Foto Book Tesi di laurea: Il Restauro del Palazzo De Caro di Cetraro Marco Di Pasqua
TESI DI LAUREA:
Il Restauro del Palazzo De Caro di Cetraro (CS) relatore: Prof. Arch. Nicola Santopuoli; correlatori: Prof. Arch. Spiridione A. Curuni, Arch. Flavia Festuccia; Arch. Jean R. Peixoto De Oliveira e Arch. Giancarlo Salamone; laureando: Marco Di Pasqua
schizzo del prospetto sud
Benvenuti a palazzo De Caro, L’architettura può contribuire a risvegliare interesse per centri urbani caratteristici, e “addormentati”, del meridione d’Italia? Ce ne sono tanti e non aspettano altro che un’idea, un progetto per rivivere. Fin da piccolo, passeggiando per le vie strette del borgo di Cetraro, mi colpiva il silenzio di case nobiliari antichissime, abitate in un passato, e oggi trascurate. E’ il caso di palazzo De Caro, che riempie l’antica corte del paese, una volta porta “di basso” (in dialetto: “Port’ i vasciu”) per entrare in città. Guardando dall’esterno l’immagine è quella di una struttura che ha assorbito i segni del tempo. E varcando i portoni la testimonianza storica mostra un peculiare ossimoro, tipico dei palazzi ottocenteschi, tra piani inferiori, tipicamente rurali, e piani superiori, nobili e, rigidamente separati, della servitù, collegati in un percorso che esalta salotti, statue d’epoca, tendaggi, ritratti di famiglia, che racconta storie e legende. In questo quadro, il mio approccio, da restauratore, è stato quello di non voler ingannare mai il tempo, e i luoghi, rispettando quell’antica dimora che si presenta agli occhi del passante abituale. Ridando così vita al palazzo, ho provato a ridare vita alla mia Cetraro. Fino ad ora conosciuta come luogo di turismo per il mare e la costa; da domani, questa è la mia speranza, come centro di cultura e di valore, non solo storico-artistico. Il restauro di un palazzo può, infatti, in prospettiva, fare da apripista a un più articolato progetto di “albergo diffuso”, dove oneri e benefici si compartecipano tra tutti i cetraresi. L’architettura viaggia a braccetto con l’economia, con la storia, l’immaginazione e la cultura; e la mia tesi lo vuole dimostrare. E proprio qui al Sud per valorizzare il mio territorio. In fondo, dico a tutti voi, chi l’ha detto che non si può?
viste dal giardino
il muro di cinta
il viale alberato
prospetto sud - piazza porta di basso
prospetto nord - entrando in casa
in camera da letto
in serie
la stanza della baronessa
vista dai saloni
la stanza da bagno
vento
l’antica Galleria
pensando
scalinata d’accesso alla soffitta
la soffitta
l’antica credenza
il lavandino nell’antica cucina
le stanze della servitĂš
scorcio sulla “Port’ i vasciu”
vicoli
Cetraro vista dal mare