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Dipartimento di Architettura Costruzione e Conser vazione
ABILITA’ AL COMPUTER|
ESPERIENZE|
Autodesk AutoCad 2d Autodesk 3DS Max Corona Render Google SketchUp V-Ray Autodesk Revit Lumion Rhinoceros Photoscan Adobe InDesign Adobe Photoshop Adobe Illustrator Adobe Lightroom Adobe Premiere Programmi Mac OS: Pages, Keynote, Numbers, iMovie Programmi Windows: Word, PowerPoint, Excel
2015: Esperienza extracurricolare, presso: Arch. Lorenzo Attolico - redazione grafica tavole di presentazione del nuovo ponte pedonale per la golena S.Massimo, Padova| rif.copertina
- modellazione 3d di un complesso residenziale “Villa Adelfia Canneto” ad Adelfia (Bari)| 2016 - 2017: Esperienza curricolare ed extracurricolare, presso: Arch. Massimiliano Pagnin - redazione allegati grafici da presentare con il Piano di Recupero Edilizio di un’area industriale, Schiavon (VI)| - postproduzione e modellazione 3d Stadio Plebiscito, Padova| - redazione allegati grafici da presentare al committente della ristrutturazione e ampliamento di un impianto natatorio sito a Capoterra, Cagliari| 2017 (in corso): - ristrutturazione e interior design Banco n°5, il Salone, Padova|
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attori di scala| C O N T E N U T I
L A B O R AT O R I O A D I L A B O R AT O R I O A D I L A B O R AT O R I O D I L A B O R AT O R I O D I L A B O R AT O R I O D I U R B A N I S T I C A P R O G E T TA Z I O N E 1 PROGETTAZIONE 2 R E S T A U R O PROGETTAZIONE 3 A . A . 2 0 1 6 | 2 0 1 7
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L A B O R A T O R I O A D I U R B A N I S T I C A : P R O F. A A R C H . A F . A M A U A S A C A O COLLABORAZIONI:AFiorentiniAGiorgia C O L L A B O R : A R o s s i A S o f i a COLLABaaaaaaaOR:::ScantamburloAEnrico
Il tema analizzato è stata la riqualificazione di un’ area tra la Stazione FS e il centro storico a Padova. Obbiettivo di ogni gruppo è stato quello di individuare una soluzione strategica a seguito di una attenta analisi dei dati territoriali. Il disegno del masterpan nasce come risultato di ragionamenti analitici e strategici con l’obiettivo di creare un parco urbano che diventi centro d’incontro e allo stesso tempo centro di sviluppo tecnologico per tutta la città, in stretto rapporto con i benefit a livello di competenze e talenti dati dall’Università di STUDIOCCOMPOSITIVOCELEMENTICDICDETTAGLIO Padova. Alla base infatti del quartiere vi è il verbo LEARN che diviene un imperativo e un cardine dello sviluppo dello stesso: il quartiere non è semplicemente in connessione con possibili talenti già presenti nel territorio, ma pone attenzione anche ai più piccoli. Al centro infatti di tutto si è posto il Mini Makers, luogo dedicato ai bambini per imparare le nuove tecnologie Learn - Grow - Make Quarter nasce D I S E G N O C D E L C M A S T E R P L A N divertendosi. dall’analisi e la consapevolezza del potenziale insito nella città di Padova Attorno a questo luogo, ad un livello inferiore nell’area del PP1, si viene a delineare uno spazio a livelli dove nulla è lasciato al LEARN| è necessario analizzare e studiare caso. la città per potersi porre delle domande Per quanto riguarda l’area dell’ex piazzale Boschetti si è ragionato sulla sua stretta connessione con i giardini della’Arena: GROW| consapevoli delle problematiche e dei potenziali della cit- STUDIOCDELLECRELAZIONICCONCLUOGHICDICPROSSIMITA’tre grandi terrazzamenti che raggiungono la quota delle mura si spingono in avanti quasi a voler abbracciare i giardini stessi. tà si ha ragionato a come strategicamente poterle sfruttare al meglio Le palazzine liberty sono state riutilizzate creando ristoranti, negozi, bar al piano terra e piano primo, mentre nei piani MAKE| mettere in atto quanto ragiosuperiori locali di servizio per le attività stesse e per l’area nato attraverso un disegno di una concerti inserita tra i due. possibile Padova proiettata nel futuro Una piccola arena che scende di 3,00mt rispetto alla quota delle palazzine diviene nuovo luogo d’incontro sociale per STUDIOCDELCTESSUTOCURBANO l’intera città, in stretta relazione con il naviglio. La lingua a nord che collega la stazione con la zona fieristica diviene luogo espositivo per le attività svolte nel Maker Quarter e nuovo ingresso alla città per tutti i visitatori della fiera stessa; a tale scopo si è deciso di spostare il parcheggio del tribunale più a nord per poter creare una piazza d’ingresso alla fiera stessa.
1:100
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assonometria delle tre aree e dettagli
CCESSI| sono presenti due accessi all’area, uno pedonale e uno riservato alle automobili che porta al parcheggio. Per lo scarico merci è previsto un ascensore meccanizzato con accesso diretto al piano interrato dove sono colllocati i laboratori e relativi magazzini.
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ARCHEGGI| sono presenti trentacinque parcheggi standard e tre parcheggi riservati ai disabili. Percorsi pedonali: si è creato un percorso pedonale che colleghi il parchegio alla loggia e un secondo percorso interno all’area che circonda la piazza.
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ERDE| sono state inserite zone piantumate con una cadenza di un albero ogni due parcheggi in corrispondenza dell’area carrabile e una serie di percorsi alberati per l’accesso pedonale all’area
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REA C| l’area C è destinata alla produzione del mosaico. C1: centro direzionale C2: loggia mercato espositiva C3: sistema cortili espositivi B3: manica larga
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masterplan
dettaglio ingresso Fiera di Padova
scala 1:3000| 06|
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timeline
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L A B O R AT O R I O A I N T E G R AT O A D I PROGETTAZIONEAARCHITETTONICAA1: P R O F. A R C H . M . A D A O A I A M A O P R O F. A R C H . C . D E L L A A M U R A C O L L A B O R A Z I O N I : A F a b r i s A L o r e n z o C O L L A B O R : : : : : : : A R i g o A B e a t r i c e
1 : 5 0 STUDIO ELEMENTI DI DETTAGLIO
esploso assonometrico
1 : 10 0 S T U D I O
C O M P O S I T I V O
Il progetto della casa-studio costituisce un tema complesso per piano -1| la forte componente apodittica che esso comporta, in particolare all’interno di un contesto quale i Colli Euganei. Sono stati individuati due obiettivi: da un lato assumere e reinterpretare l’opportunità offerta dalla situazione insediativa, portando il progetto verso una coesione il più omogenea possibile con il contesto; dall’altro declinare armoniosamente il tema della villa-studio per rendere articolate, espressive e concrete piano 0| le dimensioni e i caratteri dei vari spazi che la compongono, in contrasto con quel progressivo impoverimento dimensionale e funzionale del tipo edilizio “imposto dai tempi”, che purtroppo ha segnato in parte anche un paradiso naturale come i Colli Euganei.
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INCOLI| i vincoli che ci sono stati preposti nella progettazione della casa studio riguardano aspetti spaziali-dimensionali, in particolare: - la villa deve sorgere su un lotto di dimensioni 39.00m x 24.00m, C O M P O S I T I V O - l’altezza del piano interrato e del piano terra deve essere di 3.60m, ad esclusione della zona giorno con altezza 4.80m.
1:200 S T U D I O
1:500 DISEGNO
DEL
MASTERPLAN
piano +1|
lavoro|
lo studio dell’architetto
intimità|
l’ambiente domestico
condivisione|
la depandance per gli ospiti
natura|
il percorso esterno che avvolge l’edificio
relax|
la piscina e la spa della villa
plastico masterplan
ZOOM X
3.
L A B O R AT O R I O A I N T E G R AT O A D I PROGETTAZIONEAARCHITETTONICAA2: P R O F. A R C H . A . A S A A A N A T A I P R O F. I N G . A . S A A A E ATATA A Il tema proposto riguarda la progettazione di un nuovo complesso residenziale a Spinea (VE), in un’area baricentrica tra Stazione FS e centro storico. Nella stesura di una prima bozza di masterplan si è cercato di individuare alcune direttrici fondamentali, quali:
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ELEMENTI DI DETTAGLIO PER REDAZIONE COMPUTO M E T R I C O E S T I M A T I V O
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DISEGNO
DEL
MASTERPLAN
TAZIONE-FORNACE| primo obbiettivo è stato quello di ridare valore alla fornace, parlando infatti con i cittadini si è capita l’importanza di questo edificio per la popolazione oltre al fatto che visivamente questa presenza salta immediatamente all’occhio una volta arrivati a Spinea. L’area di progetto diviene quindi anche luogo di passaggio verso un’importante presenza storica da valorizzare TAZIONE-CENTRO STORICO| l’area residenziale diviene nuova porta della città storica, nuovo punto d’incontro e di passaggio per tutto quel flusso di pendolari che partono da, o arrivano a Spinea.
L’idea dell’edificio in questione nasce prima di tutto da un lavoro di gruppo, individuate le linee guida si è potuto soffermarsi nello studio del singolo. L’edificio si sviluppa su cinque piani fuori terra, uno ad uso commerciale, il restante ad uso abitativo. Per quanto riguarda i prospetti ho fatto in modo che la parte ad uso abitativo (p.1-p.2-p.3-p.4) potesse aprirsi verso l’esterno e allo stesso tempo chiudersi nella più intima vita domestica. Per fare questo mi sono ispirato a Ninetree Village di David Chipperfield, coprendo i 4 piani da un “guscio” di frangisole. Si viene, dunque, a delineare visivamente una gerarchia tramite un diverso rivestimento dei volumi; il piano terra ad uso commerciale, aperto da grandi vetrate, i restanti piani loggiati interamente e protetti da bruise soleil in cotto che creano un contrasto cromatico con il volume sottostante avvicinandosi ai colori naturali del sito.
rilievo dei degradi prospetto nord scala 1:400|
ZOOM X
rilievo dei degradi prospetto ovest scala 1:400|
4.
1 : 2 0 ELEMENTI DI DETTAGLIO ZONA BOTTEGHE
1 : 10 0 RESTITUZIONE GRAFICA RILIEVO
rilievo materico prospetto nord scala 1:400|
1 : 10 0
STUDIO INTERVENTO DI RESTAURO
1 : 5 0
STUDIO COMPOSITIVO PROGETTO DI RESTAURO Z O N A D E L L E B O T T E G H E rilievo materico prospetto ovest scala 1:400|
L A B O R A T O R I O A D I R E S T A U R O : PROF.AARCH.AN.APAIARAAAZAZAOALAI COLLABORAZIONI:AFiorentiniAGiorgia
Il lavoro svolto durante il corso consiste nel progetto di restuaro di un edificio di antica costruzione attraverso conoscenze teoriche e strumenti tecnico - operativi acquisiti durante il corso. Il progetto è dunque pensato come ricerca di equilibrio tra istanze conservative, le condizioni di degrado e di trasformazione, per un reinserimento del manufatto nel contesto fisico e culturale della vita odierna. Si è dunque proceduto alla valutazione dello stato di conservazione dell’edificio nelle componenti materico - costruttive attraverso metodi di lettura e analisi codificati e alla definizione di un progetto di conservazione | restauro mediante le principali tecniche di intervento. Tali scelte di carattere pratico sono sottese da un altrettanto importante progetto culturale, che giustifica e motiva scelte e interventi. Il progetto di restauro nasce da una riflessione consapevole sugli obbiettivi che il progetto si pone. L’idea di base è di prolungare la vita dell’opera nella sua consistenza materiale, lasciando evidente la sua storicità come documento di un passato non ancora estinto. Vale il criterio del minimo intervento che esclude operazioni invasive di rimozione e reintegrazione, a questo scopo ci si è indirizzati verso un restauro conservativo mantenendo quindi l’anima dell’edificio. Come intervento di restauro si è scelto di restaurare quindi le due facciate Nord e Ovest vista la netta differenza tra gli interni ben curati e gli esterni lasciati all’azione del tempo. Altro fattore che ha mosso l’intenzione di prendere questo come intervento di restauro è la contrapposizione con l’ala restaurata dell’edificio adiacente a Est. Particolare attenzione si è data all’intervento della zona commerciale al piano terra nella zona Ovest. Si intende infatti valorizzare lte antiche botteghe dando loro nuova destinazione d’uso quale nuova sede per una Start-Up nata all’interno dell’Università IUAV, Tooteko. L’azienda sviluppa oggetti smart che permettono la fruizione dell’arte di ogni genere a persone non vedenti. Si vuole creare quindi un polo ricettivo che permetta a Tooteko di promuoversi e quindi di poter sviluppare ancora di più queste nuove tecnologie.
prospetto nord stato di progetto scala 1:200|
prospetto ovest stato di progetto scala 1:200|
Per il restauro della zona delle botteghe si è scelta la sostituzione degli infissi montando infissi su misura, con vetro di sicurezza stratificato. I materiali usati sono legno (per il rivestimento della porta della Tooteko e per la maniglia della seconda bottega), calcestruzzo grezzo per l’insegna Tooteko (rif. Carlo Scarpa, Negozio Olivetti) e bronzo per il rivestimento delle cornici delle vetrine (rif. Carlo Scarpa, Negozio Olivetti). La scelta di dare luce il più possibile alla zona delle botteghe con grandi vetrate è in linea con le scelte progettuali di reversibilità e necessità di sottolineare la storicità dell’edificio, ponendo l’attenzione più all’edificio che alle botteghe in sé.
area botteghe prospetto ovest stato di progetto scala 1:100|
ZOOM X
5.
1:5 PARTICOLARI TECNOLOGICI DI ELEMENTI DI DETTAGLIO
1 : 10 DETTAGLI TECNOLOGICI
1:100 STUDIO COMPOSITIVO DEL LOGGIATO
1:50 SEZIONI
COSTRUTTIVE
1:500 D I S E G N O
D E L
M A S T E R P L A N
L A B O R AT O R I O A I N T E G R AT O A D I PROGETTAZIONEAARCHITETTONICAA3: P R O F. A R C H . U . A T A R A A A M A E P R O F. A R C H . C . D E L L A A M U R A COLLABORAZIONI:AFiorentiniAGiorgia
Obiettivo del corso è stata la progettazione del nuovo complesso espositivo della Scuola del Mosaico di Splimbergo. Tale questione di composizione architettonica è ancorata da un lato agli aspetti logico formali della costruzione di un nuovo sistema museale esteso all’intero ambito di proprietà della Scuola, dall’altro alla struttura della città intesa come insieme originale e complesso di sedimentazione storico-culturale di un luogo. Il tema datoci, in particolare, riguarda la loggia, inteso come spazio espositivo aperto e allo stesso tempo luogo di passaggio e incontro. Cruciale è stata la rilevanza di problematiche relative alla tecnologia dell’architettura, si è cercato infatti di focalizzarsi sull’aspetto tecnologico del loggiato dando poi una risposta in termini compositivi.
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CCESSI| sono presenti due accessi all’area, uno pedonale e uno riservato alle automobili che porta al parcheggio. Per lo scarico merci è previsto un ascensore meccanizzato con accesso diretto al piano interrato dove sono colllocati i laboratori e relativi magazzini.
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ARCHEGGI| sono presenti trentacinque parcheggi standard e tre parcheggi riservati ai disabili. Percorsi pedonali: si è creato un percorso pedonale che colleghi il parchegio alla loggia e un secondo percorso interno all’area che circonda la piazza.
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ERDE| sono state inserite zone piantumate con una cadenza di un albero ogni due parcheggi in corrispondenza dell’area carrabile e una serie di percorsi alberati per l’accesso pedonale all’area
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REA C| l’area C è destinata alla produzione del mosaico. C1: centro direzionale C2: loggia mercato espositiva C3: sistema cortili espositivi B3: manica larga
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particolare del soffitto e della struttura in acciaio rivestita in legno
pilastro in acciaio rivestito in legno e giunto del puntone
scala 1:25|
scala 1:10|
1: Elemento di connessione in acciao inossidabile satinato 2: Elemento di connessione in acciaio inossidabile satinato 3: Puntone in acciaio rivestito in legno 4: Puntone in acciaio rivestito in legno 5: Giunto in acciaio inossidabile alla sommitĂ del pilastro 6: Connettore interno tra pilastro in legno e giunto in acciaio 7: Pilastro in acciaio rivestito in legno di quercia 8: Illuminazione discendente 9: Illuminazione discendente 10: Cavo elettrico 11: Collare in acciaio inossidabile sabbiato
1: Puntone in acciaio rivestito in legno lamellare 2: Testata del puntone in acciaio inossidabile 3: Perno filettato 4: Perno in acciaio inossidabile 5: Bullone in acciaio inossidabile 6: Giunzione di sommitĂ del pilastro in acciaio 7: Apparecchio illuminante
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giunto a soffitto dei puntoni scala 1:10|
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1: Profilati a C accoppiati della copertura 2: Bullone di fissaggio del giunto alla struttura del tetto 3: Giunto in acciaio inossidabile con foro per connessione con perni 4: Perno in acciaio inserito nella testata del puntone 5: Rondella di separazione in materiale plastico 6: Bullone a testa conica di fissaggio del giunto alla struttura
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dettaglio 3|
sezione
dettaglio 1
scala 1:250|
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1. Grigliato ORSOGRIL, NUOVA DEFIM Modello Potissimum edilizia 50 mm 2. - Pacchetto DAKU Modello Intensivo pesante - Daku Roof Soil 1 - 900 mm - Daku Roof Soil Semina - 160 mm - Daku Stabilfilter SFI - 5 mm - Daku FSD 20 - 20 mm - Manto impermeabile antiradice - 8 mm - Solaio in cemento armato pendenziato - 350 mm
dettaglio 2| dettaglio 1|
3. - Pacchetto OPTIGRUN Modello tetto transitabile variante autovetture - Pavimentazione - 150 mm - Letto di posa Splitt (0 - 4 mm) - 50 mm - Strato portante in ghiaia (0 - 22 mm) - 150 mm - Stuoi drenante Optigrun tipo FKD 12 - 12 mm - Strato di scorrimento Optigrun HDPE - 2 mm - Base in conglomerato bituminoso drenante - 180 mm - Solaio in cls alleggerito con casseri a perdere U - BOOT - beton di Daliform Group - 450 mm - Controsoffitto
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4. - Riempimento con getto di cls pendenziato - Muro di contenimento in calcestruzzo armato - 500 mm 5. - Pavimentazione in resina cementizia pendenziata al 2% - 20 mm - Superficie di allettamento - 100 mm - Guaina impermeabilizzante - 10 mm - Massetto con rete elettrosaldata - 200 mm 6. Serramento scorrevole doppia anta Schuco ASS 43 - 48
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Pannello in polistirolo - 20 mm Guaina impermeabilizzante - 5 mm Riempimento in Pezzame Riempimento in terra battuta
dettaglio 2 scala 1:50| 5
1. - Pacchetto DAKU Modello Intensivo leggero - Daku Roof Soil 1 - 300 mm - Daku Roof Soil Semina - 100 mm - Daku Stabilfilter SFI - 5 mm - Daku FSD 20 - 62 mm - Manto impermeabile antiradice - 8 mm - Solaio in cemento armato pendenziato - 300 mm 2. - Pacchetto DAKU Modello Intensivo leggero - Pavimentazione - 10 mm - Massetto con rete elettrosaldata - 60 mm - Daku Stabilfilter SFI - 5 mm - Daku FSD 20 - 62 mm - Manto impermeabile antiradice - 8 mm - Solaio in cemento armato pendenziato - 300 mm
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Pavimentazione in resina cementizia - 20 mm Superficie di allettamento - 100 mm Guaina impermeabilizzante - 10 mm Massetto con rete elettrosaldata e pannello coibentato - 100 mm - IGLU di Daliform Group - 500 x 500 x 500 mm - Magrone di cemento - 100 mm - Fondazione
4. Serramento scorrevole doppia anta Schuco ASS 43 - 48 5. Rivestimento Geopietra Modello Spontaneo, 73 Rurale - 70 mm 4
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Lastre di Riverclack - 60 mm Cartone catramato - 5 mm Tavolato in compensato - 16 mm Intercapedine - 30 mm Tavolato strutturale - 18 mm Profilati a C accostati Isolante acustico Barriera al vapore Tavolato in legno compensato - 20 mm su listelli 50 x 30 mm
Terzere e trave di colmo in legno lamellare Holzbau Sud 2. - Puntoni in acciaio rivestiti in legno di quercia
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3. - Tirante in acciaio da giunto a giunto - 60 mm 3
4. - Tiranti in acciaio - 30/60 mm 5. Ballatoio in grigliato Orsogril 6. - Rivestimento Geopietra Modello Spontaneo, 73 Rurale - 70 mm - Parapetto in acciaio agganciato a trave in cls 7. -
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Pavimentazione - 20 mm Piedini di supporto a pavimentazione flottante Isolante termo-acustico Isotec - 80 mm Pannello portante di Xlam 3 strati - 83 mm