Titolo del progetto di ricerca:
Metodologia IVANOV: uso critico degli strumenti di ricerca nella rete
Presentazione del progetto di ricerca Ignoranti quem portum petat nullus suus ventus est [Seneca] Nella società complessa che abitiamo trovare ciò che serve, nel momento in cui serve, è diventato una competenza chiave, forse la più importante, insieme alla capacità di valutare le informazioni acquisite. Cercare informazioni in rete è diventata una necessità a scuola, nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Purtroppo le difficoltà insite nell’uso dei motori di ricerca, o l’utilizzo inconsapevole e superficiale di questi, ne limitano notevolmente l’efficacia. La maggior parte dei docenti o più in generale di chi usa la rete per lavoro o hobby, dimostra infatti di non possedere ancora quelle abilità necessarie a padroneggiare gli strumenti per l'information retrieval ma, soprattutto, manca delle giuste procedure per focalizzare l’oggetto della ricerca e per selezionare e valutare i risultati ottenuti. Possiamo parlare, quindi, dell'utente medio come "information illiterated” laddove il problema, oltretutto, molto spesso, non è tanto accedere all'informazione quanto filtrarla. L'esigenza cui dobbiamo cercare di far fronte, ovvero una nuova forma di analfabetismo, è generalizzata, riguarda l'intera società, e noi crediamo che un ruolo cardine sia di pertinenza della scuola e della classe docente. Metodi come la WebQuest, il metodo SeWCoM, il sistema 3M o BIG6, mostrano ormai i loro limiti e peccano di una mancanza di organicità; il mondo delle biblioteche cerca di avocare a se un ruolo centrale nella Information Literacy; l'approccio del sistemista di rete rischia di aprire la strada ad una miope tecnocrazia. La pedagogia, il mondo della scuola e quello dell'educazione in generale, devono rivendicare spazi e ruoli che sono loro propri. Lo scopo della nostra indagine è pertanto quello di individuare, mettere a punto e validare, anche attraverso l'analisi delle pratiche, una strategia di ricerca, che permetta di trovare le “informazioni” giuste al momento giusto, che permetta di comprendere in un modello organico le intuizioni/teorie/strategie già individuate da Dodge, Petrucco. Rotta, Calvani, Ridi etc.
Marcello Festeggiante
Novembre 2013
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Il modello di cui parliamo, che noi abbiamo provvisoriamente denominato IVANOV, e di cui offriamo una prima bozza nell'Illustrazione 1 a pagina 6 dovrebbe avere quindi queste caratteristiche: Elastico:
utilizzabile per ogni argomento di ricerca e per ogni tipo di documento/risorsa
Trasversale:
sfruttabile da ogni tipo di docente (primaria, secondaria etc.) e per qualunque disciplina
Insegnabile:
deve poter essere trasmesso agli alunni permettendo al docente di riappropriarsi del ruolo di guida che gli è proprio
Esportabile:
In linguaggi e culture diverse da quella italiana
Agnostico:
dal punto di vista degli strumenti utilizzabili: motori di ricerca, OPAC, Banche Dati, gruppi usenet etc.
Comprensivo:
delle teorie e delle intuizioni fino ad adesso citate; capace di dare organicità e sistematicità alla mole di consigli/strumenti/strategie che possono essere trovate in rete.
Modulare:
Dovrebbe poter accogliere non solo paradigmi già esistenti ma anche essere in grado di resistere ai cambiamenti della struttura della rete: accesso in mobilità, web semantico etc.
Semplice:
Ovvero alla portata di tutti, anche in assenza di una specifica alfabetizzazione sulle risorse della rete. Più simile, in questo, ad una ricetta, ad una checking list piuttosto che ad un corposo manuale d'uso.
Obiettivi della ricerca o definire, anche attraverso l'analisi di pratiche, alcuni possibili paradigmi di ricerca in rete o trasferire/applicare/modificare/adattare regole tradizionali di ricerca bibliografica; (information literacy) ai nuovi strumenti di rete; o fornire, ai docenti, modelli di ricerca critica di materiale didattico in rete; o rendere i docenti consapevoli delle trasformazioni dei concetti di testo, fonte di informazione, biblioteca; o integrare e modificare strumenti e modelli già esistenti come la WEBQUEST, il metodo 3M di Dodge, il metodo SEWCOM, etc. o analizzare i concetti di deep web , repository, banche dati, gruppi usenet etc. e renderli accessibili/utilizzabili in ambito scolastico
Quesiti principali o Cercare in rete è una competenza insegnabile? Se si, come crediamo, quali sono le metodologie e come possono essere insegnate? Cosa è insegnabile in un processo di ricerca e cosa non lo è in quanto attività “artistica”? Esiste un metodo di ricerca alternativo all'approccio “intuitivo”? o Come e dove si sono trasferite le principali fonti di informazione e di approfondimento nella società complessa? come si sono trasformate le biblioteche? come si sono/stanno trasformando i giornali? come si è trasformato il concetto di “TESTO” nella sua fruizione?
Destinatari In prima battuta o Docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado in seconda battuta Marcello Festeggiante
Novembre 2013
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o Personale coinvolto nella formazione professionale e/o aziendale o più in generale nell'universo del Long Life Learning
Prospettiva teorica adottata (e sua rilevanza per la ricerca) La prospettiva adottata è quella che viene indicata da Petrucco laddove dice che sembra necessario già nella prime classi della scuola, aiutare a costruire quelle abilità di ricerca in rete che permetteranno agli studenti di selezionare le informazioni e di strutturarle in aggregati significativi di conoscenza. Si amplia in questo senso la visione costruttivistica di Papert, e di Jonassen che vede gli studenti proprio come soggetti attivi nella creazione e la condivisione di nuova conoscenza (vedi anche Pontecorvo, Calvani, e Galliani).rispetto alle questioni da indagare.
Metodologia Sarà data priorità alle seguenti metodologie o Analisi di pratiche
Vocazione a livello internazionale Sarà dato spazio alla possibilità, concreta, di esportare il modello IVANOV anche a livello sovranazionale in quanto la metodologia, di per se, si presta facilmente ad essere adottata al di là di una lingua specifica o di una specifica cultura. Come si può facilmente intuire la metodologia IVANOV è agnostica riguardo i contenuti, la lingua adottata, gli strumenti utilizzati. Altro punto favorevole ad una possibile esportazione del modello analizzato è che la metodologia oggetto di ricerca presuppone l'uso di strumenti di ricerca nazionali (OPAC nazionali, motori di ricerca italiani etc.) ma anche e sopratutto di strumenti internazionali (motori di ricerca mondiali, OPAC di diverse nazioni, banche dati universitarie straniere o internazionali). Il modello potrebbe essere utilizzato anche nella prospettiva dell'utilizzo dell'approccio CLIL in quanto trasversale ed esportabile su qualsiasi disciplina, indirizzo di scuola, età dei discenti.
Conclusioni: risultati attesi o Definizione di modelli, anche grafici, di ricerca critica; modello generale modello specifico per docenti di istituti superiori di secondo grado eventualmente suddiviso in sottomodelli adattati alle discipline modello specifico per docenti delle scuola primaria modello specifico per docenti della scuola secondaria di primo grado o Implementazione di vari flowcharts sulla falsa riga di quello indicato nella Illustrazione 1 o Creazione di un raccoglitore di casi paradigmatici che possano aiutare i docenti nell'impostazione di una ricerca. o creazione di schede ad hoc / checklist miranti all'analisi ed alla valutazione delle informazioni
Marcello Festeggiante
Novembre 2013
Illustrazione 1: Flow Chart IVANOV
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Analisi concreta di costi benefici E' possibile pensare ad una sinergia con svariate agenzie educative o di ricerca. Per le attività di sperimentazione potranno essere coinvolti, a costi zero, i seguenti spazi/gruppi: 1. le classi in cui il sottoscritto ricopre il ruolo di esperto esterno di ICT applicate alla didattica nell'ambito della programmazione PON-POR e/o 2. le classi affidate al sottoscritto all'interno del percorso “DIDATEC” di INDIRE e/o 3. classi formate da docenti in aggiornamento nell'ambito del POF e dell'aggiornamento obbligatorio e/o 4. gruppi formati da tirocinanti (TFAo PAS) Potrebbero essere intrecciati accordi e consorzi con le scuole della provincia di Palermo o di provincie limitrofe con lo scopo di sensibilizzare il personale docente. Consorzi simili potrebbero essere strutturati con l'USR e le USP.
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Marcello Festeggiante
Novembre 2013
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in
Internet,
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Termini Imerese, 7 novembre 2013 ______________________________ Marcello Festeggiante
Marcello Festeggiante
Novembre 2013
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