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Casa Alchini, tra arte e laboratorio

Il centro di Fiera di Primiero avrà un motivo in più per essere visitato: la casa d’arte dell’artista Silvio Alchini che sarà adibita a spazio espositivo e laboratorio per la formazione e la didattica.

Di Manuela Crepaz

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Il poliedrico autodidatta pittore, scultore e mosaicista era nato nel 1936 a Fiera di Primiero. Lo descriveva così il giornalista Raffaele Bonaccorso alla notizia della scomparsa il 28 gennaio 2014: “Silvio Alchini aveva attinto a piene mani dallo spirito artistico che animava il fratello Giulio, di 10 anni più grande di lui. Come il fratello, aveva cominciato a viaggiare con la smania di conoscere tutto ciò che stava al di là dello Schener e del Passo Rolle. Ed eccolo quindi a Venezia a respirare l’aria dell’universo artistico che vi regnava, con le sue mostre, le sue gallerie d’arte, le sue Biennali: era quella la sua vita, non c’erano dubbi. E, infatti, comincia a dipingere: grandi tele, colore a profusione, motivi artistici innovativi. Ma è la scultura il suo punto di arrivo. Ed ecco il periodo dei ‘Nudi’, per passare poi ai più famosi ‘Torsi’ e infine, prima della malattia che lo ha colpito, alle ‘Texture’ lignee, tutte opere ricercate dai galleristi”. Nel suo testamento, Silvio Alchini aveva deciso di donare la propria casa al Comune, vincolandone l’utilizzo per la promozione dell’arte in tutte le sue forme.

Il cuore del piccolo museo sarà formato da due spazi espositivi con le opere di entrambi i fratelli Giulio e Silvio Alchini, permettendo il confronto tra due stili, due periodi, due ricerche. Saranno pure ospitate - ed è questo il plusvalore della proposta – opere provenienti da altre collezioni pubbliche e private. “Pavimento, pareti e soffitto gestiranno la visita in una sorta di esperienza immersiva nella quale il racconto ai posteri degli Alchini si intreccerà inevitabilmente con il periodo artistico italiano cui appartengono”, ha specificato l’arch. Nicola Chiavarelli, che ha redatto la variante progettuale definitiva. Ed ha aggiunto: “Il centro culturale evocato nella motivazione del lascito di Silvio Alchini alla nostra comunità è una prima possibile operazione di valorizzazione artistica importante che da livello locale può avere riflessi sull’areale italiano. Ben oltre le opere del lascito al Comune di Primiero San Martino di Castrozza, questo luogo può diventare presidio dedicato all’arte e al design, grazie alle poliedriche figure dei fratelli Alchini scultori, pittori, ceramisti e - per quanto prodotto da Giulio: designer in un’Italia che negli anni ‘60 è stata posta all’attenzione internazionale per la vitalità espressiva. I fratelli Alchini appartengono ed hanno prodotto opere in allungo a Breuer e Le Courbousier in parallelo a Carlo Scarpa e Edoardo Gellner... figure, gli Alchini, tutte da approfondire.”

Un altro particolare originale: lo spazio espositivo non contempla la presenza di personale addetto; pertanto, la visita sarà in autonomia e pannelli esplicativi bilingui introdurranno e condurranno all’arte dei due fratelli. L’apertura è prevista per la prossima stagione invernale, a conclusione della ricerca storica.

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