Le Mistralette - 05/20 - Anna Maria Ibba

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MISTRALETTER di Maggio đ?—Śđ?—œđ?—”đ?— đ?—˘ đ?—Łđ?—Ľđ?—˘đ?—Ąđ?—§đ?—œ đ?—Łđ?—˜đ?—Ľ đ?—Ľđ?—œđ?—Łđ?—”đ?—Ľđ?—§đ?—œđ?—Ľđ?—˜ đ?— đ?—”đ?—šđ?—šđ?—œđ?—˘ đ?&#x;Žđ?&#x;Źđ?&#x;Žđ?&#x;Ź đ?—–đ?—Žđ?—żđ?—ś đ?—Žđ?—şđ?—śđ?—°đ?—ś đ?—˛ đ?—°đ?—šđ?—śđ?—˛đ?—ťđ?˜ đ?—ś đ?—łđ?—śđ?—ťđ?—Žđ?—šđ?—şđ?—˛đ?—ťđ?˜ đ?—˛ đ?—żđ?—śđ?—˝đ?—Žđ?—żđ?˜ đ?—śđ?—Žđ?—şđ?—ź đ?—˝đ?—śđ?˜‚Ě€ đ?—źđ?—˝đ?—˛đ?—żđ?—Žđ?˜ đ?—śđ?˜ƒđ?—ś đ?—°đ?—ľđ?—˛ đ?—şđ?—Žđ?—ś! Torniamo alla "nuova" normalitĂ , ricca di novitĂ e modalitĂ operative smart ma efficaci. Siamo sempre piĂš vicini e le distanze non rappresenteranno piĂš dei limiti ma delle vere opportunitĂ di raggiungere obiettivi performanti, ma sempre con grande attenzione verse le vostre esigenze e desideri. Anna Maria Ibba www.remax.it/aibba Tel. 070 3323823 – cell 327 4286890 – mail: aibba@remax.it Via Pergolesi 26A - Cagliari www.remax.it/mistral LE MISTRALETTE 05


3 L’EDITORIALE Rimanere bloccati per la paura o continuare a lavorare? - di Simone Pierini 4 - 5 L’ESPERTO RISPONDE Rent to buy e acquisto programmato - di Anna Maria Ibba 6 REMAX Mistral Informa Dispositivi di protezione durante gli appuntamenti - di Maurizio Angius 7 TECNICHE DI VENDITA Prepara la casa per la tua visita in video chiamata - di Valentina Losito e Benedetta Losito 8 EVENTI REMAX DIRETTE REMAX MISTRAL Questo grande mondo web - Monia Patti 9 RIFLESSIONI ..Abitare riflesso del nostro essere - di Sara Angius e Valentina Losito 10 RUBRICA CULINARIA – Ricette col miele - di Maurizio Angius 11 RUBRICA MENSILE – VIVERE CON IL VERDE : L’orto verticale - di Sara Angius

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L’EDITORIALE di Simone Pierini #andràtuttodiverso Siamo di fronte ad un profondo cambiamento, tutto quello che conoscevamo e come lo conoscevamo prima probabilmente non ci sarà più. Si parla tanto di cambiamento e dei suoi significati, si stima che oltre 600 saggi parlino del cambiamento, ma che cosa sta dietro a questa parola che divide emozioni molto positive e grandi paure? In natura il cambiamento serve a mantenere l’equilibrio, tutto cambia continuamente. Un mondo senza cambiamento non esisterebbe. Ma l’uomo ha una profonda paura del cambiamento, ne è spaventato e spesso si oppone. Chi più chi meno tutti siamo dotati di resistenza al cambiamento, un processo inconscio che ci mette nelle condizioni di opporci alle cose che cambiano. Solitamente affrontiamo tre fasi di questo processo:  la prima è il rifiuto, non vogliamo accettare che qualcosa cambi e cerchiamo di opporci in ogni modo  la seconda è la rassegnazione, alla lunga ci rassegniamo di fronte a quello che non possiamo controllare o modificare e si esaurisce la forza di resistere.  la terza è l’accettazione, con l’accettazione finalmente accogliamo quello che sta succedendo senza opposizione e siamo in grado a quel punto di vedere le opportunità che stanno dietro, le potenzialità emergono quando si accetta il cambiamento. Se riuscissimo a bypassare o a ridurre il più possibile le prime due fasi, riusciremmo a rimanere focalizzati sui lati positivi del cambiamento e ne coglieremmo meglio e più velocemente le opportunità. Nessuno nega che non ci siano stati danni, spesso irreparabili, dalla tragedia che ha colpito il mondo intero, ma cercare di occuparci di quello che non possiamo controllare o rimpiangere il passato non ci aiuta e non ci permette di vedere oltre. Affrontare nel giusto stato emotivo la situazione, con il focus rivolto ad una visione del futuro desiderato, ci permette di generare emozioni e schemi di emozioni piacevoli, ma bisogna partire da quello che vogliamo, troviamo il nostro “perché”. Abbiamo il tempo di fermarci a riflettere per capire cosa è più importante e cosa meno, cosa ci rende veramente felici, qualcosa che magari ci eravamo abituati a dare per scontato.

Prima decidiamo di accettare che #andràtuttodiverso, prima riusciremo a ripensare ai nostri business, ridimensionare e selezionare da una parte e aumentare ed amplificare dall’altra, tirare #andràtuttobene per chi saprà accettare la sfida, cogliere l’opportunità del momento e fare la differenza nel fare le cose in modo diverso. Simone Pieriniiamo riuniti nelle prime fasi subito dopo la chiusura, per ragionare insieme su come continuare ad offrire i nostri servizi a distanza.

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L’esperto risponde Cos’è il rent to buy? Prendere una casa in affitto e poi decidere se acquistarla o meno.

Nel caso opposto, se ad essere inadempiente fosse il È questo il concetto di base che sta dietro al rent to buy, un tipo di venditore, questi dovrà restituire le somme fino a quel contratto relativamente nuovo per il mercato italiano che si momento versate dall’inquilino per la parte corrispettiva potrebbe descrivere come un ibrido tra un contratto di locazione e alla vendita oltre agli interessi legali. un preliminare di compravendita di un immobile. Durante il periodo dell’affitto, come nel caso di tutti i Nel settore immobiliare, il rent to buy è un accordo che prevede che contratti di locazione, le imposte legate alla proprietà il futuro acquirente di un bene prenda possesso dell’immobile dell’immobile restano a carico del futuro venditore fino a oggetto del contratto iniziando a pagare un canone di affitto per un quando non cederà il bene in via definitiva. determinato periodo di tempo e successivamente, prima della Anna Maria Ibba scadenza dei termini, decida se procedere con l’acquisto, e quindi saldare il prezzo concordato, oppure scegliere di non effettuare la compravendita e rinunciare di conseguenza alle somme fino a quel momento versate. La formula del rent to buy, è di provenienza anglosassone. Nel Regno Unito e negli Stati Uniti è comune acquistare un immobile avvalendosi dell’affitto con riscatto. In Italia, la normativa che ha introdotto e regolamenta il rent to buy è riconducibile al decreto Sblocca Italia del 2014. Si tratta di una pratica che può risultare molto vantaggiosa sia per il venditore, sia per l’acquirente. Il proprietario consegna immediatamente l’immobile al conduttore, ovvero il futuro acquirente, che paga il canone d’affitto, a condizione di poter decidere, dopo un certo periodo di tempo, se acquistare l’immobile (decisione del tutto autonoma e non obbligatoria), sottraendo dal prezzo d’acquisto una parte dei canoni già pagati. Possono essere oggetto del rent to buy: appartamenti, autorimesse, cantine, negozi, uffici, capannoni e negozi, terreni, immobili in costruzione (se si trovano allo stato grezzo bisognerà cancellare l’ipoteca che grava sul bene) Affittare un immobile e riscattarlo in un secondo momento attraverso il cosiddetto rent to buy è particolarmente indicato per chi, per svariati motivi, ha maggiore convenienza a rimandare l’acquisto definitivo dell’immobile. I contratti sottoscritti con la formula dell’affitto con riscatto avvengano tramite un atto notarile e la trascrizione nei registri immobiliari avrà una durata di 10 anni. Questa operazione garantisce il futuro acquirente, nonché inquilino, in caso di ipoteche non cancellate sull’immobile o in seguito di fallimento del venditore, tutelando allo stesso tempo il proprietario dell’abitazione fino al completo pagamento del prezzo pattuito. La legge stabilisce che in caso di mancato pagamento, l’inquilino abbia l’obbligo di lasciare libero l’immobile, rendendo nullo il contratto, e il proprietario abbia il diritto di trattenere a titolo di indennizzo quanto percepito fino a quel momento.

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Cos’è l’acquisto programmato? L’acquisto programmato è un nuovo tipo di contratto immobiliare ,una vera e propria compravendita, che non prevede alcun contratto di locazione, differenziandosi per questo dal Rent to Buy. Ad ideare e sviluppare questa formula, sono stati alcuni giovani agenti immobiliari sardi, per facilitare l’accesso all’acquisto di una casa in un periodo in cui sia chi vuole vendere sia chi vuole acquistare, si trova in difficoltà. Per accedere all’acquisto programmato non c’è nessun requisito, dato che si tratta di un accordo tra privati ratificato da un notaio, non ci sono categorie di reddito o di edifici escluse dal tipo di contratto, ovviamente bisogna che ci sia la volontà del compratore e del venditore a procedere in questo determinato modo. Quando si programma un acquisto si procede così: si versa un 10% a titolo di “caparra” sul totale del valore dell’immobile, il compratore ha da subito le chiavi dell’immobile ed il diritto alla detenzione, ma non la proprietà. È inoltre impegnato a versare ogni mese una rata che può variare in base al costo dell’immobile e agli accordi fra venditore e acquirente. Successivamente ha la facoltà di acquistare definitivamente la casa, infatti sia la caparra versata, sia l’importo versato mensilmente, valgono come anticipo sul prezzo totale, facendo si che in questo modo il rimanente da pagare si riduca e si possano coprire le restanti spese con un mutuo. Questo per un massimo di 36 mesi, quindi 3 anni, perché l’effetto della trascrizione cessa di esistere con il passare del 36esimo mese dalla data della trascrizione stessa. Dopo 3 anni si andrà a stipulare il rogito, quindi il passaggio di proprietà effettivo, dovendo saldare meno dell’80% del prezzo. Se alla scadenza dei tre anni l’acquirente non dovesse sostenere l’acquisto ,l’immobile rimane al proprietario. Possiamo quindi affermare, che questa formula diventa quindi una soluzione ottimale sia per chi compra che per chi vende, permettendo a molte più persone di comprare, dinamizzando il mercato e garantendo introiti nel breve e medio periodo a chi possiede immobili in vendita. Anna Maria Ibba

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REMAX Mistral Informa Dispositivi di protezione durante gli appuntamenti

 Nei rapporti con clienti, colleghi e collaboratori useremo sempre una mascherina protettiva che copra adeguatamente bocca e naso;  Useremo sempre i guanti mono uso ed avremo sempre con noi il gel disinfettante;

Nonostante l’emergenza Covid-19, la nostra agenzia non si è  Nella visita delle case e durante il lavoro in ufficio useremo i sovrascarpe; fermata: fin dall’istituzione del lockdown abbiamo aderito alle restrizioni imposte adottando tutte le precauzioni e gli usi richiesti  All’ingresso del nostro ufficio sarà disponibile un dalla situazione ed abbiamo attivato procedure digitali ed dispenser con il disinfettante in gel per le mani e sarà informatiche che ci hanno permesso di continuare ad assistere i obbligatorio, per chiunque venga a trovarci, indossare nostri clienti nelle loro attività di compravendita di immobili. mascherina e guanti. Ma ormai siamo sempre più vicini e le distanze non  Le visite al domicilio del cliente, e gli incontri di persona rappresenteranno più dei limiti ma delle vere opportunità di con gli stessi, saranno limitate all’indispensabile, mentre raggiungere obiettivi performanti, ma sempre con grande incrementeremo l’uso delle video chiamate con i vari attenzione verse le vostre esigenze e desideri. strumenti che attualmente la tecnologia ci offre. Ora, dopo un’attenta analisi della situazione che andremo ad Rimaniamo comunque aperti ai consigli e proposte che gli affrontare, abbiamo messo a punto una strategia da adottare per utenti vorranno farci per migliorare e rendere più efficiente poter continuare ad esercitare il nostro lavoro alla ripresa delle la nostra attività da ora in poi. attività: Maurizio Agius

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Tecniche di vendita PREPARA LA CASA PER LA TUA VISITA IN VIDEO CHIAMATA VVUOI VENDERE CASA? Mese per mese una tecnica di vendita Re/Max Siamo finalmente nella tanto attesa FASE 2. Vediamo insieme con quali modalità effettueremo le visite e come preparare gli immobili in modo che le stesse si effettuino in totale sicurezza ma anche chiarezza ed efficacia. Cari amici e clienti ripartiamo più operativi che mai!

Questa sarà la “nuova” grande innovazione.

Durante i mesi di lockdown abbiamo messo in campo tutte le nostre idee e competenze per continuare a garantire un contatto con voi e per limitare il più possibile il blocco che la situazione COVID-19 ha generato.

La modalità presenta molti vantaggi perchè permette ai futuri acquirenti di visitare in anteprima la Casa stando comodamente seduti e a proprio agio sul proprio divano, inoltre consente un notevole risparmio di tempo che si traduce nella possibilità di acquistare l’immobile in tempi più brevi. Prima di procedere al Tour però è fondamentale preparare la Casa seguendo qualche piccolo accorgimento.

Il mese precedente abbiamo parlato dei virtual tour preparati tramite, video, montaggio di foto, fino a prodotti più elaborati e performati come il virtual a 360° o la scannerizzazione dell’immobile con restituzione di un prodotto altamente evoluto che produce foto, video, percorsi sensoriali, informazioni tramite tag, completamento con schede grafiche e schemi. Ma ci sono grandi novità anche in merito alle visite sugli immobili. Vediamole nel dettaglio: 1. il primo step sarà quello di una approfondita qualificazione della motivazione e concretezza dell’acquisto che si vuole fare. In questo senso fortificheremo le azioni che già mettevamo in campo fornendo una consulenza completa al nostro cliente acquirente. 2. Lo step successivo sarà individuare almeno gli immobili in vendita presenti sul mercato con le specifiche caratteristiche richieste. 3. La prima scrematura avverrà unicamente tra noi, consulenti Re/Max ed il cliente pronto all’acquisto, tramite concordate modalità digitali: attraverso i consueti mezzi (e-mail, telefonate, whatsapp…), o video chiamate su piattaforme di facile installazione ed uso. 4. Potremo in questo modo fare visite virtuali, incontri conoscitivi, presentazione di analisi di mercato e piani di marketing, compilazione di incarichi e documenti vari e, perché no, open house e visite virtuali!!! In una perfetta interazione tra noi consulenti immobiliari, voi clienti e l’oggetto dei nostri desideri!

Occorre “mettere la casa in scena”! Per questo motivo, il venditore che vuole fare una buona prima impressione, deve attenersi ad una breve lista di cose da fare, la cosiddetta “TO DO LIST”: E' d'obbligo dare una bella ripulita a tutti gli ambienti della Casa. Vanno momentaneamente eliminati tutti gli oggetti personali o superflui che sono in vista. (Esempio: fotografie, disegni, la cuccia del cane o del gatto, giocattoli e così via); Allo stesso modo, vanno evitati il più possibile i colori sgargianti e i soprammobili estrosi. Per rendere gli ambienti più accoglienti bisogna necessariamente accendere tutte le fonti di luce presenti. -

Cercate di mantenere il più possibile in ordine le stanze.

Cari venditori, sappiate che al giorno d’oggi esiste una nuova figura professionale che si occupa di tutto questo, e molto altro, per voi: l’Home Stager, il quale, grazie ad una professionalità sviluppatasi tramite studio ed esperienza sul campo, facilita il lavoro dell’agente e fa "innamorare" il visitatore sorprendendolo con dettagli e accorgimenti che renderanno unica la Vostra Casa Valentina Losito e Benedetta Losito (Home Stager)

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EVENTI REMAX DIRETTA REMAX MISTRAL QUESTO GRANDE MONDO WEB In questo periodo di isolamento forzato abbiamo scoperto il lato positivo del mondo del web, tanto demonizzato, il quale ha mostrato il suo lato migliore, quello della solidarietà. Imprese, associazioni, professionisti, artisti hanno messo a disposizione di tutti il loro sapere e i loro servizi aiutandoci a rimanere uniti e aggiornati in ogni campo. Il mondo Re/max si fonda sulla collaborazione e sulla strategia WIN-WIN da sempre perché vincere insieme e vincere tutti è molto meglio che farlo da soli. È con questo spirito che la MISTRAL ha sentito il bisogno di condividere qualcosa di utile che potesse essere d’aiuto. Su proposta del collega Antonello Capalozza, abbiamo iniziato timidamente a incontrarci la mattina per condividere le nostre emozioni e abbiamo continuato tutte le mattine alle 9.00 sulla piattaforma Zoom, istituendo “il caffè della condivisione”, dove le persone, sia interne che esterne alla nostra organizzazione, possono confrontarsi su vari argomenti inerenti la nostra attività. Questo ha fatto si che mantenessimo una routine giornaliera che non ci ha fatto perdere d’occhio il focus sul lavoro e ci ha evitato di “galleggiare” nei pensieri che inevitabilmente ci riportavano a ciò che sta accadendo. Contemporaneamente il nostro Broker, Simone Pierini, ha pensato che si potesse dare una mano anche al di fuori della nostra realtà, conducendo degli incontri nella grande piazza di facebook con i vari professionisti toccando argomenti importanti per il proseguo della vita quotidiana. Gli argomenti trattati sono stati molto interessanti e hanno riguardato la modalità “io lavoro da casa” con lo smart working, la possibilità di chiudere contratti a distanza con gli strumenti digitali, come gestire la fiscalità, l’andamento dei mutui e degli investimenti economici, il mercato immobiliare presente e futuro, gli aspetti tecnici da verificare quando si acquista un immobile fino all’intervento del notaio che ha chiarito come e quando vengono gestiti gli atti notarili in questo periodo di difficoltà. Sono state poi trattate le più svariate materie riguardanti la sfera più strettamente personale come la convivenza in casa con i bambini e i nostri amici quattro zampe, abbiamo sviluppato il tema del benessere psicologico, fisico e nutrizionale in questo momento di emergenza sanitaria, parlando di strategie da adottare per dedicare in po’ di tempo alla cura di noi stessi. I video sono a disposizione di chiunque voglia informazioni sugli argomenti trattati nella pagina facebook Remax Mistral Cagliari. Il nostro motto è Together we stand, divided we fall. Monia Patti

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RIFLESSIONI ..Abitare riflesso del nostro essere “E’ casa il luogo in cui si è cresciuti; si sa perfettamente cosa si prova a camminare su un particolare terreno, sotto un determinato cielo, tra alberi familiari. Si ha dimestichezza con l’abbraccio caloroso del sole del meridione o con il mistero delle notti estive del Nord. Conosciamo in genere quelle realtà che conducono la nostra esistenza. Ma il comprendere oltrepassa la sensazione immediata…” C. Norberg Schulz, Genius Loci In questi due mesi di locdown siamo stati invasi da mille sensazioni: la nostra realtà spaziale è stata repentinamente cambiata, l’ambiente intorno a noi, così come lo conoscevamo, è stato stravolto e il sensibile equilibrio tra “paesaggio esteriore” e “paesaggio interiore” si è visto costretto a ridefinire i riferimenti, le percezioni e le definizioni. Questa brusca rottura tra quello che ormai comunemente definiamo “il prima” ed “il dopo” ha richiesto una totale ristrutturazione dell’organizzazione spaziale e dei legami esistenti tra i vari elementi (materiali ed immateriali). Sappiamo che ciò che possiamo definire come “paesaggio” a noi familiare non può prescindere dal concetto di identità, dal riconoscimento di un carattere di appartenenza. Identità intesa come identificazione dell’uomo con un ambiente che egli riconosce, in quanto spazio dotato di un preciso carattere. Quando quest’ambiente riconosciuto risulta legato a caratteri familiari diventa “spazio legato all’abitare”. Ed è su questo punto che dobbiamo fermaci a riflettere per innescare un processo evolutivo ormai irrevocabile e legato al presente che la nostra epoca ci impone. Secondo C. Norberg Schulz la conoscenza completa della natura è costituita da cinque elementi fondamentale: la cosa, l’ordine, il carattere, la luce e il tempo. Sono tutti elementi ormai assunti nella nostra realtà e che, non sempre in maniera cosciente, influenzano la nostra quotidianità; sono tutti elementi che sono stati fortemente coinvolti in questa evoluzione che ci vediamo, volenti o nolenti, costretti ad attuare. La loro natura si sviluppa da concetti materiali (cosa), d’orientamento (ordine), per passare poi ai caratteri individuali ed intellegibili (atmosfere), al ritmo temporale (luce) per arrivare infine al “tempo, dimensione della costanza e del mutamento”, che sembra racchiudere in sé tutti i precedenti elementi definendo così una nuova realtà viva. Partendo da questo concetto possiamo dunque affermare che la nostra nuova realtà si costruisce attorno al tempo. L’epoca contemporanea, che paradossalmente si può definire la meno contemporanea di tutte in quanto incapace di vivere e costruirsi coscientemente nel presente ma sempre legata alla sua definizione passata, tenta di utilizzare il tempo come intermediario tra l’innovazione più radicale (nuovi modi di vivere, nuova società) e la composizione più strettamente morfologica. E mentre fino a “prima” questo carattere aleggiava impalpabile, ma comunque percepito, sulla nostra quotidianità, dopo il salto quantico avvenuto in questi mesi diventa il fulcro da cui ripartire e ci obbliga a ripensare alle abitudini, ai luoghi della città e al modo di viverli, al nuovo concetto di lavoro, di casa, di relazioni. Le connessioni lineari cessano e si trasformano in stratificate: l’informazione istantanea, la contemporaneità della trasmissione, l’elevato numero di dati e soluzioni, le continue modificazioni e ricombinazioni. Il rapporto tradizionale tra l’uomo e il suo ambiente, comunemente fondato sul dualismo tempo ed esperienza, ambiente e soggetto, viene stravolto e l’abitare diventa un’esperienza sensoriale basata sulla coscienza e su una strutturazione coerente del luogo. E da qui nasce l’esigenza di ripensare agli luoghi della casa, vissuti non più passivamente, ma attentamente progettati sulle propria personalità, limando gli angoli ancora non definiti e donando flessibilità nella disposizione interna. La nostra primordiale esigenza di “abitare bene” è di vitale importanza e spesso se non soddisfatta può avere l’effetto subdolo di causare malessere e stress. Questo tema viene discusso ormai da tempo a livello globale e negli Stati Uniti nel 2003 è stato istituito l’ ANFA ( Accademia di Neuroscienze per l’Architettura) che si occupa appunto di promuovere la ricerca del rapporto tra neuroscienze ed architettura. In effetti passiamo gran parte del nostro tempo all’interno di edifici e raramente ci preoccupiamo dell’influenza che l’ambiente può avere sul nostro benessere. L’evoluzione di ogni individuo può portare ad avere diverse esigenze nei diversi periodi della propria vita e ciò che ci rende felici a venti anni non è detto che sia la cosa che ci renderà felici a quaranta. Nel momento in cui ci si cerca casa ci si trova a fare i conti con le proprie esigenze, con i compromessi di coppia o quelli di una famiglia che si sta allargando e spesso si viene travolti dalle possibili variabili che possono concorrere o meno con il benessere stesso. Sarà così che il libero professionista opterà per un’abitazione che gli consenta di organizzare un comodo studio, l’appassionato di piante cercherà una casa con un giardino o una grande terrazza e il provetto cuoco si focalizzerà sulla possibilità di avere una grande cucina in cui dare sfogo alla propria creatività. Siamo tutti alla ricerca della felicità e credo che focalizzarci sui nostri desideri ci possa aiutare a ritrovare la coerenza con il nostro essere. Abitare è in fondo abitarsi.

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RUBRICA CULINARIA – IL MIELE Cosa è Il miele è la sostanza elaborata solo dalle api mellifere a partire dal nettare dei fiori o dalla melata; nessuna sostanza può essere aggiunta o sottratta al prodotto delle api, perché possa essere definito miele. Il nettare è infatti una sostanza zuccherina che le piante producono proprio per attirare gli insetti, che si fanno così vettori inconsapevoli del polline, l'elemento fecondante, che viene in questo modo trasportato su altri fiori.

Ti voglio proporre due ricette semplici, veloci ed economiche da realizzare per usare il miele in cucina in un modo un po’ meno consueto. Spaghetti con miele, noci e parmigiano

Piante diverse danno nettari diversi e di qui nasce la varietà del prodotto. Anche il polline viene raccolto dalle api, ma non serve per l'elaborazione del miele, ma come alimento proteico per le forme giovanili. Nel miele il polline è presente solo in piccolissima quantità, come componente accidentale.

Ingredienti per 5 persone: 500 g. di spaghetti, 50 g. di miele millefiori, 60 g. di noci sgusciate, 1 arancia, 1 dl latte (mezzo bicchiere), Parmigiano Reggiano, sale e pepe.

Altro materiale per la formazione del miele è la melata: la sostanza di partenza, in questo caso, è la linfa stessa delle piante, della quale si nutrono insetti quali gli afidi e le cocciniglie. Il surplus di sostanza zuccherina non utilizzata da questi insetti viene riciclata dalle api. Purtroppo nella loro raccolta le api portano nell’alveare anche altre sostanze provenienti da scarichi industriali e quant’altro, per questo se si desidera consumare miele di qualità con la garanzia di provenienza da località prive da inquinamento da sostanze industriali, son sicuramente da evitare i mieli economici provenienti da paesi esteri, dove la legislazione sulla produzione dei mieli è decisamente “di manica larga”: solitamente è meglio consumare il miele sardo rispetto a tutti gli altri... Pensa che la Sardegna è, al mondo, il luogo con il maggior numero di fioriture da miele!

Il condimento si prepara senza difficoltà: mentre gli spaghetti cuociono, sciogli il miele a bagnomaria, a fuoco medio; quando il miele è fluido unisci latte, noci e buccia grattugiata dell’arancia, oltre ad un pizzico di sale e un velo di pepe.

Il miele è altamente energetico e facilmente digeribile perché composto prevalentemente da zuccheri semplici (fruttosio, glucosio e saccarosio), è anche ricco di sali minerali, vitamine e principi attivi fitoterapici delle piante dalle quali le api estraggono il nutrimento. È un alimento "vivo" e "rivitalizzante", perchè contiene enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antibiotico-simili ecc. Il miele può fornire diversi benefici a molti organi e tessuti dell'organismo anche se la ricerca scientifica non sempre è riuscita a dimostrare tali effetti. Infatti giova a decongestionare le vie respiratorie, calma la tosse, aumenta la potenza fisica e la resistenza dei muscoli, svolge azione cardiotropa, esercita un’azione protettiva e disintossicante per il fegato, sviluppa un’azione protettiva, stimolante e regolatrice dell’apparato digerente, ha azione diuretica, compie un’azione antianemica e contribuisce alla fissazione del calcio e del magnesio sulle ossa. Maurizio Angius

Facilissimo: pentola, acqua bollente, spaghetti.

Una volta pronto, spegni o metti al minimo il fornello e, quando gli spaghetti saranno cotti (un minuto meno di quanto indicato in confezione), scolali e tuffali nel recipiente del condimento. Se necessario aggiungi un mestolo di acqua di cottura della pasta. Con fuoco molto dolce, mescolali in modo che si insaporiscano e non diventino freddi prima di impiattarli. Bocconcini di tacchino al miele

Ingredienti: Petto di Tacchino 800 g., Farina 50 g., Arance 5, Olio evo, Miele millefiori 4 cucchiaini, Panna da cucina 100 g., Sale, Pepe, Zenzero, Mandorle 50 g. Taglia il petto di tacchino a cubetti di circa 2 cm e infarinalo. Taglia le arance e spremile per ricavarne il succo, Scalda l'olio extravergine d'oliva e rosola i bocconcini a fuoco vivo. Sfuma con il succo di arancia. Aggiungi il miele. Unisci la panna e regola di sale e pepe. Fai ridurre la salsa finché si è addensata, senza farla asciugare eccessivamente. Aggiungi lo zenzero grattugiato e amalgama il tutto. Con un coltello dalla lama sottile taglia le mandorle a lamelle e falle tostare in una padella antiaderente. Aggiungi al tacchino e tienine da parte qualcuna per decorare.

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RUBRICA MENSILE - VIVERE CON IL VERDE: L’ORTO VERTICALE L’orticoltura moderna negli ultimi anni ci ha offerto diverse idee per arredare di verde le nostre case e colorare gli spazi esterni, ed una delle ultime tendenze è senza dubbio l’orto verticale che già da qualche anno a questa parte, attraverso le immagini, riempie le bacheche dei social dedicati alla creatività. Avere un orto verticale non solo ci permette di coltivare degli ortaggi tutto l’anno, ma anche di godere del verde occupando pochissimo spazio e di contribuire alla riduzione dello smog cittadino. L’idea della coltivazione in verticale nasce a Parigi nel 1986 grazie al botanico Patrick Blanc, che ebbe l’intuizione di ricoprire di verde una parete della Cité de Sciences et de l’Industrie. Blanc brevettò un sistema di coltivazione da parete che suscitò l’interesse di molti architetti e progettisti, soprattutto dalla metà degli anni 90, constatando che questo metodo risultava utile non solo per un fattore estetico, ma soprattutto ecologico, in quanto si andavano a ricreare dei veri e propri “polmoni verdi” che permettevano di ridurre le emissioni di CO2 contrastando efficacemente l’inquinamento. Un esempio tutto italiano è il bosco verticale dello Stefano Boeri Archit di Milano a Porta Nuova che ospita circa 30000 mq di vegetazione. L’orto urbano è quindi un valido alleato per contrastare lo smog, svariate associazioni ambientaliste ne incentivano tuttora la creazione e noi oggi vorremmo concentrarci su due tipologie molto semplici da realizzare praticamente a costo zero. Il giardino verticale costruito riciclando i bancali (o pallet) è senza dubbio il modello più diffuso e grazie alla facile realizzazione può essere accessibile anche dai meno esperti dei fai da te. Il legno andrà carteggiato, rivestito al suo interno con del telo impermeabile o della plastica da giardinaggio. Sul web di possono trovare diversi progetti e per i dettagli della parte tecnica consiglio la visione di questo video nel quale vengono piantate delle aromatiche, ma possiamo optare anche per degli ortaggi a foglia come spinaci, cavoli, lattughe o semplicemente delle fioriture stagionali per ravvivare il balcone con un po' di colore. Un’altra idea semplice, economica e salva spazio è la coltivazione “a torre” che si realizza forando un tubo in PVC con una sega a tazza per il trapano. Questo metodo di coltivazione viene utilizzato soprattutto per la coltura delle fragole, permettendo di poterne coltivare diverse piantine in pochissimo spazio, ma si può adattare anche ad altre piante pendenti dalle radici di piccole dimensioni. Per realizzare questo progetto consiglio questo video tutorial che ne spiega passo per passo la realizzazione. Queste sono solo due delle tecniche che si possono trovare facilmente sul web, ma tanti creativi del giardinaggio hanno messo a disposizione diversi tipi di orti verticali che ci possono aiutare a rendere più belli i nostri balconi e a mantenere più salubre l’aria delle nostre città. Sara Angius

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RE/MAX è l’unico gruppo immobiliare internazionale presente in 90 Nazioni al mondo. Grazie a questa rete capillare le persone che si affidano ad un agente RE/MAX possono contare su:  oltre 15.000 immobili in Italia  oltre 200.000 immobili in Europa  oltre 4.000.000 immobili nel mondo Niente è per caso, a volte il piccolo grande sogno è dietro l’angolo.

La RE/MAX Mistral di Cagliari si occupa di affitto e vendita di immobili residenziali, commerciali e industriali, a Cagliari e nei territori limitrofi. Nasce nel 2016 da un progetto di Simone Pierini, Broker Owner e Titolare d’agenzia, il quale si ispira ai valori della squadra. Lavorare in una squadra significa produrre dei risultati incredibili grazie al lavoro di gruppo efficace e alla sinergia di un lavoro di squadra si ottiene un rendimento che non è la semplice somma dei risultati ottenibili dai singoli, ma molto di più: è condivisione di esperienze competenze e contributi personali e lavorativi di ogni singolo componente. Un’organizzazione del lavoro come quella dei team, oltre a motivare le persone, contribuisce a ridurre notevolmente tempi e costi.

Mi chiamo Anna Maria Ibba maturità scientifica, laurea in giurisprudenza e il desiderio di raggiungere finalmente la realizzazione professionale. In un piccolo e fuggente attimo della mia vita ho trovato REMAX e il desiderio è diventato opportunità. Remax è il mio specchio, il suo punto di forza , come raggiungere l’obbiettivo con impegno, dedizione e sacrificio è nel mio DNA. Trasformare i sogni e i desideri dei clienti in realtà, regalare la possibilità di un piccolo grande passo verso nuovi orizzonti e traguardi a chi nella casa mette tutto, è una soddisfazione che non ha pari. Sono in Remax per questo: qui i desideri li realizziamo.

together we stand, divided we fall CHI SIAMO agenzia G30 2018 e 2019 Mistral Cagliari 1° fatturato Mistral Cagliari 1° fatturato multiple office Mistral Group 1° crescita netta Mistral Carbonia 4° fatturato Mistral Oristano 5° fatturato Auction Point re/max Re/max Commercial Consulenza certificata D.A.S L’innovazione introdotta da RE/MAX si basa sula formula dello studio associato e la collaborazione tra professionisti del settore. Scegliere RE/MAX significa optare per il gruppo più diffuso e che vende più immobili al mondo (dato certificato Andersen) autonomo.

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