenza, penale dell’80%; 䡲 dai 2 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%. Nessun rimborso è previsto all’ospite che decida di interrompere la vacanza. 䡲

Volo. Per annullamenti comunicati: 䡲

da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 50%; dai 14 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%. In caso di emissione da parte di iGV di biglietti per voli da destinazioni diverse rispetto a quelle messe a disposizione dall’organizzazione, la penale è del 100%. 䡲

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Informazioni utili Località: Punta S. Giusta (Cagliari) a 10 km da Castiadas Telefono 07099099 / fax 070991336 Carte di credito: American Express, Diners, Master Card, Moneta, Visa e Pago Bancomat Minori: se non sono accompagnati non possono essere ospitati Animali: non sono ammessi

MODALITÀ DI ISCRIZIONE La prenotazione deve essere effettuata entro e non oltre il 16 maggio 2014 (dopo tale data verranno accolte prenotazioni solo in caso di disponibilità delle camere) inviando la scheda accanto a Manageritalia Servizi: via fax allo 0229516093, oppure per posta in via Stoppani 6, 20129 Milano.

MODALITÀ DI PAGAMENTO

TORNEO Possono partecipare gli associati a Manageritalia e ad altre organizzazioni aderenti alla confederazione del terziario, i loro familiari e ospiti

Solo con bonifico bancario Manageritalia Servizi, ricevuta la scheda, provvederà al più presto a confermare la prenotazione o, nel caso fossero già esaurite le camere, ad avvertire dell’inserimento del nome nella lista d’attesa. In caso di conferma, la persona dovrà provvedere immediatamente al pagamento. Copia del bonifico completo di cro timbrata dalla banca dovrà essere inviata, entro cinque giorni dalla conferma della prenotazione, a Manageritalia Servizi: via fax allo 0229516093, oppure per posta in via Stoppani 6, 20129 Milano. Dati bancari Banca Popolare di Milano, agenzia 10 - Milano Iban IT56Q0558401610000000013235 intestato a iGrandi Viaggi via della Moscova 36 - 20121 Milano indicare nella causale Nome partecipante torneo di tennis Manageritalia 2014 Santagiusta GM700289


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scheda di prenotazione

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SCHEDA DI PRENOTAZIONE settimana di vacanza abbinata al XXVII TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA iGV Club Santagiusta, Sardegna, 28 giugno-5 luglio 2014 Da ritagliare e inviare a

MANAGERITALIA SERVIZI - via Stoppani 6, 20129 Milano - tel. 0229516028 - fax 0229516093

Il/la sottoscritto/a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . abitante a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cap . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cell. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . email . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . C.F./partita Iva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . appartenente all’Associazione Manageritalia di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Richiesta di emissione fattura da parte di iGV Sì 䡺 No 䡺

DESIDERA ADERIRE A: settimana dal 28 giugno al 5 luglio settimane dal 21 giugno al 5 luglio settimane dal 28 giugno al 12 luglio I TORNEI DI TENNIS IN PROGRAMMA A B C D E

Trofeo MANAGERITALIA Trofeo ASSIDIR Coppa MANAGERITALIA SERVIZI Coppa AVIVA Trofeo UBI ASSICURAZIONI

singolare maschile per associati over singolare maschile per associati under singolare femminile per associate, familiari e ospiti singolare maschile per familiari e ospiti doppio giallo maschile per associati

Indicare tutti i nominativi dei partecipanti al soggiorno Cognome e nome

Data di nascita

Codice fiscale* (obbligatorio)

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Torneo (se si intende partecipare barrare la casella corrispondente)

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A

Sistemazione

n. 䡺 singole (limitate)

n. 䡺 doppie

Desidero inoltre prenotare il volo a/r 䡺

n. 䡺 triple

Class. fed.

n. 䡺 quadruple

per n. 䡺 passeggeri

da

__________________________________________

Mi impegno a pagare con bonifico bancario € .......................................... in un’unica soluzione appena riceverò conferma della mia prenotazione da parte di Manageritalia Servizi

Autorizzo la pubblicazione delle mie immagini scattate o delle riprese video effettuate nel corso della settimana per uso rivista Dirigente e web

* Richiesto ai fini assicurativi

Firma

no

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Welfare sanitario

SANE SINERGIE Al via in Veneto un tavolo tecnico con proposte concrete per integrare i servizi erogati dai fondi contrattuali con quelli del Ssn. Due le linee guida: efficienza e complementarietà Pietro Luigi Giacomon

L

A REGIONE del Veneto ha accolto la richiesta di Manageritalia Veneto di costituire il “Tavolo tecnico con i fondi sanitari integrativi di natura contrattuale e le casse di assistenza”. L’obiettivo? Verificare la possibilità di una convenzione tra Regione e fondi, a cominciare dal Fasdac, e formulare un modello innovativo di compartecipazione e ottimizzazione delle prestazioni sanitarie erogate nel Veneto. Il gruppo di lavoro è costituito da alcuni direttori generali di aziende sociosanitarie o ospedaliere, da dirigenti tecnici pubblici e da rappresentanti di sette fondi, dai dirigenti del terziario e industriali ai lavoratori di diversi settori. L’iniziativa è partita da alcuni spunti del Gruppo assistenza sanitaria di Manageritalia, dalla realtà di efficienza ed efficacia complessiva della sanità regionale e anche dall’amministrazione del Veneto che, per diminuire i tempi delle prestazioni sanitarie, ha dilatato l’apertura degli ospedali nelle ore serali e nel fine settimana per visite e diagnostica. Un secondo pilastro da rafforzare I fondi sanitari privati non sono sostitutivi del Servizio sanitario nazionale. Le analisi mostrano però che più della metà degli importi erogati sono per prestazioni considerate sostitutive. La sanità integrativa coinvolge oltre 11 milioni di assistiti e circa 300 fondi. Degli oltre 144 miliardi di euro di spesa sanitaria corrente, ben il 21% è rappresentata da quella privata (più sostenuta direttamente dai cittadini che attraverso fondi, mutue e polizze assicurative). La spesa privata in Italia, ricordiamolo, è soprattutto odontoiatrica (21% del totale), specialistica ambulatoriale (21%) e in farmaci (44%). Esiste quindi un secondo “pilastro” sanitario che può e deve rafforzarsi. E uno dei campi è naturalmente il rapporto con la sanità pubblica.

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li, i check-up di prevenzione, gli occhiali ecc. Il 55% degli importi richiesti sono di natura sostitutiva (vedi grafico sotto).

Sulla natura e sulle attività dei fondi esistono ricerche e approfondimenti come la pubblicazione della ricerca “I fondi sanitari tra integrazione, sostituzione e complementarietà”, realizzata da Rbm Salute, Munich Health in collaborazione con il Censis. Le prestazioni sanitarie possono essere suddivise in alcune macrotipologie. Ci sono quelle “sostitu-

tive”, fornite in alternativa a quelle erogate dal Ssn, con livelli essenziali di assistenza (Lea): ricoveri, day hospital, interventi chirurgici ambulatoriali, cure e diagnostica di alta specializzazione ecc. Ci sono poi le prestazioni “integrative”: fisioterapia, cure dentarie, assistenza infermieristica ecc. Un decreto ministeriale del 2009 vincola i fondi a erogare in questo campo una quota non inferiore al 20% delle loro risorse. Infine ci sono le prestazioni “complementari”, come il rimborso dei ticket, i medicina-

Regole omogenee e semplici Con il supporto del presidente del Fasdac Claudio Trucato, Manageritalia Veneto ha fatto delle proposte basandosi sul ranking delle prestazioni dei fondi (vedi tabella a pagina 36). Se si prende in considerazione l’importo richiesto ai fondi ci sono ai primi posti le cure dentarie (18,4% delle somme richieste), i ricoveri (16,5%), la diagnostica ordinaria e

I fondi sanitari privati non sono sostitutivi del Servizio sanitario nazionale. Le analisi mostrano però che più della metà degli importi erogati sono per prestazioni considerate sostitutive

FONDI E PRESTAZIONI INTEGRATIVE, COMPLEMENTARI, SOSTITUTIVE: QUOTE DEGLI IMPORTI RICHIESTI

Sostitutive

55,7%

Integrative + supplementari

44,3%

Integrative

27,8%

Supplementari

16,5%

Fonte: Rbm Salute - Censis, 2012.

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Welfare sanitario

GRADUATORIA DELLE PRESTAZIONI DEI FONDI SANITARI INTEGRATIVI PER FREQUENZA DEI SINISTRI

PER IMPORTO RICHIESTO

1 Diagnostica ordinaria e visite specialistiche 2 Ticket specialistico 3 Alta specializzazione (diagnostica e cura) 4 Cure dentarie 5 Check-up e prevenzione 6 Ricovero 7 Lenti/occhiali 8 Parto 9 Fisioterapia 10 Ricovero Ssn 11 Medicinali 12 Chirurgia ambulatoriale

1 Cure dentarie 2 Ricovero 3 Diagnostica ordinaria e visite specialistiche 4 Lenti/occhiali 5 Alta specializzazione (diagnostica e cura) 6 Ticket specialistico 7 Check-up e prevenzione 8 Parto 9 Fisioterapia 10 Grandi interventi 11 Day hospital 12 Protesi ortopediche e acustiche

Fonte: Rbm Salute - Censis, 2012

le visite specialistiche (14,8%). Manageritalia Veneto ha chiesto alla Regione e ai fondi di concentrarsi su: prevenzione, visite specialistiche e diagnostica di alta specializzazione, perché sono richieste con maggiore frequenza alla sanità pubblica (vedi box a fianco con le proposte presentate da Manageritalia Veneto). Regole uguali e semplici di utilizzo per tutte le strutture interessate e costi delle prestazioni fornite dalla sanità pubblica in linea con quelle di mercato garantirebbero un miglioramento per gli associati rilevante e senza squilibri economici per i fondi. Si tratta di


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I partecipanti alla tavola rotonda “Welfare sanitario contrattuale: quali rapporti con la sanità pubblica?” organizzata da Manageritalia Veneto. Da sinistra: Giuseppe Sbalchiero, presidente Sani.In.Veneto (lavoratori artigianato), Claudio Giammatteo, direttore Faschim (lavoratori chimici), Davide Cerrato, presidente Casagit (giornalisti), Claudio Trucato, presidente Fasdac, Francesco Saverio Introna, vicedirettore Fasi (dirigenti industriali).

fatto di intervenire su alcune delle prestazioni denominate “di frequenza”, che ricomprendono quasi il 90% delle prestazioni ri-

chieste ai fondi (anche se con queste si arriva al 66% delle somme liquidate). La restante parte è data dalle prestazioni “di ri-

schio”, cioè i day hospital, i grandi interventi, gli interventi chirurgici ambulatoriali (fonte: Rbm Salute e Censis).

MANAGERITALIA VENETO: le proposte presentate alla Regione e ai fondi sanitari contrattuali 1. Alcune prestazioni di prevenzione Le aziende sanitarie pubbliche potrebbero mettere a disposizione degli iscritti ai fondi i pacchetti di esami, analisi e visite di prevenzione previsti dai fondi di assistenza a un costo prefissato concordato e pagato dal fondo. Le aziende sanitarie pubbliche interessate potrebbero organizzare il servizio in modo che tutte le attività si svolgano nella stessa mezza giornata/giornata con un canale specifico di prenotazione di queste prestazioni per gli aderenti ai fondi convenzionati.

2. Visite specialistiche La convenzione potrebbe prevedere che gli iscritti usufruiscano di visite a pagamento già svolte in regi-

me di intramoenia attraverso l’intervento dei fondi. I fondi pagherebbero direttamente alle aziende sanitarie pubbliche il costo previsto dai loro tariffari. Se si supera tale importo ci sarà un’integrazione da parte dell’assistito. Il canale di prenotazione rimarrebbe quello già utilizzato per le visite a pagamento.

3. Diagnostica di alta specializzazione Per gli iscritti ai fondi le aziende sanitarie pubbliche potrebbero prevedere uno specifico momento (una serata alla settimana/una fascia oraria precisa nel fine settimana) da realizzarsi ovunque o in un’azienda sanitaria pubblica per provincia. Il costo del ticket sarà sostenuto direttamente dai fondi.

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Welfare sanitario

COSA NON FUNZIONA NELLE STRUTTURE SANITARIE 2011 (%) Nord-Ovest

Nord-Est

Centro

Sud e isole

TOTALE

La lunghezza delle liste di attesa

62,5

71,8

70,1

70,6

68,5

La lunghezza delle code nelle varie strutture (ad esempio agli sportelli, per fare le analisi, dal medico ecc.)

29,9

31,5

27,1

20,2

26,4

La mancanza di coordinamento tra strutture, servizi e personale, che costringe a girare tra uffici

17,9

12,4

20,8

13,1

15,8

Un’eccessiva rapidità nella dismissione ospedaliera

14,9

18,4

15,3

9,3

13,8

8,8

6,2

7,2

15,0

10,1

12,8

9,0

8,0

7,6

9,3

L’assenza nella sua area territoriale di servizi/strutture e prestazioni di cui ha più bisogno

3,9

5,5

4,6

16,4

8,6

Un approccio poco umano degli operatori

4,5

7,1

5,5

10,4

7,2

La variabilità eccessiva delle decisioni dei medici rispetto alle stesse patologie

6,6

4,0

7,4

3,2

5,1

L’inadeguata professionalità degli operatori L’assenza di informazioni su soggetti/strutture alle quali rivolgersi

FONTE: Censis, 2012

Un dialogo proficuo La delibera della giunta regionale del Veneto (“Il governo delle liste di attesa nelle aziende sanitarie”, dgr 320/2013) e i relativi protocolli di intesa con medici, infermieri e tecnici per l’erogazione di prestazioni aggiuntive diagnostiche e ambulatoriali, hanno apportato al tema della tempestività delle prestazioni importanti innovazioni: l’estensione serale e nei giorni festivi di alcuni servizi negli ospedali e la possibilità di “integrazione del sistema pubblico-privato”. La Regione ha deciso di contribuire alla “costituzione di fondi regionali sanitari integrativi posti in essere da associazioni imprenditoriali e/o sindacali a favore di residenti nel Veneto”. Un recente convegno organizzato da Manageritalia Veneto

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“Welfare sanitario contrattuale: quali rapporti con la sanità pubblica?” ha coinvolto cinque importanti fondi: il Fasdac, il Fasi dei dirigenti industriali, la Casagit dei giornalisti, il Faschim dei lavoratori chimici e anche un fondo regionale, da poco costituitosi per i lavoratori dell’artigianato, Sani.In.Veneto. La disponibilità a costituire il “tavolo tecnico” è venuta direttamente da Domenico Mantoan, direttore regionale per la sanità e il sociale, che a dicembre ha scritto a Manageritalia e ai rappresentanti dei fondi che avevano partecipato alla tavola rotonda per attivare questo gruppo di lavoro. Il rapporto con i fondi sanitari integrativi rappresenta un’interessante opportunità per i servizi sanitari regionali, per coprire anche

un numero crescente di prestazioni che i livelli essenziali di assistenza non sono in grado di garantire. La strada iniziata nel Veneto è certo in salita, ma l’obiettivo è trovare proposte e azioni che possano veramente far dialogare i fondi contrattuali (sempre più importanti nell’azione di tutela della salute) e la sanità regionale. Il tavolo tecnico dovrebbe portare entro la metà di quest’anno a un’ipotesi di accordo. I nominativi segnalati alla Regione del Veneto per il gruppo di lavoro rappresentano non solo i rispettivi fondi o casse, ma ben 11 enti sanitari che coinvolgono i dirigenti di vari settori economici, i quadri, i giornalisti, il settore del credito, i lavoratori chimici, del commercio, turismo e servizi. 䡵


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INIZIATIVE MANAGERITALIA

34 a COPPA DI SCI MANAGERITALIA

MADE IN SWITZERLAND

U

Una vacanza all’insegna della neve… nel vero senso della parola! Sono state infatti abbondanti le nevicate che hanno imbiancato la settimana di sport e relax dedicata alla 34esima Coppa di sci Manageritalia. Quest’anno la manifestazione più antica della Federazione è stata ospitata dalle incantevoli valli engadinesi di St. Moritz, dal 16 al 23 febbraio. Nel paesaggio suggestivo dei boschi innevati e dei laghi ghiacciati, i nostri validi sciatori si sono allenati per tutta la

settimana in preparazione della gara di sabato 22, che si è svolta sulla pista Grialetsch di Corvatsch. Uno slalom gigante in due manche e che ha visto aggiungere un pizzico di difficoltà al percorso a causa delle condizioni della neve in pista che era caduta copiosa fino a poche ore prima della partenza. Con 1.28.18, il miglior tempo assoluto ce lo ha regalato Luca Bonomo, dirigente della categoria Master A4. Ha giocato a suo favore anche l’uscita di pista nella seconda manche del favorito Alberto

In collaborazione con

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34 a COPPA DI SCI MANAGERITALIA Pista Grialetsch di Corvatsch - St. Moritz DIRIGENTI Master B9 - B13 1 Tiziano Ferrari 2 Gianni Paolo Ferrari 3 Lorenzo Nalli Master B8

1 Giorgio Castellazzo 2 Silvano Storti 3 Renzo Colussi

01:32:48 01:37:08 02:04:08

Master B6-B7

1 Franco Tomasi 2 Paolo Forrer 3 Roberto Corlazzoli

01:35:55 01:37:11 01:50:59

Master A4-A5

1 Luca Bonomo 2 Mario Mantovani 3 Roberto Scanu

01:28:18 01:35:01 01:47:01

Ragazzi

Gioia, che nella prima invece aveva segnato un tempo davvero promettente. Onore ai primi due dirigenti che hanno affrontato la gara, Attilio Mentasti e Lorenzo Nalli che rispettivamente a 81 e 80 anni hanno avuto ancora “la loro da dire”, in particolare Nalli, aggiudicandosi anche il terzo posto della sua categoria. La storica rivalità nella categoria Master B7/B6 tra Paolo Forrer, Franco Tomasi e Valentino Fabbian quest’anno ha regalato sorprese, in seguito all’impossibilità di gareggiare per Fabbian e soprattutto alla memorabile vittoria di Tomasi su Forrer! E la degna erede dello sciato-

re trentino non tradisce le aspettative e come sempre si aggiudica un posto sul podio: Elena Tomasi si piazza seconda tra le seniores, dopo la velocissima Lavinia Lanzarini. Buona gara anche per le uniche due donne dirigenti in competizione, Laura Zanfrini e Anna Schupbach, alle quali speriamo in futuro di poter dedicare una categoria a sé, come già avviene per gli uomini. Aspettiamo quindi numerose le donne manager il prossimo anno!

01:46:21 01:47:15 01:51:13

FAMILIARI E OSPITI 1 Mattia Visconti 01:55:17 2 Gregorio Mantovani 02:43:07 3 Marta Zoe Marino n.c.

Femminile

1 Erica Rustia 2 Nereide Bonato 3 Monica Raimondi

01:45:04 01:51:23 01:57:41

Seniores

1 Lavinia Lanzarini 2 Elena Tomasi 3 Laura Onnis

01:42:11 01:44:59 02:13:15

Master B6-B13

1 Giuseppe Bertoletti 2 Giuseppe Mazzarol 3 Silvano Pedron

01:41:31 01:49:37 02:03:16

Master A1-A5

1 Flavio Cavalca 2 Tony Savli 3 Maurizio Visconti

01:42:11 01:58:57 02:16:25

Grazie a

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**21.RUBRICHE

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DI BUON GRADO Piero Valdiserra

S

grado

IL PROSECCO

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Se negli ultimi anni la spumantistica italiana di qualità ha guadagnato crescenti successi internazionali, il merito principale va sicuramente attribuito al Prosecco. La sua crescita, di diffusione e di immagine, ha ormai valicato i ristretti confini settoriali, per diventare a tutti gli effetti un caso esemplare di sociologia dei consumi. Nei secoli andati, la Marca Trevigiana – o “Marca Gioiosa”, com’era chiamata fin dal Medioevo – costituiva il soleggiato entroterra della Repubblica di Venezia. I suoi vini, chiari, leggeri e tranquilli, rappresentavano il contrappunto sensoriale del verdissimo paesaggio che faceva da sfondo alle ville nobiliari dei potenti della Serenissima. Quando arrivavano per villeggiature, passatempi o galanterie, i patrizi veneziani portavano infatti il loro gusto e la loro eleganza anche nell’attività vitivinicola, col risultato di imporre nel tempo i prodotti enologici della Marca anche in molte altre regioni italiane e straniere. Nella seconda metà dell’Ottocento Antonio Carpené diede il via alla prima attività spumantistica della zona. Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti – e molto vino nelle botti trevigiane – per arrivare ai nostri giorni: oggi le bollicine del Prosecco possono essere prodotte nel territorio di nove province, e l’ambita Docg è riservata alla sola produzione dell’area storica, quella di Conegliano

- Valdobbiadene e dei Colli Asolani. Un nome simpatico e facile da pronunciare in molte lingue: Prosecco. Un’uva spiccatamente fruttata e piacevolmente aromatica, la Glera (in passato detta anch’essa Prosecco). Un risultato nel bicchiere gradevolmente vivace, versatile, amico di tutti i palati. Questi i piccoli grandi segreti della fantastica semplicità del Prosecco, che lo stanno accompagnando alla conquista dei mercati di tutto il mondo. Al punto che sempre più il termine “Prosecco” viene usato come nome comune, vale a dire come antonomasia per indicare un vino genericamente frizzante/spumante. Ormai, più che il prodotto di punta della vitivinicoltura veneta, il Prosecco è un vero e proprio fenomeno di costume. I suoi numeri ne sono la riprova più evidente: secondo una recente ricerca dell’Università Bocconi, le bottiglie annuali di Prosecco sono destinate a raggiungere in breve tempo la cifra astronomica di 400 milioni e a superare così i volumi del più celebre Champagne francese. Un successo clamoroso dell’enologia italiana, confermato fra l’altro dai primi tentativi di imitazione straniera: c’è chi sta cominciando a produrre Prosecco, o presunto tale, in Brasile e persino in Australia, per non parlare del cosiddetto Prosecco dalmata (Prosˇek), che in realtà è un vino passito.

TIPOLOGIE Attualmente esistono tre tipologie di Prosecco: il vino fermo (una specie di arcaismo, ormai), il frizzante e lo spumante. In tutti i casi il prodotto ha un colore giallo paglierino brillante, un bouquet elegante e marcatamente fruttato, un gusto fresco e accattivante fin dal primo assaggio. La variante spumante, quella che oggi va per la maggiore al momento dell’aperitivo, dello Spritz o del normale abbinamento enogastronomico a tavola, è disponibile in diverse gradazioni di secchezza.


**21.RUBRICHE

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ARTE Claudia Corti

È

arte

Kandinsky e l’astrattismo DA NON PERDERE Vassily Kandinsky: la collezione del Centre Pompidou, Milano Palazzo Reale, fino al 27 aprile

È il 1910 quando il pittore russo Kandinsky, dopo anni di sperimentazioni nell’ambito dell’arte espressionista, realizza un acquerello che lui stesso definisce “astratto”. Non si tratta più di una forma reale dilatata al punto da divenire astratta, bensì di linee e colori dotati ormai di una vita autonoma, in grado di disorientare lo spettatore grazie alla loro capacità comunicativa. Fin dagli anni precedenti Kandinsky aveva intrapreso la strada artistica delle avanguardie e delle sperimentazioni cromatiche in accordo con buona parte degli artisti suoi contemporanei, secondo i quali il ventesimo secolo appena iniziato avrebbe visto il definitivo trionfo del colore sulla forma. Aveva iniziato la sua carriera dipingendo paesaggi ombrosi e intensi, o soggetti desunti dal mondo fantastico del medioevo russo e tedesco. Fondatore con Franz Marc nel 1911 del movimento “Der Blaue Reiter” (Il cavaliere azzurro) si interessa sempre più agli effetti che il colore produce nell’animo umano divenendone un teorico: esso può provocare un semplice effetto fisico momentaneo, dovuto all’azione della retina, oppure uno più profondo, a livello psichico ed emozionale, in cui il colore tocca le corde dell’anima, come una nota musicale; è così che il rosso risveglia la sensazione del dolore, il giallo è irra-

zionalità, il blu è profondità, calma e quiete, e così via. Alla stessa maniera, se un colore viene associato a una forma privilegiata, il suo effetto ne risulterà potenziato, come il triangolo per il giallo, il cerchio per il blu, il quadrato per il rosso. Etichettato come produttore di “arte degenerata” dal regime nazista, Kandinsky attraversa le fasi cruciali del suo secolo, dalla rivoluzione d’ottobre in Russia alle due guerre mondiali, e proprio all’alba dell’ultima guerra realizza l’opera simbolo della grande mostra che Milano ospita nelle sale di Palazzo Reale per celebrare il maestro indiscusso dell’astrattismo. Realizzata nel 1940 a Parigi, città che l’artista si era rifiutato di lasciare nonostante i venti di guerra, l’opera, intitolata “Azzurro cielo” (olio su tavola, 1940, Parigi Centre Pompidou), rappresenta il culmine della nuova fase che l’artista stava elaborando, ispirata ai microrganismi osservati al microscopio e ai testi di biologia di cui era un attento lettore. Ne scaturisce un ambiente popolato di strane creature, meduse, insetti, che si trasformano in esseri fantastici e giocattoli, liberi di fluttuare nella quiete di un’atmosfera serena, così diversa dalla dura quotidianità dilaniata da un nuovo conflitto, e proprio per questo speranza dell’artista per un mondo migliore.

CURIOSITÀ Si narra che Kandinsky abbia iniziato a interessarsi di arte astratta quando, rientrato nel suo studio dopo una passeggiata, rimase immobile a fissare un quadro figurativo che per errore una domestica aveva appeso al contrario dopo averlo spolverato, trovandolo infinitamente bello nonostante non vi riconoscesse niente di concreto.

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LIBRI Davide Mura

Legami tossici La cronaca italiana riporta con triste frequenza i fatti tragici che vedono vittime soprattutto donne, ingabbiate in relazioni affettive nocive che spesso sfociano in atti di violenza. La criminologa Cinzia Mammoliti traccia sulla base dei suoi studi ed esperienze una serie di identikit di uomini da cui le donne (e non solo) dovrebbero stare alla larga. Profili psicologici che in apparenza non sono subito riconducibili alla patologia. La galleria dei manipolatori e stalker abbraccia un ventaglio di dieci personalità. Bugiardi, parassiti, salvatori sulla carta, cyber vampiri e altri ritratti inquietanti: l’autrice aiuta a individuare per tempo il pericolo. Per riappropriarsi della dignità e per tornare a vivere serenamente. Il manipolatore affettivo e le sue maschere, Cinzia Mammoliti, Sonda, pagg. 136, € 12,50.

In fuga dal passato Pubblicato per la prima volta nel 1997, il romanzo di Peter Cameron sembra anticipare i temi sviluppati nelle sue opere successive. A cominciare dalla fuga e dal senso di straniamento. Un uomo ancora giovane decide di voltare pagina nella sua vita lasciando San Francisco per trasferirsi ad Andorra, il minuscolo stato europeo di cui Cameron reinventa la geografia, ponendolo sul mare, quasi a prendersi gioco dei molti americani che raccontano di esserci stati. La comunità di persone che Alex Fox incontra è formata da cittadini del mondo che hanno trovato come lui un porto sicuro nel principato, dove la promessa di felicità sembra esserci per tutti. Ma presto fatti inquietanti turbano l’apparente idillio. Trama avvincente, atmosfere da Hitchcock. Andorra, Peter Cameron, Adelphi, pagg. 236, € 18.

libri

Un modello per il mondo contemporaneo “Attendiamo il vento favorevole ma non sappiamo dove andare”: così Domenico De Masi nell’introduzione al saggio Mappa Mundi. L’idea del suo nuovo saggio è ambiziosa ma il risultato convince e desta interesse. Il progetto è semplice: il sociologo traccia una vera e propria mappa di 15 modelli di società che hanno caratterizzato la storia umana. Ciascun modello ha avuto dei punti di riferimento, una tradizione culturale, religioni, valori e codici culturali a cui guardare. Tutto ciò, in fondo, rassicurava. Il problema di oggi, sottolinea De

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Elogio della discrezione! Un saggio breve ma allo stesso tempo ricco di citazioni che ha come obiettivo dichiarato quello di mettere in discussione la smania della verità e dell’autenticità a tutti i costi, della condivisione di ogni fotogramma della propria vita. Qual è il valore del segreto e della discrezione nella società dei social network? E per amare nell’accezione più profonda qualcuno è realmente necessario conoscere ogni aspetto della sua vita? Dalle opere d'arte alla morale gesuitica: il libro non ha pretese di esaurire il dibattito sull’argomento dei segreti ma offre interessanti spunti che si possono applicare a diversi contesti, fino a quelli professionali, dove il fidarsi di un collaboratore sembra presupporre una conoscenza analitica della sua vita. Segreti e no, Claudio Magris, Bompiani, pagg. 64, € 7.

Masi, è che viviamo in un mondo ibrido, in cerca di identità perché nessuno l’ha teorizzato prima, a differenza dei modelli del passato. Ma è sbagliato credere che l’unica via sia quella del disorientamento e della paura. Tra crisi dell’Occidente, disoccupazione giovanile, dilemmi etici e una nuova idea del tempo, il sociologo ci accompagna in un viaggio senza precedenti fra i valori e i disvalori del nostro mondo postmoderno, liquido, inafferrabile. Mappa Mundi Domenico De Masi, pagg. 700, Rizzoli, € 21.


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LETTURE per MANAGER

...per manager

Marco Lucarelli

Il liberismo visto da Margaret Thatcher e Ronald Reagan L’Italia è il paese dei derby e delle contrade. Spesso assumiamo una posizione, facciamo nostra un’opinione a seconda delle nostre conoscenze, idee precedenti. È naturale, è una scorciatoia che il nostro cervello utilizza per analizzare le informazioni in ingresso, schematizzarle e strutturarle per poter interpretare con velocità l’ambiente circostante. È una questione di sopravvivenza, quello che non rientra nei nostri schemi mentali precedenti è scartato oppure scatena un atteggiamento di difesa, chiusura. Uno di questi temi di attualità riguarda le teorie economiche e le loro conseguenze in termini di ritorno in felicità e benessere da parte dei cittadini. Ecco allora sventolare le bandiere contrapposte dell’intervento di stato in economia o del liberismo sfrenato. Le critiche opposte sono feroci, il modello keynesiano della spesa pubblica è criticato di generare assistenzialismo e mancanza di competitività. I fautori del liberismo sono accusati di voler aumentare la disoccupazione, abbattere i diritti dei lavoratori favorendo l’arricchimento di pochi a spese del bene comune. Difficile farsi un’opinione. Il libro di Stefania Tamburello L’economia è il mezzo per cambiare l’anima. Margaret Thatcher e Ronald Reagan in parole loro (pagg. 216, Rizzoli Etas) non cade in questa trappola e adotta un approccio intelligente. Affronta l’argomento “facendo parlare” i due principali protagonisti che incarnano la teoria liberista dandoci così la possibilità di “leggere” il pensiero di Ronald Reagan e Margaret Thatcher in modo trasparente, nel bene o nel male, permettendoci la costruzione di un’opinione senza il filtro delle teorie anti-liberiste.

Margaret Thatcher, che a volte ricorda più il buon senso, il solido pragmatismo della massaia che quello di un primo ministro. I conti vanno pagati, la soddisfazione di una giornata lavorativa pagata onestamente, il restare all’interno della propria capacità di spesa e accontentarsi sono concetti che stupiscono se espressi da un primo ministro ma che sono di una verità disarmante soprattutto in un’economia, come quella attuale, sconvolta dai derivati finanziari e dagli indebitamenti attraverso il leverage.

Perché leggerlo

Il libro è arricchito da una prefazione di Romano Prodi. Un’introduzione critica nei confronti dei due nemici storici dell’Europa ma capace di rendere l’onore delle armi a Reagan e alla Thatcher. Entrambi fautori di un liberismo le cui conseguenze spinte sono oggi sotto i nostri occhi. Conseguenze che probabilmente non erano nelle intenzioni dei La “casalinga di ferro” due protagonisti di questo libro ma che forse soUn modo di guardare all’economia, quello di no più da attribuire ai loro epigoni. Personaggi tristemente noti che hanno riempito le loro campaLeggi e commenta gne elettorali, le loro presentazioni ai consitutte le recensioni di Marco Lucarelli sul blog gli di amministrazione di efficaci slogan liberisti e anticomunisti, spesso senza conoscerne a fondo le basi economiche (e relative prevedibili conseguenze).

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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)

La revoca dei fringe benefit

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Tra le condizioni inserite nel mio contratto di lavoro è incluso l’uso di un’abitazione. In caso di cessazione di questo benefit da parte dell’azienda, cosa prevede il contratto collettivo? F. P. - Roma

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Il contratto collettivo nazionale di lavoro non disciplina la concessione e la revoca dei fringe benefit, che sono oggetto di una trattativa individuale tra dipendente e azienda oppure derivano da usi e consuetudini aziendali che il datore di lavoro può legittimamente modificare nel corso degli anni. Quando si verifica l’eventualità della revoca del fringe benefit, la giurisprudenza in via generale fa riferimento al principio della irriducibilità della retribuzione, quindi pur riconoscendo al datore di lavoro la legittimità della revoca, prevede la corresponsione di un importo aggiuntivo alla normale retribuzione per compensare la perdita economica derivante da tale decisione. Tuttavia, sull’argomento vengono fatte delle distinzioni a seconda dell’uso con cui viene concesso il benefit, riassumibile nella seguente casistica: 1. uso nell’esclusivo interesse dell’azienda; 2. uso nell’esclusivo interesse del lavoratore; 3. uso nell’interesse dell’azienda e del lavoratore. Nel primo caso l’uso del bene, in quanto strettamente inerente a un’esigenza aziendale e strumentale all’attività svolta, deve ritenersi concesso esclusivamente in relazione alla suddetta esigenza e non costituisce un benefit soggetto a imposizione. Quindi, in caso di modifiche intervenute (ad esempio una variazione delle mansioni del lavoratore), il predetto uso può sicuramente venir meno nel momento in cui cessa la ragione tecnica, organizzativa e produttiva che ne ha determinato l’assegnazione, in quanto, proprio perché

non costituisce retribuzione, non rientra in assoluto nel campo di applicazione del principio della irriducibilità della retribuzione. Analogamente non presenta particolari problemi il caso della concessione nell’esclusivo interesse del lavoratore dove, anche sulla base della normativa previdenziale e fiscale, la natura retributiva è indubbia. Ne deriva, perciò, che successivi accadimenti non possono determinare l’eliminazione del suddetto benefit che, sulla base di quanto esposto, entra a far parte della retribuzione irriducibile. Più attenzione bisogna rivolgere, invece, all’ipotesi del cosiddetto “uso promiscuo”. In tale situazione l’uso del bene viene concesso sia nell’interesse dell’azienda che del lavoratore, che è autorizzato a servirsi del bene medesimo anche per ragioni e situazioni non connesse all’attività lavorativa (per esempio nel tempo libero). Pertanto, per stabilire se tale ipotesi rientri o meno nell’ambito del principio della irriducibilità della retribuzione, secondo la giurisprudenza sono importanti non solo le ragioni, ma anche le modalità con cui è stata disposta la concessione dell’uso promiscuo, anche se non vi sono dubbi che l’uso promiscuo costituisca reddito imponibile per il dipendente. Per prevenire un contenzioso sarebbe quindi opportuno che siano fin dall’inizio ben stabiliti i presupposti che determinano la concessione dell’uso promiscuo e, conseguentemente, i fatti che conducono alla sua revoca. In tal senso è necessario che l’azienda formalizzi i termini della concessione con apposita lettera indirizzata al dipendente, nella quale siano indicati, oltre agli elementi fondamentali che disciplinano l’uso del bene, anche le ragioni della concessione medesima, compresa, quindi, la possibilità di revoca dell’uso nell’eventualità del venir meno delle stesse. In caso contrario si ritiene che il datore di lavoro sia tenuto a compensare il danno economico derivante dalla revoca del benefit.


inserto mensile di Dirigente n. 3 -2014

Dirigibile

a cura di Thomas Bialas

Segnali di futuro visti dall’alto #02

Future Time

p. 3

Subito trend: il cliente sfuggente va soddisfatto all’istante

Future Retail

Il coffeeshop robotizzato sostituisce il barista

p. 8

FUTURE Discount Si saldi chi può. Anche gli ospedali FUTURE Content Il porno come scuola di riposizionamento INFOGRAFICA DEL MESE L’invasione dei white collar robots FUTURETECH invenzioni & innovazioni Dirigente mensile di informazione e cultura manageriale editore Manageritalia Servizi design: CoMoDo

Zeitgeist:

se lo spirito del tempo è solo il tempo “Ci attende un paradosso quasi metafisico: lo spirito del tempo futuro sarà il tempo stesso”. Lo scrissi 10 anni fa e ne sono sempre più convinto: la nostra epoca è dominata da un’estenuante lotta contro il tempo. Alla macchina questa lotta piace poiché punta, per innata vocazione, alla continua riduzione dei tempi, all’uomo molto meno (e questo spiega in parte il nostro

Future Management p. 4 Imitate Amazon: siate vecchi e nuovi allo stesso tempo

attuale destino da dopati e impasticcati). Alla ricerca del tempo perduto dunque? Beh, pochi hanno letto interamente la monumentale opera di Proust ma il titolo ben si addice ai tempi che corrono veloci. Per manager e imprese il tema è chiaro: bisogna cambiare in tempo perché i cambiamenti sono velocissimi e spesso ci lasciano (o rischiano di lasciarci) col “culo per terra”. Solo la politica perde tempo e infatti il loro Zeitgeist appartiene ad altre epoche e altre parole. Che fare dunque per innovare velocemente? Gestire meglio il tempo? Ni. Più che di time management abbiamo bisogno di timeless management, giacché per anticipare i tempi bisogna annullare il tempo. Non facile ma è questa la via per le grandi innovazioni. Gli obiettivi a breve (tempi stretti) uccidono la capacità previsionale (tempi lunghi) e in definitiva la capacità di soddisfare la domanda futura (anticipare i tempi).


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Future desk Se la scrivania va su e giù la produttività aumenta del 50% Questa almeno la promessa (statisticamente opinabile) dell’azienda californiana di Pasadena che con tono enfatico precisa “se Apple dovesse costruire una scrivania, sarebbe simile a questa”. Una frase per salire di tono, come la scrivania d’altronde. La novità infatti consiste in questo: stiamo troppo seduti in ufficio e la circolazione e il rendimento ne risentono? Bene, allora obblighiamo l’impiegato a seguire il “movimento” della scrivania che a intervalli regolari (ma si può anche

comandare manualmente tramite apposito touchscreen) sale e poi scende. Insomma, si lavora un po’ seduti e un po’ in piedi. Detta così fa anche sorridere ma in realtà l’innovazione tocca un tema serio e cruciale per ogni impresa. Ovvero il benessere dei luoghi di lavoro che se ben congegnati producono plusvalore economico e sociale. O come disse una volta Susan Orozco dell’Ibm di Zurigo: “la gente dà il meglio quando viene messa nelle migliori condizioni”. E non è solo questione di buona ergonomia ma di concepire gli uffici come luoghi che favoriscono la creatività, compensano lo stress e rendono sopportabili gli orari straordinari. http://www.stirworks.com https://www.youtube.com/watch?v=MEQj_b2nsn8

Future Discount Si saldi chi può. Anche gli ospedali In campo sanitario la battaglia all’ultimo prezzo è nota per rifarsi i denti. Lì l’Est spopola con offerte molto aggressive (esempio dentista-croazia.com). Più interessante come modello, poiché più sofisticato, quello di alcuni ospedali. Da noi un’operazione bypass costa circa 18 mila euro, in India in uno degli ospedali della catena Narayana solo mille tondi tondi. Questa differenza non dipende però dai minori costi di personale ma da una maniacale osservanza della metodologia discount che il fondatore Devi Shetty ha attuato con chirurgica precisione. Standardizzazione: tutti gli ospedali della catena sono prefabbricati che si montano in

Future learning Quello che non insegnano nelle Business school lo insegna Cfmt Pensiero stupendo: “è tutto suo padre” va bene ma “è tutto suo figlio” va altrettanto bene (per par condicio: vale anche al femminile). Si impara a vicenda. Mentoring e reverse mentoring. Cultura cross-generazionale e crescita reciproca. Giunto alla seconda edizione, il ciclo Pensieri Stupendi promosso da Cfmt in collaborazione con Trivioquadrivio aiuta i manager a pensare in modo “stupendo”, o meglio, fuori dagli schemi. Per il 2014 un viaggio in quattro tappe per ispirare nuove visioni e scardinare abitudini mentali.

Pensiero sportivo: leggendo Roger Federer come esperienza religiosa del grande e ahimè suicida David Foster Wallace ci si rende conto come lo sport sia spesso la summa quasi perfetta di skills per eccellere. Come ha ricordato proprio Federer dopo il vittorioso e recente (28 febbraio 2014) match contro Djokovic nella semifinale a Dubai: “sono riuscito a comandare il gioco”. Gioco e comando. Sport e management. Giunto alle sesta edizione l’Accademia Sport e Management promosso da Cfmt in collaborazione con Net Working aiuta i manager a “pensare sportivamente” per sviluppare pensiero strategico. http://www.cfmt.it/convegni/area/pensieristupendi http://www.cfmt.it/convegni/area/ accademiasportmanagement

so what? Il wellness deve trasformarsi in firmness (benessere aziendale). Mica per buonismo ma per sano opportunismo. Il tema è antropologico e di adattamento sociale. Di fronte alla crescente complessità e imprevedibilità del mondo globalizzato le persone (quindi lavoratori) cercano lidi riparati. Per le aziende non è più tempo di sfruttare ma di esaltare i collaboratori.

sei mesi al costo di 5 milioni di euro mentre il sistema IT basato su internet rende superflui i centri di calcolo. Gestione dei processi: radicale riduzione ed eliminazione di tutte le attività che non fanno parte del core (operare) o che sono inutili fardelli burocratici (compreso alcuni esami) e operazioni svolte con checklist precise. Politiche di risparmio: solo le sale operatorie e di rianimazione sono dotate di climatizzazione e tutti gli acquisti dei 22 ospedali sono gestiti da un’unica centrale di acquisto. Poi ci sono le iniziative promozionali di contorno in perfetto stile bar come l’happy hour con sconti dal 30 al 75% fra le 20 e le 8 del mattino, insomma in orari in cui l’afflusso è minore. Da imitare soprattutto per l’approccio: oggi bisogna concentrarsi sulla competenza (e valore) chiave per la quale il cliente è disposto a pagare. www.narayanahealth.org


DIRIGIBILE Segnali di futuro visti dall’altO

Future innovation A lezione da Fastcompany per innovare nel 2014 Dopo la bolla speculativa arriva la bolla innovativa. Ovvero un aumento considerevole e ingiustificato di presunte innovazioni basate sull’insana fede che ogni cosa nuova produce un nuovo mercato. Questo almeno il parere della rivista Fastcompany, che nel suo corollario alla classifica Most Innovative Companies 2014 mette in guardia i propri lettori dalle innovazioni sopravvalutate e dalle perdite (anche per chi investe) sottovalutate. Fastcompany ha impiegato sei mesi per individuare le aziende e stilare la classifica

delle 50 più innovative. Interessante in questo caso, oltre alle solite case history, i 12 trend o lezioni per innovare in azienda. Aggiungiamo alle 12 lezioni di Fastcompany, scaricabili dal link sottostante, una 13ª lezione di Dirigibile. French fries: l’innovazionecome puro destino. Le patatine fritte sono nate da una specie di dispetto del cuoco George Crum, che non ce la faceva più a sentire le lamentele di un cliente sulle patate troppo grosse e dure. Gliele servì tagliate a fiammifero e buttate nell’olio bollente per farle croccanti. Era il 1853. Lezione: l’innovazione non è una cosa lineare e premeditata. Le coincidenze, talvolta pilotate, sono le uniche certezze contro l’opprimente determinismo positivista. Lasciate che il talento esplori la dimensione del sovrarazionale. leggi le 12 regole di Fastcompany http://tinyurl.com/mwgvfm2

Future content 2.0 Il porno come scuola di riposizionamento Dal porno, inteso come settore, si possono imparare un sacco di cose. Anche loro sono stati travolti dal free content e hanno cominciato a sudare freddo quando nel 2006 nacque Youporn, un sorta di Youtube per la libera condivisione di filmati pornografici. Anche loro hanno visto la pirateria invadere ogni spazio e rosicchiare pesantemente fatturati e profitti. Ma a differenza delle case discografiche e cinematografiche non hanno reagito a suon di cause e persecuzioni

Future time Subito trend. Il cliente sfuggente va soddisfatto all’istante Lo sapete quanto tempo un utente internet attende che si carichi un video? Due secondi. Dopodiché passa ad altro. Questo dato reso noto dalla University of Massachusetts (Usa) evidenzia un trend noto a molti: l’impazienza aumenta e non solo online ma di riflesso anche offline (nel mondo fisico). Quindi, se volete guadagnare allora dovete accorciare i tempi, sempre. Perché oggi il cliente vuole comprare subito, pagare subito e risposte subito. Vediamo qualche spunto. Risposte. Il 60% dei clienti che contattano le aziende tramite la loro pagina Facebook pretende una risposta in un’ora. Le Ferrovie

tedesche ce la fanno in 56 minuti (buono) ma in media i tempi di reazione sono molto più lunghi (11 ore). A quel punto è meglio non presidiare i social media, crea solo irritazione. Comprare: negli Usa Walmart e eBay consegnano in molte città la merce ordinata online lo stesso giorno (SameDay-Delivery) mentre Amazon anche di domenica (da novembre 2013). Ancora più veloci alcuni retailer di San Francisco e San José che consegnano a poche ore dall’ordine direttamente a casa (dietro il servizio il colosso Google). Nell’editoria invece Condé Nast è la prima a sperimentare con le edizioni online di Wired e Vogue il nuovo “tool” Mastercard’s ShopThis che consente di cliccare sui prodotti (anche citati nei reportage giornalistici) facendo partire subito l’ordine senza ulteriori formalità. Pagare: aspettare che il cameriere porti il

(peraltro fallimentari) ma chiedendosi: okay, ora che facciamo? Inizialmente cercando “sottomesse” alleanze come nel caso di Playboy, che anziché vietare e perseguitare la diffusione di materiale copiato ha insistito per avere almeno il logo del famoso coniglietto su foto e video in circolazione. Insomma, pubblicità del marchio a gratis (quasi paradossale). Poi ragionando (perché comunque di pubblicità gratuita non si vive) in termini di contenuti e servizi non replicabili (e copiabili) in modo seriale. Per esempio offrendo online streaming di alta qualità, sistemi di pagamento sicuri e poi una serie di contenuti “evoluti” e interattivi (e costosi da mettere in piedi) come live chat, strip-clup, online-games e servizi personalizzati. Lezione: lavorare su contenuti forti ad alto valore aggiunto con pacchetti di servizi “all inclusive”.

conto? Mai e poi mai. A New York molti ristoranti hanno introdotto il pagamento tramite l’app Paywithcover, un’applicazione mobile che registra il cliente in ingresso e salda in automatico il conto in uscita con addebito sulla carta di credito. http://www.paywithcover.com http://streetpay.com http://www.youtube.com/watch?v=3JXM0UFYlJE

so what? Bisogna ragionare in termini di “posta prioritaria”. La tua richiesta viene evasa prima, anzi subito. Che si tratti di servizi, prodotti, assistenza o formule di pagamento il tema è sempre lo stesso: reagire velocemente, soprattutto nel social media marketing perché nel web la pazienza è pari a zero.


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Future management 1 Imitate Amazon. Siate vecchi e nuovi allo stesso tempo Amazon splende come stella del firmamento digitale, quindi è new new (ci sta due volte nuovo) economy, ma solo come modello di business. Come modello gestionale è invece molto old old (anche qui ci sta due volte vecchio) economy. Il capo è il capo (Jeff Bezos) e comanda lui. Punto. Al punto che il boss più che un assistente ha al suo fianco un’ombra che lo segue dappertutto: in macchina, nei viaggi, nei meeting per fungere da prolungamento dei sui pensieri e come custode degli infiniti progetti che gli frullano in testa e che non hanno ancora fissa dimora in azienda. Un ruolo che prevede un turnover ogni due anni. Queste e altre stranezze producono per certi versi un’incredibile velocità nelle decisioni. Alcune delle quali rappresentano i pilastri del successo. In estrema sintesi: investire tutto senza preoccuparsi dei profitti; segretezza quasi militare per ricerca & sviluppo (il lab126); enormi investimenti e controllo in logistica e infrastrutture; miglior customer service del pianeta (in continuo perfezionamento); zero soldi in pubblicità (le prestazioni superiori parlano da sé). http://www.lab126.com http://www.youtube.com/user/InsideAmazonVide os?feature=watch

Future BOOK

Future service

Per vendere tutto bisogna copiare tutto da Amazon?

L’assistenza clienti secondo Amazon

Beh, non dove opera il colosso di Jeff Bezos (battaglia persa in partenza) ma altrove magari sì. La vera storia di Amazon e del suo ambizioso e controverso fondatore, di recente uscita in libreria (ovviamente a prezzo stracciato su Amazon), è un ritratto stimolante del negozio globale più temuto e monitorato dalle aziende. Meno suggestivo della biografia di Steve Jobs, ma utile da leggere.

Il supporto online dal vivo è sempre stato nei pensieri (e obiettivi) dei retailer più attenti. Soluzioni chat ne esistono parecchie oggi ma il nuovo servizio di supporto Mayday per i prodotti Kindle HD è un passo avanti per il livello di servizio perché permette di lavorare e risolvere problemi in diretta con un esperto del supporto tecnico. Commento: per il mercato di massa è una soluzione troppo onerosa, ma per prodotti premium e molti servizi B2B una futura assistenza attesa e pretesa. http://tinyurl.com/munyclb


DIRIGIBILE Segnali di futuro visti dall’altO

Future management 2 Imitate Ibm. Siate aperti e chiusi alle stesso tempo Aprire alle novità ma chiuderle dentro. L’Ibm si è inventata l’internal o enterprise crowdfunding. Quasi un ossimoro: finanziare nuove idee e progetti facendo leva non sulla folla esterna ma sulla folla interna dell’azienda. Ibm ha studiato a lungo le piattaforme come Kickstarter, Indiegogo e molti altri ed è arrivata alla conclusione che forse poteva funzionare anche

in versione “indoor”, interna all’azienda. Il primo esperimento si è svolto nel secondo quadrimestre 2013. A 500 dipendenti del Watson Research Center Ibm sono stati dati 100 dollari (al secondo round dell’iniziativa erano già 2.000 dollari a testa) da investire esclusivamente nelle proposte dei colleghi postate sul portale di crowdfounding interno. Non importa qui analizzare il valore delle idee ma il valore del processo in sé (un P2P fra “simili”) per generare la produzione di idee e progetti che nascono spontaneamente (al di fuori di meeting e obiettivi aziendali) in un contesto non gerarchizzato e stimolante. Imprenditoria fra colleghi, in sostanza. http://tinyurl.com/lgyfh5d

Future management 3 Imitate i Minions. Siate efficienti e divertenti allo stesso tempo Se forse il capo di Amazon vi sembra troppo capo allora lo stile manageriale che fa per voi è quello dei Minions: i mini aiutanti e scagnozzi gialli di Gru (che è a tutti gli effetti il loro capo ma è buono, umano e sopporta bene le loro stupidaggini). Ho visto Cattivissimo Me 2 tre volte e ogni volta ho imparato una nuova “competenza”. Guardate il film con occhio da “discepoli”. C’è molto da imparare perché loro hanno le competenze cognitive adatte all’epoca. I Minions ricoprono più ruoli (transdisciplinarietà e competenze crossculturali); operano in contesti collaborativi e di autogestione (self management e co-working); si adattano a ogni situazione e relazione (intelligenza sociale) e poi sono ottimisti, audaci, spiritosi e talvolta (come indole) un pochino zen. http://despicableme.com


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Infografica del mese

Da Robocop a Robojob. FaTe largo: questo è un mestiere per noi white collar robots* Le professioni a rischio estinzione causa concorrenza (sleale) dell’intelligenza artificiale e dell’informatizzazione

0,99

telemarketers

0,94

account and auditors

0,92

retails salepersons

0,89

technical writers

0,86

real estate sales agents

Rischio artificiale

Opportunità artificiale

Leadership artificiale

Tecnologia e computerizzazione hanno già da tempo sostituito gli esseri umani in moltissimi posti di lavoro (pensate a dattilografe o cassieri di banca). Tuttavia, la nuova ondata di sviluppo tecnologico è potenzialmente in grado di aggredire posizioni e professioni ritenute al sicuro da informatizzazione e digitalizzazione. Prendete, per esempio, il progetto driveless car sviluppato da Google. Esempio lampante di come camionisti e taxisti diventino in un prossimo futuro superflui- proprio come in una scena del film Total Recall (atto di forza) del 1990 o del film Intelligenza Artificiale del 2000. Oppure prendete narrativescience.com, un sofisticato motore di intelligenza artificiale che interpreta e trasforma dati e numeri complessi in una notizia o articolo divulgativo e che di fatto sostituisce giornalisti di fascia bassa. Le nuove macchine non sono solo intelligenti, ma hanno anche accesso a molti più dati e con una maggiore capacità di analizzarli velocemente. Paura? Non per maestri di yoga & Co (emotional jobs).

Maggiore produttività e minori costi? Maggiore affidabilità e minore conflittualità? Nel caso di Baxter, nuovo androide sviluppato da Rethink Robots, parrebbe di sì. La società di Boston lo definisce il “più affidabile degli impiegati”, capace di lavorare fianco a fianco con gli umani ma soprattutto capace di adattarsi all’ambiente e di apprendere nuovi compiti in meno di trenta minuti. Robot e smart machine dunque, ma non solo. Software e i tanto citati algoritmi fanno e faranno il resto. Bancari in carne e ossa saranno in futuro appannaggio solo del segmento premium. Per il resto sistemi computerizzati in grado di comprendere e rispondere alle domande del cliente (previsto da Citybank). Questo discorso vale per infiniti settori e professioni, in particolare per il customer service (Amazon per esempio ha sperimentato con programmi evoluti l’elaborazione automatica e “adattiva” dei prezzi (e relative offerte) o per la selezione del personale (Xerox ha automatizzato il recruiting per i propri call center). Ma il vero vantaggio è un altro: liberare risorse umane per quello che conta sul serio: contenuti, strategie, idee e innovazioni.

Da un lato abbiamo i dipendenti che prendono ordini da macchine (human automation), pratica abituale nei centri di logistica e con risvolti antropologici “curiosi” (dipendenti Amazon trattati “come robot” denuncia una recente inchiesta della Bbc) e dall’altro i manager che devono imparare a dare ordini ai robot. Più esattamente entrare in un’ottica di gestione (e direzione) delle risorse artificiali, in prospettiva intelligenti e in grado di mettere in discussione decisioni (come in un classico film di fantascienza). Tra l’altro la maniacale specializzazione, dequalificazione e divisione del lavoro imposta dal fordismo ha reso molti meno brillanti ed eclettici. Siamo facilmente sostituibili. Non solo: il lavoro, anche cognitivo, non facilmente automatizzabile, verrà trasformato in unità e compiti più piccoli (fordismo “digitale”). Le tecnologie interattive e l’enorme mole dei dati richiederanno una nuova leadership basata anche sul pensiero computazionale. Poi resta il dubbio del futuro “Roboboss”: i miei robot mi seguono ancora?


DIRIGIBILE Segnali di futuro visti dall’altO

Tasso di rischio entro i prossimi due decenni. 1= sostituzione quasi certa

Infografica elaborata su dati di: The future of employment: how susceptible are jobs to computerisation? Per Benedikt Frey e Michael Osborne, dell’Università di Oxford, i lavori ad alto tasso di rischio automatizzazione nei prossimi due

0,81

0,55

word processors and typists

0,65

machinists

commercial pilots

0,43

economists

0,40

health technologists

decenni rappresentano il 47% delle categorie professionali in cui il lavoro è abitualmente prevedibile e ordinato. Per esempio contabilità, molte pratiche legali, redazione di testi tecnici e un sacco di altre occupazioni dei cosiddetti colletti bianchi e impiegati di concetto.

0,37 actors

0,17

0,06 0,02

firefighters editors

CHEMICAL engineers

Exit strategy Come dicono i due ricercatori del Mit e autori dei due libri sotto segnalati, il tema non è allenarsi a una gara contro le macchine ma a una gara con le macchine per gareggiare (competere) meglio. Ted speech http://www.youtube.com/watch?v=sod-eJBf9Y0 Google speech http://www.youtube.com/watch?v=kum_7D9EORs read book http://www.secondmachineage.com http://raceagainstthemachine.com A ognuno il suo robot http://robotic.media.mit.edu/index.html http://www.rethinkrobotics.com http://tinyurl.com/pu7qcf9

*

“The AI [Artificial Intelligence] revolution is doing to white collar jobs what robotics did to blue collar jobs.” Eric Brynjolfsson & Andrew McAfee, 2013


DIRIGIBILE Segnali di futuro visti dall’altO

8

FUTURETECH invenzioni & innovazioni Retail vs Robotail Negozi high tech. Il coffeeshop robotizzato sostituisce il barista Non dite: ma è la solita vending machine. Certo, il negozio automatizzato non è ancora dotato di intelligenza artificiale, insomma capace di conversare amabilmente con il cliente. Ma è “st’acqua qua”, direbbe il Crozza-Bersani, e accadrà. Perché la tecnologia è abbastanza prevedibile nelle sue mosse: quello che si può fare si farà. Punto. In attesa del robotail vero e proprio e di franchisee (affiliati) androidi al servizio delle catene di franchising (con l’indubbio

kitepatch.com

Lanciato (e finanziato) con successo su indiegogo.com, il cerotto Kite patch inganna il sistema sensoriale delle zanzare rendendo il portatore invisibile per circa 48 ore. http://vimeo.com/70493319

kickstarter.com

Kickstarter non è solo utile per finanziare propri progetti ma anche per studiare (o copiare) progetti innovativi. Segnaliamo 14 idee selezionate dalla Cnn. http://tinyurl.com/nnmgo88

vantaggio di non dover discutere di royalties) accontentiamoci di vending machine evolute con un tocco di robotica in più. Briggo per esempio. Grande come quattro frigoriferi uno accanto all’altro, Briggo sostituisce il barista nelle sue mansioni “basiche”: caffè lungo e ristretto, cappuccino con o senza schiuma e più in generale ogni sorta di bevanda calda. Il tutto condito con il solito 2.0, ovvero ordinazioni e pagamenti via smartphone e pick up veloce. Previsto l’impiego in aeroporti, stazioni ferroviarie e università. http://vimeo.com/77993254

kutsuplus.fi/tour

Il minibus pubblico di Helsinki comodo come un taxi e tecnologico come un’app. Servizio on demand che calcola il percorso ideale per ogni passeggero a bordo. http://www.youtube.com/watch?v=bPyYABVp-Jw

theranos.com

Prossimamente nelle farmacie walgreens.com il self service per l’esame del sangue. Completamente automatizzato e con risultati inviati in 60 minuti sul proprio smartphone. http://www.youtube.com/watch?v=rWI8IRBNYoQ

kunger.at

Certe innovazioni sono difficili da digerire eppure è il tema del secolo: l’entomofagia, alimentazione a base di insetti, come dieta (sostenibile) del futuro. http://www.youtube.com/watch?v=aOExaHU-QVI

fishhunter.com

L’arte della pesca si geolocalizza per i nativi digitali. Un nuovo dispositivo e applicazione su smartphone permette di individuare i pesci a portata di tiro o in zona. https://www.youtube.com/watch?v=MSS2Ffb1dzE


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ASSOCIAZIONI S ERVIZI ANITÀ CONTRATTO S PREVIDENZAFORMAZIONE

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MANAGERITALIA

INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE L’Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi): novità e modifiche in materia di ammortizzatori sociali a sostegno di ogni lavoratore Daniela Fiorino

L

a legge 28 giugno 2012 n. 92 e successive modifiche, recante le “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, ha dettato nuove norme in materia di mercato del lavoro e di ammortizzatori sociali, introducendo un sistema di protezione sociale basato su una tutela universale contro gli eventi che determinano una disoccupazione involontaria, attraverso l’introduzione dell’indennità Aspi e della mini Aspi che sostituisce l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. Dal 1° gennaio 2017, quando la normativa entrerà a regime, l’Aspi sostituirà anche l’indennità di mobilità che, nel periodo transitorio 2013-2016, subirà una progressiva riduzione della sua durata. Il campo di applicazione dell’Aspi è stato esteso, rispetto a quello dell’ex indennità di disoccupazione,

comprendendo tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti e i soci di cooperativa con contratto subordinato.

Misura La “retribuzione di riferimento” per il calcolo dell’assegno Aspi si determina considerando la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni (anche se ci sono vuoti contributivi), comprensiva di tutti gli elementi soggetti a contribuzione previdenziale, dividendola per il numero delle settimane di contribuzione effettive e moltiplicandola per 4,33. Una volta determinata la retribuzione di riferimento, l’ammontare della

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MANAGERITALIA

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rendita sarà pari al 75% della stes-

ri e superiore a 55 anni (vedi tabel-

re risultare assicurati presso l’Inps

sa, se essa non è superiore (per il

la di sintesi delle previsioni in vigo-

da almeno 2 anni e avere versato

2014) a 1.192,98 euro. In caso con-

re dal 2014 e fino al 2016, quando

almeno 52 contributi settimanali

trario, si aumenta di un importo pa-

la nuova normativa sarà a regime).

nel biennio precedente la data di

ri al 25% della parte eccedente i

Per determinare il regime appli-

cessazione del rapporto di lavoro.

1.192,98 euro, fatto salvo l’importo

cabile si fa riferimento alla data

massimo erogabile pari, per il 2014,

anagrafica del lavoratore alla da-

䡵 Centro per l’impiego Prima della

a 1.165,58 euro (circolare Inps n. 12

ta di cessazione.

presentazione della domanda è ne-

del 29 gennaio 2014), eventualità ri-

cessario aver rilasciato al Centro per

feribile alla generalità dei nostri as-

Requisiti

l’impiego, competente per territorio,

sociati, in quanto percettori di red-

I requisiti che determinano il dirit-

la dichiarazione di immediata dispo-

diti medio-alti.

to a percepire l’indennità Aspi so-

nibilità sia a svolgere un’attività la-

All’indennità così determinata si

no i seguenti:

vorativa sia a seguire il percorso proposto per la ricerca di una nuova oc-

applica una riduzione del 15% dopo i primi 6 mesi di fruizione e di

䡵 Stato di disoccupazione In ca-

cupazione. Tale dichiarazione può

un ulteriore 15% dopo il dodicesi-

so di nuova attività lavorativa so-

essere resa dall’interessato all’Inps

mo mese di fruizione.

pravvenuta, si veda paragrafo a

che la trasmette al servizio compe-

pagina 59 (Nuova attività lavora-

tente per territorio mediante apposi-

tiva in corso di prestazione).

to sistema informatico.

䡵 Anzianità contributiva Occor-

䡵 Cessazione non volontaria L’in-

Durata I mesi di erogazione dal 2014 sono incrementati per la fascia di età pa-

dennità è concessa a quei lavora-

Tabella di sintesi delle previsioni dal 2014 al 2016 anno età disoccupato 2014 meno di 50 anni uguale o più di 50 anni e meno di 55 anni uguale o più di 55 anni 2015 meno di 50 anni uguale o più di 50 anni e meno di 55 anni uguale o più di 55 anni 2016 meno di 55 anni uguale o più di 55 anni

n. mesi indennità 8 12 14* 10 12 16* 12 18*

* Nel limite delle settimane di contribuzione versate negli ultimi due anni.

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tori che vengono a trovarsi senza lavoro, e quindi senza retribuzione, per qualsiasi tipologia di licenziamento, compreso quello disciplinare per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa; per scadenza del contratto a termine; per dimissioni per giusta causa; per risoluzione consensuale a seguito di trasferimento della sede di lavoro o di trasferimento di proprietà dell’azienda.


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L’indennità non spetta, quindi, ai

Se la cessazione avviene per di-

cazione dell’esito della controver-

lavoratori che si dimettono volon-

missioni per giusta causa il lavo-

sia con il datore di lavoro.

tariamente, ad eccezione delle la-

ratore dovrà corredare la doman-

voratrici madri e dei lavoratori pa-

da con una documentazione da

dri che si dimettono durante il pe-

cui risulti la sua volontà di difen-

Nuova attività lavorativa in corso di prestazione

riodo in cui è previsto il divieto di

dersi in giudizio nei confronti del

L’art. 7, comma 7, del decreto leg-

licenziamento (dall’inizio del pe-

comportamento illecito del datore

ge 76/2013, convertito in legge 9

riodo di gravidanza fino al compi-

di lavoro (allegando diffide, espo-

agosto 2013 n. 99, ha ripristinato

mento del 1° anno di età del bam-

sti, denunce, citazioni, ricorsi d’ur-

la for mulazione antecedente la

bino).

genza ex art. 700 del codice di

legge 92/2012 in merito alla con-

Il legislatore ha stabilito che la tu-

procedura civile, sentenze ecc.

servazione dello status di disoccu-

tela interviene anche nei casi di

contro il datore di lavoro, nonché

pato che, quindi, permane a se-

conciliazione presso le Direzioni

ogni altro documento idoneo), im-

guito di svolgimento di attività la-

territoriali del lavoro, a seguito

pegnandosi a comunicare l’esito

vorativa tale da assicurare un

della procedura di comunicazio-

della controversia giudiziale o ex-

reddito annuale non superiore al

ne preventiva che le aziende de-

tragiudiziale.

reddito minimo personale escluso

vono attivare prima di procedere

Nel caso in cui l’esito della lite do-

da imposizione. Il ministero del La-

a un licenziamento per giustifica-

vesse escludere la ricorrenza del-

voro e della previdenza sociale ha

to motivo oggettivo, quello che

la giusta causa di dimissioni,

stabilito che tale limite di reddito

viene comunemente denominato

l’Inps procederà al recupero di

è pari a 8.000 euro per i lavorato-

“licenziamento per motivi econo-

quanto pagato a titolo di indenni-

ri dipendenti e a 4.800 euro per i

mici”, a seguito di operazioni di ri-

tà di disoccupazione, così come

lavoratori autonomi.

strutturazione aziendale; proce-

avviene nel caso di reintegra del

dura che si riferisce ai lavoratori

lavoratore nel posto di lavoro,

che rientravano nella sfera di ap-

successiva a un licenziamento il-

Una tantum per i lavoratori parasubordinati

plicazione dell’art. 18 e quindi ai

legittimo che ha dato luogo al pa-

La legge 92/2012 ha reso stabile la

dirigenti. Tuttavia, è da ritenere

gamento dell’indennità di disoc-

tutela introdotta in via sperimenta-

che anche per il dirigente, in caso

cupazione.

le per gli iscritti alla gestione sepa-

di licenziamento per giustificato

Conseguentemente, l’Istituto ha

rata Inps che hanno prestato attivi-

motivo oggettivo, seguito da un

dato istruzioni agli operatori che

tà di collaborazione con un solo

accordo transattivo sottoscritto in

ricevono le domande di avvisare

committente, che abbiano percepi-

sede sindacale o presso le Direzio-

il lavoratore che il riconoscimento

to nell’anno precedente un reddito

ni territoriali del lavoro, sia da ri-

dell’indennità di disoccupazione

lordo non superiore a 20.000 euro

conoscersi il diritto all’Aspi.

sarà provvisorio, fino alla comuni-

(valore adeguato annualmente),

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MANAGERITALIA

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda può essere inoltrata: 䡵 tramite servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino con pin attraverso il portale dell’Istituto; 䡵 tramite contact center integrato al numero gratuito 803164 riservato all’utenza che chiama da telefono fisso e irraggiungibile dalle chiamate provenienti da telefoni cellulari; 䡵 tramite patronati/intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi. Dopo essersi iscritti nelle liste dei disoccupati presso il Centro per l’impiego, occorre presentare il modulo di richiesta al più presto e comunque entro il termine massimo di 68 giorni dall’inizio dello stato di disoccupazione (indicando anche l’eventuale periodo di preavviso dovuto dall’azienda), pena la decadenza dal diritto. Ai fini della presentazione della domanda, il periodo per il quale il lavoratore percepisce l’indennità di mancato preavviso si considera lavorato. Pertanto, se il lavoratore licenziato viene esonerato dal prestare in servizio il preavviso e il datore di lavoro gli corrisponde la relativa indennità, il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 68° giorno a partire dall’ultimo giorno di preavviso indennizzato. L’Inps ha chiarito che l’indennità di disoccupazione subirà il differimento all’ottavo giorno successivo alla data finale del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso solo nei casi in cui detta indennità sia stata effettivamente corrisposta dal datore di lavoro, altrimenti la decorrenza farà riferimento ai normali meccanismi legati alla data di cessazione del rapporto di lavoro e di presentazione della domanda di prestazione (messaggio del 23 novembre 2012, n.19273).

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Pagamento Si ha diritto all’indennità a partire: 䡵 dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione (o di scadenza del periodo di mancato preavviso), se la domanda è stata presentata entro il settimo giorno; 䡵 dal quinto giorno successivo alla data della domanda, se presentata successivamente ed entro i termini indicati nel precedente capitolo. L’indennità non può decorrere prima della data in cui è stata resa al Centro per l’impiego la dichiarazione di disponibilità al lavoro. Per poter ottenere una seconda indennità, dopo un altro periodo di lavoro, è necessario che sia trascorso il cosiddetto “anno mobile”, cioè un periodo di 365 giorni a partire dalla data di inizio della prima prestazione. L’indennità può essere riscossa: 䡵 con bonifico bancario o postale; 䡵 allo sportello di un ufficio postale rientrante nel cap di residenza o domicilio del richiedente.

che ha dato luogo al versamento

zione per almeno una mensilità.

ria per il triennio 2013-2015, saran-

del contributo di disoccupazione

L’importo erogato è pari al 5% del

no meno stringenti (il requisito del-

per almeno quattro mensilità.

minimale annuo di reddito molti-

l’accredito, nell’anno precedente,

Ulteriori condizioni sono lo stato di

plicato per il numero minore tra le

di almeno quattro mensilità alla

disoccupazione di almeno due me-

mensilità di contributi versati nel-

gestione separata Inps si ridurrà a

si continuativi e l’aver versato, nel-

l’anno precedente e quelle non co-

tre, mentre l’importo dell’indenni-

l’anno della corresponsione dell’in-

perte da contribuzione.

tà verrà aumentata dal 5 al 7% del

dennità una tantum, la contribu-

I suddetti requisiti, in via transito-

minimale annuo).

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ASSISTENZA FISCALE

TORNA IN ASSOCIAZIONE Anche per quest’anno rinnovato l’accordo tra Manageritalia e 50&Più Caaf. Disponibile in tutte le Associazioni territoriali un’ampia gamma di utili servizi, a cominciare dalla compilazione del 730

Cosa prevede l’accordo: 䡵

delle dichiarazioni dei redditi 䡵

Nelle pagine seguenti i documenti che il contribuente deve presentare per la compilazione della dichiarazione del 730/2014

dell’imposta sul reddito delle persone fisiche;

assistenza alla compilazione 䡵

2014 relative ai redditi 2013;

via telematica all’amministra-

raccolta, controllo e conserva-

zione finanziaria delle dichiara-

zione delle dichiarazioni; 䡵

elaborazione e trasmissione in

raccolta delle schede conformi

zioni dei redditi; 䡵

al modello approvato con decreto del ministro delle Finanze,

consegna di copia delle dichiarazioni a ciascun contribuente;

comunicazione ai sostituti d’im-

sottoscritte dal contribuente,

posta del risultato finale delle

contenenti le scelte operate dai

dichiarazioni, ai fini del con-

contribuenti ai fini della desti-

guaglio a credito o a debito in

nazione dell’8 e del 5 per mille

sede di ritenuta d’acconto; 䡵

calcolo e compilazione F24 Imu;

Prospetto delle tariffe applicate agli associati

SERVIZI PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

predisposizione e stampa della dichiarazione Imu;

Acquisizione, controllo e rilascio del visto di conformità modello 730 precompilato dal contribuente

per immobili o terreni di proprie-

gratuito

Assistenza alla compilazione 730/2014 redditi 2013-singolo

€ 40 iva inclusa

Assistenza alla compilazione 730/2014 redditi 2013-congiunto

visure catastali e ipocatastali tà del dichiarante;

€ 70 iva inclusa

dichiarazioni di successione;

Correzione per visto conformità del 730 singolo precompilato errato

€ 20 iva inclusa

domande di voltura al catasto edi-

Correzione per visto conformità del 730 congiunto precompilato errato

€ 40 iva inclusa

ALTRI SERVIZI

lizio urbano e al catasto dei terreni.

Come richiedere il servizio

Elaborazione e stampa modello F24/Imu a modello per acconto e/o saldo

€ 10 iva inclusa

Per usufruirne sarà necessario contat-

Dichiarazioni di successione

€ 350 iva inclusa

tare la propria Associazione terri-

Domande di voltura per fabbricati e terreni (prima) Domande successive nell’ambito della stessa operazione

€ 100 iva inclusa € 70 iva inclusa

toriale Manageritalia e fissare un ap-

Visure catastali per le prime 5 unità immobiliari (o frazione di 5)

€ 15 + iva clusa

50&Più Caaf. Sarà anche possibile ri-

presso le sedi provinciali e di zona del

Per ogni ulteriore gruppo di 5 unità o frazione di 5 nell’ambito della stessa provincia e per lo stesso dichiarante

5 + iva a

puntamento in sede con un esperto chiedere un incontro direttamente Caf (800 uffici in tutta Italia) alle stesse condizioni di favore.

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NOVITÀ MODELLO 730/2014 Le principali novità contenute nella dichiarazione dei redditi modello 730/2014 relativo all’anno 2013: possono presentare il modello 730 anche i titolari di redditi da lavoro dipendente, pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente anche in assenza di un sostituto d’imposta tenuto ad effettuare il conguaglio. I conguagli a credito saranno rimborsati, in questi casi, direttamente dall’Agenzia delle entrate; per i crediti superiori a € 4.000, e in presenza di detrazioni per carichi di famiglia e/o eccedenze d’imposta della precedente dichiarazione, i rimborsi non saranno effettuati dal sostituto d’imposta ma direttamente dall’Agenzia delle entrate entro dicembre 2014 previa verifica della loro spettanza;

Importante Gli associati dovranno presentare la propria card Manageritalia. I consulenti Caaf verificheranno, attraverso la lettura del codice a barre, l’esattezza dei dati e potranno così tenere traccia delle consulenze erogate.

sono state elevate le detrazioni d’imposta previste per i figli a carico e l’importo aggiuntivo delle detrazioni per i figli con disabilità; gli immobili soggetti a Imu, e non locati, rimangono esenti da Irpef a eccezione delle abitazioni possedute nel medesimo comune in cui si trova anche l’abitazione principale; per l’anno 2013, in via generale, l’abitazione principale e le relative pertinenze sono esenti da Imu e di conseguenza il relativo reddito concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef (resta comunque confermata la deduzione dal reddito di un importo pari alla rendita catastale rivalutata dell’abitazione stessa e delle sue pertinenze);

Anche i familiari potranno pre-

per i fabbricati concessi in locazione la deduzione forfetaria del 15% è stata ridotta al 5%, mentre

sentarsi con la card dell’iscritto ed

per gli immobili locati a canone “concordato”, in regime di cedolare secca, la tassazione scende dal

essere quindi “riconosciuti”.

19 al 15%; è stata introdotta una nuova detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati al-

Inoltre, 50&Più Caaf offre servizi per… Elaborazione dichiarazione Imu. Elaborazione Mod. F24 Imu.

l’arredo degli immobili per i quali spetta la detrazione del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio. La nuova agevolazione è pari al 50% della spesa sostenuta, a partire dal 6 giugno 2013, nel limite di € 10.000 e va ripartita in 10 rate; per le spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio è confermata la detrazione del 50% nel limite di € 96.000. In alcuni casi particolari, per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche, la detrazione del 50% è elevata al 65% per le spese sostenute dopo il 4 agosto 2013;

Dichiarazione Mod. Unico/Persone fisiche.

per gli interventi di riqualificazione energetica sostenuti dal 6 giugno 2013 la detrazione del 55% è

Certificazione Isee/Iseu.

per i premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni l’importo massimo sul quale calcolare la

Elaborazione e invio Mod. Red, Detr, Icric, Iclav, Aaccas/Ps e Inv. Civ. Successioni. Visure catastali e volture catastali.

stata elevata al 65%; detrazione viene ridotto a € 630; le detrazioni relative alle erogazioni liberali a favore delle Onlus e dei partiti e movimenti politici sono elevate dal 19 al 24%; la possibilità di utilizzare, anche in parte, il credito che risulta dal modello 730 per la compensazione, oltre che dell’Imu, anche di altri tributi che possono essere pagati con il modello F24 (ad esempio la Tasi);

Per informazioni visitare il sito

www.50epiu.it o prendere contatto con la propria Associazione territoriale

la possibilità di destinare una quota dell’8xmille dell’Irpef anche all’Unione buddhista italiana o all’Unione induista italiana e inoltre la possibilità di dedurre dal proprio reddito complessivo le erogazioni liberali a loro destinate fino a € 1.032,91.

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I DOCUMENTI CHE IL CONTRIBUENTE DEVE PRESENTARE PER LA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE MODELLO 730/2014

Per l’elaborazione del 730 di quest’anno è importante ricordare che va consegnata copia di tutta la documentazione in quanto la legge di stabilità ha disposto l’obbligo per i Caf di conservarne la copia. È necessario segnalare al Caf ogni variazione rispetto alla dichiarazione dell’anno precedente, come ad esempio: nuova residenza anagrafica; variazioni stato civile; modifica dello stato di coniuge o di figlio fiscalmente a carico o dello stato di familiare fiscalmente a carico; acquisto a qualsiasi titolo, anche per donazione o successione ereditaria, e/o vendita di terreni (specificando se il terreno venduto è edificabile) e fabbricati (specificando se l’immobile venduto è stato posseduto per meno di 5 anni o è pervenuto in eredità o donazione) o variazioni della quota di proprietà di immobili già posseduti; contratti di locazione di immobili anche se assoggettati al regime della “cedolare secca” (in tal caso allegare copia della raccomandata all’inquilino e del modello 69/Siria) e variazioni riguardanti il relativo canone annuo; variazioni d’uso degli immobili posseduti. Salvo casi particolari, la documentazione da esibire al Caf è la seguente: copia del modello 730 o del modello Unico, con ricevuta d’invio, dello scorso anno; ricevute delle deleghe di versamento F24 presentate per il 2013 (per i contribuenti che nell’anno precedente hanno utilizzato l’Unico); tessera sanitaria in cui è indicato il codice fiscale oppure, nel caso in cui la tessera non sia stata ancora emessa, tesserino rilasciato dall’amministrazione finanziaria, del dichiarante, del coniuge e dei familiari fiscalmente a carico. Per quanto riguarda i redditi: modello/i Cud 2014 (ed eventuali Cud 2013 relativi a redditi 2013) - per i pensionati: stampa gratuita del Cud; certificazione dei redditi da lavoro autonomo occasionale; certificazione utili e altri proventi corrisposti nel 2013; attestazioni di altri redditi; copia atto notarile per acquisto o vendita di immobili nel 2013; visure catastali o dichiarazione di successione per immobili avuti in successione nel 2013. Per quanto riguarda gli oneri detraibili: 䡵 spese sanitarie: scontrino fiscale rilasciato dalla farmacia per i ticket; scontrino “parlante” (in cui risultino natura, codice alfanumerico del farmaco, quantità dei prodotti acquistati e il codice fiscale del destinatario) per i medicinali; fatture o ricevute fiscali per prestazioni rese da medici o per analisi ecc.; fatture o ricevute fiscali ed eventuale prescrizione medica per le prestazioni rese da personale abilitato dalle autorità competenti in materia sanitaria;

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interessi per mutui ipotecari per acquisto dell’abitazione principale: contratti di mutuo e acquisto; certificazione degli interessi pagati, distinti da capitale e contributi pubblici, se vi sono; 䡵 interessi per mutui ipotecari per costruzione e ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale: contratto di mutuo; abilitazioni amministrative richieste; copie fatture e ricevute fiscali relative ai lavori eseguiti; quietanze di pagamento degli interessi passivi corrisposti; 䡵 assicurazioni vita e contro gli infortuni stipulate o rinnovate entro il 31 dicembre 2000 e assicurazioni rischio di morte, invalidità permanente superiore al 5% o non autosufficienza stipulate o rinnovate a partire dal 1° gennaio 2001: quietanze di pagamento e/o attestazione di detraibilità dei premi da parte dell’assicurazione; 䡵 spese di istruzione (secondaria e universitaria): ricevute di pagamento; 䡵 spese funebri in caso di morte di persone indicate nell’art. 433 codice civile: fatture e ricevute fiscali; 䡵 spese per addetti all’assistenza personale: ricevute di pagamento con estremi anagrafici e codici fiscali di chi effettua il pagamento e di chi lo riceve, del soggetto assistito e certificato medico attestante la non autosufficienza; 䡵 spese per attività sportive per ragazzi fra i 5 e 18 anni: fattura, ricevuta, bollettino ecc. con codici fiscali del soggetto che ha reso la prestazione, del praticante l’attività e di chi effettua il pagamento, l’attività svolta, la causale e l’importo corrisposto; 䡵 spese di intermediazione immobiliare per acquisto abitazione principale: fattura del 2013; 䡵 contratti di locazione o ospitalità studenti universitari fuori sede: contratto e ricevute di pagamento; 䡵 spese veterinarie: fatture, ricevute fiscali e scontrini con prescrizione; 䡵 riscatto laurea di familiare fiscalmente a carico: lettera determinazione contributi versati e ricevute; 䡵 erogazioni a favore di Onlus, partiti e movimenti politici ecc.: ricevuta di pagamento bancario, postale o con assegno; 䡵 detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale con contratti in regime convenzionale: copia del contratto di locazione stipulato ai sensi dell’art. 2, comma 3, e art. 4, commi 2 e 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431; 䡵 detrazione per canone di locazione spettante ai lavoratori dipendenti che hanno trasferito la propria residenza in altra Regione per motivi di lavoro negli anni 2011 e successivi: un qualunque contratto di locazione registrato, nonché un’autocertificazione sul rispetto delle condizioni previste per beneficiare della detrazione ecc. Per quanto riguarda gli oneri deducibili: versamento di contributi previdenziali volontari: ricevute di versamento e piano di pagamento predisposto dall’ente pensionistico, in caso di rateazione; 䡵 contributi al Servizio sanitario nazionale: ricevuta versamento del premio Rc auto (dove sono evidenziati i contributi al Ssn); 䡵


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contributi per addetti ai servizi domestici: ricevute di versamento; assegni periodici corrisposti al coniuge separato o divorziato: ricevuta rilasciata dal coniuge (il cui codice fiscale va indicato nel 730), ovvero copia vaglia o bonifici, nonché copia ricorso e decreto o sentenza; 䡵 contributi alle forme pensionistiche individuali ex decreto legislativo 124/1993: ricevute di versamento ecc. 䡵

Ai fini del beneficio della detrazione del 36 o del 50% previsto per interventi di recupero del patrimonio edilizio: 䡵 per i lavori iniziati entro il 13 maggio 2011 copia della ricevuta postale della raccomandata di comunicazione di inizio lavori al Centro Operativo di Pescara oppure la dichiarazione dei redditi presentata nell’anno precedente, con i dati catastali degli immobili, per i lavori iniziati dal 1° gennaio 2011 per i quali la raccomandata non era stata trasmessa; 䡵 per i lavori iniziati dal 14 maggio 2011 dati catastali dell’immobile oggetto degli interventi e per i lavori effettuati dal detentore gli estremi di registrazione del contratto di locazione o di comodato; 䡵 copia abilitazioni amministrative previste, oppure dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti che gli interventi non necessitano di titoli abilitativi, ricevute Ici, dichiarazione di consenso del proprietario (in caso di lavori eseguiti dall’inquilino) ed eventuale comunicazione preventiva alla Asl, se prevista dalle vigenti disposizioni; 䡵 copia delle fatture e dei relativi bonifici bancari con le indicazioni prescritte; 䡵 copia della documentazione relativa alle spese detraibili il cui pagamento non è stato eseguito con bonifico bancario (oneri di urbanizzazione, diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni ecc.); 䡵 nel caso di lavori condominiali è sufficiente una certificazione dell’amministratore del condominio che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti ai fini della detrazione in parola e la quota millesimale effettivamente pagata dal condomino per cui spetta la detrazione. Ai fini del beneficio della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio: 䡵 copia delle fatture e dei relativi bonifici bancari con le indicazioni prescritte. In alternativa è consentito, oltre al bonifico, anche il pagamento con carta di credito/debito per il quale è necessaria la ricevuta di avvenuta transazione/documentazione di addebito sul conto corrente. Ai fini del beneficio della detrazione del 55-65% previsto per interventi di risparmio energetico: 䡵 copia dell’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza degli interventi effettuati ai requisiti tecnici richiesti (per le sostituzioni di finestre, comprensive di infissi, l’asseverazione può essere sostituita da una certificazione dei produttori degli stessi infissi che attesti i requisiti richiesti. Per gli impianti di potenza nominale del focolare, o di potenza elettrica nominale, non superiore a 100 kw, l’asseverazione può essere sostituita da una certificazione dei produttori delle caldaie a condensazione e delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica ovvero dei produttori delle pompe di calore ad alta efficienza e degli impianti geotermici a bassa entalpia che attesti il rispetto dei requisiti richiesti); 䡵 copia della scheda informativa sugli interventi realizzati; 䡵 copia della ricevuta telematica di invio della documentazione prescritta all’Enfa entro 90 giorni dalla fine dei lavori;

copia della ricevuta telematica relativa alla comunicazione all’Agenzia delle entrate in caso di lavori non conclusi entro l’anno 2013; 䡵 copia delle fatture e dei relativi bonifici bancari con le indicazioni prescritte. Per gli immobili ceduti da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare, facenti parte di “interi fabbricati” oggetto di “restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione” da parte delle stesse: 䡵 copia del contratto di compravendita ed eventuale bonifico di pagamento; 䡵 attestazione da parte dell’impresa circa la sussistenza dei requisiti previsti per poter fruire dell’agevolazione ex art. 9, comma 2, della legge 448/2001 e successive modificazioni. SI RICORDA INOLTRE DI PRESENTARE: il quadro AC del modello Unico 2014/Persone fisiche, se amministratori di condominio; 䡵 il quadro RM del modello Unico 2014/Persone fisiche: – se hanno percepito nel 2013 redditi di capitale di fonte estera sui quali non siano state applicate le ritenute a titolo d’imposta nei casi previsti dalla normativa italiana, oppure interessi, premi e altri proventi delle obbligazioni e titoli similari, pubblici e privati, per i quali non sia stata applicata l’imposta sostitutiva prevista dal decreto legislativo 1° aprile 1996, n. 239 e successive modificazioni; se hanno percepito nel 2013 indennità di fine rapporto da soggetti che non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta; – se nel 2013 hanno percepito proventi derivanti da depositi a garanzia per i quali è dovuta una imposta sostitutiva pari al 20%, ai sensi dell’art. 7, commi da 1 a 4, del decreto legge 323 del 1996 convertito in legge 425/1996; – se hanno effettuato la rivalutazione del valore dei terreni nel 2013; 䡵 il quadro RT del modello Unico 2014/Persone fisiche: – se nel 2013 hanno realizzato plusvalenze derivanti da partecipazioni non qualificate escluse quelle derivanti dalla cessione di partecipazioni in società residenti in paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati e altri redditi diversi di natura finanziaria, qualora non abbiano optato per il regime amministrato o gestito. Inoltre, possono presentare in aggiunta al 730 il quadro RT i contribuenti che nel 2013 hanno realizzato solo minusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate e/o non qualificate e perdite relative ai rapporti da cui possono derivare altri redditi diversi di natura finanziaria e intendono riportarle negli anni successivi; – se hanno effettuato la rivalutazione del valore delle partecipazioni nel 2013; 䡵 il modulo RW del modello Unico 2014/Persone fisiche che deve essere compilato, ai fini del monitoraggio fiscale, dalle persone fisiche residenti in Italia che detengono investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria a titolo di proprietà o di altro diritto reale e, in ogni caso, ai fini dell’Imposta sul valore degli immobili all’estero (Ivie) e dell’Imposta sul valore delle attività finanziarie all’estero (Ivafe). 䡵

I quadri RM e RT e il modulo RW devono essere presentati, unitamente al frontespizio del modello Unico 2014/Persone fisiche, nei modi e nei termini previsti.

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13 03 2014

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Hanno collaborato a questo numero FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO

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