tricolore al via
Italia
Q
uesta volta è davvero qui la festa. Per cantar vittoria è presto senz’altro, ma il Tricolore che scatta venerdì 14 da Forte dei Marmi con la passerella sino al Ciocco in vista della gara dei due giorni seguenti, parte carico di promesse, potenziali protagonisti e motivi d’interesse come non si vedeva da tempo. Vetture nuove, grandi ritorni, confronti tecnici e sportivi che mancavano perlomeno dall’epoca in cui a scontrarsi erano Super2000 ed N4. Con Sua Maestà Paolo Andreucci, alla ricerca dell’ottavo titolo con la novità assoluta Peugeot 208 T16 R5, dovrà vedersela con il campione in carica Umberto Scandola passato alle Michelin per la sua Skoda S2000, Giandomenico Basso con la debuttante Fiesta R5 a Gpl, Alessandro Perico, Rudy Michelini che da Sanremo avrà la nuovissima Citroën Ds3 R5, e compagnia cantante. E dal Sanremo ora seconda gara di campionato ci sarà anche Bryan Bouffier, pronto a sparigliare le carte e provare a far saltare
è grand’
CAMPIONI CON LA TUTA DI AUTOSPRINT!
IL CAMPIONATO CHE SCATTA AL CIOCCO SI ANNUNCIA COME UNO DEI PIÙ INCERTI E COMBATTUTI DI SEMPRE. CON LA SFIDA FRA IL CAMPIONE IN CARICA SCANDOLA, ANDREUCCI E BASSO E TANTE NOVITÀ E MOTIVI D’INTERESSE
Scandola e D’Amore festeggiano il titolo 2013. La tuta con il logo di As ha portato bene all’equipaggio Skoda Italia, che difende il tricolore con la Fabia S2000
di Daniele Sgorbini foto Bettiol
32
33
è grand’italia tutti i pronostici della vigilia. E che dire delle vetture? La rivoluzione R5 porta con sé un risparmio sostanziale - anche il 20% in meno nel bilancio di una stagione - promette maggiore spettacolo e regala più divertimento ai piloti. Un regolamento tecnico che evidentemente ha colto nel segno, se è vero che la maggior parte dei big al via ha scelto proprio una delle nuove vetture per cimentarsi nel Tricolore. Per capire se saranno competitive da subito, dunque, non si dovrà aspettare molto.
LA GRANDE SFIDA FRA TURBO E ASPIRATI
Sotto, la Skoda S2000 a motore 2 litri atmosferico di Scandola e, a destra, la Peugeot 208 turbo di Andreucci: un tema tecnico tutto da seguire
E per le R4 c’è la maxi-flangia
Attenti però a dare per sconfitte in partenza le S2000, perché sulla carta le 2 Litri aspirate hanno ancora i numeri giusti per
essere potenzialmente vincenti. Come li hanno, soprattutto sulla terra, le R4, alle quali la Giunta Sportiva dell’Aci ha concesso, tra la sorpresa generale, un ulteriore millimetro di bonus sull’air restrictor all’aspirazione, che può ora arrivare a 36 mm di diametro. Nuova vita dunque per Mitsubishi Lancer e Subaru Impreza, che non saranno all’ultimo grido ma che se ben guidate possono ancora dire la loro più che dignitosamente. Tutto da gustare sarà poi il confronto tra le auto alimentate a benzina e la nuova Fiesta R5 a Gpl per Basso. Sarà vincente, come merita un campione del suo calibro, o all’inizio dovrà faticare? Trofeo R1 low cost
ECCO TUTTI I top al via del campionato italiano Pilota Andreucci Basso Scandola Perico Nucita Michelini Ciavarella Bouffier Perego Albertini Cogni Giannini Di Palma Scattolon Gheno Cunial Carella
Navigatore Andreussi Dotta D’Amore Fenoli Mangiarotti Angilletta Perna Panseri De Luis Mazzetti Bizzocchi Tredici “Cobra” Grimaldi Gheno Ialungo Bracchi
Vettura Peugeot 208 T16 Ford Fiesta R5 Skoda Fabia S2000 Peugeot 207 S2000-Peugeot 208 T16 Peugeot 207 S2000 Peugeot 207 S2000-Citroën Ds3 R5 Ford Fiesta R5 Peugeot 207 S2000 Mitsubishi Lancer EvoX R4 Peugeot 208 R2 Peugeot 208 R2 Peugeot 208 R2 Ford Fiesta R2 Peugeot 208 R2 Renault Clio R3 Peugeot 208 R2 Renault Twingo R2
Team Pneumatici Racing Lions - Peugeot Italia Pirelli Brc Michelin Skoda Italia Motorsport Michelin PA Racing Pirelli LB Tecnorally Pirelli Gp Racing-Procar Michelin Bernini Michelin Gp Racing Michelin Terrosi Hankook Racing Lions - Peugeot Italia Pirelli Altered Pirelli Hankook Ford Racing Michelin Altered Pirelli Af Motorsport Pirelli Af Motorsport Michelin Munaretto Pirelli
Dietro ai big sono tanti i temi a dare interesse a un Tricolore più vitale che mai, ad iniziare dal nuovo Trofeo R1, attraverso il quale il potere sportivo si augura di ricreare quella base che nelle ultime stagioni tanto è mancata nelle gare dell’Assoluto. Una gara nella gara, questa, limitata alla prima tappa e riservata a vetture delle categorie R1 e Racing Start non turbo, le meno costose in assoluto. Una buona occasione per calcare le strade del Tricolore a costi ragionevoli, cercando quella visibilità che un palcoscenico del genere può offrire. L’idea è buona ma solo i numeri diranno se è davvero vincente. l
C
’erano tutti a Velizy, per salutare il primo rombo della prima 208 T16 in consegna, destinata al debutto mondiale questa settimana al Ciocco con Paolo Andreucci, uno dei piloti fondamentali nello sviluppo del nuova arma Peugeot da rally. Dal gran capo Bruno Famin al responsabile del progetto, Jean Christhope Pallier, a quello dello sviluppo, il giovane Nicolas Gueranger, a colui che dirigerà l’assistenza ai clienti sportivi, Jean Francois Grandclaudon, sino al gongolante Laurent Guyot, responsabile commerciale di Peugeot Sport che ha già in portafoglio 23 ordini, con un obiettivo di 25 esemplari venduti per il 2014 e con le con-
Una prima italiana CONSEGNATA LA 208 R5 CHE DEBUTTA QUESTA SETTIMANA AL CIOCCO CON ANDREUCCI segne che sono già ad agosto! E c’erano, ovviamente, Carlo Leoni e i ragazzi di Racing Lions, che hanno montato la vettura nella sede di Peugeot Sport per la cronaca con il numero 7 di scocca - e che hanno subito preso la strada dell’Italia dopo il test di ‘terminage’ sul circuito di Satory. E visto che c’erano, Michele Fabbri e compagni hanno portato a Cesena anche una seconda vet-
tura, ancora da montare. Adesso, dunque, via all’avventura, con i primi test di Andreucci in Garfagnana proprio mentre questo numero di As va in edicola. In Francia sono in lavorazione anche i due esemplari del team Peugeot Rally Academy che debutteranno nell’Europeo a fine mese, all’Acropoli, con Craig Breen e Kevin Abbring. Nell’aria, più ottimismo che timori, anche se l’omolo-
sulle Madonie o non ha passeggiato nel parco assistenza della gara siciliana, non può rendersi conto. Amore vero per un evento che raccoglie l’interesse di tutti. Dell’appassionato come del passante occasionale che si trova immerso nell’atmosfera della gara. L’asfalto, velocissimo, è molto diverso da quello di altre gare: sconnesso e molto scivoloso, con condizioni di grip molto di-
verse anche lungo la stessa prova.
gazione della vettura è attesa solo a metà settimana, mentre è scivolata ad inizio aprile quella della “cugina gemella“ Citroën Ds3 R5, anch’essa realizzata in Peugeot Sport. «Il ritardo è dovuto alle modifiche richiesta dalla Fia - spiegato il capo progetto Pailler - . Niente di che: diverse interpretazioni di alcuni passi del nuovo regolamento tecnico». Ci risulta, ad esempio, che sia stato richiesto lo spostamento della pompa dell’acqua e la modifica di alcuni lamierati. Da anni nei quadri tecnici di Peugeot Sport (a lui si deve ad esempio la 206 S1600), Pailler è fiducioso nonostante non si senta il “padre“ della vettura: «Sono subentrato solo ad ottobre, pertanto ho soltanto affinato un progetto altrui già avanzato, ma credo che i risultati saranno eccellenti. A mio avviso, come prestazioni la 208 T16 sarà sin dal debutto migliore delle S2000 sia sull’asfalto che sulla terra: e con ampi margini di crescita. Guardiamo con grande interesse e speranza all’esito del Rally del Ciocco, dove si
troverà subito a combattere con vetture come la Skoda e l’interessante Fiesta a Gpl, oltre che a misurarsi con le 207 S2000. L’insidia maggiore? Il fatto che la vettura è nuova...». Vi aspettate risultati diversi dalla Ds3? «No. A parte il passo più corto di 5 cm ed alcuni particolari tipici Citroën dell’allestimento dell’abitacolo, sono esattamente identiche». A parte la vettura di Peugeot Italia («Che per noi è qualcosa di più di qualunque altro cliente» ha sancito Famin «e non a caso la farà debuttare») e le due Peugeot Rally Academy, il primo kit consegnato ad un cliente è destinato alla PA Racing di Alessandro Perico. «Sinora sono otto gli esemplari ordinati dall’Italia: 2 ciascuno da Peugeot Italia, Pa Racing e Munaretto e una ciascuno da Friul Motor e Delta Rally – ha specificato Laurent Guyot – ed in generale delle 23 unità vendute solo 2 sono state acquistate da un singolo privato, le altre sono tutte andate a team. La novità che una di esse è destinata al Brasile». Gianni Cogni
diale condividendo in parte il percorso. Questa volta gli equipaggi del Cir disputeranno esattamente la stessa gara dei protagonisti della serie iridata. Stessa distanza. Stessi chilometri e un confronto finalmente diretto tra i nostri e gli equipaggi del Wrc2. Una buona occasione, per Andreucci e soci, di dimostrare quanto vale realmente il Campionato Italiano. Ma
anche una sfida completamente diversa da tutte le altre, per una gara che tra lunghezza e selettività delle proprie prove è molto più dura di ogni altra del calendario. Peccato che non sia valida almeno per il Produzione: per chi corre con le due ruote motrici sarebbe stata un’occasione d’oro per cimentarsi in un appuntamento iridato senza uscire dai nostri confini.
la geografia del tricolore APPUNTAMENTO PER APPUNTAMENTO Gara: Ciocco Data: 14-16 marzo Superficie: asfalto Validità: Produzione, Junior, Indipendenti, Gruppo N, R2, Femminile Vincitore 2013: Basso-Dotta (Peugeot 207) È da tradizione la gara che apre il Tricolore, un concentrato di prove tecniche, non semplici da interpretare, con un fondo che varia molto spesso e che vie-
ne reso ancor più difficile da digerire dalle condizioni meteorologiche tipiche della fine dell’inverno. Il rally attorno al “feudo” della famiglia Marcucci è la gara di Paolo Andreucci: il toscano è nato e cresciuto qui, viene letteralmente venerato dai suoi tanti tifosi, sulle strade di casa ha vinto per ben sei volte con vetture diverse, in epoche diverse. Questa volta l’attesa nei
suoi confronti sarà ancora più grande, visto che toccherà proprio a lui l’onore e l’onere del debutto mondiale della nuova Peugeot 208 T16 R5.
Gara: Sanremo Data: 4-5 aprile Superficie: asfalto Validità: Produzione, Junior, Indipendenti, R2, Femminile Vincitore 2013: Basso-Dotta (Peugeot 207)
34
Tutto nuovo a Sanremo. La gara che - ancora - vale una stagione, ha perso la validità per il Campionato Europeo e trova collocazione in una nuova data, non più a fine stagione ma ad aprile, come secondo appuntamento del Campionato. Nonostante la mezza rivoluzione, però, gli organizzatori hanno deciso di mantenere la loro impronta caratteristica, disegnando un evento
che da tradizione si sviluppa tra il tardo pomeriggio e la notte di venerdì e la prima parte del giorno successivo. L’asfalto dell’entroterra ligure è considerato uno dei più tecnici e impegnativi del realismo catramato mondiale.
Gara: Targa Florio Data: 9-10 maggio Superficie: asfalto Validità: Produzione, Junior, Indipendenti,
Gruppo N, R2, Femminile Vincitore 2013: Andreucci-Andreussi (Peugeot 207) Se esistesse il termometro della passione, la Targa Florio farebbe schizzare il mercurio fuori dall’ampolla. Chi non ha mai assistito alla partenza da Piazza Politeama a Palermo, non ha mai vissuto una prova speciale ai bordi delle strade
Gara: Italia-Sardegna Data: 4-6 giugno Superficie: terra Validità: Indipendenti, Gruppo N Vincitore 2013: non faceva parte del CIR Scordatevi il Costa Smeralda degli ultimi anni, la gara valida per il Tricolore che partiva in coda a quella Mon-
35
è grand’italia le regole tecniche
Gomme a chilometraggio La novità più evidente è quella che riguarda la gestione delle gomme: abolita senza rimpianti la norma che ne limitava l’uso ai soli prioritari, regola che tanti malumori aveva suscitato la passata stagione, si è deciso di introdurre un limite di chilometraggio per la sostituzione degli pneumatici: minimo 50 km e massimo 60 km nelle gare prive di validità Fia. Deroga possibile soltanto in caso di condizioni meteo mutate o incerte, previa autorizzazione del direttore di gara. Allo stesso tempo è vietato modificare il disegno del battistrada – ad esempio con intagli aggiuntivi – in un parco assistenza nel quale non è permessa la sostituzione delle gomme. Nel Tricolore, poi, le vetture ammesse rimangono le medesime: Gruppo N, Gruppo A fino a 2000, Gruppo R, Super 1600, Super 2000 (2000 aspirate o 1600 turbo, cioè le Rrc). Come in passato, nelle gare dell’Italiano, valgono regole precise per la sostituzione di alcune parti meccaniche, vedi cambi e differenziali: per ogni vettura possono essere punzonati al massimo due esemplari per ciascun componente, uno montato e l’altro disponibile come ricambio. In ogni parco assistenza è possibile sostituire il cambio o uno dei differenziali con uno di quelli piombati in precedenza, a patto di informare, prima di procedere il direttore di gara o i commissari tecnici. I pezzi sostituiti possono essere riutilizzati (capita ad esempio quando si dispone di differenziali con diverse tarature) a patto che la piombatura sia rimasta intatta.
Accademia Albertini Partenza a rilento
UN PANORAMA VETTURE VARIEGATO
Sopra, la Citroën Ds3 R5 nei test: da Sanremo l’avrà Michelini. Sopra a destra Albertini-Mazzetti e la 208 R2. Sotto, una Mitsubishi: per le R4 la flangia è da 36mm. A sinistra in alto una Renault Clio R3 spicca il volo
tricolore produzione CON QUALCHE INCERTEZZA E LA RENAULT CLIO R3 AL TOP
L
a serie che di fatto si era rivelata come la più frizzante del 2013, pare oggi in difficoltà e fatica a prendere quota nella nuova stagione. Tanto che protagonisti e comprimari del Campionato Italiano paiono essersi disamorati delle vetture della classe R3. Probabile si tratti più che altro di un ritardo dovuto alle tante incertezze che hanno caratterizzato l’inverno appena trascorso, con i piani del Trofeo Citroën - ad esempio - resi noti con un certo ritardo. In ogni caso, il Tricolore Produzione mantiene intatta la propria validità e assegna anche nel 2014 uno scudetto. Tra i primi a crederci un fedelissimo come Manuel Ferrarotti e un nome nuovo – almeno per il Cir – come Tobia Gheno. Entrambi su Renault Clio R3, per dare la caccia pure ai punti e ai premi del monomarca francese. l
tricolore junior CON IL BRESCIANO DA BATTERE SULLA PEUGEOT 208 R2 UFFICIALE
S
e nell’Assoluto sono Paolo Andreucci e Anna Andreussi i punti di riferimento per tutti, nello Junior tocca all’altra coppia di Peugeot Italia il ruolo di favoriti d’obbligo: Stefano Albertini e Silvia Mazzetti. Correranno in un team ufficiale, dunque senza l’assillo del budget da rincorrere, con la possibilità di svolgere tutti i test del caso e con due tutor d’eccezione come i pluricampioni d’Italia. D’altra parte, però, la giovane coppia lombarda non avrà alibi ed essere obbligati a vincere non è mai facile. Anche perché, a cercare di render loro la vita difficile, saranno in tanti, ognuno con le proprie motivazioni. A iniziare da Gabriele Cogni, che sarà al via di Ciocco e Sanremo con la 208 dell’Altered e Massimo Bizzocchi alle note, sperando di trovare strada facendo il budget necessario per proseguire la stagione. Grande attesa pure per Giò Di Palma, che dopo aver sbancato al Supercorso Federale è atteso alla prova del nove in un contesto impegnativo come lo Junior, nel quale sarà protagonista con la Ford Fiesta R2. E spazio, infine, anche per Giacomo Scattolon, che dopo l’assaggio del 2013 è intenzionato a raccogliere i frutti, e per i trofeisti Renault, che hanno scelto la “mini bomba” Twingo per cimentarsi nel monomarca francese e nel Tricolore riservato agli Under 28. l
la geografia del tricolore APPUNtamento per appunTAMENTO Gara: San Marino Data: 5-6 luglio Superficie: terra Validità: Indipendenti Vincitore 2013: Scandola-D’Amore (Skoda Fabia) Se dovesse esistere un’icona della terra da rally, questa raffigurerebbe senz’altro gli sterrati del San Marino. Nelle speciali all’ombra del Titano c’è tutto quello che piloti e appassionati possono
chiedere: tratti tecnici, passaggi lenti e guidati alternati ad altri veloci, fondi diversi. Un compendio della guida di traverso in mezzo alla polvere. E tanta, tantissima storia, visto che molti dei tratti utilizzati dal San Marino attuale sono i medesimi che hanno fatto grande questa gara sin dagli anni ’80. Unica anche la prova spettacolo su asfalto, che si disputa proprio sulle strade dell’Antica Repubbli-
ca. Non la solita gimcana su un piazzale, ma una prova speciale vera e propria, lunga 5,5 km, da disputare con gomme e assetto da terra su asfalto.
Gara: Friuli Venezia Giulia Data: 29-30 agosto Superficie: asfalto Validità: Produzione, Junior, Indipendenti, R2, Femminile Vincitore 2013: Scandola-D’Amore (Skoda Fabia)
36
Altra gara storica del Tricolore che grazie alla sua posizione geografica, alla bravura degli organizzatori, alla validità per la Mitropa e per altri campionati esteri raccoglie sempre più ampi consensi. Con la novità rappresentata dal fatto che l’edizione 2014, per celebrare il centenario della Grande Guerra, sconfinerà nella vicina Slovenia. Le speciali dell’ex-Alpi Orientali sono tec-
niche e piuttosto veloci, caratterizzate da un asfalto decisamente abrasivo, che stressa in modo particolare le gomme. Qui, più che altrove, una scelta corretta diventa fondamentale: a fine agosto il caldo si fa ancora sentire e l’usura è notevole. Ma si sale anche in quota e il meteo è una variabile assai delicata. E spesso ci si mette pure la pioggia a complicare ulteriormente il quadro...
Gara: Adriatico Data: 19-20 settembre Superficie: terra Validità: Produzione, Junior, Indipendenti, Gruppo N Vincitore 2013: Scandola-D’Amore (Skoda Fabia) Da maggio a settembre: l’Adriatico cambia collocazione. E diventando la penultima gara di campionato promette d’essere uno degli snodi chiave nel-
la corsa allo scudetto. La prova marchigiana, con i suoi sterrati dalle caratteristiche uniche, s’è ritagliata uno spazio fisso nel Tricolore. Strade bianche ma levigate, veloci, scorrevoli. Un fondo compatto, che passaggio dopo passaggio si pulisce dal brecciolino superficiale diventando liscio quasi quanto l’asfalto. Una caratteristica che rende la vita piuttosto difficile ai primi a partire, che devono pulire
la strada per chi segue. Nel 2013 Scandola ha colto la propria prima vittoria.
Gara: Due Valli Data: 11-12 ottobre Superficie: asfalto Validità: Produzione, Junior, Indipendenti, Gruppo N, R2, Femminile Vincitore 2013: Chentre-Florean (Abarth Grande Punto S2000). (N.B. Nel 2013 la gara era finale di Coppa Italia)
37
È la grande novità del Tricolore 2014, il Due Valli che nel giro di pochi anni ha completato la propria scalata verso la massima validità. Una gara nuova per tutti o quasi, visto che da queste parti Umberto Scandola è di casa e ci ha corso più volte e che Paolo Andreucci, per non farsi trovare impreparato, l’ha disputata nel 2013, chiudendo secondo assoluto nella prova valida per il Trofeo Asfal-
to. Con le ricognizioni strettamente regolamentate, aver già assaggiato le prove speciali veronesi in gara sarà un vantaggio non da poco. L’ultimo atto dell’Italiano promette comunque spettacolo per tutti, con partenza e arrivo nella meravigliosa Piazza Brà, ai piedi dell’Arena e con la prova spettacolo di Torricelle, una speciale vera vicina al centro di Verona, che ogni anno fa il pieno.
la novitÀ
Basso va a Gpl il campione veneto ha “tolto veli” e provato la ford fiesta r5 alimentata a gas propano liquido che la brc ha realizzato e schiererà nel tricolore. ecco con quali credenziali di Daniele Sgorbini
C
HERASCO - «Passione, volontà e coraggio». Mariano Costamagna, presidente della Brc, si piazza dietro il microfono per pochi minuti. Giusto il tempo di spiegare, con poche parole tutt’altro che di circostanza, i motivi che hanno spinto i suoi uomini a gettarsi in questa “pazza” avventura. Prendere una Ford Fiesta R5, impiantarle il nuovo sistema di iniezione diretta di Gpl allo stato liquido, e schierarla nel Campionato Italiano, con l’obiettivo di lottare ad armi pari con le migliori vetture alimentate a benzina. Il tutto con un programma pluriennale, come chiariscono il team principal Massimiliano Fissore e il direttore tecnico Gabriele Rizzo: «Il primo anno ci servirà per avvicinarci il più possibile ai nostri avversari. Il prossimo, però, vogliamo vincere il campionato». Poco più in là, Giandomenico Basso ascolta e gongola. Già fasciato nella sua nuova tuta coi colori sociali, il veneto si gode il momento e questa nuova opportunità. Di nuovo ufficiale, a quattro anni di distanza dalla fine dell’avventura in Abarth: «Con la squadra mi sono subito trovato bene – racconta Giandomenico – . Abbiamo immediatamente trovato un buon modo di lavorare insieme». La Fiesta R5 ufficialmente svelata venerdì scorso a Cherasco, in realtà il pilota veneto ha già avuto modo di scoprirla piuttosto bene. Un collaudo funzionale prima, per verificare che tutto funzionasse a dovere e due giorni di test veri la scorsa settimana, sulle sue strade, in provincia di Treviso: «E la cosa bella è che l’amministrazione provinciale ci ha pure appoggiati – svela – . È già passato il messaggio che questa è una vettura ecologica, il che non può che far bene ai rally». Già, ma discorsi “verdi” a parte, quello che preme sapere adesso è quanto la Fiesta R5 alimentata a Gpl è in grado di andar forte, se è già vincente o meno: «Non ho riferimenti rispetto ad altre R5 – mette le mani avanti Basso – però a sensazione posso dire che questa vettura si colloca a metà tra la S2000 e la Regional Car». Quindi più veloce della prima ma meno della seconda? «No, non tanto per quello. Mi riferisco proprio alla sensazione di guida. Que-
MOLTI EX-SCORPIONE nel team
La banda dell’Abarth
PoLLICE “VERDE”
Basso sorride accanto alla Ford Fiesta R5 a Gpl che porterà al debutto questa settimana al Rally del Ciocco che apre il Cir 2014
38
Nella sua nuova avventura Basso ritrova l’Abarth: direttore tecnico, ingegnere di macchina e team manager vengono infatti dallo Scorpione. «Mi sono sentito subito come a casa», ha detto Giandomenico Basso durante la presentazione del programma nel Cir al Pala Expo di Cherasco. C’è da credergli e quelle del veneto non sono state parole pronunciate per dovere. Già, perché l’ex-campione d’Italia e d’Europa, ritrova al proprio fianco alcuni uomini chiave con cui ha già lavorato ai tempi della Fiat – Abarth. A iniziare dal team manager, Gabriele Palmitesta, che ha seguito Basso anche nel 2013 nelle sue sortite Tricolori con la 207 di Munaretto. Anche il direttore tecnico della squadra, Gabriele Rizzo, che ha curato in prima persona il trapianto del sistema LDI sulla Fiesta R5, dopo aver conseguito la laurea al Politecnico di Torino, si è formato alla scuola dello Scorpione. E lo stesso vale per l’ingegnere di macchina con cui lavorerà Basso: Raffaele Calì, laureato a Napoli, ha iniziato a lavorare in Abarth nel 2007, divenendo ingegnere di macchina di Anton Alen e di Basso.
39
BASSO VA A GPL il sistema ldi funziona così
ste vetture vanno comunque pilotate in modo abbastanza estremo e con sole cinque marce non puoi permetterti grossi errori». Tutti però vorrebbero subito capire come va la Fiesta a Gpl rispetto a quella a benzina... «Siamo solo all’inizio dello sviluppo – frena il veneto – . C’è ancora parecchio lavoro a livello di mappature e configurazioni, visto che stiamo adattando un sistema sviluppato per l’uso stradale e farlo funzionare su una macchina da corsa. Però il motore rende molto bene. Il grosso dello sviluppo, piuttosto, è da fare sull’assetto e sul bilanciamento della vettura. Queste R5 sono sostanzialmente ancora piuttosto acerbe, tutte da adattare alle nostre strade. E noi paghiamo anche un certo handicap in termini di peso, quindi tutto il bilanciamento della vettura è da rivedere in funzione di questo. Ma ci stiamo lavorando». Fiducia insomma, ma senza proclami di guerra: Basso è già allineato alla filosofia della sua nuova squadra. «Per quale risultato firmerei al Ciocco? Non lo so – ci pensa – . Diciamo che per il momento mi concentro più sullo sviluppo della macchina che sul risultato. Però è logico che tutti noi vogliamo arrivare il più avanti possibile...». l
Ecco lo schema dell’impianto di alimentazione Ldi a gas propano liquido (Gpl) della Ford Fiesta R5 della Brc. Da notare che la vettura funziona solo con questo tipo di alimentazione e non ha la possibilità di passare anche alla benzina
1 – serbatoio GPL 2 – Flangia LDI 3 – Flangia benzina (non usata sulla Fiesta R5) 4 – FSU 5 – Pompa alta pressione 6 – Sensore di temperatura pompa alta pressione 7 – Centralina elettronica LDI 8 – Centralina elettronica benzina (non usata sulla Fiesta R5) 9 – Filtro GPL
UNA PEDANA... Di PARTENZA
Curiosa l’ambientazione stile partenza di rally scelta per la presentazione della Fiesta R5 a Gpl, a fianco. Sotto a destra, si tolgono i veli alla Suzuki Swift R1 che la Brc affiderà a Michele Tassone per cercare di vincere il neonato Trofeo R1
Abbasso il baricentro il serbatoio del gpl costringe i tecnici a lavorare sulla distribuzione dei pesi
L
a luce negli occhi, mentre illustra alla platea il progetto che ha portato a convertire a Gpl la Fiesta R5, vale più di mille parole. È soddisfatto e compiaciuto Gabriele Rizzo, convinto che la “sua” creatura sarà in grado di stupire. «Abbiamo iniziato a pensarci nel 2013 - spiega il direttore tecnico - e lo studio di fattibilità si è concluso alla fine dello scorso anno. Il progetto vero e proprio - però - è partito soltanto a gennaio. In pratica, abbiamo fatto tutto in appena
sette settimane». Perché la Fiesta? «Volevamo utilizzare su un’auto da corsa il nostro nuovo sistema LDI (LPG Direct Injection, cioè iniezione diretta in camera di combustione di Gpl allo stato liquido, ndr) e la R5 con il suo motore 1600 turbo benzina a iniezione diretta era l’opzione migliore. Abbiamo scelto la Fiesta perché, al momento di partire, era l’unica vettura omologata di questa categoria già disponibile sul mercato». Tutti si chiedono come andrà il mo-
tore a Gpl... «Per quanto riguarda il propulsore non ho dubbi - ammicca - visto che la resa è almeno, e sottolineo almeno, pari a quella di un benzina...». La Fiesta R5 Brc, a differenza delle vetture stradali a Gpl, è mono fuel: il serbatoio della benzina è stato rimosso, così come tutti i componenti, per far funzionare la vettura col carburante tradizionale. Solo Gpl, dunque: «Sì - chiarisce Rizzo - come tutte le vetture da gara che abbiamo schierato in questi anni. Iniettori e pompa
40
lavorano alle pressioni originali e il sistema di iniezione diretta del Gpl permette di ridurre le emissioni di CO2 del 10-15% e di abbattere del 90% quelle di particolato». Il vostro tallone d’Achille al momento è il peso: di quanto siete sopra? «Abbastanza per parlarne - sorride - ma abbiamo buoni margini di miglioramento. In questa prima fase abbiamo utilizzato anche molte componenti di serie, quindi c’è ancora parecchio da limare. Purtroppo il serbato-
io del gas, per volume e peso, per quella che è proprio la sua conformazione, innalza il baricentro della vettura. Quindi, i kg in più sono dove non dovrebbero essere. Per questa ragione dobbiamo lavorare ancora sul bilanciamento della vettura e sull’assetto». Basso non vuole svelarsi, non dice per quale risultato firmerebbe al Ciocco: e lei? «Io invece sì – chiarisce Rizzo – . Al Ciocco sarei molto contento di finire al secondo posto. Ma siamo solo all’inizio...». l
JUNIOR TEAM BRC CON LA SUZuKI SWIFT DAL SANREMO
Tassone da Trofeo R1 Non si saranno al Ciocco, perché la vettura non è ancora pronta. Ma dal Rally di Sanremo inizierà anche la stagione di Michele Tassone e Daniele Michi, con la Suzuki Swift R1 a Gpl che la Brc schiererà nel Trofeo R1 istituito nell’ambito del Cir. Lo chef di Peveragno è uno dei migliori talenti emersi negli ultimi anni. Uscito anche lui - tanto per cambiare - dall’ambiente Abarth, dove nel 2011 ha vinto il Trofeo 500. E, per inciso, gli uomini dello Scorpione hanno sempre parlato un gran bene delle sue doti. Quasi logico, quindi, ritrovarlo qui ora. Dopo il Tricolore Junior nel 2013, il Trofeo R1 nel 2014. Ma non è un passo indietro:«No, non lo è affatto - chiarisce Tassone - visto che il sogno di ogni pilota è sempre quello di fare parte di un team». Anche lui, come il suo capitano, parte con l’ambizione di vincere: «Di certo avremo a disposizione del materiale buono e il Trofeo R1 mi piace. È una serie seguita dalla Federazione, mi sembra un’ottima idea per correre a costi ragionevoli in un bel campionato. Speriamo di essere in tanti».
41