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N. 3 MARZO 2011
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA FASDAC NUOVO PROGRAMMA DI PREVENZIONE MANAGERITALIA PREMIO ECCELLENZA 2011
COMBATTERE IL DEBITO PUBBLICO
TOCCARE ATRIMONI I
Pnon basta
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in Legge 27/2/04, n. 46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abb. annuo € 16,50)
In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio P.T. di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa
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Editoriale a cura del presidente Manageritalia
QUESTA VOLTA
parlo di me
i scuso in partenza con i nostri associati se in questo editoriale occuperò un po’ di spazio per parlare di me stesso. Anche se il programma ambizioso che ci siamo dati richiederebbe un forte dispiegamento di energia, da qualche tempo il mio impegno nella rappresentanza e nella gestione di Manageritalia è diventato più rarefatto. Questo non per disinteresse o mancanza di passione, ma perché mi sono trovato a dover affrontare una situazione personale inaspettata e difficile che, probabilmente, si protrarrà per diversi mesi. Sono più che determinato a reagire e a superare questa prova, consapevole che su di essa dovrò concentrare tutta la mia volontà e le mie forze. Perciò, fino a quando le mie priorità saranno per necessità altre e fino a quando non mi sarà possibile riprendere in modo pieno il mio ruolo di presidente di Manageritalia, ritengo doveroso, così come prevede lo statuto, delegare temporaneamente i miei compiti e le mie funzioni al vicepresidente più anziano Guido Carella. Con Carella ho – si può dire da sempre – un rapporto di fiducia e di collaborazione totali, così questo è un passaggio di consegna facile e senza scossoni. Se poi c’è una cosa che rivendico di aver contribuito a creare in Manageritalia è lo spirito di squadra. Una squadra in cui a prevalere sono l’appartenenza alla Federazione e il suo bene, in cui tutti, ciascuno nel proprio ruolo, contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi comuni. In cui tutti, proprio perché molte sono le competenze e i talenti, sono utili ma nessuno indispensabile. Tutto ciò mi rassicura, mi dà la serena convinzione che Manageritalia è in ottime mani e che l’impegnativo programma stabilito dall’ultima Assemblea – ormai in itinere – non subirà battute d’arresto. A Guido Carella, al direttivo nel suo insieme e a tutti i colleghi che quotidianamente si impegnano con dedizione nell’attività associativa, auguro dunque buon lavoro. Per quanto mi riguarda, posso solo promettere che d’ora in poi quella “grinta” che mi hanno sempre riconosciuto amici e avversari la userò tutta su me stesso, per superare questo passaggio difficile e per tornare presto a lavorare insieme.
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Lorenzo Guerriero lorenzo.guerriero@manageritalia.it MARZO 2011
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GENNAIO/FEBBRAIO 2011
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Sommario Copertina 6 Patrimoniale sì, patrimoniale no?
Iniziative Manageritalia 46 Mare&tennis in Sardegna
Fasdac 65 Salute, pensiamoci per tempo
50 Skipass per St. Moritz
12 Quel macigno che schiaccia il merito Manageritalia 16 Relazioni sindacali responsabili
InfoMANAGER
Manageritalia 68 50&Più Caaf torna in associazione
RUBRICHE 20 Osservatorio legislativo
Assidir 70 Assicurazione Genertel: più vantaggi per le donne al volante
40 Dal diario di un head hunter
22 Pensioni, insieme per cambiare
45 A tu per tu con... Wellness organizzativo 28 Progettare l’armonia
52 Salute&benessere
Fondo Mario Negri 72 Novità investimenti: tfr e comparto bilanciato lungo termine
54 Di buon grado 32 Aziende, vademecum per la felicità
56 Lifestyle 57 Catturati dalla rete 58 Fuori ufficio
Eventi 36 Premio eccellenza Lido Vanni 2011
60 Test 61 Libri
Intervista 42 Francesco Bogliari Partite Iva, un successo editoriale e un obbligo professionale
63 Lettere 64 ... al fin della licenza, io tocco!
N. 3 MARZO 2011
LA RIVISTA DI MANAGERITALIA FASDAC NUOVO PROGRAMMA DI PREVENZIONE MANAGERITALIA PREMIO ECCELLENZA 2011
COMBATTERE IL DEBITO PUBBLICO
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato R
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Fondo assistenza sanitaria dirigenti aziende commerciali
Fondo di previdenza Mario Negri
CFMT Centro di formazione management del terziario
Associazione Antonio Pastore
TOCCARE ATRIMONI I
Pnon basta
MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL TERZIARIO Poste Italiane Spa - Sped. in abb. post. - D.L. 353/03 (conv. in Legge 27/2/04, n. 46) art.1, comma 1 - DCB/MI - € 2,20 (abb. annuo € 16,50) In caso di mancato recapito, rinviare all’ufficio P.T. di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa
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Copertina
PATRIMONIALE Ì, PATRIMONIALE Un’imposta che colpisce i patrimoni mobili e immobili dei contribuenti per salvare l’Italia dall’emergenza debito pubblico. Risolverebbe il problema o c’è solo il rischio di colpire i soliti noti?
È
DA UN PO’ DI TEMPO ORMAI CHE SI SENTE parlare in Italia della tanto famosa (quanto odiata) “tassa patrimoniale” o, più semplicemente, “patrimoniale” per ridurre il debito pubblico. Ma può essere considerata realmente efficace per abbattere da sola il debito italiano, o anche più semplicemente per ridurre le tas-
se su chi lavora e fa impresa? A dire il vero la risposta non è né immediata né univoca. Prima di affrontare l’argomento forse però è il caso di spendere qualche parola sul concetto stesso di “imposta” patrimoniale. Per imposta patrimoniale si intende appunto un’imposta che colpisce, anziché il reddito come quello da lavoro, il patrimonio del contribuente (mobiliare o immobiliare, di qualsiasi genere – denaro, azioni, obbligazioni, immobili e così via – o circoscritto a una particolare categoria, come i depositi in conto corrente bancario o postale, per esempio quelli colpiti dalla patrimoniale del 1992 con un prelievo del 6 per mille) e può riguardare tanto le persone fisiche quanto quelle giuridiche, se non addirittura entrambe. Questa poi può essere ordinaria (quando viene pagata con cadenza fissa, di solito annuale, e a un tasso relativamente basso, come l’Ici), oppure straordinaria, se viene “imposta” una tantum per fronteggiare appunto un’emergenza. Tuttavia l’emergenza in questo caso è rappresentata, neanche a dirlo, dal
Ivan Centomani
debito pubblico, per il quale l’Italia occupa il primo posto in Europa e il terzo nel mondo, pur non essendo la prima potenza (economica) europea né la terza mondiale. Stando ai dati Istat, infatti, nel 2010 il nostro debito è stato pari a 1.867 miliardi di euro equivalenti al 118% del pil dello stesso anno, con una ricaduta in capo a ogni italiano (contando anche bambini, anziani e nullatenenti) di un debito superiore ai 31.000 euro. Quando lo stato si indebita Ma cos’è il debito pubblico e perché nasce? Semplificando, corrisponde alla sommatoria dei deficit prodotti annualmente da tutte le amministrazioni statali (stato, regioni, enti locali e così via) che, non avendo entrate sufficienti a coprire le spese, ricorrono all’indebitamento, chiedendo in
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?
NO prestito al mercato (famiglie, im-
l’attuazione di politiche economi-
prese, banche, fondi pensione ecc.)
che di sostegno all’attività im-
ciò che manca per fronteggiare il
prenditoriale e all’occupazione),
fabbisogno, ossia l’insieme dei pa-
altre fisiologiche (come la forte
gamenti (inclusi i titoli in scaden-
espansione della spesa pubblica
za e da rimborsare) in eccesso ri-
avvenuta in questi ultimi anni in
spetto agli incassi.
conseguenza dell’inflazione o
Varie sono poi le ragioni per le
l’accollo dei disavanzi di alcuni
quali si crea. Alcune le potremmo
enti territoriali e mutualistici), al-
sia di un punto in cui non solo non
definire necessarie (come deter-
tre ancora patologiche (sprechi ed
si riesce più a pagare il debito, ma
minati tipi di investimenti che a
evasione fiscale).
neppure gli interessi che lo stesso
loro volta producono maggiori
Tutto sta però nell’evitare il ri-
produce. Interessi, peraltro, forte-
redditi negli anni futuri o come
schio di un default pubblico, os-
mente suscettibili alle fluttuazio-
Stando ai dati Istat, nel 2010 il nostro debito è stato pari a 1.867 miliardi di euro
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Copertina può però contare (suo principale
terzo più ricco della popolazione
salvagente)
su
italiana per due anni (ossia 20 mi-
un maggiore risparmio privato (il
lioni di cittadini tassabili per 15.000
più alto in Europa, pari a circa
euro netti all’anno); la seconda (di
8.300 miliardi di euro complessi-
tipo immobiliare) avente come
vi) rafforzato da un basso livello
obiettivo la riduzione del debito
d’indebitamento (il minore in Eu-
nella misura però di circa 900 mi-
ropa). Sarà forse anche per questo
liardi di euro, attraverso un prelie-
che ultimamente si è tornato a di-
vo straordinario oscillante tra il 5 e
ni e alle tensioni dei mercati fi-
scutere sull’eventualità/necessi-
il 20% su tutte le plusvalenze degli
nanziari. Perché a quel punto sa-
tà di introdurre una (nuova) “im-
immobili privati (di persone sia fi-
rebbe il fallimento dell’intero sta-
posta patrimoniale straordinaria”
siche che giuridiche) se non addi-
to con conseguenze disastrose per
per ridurre il debito pubblico.
rittura, in alternativa, sul loro valo-
intere generazioni. Se il mercato,
Possibilmente anche avvicinando-
re di mercato (valore di acquisto
infatti, acquista titoli di debito
lo ai parametri fissati da Maa-
più rivalutazione).
(anche a lunga scadenza) emessi
stricht per tutti i paesi europei e
E ciò senza considerare la terza
dalle pubbliche amministrazioni,
cioè con un rapporto debito/pil
ipotesi, consistente nel chiedere a
lo fa perché, oltre alla certezza del
pari al 60% entro i prossimi tre an-
Francia e Germania di comprare i
premio, è sicuro anche che queste
ni. Tutto ciò essenzialmente attra-
nostri titoli di Stato facendo leva
non potranno mai fallire e resti-
verso due diverse proposte: la pri-
sul fatto che il pil italiano corri-
tuiranno sempre il dovuto, ed è
ma (tassazione mobiliare) avente
sponde al 15% di quello europeo
proprio per non far venir meno
come obiettivo la riduzione del de-
(senza valutare, però, che in tale
questa (fondamentale) certezza
bito nella misura di circa 600 mi-
modo non si disinnesca il circolo
che i ministri di tutta Europa so-
liardi di euro, attraverso l’imposi-
vizioso del debito, che crea inte-
no accorsi in aiuto della Grecia. A
zione di un prelievo fisso globale
ressi a cui corrispondono altri de-
differenza della Grecia, l’Italia
di circa 30.000 euro a carico del
Su 41 milioni di contribuenti italiani solo 400mila circa dichiarano più di 100mila euro all’anno
biti e quindi altri interessi). Problemi aperti Ma queste proposte potrebbero es-
Chi dice che a un patrimonio immobiliare ne corrisponde per forza anche uno liquido?
sere davvero utili a ridurre efficacemente il debito? O si tratta dell’ennesimo tentativo (tipicamente italiano) di affrontare i problemi solo dal punto di vista delle loro più macroscopiche evidenze emergenziali, anziché sul piano strutturale, fosse solo per evitarne il ripetersi o quanto meno il loro aggravarsi? E inoltre, possiamo definire la patrimoniale applicata sic et simpliciter
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DICHIARAZIONE 2010 DEI REDDITI 2009 Numero di contribuenti totali
Numero lavoratori dipendenti
Numero pensionati
% sul totale di dipendenti e pensionati
sino a 35.000 euro
37.460.428
18.394.839
14.067.242
86,7
oltre 35.000 euro
3.135.975
1.926.233
966.630
100
61,4
30,8
532.324
318.805
150.060
100
59,9
28,2
394.327
231.042
108.429
100
58,6
27,5
CLASSI DI REDDITO LORDO ANNUO COMPLESSIVO
% oltre 70.000 euro % oltre i 100.000 euro %
Fonte: elaborazioni Manageritalia su dati Agenzia delle entrate dichiarazioni 2009 per anno d’imposta 2008.
TOTALE
%
41.523.054
20.870.916
15.292.361
100
50,3
36,8
92,2 88,1 86,1 87,1
Fonte: elaborazione Manageritalia su dati Agenzia delle entrate.
uno strumento idoneo a persegui-
lo 3 milioni più di 40.000, che rap-
nel 2008 su decisione del ministro
re il fine sopra accennato, indipen-
presenta la cifra minima da avere
Tremonti per aumentare la patri-
dentemente o quasi da come poi
in tasca per dover versare all’era-
monializzazione delle imprese al
questa venga impostata (mobiliare
rio tale tipo di imposta (con ciò
fine di affrontare meglio la crisi
o immobiliare, costante o una tan-
ottenendo però circa 90 miliardi
economica internazionale e, per
tum e così via)?
invece dei 600 prefissati).
quanto la rivalutazione non fosse
Rispondere alla prima domanda è
Se invece, come anche è stato ipo-
obbligatoria, la fecero quasi tutte
forse più immediato, perché en-
tizzato, si volesse chiedere uno
le società (considerato che non co-
trambe le proposte pare presenti-
sforzo solo a chi dichiara più di
stava nulla se non le plusvalenze
no alcuni punti deboli. Nello spe-
100.000 euro all’anno (che sono in
in caso di vendita dell’immobile),
cifico, infatti, la prima, ossia la tas-
totale quasi 400.000 sull’intero
ma i prezzi del 2008 a cui fu fatta
sazione (mobiliare) una tantum di
territorio) si otterrebbero circa 12
la rivalutazione erano più alti di
30.000 euro netti in un biennio, già
miliardi al posto dei 600 necessa-
quelli attuali e, quindi, per gran
di primo acchito pare poco realiz-
ri ad abbattere il debito pubblico
parte degli immobili societari ci
zabile dal momento che in Italia
(e se si volesse raggiungere quel-
sarebbero attualmente solo minu-
non solo non ci sono 20 milioni di
la somma ciascuno di loro do-
svalenze non tassabili.
persone tassabili per 15.000 euro
vrebbe versare all’erario circa 1,5
Per gli immobili dei privati, inve-
netti all’anno, ma tale imposta
milioni di euro).
ce, il prelievo non solo non porte-
non riuscirebbe a coprire oltre il
La seconda, invece, pare presenti
rebbe ai 900 miliardi sperati, ma
12-13% del debito senza riuscire a
addirittura maggiori criticità ri-
potrebbe addirittura generare un
portarlo neanche al di sotto del
spetto alla prima. È di tutta evi-
grosso indebitamento degli stessi
100% del pil.
denza, infatti, che l’aumento di
proprietari di casa per poter paga-
I contribuenti italiani sono, infat-
valore delle case è stato in buona
re tale imposta. Chi dice, infatti,
ti, poco più di 41 milioni (su un
parte generato dall’inflazione che
che a un patrimonio immobiliare
totale di 60 milioni di cittadini),
non si può tassare. Senza conside-
ne corrisponde per forza anche
di cui 14 milioni dichiarano più
rare che quasi tutti gli immobili
uno liquido? In tal modo peraltro
di 15.000 euro lordi all’anno e so-
societari sono già stati rivalutati
la fragilità dei conti pubblici si traMARZO 2011
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Copertina sformerebbe nella fragilità dei
bito pubblico non risolverebbe i
una patrimoniale nell’attuale mo-
conti privati e del sistema banca-
problemi alla base della crisi della
mento storico: molti porterebbero
rio andando a colpire proprio ciò
finanza pubblica, anzi li aumente-
fuori confine i propri risparmi resi-
che è stata la forza dell’Italia nella
rebbe. Sfalsando il rapporto tra
dui cessando anche con tutta pro-
recente crisi. Senza considerare
debito pubblico e risparmio priva-
babilità di investirli nei nostri tito-
alcune iniquità che tale imposta ri-
to che finora ha costituito la forza
li di Stato e gli stessi stranieri po-
schierebbe di generare e di cui
del nostro paese, senza peraltro
trebbero tendere a dirottare i pro-
parleremo più avanti.
incidere sulle cause strutturali del
pri investimenti altrove.
debito stesso. Ciò che conta nel-
Più che affrontare pertanto solo il
Le priorità per l’Italia
l’esame di questo debito, infatti,
problema della “patrimoniale” co-
Se valutiamo invece l’utilità in ge-
non è tanto il livello dello stesso
me soluzione semplice – sebbene
nerale di una patrimoniale per ab-
quanto la dinamica che lo ha ge-
gravosa – di un problema invece
battere il debito pubblico, non
nerato (e che continua ad alimen-
particolarmente strutturato oltre
possono non essere fatte alcune
tarlo), al punto che se pure riuscis-
che storico, occorrerebbe affronta-
simo a ridurlo con una semplice
re anche il problema della tassazio-
patrimoniale facilmente comince-
ne dei patrimoni nella loro interez-
rebbe a crescere di nuovo, a meno
za, possibilmente allargando il di-
che non si riuscisse a far ripartire
scorso alla lotta contro l’evasione
la crescita e contemporaneamente
fiscale e a un’adeguata politica di
a rallentare la spesa.
redistribuzione sia della tassazio-
Una patrimoniale di questo tipo
ne stessa (oggi molto sbilanciata
inoltre rischierebbe di incidere solo
sui redditi da lavoro più che su
su determinate categorie di perso-
quelli derivanti dal patrimonio) sia
ne (quelle già conosciute dal Fisco)
della ricchezza posseduta.
e magari poco su altre (ossia coloro
In tale ottica allora la patrimonia-
che, realmente ricchi, detengono le
le potrebbe anche essere vista co-
considerazioni di più ampia por-
proprie attività finanziarie oltre che
me uno strumento per un’even-
tata. Tanto per cominciare, la ridu-
all’estero e/o in paradisi fiscali an-
tuale ricomposizione del sistema
zione del debito pubblico, al di là
che in holding, aziende di famiglia,
delle imposte dirette, con un mag-
dei vincoli stabiliti da Maastricht
family office ecc. per le quali occor-
gior peso da attribuire per esem-
di un rapporto debito/pil pari al
rerebbe una specifica patrimoniale
pio a quelle di carattere patrimo-
60%, non rappresenta oggi la prio-
cadauna per colpirle).
niale rispetto a quelle sul reddito
rità per il nostro paese, che invece
Non si può trascurare peraltro che
(possibilmente con effetti di tipo
è rappresentata dalla necessità di
oltre metà del debito pubblico ita-
anche redistributivo oltre che pe-
rilanciare lo sviluppo. Da questo
liano è detenuto da stranieri e una
requativo), ma a condizione sem-
punto di vista l’introduzione di
tassazione indiscriminata andreb-
pre che questa sia inserita in una
una nuova tassa, tanto più nella
be facilmente a ricadere solo sugli
specifica logica economica e pro-
forma dell’una tantum, non fareb-
italiani (e neanche su quelli che lo
grammatica e con la volontà di af-
be altro che ridurre i consumi e
hanno generato) mentre gli inve-
frontare il problema per risolverlo
quindi l’economia.
stitori stranieri non perderebbero
sul serio, però, altrimenti rischia
Applicarla poi da sola come unico
un centesimo. Senza considerare
solo di rimanere una risposta sba-
strumento per la riduzione del de-
l’effetto psicologico che avrebbe
gliata a un problema giusto.
L’introduzione della tassa patrimoniale, tanto più nella forma dell’una tantum, non farebbe altro che ridurre i consumi e quindi contrarre l’economia
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Copertina / 2
M
QUEL MACIGNO CHE SCHIACCIA IL
I dirigenti sono i lavoratori (e i pensionati) più tassati d’Italia, ma la politica sembra ignorare che chi guida le aziende e traina l’economia dallo Stato ha troppo poco in cambio
I
L NOSTRO PAESE IN QUESTO PERIODO STA VIVENDO SENZ’ALTRO UN CLIMA STRANO: la politica non riesce a esprimere qualcosa di concreto e i media sembrano sordi nei confronti di determinati concetti. Il risultato? La popolazione non riesce a capire l’entità di alcuni problemi, perché non ne è informata e non dispone degli strumenti per approfondirli.
Facciamo un esempio reale. Da una nostra recente inchiesta a livello universitario è emerso che la gente confonde ancora il lordo e il netto. E così, quando uno afferma “il signor X prende 100mila euro all’anno” ignora che in realtà il “fortunato” ne intasca solo 51mila. Supponiamo poi che il signor X abbia un figlio che va all’università, come la Cattolica o la Bocconi. Per questi atenei la quota d’iscrizione è di 1011mila euro l’anno. Per un lavoratore che guadagna soltanto 30mila euro lordi all’anno è invece di 2.000 euro. Basta un semplice conto per accorgersi che, considerando oltre alle differenti entrate anche i costi diversi per gli stessi servizi, non c’è un gap abissale: un reddito da 100mila euro in un sistema strutturato come quello italiano non è così differente da un reddito di 30mila. Altro esempio. Pensiamo a quanto paga di tasse in 35 anni un lavoratore medio in Italia (la maggioranza, oltre il 60%) e quello che paga un dirigente che mediamente prende 100mila euro: quest’ulti-
Alberto Brambilla
mo è costretto a versare lo stesso importo in 3/5 anni. Con la differenza che i servizi che questa persona ha a disposizione pagati dallo Stato non sono gli stessi che hanno a disposizione gli altri lavoratori. Da questa semplice constatazione deriva un altro modo di riflettere sulla valorizzazione del merito in Italia. Detto altrimenti, è semplicemente assurdo pensare che chi lavora otto ore e quaranta minuti al giorno e poi se ne va a casa abbia gli stessi problemi di chi deve condurre un’azienda con 100 o 500 dipendenti e sacrifica la propria vita privata con un tenore di vita più difficile. Proposte discutibili Il nostro paese è ultimo nelle classifiche di crescita e produttività. A forza di massificare tutto, di evitare gli opportuni distinguo, appiatti-
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MERITO
O
L
re e non valorizzare il merito a un certo punto scopriamo che l’Italia negli ultimi sette anni ha perso dieci punti di produttività rispetto alla Francia e alla Germania. E questo significa che abbiamo perso in competitività. Che i nostri prodotti possono anche essere validi dal punto di vista della qualità ma certamente non per quanto riguarda il prezzo. Con tutte le conseguenze in termini di occupazione che tutto questo significa. La recente e un po’ demenziale proposta di utilizzare la tassa patrimoniale per risolvere il debito pubblico si inserisce in questi ragionamenti. Dove si vanno a prendere i soldi? Sempre lì, dai soliti noti. Ma a questo punto si può fare un’analisi e scoprire che solo lo 0,9% degli italiani versa allo Stato più di 100mila euro all’anno. Pensioni tartassate Spesso si sente dire che la previdenza complementare non si sviluppa. Infatti dai dati dell’Inps risulta che la maggior parte dei lavoratori, ad esempio gli autonomi, come contributi sociali versa meMARZO 2011
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Copertina / 2 di Suv, di auto di lusso, di cellula-
nostra classe politica è che il siste-
ri e di televisori di gran lunga su-
ma tiene, ma è la testa generale
periore a quello di questi paesi, il
che non funziona.
rapporto tra il patrimonio dei fon-
Quando una persona ogni anno
di pensione e il pil è del 4%.
paga 50, 60, 70mila euro tra contri-
Occorre dunque cambiare di mol-
buti e tasse merita determinati
to la nostra mentalità. Perché altri-
servizi, invece si pensa che sicco-
menti il ragionamento più diffuso
me guadagna tanto i servizi si
è quello secondo cui alle pensioni
possono anche non dare. Questa
un po’ più alte si può togliere un
mentalità va scardinata.
“contributo di solidarietà”, i bot, i btp ecc. si possono anche tassare, dimenticando che quella persona ha sempre pagato le tasse. Del resto, su 382mila contribuenti che dichiarano più di 100mila euro sono 309mila i lavoratori dipendenti e i pensionati, quindi tutta la dirigenza è coinvolta in pieno. Riforme nella giusta direzione Come è emerso dalle ultime riforme delle pensioni fatte a Bruxelles, quelle italiane sono le miglio-
Quando una persona ogni anno paga 50, 60, 70mila euro tra contributi e tasse merita determinati servizi. Invece si pensa che siccome guadagna tanto i servizi si possono anche non dare
ri. Il sistema è in equilibrio ed è accettabile anche il tasso di sostitu-
14
no di 4mila euro. Quando ho scrit-
zione, ovvero la pensione che i ra-
Ecco allora che manifestazioni co-
to la norma sulla previdenza com-
gazzi di oggi avranno in futuro,
me quella organizzata da Confe-
plementare sottolineando che da-
nonostante i giornali ripetano che
dir-Mit e Federspev (vedi a pagi-
vo la completa deducibilità – 5.164
nel 2045 chi andrà in pensione a 59
na 22) sono utili e danno un forte
euro – mi hanno detto che era po-
anni prenderà il 35%.
segnale di coesione, mostrando
co. Ho fatto notare come fosse
Già oggi si va a 61. E in quell’an-
un’importante massa critica com-
molto di più della media di quello
no si andrà come in Francia e in
posta da manager di aziende pri-
che versano nel primo pilastro.
Germania a 67/68 anni, se è vero
vate, del pubblico e liberi profes-
C’è spesso una sorta di buonismo
che la speranza di vita aumenta di
sionisti che può far sentire la pro-
sui redditi bassi. Ma in Olanda e
3 mesi ogni anno, come è accadu-
pria voce ai governi in carica, no-
in Danimarca, dove il tenore di vi-
to negli ultimi 10 anni. Certo, si
nostante sembri che questi ultimi,
ta è inferiore a quello italiano, l’in-
dovrà lavorare un po’ più a lungo,
anziché premiare il merito, prefe-
dicatore che noi utilizziamo, cioè
probabilmente per fare 40 anni di
riscano i luoghi comuni e la dema-
il rapporto tra il patrimonio dei
contributi ce ne vorranno 43/45,
gogia. Con tutti i danni che questo
fondi pensione e il pil è tra 116 e
ma è nella natura delle cose. Il pro-
provoca sul sistema economico
100. In Italia, dove c’è un numero
blema che deve comprendere la
nostrano.
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䡵
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Manageritalia
RESPONSABI
RELAZIONI SINDA
Il ruolo cruciale nella gestione del salary cut dei dirigenti di Hewlett Packard. La testimonianza del direttore risorse umane Paolo Testa e del presidente di Manageritalia Guido Carella
Per affrontare la crisi, Manageritalia ha ulteriormente ampliato l’offerta di servizi e iniziative rivolte ai manager, al fine di assisterli nel corso dell’attività lavorativa e nell’eventuale risoluzione del rapporto, nonché nei percorsi di ricollocazione professionale. Per contenere il fenomeno dei licenziamenti si è fatto ricorso anche ai cosiddetti patti di solidarietà. È accaduto per esempio in HP, dove si è riusciti a preservare il più possibile l’occupazione manageriale riducendo temporaneamente le retribuzioni. Oggi possiamo commentare una buona notizia: a fronte dei risultati positivi ottenuti dall’azienda – grazie anche al proprio management – dall’inizio del 2011 si è tornati alla retribuzione piena. Ne parliamo con il direttore risorse umane di HP e il presidente di Manageritalia. A causa della crisi economi-
alla crisi economica mondiale,
ca HP ha dovuto ridurre i co-
HP ha giocato d’anticipo, propo-
sti organizzativi, adottando
nendo ai suoi dirigenti di accetta-
tuttavia provvedimenti alter-
re una riduzione temporanea del-
nativi al taglio delle figure
lo stipendio (il 5 o il 10% in fun-
manageriali. Può illustrarci
zione del ruolo ricoperto) al fine
quali sono stati?
di prevenire ulteriori impatti sul-
Paolo Testa «Innanzitutto oc-
Roberta Roncelli
16
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la forza lavoro».
corre precisare che nel secondo
Nella circostanza, qual è
semestre dell’anno fiscale 2008
stato il rapporto dell’azien-
HP è passata attraverso una pro-
da con le organizzazioni
fonda riorganizzazione a livello
sindacali rappresentative
globale, derivante dall’acquisi-
della dirigenza? Su quali
zione dell’Eds Corporation. Tra
termini si è svolto il con-
le altre cose, tale riorganizzazio-
fronto?
«Il mio approccio è stato fin
ne ha comportato il taglio com-
P. T.
plessivo di oltre 24.000 posti di la-
da subito molto trasparente:
voro in tutto il mondo. Di fronte
avendo messo il problema sul ta-
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DACALI volo con le organizzazioni sinda-
Siete così riusciti a ridurre il
cali dei dirigenti, ho proposto lo-
costo del lavoro e soprattut-
ro di affrontare questa sfida con
to a mantenere in azienda il
un approccio “condiviso” invece
knowhow necessario per af-
che contrapposto, utilizzando
frontare la ripresa?
uno strumento “eccezionale e
P.T.
PAOLO TESTA Direttore risorse umane HP
BILI
«Certamente sì».
temporalmente definito” quale
I tagli agli stipendi ci sono
appunto la riduzione volontaria
stati solo nella filiale italiana
dello stipendio. Devo dire con
o anche all’estero?
«La proposta di salary cut è
grande soddisfazione che ho tro-
P.T.
vato, nei colleghi del sindacato
stata fatta in tutti i paesi europei,
dei dirigenti, grande compren-
ma in quelli anglosassoni è stata
sione e disponibilità al confronto,
implementata senza neanche chie-
finalizzato a individuare una so-
dere l’assenso ai diretti interessati
dedicando grande attenzione allo
luzione accettabile alle parti. Da
(dirigenti e non). Il positivo con-
sviluppo dei nostri manager, coin-
marzo alla fine di aprile del 2009
fronto che si è avuto in Italia, peral-
volti in sessioni di aggiornamen-
si sono svolti numerosi e appro-
tro, non è stato comune in tutte le
to, sviluppo e formazione sia at-
fonditi incontri, al termine dei
filiali: mi risulta infatti che in alcu-
traverso workshop face to face che
quali abbiamo trovato l’accordo
ni paesi i sindacati si sono opposti».
training svolti in modo virtuale
sul testo della transazione da sot-
Il sacrificio dei dirigenti è
coi cosiddetti webinar, cioè sessio-
toscrivere in sede sindacale per
servito anche a non far
ratificare l’avvenuta trattenuta
perdere il posto di lavoro
nei sei mesi precedenti».
ad altri lavoratori?
P. T.
«Sì, sia in Italia che all’este-
Come è stato vissuto dal ma-
P.T.
nagement aziendale questo
ro – anche grazie all’operazione di
delicato passaggio?
salary cut – possiamo dire che si
« I nostri dirigenti hanno
siano evitati ulteriori tagli massic-
reagito nel complesso come il se-
ci alla forza lavoro».
nior management si aspettava: il
In che modo si investe su
90% dei colleghi, capendo la par-
cultura manageriale e ag-
ticolare situazione che l’azienda
giornamento professionale
stava attraversando, ha accettato
in HP?
il salary cut».
P.T.
«Con grande soddisfazione ho trovato nei colleghi del sindacato dirigenti grande comprensione e disponibilità al confronto finalizzato a individuare una soluzione»
«Negli ultimi 18 mesi stiamo MARZO 2011
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Manageritalia flexsecurity che consente loro di affrontare le criticità del lavoro manageriale con una serie di politiche, di norme contrattuali e di interventi legislativi che, senza essere forme di assistenzialismo, riducono il più possibile i periodi di precarietà e creano opportunità concrete di aiuto per ricollocarsi. Per le aziende Manageritalia si attiva, insieme alle controparti, per rendere disponibili incentivi sostanziosi affinché la presenza e la possano nascere intese e accordi
rence con il supporto di presenta-
che facciano crescere le nostre
Nel caso di HP cosa è stato
zioni su internet».
aziende e la nostra economia. Mi
fatto?
HP ha dato un importante
auguro che l’ottima esperienza
G. C. «Lo ricordava Testa: anche
segnale di fiducia nella ri-
fatta a tale riguardo con il sinda-
in HP, a causa del piano di riorga-
presa e, rispettando la tem-
cato dirigenti da HP Italia possa
nizzazione derivante dall’acqui-
poraneità dell’iniziativa, ha
costituire presto un benchmark da
sizione di Eds, nonché per effetto
deciso di non reiterarla.
ripetersi in altre aree contrattuali
della grave crisi economica, si è
Quali sono i vostri program-
e in altre aziende».
dato corso a licenziamenti, anche
mi di business nel medio
fra i manager. Nei confronti di
termine?
questi colleghi, i cui sacrifici me-
«Intendiamo continuare a
Qual è stato il filo condutto-
ritano considerazione, abbiamo
puntare sul business dei servizi –
re dell’azione di Manageri-
offerto assistenza e servizi speci-
grazie alle potenzialità e alle signi-
talia nella gestione della
ficamente dedicati al percorso di
ficative competenze dei nostri
recente crisi?
conclusione del rapporto di lavo-
P.T.
consulenti in questo ambito – e a
Guido Carella «Abbiamo favo-
ro e di ricerca di nuove opportu-
consolidare la nostra market lea-
rito la diffusione e l’immissione di
nità. Con la gestione delle rela-
dership sul mercato dei prodotti».
cultura e presenza manageriale
zioni sindacali in HP, inoltre, ab-
Dal suo punto di vista e alla
nelle aziende, portando avanti un
biamo creato un dialogo costrut-
luce delle polemiche solle-
sistema di politiche attive concrete
tivo – gestito attraverso una co-
vatesi attorno al caso Fiat,
ed efficaci. Crediamo, infatti, che
municazione trasparente che ha
come ritiene dovrebbero
questo sia il miglior modo per aiu-
coinvolto anche i manager – fina-
evolvere le relazioni indu-
tare i dirigenti in difficoltà e, al con-
lizzato a ottenere livelli di garan-
striali in Italia e, in particola-
tempo, aiutare le aziende a supera-
zia sulla proposta di salary cut.
re, quelle tra aziende e diri-
re i momenti di crisi cavalcando le
Riteniamo che l’accordo con l’a-
genza?
opportunità di ripartenza. Alla lu-
zienda abbia consentito ai diri-
«Sono fermamente convin-
ce di questo Manageritalia si com-
genti di riconoscersi con fiducia
to che solo dal dialogo e dal con-
porta come un sindacato moderno:
nel piano aziendale, guardando
fronto responsabile tra le parti
per i dirigenti offre un sistema di
al futuro con maggiori certezze. E
P.T.
18
cultura manageriale aumenti».
ni di formazione svolte via confe-
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soprattutto, impostando in que-
Quali sono le sfide che at-
sto modo le relazioni sindacali,
tendono Manageritalia per
abbiamo contribuito al manteni-
far crescere ulteriormente
mento dell’occupazione e, allo
questo modello?
stesso tempo, permesso all’azien-
G. C. «Per quanto evoluto, il no-
da di cogliere facilmente il primo
stro welfare deve adeguarsi alle
vento di ripresa con a bordo tut-
complessità che caratterizzano il
te le sue indispensabili compe-
mercato del lavoro manageriale,
tenze e professionalità».
tra cui: la fuoriuscita dalle azien-
Qual è stato l’atteggiamen-
de degli over 45; la diminuzione
to dei vertici di HP?
del periodo contributivo; il pro-
G. C. «Abbiamo riscontrato una
blema demografico; l’innalza-
forte disponibilità al dialogo utile
mento dell’età pensionabile; l’in-
per superare gli ostacoli culturali
debolimento del sistema di wel-
tipici di un’organizzazione multi-
fare pubblico e privato a causa
nazionale di fronte alle peculiari-
dell’esasperata ricerca di flessibi-
tà del sistema delle regole del la-
lità nei rapporti di lavoro. Tutto
voro in Italia».
ciò si può sintetizzare nella “re-
Insomma, il sindacato ha
gola del 18/60/70” (si studia fino
ancora un senso?
a 18 anni, si lavora fino a 60 e si
GUIDO CARELLA Presidente Manageritalia
••06INTERVISTA.TESTA.CARELLA2
G. C. «Certo e direi eccome! Nel
ha una speranza di vita attorno ai
momento del bisogno noi ci sia-
70 anni), oggi diventata la “rego-
mo e troviamo le soluzioni mi-
la del 30/65/80” e in costante in-
cronistiche, oggi avremmo un si-
gliori. Sia per i singoli dirigenti in
nalzamento; il fatto che si contri-
stema in grado di farci affrontare
difficoltà sia per le situazioni di
buisca alla solidarietà generale
la complessità e le esigenze delle
crisi diffuse a livello aziendale. Il
senza ricevere pari diritti; la ca-
aziende e dei lavoratori e ve-
ruolo del nostro sindacato, tutta-
renza di tutele adeguate contro il
dremmo gli spiragli della ripresa,
via, non si misura solo nella ge-
rischio occupazionale per la diri-
come avviene in altri paesi. Ma
stione delle emergenze ma anche
genza. Per concludere, crediamo
non è mai troppo tardi quando si
nella capacità di garantire la co-
che un sindacato moderno debba
condividono gli scopi».
stante manutenzione del contrat-
chiedere alle istituzioni una poli-
to collettivo nazionale di lavoro.
tica di workfare in grado di garan-
Un contratto dinamico che noi ri-
tire un sistema certo di diritti e
teniamo essere la fonte primaria
doveri per tutti i lavoratori. Un
delle risposte alle crescenti esi-
sistema che combini flessibilità e
genze della categoria. Tutto que-
sicurezza e sappia affrontare la
sto è possibile in virtù di una bi-
globalizzazione e l’evoluzione
lateralità lungimirante che, in ol-
demografica sostenendo il valore
tre sessant’anni di relazioni sin-
delle competenze e del merito.
dacali, è riuscita a costruire un
Forse, se le cosiddette parti socia-
modello di welfare di categoria
li non si fossero ostinate per de-
tra i più evoluti».
cenni a difendere posizioni ana-
䡵
«Crediamo che un sindacato moderno debba chiedere anche alle istituzioni una politica di workfare in grado di garantire un sistema certo di diritti e doveri per tutti i lavoratori»
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OSSERVATORIO LEGISLATIVO
osservatorio
a cura di Manageritalia
Al via le proposte di legge sulla pensione di reversibilità Nel mese di febbraio è stato avviato presso la Commissione lavoro della Camera dei deputati l’iter delle proposte di legge che modificano la normativa sulle pensioni di reversibilità. Manageritalia da tempo
ha formulato una proposta normativa per aumentare l’importo del trattamento di reversibilità in caso di cumulo con i redditi del coniuge superstite. La proposta è stata illustrata e promossa in occasione del
convegno organizzato con Confedir-Mit e Federspev a Roma, al Teatro Capranica, il 22 febbraio scorso (vedi articolo a pagina 22). Agli ospiti presenti, parlamentari della Commissione lavoro della Camera e i direttori generali dell’Inps e dell’Inpdap, la categoria dei dirigenti ha dimostrato il proprio disagio dovuto alla penalizzazione subita dai numerosi provvedimenti che negli anni hanno falcidiato gli assegni pensionistici e ha spiegato che i futuri sacrifici che si dovessero rendere necessari non dovranno essere chiesti a questa categoria di contribuenti, certi che ha già dato moltissimo in termini solidaristici. I parlamentari presenti e altri che Manageritalia ha contattato nell’ultimo mese, come il presidente della Commissione lavoro della Camera, onorevole Moffa, si sono impegnati a inserire la propo-
PIANO DI COMUNICAZIONE DI ITALIA LAVORO SUL REIMPIEGO DEI MANAGER OVER 50
Manageritalia, con Federmanager e Italia Lavoro, ha partecipato all’elaborazione di un piano di attività di comunicazione per la diffusione degli incentivi per il reimpiego di dirigenti disoccupati over 50 messi a disposizione dal ministero del Lavoro. Il piano è rivolto alle imprese, in particolare ai direttori del personale, ma anche alle figure che supportano le aziende nella ricerca del personale, quali i consulenti del lavoro, i commercialisti, le agenzie per il lavoro, le società di outplacement. Il messaggio che verrà diffuso riguarderà il vantaggio per l’impresa nell’assumere un manager in termini di accrescimento della competitività, svi-
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luppo sul mercato e globalizzazione. Gli strumenti per la diffusione saranno molteplici: la pubblicazione del banner di Italia Lavoro dedicato al reimpiego sui siti dei soggetti destinatari del piano di comunicazione; la diffusione di un dépliant informativo, di locandine e manifesti; l’organizzazione di eventi informativi con tappe nelle principali città del Nord, Centro e Mezzogiorno con l’illustrazione delle modalità per accedere al finanziamento; lo svolgimento di giornate di formazione specifica per i consulenti del lavoro; la realizzazione di una video-intervista del ministro del Lavoro; azioni sui motori di ricerca.
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sta normativa di Manageritalia nel Testo unificato che scaturirà dalle proposte di legge all’esame della Commissione. Intanto la Commissione ha nominato un comitato ristretto che si impegnerà sul tema.
Incontro con il segretario generale del ministero del Lavoro A fine gennaio Manageritalia ha svolto un incontro con Matilde Mancini, il nuovo segretario generale del ministero del Lavoro. Gli obiettivi dell’incontro erano sostanzialmente due: ottenere un canale di comunicazione ufficiale tra ministero del Lavoro e organizzazioni dei manager distinto dai tavoli istituzionali e specifico sui temi della dirigenza pubblica e privata e sensibilizzare il segretario generale sulla questione della drastica riduzione dello stanziamento annuale relativo alla legge 266/97 e della rimodulazione dei meccanismi di ripartizione tra le regioni. Matilde Mancini si è impegnata ad avviare un dialogo specifico al momento solo con le organizzazioni del management privato. Al primo incontro parteciperanno i nuovi direttori generali degli ammortizzatori sociali e del mercato del lavoro ai quali Manageritalia rivolgerà le proprie richieste relative al reimpiego dei dirigenti e in particolare al finanziamento della legge 266/97.
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CONFEDIR-MIT E CIDA AL LAVORO SULLA RIFORMA FISCALE A fine novembre, in un primo incontro con le parti sociali, al quale hanno partecipato anche Cida e Confedir-Mit, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha esternato la propria volontà di disegnare una riforma generale del sistema tributario, spiegando che la riforma dovrà essere integralmente coperta. A fronte di un ridisegno dell’imposta sul reddito dovranno essere quindi reperite altre risorse, o attraverso il taglio della spesa pubblica o attraverso il recupero di entrate. Tremonti ha poi creato quattro gruppi di studio coordinati da quattro cultori della materia e in cui le parti sociali, comprese Confedir-Mit e Cida, hanno indicato i loro esperti (vedi sotto). L’obiettivo dei gruppi, che si riuniscono frequentemente, è tracciare entro aprile delle prime ipotesi (di tagli di spesa, dismissioni patrimoniali, emersione d’imposte e recupero di gettito) che consentano una serie di quantificazioni. Gli importi recuperabili a seconda delle strade identificate dovrebbero infine costituire il perimetro possibile per la riforma fiscale, visto che ne garantirebbero la copertura. Per affrontare in maniera unita la materia, Cida e Confedir-Mit hanno costituito un gruppo di lavoro che sta predisponendo il documento unitario della dirigenza pubblica e privata sulla riforma fiscale. Questi gli esperti indicati da Confedir-Mit e Cida che partecipano ai quattro gruppi di studio voluti dal ministro Tremonti: 䡵 Piero Giarda, uno dei massimi esperti di economia e finanza del-
le amministrazioni pubbliche, ha il compito di fare la ricognizione delle varie componenti della spesa pubblica nonché l’esame di ciò che è possibile dismettere del patrimonio immobiliare; 䡵 il presidente dell’Istat Enrico Giovannini sta esaminando quel 18-
19% di economia sommersa esistente per capire come accrescere la base imponibile; 䡵 il presidente del Mefop (Centro studi per la promozione dei fon-
di pensione di proprietà del Tesoro) ed economista Mauro Marè è chiamato a inventariare tutte le agevolazioni, detrazioni e deduzioni che riguardano la famiglia e a valutare quali di esse vadano rafforzate, quali accorpate, quali siano da considerarsi ormai superate; 䡵 Vieri Ceriani, esperto di fisco della Banca d’Italia, sta analizzan-
do tutte le forme di erosione fiscale, dalle varie detrazioni di imposta e oneri deducibili (mutui, spese sanitarie ecc.) ai differenti regimi semplificati, compresi quelli degli enti locali.
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Manageritalia
PENSION
INSIEME Lo scorso 22 febbraio, nel corso della manifestazione organizzata a Roma dalla nostra Federazione con Confedir-Mit e Federspev, abbiamo chiamato a raccolta politici ed esperti per trovare una soluzione ai problemi ancora aperti del nostro sistema previdenziale
UATTRO PARLAMENTARI TRA I PIÙ AT-
Q
TENTI ALLE QUESTIONI PREVIDENZIALI. I direttori generali dell’Inps e dell’Inpdap. Il presidente del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale del ministero del Lavoro. Sono queste, insieme ai vertici delle organizzazioni di
rappresentanza della dirigenza pubblica e privata, le personalità intervenute all’incontro annuale sulle pensioni il 22 febbraio scorso a Roma, al teatro Capranica. Intitolata Una sconfinata giovinezza, l’iniziativa è stata promossa dalla Federazione insieme a Confedir-Mit (Confederazione dirigenti pubblici e manager del terziario) e a Federspev (Federazione sanitari, pensionati e vedove). Folta, come di consueto, la partecipazione del pubblico, tra cui delegazioni di pensionati provenienti dalle Associazioni territoriali di tutta Italia e gradite rappresentanze di Federmanager, Cida, Cassa nazionale del notariato e Uspur-Unione sindacale professori universitari di ruolo. L’incontro ha permesso di fare il punto su una delle priorità verso cui si indirizzano le attività di Manageritalia – la difesa degli interessi dei pensionati, di oggi e di domani – e ha confermato la complessità della situazione in cui ci si trova. La presenza dei maggiori decisori italiani in materia di previdenza dimostra l’autorevolezza conquistata “sul campo” da Manageritalia. Le loro testimonianze rivelano l’alta considerazione con cui sono valutate le nostre proposte. Ma dalle loro parole, purtroppo, emerge anche la consapevolezza che far evolvere in meglio le cose è sempre più difficile. La politica sembra incapace di guardare oltre il breve termine e di progettare riforme organiche. Le risorse economiche sono in diminuzio-
Niccolò Gori Sassoli
ne mentre la domanda di servizi è in aumento, anche per il costante innalzamento dell’aspettativa di vita. La certezza su cui tutti sono d’accordo è che, in materia previdenziale, l’Italia deve cambiare mentalità, valorizzando i propri punti di forza (co-
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P C
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ONI
PER CAMBIARE La politica sembra incapace di guardare oltre il breve termine e di progettare riforme organiche
me le riforme già fatte) e mettendo insieme i contributi dei diversi attori in scena (politici, tecnici, sindacati, imprenditori, lavoratori e pensionati) per costruire un progetto di ampio respiro. Le testimonianze Ad aprire i lavori è stato Silvestre Bertolini, presidente di ConfedirMit, che ha introdotto il dibattito definendo gli obiettivi della manifestazione e le proposte della dirigenza per tutelare le pensioni. Insieme a Bertolini (di cui si può leggere l’intervento a pagina 25), al tavolo dei relatori erano seduti anche Michele Poerio, segretario organizzativo di Confedir-Mit, ed Eumenio Miscetti, presidente di Federspev, che hanno parlato delle questioni chiave al centro dell’attenzione: il blocco della perequaMARZO 2011
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LE PROPOSTE DELLA DIRIGENZA Riconoscere la totale perequazione delle prestazioni pensionistiche
Riteniamo assurdo differenziare l’ammontare delle
L’attuale meccanismo di perequazione parziale pena-
Chiediamo venga alzato il livello di reddito persona-
lizza le nostre pensioni se solo superano 2.900 euro lor-
le entro il quale si può percepire una pensione di re-
di mensili.
versibilità piena (60% del reddito del defunto), innal-
Chiediamo di applicare l’indicizzazione piena sull’in-
zando la soglia oltre la quale scattano riduzioni e con-
tero importo della pensione, eliminando le penalizza-
testualmente rendendo più stringenti le norme che re-
zioni attualmente previste per le pensioni di importo
golano il diritto di avere la pensione di reversibilità.
pensioni sulla base dei redditi del superstite.
superiore a 5 volte il minimo. Considerando la situasione temporanea dell’attuale sistema di perequazio-
Ammettere la prosecuzione volontaria dei versamenti contributivi
ne, con il 100% di perequazione fino a 8 volte il trat-
È stata presentata da un comitato ristretto della Com-
tamento minimo Inps (oggi è fino a 3 volte) e il 75%
missione lavoro della Camera dei deputati un’apposi-
oltre tale limite.
ta norma che autorizza la prosecuzione volontaria dei
zione, siamo anche disponibili ad accettare una revi-
versamenti nell’ambito di una proposta di legge che
24
Intervenire sulla normativa dei trattamenti pensionistici di reversibilità
reca norme previdenziali per i lavoratori autonomi
Da alcuni anni nell’applicazione della normativa dei
to Saglia-Narducci – AC2312). Purtroppo l’ultima riunio-
trattamenti pensionistici ai superstiti sono intervenute di-
ne del comitato ristretto risale a luglio 2010.
storsioni e penalizzazioni.
La disposizione, consentendo di versare in contempo-
Al coniuge superstite spetta il 60% della pensione del co-
ranea i contributi sia alla gestione separata sia ad al-
niuge defunto, ma se ha un proprio reddito, anche mo-
tre forme pensionistiche obbligatorie, pur essendo par-
desto, da pensione o altro (salvo la casa di abitazione),
ticolarmente onerosa rappresenterebbe comunque
questo si cumula con la pensione di reversibilità, per cui
una risposta per i tanti che si trovano in situazione di
quest’ultima subisce un significativo taglio.
oggettiva forte precarietà.
non esercenti professioni regolamentate (Testo unifica-
zione, l’iniquità degli attuali mec-
quota incumulabile derivante
nale, spostando l’attenzione dei
canismi di reversibilità, la previ-
dalle pensioni ai superstiti porta
lavoratori dalla cifra dell’importo
denza complementare.
nelle casse dell’Inps oltre 700 mi-
della pensione attesa al bilancio
Su questi temi Mauro Nori, diretto-
lioni di euro. Auspicando una ri-
del rapporto tra contributi versati
re generale dell’Inps, e Massimo
duzione della fiscalità sulle pen-
e prestazioni ricevute.
Pianese, direttore generale del-
sioni, Nori ha proposto l’apertu-
Alberto Brambilla, presidente del
l’Inpdap, hanno illustrato la posi-
ra di un tavolo congiunto con le
Nucleo di valutazione della spe-
zione dei due maggiori istituti di
parti sociali per individuare solu-
sa previdenziale del ministero
previdenza italiani e le loro attivi-
zioni al problema.
del Lavoro, ha criticato alcuni dei
tà, tra le sfide per il futuro e le dif-
Pianese ha evidenziato la necessi-
principi che ancora orientano le
ficoltà del presente.
tà di aiutare i cittadini ad avere
più importanti decisioni in mate-
Dopo un excursus storico sul-
maggior consapevolezza delle
ria di previdenza, soffermandosi
l’evoluzione dei sistemi pensio-
proprie dinamiche contributive
sull’urgenza di premiare il meri-
nistici, Nori ha affermato che la
nel corso della carriera professio-
to e colpire l’evasione fiscale e
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LA PREVIDENZA DI IERI E DI OGGI L’intervento di Silvestre Bertolini, presidente di Confedit-Mit alla manifestazione sulle pensioni a Roma
l 22 febbraio si è svolta la quinta edizione della manifesta-
I
Blocco della perequazione: un iniquo provvedimento
zione dedicata alle questioni previdenziali della dirigen-
Sono momenti difficili questi! Addirittura il legislatore, inve-
za pubblica e privata. Un appuntamento per noi impor-
ce di riconoscere la totale perequazione delle prestazioni pen-
tante e caratterizzato quest’anno dalla presenza unitaria di tut-
sionistiche, ha azzerato la perequazione relativa all’anno 2008
ta la dirigenza. Il nostro obiettivo in questa occasione è fare il
sulle pensioni di importo superiore a otto volte il minimo Inps
punto sull’avanzamento dei lavori e cioè su quanto è stato fat-
(3.539,72 euro lordi mensili, pari a circa 2.200 euro netti). Una
to o meno dal legislatore in generale e dal governo in partico-
misura demagogica e i cui effetti produrranno in dieci anni
lare rispetto agli impegni presi dai vari schieramenti politici e
un’ulteriore perdita secca di circa 8.000 euro lordi per le nostre
ribadire le nostre proposte.
pensioni.
Con gli autorevoli relatori di volta in volta coinvolti parliamo
Contro questo iniquo provvedimento, di dubbia legittimità co-
di pensioni di dirigenti d’azienda, dunque di importo supe-
stituzionale, abbiamo avviato una dura battaglia e, dopo l’or-
riore rispetto a quello medio dei trattamenti pensionistici ero-
dinanza del giudice del Lavoro presso il tribunale di Vicenza,
gati dall’Inps e dall’Inpdap. Il primo impegno è ricordare che
che ha dichiarato rilevanti le motivazioni di incostituzionalità
si tratta di pensioni erogate a fronte di decenni di versamenti
avanzate dalla dirigenza, la Corte costituzionale, con la sen-
contributivi ricchi e reali e non certo di contribuzioni figurati-
tenza n. 316 dell’11 novembre 2010, ha purtroppo dichiarato
ve. Dobbiamo sempre far presente che la certezza della tenu-
non fondata la questione di legittimità costituzionale.
ta del potere d’acquisto delle pensioni è un’emergenza e uno
È evidente che il giudice costituzionale non ha considerato in
dei nostri impegni prioritari.
maniera adeguata l’effetto economico di trascinamento che la
La parziale perequazione dei nostri trattamenti pensionisti-
sospensione della rivalutazione si porta per tutti gli anni suc-
ci non salvaguarda infatti il mantenimento del potere d’ac-
cessivi, ma si è reso conto solo delle evidenti conseguenze ne-
quisto. Pertanto, pur consapevoli delle difficoltà, continuia-
gative, riconoscendo che “reiterare misure di solidarietà ai ti-
mo e continueremo a lavorare per sensibilizzare politici e
tolari di pensioni medio-alte porterebbe a evidenti tensioni con
istituzioni sulla tutela di legittimi diritti di chi ha versato
gli invalicabili principi di ragionevolezza e proporzionalità
contributi per un’intera vita lavorativa e oggi si ritrova con
perché le pensioni, sia pure di maggiore consistenza, potreb-
pensioni che negli anni hanno drammaticamente perso in
bero non essere sufficientemente difese in relazione ai muta-
potere d’acquisto.
menti del potere d’acquisto della moneta”.
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Manageritalia contributiva. L’articolo di Alber-
la Camera a metà febbraio ha mes-
voro al Senato, dopo aver ricorda-
to Brambilla pubblicato a pagina
so insieme diversi progetti di leg-
to che al Senato non sono ancora
12 contiene una sintesi approfon-
ge sulla reversibilità e che si sta la-
stati adottati provvedimenti legi-
dita del suo intervento.
vorando a una riorganizzazione
slativi significativi, ha espresso la
Giuliano Cazzola, deputato Pdl e
complessiva della materia. Il par-
necessità di inquadrare il nodo-
vicepresidente Commissione la-
lamentare, infine, ha richiamato
pensioni in un contesto più gene-
voro alla Camera, ribadendo la
l’attenzione sulle difficoltà di
rale di riforme. Treu è convinto
convergenza di intenti con le or-
adottare riforme strutturali capa-
che non si possa affrontare la que-
ganizzazioni della dirigenza, ha
ci di coniugare le esigenze della
stione previdenziale a prescinde-
citato alcuni dei provvedimenti di
previdenza con quelle del welfare
re dal contesto economico e socia-
e del mercato del lavoro.
le dell’Italia, caratterizzato dalla
Anche Nedo Poli, deputato Udc e
mancata crescita della ricchezza
membro della Commissione lavo-
del paese (il reddito degli italiani
ro alla Camera, ha sostenuto che i
è rimasto ai livelli di 10 anni fa) e
problemi delle pensioni richiedo-
dal progressivo invecchiamento
no soluzioni organiche e che non
della popolazione.
si può affrontare la situazione con-
Alessia Mosca, deputata Pd e
tinuando ad adottare tagli di spe-
membro della Commissione lavo-
sa lineari. Dopo aver sottolineato
ro alla Camera, ha invitato ad af-
In materia previdenziale, l’Italia deve cambiare mentalità, valorizzando i propri punti di forza e mettendo insieme i contributi dei diversi attori in scena
frontare la questione in prospettiva, non pensando cioè soltanto ai pensionati ma anche ai tanti giovani senza lavoro. Mosca propone di sperimentare nuove formule per capire se è possibile coniugare le esigenze dei pensionati di oggi con quelle della maggior parte dei giovani che, con i loro percorsi lavorativi discontinui, avranno al momento della pensione ingenti “buchi contributivi”. Prima degli interventi conclusivi di Marco Perelli Ercolini, vicepre-
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cui si auspica l’approvazione, co-
la sua volontà di lavorare in un’ot-
sidente vicario di Federspev, e di
me quello presentato dall’onore-
tica bipartisan sull’argomento,
Silvestre Bertolini, è salito sul
vole Giancarlo Mazzuca sulla pe-
Poli ha concluso il suo intervento
palco per un breve saluto Giorgio
requazione e il progetto di legge
con una riflessione sulle cause del
Ambrogioni, presidente di Feder-
bipartisan presentato insieme al-
mancato decollo del secondo pila-
manager, testimoniando l’unione
l’onorevole Treu per introdurre la
stro previdenziale e le conseguen-
con cui tutte le organizzazioni di
flessibilità dell’età di pensiona-
ze del fenomeno sui giovani.
rappresentanza della dirigenza
mento. Cazzola ha inoltre spiega-
Tiziano Treu, deputato Pd e vice-
italiane seguono le questioni pre-
to che la Commissione lavoro del-
presidente della Commissione la-
videnziali.
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Sempre in tema di perequazione...
nito per penalizzare i soggetti economicamente più deboli, in
A fine 2010 ha perso vigore la norma del 2007 che aveva mo-
particolare le donne (ben l’88%) che sono le principali utiliz-
dificato in meglio le percentuali di rivalutazione automatica
zatrici di tale prestazione.
delle pensioni per il triennio 2008-2010. Dal 1° gennaio 2011
Abbiamo pertanto formulato una proposta legislativa finaliz-
sono tornate in vigore le tre fasce di rivalutazione dei tratta-
zata ad aumentare il reddito familiare dei superstiti. La pro-
menti pensionistici in luogo delle più favorevoli fino al 2010.
posta è già stata sottoposta all’esame della presidenza della
Abbiamo scritto ai ministri dell’Economia e del Lavoro per
Commissione lavoro della Camera e confluirà, insieme ad al-
rendere strutturale il meccanismo in vigore negli ultimi tre
tri disegni di legge, nel testo unificato che sarà elaborato dal-
anni e abbiamo presentato un emendamento al “decreto mil-
la Commissione.
leproroghe” appoggiato dai senatori Valditara, Baldassarri e
Certo, sono necessari alcuni ripensamenti al sistema pensio-
Viespoli, che però non ha superato il vaglio della Commis-
nistico alla luce soprattutto del progressivo invecchiamento
sione bilancio perché comportava maggiori oneri per la fi-
della popolazione e a un necessario potenziamento della re-
nanza pubblica, nonostante noi avessimo indicato una co-
te pubblica di protezione sociale. Vorremmo però un sistema
pertura.
non solo economicamente sostenibile e solido ma anche giu-
Il legislatore deve assolutamente intervenire. Questo meccani-
sto. Con l’invecchiamento della società, bisognerà lavorare di
smo di parziale perequazione ha tolto negli anni a tutti i pen-
più e creare un sistema flessibile, magari introducendo una
sionati cifre importanti. Quanto si percepisce di pensione di-
“forchetta” di età pensionabili, per esempio tra i 62 e i 67 an-
viene sempre più inadeguato per far fronte al costo della vita.
ni. Età rigide di pensionamento mal si conciliano con le esigenze dell’economia, con il rischio di creare distorsioni, co-
Decurtazione ingiusta delle pensioni di reversibilità
me i prepensionamenti. Pertanto, per quanto riguarda il mo-
Chiediamo inoltre di intervenire sulla normativa dei tratta-
mento di accesso al pensionamento, riteniamo non dovrebbe
menti pensionistici ai superstiti.
essere imposto per legge ma costituire una libera scelta dei la-
È nostra intenzione evidenziare e denunciare l’iniquità delle
voratori.
decurtazioni a cui sono sempre più spesso soggetti i trattamenti pensionistici di reversibilità, considerando che al gior-
Uno sguardo al futuro
no d’oggi in quasi tutte le famiglie entrambi i coniugi lavo-
La sostenibilità del sistema previdenziale è legata alla cre-
rano e saranno quindi titolari di un reddito da pensione. E
scita del paese. E se il paese non cresce le risorse diminui-
ciò senza tenere conto del notevole contributo economico che
scono, rendendo impossibile attuare interventi significativi.
i titolari di pensione e le loro aziende hanno versato allo Sta-
Ne siamo coscienti. E per questo siamo molto preoccupati.
to durante l’intera attività lavorativa. La pensione di reversi-
Non solo per noi ma anche per i nostri figli, per i nostri ni-
bilità non è assistenza ma frutto di contributi versati dai tito-
poti e per le generazioni future. Ribadiamo comunque la ne-
lari di pensione.
cessità di stabilire una maggiore corrispettività tra le contri-
Da alcuni anni, purtroppo, nell’applicazione della normativa
buzioni versate e le conseguenti prestazioni. Al momento
dei trattamenti pensionistici ai superstiti sono intervenute di-
non è così. Vogliamo invertire la rotta. E fare in modo che si
storsioni e penalizzazioni che oggi la rendono spesso iniqua e
possa recuperare, almeno in parte, quanto perso con l’au-
quasi incapace di integrare adeguatamente il reddito di chi
mento del costo della vita. Nonostante le difficoltà del mo-
perde un coniuge e improvvisamente deve affrontare il resto
mento, comunque, auspichiamo che il legislatore possa tro-
della vita da solo anche dal punto di vista reddituale. L’intro-
vare le giuste risposte alle legittime aspettative di chi – co-
duzione dei limiti alla cumulabilità dei trattamenti pensioni-
me noi – ha sempre cercato di dare il massimo nella propria
stici ai superstiti con i redditi del beneficiario è stata dettata da
azienda o nella propria amministrazione, contribuendo al
esigenze di contenimento della spesa pensionistica, ma ha fi-
benessere e alla crescita del paese.
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Wellness organizzativo
PROGETTARE L’ARMONIA Il ruolo di imprenditori e manager per favorire la cooperazione e il benessere nell’ambiente di lavoro. Per massimizzare la performance d’impresa bisogna lavorare sulla progettazione organizzativa: servono complementarietà, flessibilità e spirito d’iniziativa
L’
IMPRESAÈ UNACREATURADELLAMODERNITÀ che si afferma in parallelo alla diffusione, a partire dal XV secolo, di quel modello di ordine sociale che è l’economia di mercato, costituendone un pilastro fondamentale. Ma chi è l’imprenditore, termine usato per la prima volta dall’economista irlandese
Richard Cantillon nel 1730? Sono tre le caratteristiche fondamentali che contraddistinguono questa figura: la propensione al rischio, la capacità di innovare e l’ars combinatoria (arte della combinazione). L’imprenditore è un soggetto che ama il rischio, ovviamente calcolato. Questo significa che si muove all’azione non conoscendo ancora quale sarà l’esito della sua attività. È un po’ come l’esploratore che avanza nel territorio pur non disponendo della mappa. Il burocrate deve invece applicare una procedura di cui deve essere a conoscenza prima ancora che inizi il suo lavoro. L’imprenditore ha la capacità di innovare, quindi non è tale se si limita a replicare quanto è stato realizzato da altri. È dunque un soggetto che concorre a dilatare la frontiera delle possibilità produttive. In questo senso è un agente del mutamento. E quest’ultimo può riguardare il prodotto (innovazione di prodotto), il processo produttivo (innovazione di processo) e l’organizzazione interna (innovazione organizzativa). In buona sostanza, l’imprenditore è il soggetto che riesce a gettare un ponte tra i luoghi in cui si produce la conoscenza e la sua applicazione nell’impresa, dove si trasforma in avanzamento tecnologico. Infine, come il direttore d’orchestra, l’imprenditore deve conoscere e mettere in atto l’ars combinatoria, ossia le capacità, i pregi e i difetti dei suoi col-
Stefano Zamagni
laboratori per organizzare il processo produttivo in maniera tale da favorire l’armonia delle azioni individuali. Obiettivo armonia Quando l’imprenditore difetta di questa arte, l’impresa diviene luogo di conflittualità, più o meno accesa. Si badi che quella della capacità di com-
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binazione è un’arte e non una tec-
integrale, che più di altre favori-
menti devono sussistere, in qual-
nica che si può apprendere da un
scono l’intraprendenza e l’atteg-
che modo e grado, nella funzione
qualche manuale di istruzioni.
giamento nei confronti del rischio.
imprenditoriale.
Chiaramente, le caratteristiche in-
Allo stesso tempo ci sono sistemi
dicate sono variamente presenti, e
sociali che più di altri favoriscono
Le due facce dell’interdipendenza
in varia misura, negli imprendito-
l’ars combinatoria nelle imprese: è
Perché, soprattutto oggi, è così im-
ri del mondo reale. Infatti ci sono
praticamente impossibile realiz-
portante insistere sull’ars combi-
quelli di successo e quelli no. Ciò
zare l’armonia nell’impresa se nel-
natoria? Perché ogniqualvolta
dipende da una pluralità di fatto-
l’economia persistono pesanti di-
persone diverse svolgono compi-
ri, di natura sia oggettiva sia sog-
seguaglianze nella distribuzione
ti tra loro interdipendenti, a segui-
gettiva. Ad esempio, ci sono cul-
del reddito e della ricchezza.
to della divisione del lavoro, nasce
ture come quelle fondate sull’idea
Quello che è importante tenere
un problema di coordinamento.
di sviluppo e di progresso umano
presente è che tutti e tre questi ele-
L’interdipendenza può avere du-
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Wellness organizzativo plice natura: tecnologica o strate-
Le sfide per il manager
la struttura per mettersi in luce sot-
gica. Nel primo caso, sono le carat-
Come noto, il senso proprio della
to il profilo dell’iniziativa non coo-
teristiche stesse del processo pro-
progettazione organizzativa è
peri o addirittura boicotti gli altri
duttivo a fissare le modalità del
quello di rendere l’organizzazio-
elementi. E viceversa, può accade-
coordinamento. L’esempio tipico
ne la più idonea possibile ad at-
re che qualcuno, per amore dello
è la catena di montaggio e, più in
tuare le strategie definite dal con-
spirito di cooperazione, rinunci ad
generale, il sistema tayloristico,
siglio di amministrazione. Que-
affermare i propri talenti e quindi
noto come scientific management.
sto a dire che la struttura deve se-
soffochi la propria creatività.
Nella fabbrica o nell’ufficio fordi-
guire la strategia e non viceversa,
Ebbene, funzione specifica del
sta, il coordinamento è presto rea-
come spesso accade.
manager è quella di provvedere
lizzato: la gerarchia e un sistema
Sono tre i principi cardine che val-
alla progettazione organizzativa,
di incentivi/punizioni bastano al-
gono ad assicurare l’adattamento
così da rendere l’organizzazione
la bisogna.
tra strategia e struttura organizza-
idonea a massimizzare la perfor-
La realtà di oggi, invece, è domi-
tiva.
mance dell’impresa. Dirigente è
Il primo è la complementarità tra
chi sa gestire, in modo efficiente
variabili organizzative. Ciò acca-
ed efficace, un gruppo di lavoro.
de quando l’azione di una varia-
Ogni dirigente ispira la propria
bile aumenta il beneficio o il van-
leadership a un suo particolare
taggio dell’azione delle altre va-
stile, che riflette sia la sua perso-
riabili. La complementarità fa sì
nalità sia il suo sistema di valori.
Dirigente è chi sa gestire, in modo efficiente ed efficace, un gruppo di lavoro
che il valore dell’effetto comples-
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sivo sia superiore alla somma de-
I principi
nata dall’altro tipo di interdipen-
gli effetti delle singole variabili.
di organizzazione comuni
denza, quella strategica, che signi-
Il secondo è la flessibilità. Un si-
Vi sono tuttavia alcuni principi di
fica che il comportamento di cia-
stema organizzativo è flessibile
organizzazione comuni a ogni
scun componente dell’organizza-
quando, cambiando (o venendo a
funzione dirigenziale. Tra questi,
zione dipende, in buona parte,
mancare) un elemento della strut-
la tensione a superare la logica
dalle sue aspettative circa le inten-
tura, non ne viene compromessa
del “compito” a favore di una
zioni e le motivazioni degli altri.
la performance. È rigido in caso
prospettiva di lavoro a obiettivo.
In tali casi, il coordinamento è un
contrario (si pensi alla catena di
Ciò postula, da parte del dirigen-
meeting of mind (un incontro di
montaggio).
te, la capacità di gestire, insieme
menti) per dirla come l’economi-
Il terzo è lo spirito di iniziativa e di
al capitale economico, la crescita
sta americano, premio Nobel,
cooperazione. Lo spirito di inizia-
del capitale relazionale interno al
Thomas Schelling e ciò per signi-
tiva dice dell’attitudine all’intra-
gruppo.
ficare che se non si conoscono le
prendenza e della capacità di agire
Il dirigente leader, cioè autorevo-
motivazioni che spingono le per-
senza dover discutere ogni detta-
le, promuove dunque un clima di
sone ad agire, difficilmente l’im-
glio con il superiore gerarchico.
lavoro positivo e armonioso, faci-
presa potrà avere successo. Ecco
Per cooperazione si intende la ca-
lita processi di espressione e con-
perché oggi si va parlando di hu-
pacità di porre in atto comporta-
divisione di competenze, attiva e
manistic management e si va sugge-
menti finalizzati alla promozione
diffonde uno stile di comunica-
rendo di ritornare al modello del-
degli obiettivi comuni.
zione trasparente, riduce la di-
la “bottega leonardesca”.
Può accadere che un elemento del-
stanza gerarchica con i suoi colla-
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Stefano Zamagni è docente al Johns Hopkins Bologna Center, la sede europea della Scuola di studi internazionali (Sais) della Johns Hopkins University di Washington D.C., da sempre tra i più importanti centri di studi internazionali al mondo e una delle nove scuole della Johns Hopkins University di Baltimora. Fondato nel 1955, il Bologna Center offre a studenti laureati di tutto il mondo un programma post-laurea per conseguire un master nel campo delle relazioni internazionali secondo gli standard di istruzione americani. È infatti l’unico istituto post-universitario statunitense di perfezionamento dello studio delle relazioni internazionali in Europa ed è riconosciuto come il più rilevante e prestigioso centro universitario americano in Italia. Il curriculum accademico si concentra su tre aree principali: economia internazionale, relazioni internazionali e studi europei e comparati. Il Bologna Center offre corsi in varie aree. La lingua ufficiale di insegnamento è l’inglese e il sistema di inse-
gnamento si ispira al metodo statunitense con classi poco numerose impostate secondo il modello americano di seminari informali aperti al dialogo tra professori e alunni. L’accesso al programma è riservato ai migliori studenti internazionali e ogni anno il rigoroso processo di selezione ammette circa 190 laureati di 35 nazionalità diverse. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.jhubc.it.
boratori, sostiene forme di condi-
In tale ottica, il dirigente è perso-
visione e responsabilizzazione
na-squadra più che individualità
aperte e flessibili.
auto-centrata.
C’è poi la tensione verso un ma-
Infine, c’è la condivisione delle
nagement partecipativo, le cui
esperienze, che fa crescere l’identi-
peculiarità non sono solo legate
tà del gruppo perché consente alle
al ruolo gerarchico, ma alle capa-
persone di sentirsi sia protagoniste
cità di dialogo e tolleranza positi-
sia di riflettersi l’una nell’altra, at-
va nei confronti delle diversità. Il
tivando preziosi processi di ap-
dialogo è tra i più importanti
prendimento. La condivisione del-
strumenti manageriali, anche se
le esperienze postula momenti
può essere inizialmente scomo-
strutturati di narrazione e confron-
ve le persone scoprono di essere
do, perché le mappe cognitive e i
to. Essa, inoltre, nel gioco delicato
non solamente rispettate ma an-
codici simbolici delle persone so-
di scambio, rinforza il senso di ap-
che aiutate a crescere, è il fine ul-
no diversi. Ma una gestione par-
partenenza, migliora le abilità rela-
timo di una progettazione orga-
tecipativa permette alle compe-
zionali, sostiene e premia le capa-
nizzativa post-taylorista, che in
tenze individuali di crescere e di
cità di supporto reciproco.
quanto tale è in grado di racco-
esprimersi. Infatti, libertà perso-
In buona sostanza, mirare a ren-
gliere le nuove sfide competitive
nale e obiettivi comuni incorag-
dere l’ambiente di lavoro un luo-
che la globalizzazione va ponen-
giano responsabilità e coerenza.
go “felicitante”, un luogo cioè do-
do con insistenza crescente.
Ogni dirigente ispira la propria leadership a un suo particolare stile, che riflette sia la sua personalità sia il suo sistema di valori
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AZIENDE, ADEMECU
PER LA F
Le condizioni per creare il migliore ambiente dove si vorrebbe lavorare, ovvero quando il profitto si sposa con la soddisfazione dei nostri collaboratori
D
A TEMPO SI DISCUTE DI INSERIRE NEL CONTEGGIO DEL PIL NON SOLO ARIDE CIFRE ma parametri di qualità della vita. Qualcuno ha coniato il termine di pil della felicità. Forse è un’esagerazione, ma non c’è dubbio che concepire uno stato o anche l’impresa solo per il suo bilancio eco-
nomico-finanziario non regge più. Per questo si parla di benessere e di nice company. Il campo da gioco è cambiato, ma anche i giocatori, il gioco stesso e le sue regole sono cambiate. Per recitare di nuovo la parte da protagonista, anche l’impresa deve cambiare, modificando i paradigmi su cui aveva costruito le sue fortune. È una rinascita dell’impresa secondo un modello assolutamente imperfetto e parziale, che qui viene proposto, il modello del wellness organizzativo e della “nice company”. Un nuovo modello: la nice company
Walter Passerini e Marco Rotondi
L’impresa è un organismo vivente, che trae il suo sviluppo dalle continue relazioni con l’ambiente. La longevità dell’impresa è funzione del cambiamento e della ricerca di un equilibrio tra le risorse interne e quelle esterne. Le imprese e i loro manager oggi sono nell’occhio del ciclone. La rappresentazione delle imprese e dei loro leader dopo la crisi ricorre a toni apocalittici e mostruosi. Le corporation sono spesso il capro espiatorio per colpe che riguardano tutti i sistemi e che si diffondono a tutto il tessuto imprenditoriale. La competizione è un gioco a somma zero, per non dire negativa. Mors tua vita mea sembra essere lo slogan della concorrenza. È ormai evidente a tutti che si può uscire dalle crisi non reiterando vecchi percorsi, ma trovando nuovi modelli, nuovi paradigmi, nuovi modi di essere e di agire, nelle imprese e tra le imprese e il mondo. Qualche tempo fa venne coniato il termine “neo-management” per indicare l’insieme delle innovazioni necessarie. Oggi viene proposto il neologismo “nice company”. È un termine difficile da tradurre in italiano. Nel dizionario di inglese, “nice” viene tradotto con bello, grazioso, attraente,
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CUM
FELICITÀ amichevole, affabile, gradevole, piacevole, simpatico, cortese, gentile, premuroso. Nice company è l’impresa o l’organizzazione che rende concrete e visibili tutte que-
dei clienti e risultati socialmente
ste qualità.
utili). Vale a dire, la produzione dei
Nice company è una bella a-
profitti di un’impresa e la soddi-
zienda, un buon posto dove lavo-
sfazione delle persone che vi lavo-
rare. Un’azienda etica, responsa-
rano non sono più posti in alterna-
bile, piacevole, rispettosa dell’am-
tiva, ma rappresentano due aspet-
biente e delle persone, un’azienda
ti imprescindibilmente collegati
attraente per le risorse umane e
l’uno all’altro. Senza profitti non è
per tutti gli altri soggetti economi-
possibile raggiungere la soddisfa-
ci e istituzionali.
zione dei lavoratori, ma senza la
che, circa nello stesso periodo, ab-
soddisfazione i profitti hanno le
biamo visto realizzare alla Semco;
Per riuscirci davvero
gambe corte.
con una differenza, però, per
Organizzare diversamente le a-
Detto questo, il resto diventa una
Welch l’unico scopo perseguito
ziende per renderle buoni luoghi
questione tecnica: come e che co-
era migliorare la redditività del-
di lavoro: è la sfida che abbiamo
sa fare per riuscirci davvero? Sen-
l’impresa; poco importava della
davanti. Ma questo rappresenta
za questo passaggio, però, tutte le
crescita dei dipendenti, dello svi-
solo l’aspetto organizzativo, di at-
cose, anche belle, che un’organiz-
luppo delle loro competenze, del-
tuazione di una politica, di una
zazione può creare, possono esse-
l’aumento della loro autonomia,
scelta strategica che deve essere già
re facilmente fraintese o strumen-
del miglioramento della loro sod-
stata fatta a monte: trasformare
talizzate.
disfazione e felicità; tutte cose
l’obiettivo primario della nostra
Alla General Electric degli anni
queste che, invece, erano ritenute
impresa dal semplice “fare profit-
Ottanta Jack Welch riorganizzava
fondamentali alla Semco, gene-
ti” (o meglio fare profitti produ-
l’azienda facendo alcune cose (di-
rando così una forza di spinta ben
cendo la soddisfazione dei clienti e
minuzione dei livelli gerarchici,
diversa verso la realizzazione dei
risultati socialmente utili) al “crea-
lavoro per processi, aumento del-
cambiamenti richiesti.
re ambienti dove si possa lavorare
la partecipazione, open space, ho-
Questa piccola-grande differen-
con piena soddisfazione produ-
mework, politiche di outsourcing
za, cioè quello che risulta essere lo
cendo profitti” (e soddisfazione
e spin off…) molto simili a quelle
scopo ultimo per cui un’azienda
La sfida è organizzare diversamente le aziende per renderle buoni luoghi di lavoro
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Wellness organizzativo / 2 re un senso diverso e un valore
zione quotidiana delle persone,
aggiunto ben maggiore a tutto
aumentandone la soddisfazione e
quanto verrà poi effettivamente
la motivazione, dall’altro mobilita
realizzato dall’azienda, sapendo
risorse nuove e abbondanti per lo
però fin dall’inizio che sarà un
sviluppo delle persone e del busi-
percorso lungo e difficile, ma fo-
ness aziendale.
riero di grandi risultati umani e
Affinché un ambiente organizza-
di business.
tivo possa essere capace di generare queste esperienze multidi-
Gli ambiti prioritari
mensionali di soddisfazione sul
Come e che cosa fare per creare un
lavoro, oltre ad avere un’atten-
ambiente psico-fisico-organizza-
zione costante sui diversi piani su
tivo-relazionale tale da produrre
cui si svolge l’esperienza di lavo-
soddisfazione e benessere (se non
ro deve anche prevedere e realiz-
felicità) nelle persone che lavora-
zare tutto un insieme di attività
no nella e per l’azienda lungo tut-
strutturate e progetti aziendali
to il suo processo di business?
che coprano, in vario modo, tutti
Chiamiamo un ambiente di que-
i principali domini della perce-
sto tipo wellness organizzativo.
zione di soddisfazione e felicità
La caratteristica principale, allo-
delle persone sul lavoro. Questi
ra, di un’azienda che vuole realiz-
domini li abbiamo così raggrup-
zare un proprio wellness organiz-
pati e sintetizzati: work learning
zativo è quella di riuscire a creare
place; leadership; relationship;
un’esperienza multidimensiona-
ergonomics; welfare aziendale;
in realtà realizza un progetto, le
le di benessere sul lavoro per i
Hr process e work life balance.
persone la sentono, la compren-
propri dipendenti. Multidimen-
La realizzazione di un’esperienza
dono e poi si adeguano.
sionale vuol dire che le persone
di soddisfazione multidimensio-
Tutti i discorsi che vengono fatti
hanno molteplici sensazioni (sul
nale sul lavoro presuppone quindi
sui valori aziendali forse, in real-
piano psicologico, fisico, organiz-
che in azienda tutti questi diversi
tà, vogliono significare proprio
zativo-strutturale e relazionale) e
domini vengano in qualche modo
questo: “Che cosa un’azienda, se-
differenti situazioni sul lavoro
presidiati. Questo, insieme alla
condo i suoi dipendenti, mette
(cioè secondo varie “logiche di
percezione che nello scopo origina-
davanti a tutto quando deve fare
senso” o “domini”), che produco-
rio perseguito dall’impresa vi sia al
delle scelte scomode?”. Dalla ri-
no risultati e rappresentazioni
primo posto “perseguire il benes-
sposta che i lavoratori danno a
mentali coerenti e congruenti con
sere dei propri dipendenti”, confe-
questa domanda dipende la loro
la creazione di una sensazione di
risce alle iniziative realizzate un ef-
identificazione dei valori azien-
piena soddisfazione.
fetto globalizzante gestaltico, che
dali; non dalla lettura delle carte
Abbiamo già visto come il valore
lo rende capace di modificare la
aziendali dei valori che ufficial-
aggiunto che si crea da un’espe-
percezione delle persone rispetto
mente vengono comunicate dai
rienza multidimensionale di be-
alla propria esperienza di lavoro
vertici. Allora il primo passo è fa-
nessere sul lavoro produce da un
che altrimenti risulta spesso essere
re una scelta che permette di da-
lato nuovi significati all’occupa-
“negativa a priori”.
La produzione dei profitti e la soddisfazione delle persone rappresentano due aspetti imprescindibilmente collegati
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EDIZIONE 2011
“Conoscere non è abbastanza; bisogna mettere in pratica ciò che sappiamo. Nemmeno volere è abbastanza; bisogna fare.”
(Johann Wolfgang Goethe)
ALLA RICERCA DELLE ERLE
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orse è proprio in queste parole di Goethe una delle principali differenze tra un manager e un manager straordinario, tra un’impresa e un’ottima impresa, tra un esperto di formazione e un grande formatore. Forse è proprio questa una delle principali e tante differenze tra la normalità e l’eccellenza.
F
Noi siamo alla ricerca di chi ha saputo superare le barriere della normalità per entrare nella dimensione dell’eccellenza, rendendo il “sapere” e il “volere” pratiche quotidiane su cui basare il proprio lavoro e la propria vita. Goethe non ce ne vorrà se a queste aggiungia-
mo il “sentire”, inteso come capacità di cogliere le emozioni e i bisogni più nascosti del mondo, e il “pensare”, inteso come volontà di generare idee capaci di aprire nuove strade o innovare quelle già esistenti. Siamo alla ricerca di perle di eccellenza, troppo spesso nascoste nel “dietro le quinte” del loro lavoro o della loro famiglia, umilmente lontane dai riflettori, intente a mettere in pratica conoscenza, concentrate nel fare, impegnate nel sentire e determinate a pensare. Manageritalia, Confcommercio e Cfmt sono alla ricerca di queste perle per celebrare e riconoscere di fronte a tutti le loro qualità.
PER FARLO ABBIAMO BISOGNO DI TE. CONOSCI UN MANAGER ECCELLENTE? Parlaci di lui o di lei. Raccontaci la sua storia e perché è eccellente. Potrai premiarlo tu stesso in occasione della VI edizione del Premio Eccellenza Lido Vanni che si terrà a Milano il 18 novembre 2011.
Il Premio
Lido Vanni
Nasce nel 2000 per riconoscere ai manager (dirigenti, quadri e professional iscritti a Manageritalia) il valore espresso ai massimi livelli di eccellenza professionale, culturale, associativa e sociale, o espressi in atti di grande rilevanza umana; alle imprese (iscritte a Confcommercio) la loro capacità di innovare, sviluppare e contribuire all’economia terziaria del nostro paese; ai professionisti della formazione (partner del Cfmt) il ruolo di “generatori” delle managerialità di oggi e di domani.
Il Premio Eccellenza è intitolato a Lido Vanni, uomo di elevato spessore manageriale, culturale ed etico. Impegnato con responsabilità di prestigio nella nostra Associazione. Uomo garbato ed elegante nel suo dire ma determinato, riuniva in sé le doti del vero manager, autorevole e, nel contempo, profondamente rispettoso degli altri. Grande studioso e scenarista ha collaborato per anni alla nostra rivista con pezzi indimenticabili, con una capacità fuori dal comune di guardare avanti, di prevedere. Fu uno dei primi, in Italia, molto tempo prima dell’inferno di “mani pulite”, a richiamare i manager italiani a ristabilire un dialogo morale e ad approfondire i tempi dell’etica anche e soprattutto nel business. Nella nostra Organizzazione ha profuso e testimoniato intelligenza, creatività, forza propositiva, ragionevolezza, ironia, idee anticipatrici. Queste soprattutto: stimoli, sfide, anche utopia, conoscenza, la concezione di un’organizzazione dei dirigenti avanzata, europeistica, “sprigionatrice” di cultura manageriale, di valori etici. Ecco perché il premio è intitolato a lui.
Chi può segnalare i manager. E come Colleghi, familiari o aziende in cui lavorano. Le segnalazioni dovranno essere consegnate alla propria Associazione territoriale entro e non oltre il giorno 15 luglio 2011 secondo le modalità indicate nel regolamento (vedi punto 6). Tra tutte le segnalazioni pervenute una giuria composta da personaggi di spicco del management, della cultura e dell’economia indicherà i vincitori.
PREMIO ECCELLENZA LIDO VANNI. SOLO I MIGLIORI
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REGOLAMENTO DEL PREMIO ECCELLENZA “LIDO VANNI” (APERTO AI MANAGER ISCRITTI A MANAGERITALIA)
1. CANDIDATI
6. MODALITÀ DI ADESIONE
Tutti gli associati Manageritalia (dirigenti, quadri e professional).
I manager, solo se iscritti a Manageritalia, possono essere segnalati da: 䡵 familiari dei dirigenti, quadri e professional associati a Manageritalia; 䡵 dirigenti, quadri e professional associati a Manageritalia; 䡵 aziende aderenti ai settori contrattuali rappresentati da Manageritalia (commercio, trasporti, alberghi, agenzie marittime, magazzini generali).
2. RICONOSCIMENTI Saranno premiati dirigenti, quadri e professional che, all’interno di una lista di finalisti, si sono distinti per essere stati promotori o attori, in diverse aree di competenza, di attività o realizzazioni di elevato significato e spessore, tali da poter essere considerate a livello di assoluta eccellenza. Le aree di competenza che saranno prese in considerazione per l’assegnazione del premio sono: 䡵 professionale; 䡵 sociale; 䡵 culturale; 䡵 associativa; 䡵 atti e gesti di grande rilevanza umana.
Le schede dovranno pervenire entro il 15 LUGLIO 2011 alle Associazioni territoriali: consegnate personalmente, via fax, tramite posta oppure via mail a premio.eccellenza@ manageritalia.it
7. SCHEDA DI SEGNALAZIONE
3. PREMI
Le candidature devono essere presentate utilizzando la scheda di segnalazione riportata qui a fianco, pubblicata sui volantini distribuiti nelle Associazioni territoriali e scaricabile dal sito www.manageritalia.it. La scheda dev'essere compilata in tutte le sue parti.
Il premio è costituito da una realizzazione di pregio il cui valore simbolico trascende il valore economico.
8. MOTIVAZIONE
4. GIURIA La giuria sarà composta da personaggi di spicco del mondo del management, della cultura e dell’economia. Il giudizio della giuria sarà insindacabile e inappellabile. La giuria avrà il compito di scegliere, fra tutte le schede di segnalazione pervenute, quelle ritenute idonee a partecipare alla fase finale e tra queste indicare i vincitori. Il numero dei vincitori potrà variare su indicazione della giuria. Potranno essere assegnati premi alla memoria.
4. COMUNICAZIONE All’iniziativa verrà dato particolare risalto su Dirigente, la rivista di Manageritalia, e sugli altri organi di informazione.
5. CERIMONIA DI PREMIAZIONE La cerimonia di premiazione si terrà a Milano, il 18 novembre 2011, in una location da definire. I vincitori si impegnano a garantire la loro presenza alla cerimonia di premiazione. L’adesione all’iniziativa è gratuita. La serata è a sfondo benefico. 38
La segnalazione della candidatura potrà essere fatta utilizzando l'apposita scheda di segnalazione (vedi punto 7).
MARZO 2011
Alla scheda di segnalazione va aggiunta una motivazione di massimo due cartelle dattiloscritte. È gradito l’inserimento di dati e informazioni significativi circa l’attività del manager segnalato. Schede di segnalazione pervenute prive di motivazione non saranno prese in considerazione.
9. MODALITÀ DI INVIO Scheda e motivazione dovranno essere consegnate, inviate per fax o via posta all’Associazione territoriale dove il manager segnalato risulta iscritto, oppure inviate via mail a premio.eccellenza@manageritalia.it. Saranno ammesse le segnalazioni pervenute entro e non oltre il 15 luglio 2011.
10. SEGRETERIA DEL PREMIO La segreteria del Premio Eccellenza ha sede presso Manageritalia Servizi Via Stoppani, 6 - 20129 Milano Per informazioni: Tel. 0229516028 - Fax 0229516093 premio.eccellenza@manageritalia.it oppure contattare la propria Associazione territoriale.
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Scheda di segnalazione PREMIO ECCELLENZA 2011 Da consegnare personalmente, spedire via fax o inviare per posta. È possibile anche compilare la scheda online sul sito www.manageritalia.it e inviarla via email, unitamente alla motivazione, all’indirizzo premio.eccellenza@manageritalia.it
ENTRO IL 15 LUGLIO 2011
DATI SEGNALATO
Indica di seguito i dati che riguardano il manager associato da te segnalato e i tuoi dati nella sezione “dati segnalatore”. Unisci, per un massimo di due cartelle dattiloscritte, la motivazione della segnalazione che sarà esaminata dalla giuria ai fini della selezione dei vincitori. Ricordati di apporre la data e la firma.
Nome
Cognome
Tel. ab.
Tel. uff.
Fax
Associato Manageritalia dal
Card n.
Cell.
Azienda (se associato in servizio) Settore merceologico Funzione svolta (se associato in servizio)
Indirizzo azienda (se associato in servizio) Via
Località
Cap
Prov.
Via
Località
Cap
Prov.
Nome
Cognome
Tel. ab.
Tel. uff.
Fax
Associato Manageritalia dal
Card n.
DATI SEGNALATORE
Indirizzo abitazione
Cell.
Azienda (se associato in servizio) Settore merceologico Funzione svolta (se associato in servizio)
Indirizzo azienda (se associato in servizio) Via
Località
Cap
Prov.
Località
Cap
Prov.
Indirizzo abitazione Via
Se familiare dell’associato segnalato Nome
Cognome
Grado di parentela
Recapito telefonico
Data Firma Per informazioni
segreteria Premio Eccellenza presso Manageritalia Servizi via Stoppani 6 - 20129 Milano - premio.eccellenza@manageritalia.it - tel. 0229516028 - fax 0229516093
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DAL DIARIO DI UN HEAD HUNTER Roberta Galli
U
Selezione: “privatisti” o concorso pubblico?
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MARZO 2011
Una testata nazionale esprime sdegno per un concorso di dirigenti pubblici con queste motivazioni: si stanno selezionando oltre 100 dirigenti “per titoli e colloqui”, il che significa analisi del curriculum e uno o due colloqui, in assenza di altri strumenti di selezione, come prove scritte e test. Nello specifico, non è chiaro quanto lo sdegno nasca dal sospetto che si tratti di un concorso “finto”, nel senso che essendo rivolto solo a candidature interne all’ente (anche per sanare una situazione pluriennale di blocco della pianta organica) e con esiti già predeterminati, questi certamente non sono legati alla qualità delle performance (altrimenti ci si sarebbe dovuti basare soprattutto sulle valutazioni…). Anche se così fosse, colpisce la sollevazione generale in merito al processo di selezione, che pare si sia concretizzata anche in interrogazioni parlamentari, ricorsi e altre reazioni collettive di questo genere: “Ma come? Si selezionano dirigenti sulla base di un cv e di un colloquio soltanto?”. Questo mi ha portato a riflettere sul concetto del concorso pubblico, quello “completo” intendo (con cv, prove scritte e orali, eventuali prove pratiche, test), così come tende a essere percepito nella mente dei più: cioè come il mezzo che assicura per eccellenza non solo la parità di accesso, la trasparenza e l’imparzialità, ma anche come quello che in assoluto dà più certezze di efficacia. Ma sarà proprio vero, a prescin-
dere da strumentalizzazioni e uso non corretto? Vorrei esprimere qualche dubbio in proposito, nell’accezione attuale e soprattutto per il mercato del lavoro qualificato (specialisti e manager). Infatti, se questo può essere uno strumento legittimo per grandi scremature di giovani, laddove cioè si tratti di misurare conoscenze e potenzialità, per le posizioni apicali si richiede soprattutto di apprezzare e valutare esperienze, competenze, motivazioni. Ma questi requisiti come si valutano? È chiaro che gli strumenti principali per queste valutazioni sono esattamente il curriculum e il colloquio, cui possono accompagnarsi test (non generici, ma accuratamente tarati sul job specifico e sulla specifica cultura organizzativa) e, più raramente, prove scritte. Unicità e consapevolezza Mi sembra cioè che nella scelta di un manager o di uno specialista debbano esistere anche nel mondo pubblico due fattori, normalmente presenti nelle imprese private: da un lato una certa “unicità” del ruolo che richiede una personalizzazione del profilo, dall’altro la consapevolezza che la scelta dei collaboratori significa anche assunzione di rischio e condivisione di responsabilità fra chi assume e chi viene assunto, con la conseguente forte rilevanza degli elementi motivazionali. In effetti, ricordo che in occasione di ricerche con committenza pubbli-
p i
head hunter
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Quando si fa un concorso pubblico l’esame di migliaia di candidati porta via così tanto tempo che i migliori non sono più disponibili
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ca o assimilabile (come le partecipate), al rigore della norma tesa soprattutto a garantire equità, abbiamo accompagnato il varo di strumenti ulteriori di valutazione assolutamente centrati sul profilo e soprattutto condivisi con il o i decisori. Questo non per promuovere l’uso della consulenza privata (ottime procedure di selezione vengono adottate anche all’interno di alcuni enti pubblici) ma per sottolineare il valore del fattore umano, inteso come competenza, capacità di assumere rischi ed essere responsabilizzati sui risultati rispetto al valore della procedura. Selezione dei residui Cito in chiusura una provocazione. Quando si fa un concorso pubblico con migliaia di partecipanti, l’esame di tutti porta via così tanto tempo che i candidati migliori, se sono davvero migliori, non sono più disponibili al termine del processo (che può durare anni e non solo mesi) perché hanno già trovato il lavoro che volevano: cioè si tratta di una selezione “alla meno” o “dei residui”. Perché allora in questi casi non tornare alla vecchia regola dell’estrazione a sorte, su un primo gruppo sufficientemente numeroso, effettuando al suo interno una selezione seria e in tempi ragionevoli? Al di là della provocazione: non esistono sistemi “giusti” per definizione e immutabili nel tempo, perché non possono offrire quella flessibilità/discrezionalità necessaria per le diverse situazioni.
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Intervista
PARTITE
IVA
UN SUCCESSO EDITORIALE E UN OBBLIGO FRANCESCO BOGLIARI
PROFESSIONALE
Manager editoriale e giornalista, è direttore del Giornale delle partite Iva, editore delle case editrici Mind e Metamorfosi e docente alla Luiss Guido Carli di Roma. È stato direttore di importanti case editrici di economia e management (Il Sole 24 Ore Libri,Sperling & Kupfer,Etas ) e dei periodici Espansione, L’Impresa, Business People.Ha curato il volume Il grande libro del cinema per manager (Etas, 2007).
Enrico Pedretti
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MARZO 2011
Ne parliamo con Francesco Bogliari, editore, giornalista ed esperto del mondo manageriale, che da alcuni mesi è alla guida della nuova rivista Il giornale delle partite Iva, mensile di informazione e divulgazione dei professionisti autonomi.
Le partite Iva in Italia stanno au-
Cosa serve, in termini di infor-
mentando, soprattutto in questi
mazioni, alle partite Iva?
tempi di crisi. Un trend colto
«Quello che pensiamo serva, e
dall’editoria, che con l’attenzio-
cerchiamo di dare con la nostra ri-
ne del Corsera e la nascita del
vista, è innanzitutto consapevo-
suo mensile lo sta cavalcando?
lezza dei problemi (in primis quel-
«Il fenomeno è sotto gli occhi di
li previdenziali, pensionistici e fi-
tutti. Quello autonomo è l’unico
scali), poi strumenti operativi per
segmento del mondo del lavoro in
risolverli, compresi quelli più
crescita e l’incremento è dato so-
spiccioli e quotidiani (dall’ammi-
prattutto da chi si trova a fare il
nistrazione alla finanza, all’infor-
professionista – in entrata perché
matica ecc.). Infine informazioni
giovane o in uscita perché “matu-
sulla dinamica della rappresen-
ro” – non per libera scelta. Il Cor-
tanza sui tre filoni: sindacati, asso-
riere della sera (che da oltre due an-
ciazioni, partiti politici».
ni dedica un importante spazio al-
Sotto sotto c’è anche l’idea di
l’argomento) e noi abbiamo capi-
dar voce a un movimento?
to che c’era un pubblico non ser-
«Qualcuno scherzando ha detto
vito da alcuna iniziativa editoria-
che io mi candido a creare un Par-
le specifica e abbiamo deciso di
tito per le partite Iva! Battute a
occuparcene: il quotidiano a livel-
parte (e comunque il Partito Iva –
lo più generale e noi con un appro-
si chiama così – è stato effettiva-
fondimento più tecnico».
mente creato a Milano nei mesi
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un commercialista di tutte le questioni fiscali e “arrangiarsi” – se il suo reddito lo consente – con polizze sanitarie private e pensioni integrative. E spesso inseguire il committente perché lo paghi... Ma soprattutto partita Iva o collaborazione non consentono né dal punto di vista reale né da quello legale una vera e propria presa in carico delle responsabilità, deleghe o azioni gestionali proprie di un dirigente». scorsi dal pubblicitario Sergio
ratteriale, psicologica, culturale.
Certo che se pensiamo di rida-
Cau e si presenterà alle prossime
Per diventarlo al meglio bisogna
re slancio alle aziende e all’eco-
elezioni amministrative), la no-
aggiornarsi senza sosta, potendo
nomia italiana e di aumentare
stra rivista vuole dare voce a chi
anche dedurre fiscalmente i costi
la loro scarsa managerialità
ha seri problemi di rappresentan-
della formazione, cosa che oggi
con il dirigente partita Iva andia-
za, soprattutto sul piano politico.
non è consentita dalle norme fi-
mo poco lontano o no?
Ha una funzione di supplenza, in
scali vigenti».
«Il discorso è sempre lo stesso: se
attesa che qualcuno decida di da-
Quale atteggiamento deve mu-
una persona vuole lavorare in
re voce a questo mondo in manie-
tare rispetto al lavoro dipen-
maniera effettivamente autono-
ra più robusta rispetto all’attuale
dente?
ma deve poterlo fare. Ma un vero
frammentazione».
«Sono due ambiti che devono ri-
dirigente lavora a tempo pieno
Professionalmente parlando,
manere indipendenti. La cosa peg-
per un solo committente: dov’è
questa è la situazione contrat-
giore sono i rapporti di dipenden-
l’autonomia? Le scorciatoie non
tuale del futuro o un ripiego
za mascherati da rapporto profes-
portano da nessuna parte».
alla disoccupazione?
sionale, le “finte” partite Iva».
«Chi vuole fare il professionista vero, cioè per scelta, deve essere messo nelle condizioni di farlo al meglio»
E il management dove andrà?
«Chi vuole fare il libero professio-
Tutto sommato, un manager
Come lo vede in ottica futura?
nista vero, cioè per scelta, deve es-
precario lo è per ruolo, è infatti
«Il management, in quanto intelli-
sere messo nelle condizioni di far-
sempre licenziabile. Cosa
genza di impresa, è una risorsa
lo, con protezioni almeno minime
cambia nel caso del manager
chiave. Per dirla con Carlo Catta-
di welfare che oggi non esistono.
con partita Iva?
neo, che 150 anni fa era più avanti
Stesso discorso per chi vuole fare
«Manca tutto il sistema di welfa-
di tanti nostri contemporanei, l’in-
l’imprenditore, il dirigente, il qua-
re che il contratto da dirigente ga-
telligenza e la volontà (due caratte-
dro o l’impiegato: deve poterlo fa-
rantisce: contributi, malattie, in-
ristiche tipiche della figura mana-
re in totale trasparenza di doveri e
fortuni, ferie, permessi, tredicesi-
geriale) sono fattori essenziali del-
di diritti, e quindi di contratti».
ma, tfr, senza parlare degli even-
lo sviluppo insieme e prima anco-
Insomma, partita Iva si nasce
tuali incentivi e benefit. Il mana-
ra del capitale, della terra e del la-
o si diventa?
ger a partita Iva non ha niente di
voro. Mi piacerebbe che lo capisse-
«Si nasce se si vuole lavorare in
tutto questo, deve occuparsi in
ro gli imprenditori e i politici. Ma
maniera autonoma, per scelta ca-
prima persona o con l’ausilio di
non sono molto ottimista».
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A TU PER TU CON...
a tu per tu...
a cura della redazione
Luca Callegari
prattutto, stare spesso a diretto contatto con il proprio pubblico, nei punti vendita e in mezzo alla gente, per comprendere in prima persona le dinamiche di acquisto sempre più sofisticate del consumatore moderno. Una volta chiaro il desiderio del proprio target bisogna essere in grado di sfruttare tutte le potenzialità dell’ecosistema che ruota intorno all’azienda per innovare e proporre offerte sempre più ricche, esattamente quello che abbiamo cercato di fare con il lancio di Windows Phone 7».
Nato il 16 dicembre 1974 a Milano Azienda: Microsoft Italia Qualifica: Responsabile divisione Mobile Associato: Manageritalia Milano Sport preferito: Calcio Libro preferito: L’insostenibile leggerezza
dell’essere di Milan Kundera Luogo preferito: Casa mia Motto: “Senza tregua”
Una carriera brillante: a 36 anni è responsabile della divisione Mobile di Microsoft Italia, fino all’anno scorso era direttore marketing della divisione Telefonia di Samsung Electronics Italia. Qual è il suo segreto? «Determinazione nel raggiungere i miei obiettivi, senso del dovere tramandatomi da due genitori che, seppur diversi nel loro modo di educarmi, sono riusciti a trasferirmi i loro punti di forza, una sana incoscienza nell’affrontare le situazioni più difficili, uniti alla passione e all’entusiasmo che ricavo dalle persone che mi circondano. Ho sempre pensato che ogni problema per quanto complesso, se scomposto in piccole parti, possa tramutarsi in un’opportunità. Saper cogliere il momento e tradurre rapidamente un pensiero strategico in azione sono due elementi chiave per guidare il cambiamento e il successo». Che strade consiglierebbe ai giovani aspiranti manager? «Agli aspiranti giovani manager
raccomando una formazione universitaria intensa e veloce, momenti di confronto con il mercato attraverso un’esperienza di stage e una specializzazione post laurea internazionale per confrontarsi con culture diverse. A tutti i giovani dico: non abbiate paura di rischiare, siate estremamente flessibili e affrontate ogni giorno di lavoro con l’entusiasmo della prima volta». La strategia di marketing che le ha garantito il suo maggior successo finora? «In realtà non esiste una strategia di marketing principale, ma un approccio comune che cerco di avere nell’introduzione di ogni nuovo prodotto sul mercato. L’obiettivo di ogni responsabile marketing dovrebbe essere quello di creare valore per il consumatore finale e per la propria azienda. Credo ci sia un solo modo per farlo: partire dalle reali esigenze del mercato e offrire una soluzione in grado di soddisfarle. Condurre ricerche, comprendere il punto di vista di analisti e stampa, capire cosa si racconta in rete e, so-
In che direzione si sta muovendo il settore della telefonia mobile? «Secondo i dati del recente Osservatorio Multicanalità, 11 milioni di italiani sono fruitori di internet da mobile e 2,8 milioni sono utilizzatori di social network da mobile, un dato questo in crescita del 139% rispetto all’anno precedente. In questo scenario le dinamiche di relazione fra mondo delle telecomunicazioni, mondo dei media e produttori di tecnologie hardware e software si sta completamente ridefinendo secondo equilibri impensabili sino a poco tempo fa. La fruizione congiunta di un numero elevato di servizi attraverso piattaforme diverse, quali il pc, il telefono, la consolle di gioco o il televisore sta quindi spostando l’attenzione dal puro device all’offerta di contenuti messa a disposizione del consumatore e in questo scenario probabilmente avrà la meglio chi saprà costruire un ecosistema di partnership in grado di garantire al mercato contenuti e servizi sempre nuovi e diversificati». MARZO 2011
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INIZIATIVE MANAGERITALIA
MARE&TENNIS IN SARDEGNA Punta Santa Giusta, Cagliari 2-9 luglio 2011 XXIV TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA
Per maggiori informazioni visita il sito www.manageritalia.it oppure chiama lo 0229516028
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L
La settimana di vacanza abbinata al torneo di tennis, quest’anno alla sua XXIV edizione, ritorna a gran richiesta in terra sarda, una delle mete più ambite del turismo internazionale. Ad ospitarci sarà il villaggio iGV Club Santagiusta, elegante struttura affacciata sul mare limpido e cristallino. L’iGV Club di Santagiusta si trova sulla costa sud orientale della Sardegna, a 60 chilometri da Cagliari e 10 da Castiadas. L’architettura del club presenta forme e colori che ben si sposano con l’ambiente che lo circonda. Le strutture e i servizi sono di prim’ordine (un ristorante, tre bar, piano bar, discoteca, anfiteatro, cinema
all’aperto full HD, piscina d’acqua dolce, bazar/boutique, fotografo, parrucchiere, ufficio escursioni, nursery, mini e junior club, servizio medico e pediatrico ambulatoriale, parcheggio interno non custodito ecc.). I cottage sono a 2/3/4 letti con servizi privati, asciugacapelli, telefono, televisore, frigorifero, cassaforte, aria condizionata, patio o balcone. E per concludere in “bellezza”, non possiamo non citare il moderno centro benessere che offre momenti di relax e di salute per il corpo con trattamenti estetici e massaggi. Una sistemazione di alto livello e di assoluta comodità per una settimana davvero speciale.
QUOTE DI PARTECIPAZIONE
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SETTIMANA SOGGIORNO ADULTI .870 € in camera doppia e tripla 1.170 € in camera doppia uso singola 770 € 4° letto BAMBINI free € da 0 a 2 anni non compiuti 550 € da 2 a 6 anni non compiuti 650 € da 6 a 12 anni non compiuti La quota, moltiplicata per due, rimane invariata anche per eventuali prenotazioni per la settimana aggiuntiva: precedente o successiva a quella in programma (disponibilità limitata).
QUOTA VOLO A/R CAGLIARI per coloro che intendono usufruire del pacchetto completo soggiorno+volo
MILANO MALPENSA/LINATE, TORINO, VERONA, NAPOLI, BOLOGNA, FIRENZE 330 € adulti 300 € bambini da 2 a 12 anni non compiuti 80 € bambini da 0 a 2 anni non compiuti ROMA FIUMICINO 300 € adulti 270 € bambini da 2 a 12 anni non compiuti 50 € bambini da 0 a 2 anni non compiuti Le quote dei voli potrebbero essere soggette a modifiche qualora le compagnie aeree aumentassero il costo del carburante.
LE QUOTE DI PARTECIPAZIONE INCLUDONO 䡲
trasferimenti da/per villaggio collettivi in coincidenza con nostri voli (solo per chi prenota il pacchetto completo soggiorno+volo); 䡲 trattamento di pensione completa incluso acqua e vino ai pasti; 䡲 sistemazione a due, tre, quattro letti con servizi privati; 䡲 cena tipica sarda; 䡲 cena di arrivederci; 䡲 animazione diurna e serale e assistenza del personale iGrandi Viaggi; 䡲 attività di villaggio sportive e di animazione e campi da tennis a disposizione per lo svolgimento del torneo; 䡲 spese d’apertura pratica (assicurazione base Europe Assistance passeggeri e bagaglio).
RINUNCE/PENALITÀ Soggiorno. Per annullamenti comunicati: 䡲
da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 20%; da 14 a 10 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 35%; 䡲 da 9 a 3 giorni lavorativi prima della partenza, penale dell’80%; 䡲 dai 2 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%. Nessun rimborso è previsto all’ospite che decida di interrompere la vacanza. 䡲
Volo. Per annullamenti comunicati: 䡲
da 30 a 15 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 50%; dai 14 giorni lavorativi prima della partenza, penale del 100%. In caso di emissione da parte di iGV di biglietti per voli da destinazioni diverse rispetto a quelle messe a disposizione dell’organizzazione, la penale è del 100%.
䡲
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Informazioni utili Località: Punta S. Giusta (Cagliari) a 10 km da Castiadas Telefono 07099099 / fax 070991336 Carte di credito: American Express, Diners, Master Card, Moneta, Visa e Pago Bancomat Minori: se non sono accompagnati non possono essere ospitati Animali: non sono ammessi
MODALITÀ DI ISCRIZIONE La prenotazione deve essere effettuata entro e non oltre il 13 maggio 2011 (dopo tale data verranno accolte prenotazioni solo in caso di disponibilità delle camere) inviando la scheda a Manageritalia Servizi via fax allo 0229516093, oppure per posta in via Stoppani 6, 20129 Milano. Non sono accettate prenotazioni telefoniche.
MODALITÀ DI PAGAMENTO Solo con bonifico bancario Manageritalia Servizi, ricevuta la scheda qui a fianco, provvederà al più presto a confermare la prenotazione o, nel caso fossero già esaurite le camere, ad avvertire dell’inserimento del nome nella lista d’attesa. In caso di conferma, la persona dovrà provvedere immediatamente al pagamento. Copia del bonifico completo di cro timbrata dalla banca dovrà essere inviata, entro cinque giorni dalla conferma della prenotazione, a Manageritalia Servizi: via fax 0229516093, oppure per posta via Stoppani 6, 20129 Milano Dati bancari Banca Popolare di Milano, agenzia 10 - Milano Iban IT56Q0558401610000000013235 intestato a iGrandi Viaggi via della Moscova 36 - 20121 Milano indicare nella causale Nome dirigente torneo di tennis Manageritalia 2011 Santagiusta GM500036
I PARTECIPANTI Possono partecipare gli iscritti a Manageritalia e alle altre organizzazioni aderenti alla Confederazione del terziario, i loro familiari e ospiti
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scheda di prenotazione
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SCHEDA DI PRENOTAZIONE settimana di vacanza abbinata al XXIV TORNEO DI TENNIS MANAGERITALIA iGV Club Santagiusta, Sardegna, 2-9 luglio 2011 Da ritagliare e inviare a
Manageritalia Servizi via Stoppani 6 - 20129 Milano - tel. 0229516028 - fax 0229516093
Il sottoscritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . abitante a
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via . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cap . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . tel. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cell.
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appartenente all’Associazione Manageritalia di
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DESIDERA ADERIRE A:
䡺 settimana-vacanza 2-9 luglio 2011 abbinata al XXIV Torneo di tennis Manageritalia 䡺 settimana-vacanza + settimana precedente aggiuntiva 25 giugno-2 luglio 2011 䡺 settimana-vacanza + settimana successiva aggiuntiva 9-16 luglio 2011 I TORNEI DI TENNIS IN PROGRAMMA A B C D E
Trofeo MANAGERITALIA Trofeo ASSIDIR Coppa MANAGERITALIA SERVIZI Coppa AVIVA Trofeo UBI ASSICURAZIONI
singolare maschile per associati over* singolare maschile per associati under singolare femminile per associate, familiari e ospiti singolare maschile per familiari e ospiti doppio giallo maschile per associati
Indicare tutti i nominativi dei partecipanti al soggiorno Cognome e nome
Data di nascita
Codice fiscale* (obbligatorio)
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con sistemazione in camere
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Desidero inoltre prenotare il volo andata e ritorno da
n. 䡺 doppie
n. 䡺 triple
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n. 䡺 quadruple
per n. 䡺 passeggeri
䡺 Mi impegno a pagare con bonifico bancario la quota di €_______________________________ appena riceverò conferma della mia prenotazione da parte di Manageritalia Servizi.
* Dato obbligatorio richiesto ai fini assicurativi
Firma
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INIZIATIVE MANAGERITALIA
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SKIPASS PER ST. MORITZ
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Una settimana all’insegna dello sport invernale a tutto tondo quella organizzata in occasione della 31esima Coppa di sci Manageritalia. Meta ospitante la rinomata St. Moritz, culla dello sport invernale e cuore dell’Engadina, che offre paesaggi indimenticabili. Indimenticabili nonostante la coltre di neve che scendendo ci ha fatto compagnia per buona parte della settimana, per poi regalarci però un bel cielo soleggiato nel giorno della gara, sabato 19 febbraio. Miglior tempo assoluto tra i manager quello di Matteo Zanetti, associato Manageritalia Milano che ha concluso le due manche della pista Sass Runzol - Corviglia con un tempo di 1.02.06. Vicinissimo anche il tempo del primo arrivato tra tutti gli ospiti e familiari, Francesco Portiglia, che ha segnato 1.02.92. Prima assoluta tra le donne invece Giusi Marelli, con un tempo di 1.20.66.
La settimana è trascorsa piacevolmente grazie alla vasta offerta di intrattenimento naturalistico, sportivo, “modaiolo” e anche culturale che St. Moritz offre: ce n’era davvero per tutti i gusti e anche i non sciatori hanno avuto modo di non annoiarsi tra passeggiate, ciaspolate, giri in slitta ed escursioni come quella imperdibile con il treno storico del Bernina. Un’atmosfera quanto mai suggestiva ci è stata regalata dalla cena organizzata in un rifugio della Val Roseg raggiungibile solo a bordo di slitte trainate da cavalli accompagnati dalla sola luce lunare a rischiarare le montagne innevate. Da provare! La partecipazione numerosa di quest’anno e la presenza di volti nuovi e giovani hanno creato un gruppo molto piacevole che speriamo possa ripetersi e accrescersi ogni anno di più.
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Master B9 - B12 Lorenzo Nalli Paolo Arosio Alberto Musso Master B8 Gianpaolo Ferrari Bruno Salgarello Tiziano Ferrari Master B6/B7 Paolo Forrer Giorgio Rusconi Silvano Storti Master A4/A5 Matteo Zanetti Claudio Anselmi Gianluca Raisoni Master A1 - A3 Maurizio Catena Andrea Pozzi Francesco Pozzi
42.13 43.46 45.88
43.88 42.95 45.12
1.26.01 1.26.41 1.31.00
39.71 40.68 40.51
39.81 41.01 42.55
1.19.52 1.21.69 1.23.06
34.32 35.02 37.03
34.91 35.01 36.55
1.09.23 1.10.03 1.13.58
30.78 32.65 33.46
31.28 32.46 33.90
1.02.06 1.05.11 1.07.36
34.14 34.41 40.50
33.66 1.07.80 35.77 1.10.18 39.42 1.19.92
1 1 2 3 1 1 2 3 1 1 2 3 1 1 2 3 1 1 2 3 1 1 2 3
Ragazzi Mattia Visconti 44.98 47.47 Federico Capello 53.82 49.60 Laura Onnis 51.76 52.66 Master femminile C7 - C9 Laura Ghisi 47.84 45.12 Giancarla Detassis 46.99 46.24 Cristina Tommasini 47.31 47.05 Master femminile C2 - C4 Giusi Marelli 40.26 40.40 Mirca Lagni 40.78 40.07 Italia Santo 41.06 40.96 Seniores Elena Tomasi 40.98 41.78 Marina Salgarello 41.07 41.73 Eliana Sambrotta 42.29 42.12 Master maschile A4/B7 - B10 Luca Riboldi 33.52 33.29 Lino Leonardi 41.57 40.04 Giorgio Cappellini 42.21 40.86 Master maschile A1/A2 Francesco Portiglia 31.50 31.42 Francesco Caleffi 32.33 31.87 Giulio Antonello 32.51 32.31
1.32.45 1.43.42 1.44.42 1.32.96 1.33.23 1.34.36 1.20.66 1.20.85 1.22.02 1.22.76 1.22.80 1.24.41 1.06.81 1.21.61 1.23.07 1.02.92 1.04.20 1.04.82
In collaborazione con
Grazie a
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OSPITI E FAMILIARI
31a COPPA DI SCI MANAGERITALIA
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DIRIGENTI
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Pista Sass Runzol - lunghezza 300 m, dislivello 80 m
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SALUTE & BENESSERE Filippo Medina
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Basta una doccia, un po’ d’acqua che entra nell’orecchio e di punto in bianco non si sente quasi più niente, i suoni sembrano ovattati, le voci rimbombano. Spesso dopo qualche minuto, quando l’acqua è uscita fuori, tutto torna come prima. Ma può capitare che passino delle ore e che niente cambi. Cosa può essere successo? Forse è un tappo di cerume. Si tratta di un’innocua ostruzione del condotto uditivo dell’orecchio esterno: non è un problema serio, in compenso è fastidioso. La colpa però non è della doccia: l’acqua entrata per caso non ha fatto altro che “gonfiare” ed evidenziare un problema che già era nell’orecchio, come dire, la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
UN TAPPO NELLE ORECCHIE
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I sintomi più tipici Non è difficile accorgersi della presenza di un tappo. La sensazione più tipica è quella di avere le orecchie ovattate: si sente male e poco, la voce rimbomba provocando una sensazione di disorientamento fastidiosa. Ma a volte un deposito di cerume in fondo al canale, anche se consistente, può passare inosservato. È possibile infatti che il condotto sia pieno di materia, ma che ancora una parte di timpano sia libera di vibrare. Basta poco: un po’ d’acqua che faccia gonfiare il cerume perché il tappo cominci a dare fastidio. Ma non è la grossa quantità che “fa” il tappo: anche una leggera patina di cerume attaccato al timpano darà le stesse sensazioni. Ecco perché l’esistenza del tappo
si manifesta all’improvviso e solo quando la membrana timpanica è completamente ricoperta. Non provoca quasi mai dolore. Quando il tappo è molto grosso o il cerume particolarmente duro, potrebbero esserci delle piccole complicanze: premendo contro la parete del condotto, il tappo può determinare una piccola infiammazione e, oltre al fastidio, può indolenzire la parte interessata. Affidarsi a un medico Se l’udito è ovattato, la cosa migliore è rivolgersi subito all’otorino che, per stappare l’orecchio, potrà seguire due metodi: il lavaggio o l’uncino. Entrambe le manovre sono semplici e rapide, non durano più di dieci minuti ognuna. Il lavaggio: se il cerume ha una consistenza abbastanza morbida, il medico procederà con il lavaggio, utilizzando lo “schizzettone”. Si tratta di una specie di siringa piena di acqua tiepida (l’acqua fredda potrebbe provocare forti giramenti di testa). L’uncino: se invece il tappo è duro, potrà essere tirato fuori con un uncino. Si tratta di uno strumento con un’estremità ricurva che, introdotta nel condotto illuminato, estrarrà il tappo dopo averlo agganciato, cavandolo fuori delicatamente. Quando il tappo resiste sia al lavaggio sia all’uncino, allora si dovrà ammorbidire con sostanze oleose. Esistono dei prodotti specifici in farmacia. Tutte queste sostanze ammorbidiscono il cerume, ma non lo eli-
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L’ostruzione del condotto uditivo causata dal cerume: un problema non grave ma fastidioso
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minano; ecco perché, dopo l’applicazione, sarà necessario procedere con il lavaggio. Due le cause La troppa pulizia. Spesso si cerca di rimuovere la maggiore quantità possibile di cerume andando a fondo con il bastoncino di cotone, che spinge il materiale verso l’interno impedendone la naturale espulsione. Il bastoncino può anche causare danni alle pareti del condotto uditivo che si graffiano e si infiammano. La forma dell’orecchio. Il tappo di cerume può avere all’origine anche una predisposizione anatomica: se il condotto uditivo ha curve molto accentuate e in più un canale ristretto, il cammino del cerume verso l’esterno è più difficile. Quando il cerume ha una consistenza più densa del normale, è più facile che si depositi senza defluire all’esterno. La sua struttura chimica è infatti un’altra delle cause predisponenti al problema dei tappi.
LA CORRETTA PULIZIA Le orecchie sono molto delicate e per questo non devono essere maltrattate con pulizie troppo approfondite. Per eliminare il cerume durante la pulizia quotidiana è sufficiente sciacquare le orecchie con il getto leggero della doccia o con le mani bagnate e asciugarle con un fazzoletto calzato su un dito, passandolo per tutti i canali del padiglione auricolare. I bastoncini di cotone dovrebbero essere aboliti perché non fanno altro che spingere indietro il cerume contro la parete del timpano favorendone l’accumulo.
Da evitare quando si tappa l’orecchio 1. Non cercare di pulire l’orecchio spingendo a fondo il cotton fioc.
2. Non versare dentro il condotto olio molto caldo per cercare di sciogliere il tappo: si rischiano brutte ustioni.
3. Usando i prodotti oleosi che sciolgono il cerume non si risolve il problema: il materiale rimane comunque nel canale e se non viene rimosso può indurirsi di nuovo.
4. I coni cerati consigliati per la rimozione dei tappi sono di difficile utilizzo e non risolvono mai completamente il problema.
5. Non è detto che l’orecchio chiuso sia sempre il sintomo di un tappo di cerume. Correre ai ripari senza avere la certezza della presenza di un tappo può essere rischioso e si può andare a colpire direttamente la sottile membrana timpanica, rovinandola.
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DI BUON GRADO Piero Valdiserra
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IL WHISKEY IRLANDESE
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Da sempre gli irlandesi contendono ai cugini di Scozia la primogenitura della produzione di whiskey (scritto con la “e”, per distinguerlo anche graficamente dal distillato scozzese). La rivendicazione degli abitanti dell’isola di smeraldo trae origine dalle imprese degli antichi monaci irlandesi, che nei primi secoli dopo Cristo percorsero l’Europa in lungo e in largo per diffondere la loro fede e che appresero l’arte della distillazione, pare, in Oriente, dove la si usava per la preparazione dei profumi. Una leggenda vuole che lo stesso San Patrizio, patrono d’Irlanda, nel quinto secolo abbia portato con sé dall’Egitto uno strano macchinario, l’alambicco, subito riconvertito dai suoi confratelli con l’obiettivo di distillare l’antenato del whiskey di oggi. Comunque sia andata, nel Medioevo il whiskey irlandese si diffuse grazie soprattutto alle sue asserite virtù medicinali. La sua menzione apparve per la prima volta in alcuni documenti scritti del XVI secolo, quando i re Tudor cominciarono a consolidare il controllo inglese sull’Irlanda. Il whiskey irlandese oggi è distillato soltanto in tre grandi impianti multimarca, due al nord e uno all’estremo sud dell’isola. La materia prima di base che viene impiegata in questi stabilimenti è l’orzo, maltato o al naturale, che il clima irlandese – umido senza essere troppo freddo – consente di ottenere facilmente e in gran quantità; altri cereali che possono concorrere alla distillazione sono l’avena, il grano e la segale. A dispetto dei grandi giacimenti
di torba presenti nell’isola, gli irlandesi di regola non se ne servono per alimentare i loro forni, e quindi il prodotto finito non denota, se non eccezionalmente, quel sentore di affumicato così comune in Scozia: per questo il whiskey irlandese al profumo e al sapore è generalmente gradevole e molto rotondo. La distillazione avviene in alambicchi di grandi dimensioni e viene fatta tre volte (due in Scozia): il triplo processo non è esclusivo dell’Irlanda, ma è certamente piuttosto insolito nel resto del mondo, essendo più difficile da padroneggiare. L’invecchiamento in fusti di quercia è l’ultima fase della lavorazione e la sua durata minima è di tre anni. Come della birra, il whiskey è bevanda nazionale d’Irlanda. Qualche marca da annotare: Jameson, Bushmills, Tullamore Dew, Paddy, Connemara, Power, Tyrconnell.
Come degustarlo? Solitamente viene servito liscio, senza ghiaccio, accompagnato però da una piccola caraffa d’acqua naturale, in modo da poterlo diluire a piacere. Nel nord dell’isola si può bere l’hot whiskey: su due dita di distillato si versa acqua bollente, e si aggiungono quindi un chiodo di garofano, succo di limone e zucchero. Per chi ama il bere miscelato una ricetta classica è infine quella dell’Irish coffee: whiskey irlandese, caffè caldo, crema di latte e un cucchiaio di zucchero di canna, per un after dinner davvero ineguagliabile!
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LIFESTYLE Eliana Sambrotta
A gambe levate! A zig-zag
lifestyle
La t-shirt in tessuto tecnico di Reebok è dotata di tecnologia zigtech che favorisce maggiore energia e miglioramento delle performance grazie a particolari fibre in grado di catturare l’energia esterna e quella sprigionata dal corpo per poi trasmetterla al corpo stesso. www.reebok.com
All’ultimo sorso
Split Jacket Questo il nome dell’occhiale aggressivo e leggerissimo firmato Oakley e adatto al running. Le lenti sono idro e oleorepellenti e sono progettate per ampliare la visione periferica e massimizzare la nitidezza da ogni angolazione. www.oakley.com
Che battito!
Per tutti i piedi Le Gel-kayano 17 sono la novità Asics per la corsa. Ideali per i podisti che necessitano supporto e comfort durante i lunghi allenamenti, offrono un buon equilibrio tra ammortizzazione e sostegno. www.asics.it
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MiCoach è il sistema di allenamento interattivo di Adidas, ideato per la corsa e ora adatto anche a calcio, tennis, football americano e basket. Inoltre è disponibile e scaricabile gratuitamente anche l’applicazione miCoach utilizzabile con il proprio smartphone. www.adidas.it
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Enduro 18 è il nuovo zaino endurance targato The North Face. Leggero, provvisto di sistema di idratazione con serbatoio da due litri e due borracce da 0,5 litri ciascuna, è adatto a uomo e donna grazie alla distribuzione uniforme del carico. www.thenorthface.it
Controvento La giacca antivento per lei è di Helly Hansen e diventa gilet. In microfibra, è dotata di cerniere pratiche, parti in tessuto riflettente e polsini elasticizzati. Disponibile anche in nero. www.hellyhansen.com
La giacca per lui è di Kalenji ed è leggera e facilmente trasportabile grazie alla tasca in cui si può ripiegare e legare al polso. Ha inserti riflettenti per aumentare la visibilità ed è leggermente idrorepellente. www.kalenji-running.com
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CATTURATI DALLA RETE a cura di Fullsix
Twitter, 140 caratteri per il business
è specializzata nel mercato della comunicazione digitale e multicanale. Crea programmi di brand positioning ed engagement, marketing relazionale e territoriale, integrando in un’unica offerta analisi e ricerche di mercato, database management, media planning, search engine marketing, progettazione e realizzazione. Da tre anni Full Research, l’istituto di ricerche del gruppo Fullsix, ha istituito un osservatorio che studia il fenomeno dei social media, con l’obiettivo di definire i confini dei social media in termini di peso delle singole piattaforme nell’universo del social web; individuare le regole di base della grammatica della “grande conversazione” all’interno dei social media; comprendere gli utenti attivi nei social media in termini di identità.
go Malcolm Gladwell sul The New Yorker di ottobre ma, nel loro piccolo, gli aggiornamenti istantanei nei profili degli utenti coinvolgono sempre di più le strategie di aziende e organizzazioni. Twitter ad esempio è particolarmente efficace sulle piattaforme mobile, al punto da risultare secondo solo a Facebook nei contenuti fruiti tramite smartphone (13% vs 11%), rispetto agli altri device. I minuti medi di utilizzo giornaliero (24) e il numero medio di follower (84) sono ulteriori dati crescenti, dovuti anche al modo originale ed efficace di integrarsi con gli altri social network di successo, da Facebook a Youtube. Comunicazione, branding, caring dei clienti: sono tante le ragioni che guidano i decisori aziendali a inserire l’impegno di Twitter nei programmi di investimento. Su Twitter la capacità di ascolto e la velocità di reazione diventano strategiche: come il mantra dei marine, le aziende devono improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo. E lo scopo è stupire i clienti con i loro servizi o la loro assistenza. Ultimo esempio, Klm che organizza un volo gratis da Amsterdam a Miami, rispondendo a una richiesta scherzosa twittata da un dj olandese. Grazie a questa opportunità, colta in 140 caratteri, la compagnia aerea trasferirà il meglio della musica olandese in Florida per l’Ultra Music Festival, legando all’iniziativa una serie di eventi e di comunicazioni dedicate. Così 140 caratteri frivoli possono trasformarsi in un’illuminazione per un piano di business concreto.
...dalla rete
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Tutte le definizioni che hanno accompagnato la nascita e la crescita di Twitter non ne hanno mai descritto in modo efficace la forza: una piattaforma di sms online, un messenger pubblico, un breve diario in tempo reale; tanti perimetri insufficienti e confusi. Nel novembre del 2009, dopo tre anni di osservazione degli utilizzi del servizio, il blog ufficiale del social network ha annunciato un piccolo epocale cambiamento: la frase di invito alla condivisione dei 140 caratteri non sarebbe più stata “Cosa stai facendo?” ma “Cosa sta accadendo?”. La modifica era spiegata in modo ironico: “Non vogliamo cambiare il modo in cui usate Twitter, ma forse vi renderemo più facile spiegarlo a vostro padre”. Il microblogging ha trovato così una sua dimensione, quella dell’information network, e si è avviato a diventare una parte strategica della comunicazione digitale. Le analisi di Fullresearch mostrano le spallate di Twitter in termini di visibilità e conoscenza: dall’11% del 2008 al 54% del 2010, sul panel che da tre anni si concentra sulla cultura del web sociale in Italia, esaminato sui comportamenti di una base dati di duemila utenti internet. Secondo i dati dell’osservatorio social media di Fullresearch, i tweet arrivano soprattutto da giovani (il 63% degli iscritti al servizio risulta essere al di sotto dei 35 anni) e da studenti universitari (41%). L’indice di concentrazione sul territorio vede lo strumento usato in modo omogeneo in tutta Italia. La rivoluzione forse non sarà twittata, come polemizzava il sociolo-
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FUORI UFFICIO Davide Mura
A cena
Un tocco d’arte
“Pomme bébé”, altro che biberon
Arcimboldo
A Newport Beach, in California, inaugurato il primo ristorante fresh taste per bambini da 0 a 3 anni. Design accurato e innovativo. Menu di pietanze organiche preparate al momento. Executive chef, Laurent Brazier, veterano della tradizione culinaria francese. www.pommebebe.com
fuori ufficio
Le celebri teste-nature morte, ma non solo, nella più grande mostra dedicata all’artista milanese alla corte di Massimiliano II e Rodolfo II d’Asburgo. Milano, Palazzo Reale, fino al 22 maggio www.mostrarcimboldo.it
Spa & relax Quando il benessere lievita
La “paneterapia” era conosciuta già nel Medioevo contro i reumatismi e i dolori articolari. Oggi si può provare nella spa Pinus Mugo del Waldhotel Tann, sull’altipiano del Renon, in Alto Adige. In una sala con un vero forno si sprigionano gli enzimi che si diffondono nell’aria e attraverso il respiro entrano nel nostro organismo attivando il metabolismo. Al benessere fisico si affianca quello mentale: il profumo del pane suscita il buonumore. www.tann.it
Qualche news a valigie fatte... Nuovo servizio spedizione bagagli a domicilio per tutti i clienti Frecciarossa e Frecciargento: 800.923.924, www.tnt.it , www.trenitalia.it . Prontotreno: nasce l’applicazione smartphone per informazioni e acquisto biglietti di Trenitalia. www.trenitalia.it È online il nuovo sito www.autostrade.it dotato di web tv. Per volare a Colonia, Hannover e Stoccarda dall’Italia Germanwings introduce nuove rotte (www.germanwings.com); nasce il Bologna-Larnaka (Cipro) a circa 60 euro a tratta (www.ryanair.com); mentre Catania-Cagliari lo si trova a poco meno di 20 euro (www.blu-express.com).
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Fuori porta
Irlanda, dormire in un castello low cost Il Castello di Ashford, a circa 30 km a nord di Galway, è un hotel cinque stelle che permette un soggiorno con prezzi giornalieri che oscillano tra i 90 e i 180 euro in camera doppia. Per un weekend in quello che è stato descritto come uno dei dieci migliori manieri europei. Una favola... in tempi di crisi. www.ashford.ie
Verso la Cina: Cathay Pacific (www.cathaypacific.com) inaugura collegamenti giornalieri tra Milano e Hong Kong; China Eastern (www.flychinaeastern.com) e Alitalia (www.alitalia.it) ne annunciano tra Roma e Shanghai e tra Roma e Pechino, operati in code sharing.
Norwegian è la prima compagnia europea a offrire un servizio di connessione wi-fi gratuito su voli non intercontinentali (per questi c’è già Lufthansa), su 21 aerei entro questa estate e 41 entro la fine dell’anno. La disponibilità verrà comunicata un paio d’ore prima del check-in tramite sms. www.norwegian.no.
I nuovi regolamenti vietano di portare cartucce di inchiostro superiori ai 500 gr in cabina per i passeggeri diretti negli Usa e in partenza dal Regno Unito.
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TEST Ida Bona
L Quanto sei introverso?
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Da 61 a 80: sei decisamente introverso, corri il rischio di renderti impermeabile al mondo esterno e di conseguenza di valutare tutto partendo esclusivamente da te stesso, dalle tue opinioni e dai tuoi valori. Sei una roccia granitica, sia in bene che in male, cioè assolutamente affidabile, ma col rischio di essere piuttosto rigido: non cambi facilmente parere e ti è difficile ammettere che anche gli altri possono avere ragioni o idee personali. Ti senti un po’ il depositario del “verbo” e nei casi estremi tiranneggi gli altri per imporre le tue opinioni. Spesso sei troppo diretto e intransigente: dovresti imparare a delegare di più. Da 41 a 60: Sei convinto delle tue posizioni ma sai riconoscere agli altri il diritto di pensare diversamente. Sei sufficientemente aperto a ciò che ti accade intorno, accetti che il mondo segua il proprio corso anche indipendentemente da quello che ti sembra giusto. Sai ascoltare ciò che l’altro dice e metterti nei suoi panni prima di esprimere il tuo parere. Da 21 a 40: Probabilmente ti ritroverai di più nel profilo che apparirà sul prossimo numero, che prenderà in considerazione le persone “eterocentrate”. Rifletti sulle risposte che hai dato in modo da individuare quali aspetti del tuo modo di porti nei confronti del mondo potrebbero rivelarsi controproducenti.
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La posizione da cui osserviamo ciò che ci circonda condiziona quello che vediamo: se guardiamo un panorama dall’aereo abbiamo una visione completamente diversa da quando guardiamo le guglie di una cattedrale stando sul sagrato. Lo stesso capita per il modo con cui interpretiamo ciò che succede a noi e intorno a noi: a seconda del punto di osservazione attribuiamo agli eventi un significato completamente diverso. Per quanto riguarda la personalità ci sono due possibilità: c’è chi guarda tutti e tutto basandosi su di sé, e c’è chi invece si basa sempre sugli altri anche quando prende in considerazione se stesso. Il primo tipo di persona fa di se stesso il centro di ogni considerazione: tutto parte da lui e tutto a lui si riferisce. Può essere definito egocentri-
co, può essere considerato introverso, può essere giudicato egoista: sono tanti modi per dire che – in bene e in male – il punto di riferimento è ciò che ha dentro di sé. Come l’egocentrico, i parametri con cui guarda il mondo e gli eventi derivano esclusivamente dai valori e dalle esperienze che ha immagazzinato nel suo mondo interiore. Con l’introverso ha in comune il piacere di stare da solo e la capacità di non aver bisogno di nessuno, il che può anche fare di lui una persona che egoisticamente non considera gli altri, limitandosi a pensare a se stesso. Se vuoi misurarti su questa dimensione prova a dare un punteggio alle seguenti frasi: rispondi d’istinto e con sincerità e cerca di utilizzare tutti i valori della scala per differenziare le tue valutazioni.
Con voto da 1 a 4, dove 1 significa “poco” e 4 “molto”
1. Sono attento a ciò che sento dentro di me 2. Valuto gli eventi in funzione dei miei valori e dei miei punti di vista 3. Accetto solo ciò che mi corrisponde pienamente 4. Ascolto gli altri ma non mi faccio influenzare 5. Soppeso le parole, non mi perdo in sproloqui per fare colpo su chi ho di fronte 6. Sono convinto delle mie opinioni: rifletto prima e poi non cambio più parere 7. Sono geloso della mia privacy, dei miei sentimenti e dei miei pensieri 8. Sono il miglior giudice di me stesso perché sono l’unico che conosce tutto di me 9. Non mi piacciono le sorprese e gli imprevisti 10. Ho pochi amici di lunga data coi quali mi lascio andare 11. Sono un lavoratore indefesso e non amo perdere tempo in chiacchiere 12. Gli obiettivi per me più motivanti sono quelli che mi pongo da solo 13. Preferisco lavorare da solo e gestirmi il tempo senza rischi di interruzioni 14. Non è facile capire quello che provo 15. Sono leale e fedele nei confronti di chi mi sta a cuore 16. Le mode e le novità mi lasciano indifferente 17. Mi esprimo meglio per iscritto che a parole (preferisco scrivere che parlare) 18. Spesso capisco meglio degli altri cosa sarebbe utile per loro 19. Decido io cosa sia più opportuno per me e/o i miei collaboratori 20. Programmo le azioni e le comunico con chiarezza a chi deve eseguire
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LIBRI Davide Mura cato in forte espansione e gestire un’attività senza fare passi falsi. Prima regola, via i pregiudizi. Seconda, occhio alle regole di un mondo diverso dal nostro (dalla politica alla negoziazione commerciale). Business con la Cina, Marco Germani, Bruno Editore (pagg. 317, € 9,98).
“Ascoltando” Drucker Il guru di Cupertino visto da vicino
Steve Jobs è prima di tutto un grande comunicatore che ha saputo rendere affascinante il mondo della tecnologia, attraverso idee e sogni diventati oggetti quotidiani. Le sue presentazioni sono memorabili e lasciano a bocca aperta. Ma cosa si nasconde dietro al talento di questo genio dell’informatica (o del marketing)? Carmine Gallo ci indica una serie di punti fermi per affascinare i nostri interlocutori, secondo lo stile di Jobs. Per motivare ed entusiasmare il nostro pubblico, grande o piccolo che sia. Essere Steve Jobs,Carmine Gallo, Sperling & Kupfer (pagg. 240, €15).
Dal 1943 al 2003 Peter Drucker ha tenuto lezioni e conferenze che questo libro raccoglie secondo specifici filoni tematici, dall’economia alla società (in tutto una trentina). Proprio perché si tratta di discorsi trascritti, il linguaggio è diretto e scorrevole. Drucker sembra rivolgersi proprio ai manager, a chi ha responsabilità e deve prendere decisioni spesso cruciali. Sempre attuale. Lezioni inedite, Peter F. Drucker, Etas (pagg. 271, € 21,50).
Non di solo Montalbano è fatto Camilleri
Far East, opportunità da cogliere Come fare affari con la grande potenza economica orientale. Un ebook dal taglio pratico per investire con successo in un mer-
406 a.C.: dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909: il ritrovamento in un campo di una piccola moneta d’oro, unica al mondo, preziosissima. Per l’emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Una storia con risvolti inaspettati, tra le campagne di Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all’imprevedibile conclusione. Libro illustrato. La moneta di Akragas, Andrea Camilleri, Skira (pagg. 136, € 15).
Chi comunica da sé fa per tre
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I budget destinati alle attività di comunicazione in tempi di fatturati contratti possono ridursi. Tagliare su pr, campagne pubblicitarie e web marketing non significa tuttavia rinunciare a promuovere brand, prodotti o servizi: grazie ad alcuni accorgimenti, come i software gratuiti, pmi e non solo possono ad esempio tenere in maniera efficace i rapporti con la stampa, creare un sito web di successo, gestire forum e blog. Accanto alla definizione di nozioni base (l’abc del marketing, dai concetti di brand e target a quelli di logo e segmentazione), Cristina Mariani, già autrice di Marketing low cost, presenta e commenta una serie di casi aziendali. Molto utili le “idee in più”, consigli in pillole dal taglio pratico con indicazioni di siti internet, nuovi metodi economici per confezionare una brochure, creare un ebook oppure organizzare un evento online. Il concetto chiave del libro non è tanto fare sempre tutto da sé o risparmiare su ogni strumento e iniziativa, ma concentrare le spese solo su quelle attività che è effettivamente più opportuno delegare all’esterno. Dunque può essere il caso di spendere per partecipare a una fiera all’estero, ma i video promozionali possono essere girati in maniera autonoma. La discussione degli argomenti presentati nel libro continua naturalmente sul web tramite il blog marketinglowcost.typepad.com. Comunicazione low cost, Cristina Mariani, Franco Angeli (pagg. 201, € 22,50).
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LETTERE Daniela Fiorino (daniela.fiorino@manageritalia.it)
Un dubbio dopo i 65 anni
lettere
Ho 63 anni, sono dirigente da 21 anni e ho accumulato 38 anni di contributi. Nel marzo 2010 ho deciso di andare in pensione. Dopo poco più di un mese di ozio, la mia vecchia società mi ha proposto di riassumermi (con medesimi funzione e grado aziendale e quindi sempre come dirigente). Ho accettato e in questo modo, in base alla vigente legislazione, riesco a cumulare la pensione allo stipendio. Nel 2012 compirò 65 anni e in tale occasione due sono gli scenari possibili: a) smetterò di lavorare. Avrò diritto a un’integrazione della pensione per tener conto dei 22 mesi di ulteriori contributi nel frattempo maturati? Se no, dovrei continuare a versare contributi all’Inps per quanti ulteriori mesi? In tal caso, è possibile fare versamenti volontari? b) continuerò a lavorare. Cambierà qualcosa dal punto di vista contrattuale? E da quello previdenziale? La ditta dovrà continuare a pagare integralmente i contributi Inps? Se sì, i contributi andranno a mio beneficio oppure esclusivamente a favore dell’Inps? M.G. Nell’ipotesi di cessazione dell’attuale attività lavorativa, lei potrà richiedere un supplemento di pensione purché abbia compiuto i 65 anni di età e siano decorsi almeno due anni dalla data di liquidazione del primo trattamento pensionistico. Il supplemento, concesso presentando apposita domanda, decorre dal primo giorno del mese successivo la data della richiesta. Successive richieste di supplemento di pensione potranno essere presentate decorsi cinque anni dalla data in cui è stato ottenuto il primo supplemento. Se invece opterà per il proseguimento dell’attività lavorativa permane l’obbligo del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali all’Inps, anche se nel frattempo lei avrà compiuto i 65 anni di età e raggiunto o superato i 40 anni di anzianità contributiva. Dopo i 40 anni di versamenti, l’ulteriore contribuzione versata non viene utilizzata integralmente ai fini del calcolo della pensione, ma solo per il 60% (al compimento dell’età pensionabile e con applicazione del sistema di calcolo contributivo), mentre il restante
40% viene devoluto alle Regioni e finalizzato al finanziamento di attività di assistenza agli anziani non autosufficienti e alle famiglie (rif. comma 5, art. 75 della legge 388/2000, Finanziaria per il 2001). Sotto l’aspetto contrattuale non cambia nulla a eccezione delle tutele in caso di licenziamento. Compiuti i 65 anni, l’azienda può licenziarla per raggiungimento dell’età pensionabile ed è tenuta solo al rispetto di un periodo di preavviso ridotto (da un minimo di due a un massimo di quattro mesi). Il datore di lavoro è in genere tenuto anche a integrare il preavviso con le mensilità necessarie a conseguire l’effettivo accesso alla pensione (le cosiddette “finestre”), ma nel suo caso questo onere non è previsto, essendo lei già titolare di pensione di anzianità. Il licenziamento per raggiungimento dell’età pensionabile non può essere impugnato, quindi non è prevista la possibilità di ottenere, in aggiunta al preavviso, l’indennità risarcitoria che il ccnl contempla in caso di licenziamento ingiustificato. MARZO 2011
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... AL FIN DELLA LICENZA,
io tocco! Guido Gay
Il cretino nel Guinness dei primati Amministratori Ne abbiamo riso tutti. Era appeSono quasi cinque ogni cento abi“in forma” na diventata obbligatoria la cintutanti mentre le pensioni di invalidi-
io tocco!
L’Italia dei santi, poeti, navigatori e... invalidi civili
tà, negli ultimi sette anni, sono cresciute del 49,8%. Soprattutto in Calabria, Umbria, Molise, Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Lazio. Una recente riforma – valida ma in ritardo di decenni – rappresenta una stretta sull’invalidità civile con norme più severe per l’accoglimento delle domande per il relativo assegno. Il giro di vite sembra aver dato i primi, lusinghieri successi: nei primi due mesi del 2010 le domande di pensione per invalidità sono calate del 58% rispetto allo stesso periodo del 2009. Mentre centinaia sono le pensioni bloccate che erano veri e propri sostegni al reddito per disoccupati o forme sostitutive di pensionamenti negati per insufficienti posizioni contributive. Così sono stati scoperti ciechi che guidavano l’auto, paralitici che frequentavano le palestre, sordomuti che ascoltavano musica e cantavano. Una domanda: come si recuperano le somme impropriamente riscosse, come finiscono i medici compiacenti? Un’idea: tassiamoli, sequestriamo le loro di pensioni, radiamoli dall’albo professionale, pubblichiamo sui giornali nomi e foto sotto il titolo “I benefattori si-
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lenziosi”: prelevavano dall’Inps (i nostri soldi) per distribuirli ai bisognosi (quasi come Robin Hood).
Leggo sull’Espresso n. 3 del 20 gennaio 2011 (a firma Arosio e Di Nicola) una notizia confortante sulla forma fisica (e, di conseguenza, intellettuale) di alcuni amministratori della cosa pubblica. Sardegna: per quanto non ci siano i soldi per aiutare i pastori travolti dai debiti, la Regione può contare sul suo rappresentante in perfetta forma fisica che per curare il proprio corpo non bada a spese. Ugo Cappellacci occupa la sede di rappresentanza di Cagliari (Villa Devoto) che il suo predecessore Renato Soru non abitava per restituirla alla città. Si è fatto allestire al piano nobile dell’edificio una sala fitness attrezzata di tutto punto. Fra un impegno e l’altro il Cappellacci si concede qualche pedalata sulla cyclette e qualche serie di manubri per rassodare i bicipiti, un po’ di tapis roulant. Poi qualche doccia tonificante e dei riposini nella lussuosa camera da letto arredata in base alle esigenze dell’atletico inquilino. Mens sana in corpore sano. Meglio se per nobili fini quali quello di fare gli interessi dei cittadini avendo l’agilità mentale, le risorse fisiche e una forma smagliante atte a dare risposte concrete ai bisognosi del popolo con tempestività, vigore, forza fisica e delle meningi.
ra per i guidatori di automobili e la creatività napoletana aveva immediatamente prodotto le magliette bianche con dipinta una striscia nera trasversale che simulava la cintura. Ma il carnevale ha fornito occasioni particolari alla creatività partenopea. Ecco il costume da piccolo mafioso con relativo cartellino di spiegazioni per illustrare ai bambini che con soli 34,90 euro si poteva sfoggiare inorgogliti le sembianze di un gangster nostrano. Ma l’ultimo scherzo di carnevale tocca l’apice dell’intelligenza creativa e – aggiungiamo noi – della cretineria. Roba da Guinness dei primati, anche i cretini meritano un campione. Ecco che fra i costumi di carnevale fa bella mostra un piccolo Michele Misseri vestito come l’omonimo contadino di Avetrana… con tanto di corda in mano. Sarà per questo che la parola creatività ha le prime tre lettere come l’epiteto “cretino”? Eppure Napoli ha splendide tradizioni di valori, di bellezze, di ospitalità, di cultura, di bontà, di sano umorismo. Perché far rivoltare nella tomba le spoglie del grande Totò?
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SALUTE, PENSIAMOCI PER TEMPO Il Fondo di assistenza sanitaria presenta il nuovo programma biennale dedicato alla prevenzione
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NA BUONA PREVENZIONE SANITARIA, non rivolta solo alle persone cosiddette “a rischio”, è fondamentale per diagnosticare in fase precoce alcune malattie e per educare le persone ad adottare uno stile di vita salutare. Lo ha recepito molto bene il nostro Fondo di assistenza sanitaria, che dal 2005 promuove in forma sperimentale un programma di prevenzione rivolto a dirigenti in servizio e prosecutori volontari. Grazie all’interesse e al gradimento degli associati, quest’anno il Fasdac propone la sua quarta edizione. Il programma mette a disposizione dei moduli di prevenzione e usufruirne è veramente molto semplice e del tutto gratuito. Per saperne di più abbiamo rivolto qualche domanda al presidente e al vicepresidente del Fasdac Claudio Trucato e Maurizio Maddaloni.
Perché è nato il programma di prevenzione? Claudio Trucato «Il programma di prevenzione è stato concepito come un qualcosa a sé nell’assistenza dei dirigenti per garantire loro un importante strumento di tutela della salute in linea con quanto suggerito dall’Organizzazione mondiale della sanità. La sensibilità delle parti sociali Confcommercio, Confetra e Mana-
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geritalia ha fatto sì che nel contratto del 2005 venisse inserita, sebbene in forma sperimentale, questa ulteriore tutela della salute per i soli dirigenti in attività e i volontari. Si è trattato di un programma innovativo attraverso cui la prevenzione è uscita dalla “clandestinità” e ha acquisito il diritto di cittadinanza nel sistema assistenziale del Fasdac. La prevenzione è infatti entrata formalmente a far parte dei livelli di assistenza erogati dal Fondo, livelli in precedenza fondati più sulla logica del rimborso a fronte di patologie sospette o conclamate piuttosto che su un’attività di prevenzione».
Quali principi e linee guida lo hanno ispirato? C.T. «I principi alla base di questo programma sono stati la consapevolezza che scoprire in anticipo le patologie più comuni o più devastanti attraverso un programma di esami semplici e mirati, nonché seguire i consigli che lo specialista fornisce in seguito a detti accertamenti, è molto spesso fondamentale per la qualità della vita dei nostri associati, ma anche la semplicità di fruizione è parte fondamentale per il successo dell’iniziativa».
Ad oggi si può fare un bilancio? Maurizio Maddaloni « Certamente. Quello che è appena partito è ormai il quarto programma biennale di prevenzione del nostro Fondo e
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l’esperienza maturata nei sei anni trascorsi ci dice che tutti i moduli previsti hanno goduto nel tempo di un alto indice di gradimento (come si può rilevare dalle tabelle allegate, ndr) e che il livello generale di utilizzo si è attestato al 20% circa della popolazione che ne aveva diritto».
Cosa prevede in concreto il programma? Chi può accedervi e in che modo? C.T. «Il programma mette a disposizione sette moduli di prevenzione, di cui un modulo base medico e un modulo di prevenzione odontoiatrica utilizzabili da tutti gli iscritti indipendentemente dall’età o dal sesso, e cinque ulteriori moduli specifici per la prevenzione cardiovascolare e per la prevenzione oncologica usufruibili in funzione dell’età e del sesso dei fruitori. Possono accedervi tutti i dirigenti in servizio e i prosecutori volontari, mentre ciò non è possibile per i dirigenti pensionati o i superstiti oltre a tutti i familiari. Le prestazioni sono accessibili attraverso la presentazione dei coupon personalizzati che il Fondo invia direttamente ai dirigenti e sono del tutto gratuite».
Quali sono i vantaggi dal punto di vista dei fruitori e dell’azienda? M.M. « I fruitori godono di un programma di prevenzione definito da medici esperti che consente loro di accedere a quanto necessario per la propria tutela senza ridondanze o co-
sti aggiuntivi non sempre giustificabili dai risultati. Le aziende ottengono il vantaggio di ridurre al minimo il tempo di assenza dei propri collaboratori nonché di garantirne, per quanto possibile, le migliori condizioni di salute e di conseguenza di poter usufruire di persone efficienti e performanti».
Ci sono delle aree che possono ancora essere migliorate? M.M. « Certamente sì. La direzione scientifica del Fondo è impegnata a seguire tutti gli sviluppi che la tecnologia porta e porterà per adeguare in
MODULO
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Base Prevenzione cardiovascolare Prevenzione oncologica del seno Prevenzione oncologica dell'utero Prevenzione oncologica della prostata Prevenzione oncologica del colon-retto TOTALE
* dati provvisori
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È PARTITO IL PROGRAMMA DELLA “PREVENZIONE FASDAC 2011-2012”
tempo brevissimo le prestazioni coperte dai diversi moduli al più avanzato stato dell’arte. Un’ulteriore attività è al momento rivolta all’identificazione di un pacchetto specifico di prevenzione per i pensionati che garantisca loro una buona vecchiaia e al Fondo la riduzione delle spese per la copertura di alcune prestazioni che, se identificate per tempo, possono evitare l’insorgere di pesanti malattie».
Sono in distribuzione i coupon relativi al 4° programma di prevenzione promosso dal Fasdac per il biennio 2011- 2012. Tutti gli aventi diritto (dirigenti in servizio e prosecutori volontari) potranno rivolgersi alle strutture appositamente convenzionate per la prevenzione e usufruire in forma gratuita delle prestazioni previste in ciascun modulo in funzione dell’età e del sesso.
Quali sono i rischi di salute più comuni legati alla vita dei manager? C.T. «Un’alimentazione non sempre equilibrata e salutare. Una vita molte volte troppo sedentaria, tale da mettere a rischio qualche volta la salute stessa. Lo stress di un’attività sempre più frenetica e competitività abbinata magari a un uso eccessivo di alcool o di tabacco».
PROGRAMMA 2005-2006
PROGRAMMA 2007-2008
PROGRAMMA 2009-2010*
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28.321
5.032
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317.150
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4.480
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563.186
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4.767
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427.896
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4.348
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396.844
2.451
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3.058
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20,67
87.734
3.424
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18,02
86.160
3.245
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46.242
3.960
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61.324
4.243
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14,21
55.311
8.016
1.897
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150.757
15.051
3.098
20,58
251.973
16.413
2.937
17,89
242.785
8.903
1.747
19,62
123.784
17.125
2.950
17,23
215.266
18.846
2.742
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204.281
66.896
14.208
21,24
1.219.015
90.344
17.796
19,70
1.401.147
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Sono esclusi i coupon relativi alla prevenzione odontoiatrica
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MANAGERITALIA
Assistenza fiscale
50&PIÙ CAAF TORNA IN ASSOCIAZIONE Anche per quest’anno rinnovato l’accordo tra Manageritalia e 50&Più Caaf. Disponibile in tutte le Associazioni territoriali un’ampia gamma di utili servizi, a cominciare dalla compilazione del 730
Cosa prevede l’accordo 䡵
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assistenza alla compilazione delle dichiarazioni dei redditi 2010; raccolta, controllo e conservazione delle dichiarazioni; raccolta delle schede conformi ai fini della destinazione dell’8 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche; elaborazione e trasmissione in via telematica all’amministrazione finanziaria delle dichiarazioni dei redditi; consegna di copia delle dichiarazioni a ciascun contribuente; comunicazione ai sostituti d’imposta del risultato finale delle dichiarazio-
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ni, ai fini del conguaglio a credito o a debito; calcolo e compilazione F24/bollettini Ici; predisposizione e stampa dichiarazione Ici; visure catastali per immobili o terreni di proprietà del dichiarante; dichiarazioni di successione; domande di voltura al catasto edilizio urbano e al catasto dei terreni.
Come richiedere il servizio Per usufruirne sarà necessario contattare la propria Associazione territoriale Manageritalia e fissare un appuntamento in sede con un esperto
50&Più Caaf. Sarà anche possibile richiedere un incontro direttamente presso le sedi provinciali e di zona del Caf (800 uffici in tutta Italia) alle stesse condizioni di favore.
Importante Gli associati dovranno presentare la propria card Manageritalia. I consulenti Caaf verificheranno, attraverso la lettura del codice a barre, l’esattezza dei dati e potranno così tenere traccia delle consulenze erogate. Anche i familiari potranno presentarsi con la card dell’iscritto ed essere quindi “riconosciuti”.
Prospetto delle tariffe applicate agli associati SERVIZI PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI Presentazione modelli correttamente precompilati Assistenza alla compilazione 730/2011 redditi 2010-singolo Assistenza alla compilazione 730/2011 redditi 2010-congiunto Correzione per visto conformità del 730 singolo precompilato errato Correzione per visto conformità del 730 congiunto precompilato errato
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gratuita 40 Iva inclusa 70 Iva inclusa 20 Iva inclusa 40 Iva inclusa
ALTRI SERVIZI
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Calcolo singolo F24/bollettino Ici
€ 10 Iva inclusa
Dichiarazione Ici
€ 30 Iva inclusa
Dichiarazioni di successione
€ 250 Iva inclusa
Domande di voltura per fabbricati e terreni (prima)
€ 100 Iva inclusa
domande successive nell’ambito della stessa operazione
€ 70 Iva inclusa
Visure catastali per le prime 5 unità immobiliari (o frazione di 5)
€ 15 + Iva clusa
Per ogni ulteriore gruppo di 5 unità o frazione di 5 nell’ambito della stessa provincia e per lo stesso dichiarante
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INFORMAZIONI UTILI Alcuni dei principali documenti richiesti al momento dell’incontro 䡵 䡵 䡵 䡵 䡵 䡵 䡵 䡵
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copia del Modello 730 o del Modello Unico dello scorso anno; modello Cud 2011 o 2010 per i redditi del 2010; certificazioni dei redditi di lavoro autonomo occasionale; quietanze di polizze vita e infortuni; bollettini dei contributi per addetti ai servizi domestici; fatture e scontrini di spese mediche e di assistenza specifica; documentazione comprovante il pagamento dell’assegno al coniuge separato o divorziato e copia della sentenza; per la detrazione degli interessi su mutui per l’acquisto dell’abitazione principale: atto di acquisto di mutuo, certificazione degli interessi pagati alla banca e altra documentazione relativa a oneri accessori (notarili, di perizia tecnica, tributari ecc.). ricevuta del versamento di somme alle forme pensionistiche individuali; certificazione di spese sostenute per adozioni internazionali; ricevuta dei compensi agli addetti all’assistenza della persona nonché certificato medico attestante la condizione di non autosufficienza.
Per la detrazione spese di recupero edilizio 䡵 copia della ricevuta della raccomandata al centro operativo di
Pescara; 䡵 copia dei bonifici bancari e delle fatture (per lavori condominia-
li è sufficiente un’attestazione dell’amministratore);
Inoltre, 50&Più Caaf offre servizi per… 䡵 ICI - modelli F24 e predisposizione della dichiarazione dell’impo-
sta comunale sugli immobili; 䡵 ISE - servizio gratuito di compilazione della dichiarazione sostitu-
tiva unica, emissione della certificazione, calcolo dell’Ise (Indicatore situazione economica) e immissione delle informazioni nella banca dati dell’Inps; 䡵 Successioni - compilazione della dichiarazione, determinazione delle imposte ipotecarie e catastali e conseguenti domande di voltura catastale; 䡵 RED - servizio gratuito di compilazione, insieme al pensionato, dell’apposito modello reddituale (Red) e di trasmissione della dichiarazione all’Inps senza ulteriori incombenze.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.cafservizi.it o prendere contatto con la propria Associazione territoriale
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ASSICURAZIONE GENERTEL: PIÙ VANTAGGI PER LE DONNE AL VOLANTE ASSIDIR
A partire da marzo si affiancherà alla convenzione dedicata a tutti gli associati Manageritalia e familiari una seconda convenzione Rc auto indirizzata esclusivamente al mondo femminile (dirigenti, ex dirigenti o quadri e familiari)
LA COLLABORAZIONE TRA MANAGERITALIA E ASSIDIR con la compagnia di assicurazioni telefonica Genertel è iniziata nel 2008 con una convenzione dedicata a tutti gli associati Manageritalia e ai relativi familiari che, in questi primi tre anni, ha dato ottimi risultati. Infatti le polizze auto stipulate con Genertel garantiscono un risparmio anche oltre il 30% sulla garanzia Rc auto rispetto alle assicurazioni di tipo tradizionale*. Risparmio che può anche essere superiore in presenza di determinate condizioni: età dell’assicurato, classe di merito, chilometri percorsi all’anno ecc.
* Confronto da libretto rosso Quattroruote, ed. 11/2010.
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Forti sconti per le donne Nel corso del 2010 l’impegno di Manageritalia, Assidir e Genertel è stato quello di costruire un prodotto tagliato sulle esigenze delle donne. Le ultime ricerche dimostrano che il gentil sesso provoca molti meno incidenti rispetto agli uomini, comportando così costi inferiori per le compagnie di assicurazione. Per questa ragione è stata creata una polizza più conveniente per le donne Manageritalia, la cui principale caratteristica è la forte scontistica: 5% rispetto alla convenzione base, portando così lo sconto cumu-
lativo per la Convenzione Genertel Donna al 10% per il premio Rc e al 15% per incendio e furto, atti vandalici, eventi atmosferici e kasko. Dal punto di vista normativo, sono inoltre presenti importanti estensioni fornite a titolo gratuito (vedi box a fianco).
La Convenzione base per tutti gli associati Ricordiamo che è sempre valida, e non cumulativa con quella riservata alle donne, la convenzione stipulata nel 2008 per gli associati Manageritalia che prevede uno sconto del 5%
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Convenzione Convenzione RC Auto per le donne Manageritalia
Cosa prevede? Un sconto del 10% applicato sul premio Rc auto e uno sconto del 15% sulle garanzie incendio e furto, atti vandalici eventi atmosferici e kasko. Dal punto di vista normativo, sono presenti importanti estensioni fornite a titolo gratuito: 䡵 la rinuncia alla rivalsa per guida in stato di ebbrezza; 䡵 la rinuncia alla rivalsa quando il veicolo non è in regola con la revisione; 䡵 il rimborso per la sottrazione o perdita delle chiavi con un massimale di 250 euro;
䡵 il rimborso delle spese sostenute, fino a un massimo di 500 euro, per il ripristino del garage di proprietà danneggiato dall’incendio del veicolo; 䡵 il rimborso delle spese di immatricolazione di un altro veicolo nel caso di perdita del veicolo per furto, incendio o incidente stradale; 䡵 il rimborso delle spese di sostituzione della serratura o del congegno di apertura, con un massimo di 250 euro, a seguito di sottrazione o smarrimento delle chiavi o dei congegni automatici di apertura delle portiere del veicolo.
Come richiedere un preventivo? AL TELEFONO
ONLINE www.assidir.it
800681857 da lunedì a sabato dalle 8 alle 20
chiama il numero verde, a seguire digita il codice 7525 riservato a Manageritalia: fare riferimento alla Convenzione SUPERPASS (SPS) e dare come codice intermediario la parola FIOCCO
applicato sul premio Rc auto (vale anche per motocicli ma non per ciclomotori) e un ulteriore sconto del 10% sulle garanzie incendio e furto, kasko, assistenza e tutela legale. Inoltre, l’accordo include una serie di estensioni particolari in più rispetto alle polizze tradizionali, tra cui le principali sono: copertura “gancio traino” gratuita; estensione gratuita per l’ Rc di terzi trasportati per assicurare i danni procurati dai passegge-
Dalla home page del sito www.assidir.it >> alla pagina “novità Convenzione Donne”
ri; estensione gratuita per il ricorso di terzi per i danni prodotti in caso di scoppio o incendio del veicolo; possibilità della sospensione (anche fino a 12 mesi) e riattivazione (gratuita per la prima polizza in qualsiasi momento per utilizzarla solo quando se ne ha bisogno; prima riattivazione gratuita per le moto; stessa classe dell’auto applicabile alle moto; per chi raggiunge la classe più bassa, Genertel prevede due classi di extrabonus).
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NOVITÀ INVESTIMENTI: TFR E COMPARTO BILANCIATO LUNGO TERMINE Le nuove opportunità d’impiego delle risorse per la previdenza complementare del trattamento di fine rapporto
L’
OBIETTIVO È QUELLO DI AMPLIARE LE POSSIBILITÀ di scelta da parte degli iscritti per l’impiego delle risorse legate al tfr. A questo proposito, per quanto riguarda le linee d’investimento conferite alla previdenza complementare, il Fondo Mario Negri ha voluto istituire una nuova linea denominata Comparto bilanciato lungo termine. Il nuovo comparto è caratterizzato da un limite massimo per l’investimento azionario del 50% e da un minimo di obbligazioni investment grade del 40%. È quindi un comparto con un apprezzabile livello di rischio per il quale è richiesta una ponderata valutazione preliminare sulla sua sostenibilità e rispondenza alle proprie propensioni
CONFERIMENTO DEL TFR ALLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE La convenienza fiscale Evidenziamo il regime agevolato previsto dalla vigente disciplina fiscale riservato al tfr conferito alla previdenza complementare e quindi il conseguente apprezzabile vantaggio economico rispetto al regime di tassazione del trattamento corrisposto dal datore di lavoro alla cessazione del rapporto. Per ogni chiarimento contattare il servizio prestazioni del Fondo Mario Negri. La situazione dei conferimenti al 31 dicembre 2010 del trattamento di fine rapporto al Fondo Mario Negri Per comparto (%) Comparto bilanciato Comparto garantito 1
49,79 50,21 100,00
Sul totale degli iscritti attivi
72
MARZO 2011
Per modalità di conferimento (%) Espresso 32,851 Tacito 1,631 34,481
LINEE DI INDIRIZZO E LIMITI DI INVESTIMENTO DEI DUE COMPARTI BILANCIATI Classi di attività e limiti di investimento Azionario Obbligazioni investment grade Obbligazioni A/AAA Obbligazioni BBB-/AObbligazioni High Yield rating inferiore a BBBObbligazioni convertibili Valuta Investimenti alternativi
(massimo) (minimo) (minimo) (massimo) (massimo) (massimo) (massimo) (massimo)
e attese, ragionevolmente legate a una visione di lungo periodo con termine indicativamente commisurato alla presunta epoca di pensionamento. Nella tabella sopra sono riportate le nuove linee di indirizzo aggiornate e i limiti fissati per le altre classi di attività che, comunque, insieme ad altri dati, potranno essere consultati nel regolamento che sarà a breve disponibile sul sito www.fondonegri.it.
Possibilità di trasferimento nel nuovo comparto Gli iscritti interessati che hanno già conferito in precedenza il tfr al Fondo Mario Negri hanno facoltà di richiedere il trasferimento del proprio accantonamento maturato per il tfr
Comparto bilanciato Comparto bilanciato MEDIO TERMINE LUNGO TERMINE 25% 50% 70% 40% 40% 20% 50% 30% 10% 10% 15% –
10% 10% 15% 5%
nella nuova linea del Comparto bilanciato lungo termine. L’attivazione del nuovo comparto è prevista dopo l’invio della comunicazione
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ufficiale agli iscritti, che verrà effettuata in occasione dell’invio annuale delle informazioni sulla posizione individuale e delle altre notizie da indicare, secondo lo schema predisposto dalla Covip.
Adeguamenti e nuova denominazione del Comparto bilanciato Per conseguire con l’impiego delle risorse risultate più aderenti alle finalità previdenziali cui sono destinate, il Fondo, valutato l’andamento della linea d’investimento del Comparto bilanciato, in relazione alla situazione dei mercati finanziari e della possibile evoluzione futura, in conformità alle disposizioni del relativo regolamento, ha disposto degli adeguamenti alle linee di indirizzo del comparto che, con l’occasione, viene opportunamente denominato come Comparto bilanciato medio termine. Il limite massimo per l’investimento azionario viene fissato al 25%; il minimo di obbligazioni investment grade è fissato nella misura del 70%. Le modifiche disposte, anche in questo caso, avranno validità dopo la comunicazione ufficiale agli iscritti. Per entrambi i comparti, i dati e i riferimenti risulteranno anche nella nota informativa reperibile sul sito www.fondonegri.it.
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Hanno collaborato a questo numero MENSILE DI INFORMAZIONE E CULTURA DI MANAGERITALIA
Ida Bona è psicologa e consulente aziendale.
(pag. 60)
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
Alberto Brambilla è presidente del Nucleo di valutazione spesa previdenziale.
Ivan Centomani è ufficiale della Guardia di finanza.
(pag. 12) (pag. 6)
Roberta Galli ha lavorato nel marketing, organizzazione e sviluppo in azienda. È passata alla consulenza con lo Studio Ambrosetti e nel 1979 ha fondato la R. Galli & Partners, società di ricerca e selezione di (pag. 40) manager, della quale è tuttora partner operativa.
FEDERAZIONE NAZIONALE DEI DIRIGENTI, QUADRI E PROFESSIONAL DEL COMMERCIO, TRASPORTI, TURISMO, SERVIZI, TERZIARIO AVANZATO
FONDO ASSISTENZA SANITARIA DIRIGENTI AZIENDE COMMERCIALI
Filippo Medina è medico internista. Esercita come specialista di medicina interna presso il Centro diagnostico italiano di Milano. Svolge attività di giornalismo medico come responsabile di riviste specialistiche ed è collaboratore di numerosi quotidiani e riviste. (pag. 52)
Walter Passerini è giornalista, vicedirettore della Scuola di giornalismo Walter Tobagi, docente, consulente e conduttore di programmi radiofonici e televisivi sui temi della formazione, del lavoro, della comunicazione. È stato direttore di Corriere Lavoro (Corriere della Sera); responsabile di Job 24 (II Sole 24 Ore) e di Io Lavoro (Italia Oggi). (pag. 32)
FONDO DI PREVIDENZA MARIO NEGRI CFMT - CENTRO DI FORMAZIONE MANAGEMENT DEL TERZIARIO
ASSOCIAZIONE ANTONIO PASTORE
Editore: Manageritalia Servizi srl
Marco Rotondi è presidente dello Ien (Istituto europeo neurosiste-
Direttore responsabile: Guido Gay
mica), presidente di Med I Care (Consorzio per lo sviluppo etico-manageriale della sanità), docente di management e capitale umano presso università, master e business school. Consulente di direzione per aziende private e pubbliche, autore di oltre 100 pubblicazioni sui temi dello sviluppo delle persone e dei team. (pag. 32)
Coordinamento: Roberta Roncelli
Piero Valdiserra è direttore marketing e relazioni esterne di uno dei maggiori gruppi italiani operanti nel beverage alcolico. È anche sommelier, nonché fondatore e presidente del club enogastronomico bolognese Gaudio. (pag. 54)
Stefano Zamagni è vicedirettore e senior adjunct professor di economia internzionale presso il Bologna Center della Johns Hopkins University e professore di economia presso l’Università di Bologna. (pag. 28)
da Manageritalia Daniela Fiorino Niccolò Gori Sassoli
Redazione: Davide Mura, Luca Padovani, Enrico Pedretti, Eliana Sambrotta Direzione, redazione, amministrazione: 20129 Milano - via Antonio Stoppani 6 tel. 0229516028 - fax 0229516093 giornale@manageritalia.it www.manageritalia.it
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