Iuav Dynamic Wayfinding System. Progetto di un sistema segnaletico dinamico per l’Università Iuav di Venezia
Corso di Laurea Magistrale in Design del Prodotto e della Comunicazione Visiva. A.A 2017/2018 Relatore: Daniele Balcon Laureando: Marcello Raffo N° di matricola: 287181
INDICE
p. 005 ABSTRACT p. 006 INTRODUZIONE pp. 008-021 p. 009 p. 011 p. 014 p. 018
WAYFINDING DESIGN COS’É IL WAYFINDING DESIGN? UNIVERSITY EGD BRAND IDENTITY DEL CAMPUS DIGITAL SIGNAGE
pp. 022-043 CASE HISTORY pp. 044-103 p. 045 p. 052 p. 063 p. 071 p. 089
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IUAV ANALISI DELLA STRUTTURA ATTIVITÁ/CATEGORIE ANALISI DELLA COMUNICAZIONE SEGNALETICA ATTUALE PERSONAS
WAYFINDING DESIGN
pp. 104-173 p. 098 p. 111 p. 112 p. 115 p. 116 p. 121 p. 135
PROGETTO CONCEPT GRAFICO TIPOGRAFIA PALETTE CROMATICA FRECCE E PITTOGRAMMI MAPPE SISTEMA SMART SUPPORTI
pp. 168 CONCLUSIONE pp. 170 BUBLIOGRAFIA pp. 171 SITOGRAFIA
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ABSTRACT
La realizzazione di un sistema segnaletico per un campus Universitario è necessario per l’orientamento degli studenti, dei docenti e del personale all’interno e tra gli edifici che lo compongono. Una giusta metodologia, un’analisi approfondita della struttura del campus, un uso della grafica in sintonia con l’immagine dell’università, un’uniformità stilistica, l’uso di nuove tecnologie smart e la sua effettiva efficacia sono tutti elementi fondamentali per la creazione di environmental graphic design valido e innovativo. Questa tesi ha la volontà di indagare sui problemi attuali della segnaletica dell’Università Iuav di Venezia per il restyle e la realizzazione di un nuovo sistema di wayfinding in linea con gli elementi sopracitati. Grazie a uno studio generale dei punti chiave della disciplina del wayfinding design, applicata all’università, e una più specifica analisi della struttura interna dell’università di Venezia si è giunti alla creazione di un sistema di segnaletica nuovo e all’avanguardia. L’analisi approfondita dello stato attuale dello Iuav ha portato a una migliore gerarchizzazione dell’informazione e a una conseguente facilitazione alla lettura e alla comprensione. L’uso della grafica ha creato un’uniformità stilistica all’interno di tutte le sedi Iuav in relazione alle attività e lezioni che si svolgono. Con un uso intelligente di nuove tecnologie si è potuti inoltre creare un sistema segnaletico aggiornabile e smart grazie all’utilizzo di display e modularità. L’ obiettivo principale di questa tesi è stato quello di ideare e progettare un sistema EGD innovativo che possa valorizzare l’Università Iuav di Venezia, sede di corsi di architettura, moda e design. 005
INTRODUZIONE I segnali e la segnaletica hanno un scopo solo: comunicare informazioni sull’ambiente circostante alle persone. A differenza degli altri oggetti, posizionati intenzionalmente nello spazio costruito come luci, pareti, mobilio o quant’altro, i segnali sono gli unici a rivolgersi e a parlare direttamente con noi. E in quanto oggetti “parlanti” suscitano un’azione vera e propria. In questo senso, la segnaletica è uno dei pochi elementi realmente interattivi dell’ambiente costruito. E poiché le persone devono impegnarsi a leggere le informazioni all’interno del segnale, essi sono tra gli oggetti più scrutati nell’ambiente. Altri oggetti ambientali, per la loro stessa forma ed esistenza, possono connotare un messaggio intrinseco, ma non sarà mai diretto come lo è la segnaletica.
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Fig 1.1 Studio Semaphore, New Horizons Building, Monash University, 2013.
“Research is search for knowledge. Design research, search for knowledge about design are part of all professional design work.”
Per Mollerup, “Wayshowing>Wayfinding”, 2013.
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WAYFINDING DESIGN
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1.
COS’É IL WAYFINDING DESIGN?
“Wayfinding is a spatial problem solving process.” Per Mollerup, “Wayshowing>Wayfinding”, 2013.
WAYFINDING DESIGN
Che cos’è il wayfinding design? Spesso davanti al nome di questa disciplina la gente, che non si interessa di design, rimane interdetta e dubbiosa sulla sua provenienza. Quindi, qualora questa tesi venga presa tra le mani da una di queste, è giusto far chiarezza su cos’è il wayfinding design. Il wayfinding si tratterebbe di un processo di risoluzione dei problemi spaziali, in parole povere è il concetto di “trovare la strada”. Questo processo di scoperta e analisi della via migliore per raggiungere il luogo deciso precedentemente implica un’azione, un movimento all’interno dell’ambiente circostante. Ed è così che entra in gioco il design e il progettista. Esso si occuperà quindi di facilitare l’utente, la persona a trovare la giusta strada grazie alla creazione di un sistema di wayfinding design adattato all’ambiente che ci circonda. Il designer si occuperà della creazione della segnaletica composta da frecce, simboli e scritte che aiuteranno l’utente alla via più veloce e/o adatta per raggiungere l’obbiettivo da un punto A a un punto B. Un obiettivo chiave nel design del wayfinding, che Mollerup definisce “wayshowing”, è quello di consentire a ogni persona di formare una mappa mentale di un determinato sito o un ambiente. Più chiara è la struttura fisica di un sito, più chiare saranno le mappe mentali. Non sempre, però, vi è la possibilità di crearsi una mappa ambientale. Spesso il wayfinder affronta un determinato ambiente per la prima volta e non avrà il tempo di esplorarlo in maniera ottimale. Mollerup indica, nel suo libro “Wayshowing”, diverse tecniche per potersi orientare all’interno di uno spazio. La più elementare, ovvero quella di seguire una traccia, può risultare spesso fallimentare. Un’altra strategia può essere, invece, quella di trovare un obbiettivo visivo o di crearsi un itinerario, utile alla creazione di una mappa mentale più forte. Un’altra può essere quella di seguire una mappa o più semplicemente seguire il flusso di persone e sperare che conduca al nostro obiettivo. Il wayfinding può quindi essere inteso come un processo che prevede tre differenti passaggi:
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• • •
la capacità di creare mappe ed elaborare informazioni che ci permettono di comprendere l’ambiente circostante; la capacità di definire un piano decisionale di azioni da compiere; la capacità di eseguire questo piano, ovvero di trasformare una semplice decisione in una azione concreta.
Il progettista deve aiutare il wayfinder e rendere questi 3 passaggi il più facilmente fruibili in modo tale da accorciare i tempi per la riuscita del proprio intento. Il designer interverrà all’interno dell’ambiente per accompagnare la persona tramite segni e simboli verso la propria destinazione nella maniera più chiara e coincisa possibile.
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UNIVERSITY ENVIROMENTAL GRAPHIC DESIGN
Fig 1.2 Segnaletica parietale per condurre l’utente verso i diversi spazi. Dn&Co, Here East Campus, 2017
WAYFINDING DESIGN
Chi elaborerà l’ambiente segnaletico dovrà cimentarsi con la realizzazione un Environmental Graphic Design, o EGD, che può essere definito come la comunicazione grafica delle informazioni nell’ambiente costruito. Tutte le informazioni, cartelli, totem, diplay, segnali di direzione, fanno parte del mondo dell’EGD. Tutti questi sistemi sono in diretta comunicazione con l’utente. L’Environmental Graphic Design abbraccia molte discipline del design, tra cui grafica, architettura, interior design, paesaggistica e industrial design e tutte sono incentrate sugli aspetti visivi del wayfinding, sulla comunicazione di identità e di informazioni e sull’idea di creare una solida users experience. Diverse ricerche hanno rilevato che la segnaletica e i sistemi di grafica ambientale ben progettati non solo
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soddisfano la loro funzione comunicativa di informare, dirigere e identificare, ma servono anche a migliorare le qualità estetiche di un ambiente. Molte università coinvolgono i progettisti e gli studi specializzati nella realizzazione di EG per creare segnaletica e sistemi di wayfinding design. La realizzazione di un progetto di segnaletica per l’università aiuterebbe a creare un sistema funzionale per l’intero campus. Un EGD unico migliorerebbe l’orientamento generale dell’utente. L’uso di più EGD discordante, come nel caso dello Iuav, risulterebbe deficitario per il fruitore che si dovrà confrontare con più espressioni grafiche differenti all’interno dello stesso campus. Questa disciplina non coinvolge solo la creazione di supporti graficamente in relazione tra loro, ma anche nella gestione delle informazioni. All’interno delle università bisogna tener conto di chi dovrà relazionarsi con il sistema. Vi è, quindi, la necessità di creare un sistema informativi adatto a più utenze (studenti, professori e personale). Le indicazioni all’interno di ogni segnale devono essere gestite in modo tale da essere valide per tutti e creare un sistema gerarchico in base a ogni esigenza. Oltre a migliorare la fruizione e l’orientamento all’interno di un ambiente, la creazione di un EGD system andrebbe a mutare l’immagine complessiva dell’università. L’EGD assume, quindi, un ruolo fondamentale da più punti di vista, non solo dal semplice guidare le persone dal punto A al punto B, ma anche nella creazione di un’identità visiva. L’università Iuav ha bisogno di una mobilitazione in questi termini e adeguarsi agli standard attuali per essere al passo coi tempi. Le migliorie non avverrebbero solo dalla realizzazione di un sistema segnaletico funzionale, ma anche dalla creazione si un sistema di brand identity solido.
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Fig. 1.3 (sopra) University of Applied Sciences Osnabrück wayfinding. Büro Uebele, 2010 Fig. 1.4 (a lato) Università di medicina di Balgrist, Zurigo. Mifflic-Schmid Design Studio, 2016.
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Il sistema di segni, icone e font è utile per unificare visivamente un sito, specialmente se si tratta di un campus universitario. La segnaletica può svolgere un ruolo di omogeneizzazione, stabilendo un’identità unica e creando, in tal modo, una brand image in forma ambientale. Ed è proprio da qui che si determina un wayfinding design system ben congeniato da uno mal riuscito, oltre alla sua effettiva efficacia di condurre l’utente a destinazione. Il design grafico ambientale si lega chiaramente all’idea di “branding” quando il designer aiuta a stabilire un’immagine e un’esperienza coerenti e appropriate agli obiettivi dell’università. L’importanza della strategia e della gestione del marchio è salita alla massima attenzione all’interno di molte organizzazioni, grandi e piccole, commerciali e istituzionali e soprattutto nelle università. Una strategia dell’immagine di ateneo completa deve poter abbracciare tutti i punti di contatto tra l’università stessa e l’utente esterno. La segnaletica e i programmi EGD sono elementi fondamentali da dover tenere in considerazione per creare un’identità completa. La creazione di un’immagine forte aiuterebbe ad aumentare il valore e la qualità dell’ateneo, non solo a livello estetico, ma anche nell’immaginario generale. Specialmente nel caso dell’università Iuav, la creazione di un sistema unico è necessaria. La complessità dell’universitarà, composto da sedi molto spesso distanti tra loro con segnaletiche contrastanti, necessita di un EGD che possa creare un chiara immagine unificante. In tal modo i vari edifici verrebbero raggruppati, non solo strutturalmente, ma anche visivamente, rafforzando l’idea di campus universitario. Utilizzando una giusta strategia, il carattere visivo di un sistema segnaletico può riflettere e rafforzare gli aspetti comunicativi dell’architettura di un certo sito per creare un’identità totalmente integrata con l’ambiente. Bisogna, infatti tener in considerazione dove il sistema andrà inserito. Le differenze architettoniche di ogni sede hanno differenti esigenze e bisogna trovare una soluzione che possa essere adattabile alle diverse strutture, senza però distaccarsi dal “layout” generale.
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BRAND IDENTITY DEL CAMPUS
Fig. 1.5 (a lato) Identità visiva tramite poster e wayfinding system del Massachusetts Institute of Technology. Pentagram, 2018.
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Fig. 1.6 (a lato) Crare un EGD coerente per ogni sede rafforza il concetto di campus universitario.
Per la creazione di un’identità generale forte è necessario tener in considerazione come l’università è oggi e come comunica la propria “estetica” all’esterno. Il sistema di EGD deve relazionarsi non solo tra le diverse sedi, ma anche con lo Iuav stesso, senza slegarsi dall’immagine generale d’ateneo. Solo così si potrà creare un immagine coordinata forte e coerente. In sostanza il wayfinding design aiuta entrambe le parti: le persone a muoversi all’interno di uno spazio e le università alla creazione di una solida brand image.
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DIGITAL SIGNAGE La segnaletica digitale è sempre più utilizzata e integrata nei sistemi di wayfinding. I sistemi informativi digitali, che visualizzano la grafica su schermi elettronici, sono diventati una parte importante della vita quotidiana di tutti e, poiché questi sistemi svolgono una funzione di comunicazione, sono in stretta relazione con l’EGD. La segnaletica non si limita solamente nell’indicazione dei vari spazi tramite segnaletica direzionale o directory. Molti studi attualmente, insieme alla progettazione del segnale fisico, si occupano del disegno di interfacce grafiche per display o totem touch. Seppur in ritardo rispetto alle tendenze internazionali, d’oltremanica e d’oltreoceano, il digital signage sta nascendo e crescendo anche in Italia. L’utilizzo di display, oltre alla loro efficienza, porterebbe una miglioria nell’immagine generale dell’università, come aperta al futuro e all’uso di nuove tecnologie. Il digital signage è un grande business per le aziende e le università in una varietà di settori e si prevede solo che si ingrandisca. Secondo la società di ricerca Markets and Markets, il mercato totale del digital signage dovrebbe raggiungere 23,76 miliardi di dollari entro il 2020 da 14,63 miliardi di dollari oggi, con un tasso di crescita annuale composto dell’8,18% tra il 2015 e il 2020. Il futuro, quindi, è digital e la creazione di un sistema che lo integri aiuterebbe l’ateneo a stare a passo con i tempi. L’USO DI DISPLAY SMART Le peculiarità del digital signage sono sostanzialmente: la possibilità di modificare i contenuti in maniera dinamica, l’obiettivo di far ricevere un messaggio in un luogo specifico in un tempo specifico. Grazie a l’uso di display smart è possibile inserire informazioni provvisorie (come lezioni, eventi, orari dei treni o voli aerei ecc.) che con la segnaletica classica non sarebbe possibile fare. I contenuti possono essere gestiti da programmi applicativi, attraverso un personal computer o altre apparecchiature, permettendo al singolo o al gruppo di lavoro di modificare in remoto il contenuto, normalmente via internet o
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Fig. 1.7 (sopra) Display Directory. Grazie all’utilizzo di segnaletica digitale il sistema è aggiornabile in base alle mostre in corso. Museum of Art and Design, Pentagram, 2008. Fig. 1.8 (sotto) Uso dei Display nel progetto della segnaletica per esposizione artistica Untiled. OK-RM studio, 2015
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LAN, in maniera veloce ed efficiente. Grazie a queste prerogative diminuirebbe la necessità di affiggere manifesti cartacei riportanti informazioni provvisorie, in sostituzione di display. Gli schermi potranno contenere, quindi, informazioni che non possono essere inserite all’interno della segnaletica statica perché informazioni in mutamento. In tal modo l’utente avrà a disposizione tutte le informazioni ambientali necessari e in tempo reale. Quando si tratta dei diversi tipi di monitor utilizzati per i progetti di segnaletica digitale all’interno di un’università, l’implementazione del giusto tipo di schermo può spesso essere la differenza tra successo e fallimento. Esistono notevoli differenze tra display di tipo commerciale e consumer-grade. Innanzitutto è il primo punto da tener in considerazione è il prezzo. Mentre i prodotti di consumo possono arrivare a poche centinaia di dollari, a seconda delle dimensioni dello schermo e del produttore, gli articoli di livello commerciale possono costare migliaia. Bisogna valutare l’implementazione degli schermi a secondo dell’ente a cui verranno installati. All’interno delle università, dove spesso l’investimento del proprio capitale non è alto, bisogna considerare l’acquisto di display a seconda delle possibilità economiche d’ateneo.
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Fig. 1.9 (a lato) Diverse tipologie di digital display
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Display free-standing
Display a muro
Display wall
Display appesi
Display bar-type
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2.
CASE HISTORY
CASE HISTORY
Per l’ideazione del progetto di wayfinding per l’università Iuav di Venezia è stata realizzata un’ analisi sulle case history di sistemi segnaletici. La ricerca è stata basata su progetti che includevano un sistema di segnaletica provvisoria, soluzioni nell’uso di mappe per l’orientamento dell’utente o semplicemente erano di ispirazione per la realizzazione dei supporti, dei layout o delle palette cromatiche. Lo studio si è anche basato su progetti segnaletici per università o campus universitari, in modo tale da avere un confronto diretto con lo stato attuale del sistema Iuav.
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La segnaletica per questa università si presenta chiara e solida. Il font utilizzato è un DIN bold in uppercase. La directory e la segnaletica di ogni piano è costituita da mappe raffiguranti la pianta dell’edificio, in modo tale da facilitare l’individuazione degli spazi. Essa viene posto a “L” al limite dello spigolo di una parete. La segnaletica di destinazione è composta da scritte direttamente dipinte sulle pareti in cemento. La particolarità di questa segnaletica è quella di integrare un sistema di wayfinding provvisorio: la directory di ogni piano, oltre alla segnaletica statica, possiede delle pinze fermafogli per porre informazioni temporanee. All’ingresso, presso l’information point, è possibile sapere le quali lezioni sono attualmente in corso e quali inizieranno in giornata, il tutto grazie a 2 display posti a parete. Il contro di tale sistema di wayfinding è l’uso del font in uppercase che riduce la leggibilità a distanza.
Fig. 2.1 (a lato sopra) Vista generale della segnaletica. Nell’immagine si vede il supporto posto a “L”, l’uso dei display (a sinistra) e la scritta dipinta Bibliothek. Fig. 2.2 (a lato sotto) Display digitali posti in prossimità dell’information point.
UNIVERSITY OF TELEVISION AND FILM, MONACO. BÜRO FÜR GESTALTUNG WANGLER & ABELE, 2012. 024
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CASE HISTORY
Fig. 2.3 (sopra) Vista frontale di una possibile composizione con elementi provvisori, quali poster e manifesti. Fig. 2.4 (a sinistra) Composizione della directory, in questo caso al primo piano.
La particolarità di tale segnaletica sta nell’elemento si supporto. L’unico sostegno utilizzato è una semplice pinza ferma carte in acciaio. Gli elementi vengono direttamente avvitati a parete secondo una griglia regolare. La segnaletica è composta da pannelli in forex nelle dimensioni di un foglio A4. I segnali vengono composti modularmente per creare scritte, frecce e pittogrammi. Grazie a questo metodo la segnaletica è facilmente sostituibile e aggiornabile. Inoltre le pinze potranno essere utilizzate per porre elementi che non fanno parte del sistema segnaletico, come manifesti, flyer e avvisi. Il basso costo e l’aggiornabilità rendono tale sistema adatto per un’università. Il problema principale sta nell’evitare eventuali atti di vandalismo. L’utilizzo di una semplice pinza, come sistema di ancoraggio, non evita la sottrazione dei segnali da un possibile malcapitato.
LABORATORIO SIMTECH, UNIVERSITY OF STUTTGART. STUDIO L2M3, 2014. 027
La carta è parte costituente di un’università di Arti Applicate e in questo sistema segnaletico ne fa da padrona. La segnaletica è modulare composta da fogli in formato A3 e incollati a parete come se fossero dei poster. La palette è composta dai colori bianco rosso e giallo. Le frecce possono essere composte modularmente e nella dimensione che si vuole. Le informazioni riportate all’interno dei segnali è statica se su fondo bianco e provvisoria se su fondo giallo o rosso. Il sistema è facilmente sostituibile grazie al basso costo di produzione e alla facile rimozione. Il sostanziale problema di tale segnaletica sorge nel momento in cui rimane a parete troppo a lungo, rischiando di deteriorarsi facilmente. L’unica soluzione è cambiarla periodicamente.
Fig. 2.5 (sopra) Poster recanti i corsi di architettura (in giallo), design (in rosso) e del piano corrente. Fig. 2.6 (a lato sopra) Affissione della segnaletica cartacea Fig. 2.7 (a lato sotto) Composizione composta da frecce e poster indicanti i corsi di laurea.
CAMPUS DUSSELDORF UNIVERSITY BENJAMIN BRINKMANN, 2014. 028
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Fig. 2.8 (sopra) Modalità di ancoraggio al pannello forato base tramite vite. Fig. 2.9 (a lato sopra) Segnaletica in prossimità delle scale. Fig. 2.10 (a lato sotto) Segnaletica applicata all’ambiente e suddivisione colore tra le diverse aree disciplinari.
In questo progetto Pentagram ha sviluppato un sistema segnaletico modulare a basso costo per il London College of Comunication di Londra. Il brief di progetto consisteva nel riallestimento del sistema segnaletico del college in seguito al restyle identitario dell’università. Inoltre, in vista dell’imminente ri-localizzazione della scuola all’interno di una nuova sede, il sistema doveva essere provvisorio. La sfida principale è stata quella di trovare una soluzione valida che potesse adattarsi, non solo all’interno dei vari edifici universitari, ma anche all’interno della futura sede. La soluzione più ovvia è stata quella di creare un sistema segnaletico modulare e facilmente smontabile. Grazie all’utilizzo di una pannello forato, posto come base, la segnaletica informativa, in alluminio verniciato a polvere, viene applicata modularmente tramite delle semplici viti. Pentagram, oltre alla creazione dei segnali, ha riorganizzato la nomenclatura delle aule per renderle più funzionali e riconoscibili. Il font utilizzato è l’Helvetica, in linea con la comunicazione del college, ma poco adatto a un sistema di wayfinding.
LONDON COLLEGE OF COMUNICATION, LONDRA. PENTAGRAM, 2017. 031
Il progetto segnaletico per il museo di Pop cul-
ture di Seattle si compone principalmente da lamelle in materiale plastico modulari. Esse vengono poste tramite due viti a parete o su degli appositi supporti. I numeri dei piani e alcune frecce di direzione sono realizzate in grande formato e applicate a parete. La directory è situata al piano terra dell’edificio ed è suddivisa per piani tramite l’uso di planimetrie, utili per l’orientamento dell’utente all’interno del complesso edificio. Il fruitore ha la possibilità di muoversi all’interno dell’ambiente grazie all’utilizzo di depliant posti a lato di ogni directory. Anche in questo caso viene utilizzato il DIN come carattere, ottimo per la segnaletica se utilizzato in minuscolo, ma perde la sua leggibilità se usato in uppercase.
Fig. 2.11 (a lato sopra) Segnaletica della directory con utilizzo di mappe e utilizzo di numeri in grande formato. Fig. 2.12 (a lato sotto) Modalità di fissaggio a parete tramite viti.
MUSEUM OF POP CULTURE, SEATTLE, WASHINGTON. STUDIO MATTHEW, 2013. 032
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Fig. 2.13 (sopra) Vista di lato dell’harware della directory. Fig. 2.14 (a lato sopra) Directory con pianta dell’edificio del piano corrente.
Questo sistema di segnaletica per l’azienda IT della Corea del Sud Naver è stato creato per un nuovo complesso di uffici con un’architettura che mira a stare in stretta armonia con la natura circostante. Il risultato è una struttura piuttosto complessa composta da tre diversi edifici separati e collegati da ponti inclinati. Pertanto, lo scopo del progetto di segnaletica è stato quello di creare un sistema intuitivo per un edificio dall’architettura mutliforme, consentendo ai visitatori di orientarsi facilmente. La segnaletica minimalista è basata sul contrasto di materiali e sulla tridimensionalità. L’utilizzo costante di piante dell’edificio, all’interno del sistema segnaletico, facilitano l’orientamento dell’utente. Grazie a tali motivi nel 2015 è stato assegnato il prestigioso premio Red Dot per la segnaletica. Il font utilizzato è l’Helvetica, in linea con la comunicazione del college, ma poco adatto a un sistema di wayfinding.
Fig. 2.15 (a lato sotto) Ponte inclinato che collega due edifici separati.
NAVER COMPANY, SEONGNAM, COREA DEL SUD. EUNKYUNG PARK, SEOKWON YOON, BONGKWAN CHOI, DONGMIN HYUN, 2015. 035
La segnaletica del Royal College of Art è stata realizzata utilizzando elementi in alluminio verniciato scanalati per consentire l’inserimento del segnale statico oltre a elementi cartacei provvisori. Grazie alla sua estrema modularità e semplicità, il costo di realizzazione è relativamente basso. Il sistema segnaletico dispone, inoltre, di display verticali indicanti informazioni su eventi e conferenze che si svolgeranno all’interno del contesto universitario. Grazie all’utilizzo di tecnologie digitali e smart il sistema di wayfinding dell’università risulta estremamente aggiornabile. L’affissione a incastro di elementi cartacei, per la segnalazione di eventi in prossimità delle aule, può risultare problematica. L’elemento digitale è utile per avere un quadro completo degli eventi che si svolgeranno all’interno facoltà, ma non indica il luogo in qui tali eventi verranno svolti. Fig. 2.16 (sopra) Digital Display recante informazioni riguardo eventi e conferenze. Fig. 2.17 (a lato sopra) Elemento in alluminio verniciato che consente l’inserimento della segnaletica statica e provissoria. Fig. 2.18 (a lato sotto) Segnaletica dipinta a muro.
ROYAL COLLEGE OF ART, LONDRA CARTLIDGE LEVENE, 2015 036
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Fig. 2.19 (a lato sopra). Segnaletica ambientale composta da circuiti e simboli. Fig. 2.20 (a lato sotto). Flyer con la legenda per ogni simbolo.
In seguito alla realizzazione del nuovo campus nell’East London, sede di aziende che si occupano di tecnologia, lo studio Dn&Co ha realizzato questa segnaletica utilizzando come elemento grafico la simbologia dei circuiti elettronici. Linee e simboli si muovono all’interno dell’ambiente come un flusso di energia che unisce gli spazi e i piani. Il linguaggio dei circuiti e la loro simbologie vengono utilizzati come icone per specifici servizi e spazi. All’ingresso della struttura viene fornita una mappa con la legenda per ogni pittogramma. All’esterno la comunicazione avviene tramite totem dalle forme low poli e con l’utilizzo di display statici raffiguranti la mappa del campus. Il font, inoltre, richiama l’aspetto digital e i pixel. Il problema di tale segnaletica sta nel riconoscere ogni simbolo e associarlo alla determinata destinazione d’uso. Un utente non consapevole avrà difficoltà nell’orientamento immediato.
HERE EAST, LONDRA. DN&CO, 2018. 039
Harrods è uno dei più famosi department store del mondo. La sfida principale, per lo studio londinese Pentagram, consisteva nel realizzare un progetto di wayfinding valido e funzionale per un centro commerciale contenente più di 330 negozi. Il progetto è stato pensato come per un museo o un campus universitario. L’innovazione chiave è stata quella di introdurre un semplice sistema di numerazione delle stanze per semplificare l’orientamento dell’utente all’interno della complessa struttura. Il tutto supportato dall’uso di display digitali e mappe stampate. Grazie all’uso di totem, Pentagram ha potuto integrare ottimamente il nuovo sistema di numerazione. Nel caso un negozio del department store chiuda, il sistema può essere aggiornato facilmente grazie all’uso di display digitali smart.
HARRODS, LONDRA. PENTAGRAM, 2018. 040
Fig. 2.21 (a lato sopra) Digital Display recante i negozi. Fig. 2.22 ( a lato sotto) Directory composta da elementi in rilievo.
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Figura 2.23 (a lato sopra) Display posti nel retro dell’info point recanti date e orari degli spettacoli. Fig. 2.24 (a lato sotto) Display recante informazioni sugli spettacoli e segnaletica ambientale.
Lavorare intorno a un progetto di Santiago Calatrava non è un compito facile in quanto le forme sono spesso audaci e la tavolozza cromatica di solito è minima. Il progetto di segnaletica, portato dalla studio Bosco Graphic, è impattante e minimal allo stesso tempo senza, però, prevalere sul contesto architettonico circostante. La segnaletica risulta contrastante con i toni chiari degli edifici (pannelli bianchi, tessuti, metallo perforato, cemento) e quindi facilmente individuabile. Alla progettazione della segnaletica “analogica” lo studio si è occupato del progetto dell’interfaccia grafica dei display. Il progetto della UI non si è fermato ai soli display segnaletici, ma a tutte le interfacce grafiche digitali sparse tra le varie strutture del campus (orari degli spettacoli, messaggi promozionali). Le semplici icone, sviluppate per indicare diversi servizi e spazi, sono facili da notare e chiare da seguire.
CIUDAD DE LAS ARTES Y LAS CIENCIAS, VALENCIA. BOSCO GRAPHICS, 2010. 043
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ANALISI DELLA STRUTTURA
IUAV
Per avere un’idea chiara dello stato della segnaletica Iuav non basta analizzare i supporti attualmente in uso. L’analisi deve essere fatta considerando la struttura interna dell’Università. Le sedi vengono utilizzate per diverse attività e capirne il ruolo all’interno del campus aiuterebbe alla creazione di una segnaletica mirata. Inoltre, considerando la creazione di una segnaletica aggiornabile che integri non solo gli spazi fisici, ma anche le diverse attività disciplinari e non, aiuterebbe la creazione di un sistema di wayfinding che vada aldilà della mera progettazione del supporto basato sulla disposizione ambientale degli spazi. L’analisi delle sedi è stata effettuata su tutte quelle strutture che hanno delle effettive attività di ateneo.
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TOLENTINI
STORIA: Il complesso edilizio dei Tolentini si trova in prossimità di Piazzale Roma e comprende il convento della chiesa omonima e alcune aree confinanti. Il progetto complessivo della chiesa e del convento si deve a Vincenzo Scamozzi, portato a termine nel 1602. Prima di diventare sede Iuav la struttura è stata distretto militare e complesso abitativo. Nel 1958 il demanio dello stato mise a disposizione dello Iuav l’immobile. Tra il 1960 e il ’65 venne ristrutturato e nel 1985 l’area dell’ingresso fu trasformata sulla base di un progetto dell’architetto Carlo Scarpa. SEDE DI: Rettorato, direzione generale, biblioteca, senato degli studenti, archivio di ateneo e flussi documentali, social housing, servizio gestione salute e sicurezza, servizio amministrazione, area ricerca, servizio comunicazione e immagine, fondazione universitaria Iuav, IuavAlumni, aula Magna, aula Gradoni. PIANI: 3 + mezzanino (0/1) VIA: Santa Croce 191
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IUAV
CAMPO DELLA LANA
COTONIFICIO
STORIA: L’edificio di campo della Lana, costruito nei primi anni ‘40 dalla provincia di Venezia per la sede dell’ufficio provinciale dell’igiene, è stato utilizzato fino alla fine del 1997 dall’ussl; oggi è di proprietà dello Iuav. Gli interventi di ristrutturazione, iniziati nel novembre 2001, si sono conclusi nell’estate del 2005. Il progetto è stato seguito dallo studio Vittorio Gregotti & associati.
STORIA: Inaugurato nel 1883 fu fino al 1960 un’industria tessile per il filamento del cotone. Lasciato abbandonato per trent’anni fu restaurato dallo studio veneziano di Gino Valle, di cui viene dedicata la sala espositiva. Nel 1991 Massimo Scolari progetta le tipiche “ali” della sede in legno lamellare e acciaio.
SEDE DI: segreteria studenti, area amministrazione, area risorse umane e organizzazione, area servizi alla didattica.
SEDE DI: Archivio Progetti, ArTec, Dipartimento di Culture del progetto, spazio espositivo “Gino Valle”, aula gradoni, attività didattica dei corsi di studio principalmente di architettura.
PIANI: 3
PIANI: 2 + piano interrato
VIA: Santa Croce 191
VIA: Dorsoduro 2296
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TERESE
MAGAZZINI
STORIA: Il convento di Santa Teresa sorse nella seconda metà del XVII secolo. L’ex-convento è stato restaurato tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila per adattarlo allo svolgimento di attività didattiche.
STORIA: Complesso di edificio originariamente utilizzato inizialmente come magazzino per alimenti. È stato ristrutturato per l’attività didattica dei corsi di studio e dei laboratori per la didattica. Gli edifici più grandi del complesso dei magazzini, denominati n. 4, 5, 6 e 7, restaurati a cura dell’ISP, vedono attualmente sede di attività didattica universitaria. In particolare le strutture 6 e 7 sono sede di corsi dell’Università Iuav di Venezia.
SEDE DI: Aule per la didattica, servizio plottaggio. VIA: Dorsoduro 2206 PIANI: 2
SEDE DI: aule per la didattica, Laboratori per la didattica, Laboratorio informatica e multimediale, Alias. PIANI: 2 VIA: Dorsoduro 1827
048
IUAV
CA’ TRON
PALAZZO BADOER
STORIA: L’edificio di campo della Lana, costruito nei primi anni ‘40 dalla provincia di Venezia per la sede dell’ufficio provinciale dell’igiene, è stato utilizzato fino alla fine del 1997 dall’ussl; oggi è di proprietà dello Iuav. Gli interventi di ristrutturazione, iniziati nel novembre 2001, si sono conclusi nell’estate del 2005. Il progetto è stato seguito dallo studio Vittorio Gregotti & associati.
STORIA: Inaugurato nel 1883 fu fino al 1960 un’industria tessile per il filamento del cotone. Lasciato abbandonato per trent’anni fu restaurato dallo studio veneziano di Gino Valle, di cui viene dedicata la sala espositiva. Nel 1991 Massimo Scolari progetta le tipiche “ali” della sede in legno lamellare e acciaio.
SEDE DI: segreteria studenti, area amministrazione, area risorse umane e organizzazione, area servizi alla didattica.
SEDE DI: Archivio Progetti, ArTec, Dipartimento di Culture del progetto, spazio espositivo “Gino Valle”, aula gradoni, attività didattica dei corsi di studio principalmente di architettura.
PIANI: 3
PIANI: 2 + piano interrato
VIA: Santa Croce 191
VIA: Dorsoduro 2296
049
L’università è in continuo movimento. I dipartimenti sono scomparsi per formarne uno unico, nuovi corsi di laurea vengono creati e altri cancellati. Per la realizzazione di una buona segnaletica il designer deve conoscere appieno, non solo l’ambiente fisico in cui l’università sorge, la struttura organizzativa. I CORSI Per comprendere bene come l’ateneo è strutturato e che attività vengono svolte all’interno delle varie sedi è necessaria un’analisi specifica dei vari corsi di laurea. L’Università Iuav di Venezia è composta da un unico Dipartimento: il Dipartimento di culture del progetto. L’offerta formativa dello Iuav si compone in 5 corsi di laurea triennale e 7 corsi di laurea magistrale (escludendo il corso di Scienze e tecniche del teatro che verrà chiuso a breve). L’università oltre ad avere diversi corsi di studi si avvale di altre attività disciplinari comprendenti master e dottorati. Di seguito la lista dei corsi con i relativi indirizzi di laurea, master e dottorati.
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RIFORME UNIVERSITARIE Con il nuovo Statuto emanato nel 2012, Iuav ha accolto le indicazioni della legge 240 sull’organizzazione dell’università (“legge Gelmini”) e ha sostituito le facoltà con nuove strutture organizzative: i dipartimenti, centri di svolgimento delle attività di ricerca, didattiche e formative. Dopo l’entrata in vigore del nuovo statuto dell’Università Iuav, dal 28 settembre 2018 sono disattivati il dipartimento di architettura costruzione conservazione (DACC) e il dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi (DPPAC). Dopo l’entrata in vigore del nuovo statuto dell’Università Iuav, dal 28 settembre 2018 sono disattivati il dipartimento di architettura costruzione conservazione (DACC) e il dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi (DPPAC). Il dipartimento di culture del progetto (DCP) diventa l’unico dipartimento Iuav che accoglie tutti i docenti e gli studenti dell’ateneo.
IUAV
LAUREA TRIENNALE • Architettura costruzione conservazione • Architettura: tecniche e culture del progetto Design della moda e arti multimediali Arti multimediali Design della moda • Disegno industriale e multimedia Interior design Product e visual design • Urbanistica e pianificazione del territorio
LAUREA MAGISTRALE • Architettura e culture del progetto • Architettura e innovazione • Architettura per il nuovo e l’antico • Arti visive e moda Arti visive Moda • Design del prodotto e della comunicazione Comunicazioni visive e multimediali Disegno industriale del prodotto • Pian. per la città, il territorio e l’ambiente Nuove tecnologie per la pianificazione Pianificazione della citta’ e del territorio Pianificazione e politiche per l’ambiente • Teatro e arti performative
DOTTORATI
MASTER Master di I livello • IMID • MOVIES • ReADs • Design per l’Economia Circolare • Emergency & resilience • Erasmus Mundus • Global supply chain management • Photography • MDE • MHT Master di II livello • BEAM • BIM + BIM • Involucro Architettonico Contemporaneo • NAAD • Architettura del paesaggio e del giardino • Architettura digitale • D2P • EMU • International architectural practice • MI-Heritage • Open public spaces and natural systems • Touch fair architecture & exhibit spaces • U-RISE
• Architettura, città e design Composizione architettonica Nuove Tecnologie per l’Arch., la Città e il Terr. Pianificazione territoriale e del territorio Scienze del design Storia dell’architettura e dell’urbanistica Urbanistica Innovazione per il costruire e per il patrim. cult.
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In passato l’università era divisa in dipartimenti. Tale situazione aiutava nella distinzione tra diversi gruppi di corsi di laurea. La comunicazione Iuav era differenziata, tramite l’uso dei colori, a seconda del dipartimento. Grazie a questa modalità la distinzione tra le diverse offerte formative era facilitata e la struttura Iuav risultava più chiara e distinguibile. Successivamente si tentò di riorganizzare la distinzione tra corsi di studi tramite l’utilizzo di sigle: fda stava per facoltà di architettura, claSa stava per Corso di Laurea in Scienza dell’Architettura, claVES stava per Laurea triennale in Arti Visive e dello spettacolo e così via. L’intento di creare delle categorie, per i diversi corsi di laurea, rendeva più strutturato l’ateneo. La modalità in cui è stato fatto aumentava però la difficoltà di riconoscimento dei corsi. L’identificazione era poco intuitiva dal momento in cui si utilizzava una sigla. Per un utente esterno all’università o un possibile futuro studente tale classificazione diminuiva la comprensibilità generale. Una classificazione più chiara, slegata in questo caso dal dipartimento e da quella classica censita dal MIUR, aiuterebbe a creare una struttura Iuav più solida e chiara. Tale categorizzazione avverrà non solo per quanto riguarda i corsi di studi, ma anche secondo le attività principali che si svolgono all’interno di ogni sede universitaria. In questo modo non si darà peso alla sola attività disciplinare, ma anche ai servizi che l’ateneo offre. I corsi di studi si dividono principalmente in 5 macro categorie: •
• • •
ARCHITETTURA: Architettura costruzione conservazione, Architettura: tecniche e culture del progetto, Architettura e culture del progetto, Architettura e innovazione, Architettura per il nuovo e l’antico; DESIGN: Disegno industriale e multimedia, Design del prodotto e della comunicazione; ARTI VISIVE E MODA: Design della moda e arti multimediali, Arti visive e moda; URBANISTICA: Urbanistica e pianificazione del territorio, Pianificazioni e poilitiche per la città, il territorio e l’ambiente;
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ATTIVITÁ/ CATEGORIE
IUAV
•
TEATRO: Teatro e arti performative.
Architettura comprende un alto numero di corsi di studio (in totale 5) è comprende oltre la metà totale del numero di studenti Iuav. Per aver una divisione più equa e per evidenziare l’importanza di tale attività disciplinare, sarà divisa in due aree principali: • •
ARCHITETTURA CONSERVAZIONE: Architettura costruzione conservazione, Architettura per il nuovo e l’antico; ARCHITETTURA INNOVAZIONE E PROGETTO: Architettura: tecniche e culture del progetto, Architettura e culture del progetto e Architettura e innovazione.
Iuav oltre ai corsi di a laurea offre una grande varietà di master e dottorati. Metterli in evidenza maggiormente aiuterebbe a rendere più visibili tali offerte fromative.I servizi slegati dall’attività disciplinare si dividono all’interno di due sedi: Tolentini e Campo della Lana. L’attività che viene offerta principalmente all’interno della sede Tolentini è il servizio bibliotecario. Campo della Lana offre un servizio di relazione tra studenti e ateno ed è considerata la segreteria universitaria. L’ateno si può dividere quindi in 10 attività/categorie principali:
• • • • • • • • • •
ARCHITETTURA CONSERVAZIONE; ARCHITETTURA INNOVAZIONE E PROGETTO; DESIGN; ARTI VISIVE E MODA; URBANISTICA; TEATRO; DOTTORATI; MASTER; SEGRETERIA; BIBLIOTECA.
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Tale classificazione potrà essere usata all’interno della segnaletica per distinguere ogni sede e utilizzate a secondo del ruolo che svolgono all’interno del campus universitario. Utilizzando tale metodo l’utente potrà riconoscere intuitivamente cosa viene svolto all’interno di ogni struttura. Per comprendere quali attività/categorie fanno parte di una specifica sede bisogna analizzare i corsi di ogni laurea Iuav e individuare dove vengono svolti. Le uniche sedi in cui si svolgono lezioni disciplinari sono: il Cotonificio, i Magazzini Ligabue, Terese e il palazzo Cà Tron. Molti corsi di laurea vengono svolti all’interno di più sedi, quindi individuare quali attività vengono fatte all’interno di una struttura è un compito complesso. Dai grafici riportati si capisce come i corsi di architettura sono propri del Cotonificio. Le lezioni di design, moda e arti visive si svolgono maggiormente in due sedi separata: i Magazzini (arti visive e moda principalmente dello stabilimento numero 7, mentre design nel numero 6) e Terese. Il corso di teatro ha, per la maggior parte, corsi che si svolgono all’interno dell’edificio Terese, mentre Urbanistica ha come sede principale Ca’ Tron. Per comprendere al meglio quali sedi hanno un maggior flusso di persone bisogna conoscere il numero di persone e docenti per ogni corso di laurea. In questo modo possiamo conoscere il numero di persone per ogni attività/categoria. Il numero di studenti totali nell’anno accademico 2015-2016 (ultimo a.a. in qui i dati sono reperibili all’interno del sito Internet) è stato di 4285, diviso in 2555 all’interno corsi di studi triennali, 1508 in quelli magistrali e 222 nell’ordinamento precedente al DM 270/2004. Gli studenti dei master sono circa 425 mentre i dottorandi sono circa 120. Il personale docente è composto da 286 professori tra ordinari, associati, ricercatori o a contratto. Il personale è composto da 280 persone circa. L’università quindi comprende quindi quasi 5500 tra studenti, dottorandi, docenti e personale.
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LEGENDA
Ex Cotonificio Magazzini 6 / 7 Terese Cà Tron Badoer Tolentini Campo della Lana
IUAV
N° DI CORSI PER SEDE
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SEDI PER ATTIVITÁ
IUAV
N° DI PERSONE PER SEDE
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i 30
% ,5 32
%
1,9 3,4 % % 8,3
14 ,2
%
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Magazzini
058
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SEDI IN RELAZIONE A STUDENTI
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IUAV
N° DI PERSONE PER CATEGORIA
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,3 % 31
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CATEGORIE IN RELAZIONE A STUDENTI
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IUAV
N° DI PERSONE PER CATEGORIA
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Dai grafici (nella pagina successiva) si capisce come le sedi Campo della Lana e Tolentini assumono dei valori e un afflusso di persone molto più alto rispetto le altre. Ogni studente, docente e membro del personale ha la possibilità di usufruire dei servizi che propone. La sede dove si svolgono le attività didattiche più “importanti” è il Cotonificio. La struttura che contiene un alto numero di studenti di architettura ha di conseguenza un maggiore afflusso. Dal grafico che mostra il numero di persone per ogni categoria/attività si deduce che la segreteria, propria del Campo della Lana, e la biblioteca, della sede Tolentini, hanno un maggior afflusso di persone. Le categorie “didattiche” di architettura hanno un maggior numero di studenti e fanno parte principalmente della sede del Cotonificio. Design è l’unica ha dividersi in tre sedi differenti, mentre moda e arti è divisa equamente tra la sede dei Magazzini e Terese. I master e i dottorati vengono svolti, per la maggiore, all’interno della sede del Palazzo Badoer. Urbanistica all’interno della sede Ca’ Tron e teatro principalmente dentro Terese. Nel grafico a torta possiamo notare che architettura innovazione e progetto e Architettura e conservazione hanno i numeri percentuali più alti e insieme superano il 50 % del totale. Design e moda e arti hanno una percentuale simile mentre i corsi di teatro e Urbanistica hanno un minor numero di studenti e di conseguenza un percentuale più bassa. Tale analisi è servita a capire come l’Università è strutturata. Grazie a questo si è potuto creare una serie di categorie/attività da poter associare ad ogni sede. L’analisi ha portato a una chiara visione di quali sede assumono un ruolo più preponderante rispetto alle altre, calcolando l’afflusso di persone quantificato in base ai corsi che vengono svolti all’interno. Questi risultati possono risultare utili per la creazione una segnaletica più in linea con ciò che è realmente lo Iuav. Non basandosi soltanto sulle caratteristiche ambientali, ma anche sulla struttura interna dell’ateneo. La creazione di categorie dà la possibilità di distinguere una sede dall’altra, ma senza separarle, creando un concetto di campus.
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ANALISI DELLA COMUNICAZIONE
IUAV
Prima della progettazione del nuovo sistema segnaletico bisogna analizzare lo Iuav e la sua comunicazione. Conoscere il passato e il presente del percorso grafico intrapreso dall’università servirà a progettare un sistema di EGD in linea con i suoi principi comunicativi. La funzionalità non è l’unico fattore per creare un sistema di wayfinding adatto. L’integrazione e la coerenza grafica sono anch’essi fondamentali per la riuscita del progetto. La segnaletica deve avere le stesse basi grafiche per creare un’immagine coordinata univoca.
Fig. 3.1 Tendenza”, bollettino di politica universitaria, n. 4, maggio 1967
I
063
1955/ 1956
1996/ 1998
1998/ 2000
PRIMA IDENTITÀ
GIORNALE E AGENDA IUAV
PROGETTO DI SEGNALETICA
Massimo Vignelli. Vignelli scelse un formato unico per le pubblicazioni, l’A5, e lavorò su un nuovo carattere istituzionale l’“Our Bodoni”, disegnato dallo stesso, ma sulla base del carattere Bodoni. Nello stesso anno vengono viene scelta una gamma di colori per identificare le diverse strutture Iuav. Il vecchio sigillo dello Iuav, il tradizionale leone di San Marco, viene ridisegnato dal prorettore alla comunicazione Massimo Scolari ed entra a far parte della grafica istituzionale come logo, oltre che come sigillo. Per la prima volta lo Iuav ha un’identità visiva riconosciuta.
Le attività del servizio di Comunicazione proprietario dello Iuav si consolidano. In particolare, nel 1996 il servizio avvia alcuni importanti progetti: l’annuario e il Giornale Iuav, progetto che si realizzerà solo a partire dal ‘98 come pubblicazione aperiodica. Si pubblica anche la prima Agenda Iuav, che diventerà un elemento identitario forte, anche grazie agli interventi grafici dei docenti.
Durante questo triennio si è rafforzata l’identità Iuav elaborando un progetto di redesign. Vengono selezionati 3 formati carta: A5 per la documentazione informativa, annuario e materiali analoghi; A4 per i “quaderni Iuav” e per i supporti che raccolgono esperienze didattiche, di ricerca e istituzionali; A3 per il ”giornale Iuav”. la gamma cromatica di identificazione delle strutture e dei servizi Iuav diventa di 4 colori: grigio per l’Iuav in generale, arancio per la didattica, verde per la ricerca, azzurro per i servizi. Viene riconfigurate le informazioni del web d’ateneo e graficamente dallo studio Camuffo Design. Si progetta un sistema segnaletico con il font istituzionale Bodoni (ancora utilizzato all’interno della sede Cotonificio). Si progettano stand fieristici per saloni e convegni. Si Crearono dei primi prodotti di merchandising, grazie allo studio di design strategico 10+3, che produsse due serie di magliette.
Fig. 3.2 Carattere OurBodoni usato come font istituzionale dallo Iuav.
064
Fig. 3.3 Giornale Iuav n°66.
Fig. 3.4 Segnaletica interna della sede Cotonificio con font OurBodoni.
IUAV
2001/ 2002
2003/ 2004
2004 in poi
NUOVO LOGO IUAV
RAFFORZAMENTO IDENTITÁ
SITO IUAV
In seguito ai cambiamenti dell’Università, dovuti alle nuove riforme del 3+2 e alla creazione di nuovi dipartimenti, era necessario un nuovo disegno radicale dell’immagine complessiva dello Iuav, anche voluta dal rettore Sergio Polano. Nel 2002 viene instaurato un concorso per la riprogettazione del logo Iuav. Lo Iuav cambia nome: non più “istituto universitario di architettura di Venezia”, ma “università Iuav di Venezia”. L’acronimo Iuav diventa quindi un nome proprio. Al concorso “newlogo Iuav” partecipano designer di fama internazionale specializzati nella creazione di identità visive, marchi e logotipi. La giuria ha scelto il logotipo disegnato dal graphic designer francese Philippe Apeloig. In seguito al nuovo logo vengono attuate altre modifiche all’immagine Iuav. Il logo viene applicato nei vari supporti, vengono utilizzati tre colori per riconosce i tre nuovi dipartimenti: rosso per architettura, blu per l’urbanistica e verde per il design e i vari corsi vengono nominati secondo delle sigle, viene creata una linea di merchandising.
Iuav si avvale di collaborazione esterne con studi di progettazione grafica per intensificare e rafforzare l’immagine visiva dell’università. I grafici di CODEsign ridisegnano la grafica dei manifesti dei tre dipartimenti, dell’agenda Iuav , del diario docente e dell’annuario. Si continua l’attività di sperimentazione nel progetto dei poster e manifesti in vista di eventi importanti, avviata con Leonardo Sonnoli nel 2000, come luogo di sperimentazione visuale d’eccellenza. Simultaneamente con lo studio Tapiro di Gianluigi Pescolderung, si avvia la riprogettazione di locandine, inviti, pieghevoli attraverso la definizione di tipologie standard.
La produzione cartacea si riduce drasticamente e molte informazioni prima fornite tramite supporti cartacei vengono spostate all’interno del sito. Si necessita di una restyle dell’interfaccia grafica, diventando sempre più la vetrina dell’università Iuav. A partire dal 2005, con la collaborazione di Leonardo Sonnoli, si progetta la classica homepage a quadrettoni del sito Iuav. Nel 2010 Leonardo Sonnoli realizza la nuova linea di manifesti, locandine, inviti e pieghevoli Iuav.
Fig. 3.5 Logo vincitore del concorso.
Fig. 3.6 Manifesto dell’evento “Carl Weidemeyer” tenutosi nel 2003
Fig. 3.7 Homepage del sito Iuav
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IDENTITÀ ATTUALE IUAV Com’è oggi lo Iuav? Per realizzare un sistema segnaletico adatto bisogna conoscere, oltre alla storia della comunicazione Iuav, come attualmente si presenta per la creazione un progetto grafico coordinato. Poche sono stati gli interventi grafici negli ultimi 10-15 anni, la grafica ambientale si presenta piuttosto confusionaria all’interno delle sedi Iuav spesso entrando in contrasto sia a livello di gestione delle informazioni sia dal punto di vista della comunicazione. L’utilizzo dei colori per distinguere i vari dipartimenti e i corsi di laurea è stato abbandonato lasciando spazio al contrasto del bianco e nero. In diversi supporti sia digitali che non, lo Iuav si presenta con il proprio logo bianco su fondo nero. Basti pensare al merchandising, la quasi totalità dei prodotti si presenta in questa modalità. In ogni canale social, Instagram, Facebook, linkedin ecc. l’università si presenta sempre con logo bianco e sfondo nero. L’ufficio comunicazione, inoltre, rilascia un powerpoint base utilizzabile per presentazioni ufficiali e come prima slide lo sfondo è di colore nero. Lo Iuav ha la volontà presentare la propria immagine in questa modalità soprattutto tramite canali esterni. All’interno del sito viene mostrata una palette cromatica differente. Oltre al nero e al bianco, la pagina web utilizza i colori verde acido e arancione. Il sito è stato disegnato ben 14 anni fa dal graphic designer Leonardo Sonnoli e durante questi anni l’identity generale Iuav è mutata. I colori utilizzato all’interno del sito non si presentano in altri supporti esterni. In definitiva non sono mai entrati ufficialmente a far parte della comunicazione Iuav. Il luogo in cui lo studente o qualsiasi altra persona si interfaccia per la prima volta con l’università è sicuramente il sito Iuav. L’associazione comunicativa del layout grafico e dell’uso dei colori è il primo approccio dell’utente con gli aspetti identitarii dell’ateneo. Se ne deduce quindi una necessità di associare la comunicazione del sito con quella dell’università in modo tale che comprendi segnaletica, supporti cartacei e quant’al-
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Fig. 3.8 (sopra) Quaderni A5 rilegati a brossura Iuav. Fig. 3.9 (a lato) Homepage sito Iuav
IUAV
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FAGO OFFICE SANS
ABCDEFGHIJKMN OPQRSTUVWXYZ 0123456789 Foundry Journal Medium
abcdefghijklmnopqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ 0123456789 Arial Regular
abcdefghijklmnopqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ 0123456789 Verdana Regular
abcdefghijklmnopqrstuvwxyz ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ 0123456789
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IUAV
Fig. 3.10 Esempio di layout di un poster Iuav
tro. I colori nel sito sono il verde acido, utilizzato per le sezioni di orientamento e informazioni utili, mentre l’arancio per l’agenda eventi. Ormai tali colori hanno assunto una valenza storica più che funzionale per la divisione in diverse sezioni. Possono essere quindi utilizzati per altri scopi come all’interno del sistema segnaletico. L’aspetto più riconoscibile dell’immagine coordinata dello Iuav è l’utilizzo dei caratteri istituzionali. Essi vengono utilizzati nella quasi totalità dei supporti cartacei e digitali e sono l’elemento più distintivo per la riconoscibilità dell’ateneo. La creazione di poster e manifesti standardizzati tramite l’uso dei caratteri Iuav ha inoltre rafforzato l’immagine generale. Dal 2003 i caratteri istituzionali in uso nell’immagine coordinata Iuav sono Fago Office Sans (font del logo Iuav) e Foundry Journal insieme alla nuova denominazione Università Iuav di Venezia. Il Fago viene usato soltanto per i titoli, in maiuscolo e con una spaziatura forzata fra i caratteri. Il Foundry Journal si usa in tutti i formati di testo. Per il grassetto, si preferisce il Foundry journal medium; per i testi più lunghi si utilizza invece il Foundry Journal Book. I caratteri istituzionali Fago Office e Foundry Journal si usano per manifesti, locandine, pubblicazioni istituzionali, giornale d’ateneo, inviti, materiale informativo e di comunicazione e promozione. Per la corrispondenza dell’ateneo viene utilizzato l’Arial. Per la scrittura in web il font scelto è il Verdana. Queste sono le basi per la creazione di un sistema segnaletico che sia riconoscibile come “immagine Iuav” per la creazione di una brand identity di ateneo completa. Chi si deve occupare del miglioramento della segnaletica delle sedi? Secondo un documento scaricato dal sito Iuav si evince che tale mansione sia svolta dall’Ufficio comunicazione Iuav: “Fra i principali compiti del servizio comunicazione: - segnaletica nelle sedi (interna ed esterna) progettazione e aggiornamento costante, anche in relazione ai cambiamenti organizzativi dell’Ateneo”.
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SEGNALETICA ATTUALE
IUAV
È giusto quindi fare un’analisi dello stato attuale della segnaletica per ricercare le problematiche e la linea utilizzata nella comunicazione e produzione dei supporti. Per apportare un’analisi puntale del sistema segnaletico Iuav, la ricerca si dividerà tra vari supporti principali utilizzati e messi a confronto tra sede e sede. La caratteristica principale che aiuta nella distinzione identitaria della segnaletica è il colore utilizzato nella maggior parte dei supporti: il blu. Tale colore viene usato specialmente come fondale per la tipografia per le sedi Cotonificio, Magazzini, Terese, Badoer e Ca’ Tron e come colorazione del carattere nelle sedi Campo della Lana e Tolentini, in questo caso con fondale bianco. Il colore utilizzato, però,non riflette cosa è oggi l’ateneo. In nessun altro supporto il blu viene utilizzato come colore di base per la creazione di elementi seriali (quali carta intestata, manifesti, merchandising ecc.). Tale colore era utilizzato precedentemente per il dipartimento di Urbanistica, quindi l’utilizzo del blu all’interno del sistema di wayfinding non è giustificato. Come spiegato nel capitolo precedente la segnaletica deve essere un mezzo per comunicare, oltre la sua funzione, anche la brand identity dell’ateneo. SITO WEB Prima di raggiungere l’università e il campus, l’utente si informa, tramite il sito web, dove sono dislocate le diverse sedi Iuav. Visto la difficoltà di orientarsi all’interno del suolo veneziano bisogna realizzare un supporto web adatto a una prima fase di orientamento. Per poter raggiungere l’area delle sedi e per vedere dove sono locate e come raggiungerle ci vogliono ben 5 passaggi: homepage > Ateneo > Chi siamo: Iuav si presenta > sedi dell’ ateneo > selezionare la sede desiderata > come raggiungere la sede > selezionare la sede all’interno dell’interfaccia di Google Maps. La quantità di click necessari e la poca intuitività rende difficile l’individuazione della sezione desiderata. L’interfaccia con Google Maps ti
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permette semplicemente di conoscere con precisione la posizione della sede e non offre percorsi consigliati, come può essere dalla stazione ferroviaria o Piazzale Roma. Grazie all’inserimento dei percorsi l’utente potrà conoscere con precisione il tempo e la strada da compiere dai vari punti nevralgici di Venezia. Tale modalità è già utilizzata all’interno del sito dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. SEGNALETICA ESTERNA All’esterno della quasi totalità delle sedi la struttura viene segnalata tramite un supporto di formato quadrato di circa 40 cm per lato. All’interno del layout grafico troviamo il logo Iuav e il nome della sede in carattere Fago Office, il tutto su fondale blu. La dimensione ridotta di tale placca, unico elemento esterno per la segnalazione della sede, non è visibile a una distanza elevata. Spesso le sedi non sono propriamente poste su fronte strada, come nel caso di Palazzo Badoer o Magazzini, quindi si necessita di un supporto di maggiori dimensioni per poter essere letto e riconosciuto a una distanza maggiore. Unica eccezione è l’Ex Cotonificio in cui, sia sulla facciata laterale e in prossimità dell’ingresso, la sede viene segnalata tramite l’uso di caratteri di grandi dimensioni. La scelta di utilizzare tali insegne aiuterà ad aumentare la visibilità delle sedi e il loro riconoscimento. DIRECTORY La directory è il primo vero segnale in cui l’utente dovrà confrontarsi per orientarsi all’interno dell’edificio. Esso contiene tutte le informazioni necessarie di tutti gli spazi per ogni singolo piano. A livello grafico l’unico elemento ricorrente, che vale per ogni sede, è l’uso del colore blu. Per il resto il layout e l’utilizzo dei font è, quasi nella totalità delle strutture, discordante. Per le sedi Cotonificio e Ca’ Tron vengono uti-
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IUAV
Fig. 3.11 Percorso web per raggiungere le indicazioni per le sedi tramite l’utilizzo di Google Maps
lizzato il carattere Bodoni, font istituzionale prima del rinnovo all’inizio degli anni 2000. L’uso di un carattere graziato all’interno della segnaletica può risultare rischioso. L’utilizzo delle grazie e l’elevata complessità diminuiscono la leggibilità generale del carattere. La segnalazione dei piani e dei relativi spazi è spesso ripetuta creando una gerarchia confusionaria. La directory della sede del Palazzo Badoer è un’evoluzione di quelle del Cotonificio e Ca’ Tron. Il layout grafico e la collocazione dell’informazioni è simile. In questo caso il font utilizzato è il Foundry Journal bold, carattere istituzionale attuale. La segnalazione dei piani è migliorata grazie all’uso del colore rosso per indicare il piano corrente. La disposizione dei corpi di testo risulta poco ordinata e rischia di mettere in confusione l’utente. Come in fig. 3.12, nel-
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IUAV
Fig. 3.12 (sopra) Directory di Palazzo Badoer. Fig. 3.13 (a lato sopra) Insegna di ingresso presso la sede del Cotonificio. Fig. 3.14 (a lato sotto) Segnaletica di ingresso presso la sede di Palazzo Badoer.
le voci del piano corrente, non è chiaro se vengono indicate delle sottocategorie o se è semplicemente un estro grafico. Le directory per la sede Magazzini Ligabue utilizzano il carattere istituzionale Foundry Journal in due pesi differenti: bold e regular. In questo caso, diversamente dalla sede di Palazzo Badoer, vi è una maggior distinzione tra categoria e sottocategoria grazie all’uso del carattere in pesi diversi. La segnalazione dei piani è ottimizzata grazie all’uso di un corpo del carattere maggiore rispetto alle aule e laboratori. La disposizione delle informazioni su due colonne rende difficoltosa la ricezione delle informazioni. Non è chiaro se vengono disposte in questa modalità per suggerire una disposizione spaziale della sede o se per una questione di gerarchia. La nomenclatura delle categorie spesso è ripetitiva e discordante. Nella directory dei Magazzini 7 non è resa nota la differenza tra sistema laboratori e lab. Didattici e inoltre il lab. Fotografia viene ripetuto sotto ognuna di tali categorie. Tale confusione la ritroviamo anche nelle sedi Campo della Lana e Tolentini. L’uso di sottocategorie e di ripetizioni, invece di aiutare l’utente nell’orientamento e nella creazione di una mappa mentale, è spesso disorientante. Anche in questo caso il font utilizzato è il Foundry Journal, ma il layout grafico è completamente diverso dai precedenti. In questo caso il fondale è bianco con testi scritti in blu. Tale modalità viene utilizzata per le sedi dove non vengono svolte attività didattiche. I piani vengono segnalati tramite parole invece di utilizzare il classico numero. La disposizione delle informazioni appare disordinata, senza l’utilizzo di un layout grafico solido. Per quanto riguarda la sede Terese la directory viene sostituita da un foglio A4 recante i piani e gli spazi. In quasi tutti questi supporti non vengono indicati i servizi (come bagni per disabili, ascensore, caffetteria, portineria) tramite l’uso di icone (caso a parte per Palazzo Badoer) per una più diretta e veloce individuazione. Ogni directory di ogni sede è composto da un profilo metallico e un vetro che ripara il supporto
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detoriamento dei materiali
Ripetizione nomenclatura Lab. fotografia x2
Discordanza nomenclatura Lab. didattici - sistema laboratori
disposizione confusionario
Magazzino 7T
Incorenza grafica
olentini
ANALISI DIRECTORY
Poca gerarchia Lab. fotografia x2
Confusione tra categorie sistema dei laboratori direzione
Nomenclatura ridondante info | fotocopie | sala lettura
Scarsa visibilitĂ piani
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in carta stampata, il tutto viene posto a parete. Tale modalità, oltretutto poco contemporanea, aumenta i rischi di deterioramento della carta, come lo si vede in alcune immagini qua inserite. Dall’analisi delle varie directory si comprende che non vi è una linea guida che collega stilisticamente tali supporti. Non vi è un’uniformità grafica e di gestione delle informazioni coerente che possa aiutare l’utente in un orientamento facilitato. Se i vari elementi vengono presi singolarmente, risultano poco fruibili e migliorabili. SEGNALETICA DIREZIONALE La segnaletica direzionale è il secondo supporto con cui l’utente dovrà interfacciarsi una volta individuata il luogo di interesse all’interno della directory. Spesso la segnaletica direzionale all’interno delle sedi è inesistente. L’individuazione dei vari spazi è resa difficile proprio per questo. Un utilizzo di segnali di direzione aiuterebbe maggiormente l’utente nella ricerca del luogo desiderato. All’interno della sede dell’Ex Cotonificio la segnaletica direzionale riprende lo stile della directory con l’uso del Bodoni come font e il fondale blu, portandosi dietro le relative problematiche citate precedentemente. Le informazioni a volte appaiono sconclusionate, non vi è coerenza con la nomenclatura utilizzata per la directory e vengono usate abbreviazioni poco comprensibili (fig. 3.16 ap?). Nel caso dei Magazzini la segnaletica direzionale è completamente assente in sostituzioni di planimetrie dell’edificio che indicano le aule del piano corrente. Tale soluzione può essere corretta per aiutare la creazione di una mappa mentale, ma poco consona se non accompagnata con indicazioni direzionali, vista la conformazione insolita della struttura (spesso bisogna passare dalle scale per andare da un’ala all’altra dello stesso piano). Per esempio l’individuazione della portineria è difficile proprio per colpa dell’inesistenza di una segnaletica direzionale. Per le sedi restanti non esiste una segnaletica
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direzionale che segua le regole generali dell’identità della sede, ma fa uso di soluzioni “home made” tramite affissione di supporti cartacei stampati. Come abbiamo visto, anche in questo caso, non esiste un registro visivo uniforme. La mancanza di una segnaletica direzionale per le sedi e gli spazi, dove è assente, è un problema che deve essere risolto.
SEGNALETICA DEI PIANI Il registro comunicativo utilizzato per la segnalazione dei piani è uno dei pochi elementi ad essere simile per la quasi totalità delle sedi. Esso si avvale dell’impiego del colore rosso per indicare il piano corrente. Questa unità visiva però viene applicata in diverse modalità. Per il Cotonificio il piano è segnalato tramite l’uso del numero in grande formato, in carattere Bodoni, intagliato su un supporto in legno lamellare verniciato di rosso. Tale modalità viene ritrovata anche nella sede Tolentini entrando però in contrasto con la comunicazione più recente, con l’utilizzo del carattere Fago Office. In altre sedi come in Ca’ Tron la segnalazione del piano avviene tramite il font Bodoni, ma stavolta posto su un supporto quadrato con il numero in bianco su un fondale di colore rosso. Anche Badoer usa tale modalità, anch’esso però distaccandosi dalla comunicazione della directory. Per le restanti sedi i piani vengono rappresentati come per Cà Tron, ma con il font istituzionale attuale, il Foundry Journal. SEGNALETICA DI DESTINAZIONE La segnaletica di destinazione è tutta quella segnaletica che indica puntualmente un’aula o un altro spazio. Comunica all’utente di essere arrivato a destinazione e indica l’ingresso dell’aula o di un
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Fig. 3.15 (sopra) Segnaletica direzionale per uscita di emergenza all’interno della sede Terese Fig. 3.16 (a lato sopra) Segnaletica direzionale appesa all’interno del Cotonificio Fig. 3.17 (a lato sotto) Segnaletica direzionale all’interno della sede Tolentini
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Fig. 3.18 (sopra) Segnaletica piano terra in Bodoni intagliato. Fig. 3.19 (a lato sopra) Segnaletica piano primo in Tolentini. Fig. 3.20 (a lato sotto) Segnaletica piano terra insieme alla directory in Palazzo Ca’ Tron.
determinato luogo. Anche in questo caso l’uniformità stilistica viene tralasciata per un utilizzo di più espedienti comunicativi. In quasi tutte le sedi le aule vengono segnalate tramite un supporto di formato quadrato della stessa grandezza della segnaletica di ingresso. Nel caso del Cotonificio, Terese e Ca’ Tron il font utilizzato è il Bodoni di colore bianco con fondale blu. Per la sede dei Magazzini vi è una duplice modalità con supporto uguale: tramite lo stesso sistema delle sedi sopracitate, o tramite l’utilizzo del font istituzionale in dimensione più ridotta. Per riconoscere l’aula, all’interno del complesso dei Magazzini Ligabue, viene posta una placca direttamente sulla porta di ingresso. Tale modalità rende impossibile il riconoscimento a distanza, visto che l’entrata non è posta a profilo muro. L’utilizzo di una segnaletica di destinazione a bandiera risolverebbe questo problema. Stessa metodologia viene applicata anche per le sedi Terese e Ca’ Tron. Per la sede Tolentini la modalità è simile: supporto di
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forma quadrata, ma di colore bianco con i testi in blu. Alcuni segnali di destinazioni (ad esempio il sistema dei laboratori, aula magna ecc.), oltre al Foundry Journal, utilizzano il Fago Office come carattere. Per quanto riguarda la sede Campo della Lana le insegne di destinazione si presentano di dimensioni molto ridotte. Le dimensioni sono di circa 10 cm per lato, quindi difficili da distinguere da una distanza elevata e accentuato dal fatto di utilizzare un grande quantità di informazioni. NOMECLATURA AULE Un altro elemento importante, che limita la creazione di una concezione di campus, sta nella denominazione delle aule. All’interno delle sedi, dove si svolgono attività didattiche, le aule assumono una designazione differente a seconda della struttura in cui ci troviamo. Per il Cotonificio le aule vengono nominate secondo una sequenza composta da lettere: dalla A fino alla O. A volte si avvale anche dell’utilizzo di numeri: aula A1, aula A2. La motivazione di questa scelta non è resa nota. Anche per la sede Terese la denominazione è fatta tramite l’uso di lettere: dalla A alla G. I Magazzini Ligabue e le sue aule vengono nominati secondo una sequenza numerica: 0.1,0.2,1.1,2.5 ecc. Il primo numero indica il piano e il secondo indica il numero progressivo dell’aula e quindi la sua posizione sul piano. Tale scelta è forse la più consona per l’individuazione dell’aula, grazie anche all’indicazione del piano. La sequenza numerica però risulta non indicata al contesto spaziale. Essa è stata realizzata in base alla planimetria dell’edificio e non studiando il flusso delle persone. Altro caso completamente differente spetta alla sede Ca’ Tron. Le aule sono composte da lettera e numero: A1, B3. La lettera iniziale indica il piano in cui si trova l’aula, mentre il numero indica la progressione dell’aula su quel piano. Indicare il piano con una lettera rende maggiormente complicata la comprensione della posizione dell’aula all’interno
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Fig. 3.21 (a lato sopra) Segnaletica di destinazione delle aule F e E in Cotonificio Fig. 3.22 (a lato sotto) Segnaletica di destinazione dell’aula 1.6 in Magazzino 6
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dell’ambiente. Si capisce, quindi, che la confusione nella nomenclatura delle aule è alta. Non esiste omogeneità e coerenza che possa aiutare a una migliore gestione delle informazioni e di riconoscibilità. SEGNALETICA SECONDARIA E DEI SERVIZI La segnaletica secondaria e di segnalazione dei servizi (bagno, deposito bagagli ecc.) è piuttosto standardizzata per tutte le sedi. Per indicare aree di meno importanza come studioli o uffici lo Iuav utilizza delle piccole targhe utilizzando il font istituzionale. Per quanto riguarda la segnalazione di servizi igienici il supporto è di formato circolare su fondale blu con icone bianche. Le icone fanno parte del set ISO create dall’istituto AIGA (American Institute of Graphic Art). L’utilizzo di tali icone rende l’estetica generale del sistema di wayfinding monotona e poco caratterizzata. Un lavoro di personalizzazione per la creazione di icone ad hoc aiuterebbe a creare una identità visiva più forte.
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Fig. 3.23 (in basso) Segnaletica studioli professori nella sede di Terese Fig 3.24 (a lato) Segnaletica per i bagni in terese
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TOLENTINI
CAMPO DELLA LANA
COLORI: bianca e font blu CARATTERI: Foundry Journal, Fago AULE: / SEG. PIANI: supporto quadrato font Fago e numeri font OurBodoni
COLORI: bianca e font blu CARATTERI: Foundry Journal AULE: / SEG. PIANI: /
MAGAZZINI
PALAZZO BADOER
COLORI: blu e font bianco CARATTERI: Foundry Journal, Fago AULE:1(piano).3(numero aula) SEG. PIANI: numeri font OurBodoni
COLORI: blu e font bianco CARATTERI: Foundry Journal, Fago, OurBodoni AULE: Lettere (A>E) SEG. PIANI: supporto quadrato font OurBodoni
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COTONIFICIO
TERESE
COLORI: blu e font bianco e elementi in rosso CARATTERI: OurBodoni AULE: lettere (A>P) SEG. PIANI: numeri font OurBodoni
COLORI: blu e font bianco CARATTERI: misto Bodoni, Foundry Journal e altri AULE: lettere (A>G) SEG. PIANI: /
CA’ TRON
COLORI: blu e font bianco CARATTERI: OurBodoni AULE: A(piano)1(numero aula) SEG. PIANI: supporto quadrato font OurBodoni
In definitiva la creazione di un sistema di wayfinding, che sia coerente con l’immagine attuale dell’università Iuav e funzionale, si rende necessario. Due qualità sono fondamentali per la creazione si un sistema adatto: deve essere leggibile e figurabile. Leggibile si intende la facilità nel recepire le informazioni all’interno della segnaletica ambientale. Un lavoro di unificazione della gestione delle informazioni generale aiuterebbe a migliorare questo fattore. Figurabile si intende invece la qualità dell’ambiente nel comunicare un’immagine generale chiara e strutturata. Ciò può avvenire se i diversi sistemi segnaletici di ogni sede avessero la stessa identità grafica in modo tale da renderli riconoscibili.
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PERSONAS
IUAV
A chi è destinata la segnaletica Iuav? Per capire più a fondo come gestire le informazioni all’interno di ogni segnale bisogna conoscere l’utente a cui è destinato. Sappiamo ovviamente che l’università è composta per la maggiore da studenti, quindi la segnaletica sarà progettata considerando tale tipologia di utente. L’università è comunque un luogo popolato anche da persone estranee all’ambiente universitario. La progettazione deve svilupparsi, quindi, tenendo in considerazione anche l’utente meno consapevole.
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STEFANO, 19 STUDENTE ISCRITTO Stefano è uno studente iscritto al primo anno in Design della moda e arti multimediali. Stefano ha preso da poco una casa in affitto a Mestre e per 5 giorni a settimana deve recarsi nelle varie sedi Iuav dove il suo corso di studi viene svolto. BISOGNI •
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Seguire segnaletica direzionale verso il piano desiderato
•
Info da sito su come raggiungere la sede desiderata
Seguire segnaletica direzionale del piano per essere condotti all’aula
DIFFICOLTÁ
Info da sito su come raggiungere Venezia
Conferma esterna su ciò che sta avvenendo all’interno
Info su directory per capire dove si trova l’aula per conferenza
•
Sapere come arrivare a Venezia da Venezia Mestre; Conoscere locazione dell‘ufficio Campo della Lana per le prime procedure di iscrizione; Sapere dove sono locate le sedi in cui il suo corso di studi verrà svolto; Conoscere in quali aule vengono svolte le lezioni; Sapere dove si svolgono i workshop e le conferenza organizzate da Iuav.
• •
• • •
Spostarsi tra le diverse sedi; Non sapere con precisione e dove vengono svolte le conferenza; Non sapere repentinamente eventuali cambi di aula.
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
IUAV
MARCO, 18 STUDENTE IN VISITA Marco è uno studente del liceo artistico. Ha studiato architettura gli ultimi due anni della sua esperienza scolastica e tra pochi mesi si dovrà diplomare e decidere se proseguire gli studi iniziando un nuovo percorso all’interno dell’università Iuav di Venezia. Per accertarsi della sua scelta decide di andare in visita dell’università in occasione dell’open day e dell’open week. BISOGNI
Conferma esterna su ciò che sta avvenendo all’interno
Info da sito su come raggiungere Venezia
Seguire segnaletica direzionale del piano per essere condotti all’aula
Info da sito su come raggiungere la sede desiderata
Seguire segnaletica direzionale verso il piano desiderato
Info su directory per capire dove si trova l’aula per conferenza
• • • • • •
Sapere come arrivare a Venezia; Conoscere locazione della conferenza openday; Sapersi orientare tra le sedi; Sapere in che aula si trova la conferenza all’interno della sede; Conoscere le aule dove si svolgono le lezioni durante l’open week; Sapere i punti nevralgici una volta completata la visita.
DIFFICOLTÁ • • •
Apprendimento post open week delle aule e sedi vista la loro eterogeneità; Non conoscere anticipatamente il tempo di percorrenza tra punti di scalo a Venezia e le sedi; Trovare le aule e i luoghi di conferenza.
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
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MERIENNE, 22 STUDENTE ERASMUS Merienne è una studentessa dell’università di design di Amburgo. Ha vinto una borsa di studio Erasmus+ per poter studiare allo Iuav a Venezia nel corso magistrale in Design del prodotto e della comunicazione. É la sua prima volta in Italia e a Venezia. BISOGNI •
Info su directory per capire dove si trova l’ufficio internazionale
Seguire segnaletica direzionale verso l‘ufficio
Info da sito su come raggiungere Campo della Lana
Conferma dell’ufficio grazie a segnaletica di destinazione
Conferma esterna su ciò Seguire segnaletica direzionale verso il piano che sta avvenendo all’interno desiderato e aula
Info da sito su come raggiungere Venezia
Conoscenza della sede desiderata grazie a mappa cartacea
Info su directory per capire dove si trova l’aula per lezione
• • • •
Sapere come arrivare a Venezia nella maniera più agibile; Conoscere locazione dell‘ufficio internazionale in Campo della Lana; Sapere dove si svolge il Welcome Day Sapersi orientare a Venezia dalla propria accomodation; Sapere orientarsi tra le sedi dove si svolgeranno le lezioni.
DIFFICOLTÁ • • •
Spostarsi tra le diverse sedi; Non sapere con precisione e dove vengono svolte le conferenze; Non sapere repentinamente eventuali cambi di aula.
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
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IUAV
MAURO, 61 OSPITE Mauro è il presidente di una nota azienda di arredamento da cucina. E’ stato invitato per tenere una conferenza presso Iuav nella sede Magazzino 6. Non è la prima volta che viene invitato presso l’università, ma non conosce la sede. BISOGNI • • • Info da sito su come raggiungere la sede desiderata
Sapere dove si trova la sede; Conoscere l’aula dove avverà la conferenza quando si è nella sede; Conoscere dove è situata la portineria per chiedere informazioni.
DIFFICOLTÁ •
Seguire segnaletica direzionale verso il piano desiderato
Info dalla directory per Seguire segnaletica capire dove si trova direzionale verso il l’aula per conferenza piano desiderato
• •
Eventualità di dover essere scortato da una persona terza verso il luogo della conferenza; Trovare la sede per le lezioni senza chiedere informazioni a terzi; Chiedere in portineria dove si trova l’aula per la conferenza
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
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SERENA, 48 IMPIEGATA Serena è una dipendente presso Iuav e lavora negli uffici in Campo della Lana nella sezione International student. Ogni mattina si reca in ufficio e riceve spesso molti studenti outgoing e incoming. BISOGNI •
Avere ben chiaro la Fornire info tramite conformazioni delle sedi mappa per gli studenti
•
Sapere dare informazioni agli studenti erasmus dove trovare le proprie sedi; Fornire mappa dell’ateneo agli studenti.
DIFFICOLTÁ • •
Non avere una mappa che spieghi come è distribuito lo Iuav; Dare indicazioni precise senza un supporto.
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
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IUAV
ALBERTO, 27 ASSISTENTE Alberto ha concluso il dottorato e ora è un assistente alle prime armi. Svolge la sua professione all’interno del corso di studi in Architettura e Innovazione. Conosce bene lo Iuav e quasi tutte le sue sedi e spesso deve recarsi nello studio del professore che assiste. BISOGNI • • Sapere in quale aula si Conoscere quali aule svolge la lezione sono disponibili per eventuale conferenza
•
Sapere dove si trova l’area degli studioli de professori; Saper indicare agli studenti i laboratori modelli o eventuali altre aule in maniera facilitata; Conoscere la disponibilità delle aule per un eventuale conferenza o cambiamento di aula;
DIFFICOLTÁ • • •
Trovare la prima volta lo studiolo del professore; Trovare aule occupate per organizzare conferenze; Guidare eventuali ospiti alla sede.
Info ubicazioni studioli
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
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CARLO, 27 DOCENTE A CONTRATTO Carlo è appena diventato docente a contratto. Ha studiato architettura al politecnico di Milano e ora si è trasferito a Venezia per la prima volta. Insegna all’interno della sede Ex Cotonificio con il corso tecniche della rappresentazione architettonica. BISOGNI •
Info da sito su come raggiungere la sede desiderata
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Seguire segnaletica direzionale verso il piano desiderato
• •
DIFFICOLTÁ Conoscere quali aule sono disponibili per eventuale conferenza
Info dalla directory per Seguire segnaletica capire dove si trova direzionale verso il l’aula per conferenza piano desiderato
•
Sapere dove si trova l’aula per l’insegnamento; Conoscere in breve tempo la conformazione della sede; Saper indicare agli studenti i laboratori modelli o eventuali altre aule in maniera facilitata; Conoscere la disponibilità delle aule per un eventuale conferenza o cambiamento di aula.
• • •
Orientarsi tra le aule; Trovare l’ufficio e la sede per questioni burocratiche; Trovare locazione dei laboratori informatici.
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
IUAV
FAUSTO, 51 DOCENTE Fausto è un docente di architettura alla facoltà dello Iuav e insegna Fondamenti di geotecnica alla triennale di Architettura Costruzione Conservazione. Ha esperienza nell’insegnamento all’interno dell’università da ormai 25 anni.;. BISOGNI • •
Conoscere dove si svolgono le lezioni all’inizio del semestre Conoscere la disponibilità delle aule per una possibile conferenza
Sapere in quale aula si svolge la lezione
DIFFICOLTÁ •
Difficoltà indicazioni per l’aula a inizio semestre.
Conoscere locazione dei laboratori
USO DIGITALE PIANIFICAZIONE ORIENTAMENTO ESPERIENZA
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4.
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PROGETTO
PROGETTO
Dall’analisi della segnaletica attuale sono emerse diverse problematiche. Grazie alla ricerche portate sull’immagine attuale e sulla struttura interna dell’università si sono definite le basi per la creazione e progettazione di un nuovo sistema di wayfinding. Il punto fondamentale è quello di creare una segnaletica unitaria, ma adattabile a seconda delle caratteristiche ambientali e funzionali di ogni sede. Il secondo punto è adottare un sistema segnaletico che rispecchi l’identità dello Iuav, senza distaccarsi stilisticamente. Il terzo punto è creare un sistema informativo dinamico, integrato alla segnaletica statica, che aiuti ulteriormente l’utente nell’orientamento.
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CONCEPT GRAFICO Fig. 4.1 (a lato) Diversi artefatti comunicativi prodotti da grafici esterni.
PROGETTO
L’idea è quella di realizzare un concept grafico valido, che rispetti l’immagine attuale dello Iuav senza alterarla, un sistema di wayfinding che sia un prodotto diretto della sua brand image. Come abbiamo visto in precedenza, nell’analisi della comunicazione, l’università ha volontà di esprimersi in una determinata maniera. Il logo ne fa da colonna portante: viene utilizzato nel merchandising e il font fa parte della segnaletica e dei manifesti. I colori utilizzati sono pochi, spesso solo il bianco e nero fanno da padroni. Il problema principale della segnaletica attuale è che non esiste una coerenza grafica e di gestione delle informazioni valida per tutte le sedi. La creazione di un concept grafico generale aiuterebbe a identificare l’università come campus e non come un agglomerato di sedi visivamente e comunicativamente separate. Grazie all’individuazione di categorie/attività è possibile determinare la funzione di ogni sede pur mantenendo una comunicazione unitaria e unica. Il concept deve quindi poter comunicare questo concetto di campus, senza però togliere le specificità di ogni sede. Bisogna individuare un segno grafico e una gestione delle informazioni che sia valida per ogni sede. ARTEFATTI COMUNICATIVI IUAV Nella produzione di artefatti Iuav si avvale, come visto del precedente capitolo, dell’Ufficio comunicazione. Spesso però designer esterni, come avveniva storicamente, realizzano grafiche e supporti comunicativi liberamente, senza seguire una linea guida specifica, già presente nell’identità Iuav. In tal modo le produzioni grafiche sono eterogenee e le differenze stilistiche sono ben visibili. Il tutto viene accentuato dal fatto che non esiste un coerente layout grafico nella segnaletica. La quantità di stili grafici rende difficile l’individuazione di una linea guida da seguire. La realizzazione di una segnaletica aiuterebbe a dare ordine, non solo alle informazioni
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che vi sono all’interno, ma anche all’identità d’ateneo. In figura 4.2 possiamo vedere alcuni artefatti prodotti dall’Ufficio comunicazione. Il comun denominatore principale è l’uso dei caratteri istituzionali, principalmente il Foundry Journal e il Fago Office (font utilizzato nel logo Iuav). Il logo è un componente importante della comunicazione Iuav. La sua realizzazione ha portato alla produzione dei diversi artefatti dell’identità Iuav, quindi deve essere tenuto in considerazione nella progettazione del concept grafico generale. COS’É IUAV? Per progettare il sistema segnaletico bisogna comprendere lo status dell’università, cosa esprime, non solo visivamente, ma anche concettualmente. Nel capitolo precedente è stata fatta un’analisi oggettiva della storia, della struttura e della comunicazione Iuav. Bisogna ora analizzare come l’università si mostra ad occhi esterni. L’Università Iuav di Venezia ha la peculiarità di essere una delle poche in Italia, se non l’unica, a possedere un unico dipartimento contenente corsi di studio che condividono le stesse basi progettuali. Grazie alla creazione delle categorie/attività si è potuto capire come l’ateneo è suddiviso al suo interno. Tale divisione non serve a creare una separazione netta tra i diversi campi, ma per rendere chiaro all’utente esterno come l’ateneo è composto. Le categorie/attività non devono essere rappresentate graficamente separate e a sé stanti. Esse non sono elementi che vivono per conto proprio, ma condividono una stessa base comune, ovvero la stessa università. Ma proprio perché l’ateneo non possiede discipline e corsi che non condividono lla stessa base (come potrebbe essere Medicina con l’Architettura), questa coesione deve essere maggiormente sottolineata. I corsi di studi dello Iuav partono tutti dagli stessi principi ovvero: la progettazione, la creazione, la materia.
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Fig. 4.2 (a lato) Diversi artefatti comunicativi prodotti principalemente dall’ufficio comunicazione Iuav
PROGETTO
UniversitĂ Iuav di Venezia
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ARCHITETTURA CANALI
VENEZIA
FUTURO
MODA
STORIA LINEA TRATTEGGIO PROGETTO DISEGNO 104
INTERAZIONE
PROGETTO
COESIONE
FORMA
INDIPENDENTE UOMO CULTURA
DESIGN MATERIA
ACQUA VERTICALITÁ DINAMICITÁ
MATTONI 105
Ad accenture tutto ciò è anche la composizione del campus universitario. Gli studenti di diversi corsi di studio sono costretti a condividere gli stessi spazi e le stesse sedi. La rappresentazione delle categorie deve essere realizzata in questi termini: separate, ma unite allo stesso tempo. Il logo Iuav, come detto in precedenza, è un elemento importante della comunicazione d’ateneo. Il font, Fago Office, viene utilizzato tutt’ora nella realizzazione di artefatti grafici. La realizzazione di un sistema wayfinding deve tenere in considerazione il carattere stilistico del logo. L’ufficio comunicazione Iuav, che sta provvedendo alla realizzazione di un nuovo sistema segnaletico, ricorda questo e a seguito di un’intervista dice: “Il logo e i caratteri istituzionali sono gli elementi distintivi all’interno del nostro progetto di segnaletica.”
Tutti sappiamo che la peculiaritià del logo Iuav è la sua impostazione. la posizione delle lettere in verticale dona un slancio visivo alla composizione. Inoltre l’uso di lettere palindrome donano una certa simmetria visiva. Ogni lettera viene separata da una linea composta da tre tratti. La composizione verticale e delle lettere del logo, a detta del progettista, sono una metafora allo sviluppo e alla nuova università, una sorta di slancio al futuro. Ed è per questi motivi che la progettazione di tale segnaletica è stata realizzata secondo questi concetti, rispettando le forme visive del logo e per la creazione di un’identità forte e caratterizzata. All’interno del progetto di segnaletica vengono inserite le categorie per la distinzione di ogni sede. Esse vengono seperate dalla peculiare linea tratteggiata, che ritroviamo all’interno del logo. Tale uso grafico della linea divide, ma allo stesso tempo unisce. Come spiegato in precedenza tali attività e discipline sono parte della struttura Iuav e tutte quante condivi-
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verticalità
VERTICALIZZAZIONE
“Questo modello grafico e concettuale fornisce una metafora viva ed espressiva, adatta sia per lo sviluppo dell’università, sia per i suoi legami transculturali che per le tappe interdisciplinari, tutti segni distintivi dello spirito del 21° secolo.”
PROGETTO
Philippe Apeloig per il contest NewLogo Iuav, 2003.
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dono gli stessi principi. Il bordo esterno di ogni gruppo rappresenta figurativamente la sede stessa che racchiude ogni categoria. Il tutto viene rappresentato in maniera verticale rispettando l’impostazione del logo Iuav. Utilizzando questa modalità si crea una gerarchia tra sede e sede. La grandezza di tali gruppi determinano l’importanza e la funzione di ogni sede. Tolentini e Campo della Lana, sedi di uffici, segreteria studenti e biblioteca, sono luoghi che rappresentato la totalità dell’università. Le restanti sedi (Magazzini, il Cotonificio, Terese, Ca’ Tron e Palazzo Badoer) contentengono le categorie riguardanti le attività disciplinari. Ogni studente di ogni sede ha la possibilità di accedere ad ognuna di queste sedi liberamente. L’associazione al logo Iuav è immediata grazie all’utilizzo dello stesso layout grafico. Utilizzando tali principi, la creazione di un’identità, tramite la segnaletica, risulta forte e lineare.
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Uso dei font istituzionali
Categorie/attivitĂ per ogni sede
PROGETTO
T O L E N T I N I B A D O E R
M A G A Z Z I N I T E R E S E
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Uso del Fago maiuscolo e del Foundry Journal minuscolo Fago Office Bold
Laboratorio
Foundry Journal Medium
Confronto leggibilitĂ tra pesi differenti
Foundry Journal Medium
Foundry Journal Bold
Confronto altezza della x tra font diversi
Laboratorio
Foundry Journal Medium
Laboratorio
Futura Medium
Confronto ampiezza delle aperture delle lettere
C C Foundry Journal Medium
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Hlevetica Medium
TIPOGRAFIA
PROGETTO
Per la realizzazione di una segnaletica funzionale, bisogna utilizzare un carattere altrettanto corretto. Dalla realizzazione del logo Iuav, l’università si è avvalsa dell’uso caratteri istituzionali. Li riassiumiamo nuovamente in questo capitolo: • • • •
Fago Office Foundry Journal Arial Verdana
I maggiormente utilizzati sono il Fago Office e il Foundry Journal. Vengono, infatti, impiegati in tutta la comunicazione esterna: locandine, poster, manifesti ecc. É chiaro che per creare una forte identità, l’utilizzo dei font istituzionali sia fondamentale. Il Fago Office viene utilizzato in maiuscolo per la creazione di titoli in manifesti e altro. La sua applicazione, all’interno del sistema segnaletico, sarebbe controproducente. La leggibilità di un font si riduce drasticamente se viene utilizzato in maiuscolo. La scelta più ovvia ricade, quindi, sul Foundry Journal, il più largamente usato all’interno della comunicazione Iuav. Tale font si presta bene per la realizzazione di una segnaletica, grazie all’altezza della x elevata e grazie alle lettere chiaramente definite e facilmente riconoscibili e alla elevata ampiezza delle apertura. Il peso del font ha le migliori prestazioni, per quanto riguarda la leggibilità, utilizzato in medium. Il Fago Office Bold viene utilizzato nella nominazione delle sedi Iuav, con le scritte in verticale. Tale modalità rispetta lo stile grafico del logo Iuav. Se non ci sarà la possibilità di rappresentare i nomi delle sedi in verticale, il font verrà utilizzato normalmente, ma con un crenatura forzata, come da regola.
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PALETTE CROMATICA La palette cromatica è composta da pochi colori. I principali utilizzati sono il bianco e il nero, specialmente nella modalità: nero come sfondo e bianco come scritta. I colori principali dell’identità visiva Iuav li troviamo all’interno del sito: il verde acido e l’arancione. Tali colori non vengono utilizzati nella segnaletica attuale in sostituzione al blu, colore non utilizzato in altri artefatti comunicativi Iuav. L’utilizzo del verde acido come colore per le categorie Biblioteca e Segreteria servirà a distinguere le sezioni dedicate alle diverse discipline dai servizi. La soluzione migliore è l’utilizzo del bianco e nero come colori principali della palette cromatica, in modo tale da riflettere l’immagine attuale dell’ateneo. Per la segnalazione del piano corrente attualmente viene utilizzato il rosso. Anche nel nuovo progetto verrà utilizzato lo stesso colore per avere una continuazione stilistica. Diverse tonalità di grigio vengono utilizzate come supporto per diversi elementi secondari nella segnaletica. Tale colore è stato utilizzato storicamente all’interno dell’immagine coordinata Iuav.
Fig 4.3 Alcuni elementi della segnaletica con i colori utilizzati
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NERO OPACO / C:0 M:0 Y:0 K:100 / RAL 9005 PROGETTO
GRIGIO SCURO / C:0 M:0 Y:0 K:100
GRIGIO CHIARO / C:0 M:0 Y:0 K:100 BIANCO / C:0 M:0 Y:0 K:10 / RAL 90100
ROSSO / C:0 M:0 Y:0 K:100 / RAL 3017
VERDE ACIDO / C:0 M:0 Y:0 K:100
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Chiusura e spessore massimo
Icone costruite seguendo le forme del font Fago Bold e della modularitĂ
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Chiusura e spessore minimo
FRECCE E PITTOGRAMMI
PROGETTO
I pittogrammi, che svolgono un ruolo segnaletico, sono quelli collegati ai servizi generici. Il progetto per la realizzazione delle icone e delle frecce è stato basato sullo stile e le caratteristiche formali del carattere Foundry Journal. In questo modo la composizione stilistica del segnale seguirà una linea guida valida per i vari elementi grafici. Alcune parti delle lettere del carattere si ritrovano all’interno sia delle frecce che dei pittogrammi. All’interno del segnale rispetteranno le stesse dimensioni del corpo del carattere in modo tale che uno non sovrasti l’altro. Anche la freccia direzionale è stata eseguita utilizzando le caratteristiche del font: gli spessori massimi e minimi del carattere vengono ripresi all’interno della forma della freccia. Le icone e le frecce sono state realizzate seguendo il concept generale della modularità e aggiornabilità presente all’interno dei supporti fisici. I pittogrammi sembrano così composti da moduli a sé stanti.
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MAPPE La segnaletica attuale possiede poche soluzioni in cui vengono adottate delle mappe per aiutare l’orientamento dell’utente. Solo all’interno dei Magazzini se ne fa uso. Anche nelle altre sedi esistono delle planimetrie, ma con lo scopo di segnalare le vie d’emergenza. Vista la complessità degli edifici storici, comprendenti le sedi dell’ateneo, è utile integrare un sistema di mappe per semplificare la visione generale dell’edificio e dei propri spazi. Grazie ad esse, il fruitore potrà conoscere l’ubicazione precisa dello spazio prima ancora di accedere all’interno dell’edificio o al piano interessato. Le mappe sono realizzate in prospettiva isometrica in modo tale da avere un visione tridimensionale degli spazi di ogni sede. Gli accessi ai piani vengono segnalati tramite la rappresentazione 3D delle scale o degli ascensori. Ogni mappa segnala gli spazi accessibili tramite il colore nero e i servizi (come bagni, aree ristoro, caffetteria) con l’utilizzo delle icone a fondo rosso. Le frecce indicano i var iingressi esterni e interni della sede. È possibile visualizzare l’intero edificio con i suoi piani all’interno delle mappe cartacee. Ogni spazio, area e aula è indicato tramite la propria nomenclatura. NUMERAZIONE DELLE AULE L’incostanza attuale delle sedi Iuav nella numerazione delle sue aule crea confusione. Alcune sedi utilizzano le lettere per la nomenclatura della aule (Cotonificio, Terese), altre invece la numerazione (Magazzini). Utilizzare una nomenclatura valida per tutti le sedi semplificherebbe la produzione di supporti e aiuterebbe a uniformare il sistema segnaletico. Il metodo migliore utilizzato nello stato attuale è per la sede Magazzini. Grazie all’utilizzo del numero del piano e dell’aula progressiva è più semplice l’individuazione. L’utilizzo di lettere, al contrario, non permette di comprendere in quale piano l’aula è localizzata. All’interno dei complessi dei Magazzini la nu-
116
Fig 4.4 (a lato) mappa dei magazzini utilizzata all’interno delle mappe stampate.
PROGETTO
117
Piano Terra sede Tolentini
Piano Terra sede Campo della Lana
Piano Terra sede Cotonificio
Nomenclature delle aule
2.8L Numero del piano corrente
118
Numero progressivo dell’aula
Tipologia dell’aula. L sta per Laboratorio
PROGETTO
La numerazione delle aule segue il flusso delle persone per una sequenza progressiva
merazione è stata fatta non tenendo in considerazione il flusso di persone. La numerazione deve essere realizzata progressivamente in base ai movimenti dell’utente all’interno dello spazio. La numerazione è, quindi, composta dal primo numero in Fago Office Sans Medium. I numeri in carattere Fago risultano più chiari rispetto a quelli in Foundry Journal. Per distiunguere maggiormente aule con diverse destinazioni, didattiche e laboratori, viene aggiunta l’iniziale “L”.
119
120
SISTEMA SMART
PROGETTO
Per far fronte ai cambiamenti dell’università, come la creazione di nuovi corsi universitari, di nuove discipline e le variazioni delle lezioni tra ogni semestre è utile utilizzare un sistema smart che si aggiorni facilmente. Con l’utilizzo di supporti modulari, il sistema sarà facilmente aggiornabile per ogni evenienza. Grazie alla segnaletica provvisoria l’utente sarà guidato più precisamente all’interno dello spazio, entrando in contatto con le sedi dinamicamente. SISTEMA MODULARE Il Concept principale di tale progetto è l’aggiornabilità e la conseguente dinamicità del sistema di wayfinding. Per fare in modo che i supporti segnaletici siano aggiornati è necessario utilizzare un sistema modulare. L’università ha attualmente una segnaletica che spesso non riflette l’effettiva disposizione degli spazi. A volte laboratori o laboratori ricerca o semplicemente aree ristoro o altro vengono creati o spostati in aree diverse all’interno delle sedi. Ciò comporta confusione all’interno della segnaletica. L’utente si troverà disorientato e perso nella ricerca di uno spazio indicato erroneamente. La soluzione è la creazione di un sistema aggiornabile in tempo reale. Se l’università si aggiorna anche la segnaletica deve avere la possibilità di evolversi senza la necessità di modifiche troppo invasive. Ci deve essere, quindi, la possibilità di intervenire su parti del sistema, sul singolo segnale, senza però stravolgerlo. Nel commercio esistono molti sistemi modulari per la segnaletica, ma non adatti alla creazione un un’identità visiva unica. La loro standardizzazione rischia di creare un sistema poco personalizzato per l’ateneo. É necessario creare un progetto di wayfinding modulare ad hoc per l’università Iuav.
121
Il numero di formati, per la creazione della segnaletica modulare, è composta da poche semplici parti. In tal modo è possibile ridurre i costi di produzione per una creazione seriale. La segnaletica è divisa tra sistema statico, il supporto fisso, e sistema dinamica, la segnaletica vera e propria. Il sistema statico è composto da un pannello in ferro forato. Le forature sono lineari e riprendono, ancora una volta, il tratteggio utilizzato all’interno del logo. Grazie a tali fessure è possibile agganciare gli elementi dinamici che compongono la segnaletica. I segnali , riportanti le varie scritte, sono composti da lamelle in alluminio verniciato a polvere nero (di spessore 4 mm). Le grafiche saranno stampate direttamente sul pannello. Grazie a un apposito gancio (fig. 4.5) i supporti potranno essere fissati al pannello statico. La segnaletica potrà quindi essere composta modularmente in maniera uguale all’interno di tutte le sedi Iuav. Se vi è la necessità di sostituire una voce all’interno della segnaletica è possibile eliminare il singolo pezzo senza dover cambiare tutto il supporto. In questo modo il sistema sarà sempre aggiornabile in base alle esigenze dell’Università.
122
Fig. 4.5 Supporto segnaletico dinamico
PROGETTO
Sistema di aggancio dei supporti
muro
supporto statico
supporto segnaletica
123
45 cm
Abaco pezzi segnaletica interna
55 cm
Supporto statico direzionale
220 cm
Supporti segnaletica direzionale
Supporti segnaletica directory
supporto statico directory
124
mappe e segnaletica sede
PROGETTO
Supporti segnaletica direzionale
7 cm
Supporto segnaletica directory
3,5 cm
45 cm
Lab. Corpo: 100 pt
25 mm
40 mm
45 cm
Lab. Corpo: 56 pt
125
31,5 cm
Supporto segnaletica directory (mappa)
45 cm
126
PROGETTO
Lo spazio tra ogni riga del pannello forato è di 35 millimetri. Tale misura dà la possibilità di produrre dei supporti alti la medesima distanza. La directory è composta da elementi alti 35 mm e larghi 450. Un pannello più grande contiene la mappa del livello corrente, di dimensioni 455 mm per 315 mm. Per realizzare il supporto segnaletico vengono agganciati al supporto fisso in modo tale da creare il pannello informativo. Gli elementi del supporto segnaletico direzionale sono il doppio dell’altezza di quelli della directory. Allo stesso modo dei precedenti si agganciano al supporto fisso formando il pannello direzionale. Entrambi utilizzano i medesimi elementi grafici per la progettazione della classica gabbia creata per le categorie. In questo modo l’uniformità stilistica è risolta.
DIGITAL SIGNAGE
Disposizione dei supporti segnaletici della directory all’interno del pannello statico
La soluzione modulare adottata per il supporto fisico non permette un’aggiornabilità costante in tempi brevi. Le informazioni riportate indicano solamente gli spazi fisici all’interno del complesso delle sedi e non quelle provvisorie riguardati lezioni ed eventi. Per ovviare a ciò c’è bisogno di una soluzione facilmente aggiornabile in brevissimi tempi. L’unico metodo possibile è l’utilizzo di display digitali. Grazie ad essi è possibile aggiornare le informazione in tempo reale a secondo delle necessità. Nel caso dell’università Iuav gli studenti sono costretti a spostarsi di aula in aula e di sede in sede per assistere le lezioni. Purtroppo manca un sistema che permetta di conoscere anticipatamente dove determinate lezioni vengono svolte. Anche i vari eventi e conferenze organizzate dall’ateneo vengono pubblicizzati solo tramite l’affissione di manifesti. Non esiste una bacheca unica per sede che permetta di individuare facilmente i diversi eventi all’interno della sede stessa. Molti manifesti, inoltre, rimangono appesi oltre la loro effettiva data. Grazie all’utilizzo di display tali problematiche verrebbero risolte. Lo stu-
127
dente potrà sapere in tempo reale dove si svolgono le lezioni e venire a conoscenza degli eventi e conferenze che si svolgeranno all’interno anticipatamente. Gli schermi utilizzati per la segnaletica sono dei Display Professionali Serie DBD-P da 21.5”. Il costo si aggira sui 250 euro, un prezzo abbordabile per un’università. Il display offre la massima affidabilità con un funzionamento 16 ore al giorno, 7 giorni su 7. Lo schermo ha la possibilità di essere collegato alla rete Wi-Fi in modo tale da poter essere collegato a distanza tramite computer o smartphone o tramite un software dedicato per l’aggiornamento automatico. Il display viene posto all’interno di una cornice, a seconda della quantità di schermi, in modo tale da proteggerlo. L’alimentazione e il cablaggio passa dietro la directory per non essere invasiva. Gli schermi sono posti adiacenti alla directory e ognuno corrisponde un piano dell’edificio, in moda tale da velocizzare la ricerca delle informazioni utili. All’interno si potranno controllare le lezioni del giorno corrente Fig. 4.6 Fronte e retro del display Samsung Serie DBD-P
128
PROGETTO
Cornice di protezione per i display
Camblaggio per l’alimentazione dei display
129
Magazzino 6
Magazzino 7
Cotonificio
Tolentini
130
PROGETTO
268 mm
Dimensioni del display della directory
e gli eventi, fino a una data prestabilita, nella determinata ora e aula. Le lezioni o le conferenze iniziate saranno contrassegnate da un pallino rosso. Nel caso in cui uno schermo non bastasse per contenere tutte le informazioni necessarie per quel piano (come ne caso per il cotonificio) le schermate diventano due. Per recepire tutte le informazioni, si passerà da una schermata all’altra secondo una tempo stabilito e visualizzato tramite una barra di caricamento.
,5
21
46
5 �/
mm
476 mm
131
segnaletica esterna
segnaletica interna
2
2
Auditorium (spalti) Aula Gradoni Auditorium (spalti) Biblioteca
Aula Gradoni
Studioli
Biblioteca Studioli
1
1
Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 1.1 > 1.9 Auditorium
0
Oggi Lunedì 19 Novembre
Giorgio Andreotta Calò. Incontro con l'artista
Aula
/
GinoValle
14
Auditorium
Downtown. Corpi, feste e spazi nella New York “No Wave” Architettura: tecniche e culture Body del progetto Progettazione tecnologica A
Giorgio Andreotta Calò. Incontro con l'artista
13-18
1.4
Aula GinoValle
Studioli
LAR
Storia dell’architettura 2 B
Studioli
Storia dell’architettura 2 A
Progettazione tecnologica A
10-13
1.5
Architettura per il nuovo e l’antico
10-13
1.10
Geomatica per il restauro A Geomatica per il restauro B
0
10-13 10-13
Geomatica per il restauro A
14-17
Geomatica per il restauro B
14-17
1.7
10-13
1.5
1.8
10-13
1.10
1.8
10-13
1.10
10-13
Urbanistica A
Restauro architettonico A
14-17
1.5
14-17
1.8
Urbanistica B
Restauro architettonico B
14-17
1.7
14-17
1.10
1.7 1.8
Urbanistica A
14-17
Urbanistica B
14-17
1.7
Ora
Aula
9-13 / 14-18
0.2
9-13 / 14-18
0.3
Ora
Aula
9-13 / 14-18
0.2
Oggi Lunedì 19 Novembre Architettura costruzione conservazione
Laboratorio fotografico 0.10L
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi B
9-13 / 14-18
0.3
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi A Fondamenti di composizione architettonica - Elementi di composizione A
9-15 / 16-19
0.1
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi B Fondamenti di composizione architettonica - Elementi di composizione B
9-15 / 16-19
0.4
Fondamenti di composizione architettonica - Elementi di composizione A
Architettura: tecniche e culture del progetto
LAR
Archivio Progetti
Studioli
LAR
Laboratorio d’anno 1 A
Fondamenti di composizione architettonica - Elementi di composizione B 9-13 / 14-19
Architettura: tecniche e culture del progetto Laboratorio d’anno 1 B Laboratorio d’anno 1 C
Studioli
Laboratorio d’anno 3 C Progettazione tecnologica C
Laboratorio d’anno 1 A Laboratorio d’anno 1 B Laboratorio d’anno 1 C
1.5
0.5 0.8
9-13 / 14-19
0.9
13-18
0.7
Laboratorio d’anno 3 C Progettazione tecnologica C
0.9 0.10
0.8 0.7
0.9 0.8 0.7 0.6
0.3 0.5
0.2 0.4
0.1
i
0.3 0.2
Lab. fot. studioli
i
0.1
Lab. fot.
Archivio progetti
LAR
studioli
Archivio progetti
Mappa Mappa
C O T N I F I C I O
Directory del piano terra con mappa del piano corrente
9-15 / 16-19
0.1
9-15 / 16-19
0.4
9-13 / 14-19
0.6
0.6
9-13 / 14-19 9-13 / 14-19
0.10
0.6 0.5 0.4
132
1.4
Storia dell’architettura 2 A Storia dell’architettura 2 B
Restauro architettonico A
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi A
Archivio Progetti Portineria
Segnaletica esterna alla sede riportante le categorie / attività della sede
GinoValle Auditorium
Architettura costruzione conservazione
Laboratorio fotografico Aule 0.10.10L > 0.7
Banner esterno della sede riportante il nome e il logo Iuav
Aula
/ 14
13-18
Restauro architettonico B
Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 0.1 > 0.7
LAR
Ora
Architettura: tecniche e culture del progetto Architettura per il nuovo e l’antico
LAR
Portineria
Ora
Body Downtown. Corpi, feste e spazi nella New York “No Wave”
Aule 1.1 > 1.9
Aula GinoValle Auditorium
C O T N I F I C I O
Display della directory associati ad ogni piano che segnala lezioni ed eventi
9-13 / 14-19
0.5
9-13 / 14-19
0.8
9-13 / 14-19
0.9
13-18
0.7
PROGETTO
0.1-0.2
0.1 Archivio progetti
Aule 0.1 > 0.7 Aule 1.1 > 1.9
studioli LAR
Directory dei piani successivi con mappa del piano corrente
Segnaletica direzionale interna
Segnaletica direzionale per aule del Cotonificio
Segnaletica di destinazione delle aule con schermo led
133
134
SUPPORTI
PROGETTO
Ora andiamo a vedere i vari diversi supporti segnaletici creati per lo Iuav. La lista che segue è stata creata sulla base dei vari passaggi che compieràvpartendo dal sito fino ad arrivare al alla segnaletica di destinazione.
MAPPA SITO Un utente non consapevole non sa come raggiungere le sedi districandosi tra i diversi vicoli veneziani. Attualmente esiste nel sito un portale, per raggiungere le sedi, con la mappa di Venezia. Tale mappa non è interattiva e i passaggi per raggiungere il sito di Google Maps e conoscere l’esatta localizzazione sono eccessivi. Inoltre non consente di preimpostare dei percorsi consigliati dai punti di trasporto salienti (la Stazione e Piazzale Roma). Grazie alla creazione di una mappa interattiva l’utente potrà vedere tutte le sedi dello Iuav e le relative categorie per comprenderne i ruoli. Selezionata una sede il fruitore potrà decidere il percorso consigliato dalla stazione o da Piazzale Roma o in alternativa conoscere la localizzazione esatta.
135
136
PROGETTO
SEGNALETICA ESTERNA La segnalazione esterna alle sede è importante, in quanto aiuta l’utente all’individuazione dell’edificio. Dei banner in PVC di grandi dimensioni vengono posizionati in modo tale da essere maggiormente individuabili. I segnali sono due: uno riportante il nome della sede, l’altro il nome dell’Università Iuav. Entrambi posti verticalmente. Le scritte delle sedi saranno anch’esse poste in verticale in contrapposizione con il logo Iuav.
I Banner vengono appesi su degli appositi supporti e posti nell’atrio dopo l’ingresso ai Tolentini
T O L E N T I N I
137
2.1
2.2
2.7
1.1
1.2
1.7
0.1L
M A G A Z Z I N 0
laboratorio maglieria
6
Banner esterni al Cotonificio
C O T O N I F I C I O
Banner esterni ai Magazzini
138
PROGETTO
139
Oltre alla creazione di banner all’esterno, all’entrata principale dell’edificio vi è posto un pannello segnaletico indicante le categorie/attività di una determinata sede. La modalità di ancoraggio sarà la medesima di quella descritta in precedenza: modulare e aggiornabile. Qualora vi è la necessità di cambiare un voce all’interno del pannello, nel caso in cui corsi di studi vengono spostati in altre sedi, basterà sostituire o eliminare l’elemento in alluminio. Nella parte restante del pannello statico è possibile affiggere poster riguardanti eventi che si svolgeranno all’interno.
80 cm
120 cm
180 cm
140
PROGETTO
Design
Design
35 mm 35 mm
105 mm
Modulo segnaletica categorie
300 mm
175 mm
UniversitĂ Iuav di Venezia
200 mm
141
48 mm
Segnaletica esterna in Tolentini
Design Corpo: 120 pt
142
Segnaletica esterna alle Terese
PROGETTO
fotoinserimenti
143
DIRECTORY La directory è il fulcro della segnaletica wayfinding. In essa si riassumono tutte le informazioni relative a tutti gli spazi della sede. Come detto in precedenza il sistema modulare permette un costante aggiornamento. Le informazioni, rispetto al sistema precedente, sono state semplificate per facilitarne la lettura, senza eliminare elementi fondamentali. La lettura avviene tra i 210 cm e i 100 cm, area in cui la leggibilità risulta buona a distanza riavvicinata. Le directory saranno poste in prossimità dell’ingresso della sede e delle scale in modo tale da identificarle facilmente. Sarà divisa per piani e una mappa rappresenterà la superficie del piano corrente.
220 cm 2
Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 2.1 > 2.7
Storia del disegno industriale
Laboratorio 2: design della comunicazione A
Tipografia e stampa
Eventi fino al 25 Novembre. Untitolo: workshop condotto da Alessandro Gori
1
Aula
2.3-2.4-2.5
10-13 / 14-18
Laboratorio 2: design della comunicazione B
180 cm
Ora
9-13
Disegno industriale e multimedia
Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 1.1 > 1.7
Giorno 19 Novembre
2.6
10-13 / 14-18
2.1
14-19
Lab. sartoria
Ora
Aula
16
2.2
Ora
Aula
Design della moda e arti multimediali Laboratorio di arti visive 1
Laboratorio di arti visive 3
9-13 / 14-18
1.5-1.6-1.7
9-13 / 14-18
1.1
Laboratorio 3 A
10-13 / 14-18
1.2-1.3-1.4
Laboratorio 3 B
10-13 / 14-18
1.8-1.9
Disegno industriale e multimedia
0
Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 0.4 > 0.7
Ora
Aula
Storia e teoria della moda
14-16
0.5 - 0.7
Moda e cultura visuale
16-19
0.5 - 0.7
Arti visive e moda
fotografico 0.1L Set fotografico
Lab. maglieria 0.2L Fablab 0.3L
0.5 0.5 0.4 0.4
Fablab Fablab Fablab Fablab
ii
100 cm
0.6 0.6 0.7 0.7
Lab. maglieria maglieria Lab. set set fotografico fotografico
Mappa Mappa
M A G A Z Z I N I
144
PROGETTO
2
Aule 2.1 > 2.7
2
2
Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 2.1 > 2.9Auditorium (spalti)
Laboratorio di design della moda 2
Biblioteca
9-13
2.5
Eventi fino al 25 Novembre
Giorno
Ora
Aula
Luci e ombre
2 Ottobre
9-13
2.5
12 Ottobre
Conferenza aziende: Technogym
9-13
2.5
24 Ottobre
14-18
2.3
7 Novembre
9-13
2.5
17 Novembre
9-13 /14-18
Tipografia nell’arte Trash e moda Design sistemico: progettare le idee
1
Oggi Lunedì 19 Novembre Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 1.1 > 1.7Aule 1.1 > 1.9
Disegno e illustrazione per la moda
0
0
Aula
/
GinoValle
14
Auditorium
1.4
Storia dell’architettura 2 A
10-13
1.5
Storia dell’architettura 2 B
10-13
1.10
Geomatica per il restauro A
10-13
Geomatica per il restauro B
10-13
Restauro architettonico A
1.7 1.8
14-17
1.8
Restauro architettonico B
14-17
1.10
Urbanistica A
14-17
Urbanistica B
14-17
1.7
Ora
Aula
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi A
9-13 / 14-18
0.2
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi B
9-13 / 14-18
0.3
Oggi Lunedì 19 Novembre
1.5
Architettura costruzione conservazione
Laboratorio fotografico 0.10L
Lab. pelletteriaPortineria 0.4L LAR
Ora
13-18
Architettura per il nuovo e l’antico
Lab. modellistica 0.1L Aule 0.1 > 0.7 Alias 0.2L
Aula
1.1 - 1.2
Progettazione tecnologica A
LAR Studioli
Aule 1.1 > 1.7
Giorgio Andreotta Calò. Incontro con l'artista
Architettura: tecniche e culture del progetto
Lab. multimediaAula 1.3L GinoValle
1
2.3
Ora
14-18
Design della moda e arti multimediali Body Downtown. Corpi, feste e spazi nella New York “No Wave”
Lab. di fotografia 1.4L Auditorium LAR
Aula
Lab. sartoria
Teatro e arti performative Laboratorio di messa in scena: corpo e spazio
Studioli
1
Ora
9-13
Design della moda e arti multimediali
Aula Gradoni
Archivio Progetti
Fondamenti di composizione architettonica - Elementi di composizione A Fondamenti di composizione architettonica - Elementi di composizione B
9-15 / 16-19
0.1
9-15 / 16-19
0.4
Laboratorio d’anno 1 A
9-13 / 14-19
0.6
Laboratorio d’anno 1 B
Architettura: tecniche e culture del progetto
LAR Studioli Alias
9-13 / 14-19
0.5
Laboratorio d’anno 1 C
9-13 / 14-19
0.8
Laboratorio d’anno 3 C
9-13 / 14-19
0.9
13-18
0.7
Progettazione tecnologica C
Alias Alias
0.10
Lab. modellistica
LAR
0.9 0.8 0.7
LAR 0.6 0.5 0.4
Lab. pelleteria 0.3 0.2 Ingresso NORD 0.1
i Lab. fot. LAR
studioli
Archivio progetti
0
Mappa
Mappa
Aule 0.4 > 0.7 Set fotografico 0.1L Lab. maglieria 0.2L Fablab 0.3L
0.5 0.4
Fablab Fablab
i
C O T N I F I C I O
M A G A Z Z I N O
Directory piano terra Magazzino
7
0.6 0.7
Lab. maglieria set fotografico
Mappa
2
2
Auditorium (spalti) Auditorium (spalti) Aula Gradoni Aula Gradoni
1
Biblioteca
Biblioteca
Studioli
Studioli
1
Oggi Lunedì 19 Novembre Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 1.1 > 1.9Aule 1.1 > 1.9 Auditorium
Body Downtown. Corpi, feste e spazi nella New York “No Wave” Body Downtown. Corpi, feste e spazi nella New York “No Wave”
Auditorium
Giorgio Andreotta Calò. Incontro con l'artista Giorgio Andreotta Calò. Incontro con l'artista
Progettazione tecnologica A
LAR
Studioli
Studioli
Aula
Ora
Aula
/
GinoValle
/
GinoValle
14
Auditorium
14
Auditorium
1.4
13-18
1.5
10-13
1.5
1.10
10-13
1.10
13-18
Storia dell’architettura 2 A
Storia dell’architettura 2 A
10-13
Storia dell’architettura 2 B
Storia dell’architettura 2 B
10-13
Geomatica per il restauro A
Geomatica per il restauro A
10-13
1.7
10-13
Geomatica per il restauro B
Geomatica per il restauro B
10-13
1.4
0
1.7
1.8
10-13
Restauro architettonico A
14-17
1.8
14-17
1.8
Restauro architettonico B
Restauro architettonico B
14-17
1.10
14-17
1.10
Urbanistica A
Urbanistica A
14-17
1.5
14-17
Urbanistica B
Urbanistica B
14-17
1.7
14-17
1.7
Ora
Aula
Ora
Aula
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi A Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi A
9-13 / 14-18
0.2
9-13 / 14-18
0.2
Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi B Laboratorio interno 1 - sistemi costruttivi B
9-13 / 14-18
0.3
9-13 / 14-18
0.3
Oggi Lunedì 19 Novembre Oggi Lunedì 19 Novembre
Aule 0.1 > 0.7Aule 0.1 > 0.7
1.8
1.5
Architettura costruzione conservazione Architettura costruzione conservazione
Laboratorio fotografico 0.10L Laboratorio fotografico 0.10L Portineria
Progettazione tecnologica A
Architettura per il nuovo e l’antico Architettura per il nuovo e l’antico
LAR
Restauro architettonico A
0
Ora
Architettura: tecniche e culture Architettura: del progetto tecniche e culture del progetto
Aula GinoValle Aula GinoValle
Portineria
Archivio Progetti Archivio Progetti
Fondamenti di composizione architettonica - Elementi composizione A / 16-19 Fondamenti di di composizione architettonica - Elementi di composizione 9-15 A
0.1
Fondamenti di composizione architettonica - Elementi composizione B / 16-19 Fondamenti di di composizione architettonica - Elementi di composizione 9-15 B
0.4
9-15 / 16-19
0.1
9-15 / 16-19
0.4
9-13 / 14-19
0.6
9-13 / 14-19
0.6
9-13 / 14-19
0.5
9-13 / 14-19
0.5
Laboratorio d’anno 1 C
Laboratorio d’anno 1 C
9-13 / 14-19
0.8
9-13 / 14-19
0.8
Laboratorio d’anno 3 C
Laboratorio d’anno 3 C
9-13 / 14-19
0.9
9-13 / 14-19
0.9
Progettazione tecnologica C
Progettazione tecnologica C
13-18
0.7
13-18
0.7
Architettura: tecniche e culture Architettura: del progetto tecniche e culture del progetto
LAR
LAR
Studioli
Studioli
0.10
0.9 0.8 0.7 0.6 0.5 0.4
0.3
0.3
0.2 0.1
i
Directory piano terra Cotonificio
0.2
i
0.1
Lab. fot. LAR
LAR
studioli
Archivio progetti
Mappa
Laboratorio d’anno 1 A Laboratorio d’anno 1 B
0.10 0.9 0.8
0.7 0.6 0.5 0.4
Lab. fot.
Laboratorio d’anno 1 A Laboratorio d’anno 1 B
studioli
Archivio progetti
Mappa
C O T N I F I C I O
C O T N I F I C I O
145
Numero piano in Fago Office Sans
1234567890 1
0
Icone dei servizi
Pannello statico forato
Contenitore mappe cartacee
146
PROGETTO
Linea tratteggiata
Elenco gerarchico e ordinato
Bordo bianco
pianta dell’edificio isometrica orientata a seconda della posizione della directory nello spazio
147
A
Fondazione universitaria Iuav Iuav Alumni
Segreteria del rettore
B Servizio di ricerca Sala videoconferenza Saggio elettorale
C
Servizi ispettivi e trasparenza Welfare di ateneo Rapporti con il territorio social housing Salute e sicurezza
i
D
Senato degli studenti Laboratorio multimediale Servizo di supporto
E
Eventi fino al 25 Novembre
Biblioteca Aula Gradoni
Giorno
Ora
Aula
Giorgio Andreotta Calò. Incontro con l'artista
19 Novembre
17
Gradoni
The Canada Pavilion in Venice
22 Novembre
15-19
Magna
Aula Magna CIRCE
Mappa
T O L E N T I N I
Direcotry all’ingresso dei Tolentini
235 cm Massima altezza info
A 3
Collezioni speciali
3
Biblioteca: servizio al pubblico
2
Biblioteca: periodici
2
Aula Gradoni Biblioteca: Prestiti e consultazioni
1 GIS
1
CIRCE: Prototyping
0
Aula Magna CIRCE: Fotogrammetria
90 cm Altezza minima info
Directory scale “A” Tolentini
148
0
PROGETTO
Nel caso della directory per la sede Tolentini la composizione della directory è differente ,ma ne mantiene i principi. Tolentini, differentemente dalle altre sedi possiedi più accessi a diverse scale. Per ovviare a ciò, all’ingresso dei Tolentini una directory informerà i vari accessi e i suoi diversi servizi, accompagnata da una mappa per visualizzare dove sono localizzati. La directory classica, suddivisa per piani, sarà posta all’ingresso di ogni scalinata.
149
Directory 1° piano Magazzino 7
150
PROGETTO
Schermate del piano secondo della sede Cotonificio. Vista la quantità di corsi vi è la necessità di dividere le informazioni in due schermate. Ogni 10 secondi, visualizzati dal timer in alto, si passerà da un’interfaccia all’altra.
151
Schermo del 2° piano del Magazzino 6 Data del giorno corrente
Indicatore dello stato della lezione = la lezione è iniziata = mostra o conferenza in corso
corsi del giorno corrente
Eventi fino a una determinata data
152
PROGETTO
Aula dove si svolge la lezione Corso di laurea
Evento futuro
153
MAPPA STAMPATA Alla base di ogni directory del primo piano vengono poste dei pieghevoli stampati raffiguranti le planimetrie delle sedi. L’utente avrà la possibilità di orientarsi all’interno dell’edificio solo con il loro utilizzo. Ogni semestre le mappe vengono aggiornate. Infatti, oltre alle planimetrie, l’utente potrà visionare tutti le lezioni di ogni corso di laurea e le relative aule del semestre indicato. Molto spesso le aule utilizzate per una determinata lezione cambia di anno in anno, quindi è necessario un costante aggiornamento. Oltre alle planimetrie, un schema riportante il campus universitario, aiuterà l’utente a orientarsi tra le sue sedi. Le dimensioni del pieghevole è in A3.
2
Aule 2.1 > 2.7
1
Aule 1.1 > 1.7
0
Aule 0.4 > 0.7 Set fotografico 0.1L Lab. maglieria 0.2L Fablab 0.3L
0.5 0.4
Fablab Fablab
i 0.6 0.7
Lab. maglieria set fotografico
Mappa
M A G A Z Z I N O 6
154
(A lato) Fronte e retro ieghevole della sede Cotonificio e della sede Campo della Lana
PROGETTO
155
156
PROGETTO
157
La mappa è piegata in 4 parti. Sul fronte abbiamo il nome della sedi, il gruppo di categorie/attività proprie della sede e il semestre. Aprendo da un lato si presenta la mappa del campus con ogni sede e ogni categoria associata, insieme alla distanza in tempo tra l’edificio in cui mi trovo e le sedi, insieme alla stazione e Piazzale Roma. Aprendo nuovamente ci sono tutte le lezioni dei diversi corsi di studi del semestre indicato. Sul retro ci sarà le planimetrie di ogni piano per controllare dove è localizzata l’aula di mio interesse.
158
PROGETTO
m o c k u p
159
SEGNALETICA DIREZIONALE Come abbiamo visto attualmente non esiste una forte segnaletica direzionale all’interno delle sedi e a volte manca completamente. Una segnaletica che indichi che direzione intraprendere una volta arrivati al piano desiderato è fondamentale. Il progetto della segnaletica direzione si basa su quella della directory. Anch’essa è composta dal pannello in ferro statico e dagli elementi in alluminio. I pezzi che verranno agganciati hanno un’altezza doppia rispetto a quelli della directory in modo tale da poter ingrandire il corpo del testo per aumentare la leggibilità a distanze elevate. A lato di ogni elemento la direzione sarà indicata dalla freccia posta sulla sinistra del pannello. Il pannello fisso avrà dimensioni di 55 cm di larghezza e 45 cm di altezza.
200 cm 180 cm
Lab. multimediale LAR Lab. modellistica Alias Lab. pelletteria
140 cm
160
PROGETTO
Lab. multimediale LAR Lab. modellistica Alias
20 cm
Lab. pelletteria
Archivio progetti
Aula 1.1
250 cm
Aule 0.1 > 0.7 Aule 1.1 > 1.9
studioli LAR
161
100 mm
0.1 Corpo: 320 pt
0.1-0.2
162
PROGETTO
Nel caso in cui la morfologia dello spazio non permettesse l’affissione dei pannelli a muro, la segnaletica verrà posta appesa tramite cavi. Le dimensioni rimarranno le medesime di quelle a muro ( le dimensioni del font sono sufficienti per la lettura a una distanza non oltre i 12 metri). All’interno della sede del Cotonificio le aule sono disposte in maniera lineare lungo profondi corridoi. Per essere ben visibili, anche a grande distanza, la segnaletica direzionale per le aule ha un corpo maggiore rispetto alla restante. Il corpo sarà di 320 pt con un’altezza di circa 100 mm.
163
SEGNALETICA DI DESTINAZIONE La segnaletica di destinazione è utile all’utente per capire dove è localizzato il luogo esattamente. Una volta visualizzata l’utente saprà di essere arrivato al proprio obiettivo. Tale segnaletica sfrutterà le stesse basi delle precedenti, utilizzando il pannello forato statico. Ci saranno due tipologie: una a bandiera e una a muro a seconda delle necessità spaziali. Grazie a dei piccoli led, il fruitore potrà capire se una determinata aula è occupata o libera. Dove non ci sarà la necessità di intercambiabilità, come per bagni e portinerie, le grafiche saranno applicate tramite placche dello stesso materiale degli elementi modulari.
250 cm
164
0.1
PROGETTO
Aula aperta e libera. Lampeggiante: lezione in corso
Evento speciale / conferenza.
Aula chiusa
165
0.1
Segnaletica di destinazione a muro
segnaletica bagni
166
PROGETTO
Segnaletica di destinazione portineria
167
CONCLUSIONI L’Università Iuav è unica nel suo genere. Studenti condividono interessi simili all’interno delle stesse strutture. È un modello di università da seguire e ancora oggi è tra le migliori università di architettura in Italia. La sua segnaletica non dà voce a questi prestigi ed è necessario un mutamento. Questa tesi vuole essere un incentivo al cambiamento. Cambiamento che è dato dalla dinamicità del sistema segnaletico progettato. La sua adattabilità è simbolo del “stare al passo coi tempi”.
168
PROGETTO
169
BIBLIOGRAFIA
Azur, 2011, Way of the Sign. Tokyo: Azur Corporation. Berger, M. Craig, 2005, Wayfinding: Designing and. Implementing Graphic Navigational Systems. Mies, RotoVision Calori, Chris, 2007, Signage and wayfinding design : a complete guide to creating environmental graphic design systems. Hoboken, J. Wiley & sons Cossu, Matteo, 2010, Walk This Way: Sign Graphics Now. New York: HarperCollins Publishers, Inc. Follis, Jhon, 1950, Architectural Signing and Graphics. Watson-Guptill Gibson, David, 2009, The Wayfinding Handbook. Information Design for Public Places. Princeton Architectural Press Mollerup, 2013, Per. Wayshowing > Wayfinding: Basic & Interactive. Amsterdam, The Netherlands: BIS Publishers. Mollerup, Per, 2005, Wayshowing A Guide to Environmental Signage Principles & Practices. Baden, Lars Muller Smitshuijzen, Edo, 2007, Signage Design Manual, Lars Muller Uebele, Andreas, 2009, Signage systems + Information Graphics. A professional sourcebook. Thames&Hudson Victionary (Editore), 2014 You Are Here: A New Approach to Signage and Wayfinding, Hong Kong: Victionary. 170
SITOGRAFIA
www.aiga.com www.benjaminbrinkmann.com www.brandculture.com.au www.cartlidgelevene.co.uk www.connectedsign.com www.designboom.com www.designworkplan.com www.dn&co.com www.frostdesign.com www.issuu.com www.iuav.it www.l2m3.com www.pentagram.com www.pinterest.com www.segd.org www.smashingmagazine.com www.studiomatthews.com www.uebele.com www.wikipedia.com
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GRAPHIC DESIGN Marcello Raffo marcelloraffo@gmail.com FONT IMPAGINATO Akzidenz Grotesk CARTA Pagine interne: Riciclata 120 gr Copertina: Calssic demimat 300 gr STAMPA Pixartprinting
TESI DI LAUREA Università Iuav di Venezia Design del prodotto e della comunicazione visiva A.A. 2017/2018
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RINGRAZIAMENTI RIngrazio il mio relatore Daniele Balcon per l’aiuto fornitomi alla stesure di questa tesi e ai suoi preziosi suggerimenti. Un grande ringraziamento a mia madre e mio padre che, con il loro sostegno, mi hanno aiutato in questo lungo percorso universitario. Un ringraziamento va a mia sorella per i suoi incoraggiamenti. Un bacio e un grande grazie lo do alla mia ragazza Marianna che, anche se spesso distanti, mi è sempre stata vicina. Ringrazio tutti gli amici incontrati in questo percorso e tutti quelli che già c’erano e ci sono sempre. Grazie a tutti.