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N. 9 SETTEMBRE 2011
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIRIGENTI UN’ARABA FENICE INFOMANAGER SPECIALE CONGRESSO MANAGERITALIA
MANOVRA FINANZIARIA
CURA MA NON GUARISCE MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/2/04, n. 46) art. 1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (a bb. annuo € 16,50) • In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio P.T. di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa
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Editoriale a cura del presidente Manageritalia
MANAGERITALIA
per l’Italia
uello appena passato sarà ricordato come un agosto da incubo scandito dalle continue e convulse versioni a singhiozzo della manovra economica più pesante della storia repubblicana. Manovra partorita in un momento di crisi, che ha colto del tutto impreparato un governo impegnato a vantare, fino al giorno prima, i propri successi: così come è uscita dal Parlamento, non ci lascia certo soddisfatti, ma è sicuramente meno peggio di quella prevista nella prima delle tante versioni e che finiva per colpire, per l’ennesima volta, sempre e solo i “soliti noti”, cioè i lavoratori dipendenti, i pensionati e in primis i dirigenti d’azienda. Nel fronteggiarla, le nostre attività hanno subito un’accelerazione e, nonostante il periodo estivo, il cantiere di Manageritalia ha lavorato a pieno regime. Innanzitutto per affrontare il caos generato dallo schizofrenico alternarsi di annunci e smentite. In parte siamo riusciti, insieme ad altre componenti della rappresentanza manageriale, a ottenere risultati per la categoria. Per esempio evitando il contributo di solidarietà per i redditi oltre 90mila euro – un provvedimento che avrebbe penalizzato soprattutto i lavoratori dipendenti con redditi medio-alti – la minaccia sui riscatti di laurea o la neutralizzazione del periodo militare. Purtroppo non abbiamo potuto evitare la reiterazione del blocco della perequazione. Le rappresentanze dei dirigenti si sono trovate isolate a contrastare questa ingiustizia contro i pensionati: è ipocrita far pagare ad alcuni cittadini fino al 60% del proprio reddito e lasciare ad altri la possibilità di evadere le tasse, mentre la quantità di auto, barche e case di lusso presenti in Italia continua a crescere in modo così sproporzionato rispetto al numero di coloro che dichiarano onestamente di potersele permettere! Su questo daremo comunque battaglia. A rendere il boccone ancor più indigesto, si aggiunge il fatto che si tratta di un cumulo sconnesso di misure tampone (e infatti i mercati si sono tutt’altro
Q
che calmati). Quello che resta è la sensazione, pur senza voler fare facile qualunquismo, di una classe politica e in particolare di un governo che ha difficoltà a indicare una rotta precisa e che ha completamente perso il senso della realtà e il contatto con il paese reale, quello che lavora, compete e produce. Come dirigenti d’azienda siamo abituati all’assunzione della responsabilità e a pagare personalmente degli errori. Scelte sbagliate o una cattiva gestione si traducono, per la maggior parte di noi, con la perdita della credibilità personale e del posto del lavoro. Questo però, almeno finora, non sembra valere per chi ci governa, o meglio sgoverna. Assistiamo ormai da tempo a un progressivo divario tra politica e cittadini. Sono venuti meno importanti punti di riferimento per la collettività, ovvero il potere e l’autorevolezza dei partiti, del Parlamento, delle grandi confederazioni sindacali. Per colmare questo vuoto, Manageritalia, forte della propria storia, può giocare un ruolo positivo nel costruire nuove forme di rappresentanza. Occorre dunque portare avanti politiche non solo corporative, ma anche schierarsi sui temi caldi che interessano la società e creare consenso intorno alle nostre proposte. La volontà di migliorare il contesto in cui muoviamo richiede necessariamente un’evoluzione della nostra organizzazione. Nelle prossime settimane – partendo dai Precongressi delle Associazioni territoriali e arrivando al Congresso – faremo il punto sull’identità, la mission e la vision di Manageritalia ed elaboreremo le strategie che orienteranno il lavoro dei prossimi quattro anni. Per farlo chiediamo a tutti gli associati un contributo di idee e di proposte. Stiamo vivendo una fase complessa, difficile e allo stesso tempo stimolante. Come singoli e come categoria siamo molto impegnati per allargare il raggio d’azione dei manager. Con la passione e le competenze che ciascuno di noi metterà in gioco potremo guidare in prima persona il cambiamento. Guido Carella (guido.carella@manageritalia.it)
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Sommario Copertina 6 Manovre estive, dirigenti in trincea
Attualità 40 Outernet, la realtà va in rete
Previdenza 12 Previdenza integrativa, per i dirigenti un’araba fenice
InfoMANAGER
Iniziative Manageritalia 44 Dritti in buca a Punta Cana 48 Sardegna all’ultimo colpo
18 Pensioni: l’erosione è certa Management 24 Aggiungi un posto in azienda
Manageritalia 57 SPECIALE Congresso novembre 2011 60 Rappresentanza e politica 62 Lavoro e welfare 64 Sostenibilità e crescita 68 Web customer satisfaction 2010-2011
RUBRICHE 23 Verso il premio 2011 30 Osservatorio legislativo
Premio Eccellenza 33 “Signore e signori... l’Eccellenza”
Cfmt 70 Bello Giusto Efficace
32 A tu per tu con... 36 Assicuratese per tutti
72 I corsi di ottobre-novembre
50 Lifestyle 51 Catturati dalla rete 52 Fuori ufficio
SPECIALE 150° UNITÀ D’ITALIA 28 Storia del management dalle origini ai giorni nostri Dalla tv al pc
53 Libri 55 Lettere N. 9 SETTEMBRE 2011
56 ... al fin della licenza, io tocco!
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIRIGENTI UN’ARABA FENICE INFOMANAGER SPECIALE CONGRESSO MANAGERITALIA
MANOVRA FINANZIARIA
CURA MA NON GUARISCE
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali
Fondo di previdenza Mario Negri
CFMT Centro di formazione management del terziario
Associazione Antonio Pastore
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in L. 27/2/04, n. 46) art. 1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (a bb. annuo € 16,50) • In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio P.T. di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa
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MANOVRE E
DIRIGENTI
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egli ultimi decenni non era mai successo: il governo ha
varato due manovre finanziarie nel giro di un mese. E
Il governo in estate ha colpito ripetutamente la classe dirigente italiana con nuovi prelievi. La risposta dei manager non si è fatta attendere Valeria Pistolese
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le misure adottate sono state ripetutamente presentate e ritirate nello spazio di una giornata. L’eccezionale grave situazione dei mercati internazionali e l’esigenza del raggiungimento degli obiettivi di finanza
pubblica che l’Italia ha concordato con l’Europa hanno indotto il governo a emanare due provvedimenti corposi, rilevanti soprattutto sul piano delle entrate e (molto poco) sul fronte del contenimento della spesa nel giro di 40 giorni l’una dall’altra. Delle due manovre la prima è stata approvata dal Parlamento, con voto di fiducia, in meno di una settimana (dl 6 luglio 2011, n. 98, e convertito con modifiche dalla legge 15 luglio 2011, n. 111). La seconda (dl 13 agosto 2011, n. 13), detta manovra d’agosto, è stata presentata dal governo
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ESTIVE, IN
TRINCEA
precipitosamente a causa di una
sure – ha toccato anche la normati-
to versato per poi rendersi conto
gravissima crisi finanziaria che si
va sulle pensioni – molto gravoso
che incombe una minaccia perma-
è abbattuta in Europa per il rischio
per i cittadini, che si chiedono og-
nente sui propri calcoli e che in no-
insolvenza dei titoli di Stato di al-
gi quanto sia legittimo cambiare
me della crisi finanziaria lo Stato
cuni paesi, tra cui l’Italia. Il relati-
(sempre più) in peggio le regole del
può intervenire a gamba tesa.
vo disegno di legge è stato appro-
sistema pensionistico e, quel che è
Vediamo nel dettaglio cosa hanno
vato al Senato il 7 settembre 2011 e
più grave, con effetto retroattivo.
comportato le due manovre finan-
alla Camera in questi giorni.
Durante la carriera lavorativa i cit-
ziarie. Il primo dl, all’art. 18, ha in-
Ai due provvedimenti si deve ag-
tadini si sono costruiti un progetto
trodotto per il biennio 2012-2013
giungere l’aumento della tassazio-
di vita, hanno programmato il mo-
l’ennesimo blocco della perequa-
ne locale per la riforma sul federa-
mento dell’uscita dal mondo del
zione dei trattamenti pensionistici.
lismo e l’incremento dell’accisa
lavoro, molti di loro hanno investi-
Gli importi fino a cinque volte il
sulla benzina dovuta alla crisi po-
to perché l’assegno finale fosse
minimo (€ 2.380 lordi) vengono
litica in Libia. Un pacchetto di mi-
congruo e corrispondente a quan-
perequati secondo la normativa vi-
Un pacchetto di misure tra cui la normativa sulle pensioni, molto gravoso per i cittadini
gente, mentre gli importi superiori a tale limite vengono perequati al 70% dell’indice di inflazione solo sulla fascia di pensione fino a tre volte il minimo. Inoltre è stato introdotto, in considerazione dell’eccezionalità della situazione finanziaria ed economica internazionale, un contributo di solidarietà del 5% da applicarsi sugli importi pensionistici superiori ai 90mila euro lordi annui e inferiori a 150mila e del 10% per la parte eccedente i 150mila euro. SETTEMBRE 2011
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I cittadini attendevano misure che facessero crescere il paese, riducessero le spese, colpissero i grandi patrimoni, accrescessero la credibilità e l’affidabilità dell’Italia
riormente anticipato al 2014 dal
zione ha espresso forti riserve sul
provvedimento finanziario suc-
blocco della perequazione e ha ri-
cessivo (dl 138). La manovra di lu-
cordato ai politici l’ammonimento
glio ha infine confermato anche
espresso dalla Corte costituzionale
per il 2012 la detassazione della re-
nella sentenza n. 316/2010. In que-
tribuzione erogata come premi di
sta sentenza infatti la Corte, a se-
produttività, mentre è stata stral-
guito di eccezione di incostituzio-
ciata dal provvedimento la riforma
nalità della norma che disponeva
delle libere professioni.
la sospensione della perequazione automatica per il 2008 delle pensio-
Per chi ha maturato 40 anni di an-
I no di Manageritalia
ni di importo superiore a otto vol-
zianità contributiva nel 2012 si pre-
Riguardo a questo primo provve-
te il minimo Inps, ha affermato (su
vede un posticipo di un mese, di
dimento Manageritalia è interve-
intervento diretto di Managerita-
due per chi li matura nel 2013 e di
nuta, insieme con le altre organiz-
lia) che “la sospensione a tempo in-
tre per chi matura i requisiti dal 1°
zazioni del management, critican-
determinato del meccanismo pere-
gennaio 2014.
do fortemente gli interventi pena-
quativo, ovvero la frequente reite-
Per le lavoratrici del settore priva-
lizzanti e iniqui rivolti, ancora una
razione di misure intese a paraliz-
to è stato stabilito un aumento gra-
volta, a una ristretta cerchia di con-
zarlo, esporrebbero il sistema a evi-
duale dell’età pensionabile, ulte-
tribuenti. In particolare la Federa-
denti tensioni con gli invalicabili
LE PRINCIPALI NOVITÀ DOPO LE DUE MANOVRE ESTIVE
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CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ
È stato mantenuto per i dipendenti pubblici (da gennaio 2011) e per i pensionati (da agosto) con redditi superiori a 90 e 150mila euro (rispettivamente nella misura del 5 e del 10%).
SUPERTASSA
Si applicherà, dal 2011al 2013, a coloro che percepiscono un reddito superiore ai 300mila euro nella misura del 3% sulla parte eccedente.
IVA DAL 20 AL 21%
Si applicherà a tutti i beni alimentari, al vestiario, a giornali, riviste, servizi turistici, auto, benzina ecc.
DONNE DEL SETTORE PRIVATO E PENSIONI
Viene anticipato al 2014 il meccanismo che porterà le donne lavoratrici del settore privato ad andare in pensione a 65 anni. La riforma andrà a regime nel 2026 ma a causa dell’aggiustamento dovuto alle aspettative di vita il limite dei 65 verrà raggiunto nel 2022.
RENDITE FINANZIARIE
Cambia la tassazione, dal 12,5 al 20%. L’aumento della tassazione non riguarda i rendimenti del Fondo Mario Negri.
REVERSIBILITÀ
L’aliquota percentuale delle pensioni ai superstiti viene ridotta se l’assicurato ha più di 70 anni e quando la differenza di età tra i coniugi sia superiore ai 20 anni.
EVASIONE
Carcere immediato, senza sospensione condizionale della pena, per chi evade imposte superiori a 3 milioni di euro, ma solo se la cifra evasa è pari al 30% del fatturato.
ASPETTATIVA DI VITA
Viene anticipato dal 2015 al 2013 l’aggancio del pensionamento di vecchiaia all’aspettativa di vita.
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UN’ESTATE IN MOVIMENTO ei mesi estivi le attività di Manageritalia sul web si sono notevolmente intensificate. Coloro che ci seguono su internet sono sempre più numerosi e interattivi: quotidianamente pubblichiamo notizie e riceviamo decine di feedback provenienti dalle oltre 2mila persone iscritte ai gruppi di Manageritalia presenti su Facebook, Twitter e Linkedin. Nei mesi di luglio e agosto i nostri tre blog (crisiesviluppo.manageritalia.it; pensioni.manageritalia.it; donne.manageritalia.it) sono stati visitati da quasi 50mila navigatori che hanno lasciato oltre 400 commenti. Nei giorni in cui si susseguivano le allarmanti notizie sulla manovra abbiamo convocato la giunta esecutiva sul web e lanciato un questionario online chiedendo a tutti gli associati consigli e opinioni: nonostante fosse il 17 agosto, in poche ore abbiamo ricevuto quasi 2mila risposte. A questo ha sicuramente contribuito un’attività di comunicazione che ci ha visto protagonisti sulla stampa e sui media nel contrastare la manovra e soprattutto nel denunciare il suo accanimento contro “i soliti noti” e, parallelamente, evidenziare l’ampia e vergognosa evasione fiscale nel nostro paese. Un risultato straordinario, una grande mobilitazione che, oltre a contribuire al rafforzamento delle nostre attività istituzionali, conferma come la presenza sui media e l’utilizzo della rete possa favorire la partecipazione della base alle attività dell’Associazione, migliorando la nostra capacità di rappresentare gli interessi dei manager e allargare il raggio d’azione della categoria.
N
principi di ragionevolezza e pro-
e Cida. Questo secondo provve-
(art. 9, comma 2, dl 78/2010) e il
porzionalità, perché le pensioni,
dimento si è rivolto nuovamente
contributo di solidarietà per i pen-
sia pure di maggiore consistenza,
alla platea dei contribuenti one-
sionati, contenuto nella manovra
potrebbero non essere sufficiente-
sti, estendendo nella sua prima
di luglio (art. 18, comma 22-bis, dl
mente difese in relazione ai muta-
stesura la misura del contributo
98/2011). Come “contentino” era
menti del potere di acquisto della
di solidarietà (già previsto dal
stato stabilito che il nuovo prelie-
moneta”.
primo dl solo sui trattamenti
vo fosse deducibile dal reddito
Infine abbiamo criticato anche la
pensionistici) ai titolari di un
complessivo.
decisione del governo di rinvia-
reddito complessivo superiore,
re a tutto il 2014 l’adozione di in-
rispettivamente, ai 90mila e ai
Nasce la Costituente Manageriale
terventi di riforma, che a nostro
150mila euro lordi annui.
Sui mass media, anche grazie al-
avviso dovevano essere diversi e
Il prelievo si sarebbe dovuto appli-
la nostra azione, c’è stata una le-
improcrastinabili. Nei giorni se-
care ai lavoratori dipendenti priva-
vata di scudi contro questa misu-
guenti in effetti il governo ha de-
ti, pubblici, autonomi e ai pensio-
ra, che non riguarda i veri deten-
ciso di anticipare una parte delle
nati dal 2011 al 2013, secondo
tori di ricchezza, i grandi patri-
misure inizialmente rinviate a
quanto previsto dall’art. 3 dello
moni, ma solo una classe di red-
causa dell’aggravarsi della situa-
Statuto del contribuente (legge 212
dito facile da colpire.
zione dei mercati finanziari. È
del 2000), in merito all’irretroattivi-
Manageritalia ha chiamato a rac-
stato quindi varato il secondo dl
tà delle disposizioni tributarie.
colta i propri vertici e tutti gli asso-
il 13 agosto scorso, dopo un inu-
Erano stati espressamente abroga-
ciati con una giunta straordinaria
tile confronto con le parti sociali
ti (perché compresi nel nuovo pre-
via web, che ha consentito di deli-
avvenuto tre giorni prima, con-
lievo) la riduzione operata sui trat-
neare una strategia di attacco. Le
fronto al quale ha partecipato
tamenti economici dei dipendenti
organizzazioni rappresentative
Manageritalia con Confedir-Mit
pubblici con i medesimi importi
del management (Confedir-Mit e SETTEMBRE 2011
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Copertina segno pensionistico. Dal 2012 oc-
to di solidarietà per i privati è sta-
correva avere 40 anni di contribu-
to abolito, ma purtroppo è stato
ti effettivi, al netto dei riscatti.
mantenuto quello già previsto per
La disposizione ha suscitato, co-
i dipendenti pubblici e i pensiona-
m’era prevedibile, un vespaio di
ti. In sua sostituzione sono state
polemiche. Cittadini e sindacati,
adottate diverse misure di lotta al-
e in primis la Costituente Mana-
l’evasione con la chiara finalità dis-
geriale, sono insorti.
suasiva dei comportamenti evasivi
Cida) hanno dato vita alla Costi-
Innanzitutto contro la retroattivi-
(carcere per i grandi evasori, au-
tuente Manageriale per rispondere
tà della misura, che comportava
mento dell’Ires per le società di co-
finalmente con un’unica voce al-
una sorta di “appropriazione in-
modo, indicazione dei conti cor-
l’azione persecutoria del governo.
debita” da parte dello Stato. Poi
renti nella dichiarazione dei reddi-
Il 30 agosto un vertice di maggio-
per i rilievi costituzionali che la
ti ecc.), misure poi attenuate con la
ranza ha stabilito di abolire il con-
norma implicava. Infine per la di-
votazione in Commissione bilan-
tributo di solidarietà, ma non ab-
sparità di trattamento riguardo a
cio. Il grosso problema sarà la
biamo potuto cantare vittoria a
chi andava in pensione con il siste-
quantificazione della stima del get-
causa delle nuove misure ventila-
ma delle quote, che poteva invece
tito. Prevedere il carcere per chi
te dal governo, veramente discu-
continuare a far valere il riscatto ai
evade sopra i 3 milioni di euro con-
tibili. In quel vertice si era deciso,
fini dell’anzianità contributiva.
vincerà alcuni a dichiarare i propri
infatti, che i riscatti del servizio di
Dopo un balletto di cifre e ipotesi
redditi, ma quanti?
leva e della laurea non valessero
finalmente è stato presentato
Infine, mentre la rivista va in stam-
più ai fini dell’anzianità contribu-
l’emendamento del governo in
pa, il governo ha presentato un se-
tiva ma solo per il calcolo dell’as-
Commissione bilancio: il contribu-
condo maxi-emendamento nel-
Disparità di trattamento, aumento della tassazione, rinvio dei tagli delle spese dei politici: non era questo che ci aspettavamo dalla manovra
l’aula del Senato, con il quale ha ri-
COSTITUENTE MANAGERIALE D
are un’unica voce alla dirigenza italiana, pubblica e privata, per rafforzare le istanze della categoria, condividere competenze e contribuire concretamente all’evoluzione della situazione economica e sociale dell’Italia. È l’obiettivo della Costituente Manageriale, la nuova alleanza sindacale unitaria che rappresenta circa 500mila tra dirigenti, quadri e alte professionalità in attività e oltre 300mila pensionati, fondata alla fine di agosto da Manageritalia, Federmanager, Confedir-Mit e Cida. La prima iniziativa della Costituente è stata la pubblicazione – il 27 agosto sui principali quotidiani nazionali – di un documento contenente proposte concrete per cambiare la manovra finanziaria (che al momento era ancora in definizione) e affrontare la crisi rilanciando uno sviluppo fondato su merito, etica, equità e responsabilità. Forte dell’interesse e dell’attenzione verso la Costituente dimostrati dagli interlocutori politici, dai media e dall’opinione pubblica, Manageritalia è impegnata, insieme alle altre organizzazioni fondatrici, per far evolvere l’iniziativa affermandone il carattere innovativo, l’autorevolezza, la visibilità e la credibilità.
pristinato, a partire dal 2011, il prelievo di solidarietà, questa volta del 3% sulla parte eccedente i 300mila euro come reddito complessivo annuo, esclusa la prima casa. Disparità di trattamento, aumento della tassazione, rinvio dei tagli delle spese dei politici: non era questo che ci aspettavamo dalla manovra. I cittadini attendevano misure che facessero crescere il paese, riducessero le spese, colpissero i grandi patrimoni, accrescessero la credibilità e l’affidabilità del nostro paese a livello internazionale, assicurassero la tenuta dei conti pubblici e, infine, la convergenza delle forze sociali verso l’obiettivo
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COSA HA FATTO IL GOVERNO
COSA HA FATTO MANAGERITALIA
6 luglio - Il governo presenta il decreto legge 98/2011 (manovra di luglio).
Manageritalia interviene sulla stampa, su governo e Parlamento contro il contributo di solidarietà per i pensionati e contro l’ennesimo blocco della perequazione. 8 luglio - Manageritalia e Federmanager pubblicano una lettera aperta al presidente del Consiglio sul Corriere della Sera.
4 agosto - Il governo convoca le parti sociali e anticipa la volontà di presentare una nuova manovra finanziaria.
Il presidente di Manageritalia parla al governo a nome di tutte le organizzazioni dei manager esprimendo forti riserve sulle nuove misure anticipate.
10 agosto - Il governo convoca nuovamente le parti sociali sulla manovra ma non fornisce dettagli.
Manageritalia e le altre organizzazioni protestano per il metodo.
13 agosto - Il Consiglio dei ministri approva il decreto legge 138/2011 (manovra d’agosto).
17 agosto - Viene sentita la base associativa con una newsletter che chiede il parere sui contenuti della manovra. 24 agosto - Viene creata la Costituente Manageriale che si scaglia contro il contributo di solidarietà per i redditi oltre 90mila e 150mila euro. 26 agosto - Viene redatto un documento unitario di tutte le sigle delle organizzazioni manageriali e vengono inviati i relativi emendamenti. 27 agosto - La Costituente Manageriale pubblica il manifesto “I manager per il paese” sui principali quotidiani.
30 agosto - Il governo ritira il contributo di solidarietà per i lavoratori privati. In alternativa il ministro del Lavoro propone un’ipotesi di risparmio della spesa previdenziale che prevede l’esclusione – dal calcolo dell’anzianità contributiva – del riscatto di laurea e di leva.
Manageritalia, con la Costituente Manageriale, insorge contro la norma sui riscatti di laurea scrivendo nuovamente al governo.
31 agosto - Il governo presenta il primo maxi-emendamento al Senato nel quale non compare più la norma sul riscatto di laurea e di leva.
Manageritalia plaude alla soppressione della norma sui riscatti, ma protesta ancora per il mantenimento del contributo di solidarietà per pensionati e lavoratori pubblici e contro la norma sulla perequazione delle pensioni.
7 settembre - Il governo presenta un secondo maxi-emendamento con il quale introduce un prelievo straordinario di solidarietà del 3% sulla parte eccedente i 300mila euro di reddito.
Manageritalia, con la Costituente Manageriale, contesta la manovra nel suo insieme non ritenendola sufficiente né efficace, e sottolinea come colpisca i redditi certi e non la classe politica né la vera ricchezza.
comune della ripresa economica.
me “dell’emergenza finanziaria”.
gli incontri istituzionali e quelli
Niente di tutto questo. Al contra-
Se si rompe il rapporto di fiducia
informali. Solo così abbiamo otte-
rio i numerosi cambiamenti di rot-
tra Stato e cittadino occorre “di-
nuto l’attenzione dei politici e la
ta hanno instaurato un clima di
sturbare il manovratore” alzando
retromarcia su alcune misure
sfiducia; gli italiani vivono in que-
la voce, come ha fatto la Costi-
molto discutibili. L’indignazione
sti mesi una sorta di apnea, di
tuente Manageriale, attraverso la
corre veloce sul web e può otte-
emergenza permanente, una sen-
stampa, i blog, i social network, le
nere molto di più di uno sciopero
sazione di veder sgretolare in un
lettere ai ministri, la pubblicazio-
generale o di una manifestazione
giorno le proprie certezze nel no-
ne di lettere aperte sui giornali,
di protesta.
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Previdenza / 1
PREVIDENZA INTEGRA PER I DIRIGENTI UN’
AR
Da una ricerca fatta sui manager associati emerge una scarsissima conoscenza di norme e vantaggi del conferimento del TFR alla previdenza integrativa.Vien proprio da pensare: che ci sia ciascun lo dice, “cosa” sia nessun lo sa!
N
ei mesi scorsi è arrivato da più parti, istituzioni e autorità competenti, l’invito a tutti gli italiani, non solo ai giovani, a considerare seriamente la necessità di costituirsi una previdenza integrativa attraverso il TFR. Anche per questo a giugno abbiamo effettuato un’indagine sull’argomento invitando i dirigenti
in servizio a rispondere a un apposito questionario. Oltre 600 i rispondenti (628), un campione ben rappresentativo per caratteristiche anagrafico-professionali dell’universo dei dirigenti in servizio. Il tema è certamente scottante e di considerevole importanza. Come tutti ben sappiamo la situazione generale e del paese è piuttosto critica, e quando c’è bisogno di fare tagli di spesa e/o recuperare risorse le pensioni, quelle attuali e quelle future, sono spesso ai primi posti. Recentemente si vocifera di un innalzamento dell’età pensionabile, di un aumento della quota in base a età e lavoro e addirittura del passaggio di tutti al contributivo. Insomma, anche nella migliore delle ipotesi, garantirsi una pensione integrativa a quella Inps non è un plus, ma piuttosto un must. Vediamo allora cosa ne sanno e cosa ne pensano i dirigenti del terziario, che tutto sommato posseggono già un buon pacchetto contrattuale di previdenza integrativa e hanno anche loro, come tutti i dipendenti italiani, la possibilità di conferire il TFR alla previdenza complemen-
tare. Partiamo da quanto sono preoccupati circa l’entità della rendita pensionistica futura rispetto alla retribuzione attuale.
Enrico Pedretti
Quasi il 90% si dice molto (38,7%) o abbastanza (49,5%) preoccupato, veramente minoritari i poco (11,4%) o per niente preoccupati (0,4%). La previdenza integrativa contrattuale Buona la conoscenza che i dirigenti del terziario hanno del loro pacchetto previdenziale che, oltre alla rendita Inps, prevede: pensione integrativa (capitale o rendita) Fondo Mario Negri, TFR eventualmente conferito al Fondo stesso e capitale o rendita Antonio Pastore. Due terzi (68,5%) dei rispondenti citano correttamente l’intero pacchetto, il 9,8% non vi fa rientrare l’Antonio Pastore, il 12,1% neppure il TFR con-
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RATIVA,
ARABA FENICE ferito al Fondo Negri, l’8,9% non si esprime. Insomma, una buona conoscenza, ma resta il fatto che un terzo non sa di avere già da contratto l’Antonio Pastore o di poter scegliere di aumentare la sua dotazione di previdenza integrativa (conferimento TFR).
La normativa in termini di possibilità di ritiro per cause non legate al pensionamento è uguale e spesso meno stringente proprio nel caso di conferimento
Conferimento del TFR Ad oggi, solo un intervistato su due (48,6%) dice di aver conferito il TFR a forme pensionistiche complementari. Molto meglio della media dei lavoratori italiani (23%), ma comunque un risultato modesto. In particolare, tra quelli che lo hanno fatto la stragrande maggioranza lo ha destinato al Fondo Mario Negri (45,9% del totale) e pochissimi (2,7%) ad altro. In realtà, dai dati a disposizione, la percenSETTEMBRE 2011
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Previdenza / 1 tuale di conferimento al Negri è un
diata (56,9%), non si fida della pre-
mentare è confermata e amplifica-
poco più bassa e pari al 35% circa.
videnza complementare (26,3%),
ta chiedendo a tutti gli intervista-
Il 48% lo ha invece mantenuto in
non vuole danneggiare le finanze
ti di riconoscere come vere o me-
azienda e per poco meno della me-
aziendali (12,1%), l’hanno consi-
no alcune affermazioni circa la
tà (18,3% del totale, quelli che la-
gliato in azienda (6,9%), l’hanno
normativa vigente.
vorano in aziende oltre i 50 dipen-
fatto anche altri colleghi (3,5%) o
Uno su quattro (29%) sa che il trat-
denti), è confluito automatica-
per pigrizia (5,8%).
tamento fiscale del TFR accumula-
mente all’Inps.
La soddisfazione per la scelta fatta,
to presso forme previdenziali com-
Chi l’ha conferito al Negri l’ha fat-
Negri o altra forma pensionistica
plementari è assoggettato all’ali-
to principalmente perché al Negri
complementare, è abbastanza buo-
quota del 15% e dopo il 15° anno di
ha già la previdenza integrativa
na nel caso del Negri (l’83,3% dei ri-
iscrizione al Fondo si riduce dello
contrattuale (61,7%), perché si fi-
spondenti si dichiara molto 11,3%
0,30% ogni anno sino ad arrivare a
da più del Negri che di altri Fon-
o abbastanza 72,1% soddisfatto) e
un minimo del 9%. Solo uno su die-
di (30,6%), per avere il beneficio fi-
anche per i pochissimi che hanno
ci sa che le anticipazioni (per spese
scale rispetto al TFR in azienda
scelto forme individuali.
sanitarie, prima casa ecc.) richieste sul TFR conferito a fondi comple-
A fronte del ritiro di 100mila euro lordi accumulati conferendo il TFR alla previdenza complementare o lasciandolo in azienda la differenza netta va da 16mila euro a 30mila euro
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Conoscenza del vantaggio fiscale
mentari sono assoggettate ad ali-
Oltre il 41% dei dirigenti intervi-
quote fiscali più vantaggiose.
stati dichiara di non sapere se ci
Per assurdo, sono più informati
sono dei vantaggi fiscali conferen-
quelli che sono meno preoccupati
do il TFR a forme pensionistiche
per la loro pensione futura, pecca-
complementari e il 17,6% lo esclu-
to che siano solo il 10% del totale.
de categoricamente. Quindi, solo
E a ben vedere (vedi tabelle 1 e 2)
quattro dirigenti su dieci sanno,
questo rischia di provocare un dan-
seppure spesso in modo impreci-
no economico non di poco conto.
so, dell’esistenza di vantaggi fiscali. A riprova di questo, quelli
L’informazione ricevuta dal Negri
che ne sanno di più dicono che il
Il 90,2% degli intervistati ricorda di
(23,1%), perché l’hanno fatto an-
vantaggio c’è solo se lo si conferi-
aver ricevuto recentemente dal
che altri colleghi dirigenti (7,1%) o
sce a forme collettive (20,4%), a
Fondo Mario Negri l’estratto con-
l’hanno consigliato in azienda
forme complementari collettive e
to circa la loro posizione di previ-
(6,5%). Tra i pochissimi (18 diri-
individuali (16,6%), se lo si tiene
denza integrativa. Un documento,
genti in totale) che l’hanno confe-
in azienda (2,2%) o se lo si confe-
quest’anno predisposto in forma
rito a una forma pensionistica in-
risce a forme individuali (0,4%). E
più dettagliata secondo le indica-
dividuale prevalgono motivazio-
comunque, sempre tra questi “in-
zioni della Covip, che solo il 12%
ni legate a: consiglio dell’azienda
formati”, solo uno su quattro sa
ritiene poco chiaro, mentre quasi la
(25%), ricerca di rendimenti più
che la tassazione al momento del
metà (47,8%) ritiene chiaro in tutto
elevati (15%), maggior fiducia ri-
ritiro è meno elevata di quella sul
e per tutto, il 28,7% solo per la se-
spetto al fondo contrattuale (15%).
TFR lasciato in azienda (28,7%).
zione sulla posizione maturata, il
Chi l’ha mantenuto in azienda, in-
La scarsissima conoscenza in te-
9,9% solo per la sezione sui rendi-
vece, ha fatto questa scelta perché
ma di conferimento del TFR alla
menti della gestione del capitale, il
vuole avere la disponibilità imme-
previdenza integrativa comple-
2,5% solo per la sezione sulla stima
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TABELLA 1
IL VANTAGGIO FISCALE: NORMATIVA E NUMERI A CONFRONTO Il vantaggio fiscale: la normativa che regola gli aspetti fiscali del conferimento del TFR a forme di previdenza integrativa o lasciato in azienda (esclusi i vantaggi di tassazione dei rendimenti accumulati)
TFR destinato a forme comple-
mentari
lasciato in azienda o comunque confluito al Fondo Inps
TFR
PRESTAZIONI AL PENSIONAMENTO Tassazione delle somme conferite al momento del ritiro o del godimento
Aliquota massima 15% e minima 9%. Dopo il 15° anno di iscrizione riduzione dello 0,30% per ogni anno sino ad arrivare a un minimo del 9%
Aliquota minima 23% (primo scaglione Irpef) e massima 43%. Regime di tassazione separata che determina l’aliquota in base alla media dei redditi dei 5 anni precedenti
PRESTAZIONI PRIMA DEL PENSIONAMENTO Tassazione anticipazione somme per spese sanitarie
Aliquota massima 15% e minima 9%. Dopo il 15° anno di iscrizione riduzione dello 0,30% per ogni anno sino ad arrivare a un minimo del 9%
Tassazione anticipazione somme per acquisto/ristrutturazione prima casa
Aliquota al 23% fissa
Riscatto immediato prima del pensionamento per effetto perdita requisiti partecipazione forma pensionistica complementare
Ritenuta di imposta (a titolo definitivo) del 23%
Riscatto morte aderente prima della maturazione del diritto alla pensione
Aliquota massima 15% e minima 9%
Aliquota minima 23% (primo scaglione Irpef) e massima 43%. Regime di tassazione separata che determina l’aliquota in base alla media dei redditi dei 5 anni precedenti
della pensione complementare. La
29,3%, probabilmente sì 13,9%),
nelle forme di previdenza com-
conoscenza delle forme di investi-
mentre pochissimi sono quelli si-
plementare in generale (29,6%),
mento previste attualmente per il
curi di cambiare (4,4%). Più con-
per pigrizia (13,9%), perché si fi-
TFR dal Negri è scarsa. Il 46,6% non
servativi risultano proprio quelli
dano più dell’azienda (13,2%),
si pronuncia, mentre il restante
che l’hanno conferito al Negri.
perché sono stati così consigliati in azienda (7,5%).
50% conosce più il comparto garantito (36,9%) rispetto a quello bi-
Le ragioni della scarsa adesione
lanciato a medio (24,1%) o lungo
a forme complementari
Dirigenti
termine (22,7%).
Le ragioni del limitato numero di
sbadati e poco informati!
dirigenti che hanno conferito il
Insomma, troppi dirigenti non co-
Gli orientamenti futuri
TFR
a forme complementari sono
noscono i notevoli vantaggi, in
Abbiamo chiesto agli intervistati
dovute, secondo gli intervistati,
particolare fiscali, introdotti per
se, indipendentemente dalla scel-
soprattutto a scarsa informazio-
far decollare la previdenza com-
ta riguardo al conferimento o me-
ne (il 53,7% ritiene di non essere
plementare e questo fa sì che il di-
no del TFR sino ad oggi fatta, pen-
informato o di non conoscere be-
sinteresse, e quindi la non scelta, o
sano di poter cambiare in futuro la
ne i termini e i vantaggi). A segui-
la scelta fatta senza avere un’infor-
sua destinazione. Poco più della
re, ma parecchio staccate, moti-
mazione esaustiva non siano pie-
metà è certa (11%) o quasi (41,4%)
vazioni più soggettive quali il
namente razionali. Il rischio è
di non cambiarla. Il resto è più
mantenere la piena disponibilità
quello di pentirsi poi, quando co-
possibilista (forse sì, forse no
del loro TFR (38,6%), la non fiducia
munque il danno è fatto e si sono SETTEMBRE 2011
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CONFERIMENTO TFR AL FONDO MARIO NEGRI
Previdenza / 1
Per maggiori informazioni www.fondonegri.it oppure rivolgiti alla tua Associazione territoriale.
persi anni per assoluta ignoranza
trebbe a breve essere alzata al 20%).
dalle esortazioni giunte dagli orga-
della normativa.
Insomma, è necessario migliorare
ni istituzionali e di controllo, rite-
Basti pensare che a fronte del ritiro
l’informazione e sfatare alcune
niamo doveroso lavorare per mi-
di 100mila euro lordi accumulati
false credenze. Infatti, oltre all’in-
gliorare l’informazione e per dare
conferendo il TFR alla previdenza
dubbio e notevole vantaggio fi-
a tutti i dirigenti in attività la pos-
complementare o lasciandolo in
scale, deve essere chiaro che la
sibilità di scegliere a ragion vedu-
azienda la differenza netta a favo-
normativa in termini di possibili-
ta. Così, dopo questa iniziale ricer-
re della prima scelta va da un mi-
tà di ritiro per cause non legate al
ca conoscitiva, daremo il via a una
nimo di 16mila euro a un massimo
pensionamento è uguale e spesso
campagna informativa che, sfrut-
di 30mila euro (vedi tabella 2).
meno stringente proprio nel caso
tando tutti i canali classici e moder-
Questo senza considerare che an-
di conferimento. Allora è necessa-
ni (articoli su house organ, tele-
che i rendimenti maturati hanno
rio che la scelta di rinunciare a
marketing, direct marketing, web
una tassazione più favorevole
questi vantaggi sia fatta in modo
marketing ecc.), ha l’unico scopo di
(11%) rispetto a quella ordinaria
conscio e ragionato, ben sapendo
dare ai nostri associati tutti gli stru-
prevista per tutte le altre forme di
a cosa si rinuncia.
menti per decidere a ragion vedu-
risparmio (12,5%, che tra l’altro po-
Proprio per questo, spinti anche
ta e in piena autonomia.
TABELLA 2
IL VANTAGGIO FISCALE STIMABILE. UN CALCOLO INDICATIVO PER DARE UN’IDEA DI MASSIMA DEI BENEFICI FISCALI RISERVATI ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Ipotesi di un dirigente che ha accumulato 100mila euro lordi (esclusi per semplicità i rendimenti), o come TFR in azienda o presso il Fondo di previdenza. La tassazione media del TFR lasciato in azienda ha in questo caso un’aliquota stimabile intorno al 39%.
A FAVORE DEL DIRIGENTE, NETTO RISCOSSO IN EURO
MOTIVO DEL RITIRO DI TFR DI 100MILA EURO LORDI
TFR conferito alla previdenza complementare
TFR lasciato
in azienda
Vantaggio fiscale
PRESTAZIONI AL PENSIONAMENTO ipotesi aliquota massima 15%
85.000
61.000
24.000
ipotesi aliquota minima 9%
91.000
61.000
30.000
ipotesi aliquota massima 15%
85.000
61.000
24.000
ipotesi aliquota minima 9%
91.000
61.000
30.000
PRESTAZIONI PRIMA DEL PENSIONAMENTO Tassazione anticipazione somme per spese sanitarie
Tassazione anticipazione somme per acquisto ristrutturazione prima casa ipotesi unica
77.000
61.000
16.000
Riscatto immediato prima del pensionamento per effetto perdita requisiti partecipazione forma pensionistica complementare ipotesi unica
77.000
61.000
16.000
Riscatto morte aderente prima della maturazione del diritto alla pensione
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ipotesi aliquota massima 15%
85.000
61.000
24.000
ipotesi aliquota minima 9%
91.000
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Previdenza / 2
PENSIONI
L’EROSIONE È CERTA Chi va in pensione oggi non raggiunge più l’80% dell’ultima retribuzione e in futuro sarà sempre peggio. Ecco perché è fondamentale costruirsi una previdenza integrativa: il caso dei dirigenti del terziario
I
L RAPPORTO TRA L’IMPORTO DELLA PRIMA PENSIONE dopo la cessazione dell’attività lavorativa e l’importo dell’ultima retribuzione pagata al lavoratore si chiama “tasso di sostituzione” e indica in quale misura il lavoratore potrà mantenere il suo reddito, e quindi il suo tenore di vita, dopo essere andato in pensione (più è alto il tasso di sostituzione, più la
pensione sarà sufficiente a garantire un tenore di vita simile a quello posseduto nel periodo dell’attività lavorativa). Le recenti riforme della previdenza comportano una riduzione del tasso di sostituzione della pensione obbligatoria, soprattutto per i lavoratori più giovani, ma già da ora chi si accinge ad andare in pensione, anche se ha maturato l’anzianità massima di 40 anni di contributi, non raggiunge più con l’assegno pensionistico l’80% dell’ultima retribuzione, come accadeva un tempo. Se il tasso di sostituzione della pensione pubblica è troppo basso, il lavoratore può avere difficoltà a mantenere inalterato il proprio tenore di vita se non ha provveduto a integrare la pensione pubblica aderendo in tempo utile a una forma pensionistica complementare. Solo sommando alla pensione obbligatoria pubblica (primo pilastro) quella complementare (secondo e/o terzo pilastro) è possibile ottenere un tasso di sostituzione adeguato, avvicinandosi alla situazione reddituale precedente al pensionamento.
Daniela Fiorino
La lungimiranza delle Organizzazioni stipulanti il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende del terziario ha permesso di costruire un articolato sistema di tutele previdenziali e assistenziali integrative che consideriamo capace di sopperire all’inadeguatezza del sistema pubblico, e tutto ciò molto prima che il legislatore e, a ultimo, lo stesso ministro del Welfare Maurizio Sacconi, demandassero ai fondi bilaterali l’istituzione di coperture assistenziali e previdenziali aggiuntive per integrare il sistema di welfare pubblico. Il welfare contrattuale I fondi di previdenza e di assistenza integrativi dei dirigenti del terziario hanno origini lontane nel tempo. Il Fondo di previdenza complementare
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nale. Nel 1992 l’ulti-
“Mario Ne-
mo nato, il
gri” (secondo
Cfmt – Centro
pilastro previ-
La lungimiranza delle Organizzazioni stipulanti il ccnl per i dirigenti del terziario ha permesso di costruire un sistema di tutele previdenziali e assistenziali integrative capaci di sopperire al sistema pubblico
di formazione
denziale) è stato
management del
costituito nel 1956,
terziario. Si tratta
ni abbiamo predisposto delle stime
quindi di un sistema
ipotizzando come data di prima
consolidato, che neces-
adesione al Fondo Mario Negri e
sita comunque di periodi-
all’Associazione Antonio Pastore il
ci adeguamenti per garanti-
primo gennaio 2011 e prendendo a
re la sua tenuta e anche per es-
riferimento tre ipotesi di età ana-
Oltre a questo, il contratto
sere al passo con i tempi e con le
grafica per un dirigente uomo alla
prevede anche altri istituti
modifiche introdotte dalla legisla-
medesima data di adesione (40, 46
rientranti in un concetto più ampio
zione pubblica.
e 55 anni di età), considerando una
l’Assicurazione Antonio Pastore dal 1998 garantisce la previdenza individuale integrativa di terzo pilastro istituita già dal 1978.
di welfare e workfare quali il Fa-
continuità di contribuzione al-
sdac, Fondo di assistenza sanitaria
La copertura previdenziale
l’Inps fino al raggiungimento dei
integrativa, che risale addirittura al
Torniamo alla copertura previden-
40 anni di anzianità contributiva e
1948, nato per sopperire alla man-
ziale garantita ai dirigenti del ter-
66 anni di età anagrafica al mo-
canza di copertura sanitaria pub-
ziario dall’Inps e dai fondi di pre-
mento del pensionamento.
blica, che per i dirigenti è stata in-
videnza complementare e integra-
Per calcolare la pensione Inps è sta-
trodotta solo dal 1978 con l’istitu-
tiva individuale. Per fornire un
to utilizzato per tutti i casi un red-
zione del Servizio sanitario nazio-
quadro più chiaro delle prestazio-
dito annuo lordo attuale pari a SETTEMBRE 2011
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Previdenza / 2 100mila euro, con una previsione
Negri si è ipotizzato il conferi-
mente, il “tasso di rendimento mi-
di carriera media del +2% annuo,
mento integrale del TFR al Fondo
nimo” riconosciuto. Per quanto
che equivale a un reddito imme-
e un tasso annuo di rendimento
riguarda invece la conversione
diatamente precedente il pensio-
della gestione pari al 2,5%. Analo-
del capitale a scadenza in rendita,
namento pari a 164mila euro per
gamente, per la garanzia capitale
il calcolo è parametrato al “tasso
un dirigente che oggi ha 40 anni, a
differito Pastore, lo sviluppo è ba-
di conversione” attualmente pre-
145mila euro per un dirigente che
sato su una regolare contribuzio-
visto dalle compagnie assicuratri-
ha 46 anni e a 120.000mila per un
ne secondo il parametro attuale
ci (che è basato sull'età, sul sesso
dirigente che ha 55 anni.
previsto dal ccnl. La percentuale
dell’assicurato e sulle tabelle di
Nel calcolo della rendita pensio-
utilizzata per rivalutare la presta-
ipotesi di esistenza che variano
nistica erogata dal Fondo Mario
zione è pari al 2% che è, attual-
nel tempo).
䡵
ALCUNE SIMULAZIONI DI PENSIONE Vediamo quale può essere la differenza di disponibilità economica tra la vita lavorativa e quella da pensionato sulla base dell’attuale normativa. I parametri utilizzati per il calcolo delle simulazioni sono specificati all’interno dell’articolo.
Dirigente 40 anni di età
Avendo maturato 14 anni di anzianità contributiva Inps alla data di ingresso nel ccnl del terziario, avrà la pensione calcolata integralmente con il sistema contributivo* e un tasso di sostituzione pari a circa il 48% (della retribuzione di 164.000 euro antecedente al pensionamento), che salirebbe al 69% con la rendita erogata dal Fondo Mario Negri e dall’Associazione Antonio Pastore, con 26 anni di anzianità contributiva presso i suddetti Fondi. In alternativa alla rendita il dirigente potrebbe richiedere la liquidazione di quanto accantonato in forma capitale, avendo quindi diritto a un capitale di circa 516.000 euro lordi da parte del Fondo Mario Negri e uno di circa 103.000 euro lordi dall’Associazione Antonio Pastore.
Dirigente 46 anni di età
Con 20 anni di anzianità contributiva Inps alla data di ingresso nel ccnl del terziario, avrà la pensione calcolata con il sistema misto* e un tasso di sostituzione pari a circa il 60% (della retribuzione di 145.000 euro antecedente al pensionamento), che salirebbe al 76% con la rendita erogata dal Fondo Mario Negri e dall’Associazione Antonio Pastore, con 19 anni di anzianità contributiva presso i suddetti Fondi. In alternativa alla rendita il dirigente potrebbe richiedere la liquidazione di quanto accantonato in forma capitale, avendo quindi diritto a un capitale di circa 368.000 euro lordi da parte del Fondo Mario Negri e uno di circa 73.000 euro lordi dall’Associazione Antonio Pastore.
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Dirigente 55 anni di età
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Con 30 anni di anzianità contributiva Inps alla data di ingresso nel ccnl del terziario, avrà la pensione calcolata con il sistema misto* e un tasso di sostituzione pari a circa il 61% (della retribuzione di 120.000 euro antecedente al pensionamento), che salirebbe al 71% con la rendita erogata dal Fondo Mario Negri e dall’Associazione Antonio Pastore, con 11 anni di anzianità contributiva presso i suddetti Fondi. In alternativa alla rendita il dirigente potrebbe richiedere la liquidazione di quanto accantonato in forma capitale, avendo quindi diritto a un capitale di circa 181.000 euro lordi da parte del Fondo Mario Negri e uno di circa 38.000 euro lordi dall’Associazione Antonio Pastore. Le simulazioni effettuate dimostrano chiaramente come sia importante investire sulla previdenza complementare, oltre che essenziale non procrastinare il momento della prima adesione ai fondi integrativi del sistema previdenziale pubblico.
* In relazione alla data di inizio dell’attività lavorativa il metodo di calcolo della pensione Inps può essere “retributivo”, cioè basato essenzialmente sulle retribuzioni percepite negli ultimi 10 anni di servizio, o “contributivo”, cioè basato sui contributi versati nell’intero periodo lavorativo. Il sistema retributivo si applica ai lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre
1995; il sistema contributivo a quelli che hanno iniziato a lavorare dal 1° gennaio 1996 in avanti. Per i lavoratori con meno di 18 anni al 31 dicembre 1995 si applica il metodo di calcolo “misto”, per cui la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995 e con quello contributivo per l’anzianità maturata successivamente.
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Verso il premio 2011
PARLIAMO D’Eccellenza
C
L’eccellenza manageriale secondo il giornalista e scrittore Paolo Madron
manageriale
Con una crescita del Pil ingessata all’1% da due
cambio generazionale all’interno delle imprese.
anni e un tasso di disoccupazione che viaggia in-
L’XI Studio condotto dalla società di consulenza
torno al 18% per impennarsi al 29% nelle fasce
manageriale Booz & Co sulla successione degli am-
giovani, parlare di eccellenza manageriale nel no-
ministratori delegati nelle 2.500 maggiori aziende
stro paese è quantomeno anacronistico.
mondiali quotate in Borsa, dichiara che negli ulti-
La fotografia sconfortante è dovuta in parte a un
mi 10 anni il turnover è diminuito del 19%, atte-
quadro macroeconomico negativo, in parte alla
standosi all’11,6%. E l’Italia non fa eccezione. Tra
mancanza di una politica economica efficace e mi-
questi sicuramente ci saranno uomini validi, ma
rata, ma anche alla mancanza di coraggio di im-
come sappiamo hanno spazio e potere decisiona-
prenditori e manager. Non a caso i dirigenti che si
le anche personalità mediocri con una visione del
sono distinti per le loro abilità gestionali operano
business che spesso non va al di là del loro naso.
prevalentemente in settori non industriali, come la
I paesi anglosassoni, da tempo, ci hanno insegna-
ricerca scientifica, il non profit piuttosto che la va-
to che la strada del merito è l’unica da percorrere,
lorizzazione del territorio.
nelle aziende come nelle istituzioni e nel sistema
Come ha spiegato anche Mario Draghi, governato-
scolastico, se si vuole recuperare in fretta terreno
re uscente di Banca d’Italia durante l’ultima assem-
in termini di competitività.
blea annuale dell’Abi, è tempo di agire, di tornare
Ma se si vuole tornare a parlare di efficienza mana-
a crescere. Ciò significa, prima di tutto, scardinare
geriale, la nostra classe dirigente deve avere il co-
quel sistema fatto di relazioni e di conoscenze che
raggio anche di mettere in naftalina altri vizi storici,
ancora oggi nelle aziende come nella pubblica am-
ben evidenziati nell’ultimo rapporto redatto dall’As-
ministrazione detta legge nelle assunzioni e nelle
sociazione management club e Università Luiss, co-
promozioni per dare spazio alla meritocrazia. Paro-
me l’attitudine a replicare le sole esperienze riusci-
la con cui i nostri politici, ma anche i nostri numeri
te di un passato circoscritto, senza considerare ed
uno, troppo spesso si sono riempiti la bocca, dimen-
esplorare quelle diverse provenienti dalle realtà este-
ticando poi di metterla in pratica.
re; cercare difetti nell’ombelico del vicino, soprattut-
Basti dire che il 66,2% dei manager dice di usare
to dell’amministratore pubblico, evitando però ac-
le relazioni di cui dispone per affermarsi. Non so-
curatamente di guardare nel proprio. I nostri mana-
lo. In base a un’indagine di Confindustria, il 70%
ger devono soprattutto imparare a gestire l’era del-
degli amministratori delegati e dei direttori gene-
le aspettative decrescenti. Devono cioè imparare a
rali in Italia ha ottenuto la nomina grazie a rappor-
gestire in modo progressivo e non regressivo il ridi-
ti di parentela con i principali azionisti o con il pro-
mensionamento delle aspettative sociali e investire
prietario azionista. Un sistema che inamida il ri-
le risorse in modo innovativo. SETTEMBRE 2011
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Management
POS
AGGIUNGI UN
IN AZIENDA
Il contributo manageriale nelle imprese familiari tra sfide e opportunità di crescita. Qualche caso
L
E AZIENDE FAMILIARI MIGLIORANO le loro performance se inseriscono manager esterni? Il tema sta diventando molto interessante e cruciale
per numerose ragioni: aumento dimensionale, passaggio generazionale, internazionalizzazione, cambiamento della formula imprenditoriale ecc. Sintetizzando, le tesi sul tappeto sono due e contrapposte.
Claudio Devecchi
La prima è sfavorevole: i manager sono abituati a lavorare sempre con delle tecnostrutture (assistenti, riporti, specialisti) e con stipendi che le pmi familiari ritengono di non poter sostenere; in più l’ingresso di un “esterno” al nucleo familiare genera forti dubbi sulla sua effettiva volontà di fare l’interesse aziendale e non il suo tornaconto professionale. L’altro punto di vista vede invece l’inserimento del manager esterno molto salutare in quanto porta cultura manageriale, elevata professionalità e modalità di lavoro particolarmente efficaci e opportune ad aziende che hanno sinora lavorato “tutto in casa”. Da un lato, poi, si alleggerisce il lavoro operativo dell’imprenditore-famiglia, che può finalmente dedicarsi di più alla strategia e allo sviluppo del business, e dall’altro lato l’erede può
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OSTO
Può rendersi necessario affiancare ai familiari che lavorano in azienda dei manager esterni: questo inserimento comporta, evidentemente, una serie di cambiamenti e innovazioni rispetto a prima e possono essere più o meno problematici; ad esempio ciò presup-
li scoprirete migliori di voi», esor-
pone una riallocazione di compiti
educatore che lo alleva e lo irro-
ta la fondatrice di Altana.
e responsabilità; un riesame dei
bustisce in modo da renderlo ve-
Ecco invece le affermazioni di
compensi e degli obiettivi ecc.
locemente “bio-compatibile” in
Loredana Polo, 39 anni e una
azienda. Vediamo subito due ca-
fulminante carriera da manager
si concreti che possono stimolare
in Stonefly, multinazionale del-
un dibattito su queste tesi.
le calzature veronese e di pro-
trovare nel manager un tutor/
prietà di Andrea Tomat e Adria-
L’erede di famiglia può trovare in un manager il tutor che lo alleva e lo irrobustisce
Altana e Stonefly:
no Sartor: «Io non sono la rap-
il passaggio di testimone
presentante di un cambio gene-
Il caso che ha fatto molto parlare
razionale, nel senso che ho avu-
riguarda una giovane manager, la
to il testimone da parte della pro-
trentasettenne Barbara Donadon,
prietà, perché sono cresciuta in
Canali: un manager in famiglia
promossa direttore generale di Al-
questa azienda dalle prime espe-
Vediamo il secondo caso, molto in-
tana, azienda di abbigliamento
rienze fino a diventarne il diret-
teressante in quanto mostra come
per bambini fondata dall’impren-
tore commerciale».
un singolo problema – l’incipit per
A lei tocca il compi-
avviare l’introduzione di manager
to, dopo 10 anni
in azienda e quindi dare la stura al-
mon di passare il testimone
di crescita in-
la separazione tra proprietà e ge-
alla sua ex giovane assi-
contrastata,
e
stione, è stato un progetto retail –
stente inizia a far scuola.
un fatturato che
causa il sorgere di ben altri cinque
«Fidatevi dei vostri mana-
nel 2002 ha toc-
problemi: organizzazione, capaci-
ger, date loro molte dele-
cato gli 80 milioni
tà di attrarre persone chiave, mo-
di euro, di far compiere
delli e meccanismi di corporate go-
all’azienda un altro
vernance, organi (societari e non)
salto in avanti nel
di governo delle imprese, assetti
prossimo triennio.
organizzativi.
«Che consiste nello
Al ritmo di crescita del 10% l’an-
strutturare la pre-
no, è arrivato a fatturare 178 mi-
senza dell’azienda
lioni nel 2006. Adesso Canali,
sui mercati di Usa,
azienda familiare simbolo dell’abbi-
Cina, Spagna e Giap-
gliamento uomo made in Italy di fa-
pone» (Il Mondo n. 49
scia alta, è pronta a cambiare per
del 12 dicembre 2003).
svilupparsi ancora. La rivoluzione
ditrice Marina Salomon nel 1982. La decisione di Marina Salo-
ghe e misurateli. E
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Management in atto sta nell’avvento di una gestione manageriale: i componenti della famiglia brianzola – il padre Eugenio, i cinque figli Paolo, Elisabetta, Marco, Maria Grazia e Stefano e i tre cugini Giorgio, Gianni e Maurizio – faranno un passo indietro per lasciare alcuni posti di vertice a manager esterni e abbandonare la governance attuale. Il primo effetto sarà che Eugenio, figlio di uno dei fondatori della Canali, non sarà più amministratore unico, ma amministratore delegato, con un consiglio di amministrazione formato anche da figure esterne alla famiglia. La spinta a separare la proprietà dalla gestione, per un’azienda tradizionale che produce tutti i capispalla in casa (il resto è fatto da terzisti italiani), non ama le licenze e punta sul solo marchio Canali, è arrivata dal progetto retail diretto in America, partito in ottobre con l’apertura del negozio di Beverly Hills
1
(Il Sole 24 Ore del 12 gennaio 2007).
trovarti l’uomo giusto al momen-
lo: è solo un problema di soldi?”
Per introdurre con successo (o per
to giusto per il lavoro giusto? co-
Gli studi svolti dal Centro ricerche
cercare di minimizzare i rischi di
me intendi organizzare il proces-
sulle imprese di famiglia (Cerif)1
insuccesso) un manager in un’im-
so di selezione e su quali parame-
rilevano che per alcune imprese
presa di famiglia occorre percor-
tri quali-quantitativi fondare la
familiari l’inserimento dei mana-
rere un processo che si compone
decisione finale? come procedi
ger non rappresenta una criticità.
di alcune fasi sintetizzabili dalle
per introdurlo in azienda? come
Perché? Il segmento delle piccole
domande: “di chi hai bisogno?
evitare la crisi di rigetto nei due
aziende di famiglia (da 1 a 50 mi-
perché ne hai bisogno? quando ne
sensi: lui che se ne va perché non
lioni di fatturato) segnala non di
hai bisogno? a chi dai incarico di
ci sta oppure l’organizzazione che
rado che «c’è ormai pieno accordo
lo rifiuta o lo emargina? come
su tutto poiché la scelta è caduta
mantenerlo in azienda? come dar-
su persone competenti e molto
gli spazio, delega, autonomia re-
aperte e allo stesso tempo vicine
sponsabilità via via crescenti?
alla famiglia e quindi non hanno
quando è bravo, come non perder-
creato screzi o divergenze».
Cerif, www.cerif.it ; familybusinesssmart.com, porta avanti da oltre 10 anni un osservatorio per studiare e analizzare le imprese familiari italiane ed è dotato di un database di oltre 250 pmi. Il centro è affiliato ad Asam-Università Cattolica di Milano, Associazione per gli studi aziendali e manageriali.
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Chi non percepisce il problema
ment ha la gestione, la proprietà lo
Un altro stereotipo, ribadisce la
giustifica la scelta in questo modo:
sviluppo e le relazioni esterne».
Pugi, è quello che ritiene che molti manager siano scettici verso le
«Non serve; non abbiamo bisogno di manager; non riteniamo sia ne-
Più manager
imprese di famiglia in quanto
cessario il suo intervento; le picco-
nelle imprese familiari
sanno di avere un tetto alla cresci-
le dimensioni dell’azienda non ri-
Insomma, la realtà, soprattutto se
ta legato alla presenza in organi-
chiedono manager esterni».
guardiamo a quanto avvenuto
gramma dei familiari, temono si-
Ci sono poi i possibilisti: «Un vali-
negli ultimi tempi, ben testimo-
stemi decisionali legati alle dina-
do collaboratore può arricchire
niato dalle case history sopra ri-
miche familiari, spesso lamenta-
l’impresa portando contributi per
portate, evidenzia la necessità e in
no la scarsità di formazione.
ulteriori miglioramenti, se lo do-
modo crescente la consapevolez-
vessimo assumere gli daremmo lo
za da parte delle imprese di fami-
spazio necessario e la possibilità di
glia e delle pmi di arricchire la lo-
operare nella prospettiva di una
ro dotazione di presenza e cultu-
collaborazione produttiva».
ra manageriale. Un segnale anco-
Il segmento intermedio (da 50 a
ra debole che va sicuramente au-
100 milioni di fatturato) risponde
mentato per favorire la necessaria
che non è un problema in quanto
crescita e sfatare alcuni stereotipi.
c’è «perfetta integrazione tra fami-
A questi fa proprio riferimento
liari e manager esterni e i ruoli so-
Silvia Pugi, direttore commercia-
no ben definiti».
le Associazione per gli studi
C’è invece chi denuncia che «i di-
aziendali e manageriali (Asam):
pendenti sono resistenti all’in-
«Si pensa che le imprese di fami-
Anche questo è ormai sempre
gresso di esterni, anche se di re-
glia siano tradizionalmente restie
meno vero, anzi proprio le pmi
cente è stato introdotto un mana-
ad assumere manager perché ten-
possono oggi essere un’avvin-
ger che formalmente dovrebbe
dono ad assegnare i ruoli mana-
cente sfida professionale se dele-
anche formare il successore alla
geriali ai familiari, non sono abi-
ghe e poteri, sempre più accen-
gestione aziendale». Il segmento
tuate a utilizzare i servizi di exe-
trate negli headquarter delle
delle grandi aziende di famiglia
cutive search, hanno spesso
multinazionali, vengono date ai
quando ha già affrontato il proble-
un’immagine distorta del mana-
manager, che potranno così ave-
ma non ha che valutazioni positi-
ger, come di persona non disposta
re margini di manovra e possibi-
ve: «Ottimo il rapporto proprie-
a sporcarsi le mani. Invece la real-
lità di incidere su business sem-
tà/manager»; «l’azienda è forte-
tà è spesso ben diversa e le impre-
pre più difficili da trovare nelle
mente managerializzata»; «que-
se di famiglia, come stanno co-
grandi aziende. Questi due ste-
sto è avvenuto da tempo e le di-
minciando a fare, devono capire
reotipi saranno del tutto superati
mensioni dell’azienda lo rendono
che di manager hanno bisogno,
solo se si creerà un dialogo sem-
indispensabile»; «da sempre sono
eccome: in occasione del passag-
pre più stretto e un avvicinamen-
presenti in azienda manager non
gio generazionale, per acquisire
to culturale fra i principali attori
appartenenti alla famiglia»; «al
competenze specifiche, legate a
dello sviluppo economico per far
momento del mio ingresso l’uti-
nuove tecnologie, per l’interna-
sì che sempre più aziende siano
lizzo dei manager era già stato in-
zionalizzazione e nei momenti di
in grado di crescere e competere
trodotto da tempo»; «il manage-
finanza straordinaria».
nei mercati globali.
Il processo di inserimento di un manager in una pmi può essere lungo e richiedere fasi non sempre semplici da gestire
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Speciale 150° Unità d’Italia - Storia del man
DALLA TVAL PC
B
Nella quinta tappa del nostro speciale una donna che ha lasciato il segno, per la sua professionalità quanto per la sua femminilità, e che purtroppo se n’è andata troppo presto. E poi il direttore che ha fatto la storia della tv di Stato.
«Un giorno un collega mi disse: “Tu non hai problemi: come donna non diventerai mai dirigente, quindi nessuno vede in te una concorrente”. Sono diventata dirigente molto prima di lui!». Nata nel 1935 a Ceva, paesino del cuneese, Marisa Bellisario si laurea in Economia e commercio a Torino e subito approda nell’inesplorato mondo dei computer. Entra nella divisione elettronica dell’Olivetti: l’azienda sta muovendo i primi passi nel campo, un settore dominato e reputato da uomini, ma Marisa dà prova di energia e talento, attirando l’attenzione dei suoi capi, fra i quali alcuni storici protagonisti dell’industria elettronica italiana come Ottorino Beltrami ed Elserino Piol. Sempre qui un altro incontro importante: il matematico Lionello Cantoni che sposerà nel 1969. Nel 1963 l’Olivetti si fonde con la Bull ma già nel 1964 tira aria di crisi. Si decide la cessione della divisione elettronica alla General Electric. Per la Bellisario cominciano i primi scambi internazionali. In breve ottiene anche in America il pieno riconoscimento delle sue doti manageriali contribuendo a sviluppare il computer GE 115, derivato dall’Olivetti Elea 4001, il primo
B
«La televisione è un mezzo straordinario per trasmettere dei valori»: questo il credo di una delle colonne della tv italiana, Ettore Bernabei. Nato a Firenze nel 1921, avvia la carriera giornalistica dopo la laurea in Lettere moderne. Nel 1951 è direttore del Giornale del Mattino, quotidiano fiorentino di ispirazione cattolica, e nel ‘56 viene chiamato a Roma per dirigere Il Popolo, quotidiano ufficiale della Dc. Ci starà cinque anni prima di essere scelto dal premier democristiano Fanfani come direttore generale della Rai nel 1961, stesso anno in cui nasce il secondo canale. Con il suo rigore e la sua etica apertamente votata all’edutainment, trasforma la tv in un mezzo di comunicazione di massa pedagogico e di qualità. Opera un controllo stretto sui programmi, forse un po’ troppo intransigente per qualcuno, ma di cui sicuramente la tv di oggi sente la mancanza. Ingaggia brillanti risorse intellettuali, opta per sceneggia-
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elaboratore elettronico italiano. Alle riunioni della General Electric, dove di solito è l’unica donna, spesso si esordisce con “Marisa and gentlemen”! Nel 1972 torna in Olivetti, alla sede di Ivrea, come direttrice della pianificazione strategica, quando i prodotti elettronici rappresentano il 23% del fatturato: in tre anni la quota raddoppia e nel ’77 arriva al 60%. Nel ’79 viene nominata presidente della Olivetti corporation of America, carica che mantiene fino all’81, quando torna in Italia come amministratore delegato dell’Italtel, in teoria l’azienda di punta dei sistemi di telecomunicazione italiani, in pratica un colosso di 30mila dipendenti e 30 aziende elettromeccaniche sull’orlo del fallimento. Marisa, tra scelte coraggiose e lungimiranti, fa il miracolo e la trasforma in un’azienda elettronica moderna, dinamica e all’avanguardia. Cambia 180 dirigenti su 300, avvia progetti innovativi che suscitano interesse anche negli Usa e in tre anni riporta il bilancio in attivo con un fatturato di 1.300 miliardi. Un successo indiscusso che fa di lei un esempio di ristrutturazione aziendale e le fa guadagnare nell’86
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anagement dalle origini ai giorni nostri
il premio di Manager dell’anno. Ma ancora non basta, essere donna resta difficile: per questo fallisce il prossimo progetto che la vede protagonista, la vicenda Telit, il grande polo italiano delle telecomunicazioni che sarebbe dovuto nascere dalla fusione di Italtel e Telettra, l’azienda Fiat del settore. L’accordo salta per l’ostinazione della Fiat di negare a Marisa l’incarico di amministratore delegato. La sua carriera purtroppo si interrompe all’apice per una grave malattia che la porta via nell’agosto del 1988. La Bellisario lascia un segno come manager e come donna. Dura ma corretta, si fa da sola e rivoluziona l’immagine manageriale con il suo piglio, le sue capigliature ardite e i vestiti alla moda. È un esempio per tutte e il suo messaggio è che ogni donna, se determinata e coraggiosa, in grado di osare e inseguire le proprie ambizioni, può raggiungere qualsiasi traguardo, nella vita come nel lavoro. Nei suoi anni in Italtel, le dipendenti laureate passano dal 5 al 27% dei laureati complessivi dell’azienda, ma nonostante tutto questo lei si rammaricava di non aver fatto di più per le donne.
ti storico-letterari come L’Odissea, opere di Tolstoj e Manzoni, serial religiosi come Gli atti degli apostoli di Rossellini, Mosè di De Bosio e Gesù di Nazareth di Zeffirelli, show di qualità con Mina e Walter Chiari e la tv dei ragazzi. Ma i cambiamenti dettati dal ‘68 rendono la società più complessa e il gap tra mondo cattolico e laico si accentua. Inoltre emergono le prime discrepanze per la lottizzazione politica delle reti e l’incaricato di turno a presidente della Rai comincia a diventare figura di rappresentanza del governo. La tv di Bernabei sembra quasi anacronistica in questo scenario e dopo 14 anni di “monarchia” il direttore lascia l’emittente di Stato. Cambia completamente campo ma continua a mantenere un incarico pubblico. Prende le redini di Italstat, gruppo specializzato nella progettazione e nella costruzione di grandi infrastrutture e opere di in-
gegneria civile. Nel 1974 ha un capitale sociale di 100 miliardi di lire e un fatturato annuo di 450 miliardi; quando lascia nel ’91 il gruppo ha un capitale di 1.500 miliardi e ricavi per 6mila miliardi. A settant’anni invece di andare in pensione torna alla sua grande passione, la tv, e si reinventa produttore. Fonda la Lux Vide, di cui è tuttora presidente onorario, una società di produzione televisiva specializzata in fiction e serie per famiglie secondo la sua filosofia, basata sul ruolo sociale della tv. Tra i grandi successi il progetto Bibbia, 21 film trasmessi in 143 paesi che hanno ottenuto anche premi come gli Emmy Awards negli Usa; poi il ciclo di 24 film sui grandi personaggi del 900, un titanico Guerra e Pace (7 paesi coproduttori), Coco Chanel, Pinocchio, la serie di punta Don Matteo, ora alla sua ottava edizione, e le recenti miniserie dedicate a Sant’Agostino, Antonio Meucci ed Enrico Mattei. SETTEMBRE 2011
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OSSERVATORIO LEGISLATIVO
osservatorio
a cura di Manageritalia
LE QUOTE ROSA SONO LEGGE
D
Per un approfondimento sulle manovre finanziarie di luglio e agosto vedi articolo a pagina 6
30
opo un lungo iter in parlamento il 28 giugno le quote rosa sono finalmente diventate legge. Nei consigli di amministrazione e negli organi di controllo delle società quotate e delle controllate pubbliche non quotate dovrà quindi esserci una quota obbligatoria minima di donne: il 20% dal 2012 e il 33% dal 2015. In caso di inadempienza sono previste prima diffide, poi sanzioni pecuniarie fino a un milione di euro e, come ultima ratio, la decadenza del consiglio d’amministrazione o degli organi di controllo. Oggi in Italia le donne che siedono nei cda delle aziende quotate sono solo il 5%, contro una media europea del 12%, e le quote rosa imporranno di quadruplicare questo numero. Certo, la legge, che si ricorda de-
riva da un testo unificato bipartisan di Lella Golfo (Pdl) e di Alessia Mosca (Pd), riguarda solo un piccolissimo numero di persone, di fatto una élite di poche migliaia, ma ha ugualmente sollevato un ampio dibattito sul principio, al quale ha partecipato attivamente anche Manageritalia, tramite il Gruppo donne manager, che ha lavorato per valorizzare il merito al di là del genere. Sul tema inoltre ricordiamo l’inda-
Riunione governo-parti sociali sui tirocini formativi
C
onfedir-Mit, insieme con Manageritalia, ha partecipato lo scorso 4 luglio alla riunione “tecnica” governo-regioni-parti sociali sui tirocini formativi e di
Siglata anche da Confedir-Mit la bozza di TU sull’apprendistato
L
o scorso 11 luglio, pochi giorni dopo il suo passaggio in Conferenza Stato-Regioni, la bozza di “Testo unico sull’appren-
distato”, nella nuova versione approvata il 5 maggio scorso dal Consiglio dei ministri, ha ricevuto al ministero del Lavoro il consenso delle parti sociali. Anche Confedir-Mit ha partecipato all’incontro e ha siglato l’intesa, condividendo i contenuti essenziali da inviare alle Commissioni parlamentari. Ovviamente in tale sede potranno poi essere formulati rilievi di carattere tecnico. Si ricorda che l’apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani, definito in tre differenti tipologie. L’obiettivo è rendere l’apprendistato il canale privilegiato di accesso dei giovani al lavoro.
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gine Manageritalia “Carriera off limits per le donne”, che conferma ancora la scarsissima presenza di donne ai vertici di comando, con impieghi meno pagati e più precari dei colleghi uomini. Pur continuando a preferire la selezione per merito, ci auguriamo che le quote inneschino processi virtuosi e competitivi di talenti equamente distribuiti tra uomini e donne. Sicuramente con l’approvazione della legge l’Italia fa un passo avanti verso una legislazione più europea.
orientamento. L’incontro è stato presieduto dal professor Tiraboschi che ha richiamato l’attenzione sulla necessità di indicare i punti essenziali sui quali far convergere il consenso di parti sociali e delle regioni per approdare alla definizione di linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento (escludendo da questo contesto i tirocini curriculari). Scopo dell’iniziativa del governo è quello di limitare, con l’approvazione di linee di orientamento a livello nazionale, gli elementi di criticità finora emersi nell’utilizzo dei tirocini formativi, riportando questi ultimi alla loro originale configurazione, in cui l’elemento della formazione era essenziale. Occorre combattere l’uso distorto che si è fatto di tale strumento, con il quale troppo spesso sono stati mascherati veri e propri rapporti di lavoro subordinato.
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NUOVI CRITERI DI RIPARTIZIONE A LIVELLO REGIONALE DEGLI INCENTIVI AL REIMPIEGO DEI DIRIGENTI NELLE PMI Come si ricorderà, gli stanziamenti destinati a finanziare gli in-
tivi, in modo da poter ammettere al beneficio anche quelle
centivi alla ricollocazione di dirigenti nelle pmi, previsti dal-
aziende le cui richieste di concessione non hanno finora tro-
l’art. 20 della legge 266/1997, per l’anno 2011 sono stati ridot-
vato accoglimento pur in presenza di risorse non utilizzate.
ti a un importo complessivo di € 1.034.705.
A seguito di questa azione di sensibilizzazione, il ministero del
Con il decreto direttoriale del 4 maggio 2011, pubblicato sul-
Lavoro ha accolto i suggerimenti delle nostre Organizzazioni,
la Gazzetta Ufficiale del 16 luglio, il ministero del Lavoro ha as-
introducendo nel testo del decreto, all’art. 7, un’apposita di-
segnato tali incentivi in base alla prevista ripartizione a livel-
sposizione che prevede, qualora le Regioni dovessero riceve-
lo regionale. Si evidenzia, innanzitutto, che ai sensi della nor-
re richieste di agevolazioni contributive oltre i limiti delle risor-
mativa che prevede il taglio lineare delle dotazioni finanzia-
se assegnate, di completare la relativa istruttoria ammetten-
rie a disposizione dei ministeri, la somma complessiva destina-
do l’azienda al beneficio dello sgravio contributivo e subordi-
ta ai finanziamenti in oggetto è stata rimodulata in modo che
nando, in ogni caso, l’esecutività del provvedimento alla de-
l’importo definitivo degli incentivi per l’anno 2011 risulta ridot-
finitiva assegnazione di risorse aggiuntive oltre quelle riparti-
to a € 927.244, da ripartire a livello regionale in base alle ta-
te in base alla tabella del medesimo provvedimento.
belle Istat relative ai dati sulle imprese che occupano meno
All’esito dell’esame dei decreti ammessi con riserva al finan-
di 250 dipendenti.
ziamento da parte delle Regioni, il ministero del Lavoro, sulla
A seguito della generalizzata riduzione avvenuta in questi an-
base dell’ordine cronologico di ricezione di tali decreti, comu-
ni delle risorse destinate agli incentivi previsti dalla predetta
nicherà alle Regioni interessate il riconoscimento delle risorse
legge, la Federazione ha avviato un confronto con il ministe-
aggiuntive assegnate e la contestuale ammissione al benefi-
ro del Lavoro in modo da giungere a una ridefinizione dei mec-
cio delle corrispondenti domande, nell’ambito del corrispon-
canismi applicativi della legge, allo scopo di implementare o
dente capitolo di spesa. Pur dovendo considerare la riduzione
almeno meglio indirizzare le risorse a favore di quelle aree del
delle risorse destinate a finanziare gli incentivi in oggetto,
paese dove la richiesta di managerialità risulta maggiore.
quanto sopra costituisce un primo notevole risultato che servi-
A tal fine, negli incontri avuti congiuntamente da Manageri-
rà a stimolare ulteriormente la ricollocazione di dirigenti nelle
talia e Federmanager con la Direzione generale del mercato
piccole e medie imprese, tenuto conto che negli ultimi anni i
del lavoro del ministero del Lavoro, si è registrato l’impegno
finanziamenti concessi si erano rivelati insufficienti a coprire
di tale Direzione a intervenire per destinare le risorse in con-
la domanda delle imprese in quelle aree regionali a maggior
creto non utilizzate nella ripartizione a livello regionale alle Re-
richiesta, mentre in altre realtà territoriali risultavano sostan-
gioni in cui si verifica un maggior numero di richieste di incen-
zialmente inutilizzati.
Disegno di legge sul telelavoro
È
stato presentato alla metà di giugno dalla senatrice Maria Ida Germontani (Pdl) un disegno di legge (AS 2775) recante “Misure per favorire lo sviluppo del lavoro a distanza”. La proposta, che contiene alcuni suggerimenti formulati da Manageritalia, prevede una disciplina organica e incentivante sul telelavoro nel settore privato. Alla base c’è il convincimento che una legge sul telelavoro finirebbe per valorizzare il merito e i risultati e non la quantità di ore di lavo-
ro prestate in ufficio. Sulla materia, Manageritalia ha condotto un’indagine che è stata presentata lo scorso 4 aprile a Milano nel corso di un convegno durante il quale, tra l’altro, è stato approfondito il tema delle possibili applicazioni di una normativa incentivante sul telelavoro. I risultati dell’indagine hanno dimostrato il forte interesse dei dirigenti del terziario per questa modalità, ritenendo porti un miglioramento dell’organizzazione del lavoro. SETTEMBRE 2011
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A TU PER TU CON... CON... a cura della redazione
Mauro Zerbini
a tu per tu...
Nato il 21 agosto 1956 a Milano Azienda: Internet Bookshop Italia Qualifica: amministratore delegato
e direttore generale Associato: Manageritalia Milano Libro preferito: Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Márquez Film preferito: Forrest Gump Luogo preferito: isole Baleari Motto: «Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa» Albert Einstein
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Lei è presente fin dalla nascita di Ibs: come è avvenuta? «L’idea venne nel 1995: io dirigevo Informazioni Editoriali, società tuttora attiva di servizi e banche dati per il mondo librario. In quell’anno si avviarono le prime librerie online: Amazon in Usa e Internet Bookshop a Oxford. Fu proprio da un incontro con gli inglesi che nacque l’idea di un Internet Bookshop italiano: loro ci avrebbero fornito il software per iniziare, noi avevamo la banca dati di tutti i libri in commercio in Italia ed eravamo parte del Gruppo Messaggerie, leader nella distribuzione libraria. Internet in Italia iniziò a diffondersi nel 1996, noi intanto realizzammo www.alice.it, il maggior sito di informazione sui libri per molti anni. Solo nel 1998 i tempi furono maturi per l’avvio di Ibs.it: il 3 giugno il sito aprì e a mezzanotte e mezza vendette il suo primo libro, La concessione del telefono di Camilleri, a un cliente in California dall’inequivocabile cognome italiano. Fu la prima transazione on-
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line automatica con carta di credito riconosciuta dal sistema bancario italiano: nel nostro paese nasceva l’e-commerce». Quali sono i vostri competitor e quale la vostra strategia? «Oggi, con un fatturato superiore ai 60 milioni di euro, Ibs è la più grande libreria in Italia e deve affrontare due competizioni. Una vede protagonisti i tre grandi gruppi del retail librario, ovvero il nostro Giunti e Messaggerie (Ibs.it), Feltrinelli (Lafeltrinelli.it) e Mondadori (Bol.it). L’altra è la competizione appena avviata con Amazon.it, che richiederà ulteriori importanti investimenti in tecnologia e logistica e soprattutto idee, le uniche che non si possono comprare. Credo vi sia una sola strategia per vincere anche quest’ultima sfida: continuare a investire sulla qualità del servizio e del sito e sulla soddisfazione dei clienti, l’unico grande valore al quale ogni azione dovrà essere indirizzata».
In che direzione si stanno sviluppando le nuove tecnologie come l’ebook? «Oggi assistiamo anche in Europa ai primi sviluppi di questo fenomeno già diventato di ampie proporzioni negli Usa, dove ha però avuto una dinamica di tipo push, creato da zero da un unico operatore, Amazon, e si è poi allargato ad altri player. Da noi avviene qualcosa di diverso, una maggiore pluralità di soggetti coinvolti e una domanda per ora meno ampia ma più consapevole da parte dei consumatori. Anche sul fronte dei device, la diffusione di iPad ha creato un’alternativa originale ai tradizionali lettori di ebook (comunque nettamente superiori nella qualità della lettura). Noi abbiamo lanciato un lettore ebook, LeggoIBS, oggi tra i più diffusi in Italia. Il futuro sarà probabilmente nel cloud, la nuvola nella quale risiederanno i nostri file e che ci consentirà di utilizzarli in ogni luogo, con ogni device collegabile alla rete». E invece l’e-commerce? «In Italia la vendita online di servizi (viaggi, assicurazioni ecc.) ha dimensioni ormai di tutto rispetto. In futuro dobbiamo attenderci una forte accelerazione nell’e-commerce di prodotti, sui quali ha finora pesato una certa diffidenza degli italiani rispetto alle vendite per corrispondenza. Credo che il servizio dei principali siti italiani di e-commerce sia ormai a livelli europei e che la competizione si sposterà sui prezzi e sull’originalità dell’offerta, come dimostrato dalle ottime performance dei cosiddetti siti di vendite private o di gruppi d’acquisto».
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EDIZIONE 2011
“SIGNORE E SIGNORI... L’ECCELLENZA!” Tra oltre cinquanta segnalazioni abbiamo individuato i vincitori della VI edizione del Premio Eccellenza Lido Vanni. Venite a conoscerli a Milano, Teatro dal Verme, l’11 novembre 2011 alle ore 20. Scopriremo insieme le loro affascinanti storie professionali e personali. Ospite della serata il comico e attore Enrico Brignano Per informazioni e adesioni contattare Manageritalia Milano al numero 0262535050 oppure scrivere a milano.segreteria@manageritalia.it (è possibile prenotare massimo 2 posti)
LA MANIFESTAZIONE È PATROCINATA DA: R
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LA GIURIA DEL PREMIO Ecco i profili dei dieci giurati, presieduti da Giorgio del Mare, incaricati di individuare i vincitori della VI edizione del Premio Eccellenza. Personaggi del mondo del lavoro, della cultura, dello sport, dell’economia e dello spettacolo e i vincitori delle precedenti edizioni
GIORGIO DEL MARE presidente di giuria Senior partner e amministratore delegato di Methodos, società di consulenza di direzione fondata nel 1978. Laureato in Sociologia dell’organizzazione,ha ricoperto incarichi di fiducia e cariche sociali in numerose imprese del terziario.Esperto di change management,ha pubblicato oltre cento articoli tecnici su riviste specializzate e libri di cultura manageriale.
OMBRETTA CODA, eccellente 2005 Fondatrice e presidente di Mc Elettrici, società nata nel 1999 con l’obiettivo di creare una rete di vendita di piccoli distributori di materale elettrico. Ha realizzato un progetto importante e di grande impatto sociale trasformando una massa di imprenditori in una rete forte, propositiva, solida che rappresenta oggi l’8% del mercato del settore del materiale elettrico.
VALENTINO FABBIAN, eccellente 2007 Dopo un’esperienza come responsabile ufficio pianificazione e controllo di gestione e capo della divisione filiali estere di un’azienda metalmeccanica, segue l’avvio della catena di ristorazione Wendy’s come direttore operativo e country manager. Nel 1989 entra nel gruppo alimentare Cremonini diventando in breve vicepresidente e amministratore delegato.
GIAN ANDREA FARINA, eccellente 2005 Fondatore, presidente e ad di It Way, società nata nel 1996 con l’obiettivo di rappresentare il punto di riferimento per Vad (Value added distributor), un modello di business innovativo, presente a livello europeo, riconosciuto nel settore per supportare la crescita tecnologica delle imprese, dalla piccola media azienda alla grande organizzazione.
STEFANO SALA, eccellente 2007 Dopo una lunga esperienza nella direzione di aziende internazionali, è dal 2007 imprenditore alla guida di Per, leader nell’offerta di servizi per la gestione globale di danni da acqua e fuoco. Nel 2002 fonda il BITeB (Banco informatico tecnologico e biomedico), onlus che supporta il mondo del non profit distribuendo tecnologia informatica e biomedicale.
ORIANA BANDIERA
JOSEFA IDEM
PAOLO MADRON
È professore ordinario di Economia alla London School of Economics and Political Science. Per il suo studio sul ruolo e la pianificazione degli incentivi sul lavoro e aver dimostrato la loro importanza a carattere non monetario, nel 2011 riceve la medaglia Carlo Alberto assegnata a uno studioso italiano under 40 anni per significativi contributi alla scienza economica.
Campionessa olimpica di kayak individuale a Sydney nel 2000, è una delle più grandi atlete di tutti i tempi. Ha vinto 35 medaglie tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Nel 2008 è stata insignita dell’onorificenza di Grande ufficiale ordine al merito della Repubblica Italiana. Parteciperà alla sua ottava Olimpiade a Londra nel 2012.
Giornalista e scrittore italiano, è stato corrispondente da New York per MF Milano Finanza, ha collaborato con Il Foglio, Il Giornale, Panorama (di cui è stato vicedirettore) e Il Sole 24 Ore. Ha fondato e diretto il settimanale economico Economy. Attualmente dirige Lettera43.it, quotidiano online da lui fondato il 7 ottobre 2010. È anche librettista d’opera.
L’iniziativa ha scopo benefico. Quanto raccolto durante la serata sarà devoluto interamente alla Lega Italiana per la lotta alla Fibrosi Cistica. 34
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www.fibrosicistica.it
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ELENA DAVID, eccellente 2007 Amministratore delegato della catena alberghiera Una Hotels & Resorts, è anche presidente di Confindustria Aica (Associazione italiana compagnie alberghiere), membro del consiglio di presidenza di Federturismo, presidente della neo costituita Aiceo (Associazione italiana ceo) e rappresentante nella Commissione pari opportunità Ebit.
DANIELE AGIMAN Tra i direttori d’orchestra italiani più attivi a livello internazionale è impegnato nella valorizzazione della produzione di autori contemporanei. Dal marzo 2007 è professore onorario di Direzione d’orchestra presso l’Università Kurashiki Sakuyo in Giappone. È titolare della cattedra di Direzione d’orchestra presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
DAVIDE OLDANI Cresciuto con i più grandi cuochi al mondo: Gualtiero Marchesi, Albert Roux e Alain Ducasse. Consulente e F&B manager per importanti multinazionali statunitensi. Nel 2003 apre D’O, la sua “trattoria”, che in poco tempo si aggiudica la prima stella della guida Michelin. A soli 41 anni è uno degli chef più quotati e interessanti del panorama internazionale.
La comicità con un tocco di classe ENRICO BRIGNANO per il premio Eccellenza Nato a Roma, è cresciuto all’Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti. Partecipa come comico e barzellettiere alla prima edizione del programma La sai l’ultima? in onda su Canale 5. Nel 1998 e nel 2000 è Giacinto in Un medico in famiglia; la serie tv gli offre una maggiore visibilità e soprattutto un riconoscimento da parte del pubblico, che lo segue anche in teatro con estremo interesse. Nel 2000 gira il suo primo film da regista e protagonista Si fa presto a dire amore al fianco di Vittoria Belvedere. Inizia l’ascesa nel mondo dello spettacolo grazie alle tournée estive di teatro e cabaret e nel 2001 Carlo Vanzina lo sceglie per il ruolo di Francesco nel film South Kensington, con Rupert Everett. Interrompe la carriera cinematografica per dedicarsi maggiormente alla sua vera passione, il teatro, e così scrive e interpreta diversi spettacoli prima di tornare nuovamente sul grande schermo al fianco di Vincenzo Salemme e Giorgio Panariello, con i quali girerà altri film negli anni successivi. Nel 2007 conduce un quiz su Rai 2 dal titolo Pyramid, con Debora Salvalaggio. Nello stesso anno fa parte del cast di Zelig che lo ha definitivamente consacrato come uno dei migliori comici italiani degli ultimi anni. Nel 2010 interpreta a teatro il ruolo di Rugantino, opera del 1962 di Garinei e Giovannini, ruolo che in passato hanno vestito grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci, Enrico Montesano e Valerio Mastandrea. Nel 2012 sarà un guest-star nella serie televisiva I Cesaroni 5, le cui riprese sono iniziate l’11 luglio 2011.
LO SPETTACOLO È OFFERTO DA: R
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ASSICURATESE PER TUTTI
1. LA STORIA
2. IL RISCHIO E LA COPERTURA
3. LE GARANZIE
IN VIAGGIO CON ASSIDIR NEL MONDO DELLE ASSICURAZIONI
per tutti
E
Le garanzie dei rami assicurativi
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Eccoci a un nuovo passo del nostro viaggio all’interno del mondo delle assicurazioni. Abbiamo già visto come le assicurazioni, o meglio le coperture assicurative, ci garantiscono l’assunzione e la gestione dei rischi indicati nel contratto; ciò significa trasferire alla compagnia assicuratrice l’onere derivante da eventuali sinistri. In ragione dell’estrema variabilità di “cose ed eventi” che si possono assicurare, si è avuta nel tempo una specializzazione delle coperture che ha portato all’esigenza di una regolamentazione, peraltro molto rigida, di quanto è assicurabile e di come devono essere regolati i rapporti tra assicurato e assicuratore. Partendo dall’alto, come se guardassimo un albero genealogico rovesciato, possiamo osservare i due rami principali in cui sono suddivise le fronde: ramo danni e ramo vita. Infatti, le categorie di assicurazione sono proprio definite “rami” anche all’interno del Codice delle assicurazioni private, pubblicato col decreto legislativo 209 del 7 settembre 2005. Lo stesso decreto, che per quanto riguarda le definizioni si limita in pratica a prendere atto dei termini utilizzati normalmente dagli operatori del settore assicurativo, fa riferimento a tutte le possibili forme di copertura previste. Il ramo danni Quello che può essere informalmente definito come “ramo principale” si suddivide poi in innumerevoli “rami elementari” che corrispondono a tipologie di rischio meno generiche. Senza voler entrare troppo nel det-
taglio, nei rami “danni” vengono raggruppate ad esempio tutte le coperture per infortuni, inclusi quelli sul lavoro e le malattie professionali, per malattia, per i danni derivanti da veicoli terrestri, ferroviari, aerei e marittimi, per i danni alle merci trasportate, per quelli derivanti da incendi di qualsiasi natura o da grandine e gelo, per quelli causati da furti, oltre alla cosiddetta responsabilità civile derivante dall’uso di mezzi di trasporto o per altre forme di responsabilità. A queste si aggiungono le coperture che garantiscono l’assistenza agli assicurati in caso di emergenze e altre coperture, meno note perché rivolte più alle imprese che ai privati, tra cui le assicurazioni sul credito e le cauzioni, quelle sulle perdite pecuniarie o per la tutela legale. Un elenco che, se esaminato nel dettaglio, risulta essere praticamente senza fine, ma soprattutto in continua evoluzione perché a ogni innovazione o mutamento relazionale nascono le opportune nuove forme assicurative. Per fare un esempio basta ricordare che da quando i computer sono entrati nell’uso aziendale sono nate apposite coperture che riguardano non solo il materiale utilizzato ma anche i dati memorizzati. E qui, inevitabilmente, si aggiunge una nuova variabile negli elementi che entrano a far parte di un contratto di assicurazione: la differenza tra beni tangibili e intangibili. Facciamo un altro esempio: se è facile comprendere il valore di un elemento solido, come un computer, meno facile è dare un valore a ciò che è stato archiviato al suo interno.
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5. RAPPORTO CITTADINO/ASSICURAZIONE
A tutti noi è ben noto il costo del pc, ma qual è, solo per noi, il reale valore delle fotografie che abbiamo memorizzato al suo interno per documentare la crescita dei nostri figli o ricordare i momenti più belli delle nostre vacanze? Passiamo ora a un’impresa: se è noto il costo del sistema, il cosiddetto hardware, e possiamo conoscere qual è il valore del software applicativo, i programmi che abbiamo fatto realizzare ad hoc per noi, qual è la dimensione del danno che ci troveremmo a subire nel caso perdessimo gli archivi informatici contenenti tutte le informazioni sui nostri clienti, gli ordini, le fatture, la contabilità ecc.? Ecco quindi la necessità, per le imprese di assicurazione, di trovare formule e strumenti adatti per garantire alla propria clientela la corretta tutela anche da questo tipo di rischi. Il ramo vita Passiamo ora all’altro ramo principale: il ramo “vita”. Nei rami vita si ritrovano le assicurazioni sulla durata della vita umana, quelle ormai inutilizzate di nuzialità e di natalità e quella contro il rischio di non autosufficienza in caso di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità. Sempre nei rami vita si collocano le cosiddette operazioni di capitalizzazione e le operazioni di gestione di fondi collettivi opportunamente costituiti per erogare prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell’attività lavorativa, più noti come fondi pensione. Un mondo, quello dei rami vita,
6. LA LEGGE E LA CONTRATTUALISTICA
estremamente complesso che comprende prodotti assicurativi rivolti alla persona e alla possibilità di garantirsi un supporto nel tempo, indipendentemente dall’andamento della propria situazione fisica o economica. È così possibile assicurarsi contro un evento negativo o, viceversa, effettuare dei versamenti periodici, per un numero di rate predefinito, che danno diritto a un capitale al momento della scadenza del cosiddetto piano di accumulo. Giocando positivamente sul fatto che è possibile unire tecnicamente più forme di assicurazione, ecco poi nascere le polizze “miste vita”: in caso di decesso dell’assicurato garantiscono un capitale agli eredi ma, nello stesso tempo, garantiscono all’assicurato un capitale nel caso a una data fissata, detta scadenza, egli sia in buona salute e possa godersi non solo quanto accumulato ma anche gli interessi maturati sul capitale versato nel tempo. Ci sono poi altre polizze dei rami vita che fino a poco tempo fa erano quasi sconosciute al mercato italiano. Si tratta di polizze che assicurano un sostegno finanziario abbastanza importante nel caso l’assicurato si trovi in condizioni di non autosufficienza: prendono il nome tecnico di long term care e sono, tra l’altro, uno dei punti qualificanti della protezione offerta ai dirigenti del terziario all’interno del contratto nazionale.
7. IL SINISTRO
8. IL RUOLO DI ASSIDIR
pendentemente dai rami di appartenenza, è quella che vede contrapposte le volontarie a quelle obbligatorie. Queste ultime hanno essenzialmente un fine sociale, come le pensionistiche o di supporto in caso di incidenti sul lavoro, quelle per la protezione di particolari categorie come le casalinghe e alcune tipologie di professionisti o quella che garantisce il rimborso in caso di incidenti stradali, meglio nota come RC Auto. In questo caso, la particolare funzione della copertura assicurativa è addirittura enfatizzata dal legislatore che, con interventi iniziati nel 1969 e proseguiti nel 2005 e nel 2007, ha istituito il “Fondo di garanzia per le vittime della strada” per provvedere al risarcimento dei danni da sinistri nei quali chi ha causato il danno non è coperto da regolare assicurazione oppure nei quali non è possibile identificare il veicolo responsabile.
Ci sono polizze dei rami vita che assicurano un sostegno finanziario abbastanza importante nel caso l’assicurato si trovi in condizioni di non autosufficienza: long term care
Le assicurazioni obbligatorie Un’altra importante suddivisione delle coperture assicurative, indiSETTEMBRE 2011
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Attualità
OUTERNET
LA REALTÀ VA IN RETE Il futuro della rete è nel mondo reale, che diventa cliccabile come una pagina web. Negozi, prodotti, servizi e persone interagiscono fra di loro grazie alla connessione permanente di smartphone e altri device
S
CENE DAL MONDO DI OUTERNET. Scena 1. Ore 15,30. Manca un’ora esatta alla conferenza che Fabrizio deve tenere al forum dei giovani manager. Le slide sono pronte. Lui è pronto. Ora manca solo un piccolo dettaglio. Aggiornare la propria identità digitale, decidendo cosa rendere visibile alla pla-
tea. Via Facebook e via Flickr (contenuti troppo personali). Ok invece per Twitter, Linkedin, SlideShare e blog professionale. Un piccolo riavvio e il profilo in realtà aumentata è pronto. Ore 16,30. Fabrizio inizia puntuale il suo speech. In sala ci sono circa 100 persone fra cui una certa Laura che in prima fila decide che è giunto il momento di conoscere un po’ più da vicino quel tizio sul palco. Niente di più facile: basta estrarre lo smartphone dalla borsa, lanciare l’App di face detection, inquadrare Fabrizio e attendere che sul display appaia la costellazione dei social media attivi. Laura scarica le slide della presentazione in corso, sbircia sul profilo di Linkedin e alla fine decide di inviare una richiesta per aggiungerlo nei suoi contatti. Online e offline si fondono. Scena 2. Ore 17,30. Roberto, studente di 23 anni, ha bisogno di un paio di nuove sneaker. Ha in mente un modello di Adidas che ora va per la maggiore. Vicino all’università c’è un negozio grande e ben fornito
Thomas Bialas
e, cosa non secondaria, animato da commesse giovani, carine e pure preparate. Non resta che andarci. Ore 18. Roberto entra nel negozio, gironzola un po’ fra gli scaffali, scambia due battute con le commesse del negozio e alla fine prova le scarpe. Di solito porta il 43, ma in questo caso calza meglio il 43 e mezzo. Meno male che ha provato. Ora resta solo una cosa da fare: acquistare il prodotto. Niente di più facile: basta estrarre lo smartphone dallo zainetto, lanciare l’App di shop detection, inquadrare la scarpa e attendere che sul display appaia la costellazione delle migliori offerte. Ecco: il prezzo più basso lo propone un rivenditore di Budapest. Roberto dà l’ok, formalizza l’acquisto ed esce soddisfatto dal negozio. Le scarpe gli verranno recapitate a casa entro 48 ore.
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Online e offline si fondono. In que-
calmente. Se ogni oggetto fisico
sto caso a scapito dell’offline (il ne-
(compreso prodotti e servizi) di-
gozio fisico).
venta un ipertesto (hyperlink) in-
Tutto questo non è domani. È og-
terrogabile in tempo reale tramite
gi. Purtroppo il passato è ancora
la rete, raccontare storie non aiu-
troppo vivo nella mente di molti
ta. Per dire: in Germania tramite
manager e aziende. Ma una cosa
www.wegreen.de posso inquadrare
oramai è chiara. La civiltà digitale
il barcode della Nutella e scoprire
Il futuro è già arrivato: i trend
(di cui outernet è un’espressione)
che ha un ranking negativo in fat-
Da homo sapiens a homo connectus.
ribalta tutte le regole. È un salto
to di sostenibilità: appare il sema-
Siamo connessi 24 ore su 24 e la co-
antropologico. E com’è questo sal-
foro rosso con relativa spiegazio-
sa peggiore per le imprese è che in
to? È un salto in una realtà aumen-
ne. Non entriamo nel merito sui
futuro l’utente si fiderà di più dei
tata da nuovi servizi, nuovi mer-
parametri del servizio ma sul fat-
consigli del proprio smartphone
cati e nuovi player. Tanto per dare
to che queste pratiche si diffonde-
che di quelli del venditore o
un’idea: al prossimo giro spari-
ranno, in ogni ambito. In pratica è
brand. Niente di grave se l’azien-
ranno le agenzie immobiliari so-
il momento delle tecnologie che
da fornisce assistenti digitali cre-
stituite da real estate mobile social
utilizzano lo smartphone come
dibili e rilevanti.
network. Ma procediamo con or-
ponte per spostarsi dal mondo
Da realtà aumentata a realtà filtrata.
dine e fissiamo il cambiamento. In
virtuale a quello reale. E vicever-
Questo è lo sviluppo più interes-
un mondo dove ogni cliente ha
sa. Il mondo fisico diventa una ri-
sante e anche preoccupante (al-
potenzialmente, tramite smart-
sorsa aperta e cliccabile. Diventa
meno per le imprese non pronte).
phone, il controllo totale del mon-
internet o più esattamente outer-
La realtà viene filtrata sulle per-
do circostante, reso trasparente e
net. Internet nel mondo “vero”. Le
sonali esigenze grazie ad algorit-
filtrato sulle personali esigenze, i
conseguenze? Tantissime. Vedia-
mi o meglio assistenti digitali
rapporti di forza cambiano radi-
mo alcune metamorfosi in atto.
iper personalizzati. Tanto per ca-
Con outernet cambia la relazione con i clienti e cambia ogni business
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Attualità
Rispetto a Stati Uniti, Giappone ed Europa del Nord, l’Italia è ancora ai primordi per quanto riguarda l’uso quotidiano delle applicazioni mobile, ma i segnali non mancano...
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pirsi: se sono un fan dei Beatles e
non più complicato. Anzi: non
ta non più di mano ma di click.
mi trovo a Liverpool vedo in tem-
ruota più intorno al sole ma intor-
Outernet cambierà la nostra vita
po reale sullo smartphone solo
no al “Me”. Per le aziende questo
ancora di più di internet. Non ac-
proposte inerenti (luoghi, locali,
significa diventare agenti e assi-
cadrà dall’oggi al domani ma in un
negozi, alberghi ecc.) proprio nel-
stenti di orientamento. Semplifi-
processo evolutivo fatto di tappe.
l’istante in cui mi servono. La
care la complessità.
Le opportunità sono tantissime,
geolocalizzazone diventa tempo
Da smartphone a smart society. Tut-
come i rischi d’altronde. L’impor-
ed egolocalizzazione.
to diventa smart o meglio mobile,
tante non è sottovalutare (vedi web
Da marketing persuasivo a marketing
abile e intelligente. E tutto cambia.
2.0) la portata del cambiamento.
pervasivo. Il marketing è ovunque.
Pensate solo al settore energetico:
Basta intendersi sul significato. Per
tramite smart metering il cittadino
L’Italia aumentata
esempio, non si comunica più per
può monitorare i consumi e com-
Dici outernet e pensi subito alla
convincere ma per informare,
prare e vendere energia come un
Germania, dove il termine è assai
orientare e servire (a qualcosa). Chi
trader alla Borsa.
diffuso fra manager e imprese, op-
non è rilevante viene ignorato.
Da customized service ad adaptive
pure alla solita California. In realtà
Da data protection a open data. Que-
service. Nell’era di outernet i pro-
anche in Italia la realtà è sempre più
sta è l’epoca della social data revo-
dotti e i servizi non sono più fles-
aumentata. Certo, rispetto a Stati
lution. La privacy è un falso pro-
sibili-personalizzabili ma adatta-
Uniti, Giappone ed Europa del
blema (ragionamento anni Ottan-
bili alle mutevoli esigenze in real
Nord siamo ancora ai primordi per
ta) perché le nuove generazioni vo-
time. Nel caso del settore automo-
quanto riguarda l’uso quotidiano
gliono liberare i propri dati in cam-
bilistico significa ragionare in ter-
delle applicazioni mobile, soprat-
bio di personalizzazioni estreme.
mini di mobility service provider
tutto quelle più spinte in tema di in-
Da grande fratello a grande madre.
(di giorno una berlina, di sera una
novazione di servizio, ma i segnali
Lo spauracchio della tecnologia
spider e il weekend un camper).
non mancano. A Milano, per esem-
onnipresente e spiona si è lenta-
Da terziario avanzato a terziario au-
pio, l’Atm ha creato un’applicazio-
mente dissolto nelle confortevoli
mentato. Nei servizi avanza chi
ne per iPhone e iPad di geolocaliz-
e rassicuranti ali protettive di big
aumenta (ibrida) i servizi inte-
zazione con realtà aumentata che
mother. Le nuove generazioni
grando tutti i canali online e offli-
semplifica e migliora l’esperienza
sanno che lei sa tutto, ma va bene
ne in un unico grande “multi-
dell’utilizzo dei mezzi pubblici.
così perché in cambio ci apre le
channel” di realtà aumentata che
Sempre a Milano è attiva Joinpad,
porte del mondo.
consente l’interazione fra prodot-
la prima, dicono loro, augmented
Da complexity a simplexity. Il mon-
ti, servizi, luoghi e clienti. Always
reality farm tutta italiana (e giovane)
do diventa sempre più comples-
in touch significa che ogni prodot-
che gravita attorno al network de-
so. Ma grazie al mapping e apping
to e servizio deve essere a porta-
gli innovatori sociali di The Hub.
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Al primo Iar 2011 (www.italianaug-
tazione, servizi di track packaging
mentedreality.com), tenutosi a Mila-
(riconoscimento confezione e rela-
no il 16 giugno, erano presenti 180
tiva attivazione di contenuti multi-
manager (buon segno). Recente-
mediali su smartphone), servizi di
mente Joinpad ha sviluppato per il
visualizzazione dati in tempo rea-
Comune di Milano e FuoriBit un
le sui flussi e preferenze in tempo
servizio di geolocalizzazione e aug-
reale dei clienti nel punto vendita
mented reality che consentiva agli
e applicazioni mobile per ricevere
utenti di trovare in tempo reale gli
layer informativi in real time (carat-
La morale è semplice: se l’econo-
eventi in svolgimento rispetto alla
teristiche tecniche, animazioni vi-
mia italiana ha smesso di cresce-
propria posizione.
deo, prezzi ecc.) semplicemente in-
re forse è giunto il momento di
In cantiere, o meglio in sperimen-
quadrando l’automobile in strada.
aumentarla.
In Corea del Sud la catena di supermercati Home Plus (filiale della britannica Tesco) ha lanciato il progetto “Home plus subway virtual store” e ha portato risultati eccezionali (+130% nelle vendite online).
䡵
RISERVATO AI MANAGER
IL FUTURO DI INTERNET: in scena il 29 settembre a Milano Visionari, profeti digitali, futurologi, esperti e imprenditori illustreranno le migliori soluzioni che portano le aziende a usare internet nel mondo reale, con profitto. In scena il 29 settembre non solo persone ma soprattutto case history, applicazioni, sperimentazioni e animazioni live della nuova economia digitale mobile e aumentata. L'evento, riservato ai dirigenti associati, è il terzo fmt.day
dell’anno, nuovo format del Future management tools – piattaforma promossa dal Cfmt per distillare e anticipare il futuro che ci attende – che esplora tematiche di frontiera in un contesto informale e collaborativo.
www.cfmt.it Elena Massaro: emassaro@cfmt.it - 02.5406311
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INIZIATIVE MANAGERITALIA
DRITTI IN BUCA A PUNTA CANA CAMBIA LA DESTINAZIONE DEL XV GOLF TROPHY MANAGERITALIA DAL 4 ALL’11 DICEMBRE 2011
A
All’arrivo dei primi freddi sbarcate con noi al caldo! Quest’anno la finale del XV Manageritalia Golf Trophy è di stanza tra i mari caraibici di Punta Cana, un piccolo paradiso a est della Repubblica Domenicana. Il mare turchese e le spiagge bianche sono tra le più belle del mondo. Ospiti del villaggio Club Med, immerso in una rigogliosa vegetazio-
Per maggiori informazioni www.manageritalia.it oppure 0229516028
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ne tropicale, potremo usufruire della lunga spiaggia privata delimitata dalla barriera corallina. La piscina lagunare invece si estende lungo il palmeto e si affaccia sulla spiaggia attrezzata. Tanto relax ma non solo: le attività offerte sono moltissime dalle immersioni al tiro con l’arco, dalla vela al water-polo… fino alla particolarissima scuola di circo che vi farà volteggiare come veri trapezisti tra le palme! Il villaggio 4 tridenti è dotato di uno spazio lusso 5 tridenti, offre una scuola di golf, club e attività per bambini e adolescenti, centro benessere con cabine e palapas di fronte al mare. L’8 dicembre si giocherà sull’erba
del Golf club La Cana: par 72, 4 buche per esperti in riva al Mar dei Caraibi e 12 buche vista mare. Occhio alla settima buca, nota come “il purgatorio del golfista”! Invece il 6 e il 9 si giocherà al Corales: un percorso privato con buche di ogni lunghezza tra scogliere, coralli e forti venti. Entusiasmanti le ultime due: la 17a buca è interamente sul lato di un precipizio roccioso, mentre la 18a porta a colpire la pallina sopra le rocce della baia Corales dall’eccezionale colore turchese. Le gare in programma sono valide per i finalisti del Manageritalia Golf Trophy 2011.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
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QUOTE ADULTI PER SOGGIORNO/VOLO con arrivo in Italia il 12 dicembre Volo da MILANO, ROMA, TORINO, VENEZIA, via PARIGI dal 4 all’11 dicembre . 1.300 € in camera doppia Club 1.445 € in camera doppia Club uso singola Volo solo da MILANO, via PARIGI dal 27 novembre all’11 dicembre. 1.760 € in camera doppia Club 2.050 € in camera doppia Club uso singola dall’1 all’11 dicembre . 1.510 € in camera doppia Club 1.720 € in camera doppia Club uso singola Possibilità, su richiesta e con relativo supplemento, di camere Deluxe. Per conoscere le quote dei bambini contattare la segreteria Manageritalia Servizi allo 0229516028. N.B. Particolari richieste per l’assegnazione delle camere Club potranno non essere accolte. La quota del volo potrebbe essere soggetta a variazione dipendente dall’aumento del costo del carburante.
PACCHETTO GREEN FEE 500 € tre giorni (6, 8 e 9 dicembre) comprensivo di cart.
LA QUOTA COMPRENDE • alloggio in camere a due letti dotate di servizi; • trattamento all inclusive dalla cena del giorno di arrivo al pranzo del giorno di partenza; • utilizzo delle strutture a disposizione del resort: attività sportive, ristoranti, animazione, spettacoli e serate a tema; • assistenza Club Med in villaggio.
IL TRASPORTO COMPRENDE • • • •
trasporto aereo a/r; trasferimenti aeroporto/villaggio a/r; assistenza Club Med presso gli aeroporti; franchigia bagaglio: due pezzi da max 23 kg ciascuno a persona (compresa la sacca da golf). Visto d’ingresso 10 US$ da pagarsi all’arrivo in aeroporto
PENALI Per annullamento soggiorno: 30% della quota, dal 59° al 16° giorno prima della data di partenza; 100% della quota, dal 15° giorno fino alla data di partenza. Per annullamento volo: 50% della quota, dal 59° al 16° giorno prima della data di partenza; 80% della quota, dal 15° al 3° giorno prima della data di partenza; 100% della quota, a partire da 2 giorni prima della data di partenza.
L’ultimo giorno le camere dovranno essere lasciate libere entro le ore 10
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Informazioni utili Club Med Punta Cana Apt Postal 106 - Higuey - Provincia La Altagracia Repubblica Domenicana - tel. 0018096865500 - fax 0018099595287 Carte di credito accettate: American Express - MasterCard - Visa Aeroporto: Punta Cana - Transfer al villaggio 20 minuti Temperatura: min. 22° - max 32° Moneta: Dollaro, Peso domenicano Documenti: passaporto in corso di validità
Modalità di iscrizione Possono partecipare gli associati Manageritalia, con i familiari e i loro ospiti. Ricordiamo che per le prenotazioni la precedenza sarà data ai partecipanti al trofeo di golf. Utilizzare la scheda di prenotazione qui a fianco e inviarla a Manageritalia Servizi, per posta o via fax, entro il 31 ottobre 2011.
NON VERRANNO ACCETTATE PRENOTAZIONI TELEFONICHE.
Modalità di pagamento L’importo dovrà essere versato in un’unica soluzione con bonifico bancario (intestato a Club Med, Intesa San Paolo, sede di Milano, IBAN IT02 R030 6901 6261 0000 0108 947, indicare causale: gruppo Manageritalia Punta Cana - 4/11 dicembre 2011) o con carta di credito, solo dopo la conferma della prenotazione da parte di Manageritalia Servizi.
I PARTECIPANTI Possono partecipare gli iscritti a Manageritalia e alle altre organizzazioni aderenti alla Confederazione del terziario, i loro familiari e gli ospiti
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SCHEDA DI PRENOTAZIONE settimana di vacanza abbinata al
XV GOLF TROPHY MANAGERITALIA CLUB MED PUNTA CANA dal 4 all’11 dicembre 2011 (rientro in Italia il 12 dicembre)
Da ritagliare e inviare entro il 31 ottobre a Manageritalia Servizi Via Stoppani 6 - 20129 Milano Tel. 0229516028 - Fax 0229516093 Il sottoscritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . abitante a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cap . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cell. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . email . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . c.f.* . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . appartenente all’Associazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . desidera prenotare:
䡺 Dal 4 all’11 dicembre 2011 con volo da: 䡺 Milano 䡺 Roma 䡺 Dal 27 novembre all’11 dicembre 2011 con volo solo da Milano 䡺 Dall’1 all’11 dicembre 2011 con volo solo da Milano
䡺 Torino
䡺 Venezia
La prenotazione è da intendersi confermata per le seguenti persone (indicare la data di nascita dei bambini ): 1 ........................................................... 2
...............................................................
3 ........................................................... 4
...............................................................
TOTALE CAMERE PACCHETTO GREEN FEE
䡺 䡺
䡺 DOPPIA n. 䡺
n.
n.
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SINGOLA
Mi impegno a pagare con bonifico bancario € ....................................................................................... in unica soluzione alla conferma della prenotazione da parte di MANAGERITALIA SERVIZI Vi autorizzo ad addebitare sulla carta di credito
䡺 American Expressm m 䡺 Master Cardm m 䡺 Visa
la quota di € .............................................................................. alla conferma della prenotazione da parte di MANAGERITALIA SERVIZI Nome dell’intestatario della carta di credito ............................................................................................................................................................................................................................................................................................
Numero
䡺䡺䡺䡺䡺䡺 䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺䡺 tutte le 16 cifre
Scadenza
䡺䡺 / 䡺䡺
Firma
..................................................................................... (senza firma la prenotazione non sarà ritenuta valida)
S C H E D A D I I S C R I Z I O N E A L X V M A N A G E R I TA L I A G O L F T R O P H Y Giocatore Manageritalia
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Giocatore Manageritalia
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Giocatore familiare/ospite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Età
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Giocatore familiare/ospite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Età
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* se si desidera una fatturazione particolare, telefonare a Manageritalia Servizi
scheda di prenotazione
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INIZIATIVE MANAGERITALIA
SARDEGNA ALL’ULTIMO COLPO Ecco i campioni del torneo di tennis federale abbinato alla settimana di mare a Punta Santa Giusta
S
Si è chiusa ancora una volta a Santa Giusta la 24a edizione del torneo di tennis Manageritalia. Il piccolo golfo sardo dal mare cristallino nei pressi di Villasimius ha ospitato i match che hanno impegnato circa 70 tennisti nella prima settimana di luglio. Volti conosciuti e sfide ripetute accanto a partecipanti al loro esordio e giocate inedite. È così che, destreggiandosi tra vecchie conoscenze e new entry, Gabriele Baso e Marco Boniardi hanno vinto il singolare maschile per dirigenti rispettivamente per la categoria senior il primo e under il secondo. I due campioni hanno primeggiato anche nel doppio giallo maschile per
associati, che però solo per Boniardi ha significato un altro primo posto condiviso col compagno Vessillo Valentinis, mentre Baso si è dovuto arrendere alle semifinali. Una sfida ormai tradizionale quella della finale femminile: tra le due avversarie che si conoscono molto bene quest’anno si è arresa Giulia Musso, lasciando la vittoria a Marta Volterrani. Anche lei come Boniardi non si è lasciata sfuggire nemmeno il doppio misto, che infatti l’ha vista al primo posto insieme al compagno di gioco Giuseppe Fedrizzi, un’altra vecchia conoscenza del torneo Manageritalia che quest’anno nel trofeo per gli ospiti è
arrivato secondo lasciando il podio ad Amedeo Rodolfi. Tanti anche i piccoli tennisti che si sono sfidati divertendosi in un pomeriggio dedicato solo a loro! La settimana è passata piacevolmente tra il relax delle giornate in spiaggia e la tranquillità delle serate allietate dalla musica a bordo piscina. Giovedì gli ospiti sono stati intrattenuti da un aperitivo al tramonto offerto dallo sponsor Ricoh. La partecipazione all’iniziativa, sempre molto numerosa, la rende anno dopo anno un grande successo… Speriamo solo che possano intervenire sempre più numerosi anche i tennisti, per proporvi tornei sempre più avvincenti!
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䡵䡵 TROFEO MANAGERITALIA Singolare maschile manager senior 1° Gabriele Baso
2° Ugo Casagranda
7-6 poi ritirato
In collaborazione con
Semifinalisti: Enrico Caglioni e Giovanni Tinelli
䡵䡵 TROFEO ASSIDIR Singolare maschile manager 1° Marco Boniardi
2° Salvatore Marchica
6-3 / 6-2
Semifinalisti: Francesco De Seta e Gabriele Lamanuzzi
䡵䡵 COPPA AVIVA Singolare maschile familiari e ospiti 1° Amedeo Rodolfi
2° Giuseppe Fedrizzi
6-2 / 6-3
Semifinalisti: Alessandro Sironi e Alessandro Santini
䡵䡵 COPPA MANAGERITALIA SERVIZI Singolare femminile per associate e ospiti 1° Marta Volterrani
2° Giulia Musso
6-4 / 6-4
e grazie a
Semifinalisti: Claudia Balestra e Antonietta Visciglio
䡵䡵 TROFEO UBI ASSICURAZIONI Doppio giallo maschile per associati 1° Marco Boniardi - Vessillo Valentinis
2° Francesco De Seta - Marzio Pierazzuoli
6-1 / 6-2
Semifinalisti: Gabriele Baso e Ugo Casagranda - Gabriele Lamanuzzi e Arnaldo Ceccomori
䡵䡵 TROFEO RICOH Doppio misto 1° Marta Volterrani e Giuseppe Fedrizzi
2° Mirella Polbodetto e Enea Catani
6-1 / 6-2
Semifinalisti: Marina Moioli e Rolando Ronchi - Jolanda Spaziani e Gianfranco Randazzo
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LIFESTYLE Eliana Sambrotta
Sfrecciare su 2 ruote Partiamo dal piede La Road comp è la scarpa da donna proposta da Scott: buona calzata e facilitazione nella pedalata grazie alla tomaia in poliuretano e nylon air mesh. La suola invece è in nylon e fibra di vetro iniettata, con indice di rigidità 6 e sistema di ventilazione 3D. www.scott-sports.com
Esplorare outdoor
lifestyle
Il Garmin Montana è un navigatore impermeabile dotato di altimetro barometrico, bussola elettronica a tre assi, schermo touchscreen facile da utilizzare anche con i guanti e fotocamera da 5 megapixel per scattare foto georeferenziate. Per organizzare le proprie escursioni nei minimi dettagli, dal tipo di terreno alle difficoltà, e al rientro rivedere i risultati dell’attività a computer. www.garmin.it
Massima protezione Il casco Briko Morgan light, oltre a offrire sicurezza, è dotato di una luce bianca anteriore e tre rosse posteriori a led regolabili fisse o intermittenti. Si carica a muro o tramite pc, senza bisogno di pile. www.briko.com
Contro vento La maglia “Vento” ultratraspirante di Giant ha cuciture piatte a contrasto, logo e strisce catarifrangenti ed è disponibile in bianco, rosso, blu e nero. www.giant-bicycles.com
Chelsea Così si chiama il modello Old britain di Pinarello che ricalca le grafiche dei modelli usciti negli anni ’50. Un telaio leggero e versatile per chi vuole muoversi in città senza rinunciare alla propria anima “corsaiola”. www.pinarello.it
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In caso di emergenza B’Twin repair kit è una mini borsa agganciabile contenente l’indispensabile per riparare la bici. Tre smonta copertoni, un attrezzo multitool composto da sei diverse chiavi a brugola, due tipi di cacciaviti e una luce. www.btwincycle.com
Aerocomfort plus bike case La sacca di Wilier Triestina, impermeabile e facilmente trasportabile, è capace di contenere la vostra bici pezzo per pezzo. www.wilier.it
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CATTURATI DALLA RETE a cura di Fullsix
Gli Smartphone
è specializzata nel mercato della comunicazione digitale e multicanale. Crea programmi di brand positioning ed engagement, marketing relazionale e territoriale, integrando in un’unica offerta analisi e ricerche di mercato, database management, media planning, search engine marketing, progettazione e realizzazione. Da tre anni Full Research, l’istituto di ricerche del gruppo Fullsix, ha istituito un osservatorio che studia il fenomeno dei social media, con l’obiettivo di definire i confini dei social media in termini di peso delle singole piattaforme nell’universo del social web; individuare le regole di base della grammatica della “grande conversazione” all’interno dei social media; comprendere gli utenti attivi nei social media in termini di identità.
queste tecnologie è stato forte e ha creato un mercato nuovo, quello delle applicazioni, definite da Wikipedia “dei software… per fare qualcosa”. Migliore definizione non si può trovare, vista la loro versatilità nei contesti dei device mobili: non solo giochi, ma anche software finanziari, di networking e informativi. Sei utenti su dieci scaricano app per il proprio smartphone dai negozi online e quasi il 40% fa il download di quelle a pagamento, che promettono un diverso livello di experience. I social network si inseriscono da protagonisti in questo settore: più di due terzi delle applicazioni scaricate li riguardano. È questa la ragione per cui le strategie di marketing dei brand, piccoli e grandi, iniziano a includere stabilmente progetti collegati a Facebook e Twitter. Altrettanto significativo è il successo delle attività legate ai geolocalizzatori, che permettono l’identificazione della posizione di un telefono cellulare: questo ha aperto a nuovi modelli di geomarketing. Restano lontani dagli smartphone quanti si trovano bene con il cellulare classico (44%) e quanti conservano dei timori sul prezzo (40%). Fu proprio il prezzo che fece ridere Steve Ballmer, presidente di Microsoft, al lancio dell’iPhone: «500 dollari per un telefono senza tastiera?». Eppure il mercato lo ha accolto in maniera trionfale e tutti i competitor ne hanno replicato la loro interpretazione offrendo ottimi device anche a cifre molto accessibili. Ora non resta che aspettare chi reinventerà gli smartphone.
...dalla rete
E
Era il gennaio 2007 quando Steve Jobs dal palco della Macworld Conference annunciava: «Oggi Apple reinventerà il telefono». E infatti, dal lancio dell’iPhone, i device hanno progressivamente modificato la ragione d’uso del telefonino, che si è trasformato in un prodotto nuovo, più ricco e flessibile: in particolare, l’esperienza di internet si è compiutamente trasferita nella mobilità, consentendo l’accesso costante alla propria vita digitale. Parallelamente, il successo dei siti di aggregazione sociale in rete ha generato una volontà, a volte febbrile, di controllo e arricchimento dei propri network. Non sorprende quindi che il 51% del campione selezionato nel mondo internet da Fullresearch risulti possedere uno smartphone. Sono mille le persone qualificate che Fullresearch estrae dai 32mila panelisti attivi, per studiare il fenomeno degli strumenti mobile e misurarne il grado di coinvolgimento nei consumatori. Che il mercato sia ancora in forte crescita lo dimostrano gli ultimi dati della ricerca: la metà di questi device sono stati acquistati negli ultimi sei mesi, segno di un continuo e rinnovato interesse per il prodotto. Anche i numeri dell’intention to buy fanno prevedere un futuro molto vivace. Al netto di telefonate e messaggi, le attività svolte con lo smartphone riuniscono e vanno a sostituire una molteplicità di apparecchi: dalle macchine fotografiche agli mp3, dalle videocamere al laptop. L’81% del campione usa il telefono per fare fotografie, il 74% naviga in rete, il 67% ascolta musica. L’impatto di
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FUORI UFFICIO Davide Mura
In mostra
fuori ufficio
I tipi umani di Lautrec Il filone del “japonisme”, ossia l’ispirazione all’arte nipponica, è quello più rappresentato nell’esposizione di Parma dedicata a uno dei protagonisti dell’arte di fine Ottocento. Toulouse-Lautrec e la Parigi della Belle Époque Fondazione Magnani Rocca, Parma - Mamiano di Traversetolo Fino all’11 dicembre www.magnanirocca.it
Spa&relax
Istanbul, l’hotel migliore per... …un soggiorno wellness & luxury: al Kempinski Hotel, la Sanitas spa ha piscine e centro fitness aperti 24 ore su 24 e hammam più belli di quelli presi d’assalto dai turisti in città. Doppia da € 550. www.kempinski.com/istanbul; …organizzare un evento glamour: al tramonto, sulla terrazza a ridosso del mare del Four Seasons, per incontri e presentazioni d’effetto. Doppia da € 480. www.fourseasons.com/bosphorus; …un appuntamento di lavoro: The Ritz Carlton, grazie alle sue sale congressuali e meeting fatte apposta per manager e uomini d’affari, è l’hotel meglio attrezzato per il business. Doppia da € 290. www.ritzcarlton.com/istanbul; …una cena tête à tête: sulla sponda asiatica del Bosforo, il ristorante Waterfront terrace
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Cena nella grotta
In una grotta con stalattiti e decorazioni in stile art nouveau, il ristorante Triton di Praga propone una cucina gourmet dai sapori decisi, coordinata dallo chef Michal Novák. Da provare il menu degustazione, cinque portate con le specialità della cucina ceca. www.tritonrestaurant.com
Vele di benessere
Arosa, Cantone dei Grigioni, Svizzera: la sorprendente spa Bergoase progettata da Mario Botta si trova all’interno del Grand Hotel Tschuggen.Con le sue enormi vele di vetro e acciaio spicca tra i monti circostanti e i colori della natura; c’è la possibilità di scegliere tra bagni detossinanti, trattamenti beauty, un ricco menu massaggi e sala attrezzi con personal trainer. Per una wellness experience a 1.800 metri di altitudine. www.tschuggen.ch
Destinazioni
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Sapori
restaurant del Sumahan on the Water. Da provare i ravioli turchi e le polpette di manzo, accompagnati dai vini locali. Doppia da € 295. www.sumahan.com; …un tè, cultura e misteri: il Pera Palace Hotel ha sale museo e può vantare la camera 411: qui Agatha Christie scrisse Assassinio sull’Orient Express. Doppia da € 185. www.perapalace.com.
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LIBRI Davide Mura
Facciamolo strano Annoiati dai viaggi convenzionali? Allora provate il tour dei fantasmi in Inghilterra, il turismo estremo nei laghi ghiacciati russi, le vacanze da macho, quelle per i “diversamente giovani”, il garden tourism o quello per tornare con un sorriso perfetto. E se non avete nessuna intenzione? C’è sempre la staycation. Nuovi turismi, Mario Gerosa e Sara Magro, Morellini Editore, pagg. 207, € 14,90.
Pausa caffè? No, massaggio
Pro bono pacis Critichiamo in continuazione tutti e tutto, dal collega al governo del nostro paese. Il libro di Ludovica Scarpa, docente di Teorie e tecniche di comunicazione e trattativa all’Università Iuav di Venezia, spiega come cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e gli eventi che ci coinvolgono, gestendo questo potenziale
distruttivo per migliorare le nostre relazioni. Senza offesa, fai schifo, Ludovica Scarpa, Ponte alle Grazie, pagg. 208, € 13.
Chi ha ucciso Dante? La morte di Dante è stata causata dalla malaria, oppure il poeta è stato vittima di un omicidio? La figlia suor Beatrice, l’ex templare Bernard e il medico Giovanni da Lucca intraprendono un’indagine per fare chiarezza su quanto è accaduto. Il tutto parte da un messaggio in codice lasciato da Dante su nove fogli di pergamena. Un thriller alla Dan Brown. Il libro segreto di Dante, Francesco Fioretti, Newton Compton, pagg. 277, € 9,90.
libri
Già diffuso da parecchi anni all’estero, il massaggio da uffi-
cio è ora praticato anche in Italia. Specialisti di queste tecniche, i due autori del saggio spiegano come sia possibile introdurle in azienda per alleviare stress e tensioni correggendo i danni provocati da posture errate. Massaggio da ufficio, Giovanni Leanti La Rosa e Fabrizio Buratto, Urra, pagg. 218, € 15.
Piccoli consumatori crescono Ipertecnologici, tanto che è stato coniato il termine “screenager”. Il target dei giovanissimi italiani è interessante per gli esperti di marketing: dovrebbero studiarlo con maggiore attenzione e comprendere che il web partecipato dei social network ha regole nuove, che gli adolescenti sono meno passivi rispetto a un tempo e si orientano negli acquisti secondo logiche diverse rispetto al passato. In libreria è uscita da poco una guida per gli addetti ai lavori con un insieme di indicazioni utili per i genitori. L’autrice, product manager nel settore cartolibrario, presenta una radiografia dei consumi degli adolescenti italiani e mostra, dati alla mano, i nuovi trend del mercato che li coinvolge. Tra prodotti cult e casi di successo come quello di Smemoranda, un commento approfondito delle ultime ricerche. Marketing dei teenager, Marzia Istria, Lupetti, pagg. 159, € 14.
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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
L’assegno di disoccupazione per i lavoratori parasubordinati
lettere
Vorrei sapere se è prevista una sorta di indennità di disoccupazione per i lavoratori con contratto a progetto iscritti alla gestione separata Inps. Ne avevo sentito parlare ma non ho trovato nessuna informazione al riguardo. C.D. - Bo Nel 2009 è stata istituita, a livello sperimentale, una tutela del reddito per i collaboratori a progetto iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps, ovvero per coloro a cui attualmente si applica l’aliquota del 26,72%. Tale norma, se non verrà confermata da un successivo provvedimento legislativo, per il momento è applicabile al solo triennio 2009-2011. Non si tratta di una vera e propria indennità di disoccupazione come quella erogata ai lavoratori dipendenti, ma di un importo una tantum in presenza di particolari requisiti, indicati nella circolare Inps n. 74 del 26 maggio 2009, integrata dalla nota informativa allegata al modulo di richiesta. L’indennità una tantum spetta al termine del rapporto di collaborazione (o di “fine lavoro”, secondo la terminologia adottata dall’Inps) se sono soddisfatte congiuntamente le seguenti condizioni: 1. che il collaboratore operi in regime di monocommittenza; 2. che abbia conseguito nell’anno precedente un reddito lordo soggetto a contribuzione nella gestione separata non superiore a 20.000 euro e non inferiore a 5.000 euro;
3. che nell’anno di cessazione del rapporto di collaborazione sia accreditata presso la gestione separata almeno una mensilità di contribuzione; 4. che risulti senza contratto di lavoro da almeno due mesi; 5. che risultino accreditate nell’anno precedente almeno tre mensilità presso la gestione separata. Se si è in possesso di tutti i requisiti elencati, occorre presentare domanda all’Inps, direttamente presso gli uffici della zona di residenza o tramite un ente di patronato, entro 30 giorni dalla data dell’evento di “fine lavoro”, e sottoscrivere una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o a un percorso di riqualificazione professionale. L’indennità una tantum che viene erogata è pari al 30% del reddito percepito nell’anno precedente fino a un massimo di 4.000 euro. Il modulo di richiesta può essere scaricato dal sito dell’Inps (www.inps.it), cliccando dalla home page il tasto “moduli” e inserendo nello spazio di ricerca per parole chiave “indennità una tantum”. SETTEMBRE 2011
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... AL FIN DELLA LICENZA,
io tocco! Guido Gay
E il mio adeguamento?
io tocco!
Una premessa è doverosa: stimo il Capo dello Stato come una persona di rara nobiltà d’animo; di grande intelligenza e di ineguagliabile capacità. Sollecitatore, animatore, giudice del governo e inflessibile custode della Costituzione. Anche in tema di risparmi oculati ha fatto molto per limare i costi del Quirinale e del suo entourage. Giorgio Napolitano ha poi deciso di rinunciare all’adeguamento all’indice dei prezzi al consumo del suo assegno (peraltro modesto – 239,181 euro lordi – se si compara agli assegni, le indennità, i privilegi degli onorevoli). È un gesto bellissimo! Ma qui nasce il mio interrogativo, che peraltro non sfiora l’assegno del Capo dello Stato. Ma se esisteva un adeguamento annuale del suo appannaggio all’aumento del costo della vita perché, invece, la mia pensione da dirigente d’azienda non subisce alcun adeguamento e s’impoverisce in modo impressionante ogni anno? Al punto di aver dovuto rinunciare, io, alla Ferrari, a una barca di modesti 39 metri e relativo marinaio, a qualche alloggio, alle vacanze ai Caraibi per una meno costosa Portofino e a un paio di domestici. Non è giusto! Scherzavo: tuttavia vorrei che di questi problemi si occupasse la tv con una trasmissione d’approfondimento ad hoc condotta da esperti e studiosi di rango nel novero dei quali non dovrebbe mancare Adriano Celentano (ricordo che nell’ultima trasmissione di Annozero rimanemmo tutti in ansia per
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due ore perché non si riusciva ad agganciare l’atteso suo intervento telefonico e, quindi, a essere confortati dal suo alto parere nella discussione in corso).
Diritti umani costosi Stiamo tagliando su tutti i costi ma non abbiamo lesinato – per fortuna – sui diritti umani. Alcuni mesi fa il governo ha istituito una Commissione nazionale per la “promozione e la protezione dei diritti umani”, organismo indipendente con piena autonomia sia operativa che finanziaria (l’Espresso n. 30 del 28 luglio 2011 a firma B.C.). La struttura sarà composta da un organo di tre personalità designate dai Presidenti delle Camere e di un consiglio (per i diritti umani, appunto) con almeno 40 consiglieri (quaranta!). Oltre a un ufficio con un numero di funzionari (imprecisato) che fungerà da struttura operativa e di supporto. C’è da essere orgogliosi che chi ci governa sia così attento alla difesa dei diritti umani, il che vuol dire preoccuparsi di tutti noi, premurosi con il popolo, pensosi della difesa dei veri diritti base. Certo, una struttura dalle dimensioni descritte avrà costi altissimi, ci chiediamo chi li pagherà e penso che saremo noi contribuenti. Allora chi? Non si tratta forse dei nostri diritti umani, la cosa più importante di cui essere circondati e di cui essere sicuri? E non è bello pensare che, come sottoprodotto, si faranno decine di assunzioni e
si potranno occupare molti amici degli amici. Non è anche questa grande opportunità un modo per garantire ed estendere i diritti umani? E noi vogliamo criticare i pochi euro che ci caveranno dalle tasche? Vergogna!
Proteggiamo i nostri ministri Il 25 luglio scorso i tanti passanti che transitavano nei pressi della Camera hanno visto all’ingresso della sala Capranichetta schierati, quattro per lato, otto agenti in divisa del Corpo forestale dello Stato. Strano! Il ministero delle Politiche agricole in piazza Montecitorio non ha ufficio, allora perché questo picchetto? Semplice: gli otto agenti aspettavano il ministro delle Politiche agricole Saverio Romano. Per proteggerlo, per onorarlo. Lui, il ministro, doveva presenziare a un’importante manifestazione che riguardava i compiti e i doveri del suo ministero? No, veramente si trattava di una convention del suo partito, il Pid, partito Popolari per l’Italia di domani, nato da una costola dell’Udc. Onori al ministro al suo arrivo, lungo presidio davanti alla sala e pari onori all’uscita. Trovo bellissima questa puntuale protezione a un ministro anche se per finalità, diciamo, personali. Un’unica preoccupazione: speriamo che gli otto agenti della Forestale, per garantire quel presidio a Roma, non siano stati distolti dalla Calabria dove, come tutti sanno, l’organico è assai risicato (!?).
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ASSOCIAZIONI S ERVIZI S ANITÀ CONTRATTO PREVIDENZAFORMAZIONE
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SPECIALE
CONGRESSO
NOVEMBRE 2011 Al via gli importanti Precongressi delle Associazioni territoriali che metteranno le basi per l’appuntamento del 12 novembre. Non mancate! A ottobre si terranno i Precongressi delle Associazioni territoriali. Si tratta di appuntamenti importanti, durante i quali verranno affrontati i tre temi individuati in vista del Congresso nazionale di Manageritalia, che segneranno l’attività per i prossimi anni. A ogni associato si richiede vivamente di contribuire con idee e proposte per affrontare le sfide necessarie a un serio progetto di rilancio del paese. Il tuo contributo è determinante: partecipa al dibattito sul blog crisiesviluppo.manageritalia.it e vai al Precongresso della tua Associazione territoriale. Sul sito di Manageritalia le date e i luoghi degli incontri in cui verranno anche nominati i delegati per il Congresso nazionale, in programma a Milano il 12 novembre 2011. SETTEMBRE 2011
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Il nostro impegno per costruire una maggiore coscienza civica e un nuovo senso della collettività
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“I
Manager per il paese”, lo slogan con il quale il nuovo soggetto di rappresentanza unitaria di manager e alte professionalità si è recentemente presentato sulla stampa, è l’impegno che Manageritalia ha nel suo dna. Manageritalia per l’Italia è quindi il titolo del Congresso e dei Precongressi: importanti occasioni di confronto per fare il punto su identità, obiettivi e strategie per i prossimi quattro anni. Abbiamo l’ambizione di costruire una nuova leadership associativa diffusa e sviluppare il nuovo polo della dirigenza privata. Dovremo lavorare con idee, proposte e azioni per far crescere e innovare la nostra Organizzazione, ripensare alla mission e alla vision e darci un nuovo modello di governance, in modo da supportare l’evoluzione della figura e del ruolo dei manager, valorizzare al meglio il patrimonio di competenze dei manager in attività e in pensione e dare così il nostro contributo alla crescita e allo sviluppo del paese. Lo faremo concentrandoci su tre aree tematiche – Rappresentanza e politica, Lavoro e welfare e Sostenibilità e crescita – forti della partecipazione e del determinante contributo dei manager associati. In questo documento riportiamo i primi risultati di un lavoro, avviato dai vertici federali lo scorso luglio, che prosegue con la vostra collaborazione nell’ambito dei Precongressi. Si tratta di spunti suddivisi in tre direttrici: cosa è emerso, quali messaggi, quali azioni. Nei primi sono sintetizzate le riflessioni di base su cui impegnarsi. I secondi consentono di mettere a fuoco gli obiettivi su cui concentrarsi. I terzi indicano la strada da seguire per raggiungere tali obiettivi. Per far crescere la nostra Organizzazione, la sua capacità di supportare e rappresentare i manager, per dare al paese una dirigenza sempre più protagonista della competitività e del rilancio del sistema, per contribuire nell’interesse di tutti allo sviluppo economico e sociale. SETTEMBRE 2011
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Assistiamo da tempo a un progressivo divario tra politici e cittadini. Sono venuti meno importanti punti di riferimento per la collettività, ovvero il potere e l’autorevolezza dei partiti, del Parlamento, delle grandi confederazioni sindacali. Per colmare questo vuoto, Manageritalia, forte della propria storia, può giocare un ruolo positivo nel costruire nuove forme di rappresentanza. Occorre però portare avanti politiche non solo corporative, ma anche schierarsi sui temi caldi che interessano la società e creare consenso intorno alle nostre proposte. Le politiche da perseguire devono essere improntate ai valori sociali per svolgere un ruolo propulsivo che coinvolga altre componenti fondamentali della società. Per esempio, i manager devono essere punto di riferimento per i giovani, in un’ottica di meritocrazia e guida all’ingres-
Rappresentanza e politica
so nel mondo del lavoro. Per fare questo dobbiamo agire su due direzioni. Da un lato, verso l’interno, aumentando la capacità di ascolto degli associati, perché da loro possano scaturire soluzio-
Quale ruolo nella società?
ni innovative, realistiche e percorribili. Dall’altro, verso l’esterno, facendo rete con tutte le organizzazioni sindacali e professionali che possano condividere gli stessi valori tutelati e sviluppati da Manageritalia, anche tramite la promozione di nuovi soggetti organizzativi, come la neonata Costituente Manageriale. Naturalmente tutto questo deve avere la massima visibilità verso i manager, la business community e l’intera società.
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PER APPROFONDIRE
COSA È EMERSO 䡵 Perseguire in maniera proattiva obiettivi di ampio respiro sociale, attuando convergenze con altre organizzazioni di rappresentanza per raggiungere una “massa critica” che ci consenta di catalizzare valori trasversali e condivisi oltre a quelli della categoria. 䡵 Consolidare il contatto con la base associativa evitando di essere autoreferenziali e riprogettare la rappresentanza, per diventare capaci di reagire al cambiamento. 䡵 Iniziare ad ampliare il ruolo giocato efficacemente fino ad oggi (grazie al welfare contrattuale) puntando sulla sussidiarietà in modo da integrare gli interessi della categoria con quelli collettivi. 䡵 Lavorare sulla percezione collettiva dell’immagine del manager e del suo ruolo sociale, diffondendo cultura manageriale all’interno e all’esterno.
䡵 Finora siamo stati capaci di capire i bisogni della categoria, ma nel futuro? Cosa dobbiamo essere nei prossimi 5-6 anni? Se c’è necessità di diventare più grandi dobbiamo capire come farlo. Quali modelli? Quali strumenti? Quale organizzazione? Abbiamo guardato troppo all’interno e poco fuori dalla collettività! 䡵 Occorre capire che tipo di rappresentanza vogliamo dare (chi rappresentiamo?) e come si può colmare il vuoto della politica. 䡵 Dobbiamo diventare catalizzatori non di interessi di parte ma di valori trasversali e condivisi. 䡵 Proviamo a immaginare di non avere il contratto e a disegnare un nuovo modello di rappresentanza.
S. Colarietti, M. Perazzi Comunicazione e rappresentanza. Le associazioni di categoria nell’epoca del federalismo Luiss, 2011
QUALI MESSAGGI
QUALI AZIONI
䡵 Creare un nuovo modo di partecipare alla vita dell’Associazione – “non partecipare ma sentirsi parte” – usando strumenti innovativi, coinvolgendo tutti gli associati (sia in attività, sia in pensione, sia in attesa di reimpiego) sulla necessità di interpretare un nuovo ruolo sociale. 䡵 Occorre fare rete con altri interlocutori su comuni interessi, uscendo dai confini della rappresentanza della categoria manageriale per dare voce al ceto medio nel suo insieme. 䡵 Offrire una proposta di valore chiara e forte su merito, giovani, responsabilità sociale, etica, solidarietà, rispetto di persone e ambiente e della cultura del progetto. 䡵 Patrocinare lo sviluppo di una cultura manageriale incentrata sulla responsabilità e allargare la base associativa ampliando la propria visione all’interno del contesto economico e sociale. 䡵 Attrarre le nuove generazioni. 䡵 Informare di più, raccontare ciò che sappiamo fare. 䡵 Difendere l’interesse dei manager, che è l’interesse generale del paese.
䡵 Per potenziare il consenso sviluppare un nuovo modello organizzativo adeguato ai tempi e alle nuove necessità in grado di comunicare meglio la mission e la vision di Manageritalia: rinnovare le modalità di partecipazione (non solo tramite presenza fisica ma anche sul web 2.0); includere la componente giovanile nelle dinamiche associative anche attraverso l’organizzazione di un master Cfmt post universitario. 䡵 Lavorare sulla cultura manageriale e diffonderla anche alleandosi con chi ha i nostri stessi interessi e aprendo le assemblee ai nostri stakeholder. 䡵 Adeguare le nostre metodologie di ascolto dotandoci di nuovi strumenti e acquisendo una migliore capacità di elaborare le risposte e di restituirle sotto forma di azioni, coinvolgendo la base associativa nella definizione delle strategie future. 䡵 “Aiutateci ad aiutarvi”, ovvero incentivare i manager a portare Manageritalia all’inter no delle proprie aziende. 䡵 Revisione della mission e della vision di Manageritalia per costruire nuovo consenso.
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Lavoro e welfare Quale benessere professionale e personale?
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L’incertezza sulle prospettive economiche incombe sempre più sul mercato del lavoro e sul welfare. L’evoluzione dei sistemi produttivi e distributivi impongono alle aziende modelli che generano una forte precarietà. L’invecchiamento della popolazione richiede un aumento di risorse per pensioni, sanità e assistenza sociale. In questo difficile contesto, il sistema pubblico di protezione sociale non è in grado di soddisfare adeguatamente il fabbisogno di benessere dei cittadini: occorre ripensare gli attuali paradigmi del welfare. Per innescare il cambiamento è necessario innanzitutto incentivare la responsabilità e la partecipazione, sia dei fornitori sia dei fruitori del welfare. Occorre valorizzare il merito e le competenze anziché le “rendite di posizione”, puntando sulla sussidiarietà e mettendo a fattor comune l’impegno di lavoratori, imprese, Stato e reti informali (famiglia, terzo settore ecc.) per utilizzare le risorse disponibili in modo più equo e senza sprechi. Bisogna costruire politiche attive del lavoro che, usando strumenti, metodi e linguaggi innovativi, rispondano alle esigenze dei manager ma anche, sempre più, ad altre categorie più deboli, come disoccupati, giovani e donne. In questa sfida un’associazione di rappresentanza come Manageritalia può giocare un ruolo importante, condividendo la propria esperienza in materia di previdenza, assistenza sanitaria, formazione, certificazione, senza pensare che essa sia ormai “acquisita” ma, anzi, trovando soluzioni per migliorarla ulteriormente e garantirle prospettive di ampio respiro. Lavorare in questa direzione richiede la volontà di ampliare il raggio d’azione (verso i professional o le pmi, per esempio) nonché la capacità di impostare un dialogo con gli stakeholder (istituzioni, controparti e altre organizzazioni di rappresentanza) improntato sulla cooperazione e teso a far emergere obiettivi comuni e a raggiungerli.
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PER APPROFONDIRE C. Linguella Welfare state: ieri, oggi, domani Teseo, 2009
COSA È EMERSO 䡵 Comprendere e analizzare lo scenario nel quale ci muoviamo, innovando le strutture e le competenze al fine di realizzare nuove politiche attive per il lavoro manageriale; anticipare l’evoluzione futura del mercato puntando sulle pmi. 䡵 Rinnovare il welfare: offrendo forme di contribuzione più “light” in ragione delle specifiche esigenze individuali; sviluppando nuovi strumenti per gestire la perdita del lavoro; implementando la formazione per evitare l’obsolescenza di conoscenza e competenze; ampliando il bagaglio professionale degli associati. 䡵 Dare un segnale forte di alleanza con chi, come noi, ha gli stessi obiettivi (reingresso nel mondo del lavoro, supporto agli associati ecc.).
䡵 Raccordare maggiormente la Federazione e le Associazioni sul territorio per rafforzare i rapporti con la politica e, di conseguenza, massimizzare le opportunità che gli interventi pubblici offrono, evitando una dispersione delle risorse. 䡵 La solidarietà deve cambiare approccio, per esempio da parte dei pensionati verso i giovani, verso gli over 50 che hanno perso il lavoro ecc. 䡵 Proseguire sulla strada del supporto alla riqualificazione e ricollocazione professionale degli associati, magari pensando a creare una vera e propria agenzia. 䡵 Il welfare pubblico va integrato con quello privato: questo causerà una maggiore competitività/competizione nel nostro settore generando opportunità ma anche minacce.
QUALI MESSAGGI
QUALI AZIONI
䡵 Far comprendere che il welfare di categoria è un valore per l’intera società civile e, quindi, superare i nostri particolari interessi e dare più consistenza alla bilateralità non solo quando si prepara il contratto ma tramite confronto e dialogo continuo. Ripensare le modalità di azione aprendoci alle nuove esigenze del mercato che richiedono nuove forme di welfare. 䡵 Farsi portatori di un nuovo modello di sviluppo: valorizzando il ruolo del manager come guida; rimettendo al centro i giovani per contrastare disoccupazione e precarietà; abilitando una nuova cultura dell’etica all’interno delle aziende alimentata e condivisa da Manageritalia. 䡵 Dobbiamo pensare a una formazione che non solo rinforzi le competenze già possedute ma porti le persone a pensare in modo diverso. Per farlo si potrebbe creare uno sportello delle politiche attive per migliorare la competitività degli associati. 䡵 Condividere maggiormente le nostre attività con Federmanager nel rispetto delle differenze. 䡵 Sfatare il mito del dirigente “Briatore”. 䡵 Sviluppare formazione e informazione sulla cultura manageriale con certificazione delle competenze. 䡵 Incentivare la meritocrazia come necessità virtuosa d’azione.
䡵 I nostri associati non ci scelgono: dobbiamo trovare il modo di far percepire il valore dell’appartenenza, dei servizi e della formazione erogata dal sistema Manageritalia. Occorre informare e coinvolgere aziende, dirigenti e network collegati (al mondo del lavoro e del welfare) rispetto ai vantaggi di stipulare contratti per dirigenti con Manageritalia. 䡵 Lavorare su alcuni temi specifici come: gestione del passaggio da un contratto all’altro; ricongiungimento gestione separata dei contributi Inps; detassazione della parte variabile; formazione, orientamento e riposizionamento per l’occupabilità. 䡵 Sensibilizzare le aziende e “creare il bisogno” di avere una gestione manageriale per diffondere cultura. 䡵 Dare visibilità e comunicare l’impegno di Manageritalia verso una nuova etica d’impresa/del lavoro fondata sulla meritocrazia, trasferendo la nostra esperienza alle nuove generazioni anche lavorando con le università, diventando testimonial dei loro corsi.
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Come Associazione di rappresentanza dobbiamo lavorare verso la sostenibilità in una duplice direzione: interna ed esterna. Per farlo occorre ripensare all’identità, ai valori e al ruolo della dirigenza, ridefinire la visione allargando il nostro punto di vista, assumerci nuove responsabilità in modo da poter influire maggiormente nei processi economici, politici, culturali e sociali. Sostenibilità significa garantire il funzionamento del sistema Manageritalia nel tempo e, se possibile, migliorarlo. Dobbiamo riflettere su come sarà la figura del dirigente, sul suo ruolo e sul futuro della nostra Organizzazione. La sostenibilità del sistema Manageritalia si estende all’attività economica del paese, che deve essere centrata meno su profitto e individualismo e più sui valori di sussidiarietà e solidarietà.
Sostenibilità e crescita Quale organizzazione per i manager e quale modello economico e sociale?
Riteniamo inoltre che il nostro sistema sia anche esportabile come modello sociale per garantire la sicurezza di altre categorie di lavoratori. Sul versante interno dobbiamo valorizzare il nostro tradizionale modello basato sui valori associativi e sulla solidarietà (la collettività al servizio del singolo), riflettendo sull’identità, sui valori e sul ruolo della dirigenza. Per garantire la sostenibilità e promuovere la crescita è dunque necessario migliorare il dialogo con la base associativa, prevedere nuove strategie per aumentarla, rafforzare il principio della bilateralità e valorizzare il contributo delle Associazioni territoriali al servizio degli associati.
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PER APPROFONDIRE
COSA È EMERSO 䡵 La nostra sostenibilità passa attraverso un miglioramento della percezione degli associati circa la nostra adeguatezza e quindi attraverso la qualità e l’utilità percepita dei servizi offerti ed erogati. Per farlo occorre colmare la distanza tra la strategia e l’attuazione, migliorando la comunicazione sui servizi. 䡵 Puntare sempre sulla credibilità di Manageritalia: dare il buon esempio realizzando iniziative sostenibili e veicolarle in un’ottica di network tramite alleanze con altre istituzioni. 䡵 La sostenibilità di Manageritalia passa anche attraverso un allargamento della base associativa verso le nuove forme di lavori manageriali slegate dai canoni classici.
䡵 Rafforzare la collaborazione all’interno del sistema Manageritalia a tutti i livelli, innovando dal basso, ascoltando “la saggezza delle folle”, valorizzando le diversità e prevedendo una formazione “sul campo” che coinvolga nei processi decisionali la futura parte politica dell’associazione. 䡵 Non limitarsi a perseguire l’eccellenza tecnica: dobbiamo dare un “sogno” collettivo.
E. Chiappero Martinetti, S. Pareglio Sviluppo umano sostenibile e qualità della vita. Modelli economici e politiche pubbliche Carocci, 2009
QUALI MESSAGGI
QUALI AZIONI
䡵 Domandarsi come vogliamo essere nel 2020, nell’ottica di raggiungere una sostenibilità e una crescita non solo quantitative ma anche qualitative (basate per esempio sulla solidarietà) e, a tal fine, mettere a punto nuove modalità di lavoro. 䡵 La Federazione deve cogliere gli aspetti innovativi dal territorio e trasformarli in modo da lavorare sempre come un cantiere aperto, passando da una leadership unica a una leadership associativa. 䡵 Identificare ciò che crea realmente valore per gli associati (il Fasdac è un valore non una spesa). 䡵 Valorizzare la retribuzione variabile come leva di sostenibilità. 䡵 Concepire il lavoro di rappresentanza non come mera “rivendicazione” di interessi ma come impegno propositivo.
䡵 Pensare al futuro modello organizzativo sviluppando una visione integrata del sistema associativo, rendendo coerenti le decisioni delle Associazioni territoriali e della Federazione. 䡵 Valorizzare la componente sindacale per creare valore sul brand Manageritalia e credibilità in termini di autorevolezza sia all’interno che all’esterno, puntando sui servizi di caring e definendo azioni per fidelizzare gli associati anche nei momenti di “passaggio professionale”. 䡵 Essere capaci di narrarci in modo diverso per avvicinare gli associati – dando forza costruttrice alle parole – per essere in grado di rispondere ai loro bisogni e coinvolgerli maggiormente nelle scelte sulla sostenibilità. 䡵 Dotarsi di un codice etico dove far emergere le modalità di impiego delle risorse. 䡵 Attivare un benchmark internazionale sui modelli associativi e di ascolto per creare valore per gli associati. 䡵 Dare maggiore concretezza alla bilateralità con la Confcommercio.
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MANAGERITALIA
WEB CUSTOMER SATISFACTION 2010-2011 Nella sua nuova veste Manageritalia.it si conferma uno strumento di riferimento per gli associati. Ma la sfida continua… BETTY BASANISI
IL CAMPIONE (1.131 associati)
%
Sesso
uomini donne
87 13
Età
35-44 45-54 55-64 >64
10 27 32 31
Area Nielsen
Nord Ovest Nord Est Centro Sud
64 18 15 3
Titolo di studio
laurea/master superiore media inferiore
48 50 2
Professione
imprenditore libero professionista dirigente/alto funzionario quadro intermedio pensionato
3 7 41 6 43
Frequenza
tutti i giorni 84 4/5/6 giorni a settimana 8 2/3 giorni a settimana 3 1 giorno a settimana o meno spesso 5
Luogo
casa lavoro in mobilità altro
53 39 5 3
adsl fibra ottica modem standard internet key mobile altro
61 13 8 7 3 8
Tecnologia
Fonte: Fullresearch
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S
i è conclusa a fine maggio la Web customer satisfaction 2010-2011: la diffusione di un questionario, ideato e supportato da FullResearch, società di ricerca del gruppo FullSix, è stata l’ultima fase, legata al gradimento dell’utente, del progetto che ha visto il lancio della nuova versione del sito Manageritalia lo scorso dicembre. L’attività, che ha raccolto le opinioni di un campione di 1.131 associati, ha analizzato il grado di soddisfazione generale rispetto ad alcune aree specifiche del sito, così come il gradimento in termini di look&feel, contenuti, usability e utilità. Le fasi di questo progetto iniziato a febbraio 2010 sono state: ideazione (focus group creativi per costruire con gli associati il sito più rispondente alle attese); sviluppo creativo (focus group di screening per verificare l’appeal e l’impatto di due diverse scelte grafiche e creative); check finale (interviste individuali di usability); soddisfazione (survey quantitativa per verificare la soddisfazione dopo la messa online della nuova versione).
giorni, il 61% utilizza l’adsl e si connette prevalentemente da casa (53%). Il campione accede al sito Manageritalia mediamente una volta alla settimana (84%) e da più di sei anni (45%): la frequenza di utilizzo settimanale sale all’88% per i dirigenti, mentre sale l’utilizzo superiore ai sei anni per i pensionati (47%). Le sezioni più cliccate sono: Dirigenti (85%), Home page (78%), Eventi e iniziative (72%), My Manageritalia (69%). Le principali differenze fra il target dei dirigenti e quello dei pensionati è che questi ultimi hanno una fruizione del sito “informativa” mentre i dirigenti più “funzionale”. Lo dimostra il fatto che le sezioni Eventi e iniziative, News e Comunicazione e stampa sono visitate maggiormente dai pensionati, mentre le sezioni Home page, Dirigenti e My Manageritalia dai dirigenti. La motivazione principale che spinge il campione a visitare il sito è per il 75% la possibilità di consultare le convezioni sanitarie e le informazioni sul Fasdac (71%). È considerata interessante anche la possibilità di scaricare modulistica (67%).
IL CAMPIONE L’intervistato è in prevalenza uomo (87%), di età superiore ai 55 anni (63%), residente nel Nord-ovest (64%). Il target più influente è quello dei dirigenti in attività (41%), ma risulta molto significativa la percentuale dei pensionati (43%). La risposta globale è di una buona affinità con internet: l’84% si connette tutti i
SODDISFAZIONE DEL SITO La soddisfazione generale e delle singole sezioni è elevata (88%). Il 90% si dichiara soddisfatto della sezione Dirigenti e del suo contenuto; l’84% dell’Home page e l’83% di My Manageritalia ; maggiormente contenuta, seppure oltre le aspettative, la soddi-
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Soddisfazione singole aree: www.manageritalia.it
Moltomm
Abbastanzamm
Così cosìmm
Pocomm
Per niente
Fonte: Fullresearch
sfazione per i blog (54%). Per l’85% i contenuti e il modo in cui sono presentati testi e immagini sono chiari; i servizi offerti coerenti con ciò che si aspettano gli associati da Manageritalia (83%); l’interesse, la rilevanza delle informazioni e dei contenuti proposti (83%) e in coda una contenuta soddisfazione per le informazioni disponibili sui blog (45%). Dall’analisi dei dati si evidenzia che sia le sezioni sia le caratteristiche del sito sono ben presidiate. Blog, Quadri e Professional sono le sezioni meno rilevanti, anche per i contenuti offerti, per generare soddisfazione complessiva. Utilità Anche l’utilità del sito e delle singole sezioni risulta elevata (89%), in particolare le sezioni Dirigenti (92%), My Manageritalia (86%), Home page (86%), Blog (44%). L’utilità è percepita soprattutto dai pensionati, fermo restando che la sezione Dirigenti è ritenuta utile dal 94% dei dirigenti. Anche nell’analisi sull’utilità, Blog, Quadri e Professional risultano le aree più critiche. Uniqueness Il 53% degli intervistati percepisce il sito Manageritalia diverso da quello dei competitor. La caratteristica che ci distingue sta nei contenuti offerti, nella chiarezza e nella completezza delle informazioni. Anche per chi vede Manageritalia simile ai siti competitor i contenuti offerti sono al primo posto
Soddisfazione singole sezioni: area riservata MyManageritalia
Moltomm
Abbastanzamm
Così cosìmm
Pocomm
Per niente
Fonte: Fullresearch
(61%) e il 14% non conosce altri siti che offrano lo stesso servizio. Gradimento Ma quanto piace il sito Manageritalia? L’87% dimostra un elevato gradimento per completezza di informazioni, facilità d’uso e navigabilità. Fasdac e News sono le sezioni di maggior gradimento. Solo il 2% esprime un parere di confusione e disorganizzazione.
AREA RISERVATA MY MANAGERITALIA L’89% del campione dichiara di aver visitato l’area riservata My Manageritalia e l’83% ne è soddisfatto. Le aree/contenuti più apprezzate sono Servizi, Fasdac e Utilità. L’88% si dichiara soddisfatto del menu di navigazione. L’ostacolo principale alla visita è rappresentato dalla non conoscenza dei vantaggi contenuti (42%) o dal non essere al corrente dell’esistenza di My Manageritalia (12%). La sezione Soloperte (il network di convenzioni per gli associati e i loro familiari), attiva da maggio 2010, ha ottenuto il consenso del 63% del campione, mentre i Servizi professionali del 68%. L’analisi evidenzia in modo inequivocabile che occorre una maggiore informazione su servizi e contenuti.
LA SFIDA CONTINUA… Essere sul web oggi è una sfida importante, densa di ostacoli da abbattere e traguardi da raggiungere. È una re-
altà necessaria per essere sul mercato, un’opportunità per creare business, per cercare lavoro, vendere, comprare, divertirsi. In un mondo tecnologico così galoppante, un’organizzazione come Manageritalia non può e non deve rallentare il passo. Negli ultimi dieci anni abbiamo innescato un lento processo di crescita per dare a tutti la possibilità di seguirci e di contattarci con diverse modalità. La newsletter, per esempio, è diventata il canale più efficace per comunicare e informare sui servizi e le iniziative, per chiedere un’opinione con questionari utili a valorizzare il management nella società e nel mercato del lavoro. Ci siamo spinti verso i social media (LinkedIn, Viadeo, Xing, Facebook) e i Blog (Crisi e sviluppo, Donne manager, Pensioni) perché crediamo nel valore di questi strumenti e delle loro potenzialità. Lo sforzo è indubbiamente di tutti, noi per primi, ma siamo certi che, un passo alla volta sarà tutto più facile.
Ringraziamo a nome di
gli associati Manageritalia che, collaborando all’attività sulla Web customer satisfaction, hanno contribuito a sostenere gli oltre 500 progetti in più di 120 paesi del mondo a favore dei bambini. Il contributo versato è stato di 1.131 euro.
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BELLO GIUSTO EFFICACE
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Un ciclo di workshop, un bike-tour attraverso l’Italia del terziario alla scoperta di bellezza, sostenibilità e risultati nel management e nelle organizzazioni
B
ello Giusto Efficace ispira un nuovo approccio manageriale nel quale i linguaggi delle arti (musica, cinema, arte contemporanea) entrano nel lessico e nella cultura del management per aprire nuove strade nella risoluzione di problemi e nella costruzione di innovativi modelli di leadership. Un inedito incontro con opere straordinarie, visioni, avventure e intuizioni che danno vita a un’intensa esperienza di apprendimento e riflessione condivisa. Nelle organizzazioni contemporanee l’approccio quantitativo, le tabelle di excel e l’equazione benessere=consumo non sono più in grado di garantire uno sviluppo armonico dell’economia. C’è bisogno di una conversione di pensiero e di azione che riscopra una nuova relazione tra bellezza, sostenibilità ed efficacia per il business; è venuto il momento di cogliere questa
preziosa opportunità offerta al management e alle imprese per governare complessità e cambiamento.
Si parte In una mattinata di ascolto e dialogo si attraversano i confini delle origini della creatività, si incontrano Michelangelo e Sherlock Holmes e si vive in diretta il loro modo di guardare le cose e ricreare mondi, si capisce cosa accade quando ragione e percezione ricominciano a lavorare insieme per sviluppare attenzione ai segnali, al contesto e al cambiamento in atto. Insieme, con l’arte, la fisica e il vero viaggiare si scopre il valore di risuonare come gruppo, nelle differenze. Bello Giusto Efficace è un workshop ma anche un bike-tour che attraversa l’Italia del terziario alla ricerca dell’innovazione manageriale, raccogliendo testimonianze inedite e casi eccel-
LE PROSSIME DATE Bello Giusto Efficace è stato il tema di Art for business forum 2010. Insieme al professor Howard Gardner – primo teorico delle intelligenze multiple – oltre 500 manager, imprenditori, artisti e studiosi si sono confrontati sul rapporto virtuoso tra arti e business. Quegli spunti originari hanno avviato questa avventura conoscitiva e formativa del tutto inedita in Europa. Il tour riparte da Napoli, il 4 ottobre. La tappa successiva è a Firenze, il 6 ottobre. Ultimo appuntamento per quest’anno è a Bolzano, il 13 ottobre. L’iniziativa è riservata ai dirigenti associati. Per iscriversi: www.cfmt.it Permaggiori informazioni: Elena Massaro - tel. 02 5406311 - emassaro@cfmt.it Lucia Canullo - tel. 06 5043053 - lcanullo@cfmt.it
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lenti che saranno poi raccontati durante il workshop, sottolineando il valore che bellezza e sostenibilità possono offrire all’impresa. Andare in moto non è confortevole, chi cerca il comfort di solito sceglie altri veicoli. Ma la motocicletta, una specie di temperino che appuntisce accuratamente il cervello e allena i sensi a riconoscere fenomeni che per lo più risultano impercettibili agli altri viaggiatori, permette una visione al particolare che altri veicoli non consentono. Sviluppa attenzione,
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ASCOLTO, ESPLORAZIONE, CONGETTURA, RISCHIO Questi quattro elementi, centrali nella pratica artistica, offrono numerosi spunti alla pratica manageriale. Durante il primo ciclo di workshop, che si è svolto a Roma, Milano, Torino, Bologna e Padova, la risposta dei partecipanti a queste sollecitazioni è stata entusiasmante. Se la cultura manageriale intende attrezzarsi per affrontare un futuro sempre meno prevedibile, ha bisogno di corpose iniezioni di cultura non manageriale. Per conferire una credibilità consistente a questi assunti teorici, Bello Giusto Efficace è stato impostato attorno a tre elementi. Il primo riguarda i luoghi dell’apprendimento: i workshop
sensibilità, ascolto, per imparare a percepire l’invisibile delle cose, delle persone e del contesto. A condurre questa avventura è Leonardo Previ, architetto, filosofo, imprenditore e motociclista, che nella sua lunga esperienza di trainer ha aiutato migliaia di manager a frequentare gli aspetti più insoliti e fertili dell’innovazione e dell’immaginazione.
Itinerario a quattro tappe I sensi sono il veicolo della bellezza e l’esperienza della bellezza è spesso spaesante perché stimola corde che le routine professionali hanno anestetizzato. Per fare ritorno al “valore manageriale della bellezza”, si propone ai partecipanti di seguire un itinerario in quattro tappe, al termine del quale risulta più facile aguzzare la propria vista professionale: riconoscere e valorizzare le differenze, cogliere i segnali deboli, aiutare i collaboratori a divenire a loro volta protagonisti di una più efficace capacità di analisi. AscoltomDal manager vengono continuamente pretese risposte e forse è per questo che si è disabituato ad ascoltare. L’esperienza artistica ci riavvicina alle pratiche dell’ascolto e ci consente di fare ritorno a quello stadio dell’evoluzione cognitiva nel quale il silenzio era presupposto necessario dell’apprendimento. L’arte ci impone l’ascolto e ci aiuta a intrattenerci nella domanda anziché affrettarci alla risposta. L’ascolto impone al manager un obbligo insolito: parlare
sono organizzati in spazi profondamente diversi dalle usuali location della formazione manageriale. Si sono scelti ambienti molto belli, per posizione urbanistica o per disegno architettonico, a volte per entrambe le cose. Il secondo riguarda la continuità della comunicazione con i partecipanti dopo il workshop: il sito www.bellogiustoefficace.org offre un’opportunità di dialogo con tutti i manager coinvolti nell’iniziativa e raccoglie le testimonianze di altri manager e imprenditori che sono stati raggiunti da Bello Giusto Efficace tra un workshop e l’altro, a Prato, Reggio Emilia, Alba, Molvena. Il terzo è la motocicletta: si è scelto di legare la realizzazione di tutti i workshop a un bike-tour che gli consentisse di restare ancorato al territorio e di esplorarne le caratteristiche, perché conoscere significa restare a terra, annusare, toccare, gustare, udire, scrutare...
per secondo, sospendere la propria autorità e offrire credito all’interlocutore, per quanto stravagante possa apparire la sua offerta. L’arte, soprattutto quella contemporanea, è ricca di offerte singolari, provocatorie, a volte persino irricevibili: riuscire a prestare ascolto a simili provocazioni significa entrare in dialogo con la contemporaneità e guadagnarsi una maggiore confidenza con le ragioni altrui. EsplorazionemDopo avere prestato orecchio diventa più facile aguzzare lo sguardo. Il paradigma modernista consentiva una drastica riduzione della complessità al prezzo di un’illusoria fiducia nel controllo, mentre oggi ci accorgiamo che il contesto è assai poco prevedibile e che lo scenario competitivo nel quale si muove il manager non garantisce alcuna certezza previsionale. Ecco perché diventa indispensabile coltivare la competenza dell’investigatore, colui che dedica risorse ed energie all’attenta rilevazione delle tracce, sa servirsi del paradigma indiziario per cogliere le relazioni tra gli elementi più che gli elementi in sé, riesce a scorgere un percorso là dove gli altri non sanno vedere altro che un disordinato insieme di impronte. CongetturamQuando la rotta non è tracciata è necessario avventurarsi nell’ignoto. La tradizionale attrezzatura manageriale prevedeva una ricca dose di competenze, un set di conoscenze acquisite e una confortevole quantità di mappe, tra le quali trovare la risposta giusta in ca-
so di smarrimento. Oggi il manager è sempre più spesso costretto a inventare un tragitto inedito, quando non è addirittura chiamato a reinventare se stesso, dopo aver perduto molti dei punti di riferimento che gli erano soliti. In tale contesto occorre sfoderare un’abilità nuova, la congettura. Si tratta di una pratica che, ancora una volta, sfida le convenzioni più assodate, volta le spalle al buon senso e disegna uno scenario che può apparire impraticabile agli occhi di molti, nel quale tuttavia alcuni sanno riconoscere una road map per il tesoro nascosto. Rischio La capacità di assumere rischi rappresenta, da sempre, un prerequisito del manager di successo. Ma il nostro presente impone una concezione del rischio radicalmente differente rispetto alla tradizione cui noi tutti apparteniamo. Nella cultura modernista, il rischio è ciò che può essere neutralizzato grazie all’esperienza: “Poiché ha funzionato così una volta, ci sono ottime ragioni per credere che funzionerà così ancora a lungo”. Al contrario, il contesto manageriale contemporaneo suggerisce tutt’altro fondamento: l’esperienza è per lo più un precedente ingombrante e gravoso e disponiamo di molti dati per sostenere che “se ha funzionato oggi, difficilmente funzionerà altrettanto bene domani”. L’esperienza artistica rappresenta un prezioso campo di allenamento per quei manager che intendono migliorare la propria attitudine al rischio.
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CFMT
I CORSI DI OTTOBRE-NOVEMBRE
AREA CONTROLLO DI GESTIONE E FINANZA
Il controllo di gestione: logiche e strumenti Come programmare obiettivi e azioni e monitorare il loro verificarsi.
Milano, 15-16 novembre
Indicatori performance Come costruire i più rappresentativi indicatori sulle performance di gestione. Roma, 3 ottobre Padova, 8 ottobre Milano, 9 novembre Biella, 29 novembre
La lettura del bilancio per non addetti (prima parte) Come leggere e interpretare il bilancio d’esercizio in chiave manageriale.
Roma, 6-7 ottobre Milano, 26-27 ottobre
Pianificazione e programmazione finanziaria Come
GESTIONE RISORSE UMANE Parlare a grandi platee Come presentare efficacemente e convincere di fronte a grandi pubblici. Milano, 11-12 ottobre
Il marketing efficace di se stessi Strumenti per un’efficace “vendita” della propria immagine e delle proprie competenze.
comprendere le principali variabili aziendali che determinano il fabbisogno finanziario aziendale.
Milano, 12 ottobre e 12 novembre
Vicenza, 14 ottobre Milano, 14 novembre
Ascolto della gestualità e comunicazione non verbale
Responsabilità sociali derivanti da reato Presupposti,
Milano, 13-14 ottobre
portata ed effetti dell’applicazione del decreto legislativo 231/2001.
Milano, 18 ottobre
Come portare alla luce e allenare le attitudini alla comunicazione gestuale e al gesto vocale.
à novit Come faccio a… comincio da me Come sentirsi più forti e non in balia degli eventi.
Milano, 19 ottobre e 19 novembre
Valutazione patrimonio immobiliare Come affrontaà novit Personal brand 2.0 Come costruirsi un’immagi-
re la gestione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare.
ne online di successo.
Milano, 20 ottobre
Milano, 21 ottobre
Decidere gli investimenti aziendali: criteri e metodologie Come valutare gli investimenti aziendali dal punto
Fiducia: la chiave per una nuova leadership Come
di vista tecnico e strategico.
Milano, 21 ottobre
arrivare al vertice della performance per individui e aziende.
Padova, 25 ottobre Roma, 25 novembre
Il rapporto banca-impresa alla luce di Basilea 3 Co-
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me comprendere le motivazioni macroeconomiche che hanno portato alle nuove regole.
Time management Come bilanciare vita professionale e
Venezia, 10 novembre Milano, 25 novembre
Roma, 7 novembre Cagliari, 29 novembre
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privata.
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à novit Diversity and inclusion Come riconoscere e valorizzare la diversity nel proprio gruppo di lavoro.
Milano, 8 novembre à novit L’arte del “caring” Come prendersi cura dei pro-
Il controllo delle vendite (i kpi della vendita) Un sistema di monitoraggio dei risultati della propria organizzazione commerciale che permette di avere una rapida visione dei risultati delle proprie attività di vendita. Milano, 24 novembre
pri collaboratori.
Milano, 9 novembre Verona, 29 novembre à novit Problem solving: la tempesta perfetta Come
STRATEGIA E ORGANIZZAZIONE
sviluppare leadership nell’era dell’incertezza.
Milano, 14-15 novembre
Project management Come migliorare successo e redditività dei progetti adottando una metodologia condivisa di pianificazione.
MARKETING E ORGANIZZAZIONE FORZE DI VENDITA
Roma, 17-18 ottobre Milano, 10-11 novembre
L’azienda “tra le nuvole”: il cloud computing Come camPresidiare con successo il proprio mercato Come af-
bia l’organizzazione e l’It.
fermare e sostenere nel tempo un solido vantaggio competitivo con le metodologie del marketing strategico.
Milano, 19 ottobre
Roma, 3-4 ottobre
à novit Lean organization Come semplificare e ridurre gli sprechi.
Marketing digitale: metodi e strumenti per affrontare il mercato in modo innovativo Il marketing digitale
Milano, 25-26 ottobre à novit
come insieme di strumenti che consentiranno di recuperare competitività e crescere conquistando il mercato.
Il marchio come segno qualificante della propria attività Come orientare e massimizzare gli sforzi
Milano, 11-12 ottobre
nella protezione del proprio segno distintivo.
Venezia, 28 ottobre
Social media acting e social crm Come presidiare i canali di social networking.
Storytelling: il potere delle storie d’impresa Come tra-
Milano, 20 ottobre Torino, 23 novembre
smettere valori, condividere conoscenze, creare fiducia e motivare attraverso l’arte del raccontare.
Bologna, 11 e 25 novembre
La vendita di valore: cross-selling e up-selling Come sfruttare al meglio il potenziale commerciale dei propri clienti.
Roma, 8 novembre
Cosa ti rende speciale. La ricerca dell’unicità Come ricercare costantemente l’unicità in azienda per garantire il successo nel lungo periodo. Milano, 15-16 novembre
Sales experience: approccio esperienziale alla vendita Come incrementare il valore dell’offerta attraverso l’esperienza d’acquisto.
Business model innovations Come cambiare le regole del gioco per rendere irrilevante la propria concorrenza.
Genova, 15 novembre
Milano, 23 novembre Roma, 28 novembre
Web 2.0 e relazioni con i clienti Come utilizzare i blog come facilitatori della comunicazione interna ed esterna all’azienda.
Roma, 16 novembre Milano, 25 novembre
Per informazioni: CFMT • SEGRETERIA CORSI MILANO Valentina Mussi, tel. 025406311 ROMA Daniela Lignini, tel. 065043053
Branding: gestire e valorizzare la marca nei mercati business to business Come prendere decisioni negli in-
La partecipazione ai corsi è gratuita per tutte le aziende e i dirigenti che versano annualmente i contributi.
vestimenti in asset intangibili.
Milano, 22 novembre
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Hanno collaborato a questo numero Thomas Bialas, futurologo, è responsabile del progetto Future Ma(pag. 40)
nagement Tools di Cfmt.
Claudio Devecchi è professore ordinario di Strategia e politi-
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
ca aziendale nella facoltà di Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove coordina scientificamente sia l’Asam, Associazione studi aziendali e manageriali, sia il Cerif, Centro di ricerca sulle imprese di famiglia. (pag. 24) FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
da Manageritalia Betty Basanisi Daniela Fiorino Valeria Pistolese
FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI
FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO
ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE
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