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Introduzione

Quando mi hanno chiesto di fare un’introduzione a questo libro, ho pensato che fino a non molti anni fa parlando del Corpo Vitreo e delle sue alterazioni in molti casi si faceva quasi esclusivamente riferimento al suo impatto sulla funzione visiva legato alla comparsa delle miodesopsie, non comprendendo ancora a fondo il ruolo fisiologico fondamentale che esso svolge per la salute dell’intero occhio. L’avanzare della conoscenza della struttura anatomica e biochimica del corpo vitreo e delle sue strette interrelazioni con i tessuti oculari che lo circondano è stata fondamentale. In particolare oggi è noto che la specifica composizione delle fibre proteiche strutturali ed il loro rapporto con lo ialuronato di sodio, svolge un ruolo fondamentale nella stabilizzazione del corpo vitreo e nel mantenimento della sua integrità morfologica e che l’alterazione di questo complesso, modificando la corretta distribuzione di vitamine, ioni e nutrienti, può partecipare in maniera determinante alla patogenesi di alcune malattie oculari. Le conseguenze più note della alterazione della struttura del corpo vitreo sono naturalmente il distacco di vitreo, il ben più grave distacco retinico, e le ormai ben conosciute sindromi dell’interfacie vitreoretinica, quali le membrane epiretiniche e i fori maculari. Non va dimenticato inoltre che tali alterazioni possono favorire o esacerbare altre patologie oculari soprattutto legate a strutture con cui il vitreo ha stretti rapporti di tipo metabolico, come ad esempio il cristallino. Affrontare l’argomento Vitreo è quindi molto complesso come sono complesse le interrelazioni fisiologiche di questa struttura con i tessuti che lo circondano, in ragione di ciò il pregio di questo testo è quello di affrontare, forse per la prima volta, tale capitolo con una prospettiva nuova ed organica.

Buona lettura a tutti

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Stanislao Rizzo

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